Sam Bankman-Fried colpevole, rischia 110 anni di reclusione

Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole dal tribunale di New York. Rischia più di 100 anni di reclusione

Sam Bankman-Fried, ad un anno esatto dal crollo di FTX, è stato dichiarato colpevole. Il verdetto, tutto sommato prevedibile, è stato emesso durante la giornata di ieri in un tribunale del distretto sud di New York.

La testimonianza di SBF durante il processo all’exchange fallito attraverso la quale ha provato a scaricare le responsabilità sui suoi collaboratori, non ha sortito gli effetti che probabilmente, il truffatore, sperava. Cosa deve affrontare ora Sam Bankman-Fried in seguito alla sentenza della giuria? Un anno fa l’ex CEO di FTX veniva paragonato a Warren Buffett dalla rivista Fortune, mentre ora rischia più di 100 anni di reclusione.

Sam Bankman-Fried è colpevole

Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole di tutti i sette capi di accusa dei quali era imputato. Le condanne più gravi per l’ex CEO di FTX sono quelle relative ai reati di frode telematica, riciclaggio di denaro e appropriazione indebita dei fondi dei clienti per un valore di 10 miliardi di dollari.

Sebbene la decisione sia già stata presa, potrebbe passare un po’ di tempo prima dell’emissione della sentenza da parte del giudice distrettuale Lewis Kaplan. L’udienza durante la quale dovrà essere pronunciata è fissata per il 28 marzo 2024

La pena massima per cinque dei sette capi di accusa di cui è colpevole SBF è di vent’anni, mentre è di cinque quella degli altri due. Per questo, Sam Bankman-Fried rischia di essere condannato a 110 anni di reclusione, anche se difficilmente il giudice imporrà una pena massima per tutte le accuse. C’è da dire che l’imputato e il suo avvocato difensore possono ancora decidere se sottoporsi ad un’altro processo.

I momenti salienti del processo

La colpevolezza di Sam Bankman-Fried è stata decisa attraverso un processo molto seguito e discusso sui media. In particolare su X, dove dopo la sentenza sono anche iniziati i festeggiamenti degli appassionati crypto. D’altronde è difficile biasimarli, come ha ribadito il procuratore distrettuale statunitense Damian Williams, quella di SBF è “una delle più grandi truffe finanziarie nella storia degli Stati Uniti”. 

Il processo ha attirato l’attenzione anche per via della relazione di SBF con gli altri indagati e le loro testimonianze. Per esempio, l’ex CEO di Alameda nonché ex fidanzata di Sam Bankman-Fried Caroline Ellison si è dichiarata colpevole ad inizio ottobre, ammettendo di aver frodato i clienti di FTX insieme al suo partner. In particolare la Elison ha confessato che fu proprio SBF a ordinare all’entourage dell’exchange di utilizzare i fondi dei clienti per ripagare i debiti di Alameda

La settimana scorsa poi è arrivata la prima testimonianza del vero protagonista del processo, Sam Bankman-Fried, che ha cercato di scaricare la colpa del fallimento di FTX sui suoi collaboratori. Ha dichiarato che il software che FTX ha utilizzato per sottrarre i fondi ai suoi clienti era stato sviluppato in autonomia dai suoi colleghi Gary Wang e Nishad Singh. Mentre in realtà tutti gli attori coinvolti hanno agito sotto ordini diretti di SBF.


Durante l’arringa finale del processo in cui Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole, è stato anche specificato dai procuratori federali e dalla giuria che i crimini dell’imputato non hanno nulla a che fare con la legittimità dell’industria in cui questo operava. Insomma, un’ulteriore vittoria per gli appassionati del settore crypto, a lungo preso di mira a causa del comportamento di alcuni attori malintenzionati.