La storia di Ruja Ignatova e OneCoin, la crypto truffa da 4 miliardi di dollari 

Tutta la storia di OneCoin, la truffa crypto architettata da Ruja Ignatova. Come è riuscita la “Crypto Queen” a ingannare 3 milioni di persone?

OneCoin è una delle truffe crypto più grandi della storia architettata dalla ricercata n°1 al mondo, Ruja Ignatova. Si trattava di una criptovaluta fittizia sponsorizzata come progetto su blockchain pur non essendolo. Un vero e proprio schema piramidale che ha truffato per miliardi di dollari 3 milioni di persone nel giro di tre anni. Ma come funzionava questa truffa? Perché si è diffusa così profondamente? Scoprilo nel nuovo episodio di Young Pills!

Ruja Ignatova, la persona più ricercata al mondo

Come è nata una delle crypto truffe più grandi della storia? Dalla mente di Ruja Ignatova, una donna bulgara che attualmente è una delle persone più ricercate al mondo. Di Ruja Ignatova, che all’epoca di OneCoin, è stata battezzata “Crypto Queen”, si hanno poche informazioni verificate. Ignatova infatti si è costruita un’immagine pubblica di successo e prestigio ma poco di quello che appariva era reale. Ciò che sappiamo di certo è che è nata a Sofia nel 1980 e nel 2005 ha conseguito un Dottorato in Diritto Privato Europeo all’Università di Costanza. Sul suo conto girano leggende e fonti inattendibili come una finta copertina di Forbes con la sua fotografia. 

Come è nata e in cosa consisteva la truffa di OneCoin?

Nel 2014 sfruttando la frenesia e l’interesse nel mercato crypto, la “Crypto Queen” ha fondato il progetto OneCoin presentandolo come la criptovaluta che avrebbe superato Bitcoin. In realtà non aveva nessun valore intrinseco perché non era una criptovaluta reale e non è mai stata legata a blockchain. Come funzionava la truffa nel concreto? In sostanza Ruja Ignatova proponeva in vendita dei pacchetti di corsi per imparare tutto sul mercato crypto (per un costo compreso tra i 100 e i 118.000 Euro) e di acquistare la presunta crypto OneCoin, il cui prezzo sarebbe esploso. Dal momento che si trattava di uno schema piramidale,  cercava di attrarre più investitori possibili con la promessa di guadagni sempre più grandi una volta reclutate altre persone. Alla fine dei conti, chi restava ammaliato dalla “Crypto Queen” e decideva di partecipare a OneCoin non aveva niente in mano. Mentre Ignatova ha sottratto una cifra compresa tra i 4 e i 15 miliardi di dollari

Perché la truffa crypto di Ignatova ha avuto successo?

La truffa crypto di Ruja Ignatova ha preso piede principalmente grazie al carisma della sua persona. Durante le sue conferenze la truffatrice prometteva guadagni incredibili attraverso OneCoin, guadagni a “rischio contenuto” e che avrebbero concesso la possibilità di “lasciare il proprio lavoro”. Queste promesse venivano alimentate dallo stile di vita lussuoso (e fittizio) che Ignatova ostentava

Come è stata scoperta la truffa e che fine ha fatto OneCoin

Già nel 2015 la Commissione di Supervisione Finanziaria della Bulgaria aveva messo in guardia contro i rischi di OneCoin, e nel 2016 le autorità finanziarie del Regno Unito l’avevano definita un’attività a “forte rischio”. Tuttavia è solo nel 2017 che la truffa è stata scoperta e sono stati rilasciati diciotto mandati d’arresto contro Ruja Ignatova che nel frattempo è sparita nel nulla. L’FBI, ha messo una ricompensa di 100.000 dollari per chi decidesse di offrire informazioni che possano portare al suo arresto. La “Crypto Queen” attualmente è l’unica donna nella lista dei 10 criminali più ricercati al mondo. Che fine ha fatto OneCoin? Non essendo una criptovaluta reale, una volta che Ignatova è sparita dalla circolazione, non valeva più nulla. La storia di OneCoin, la truffa crypto di Ruja Ignatova non ha ancora un finale.

L’ultima notizia che si ha della “Crypto Queen” risale a Gennaio 2023 quando il suo nome è apparso in occasione della vendita di un appartamento a Londra per conto di una società a suo nome. Nel caso in cui dovesse essere venduto, Ruja Ignatova dovrà presentarsi alle autorità. Questa è la prima prova dal 2017 che la truffatrice sia ancora viva. Nel frattempo il co-fondatore di OneCoin, Karl Sebastion Greenwood si è dichiarato colpevole delle accuse di frode telematica e riciclaggio di denaro.

Al momento non è ancora stata fatta giustizia, cosa succederà quando Ruja Ignatova non sarà più a piede libero?