Pectra: il prossimo grande aggiornamento di Ethereum spiegato semplice

Pectra aggiornamento Ethereum: come funziona?

L’aggiornamento di Ethereum Pectra dovrebbe arrivare il 7 maggio. Ecco che cos’è, come funziona e che miglioramenti introduce.

L’aggiornamento di Ethereum Pectra sta per essere attivato sulla blockchain di Ethereum. L’update, che è già in fase di test, ha degli obiettivi chiari: rendere la rete più veloce, scalabile e user-friendly.

Con Pectra, potremo dire addio all’obbligo di pagare le gas fees solo in ETH e, tra le altre cose, assistere ad una più efficiente esecuzione degli smart contract. Per quanto riguarda l’impatto a lungo termine, invece, grazie a innovazioni come i verkle trees e il Peer DAS, l’intera rete dovrebbe diventare più economica da utilizzare, potente e pronta a gestire milioni di utenti in più.

Pectra non è famoso come The Merge, ma ha lo stesso potenziale rivoluzionario. Si tratta di un hard fork, quindi un cambiamento strutturale profondo, che dividerà in modo netto il “prima” e il “dopo” nella blockchain di Ethereum. Il nome deriva dall’unione di due aggiornamenti distinti: Prague, che agisce sull’esecution layer, e Electra, che interviene sul consensus layer. Proprio come è successo nel 2024 con Dencun (da Deneb + Cancun), anche Pectra unisce due anime in una sola evoluzione.

Come funziona Pectra?

Per comprendere veramente che cos’è e come funziona Pectra è essenziale catapultarsi sugli aspetti pratici, molto più efficaci per “capirci qualcosa” quando si parla di tecnologia. 

1. Account Abstraction

Il primo punto su cui si concentra l’aggiornamento di Ethereum Pectra è l’account abstraction: un concetto centrale negli ultimi due anni nel mondo on-chain. Per chiarire in breve cosa si intende, possiamo definirla come una tecnologia (introdotta tramite la proposta tecnica EIP-4337 sulla blockchain di Ethereum) che unisce le funzionalità degli account tradizionali e degli smart contract, dando vita agli smart wallet.

Questa innovazione semplifica radicalmente l’esperienza utente, eliminando la necessità di una seed phrase, automatizzando le transazioni e riducendo le gas fee. In parole semplici, l’account abstraction è la tecnologia che renderà l’uso delle applicazioni decentralizzate simile a quello delle app tradizionali.

Un cambiamento che influenzerà anche lo status quo attuale, in cui gli utenti devono possedere almeno una piccola quantità di Ether (ETH) nei loro wallet per pagare le gas fee, ovvero i costi di transazione da sostenere ogni volta che si effettua un trasferimento o si interagisce con una dapp (app decentralizzata).

2. Smart contract più efficienti

Il secondo punto focale dell’aggiornamento Pectra riguarda l’efficienza degli smart contract di Ethereum, in particolare per quanto riguarda la loro esecuzione. Tra i miglioramenti previsti c’è l’introduzione della proposta EIP-7692, che a sua volta raccoglie diverse altre proposte tecniche. Senza entrare troppo nei dettagli, possiamo dire che questa proposta cambia il modo in cui gli smart contract vengono compilati (dal punto di vista del codice) e gestiti.

Ad esempio, i contratti saranno divisi in sezioni con un’intestazione chiara, facilitando l’analisi, la manutenzione e la sicurezza del codice. Verranno introdotti nuovi comandi per saltare tra sezioni, manipolare lo stack e leggere i dati in modo più efficiente. 

Inoltre, il codice sarà validato una sola volta al momento del deploy e non più a ogni esecuzione, riducendo costi ed errori. Tutti questi cambiamenti avvengono a livello di bytecode, non nel linguaggio di alto livello come Solidity. In pratica, l’EVM Object Format (EOF) cambia il modo in cui il codice scritto in Solidity viene compilato ed eseguito all’interno della EVM.

3. Validatori più flessibili

Spostiamoci ora sul fronte del consenso, dove l’aggiornamento di Ethereum Pectra introdurrà ulteriori miglioramenti alla rete Ethereum. Attualmente, un validatore deve bloccare 32 ETH per ricevere le ricompense derivanti dallo staking. Tuttavia, qualsiasi importo superiore a 32 ETH non genera ricompense aggiuntive: resta fermo e inutilizzato. Pectra interverrà su questo limite in due modi: introdurrà il prelievo flessibile delle puntate (EIP-7002) e aumenterà il limite massimo di staking per validatore da 32 a 2048 ETH (EIP-7251). Questo cambiamento renderà il sistema più flessibile ed efficiente, soprattutto per chi gestisce grandi quantità di ETH — come aziende o operatori istituzionali.

Un’altra novità importante sarà il cosiddetto “consolidamento dei validatori”: grazie a questa funzione, realtà come Lido, che effettuano staking per conto di molti utenti, potranno gestire meno nodi validatori per la stessa quantità di ETH. Il risultato? Meno pressione sulla rete, più efficienza, e un uso più sostenibile delle risorse.

4. Verkle Tree

Questa integrazione è piuttosto tecnica, quindi non entreremo nei dettagli, ma ci limiteremo a una spiegazione ad alto livello. In sintesi, i Verkle Tree permetteranno ai nodi della rete di memorizzare meno dati rispetto a quanto avviene oggi. Il risultato? Una rete più leggera, veloce e scalabile.

Si tratta, in pratica, di un nuovo modo di organizzare i dati, più efficiente dell’attuale. Questo cambiamento renderà Ethereum più performante e meno costoso da usare nel lungo periodo.

5. Peer DAS per i Layer 2

Infine, come probabilmente sapete Ethereum ha bisogno dei Layer 2 – come Arbitrum (ARB) e Optimism (OP) – perché permettono alla rete di scalare. Con l’aggiornamento di Ethereum arriva il Peer Data Availability Sampling, una tecnologia che riduce i costi e migliora la velocità delle transazioni su questi Layer 2 dato che consente di verificare rapidamente i dati delle transazioni senza doverli scaricare. Un supporto concreto per mantenere basse le fee, anche nei momenti di alta attività on-chain.

Un doppio aggiornamento, in due fasi

Pectra sarà rilasciato in due momenti distinti. La prima parte, che include le novità più “visibili”, come l’account abstraction e le modifiche per i validatori, tra meno di un mese, la data ufficiale di rilascio è fissata, ad oggi, per il 7 maggio 2025. La seconda parte, che includerà i miglioramenti più tecnici, come l’EVM Object Format (EOF) e il Peer DAS, pensati per potenziare Layer 2 e smart contract arriverà, invece, nel 2026.

Impatto sul prezzo di ETH? Difficile da dire…

Ethereum, al momento, non se la passa bene, dopo essersi avvicinato ai massimi storici in più frangenti ha perso più del 60% del suo valore e sembra intrappolato in una spirale discendente senza fine. Per questo motivo non ci sentiamo di affermare che Pectra impatterà sul suo prezzo.

Tuttavia, questo aggiornamento potrebbe gettare le basi per una adozione più ampia e quindi avere un impatto positivo su Ether sul fronte che più ci interessa, quello dei cosiddetti “fondamentali”. Se ci pensate pagare le gas fees con qualsiasi token, scrivere e deployare smart contract in modo più efficiente e gestire lo staking in modo flessibile sono caratteristiche che rendono Ethereum più attraente sia per gli sviluppatori che per gli utenti finali.

Insomma, Pectra non è un aggiornamento qualsiasi: è il prossimo passo concreto verso una rete di Ethereum più scalabile, economica e accessibile. Un passo silenzioso ma decisivo per superare il trilemma blockchain (scalabilità, sicurezza, decentralizzazione) e preparare la rete alla vera adozione di massa.

