Sui annuncia la sua console per il crypto gaming

Crypto gaming: SUI lancia una console web3

Sui (SUI) ha annunciato una console per il crypto gaming. I giochi web3 torneranno “di moda” durante questo bull market?

Il crypto gaming risorgerà grazie a SUI e alla sua casa di sviluppo Mysten Labs? Il progetto blockchain ha annunciato il suo ingresso nel settore dei videogiochi attraverso la presentazione di SuiPlay0x1, una console portatile (handheld) per giocare in modo decentralizzato, sviluppata in collaborazione con Playtron.

I giochi web3, soprattutto quelli play-to-earn, che hanno dominato la parte finale dello scorso bull market, ritorneranno in auge grazie al nuovo dispositivo di Sui? Scopri tutto sulla SuiPlay0x1 in questo articolo.

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SuiPlay: la presentazione

Il Sui Basecamp di Parigi, la prima edizione della conferenza dedicata a sviluppatori e appassionati della blockchain sviluppata da Mysten Labs, è stata ricca di novità. Quella che ha generato più scalpore fa parte di un segmento del web3 che è passato in secondo piano nell’ultimo periodo: il crypto gaming.

In questo senso, ad attirare l’attenzione è stato l’annuncio di una console portatile, simile all’iconica Play Station Portable (PSP) o alla più recente Steam Deck, sviluppata da Sui e dotata di una versione di Linux ottimizzata per il gaming

Il lancio della SuiPlay0x1 è previsto per il 2025 ed il team ha specificato che potrà essere utilizzata per giocare a tutti i giochi attualmente fruibili da PC o sulle altre console. Ovviamente, consentirà l’accesso anche a tutti giochi costruiti su blockchain, non solo quelli esclusivi per il network di Sui.

CTA Sui

Scordatevi però seed phrase e chiavi private. Mysten Labs e Playtron hanno dichiarato che l’esperienza utente sarà paragonabile, per semplicità e fluidità, a quella delle piattaforme per i videogiochi tradizionali

Ciò sarà possibile grazie alla funzione zkLogin, che consente agli utenti di accedere ai propri account web3 in modo semplificato, utilizzando semplicemente un indirizzo email e una password.

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SuiPlay0x1 e Solana Saga

L’annuncio di Sui ricorda molto quello di Solana in occasione del rilascio del Saga, il primo smartphone interamente sviluppato da un’azienda web3. La travagliata storia del dispositivo mobile, che ha fatto inizialmente fatica ad attrarre l’interesse del settore per poi esplodere negli ultimi mesi grazie agli incentivi (prevalentemente airdrop di token) per chi lo ha acquistato, si ripeterà?

Impossibile dirlo con certezza, ma sicuramente Sui seguirà le orme della rete creata da Anatoly Yakovenko, soprattutto per quanto riguarda i vantaggi per i cosiddetti early adopters, i primi utenti che acquisteranno il prodotto. Inoltre, bisogna aggiungere che la blockchain di Sui ha già attratto un discreto numero di sviluppatori di videogiochi, nonostante sia molto più “giovane” rispetto ai suoi principali competitor, su tutti Polygon, Immutable, Avalanche e Solana.

La console di Sui si rivelerà un prodotto di successo capace di attirare l’attenzione dei videogiocatori e di restituire nuova linfa vitale al crypto gaming?


ETF spot su Bitcoin e Ethereum approvati ad Hong Kong

ETF spot Bitcoin: approvati ad Hong Kong

Nelle ultime ore, ad Hong Kong, sono stati approvati gli ETF spot su Bitcoin e Ethereum. L’Asia punta a competere con gli Stati Uniti per gli investimenti in crypto?

Il mercato crypto si riprende, almeno in parte, dal recente scossone grazie ad una notizia molto positiva! Nelle scorse ore sono stati approvati, ad Hong Kong, gli ETF spot su Bitcoin e Ethereum proposti da China Asset Management, HashKey e Borsera Capital.

Come si è arrivati a questa decisione nella Regione Amministrativa Speciale della Repubblica Popolare di Cina, nonché uno dei centri finanziari più importanti al mondo? Scoprilo nell’articolo! 

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Hong Kong: ETF approvati!

L’approvazione degli ETF spot sui Bitcoin e Ethereum per il mercato asiatico è stata presa dalla Security and Futures Commission (SFC), l’equivalente della SEC statunitense per Hong Kong. In questo caso i fondi di investimento e le banche protagoniste non sono, ovviamente, BlackRock & Co, ma China Asset Management, Bosera Asset Management e HashKey Capital

Questi colossi finanziari gestiscono rispettivamente 271, 237 e 1,3 miliardi di dollari e si affideranno a OSL Digital Securities Limited e BOCI International per gestire le negoziazioni del sottostante in crypto di questi strumenti finanziari.

Un portavoce di Borsera Capital, uno dei più grandi fondi di investimento cinesi nonché prossimo emittente di ETF spot su Bitcoin e Ethereum, ha dichiarato: “L’introduzione degli ETF Virtual Asset Spot non solo offre agli investitori nuove opportunità, ma rafforza lo status di Hong Kong come hub finanziario internazionale per gli asset digitali”.

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Quanto denaro attrarranno gli ETF spot su Bitcoin asiatici?

Ora che gli ETF spot su Bitcoin e Ethereum sono stati approvati anche in Asia è possibile stimare il loro impatto su BTC dal punto di vista della domanda. Quelli gestiti dai fondi di investimento americani hanno generato una pressione di acquisto senza precedenti, succederà lo stesso per quelli asiatici?

Secondo le attuali stime di Matrixport, una piattaforma per l’acquisto e la custodia di criptovalute con sede a Singapore, questi strumenti finanziari genereranno, nei prossimi mesi, 25 miliardi di dollari di afflussi di capitale su Bitcoin. Questa cifra è stata estrapolata utilizzando i dati del programma Southbound Stock Connect, che dal 2014 permette agli investitori della Cina continentale di acquistare azioni sul mercato di Hong Kong.

