Uniswap ha scelto la blockchain di Polygon, perché?

Uniswap: ora live su Polygon!

La versione 3 di Uniswap si sposta su PoS Chain, la blockchain di Polygon. Scopri in che modo questo migliorerà l’exchange decentralizzato

Novità in vista per Uniswap! Dopo l’aggiornamento alla versione 3 nel Maggio 2021, l’exchange decentralizzato è pronto a dare una marcia in più ai suoi smart contract. Si tratta di un cambio di blockchain: da Ethereum a Polygon. Perché Uniswap ha optato per il network Polygon? Cosa cambierà col passaggio? Vediamolo insieme! 

Polygon, scelgo te!

Uniswap, l’exchange decentralizzato più conosciuto ed utilizzato, ha scelto di trasferire i suoi smart contract sulla PoS Chain di Polygon. La proposta del passaggio a un’altra blockchain (in questo momento Uniswap opera su Ethereum) è stata avanzata da Mihailo Bjelic, Co-founder di Polygon, che il 20 Novembre 2021 ha pubblicato sul forum di governance del DEX la sua proposta.

Un mese dopo si è svolta la votazione per approvare o meno il trasferimento verso il network di Polygon, in cui hanno espresso il loro voto 72.6 milioni di utenti della community. Il 99.3% ha risposto sì. Come si è svolta la votazione? Secondo la procedura descritta sempre nel forum: hanno diritto al voto tutti i possessori di UNI, il token ERC-20 di Uniswap, e il peso del voto dipende dalla quantità di token posseduti. 

Ripassone: il network Polygon

Polygon nasce come una blockchain basata in parte su Ethereum con lo scopo di risolvere i suoi problemi di scalabilità

Come Optimism e Arbitrum, già supportati da Uniswap, Polygon è definito soluzione Layer 2 o L2, ossia una blockchain indipendente, ma costruita sulla base del codice di Ethereum.

L’obiettivo? Gestire qualsiasi picco di transazioni senza peggiorare in nessun modo il servizio in termini di velocità, sicurezza e costi. Ora come ora Polygon è molto più di una semplice blockchain: è un network per lo sviluppo di progetti DeFi altamente scalabili

Una delle tecnologie che adotta il network Polygon, è il protocollo della PoS Chain. La PoS Chain fornisce l’infrastruttura che garantisce un meccanismo Proof-of-Stake a tutte le blockchain che decidono di basarsi su quella di Polygon. Questo meccanismo di consenso risolve i limiti del Proof-of-Work tra cui la scalabilità e utilizza il token MATIC per lo staking e le commissioni di rete. 

Perché Uniswap si trasferisce su Polygon?

Bjelic spiega il perché della proposta avanzando 5 punti a favore del trasferimento delle transazioni sul network Polygon. Eccole illustrate in breve: 

  1. Il network Polygon è la soluzione L2 più forte al momento. È leader nella scalabilità di Ethereum e nello sviluppo della DeFi. Alcuni numeri? Polygon ospita più di 3.000 applicazioni, ha eseguito più di un miliardo di transazioni e conta più di 100 milioni di address. 
  2. Il network Polygon può portare tantissimi benefici a Uniswap, in termini di:
  • Numero di utenti: i progetti che si sono spostati su PoS Chain hanno visto crescere in maniera significativa il loro numero di utenti. Un esempio? Aave ha registrato più di 700 mila utenti, 10 volte tanto rispetto a quando operava su Ethereum L1. 
  • Costi: con la blockchain di Polygon le commissioni sono fino a 1000 volte inferiori rispetto a Ethereum. Usare Uniswap sarà più economico!
  • Utenti più attivi: se ci sono meno commissioni, gli utenti sono più invogliati a prendere parte al progetto.
  • Visibilità sul mercato: Se Polygon è una soluzione allettante per le applicazioni su Ethereum ed è in forte crescita, Uniswap ha il prestigio di essere il primo exchange decentralizzato della sua generazione e attualmente il secondo DEX in classifica per valore bloccato nel suo protocollo. Insieme potrebbero salire in cima alle classifiche della DeFi.   
  1. Il network Polygon completa le potenzialità di Uniswap, solo insieme possono portare strumenti e funzionalità innovative per la DeFi. In vista di questo progetto, il team di Polygon investirà 15 milioni di dollari per attirare i fornitori di liquidità su Uniswap con incentivi speciali e altri 5 milioni per la fondazione di una DAO focalizzata sul passaggio alla completa adozione della blockchain di Polygon.
  2. Il network Polygon funziona. È stato testato e messo alla prova,  dal suo rilascio ha ottenuto solo risultati positivi. Uno di questi è che al momento per trasferire ETH bastano pochi centesimi.
  3. Il network Polygon condivide i valori di Uniswap. Nascendo entrambi nell’ecosistema di Ethereum, questi due progetti sono allineati con la sua etica e i suoi principi. Polygon e Uniswap fanno parte della stessa famiglia e, da brave cugine, condividono la mission di migliorare l’infrastruttura di Ethereum e di incoraggiarne la diffusione.