Come votare in Italia: la guida

Come votare in Italia: la guida

Come votare in Italia? Quali sono le prossime elezioni? L’Italia è una democrazia e capire bene come e quando votare è fondamentale. Vediamolo insieme

Sapere come votare in Italia è importante per il funzionamento della democrazia: è un diritto sancito dalla Costituzione e il voto è un modo con cui cittadini possono contribuire attivamente al futuro del Paese. Se hai qualche dubbio, in questo articolo troverai tutte le informazioni necessarie per capire come e quando votare in Italia

Come votare in Italia: elezioni amministrative e referendum

Le elezioni amministrative e i referendum sono i primi due appuntamenti elettorali del 2025. Per quanto riguarda le amministrative, i cittadini dovranno recarsi alle urne il 25 e 26 Maggio per il primo turno, con un eventuale ballottaggio previsto per l’8 e il 9 Giugno. L’election day del referendum avrà invece luogo in un unico turno, l’8 e 9 Giugno, in concomitanza coi ballottaggi delle amministrative. In entrambi i casi, i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì

Le elezioni amministrative, anche dette elezioni comunali, si tengono ogni cinque anni per eleggere i rappresentanti degli enti locali, come Sindaci e consiglieri comunali. In questa specifica tornata, andranno al voto 124 comuni. Naturalmente queste elezioni non riguardano tutti i cittadini italiani, ma solo quelli maggiorenni residenti nel comune oggetto di votazione. Non sono previsti voto all’estero né voto fuorisede.

I referendum invece sono cinque e, come anticipato, si terranno l’8 e il 9 Giugno. Quattro di questi si riferiscono a tematiche lavorative, mentre uno tratta il tema della cittadinanza. Se non ne conosci i contenuti, qui troverai i punti fondamentali. I primi quattro quesiti referendari sono stati promossi dalla CGIL e riguardano il mondo del lavoro: con questi si chiederà lo stop ai licenziamenti illegittimi o privi di una giusta causa, la riduzione del lavoro precario in favore di contratti a tempo determinato, maggiore tutela per chi lavora nel mondo delle piccole imprese e più sicurezza sul posto di lavoro. Il referendum sulla cittadinanza, promosso da +Europa, propone il dimezzamento dei tempi di residenza legale in Italia da 5 a 10 anni per la richiesta sulla concessione della cittadinanza italiana. Sono tutti referendum abrogativi – cioè si richiede la rimozione di una legge in vigore – e, in questo caso, il voto è aperto a tutti i cittadini italiani aventi diritto, residenti all’estero e fuorisede. 

Come votare  alle elezioni regionali

Le elezioni regionali sono delle elezioni locali in cui i cittadini residenti in una regione votano per eleggere i propri rappresentanti all’interno del governo regionale: alle urne, dichiarano la preferenza per i componenti del Consiglio regionale e, in alcuni casi, per il Presidente della Regione. Le elezioni regionali del 2025 riguardano sei regioni in totale: Valle d’Aosta, Veneto, Tocana, Marche, Campania e Puglia. La data non è ancora nota dal momento che nel 2020, a causa della pandemia, le elezioni hanno avuto luogo in autunno anziché in primavera. 

Come votare? Per esprimere la preferenza, l’elettore può tracciare il segno sul nome del candidato Presidente o sul candidato Presidente e su una lista a lui collegata o solo su una lista a lui collegata – il voto andrà automaticamente al candidato Presidente. È possibile anche avvalersi del voto disgiunto, votando un candidato Presidente e una lista non collegata. Inoltre è possibile esprimere fino a due preferenze nella stessa lista: se si dichiarano entrambe, queste devono indicare due candidati di sesso diverso. 

Votare alle elezioni politiche in Italia

Le elezioni politiche sono quelle che determinano la composizione del Parlamento italiano, vale a dire della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Le ultime elezioni politiche risalgono al 2022 e hanno visto la vittoria del centro-destra, alleanza di governo che ha portato Giorgia Meloni a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio. Le prossime sono previste nel 2027, a meno che non si verifichi lo scioglimento delle Camere prima della fine della legislatura – e dunque cada il Governo. Possono votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni, tanto per eleggere i deputati (Camera) quanto i senatori (Senato). Si può votare per il candidato o per la lista collegata e non è previsto il voto disgiunto: pena l’annullamento della scheda elettorale. 

Come votare alle elezioni europee in Italia e all’estero

Con le elezioni europee, i cittadini europei votano per determinare la composizione del Parlamento europeo che ha sede a Strasburgo. L’Italia è rappresentata all’interno del Parlamento da 76 membri, che gli italiani eleggono in occasione delle europee. Le ultime hanno avuto luogo l’8 e il 9 Giugno 2024 mentre le prossime si svolgeranno fra cinque anni, nel 2029. 

Quindi come si vota alle elezioni europee? Possono esprimere il voto tutti i cittadini italiani maggiorenni residenti in Italia o all’estero e, anche in questo caso come nei precedenti, in Italia non è possibile votare online, per corrispondenza e per procura. Se sei un cittadino italiano residente all’estero, è necessario essere iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) e recarsi presso i seggi allestiti nelle sedi diplomatiche. Si può votare per il partito preferito e – come solo in Danimarca, Belgio e Paesi Bassi – esprimere fino a 3 preferenze, indicando nome e cognome dei candidati, purchè di sesso diverso. Anche qui, non è previsto il voto disgiunto. 

Votare è un diritto, ma anche un dovere

Ora che conosci i prossimi appuntamenti elettorali e sai come votare in Italia, non resta che recarti al seggio elettorale per esprimere il tuo voto. Nota Bene: per votare è necessario presentarsi al seggio con documento di identità e tessera elettorale validi, altrimenti non potrai esercitare il tuo diritto di voto!

Il consiglio finale è di informarti costantemente sulla politica – se non ti occupi della politica, la politica si occuperà di te! – per essere un cittadino attento a quello che succede. Qui vedrai molti contenuti a sfondo politico ed economico, inizia iscrivendoti a Young Platform!

I servizi fiscali di Young Platform: una soluzione completa per la dichiarazione delle criptovalute e il pagamento delle imposte

Report Fiscale dichiarazione crypto

Tutto ciò che devi sapere per calcolare, documentare e dichiarare le tue attività crypto senza errori.

Per semplificare il processo di dichiarazione e garantire la piena conformità alle normative italiane, Young Platform offre strumenti avanzati che permettono di calcolare, documentare e dichiarare le proprie attività crypto in modo semplice e accurato.

In questo articolo vedremo quali report acquistare, a cosa servono, quanto costano e come utilizzarli.

  • Report fiscale di Young Platform: per chi utilizza solo il nostro exchange.
  • Report fiscale Young-Okipo: per chi utilizza diversi exchange, DEX, NFT e protocolli DeFi.
  • Report delle transazioni: per archiviare lo storico movimenti, ordini e Smart Trades (e da caricare su Okipo per chi sceglie questa opzione).
  • Ricevuta imposta di bollo: da scaricare e conservare per eventuali accertamenti del fisco.
  • Commercialista crypto: per chi ha qualche dubbio o ha bisogno di delegare completamente la sua dichiarazione a un esperto.

Documentazione fiscale di Young Platform

In base alla tua operatività, puoi scegliere tra due tipologie di Report Fiscale:

  1. Report Fiscale Young Platform → ideale per chi opera esclusivamente su Young Platform Base e Pro.
  2. Report Fiscale Young-Okipo → pensato per chi utilizza più exchange, wallet esterni, piattaforme DeFi o possiede NFT.

Entrambi i report sono accessibili direttamente dalla sezione “Tasse & Report” disponibile su desktop.

