Introduzione alla Dichiarazione dei Redditi sulle Criptovalute 2024

dichiarazione dei redditi criptovalute 2023

La normativa introdotta nel 2023 ha cambiato regole e parametri per la dichiarazione dei redditi delle criptovalute. Qui troverai una breve panoramica di tutto ciò che devi sapere per essere in regola. 

Nella dichiarazione fiscale 2024 non è solo obbligatorio dichiarare le plusvalenze generate dalle proprie criptovalute ma anche l’esclusivo possesso. Come affrontare quindi la dichiarazione fiscale sulle criptovalute? 

Aggiornato il 13 maggio 2024

Con la scadenza del 30 giugno che si avvicina, è fondamentale iniziare i preparativi. In questo articolo, ti guideremo attraverso i passaggi necessari per una dichiarazione corretta e tempestiva.

Esploreremo insieme i seguenti argomenti:

  • Cosa si deve dichiarare e il motivo dietro l’obbligo.
  • Metodi per il calcolo delle plusvalenze e delle minusvalenze.
  • Calcolo dell’imposta dovuta.
  • Documentazione necessaria per la dichiarazione, inclusi i Quadri RW e RT.
  • Indicazioni per trovare un commercialista specializzato in materia di criptovalute.

Cosa si dichiara e perché 

La dichiarazione dei redditi sulle criptovalute nel 2023 riguarda principalmente due aspetti: 

  • il possesso di cripto-attività  
  • i redditi generati dalla loro vendita. 

Questo obbligo emerge dalla Legge di bilancio 2023 e dalla circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate. 

Fornendo una definizione molto ampia di “cripto-attività”, la normativa mira a includere un’ampia varietà di asset e attività come Bitcoin, NFT, token, e le operazioni ad essi connesse (mining, staking, airdrop, lending, yield farming).  

Perché è obbligatorio dichiarare?

La dichiarazione delle cripto-attività è obbligatoria perché serve a: 

  • soddisfare i requisiti normativi per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. 
  • determinare le imposte dovute sui potenziali redditi generati.  

Dichiarare il possesso

Il solo fatto di possedere delle crypto rende obbligatorio dichiararle. Questo obbligo dichiarativo fa parte di ciò che viene definito “monitoraggio fiscale“. Non importa su quale wallet o exchange le detieni. 

A questo possesso è associata una specifica imposta, comunemente nota come imposta di bollo o “imposta sul valore delle cripto-attività”. Entrambi i termini indicano la stessa tassa.

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Dichiarazione criptovalute: i redditi generati 

Le criptovalute possono essere fonte di reddito in vari modi, inclusi la vendita, il mining, lo staking, tra gli altri. Queste attività generano plusvalenze o altri proventi, soggetti a tassazione. Qualsiasi profitto derivante da criptovalute – salvo qualche eccezione – va quindi dichiarato e le relative imposte devono essere corrisposte. 

Attenzione! Anche quando le criptovalute vengono convertite in una stablecoin come Tether (USDT), USD Coin (USDC) o DAI (DAI) sono considerate tassabili. La circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate riporta quanto previsto dalla MiCAR (Markets in Crypto Assets Regulation), che considera le stablecoin come valuta fiat qualora siano assimilabili a “e-money token” (“cripto attività volte a mantenere un valore stabile facendo riferimento al valore di una valuta ufficiale”). Perciò l’evento di conversione crypto-stablecoin è considerato un ordine di vendita in virtù di quanto sopra.

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Eccezione: quando non sono applicate imposte

L’unica eccezione riguarda lo scambio tra criptovalute. Quando si effettua uno scambio tra crypto che hanno le stesse caratteristiche e funzioni, come passare da Bitcoin a Ethereum, questa operazione non è considerata un evento tassabile. L’assenza di tassazione in questi casi si basa sul presupposto che non ci sia stata una realizzazione di plusvalenza o minusvalenza, data la sostanziale equivalenza tra gli asset scambiati.

Dichiarazione criptovalute: come si calcolano le plusvalenze?

Il calcolo delle plusvalenze è molto semplice: è la differenza tra il valore di vendita e quello di acquisto delle criptovalute. Questo calcolo rivela l’effettivo guadagno o perdita realizzato sull’investimento.

Capital gain = plusvalenze – minusvalenze

Esempi pratici

Immaginiamo di acquistare Bitcoin per un valore di 50.000 euro. Se in seguito vendiamo questi Bitcoin per 60.000 euro, abbiamo realizzato una plusvalenza di 10.000 euro. Questo guadagno rappresenta il profitto che dovrà essere dichiarato ai fini fiscali.

Al contrario, se dopo aver acquistato Bitcoin per 50.000 euro li vendiamo per 30.000 euro, subiamo una minusvalenza di 20.000 euro. Questa perdita non è soggetta a tassazione diretta, ma è importante dichiararla perché offre un potenziale beneficio fiscale. Le minusvalenze possono infatti essere compensate con eventuali plusvalenze future, alleggerendo l’onere fiscale fino ai  quattro anni successivi alla loro realizzazione.

Infine, se ho generato in un anno fiscale €2.500 di plusvalenze e €600 di minusvalenze, il mio capital gain è di €1.900. Perciò non devo pagare imposte, perché è più basso di €2.000.

Quando si pagano le plusvalenze?

Le plusvalenze realizzate dalla vendita di criptovalute sono soggette a tassazione solo quando eccedono la soglia di 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale.

Nota bene: Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.

Quando si recuperano le minusvalenze?

Le minusvalenze possono essere registrate e utilizzate per compensare le plusvalenze future, purché anche queste superino i 2.000 euro. Questa possibilità di compensazione permette di ottimizzare la posizione fiscale nel corso dei quattro anni successivi alla loro realizzazione. Ricorda che non puoi compensare le minusvalenze se sono state dichiarate con un Ravvedimento Operoso o la Rivalutazione (novembre 2023). 

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Calcolo dell’Imposta

L’aliquota fiscale applicabile è del 26% sull’importo imponibile, ovvero l’ammontare delle plusvalenze se eccede la soglia di 2.000 euro, una volta dedotte tutte le minusvalenze realizzate.

Esempi pratici

Caso di plusvalenza: se generi una plusvalenza, su base annua, di 10.000 euro verrà applicato il 26% di imposte sull’intero importo, date le ultime specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto la tassa risultante è di (10.000 x 0,25%) = 2.600 euro.

Caso di minusvalenza: In caso di una minusvalenza di 20.000 euro, sempre su base annua, puoi portare in deduzione l’intero importo, date le ultime specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate.

Quando sono tassati i guadagni ottenuti dallo staking e dal mining?

L’attività di staking, ovvero il blocco di una certa quantità di criptovaluta per supportare il funzionamento di una blockchain in cambio di ricompense, è considerata – dalla maggioranza degli esperti fiscali – come fiscalmente rilevante. Le ricompense ottenute tramite staking sarebbero soggette a imposizione come reddito diverso (altri proventi).

La maggioranza degli esperti converge anche sulla rilevanza fiscale del mining. È condiserato un altro evento fiscalmente rilevante, poiché le ricompense ricevute sono considerate reddito. Tuttavia, se il mining è esercitato nell’ambito di un’attività di lavoro autonomo o d’impresa, segue le regole fiscali applicabili a quelle categorie di reddito.

Successione e Donazione

Le cripto-attività ricevute tramite eredità o donazione hanno regole specifiche. Il valore di acquisto in questi casi è definito dal valore dichiarato per l’imposta di successione o dal costo sostenuto dal donante. Queste generano plusvalenza solo nel caso in cui chi le riceve, le converta in stablecoin o le venda in cambio di valuta fiat. 

Affrontare la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute

A questo punto dobbiamo individuare come fare in modo corretto l’operazione dichiarativa. 

Abbiamo capito che dobbiamo assolvere a due obblighi, uno sicuro e uno eventuale. Per farlo dobbiamo usare questi moduli fiscali: 

  • Obbligo dichiarativo sicuro: la dichiarazione del possesso di criptovalute con il Quadro RW.
  • Obbligo impositivo eventuale: si attiva quando le operazioni con criptovalute generano plusvalenze o minusvalenze che superano la soglia dei 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale da inserire nel Quadro RT.

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Conseguenze di una mancata o errata compilazione

Una mancata o errata compilazione del Quadro RW (monitoraggio fiscale) o del Quadro RT (plusvalenze e minusvalenze) può portare a sanzioni importanti. Per questo motivo, è essenziale analizzare con cura la propria situazione finanziaria, raccogliere tutta la documentazione necessaria e, se possibile, consultare un commercialista esperto in criptovalute. Questo è particolarmente importante per coloro che si trovano ad affrontare la dichiarazione delle criptovalute per la prima volta.

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Soluzioni per una corretta compilazione 

Alcuni exchange di criptovalute, come Young Platform, offrono servizi che facilitano enormemente la dichiarazione fiscale. Questi possono includere:

  • Calcolo e pagamento dell’Imposta di Bollo: alcuni exchange calcolano e pagano automaticamente per conto dell’utente l’imposta di bollo dovuta sulle criptovalute possedute, alleggerendo il carico amministrativo.
  • Modelli dichiarativi precompilati e reportistica: servizi come il Report fiscale offerto da Young Platform raccolgono in un unico documento tutte le informazioni necessarie per la dichiarazione fiscale, con un costo che parte da 9.99€. Questo report include dati relativi al monitoraggio fiscale (Quadro RW) e alle plusvalenze o minusvalenze generate (Quadro RT).

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Consulenza Specializzata

Per chi desidera o ha la necessità di una consulenza personalizzata, soprattutto in casi di situazioni complesse come la gestione di acquisti per terzi o la perdita di documentazione, l’assistenza di un commercialista specializzato in criptovalute diventa indispensabile.

Young Platform offre questo servizio e si può chiedere un appuntamento con un commercialista tramite la piattaforma exchange. Con i nostri commercialisti viene fatta un’analisi dettagliata della situazione fiscale individuale, mirando a elaborare strategie personalizzate per ottimizzare la dichiarazione dei redditi. L’obiettivo è minimizzare il carico fiscale nel pieno rispetto delle leggi vigenti, riducendo contemporaneamente il rischio di eventuali sanzioni

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L’approccio su misura si rivela particolarmente prezioso per affrontare le specificità legate alle transazioni in criptovalute, ricostruendo le operazioni passate per un tracciamento completo, garantendo così che ogni aspetto venga considerato accuratamente.