La community di Uniswap sembra entusiasta di questo cambio di rotta. Non si tratta solo di ottenere vantaggi economici ma anche di ribadire le idee su cui si fonda la DeFi. Rendere i servizi più aperti e fruibili da tutti porta progetti come Uniswap e Polygon vicini ai loro ideali.

MIT, Harvard e Oxford insieme per studiare il Web3

DAO gli studenti di Harvard, Oxford e MIT studiano il Web3

Grazie a EduDAO, gli studenti delle università più prestigiose avranno la possibilità di studiare aspetti e applicazioni innovative della blockchain

Cosa penseresti se ti dicessimo che gli studenti di Harvard, Oxford, Berkley e MIT si stanno riunendo? No, niente mega party in stile Spring Break. I dipartimenti dedicati allo studio della blockchain di alcune tra le più prestigiose università del mondo stanno costruendo una DAO per studenti. Scopri di cosa si tratta!

Cos’è EduDAO?

BitDAO e gli investitori di Mirana Ventures hanno collaborato con studenti universitari statunitensi, cinesi e inglesi per fondare EduDAO. BitDAO è una organizzazione autonoma decentralizzata che si occupa di promuovere progetti DeFi fornendo tutti gli strumenti utili. Il suo intento è quello di finanziare progetti specifici nei campi della formazione e della ricerca. Con EduDAO invece il tema di studio sono la blockchain e il Web3. 

Qual è la mission di EduDAO? 

Le DAO ormai sono il modo più veloce per raccogliere fondi o dare vita a progetti che coinvolgono tante persone su internet. Con quale scopo nasce EduDAO? Finanziare ricerche universitarie sull’innovazione della blockchain e del Web3, mettendo in contatto studenti da tutto il mondo. Grazie a questa DAO gli studenti potranno collaborare e condividere informazioni. L’obiettivo da raggiungere a breve termine è quello di promuovere la ricerca universitaria, sul lungo periodo è democratizzare l’istruzione. Non importa a quale università sei iscritto o dove vivi, se hai voglia di studiare ti basta una connessione internet. 

Ci sarà un EduDAO token? 

No, anche se di solito le DAO rilasciano un token che viene usato dai membri per prendere le decisioni, EduDAO ha deciso di gestire diversamente questo aspetto. Le scelte della DAO saranno votate attraverso un wallet multisig: la maggioranza dei membri della DAO dovranno confermare ogni transazione legata a una decisione con le proprie chiavi private. Non sarà quindi richiesto di possedere un certo token. 

Il progetto è appena stato rivelato e, anche se non c’è ancora nulla di concreto, EduDAO ha tutte le carte in regola per far parlare di sé. 

E tu quanto ne sai di criptovalute e blockchain? Su Young Platform Step puoi trovare tantissime informazioni e una community tutta italiana!

Scarica Step!

Celebrato il primo matrimonio nel Metaverso

Primo matrimonio nel Metaverso

Perché qualcuno sceglie di sposarsi con le sembianze del proprio avatar? Ecco i retroscena delle nozze di Dave e Traci, sposi in salute e malattia, finché blackout non li separi, nella realtà virtuale

Una coppia statunitense si è sposata nel Metaverso, a riportarlo è il New York Times. Nello stesso momento in cui si celebrava la cerimonia in presenza nel New Hampshire, gli avatar di Dave e Traci hanno pronunciato il fatidico sì. 

