La blockchain può aiutare i ristoratori a dare un contatto diretto con il cibo ai propri clienti, anche sfruttando il metaverso. Ma come?
Cosa fai quando hai fame ma non ti va di cucinare? Probabilmente tiri fuori il cellulare e ordini un poke a domicilio da qualche app di delivery. Ma il peso sul portafogli si fa sentire. Queste applicazioni, infatti, inseriscono un sovrapprezzo non sempre chiarissimo. Negli Stati Uniti, si può arrivare a pagare fino al 91% in più rispetto al prezzo base del ristorante! E non solo: in questo modo si perde tutto il contatto diretto col ristoratore.
Ecco che la blockchain e il metaverso vengono in nostro soccorso. Piattaforme come Bistroo possono rendere il cibo a domicilio un’esperienza più economica e più giusta sia per i ristoratori che per i clienti. In più, nel metaverso è possibile instaurare un rapporto personale con i ristoratori, per poi concludere l’esperienza con un pasto da leccarsi i baffi nel mondo reale. Come fa quindi il metaverso a migliorare la nostra esperienza del cibo?
Crypto e cibo: un binomio inscindibile
Sembra strano, ma criptovalute e cucina si trovano spesso insieme, a partire dagli albori di Bitcoin. Il 22 maggio del 2010, la prima transazione reale usando BTC è stata eseguita per comprare 2 pizze da Papa John. Per questo il 22 maggio è il Bitcoin Pizza Day, festeggiato dalla community crypto per ricordare quel momento storico.
Negli anni sono spuntate come funghi moltissime altcoin con nomi che richiamano il cibo. Voglia di pizza? C’è il Pizzacoin. Ti piace il barbecue? Barbecuefinance! Hai voglia di un memecoin piccantino? Dai un’occhiata a Garlicoin. Ma oltre a queste crypto dalla dubbia utilità, esistono anche SushiSwap o SundaeSwap ad addolcire il mercato delle criptovalute a tema culinario.
La blockchain e la filiera del cibo
La passione della community crypto per il cibo, però, non si ferma solo ai nomi dei token. La blockchain in particolare potrebbe rivoluzionare l’industria alimentare spingendola su dei binari dominati da eticità, trasparenza e autonomia!
Uno dei più grandi problemi dell’industria alimentare è sempre stato il tracciamento delle materie prime. Secondo un report di Accenture, negli Stati Uniti la trasparenza ricopre un ruolo fondamentale nella fiducia cliente-ristoratore. La filiera alimentare tradizionale non riesce a garantire le sicurezze che i consumatori pretendono. In più, i ristoratori devono fare i conti con gli sprechi, le rimanenze e gli imprevisti nelle consegne.
Per risolvere i problemi organizzativi sono nati sistemi come Bistroo, piattaforme che semplificano tutti i processi, dalla fattoria alla tavola. Sfruttando la blockchain è possibile tracciare con precisione ogni momento della filiera alimentare per intervenire dove c’è bisogno. Soprattutto, non c’è bisogno di intermediari o associazioni, visto che il sistema è totalmente decentralizzato! Il cliente potrà sapere sempre da quale fattoria a cielo aperto viene la bistecca che mangia, e il ristoratore saprà immediatamente di quali prodotti ha bisogno la sua dispensa.
La blockchain nella filiera alimentare è la soluzione ideale per costruire un rapporto di fiducia solido e duraturo tra ristoratore e cliente, e diventerà indispensabile per evitare gli sprechi e migliorare l’efficienza di un settore complesso come quello del cibo. Walmart, negli Stati Uniti, ha implementato una piattaforma per tracciare la filiera dei trasporti, evitare sprechi e assicurarsi che i pagamenti ai fornitori siano esatti e senza rallentamenti. Anche Carrefour in Europa ha usato la blockchain per tracciare la provenienza di alcuni prodotti come uova biologiche, salmone affumicato e polli allevati a terra.
L’esperienza dal metaverso alla tavola
Non solo problemi organizzativi: con la pandemia in corso, è facile dimenticare che il cibo non è solo un bisogno primario, ma una vera e propria esperienza sensoriale. Le app rappresentano un metodo poco interattivo per ordinare il proprio pasto. Grazie al metaverso è possibile, almeno in parte, gustarsi l’immersività delle esperienze culinarie anche da lontano.
Girando per Decentraland potresti trovare una pubblicità che ti propone una gustosa pizza, e potresti parlare con il pizzaiolo chiedendogli consigli su quale gusto scegliere. Oppure potresti fare due chiacchiere con lo chef di un ristorante stellato su The Sandbox, e vedere il menù proposto come fosse dal vivo. E una volta che hai scelto il tuo piatto? Basta ordinare il cibo con una piattaforma decentralizzata, per assicurarti che tutto il denaro vada proprio a quel pizzaiolo senza perdersi tra intermediari e piattaforme di delivery.
Non ci credi? Chipotle, una catena di fast food statunitense, ha creato un minigioco horror su Roblox per festeggiare Halloween. Alla fine del labirinto, la catena offriva come premio dei burrito gratis da ordinare dalla loro app. Questo è solo l’inizio di quello che il metaverso può fare per l’industria del cibo!