Prepararsi alla compilazione del Quadro RW e RT della dichiarazione dei redditi

Prima di procedere con la compilazione della dichiarazione, è fondamentale effettuare una serie di passaggi preparatori.

1) Organizzazione dei dati sulle criptovalute 

Inizia creando un documento Excel per organizzare tutti i tuoi movimenti e la quantità di criptovalute in tuo possesso, anno per anno. Questo dovrebbe includere un elenco di quali criptovalute possedevi alla fine di ogni anno, partendo dal 2016 fino all’anno corrente. Questo passaggio ti aiuterà a tenere traccia delle variazioni nel tuo portafoglio e a prepararti per eventuali domande da parte del fisco.

Gli exchange consentono di acquistare i Report Fiscali, che riportano esattamente queste informazioni. Avere una certificazione rilasciata dall’intermediario con cui fai trading di criptovalute è molto importante. Questo documento è essenziale per preparare correttamente la tua dichiarazione dei redditi. Inoltre, dovresti conservare questa documentazione in caso di futuri controlli da parte dell’Amministrazione delle Entrate.

2) Raccolta dei documenti di trasferimento

Raccogli tutti i documenti che attestano i trasferimenti di denaro dal tuo conto bancario o carta di credito verso gli exchange di criptovalute. Questi documenti, che possono essere ricevute di bonifico o estratti conto che mostrano le transazioni, dovrebbero essere organizzati per anno. Se necessario, potresti dover accedere al tuo home banking o contattare la tua banca per ottenere queste informazioni.

3) Calcolo dei saldi di fine anno

Somma tutti i trasferimenti di denaro effettuati dai conti bancari agli exchange per ogni anno. Questo ti darà una visione chiara di quanto denaro hai investito in crypto anno per anno. È importante mantenere questa documentazione ordinata per facilitare la consultazione durante la dichiarazione dei redditi.

4) Identificazione dei punti critici

Esamina attentamente la tua documentazione alla ricerca di possibili discrepanze o documenti mancanti. Questo passaggio è fondamentale per identificare in anticipo eventuali problemi che potrebbero complicare la compilazione delle tue dichiarazioni. Se scopri che mancano dei documenti o i numeri non quadrano, annota questi punti critici per discuterli con un commercialista specializzato.

Conclusioni 

Indipendentemente dal metodo scelto per preparare la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute, è fondamentale avvalersi di tutte le risorse disponibili e, quando necessario, di supporto professionale. Questo non solo per evitare errori ma anche per navigare con sicurezza tra le complessità delle normative fiscali in continua evoluzione. Rivolgersi a un commercialista specializzato o utilizzare servizi dedicati può fare la differenza nella gestione efficace e conforme della propria situazione fiscale in ambito crypto.

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Come compilare il Quadro RT per criptovalute: una guida semplice

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Le plusvalenze generate da cripto-attività che superano i 2.000 euro sono tassate con un’imposta sostitutiva del 26%. La tassazione avviene nel Quadro RT del modello Redditi Persone Fisiche.

Dal 1° gennaio 2023, si sono verificati importanti cambiamenti nella modalità di dichiarazione delle cripto-attività all’interno del Quadro RT della dichiarazione dei redditi. Questi aggiornamenti, introdotti dall’Agenzia delle Entrate, mirano a semplificare e rendere più chiara la dichiarazione delle plusvalenze generate da investimenti in criptovalute. Vediamo quindi in questo articolo come compilare il nuovo Quadro RT per la dichiarazione delle plusvalenze e minusvalenze per l’anno fiscale 2023. 

Aggiornato il 13 maggio 2024

Cos’è cambiato?

Fino al 31 dicembre 2022, le plusvalenze generate dalle cripto-attività dovevano essere dichiarate nella Sezione II del Quadro RT, precisamente dai righi RT21 fino a RT30. Per quanto riguarda le minusvalenze, queste andavano inserite nella Sezione V, occupando i righi da RT92 a RT95. In sostanza, tutte le informazioni relative sia alle plusvalenze che alle minusvalenze erano concentrate all’interno di un’unica sezione del Quadro RT.

Con l’anno fiscale 2023, però, è stata introdotta una novità significativa: l’Agenzia delle Entrate ha stabilito delle sezioni appositamente dedicate alle cripto-attività. Questo cambiamento si riflette nella creazione delle:

  • Sezione II-B,Plusvalenze derivanti dalla cessione di cripto-attività”, che va compilata utilizzando i righi da RT31 a RT39 per dichiarare le plusvalenze del 2023.
  • Sezione V, “Minusvalenze non compensate nell’anno”, dove riportare le perdite subite nel 2023 che andranno ad ammortizzare l’importo da pagare nei quattro anni successivi. Nota bene: chi ha aderito alla Rivalutazione di novembre 2023 o farà il Ravvedimento Operoso non può dedurre le minusvalenze degli anni precedenti al 2023. 
  • Sezione VIII, “Cripto-attività: valutazione del valore nominale”, righi RT 107-108, per chi ha aderito alla Rivalutazione al valore normale. Questa opzione è scaduta e qui vanno indicati solo i valori di chi ha già rivalutato.

Un’altra novità importante introdotta, è la possibilità di compilare, per l’anno di imposta 2023, più moduli del Quadro RT da riportare all’interno della dichiarazione dei redditi. 

Come calcolare le plusvalenze

Le plusvalenze vanno indicate in Euro nel Quadro RT. L’imposta del 26% viene applicata solo se i guadagni superano i 2.000 euro nell’anno fiscale.

Nota bene: Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.

Il calcolo delle imposte può risultare complesso, soprattutto se si possiedono più wallet o si utilizzano piattaforme DeFi. Ti invitiamo a dare un’occhiata alla funzionalità “Tasse & Report” di Young Platform. Qui sono disponibili diversi servizi, tra cui l’acquisto di un Report fiscale dove puoi aggregare diversi wallet, fac simile del Quadro RT e una consulenza con un commercialista esperto.

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Come compilare il Quadro RT – Sezione II-B 

  • Rigo RT31 – Totale dei corrispettivi : inserisci il corrispettivo in euro generato delle plusvalenze generate dalla cessione (vendita) o ricezione (airdrop, reward staking, yield farming, play to earn ecc) di criptovalute dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Ad esempio, se hai venduto € 50.000 di BTC dichiara l’intera quantità, € 50.000 di BTC. 
  • Rigo RT32 – Totale dei costi o dei valori di acquisto:  inserire il prezzo di acquisto o eventualmente rideterminato delle criptovalute. Inserire una “x” (RT32 colonna 1) su “costo rideterminato” se ci si è avvalsi dell’opzione per la rideterminazione del costo di carico di ciascuna critpo attività posseduta al 1° gennaio 2023 ex art.1 co.133 a 135 L.197/2022). 
  • Rigo RT33 – Plusvalenze (RT31 – RT32 col 2): calcolare la differenza tra il valore inserito in RT31 (corrispettivi in euro dati dalla vendita delle criptovalute) meno il valore inserito in RT32 (ovvero il prezzo di costo) e inseriscilo nella casella. Hai generato una plusvalenza imponibile qualora la differenza ti dia un valore maggiore a € 2.000. 
    • ovvero Minusvalenze: questa casella è da compilare se – al contrario – RT32 ha un valore maggiore di RT31. Ciò significa che hai venduto le criptovalute a un prezzo più basso rispetto al prezzo di acquisto, generando una perdita. Hai generato una minusvalenza che puoi recuperare se supera i  € 2.000.

Se hai generato plusvalenze più basse di € 2.000 la compilazione di questa sezione è completata perché non vi è tassazione

Se hai generato plusvalenze che superano i € 2.000, inserisci l’intero importo.

Se hai generato minusvalenze che superano i € 2.000, inserisci l’intero importo.

  • Rigo RT34 – Eccedenza minusvalenze anni precedenti: la casella è in grigio perché per l’anno fiscale 2023 non va riportata. 
  • Rigo RT35 – Eccedenza minusvalenze certificate dagli intermediari:
    • di cui anni precedenti: la casella è in grigio perché per l’anno fiscale 2023 non va riportata. 
  • Rigo RT36 – Differenza (RT33 col. 2 – RT34 – RT35 col. 2): dal momento che RT34 e RT35 per l’anno fiscale 2023 non sono da riportare, inserire il valore di RT33 (Plusvalenze). 
  • Rigo RT37 – Imposta sostitutiva (26% dell’importo di rigo RT36): calcolare il 26% del valore indicato in RT36.  
  • Rigo RT38 – Eccedenza d’imposta sostitutiva risultante dalla precedente dichiarazione non compensata: per l’anno fiscale 2023 non va compilato.  
  • Rigo RT39 – IMPOSTA SOSTITUTIVA DOVUTA: inserire quanto riportato in RT37.
quadro rt sezione II B

Eccedenza di minusvalenze – Sezione V

Se in un anno hai solo registrato delle minusvalenze, cioè delle perdite, che hai inserito in RT33 “ovvero Minusvalenze”, non sei obbligato a dichiararle ai fini fiscali. Tuttavia, può essere utile segnalarle comunque nel Quadro RT del modello Redditi PF. Questo perché le minusvalenze non compensate possono essere utilizzate nei successivi quattro anni per ridurre le tasse su eventuali guadagni futuri. Se le tue perdite superano i 2.000 euro, potrai sfruttarle per compensare altre plusvalenze, ovvero i guadagni che potresti realizzare. Se vuoi utilizzarle, inserisci l’importo di RT33 “ovvero Minusvalenze” anche in Sezione V, RT94 SEZ II-B, Colonna 5 “Eccedenza relativa al 2023”.  

quadro rt sezione V

Versamento dell’imposta con il modello F24

Il versamento dell’imposta deve essere fatto entro la scadenza ordinaria di pagamento delle imposte sui redditi, il 30 giugno 2024. Il codice tributo da utilizzare con modello F24 èè il 1715 o 1716 “​​Imposta sostitutiva sulle plusvalenze di cui all’art. 67, comma 1, lett. da c-bis) a c-quinquies) del TUIR.” Indicare quindi:

  • Codice tributo: 1715 o 1716
  • Rateizzazione: niente
  • Anno: 2023
  • Importo:  quello inserito in Sezione II-B RT37 (oppure in Sezione VIII RT107 Colonna 2 se hai scelto la Rivalutazione).

Nota bene: questo pagamento può essere fatto contestualmente a quello per l’Imposta di Bollo. Leggi quindi: Come compilare il Quadro RW e pagare l’F24. 