Oggi sposi nel Metaverso

Dave e Traci Gagnon, rispettivamente di 60 e 52 anni, si sono conosciuti per la prima volta nel 2015 ad una festa aziendale. Non un evento aziendale qualsiasi, ma un party organizzato nel Metaverso Virbela. Dopo aver annunciato il fidanzamento, hanno deciso di sposarsi anche virtualmente, nello stesso modo in cui si sono incontrati. La sposa è stata accompagnata all’altare, il paggetto e la ragazza dei fiori sotto forma di avatar hanno fatto il loro dovere. Gli abiti degli sposi sono stati ricostruiti sugli abiti reali indossati da Dave e Traci. 

Perché sposarsi nel Metaverso?

Con la pandemia e il distanziamento sociale le persone si sono organizzate per non rinunciare a festeggiare gli eventi importanti. La tecnologia è stata incorporata in tutte le cerimonie, alzi la mano chi si è laureato su Zoom! Una coppia addirittura si è sposata sul videogioco Animal Crossing. In ogni caso quasi tutti hanno previsto anche una componente in streaming. Come mai? Per coinvolgere chi non poteva essere presente fisicamente

Per partecipare da remoto, gli ospiti dei Gagnon hanno scaricato un software e creato il proprio avatar. Ma un matrimonio nel Metaverso significa anche poter organizzare un party mai visto prima. Dopo la cerimonia gli sposi possono portare gli invitati in qualsiasi parte del mondo, ricostruita in digitale. Parigi, Las Vegas… o la Luna!

Come funziona un matrimonio nel Metaverso?

Arriviamo al sodo. Come si organizza un matrimonio del genere? E la lista nozze? Tutti NFT? I wedding planner sono in allerta. Si preparano a modificare il loro metodo di lavoro, la loro professione diventerà sempre più simile a quella del direttore artistico e del regista – con qualche skill tecnica. Un matrimonio come quello dei Gagnon può arrivare a costare fino a 30.000 dollari, non esattamente alla portata di tutti. Piccolo disclaimer: i matrimoni nel Metaverso non sono riconosciuti legalmente (almeno non negli USA). 

Il Metaverso Virbela sta ricevendo sempre più richieste per eventi del genere. Non solo matrimoni, ma anche lauree o bar mitzvah. Del resto anche altre piattaforme come Decentraland e The Sandbox ci danno dentro in termini di festeggiamenti. Per il compleanno di Young Platform invece si festeggia sul Metaverso The Nemesis.  Un aspetto da non trascurare? Nei party del Metaverso non potrai mai avere capelli in disordine o outfit sgualciti 

I Tamagotchi entrano nel Metaverso: ecco gli Aavegotchi

Metaverse : Que sont les Aavegotchi ?

I Tamagotchi si evolvono ed entrano nel metaverso: il futuro degli animaletti digitali è sulla blockchain grazie al play-to-earn

Unire i Tamagotchi al play-to-earn: l’idea di Pixelcraft Studios è già un successo! Aavegotchi è un videogioco lanciato nel 2021, in cui i giocatori possono accudire e scambiare i loro Gotchi, dei simpatici fantasmini tutti diversi. Pronti a vivere gli anni Novanta sulla blockchain?

Cos’è Aavegotchi, il videogioco NFT basato su blockchain

Aavegotchi è un videogioco sviluppato da Pixelcraft Studios su Ethereum. Lo studio è guidato da Jesse Johnson, già famoso per aver creato la piattaforma di NFT Bullionix. Il team di sviluppatori ha programmato Aavegotchi seguendo la filosofia della “decentralizzazione graduale”. Quando lo sviluppo del videogioco sarà completo, sarà totalmente nelle mani della community. La DAO che si occuperà di gestire Aavegotchi si chiama AavegotchiDAO, e già ora ha il potere di votare e influenzare la roadmap di Pixelcraft.

L’universo di Aavegotchi sfrutta il suo token GHST per incentivare gli utenti a partecipare alla creazione del videogioco. I GHST servono per comprare Gotchi, terreni, accessori e per migliorare i tuoi fantasmi preferiti! Piccola curiosità: Aave, in finlandese, vuol dire “fantasma”. 

Come funzionano gli Aavegotchi

I Gotchi sono dei fantasmi pixellati che vivono nella blockchain di Ethereum. Il loro mondo, il Gotchiverse, è diviso in tre zone distinte: “The Citaadel”, “The Grid” e “The Beyond”. Per ottenere il tuo NFT, hai due possibilità: puoi comprarlo su un marketplace, oppure puoi aspettare gli eventi chiamati Haunt. Durante questi eventi puoi comprare dei portali e “rianimare” un Aavegotchi.