Inoltre, bisogna specificare che gli investitori cinesi stanno manifestando la tendenza a preferire gli investimenti in asset alternativi nell’ultimo periodo, come Bitcoin e l’Oro, a fronte di una debolezza dello Yuan e del mercato azionario. La Cina, infatti, a differenza della gran parte delle economie mondiali, ha dovuto fare i conti con la deflazione (il fenomeno economico opposto rispetto all’inflazione) e con una grave crisi del mercato immobiliare, successiva al crollo di Evergrande.

Che impatto avranno gli ETF spot asiatici sul prezzo di Bitcoin? Hong Kong, grazie a quest’ultima mossa, ha le carte in regola per rafforzare la sua posizione come centro finanziario internazionale? La SEC potrebbe rispondere alla Security and Futures Commission (SFC) di Hong Kong, approvando gli ETF spot su Ethereum a maggio?


Young Platform e TradingView: la partnership si rinnova!

Trading View e Young Platform: il rinnovo della partnership

Young Platform rinnova la partnership con TradingView, la piattaforma che ha rivoluzionato il modo di analizzare i mercati. 

Siamo orgogliosi di annunciare che la nostra partnership con TradingView, la piattaforma più utilizzata per analizzare i grafici dei principali asset, comprese le criptovalute, si rinnova.

Cosa significa questo in breve? Che su Young Platform Pro, il nostro exchange dedicato ai crypto trader, hai a disposizione tutti gli strumenti più celebri di questa piattaforma potente, sofisticata e completa. Indicatori, tool, cursori e strumenti di disegno, hai tutto quello che ti serve per esprimere il tuo potenziale e diventare un trader migliore!

Che cos’è, in breve, TradingView?

TradingView è la piattaforma per l’analisi tecnica dei mercati più utilizzata al mondo. È una risorsa fondamentale per i trader che intendono consultare i grafici e effettuare analisi più o meno approfondite per trovare i giusti punti di ingresso e di uscita da una posizione.

TradingView ha conquistato il mercato grazie a due caratteristiche fondamentali, soprattutto quando si ha a che fare con una disciplina complessa come il trading: la semplicità d’uso e la personalizzabilità.

In questo senso è lo strumento perfetto per i trader alle prime armi che vogliono “soltanto” seguire il prezzo di un determinato asset, come ad esempio Bitcoin. Ma anche per quelli esperti, che necessitano di strumenti professionali, interamente messi a disposizione dalla piattaforma stessa.

TradingView e Young Platform: un’esperienza di trading senza limiti 

Un altro grande punto di forza di TradingView riguarda la sua capacità di adattarsi alle piattaforme per il trading e gli exchange, nel caso del mondo crypto. 

Grazie a questa caratteristica, e alla conseguente collaborazione tra Young Platform e Trading View, sul nostro exchange Pro troverai tutti gli indicatori e gli strumenti che ti servono per effettuare analisi approfondite. In altre parole, puoi studiare i grafici in un unico spazio virtuale, ritrovando i tuoi setup ogni volta che esegui l’accesso.

Puoi, per esempio, tracciare delle trendline o utilizzare una media mobile esponenziale per trovare il momento perfetto per acquistare la tua crypto preferita. Non importa quanto questo scenario ci impiega a realizzarsi, ritroverai tutto come lo hai lasciato una volta eseguito l’accesso.

Ecco, nel dettaglio, i principali vantaggi derivanti dall’integrazione di TradingView su Young Platform Pro:

  • Grafici crypto potenziati: utilizza i tantissimi indicatori di trading a tua disposizione per svolgere le tue analisi tecnica;
  • Tutti i tuoi strumenti in un unico posto: traccia linee o figure geometriche, disegna, colora determinate sezione e scrivi tuoi appunti direttamente su grafico;
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Ora che sai come funziona la collaborazione tra Young Platform e TradingView e che vantaggi comporta, non ti resta che iniziare a fare trading in modo, davvero, professionale.
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La SEC farà causa a Uniswap? L’impatto sul prezzo

Uniswap verrà indagato dalla SEC?

Uniswap ha ricevuto un avviso preliminare dalla SEC che potrebbe risolversi in una causa legale. L’accusa sembra è essere la solita rivolta, in passato, anche agli exchange centralizzati. Scopri di più

La Securities and Exchange Commission (SEC) sta puntando un altro importante attore del mondo crypto. Dopo Ripple, Coinbase, Kraken e molti altri, la commissione ha inviato, questa settimana, un Wells Notice a Uniswap, l’exchange decentralizzato (DEX) più utilizzato al mondo.

Questo avviso preliminare, con grande probabilità si trasformerà in una causa legale tra la SEC e Uniswap che sarebbe accusato di aver operato come broker di security non registrato

Che impatto ha avuto la notizia sul prezzo di UNI e sul mondo DeFi in generale? E come risponderà il DEX alle accuse? 

La SEC colpisce un altro pilastro del mondo crypto

Uniswap è il primo exchange decentralizzato mai creato nonché il più utilizzato dell’intero settore. Il valore totale bloccato (TVL) sulla sua piattaforma è di circa 9 miliardi di dollari e a marzo, un mese senz’altro positivo per tutto il settore, ha generato quasi 80 miliardi di volumi di scambio.

Questi numeri da capogiro non rendono Uniswap immune dalla SEC, e dal suo presidente Gary Gensler che, dopo aver preso di mira gli exchange centralizzati ora sembra vogliano puntare ai DEX. 

Le accuse si basano sull’assunzione della commissione che la maggior parte delle criptovalute esistenti siano security non registrate. Di conseguenza, chi consente di venderle o acquistarle, sarebbe, sempre secondo la SEC, un broker che agisce in modo non conforme alla legge.