La funzionalità Tasse & Report di Young Platform

Il servizio di Report fiscale di Young Platform offre una soluzione completa per la gestione fiscale delle criptovalute, consentendo di ottenere tutta la documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi dell’anno in corso e per regolarizzare le posizioni fiscali degli anni precedenti. 

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Questo servizio è estremamente accessibile, con prezzi che partono da €9,99, basati sul numero di transazioni effettuate, rendendolo una scelta vantaggiosa per chi cerca una soluzione affidabile per la dichiarazione fiscale delle proprie criptovalute.

Grazie alla partnership con un partner italiano, Young Platform facilita l’aggregazione delle informazioni di vari wallet in un unico report dettagliato, semplificando la dichiarazione delle criptovalute e garantendo la conformità con le normative fiscali italiane, specialmente con le nuove opportunità di regolarizzazione offerte dalla Legge di Bilancio 2023. 
Inoltre, Young Platform propone consulenze personalizzate con commercialisti esperti, offrendo un supporto indispensabile per navigare il complesso panorama fiscale e risolvere eventuali dubbi.

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Compilare il Quadro RW e pagare l’F24 per le tue criptovalute: una guida semplice

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La compilazione del Quadro RW criptovalute e il versamento dell’F24 sono due passaggi essenziali per mettersi in regola con il fisco italiano. Ecco cosa fare.

Nel 2024, l’Agenzia delle Entrate ha modificato il Quadro RW del Modello Redditi Persone Fisiche, introducendo una sezione dedicata alle criptovalute. Questo articolo è rivolto sia a coloro che si trovano ad affrontare per la prima volta la compilazione del Quadro RW, sia a chi l’ha già fatto ma desidera comprendere le novità introdotte quest’anno. Si tratta di una guida passo-passo, volta a spiegare in modo chiaro e semplice come compilare il Quadro RW e come procedere con il pagamento dell’F24.

Criptovalute sul fronte fiscale italiano

In Italia, la detenzione di cripto-attività ai fini fiscali segue regole ben precise che possono essere assolte con specifica documentazione.

  • Il Quadro RW del modello Redditi Persone Fisiche, per il calcolo e il pagamento dell’imposta di bollo sulle cripto-attività. Questo obbligo riguarda tutti coloro che possiedono criptovalute, indipendentemente se comprate, vendute e mantenute su exchange italiani o esteri.
  • Il Quadro RT del modello Redditi Persone Fisiche, per la dichiarazione delle plusvalenze e delle minusvalenze e per il pagamento dell’imposta su eventuali capital gain. 

Per la compilazione del Quadro RT leggi l’articolo Come compilare il Quadro RT per criptovalute: una guida semplice.

Preparazione dei dati per la Dichiarazione Fiscale con i Report

Prima di iniziare, è fondamentale avere a disposizione il Report Fiscale di Young Platform, o un documento equivalente di qualsiasi altro exchange dove gestisci le tue criptovalute o NFT.

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Inoltre, devi scaricare la ricevuta di pagamento dell’Imposta di Bollo dal tuo account exchange, se le piattaforme che utilizzi (come Young Platform) la hanno già pagata per te. Il Report Fiscale e la ricevuta sono essenziali per la compilazione del Quadro RW criptovalute.

Scarica la ricevuta

Preparazione dei dati per la Dichiarazione Fiscale senza i Report

Nel caso in cui le piattaforme in uso non forniscano automaticamente i dati necessari, ecco i passaggi che dovrai seguire per calcolare correttamente le informazioni richieste:

  1. Inventario delle criptovalute: elenco della quantità di ogni criptovaluta che hai acquistato, detenuto o venduto nel corso del 2023.
  2. Prezzo di acquisto: se hai acquistato criptovalute nel 2023, registra il prezzo pagato al momento dell’acquisto. Per multiple transazioni di acquisto della stessa criptovaluta, utilizza il prezzo dell’ultima transazione effettuata nel 2023.
  3. Valore di mercato al 1 Gennaio: se le criptovalute sono state acquistate in anni precedenti al 2023, annota il loro prezzo di mercato al 1 gennaio 2023.
  4. Prezzo di vendita: se hai venduto criptovalute nel 2023, documenta il prezzo di vendita. Per multiple transazioni di vendita della stessa criptovaluta, utilizza il prezzo dell’ultima transazione effettuata nel 2023.
  5. Valutazione di fine anno: Per le criptovalute non vendute nel 2023, registra il prezzo di mercato al 31 dicembre 2023.
  6. Calcolo del valore totale: moltiplica il prezzo di vendita o il valore di mercato al 31 dicembre per la quantità di ogni criptovaluta per ottenere il valore totale di quella specifica criptovaluta.
  7. Calcolo del valore del Portafoglio: somma i valori di tutte le criptovalute per determinare il valore complessivo del tuo portafoglio.

Questi calcoli ti permetteranno di determinare accuratamente il valore del tuo portafoglio di criptovalute per la dichiarazione fiscale.

Tieni presente che l’obbligo di compilare il Quadro RW permane anche se hai venduto tutte le tue criptovalute nel 2023.

Compilazione del Quadro RW criptovalute step by step

Ora che abbiamo chiaro il contesto, vediamo come compilare il famigerato Quadro RW per le nostre criptovalute. Lo trovi nel Modello Persone Fisiche nel fascicolo II

Prima di tutto, è utile sapere che per facilitare la compilazione e rendere più accurato il calcolo dell’Imposta di Bollo, si raccomanda di dedicare una riga distinta per ciascun wallet nel quadro RW (RW1, RW2, RW3 …).

Tieni presente che questo articolo è stato redatto a titolo di esempio e non costituisce una soluzione unica per tutti i contribuenti. Si consiglia sempre di consultare un commercialista per valutare il proprio caso e ricevere indicazioni specifiche.

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RW 1  – Imposta cripto-attività

Di seguito sono indicate solo le Colonne che vanno compilate. Verranno invece saltate tutte le Colonne che vanno lasciate vuote. 

  • Colonna 1 – Codice titolo possesso: indica “1” per segnalare la proprietà delle criptovalute.
  • Colonna 3 – Codice individuazione bene NOVITÀ: qui va inserito il codice “21”, che corrisponde a “Cripto-attività”, introdotto per la prima volta quest’anno. Fino all’anno fiscale 2022 andava invece inserito il codice “14” che corrispondeva alle “Altre attività estere di natura finanziaria e valute virtuali”.
  • Colonna 5 – Quota di possesso: devi indicare “100” se sei l’unico proprietario al 100% delle criptovalute. Qualora vi siano più proprietari, qui va inserita la tua quota percentuale. 
  • Colonna 6 – Criterio determinazione del valore: inserisci “1” per dichiarare che il valore di riferimento è il valore di mercato. Il valore di mercato va usato se hai acquistato le tue criptovalute nel 2022 e le hai mantenute nel 2023. Invece, se il valore che inserisci è relativo al costo di acquisto della criptovaluta che hai fatto nel 2023, inserisci il codice “4”.
  • Colonna 7 – Valore iniziale NOVITÀ: qui dovrai indicare il valore delle tue criptovalute all’inizio dell’anno (1 gennaio) se hai inserito il codice “1” nella Colonna 6. Se invece hai indicato il codice “4”, inserisci il prezzo a cui hai comprato le criptovalute. La possibilità di esprimere il valore delle criptovalute al momento dell’acquisto è una novità di quest’anno.  
  • Colonna 8 – Valore finale NOVITÀ: qui dovrai indicare il valore delle tue criptovalute alla fine dell’anno fiscale (31 dicembre) se hai inserito il codice “1” nella Colonna 6. Significa che possiedi ancora le tue criptovalute e non le hai mai vendute nel 2023. Oppure inserisci il valore alla data di vendita, se hai indicato il codice “4” nella Colonna 6. Se hai venduto le tue criptovalute in più transazioni durante il 2023, inserisci il prezzo dell’ultimo ordine di vendita. La possibilità di esprimere il valore delle criptovalute al momento della vendita è una novità di quest’anno.  
  • Colonna 10 – Giorni (IVAFE-IC) NOVITÀ: inserisci il numero di giorni – nell’anno fiscale 2023 – in cui hai mantenuto le criptovalute che stai dichiarando. Per facilitare la compilazione, controlla la data di acquisto e l’eventuale data di vendita. Se hai venduto in più transazioni, calcola la mediana dei giorni in cui le hai detenute. Ad esempio, se hai comprato 1.000€ di BTC il 1 gennaio 2023 e ne hai venduti 500€ il 30/01/23, 100€ il 29/02/23 e 400€ il 31/08/23, la mediana dei giorni di detenzione è 58 giorni. Se possiedi le criptovalute da prima del 1 gennaio 2023 e non le hai mai vendute nel corso del 2023, scrivi 365 giorni. 
  • Colonna 11 – Mesi IVIE: da compilare solo se non hai ancora pagato l’Imposta di bollo (vedi Colonna 12). Per il calcolo vedi sotto RW8 Colonna 1. 
  • Colonna 12 – Credito di imposta NOVITÀ: in questa sezione, dovresti inserire l’importo dell’Imposta di Bollo esclusivamente se questa è già stata trattenuta e versata dalle piattaforme o dagli exchange che utilizzi per le tue operazioni. La maggior parte degli exchange, infatti, l’hanno già pagata per te. L’importo così indicato sarà poi sottratto dal totale dell’imposta dovuta, garantendoti di non incorrere in duplicazioni del pagamento. Fai molta attenzione che questo valore non superi quello dell’ammontare dell’imposta dovuta, indicata al rigo RW 8 Colonna 1.
  • Colonna 16 – Solo monitoraggio: è utilizzata specificamente per riportare informazioni relative a obbligazioni di monitoraggio fiscale che non implicano l’assoggettamento a IVAFE, IVIE, Imposta di Bollo o altre imposte.

RW 8 – Imposta Cripto-attività

  • Colonna 1 – Totale imposta dovuta NOVITÀ: qui devi calcolare l’imposta dovuta. Ecco come fare. Prendi il valore inserito nella Colonna 8 (esempio: €50.000). Prendi il valore inserito nella Colonna 10 (esempio 365 giorni). Ora esegui questa semplice operazione, applicando l’imposta del 2×1000 (0,2%). 

(50000 x 2 : 1000) x (365 : 365) = 100 euro 

Nel caso in cui i giorni dichiarati siamo meno (es. 200 giorni), dovrai fare:

(50000 x 2 : 1000) x (200 : 365) = 54,7 euro 

Questo valore ti servirà nella compilazione dell’F24. Leggi il paragrafo successivo. 