Ogni Aavegotchi può avere diverse caratteristiche come Energia e Aggressività. Tutte queste caratteristiche sono specifiche per ogni NFT, quindi ogni Gotchi è unico. Per migliorarli, puoi mandarli in missione, farli combattere nell’Aarena o fargli sconfiggere dei nemici nella Griglia. Anche gli accessori contribuiscono a migliorare il tuo Gotchi, non trascurarne il look!

Ma a che altro serve migliorare i tuoi amici pixellati? Ogni caratteristica contribuisce a far diventare il tuo NFT più raro. La rarità dei tuoi Gotchi è molto importante per il “rarity farming”. Durante questi eventi, i fantasmi più rari otterranno GHST e li offriranno ai loro padroni. Per questo, i fantasmi più rari sono anche quelli con un valore maggiore: vuoi vendere a malincuore il tuo Gotchi migliore? Puoi farlo senza problemi su un qualunque marketplace per NFT, oppure puoi usare il Baazaar di Aavegotchi!

Cosa c’entra Aave in tutto questo?

Aave è un protocollo di prestito DeFi in cui si possono bloccare le proprie criptovalute e ricevere una percentuale di “aToken” come ricompensa. Sono proprio questo tipo di token firmati Aave che permettono di creare gli Aavegotchi attraverso i portali del gioco. Ogni Aavegotchi contiene degli aToken che grazie al protocollo Aave generano automaticamente ricompense nel tempo. Quindi il tuo Aavegotchi acquisirà maggior valore nel tempo non solo grazie alla personalizzazione o agli eventi, ma anche solo svolazzando nell’etere. 

Come si entra nel Gotchiverse?

Entrare a far parte del mondo degli Aavegotchi è molto facile. Ti basta avere un wallet come MetaMask e acquistare GHST, e il gioco è fatto! Una volta che sei dentro, acquista un Portale sul Baazaar e scegli il tuo fantasma tra i 10 che vengono generati. Scegli bene, perché gli altri 9 torneranno nella blockchain per sempre!

A questo punto non ti resta che dare un nome al tuo NFT e dargli tutte le attenzioni di cui ha bisogno! Accarezzalo ogni dodici ore per renderlo felice e farlo diventare sempre più raro. Non dimenticare di provare i mini-giochi creati dalla community… oppure crea il tuo mini-gioco personale, e poi pubblicalo! Le possibilità del Gotchiverse sono infinite: cosa aspetti a provarlo?

La Blockchain sta diventando la norma?

Blockchain 5 settori in cui viene usata

La tecnologia della blockchain non viene applicata solamente per il mercato delle criptovalute. È una risorsa super versatile che sta trovando diversi casi d’uso nella vita quotidiana

Nello scorso episodio si era affrontato l’argomento Bitcoin, ora facciamo un passo indietro e dedichiamoci alla tecnologia che rende possibile l’esistenza di ogni criptovaluta: la blockchain. Questa tecnologia si sta diffondendo un po’ in tutti i campi fino a diventare la norma, vediamo 5 settori in cui viene usata!

1. Blockchain per il ridesharing

In che modo la blockchain può essere utile quando decidi di viaggiare in modalità sharing? Le app che usano la blockchain tracciano i pagamenti e gli spostamenti in maniera sicura. Inoltre gestire le transazioni su blockchain è vantaggioso per gli autisti che non dovranno dividere le loro entrate, versando una percentuale alla piattaforma per cui lavorano. Un esempio di questo servizio è Helbiz, scopri come funziona nel video di Young Pills.

2. Economia, Banche, Fintech

La blockchain non ha creato solo un nuovo sistema economico, sta rivoluzionando anche quello vecchio! Grazie a questa tecnologia molti servizi già esistenti saranno più trasparenti. Qualche esempio? La verifica dell’identità, la gestione patrimoniale, la verifica dell’origine delle merci e l’identificazione dei fornitori. Possiamo tutti dormire sonni tranquilli!

