Grande vittoria per il settore crypto in Italia. L’aliquota sulle plusvalenze resterà al 26% nel 2025.
Young Platform è felice di comunicare la decisione del Governo di mantenere invariata l’aliquota sulle plusvalenze da criptoattività al 26% nel 2025. La proposta dell’esecutivo di aumentarla al 42%, introdotta all’interno della Legge di Bilancio, è stata modificata grazie agli emendamenti presentati dalle innovative imprese che operano nel settore insieme a personaggi rilevanti del mondo accademico.
È importante sottolineare che questa decisione garantisce che il trattamento fiscale delle criptovalute rimanga equo rispetto a quello applicato ad altre attività finanziarie.
La crypto community italiana ha vinto la battaglia
La lettera aperta al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) redatta da imprenditori e professionisti del settore ha sortito gli effetti sperati. Young Platform insieme ad altri player dell’industria come Binance Italia, CheckSig, Conio, The Crypto Gateway e BlockInvest ha promosso un dialogo aperto con le istituzioni e gli attori chiave del panorama economico.
Grazie al confronto costruttivo tra Governo, Parlamento, imprese e comunità accademica, è stato possibile individuare una soluzione equilibrata che tutela gli investitori, le realtà imprenditoriali più innovative e, allo stesso tempo, garantisce al Paese una strategia chiara e coerente sul fronte fiscale.
Questa collaborazione, dimostrata dal lavoro sinergico tra figure istituzionali come il viceministro Maurizio Leo e parlamentari tra i quali Giulio Centemero e Federico Freni, ha permesso di evitare misure drastiche che avrebbero potuto penalizzare l’intero settore delle criptovalute.
Allo stesso modo, le osservazioni di Banca d’Italia e gli autorevoli interventi del mondo accademico, da Filippo Annunziata a Francesco Avella, hanno fornito solidi argomenti di riflessione, ricordando che un quadro normativo stabile e competitivo è alla base di un mercato trasparente e di un gettito fiscale sostenibile.
Il mantenimento dell’aliquota al 26% nel 2025 rappresenta pertanto il primo passo per l’istituzione di equilibrio virtuoso: da un lato garantisce che le cripto siano trattate come le altre attività finanziarie e che non si creino disparità di trattamento, dall’altro segnala la volontà del Paese di sostenere le nuove tecnologie, incoraggiando lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi. In questo contesto, è necessario precisare che è stata eliminata l’esenzione per le plusvalenze sotto i 2.000 euro e resa possibile la rivalutazione del prezzo di carico ai valori del prossimo primo gennaio pagando il 18% del capitale.
La “guerra” potrebbe essere ancora lunga
La principale sfida per il futuro è connessa all’aumento (a nostro avviso insensato) dell’aliquota al 33% previsto per il 2026, uno scenario da monitorare con attenzione per comprendere se tale scelta anticipi un rialzo generalizzato della tassazione sui redditi da capitale. Tuttavia, l’esperienza maturata in questi mesi dimostra che un confronto sano e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti può portare a soluzioni pragmatiche e lungimiranti, capaci di offrire al mercato cripto un orizzonte regolatorio più stabile e favorevole alla crescita.
Young Platform, insieme ai principali attori che operano nel settore, continuerà a svolgere un ruolo attivo nel dialogo istituzionale, sostenendo la creazione di un quadro normativo chiaro, equo e aperto all’innovazione.
La strada intrapresa rafforza la posizione dell’Italia come Paese che, pur mantenendo rigore e attenzione alla tutela dei consumatori, è pronto a cogliere le opportunità offerte dalla finanza decentralizzata e dalle nuove tecnologie. La consapevolezza che l’ecosistema delle criptovalute rappresenti un volano di crescita, occupazione e sviluppo tecnologico potrà così guidare le future scelte normative, consolidando ulteriormente la leadership nazionale in uno scenario globale in rapida evoluzione.
Young Platform è una startup fintech che mira a semplificare l’accesso al mondo delle criptovalute per i suoi utenti, fornendo una serie di prodotti e servizi digitali che rispondono a diverse esigenze in base al livello di competenza, dal principiante all’esperto. Young Platform si rivolge a un pubblico ampio e promuove un’intensa attività di formazione e divulgazione sulla tecnologia blockchain e sulle valute virtuali, attraverso un’app e contenuti editoriali dedicati. Young Platform permette a qualsiasi utente di negoziare criptovalute, grazie a un exchange disponibile in versione base e “Pro”.
La compilazione del Quadro RW criptovalute e il versamento dell’F24 sono due passaggi essenziali per mettersi in regola con il fisco italiano. Ecco cosa fare.
Nel 2024, l’Agenzia delle Entrate ha modificato il Quadro RW del Modello Redditi Persone Fisiche, introducendo una sezione dedicata alle criptovalute. Questo articolo è rivolto sia a coloro che si trovano ad affrontare per la prima volta la compilazione del Quadro RW, sia a chi l’ha già fatto ma desidera comprendere le novità introdotte quest’anno. Si tratta di una guida passo-passo, volta a spiegare in modo chiaro e semplice come compilare il Quadro RW e come procedere con il pagamento dell’F24.
articolo aggiornato il 07/06
Criptovalute sul fronte fiscale italiano
In Italia, la detenzione di cripto-attività ai fini fiscali segue regole ben precise che possono essere assolte con specifica documentazione.
Il Quadro RW del modello Redditi Persone Fisiche, per il calcolo e il pagamento dell’imposta di bollo sulle cripto-attività. Questo obbligo riguarda tutti coloro che possiedono criptovalute, indipendentemente se comprate, vendute e mantenute su exchange italiani o esteri.
Il Quadro RTdel modello Redditi Persone Fisiche, per la dichiarazione delle plusvalenze e delle minusvalenze e per il pagamento dell’imposta su eventuali capital gain.
Preparazione dei dati per la Dichiarazione Fiscale con i Report
Prima di iniziare, è fondamentale avere a disposizione il Report Fiscale di Young Platform, o un documento equivalente di qualsiasi altro exchange dove gestisci le tue criptovalute o NFT.
Inoltre, devi scaricare la ricevuta di pagamento dell’Imposta di Bollo dal tuo account exchange, se le piattaforme che utilizzi (come Young Platform) la hanno già pagata per te. Il Report Fiscale e la ricevuta sono essenziali per la compilazione del Quadro RW criptovalute.
NB. “IC” e “imposta di bollo” sono la medesima cosa: viene chiamata IC quando a saldare il debito è direttamente l’utente, mentre “imposta di bollo” quando il pagamento viene effettuato dall’exchange.
App: sezione Profilo > Pagamenti e Gift Card > Imposta di bollo
Preparazione dei dati per la Dichiarazione Fiscale senza i Report
Nel caso in cui le piattaforme in uso non forniscano automaticamente i dati necessari, ecco i passaggi che dovrai seguire per calcolare correttamente le informazioni richieste:
Inventario delle criptovalute: elenco della quantità di ogni criptovaluta che hai acquistato, detenuto o venduto nel corso del 2023.
Prezzo di acquisto: se hai acquistato criptovalute nel 2023, registra il prezzo pagato al momento dell’acquisto. Per multiple transazioni di acquisto della stessa criptovaluta, utilizza il prezzo dell’ultima transazione effettuata nel 2023.
Valore di mercato al 1 Gennaio: se le criptovalute sono state acquistate in anni precedenti al 2023, annota il loro prezzo di mercato al 1 gennaio 2023.
Prezzo di vendita: se hai venduto criptovalute nel 2023, documenta il prezzo di vendita. Per multiple transazioni di vendita della stessa criptovaluta, utilizza il prezzo dell’ultima transazione effettuata nel 2023.
Valutazione di fine anno: Per le criptovalute non vendute nel 2023, registra il prezzo di mercato al 31 dicembre 2023.
Calcolo del valore totale: moltiplica il prezzo di vendita o il valore di mercato al 31 dicembre per la quantità di ogni criptovaluta per ottenere il valore totale di quella specifica criptovaluta.
Calcolo del valore del Portafoglio: somma i valori di tutte le criptovalute per determinare il valore complessivo del tuo portafoglio.
Questi calcoli ti permetteranno di determinare accuratamente il valore del tuo portafoglio di criptovalute per ladichiarazione fiscale.
Tieni presente che l’obbligo di compilare il Quadro RW permane anche se hai venduto tutte le tue criptovalute nel 2023.
Compilazione del Quadro RW criptovalute step by step
Ora che abbiamo chiaro il contesto, vediamo come compilare il famigerato Quadro RW per le nostre criptovalute. Lo trovi nel Modello Persone Fisiche nel fascicolo II.
Prima di tutto, è utile sapere che per facilitare la compilazione e rendere più accurato il calcolo dell’Imposta di Bollo, si raccomanda di dedicare una riga distinta per ciascun wallet nel quadro RW (RW1, RW2, RW3 …).
Tieni presente che questo articolo è stato redatto a titolo di esempio e non costituisce una soluzione unica per tutti i contribuenti. Si consiglia sempre di consultare un commercialista per valutare il proprio caso e ricevere indicazioni specifiche.
Di seguito sono indicate solo le Colonne che vanno compilate. Verranno invece saltate tutte le Colonne che vanno lasciate vuote.
Colonna 1 – Codice titolo possesso: indica “1” per segnalare la proprietà delle criptovalute.
Colonna 2 – Tipo contribuente: indicare “2” per segnalare che sei il titolare effettivo. NB. A volte il sito dell’Agenzia delle Entrate non fa procedere inserendo questo valore. In questo caso, non inserirlo.
Colonna 3 – Codice individuazione bene: qui va inserito il codice “21”, che corrisponde a “Cripto-attività”, introdotto per la prima volta quest’anno. Fino all’anno fiscale 2022 andava invece inserito il codice “14” che corrispondeva alle “Altre attività estere di natura finanziaria e valute virtuali”.
Colonna 5 – Quota di possesso: devi indicare “100” se sei l’unico proprietario al 100% delle criptovalute. Qualora vi siano più proprietari, qui va inserita la tua quota percentuale.
Colonna 6 – Criterio determinazione del valore: inserisci “1” per dichiarare che il valore di riferimento è il valore di mercato. Il valore di mercato va usato se hai acquistato le tue criptovalute nel 2022 e le hai mantenute nel 2023. Invece, se il valore che inserisci è relativo al costo di acquisto della criptovaluta che hai fatto nel 2023, inserisci il codice “4”.
Colonna 7 – Valore iniziale: qui dovrai indicare il valore delle tue criptovalute all’inizio dell’anno (1 gennaio) se hai inserito il codice “1” nella Colonna 6.