  • Colonna 4 – Acconti versati NOVITÀ: nel caso tu abbia già versato l’Imposta di bollo grazie a uno o più exchange che utilizzi e che lo hanno fatto per te, inserisci l’importo versato sommandoli tutti. 
  • Colonna 5 – Imposta a debito NOVITÀ: da compilare solo se hai già pagato l’imposta di bollo. Qui devi inserire il risultato della sottrazione dell’imposta di bollo già corrisposta per tuo conto dagli exchange (indicata nella Colonna 4) dall’importo totale dell’imposta che ti spetta pagare (Colonna 1). In pratica, sottrai l’importo dell’imposta di bollo già pagata dall’ammontare complessivo dell’imposta dovuta e riporta il risultato in questa Colonna. Questa cifra rappresenta l’effettivo importo dell’imposta che devi ancora versare. Ricorda che il risultato non può essere un valore negativo. Questo valore ti servirà nella compilazione dell’F24. Leggi il paragrafo successivo. 

Nota bene. Le colonne 8 e 10 sono quelle cui prestare maggior attenzione durante la compilazione perché sono quelle su cui viene calcolata l’imposta di bollo dello 0,2%. Ricordiamo che per tutti i clienti di Young Platform il calcolo e il pagamento dell’imposta di bollo sono automatici e possono essere consultati direttamente nella sezione Profilo. Da qui è inoltre necessario scaricare la ricevuta di pagamento dell’imposta di bollo da allegare al proprio Quadro RW in fase di dichiarazione dal 7/05/2024. 

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Un esempio pratico

Per rendere tutto più chiaro, immagina di avere acquistato Bitcoin per un valore di € 15.000 euro al 1 gennaio 2023 e che, alla fine dell’anno, ovvero il 31 dicembre 2023, il valore sia salito a  € 38.000. Ecco come dovresti compilare il quadro RW:

  • RW1 – Colonna 1 → Codice titolo possesso: 1
  • RW1 – Colonna 3 → Codice individuazione bene: 21
  • RW1 – Colonna 5 → Quota di possesso: 100
  • RW1 – Colonna 6 → Criterio determinazione del valore: 1
  • RW1 – Colonna 7 → Valore iniziale in euro: 15.000
  • RW1 – Colonna 8 → Valore finale in euro: 38.000
  • RW1 – Colonna 9 → Giorni IVAFE-IC: 365

Non hai ancora pagato l’imposta di bollo: 

  • RW1 – Colonna 11 →  Mesi IVIE: (38000×0,2%)x(365:365) = 76 euro
  • RW1 – Colonna 12 → Credito d’imposta: lasciare vuota 
  • RW8 – Colonna 1 → Totale imposta dovuta: (38000×0,2%)x(365:365) = 76 euro

Hai già pagato l’imposta di bollo: 

  • RW1 – Colonna 11 →  Mesi IVIE: lasciare vuota
  • RW1 – Colonna 12 → Credito d’imposta: (38000×0,2%)x(365:365) = 76 euro

Hai pagato solo una parte dell’imposta di bollo: 

Avendo suddiviso la compilazione del Quadro RW, dove ogni riga corrisponde a un wallet, non incorrerai nel rischio di calcoli di parzali o rimanenze. Tuttavia, se su Young Platform – come su altri exchange – hai pagato solo parzialmente l’imposta di bollo, ti consigliamo di saldarla, così da evitare complicazioni durante la dichiarazione.

Salda l’imposta

Come pagare l’F24 per l’Imposta di bollo

Per effettuare il pagamento dell’imposta di bollo sulle cripto-attività, è necessario utilizzare il modello F24, inserendo il valore specificato:

  • nel rigo RW8 Colonna 1 se devi ancora interamente l’imposta di bollo.
  • nel rigo RW8 Colonna 4 se devi ancora pagare parzialmente l’imposta di bollo.   

Gli utenti di Young Platform che hanno già provveduto al pagamento dell’Imposta di Bollo devono non devono procedere con il pagamento dell’F24. Questa indicazione vale anche per i clienti di altri exchange che hanno pagato per loro l’imposta di bollo, come Binance. 

Codici tributo F24 

A questo punto si dovranno indicare i seguenti importi e codici: 

  • Saldo 2023 = valore Colonna 1 nel rigo RW8 (Codice tributo 1727)
  • 1° acconto 2024 = 40% del valore della Colonna 1  (Codice tributo 1728)
  • 2° acconto 2024 = 60% del valore della Colonna 1  (Codice tributo 1729)

Riprendendo il nostro esempio, nel caso dovessimo ancora pagare interamente l’imposta di bollo,  avremo quindi nella Colonna 1 inserito 76€ come risultato di (38000×0,2%)x(365:365) = 76 euro

Compileremo in questo modo l’F24:

  • Saldo 2023 = 76 euro (Codice tributo 1727)
  • 1° acconto 2024 = 30 euro   (Codice tributo 1728)
  • 2° acconto 2024 = 46 euro   (Codice tributo 1729)
  • rateazione/regione/prov./meserif. = 0101 (codice per pagare in un’unica rata)

NB. Il versamento del Saldo 2023 e del 1° acconto 2024 devono essere fatti nello stesso F24.

quadro rw criptovalute F24 prima rata

Il 2° acconto per il 2024 può essere fatto in un secondo momento.

quadro rw criptovalute F24 seconda rata

Come rateizzare il pagamento 

Chi invece vorrà pagare a rate dovrà sostituire il campo “rateazione/regione/prov./meserif.” come segue e calcolare eventuali interessi sulla rateazione. La rateizzazione si può richiedere solo per il Saldo 2023 e il 1° acconto 2024.

  • 0103 (01 “prima rata”; 03 “numero totale rate”)
  • 0203 (02 “seconda rata”; 03 “numero totale rate”)
  • 0303 (03 “terza rata”; 03 “numero totale rate”)

Conclusione

Compilare il Quadro RW criptovalute e l’F24 non devono necessariamente essere un compito arduo. Grazie a servizi come quello di Young Platform, è possibile navigare le acque della dichiarazione dei redditi con maggiore facilità e sicurezza, avvalendosi di strumenti di precompilazione e supporto personalizzato. Se vuoi saperne di più o iniziare a usufruire di questi vantaggi, il primo passo è compilare il form per un confronto con il team di Young Platform. Se sei già nostro cliente, apri un ticket di supporto. 

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Ravvedimento Operoso per la dichiarazione delle criptovalute: una guida completa

ravvedimento operoso criptovalute

Il ravvedimento operoso è un’opzione concessa dal legislatore per permettere ai contribuenti di correggere autonomamente eventuali violazioni o omissioni fiscali prima che queste vengano rilevate dall’autorità fiscale. Introdotto con dalla Legge di Bilancio 2023 anche per le criptovalute, questo strumento consente di regolarizzare la propria situazione tributaria versando sanzioni ridotte.

Cosa significa ravvedere una dichiarazione?

Il ravvedimento operoso si applica quando il contribuente decide di correggere spontaneamente errori come l’omissione o il pagamento insufficiente di tributi, prima che inizino ispezioni o altre procedure di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’efficacia di questo strumento risiede nella possibilità di ridurre notevolmente le sanzioni, con importi che variano in base alla tempestività del ravvedimento e al tipo di violazione.

Condizioni per il Ravvedimento Operoso

Il contribuente può usufruire del ravvedimento operoso anche dopo l’inizio di controlli da parte delle autorità, a meno che non siano già stati ricevuti atti di liquidazione o di accertamento (comprese le comunicazioni da controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni).

I tributi che possono essere oggetto di ravvedimento includono le imposte sulle plusvalenze generate da criptovalute e l’imposta di bollo.

La regolarizzazione comporta il versamento dell’importo dovuto, degli interessi di mora (calcolati al tasso legale annuo) e delle sanzioni in misura ridotta.

Differenze anno fiscale 2023 rispetto agli anni precedenti

La normativa del 2023 ha introdotto sostanziali differenze nel calcolo delle plusvalenze e dell’imponibile sul possesso di criptovalute. Pertanto le modalità di rendicontazione delle imposte andranno eseguite secondo la nuova normativa per il Ravvedimento Operoso relativo all’anno fiscale 2023, e con la normativa precedente per l’anno fiscale 2022 fino al 2016.

Per gestire il Ravvedimento Operoso in maniera ottimale, si consiglia di disporre dei Report fiscali delle piattaforme exchange che utilizzi, perché forniscono dati retroattivi sulle tue operazioni in crypto. Young Platform offre questo servizio e molti altri dedicati alla fiscalità. Dai un’occhiata e acquista il Report Fiscale a partire da €9,99.

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Sanzioni applicabili

Le sanzioni per ravvedimento operoso sono calcolate in base alla tempestività del ravvedimento. 

Sanzioni per l’Imposta di bollo (Imposta sulle cripto-attività)

  • Le sanzioni per dichiarazioni infedeli relative all’IC (Imposta sulle cripto attività) variano dal 90% al 180%.
  • L’aliquota dell’IC è dello 0,2%.

Sanzioni per Irregolarità di Monitoraggio

  • Le sanzioni per le irregolarità nel monitoraggio variano dal 3% al 15% degli importi non dichiarati.
  • Per i beni situati in paradisi fiscali, la sanzione è raddoppiata, variando dal 6% al 30%.

Casistiche e regolamentazioni

  • La sanzione viene applicata solo se il contribuente omette di indicare il valore dei beni o se indica un valore inferiore nel quadro RW. Non si applica in caso di errori nel codice identificativo o nel codice fiscale dei cointestatari.
  • La Corte di Cassazione ha stabilito che l’omissione del quadro RW non equivale a una mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, permettendo così la presentazione di una dichiarazione integrativa.
  • L’Agenzia delle Entrate prevede una sanzione fissa di 258 euro se la dichiarazione tardiva del quadro RW è presentata entro 90 giorni dalla scadenza. Questa sanzione può essere ridotta a 28,67 euro con il ravvedimento operoso.

Procedura di Ravvedimento Operoso

Il ravvedimento operoso permette la regolarizzazione delle infedeltà o delle omissioni nel quadro RW, applicando sanzioni ridotte entro determinati termini. Se la regolarizzazione avviene entro 90 giorni, si applica una sanzione fissa; oltre questo termine, la sanzione diventa proporzionale.

Calcolo degli importi e versamento

Il calcolo degli importi dovuti può essere effettuato utilizzando un nuovo file in formato Excel disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che tiene conto del tasso di interesse legale vigente e delle sanzioni applicabili. Gli interessi da ravvedimento devono essere versati mediante il modello F24, utilizzando specifici codici tributo.