Scopri i servizi sul tuo account

Report Fiscale Young Platform: per chi utilizza solo Young Platform

Se hai comprato, venduto o detenuto criptovalute solo su Young Platform (Base o Pro), questo report fiscale ti permette di ottenere facilmente tutti i dati necessari per la dichiarazione dei redditi.

Cosa contiene il report?

Calcolo automatico delle plusvalenze e minusvalenze
Il report analizza tutte le operazioni effettuate e calcola il guadagno o la perdita netta, fornendo direttamente i valori da inserire nella dichiarazione dei redditi.

Quadri precompilati per la dichiarazione
Il report fornisce i moduli fiscali già organizzati con i tuoi dati, semplificando la compilazione della dichiarazione dei redditi.

  • Quadro RW → lo trovi nel Modello Redditi persone fisiche. Serve per dichiarare il possesso di criptovalute ed è necessario per il calcolo dell’imposta di bollo.
  • Quadro RT → Serve per dichiarare le plusvalenze e le minusvalenze, ottenendo così il calcolo dell’imposta dovuta.
  • Quadro W → Equivalente al Quadro RW ma specifico per i lavoratori dipendenti e pensionati che utilizzano il 730. Indica il possesso di criptovalute e consente il calcolo dell’imposta di bollo.
  • Quadro T → Equivalente al Quadro RT per chi utilizza il 730. Permette di dichiarare guadagni o perdite sulle criptovalute e calcolare l’imposta sulle plusvalenze.

Gli sconti dedicati ai Club Young Platform 

I membri dei Club godono di sconti fissi sull’acquisto del Report Fiscale di Young Platform. 

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I vantaggi del Report Fiscale di Young Platform

Il Report Fiscale di Young Platform è pensato per rendere la dichiarazione delle criptovalute semplice, chiara e conveniente. A differenza di altri servizi, offre condizioni vantaggiose che aiutano gli utenti a risparmiare sui costi.

Pagamento unico per tutti gli anni fiscali 

Molti servizi simili richiedono il pagamento di un report separato per ogni anno da dichiarare. Con Young Platform, invece, paghi una sola volta e il report copre automaticamente tutti gli anni fiscali di operatività.  

Esempio: se hai iniziato a investire su Young Platform nel 2019, il report includerà tutti i tuoi dati dal 2019 a oggi, senza costi aggiuntivi.

Prezzo basato sulla tua reale attività 

Il costo del report dipende dal numero di transazioni effettuate e non è fisso. Questo significa che chi ha fatto poche operazioni paga meno rispetto a chi ha un’attività più intensa. Il piano base parte da 19,99€.

A differenza di altri servizi che applicano un costo uguale per tutti, Young Platform adotta un sistema più equo, evitando tariffe alte per chi ha effettuato poche operazioni.

Prezzo ancora più vantaggioso per chi ha già acquistato il report in passato 

Se hai già comprato il Report Fiscale di Young Platform negli anni passati, non dovrai pagare di nuovo per le transazioni già dichiarate. Il prezzo verrà calcolato solo sulle nuove operazioni del 2024, garantendoti un risparmio concreto.

Questa soluzione permette agli utenti di rimanere in regola con il Fisco senza costi inutili, con un servizio trasparente e conveniente.

Acquista il Report Fiscale di Young Platform

Report Fiscale Young-Okipo: per chi possiede più wallet o utilizza diversi exchange

Se hai operato su più piattaforme di trading, utilizzi wallet esterni, investi in NFT o partecipi ad attività DeFi come staking e yield farming, dichiarare le tue criptovalute può diventare complicato.

Il Report Fiscale Young-Okipo è stato creato per semplificare questo processo: raccoglie automaticamente tutte le operazioni effettuate su qualsiasi exchange o wallet in un unico documento fiscale pronto per la dichiarazione. Basta importare il file csv delle transazioni.

In questo modo, puoi gestire facilmente la tua fiscalità crypto, senza dover ricostruire manualmente ogni transazione.

Cosa include il Report Young-Okipo?

Collegamento diretto con altri exchange e wallet
Questo report consente di importare le transazioni da qualsiasi piattaforma, comprese Binance, Coinbase, Kraken, Metamask, Ledger e molte altre. In questo modo, puoi ottenere una panoramica completa della tua attività in un solo documento.

Supporto per DeFi, NFT e altre attività crypto
Se hai operato in staking, yield farming, lending o trading su DEX, il Report Young-Okipo è in grado di calcolare le plusvalenze e minusvalenze anche su queste operazioni.

Storico dal 2016 ad oggi
Questo strumento ti permette di importare e regolarizzare le transazioni passate, creando un report retroattivo che copre tutti gli anni fiscali di cui hai bisogno.

Importazione automatizzata
Non è necessario inserire manualmente i dati delle operazioni. Il sistema consente di caricare file CSV o collegare gli account per generare un report unificato e pronto per la dichiarazione fiscale.

Quadri precompilati per la dichiarazione
Il report include i fac-simile dei Quadri RW, RT, W e T, che servono per la compilazione della dichiarazione dei redditi:

  • Quadro RW e Qadro W → Per dichiarare il possesso di criptovalute.
  • Quadro RT e Quadro T → Per riportare le plusvalenze generate nel periodo fiscale.
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Per usufuire di questi sconti e prezzi è necessario acquistare il Report Young-Okipo direttamente da Young Platform nella sezione “Tasse & Report” e non sul sito di Okipo.

Acquista il Report Fiscale Young-Okipo

Quali sono i vantaggi del Report Young-Okipo?

Un unico report per tutti gli anni fiscali

A differenza di altri servizi che fanno pagare separatamente ogni anno, con il Report Young-Okipo paghi una sola volta per regolarizzare tutte le transazioni dal 2016 ad oggi.

Semplicità d’uso

Il sistema automatizzato permette di importare i dati da diversi exchange e wallet senza inserimenti manuali, risparmiando tempo ed evitando errori.

Assistenza dedicata

Gli utenti Young Platform hanno accesso a un servizio clienti prioritario per supporto e chiarimenti sulla dichiarazione fiscale.

Questa soluzione è pensata per chi ha un’attività crypto distribuita su più piattaforme e vuole ottenere un unico documento fiscale per semplificare la dichiarazione dei redditi, riducendo al minimo il rischio di errori o omissioni.

Report delle Transazioni di Young Platform

Il Report delle Transazioni di Young Platform è uno strumento utile e gratuito per monitorare e documentare tutte le operazioni effettuate sulla piattaforma. Si tratta di un documento che riporta in modo dettagliato ogni movimento di criptovalute e valute fiat, inclusi acquisti, vendite, depositi e prelievi.

A cosa serve il Report delle Transazioni?

Questo report non è un documento fiscale, ma un estratto conto completo della tua attività su Young Platform.
Se utilizzi il report Young-Okipo, assicurati di scaricare tutti i report delle transazioni dal tuo account e caricarli su Okipo per una corretta elaborazione fiscale.

Inoltre, è utile per:

  • Tracciabilità e archiviazione delle operazioni
    Il report consente di avere una panoramica chiara e dettagliata di tutte le transazioni effettuate, facilitando il controllo del proprio storico di investimenti.
  • Supporto alla dichiarazione fiscale
    Sebbene non sostituisca il Report Fiscale, il Report delle Transazioni è un documento essenziale per chi vuole verificare i movimenti. Inoltre, in caso di dichiarazione autonoma senza un report fiscale precompilato, può servire come base per il calcolo delle plusvalenze e minusvalenze.
  • Utilità in caso di controlli fiscali
    Se l’Agenzia delle Entrate dovesse effettuare verifiche sulle operazioni di un contribuente, il Report delle Transazioni può essere utilizzato per dimostrare l’origine dei fondi e la tipologia di operazioni eseguite.
  • Integrazione con altri strumenti di gestione finanziaria
    Chi utilizza software di contabilità o strumenti di analisi finanziaria per monitorare il proprio portafoglio può importare i dati del report per avere un quadro più dettagliato della propria situazione patrimoniale.