3. Voto elettronico su blockchain

La blockchain è l’asso nella manica dei governi per eliminare il rischio di attività fraudolente o di falsificazione durante le elezioni. Grazie alla blockchain potrai esprimere il tuo voto ovunque tu sia. Per votare non dovrai più raggiungere il tuo comune, la blockchain abbatte tutti i confini, anche quelli geografici. 

4. Medicina e sanità 

La blockchain essendo un database, è adatta a raccogliere qualsiasi tipo di informazioni. Medici e pazienti producono un’enorme quantità di dati ogni giorno, la blockchain è un sistema veloce e pratico per catalogarli e renderli accessibili senza più aver bisogno di pile e pile di scartoffie!

5. Tracciabilità alimentare

Forse non ci hai mai pensato ma l’industria alimentare deve rispettare alcune norme per garantire una produzione e un commercio regolare degli alimenti. Una di queste norme riguarda la tracciabilità: con la blockchain le industrie possono registrare e rendere pubblici i processi di supply chain. Le conseguenze positive possono essere la riduzione degli sprechi alimentari, il consolidamento delle relazioni di filiera, la possibilità per i consumatori di informarsi sui prodotti. La blockchain per la food safety!

La blockchain semplifica la vita!

Bitcoiner vs Etherean: tu da che parte stai?

Bitcoin ou Ethereum : quelle est ta communauté cryptographique ?

Sei team Satoshi o team Vitalik? Scopri il profilo del tipico fan di Bitcoin ed Ethereum in 7 punti

Quali sono le due criptovalute più famose? Bitcoin ed Ethereum! Sì, ma… qual è la migliore? Benvenuti nell’articolo dello scontro tra titani. Godzilla contro King Kong, Grifondoro contro Serpeverde, Pepsi contro Coca Cola. Per Bitcoin ed Ethereum la sfida non si fa solo nei mercati, ma anche sui social, a suon di meme. E tu da che parte stai? Se sei ancora indeciso, scopri se sei un Bitcoiner o un Etherean leggendo il loro profilo in 7 punti.

Sei un Bitcoiner se…

  1. Hai creduto nelle criptovalute fin dall’inizio e i tuoi amici sopportano dal 2009 i tuoi discorsi sulla blockchain;
  2. Per te Bitcoin non è solo una riserva di valore, è soprattutto libertà economica: decentralizzazione nel cuore!
  3. Tutte le sere prima di dormire reciti a memoria il manifesto cypherpunk
  4. Non ti stanchi mai di parlare di politiche monetarie, inflazione e di tutte quelle cose che rendono Bitcoin il Digital Gold;
  5. Ami i brand consolidati, sicuri e che ispirano fiducia;
  6. Sei minimalista (e monogamo) dentro: ma quali altcoin! Bitcoin sarà per te il solo e unico grande amore;
  7. Sotto l’albero di Natale non metti mai regali scontati (qualcuno ha detto pigiami in pile?), ma stupisci tutti con gift card di Bitcoin

Sei un Etherean se…

  1. Ti piace Bitcoin ma sai che le criptovalute possono fare di più, sei un inarrestabile crypto enthusiast! Per te Bitcoin sta alla cabina telefonica abbandonata lungo la strada, come Ethereum sta all’ultimo modello di smartphone;
  2. Bitcoin è troppo mainstream, Ethereum invece è più indie di Calcutta;
  3. Sei uno sviluppatore e l’ecosistema di Ethereum è il tuo personale parco giochi;
  4. Sei innamorato follemente della DeFi (la maggior parte dei progetti della finanza decentralizzata sono su Ethereum);
  5. Vorresti una società più egualitaria e trasparente, a partire dalla redistribuzione del benessere. Ethereum è per tutti;
  6. Collezioni arte digitale e ti spacci come lo Sgarbi degli NFT;
  7. Adori fare shopping di lusso. Via Montenapoleone? No, i marketplace su blockchain.

E per tutti gli altri? Cardano ha la reputazione di riunire nerd di tutto il mondo: vibes accademiche e studio minuzioso della blockchain; Dogecoin invece è la bandiera di chi non può vivere senza meme. Se il tuo sguardo è sempre oltre e l’innovazione non basta mai, Avalanche è la scelta giusta per te. Ogni crypto gang ha la sua. 

Questo è solo l’inizio, è arrivato il momento di esplorarle tutte!