Colonna 8 – Valore finale: qui dovrai indicare il valore delle tue criptovalute alla fine dell’anno fiscale (31 dicembre) se hai inserito il codice “1” nella Colonna 6. Significa che possiedi ancora le tue criptovalute e non le hai mai vendute nel 2023. Oppure inserisci il valore alla data di vendita, se hai indicato il codice “4” nella Colonna 6. Se hai venduto le tue criptovalute in più transazioni durante il 2023, inserisci il prezzo dell’ultimo ordine di vendita.
Colonna 10 – Giorni (IVAFE-IC): inserisci il numero di giorni – nell’anno fiscale 2023 – in cui hai mantenuto le criptovalute che stai dichiarando. Per facilitare la compilazione, controlla la data di acquisto e l’eventuale data di vendita. Se hai venduto in più transazioni, calcola la mediana dei giorni in cui le hai detenute. Ad esempio, se hai comprato 1.000€ di BTC il 1 gennaio 2023 e ne hai venduti 500€ il 30/01/23, 100€ il 29/02/23 e 400€ il 31/08/23, la mediana dei giorni di detenzione è 58 giorni. Se possiedi le criptovalute da prima del 1 gennaio 2023 e non le hai mai vendute nel corso del 2023, scrivi 365 giorni.
Colonna 12 – Credito di imposta: in questa sezione, dovresti inserire l’importo dell’Imposta di Bollo esclusivamente se questa è già stata trattenuta e versata dalle piattaforme o dagli exchange che utilizzi per le tue operazioni. La maggior parte degli exchange, infatti, l’hanno già pagata per te. L’importo così indicato sarà poi sottratto dal totale dell’imposta dovuta, garantendoti di non incorrere in duplicazioni del pagamento.
RW 8 – Imposta Cripto-attività
La sezione RW 8 riporta i conteggio del debito del saldo dovuto e l’eventuale necessità di versare degli acconti.
Colonna 1 – Totale imposta dovuta. Il calcolo è automatico.
Se vuoi calcolare l’imposta dovuta. Ecco come fare. Prendi il valore inserito nella Colonna 8 (esempio: €50.000). Prendi il valore inserito nella Colonna 10 (esempio 365 giorni). Ora esegui questa semplice operazione, applicando l’imposta del 2×1000 (0,2%).
(50000 x 2 : 1000) x (365 : 365) = 100 euro
Nel caso in cui i giorni dichiarati siamo meno (es. 200 giorni), dovrai fare:
(50000 x 2 : 1000) x (200 : 365) = 54,7 euro
Colonna 4 – Acconti versati: qui si mettono gli acconti eventualmente versati negli anni precedenti.
Colonna 5 – Imposta a debito: qui viene calcolato automaticamente il debito da versare derivante dalla differenza tra l’imposta dovuta e e gli acconti versati.
Ricordiamo che per tutti i clienti di Young Platform il calcolo e il pagamento dell’imposta di bollo sono automatici e possono essere consultati direttamente nella sezione Profilo. Da qui è inoltre necessario scaricare la ricevuta di pagamento dell’imposta di bollo da allegare al proprio Quadro RW in fase di dichiarazione dal 7/05/2024.
Per rendere tutto più chiaro, immagina di avere acquistato Bitcoin per un valore di € 15.000 euro al 1 gennaio 2023 e che, alla fine dell’anno, ovvero il 31 dicembre 2023, il valore sia salito a € 38.000. Ecco come dovresti compilare il quadro RW:
RW1 – Colonna 1 → Codice titolo possesso: 1
RW1 – Colonna 2 → indicare “2” per segnalare che sei il titolare effettivo.
RW1 – Colonna 3 → Codice individuazione bene: 21
RW1 – Colonna 5 → Quota di possesso: 100
RW1 – Colonna 6 → Criterio determinazione del valore: 1
RW8 – Colonna 1 → Totale imposta dovuta: (38000×0,2%)x(365:365) = 76 euro
Hai già pagato l’imposta di bollo:
RW1 – Colonna 11 → Credito d’imposta: indicare quanto pagato dall’exchange come imposta di bollo.
Hai pagato solo una parte dell’imposta di bollo:
Avendo suddiviso la compilazione del Quadro RW, dove ogni riga corrisponde a un wallet, non incorrerai nel rischio di calcoli di parzali o rimanenze. Tuttavia, se su Young Platform – come su altri exchange – hai pagato solo parzialmente l’imposta di bollo, ti consigliamo di saldarla, così da evitare complicazioni durante la dichiarazione.
Per effettuare il pagamento dell’imposta di bollo sulle cripto-attività, è necessario utilizzare il modello F24, inserendo il valore specificato:
nel rigo RW8 Colonna 1 se devi ancora interamente l’imposta di bollo.
nel rigo RW8 Colonna 4 se devi ancora pagare parzialmente l’imposta di bollo.
Codici tributo F24
A questo punto si dovranno indicare i seguenti importi e codici:
Saldo 2023 = valore Colonna 1 nel rigo RW8 (Codice tributo 1727)
1° acconto 2024 = 40% del valore della Colonna 1 (Codice tributo 1728)
2° acconto 2024 = 60% del valore della Colonna 1 (Codice tributo 1729)
NB. Sotto determinate soglie gli acconti non vengono suddivisi in più tranche ma in un unico pagamento.
Riprendendo il nostro esempio, nel caso dovessimo ancora pagare interamente l’imposta di bollo, avremo quindi nella Colonna 1 inserito 76€ come risultato di (38000×0,2%)x(365:365) = 76 euro
Compileremo in questo modo l’F24:
Saldo 2023 = 76 euro (Codice tributo 1727)
1° acconto 2024 = 30 euro (Codice tributo 1728)
2° acconto 2024 = 46 euro (Codice tributo 1729)
rateazione/regione/prov./meserif. = 0101 (codice per pagare in un’unica rata)
NB. Il versamento del Saldo 2023 e del 1° acconto 2024 devono essere fatti nello stesso F24.
Il 2° acconto per il 2024 può essere fatto in un secondo momento.
Come rateizzare il pagamento
Chi invece vorrà pagare a rate dovrà sostituire il campo “rateazione/regione/prov./meserif.” come segue e calcolare eventuali interessi sulla rateazione. La rateizzazione si può richiedere solo per il Saldo 2023 e il 1° acconto 2024.
0103 (01 “prima rata”; 03 “numero totale rate”)
0203 (02 “seconda rata”; 03 “numero totale rate”)
0303 (03 “terza rata”; 03 “numero totale rate”)
Conclusione
Compilare il Quadro RW criptovalute e l’F24 non devono necessariamente essere un compito arduo. Grazie a servizi come quello di Young Platform, è possibile navigare le acque della dichiarazione dei redditi con maggiore facilità e sicurezza, avvalendosi di strumenti di precompilazione e supporto personalizzato. Se vuoi saperne di più o iniziare a usufruire di questi vantaggi, il primo passo è compilare il form per un confronto con il team di Young Platform. Se sei già nostro cliente, apri un ticket di supporto.
Guida completa ai servizi per la dichiarazione fiscale 2024: dalla preparazione del report fiscale, alla consulenza del commercialista, fino all’integrazione di exchange terzi, wallet e blockchain per regolarizzare la tua posizione dal 2016.
Una delle principali cause di “mal di testa” per gli appassionati di criptovalute è la dichiarazione dei redditi. Non perché i crypto enthusiast vogliano comportarsi in modo non conforme rispetto alle normative vigenti, ma proprio per la complessità di queste ultime, che sono spesso poco chiare e, talvolta, ricche di zone grigie.
Inoltre, gli utenti più esperti che navigano in profondità questo universo, sono soliti effettuare un elevato numero di transazioni che diventano, poi, molto difficili da tracciare e ricostruire. Utilizzare diversi exchange, piattaforme DeFi, Metamask o collezionare NFT complica ulteriormente le cose.
L’anno scorso, per ovviare a questo problema, abbiamo lanciato il Report Fiscale, accolto positivamente dalla nostra Community. L’obiettivo era quello di “semplificare la vita” ai nostri utenti e rendere la dichiarazione delle criptovalute una passeggiata.
Tuttavia, la Legge di Bilancio 2023 e l’Agenzia delle Entrate hanno cambiato le carte in tavola per la dichiarazione fiscale del 2024. Le novità introdotte riguardano moltissimi aspetti, tra cui la revisione del 730, del Quadro RW e del Quadro RT.
Abbiamo quindi creato una nuova sezione sulla nostra piattaforma, interamente dedicata alla dichiarazione fiscale delle criptovalute. L’iniziativa è rivolta sia agli utenti di Young Platform, sia a chiunque desideri utilizzare un servizio completo per la dichiarazione delle proprie criptovalute senza spendere un capitale.
Scopriamo insieme tutti i servizi della nuova funzionalità Tasse & Report:
il Report fiscale di Young Platform aggiornato per la dichiarazione del 2024
Il Report fiscale Integrato con Okipo (exchange, wallet e blockchain terze)
il Report delle transazioni di Young Platform
l’Imposta di bollo
il servizio di consulenza con i nostri commercialisti.
Infine, daremo un’occhiata agli sconti previsti per i nostri Club!
Tieni presente questi aspetti importanti:
Tutti i report includono i dati di entrambi gli exchange, Base e Pro.
La sezione Tasse e Report è disponibile dalla versione Web (desktop) di Young Platform. Verrà integrata nell’app nelle prossime settimane.
Per chi ha già acquistato il Report Fiscale durante la pre-sale, può ora scaricarlo!
Se utilizzi solo Young Platform – sia Base che Pro – questo è il servizio che fa per te. Acquistando questo report potrai scaricare un pratico PDF con una schematizzazione chiara e semplice di tutto ciò che possiedi in termini di criptovalute, e i dati che servono per compilare la tua dichiarazione dei redditi.
Inoltre, per aiutarti nella compilazione, vedrai in allegato un fac simile del Quadro RW e del Quadro RT. Il primo va compilato per l’imposta di bollo e il secondo se hai generato dei guadagni nel 2023 che superano i 2.000 euro. Se invece hai subito qualche perdita, potrai recuperare le minusvalenze nei prossimi quattro anni, inserendole nel Quadro RT.
Il principale vantaggio di questo report risiede nel prezzo. Vediamo perché.
Innanzitutto, il Report Fiscale è retroattivo. Se hai iniziato a comprare criptovalute su Young Platform dal 2019, il tuo PDF include una panoramica del tuo portafoglio per la dichiarazione fiscale dal 2019 a oggi. Diversamente da altri exchange o servizi, paghi un unico report per regolarizzare la tua posizione fiscale dal primo anno in cui investi in criptovalute.