Codici Tributo per l’Imposta di bollo 

  • 1727: saldo dell’imposta dovuta.
  • 1728: primo acconto.
  • 1729: secondo o unico acconto.

Ultime novità: nuove disposizioni e scadenze estese

Recentemente, il Consiglio dei Ministri ha approvato una bozza di decreto-legge che introduce significative novità in materia di ravvedimento operoso. Le misure urgenti riguardano principalmente l’introduzione di un ravvedimento operoso speciale e l’estensione delle scadenze per le regolarizzazioni fiscali.

Ravvedimento Operoso Speciale

Il nuovo decreto prevede una possibilità di ravvedimento speciale per le violazioni relative ai periodi d’imposta 2022, 2021 e precedenti. Ciò permette ai contribuenti di regolarizzare le proprie posizioni fiscali con condizioni particolarmente vantaggiose.

Le principali caratteristiche del ravvedimento speciale includono:

  • Applicabilità: il ravvedimento speciale è disponibile per tutte le violazioni che possono essere regolarizzate tramite il ravvedimento operoso ordinario, a condizione che la dichiarazione per il relativo periodo d’imposta sia stata validamente presentata.
  • Estensione delle scadenze: 
    • Per l’anno 2022: 
      • Presentazione della dichiarazione integrativa entro il 31 maggio 2024.
      • Pagamento delle imposte dovute, degli interessi e delle sanzioni in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2024.
      • Possibilità di pagamento rateale con scadenze al 31 maggio, 30 giugno, 30 settembre, e 20 dicembre 2024.
    • Per l’anno 2021 e precedenti:
      • Presentazione della dichiarazione integrativa entro il 31 maggio 2024.
      • Pagamento iniziale delle imposte dovute entro le scadenze prestabilite nel 2023 e possibilità di pagamento rateale fino al 20 dicembre 2024.
      • Le rate successive alla prima saranno soggette a interessi di dilazione al tasso del 2% annuo.
      • Agevolazione: consiste nel pagamento di una sanzione nella misura di 1/18 del minimo edittale irrogabile.

Avvalersi di un commercialista esperto

Il processo di ravvedimento operoso, pur essendo un’opportunità per regolarizzare la propria situazione fiscale, richiede attenzione e precisione. È altamente consigliabile avvalersi della consulenza di un commercialista esperto in criptovalute. Un professionista del settore può offrire una guida indispensabile per navigare correttamente le complessità della legislazione fiscale e per assicurarsi che ogni aspetto del ravvedimento sia gestito correttamente, riducendo il rischio di ulteriori errori o sanzioni. Young Platform offre questo servizio. Richiedi un appuntamento dalla sezione “Tasse & Report”.

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Conservazione dei documenti fiscali

Un altro aspetto fondamentale del ravvedimento operoso riguarda la documentazione. È essenziale conservare accuratamente tutti i report fiscali e i documenti rilevanti forniti dagli exchange di criptovalute o da qualsiasi altro intermediario finanziario. Questi documenti sono cruciali non solo per preparare una dichiarazione accurata, ma anche per dimostrare la correttezza delle informazioni fornite in caso di futuri controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Le sanzioni fiscali sulle criptovalute non dichiarate

Conclusioni

L’adozione del ravvedimento operoso rappresenta un’opportunità per i contribuenti di ridurre il contenzioso tributario e di alleggerire il carico delle possibili sanzioni. Questa procedura non solo permette di regolarizzare le posizioni fiscali in sospeso, ma incoraggia anche una maggiore conformità fiscale grazie ai vantaggi economici che offre.

Le sanzioni fiscali sulle criptovalute non dichiarate

sanzioni omessa dichiarazione criptovalute

Quali sono le sanzioni per omessa dichiarazione e per dichiarazione tardiva sulle criptovalute? Scopri come metterti in regola.

La normativa italiana prevede sanzioni specifiche per chi non adempie correttamente ai nuovi obblighi fiscali introdotti nel 2023.

Aggiornato il 13 maggio 2024

Nel panorama fiscale italiano, il 2023 ha infatti segnato un cambiamento significativo con l’introduzione di obblighi specifici per i detentori di criptovalute. Dato il rafforzamento dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, è vitale per chiunque possieda criptovalute comprendere a fondo queste normative per evitare rischi di sanzioni e per regolarizzare eventuali discrepanze già rilevate.

Prima di esplorare le possibili sanzioni per chi non rispetta queste norme, è utile delineare i requisiti base che gli investitori in criptovalute sono tenuti a seguire.

Se hai bisogno di immediata assistenza, compila il form per essere ricontattato dal Team di Young Platform.

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Obblighi Fiscali per chi possiede criptovalute

  • Dichiarazione di possesso: se possiedi criptovalute, è necessario dichiararle attraverso il modello Redditi Persone Fisiche o tramite il Quadro RW o il modello 730. Questa dichiarazione comporta l’applicazione di un‘imposta di bollo, calcolata come il 2 per mille del valore delle criptovalute al 31 dicembre dell’anno fiscale di riferimento.
  • Dichiarazione delle plusvalenze: è obbligatorio dichiarare le plusvalenze realizzate dalla vendita di criptovalute quando queste superano i 2.000 euro una volta dedotte le minusvalenze. Le plusvalenze devono essere riportate nella dichiarazione dei redditi e sono soggette a un‘imposta sostitutiva dell’IRPEF al 26%. È importante anche dichiarare le minusvalenze, che possono aiutare a ridurre l’ammontare dell’imposta dovuta, riflettendo le perdite subite.

Nota bene: Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.

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Scenari in cui le sanzioni vengono applicate

Le sanzioni possono essere applicate in diverse situazioni:

  • Omessa dichiarazione: chi omette di presentare la dichiarazione dei redditi, nonostante ne abbia l’obbligo, può essere soggetto a sanzioni proporzionali all’imposta non dichiarata, con incrementi in caso di comportamenti considerati evasivi.
  • Dichiarazione erronea: fornire informazioni errate, incomplete o fuorvianti può portare a sanzioni variabili, a seconda della gravità dell’errore e dell’effetto sulla determinazione dell’imposta dovuta.
  • Dichiarazione tardiva: se si presenta la dichiarazione dopo la scadenza prevista senza aver ottenuto una proroga, si incappa in sanzioni calcolate in percentuale dell’imposta dovuta, che aumenta per ogni giorno di ritardo.

Non esiste una soglia minima di cripto-attività esente da dichiarazione, anche gli importi più bassi sono soggetti a obbligo di dichiarazione.

Tipologie di sanzioni

La normativa italiana prevede sanzioni specifiche per chi non adempie correttamente a questi obblighi, che possono essere sia penali che amministrative

Sanzione Penale

Dichiarazione omessa (ex art. 5 d.lgs 74/2000) 

Chi non presenta, pur essendovi obbligato, una dichiarazione fiscale relativa agli imposte sui redditi o sul valore aggiunto, con un’imposta evasa che supera i 50.000 euro per ciascuna delle imposte, è soggetto a reclusione da due a cinque anni.

Per esempio, saranno penalmente perseguibili coloro che hanno realizzato plusvalenze su crypto-attività per un importo superiore a 195.000 euro e hanno omesso di dichiarare tali redditi.

Dichiarazione omessa ex art. 5 d.lgs 74/2000

“È punito con la reclusione da due a cinque anni chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, non presenta, essendone obbligato, una delle dichiarazioni relative a dette imposte, quando l’imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte ad euro 50.000. ”

Sanzioni Amministrative

Al di fuori della soglia di rilevanza penale, le sanzioni sono di natura amministrativa e possono includere:

  • Sanzioni pecuniarie: consistono nel pagamento di somme di denaro.
  • Sanzioni interdittive: prevedono il divieto di compiere determinate attività.

Le sanzioni pecuniarie vengono aggiunte alle eventuali imposte non pagate e agli interessi dovuti a causa della dichiarazione omessa. Inoltre, la mancata dichiarazione può comportare un significativo allungamento dei termini di prescrizione per gli accertamenti fiscali, che di norma sono 5 e possono arrivare fino a 10.

Ammontare delle sanzioni per mancata, erronea o tardiva dichiarazione

1) Sanzione per omessa dichiarazione

  • Sanzione fissa minima di €250 per infedele dichiarazione.
  • Sanzione dal 120% al 240% delle imposte dovute, aumentate di un terzo.
  • Proroga di un anno del termine di prescrizione se non si presenta la dichiarazione.

2) Sanzione per mancata o errata compilazione del Quadro RW

  • Sanzione ridotta fino a €258 se il modello viene presentato entro 90 giorni dalla scadenza. Dopo tale termine, la sanzione varia dal 3% al 15% delle somme non dichiarate. 
  • In caso di attività in paesi della Black List, le sanzioni possono raddoppiare.
  • Proroga di un anno del termine di prescrizione.

I paesi che rientrano nella Black List sono i seguenti:

Aruba, Bahama, Bahrein, Barbados, Belize, Bermuda, Brunei, Costa Rica, Dominica, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Filippine, Gibilterra, Gibuti, Grenada, Guernsey, Hong Kong, Isola di Man, Isole Cayman, Isola Cook, Isole Marshall, Isole Vergini Britanniche, Jersey, Libano, Liberia, Liechtenstein, Macao, Malaysia, Maldive, Mauritius, Monserrat, Nauru, Niue, Oman, Panama, Polinesia Francese, Principato di Monaco, Sark, Seicelle, Singapore, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Svizzera, Taiwan, Tonga, Turks e Caicos, Tuvalu, Uruguay, Vanuatu, Samoa.

3) Sanzioni per dichiarazioni tardive e/o integrative

  • Senza dovute imposte: la sanzione è minimizzata a 25€.
  • Con imposte dovute: si applicano interessi e una sanzione aggiuntiva sulla base della legge relativa al ravvedimento operoso.

Se non ho mai dichiarato prima, posso regolarizzare?

Sì. Fino al 30 novembre 2023, era possibile usufruire di un meccanismo introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2023, denominato “Istanza di Emersione”. Questo strumento consentiva di regolarizzare la detenzione di criptovalute dal 2016 fino al 31 dicembre 2021, permettendo ai contribuenti di dichiarare retroattivamente le loro cripto-attività dietro il pagamento di un’imposta definita. 

Una volta scaduto il termine del 30 novembre 2023, i contribuenti che non hanno mai dichiarato le loro criptovalute possono ancora regolarizzare la loro situazione attraverso il Ravvedimento Operoso. Questo processo implica la presentazione tardiva delle dichiarazioni degli anni precedenti, aggiornando e integrando le informazioni mancanti, soprattutto nei quadri RW, che riguardano la detenzione di asset, e nei quadri RT, relativi al pagamento delle imposte.