Avalanche: la valanga che vuole travolgere Ethereum

Avalanche : la crypto DeFi veut remplacer l'Ethereum

Avalanche, la blockchain che vuole sostituirsi a Ethereum, fa scalpore tra le aziende mainstream: Vitalik Buterin dovrebbe cominciare a preoccuparsi?

Avalanche è stata una vera sorpresa nel mondo crypto. Nata come Ethereum killer, sarà in grado di spodestare ETH dal suo trono? La risposta è sì, almeno secondo alcuni esperti. Sia la Bank of America che Mastercard hanno mostrato interesse nel sistema altamente scalabile che promette Avalanche. Sarà abbastanza per superare Ethereum?

Una scalabilità superiore a quella di Ethereum

Una blockchain perfetta deve avere tre requisiti: scalabilità, decentralizzazione e sicurezza. Molte blockchain sono costrette a venir meno a uno di questi tre  aspetti per garantire gli altri due. Ethereum, per esempio, oggi riesce a supportare solo tra le 15 e le 45 transazioni al secondo, causando spesso rallentamenti nella rete e commissioni altissime. Avalanche invece riesce a garantire il massimo in termini di scalabilità, grazie a un innovativo sistema chiamato Snowball, sviluppato da Ava Labs.

Le potenzialità di Avalanche non sono passate inosservate. “[Avalanche] permette transazioni più rapide e a prezzi minori rispetto a blockchain alternative” ha scritto un team di analisti della Bank of America in una ricerca pubblicata il 10 dicembre. Grazie alle 4.500 transazioni al secondo garantite da Avalanche, la banca crede che questa blockchain e la sua crypto saranno adottate da un numero crescente di aziende.

Quali aziende hanno già puntato su Avalanche?

È vero, Avalanche è una rete abbastanza giovane. La blockchain, però, è già utilizzata e apprezzata, come dimostra il valore stellare della sua crypto: rispetto all’anno scorso, ha registrato (in data 16 dicembre 2021) un +3638%! Il merito è tutto dell’ecosistema innovativo creato ad hoc da Ava Labs.

Questo ecosistema versatile viene utilizzato ad esempio da Deloitte. L’azienda di consulenze sta sviluppando un sistema per facilitare e velocizzare la gestione degli aiuti umanitari in seguito a disastri naturali, sfruttando gli smart contract e le applicazioni decentralizzate. Anche Mastercard, colosso dei pagamenti, ha investito in Ava Labs, attirato dalle promesse di scalabilità e sicurezza dell’innovativa blockchain.

Nonostante questo, gli scettici dubitano che AVAX riuscirà a superare la crypto di Buterin. Tante Ethereum killer ci hanno provato, ma non ci sono riuscite. Eppure Avalanche, che recentemente ha accolto USDC nel suo ecosistema DeFi, sembra inarrestabile. La valanga riuscirà a travolgere Ethereum?

Storia di un marketplace NFT salvato dalla sua community

NFT: marketplace sur Tezos sauvée par la communauté

Grazie agli strumenti del Web3 su blockchain, una community è riuscita a evitare la chiusura definitiva di un marketplace NFT. Scopri tutta la storia! 

Cosa faresti se il tuo negozio di quartiere preferito chiudesse i battenti? E se Jeff Bezos facesse sparire Amazon nel nulla? Oltre a essere dispiaciuto, non potresti fare niente per cambiare le cose. Nelle realtà del Web3 su blockchain non è così. La storia che stiamo per raccontarti è quella di Hic et Nunc, un marketplace di token non fungibili su Tezos, riportato in vita dalla sua community dopo che il fondatore lo aveva chiuso. 

Cos’è Hic et Nunc?

Hic et Nunc è una piattaforma dove comprare NFT sulla blockchain Tezos. Il marketplace è stato rilasciato a Marzo 2021 da Rafael Lima, un artista brasiliano. Hic et Nunc non ha raggiunto i livelli di mercato di altri marketplace come OpenSea o SuperRare (per questo è un nome che forse non hai mai sentito), nel mese di Settembre 2021 ha toccato il suo picco con 15.42 milioni di dollari, contro i 2.72 miliardi di dollari di OpenSea. Tuttavia è sempre stato popolare tra gli artisti. Il suo punto forte? User experience e costi accessibili

Un marketplace di NFT chiuso senza preavviso

Dopo qualche mese Hic et Nunc è stato chiuso da Lima all’improvviso e senza avvisare nessuno, forse perché l’artista brasiliano non era soddisfatto della direzione che stava prendendo il progetto. A partire dall’11 Novembre 2021 gli artisti e i clienti della piattaforma non riuscivano più ad accedere. Si è scatenato il panico: gli NFT sarebbero stati persi per sempre? 