In secondo luogo, il prezzo viene calcolato sul numero di transazioni effettuate. Di conseguenza, avrai un piano tariffario completamente personalizzato e pagherai solo per il tuo reale livello di attività. Basti pensare che il piano base ha un costo di € 9,99.
Questa politica risponde a una volontà molto semplice: consentire a tutti i nostri utenti di mettersi in regola con il fisco e sfruttare questo mercato in tutta serenità, senza incidere sul loro bilancio.
Nota bene: Il valore totale del portafoglio e il valore di ciascun asset sono calcolati basandosi sui prezzi degli asset presenti sull’exchange Young Platform.
Il Report integrato di Okipo su Young Platform
Questa integrazione è stata realizzata per gli utenti di Young Platform che utilizzano anche altri exchange, possiedono NFT, hanno criptovalute in piattaforme DeFi o semplicemente custodiscono i loro cripto-asset su wallet esterni a Young Platform.
Proprio in virtù della sua flessibilità, è l’ideale anche per chi non utilizza Young Platform come exchange ma sta cercando una soluzione a costi competitivi. Per costoro, sarà sufficiente registrarsi e accedere alla sezione “Tasse e Report”.
Grazie alla collaborazione tra la nostra realtà e Okipo, possiamo offrire un report unico retroattivo e un piano tariffario scontato sul loro listino, che prevede un costo di €229 per anno fiscale. Gli utenti di Young Platform avranno diritto a prezzi scontati come segue.
NOTA BENE: Per ottenere questo vantaggio, è fondamentale utilizzare il servizio Okipo dalla sezione “Tasse e Report” di Young Platform.
Per gli utenti di Young Platform non iscritti a un Club, il Report di Okipo ha un costo totale di €59 (invece di €229 per anno fiscale).
Club Bronze: 54€ (invece di €229 per anno fiscale).
Club Silver: 49€ (invece di €229 per anno fiscale).
Club Gold: 44€ (invece di €229 per anno fiscale).
Club Platinum: 39€ (invece di €229 per anno fiscale).
In virtù di questa collaborazione, potrai inoltre accedere anche a questi vantaggi:
Copertura annuale completa*: a differenza di altri servizi che richiedono un pagamento per ogni anno fiscale, il nostro prezzo include la copertura di tutte le transazioni fatte da quando hai iniziato a utilizzare le criptovalute.
Assistenza prioritaria: come utente Young Platform, hai diritto a un servizio clienti prioritario.
*Se il numero di transazioni supera le 10.000 all’anno, sarà necessario richiedere l’aggiunta di ulteriori 10.000 transazioni per ogni anno in cui si è superato il limite.
Okipo consente di integrare tutti i principali wallet, exchange e blockchain per importare le transazioni dal 2016 a oggi.
Attraverso un sistema estremamente intuitivo, gli utenti possono collegare i propri wallet e exchange cripto tramite file CSV, con guide dettagliate disponibili per facilitare ogni tipo di connessione.
A questo punto, verranno importate automaticamente tutte le transazioni, eliminando la necessità di inserimenti manuali e riducendo significativamente il tempo dedicato alla gestione fiscale. Al termine dell’importazione, gli utenti possono scaricare con facilità tutta la documentazione fiscale necessaria dal 2016 a oggi, già compilata e pronta per essere presentata alle autorità fiscali.
Se non sei un utente di Young Platform e hai bisogno di qualche informazione in più, puoi compilare questo modulo per essere ricontattato dal nostro team che ti aiuterà a trovare la soluzione più adatta a te.
Il Report delle Transazioni di Young Platform registra ogni movimento e ordine effettuato sulla piattaforma. Questo documento, sempre disponibile per il download nella sezione Tasse & Report, funge da vero e proprio estratto conto, offrendo una panoramica dettagliata delle attività svolte sull’exchange. Permette di tracciare, esportare e archiviare l’intera cronologia di operazioni, incluse depositi, prelievi e dettagli di ordini di acquisto, vendita e scambio. Anche se non fornisce direttamente i dati necessari per la dichiarazione dei redditi, il report è un ottimo strumento complementare per documentare le tue attività, offrendo una visione chiara e organizzata che facilita la ricostruzione e l’analisi dettagliata di tutte le transazioni effettuate.
Tra le novità introdotte dalla normativa, vi è l’imposta dello 0,2% anche detta “Imposta di bollo”. Questa tassa è connessa alla compilazione del Quadro RW.
Molti utenti di Young Platform hanno il grande vantaggio di averla già pagata. L’exchange, infatti, calcola e paga in automatico l’imposta su ciò che possiedi sull’exchange Base e Pro. Per verificarne il saldo, basta accedere alla sezione “Tasse e Report”. Nel caso in cui risulti ancora da pagare in toto o in parte, basterà fare un deposito sul proprio account, con bonifico o carta.
Nota bene: L’imposta di bollo viene calcolata sul valore totale del portafoglio al 31 dicembre dell’anno fiscale, determinato dai prezzi degli asset come riportati su CoinGecko.
È essenziale scaricare la ricevuta di pagamento e allegarla alla propria dichiarazione fiscale. Si può scaricare gratuitamente dalla sezione. Considera che altri exchange hanno introdotto questa politica, per semplificare l’adempimento fiscale dei propri utenti. Perciò, se utilizzi più exchange, verifica che questi non abbiano già saldato l’imposta per te. In questo caso, scarica la ricevuta di pagamento e allega tutto alla tua dichiarazione.
App: sezione Profilo > Pagamenti e Gift Card > Imposta di bollo
I membri dei Club godono di sconti fissi sull’acquisto del Report Fiscale di Young Platform. Ecco una panoramica degli sconti:
Club Bronze: 10%
Club Silver: 20%
Club Gold: 40%
Club Platinum: 80%
Per l’acquisto del Report integrato con Okipo, gli sconti vengono applicati nella fase di acquisto visibili sull’interfaccia del partner. Sulla schermata, vi sarà un banner con indicato l’attivazione dello sconto relativo al Club di appartenenza.
Club Bronze: €54
Club Silver: €49
Club Gold: €44
Platinum Club: €39
Desideriamo porre l’attenzione sul fatto che questi sconti vengono applicati solo sull’acquisto dei report e non sulla consulenza con i commercialisti.
Consulenza con commercialisti esperti in criptovalute
Molte persone potrebbero non avere una situazione lineare o, più semplicemente, potrebbero sentirsi più sicuri se a seguirli è un commercialista che conosce molto bene la normativa crypto.
Attraverso il banner dedicato potrai richiedere un appuntamento. Considera che il network dei nostri commercialisti ha un suo piano tariffario, di cui ti informerà a seconda della tua situazione. Anche in questo caso, il prezzo verrà stabilito in base alla tua situazione specifica, in modo da pagare in tutto e per tutto per ciò di cui hai realmente bisogno.
Divergenze interpretative sulla circolare numero 30 e note tecniche della dichiarazione dei redditi
La dichiarazione delle plusvalenze crypto e la modalità con cui viene applicata l’imposta del 26% sono fonte di divergenze interpretative, così come riportate nella circolare 30 dell’Agenzia delle Entrate e nelle note tecniche. In questo articolo, esploreremo le ultime novità e chiariremo alcuni punti relativi alla soglia di €2.000 sui guadagni.
La soglia di €2.000: franchigia o semplice limite?
Una delle domande più comuni tra gli investitori di criptovalute riguarda il trattamento fiscale dei guadagni fino a €2.000. La questione fondamentale è se questa somma sia considerata una franchigia, ovvero un importo esente da tasse, oppure un semplice limite “on/off” oltre il quale inizia l’applicazione delle imposte.
Note tecniche della dichiarazione dei redditi
Le note tecniche dell’Agenzia delle Entrate lasciano intendere che i €2.000 non siano una franchigia ma una soglia “on/off”. Questo significa che una volta superato questo limite, l’imposta del 26% viene applicata sull’intera plusvalenza e non solo sulla parte che eccede i € 2.000.
Esempio Pratico
Per esemplificare, se un investitore realizza un guadagno di €2.500, non pagherà tasse solo sui €500 eccedenti, ma l’imposta del 26% sarà calcolata sull’intero ammontare di €2.500. Quindi 2.500 x 26% = 650 euro.
Implicazioni per gli Investitori
A differenza della prima interpretazione della circolare dell’Agenzia delle Entrate (che considerava i 2mila euro alla stregua di una franchigia), l’attuale situazione conseguente alle note tecniche rilasciate dall’Agenzia delle Entrate, impone agli investitori di essere estremamente attenti nel calcolare i propri guadagni e le relative tasse. Ogni euro guadagnato oltre la soglia dei €2.000 cambia radicalmente il calcolo delle imposte dovute.
Deduzione delle minusvalenze
Analogamente alle plusvalenze, se le perdite superano i €2.000, è possibile dedurre l’intero importo, nonostante la circolare 30 del 27/10/23 sia piuttosto esplicita nel riconoscere i 2mila euro alla stregua di franchigia. Questo può fornire un certo sollievo in scenari di mercato avversi.
In attesa di ulteriori aggiornamenti
Data la complessità e le possibili implicazioni di questa interpretazione, si spera che l’Agenzia delle Entrate fornisca ulteriori chiarimenti o aggiornamenti. Vi consigliamo di seguire nelle prossime settimane i nostri aggiornamenti tramite newsletter, i social e il nostro blog su questo tema delicato.
La normativa introdotta nel 2024 ha cambiato regole e parametri per la dichiarazione dei redditi delle criptovalute. Qui troverai una breve panoramica di tutto ciò che devi sapere per essere in regola.
Panoramica
La normativa fiscale che regola le criptovalute ha attraversato, dal 2019 ad oggi, quattro fasi ben distinte. Queste quattro fasi sono state accompagnate da altrettante metodologie dichiarative diverse che vanno tenute ben presenti per chi non ha mai dichiarato o lo ha fatto solo in parte.
2019 – 2022: Fase della prassi
2023: Fase dell’istituzionalizzazione delle criptovalute, con l’inserimento organico nel nostro sistema giuridico con una regolamentazione ad hoc. Tassa al 26% sulle plusvalenze che superano i 2.000€.
2024: Fase della ristrutturazione della normativa. inserimento organico nel nostro sistema giuridico con una regolamentazione ad hoc. Tassa al 26% sulle plusvalenze che superano i 2.000€.
2025: Fase della completa autonomia. Le criptovalute avranno una completa autonomia giuridica. inserimento organico nel nostro sistema giuridico con una regolamentazione ad hoc. Tassa al 33% su tutte le plusvalenze.
Dichiarazione delle criptovalute 2025
Nella dichiarazione che faremo nel 2025 per l’anno fiscale 2024 non è solo obbligatorio dichiarare le plusvalenze generate dalle proprie criptovalute ma anche l’esclusivo possesso. Come affrontare quindi la dichiarazione fiscale sulle criptovalute?