Cosa contiene il Report delle Transazioni?

Il documento include informazioni dettagliate su:

  • lo storico movimenti, che contiene la cronologia di tutte le transazioni effettuate su Young Platform
  • lo storico ordini, che contiene la cronologia di tutti gli ordini di acquisto, vendita e conversione effettuati su Young Platform
  • storico transazioni Smart Trade, che permette di scaricare tutte le transazioni automaticamente eseguite dalle strategie Smart Trades. 

I documenti sono scaricabili singolarmente.

Come ottenere i documenti fiscali su Young Platform

Per scaricare i report fiscali e le transazioni, basta accedere alla propria area personale su Young Platform, disponibile via web.

  • Per acquistare e scaricare il Report Fiscale (Young Platform o Young-Okipo), vai nella sezione “Tasse & Report”, seleziona il report desiderato e completa l’acquisto. Dopo il pagamento, il documento sarà disponibile per il download in formato PDF e inviato via email. Potrai utilizzarlo per compilare la dichiarazione o consegnarlo al tuo commercialista.
  • Per scaricare il Report delle Transazioni, accedi sempre alla sezione “Tasse & Report” e seleziona l’opzione per generarlo gratuitamente. Questo documento fornisce un registro completo di tutte le operazioni effettuate su Young Platform, utile per la gestione della fiscalità e il monitoraggio delle attività crypto.

Grazie a questa procedura semplice e veloce, puoi ottenere tutti i dati necessari senza doverli raccogliere manualmente.

Pagamento automatico dell’Imposta di Bollo su Young Platform

L’imposta di bollo sulle criptovalute è un obbligo fiscale per chi possiede asset digitali. Gli utenti di Young Platform Base e Pro non devono preoccuparsi di calcolarla o versarla manualmente, perché l’exchange si occupa automaticamente del pagamento, prelevando l’importo dovuto direttamente dal saldo disponibile.

Come funziona il calcolo dell’imposta di bollo?

  • Aliquota: l’imposta di bollo è pari al 2 per mille (0,2%) del valore totale del portafoglio.
  • Data di riferimento: l’importo viene calcolato sul valore complessivo delle criptovalute detenute su Young Platform al 31 dicembre dell’anno fiscale.
  • Determinazione del valore: il valore del portafoglio viene stabilito sulla base dei prezzi degli asset al 31 dicembre.

Come verificare il pagamento?

Dopo che Young Platform ha effettuato il pagamento dell’imposta di bollo per conto dell’utente, la ricevuta è disponibile per il download direttamente nella sezione “Tasse & Report” della piattaforma. È importante scaricare questa ricevuta e conservarla per eventuali accertamenti così da dimostrare che l’imposta è stata versata.

Scarica la ricevuta

Cosa fare se utilizzi più exchange?

Se hai criptovalute su altre piattaforme, è fondamentale verificare se l’imposta di bollo è già stata pagata per te. Alcuni exchange, come Young Platform, versano automaticamente l’imposta in tua vece perché hanno sede legale in Italia, mentre altri richiedono che sia tu a provvedere al pagamento autonomamente.

Per evitare di pagare due volte l’imposta sullo stesso importo o, al contrario, di omettere il versamento, segui questi passaggi:

  1. Controlla la sezione fiscale dei tuoi exchange per verificare se hanno già versato l’imposta.
  2. Scarica le ricevute di pagamento da ogni piattaforma.
  3. Somma i valori per assicurarti di aver pagato l’importo corretto in base al totale delle criptovalute detenute su tutti i tuoi account.
  4. Se un exchange non ha versato l’imposta per te, dovrai dichiararla autonomamente nel Quadro RW o W e procedere al pagamento tramite F24.

Young Platform semplifica questo processo per chi detiene criptovalute sulla sua piattaforma, eliminando la necessità di calcoli manuali e riducendo il rischio di errori nella dichiarazione fiscale.

Consulenza fiscale personalizzata per la Dichiarazione dei redditi da criptovalute

La consulenza fiscale personalizzata di Young Platform è pensata per supportare chi deve dichiarare criptovalute in modo corretto, anche in situazioni complesse come operazioni su più piattaforme, attività in DeFi o regolarizzazioni di anni passati. Il servizio, gestito da commercialisti esperti in crypto, guida l’utente nella compilazione dei quadri RW, RT, W e T, nel ravvedimento operoso e nell’ottimizzazione fiscale tramite la compensazione di minusvalenze. Dopo una prima analisi della situazione, viene proposta la strategia fiscale più adatta e, se necessario, un preventivo personalizzato in base alla complessità. Sono disponibili due formule: Consulenza Fiscale (singolo appuntamento) e Pacchetto Completo (servizio all inclusive). Tutti i dettagli sono spiegati nell’articolo dedicato, dove puoi approfondire ogni aspetto del servizio.

Staking e Fisco: come funzionano le imposte sulle ricompense nel 2025

staking crypto

Lo staking è un modo per guadagnare criptovalute “in automatico”, ma come tutti i guadagni, anche quelli da staking vanno dichiarati e sono soggetti a imposte. In questo approfondimento ti spieghiamo in modo semplice come funziona la tassazione, cosa cambia se vendi le criptovalute ricevute e come puoi fare tutto correttamente senza rischiare sanzioni.

Cos’è lo staking (in parole semplici)

Lo staking ti permette di bloccare le tue criptovalute per un certo periodo, mettendole a disposizione della rete (blockchain) per farla funzionare meglio. In cambio ricevi delle ricompense in criptovaluta.

È un po’ come lasciare dei soldi in banca e guadagnare interessi, ma nel mondo crypto.

Esistono vari modi per fare staking:

  • Direttamente sulla blockchain, se hai competenze tecniche.
  • Attraverso exchange come Young Platform, che fanno tutto per te.
  • Con lo staking liquido, che ti permette di usare i tuoi fondi anche mentre sono in staking.

Devo pagare imposte sulle ricompense da staking?

Sì. Secondo la normativa italiana, le ricompense da staking sono considerate guadagni e, come tali, vanno tassate.

Ecco quando e quanto si paga:

1. Quando ricevi la ricompensa

L’anno dopo che hai ricevuto le criptovalute dallo staking, devi pagare un’imposta del 26% sul loro valore di mercato nel momento in cui le hai ricevute sul tuo portafoglio.

2. Quando le vendi (se le vendi)

Se poi decidi di vendere le criptovalute ricevute e il loro valore è aumentato, paghi un’altra imposta del 26% sulla differenza tra:

  • il valore al momento della vendita e
  • il valore al momento della ricezione (quando ti sono arrivate).

Esempio:

  • Hai ricevuto 10 ETH di ricompensa grazie allo staking di 1000 ETH nel 2024.
  • Dichiari 10 ETH nel 2025 e paghi le imposte del 26% sul valore dei 10 ETH. 
  • Poniamo che il valore di 1 ETH quando li avevi ricevuti nel 2024 era di 1.000 € = (1.000 x 10) x 26% = 2.600 euro di imposta da pagare nel 2025.

Se decidessi di vendere i 10 ETH nel 2026:

  • Ponendo che nel 2026 1 ETH = 3.000 € 
  • Incassi un valore di 3.000 x 10 = 30.000
  • La plusvalenza imponibile è pari al prezzo di vendita – il prezzo di accredito sul tuo portafoglio, quindi → (30.000 – 10.000) x 26% = 5.200 euro di imposte.
  • Dichiarerai e pagherai l’imposta sulla plusvalenza nel 2027.
staking e imposte 2025

Come dichiarare lo staking nella dichiarazione dei redditi

In Italia, chi riceve criptovalute dallo staking deve inserirle nella dichiarazione dei redditi in due parti:

1. Quadro RW o Quadro W

Per dichiarare il possesso di criptovalute, incluse quelle in staking. Serve anche per calcolare l’imposta di bollo dello 0,2% sul totale delle criptovalute possedute al 31 dicembre.