Sulla questione si sono espressi sia il Chief Executive Officer (CEO) di Uniswap Hyden Adams, che il Chief Legal Officer Marvin Ammori. Il primo ha dichiarato di essere pronto a lottare in tribunale ma anche deluso dall’azione della SEC. Il secondo ha, invece, commentato la “diffida” dal punto di vista tecnico citando il precedente tra la commissione e Coinbase Wallet, l’estensione di proprietà del colosso americano che opera, a tutti gli effetti, come un exchange decentralizzato. In quel frangente il giudice ha dato ragione a Coinbase, dichiarando che il suo wallet non può essere considerato un broker di security non registrato.

Insomma, la SEC continua a scagliarsi contro gli attori più influenti del mondo crypto ma, fino ad oggi, non ha ottenuto poco o niente. In questo senso la vittoria più ricca di significato è stata quella di Ripple di luglio 2023, quando il giudice federale Annalisa Torres ha dichiarato che il token XRP non è una security. Se Uniswap andrà incontro alla stessa sorte? 

Segui il prezzo di Uniswap!

Impossibile dirlo ora ma, probabilmente, questa storia andrà avanti per diversi mesi. Ripple (XRP) è riuscito a liberarsi dalla morsa della commissione statunitense dopo più di tre anni.

Come ha reagito il prezzo di UNI?

La notizia, come era lecito aspettarsi, ha avuto un impatto sul prezzo di UNI che nelle ultime ore ha perso circa il 16% e ora orbita nella zona dei 9$. Il movimento ribassista che lo ha interessato, però, è iniziato durante i primi giorni di marzo, a partire dall’area dei 16$

UNI aveva raggiunto quella zona del grafico grazie a un rally rialzista esplosivo, generato dalla proposta, approvata dalla governance del protocollo, di ridistribuire i profitti dell’exchange agli holder del suo token. Purtroppo però, gran parte di quel rally è stato riassorbito a causa delle ultime indiscrezioni legali che lo hanno colpito.

Attualmente UNI si trova su un livello di supporto molto importante, quello dei 9$, dal quale potrebbe rimbalzare o crollare ulteriormente. Il suo destino, per quanto riguarda i suoi movimenti di prezzo nel breve-medio periodo, sembra strettamente legato alla questione che abbiamo esposto in questo articolo.

Se invece guardiamo al lungo termine la situazione risulta completamente diversa. Uniswap è un pilastro della DeFi e una piattaforma che consente da tantissimi anni di scambiare crypto in modo sicuro, veloce e decentralizzato. Inoltre, la recente proposta di miglioramento (EIP), ha contribuito ad accrescere il valore fondamentale del suo token.

Insomma, per quanto tempo la SEC riuscirà a condizionare le performance di Uniswap, sia dal punto di vista dei volumi di transazione e sia per quanto riguarda il prezzo? Cosa accadrà al prezzo di UNI se l’exchange decentralizzato dovesse uscire vincitore da questa battaglia?

Calo inflazione Francia e Italia: taglio dei tassi anticipato?

decisioni riunione bce aprile 2024

Riunione BCE aprile 2024: tassi di interesse invariati

Nell’ultima riunione della BCE di aprile 2024, il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere inalterati i tre tassi di interesse chiave. Questa decisione è sopraggiunta nonostante il recente calo dei tassi di inflazione in Francia e Italia. Il quadro di marzo, aveva infatti acceso un vivace dibattito sulle possibili mosse della Banca Centrale Europea, puntando sulla possibilità di un taglio anticipato dei tassi.

Questa discussione si inserisce in un contesto in cui l’Europa cerca attivamente di bilanciare la crescita economica con il controllo dell’inflazione, un tema di rilevante interesse per investitori, policy-maker e consumatori.

Il panorama europeo

La zona euro ha assistito a una significativa riduzione dell’inflazione in 20 nazioni, che a marzo è scesa al 2,4%, un risultato che supera le aspettative degli analisti che avevano previsto un tasso di inflazione stabile al 2,6%

Questo dato è coerente con l’andamento dell’inflazione fino ad oggi, che ha mostrato una diminuzione costante dal suo picco del 10,6% nell’ottobre 2022, spinta dalle perturbazioni della pandemia e dalle tensioni geopolitiche, in particolare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. 

Un ulteriore diminuzione è quindi incoraggiante e segna un momento di ottimismo che la riunione della BCE di aprile 2024 ha confermato. 

Il Consiglio ha infatti evidenziato come la maggior parte delle misure dell‘inflazione di fondo stia mostrando segni di attenuazione, con la crescita dei salari che si modera gradualmente e le imprese che stanno iniziando ad assorbire parte dell’aumento del costo del lavoro nei loro profitti.

Gli effetti degli aumenti dei tassi di interesse precedenti, che spingono la domanda, insieme alle condizioni di finanziamento restrittive, stanno contribuendo a moderare l’inflazione. Nonostante ciò, le pressioni interne sui prezzi, in particolare nel settore dei servizi, rimangono forti, mantenendo l’inflazione dei prezzi dei servizi su livelli elevati.

Calo dell’inflazione in Francia

In Francia, l’inflazione ha rallentato al suo livello più basso dal luglio 2021, con la crescita dei prezzi al consumo che ha rallentato al 2,3% a marzo dal 3,2% di febbraio, secondo quanto riportato dall’agenzia nazionale di statistica. Questa cifra si è posizionata ben al di sotto delle previsioni degli economisti, che si aspettavano un dato del 2,8%, segnalando un rallentamento generalizzato degli aumenti dei prezzi. In particolare:

  • l’inflazione dei servizi è scesa al 3%
  • quella dell’energia al 3,4% 
  • e una notevole diminuzione dell’inflazione alimentare all’1,7%, con i prezzi dei prodotti alimentari freschi che hanno visto una diminuzione del 3,9% su base annua.

I dati sull’inflazione su base mensile hanno ulteriormente confermato la tendenza, rallentando dal 0,9% al 0,3%, indicando un considerevole alleggerimento delle pressioni inflazionistiche nella seconda economia più grande dell’eurozona.