Condizioni per fare il Ravvedimento Operoso

Per poter procedere con tale regolarizzazione è necessario aver già presentato almeno una dichiarazione dei redditi per altri tipi di reddito. Tuttavia, anche se non sono state presentate dichiarazioni dei redditi precedenti, una dichiarazione integrativa può ancora essere fatta, contribuendo a mitigare le conseguenze penali associate alla mancata dichiarazione.

Pertanto, è cruciale verificare la fattibilità di una regolarizzazione nel tuo caso specifico, per evitare complicazioni di natura penale.

Come dichiarare le proprie criptovalute

Il servizio di Report fiscale di Young Platform offre una soluzione completa per la gestione fiscale delle criptovalute, consentendo di ottenere tutta la documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi dell’anno in corso e per regolarizzare le posizioni fiscali degli anni precedenti. 

Acquista il Report Fiscale

Questo servizio è estremamente accessibile, con prezzi che partono da €9,99, basati sul numero di transazioni effettuate, rendendolo una scelta vantaggiosa per chi cerca una soluzione affidabile per la dichiarazione fiscale delle proprie criptovalute.

Grazie alla partnership con un partner italiano, Young Platform facilita l’aggregazione delle informazioni di vari wallet in un unico report dettagliato, semplificando la dichiarazione delle criptovalute a prezzi scontati, e garantendo la conformità con le normative fiscali italiane, specialmente con le nuove opportunità di regolarizzazione offerte dalla Legge di Bilancio 2023. 

Inoltre, Young Platform propone consulenze personalizzate con commercialisti esperti, offrendo un supporto indispensabile per navigare il complesso panorama fiscale e risolvere eventuali dubbi. Per richiedere un appuntamento, basta cliccare sull’apposito banner all’interno della piattaforma, nella sezione “Tasse & Report”.

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Conclusioni 

In questo contesto, dichiarare correttamente le proprie criptovalute e i relativi guadagni è l’unico modo per evitare sanzioni e rimanere in regola con le disposizioni fiscali. Le sanzioni per omessa dichiarazione possono essere pesanti e compromettere i risultati degli investimenti. È quindi essenziale informarsi, utilizzare gli strumenti disponibili per la dichiarazione corretta delle operazioni e, se necessario, consultare un professionista per navigare al meglio le complessità del sistema fiscale italiano.

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Calendario fiscale criptovalute 2024: tutte scadenze per la dichiarazione dei redditi e il pagamento delle imposte

scandenza dichiarazione dei redditi criptovalute

Allerta scadenza? Con il calendario completo non avrai più problemi di sanzioni.

Nel 2023, la gestione fiscale delle criptovalute, o crypto-asset, ha subito importanti aggiornamenti normativi. Con la Legge di Bilancio 2023 e alla circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate, sono state introdotte nuove regole per la tassazione delle criptovalute, comprese le scadenze per la loro dichiarazione. 

In questo articolo, analizzeremo il calendario fiscale per la predisposizione della dichiarazione dei redditi e per il pagamento delle imposte relative ai crypto-asset soltanto per le persone fisiche. Se investi in criptovalute come partita IVA, o la tua azienda offre servizi o opera nel settore delle criptovalute, le scadenze potrebbero variare e richiedere un’attenzione diversa. In questi casi, è consigliabile consultare un commercialista esperto in materia.

Novità sulle imposte relative alle criptovalute 

Prima di dare un’occhiata alle scadenze, è bene tener presente quali sono le imposte che vanno pagate e che rappresentano una novità rispetto all’anno scorso:  

  • Imposta di bollo: tassa sul possesso di crypto-asset
  • Plusvalenze generate nel 2023: tassa sul guadagno realizzato dalla vendita di criptovalute.
  • Acconto sulle plusvalenze generate nel 2024: acconto della tassa sul guadagno stimato dalla vendita di criptovalute nel 2024.

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Scadenza Imposta di Bollo: 730 o Modello Unico

Da quest’anno, per dichiarare e pagare l’Imposta di bollo, le persone fisiche hanno due possibilità:

  • Dichiarare le proprie criptovalute all’interno del Modello 730: Quadro W
  • Dichiarare le proprie criptovalute all’interno del Modello Redditi: Quadro RW

Con il 730 l’imposta di bollo verrà automaticamente trattenuta dalla busta paga a partire da Luglio 2024. Il modello 730 o il Quadro RW possono essere inviati a partire dal 30 aprile 2024 ed entro e non oltre il 30 settembre 2024.

ATTENZIONE. La maggior parte degli exchange, come Young Platform, ha già pagato l’imposta di bollo per i suoi utenti. In questo caso, leggi attentamente questo articolo per sapere esattamente cosa inserire all’interno del 730 o del Quadro RW ed evitare di pagare due volte l’imposta di bollo.

Indipendentemente dalla scelta tra il modello 730 e il Quadro RW, sarà necessario compilare il Modello Redditi (Quadro RT) per dichiarare le plusvalenze derivanti dalla vendita di criptovalute, nel caso in cui queste eccedano i 2.000 euro (una volta dedotte eventuali minusvalenze).

Procediamo quindi con:

  • il calendario di tutte le scadenze per il pagamento delle imposte.
  • il calendario di tutte le scadenze per la dichiarazione dei redditi (Quadro RW e Quadro RT).

Scadenze per il pagamento delle imposte 2024 – Persone Fisiche

Dal momento che le imposte vanno pagate prima di inviare la dichiarazione dei redditi, partiremo da questo calendario.

Le opzioni di pagamento disponibili sono:

  • Pagamento in un’unica soluzione.
  • Pagamento a rate. Sono concesse fino a 7 rate.

È fondamentale pagare le imposte entro le scadenze stabilite per evitare l’applicazione di interessi e sanzioni

Pagamento in un’unica soluzione – Persone fisiche

1° scadenza – 30 giugno 2024  

  • Pagamento del saldo delle imposte sui redditi nonché dell’imposta sulle plusvalenze generate nel 2023
  • Pagamento del primo acconto delle imposte del 2024

2° scadenza – 31 luglio 2024

  • Pagamento del saldo delle imposte sui redditi nonché dell’imposta sulle plusvalenze generate nel 2023
  • Pagamento del primo acconto sulle imposte del 2024

30 novembre 2024

  • Pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi del 2024*
  • Nessun interesse applicato.
  • Nessuna maggiorazione applicata.

*Salvo proroghe successive dell’Agenzia delle Entrate

Pagamento rateizzato – Persone fisiche 

Sul pagamento a rate viene applicato un tasso di interesse incrementale. Nel caso si decida di pagare non entro la prima bensì entro la seconda scadenza, verrà applicata una maggiorazione dello 0,40%. 

1° Rata

  • 1° scadenza: 30 giugno 2024 
  • 2° scadenza: 31 luglio 2024 

Se vuoi rateizzare il pagamento è necessario rispettare le scadenze della prima rata, superate le quali sarà possibile procedere solo con il pagamento in un’unica soluzione.

2° Rata 

  • 1° scadenza: 16 luglio 2024 
  • 2° scadenza: 20 agosto 2024 

3° Rata

  • 1° scadenza: 20 agosto 2024 
  • 2° scadenza: 16 settembre 2024  

4° Rata

  • 1° scadenza:  16 settembre 2024 
  • 2° scadenza: 16 ottobre 2024  

5° Rata

  • 1° scadenza:  16 ottobre 2024 
  • 2° scadenza: 18 novembre 2024 

6° Rata

  • 1° scadenza:  18 novembre 2024 
  • 2° scadenza: 16 dicembre 2024 

7° Rata

  • Scadenza unica: 16 dicembre 2024  

Scadenza Dichiarazione dei redditi Crypto 2024 – Persone Fisiche 

La dichiarazione dei redditi, quando include le criptovalute, deve essere presentata entro il 30 settembre 2024 utilizzando il Modello Redditi. Per la corretta dichiarazione, è necessario compilare il quadro RW per il possesso di criptovalute e il quadro RT per le plusvalenze superiori ai 2.000 euro (una volta dedotte le minusvalenze).

Sanzioni per il superamento delle scadenze

Le sanzioni per il mancato rispetto del termine per il tempestivo invio della dichiarazione dei redditi (entro il 30 settembre) dipende dalle circostanze:

  • Senza dovute imposte: se non sono dovute imposte, la sanzione è di €25, che corrisponde a un decimo di €250 a condizione che venga fatta entro 90 giorni dalla scadenza.
  • Con imposte dovute: in presenza di imposte non pagate, la sanzione base è di €250 (previo invio della dichiarazione nei 90 giorni dalla scadenza), oltre a sanzioni e interessi secondo quanto previsto dall’art. 13 D.Lgs. 472/1997 (Ravvedimento Operoso). 

Ravvedimento Operoso

Se non hai mai dichiarato le tue criptovalute o lo hai fatto solo parzialmente, esiste una procedura fiscale chiamata “Ravvedimento Operoso”. Questa procedura permette di regolarizzare la propria situazione con sanzioni ridotte rispetto a quelle che si applicherebbero in caso di persistente omissione nella dichiarazione. È consigliabile avvalersi del Ravvedimento Operoso quanto prima.

Servizio Tasse & Report di Young Platform

Young Platform offre un servizio Tasse & Report che include tre diversi servizi, ognuno progettato per soddisfare specifiche esigenze fiscali legate alle criptovalute.

1. Report Fiscale di Young Platform

Questo report è ideale per chi necessita di contabilizzare solo le operazioni e le criptovalute detenute su Young Platform dal 2019 a oggi. Gli sconti fino al 90% offerti ai membri dei Club si applicano solo a questo report e sono accessibili dalla versione Web.

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2. Report Fiscale Integrato per Exchange, Wallet e Blockchain terzi:

Verrà reso disponibile nei prossimi giorni. Diverso dal primo, questo report è utile per chi deve integrare le informazioni da diverse piattaforme, blockchain o wallet dal 2016 a oggi. I membri dei Club riceveranno uno sconto dedicato quando il report sarà rilasciato.

3. Consulenza con Commercialisti Esperti in criptovalute:

La community di Young Platform può richiedere consulenze con commercialisti selezionati, esperti nel settore delle criptovalute.