2. Quadro RT o Quadro T

Per dichiarare le eventuali plusvalenze se le hai vendute a un prezzo più alto di quando le hai ricevute.

Cosa fa Young Platform per aiutarti

Se fai staking su Young Platform, non devi preoccuparti di calcoli complessi. Hai a disposizione:

Report Fiscale

Un documento precompilato con:

  • il valore delle ricompense ricevute
  • eventuali vendite e plusvalenze
  • l’imposta di bollo dovuta.

Pagamento automatico del bollo

Young Platform calcola e versa per te l’imposta di bollo dello 0,2% anche sulle ricompense da staking.

Consulenze fiscali

Puoi prenotare un appuntamento con un commercialista esperto in criptovalute, direttamente dall’app o dalla sezione “Tasse & Report”.

In sintesi

Lo staking è un buon modo per far fruttare le proprie criptovalute, ma bisogna essere in regola con il fisco.
Con gli strumenti giusti – come il Report Fiscale di Young Platform – puoi gestire tutto con facilità, evitare errori e affrontare la dichiarazione dei redditi con serenità.

Acquista il Report Fiscale

Inflazione USA: il dato del CPI oggi

Inflazione USA: il dato del CPI di oggi

È appena uscito il Consumer Price Index (CPI), il dato utilizzato per stimare l’inflazione negli Stati Uniti d’America.

È appena uscito il Consumer Price Index (CPI), il dato utilizzato per stimare l’inflazione negli Stati Uniti d’America. Il destino dei mercati passa dall’inflazione USA e, quindi, dal dato del Consumer Price Index (CPI) pubblicato oggi. In questo articolo, scopriremo cos’è il CPI, perché è importante e analizzeremo gli ultimi dati disponibili.

CPI significato

Tecnicamente, il CPI (Consumer Price Index), o Indice dei Prezzi al Consumo, è un indicatore economico fondamentale che misura quanto sono cambiati i prezzi di beni e servizi che compriamo quotidianamente. In altre parole, il CPI ci dice quanto costa oggi vivere rispetto al passato. 

Il CPI si calcola raccogliendo i dati sui prezzi di un “paniere” rappresentativo di beni e servizi che i consumatori solitamente acquistano. Questo paniere include una varietà di prodotti, come cibo, abbigliamento, alloggio, trasporti, istruzione, assistenza sanitaria e altri beni e servizi comuni. Il Bureau of Labor Statistics (BLS) degli Stati Uniti raccoglie ogni mese i prezzi in 75 aree urbane e li confronta con quelli del periodo precedente.

Perché è importante?

Il CPI è utilizzato per misurare l’inflazione, cioè quanto aumenta il costo della vita. Se il CPI sale, significa che i prezzi stanno aumentando e che, in media, dobbiamo spendere di più per vivere come facevamo prima.

Bitcoin e CPI: come sono legati?

Nelle ultime settimane il prezzo di Bitcoin è crollato. Il recente movimento a ribasso sarebbe connesso alla situazione di incertezza economica che domina i mercati finanziari mondiali: l’imprevedibilità di Donald Trump sui dazi e la guerra commerciale con la Cina turbano gli investitori di tutto il mondo. Il timore principale riguarda il possibile aumento dell’inflazione come conseguenza della salita dei prezzi, causata proprio dall’imposizione delle tariffe doganali.
Il CPI di oggi è importante perché potrebbe influenzare le decisioni della FED sui tassi di interesse in occasione del prossimo FOMC (6-7 Maggio): un CPI più basso indica una riduzione dell’inflazione, che potrebbe spingere la Federal Reserve a tagliare i tassi di interesse. Il taglio dei tassi di solito favorisce l’ingresso di importanti flussi di capitale verso asset più rischiosi, come le azioni e Bitcoin. Per questo motivo, più che di correlazione diretta tra Bitcoin e CPI, è più corretto parlare di correlazione indiretta, dal momento che gli investitori guardano al CPI per anticipare le mosse della FED.

L’ultima volta che è successo

Quando circa un mese fa il prezzo di Bitcoin è precipitato a causa delle dichiarazioni di Trump sui dazi e del conseguente terremoto nei mercati finanziari tradizionali, molti investitori hanno cercato rifugio in asset più stabili, con notevole aumento della volatilità di BTC. In questo contesto, l’Indice dei Prezzi al Consumo diventa uno strumento essenziale per comprendere l’andamento dell’inflazione e prendere decisioni informate. Un CPI stabile o in diminuzione potrebbe favorire un clima economico meno incerto, contribuendo a ridurre la volatilità di Bitcoin e delle altre criptovalute.

Analisi dei dati CPI di Marzo 2025

Il 10 Aprile 2025, il BLS ha pubblicato i dati CPI di Marzo 2025. Secondo il rapporto, il CPI mensile è sceso dello 0,1% rispetto al mese precedente, mentre il CPI annuale è al 2,4%, in calo rispetto al 2,8% misurato a Marzo. Questo dato è positivo, poiché l’inflazione anno su anno risulta diminuita dello 0,4% e si avvicina sempre di più al target imposto dalla FED, cioè il 2%. Naturalmente, più il target è vicino, più è probabile un taglio dei tassi di interesse.  

Cosa significano questi numeri?

Il fatto che il CPI sia diminuito dello 0,1% mese su mese e dello 0,4% anno su anno, significa che l’inflazione sta diminuendo. Quanto accaduto è contro ogni aspettativa e batte le previsioni, dal momento che il dato atteso era più alto dello 0,1% per entrambe le misurazioni. Resta ancora da capire cosa deciderà la FED riguardo ai tassi di interesse durante la riunione del FOMC del 6-7 Maggio.

Dati storici del CPI nel 2025

Ecco come è andato il CPI nei primi mesi del 2025:

  • Aprile 2025: 2,4% (previsto 2,5%)
  • Marzo 2025: 2,8% (previsto 2,9%)
  • Febbraio 2025: 3% (previsto 2,9%)
  • Gennaio 2025: 2,9% (previsto 2,9%)

Per continuare a seguire questi aggiornamenti sul mercato, siamo qui sotto!

Azioni Nintendo: Switch 2 traina il titolo

Azioni Nintendo: Switch 2 traina il titolo

Le azioni Nintendo, quotate al Tokyo Stock Exchange (TSE), hanno raddoppiato il loro valore in due anni, mettendo a segno un +93%. Il trend continuerà?

A quasi 8 anni dal lancio della Switch, Nintendo annuncia ufficialmente l’uscita della Switch 2, prevista per il 5 Giugno. Trainato dai rumor sull’arrivo della nuova console, il titolo ha messo a segno un +93% negli ultimi due anni, passando da circa 5.600 yen (38,6$) al prezzo attuale di 10.040 (70,5$). Quali sono le previsioni future?

Azioni Nintendo: il rally comincia con la Switch

Col lancio della prima Nintendo Switch nel 2017, il colosso giapponese ha scacciato gli spettri del fallimento che hanno colpito molte società iconiche del periodo 1990/2010, penalizzate dall’incapacità di adattamento ai cambiamenti – vedi Blockbuster. La Nintendo era sull’orlo del precipizio a causa dell’insuccesso di Wii-U e sembrava arrivata ad un vicolo cieco: il mondo del gaming stava attraversando un periodo di rivoluzione e il mercato non aveva più tanto spazio per le console “vecchio stile” simbolo dell’infanzia di intere generazioni. Ai vertici dell’azienda giapponese era chiaro che serviva un cambio netto, uno “switch”. Iniziano i lavori sul nuovo prodotto, circolano i primi rumor e a Luglio 2016 il titolo fa +74%. Meno di un anno dopo, a Marzo, arriva il momento del lancio e le azioni Nintendo passano dal valore di 2.300 yen ai circa 7.800 yen (+190%) di Giugno 2021, quando comincia il declino: in un mondo in cui l’innovazione viaggia alla velocità della luce, la Switch stava diventando obsoleta e la richiesta di un upgrade si faceva sempre più forte. 