Calo dell’inflazione in Italia

Anche l’Italia ha riportato un tasso di inflazione inferiore alle aspettative per marzo, con i prezzi al consumo che sono aumentati dell’1,3% su base annua, contro le previsioni del 1,5%. Questa moderazione è stata attribuita alla fine dei saldi stagionali di abbigliamento e agli aumenti dei prezzi dei servizi di trasporto, insieme a un rallentamento della diminuzione dei costi energetici.

Le decisioni della BCE sul taglio dei tassi

I tassi di interesse sui principali strumenti di rifinanziamento, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno fissati rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%. 

Inoltre, secondo le dichiarazioni date alla conferenza stampa che ha seguito la riunione, il Consiglio ritiene che i livelli dell’inflazione nei prossimi mesi oscilleranno ancora su quelli attuali. Il ridimensionamento dell’inflazione non sarà lineare e per questo andrà valutato volta per volta. Con ogni probabilità, il livello target del 2%, verrà raggiunto solo il prossimo anno.

François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, ha accennato alla possibilità di un taglio dei tassi a giugno, a condizione che l’inflazione continui a diminuire più rapidamente del previsto e l’economia rimanga stagnante. Ha sottolineato l’importanza di non gravare eccessivamente sull’attività economica mantenendo una politica monetaria rigorosa per un periodo prolungato.

Parlando a un evento finanziario a Barcellona, Pablo Hernández de Cos ha delineato uno scenario dove giugno potrebbe vedere l’inizio dei tagli ai tassi di interesse da parte della BCE. Come Governatore della Banca di Spagna, le prospettive di De Cos hanno un peso significativo, evidenziando un approccio cauto ma ottimistico per l’economia della zona euro.

La crescita dei salari e l’inflazione

Nonostante i segnali incoraggianti del raffreddamento dell’inflazione, i responsabili della politica monetaria della BCE rimangono cauti, in particolare a causa della crescita dei salari che si modera gradualmente. Le imprese stanno iniziando ad assorbire parte dell’aumento del costo del lavoro con i loro margini di profitto. 

Con l’inflazione del settore dei servizi ridotta solo leggermente a un ritmo annuale del 3,9% a febbraio, la Banca Centrale adotta un approccio misurato, probabilmente attendendo fino a giugno per rivalutare le pressioni salariali e la loro potenzialità di avvicinare l’inflazione all’obiettivo.

Aspettative del mercato e posizione della BCE

Gli analisti credono che la complicazione più grande potrebbe venire se la Federal Reserve degli Stati Uniti ritarda il proprio allentamento politico per mantenere la lotta contro l’inflazione. Per questo motivo, ritengono che la BCE non taglierà i tassi prima della sorella maggiore. 

Ai sostenitori di questa interpretazione, la Presidente della BCE Christine Lagarde riponde: “Siamo dipendenti dai dati, non dalla Fed”. E aggiunge “Non speculiamo su cosa potrebbero fare le altre banche centrali. (…) L’inflazione negli Stati Uniti e nell’Eurozona è guidata da fattori diversi. (…) Non si può presumere che l’inflazione dell’Eurozona rispecchierà l’inflazione statunitense.”

Dopo la decisione della BCE, i mercati monetari prezzavano circa il 70% di possibilità di un taglio dei tassi di 25 punti base a giugno, rispetto a circa l’80% di possibilità prima di giovedì.

Esperti come Carsten Brzeski, capo globale della macro a ING, suggeriscono che i dati sull’inflazione di marzo, combinati con le prossime informazioni sulla crescita salariale e le previsioni del personale della BCE per il PIL e l’inflazione, stiano orientando il racconto verso un primo taglio dei tassi a giugno. Kamil Kovar di Moody’s Analytics interpreta i dati più recenti come un passo significativo verso la sconfitta dell’inflazione, sostenendo fino a cinque tagli dei tassi quest’anno.

Prospettive

Il calo dell’inflazione in Francia e Italia, unito a una generale diminuzione dell’inflazione nella La decisione della BCE di mantenere invariati i tassi di interesse e di proseguire con una politica monetaria misurata riflette un’attenta valutazione delle condizioni economiche attuali e delle prospettive di inflazione. Con l’impegno a un approccio flessibile e basato sui dati, la BCE sottolinea la sua determinazione a garantire una stabilità dei prezzi duratura, equilibrando le necessità di crescita economica con la responsabilità di mantenere l’inflazione sotto controllo. Le future mosse della BCE saranno attese con grande interesse, poiché l’Europa naviga attraverso sfide economiche complesse, cercando di garantire una ripresa sostenibile e una stabilità a lungo termine.

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Di quanto aumenta lo stipendio dopo il taglio al cuneo fiscale?

Aumento dello stipendio dopo il taglio del cuneo fiscale

Gli stipendi degli italiani sono cresciuti ultimamente, anche se di poco. Questo incremento è dovuto al taglio del cuneo fiscale attuato dalla Legge di Bilancio per il 2023 e rinnovato quest’anno

Se vi state chiedendo come mai il vostro stipendio è aumentato negli ultimi tempi, trovate la risposta in questo articolo. Ciò è dovuto alla misura che prevede il taglio del cuneo fiscale inserita all’interno della legge di bilancio del 2024.

A quanto ammonta questo aumento di stipendio, chi sono i beneficiari e come sfruttare questo piccolo incremento per conservare il proprio potere d’acquisto nel tempo?

Piccolo spoiler: acquistare Bitcoin si è dimostrata una delle pratiche più utili per proteggersi dall’inflazione degli ultimi anni.

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Aumento stipendio: cos’è il cuneo fiscale?

Per conoscere il motivo del recente aumento degli stipendi bisogna chiarire, innanzitutto, che cosa si intende per cuneo fiscale. Questo rappresenta la somma di tutte le imposte che ogni lavoratore deve versare. In altre parole indica la differenza tra il compenso lordo erogato dal datore di lavoro e il netto ricevuto all’interno della busta paga.

