Terra (LUNA): Perché è crollata e cosa succede adesso

Il crollo di LUNA ha sconvolto il mercato crypto, dopo quello che è stato definito un “attacco” al suo ecosistema. Perché è crollata, cosa succede ora e come farà Do Kwon a salvare Terra?

Il crollo repentino e apparentemente inspiegabile dell’ecosistema Terra LUNA è stato uno shock per tutto il mercato crypto, e anche Bitcoin ed Ethereum sono in difficoltà. Il prezzo di LUNA però ha subito un tracollo quasi letale. L’ecosistema DeFi di LUNA e UST riuscirà a risorgere? Scopri perché LUNA è crollata e cosa succede adesso a Terra.

Perché il prezzo di LUNA è crollato: l’aggiornamento sull’attacco

UST e LUNA, le criptovalute sorelle, hanno subito la stessa sorte: un vero e proprio tracollo. UST, il cui prezzo era algoritmicamente ancorato al dollaro, è crollata al minimo storico di 0,08 dollari, e tuttora viene scambiata per meno di dieci centesimi di dollaro. LUNA, invece, vale addirittura molto meno di un centesimo, ma il suo prezzo è molto altalenante visto che l’algoritmo ha “mintato” un grandissimo numero di LUNA per cercare di arginare il crollo. Tutto questo dopo un ATH di 119 dollari raggiunto il 5 aprile 2022. L’ecosistema aveva retto bene la botta del crash del mercato crypto del 2020, perciò i “LUNAtics”, cioè i fan di Terra, credevano che avrebbe resistito anche questa volta. Purtroppo non è andata così, e Do Kwon insieme alla Terra Luna Foundation stanno correndo ai ripari.

La domanda nasce spontanea: com’è possibile che il prezzo di LUNA sia crollato così repentinamente in così poco tempo? Alcuni utenti di Twitter, tra cui Mudit Gupta (Capo della Sicurezza di Polygon), hanno notato dei dettagli che potrebbero far pensare a un attacco combinato all’algoritmo di Terra. In particolare, Gupta ha individuato una serie di avvenimenti che potrebbero essere stati eseguiti proprio per far perdere l’ancoraggio a UST, sfruttando una debolezza dell’algoritmo già messo alla prova da un mercato ribassista. “La teoria più accreditata è che la perdita dell’ancoraggio di UST sia dovuta a un attaccoscrive Matt Levine, opinionista di Bloomberg, in un pezzo molto duro.

Vediamo più di preciso cos’è successo secondo questa teoria e perché il prezzo di LUNA ha avuto questo crollo. Secondo la teoria dell’attacco, tutto sarebbe cominciato intorno all’8 maggio con il deprezzamento di Bitcoin, la valuta che la Luna Foundation Guard conservava come sistema di sicurezza per mantenere l’ancoraggio di UST. In questo momento di debolezza, un wallet avrebbe acquistato un gran numero di BTC da un exchange. Il proprietario del wallet, poi, avrebbe offerto parte dei BTC a prezzo scontato a Do Kwon, in cambio di UST. Per pagare, la Terra Luna Foundation avrebbe sostanzialmente ridotto la liquidità della stablecoin presente sul mercato. 

A quel punto, all’attaccante sarebbe bastato vendere BTC e UST in massa, innescando un effetto domino che ha provocato una cosiddetta “corsa agli sportelli” di LUNA e UST. Nella furia liquidatrice, UST avrebbe perso l’ancoraggio al dollaro. L’algoritmo ha provato a recuperarlo generando ulteriori LUNA che avrebbero così perso di valore dando il via a un sell-off generalizzato. Ormai, la riserva di Bitcoin della Luna Foudation Guard aveva perso gran parte del suo valore dato il calo del mercato, e non è riuscita a preservare l’ancoraggio di UST.