Azioni Nintendo e Switch 2: la ripartenza del titolo

Le azioni Nintendo smettono di crescere e tra il 2021 e il 2023 arrivano a perdere fino al 25%, toccando il prezzo minimo di 5.000 yen (33,8$). La Switch stava andando molto bene, con più di 120 milioni di unità vendute alla fine del 2022 e l’ingresso nella top 3 delle console più vendute di tutti i tempi, dopo il Nintendo DS e la PlayStation 2. Tuttavia erano già passati sei anni dal lancio e la platea di gamer chiedeva qualcosa di nuovo. Iniziano a circolare voci sul prossimo prodotto e da Aprile a Luglio 2023 il titolo registra un +30%, assestandosi fra i 6.000 e i 6.500 yen (tra i 40$ e i 45$). Il rally prosegue alimentato dall’hype di alcune dichiarazioni, dai leaks e da notizie rilevanti, come la riduzione della partecipazione del fondo sovrano saudita (PIF), che migliora la percezione di stabilità finanziaria della Nintendo, considerata meno esposta a speculazioni. Il 21 Gennaio 2025 la Switch 2 viene finalmente rivelata su Youtube e le azioni Nintendo toccano l’ATH (All Time High) il 19 Febbraio, raggiungendo il valore massimo assoluto di 11.800 yen (78,7$). 

Azioni Nintendo e il futuro: i dazi potrebbero complicare la situazione

Dall’ATH del 19 Febbraio le azioni Nintendo hanno perso poco più del 12% del loro valore e, al momento in cui scriviamo, viaggiano intorno ai 10.000 yen. Ciò è dovuto a più fattori: da un lato, le notizie negative come il rinvio della data di vendita al 5 Giugno (era prevista a inizio primavera) e il prezzo di 469€/530$ considerato troppo alto; dall’altro, la politica economica trumpiana e i dazi, che potrebbero far lievitare ulteriormente il prezzo soprattutto in Cina, uno dei mercati del gaming più importanti e remunerativi al mondo. 

Per quanto riguarda il futuro prossimo, Tradingview ha chiesto a 23 analisti di dare una proiezioni a un anno sulla performance delle azioni Nintendo: il prezzo massimo stimato è 16.000 yen (+59%), mentre quello minimo 6.000 yen (-39%), con un prezzo medio di 11.530 yen (+14%). Nintendo riuscirà a battere le previsioni anche stavolta? Iscriviti per non perderti gli aggiornamenti!

Soglia dei 2.000€: come funziona e cosa cambia per le imposte sulle criptovalute

plusvalenze criptovalute soglia 2000 euro

​Nel 2025, la normativa fiscale italiana sulle plusvalenze da criptovalute subirà importanti modifiche. Fino al 31 dicembre 2024, le plusvalenze annuali inferiori a 2.000 euro sono esenti da tassazione. Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2025, questa soglia di esenzione verrà eliminata, rendendo imponibili tutte le plusvalenze, indipendentemente dall’importo.​

Cosa significa questo per te?

  • Fino al 31 dicembre 2024: se nel corso dell’anno realizzi plusvalenze dalla vendita o scambio di criptovalute inferiori a 2.000 euro, non dovrai pagare imposte su questi guadagni.​
  • Dal 1° gennaio 2025: qualsiasi plusvalenza ottenuta dalla vendita di criptovalute sarà soggetta a imposta, anche se l’importo è inferiore a 2.000 euro.

Esempi:

Fino al 2024:

  • Plusvalenza di 1.900€ → Nessuna imposta.
  • Plusvalenza di 2.100€ → L’intero importo è tassato (non solo l’eccedenza), quindi 2.100€ x 26% = 546€ di imposta.
  • Nella dichiarazione dei redditi del 2025 non dovrai pagare imposte se i tuoi guadagni non superano i 2.000 euro.

Dal 2025:

  • Plusvalenza di 500€500€ x 26% = 130€ di imposta.
  • Plusvalenza di 3.000€3.000€ x 26% = 780€ di imposta.
  • Nella dichiarazione dei redditi del 2026 dovrai quindi dichiarare qualsiasi guadagno e pagare l’imposta del 26%.

Compensazione delle minusvalenze

Se durante l’anno hai venduto criptovalute in perdita, puoi compensare le minusvalenze con le plusvalenze, riducendo così l’imposta dovuta. Le perdite non utilizzate possono essere riportate l’anno in cui le hai realizzate, più nei quattro anni successivi.

Riprendendo l’esempio precedente.

Se nel 2024

  • Realizzi una plusvalenza di 3.000€ e una minusvalenza di 1.000€.
  • La plusvalenza netta sarà di 2.000€ (3.000€ – 1.000€).​
  • I tuoi guadagni rientrano nella soglia di esenzione, quindi non dovrai pagare imposte su questa plusvalenza.​

Se nel 2025

  • Realizzi una plusvalenza di 3.000€ e una minusvalenza di 1.000€.
  • La plusvalenza netta sarà di 2.000€ (3.000€ – 1.000€).​
  • Non essendoci più la soglia dei 2.000€, dovrai pagare le imposte del 26% = 520€.

Come Young Platform può aiutarti

Piattaforme come Young Platform offrono report fiscali che semplificano la dichiarazione dei guadagni perché calcolano in automatico quanti sono i tuoi guadagni, quali le perdite e se si applica la soglia di esenzione. 

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Soglia o franchigia? Chiarimento definitivo

Negli ultimi due anni si è discusso se i 2.000 euro rappresentassero una soglia (tassazione su tutto l’importo) o una franchigia (esenzione solo per i primi 2.000 euro). L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che si tratta di una soglia: se la plusvalenza supera anche di poco i 2.000€, l’intero importo diventa tassabile.

Esempio: una plusvalenza di 2.100€ non viene tassata solo su 100€, ma su tutti i 2.100€.

Per evitare sanzioni, è importante considerare l’interpretazione dell’Agenzia: superata la soglia, l’intero guadagno è imponibile.

Valuta i servizi fiscali di Young Platform scaricando i facsimili dei documenti per la dichiarazione dei redditi dalla sezione dedicata “Tasse & Report”. 

Scommesse Roland Garros 2025: statistiche, quote e un’alternativa più valida

Scopri se ha senso scommettere sul Roland Garros 2025 o se è meglio investire quei soldi. Dati, statistiche e alternative per farli fruttare davvero.

Il secondo grande slam dell’anno, che apre la “stagione di fuoco” del tennis mondiale, è alle porte. I principali bookmaker e siti di scommesse danno come favorito lo spagnolo Carlos Alcaraz, soprattutto perché il nostro Jannik Sinner rientrerà solo poco prima dell’inizio del torneo, quando avrà scontato la discussa squalifica per doping che lo tiene fermo ai box. In terza posizione nelle quote troviamo Novak Djokovic, leggenda vivente di questo sport.

Ma dopo aver passato in rassegna i favoriti, è il momento di alzare lo sguardo: quanto è davvero possibile guadagnare con le scommesse sul tennis? E se ci fosse un modo più intelligente per usare quei soldi?