La riduzione di questi contributi e quindi l’abbassamento del cuneo fiscale coincide, logicamente, con un aumento dello stipendio del lavoratore. Per utilizzare un esempio pratico ridurre il cuneo fiscale è un po’ come applicare uno sconto sulle imposte, che vengono automaticamente trattenute dalle buste paga dei dipendenti.

Legge di bilancio 2023 e 2024: facciamo il punto

Il taglio del cuneo fiscale che ha causato un aumento di stipendio per tanti lavoratori dipendenti è stato introdotto dalla Legge di Bilancio del 2023 e poi confermato da quella per l’anno corrente.  Nonostante la proroga della misura sul taglio del cuneo fiscale, disposta dall’articolo cinque della finanziaria in atto, ci sono alcune differenze rispetto a quella per l’anno passato. 

Queste riguardano le fasce di reddito interessate, che attualmente sono quelle tra i 35.000€ e i 25.000€ o chi percepisce un reddito inferiore a 25.000€.

Aumento stipendio: a quanto ammonta?

Ma veniamo al “nocciolo” della questione e cerchiamo di rispondere alla domanda che probabilmente ti stai ponendo: quali sono le categorie avvantaggiate dall’aumento dello stipendio previsto dal taglio del cuneo fiscale? E di quanto è aumentato il loro compenso?

Innanzitutto, bisogna precisare che il Decreto Lavoro prevedeva, e prevede ancora dato che la misura è stata rinnovata per il periodo che andava da luglio a dicembre del 2023 uno sgravio fiscale del 6% per chi percepiva un reddito mensile lordo inferiore ai 2.692€. Mentre uno del 7% per i lavoratori con uno stipendio, sempre lordo, di 1.923€.

Ecco come si applica tale “sconto” sui contributi sugli stipendi degli italiani:

  • Per gli stipendi fino ai 10.000€ lordi all’anno: 44,92€ in più in busta paga, quindi netti;
  • fino a 15.000 € all’anno: 67,38€ in più;
  • fino ai 20.000 € lordi all’anno: 76,82€ in più;
  • fino ai 25.000 € lordi all’anno: 96,03€ in più;
  • fino ai 30.000 € lordi all’anno: 90,49€ in più;
  • fino ai 35.000 € lordi all’anno: 98,56€ in più;

Per fornire una panoramica completa sull’aumento dello stipendio causato dal taglio del cuneo fiscale bisogna anche specificare che questo non ha avuto un impatto sulla tredicesima.

Ora che sai a quanto ammonta tale aumento dello stipendio, nel caso in cui tu lo stia ricevendo, puoi utilizzare una parte di esso per metterti al riparo dall’inflazione. Questo fenomeno intacca, mese dopo mese, il tuo potere d’acquisto. 
In questo senso la scelta giusta potrebbe essere Bitcoin, una riserva di valore digitale nonché l’asset migliore degli ultimi anni. Scopri come proteggerti dalla svalutazione monetaria leggendo questo articolo!

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Raccomandata Market: cos’è e come funziona?

Raccomandata Market: cos’è e come funziona

Cos’è e come funziona la raccomandata market? Una tipologia di comunicazione utilizzata da enti pubblici e aziende private inviata attraverso le Poste Italiane

Che cos’è una raccomandata market? Un mezzo di comunicazione utilizzato da diverse organizzazioni, sia pubbliche che private, che sfrutta il servizio di meccanizzazione delle Poste Italiane

Innanzitutto è bene specificare che questa tipologia di raccomandata ha valore legale e spesso contiene multe, sanzioni o atti giudiziari. Scopri, nello specifico, che cos’è una raccomandata market e come funziona.

Raccomandate: cosa sono e come funzionano?

Le raccomandate sono comunicazioni univocamente numerate caratterizzate da un avviso di ricevimento. Questo perché si utilizzano quando c’è bisogno di avere la certezza legale che siano state ricevute dal destinatario.

Questa tipologia di servizio è antichissimo, i primi esemplari di raccomandata risalgono al 1.600, e utilizzato in tutto il mondo. In Italia è garantito ed emesso dalle Poste Italiane che si occupano di recapitare i documenti entro cinque giorni lavorativi. Nel caso in cui il destinatario sia assente deve essere lasciato presso il suo domicilio un avviso di giacenza nel quale viene indicato orario, sede e modalità di ritiro.

Chi può inviare una raccomandata market?

Come già anticipato la raccomandata market è dedicata alla trasmissione di documenti di natura legale o amministrativa e viene utilizzata per garantire una consegna sicura e tracciabile dei documenti. Vediamo quali entità e organi utilizzano più spesso questa tipologia di comunicazione cartacea.

Agenzia delle entrate

Le raccomandate market più temute sono quelle spedite dall’agenzia delle entrate che invia queste comunicazioni attraverso il suo Servizio Riscossione. Esse possono riguardare la riscossione di tributi e le sanzioni amministrative, tra cui richieste di pagamento, avvisi di accertamento e notifiche concernenti le cartelle esattoriali.

INPS

L’istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) utilizza spesso le raccomandate per trasmettere comunicazioni riguardanti i contributi, le pensioni o altre tipologie di prestazioni assistenziali.

Tribunali

Questi organi utilizzano le raccomandate market per garantire la notifica di ricezioni di atti giudiziari, ordinari e sentenze. Questo perché è molto importante in un procedimento giuridico che tutte le parti coinvolte vengano informate durante il processo.

Polizia

Infine, le raccomandate market che si ricevono più frequentemente: quelle inviate dalla polizia stradale. Queste comunicazioni vengono utilizzate per notificare le multe o sanzioni amministrative in cui un automobilista è incorso in seguito a violazioni del codice della strada. 

Raccomandata Market: i codici

Le tipologie di raccomandate market si differenziano per i codici a loro associati, per consentire sia a chi le riceve e sia a chi le spedisce di comprendere immediatamente il suo contenuto. Ecco i principali codici delle raccomandate divisi per categoria.

