Riunione Fed di dicembre 2023: tassi di interesse mantenuti stabili e tre tagli previsti per il 2024. Valutiamo quindi l’impatto sui tuoi soldi e le strategie da intraprendere in base alle decisioni prese.
La riunione Fed di dicembre 2023, presieduta da Jerome Powell, ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento per la terza volta consecutiva e ha posto le basi per i molteplici tagli previsti nel 2024 e oltre. L’inflazione rimane infatti la preoccupazione centrale per la Fed, che si sforza di riportarla al 2%. Ma i trader stanno concentrando la loro attenzione sulle previsioni di taglio dei tassi da parte dei policymaker.
Gli esiti della riunione sono cruciali per investitori, economisti e pubblico. Vediamo quali previsioni degli analisti sono state confermate e quali smentite. Soprattutto, vediamo come e perché queste decisioni influiscono anche sul valore dei nostri soldi.
Il calendario completo delle riunioni della Fed 2024 è già disponibile.
Perché si fanno delle previsioni?
Le decisioni della Fed hanno un impatto diretto sui nostri investimenti. Se non si è un analista, un esperto di economia o un investitore da lungo tempo, si fa fatica a immaginare come una decisione presa oltreoceano possa avere effetti sui nostri soldi. Eppure, è così. Ed è per questo che quando la Fed parla, tutti ascoltano. Per lo stesso motivo, chi lavora nel settore – economisti, broker, analisti ed esperti di politica monetaria – si esprimono con anticipo, cercando di capire cosa succederà. I piccoli e grandi investitori usano poi le previsioni degli esperti per agire con anticipo, capire come muovere il denaro e su quali cavalli puntare.
Steve Azury, capo di Azury Financial a Troy, Michigan, sintetizza perfettamente l’impatto delle previsioni sulla riunione Fed: “Il costo del prestito ha un impatto su tutte le aree di investimento, acquisto e risparmio. La semplice previsione di ciò che potrebbe accadere è sufficiente per provocare una reazione del mercato azionario”.
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Il punto cruciale: i tassi di interesse
Il punto più discusso è sicuramente sui tassi di interesse. Ogni volta che la Fed aumenta o diminuisce il tasso obiettivo, scatena importanti scossoni sui mercati. Questi si comportano come delle faglie: nel tentativo di ricalibrarsi sui nuovi tassi, scatenano terremoti di minore o maggiore intensità. Anche il mercato delle criptovalute non è esente da questi terremoti.
Adeguamenti di politica monetaria e loro implicazioni
Con una mossa significativa, la Fed ha optato per un approccio più cauto, mantenendo il tasso di interesse di riferimento, ovvero il 5,25%-5,50%, stabilito a luglio 2023. Questa decisione segna un allontanamento dalla serie di rialzi aggressivi dei tassi registrati a partire da marzo 2022. Gli analisti avevano ampiamente anticipato la decisione della Fed di restare fermi, poiché l’inflazione – scesa al 3,7% – è sotto controllo sempre di più.
Oltre a decidere di mantenere una posizione di attesa, i membri del comitato della Federal Reserve hanno indicato la possibilità di almeno tre riduzioni dei tassi di interesse nel 2024, prevedendo tagli di un quarto di punto percentuale ciascuno. Questa strategia è più aggressiva rispetto a quanto i funzionari avevano precedentemente suggerito. In seguito all’annuncio di questa decisione, il Dow Jones Industrial Average ha registrato un forte incremento, superando i 37.000 punti per la prima volta.
La strategia adottata dalla Fed rappresenta un tentativo di bilanciare due obiettivi: contenere l’inflazione senza frenare la crescita economica. Questo orientamento è fondamentale per i mercati finanziari, poiché rappresenta un segnale di un possibile cambio di direzione nell’approccio della Fed al trattamento delle tensioni economiche.
La strategia dietro l’aumento dei tassi
L’aumento dei tassi dell’ultimo anno ha reso più difficile per le banche concedere prestiti e mutui a cittadini e aziende. Questo ha comportato meno assunzioni, meno investimenti nell’edilizia, contrazioni nella produzione di beni. A sua volta si è tradotto in volatilità sul mercato azionario, delle materie prime, sul cambio valutario e, in ultimo, sugli asset ad alto rischio come le criptovalute.
Volendo semplificare al massimo, la strategia della Fed è proprio questa. Quando rende ancora più difficile l’acquisto di beni, le persone spendono meno e acquistano meno cose. Quindi, nel termpo, i prezzi diminuiscono. Più alti sono i tassi, minore è il valore del denaro e quindi, nel lungo periodo, i prezzi tendono a diminuire all’aumentare del tasso. È un po’ come mettere l’economia nel congelatore, aspettando che torni a temperatura ambiente.