Roland Garros: storia, fascino e i favoriti

Se segui il tennis con costanza lo sai bene: il Roland Garros è uno dei quattro tornei più importanti al mondo, nonché il secondo più prestigioso in Europa dopo Wimbledon. Si gioca a Parigi, nello storico stadio dedicato a Roland Garros, aviatore ed eroe della Prima Guerra Mondiale, noto per essere stato il primo a sorvolare il Mar Mediterraneo e a installare una mitragliatrice sugli aerei da combattimento.

Il Roland Garros è anche l’unico Slam su terra rossa, una superficie che rende il gioco particolarmente fisico e imprevedibile. Dal 1891 si disputa con cadenza annuale, e dal 2005 è stato il regno incontrastato di Rafael Nadal, che lo ha vinto 15 volte in 19 anni.

Nel circuito femminile, invece, la situazione è stata più aperta. Ma negli ultimi anni si è imposta Iga Świątek, che ha vinto 4 delle ultime 5 edizioni.

Essendo uno dei quattro tornei di tennis più importanti al mondo, le scommesse sul vincitore del Roland Garros attirano, ogni anno, milioni di appassionati. 

Secondo i dati dell’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli (ADM), solo nel 2023 sono stati scommessi oltre 2 miliardi di euro su eventi sportivi in Italia, con il tennis stabilmente nella top 3 degli sport più giocati. Ma a questo punto sorge una domanda fondamentale: quante sono davvero le probabilità di vincere?

Solo il 5% dei giocatori guadagna davvero dalle scommesse sportive

Se stai valutando se fare una scommessa sul vincitore del Roland Garros, devi sapere una cosa: secondo uno studio pubblicato dal Journal of Gambling Studies, meno del 5% degli scommettitori sportivi riesce a ottenere un profitto duraturo.

E no, il motivo non è (solo) la fortuna: è matematica. Si chiama payout atteso, un concetto che abbiamo già affrontato più volte sul nostro blog. In pratica, ogni quota che vedi è stata calcolata tenendo conto del margine applicato dal bookmaker, che è sempre a suo favore.

Cosa significa in breve? Che le scommesse sportive sono giochi a somma negativa per il giocatore. In media, solo l’85–88% del capitale giocato viene redistribuito tra gli scommettitori, mentre il resto finisce direttamente nelle casse dei bookmaker.

E no, nemmeno conoscere bene il tennis o essere convinto che Jannik Sinner vincerà il Roland Garros ti mette al riparo da questa legge.

E se invece investissi quei soldi?

Ora immagina di prendere i 50€ che stai per puntare su una multipla con Alcaraz, Sinner e Djokovic. Invece di scommetterli, li investi in un ETF azionario diversificato, che storicamente ha reso in media tra il 6% e l’8% annuo.

Al contrario delle scommesse sportive, gli investimenti (se fatti con criterio e orientati al lungo termine) sono un gioco a somma positiva, perché il valore dei mercati, nel tempo, tende a crescere.

Non stiamo demonizzando il gioco d’azzardo. Il Roland Garros è un torneo storico e bellissimo da seguire. E giocare una schedina ogni tanto per rendere più coinvolgenti le partite non è un crimine. Ma ogni azione che facciamo con i nostri soldi dovrebbe partire dalla consapevolezza.

Se il tuo obiettivo è mettere da parte qualcosa, far crescere il tuo denaro, non puoi affidarti alla fortuna o alla tua conoscenza sportiva. Devi giocare una partita diversa, quella sul lungo termine. E come abbiamo visto, non ha senso puntare su qualcosa che restituisce un valore negativo nel tempo per definizione.


Imposta patrimoniale sulle criptovalute 2025: imposta di bollo e IVACA

Imposta di bollo sulle criptovalute 2024

Anche per il 2025 è previsto l’obbligo di pagamento dell’imposta patrimoniale sulle criptovalute, a carico di chi detiene crypto-asset, indipendentemente dal fatto che abbia realizzato guadagni.

In questo articolo spieghiamo che cos’è, come funziona, quando si paga e soprattutto qual è la differenza tra IVACA e imposta di bollo, due concetti spesso confusi ma con importanti differenze pratiche.

Le informazioni contenute in questo articolo hanno finalità puramente divulgative e mirano ad aiutare l’investitore a comprendere il funzionamento della tassazione patrimoniale sulle criptovalute.

IVACA: l’imposta patrimoniale vera e propria

Fino al 2023, le criptovalute detenute su exchange esteri erano soggette alla IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero).

Con l’introduzione del Decreto Legge 73/2023, la IVAFE non si applica più alle cripto-attività. Al suo posto è stata istituita l’IVACAImposta sul Valore delle Cripto-Attività, che si applica a tutte le criptovalute, indipendentemente dal fatto che siano custodite in Italia o all’estero.

Come funziona l’IVACA

  • Aliquota: 0,2% annuo
  • Base imponibile: il valore di mercato dei crypto-asset detenuti al 31 dicembre. Se non esiste un prezzo di mercato affidabile (es. token illiquidi, NFT non quotati), si utilizza un valore nominale attribuito, coerente e documentabile

Cosa si intende per valore nominale? 

Il valore nominale è un valore stimato, attribuito convenzionalmente al crypto-asset, in assenza di una quotazione ufficiale. Deve essere coerente, ragionevole e documentabile, per poter giustificare il calcolo dell’imposta in caso di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.

L’IVACA:

  • Si applica al solo possesso di crypto-asset, anche se non sono stati movimentati
  • Si paga attraverso la dichiarazione dei redditi, mediante la compilazione del Quadro RW o W
  • È una vera e propria imposta patrimoniale, come l’IVIE per gli immobili esteri

Imposta di bollo: patrimoniale “assimilata 

Non esiste un’imposta di bollo autonoma per le criptovalute. Tuttavia, per chi detiene crypto-asset su exchange o piattaforme con sede in Italia, viene applicata una tassazione automatica assimilabile all’imposta di bollo.

  • Aliquota: 0,2% annuo
  • Applicazione: automatica, da parte dell’intermediario (es. Young Platform)
  • Base imponibile: valore degli asset detenuti al 31 dicembre (o, in ogni caso, in proporzione ai giorni di detenzione)
  • Non si versa in dichiarazione, ma viene trattenuta direttamente dalla piattaforma
imposta di bollo e IVACA criptovalute 2025

In pratica: quando si applica l’una o l’altra?

  • Detieni criptovalute su piattaforme italiane
    → L’imposta viene trattenuta automaticamente. Devi solo scaricare la ricevuta di pagamento dall’exchange e conservarla per eventuali controlli del fisco. Durante la dichiarazione dei redditi, devi fare una “X” nella casella 16 “solo monitoraggio” per comunicare all’Agenzia delle Entrate che è già stata pagata.
  • Detieni criptovalute su exchange esteri o wallet non custodial
    → Dovrai calcolare e versare tu l’IVACA, inserendola nel Quadro RW della dichiarazione dei redditi.
  • Hai crypto su piattaforme italiane e estere
    → Dovrai conservare le ricevute dell’imposta trattenuta automaticamente dalle piattaforme italiane. Per le criptovalute detenute su exchange esteri o wallet privati, dovrai dichiararle nel Quadro RW e versare l’IVACA corrispondente.

Qual è la scadenza per dichiarare e pagare l’imposta? 

La scadenza per il pagamento dell’IVACA (o per allegare la ricevuta dell’imposta di bollo) coincide con quella della dichiarazione dei redditi: 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento.

Per l’anno fiscale 2024, il pagamento o l’inserimento in dichiarazione dovrà essere fatto entro il 30 giugno 2025.

Il mancato adempimento comporta sanzioni e interessi.

Su Young Platform, l’imposta di bollo viene calcolata e prelevata automaticamente ogni anno, senza che l’utente debba fare nulla. A partire dalla prima settimana di febbraio, l’importo viene prelevato dal Portafoglio Euro, se ci sono fondi disponibili. Se il saldo è insufficiente, l’addebito avverrà alla prima operazione utile successiva.