  • Codice 648: inviata dell’Agenzia delle Entrate, la busta potrebbe includere avvisi di accertamento, richieste di documentazione o comunicazioni legate a rimborsi fiscali;
  • Codici 649 e 665: potenzialmente collegati a società di recupero crediti, solleciti di pagamento, invio di nuovi bancomat o rimborsi IRPEF;
  • Codice 685: la comunicazione potrebbe riguardare la riscossione debiti o rate non saldate;
  • Codice 689: solitamente segnala il mancato pagamento di una cartella esattoriale o di una tassa;
  • Codici 695 e 696: cartelle esattoriali, bollo auto o canone Rai non pagati, spesso inviate dall’Agenzia delle Entrate;
  • Codici 786 e 787: multe, avvisi di pagamento di imposte o atti giudiziari.

Dopo aver letto questo approfondimento su uno dei metodi comunicativi più utilizzati da aziende e enti pubblici non dovresti avere più dubbi su cos’è e come funziona una raccomandata market. Tieni a mente i codici ad esse associati in modo da riconoscere immediatamente il contenuto delle lettere che ricevi.

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Direttiva Case Green, la misura europea per l’edilizia sostenibile

Direttiva Case Green: cos’è?

Cos’è e come funziona la direttiva della Commissione Europa “Case Green” per migliorare le performance energetiche degli edifici? Scoprilo in questo articolo

Qualche settimana fa è stata approvata, in via definitiva, la direttiva UE soprannominata “Case Green” che ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici dell’Unione. 

L’Energy Performance of Building Directive (Epbd) punta a riqualificare gli immobili dei Paesi Membri, in particolare quelli con un impatto più massiccio sull’ambiente. Come verrà attuato all’atto pratico e quali sono gli obiettivi tangibili di questa misura? Scopri tutto sulla direttiva Case Green.

Se sei sensibile al tema della sostenibilità ambientale e al mondo dell’innovazione puoi esplorare la tecnologia blockchain e i suoi progetti più virtuosi. La maggior parte di queste infrastrutture si impegnano, da anni, per ridurre al minimo il loro impatto energetico. Ad esempio, l’energia necessaria per effettuare una transazione crypto su Solana è inferiore a quella che viene impiegata per fare due ricerche su Google.

Segui il prezzo di Solana

Case Green: cos’è e cosa prevede

Il primo passo per comprendere cos’è la direttiva Case Green è conoscere gli obiettivi che l’Unione Europea intende raggiungere attraverso l’attuazione di questa direttiva, che sono, a dir poco, ambiziosi. Il primo, con scadenza nel 2030, implica una riduzione delle emissioni del 55% rispetto al 1990. Il secondo, invece, punta a un’Europa a zero emissioni e la scadenza ultima è il 2050.

Ovviamente, sarà necessario agire in modo graduale e quindi, secondo l’Unione Europea, costruire edifici a zero emissioni a partire dal 2028 ed effettuare dei lavori di ristrutturazione che permettano a quelli esistenti di raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e D entro il 2033.

Gli interventi previsti

Come sarà possibile raggiungere la riduzione dei consumi imposta dalla direttiva Case Green? Attraverso l’implementazione di soluzioni già da tempo a disposizione di chi intende rinnovare la propria abitazione dal punto di vista dell’efficienza energetica. Per esempio l’installazione di pannelli solari, di nuove caldaie o la sostituzione degli infissi, in modo da diminuire il grado di dispersione del calore a cui sono soggetti gli edifici.

Non tutti gli immobili, però, dovranno essere ristrutturati. La direttiva europea Case Green, non riguarderà i monumenti storici, gli edifici collocati in zone protette, i luoghi di culto e quelli che vengono utilizzati per brevi periodi, ad esempio le seconde case

Su quest’ultimo punto, l’Unione Europea è stata molto specifica: è importante che il consumo energetico di queste abitazioni sia inferiore al 25% di quello che risulterebbe dall’utilizzo durante tutto l’anno.

La situazione in Italia

La situazione italiana è, ad oggi, abbastanza critica. Secondo le stime dell’associazione italiana dei costruttori edili (Ance), su 12 milioni di edifici residenziali oltre 9 milioni non rispettano gli standard energetici imposti dalla direttiva Case Green.


Ma il problema principale è che c’è molto poco tempo per agire, visto che almeno due milioni edifici dovranno essere ristrutturati entro il 2033. L’Italia riuscirà a raggiungere gli obiettivi comunitari di consumo energetico? Impossibile dirlo ora, bisognerà vedere se questo e i prossimi governi applicheranno i corretti incentivi fiscali utili allo scopo.


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IVA: cos’è e come funziona?

Imposta sul valore aggiunto (IVA): cos’è?

Che cos’è e come funziona l’imposta sul valore aggiunto, meglio nota come IVA? Tutto sulla tassa indiretta

L’imposta sul valore aggiunto o IVA è il principale contributo europeo a carico dei consumatori. Sicuramente l’hai sentita nominare un’infinità di volte ma conosci davvero il suo funzionamento?

Questa imposta è in vigore in tutti i paesi dell’Unione Europea e in Italia è stata introdotta dal Decreto IVA, una legge del 1972. Scopri che cos’è l’imposta sul valore aggiunto, come funziona nel dettaglio e a quanto ammonta.

Imposta sul valore aggiunto: cos’è

L’imposta sul valore aggiunto o IVA è una tassa diretta “sui consumi” il cui pagamento spetta ai consumatori e compone il prezzo finale dei beni e dei servizi che ne sono soggetti. Viene definita un’imposta plurifase, dato che viene applicata a diversi passaggi della filiera produttiva.

Questa non è però una regola generale, per determinate categorie di beni e servizi viene applicata soltanto in un passaggio. Quando ciò avviene si dice che il determinato prodotto è destinatario di un regime “monofase”. Appartengono a questa categoria, per esempio, i tabacchi e i valori bollati, i biglietti per i mezzi di trasporto o i quotidiani e le riviste.