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Sviluppi e proiezioni economiche
La riunione Fed ha fornito una visione sfumata dell’attuale panorama economico, compresa la crescita del PIL e i modelli di spesa dei consumatori. Powell ha sottolineato che, nonostante alcune sfide, l’economia ha mostrato una certa resistenza. Il mercato del lavoro, in particolare, ha mostrato solidità, con un graduale miglioramento dei dati sull’occupazione. Nella conferenza stampa, Powell ha affermato: “Gli indicatori recenti suggeriscono che la crescita dell’attività economica ha subito un sostanziale rallentamento rispetto al ritmo smisurato osservato nel terzo trimestre. Anche così, il PIL è sulla buona strada per espandersi intorno al 2,5% per l’intero anno”.
Un calcio d’angolo è possibile?
Durante la recente riunione Fed, i funzionari hanno chiarito di essere pronti a incrementare i tassi di interesse qualora l’inflazione dovesse intensificarsi. Tuttavia, hanno anche espressamente indicato che attualmente possono permettersi di attendere e osservare gli effetti che le loro precedenti politiche restrittive stanno avendo sull’economia degli Stati Uniti.
I persistenti alti livelli di inflazione hanno avuto un impatto politico significativo sul presidente Joe Biden, il cui indice di gradimento è diminuito in gran parte a causa della percezione pubblica negativa sulla sua gestione dell’economia. È stato suggerito che la Fed potrebbe esitare a prendere misure politiche drastiche nell’anno delle elezioni presidenziali, previste per il 2024.
Lo stato di salute attuale dei mercati
Sebbene i principali indici azionari come lo Standard & Poors 500 abbiano trascorso gran parte del 2022 in crisi, se la sono cavata bene nel 2023, anche se sono al di sotto dei livelli più alti dell’anno. L’S&P 500 è cresciuto di circa il 10%, mentre il Nasdaq Composite è salito di circa il 24%.
Quando la Fed ha annunciato a novembre 2021 la sua intenzione di aumentare i tassi, anche il mercato delle criptovalute si è contratto. Octavio Sandoval, direttore degli investimenti di Illumen Capital, afferma: “Quando la Fed ha introdotto politiche monetarie restrittive aumentando i tassi nel 2022, ha causato un adeguato calo di valutazione dei mercati azionari e delle criptovalute”. Siamo stati tutti testimoni del crollo dei prezzi, spinto sul fondo anche dall’effetto a catena di FTX. Oggi il mercato delle criptovalute sta vivendo nuovi rialzi, sintomo di una fiducia rinnovata nel settore, soprattutto di fronte all’instabilità del settore bancario.
Prospettive future e incertezze
Il discorso di Powell alla riunione Fed ha offerto anche uno sguardo alla traiettoria economica prevista. Pur proiettando un cauto ottimismo, ha riconosciuto le incertezze intrinseche che offuscano le previsioni economiche. Queste incertezze, che vanno dall’andamento dell’economia globale alle politiche fiscali nazionali, sono fattori critici che la Fed continuerà a monitorare e a tenere in considerazione nel definire la futura politica monetaria.
Ma a fronte di queste decisioni, come ci dovremmo comportare?
In che modo l’aumento dei tassi dovrebbe influire sulla tua strategia di investimento
Proprio perché i tassi in rialzo, l’inflazione elevata e l’incertezza economica sono fattori che generano volatilità, stagnazione e svalutazione degli investimenti sul breve periodo – nel nostro caso il biennio 2022-2023 – è importante avere un piano a lungo termine. Per molti, il piano a lungo termine significa continuare a investire regolarmente in un portafoglio diversificato. La diversificazione viene attuata sia in termini di asset ad alto, medio e basso rischio, sia in termini di tipi di industrie, progetti e aziende.
Sebbene i trader a breve termine possano sudare per l’aumento dei tassi e cercare di cronometrare una recessione, è fondamentale mantenere le cose in prospettiva. Invece di cercare di trovare il momento giusto per vendere, gli investitori buy-and-hold (acquista e mantieni) possono sfruttare la volatilità del mercato a proprio vantaggio e quindi cercare di trovare il momento giusto per aggiungere altro capitale.
Le recessioni e i periodi di crisi possono essere un momento interessante per aggiungere asset al proprio portafoglio a prezzi scontati. Come disse una volta Warren Buffett, le azioni sono più economiche quando pochi concordano sul fatto che siano un investimento interessante.
Conclusioni
La riunione Fed di dicembre 2023 è una testimonianza dell’impegno con cui la Federal Reserve persegue la sua missione pubblica. I risultati e gli approfondimenti di questa riunione sono fondamentali per navigare nelle complesse acque economiche che ci attendono. Con l’inizio di un nuovo anno, la comprensione e l’assorbimento di questi spunti saranno fondamentali per gli economisti, gli investitori e il pubblico per anticipare la direzione dell’economia.