La riunione BCE di Marzo ha portato un nuovo aumento dei tassi di interesse. Le cose da sapere ora
Nella riunione BCE del 16 Marzo il tanto atteso aumento dei tassi di interesse, si è finalmente verificato.
Dopo l’incremento di 50 punti base messo in atto nel meeting dello scorso Febbraio (qui il link al calendario completo delle prossime riunioni della BCE), le previsioni sono state confermate. E ci troviamo di nuovo a porci la domanda “perché la Banca Centrale Europea ha preso questa decisione”?
Riunione BCE Marzo: un nuovo aumento dei tassi d’interesse
La decisione della riunione BCE di Marzo non è stata un fulmine a ciel sereno. Già dopo il meeting del mese scorso, la presidente Christine Lagarde aveva spiegato che per Marzo 2023 ci sarebbe stato un nuovo aumento dei tassi di interesse. Presumibilmente di altri 50 punti base, per un totale di +100 punti base nel primo trimestre dell’anno. E così è stato.
Durante la conferenza stampa che ha seguito la riunione, Lagarde ha esordito con queste parole: “si prevede che l’inflazione rimarrà troppo alta per troppo tempo”. Lo scopo di questo incremento quindi è quello di assicurare un ritorno dell’inflazione nell’Eurozona al suo obiettivo del 2% nel medio termine e quindi di mantenere stabili i prezzi, obiettivo principale dell’Istituto centrale.
Le previsioni della Banca Centrale Europea per l’inflazione sono del 5,3% per il 2023, il 2,9% per il 2024 e il 2,1% per il 2025.
Con l’aumento, i tassi di interesse BCE a partire dal 22 Marzo diventano: per le operazioni di rifinanziamento principale al 3,5%, per le operazioni di rifinanziamento marginale al 3,75% e sui depositi presso la banca centrale al 3%.
Molti esperti erano sicuri che nella riunione BCE di Marzo i tassi sarebbero saliti oltre le previsioni, ma Lagarde ha spiegato che l’approccio rimane sempre data driven ovvero che le reazioni dell’istituto non possono prescindere dai dati. Non è stato comunque fissato un tetto limite, secondo Lagarde l’unico obiettivo guida da perseguire a ogni costo è l’inflazione al 2%.
La presidente ha spiegato che l’aumento dei tassi d’interesse è stata l’unica opzione discussa e veramente possibile per lavorare sulla stabilità dei prezzi. La decisione è stata presa dalla grande maggioranza del Consiglio Direttivo, con solo una certa riluttanza di “3 o 4” membri che volevano prendere più tempo e raccogliere ulteriori dati in occasione della riunione di Marzo.
Lagarde ha assicurato che alzare i tassi di interesse non sarà uno stress per la stabilità finanziaria. Per gli investitori e i risparmiatori le conseguenze saranno però notevoli.
Previsioni su crescita e inflazione
Nella riunione BCE di Marzo l’istituto centrale non si è occupato soltanto dell’atteso aumento dei tassi di interesse. È stata anche l’occasione per presentare le nuove previsioni su crescita e inflazione dell’Eurozona. Nello specifico, gli esperti della Banca Centrale Europea si aspettano un aumento della crescita dell’1,6% sia nel 2024 che nel 2025 grazie alla forza del mercato del lavoro, un miglioramento del clima di fiducia e una ripresa dei redditi. Le proiezioni rimangono inferiori rispetto a quelle comunicate a Dicembre.
Altri temi della riunione BCE
Non soltanto aumento dei tassi di interesse nel meeting di Marzo. La riunione BCE non ha visto un aggiornamento sulle politiche di quantitative tightning. Ovvero di quello strumento di politica monetaria restrittiva (hawkish) che prevede una riduzione dei portafogli obbligazionari della Banca Centrale Europea, con lo scopo di abbassare la liquidità e l’offerta di moneta. E di conseguenza, diminuire i prezzi.
Nel caso della BCE, il quantitative tightning si applica al Programma di Acquisto attività (APP) attivo dal 2015. Lagarde ha confermato le linee guida prese già all’inizio di Marzo: la Banca Centrale Europea ha cominciato la riduzione dei suoi titoli, non riacquistando quelli in scadenza. Secondo le previsioni, il quantitative tightning diminuirà il portafoglio dell’Istituto di 15 miliardi al mese, fino alla fine di Giugno.
Lagarde, sollecitata dai giornalisti, ha anche commentato brevemente la crisi delle banche in California come SVB e Signature. La BCE ritiene che il sistema bancario europeo sia forte dal punto di vista della liquidità e resiliente, e che la supervisione rispetto al 2008 sia migliorata e aumentata.
Ecco dunque cosa è successo nel corso della riunione BCE del 16 Marzo. L’aumento dei tassi di interesse non è stato l’unico protagonista del meeting, Lagarde ha discusso le previsioni di crescita e rimarcato la stabilità del sistema bancario dell’Eurozona.