  • Vai in “Tasse & Report” → “Imposta di bollo” per vedere l’importo pagato.
  • I dettagli della transazione (ID, data, importo, stato) sono disponibili in “Portafoglio Euro” → “Cronologia”.

Come si calcola la base imponibile

Esempio – Imposta di bollo su portafoglio crypto

Al 31 dicembre 2024, l’utente detiene i seguenti asset su Young Platform:

imposta di bollo portafoglio 2025

Calcolo imposta di bollo (0,2%)

  • Formula: valore totale del portafoglio × 0,2%
  • 14.700 € × 0,2% = 29,40 €

L’imposta di bollo da pagare sarà quindi pari a 29,40 €, che verrà trattenuta automaticamente da Young Platform, in quanto piattaforma italiana.

Cosa deve fare l’utente?

Nulla. L’imposta è già versata dall’exchange. L’utente dovrà solo scaricare la ricevuta del pagamento e conservarla in caso di controlli fiscali o per allegarla alla dichiarazione, se richiesto.

E se avessi lo stesso portafoglio su un exchange estero?

Nel caso in cui questi stessi asset fossero detenuti su un exchange estero o un wallet non custodial, l’imposta da versare sarebbe comunque di 29,40 €, ma non verrebbe trattenuta automaticamente.

In quel caso l’utente dovrebbe:

  • Inserire il valore del portafoglio nel Quadro RW del Modello Redditi o nel Quadro W del modello 730
  • Versare autonomamente l’imposta IVACA tramite Modello F24 entro il 30 giugno 2025

In sintesi: stesso importo, ma modalità diverse di adempimento fiscale.

Commercialista esperto di criptovalute: accedi ai servizi di consulenza di Young Platform

Commercialista criptovalute

Gestisci al meglio la fiscalità crypto con il supporto di commercialisti specializzati. Scopri come ottimizzare la dichiarazione e ridurre i rischi fiscali.

Investire in criptovalute può essere redditizio e stimolante, ma la gestione fiscale rappresenta spesso un ostacolo complesso. La normativa in materia di crypto asset cambia praticamente ogni anno ed è purtroppo facile commettere errori nella dichiarazione dei redditi,  portando a sanzioni significative.

La soluzione: un commercialista crypto

Per questo motivo, abbiamo creato un portale di consulenza fiscale dedicato, che ti mette in contatto diretto con commercialisti esperti del settore. Grazie al loro supporto, potrai gestire in modo corretto e strategico la tua posizione fiscale, evitando rischi e ottimizzando il pagamento delle imposte.

I principali vantaggi del servizio sono:

  • Dichiarazione corretta degli asset digitali, con l’assistenza di un esperto.
  • Ottimizzazione fiscale, per ridurre il carico tributario nei limiti della legge.
  • Regolarizzazione di errori passati, tramite il Ravvedimento Operoso.
  • Consulenza su operazioni specifiche, come cash out, trasferimenti all’estero e gestione di fondi bloccati.

Il supporto di un commercialista con un documento fiscale come il Report Fiscale di Young Platform sono la soluzione alla tua dichiarazione dei redditi. È disponibile in due versioni:

  • Young Platform (da app e web): ideale per chi utilizza solo l’exchange PRO e Base.
  • Young-Okipo (solo da web): perfetto per chi opera con più wallet o exchange.

Richiedi un appuntamento dal tuo account

Prenota il tuo appuntamento con il commercialista

L’accesso al servizio è semplice e immediato. È sufficiente:

  1. Accedere alla sezione “Tasse & Report” della piattaforma
  2. Cliccare sul banner dedicato alla consulenza fiscale
  3. Compilare un rapido questionario
  4. Scegliere un orario disponibile per l’appuntamento con il team di Young Platform.

Il primo incontro conoscitivo è gratuito e parlerai con i tecnici del team Young Platform per capire meglio le tue esigenze. 

Vogliamo infatti valutare insieme se sia davvero necessario attivare una consulenza fiscale professionale, che rappresenta comunque una spesa. In molti casi possiamo già aiutarti noi a chiarire dubbi e rispondere alle domande più comuni. Se invece la situazione lo richiede, ti supporteremo anche nel passaggio successivo, mettendoti in contatto con il nostro commercialista qualificato.

La scadenza per il pagamento delle imposte è fissato al 30 giugno 2025. Nei mesi precedenti questa data la richiesta di consulenze aumenta sensibilmente. Prenotare in anticipo consente di ricevere l’assistenza necessaria senza il rischio di ritardi o sovraccarichi.

Perché scegliere la consulenza fiscale di Young Platform?

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I professionisti disponibili tramite il nostro servizio sono specializzati nel settore crypto e costantemente aggiornati sulle normative fiscali più recenti. Questo consente di ricevere un supporto mirato e affidabile, riducendo al minimo il rischio di errori o omissioni nella dichiarazione.

Integrazione con i Report Fiscali di Young Platform

Uno dei principali vantaggi è l’integrazione con i report fiscali della piattaforma. Questi documenti forniscono un quadro chiaro e dettagliato di tutte le transazioni effettuate, facilitando la compilazione della dichiarazione dei redditi.

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Supporto personalizzato in base alle esigenze individuali

Ogni investitore ha una situazione fiscale unica. Per questo motivo, il nostro servizio di consulenza offre un supporto su misura, adattandosi alle necessità specifiche di ciascun utente.

I principali servizi offerti includono:

  • Analisi della situazione fiscale individuale, per sviluppare le strategie dichiarative più efficaci.
  • Calcolo delle imposte su plusvalenze e minusvalenze, per una gestione fiscale ottimale.
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  • Supporto per trasferimenti di criptovalute da e per l’estero, con analisi degli obblighi fiscali connessi.
  • Guida alla conservazione della documentazione fiscale, per garantire una gestione corretta e conforme.
  • Preparazione alla difesa in caso di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
  • Assistenza per il ravvedimento operoso, per correggere eventuali errori dichiarativi di anni precedenti.
  • Consulenza su attività imprenditoriali legate alle crypto, come accettazione di pagamenti digitali, fiscalità internazionale, eredità e donazioni.
  • Supporto dedicato a chi ha vissuto situazioni complesse, come vittime di frodi o utenti che hanno perso fondi a causa del fallimento di exchange o piattaforme non più operative

Due formule di servizio: scegli quella più adatta a te

Offriamo due livelli di supporto, pensati per adattarsi al meglio alle tue esigenze:

  • Consulenza Fiscale
    Un incontro singolo con un esperto fiscale per ricevere chiarimenti su dubbi specifici, ottenere indicazioni su come procedere con la dichiarazione e valutare la tua situazione fiscale complessiva.
  • Pacchetto Completo
    Un servizio più approfondito, pensato per chi ha una situazione più articolata o preferisce delegare completamente la gestione della parte fiscale. Include l’analisi dei movimenti, il calcolo delle imposte, la compilazione della dichiarazione e la consegna dei documenti pronti per l’invio.

Queste informazioni sono riprese anche nelle mail che riceverai automaticamente al momento della prenotazione della chiamata, così avrai tutto chiaro fin da subito.

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Se negli anni precedenti hai commesso errori nella dichiarazione delle criptovalute o hai dimenticato di farla, il ravvedimento operoso rappresenta la soluzione per regolarizzare la tua posizione fiscale riducendo le sanzioni.

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  • Analizzare la tua situazione fiscale e individuare eventuali irregolarità.
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  • Evitare il rischio di accertamenti futuri e contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Correggere eventuali inesattezze prima di ricevere una comunicazione ufficiale dall’Agenzia delle Entrate è fondamentale per evitare problemi e costi aggiuntivi.

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