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  • Consulenza specifica per superamenti di soglie: assicurazione che le tasse siano pagate solo se dovute e strategie sicure per i cash out.
  • Istruzioni per l’archiviazione della documentazione: orientamento su come conservare i documenti necessari per la dichiarazione dei redditi e eventuali accertamenti.
  • Preparazione alla difesa in caso di accertamento:iIdentificazione della documentazione da conservare per una difesa efficace.
  • Calcolo di sanzioni per anni precedenti: gestione delle dichiarazioni integrative e del ravvedimento operoso.
  • Risposte a dubbi e possibilità di chiedere delucidazioni: spazio aperto per chiarire ogni incertezza.
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Luca Argentero apre alle donazioni in crypto su Young Platform per 1 Caffè Onlus

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Blockchain e Metaverso al servizio del Terzo Settore: 1 Caffè Onlus apre alle donazioni attraverso le criptovalute  e presenta la sua prima collezione di NFT solidali

1 Caffè, la realtà no profit fondata da Luca Argentero e Beniamino Savio, è pronta a ricevere donazioni in criptovaluta grazie a Young Platform.

La fondazione di 1 Caffè: Luca Argentero e Beniamino Savio

Un’associazione non profit all’avanguardia, nata digitalmente nel 2011 per sostenere le piccole realtà non profit italiane attraverso la propria piattaforma di crowdfunding, premiata da Wired come idea innovativa e selezionata per la Hall of Innovation nel 2014, 1 Caffè Onlus non poteva che confermarsi uno degli enti più pioneristici del Terzo settore. Oltre ad aprirsi alle donazioni attraverso le criptovalute come strumento di raccolta fondi, che consentono un’assoluta tracciabilità delle transazioni, 1 Caffè Onlus lancia “Spreading Love”, la sua prima collezione di NFT solidali in favore della causa istituzionale della onlus, ovvero il sostegno al tessuto associazionistico italiano come mezzo per rendere questo mondo un luogo migliore. 

Capace di esplorare nuovi incredibili mondi che parlano di futuro, un futuro che si chiama Web3, la realtà non profit fondata da Luca Argentero e Beniamino Savio, membri del direttivo insieme a Pietro Mazza Midana, è ora quindi pronta ad entrare nel metaverso per diffondere la cultura del gesto del dono grazie alla tecnologia. “Il mondo Web3 è prima di tutto una mia passione personale”, dichiara Luca Argentero, vicepresidente di 1 Caffè Onlus. “Da qui poi l’idea di offrire ai nostri sostenitori un nuovo luogo in cui incontrarsi, andando anche a sensibilizzare una fetta di stakeholders che per la prima volta hanno la possibilità di affacciarsi ai nostri progetti sociali, attraverso due mondi che da sempre dialogano perfettamente: l’arte e la solidarietà”.

NFT di 1 Caffè

La collezione, disponibile su www.1caffe.org/spreading-love, racconta la storia di una navicella spaziale di 1 Caffè che, dopo aver fatto del bene sulla Terra, parte alla volta di nuovi mondi per fa scoprire altrove la potenza del gesto del dono, rappresentato dal chicco di caffè, come sinonimo di generatore di solidarietà. Sono previsti tre livelli: diversità e crescita di valore dipendono dalla potenza dei vari “chicchi di caffè” e nella conseguente “esplosione di amore generato”. Per ogni livello, inoltre, sono state generate quattro diverse tipologie cromatiche così da avere un’ampia scelta per poter collezionare tutte le opere, visibili presso il Villino Caprifoglio, la sede torinese di 1 Caffè Onlus.

“Spreading Love” è un’iniziativa resa possibile grazie alla collaborazione con Stereotypes Crew, un’associazione culturale nata a Roma nel 2022 per raccogliere fondi in criptovalute attraverso la vendita di NFT, che, al raggiungimento del goal di 1.600€, duplicherà l’importo della raccolta fondi fino 3.200€, e al supporto dell’exchange partner Young Platform, scaleup fintech 100% italiana, con sede a Torino, fondata nel 2018 da 6 studenti del Politecnico di Torino con la mission di rendere il mondo delle criptovalute accessibile a tutti.

“Collaborare con 1 Caffè Onlus e creare per la prima volta un progetto NFT personalizzato, ci ha reso consapevoli del potenziale della blockchain nell’ambito terzo settore”, aggiungono i fondatori di Stereotypes Crew. “Spreading Love rappresenta senza dubbio un grande passo in avanti verso una beneficenza più trasparente, inclusiva ed innovativa”.

“Come portavoce di Young Platform mi ritengo orgoglioso del nostro supporto fornito a 1 Caffè Onlus al fine di permettergli di ricevere donazioni in criptovalute. Prevalentemente perché, grazie alla trasparenza della tecnologia blockchain, è un ottimo modo per essere completamente sicuri della provenienza e del destino dei fondi donati per supportare i piccoli e medi enti non profit italiani” – dichiara Andrea Ferrero, Ceo di Young Platform – “ L’efficacia delle criptovalute come mezzo per effettuare donazioni è lampante dall’inizio dello scoppio della guerra in Ucraina e penso che diventerà presto uno standard. Il nostro percorso in questo senso è iniziato nel 2022 con Save The Children, partnership che è attualmente attiva, e ora aggiungiamo un altro importante tassello grazie a 1 Caffè Onlus”.

Calo inflazione Francia e Italia: taglio dei tassi anticipato?

decisioni riunione bce aprile 2024

Riunione BCE aprile 2024: tassi di interesse invariati

Nell’ultima riunione della BCE di aprile 2024, il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere inalterati i tre tassi di interesse chiave. Questa decisione è sopraggiunta nonostante il recente calo dei tassi di inflazione in Francia e Italia. Il quadro di marzo, aveva infatti acceso un vivace dibattito sulle possibili mosse della Banca Centrale Europea, puntando sulla possibilità di un taglio anticipato dei tassi.

Questa discussione si inserisce in un contesto in cui l’Europa cerca attivamente di bilanciare la crescita economica con il controllo dell’inflazione, un tema di rilevante interesse per investitori, policy-maker e consumatori.

Il panorama europeo

La zona euro ha assistito a una significativa riduzione dell’inflazione in 20 nazioni, che a marzo è scesa al 2,4%, un risultato che supera le aspettative degli analisti che avevano previsto un tasso di inflazione stabile al 2,6%

Questo dato è coerente con l’andamento dell’inflazione fino ad oggi, che ha mostrato una diminuzione costante dal suo picco del 10,6% nell’ottobre 2022, spinta dalle perturbazioni della pandemia e dalle tensioni geopolitiche, in particolare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. 

Un ulteriore diminuzione è quindi incoraggiante e segna un momento di ottimismo che la riunione della BCE di aprile 2024 ha confermato. 

Il Consiglio ha infatti evidenziato come la maggior parte delle misure dell‘inflazione di fondo stia mostrando segni di attenuazione, con la crescita dei salari che si modera gradualmente e le imprese che stanno iniziando ad assorbire parte dell’aumento del costo del lavoro nei loro profitti.

Gli effetti degli aumenti dei tassi di interesse precedenti, che spingono la domanda, insieme alle condizioni di finanziamento restrittive, stanno contribuendo a moderare l’inflazione. Nonostante ciò, le pressioni interne sui prezzi, in particolare nel settore dei servizi, rimangono forti, mantenendo l’inflazione dei prezzi dei servizi su livelli elevati.

Calo dell’inflazione in Francia

In Francia, l’inflazione ha rallentato al suo livello più basso dal luglio 2021, con la crescita dei prezzi al consumo che ha rallentato al 2,3% a marzo dal 3,2% di febbraio, secondo quanto riportato dall’agenzia nazionale di statistica. Questa cifra si è posizionata ben al di sotto delle previsioni degli economisti, che si aspettavano un dato del 2,8%, segnalando un rallentamento generalizzato degli aumenti dei prezzi. In particolare:

  • l’inflazione dei servizi è scesa al 3%
  • quella dell’energia al 3,4% 
  • e una notevole diminuzione dell’inflazione alimentare all’1,7%, con i prezzi dei prodotti alimentari freschi che hanno visto una diminuzione del 3,9% su base annua.

I dati sull’inflazione su base mensile hanno ulteriormente confermato la tendenza, rallentando dal 0,9% al 0,3%, indicando un considerevole alleggerimento delle pressioni inflazionistiche nella seconda economia più grande dell’eurozona.

Calo dell’inflazione in Italia

Anche l’Italia ha riportato un tasso di inflazione inferiore alle aspettative per marzo, con i prezzi al consumo che sono aumentati dell’1,3% su base annua, contro le previsioni del 1,5%. Questa moderazione è stata attribuita alla fine dei saldi stagionali di abbigliamento e agli aumenti dei prezzi dei servizi di trasporto, insieme a un rallentamento della diminuzione dei costi energetici.

Le decisioni della BCE sul taglio dei tassi

I tassi di interesse sui principali strumenti di rifinanziamento, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno fissati rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%. 

Inoltre, secondo le dichiarazioni date alla conferenza stampa che ha seguito la riunione, il Consiglio ritiene che i livelli dell’inflazione nei prossimi mesi oscilleranno ancora su quelli attuali. Il ridimensionamento dell’inflazione non sarà lineare e per questo andrà valutato volta per volta. Con ogni probabilità, il livello target del 2%, verrà raggiunto solo il prossimo anno.

François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, ha accennato alla possibilità di un taglio dei tassi a giugno, a condizione che l’inflazione continui a diminuire più rapidamente del previsto e l’economia rimanga stagnante. Ha sottolineato l’importanza di non gravare eccessivamente sull’attività economica mantenendo una politica monetaria rigorosa per un periodo prolungato.

Parlando a un evento finanziario a Barcellona, Pablo Hernández de Cos ha delineato uno scenario dove giugno potrebbe vedere l’inizio dei tagli ai tassi di interesse da parte della BCE. Come Governatore della Banca di Spagna, le prospettive di De Cos hanno un peso significativo, evidenziando un approccio cauto ma ottimistico per l’economia della zona euro.

La crescita dei salari e l’inflazione

Nonostante i segnali incoraggianti del raffreddamento dell’inflazione, i responsabili della politica monetaria della BCE rimangono cauti, in particolare a causa della crescita dei salari che si modera gradualmente. Le imprese stanno iniziando ad assorbire parte dell’aumento del costo del lavoro con i loro margini di profitto. 

Con l’inflazione del settore dei servizi ridotta solo leggermente a un ritmo annuale del 3,9% a febbraio, la Banca Centrale adotta un approccio misurato, probabilmente attendendo fino a giugno per rivalutare le pressioni salariali e la loro potenzialità di avvicinare l’inflazione all’obiettivo.

