Inflazione USA: il dato del CPI oggi

È appena uscito il Consumer Price Index (CPI), il dato utilizzato per stimare l’inflazione negli Stati Uniti d’America.

È appena uscito il Consumer Price Index (CPI), il dato utilizzato per stimare l’inflazione negli Stati Uniti d’America. Il destino dei mercati passa dall’inflazione USA e, quindi, dal dato del Consumer Price Index (CPI) pubblicato oggi. In questo articolo, scopriremo cos’è il CPI, perché è importante e analizzeremo gli ultimi dati disponibili.

CPI significato

Tecnicamente, il CPI (Consumer Price Index), o Indice dei Prezzi al Consumo, è un indicatore economico fondamentale che misura quanto sono cambiati i prezzi di beni e servizi che compriamo quotidianamente. In altre parole, il CPI ci dice quanto costa oggi vivere rispetto al passato. 

Il CPI si calcola raccogliendo i dati sui prezzi di un “paniere” rappresentativo di beni e servizi che i consumatori solitamente acquistano. Questo paniere include una varietà di prodotti, come cibo, abbigliamento, alloggio, trasporti, istruzione, assistenza sanitaria e altri beni e servizi comuni. Il Bureau of Labor Statistics (BLS) degli Stati Uniti raccoglie ogni mese i prezzi in 75 aree urbane e li confronta con quelli del periodo precedente.

Perché è importante?

Il CPI è utilizzato per misurare l’inflazione, cioè quanto aumenta il costo della vita. Se il CPI sale, significa che i prezzi stanno aumentando e che, in media, si deve  spendere di più per vivere come si faceva prima.

Bitcoin e CPI: come sono legati?

Nell’ultima settimana, Bitcoin ha sfondato un ATH dopo l’altro, anche se tra lunedì 14 e martedì 15 il prezzo è leggermente sceso, attestandosi – per ora – a quota 117.000$. Non c’è una ragione chiara dietro questo pump, ma alcuni analisti ritengono che il movimento verso l’alto sia fondamentalmente una mossa anticipatoria dei probabili tagli ai tassi di interesse futuri. In ogni caso, quando BTC è passato dai 112K ai 119K, gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato un inflow giornaliero da record, pari al miliardo di dollari. 


A prescindere da questi flussi di denaro, il CPI di oggi è importante perché potrebbe influenzare le decisioni della FED sui tassi di interesse in occasione del prossimo FOMC (29-30 luglio): un CPI più basso indica una riduzione dell’inflazione, che potrebbe spingere la Federal Reserve a tagliare i tassi di interesse. Il taglio dei tassi di solito favorisce l’ingresso di importanti flussi di capitale verso asset più rischiosi, come le azioni e Bitcoin. Per questo motivo, più che di correlazione diretta tra Bitcoin e CPI, è più corretto parlare di correlazione indiretta, dal momento che gli investitori guardano al CPI per anticipare le mosse della FED.

L’ultima volta che è successo

Quando circa un mese fa (17-18 giugno) la FED ha comunicato il mantenimento dei tassi ai livelli di maggio, il prezzo di Bitcoin non ha reagito in modo così netto, perché la decisione era ampiamente prevista. Infatti, il Presidente Jerome Powell ci ha ormai abituato all’atteggiamento cauto definito “wait and see: “la FED continuerà a monitorare i dati nel rispetto del perseguimento del doppio mandato, cioè occupazione alta e bassa inflazione”. Le incertezze economiche legate soprattutto ai dazi e alle crisi geopolitiche, per quanto meno intense, restano comunque forti.

In questo contesto, l’Indice dei Prezzi al Consumo diventa uno strumento essenziale per comprendere l’andamento dell’inflazione e prendere decisioni informate. Un CPI stabile o in diminuzione potrebbe favorire un clima economico meno incerto, contribuendo a ridurre la volatilità di Bitcoin e delle altre criptovalute.

Analisi dei dati CPI di luglio 2025

Il 15 luglio 2025, il BLS ha pubblicato i dati CPI di giugno 2025. Secondo il rapporto, il CPI mensile è aumentato rispetto al mese precedente, cosi come il CPI annuale, su al 2,7%, in crescita rispetto al 2,4% misurato a giugno. Questo dato è negativo, poiché l’inflazione anno su anno risulta cresciuta dello 0,3% e si allontana sempre di più al target imposto dalla FED, cioè il 2%. Naturalmente, più il target è vicino, più è probabile un taglio dei tassi di interesse.  

Cosa significano questi numeri?

Il fatto che il CPI sia aumentato dello 0,2% mese su mese e dello 0,3% anno su anno, significa che l’inflazione sta crescendo. Quanto accaduto è in linea con le aspettative e conferma le previsioni, dal momento che riflette il dato atteso. Resta ancora da capire cosa deciderà la FED riguardo ai tassi di interesse durante la riunione del FOMC del 29-30 luglio.

Dati storici del CPI nel 2025

Ecco com’è andato il CPI nei primi mesi del 2025:

  • Luglio 2025: 2,7% (previsto 2,7%)
  • Giugno 2025: 2,4% (previsto 2,5%)
  • Maggio 2025: 2,3% (previsto 2,4%)
  • Aprile 2025: 2,4% (previsto 2,5%)
  • Marzo 2025: 2,8% (previsto 2,9%)
  • Febbraio 2025: 3% (previsto 2,9%)
  • Gennaio 2025: 2,9% (previsto 2,9%)

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