Con la scadenza del 30 giugnoche si avvicina, è fondamentale iniziare i preparativi. In questo articolo, ti guideremo attraverso i passaggi necessari per una dichiarazione corretta e tempestiva.
Esploreremo insieme i seguenti argomenti:
Cosa si deve dichiarare e il motivo dietro l’obbligo.
Metodi per il calcolo delle plusvalenze e delle minusvalenze.
Calcolo dell’imposta dovuta.
Documentazione necessaria per la dichiarazione, inclusi i Quadri RW e RT.
Indicazioni per trovare un commercialista specializzato in materia di criptovalute.
Cosa si dichiara e perché
La dichiarazione dei redditi sulle criptovalute per l’anno fiscale 2024 riguarda principalmente due aspetti:
il possesso di cripto-attività
i redditi generati dalla loro vendita.
Questo obbligo emerge già dalla Legge di Bilancio 2023 e dalla circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate, confermato dalla Legge di Bilancio 2024.
Fornendo una definizione molto ampia di “cripto-attività”, la normativa mira a includere un’ampia varietà di asset e attività come Bitcoin, NFT, token, e le operazioni ad essi connesse (mining, staking, airdrop, lending, yield farming).
soddisfare i requisiti normativi per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.
determinare le impostedovute sui potenziali redditi generati.
Dichiarare il possesso
Il solo fatto di possedere delle crypto rende obbligatorio dichiararle. Questo obbligo dichiarativo fa parte di ciò che viene definito “monitoraggio fiscale“. Non importa su quale wallet o exchange le detieni.
A questo possesso è associata una specifica imposta, comunemente nota come “imposta di bollo” o “imposta sul valore delle cripto-attività”. Entrambi i termini indicano la stessa tassa.
Le criptovalute possono essere fonte di reddito in vari modi, inclusi la vendita, il mining, lo staking, tra gli altri. Queste attività generano plusvalenze o altriproventi, soggetti a tassazione. Qualsiasi profitto derivante da criptovalute – salvo qualche eccezione – va quindi dichiarato e le relative imposte devono essere corrisposte.
Il caso delle stablecoin
Attenzione! Anche quando le criptovalute vengono convertite in una stablecoin come Tether (USDT) o USD Coin (USDC) sono considerate tassabili. La circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate riporta quanto previsto dalla MiCAR (Markets in Crypto Assets Regulation), che considera le stablecoin come valuta fiat qualora siano assimilabili a “e-money token” (“cripto attività volte a mantenere un valore stabile facendo riferimento al valore di una valuta ufficiale”). Perciò l’evento di conversione crypto-stablecoin è considerato un ordine di vendita in virtù di quanto sopra.
L’unica eccezione riguarda lo scambio tra criptovalute. Quando si effettua uno scambio tra crypto che hanno le stesse caratteristiche e funzioni, come passare da Bitcoin a Ethereum, questa operazione non è considerata un evento tassabile. L’assenza di tassazione in questi casi si basa sul presupposto che non ci sia stata una realizzazione di plusvalenza o minusvalenza, data la sostanziale equivalenza tra gli asset scambiati.
Dichiarazione criptovalute: come si calcolano le plusvalenze?
Il calcolo delle plusvalenze è molto semplice: è la differenza tra il valore di vendita e quello di acquisto delle criptovalute. Questo calcolo rivela l’effettivo guadagno o perdita realizzato sull’investimento.
Capital gain = plusvalenze – minusvalenze
Esempi pratici
Immaginiamo di acquistare Bitcoin per un valore di 50.000 euro. Se in seguito vendiamo questi Bitcoin per 60.000 euro, abbiamo realizzato una plusvalenza di 10.000 euro. Questo guadagno rappresenta il profitto che dovrà essere dichiarato ai fini fiscali.
Al contrario, se dopo aver acquistato Bitcoin per 50.000 euro li vendiamo per 30.000 euro, subiamo una minusvalenza di 20.000 euro. Questa perdita non è soggetta a tassazione diretta, ma è importante dichiararla perché offre un potenziale beneficiofiscale. Le minusvalenze possono infatti essere compensate con eventuali plusvalenze future, alleggerendo l’onere fiscale fino ai quattro anni successivi alla loro realizzazione.
Infine, se ho generato in un anno fiscale €2.500 di plusvalenze e €600 di minusvalenze, il mio capital gain è di €1.900. Perciò non devo pagare imposte, perché è più basso di €2.000.
Se non conosco il prezzo di acquisto? C’è la Rivalutazione.
Molti investitori in criptovalute appartengono alla categoria degli “hodler,” cioè coloro che accumulano crypto nel tempo senza venderle frequentemente. In questi casi, può risultare complicato recuperare il prezzo di acquisto originario di una criptovaluta, noto tecnicamente come “prezzo di carico.”
Se ti trovi in questa situazione, la normativa ti consente di utilizzare come prezzo di carico il valore della criptovaluta al 1° gennaio 2025. Questa operazione è definita tecnicamente “rivalutazione.” Quando venderai le criptovalute, la plusvalenza sarà calcolata sottraendo dal prezzo di vendita il valore della criptovaluta al 1° gennaio 2025 (il prezzo rivalutato).
Attenzione: anche dopo la rivalutazione, sarai comunque soggetto alla tassazione sulle plusvalenze:
26% per le vendite effettuate entro il 2024 (che rientrano nella dichiarazione 2025)
33% per le vendite a partire dal 2025 (che rientrano nella dichiarazione 2026)
Quando si pagano le plusvalenze?
La normativa sulle plusvalenze è stata aggiornata, introducendo cambiamenti importanti per il calcolo e la tassazione. Ecco come funzionano le regole attuali e le modifiche previste:
Regole attuali (fino all’anno fiscale 2024)
Le plusvalenze realizzate dalla vendita di criptovalute sono soggette a tassazione solo quando eccedono la soglia di 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale. Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.
Per la dichiarazione del 2025 vale dunque ancora la soglia dei 2.000 euro.
Novità a partire dall’anno fiscale 2025
Con la Legge di Bilancio 2024, la soglia dei 2.000 euro sarà eliminata. Questo significa che, dall’anno fiscale 2025 (da dichiarare nel 2026), tutte le plusvalenze saranno tassabili, indipendentemente dal loro importo.
Schema riepilogativo
Anno fiscale 2023: plusvalenze inferiori a 2.000€ → non tassabili
Anno fiscale 2024: plusvalenze inferiori a 2.000€ → non tassabili
Anno fiscale 2025: plusvalenze inferiori a 2.000€ → tassabili
Quando si recuperano le minusvalenze?
Regole attuali (fino all’anno fiscale 2024)
Le minusvalenze possono essere registrate e utilizzate per compensare le plusvalenze future, purché anche queste superino i 2.000 euro. Questa possibilità di compensazione permette di ottimizzare la posizione fiscale nel corso dei quattro anni successivi alla loro realizzazione.Ricorda che non puoi compensare le minusvalenze se sono state dichiarate con un Ravvedimento Operoso o la Rivalutazione (novembre 2023).
Novità a partire dall’anno fiscale 2025
Le minusvalenze possono essere registrate e utilizzate per compensare le plusvalenze future, indipendentemente dall’importo, a partire dall’anno fiscale 2025, poiché la soglia dei 2.000 euro sarà eliminata. Questa possibilità di compensazione consente di ottimizzare la posizione fiscale nei quattro anni successivi alla realizzazione delle minusvalenze.
Calcolo dell’Imposta
Regole attuali (fino all’anno fiscale 2024)
Fino all’anno fiscale 2024, l’aliquota fiscale applicabile è del 26%sull’importo imponibile, cioè sulle plusvalenze che eccedono la soglia di 2.000 euro, dopo aver dedotto eventuali minusvalenze realizzate. l
Esempi pratici
Caso di plusvalenza: se generi una plusvalenza, su base annua, di 10.000 euro verrà applicato il 26% di imposte sull’intero importo. Pertanto la tassa risultante è di (10.000 x 0,25%) = 2.600 euro.
Caso di minusvalenza: In caso di una minusvalenza di 20.000 euro, sempre su base annua, puoi portare in deduzione l’intero importo.
Novità a partire dall’anno fiscale 2025
Con la rimozione della soglia di 2.000 euro, tutte le plusvalenze realizzate saranno soggette a tassazione, senza esenzioni. Inoltre, l’aliquota fiscale salirà al 33% sull’importo totale delle plusvalenze, al netto di eventuali minusvalenze deducibili.
Esempi pratici con la nuova normativa
Caso di plusvalenza: se generi una plusvalenza di 10.000 euro, l’imposta sarà calcolata sull’intero importo. Applicando l’aliquota del 33%, l’obbligo fiscale sarà di 3.300 euro (33% di 10.000€).
Caso di minusvalenza: se registri una minusvalenza di 20.000 euro, potrai dedurre l’intero importo nei quattro anni successivi, senza alcuna soglia da sottrarre.
Quando sono tassati i guadagni ottenuti dallo staking e dal mining?
L’attività di staking, ovvero il blocco di una certa quantità di criptovaluta per supportare il funzionamento di una blockchain in cambio di ricompense, è considerata fiscalmente rilevante. Le ricompense ottenute tramite staking sono soggette a imposizione come reddito diverso (altri proventi).
La maggioranza degli esperti converge anche sulla rilevanza fiscale del mining. È condiserato un altro evento fiscalmente rilevante, poiché le ricompense ricevute sono considerate reddito. Tuttavia, se il mining è esercitato nell’ambito di un’attività di lavoro autonomo o d’impresa, segue le regole fiscali applicabili a quelle categorie di reddito.
Successione e donazione
Le cripto-attività ricevute tramite eredità o donazione hanno regole specifiche. Il valore di acquisto in questi casi è definito dal valore dichiarato per l’imposta di successione o dal costo sostenuto dal donante. Queste generano plusvalenza solo nel caso in cui chi le riceve, le converta in stablecoin o le venda in cambio di valuta fiat.
Affrontare la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute
A questo punto dobbiamo individuare come fare in modo corretto l’operazione dichiarativa. Abbiamo capito che dobbiamo assolvere a due obblighi. Per farlo dobbiamo usare questi moduli fiscali:
Obbligo dichiarativo: la dichiarazione del possesso di criptovalute con il Quadro RW.
Obbligo impositivo: si attiva quando le operazioni con criptovalute generano plusvalenze o minusvalenze che superano la soglia dei 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale da inserire nel Quadro RT. Tuttavia, a partire dall’anno fiscale 2025 (dichiarazione da presentare nel 2026), la soglia di 2.000 euro non sarà più applicabile. Questo significa che qualsiasi plusvalenza o minusvalenza, indipendentemente dall’importo, sarà rilevante ai fini fiscali.