Questa distinzione ci permette di capire la differenza tra il soggetto passivo d’imposta e chi invece si fa carico del pagamento. Per esempio, il titolare di un’edicola è il soggetto passivo d’imposta, colui che dovrà pagare l’IVA sui quotidiani che vende, anche se questa sarà di fatto a carico dei suoi clienti che la pagheranno acquistando i giornali.

Come funziona l’imposta sul valore aggiunto?

Scendiamo, ora, un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire davvero come funziona l’imposta sul valore aggiunto. Come già anticipato è una tassa indiretta che viene sostenuta dal consumatore finale, e quindi non intacca il reddito prodotto dalle aziende. Nel pratico le imprese utilizzano due meccanismi per essere esenti dal pagamento dell’IVA: la rivalsa e le detrazioni.

Per semplificare al massimo il loro funzionamento si può dire che l’imposta sul valore aggiunto viene pagata da ogni attore che partecipa al processo di trasformazione di una materia prima, o produzione di un servizio, al successivo. 

Questo processo si manifesta, per professionisti e imprese, attraverso un’operazione chiamata detrazione che consiste nella deduzione dell’IVA pagata sugli acquisti da quella incassata dalle vendite. 

In altre parole, gli unici che non ricevono un “rimborso” dell’imposta sul valore aggiunto sono i consumatori finali, coloro i quali devono farsi carico di questo tributo.

Per capire come funziona l’IVA bisogna conoscere il concetto di imposta, ovvero un’obbligazione finanziaria il cui fine è sostenere lo stato o altre entità pubbliche. A differenza delle tasse, le imposte non finanziano servizi chiaramente identificabili, ma la spesa pubblica in generale.

Come pagare l’IVA?

Innanzitutto va precisato che il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto varia in base al regime fiscale adottato da aziende e professionisti. Le due principali tipologie sono: regime ordinario o ordinario semplificato e regime forfettario.

Regime ordinario e semplificato

Dedicato principalmente alle imprese o ai professionisti che registrano ricavi e compensi superiori a 85.000€. In questo regime le imprese o i professionisti devono presentare le dichiarazioni annuali dell’IVA e versare l’importo dovuto entro le scadenze stabilite. Possono anche detrarre l’imposta sul valore aggiunto sugli acquisti effettuati nell’ambito dell’attività economica.

Regime forfettario

Al contrario il regime forfettario è accessibile solamente ai professionisti provvisti di partita IVA. Chi appartiene a questa categoria non paga l’IVA, e quindi non la può detrarre, mentre versa le imposte sulla base del reddito percepito.

Imposta sul valore aggiunto: come si calcola?

Infine affrontiamo il calcolo dell’IVA, particolarmente utile per i commercianti che devono sommare l’imposta sul valore aggiunto al prezzo dei loro prodotti. La percentuale che va aggiunta a beni e servizi è stabilita dalle aliquote, che variano a seconda della loro tipologia.

In italia l’aliquota ordinaria è del 22% mentre è inferiore per alcune tipologie di beni e servizi:

  • 4% per i beni alimentari, le bevande e i prodotti agricoli;
  • 5% per altre alimenti;
  • 10% per le forniture di energia elettrica e gas per usi domestici, per medicinali e per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per specifici beni e servizi.

Dopo questa panoramica dovresti conoscere tutte informazioni più importanti per quanto riguarda l’imposta sul valore aggiunto, a partire da cos’è e come funziona fino a chi la deve pagare e come si calcola all’atto pratico.

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Decifrare la BCE: tassi di interesse, inflazione e cosa significa per te

bce sede congresso

L’11 aprile 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) è pronta a prendere una decisione che potrebbe avere ripercussioni sull’economia di tutta Europa. Con i dati recenti che mostrano un calo sorprendente dei tassi di inflazione in Francia e in Italia, crescono le speculazioni su un potenziale taglio dei tassi di interesse. Questo articolo spiega i fondamenti del ruolo della BCE, la dinamica dell’inflazione e gli impatti potenziali delle prossime decisioni politiche.

La Banca Centrale Europea spiegata

La BCE agisce come custode della stabilità monetaria per i paesi dell’Eurozona, garantendo che l’euro rimanga una valuta stabile e affidabile. Il suo strumento principale per raggiungere questo obiettivo è la manipolazione dei tassi di interesse, una leva che influenza direttamente l’attività economica in tutto il continente.

L’importanza delle decisioni della BCE

Le decisioni della BCE hanno ripercussioni su tutta l’economia: dall’espansione delle imprese, che chiedono prestiti da investire nelle loro attività, ai tassi di interesse sui conti di risparmio personali o sui mutui

L’aggiustamento dei tassi di interesse, infatti, può stimolare la crescita economica rendendo il prestito più conveniente, oppure, al contrario, raffreddare un’economia surriscaldata. In altre parole, la salute dell’economia, riflessa nei tassi di occupazione, nella crescita delle imprese e nei consumi, è direttamente influenzata dalle politiche della BCE.

Impatto della BCE sui mercati 

Le decisioni prese dalla BCE non influenzano solo l’economia tradizionale ma hanno anche un impatto sul mondo degli investimenti, tra cui quello delle criptovalute

Quando la BCE modifica i tassi di interesse, influisce su come le persone investono i loro soldi. Se i tassi di interesse sono bassi, prendere in prestito denaro costa meno, e ciò può rendere più attraenti gli investimenti in azioni o immobili. D’altra parte, se i tassi aumentano, potrebbe diventare più conveniente tenere i propri risparmi in obbligazioni, che hanno un minor tasso di rischio.

Le criptovalute, sebbene appartengano a un mercato considerato più volatile, non sono isolate dagli effetti di queste politiche. Le decisioni della BCE possono influenzare l’appetito al rischio degli investitori: in periodi di tassi bassi, alcuni potrebbero cercare rendimenti più elevati nelle criptovalute, mentre in periodi di tassi più alti, potrebbero preferire opzioni di investimento considerate più sicure.

