Cosa succederà ai Bitcoin Ordinals o “Inscription”? Scompariranno dopo i prossimi aggiornamenti?
I Bitcoin Ordinals, conosciuti anche come gli NFT su Bitcoin, sono asset (dati digitali come immagini, video o testi) non fungibili salvati su un satoshi, l’unità di misura più piccola di BTC. Questa nuova categoria di token, anche noti come “Inscription”, è nata all’inizio del 2023 e ha fatto esplodere il network di Bitcoin in termini di volumi transazioni.
Recentemente, grazie a questo sistema di iscrizione, sono nati anche dei token più classici (fungibili) e quindi anche lo standard per crearli: denominato BRC-20. Negli scorsi giorni, però, Luke Dashjr, uno sviluppatore di Bitcoin, ha deciso di opporsi, dichiarando che gli Ordinals sono destinati a scomparire grazie ai prossimi aggiornamenti. Cosa succederà alle Inscription su Bitcoin? Scopri i possibili scenari in questo articolo.
Bitcoin Ordinals: lo standard BRC-20
Come già anticipato i Bitcoin Ordinals non sono soltanto NFT. Lo standard BRC-20 ora consente agli sviluppatori di creare dei token fungibili, simili a delle normali criptovalute.
Lo standard BRC-20 ricorda infatti quello ERC-20, usato comunemente su Ethereum, anche se il funzionamento a livello tecnologico è molto diverso.
I token BRC-20 non si servono degli smart contract, ma salvano dei file o “script” sulla blockchain di Bitcoin e li utilizzano per attribuire i token ad ogni singolo satoshi. Questi dati, che vengono salvati tramite un sistema chiamato “ordinal inscriptions”, permettono agli utenti di compiere diverse azioni: come il deploy, il minting, il trasferimento e lo scambio.
I Bitcoin Ordinals potrebbero scomparire
Questa recente evoluzione dei Bitcoin Ordinals ha attirato l’attenzione di uno dei core-dev di Bitcoin, Luke Dashjr. L’informatico ha dichiarato che questa nuova tipologia di token è nata sfruttando un bug della rete e che scomparirà immediatamente appena “l’anomalia” verrà sistemata. Il motivo principale è che gli Ordinals sono, secondo lui, dannosi per il network, soprattutto perché lo congestionano inutilmente, e potrebbero comprometterne le prestazioni.
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Lo sviluppatore ha utilizzato una metafora piuttosto evocativa per descrivere il sistema di “Inscriptions”: secondo lui gli Ordinals sono lo spam della blockchain di Bitcoin. Inoltre ha anche specificato la causa di questo bug”: l’aggiornamento Taproot, che ha incrementato la dimensione massima dei file salvabili sulla rete.
Gli effetti sul network di Bitcoin
Insomma, secondo Luke Dashjr, i Bitcoin Ordinals stanno causando danni importanti alla rete di BTC, in particolare incrementando irreversibilmente il costo di utilizzo. Dai dati di mempool.space si nota che sono oltre 275.000 le transazioni in attesa di conferma, questo congestionamento ha contribuito ad alzare il costo medio di una transazione da 1,5$ a 14$.
Secondo il developer lo spam causato da questa nuova “moda”, che non era prevista da nessun aggiornamento, viene sfruttata da alcuni sviluppatori per guadagnare. La sua speranza è che l’anomalia venga definitivamente risolta attraverso l’aggiornamento alla versione 27, in programma per il 2024. Non è ancora chiaro se queste idee siano condivise anche dagli altri core-dev di Bitcoin o se, invece, le dichiarazioni di Luke Dashjr siano esagerate. Continua a seguire il nostro blog per scoprire i nuovi sviluppi!