Una mancata o errata compilazione del Quadro RW (monitoraggio fiscale) o del Quadro RT (plusvalenze e minusvalenze) può portare asanzioni importanti. Per questo motivo, è essenziale analizzare con cura la propria situazione finanziaria, raccogliere tutta la documentazione necessaria e, se possibile, consultare un commercialista espertoin criptovalute. Questo è particolarmente importante per coloro che si trovano ad affrontare la dichiarazione delle criptovalute per la prima volta.
Alcuni exchange di criptovalute, come Young Platform, offrono servizi che facilitano enormemente la dichiarazione fiscale. Questi possono includere:
Calcolo e pagamento dell’Imposta di Bollo: alcuni exchange calcolano e pagano automaticamente per conto dell’utente l’imposta di bollo dovuta sulle criptovalute possedute, alleggerendo il carico amministrativo.
Modelli dichiarativi precompilati e reportistica: servizi come il Report fiscale offerto da Young Platform raccolgono in un unico documento tutte le informazioni necessarie per la dichiarazione fiscale, con un costo che parte da 9.99€. Questo report include dati relativi al monitoraggio fiscale (Quadro RW) e alle plusvalenze o minusvalenze generate (Quadro RT).
Per chi desidera o ha la necessità di una consulenza personalizzata, soprattutto in casi di situazioni complesse come la gestione di acquisti per terzi o la perdita di documentazione, l’assistenza di un commercialista specializzato in criptovalute diventa indispensabile.
Young Platform offre questo servizio e si può chiedere un appuntamento con un commercialista tramite la piattaforma exchange. Con i nostri commercialisti viene fatta un’analisi dettagliata della situazione fiscale individuale, mirando a elaborare strategie personalizzate per ottimizzare la dichiarazione dei redditi. L’obiettivo è minimizzare il carico fiscale nel pieno rispetto delle leggi vigenti, riducendo contemporaneamente il rischio di eventuali sanzioni.
L’approccio su misura si rivela particolarmente prezioso per affrontare le specificità legate alle transazioni in criptovalute, ricostruendo le operazioni passate per un tracciamento completo, garantendo così che ogni aspetto venga considerato accuratamente.
Prepararsi alla compilazione del Quadro RW e RT della dichiarazione dei redditi
Prima di procedere con la compilazione della dichiarazione, è fondamentale effettuare una serie di passaggi preparatori.
1) Organizzazione dei dati sulle criptovalute
Inizia creando un documento Excel per organizzare tutti i tuoi movimenti e la quantità di criptovalute in tuo possesso, anno per anno. Questo dovrebbe includere un elenco di quali criptovalute possedevi alla fine di ogni anno, partendo dal 2016 fino all’anno corrente. Questo passaggio ti aiuterà a tenere traccia delle variazioni nel tuo portafoglio e a prepararti per eventuali domande da parte del fisco.
Gli exchange consentono di acquistare i Report Fiscali, che riportano esattamente queste informazioni. Avere una certificazione rilasciata dall’intermediario con cui fai trading di criptovalute è molto importante. Questo documento è essenziale per preparare correttamente la tua dichiarazione dei redditi. Inoltre, dovresti conservare questa documentazione in caso di futuri controlli da parte dell’Amministrazione delle Entrate. Con servizi come Young Platform, ad esempio, puoi collegare tutti i tuoi wallet esterni e generare un unico documento che raccoglie lo storico completo di tutte le criptovalute che hai posseduto.
2) Raccolta dei documenti di trasferimento
Raccogli tutti i documenti che attestano i trasferimenti di denaro dal tuo conto bancario o carta di credito verso gli exchange di criptovalute. Questi documenti, che possono essere ricevute di bonifico o estratti conto che mostrano le transazioni, dovrebbero essere organizzati per anno. Se necessario, potresti dover accedere al tuo home banking o contattare la tua banca per ottenere queste informazioni.
3) Calcolo dei saldi di fine anno
Somma tutti i trasferimenti di denaro effettuati dai conti bancari agli exchange per ogni anno. Questo ti darà una visione chiara di quanto denaro hai investito in crypto anno per anno. È importante mantenere questa documentazione ordinata per facilitare la consultazione durante la dichiarazione dei redditi.
4) Identificazione dei punti critici
Esamina attentamente la tua documentazione alla ricerca di possibili discrepanze o documenti mancanti. Questo passaggio è fondamentale per identificare in anticipo eventuali problemi che potrebbero complicare la compilazione delle tue dichiarazioni. Se scopri che mancano dei documenti o i numeri non quadrano, annota questi punti critici per discuterli con un commercialista specializzato.
Conclusioni
Indipendentemente dal metodo scelto per preparare la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute 2025, è fondamentale avvalersi di tutte le risorse disponibili e, quando necessario, di supporto professionale. Questo non solo per evitare errori ma anche per navigare con sicurezza tra le complessità delle normative fiscali in continua evoluzione. Rivolgersi a un commercialista specializzato o utilizzare servizi dedicati può fare la differenza nella gestione efficace e conforme della propria situazione fiscale in ambito crypto.
Il ravvedimento operoso è un’opzione concessa dal legislatore per permettere ai contribuenti di correggere autonomamente eventuali violazioni o omissioni fiscali prima che queste vengano rilevate dall’autorità fiscale. Introdotto con dalla Legge di Bilancio 2023 anche per le criptovalute, questo strumento consente di regolarizzare la propria situazione tributaria versando sanzioni ridotte.
Cosa significa ravvedere una dichiarazione?
Il ravvedimento operoso si applica quando il contribuente decide di correggere spontaneamente errori come l’omissione o il pagamento insufficiente di tributi, prima che inizino ispezioni o altre procedure di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’efficacia di questo strumento risiede nella possibilità di ridurre notevolmente le sanzioni, con importi che variano in base alla tempestività del ravvedimento e al tipo di violazione.
Condizioni per il Ravvedimento Operoso
Il contribuente può usufruire del ravvedimento operoso anche dopo l’inizio di controlli da parte delle autorità, a meno che non siano già stati ricevuti atti di liquidazione o di accertamento (comprese le comunicazioni da controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni).
I tributi che possono essere oggetto di ravvedimento includono le imposte sulle plusvalenze generate da criptovalute e l’imposta di bollo.
La regolarizzazione comporta il versamento dell’importo dovuto, degli interessi di mora (calcolati al tasso legale annuo) e delle sanzioni in misura ridotta.
Differenze anno fiscale 2023 rispetto agli anni precedenti
La normativa del 2023 ha introdotto sostanziali differenze nel calcolo delle plusvalenze e dell’imponibile sul possesso di criptovalute. Pertanto le modalità di rendicontazione delle imposte andranno eseguite secondo la nuova normativa per il Ravvedimento Operoso relativo all’anno fiscale 2023, e con la normativa precedente per l’anno fiscale 2022 fino al 2016.
Per gestire il Ravvedimento Operoso in maniera ottimale, si consiglia di disporre dei Report fiscali delle piattaforme exchange che utilizzi, perché forniscono dati retroattivi sulle tue operazioni in crypto. Young Platform offre questo servizio e molti altri dedicati alla fiscalità. Dai un’occhiata e acquista il Report Fiscale a partire da €9,99.
Le sanzioni per ravvedimento operoso sono calcolate in base alla tempestività del ravvedimento.
Sanzioni per l’Imposta di bollo (Imposta sulle cripto-attività)
Le sanzioni per dichiarazioni infedeli relative all’IC (Imposta sulle cripto attività) variano dal 90% al 180%.
L’aliquota dell’IC è dello 0,2%.
Sanzioni per Irregolarità di Monitoraggio
Le sanzioni per le irregolarità nel monitoraggio variano dal 3% al 15% degli importi non dichiarati.
Per i beni situati in paradisi fiscali, la sanzione è raddoppiata, variando dal 6% al 30%.
Casistiche e regolamentazioni
La sanzione viene applicata solo se il contribuente omette di indicare il valore dei beni o se indica un valore inferiore nel quadro RW. Non si applica in caso di errori nel codice identificativo o nel codice fiscale dei cointestatari.
La Corte di Cassazione ha stabilito che l’omissione del quadro RW non equivale a una mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, permettendo così la presentazione di una dichiarazione integrativa.
L’Agenzia delle Entrate prevede una sanzione fissa di 258 euro se la dichiarazione tardiva del quadro RW è presentata entro 90 giorni dalla scadenza. Questa sanzione può essere ridotta a 28,67 euro con il ravvedimento operoso.
Procedura di Ravvedimento Operoso
Il ravvedimento operoso permette la regolarizzazione delle infedeltà o delle omissioni nel quadro RW, applicando sanzioni ridotte entro determinati termini. Se la regolarizzazione avviene entro 90 giorni, si applica una sanzione fissa; oltre questo termine, la sanzione diventa proporzionale.
Calcolo degli importi e versamento
Il calcolo degli importi dovuti può essere effettuato utilizzando un nuovo file in formato Excel disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che tiene conto del tasso di interesse legale vigente e delle sanzioni applicabili. Gli interessi da ravvedimento devono essere versati mediante il modello F24, utilizzando specifici codici tributo.
Codici Tributo per l’Imposta di bollo
1727: saldo dell’imposta dovuta.
1728: primo acconto.
1729: secondo o unico acconto.
Ultime novità: nuove disposizioni e scadenze estese
Recentemente, il Consiglio dei Ministri ha approvato una bozza di decreto-legge che introduce significative novità in materia di ravvedimento operoso. Le misure urgenti riguardano principalmente l’introduzione di un ravvedimento operoso speciale e l’estensione delle scadenze per le regolarizzazioni fiscali.
Ravvedimento Operoso Speciale
Il nuovo decreto prevede una possibilità di ravvedimento speciale per le violazioni relative ai periodi d’imposta 2022, 2021 e precedenti. Ciò permette ai contribuenti di regolarizzare le proprie posizioni fiscali con condizioni particolarmente vantaggiose.
Le principali caratteristiche del ravvedimento speciale includono:
Applicabilità: il ravvedimento speciale è disponibile per tutte le violazioni che possono essere regolarizzate tramite il ravvedimento operoso ordinario, a condizione che la dichiarazione per il relativo periodo d’imposta sia stata validamente presentata.
Estensione delle scadenze:
Per l’anno 2022:
Presentazione della dichiarazione integrativa entro il 31 maggio 2024.
Pagamento delle imposte dovute, degli interessi e delle sanzioni in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2024.
Possibilità di pagamento rateale con scadenze al 31 maggio, 30 giugno, 30 settembre, e 20 dicembre 2024.