Aspettative del mercato e posizione della BCE

Gli analisti credono che la complicazione più grande potrebbe venire se la Federal Reserve degli Stati Uniti ritarda il proprio allentamento politico per mantenere la lotta contro l’inflazione. Per questo motivo, ritengono che la BCE non taglierà i tassi prima della sorella maggiore. 

Ai sostenitori di questa interpretazione, la Presidente della BCE Christine Lagarde riponde: “Siamo dipendenti dai dati, non dalla Fed”. E aggiunge “Non speculiamo su cosa potrebbero fare le altre banche centrali. (…) L’inflazione negli Stati Uniti e nell’Eurozona è guidata da fattori diversi. (…) Non si può presumere che l’inflazione dell’Eurozona rispecchierà l’inflazione statunitense.”

Dopo la decisione della BCE, i mercati monetari prezzavano circa il 70% di possibilità di un taglio dei tassi di 25 punti base a giugno, rispetto a circa l’80% di possibilità prima di giovedì.

Esperti come Carsten Brzeski, capo globale della macro a ING, suggeriscono che i dati sull’inflazione di marzo, combinati con le prossime informazioni sulla crescita salariale e le previsioni del personale della BCE per il PIL e l’inflazione, stiano orientando il racconto verso un primo taglio dei tassi a giugno. Kamil Kovar di Moody’s Analytics interpreta i dati più recenti come un passo significativo verso la sconfitta dell’inflazione, sostenendo fino a cinque tagli dei tassi quest’anno.

Prospettive

Il calo dell’inflazione in Francia e Italia, unito a una generale diminuzione dell’inflazione nella La decisione della BCE di mantenere invariati i tassi di interesse e di proseguire con una politica monetaria misurata riflette un’attenta valutazione delle condizioni economiche attuali e delle prospettive di inflazione. Con l’impegno a un approccio flessibile e basato sui dati, la BCE sottolinea la sua determinazione a garantire una stabilità dei prezzi duratura, equilibrando le necessità di crescita economica con la responsabilità di mantenere l’inflazione sotto controllo. Le future mosse della BCE saranno attese con grande interesse, poiché l’Europa naviga attraverso sfide economiche complesse, cercando di garantire una ripresa sostenibile e una stabilità a lungo termine.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Decifrare la BCE: tassi di interesse, inflazione e cosa significa per te

bce sede congresso

L’11 aprile 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) è pronta a prendere una decisione che potrebbe avere ripercussioni sull’economia di tutta Europa. Con i dati recenti che mostrano un calo sorprendente dei tassi di inflazione in Francia e in Italia, crescono le speculazioni su un potenziale taglio dei tassi di interesse. Questo articolo spiega i fondamenti del ruolo della BCE, la dinamica dell’inflazione e gli impatti potenziali delle prossime decisioni politiche.

La Banca Centrale Europea spiegata

La BCE agisce come custode della stabilità monetaria per i paesi dell’Eurozona, garantendo che l’euro rimanga una valuta stabile e affidabile. Il suo strumento principale per raggiungere questo obiettivo è la manipolazione dei tassi di interesse, una leva che influenza direttamente l’attività economica in tutto il continente.

L’importanza delle decisioni della BCE

Le decisioni della BCE hanno ripercussioni su tutta l’economia: dall’espansione delle imprese, che chiedono prestiti da investire nelle loro attività, ai tassi di interesse sui conti di risparmio personali o sui mutui

L’aggiustamento dei tassi di interesse, infatti, può stimolare la crescita economica rendendo il prestito più conveniente, oppure, al contrario, raffreddare un’economia surriscaldata. In altre parole, la salute dell’economia, riflessa nei tassi di occupazione, nella crescita delle imprese e nei consumi, è direttamente influenzata dalle politiche della BCE.

Impatto della BCE sui mercati 

Le decisioni prese dalla BCE non influenzano solo l’economia tradizionale ma hanno anche un impatto sul mondo degli investimenti, tra cui quello delle criptovalute

Quando la BCE modifica i tassi di interesse, influisce su come le persone investono i loro soldi. Se i tassi di interesse sono bassi, prendere in prestito denaro costa meno, e ciò può rendere più attraenti gli investimenti in azioni o immobili. D’altra parte, se i tassi aumentano, potrebbe diventare più conveniente tenere i propri risparmi in obbligazioni, che hanno un minor tasso di rischio.

Le criptovalute, sebbene appartengano a un mercato considerato più volatile, non sono isolate dagli effetti di queste politiche. Le decisioni della BCE possono influenzare l’appetito al rischio degli investitori: in periodi di tassi bassi, alcuni potrebbero cercare rendimenti più elevati nelle criptovalute, mentre in periodi di tassi più alti, potrebbero preferire opzioni di investimento considerate più sicure.

L’elemento che più tra tutti influenza le decisioni sui tassi di interesse è l’inflazione

Il ruolo dell’inflazione e i suoi effetti

L’inflazione misura quanto più costoso è diventato un insieme di beni e servizi in un determinato periodo. Un certo livello di inflazione è normale e persino desiderato in un’economia sana, in quanto indica crescita. Tuttavia, un’inflazione troppo alta o troppo bassa può segnalare problemi, influenzando tutto, dal tuo conto della spesa ai tuoi risparmi.

Un’alta inflazione significa che i tuoi soldi non valgono quanto prima, influenzando come le famiglie pianificano il budget e il futuro. Per gestire l’inflazione, le banche centrali come la BCE aggiustano i tassi di interesse. Abbassare i tassi può incoraggiare la spesa e gli investimenti rendendo il prestito più economico, mentre aumentare i tassi può aiutare a raffreddare un’economia in crisi.

Come monitorare le decisioni della BCE 

Per tenere d’occhio come queste dinamiche, puoi utilizzare piattaforme come Young Platform. Disponibile sia come app che su web, Young Platform offre l’iscrizione gratuita e pubblica aggiornamenti che ti permettono di monitorare l’impatto delle notizie economiche sui prezzi delle criptovalute in tempo reale. Inoltre, sul sito di Young Platform, tutti i contenuti, notizie e articoli di approfondimento sono gratuiti, fornendo una risorsa preziosa per rimanere informato.

Iscriviti a Young Platform

Un’altra strategia utile è segnarsi in calendario le date delle prossime riunioni della BCE o seguire in diretta le conferenze stampa. Questo ti permette di essere tra i primi a capire le decisioni della BCE e come potrebbero influenzare il mercato, compreso quello delle criptovalute.

La scena economica attuale

Recentemente, c’è stata una sorpresa positiva per l’economia dell’Eurozona, che include paesi come Italia, Francia e Germania. L’inflazione, ovvero – come abbiamo visto – quanto velocemente i prezzi di beni e servizi come cibo, vestiti e benzina salgono, è diminuita più di quanto tutti si aspettassero a marzo 2024, arrivando al 2,4%. Gli esperti pensavano che sarebbe rimasta al 2,6%. Anche il tasso di inflazione core, che esclude componenti volatili come energia, cibo, alcol e tabacco, si è ridotto, passando dal 3,1% al 2,9%. Questo potrebbe sembrare un piccolo cambiamento, ma ha un grande significato.

  • Francia: l’inflazione ha rallentato significativamente, con cali osservati nei prezzi dei servizi, dell’energia e dei prodotti alimentari.
  • Italia: ha riportato tassi di inflazione inferiori alle aspettative, seguendo una tendenza simile alla Francia.
  • Germania: è la più grande economia di tutti i paesi dell’Eurozona, che ha addirittura visto i prezzi aumentare solo del 2,2%, il ritmo più lento in tre anni. 

Quando l’inflazione cala, significa che l’aumento dei prezzi rallenta. Per le persone, questo potrebbe significare che il denaro guadagnato “dura di più”, e potrebbero notare meno aumenti di prezzo quando fanno acquisti quotidiani. Questo raffreddamento dell’inflazione in più di due importanti economie dell’Eurozona ha portato a maggiori speculazioni sul prossimo passo della BCE.

Cosa potrebbe significare un taglio dei tassi della BCE?

I tassi di interesse influenzano quanto costa prendere in prestito soldi. Quando sono bassi, le persone e le aziende possono prendere in prestito più facilmente per cose come comprare una casa o investire in nuovi progetti.

Quindi, se la BCE decidesse di abbassare i tassi di interesse a breve, potrebbe rendere i prestiti e i mutui più economici, stimolando potenzialmente la crescita economica. Tuttavia, per i risparmiatori, ciò potrebbe significare rendimenti inferiori sui conti di risparmio.

Alcuni numeri da tenere d’occhio 

Nonostante la buona notizia, non tutti i settori stanno rallentando allo stesso modo. L’inflazione nei servizi, come ristoranti e trasporti, è rimasta più o meno la stessa, mostrando che i salari  possono ancora spingere i prezzi verso l’alto in alcune aree. Questo è qualcosa che la BCE deve considerare attentamente, poiché, tale aumento, potrebbe risolversi in un rinvio del taglio dei tassi di interesse.

Il mercato del lavoro 

Mentre parliamo di inflazione e tassi di interesse, dobbiamo considerare un altro fattore importante per questo quadro: il mercato del lavoro. A febbraio 2024, il numero di persone senza lavoro nell’area dell’euro era al 6,5%, una percentuale leggermente inferiore  rispetto all’anno scorso. Questo vuol dire che, nonostante tutto, le persone stanno trovando lavoro, il che è un buon segno per l’economia. Tuttavia, sembra che le previsioni per il mese di marzo date dall’Istat non siano delle migliori, con un provvisorio 7,5% sul tasso di disoccupazione.

Il difficile compito della BCE 

Non tutti i paesi dell’Eurozona vivono le stesse situazioni e si trovano nello stesso clima economico. Questa differenza tra i paesi è cruciale per la BCE quando pensa ai tassi di interesse. Deve assicurarsi che qualsiasi decisione prenda funzioni non solo per i paesi con problemi di inflazione ma anche per quelli che stanno facendo bene. La BCE ha il compito complicato di tenere tutto in equilibrio, senza causare problemi in nessuna zona.

Conclusione 

Tutto questo, dalla diminuzione dell’inflazione ai tassi di disoccupazione stabili e alle differenze tra i paesi, ci riguarda da vicino. Influenza quanto costano le cose che compriamo, la facilità con cui le aziende possono crescere e, alla fine, quante persone riescono a trovare lavoro. Mentre aspettiamo di vedere cosa deciderà la BCE, possiamo essere certi che le sue azioni avranno un impatto diretto sulla nostra economia quotidiana, i nostri investimenti e il nostro lavoro.