Le risposte dei presunti attaccanti, Blackrock e Citadel

Ma quindi, chi avrebbe potuto innescare un tracollo del genere? Secondo alcuni utenti Twitter, i colpevoli sono due fondi d’investimento molto famosi a livello internazionale: Blackrock e Citadel. Blackrock, in particolare, è la più grande società d’investimento nel mondo. Le accuse vengono da vari utenti Twitter tra cui anche Charles Hoskinson (che però ha cancellato il suo tweet), e sembrano corroborate dal fatto che il crollo di LUNA sia stato troppo repentino per non essere stato manipolato in qualche modo.

Nonostante questo, i portavoce di queste due società hanno smentito ogni accusa, affermando che non sono altro che teorie cospirazioniste. Entrambe hanno detto che non si occupano di stablecoin e che non fanno trading di UST. Che sia stato un attacco o un semplice malfunzionamento dell’algoritmo, la fiducia nella stablecoin algoritmica più popolare è venuta meno. In tutto questo, cosa succede adesso a Terra e a LUNA? Do Kwon non si è espresso molto su Twitter se non per parlare di una cosa che tutti aspettavano con ansia: il piano di recupero.

Cosa succede ora a Terra (LUNA): le proposte di Do Kwon

La proposta di Do Kwon per salvare l’ecosistema Terra può sembrare davvero drastica. Grandi crisi richiedono decisioni coraggiose, per questo il fondatore di Terra, autodefinitosi “maestro delle stablecoin” su Twitter, ha deciso di rifondare Terra da 0 abbandonando la sua stablecoin algoritmica. 

L’idea di Do Kwon è quella di salvaguardare Terra e il suo ecosistema DeFi, scartando la causa scatenante del crollo di LUNA, cioè UST. Ormai, la fiducia nella stablecoin algoritmica è crollata insieme al suo prezzo, e piuttosto che recuperarla, Do Kwon preferisce abbandonarla al suo destino e salvare quello che rimane della sua blockchain. La proposta di Kwon è un fork di Terra, in cui i validatori resettino la blockchain a uno stato con 1 miliardo di LUNA, da distribuire con un airdrop. Di questi LUNA, il 40% andrebbe a chi possedeva i token prima del crollo, il 10% a chi li ha acquistati dopo, il 40% ai detentori di UST e il 10% finirebbero nella Community Pool, per sostenere nuovi progetti. Questo dovrebbe ricompensare in parte le perdite sostenute dalla community, e restituire ai LUNAtic una blockchain utilizzabile.

Secondo alcuni utenti, però, questo sistema è ingiusto e ricompensa in maniera eccessiva chi ha acquistato LUNA durante il crollo, mentre non premia chi ha contribuito a difendere il prezzo della criptovaluta conservando LUNA sui propri wallet. Un altro utente molto attivo nell’ecosistema, invece, afferma che senza UST si perderebbe l’unicità dell’ecosistema, e il valore del token continuerebbe ad essere nullo.

Il futuro di Terra LUNA

Cosa succede adesso a Terra LUNA allora? Difficile a dirsi: la speranza di Do Kwon è che la nomea di Terra contribuisca a sostenere il nuovo fork, anche se si ritroverà temporaneamente “monca” e senza stablecoin nativa. Il fondatore ha comunque affermato che, quando il polverone sarà calato, tornerà a discutere di stablecoin algoritmiche e degli errori commessi con UST. 

Nonostante questo, ci sono tantissimi utenti che hanno perso molto denaro, e la soluzione di Do Kwon potrebbe sembrare un tentativo blando di sistemare la situazione. Anche se non è ancora chiaro perché sia crollata Terra LUNA, una cosa è certa: far parte attivamente del mercato crypto richiede impegno e studio, esattamente come nel mercato tradizionale. Alcuni credono che le regolamentazioni siano la strada per evitare questi eventi, altri che dovrebbe essere la community a prevenirle. In ogni caso, sempre e comunque, DYOR!