Per l’anno 2021 e precedenti:
Presentazione della dichiarazione integrativa entro il 31 maggio 2024.
Pagamento iniziale delle imposte dovute entro le scadenze prestabilite nel 2023 e possibilità di pagamento rateale fino al 20 dicembre 2024.
Le rate successive alla prima saranno soggette a interessi di dilazione al tasso del 2% annuo.
Agevolazione: consiste nel pagamento di una sanzione nella misura di 1/18 del minimo edittale irrogabile.
Avvalersi di un commercialista esperto
Il processo di ravvedimento operoso, pur essendo un’opportunità per regolarizzare la propria situazione fiscale, richiede attenzione e precisione. È altamente consigliabile avvalersi della consulenza di un commercialista esperto in criptovalute. Un professionista del settore può offrire una guida indispensabile per navigare correttamente le complessità della legislazione fiscale e per assicurarsi che ogni aspetto del ravvedimento sia gestito correttamente, riducendo il rischio di ulteriori errori o sanzioni. Young Platform offre questo servizio. Richiedi un appuntamento dalla sezione “Tasse & Report”.
Un altro aspetto fondamentale del ravvedimento operoso riguarda la documentazione. È essenziale conservare accuratamente tutti i report fiscali e i documenti rilevanti forniti dagli exchange di criptovalute o da qualsiasi altro intermediario finanziario. Questi documenti sono cruciali non solo per preparare una dichiarazioneaccurata, ma anche per dimostrare la correttezza delle informazioni fornite in caso di futuri controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
L’adozione del ravvedimento operoso rappresenta un’opportunità per i contribuenti di ridurre il contenzioso tributario e di alleggerire il carico delle possibili sanzioni. Questa procedura non solo permette di regolarizzare le posizioni fiscali in sospeso, ma incoraggia anche una maggiore conformità fiscale grazie ai vantaggi economici che offre.
Quali sono le sanzioni per omessa dichiarazione e per dichiarazione tardiva sulle criptovalute? Scopri come metterti in regola.
La normativa italiana prevede sanzioni specifiche per chi non adempie correttamente ai nuovi obblighi fiscali introdotti nel 2023.
Aggiornato il 16 maggio 2024
Nel panorama fiscale italiano, il 2023 ha infatti segnato un cambiamento significativo con l’introduzione di obblighi specifici per i detentori di criptovalute. Dato il rafforzamento dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, è vitale per chiunque possieda criptovalute comprendere a fondo queste normative per evitare rischi di sanzioni e per regolarizzare eventuali discrepanze già rilevate.
Prima di esplorare le possibili sanzioni per chi non rispetta queste norme, è utile delineare i requisiti base che gli investitori in criptovalute sono tenuti a seguire.
Se hai bisogno di immediata assistenza, compila il form per essere ricontattato dal Team di Young Platform.
Dichiarazione di possesso: se possiedi criptovalute, è necessario dichiararle attraverso il modello Redditi Persone Fisiche o tramite il Quadro RW o il modello 730. Questa dichiarazione comporta l’applicazione di un‘imposta di bollo, calcolata come il 2 per mille del valore delle criptovalute al 31 dicembre dell’anno fiscale di riferimento.
Dichiarazione delle plusvalenze: è obbligatorio dichiarare le plusvalenze realizzate dalla vendita di criptovalute quando queste superano i 2.000 euro una volta dedotte le minusvalenze. Le plusvalenze devono essere riportate nella dichiarazione dei redditi e sono soggette a un‘imposta sostitutiva dell’IRPEF al 26%. È importante anche dichiarare le minusvalenze, che possono aiutare a ridurre l’ammontare dell’imposta dovuta, riflettendo le perdite subite.
Nota bene: Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.
Non hai ancora saldato l’imposta di bollo su Young Platform?
Puoi saldarla all’app Young Platform nella sezione Profilo > Pagamenti e Gift Card > Imposta di bollo.
Le sanzioni possono essere applicate in diverse situazioni:
Omessa dichiarazione: chi omette di presentare la dichiarazione dei redditi, nonostante ne abbia l’obbligo, può essere soggetto a sanzioni proporzionali all’imposta non dichiarata, con incrementi in caso di comportamenti considerati evasivi.
Dichiarazione erronea: fornire informazioni errate, incomplete o fuorvianti può portare a sanzioni variabili, a seconda della gravità dell’errore e dell’effetto sulla determinazione dell’imposta dovuta.
Dichiarazione tardiva: se si presenta la dichiarazione dopo la scadenza prevista senza aver ottenuto una proroga, si incappa in sanzioni calcolate in percentuale dell’imposta dovuta, che aumenta per ogni giorno di ritardo.
Non esiste una soglia minima di cripto-attività esente da dichiarazione, anche gli importi più bassi sono soggetti a obbligo di dichiarazione.
Tipologie di sanzioni
La normativa italiana prevede sanzioni specifiche per chi non adempie correttamente a questi obblighi, che possono essere sia penali che amministrative.
Sanzione Penale
Dichiarazione omessa (ex art. 5 d.lgs 74/2000)
Chi non presenta, pur essendovi obbligato, una dichiarazione fiscale relativa agli imposte sui redditi o sul valore aggiunto, con un’imposta evasa che supera i 50.000 euro per ciascuna delle imposte, è soggetto a reclusione da due a cinque anni.
Per esempio, saranno penalmente perseguibili coloro che hanno realizzato plusvalenze su crypto-attività per un importo superiore a 195.000 euro e hanno omesso di dichiarare tali redditi.
Dichiarazione omessa ex art. 5 d.lgs 74/2000
“È punito con la reclusione da due a cinque anni chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, non presenta, essendone obbligato, una delle dichiarazioni relative a dette imposte, quando l’imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte ad euro 50.000. ”
Sanzioni Amministrative
Al di fuori della soglia di rilevanza penale, le sanzioni sono di natura amministrativa e possono includere:
Sanzioni pecuniarie: consistono nel pagamento di somme di denaro.
Sanzioni interdittive: prevedono il divieto di compiere determinate attività.
Le sanzioni pecuniarie vengono aggiunte alle eventuali imposte non pagate e agli interessi dovuti a causa della dichiarazione omessa. Inoltre, la mancata dichiarazione può comportare un significativo allungamento dei termini di prescrizione per gli accertamenti fiscali, che di norma sono 5 e possono arrivare fino a 10.
Ammontare delle sanzioni per mancata, erronea o tardiva dichiarazione
1) Sanzione per omessa dichiarazione
Sanzione fissaminima di €250 per infedele dichiarazione.
Sanzione dal 120% al 240% delle imposte dovute, aumentate di un terzo.
Proroga di un anno del termine di prescrizione se non si presenta la dichiarazione.
2) Sanzione per mancata o errata compilazione del Quadro RW
Sanzione ridotta fino a €258 se il modello viene presentatoentro 90 giorni dalla scadenza. Dopo tale termine, la sanzione varia dal 3% al 15% delle somme non dichiarate.
In caso di attività in paesi della Black List, le sanzioni possono raddoppiare.
Proroga di un anno del termine di prescrizione.
I paesi che rientrano nella Black List sono i seguenti:
Aruba, Bahama, Bahrein, Barbados, Belize, Bermuda, Brunei, Costa Rica, Dominica, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Filippine, Gibilterra, Gibuti, Grenada, Guernsey, Hong Kong, Isola di Man, Isole Cayman, Isola Cook, Isole Marshall, Isole Vergini Britanniche, Jersey, Libano, Liberia, Liechtenstein, Macao, Malaysia, Maldive, Mauritius, Monserrat, Nauru, Niue, Oman, Panama, Polinesia Francese, Principato di Monaco, Sark, Seicelle, Singapore, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Svizzera, Taiwan, Tonga, Turks e Caicos, Tuvalu, Uruguay, Vanuatu, Samoa.
3) Sanzioni per dichiarazioni tardive e/o integrative
Senza dovute imposte: la sanzione è minimizzata a 25€.
Con imposte dovute: si applicano interessi e una sanzione aggiuntiva sulla base della legge relativa al ravvedimento operoso.
Se non ho mai dichiarato prima, posso regolarizzare?
Sì. Fino al 30 novembre 2023, era possibile usufruire di un meccanismo introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2023, denominato “Istanza di Emersione”. Questo strumento consentiva di regolarizzare la detenzione di criptovalute dal 2016 fino al 31 dicembre 2021, permettendo ai contribuenti di dichiarare retroattivamente le loro cripto-attività dietro il pagamento di un’imposta definita.
Una volta scaduto il termine del 30 novembre 2023, i contribuenti che non hanno mai dichiarato le loro criptovalute possono ancora regolarizzare la loro situazione attraverso il Ravvedimento Operoso. Questo processo implica la presentazione tardiva delle dichiarazioni degli anni precedenti, aggiornando e integrando le informazioni mancanti, soprattutto nei quadri RW, che riguardano la detenzione di asset, e nei quadri RT, relativi al pagamento delle imposte.
Condizioni per fare il Ravvedimento Operoso
Per poter procedere con tale regolarizzazione è necessarioaver già presentato almeno una dichiarazione dei redditi per altri tipi di reddito. Tuttavia, anche se non sono state presentate dichiarazioni dei redditi precedenti, una dichiarazione integrativa può ancora essere fatta, contribuendo a mitigare le conseguenze penali associate alla mancata dichiarazione.
Pertanto, è cruciale verificare la fattibilità di una regolarizzazione nel tuo caso specifico, per evitare complicazioni di natura penale.
Come dichiarare le proprie criptovalute
Il servizio di Report fiscale di Young Platform offre una soluzione completa per la gestione fiscale delle criptovalute, consentendo di ottenere tutta la documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi dell’anno in corso e per regolarizzare le posizioni fiscali degli anni precedenti.
Questo servizio è estremamente accessibile, con prezzi che partono da €9,99, basati sul numero di transazioni effettuate, rendendolo una scelta vantaggiosa per chi cerca una soluzione affidabile per la dichiarazione fiscale delle proprie criptovalute.
Grazie alla partnership con un partner italiano, Young Platform facilita l’aggregazione delle informazioni di vari wallet in un unico report dettagliato, semplificando la dichiarazione delle criptovalute a prezzi scontati, e garantendo la conformità con le normative fiscali italiane, specialmente con le nuove opportunità di regolarizzazione offerte dalla Legge di Bilancio 2023.
Inoltre, Young Platform propone consulenze personalizzate con commercialisti esperti, offrendo un supporto indispensabile per navigare il complesso panorama fiscale e risolvere eventuali dubbi. Per richiedere un appuntamento, basta cliccare sull’apposito banner all’interno della piattaforma, nella sezione “Tasse & Report”.