L’elemento che più tra tutti influenza le decisioni sui tassi di interesse è l’inflazione

Il ruolo dell’inflazione e i suoi effetti

L’inflazione misura quanto più costoso è diventato un insieme di beni e servizi in un determinato periodo. Un certo livello di inflazione è normale e persino desiderato in un’economia sana, in quanto indica crescita. Tuttavia, un’inflazione troppo alta o troppo bassa può segnalare problemi, influenzando tutto, dal tuo conto della spesa ai tuoi risparmi.

Un’alta inflazione significa che i tuoi soldi non valgono quanto prima, influenzando come le famiglie pianificano il budget e il futuro. Per gestire l’inflazione, le banche centrali come la BCE aggiustano i tassi di interesse. Abbassare i tassi può incoraggiare la spesa e gli investimenti rendendo il prestito più economico, mentre aumentare i tassi può aiutare a raffreddare un’economia in crisi.

Come monitorare le decisioni della BCE 

Per tenere d’occhio come queste dinamiche, puoi utilizzare piattaforme come Young Platform. Disponibile sia come app che su web, Young Platform offre l’iscrizione gratuita e pubblica aggiornamenti che ti permettono di monitorare l’impatto delle notizie economiche sui prezzi delle criptovalute in tempo reale. Inoltre, sul sito di Young Platform, tutti i contenuti, notizie e articoli di approfondimento sono gratuiti, fornendo una risorsa preziosa per rimanere informato.

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Un’altra strategia utile è segnarsi in calendario le date delle prossime riunioni della BCE o seguire in diretta le conferenze stampa. Questo ti permette di essere tra i primi a capire le decisioni della BCE e come potrebbero influenzare il mercato, compreso quello delle criptovalute.

La scena economica attuale

Recentemente, c’è stata una sorpresa positiva per l’economia dell’Eurozona, che include paesi come Italia, Francia e Germania. L’inflazione, ovvero – come abbiamo visto – quanto velocemente i prezzi di beni e servizi come cibo, vestiti e benzina salgono, è diminuita più di quanto tutti si aspettassero a marzo 2024, arrivando al 2,4%. Gli esperti pensavano che sarebbe rimasta al 2,6%. Anche il tasso di inflazione core, che esclude componenti volatili come energia, cibo, alcol e tabacco, si è ridotto, passando dal 3,1% al 2,9%. Questo potrebbe sembrare un piccolo cambiamento, ma ha un grande significato.

  • Francia: l’inflazione ha rallentato significativamente, con cali osservati nei prezzi dei servizi, dell’energia e dei prodotti alimentari.
  • Italia: ha riportato tassi di inflazione inferiori alle aspettative, seguendo una tendenza simile alla Francia.
  • Germania: è la più grande economia di tutti i paesi dell’Eurozona, che ha addirittura visto i prezzi aumentare solo del 2,2%, il ritmo più lento in tre anni. 

Quando l’inflazione cala, significa che l’aumento dei prezzi rallenta. Per le persone, questo potrebbe significare che il denaro guadagnato “dura di più”, e potrebbero notare meno aumenti di prezzo quando fanno acquisti quotidiani. Questo raffreddamento dell’inflazione in più di due importanti economie dell’Eurozona ha portato a maggiori speculazioni sul prossimo passo della BCE.

Cosa potrebbe significare un taglio dei tassi della BCE?

I tassi di interesse influenzano quanto costa prendere in prestito soldi. Quando sono bassi, le persone e le aziende possono prendere in prestito più facilmente per cose come comprare una casa o investire in nuovi progetti.

Quindi, se la BCE decidesse di abbassare i tassi di interesse a breve, potrebbe rendere i prestiti e i mutui più economici, stimolando potenzialmente la crescita economica. Tuttavia, per i risparmiatori, ciò potrebbe significare rendimenti inferiori sui conti di risparmio.

Alcuni numeri da tenere d’occhio 

Nonostante la buona notizia, non tutti i settori stanno rallentando allo stesso modo. L’inflazione nei servizi, come ristoranti e trasporti, è rimasta più o meno la stessa, mostrando che i salari  possono ancora spingere i prezzi verso l’alto in alcune aree. Questo è qualcosa che la BCE deve considerare attentamente, poiché, tale aumento, potrebbe risolversi in un rinvio del taglio dei tassi di interesse.

Il mercato del lavoro 

Mentre parliamo di inflazione e tassi di interesse, dobbiamo considerare un altro fattore importante per questo quadro: il mercato del lavoro. A febbraio 2024, il numero di persone senza lavoro nell’area dell’euro era al 6,5%, una percentuale leggermente inferiore  rispetto all’anno scorso. Questo vuol dire che, nonostante tutto, le persone stanno trovando lavoro, il che è un buon segno per l’economia. Tuttavia, sembra che le previsioni per il mese di marzo date dall’Istat non siano delle migliori, con un provvisorio 7,5% sul tasso di disoccupazione.

Il difficile compito della BCE 

Non tutti i paesi dell’Eurozona vivono le stesse situazioni e si trovano nello stesso clima economico. Questa differenza tra i paesi è cruciale per la BCE quando pensa ai tassi di interesse. Deve assicurarsi che qualsiasi decisione prenda funzioni non solo per i paesi con problemi di inflazione ma anche per quelli che stanno facendo bene. La BCE ha il compito complicato di tenere tutto in equilibrio, senza causare problemi in nessuna zona.

Conclusione 

Tutto questo, dalla diminuzione dell’inflazione ai tassi di disoccupazione stabili e alle differenze tra i paesi, ci riguarda da vicino. Influenza quanto costano le cose che compriamo, la facilità con cui le aziende possono crescere e, alla fine, quante persone riescono a trovare lavoro. Mentre aspettiamo di vedere cosa deciderà la BCE, possiamo essere certi che le sue azioni avranno un impatto diretto sulla nostra economia quotidiana, i nostri investimenti e il nostro lavoro.