In questo contesto, dichiarare correttamente le proprie criptovalute e i relativi guadagni è l’unico modo per evitare sanzioni e rimanere in regola con le disposizioni fiscali. Le sanzioni per omessa dichiarazione possono essere pesanti e compromettere i risultati degli investimenti. È quindi essenziale informarsi, utilizzare gli strumenti disponibili per la dichiarazione corretta delle operazioni e, se necessario, consultare un professionista per navigare al meglio le complessità del sistema fiscale italiano.
Allerta scadenza? Con il calendario completo non avrai più problemi di sanzioni.
Nel 2023, la gestione fiscale delle criptovalute, o crypto-asset, ha subito importanti aggiornamenti normativi. Con la Legge di Bilancio 2023 e alla circolare 30E dell’Agenzia delle Entrate, sono state introdotte nuove regole per la tassazione delle criptovalute, comprese le scadenze per la loro dichiarazione.
In questo articolo, analizzeremo il calendario fiscale per la predisposizione della dichiarazione dei redditi e per il pagamento delle imposte relative ai crypto-asset soltanto per le persone fisiche. Se investi in criptovalute come partita IVA, o la tua azienda offre servizi o opera nel settore delle criptovalute, le scadenze potrebbero variare e richiedere un’attenzione diversa. In questi casi, è consigliabile consultare un commercialista esperto in materia.
Novità sulle imposte relative alle criptovalute
Prima di dare un’occhiata alle scadenze, è bene tener presente quali sono le imposte che vanno pagate e che rappresentano una novità rispetto all’anno scorso:
Da quest’anno, per dichiarare e pagare l’Imposta di bollo, le persone fisiche hanno due possibilità:
Dichiarare le proprie criptovalute all’interno del Modello 730
Dichiarare le proprie criptovalute all’interno del Modello Redditi: Quadro RW
Con il 730 l’imposta di bollo verrà automaticamente trattenuta dalla busta paga a partire da Luglio 2024. Il modello 730 o il Quadro RW possono essere inviati a partire dal 30 aprile 2024 ed entro e non oltre il 30 settembre 2024.
ATTENZIONE. La maggior parte degli exchange, come Young Platform, ha già pagato l’imposta di bollo per i suoi utenti. In questo caso, leggi attentamente questo articolo per sapere esattamente cosa inserire all’interno del 730 o del Quadro RW ed evitare di pagare due volte l’imposta di bollo.
Indipendentemente dalla scelta tra il modello 730 e il Quadro RW, sarà necessario compilare il Modello Redditi (Quadro RT) per dichiarare le plusvalenze derivanti dalla vendita di criptovalute, nel caso in cui queste eccedano i 2.000 euro (una volta dedotte eventuali minusvalenze).
Procediamo quindi con:
il calendario di tutte le scadenze per il pagamento delle imposte.
il calendario di tutte le scadenze per la dichiarazione dei redditi (Quadro RW e Quadro RT).
Scadenze per il pagamento delle imposte 2024 – Persone Fisiche
Dal momento che le imposte vanno pagate prima di inviare la dichiarazione dei redditi, partiremo da questo calendario.
Le opzioni di pagamento disponibili sono:
Pagamento in un’unica soluzione.
Pagamento a rate. Sono concesse fino a 7 rate.
È fondamentale pagare le imposte entro le scadenze stabilite per evitare l’applicazione di interessi e sanzioni.
Pagamento in un’unica soluzione – Persone fisiche
1° scadenza – 30 giugno 2024
Pagamento del saldo delle imposte sui redditi nonché dell’imposta sulle plusvalenze generate nel 2023
Pagamento del primo acconto delle imposte del 2024
2° scadenza – 31 luglio 2024
Pagamento del saldo delle imposte sui redditi nonché dell’imposta sulle plusvalenze generate nel 2023
Pagamento del primo acconto sulle imposte del 2024
30 novembre 2024
Pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi del 2024*
Nessun interesse applicato.
Nessuna maggiorazione applicata.
*Salvo proroghe successive dell’Agenzia delle Entrate
Pagamento rateizzato – Persone fisiche
Sul pagamento a rate viene applicato un tasso di interesse incrementale. Nel caso si decida di pagare non entro la prima bensì entro la seconda scadenza, verrà applicata una maggiorazione dello 0,40%.
1° Rata
1° scadenza: 30 giugno 2024
2° scadenza: 31 luglio 2024
Se vuoi rateizzare il pagamento è necessario rispettare le scadenze della prima rata, superate le quali sarà possibile procedere solo con il pagamento in un’unica soluzione.
2° Rata
1° scadenza: 16 luglio 2024
2° scadenza: 20 agosto 2024
3° Rata
1° scadenza: 20 agosto 2024
2° scadenza: 16 settembre 2024
4° Rata
1° scadenza: 16 settembre 2024
2° scadenza: 16 ottobre 2024
5° Rata
1° scadenza: 16 ottobre 2024
2° scadenza: 18 novembre 2024
6° Rata
1° scadenza: 18 novembre 2024
2° scadenza: 16 dicembre 2024
7° Rata
Scadenza unica: 16 dicembre 2024
Scadenza Dichiarazione dei redditi Crypto 2024 – Persone Fisiche
La dichiarazione dei redditi, quando include le criptovalute, deve essere presentata entro il 31 ottobre 2024 utilizzando il Modello Redditi. Per la corretta dichiarazione, è necessario compilare il quadro RW per il possesso di criptovalute e il quadro RT per le plusvalenze superiori ai 2.000 euro (una volta dedotte le minusvalenze).
La scadenza è stata posticiapata con l’articolo 2, comma 6, e l’articolo 4, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 5 agosto 2024, n. 108, che hanno modificato, rispettivamente, l’articolo 11 del decreto legislativo 8 gennaio 2024, n. 1, e abrogato l’articolo 38 del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13. A seguito di tali interventi, il termine per la presentazione del modello REDDITI PF 2024 è fissato al 31 ottobre 2024 (in luogo del 15 ottobre 2024).
Sanzioni per il superamento delle scadenze
Le sanzioni per il mancato rispetto del termine per il tempestivo invio della dichiarazione dei redditi (entro il 31 ottobre) dipende dalle circostanze:
Senza dovute imposte: se non sono dovute imposte, la sanzione è di €25, che corrisponde a un decimo di €250 a condizione che venga fatta entro 90 giorni dalla scadenza.
Con imposte dovute: in presenza di imposte non pagate, la sanzione base è di €250 (previo invio della dichiarazione nei 90 giorni dalla scadenza), oltre a sanzioni e interessi secondo quanto previsto dall’art. 13 D.Lgs. 472/1997 (Ravvedimento Operoso).
Ravvedimento Operoso
Se non hai mai dichiarato le tue criptovalute o lo hai fatto solo parzialmente, esiste una procedura fiscale chiamata “Ravvedimento Operoso”. Questa procedura permette di regolarizzare la propria situazione con sanzioni ridotte rispetto a quelle che si applicherebbero in caso di persistente omissione nella dichiarazione. È consigliabile avvalersi del Ravvedimento Operoso quanto prima.
Servizio Tasse & Report di Young Platform
Young Platform offre un servizio Tasse & Report che include tre diversi servizi, ognuno progettato per soddisfare specifiche esigenze fiscali legate alle criptovalute.
1. Report Fiscale di Young Platform
Questo report è ideale per chi necessita di contabilizzare solo le operazioni e le criptovalute detenute su Young Platform dal 2019 a oggi. Gli sconti fino al 90% offerti ai membri dei Club si applicano solo a questo report e sono accessibili dalla versione Web.
2. Report Fiscale Integrato per Exchange, Wallet e Blockchain terzi:
Verrà reso disponibile nei prossimi giorni. Diverso dal primo, questo report è utile per chi deve integrare le informazioni da diverse piattaforme, blockchain o wallet dal 2016 a oggi. I membri dei Club riceveranno uno sconto dedicato quando il report sarà rilasciato.
3. Consulenza con Commercialisti Esperti in criptovalute:
La community di Young Platform può richiedere consulenze con commercialisti selezionati, esperti nel settore delle criptovalute.
Per chi usa solo Young Platform: Il primo Report fiscale attualmente in pre-sale è l’ideale se desiderate contabilizzare le vostre criptovalute.
Per chi usa altri echange: Vi consigliamo di attendere il rilascio del secondo Report fiscale integrato, per aggiungere alle transazioni effettuate su Young Platform, quelle su altri exchange, wallet e blockchain.
Le plusvalenze generate da cripto-attività che superano i 2.000 euro sono tassate con un’imposta sostitutiva del 26%. La tassazione avviene nel Quadro RT del modello Redditi Persone Fisiche.
Dal 1° gennaio 2023, si sono verificati importanti cambiamenti nella modalità di dichiarazione delle cripto-attività all’interno del Quadro RT della dichiarazione dei redditi. Questi aggiornamenti, introdotti dall’Agenzia delle Entrate, mirano a semplificare e rendere più chiara la dichiarazione delle plusvalenze generate da investimenti in criptovalute. Vediamo quindi in questo articolo come compilare il nuovo Quadro RT per la dichiarazione delle plusvalenze e minusvalenze per l’anno fiscale 2023.
Aggiornato il 16 maggio 2024
Cos’è cambiato?
Fino al 31 dicembre 2022, le plusvalenze generate dalle cripto-attività dovevano essere dichiarate nella Sezione II del Quadro RT, precisamente dai righi RT21 fino a RT30. Per quanto riguarda le minusvalenze, queste andavano inserite nella Sezione V, occupando i righi da RT92 a RT95. In sostanza, tutte le informazioni relative sia alle plusvalenze che alle minusvalenze erano concentrate all’interno di un’unica sezione del Quadro RT.
Con l’anno fiscale 2023, però, è stata introdotta una novità significativa: l’Agenzia delle Entrate ha stabilito delle sezioni appositamente dedicate alle cripto-attività. Questo cambiamento si riflette nella creazione delle:
Sezione II-B, “Plusvalenze derivanti dalla cessione di cripto-attività”, che va compilata utilizzando i righi da RT31 a RT39 per dichiarare le plusvalenze del 2023.
Sezione V, “Minusvalenze non compensate nell’anno”, dove riportare le perdite subite nel 2023 che andranno ad ammortizzare l’importo da pagare nei quattro anni successivi. Nota bene: chi ha aderito alla Rivalutazione di novembre 2023 o farà il Ravvedimento Operoso non può dedurre le minusvalenze degli anni precedenti al 2023.
Sezione VIII, “Cripto-attività: valutazione del valore nominale”, righi RT 107-108, per chi ha aderito alla Rivalutazione al valore normale. Questa opzione è scaduta e qui vanno indicati solo i valori di chi ha già rivalutato.
Un’altra novità importante introdotta, è la possibilità di compilare, per l’anno di imposta 2023, più moduli del Quadro RT da riportare all’interno della dichiarazione dei redditi.
Come calcolare le plusvalenze
Le plusvalenze vanno indicate in Euro nel Quadro RT. L’imposta del 26% viene applicata solo se i guadagni superano i 2.000 euro nell’anno fiscale.
Nota bene: Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza.
Il calcolo delle imposte può risultare complesso, soprattutto se si possiedono più wallet o si utilizzano piattaforme DeFi. Ti invitiamo a dare un’occhiata alla funzionalità“Tasse & Report” di Young Platform. Qui sono disponibili diversi servizi, tra cui l’acquisto di un Report fiscale dove puoi aggregare diversi wallet, fac simile del Quadro RT e una consulenza con un commercialista esperto.
Rigo RT31 – Totale dei corrispettivi : inserisci il corrispettivo in euro generato delle plusvalenze generate dalla cessione (vendita) o ricezione (airdrop, reward staking, yield farming, play to earn ecc) di criptovalute dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Ad esempio, se hai venduto € 50.000 di BTC dichiara l’intera quantità, € 50.000 di BTC.
Rigo RT32 – Totale dei costi o dei valori di acquisto: inserire il prezzo di acquisto o eventualmente rideterminato delle criptovalute. Inserire una “x” (RT32 colonna 1) su “costo rideterminato” se ci si è avvalsi dell’opzione per la rideterminazione del costo di carico di ciascuna critpo attività posseduta al 1° gennaio 2023 ex art.1 co.133 a 135 L.197/2022).
Rigo RT33 – Plusvalenze (RT31 – RT32 col 2): calcolare la differenza tra il valore inserito in RT31 (corrispettivi in euro dati dalla vendita delle criptovalute) meno il valore inserito in RT32 (ovvero il prezzo di costo) e inseriscilo nella casella. Hai generato una plusvalenza imponibile qualora la differenza ti dia un valore maggiore a € 2.000.
ovvero Minusvalenze: questa casella è da compilare se – al contrario – RT32 ha un valore maggiore di RT31. Ciò significa che hai venduto le criptovalute a un prezzo più basso rispetto al prezzo di acquisto, generando una perdita. Hai generato una minusvalenza che puoi recuperare se supera i € 2.000.
Se hai generato plusvalenze più basse di € 2.000 la compilazione di questa sezione è completata perché non vi è tassazione.
Se hai generato plusvalenze che superano i € 2.000, inserisci l’intero importo.
Se hai generato minusvalenze che superano i € 2.000, inserisci l’intero importo.
Rigo RT34 – Eccedenza minusvalenze anni precedenti: la casella è in grigio perché per l’anno fiscale 2023 non va riportata.
Rigo RT35 – Eccedenza minusvalenze certificate dagli intermediari:
di cui anni precedenti: la casella è in grigio perché per l’anno fiscale 2023 non va riportata.
Rigo RT36 – Differenza (RT33 col. 2 – RT34 – RT35 col. 2): dal momento che RT34 e RT35 per l’anno fiscale 2023 non sono da riportare, inserire il valore di RT33 (Plusvalenze).
Rigo RT37 – Imposta sostitutiva (26% dell’importo di rigo RT36): calcolare il 26% del valore indicato in RT36.
Rigo RT38 – Eccedenza d’imposta sostitutiva risultante dalla precedente dichiarazione non compensata: per l’anno fiscale 2023 non va compilato.
Rigo RT39 – IMPOSTA SOSTITUTIVA DOVUTA: inserire quanto riportato in RT37.
Eccedenza di minusvalenze – Sezione V
Se in un anno hai solo registrato delle minusvalenze, cioè delle perdite, che hai inserito in RT33 “ovvero Minusvalenze”, non sei obbligato a dichiararle ai fini fiscali. Tuttavia, può essere utile segnalarle comunque nel Quadro RT del modello Redditi PF. Questo perché le minusvalenze non compensate possono essere utilizzate nei successivi quattro anni per ridurre le tasse su eventuali guadagni futuri. Se le tue perdite superano i 2.000 euro, potrai sfruttarle per compensare altre plusvalenze, ovvero i guadagni che potresti realizzare. Se vuoi utilizzarle, inserisci l’importo di RT33 “ovvero Minusvalenze” anche in Sezione V, RT94 SEZ II-B, Colonna 5 “Eccedenza relativa al 2023”.
Versamento dell’imposta con il modello F24
Il versamento dell’imposta deve essere fatto entro la scadenza ordinaria di pagamento delle imposte sui redditi, il 30 giugno 2024. Il codice tributo da utilizzare con modello F24 èè il 1715 o 1716 “Imposta sostitutiva sulle plusvalenze di cui all’art. 67, comma 1, lett. da c-bis) a c-quinquies) del TUIR.” Indicare quindi:
Codice tributo: 1715 o 1716
Rateizzazione: niente
Anno: 2023
Importo: quello inserito in Sezione II-B RT37 (oppure in Sezione VIII RT107 Colonna 2 se hai scelto la Rivalutazione).
Nota bene: questo pagamento può essere fatto contestualmente a quello per l’Imposta di Bollo. Leggi quindi: Come compilare il Quadro RW e pagare l’F24.
La funzionalità Tasse & Report di Young Platform
Il servizio di Report fiscale di Young Platform offre una soluzione completa per la gestione fiscale delle criptovalute, consentendo di ottenere tutta la documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi dell’anno in corso e per regolarizzare le posizioni fiscali degli anni precedenti.
Questo servizio è estremamente accessibile, con prezzi che partono da €9,99, basati sul numero di transazioni effettuate, rendendolo una scelta vantaggiosa per chi cerca una soluzione affidabile per la dichiarazione fiscale delle proprie criptovalute.
Grazie alla partnership con un partner italiano, Young Platform facilita l’aggregazione delle informazioni di vari wallet in un unico report dettagliato, semplificando la dichiarazione delle criptovalute e garantendo la conformità con le normative fiscali italiane, specialmente con le nuove opportunità di regolarizzazione offerte dalla Legge di Bilancio 2023. Inoltre, Young Platform propone consulenze personalizzate con commercialisti esperti,offrendo un supporto indispensabile per navigare il complesso panorama fiscale e risolvere eventuali dubbi.
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Questioni come le tasse e la regolamentazione, a volte, possono rovinare le soddisfazioni date dalle nostre crypto, o persino impedirci di acquistarle. Vogliamo sollevarti il più possibile da queste preoccupazioni, fornendoti tutte le risorse che abbiamo a disposizione, come la consulenza specializzata.
Per questo abbiamo pensato di raccogliere il nostro network di commercialisti esperti del settore, e creare un portale che ti permetta di accedere ai loro servizi in modo semplice e conveniente.
Con il supporto di un commercialista esperto in criptovalute, potrai esporre la tua situazione personale. Insieme, individuerete la migliore strategia dichiarativa basata sui tuoi investimenti e movimenti di asset digitali, anche di anni precedenti, ottimizzando la tua posizione fiscale.
Per richiedere un appuntamento, è sufifciente accedere alla sezione “Tasse & Report” dell’exchange e cliccare sul banner dedicato. Ricorda che la scadenza per il pagamento delle imposte è il 30 giugno 2024 e c’è una grande affluenza di richieste. Non rischiare di rimanere senza assistenza durante la dichiarazione dei redditi.
Vendiamo dunque quali sono i vantaggi della consulenza con i commercialisti di Young Platform.
Esperienza specifica nel settore delle criptovalute
I commercialisti di Young Platform sono specializzati nel settore delle criptovalute. Questa specializzazione è fondamentale, dato che la normativa fiscale relativa alle cripto-attività è complessa e in continua evoluzione. Avere un esperto che comprende profondamente sia gli aspetti tecnici che quelli normativi delle criptovalute può fare la differenza nella corretta gestione delle tue finanze.
Integrazione con i Report Fiscali di Young Platform
Uno dei principali vantaggi di utilizzare i commercialisti di Young Platform è l’integrazione diretta con i report fiscali generati dalla piattaforma. Questi report sono progettati per fornire una panoramica chiara e completa di tutte le transazioni e attività cripto dell’utente, semplificando enormemente il processo di dichiarazione dei redditi e di ravvedimento operoso. Grazie a questi dati accurati e dettagliati, il tuo commercialista può garantire che ogni elemento della dichiarazione sia corretto e ottimizzato.
Supporto personalizzato per le tue esigenze specifiche
Ecco un elenco puntato che riassume i servizi offerti da un commercialista specializzato di Young Platform:
Valutazione dettagliata della situazione personale: assicurati di considerare ogni dettaglio rilevante per non rischiare omissioni importanti.
Definizione della strategia dichiarativa ottimale: basata sugli investimenti e movimenti effettuati, per massimizzare i benefici fiscali.
Supporto nella compilazione dei quadri RW e RT: guida nella corretta dichiarazione dei valori, essenziale in caso di cash out significativi.
Assistenza per piattaforme problematiche: consigli su come procedere se i capitali sono allocati su piattaforme che non permettono l’estrazione dei dati o sono state compromesse.
Gestione di portafogli bloccati: supporto in situazioni di accesso limitato ai tuoi asset digitali.
Consulenza specifica per superamenti di soglie: assicurazione che le tasse siano pagate solo se dovute e strategie sicure per i cash out.
Istruzioni per l’archiviazione della documentazione: orientamento su come conservare i documenti necessari per la dichiarazione dei redditi e eventuali accertamenti.
Preparazione alla difesa in caso di accertamento:iIdentificazione della documentazione da conservare per una difesa efficace.
Calcolo di sanzioni per anni precedenti: gestione delle dichiarazioni integrative e del ravvedimento operoso.
Risposte a dubbi e possibilità di chiedere delucidazioni: spazio aperto per chiarire ogni incertezza.
Consulenza su argomenti avanzati: supporto in questioni complesse come l’avvio di attività imprenditoriali legate alle criptovalute, l’accettazione di pagamenti in cripto, trasferimenti all’estero, eredità, e donazioni.
Velocità nel processo di dichiarazione e Ravvedimento Operoso
In caso di errori o omissioni nelle dichiarazioni precedenti, i tuo commercialista di guiderà nel processo del ravvedimento operoso, così da renderla gestibile e meno onerosa, con la sicurezza di ridurre al minimo eventuali sanzioni grazie all’intervento tempestivo.
Non aspettare che si avvicini la scadenza fiscale o che emergano complicazioni: contatta oggi stesso il tuo commercialista per aiutarti a navigare il mondo fiscale delle criptovalute con facilità e sicurezza. Così potrai concentrarti su ciò che conta di più: il tuo investimento e la crescita del tuo portafoglio crypto.