Gli NFT andavano portati in salvo 

L’obiettivo di partenza di Lima era dare un orientamento decentralizzato al suo progetto. Per questo oltre al marketplace, ha fondato un’organizzazione autonoma decentralizzata: HicetnuncDAO, o HDAO. Nonostante ciò, il progetto è sempre stato in mano a Lima, per questo gli artisti hanno temuto per un attimo che le loro opere d’arte fossero andate perse per sempre. Ma meno male che c’è la blockchain! I minting contract (i protocolli per la creazione di NFT), gli smart contract del marketplace e l’archivio dei metadati dei token non fungibili erano tutti registrati sulla blockchain di Tezos. Quindi potevano essere facilmente recuperati. Un utente di Hic et Nunc ha messo insieme i pezzi e rimesso online il marketplace. Ora la governance è affidata alla DAO. La sfida? Far risorgere dalle sue ceneri il progetto NFT abbandonato dal suo creatore.

Pepsi lancia una collezione di NFT su Ethereum

Pepsi NFT Ethereum

1843 NFT gratis, a tema musicale e generati da un algoritmo: ecco la nuova idea di Pepsi per entrare nel Web 3.0.

Dopo Adidas, anche Pepsi decide di entrare nel Web3 e organizzare un vero e proprio drop di NFT su Ethereum. Riservato ai cittadini degli Stati Uniti, la multinazionale ha deciso di creare 1893 immagini e di regalarne 1843 come NFT: arriva Pepsi Genesis Mic Drop.

Come funziona il Pepsi Mic Drop?

Pepsi è entrata nell’universo degli NFT in grande stile con un vero e proprio drop. Ha creato 1893 immagini che saranno regalate a coloro che per primi si iscriveranno sul sito del brand. Le immagini raffigurano dei microfoni con cappelli, baffi, occhiali e altri accessori completamente casuali. L’azienda ha creato un algoritmo ad hoc per generare queste immagini, prendendo ispirazione dai design dei prodotti classici Pepsi. Alcuni accessori sono più rari di altri, quindi ogni immagine avrà un valore diverso. Ogni NFT è davvero unico! Ma attenzione: a essere regalate saranno solo 1843 immagini. Cosa farà Pepsi con le altre 50? Rimaniamo aggiornati!

Ma perché Pepsi ha scelto dei microfoni? “Siamo sempre stati un marchio con una grande presenza nella musica e nella cultura pop” ha detto Todd Kaplan, vicepresidente dell’azienda. “Per questo, è normale per noi di Pepsi portare quella stessa presenza nel mondo degli NFT con un ‘mic drop’ di proporzioni epiche”. Pepsi ha collaborato con giganti della musica pop come Britney Spears e Beyoncé, quindi la loro entrata nel mondo degli NFT era scontata!

Un NFT drop diverso da tutti gli altri

Pepsi non è il primo brand famoso a lanciare una collezione di NFT su Ethereum. Anche Coca Cola, la diretta avversaria, è entrata su blockchain con i suoi NFT. Ma al contrario dei suoi predecessori, Pepsi ha regalato i suoi non-fungible token invece di farli comprare a prezzi altissimi. Se il drop avrà successo saranno sempre di più le aziende a regalare i propri NFT!

Sono entusiasta del fatto che Pepsi stia abbracciando una delle svolte tecnologiche più importanti di questi anni” afferma Gary Vaynerchuk, imprenditore appassionato di blockchain. “Gli NFT cambieranno per sempre il valore che diamo alle cose: questo è un momento fantastico per creare lealtà al brand e portare valore immenso alla comunità e ai fan”. Accumulare lattine in edizione limitata è roba passata: pronti a collezionare NFT sul vostro wallet?

Perché i social token sono la risorsa del Web3?

Social Token: à quoi servent-ils sur le Web3

I social token permettono alle persone di partecipare attivamente ai progetti decentralizzati. Per questo sono la chiave del successo per il Web3. Scopri perché!

Che cosa sono i social token? A cosa servono? I social token sono emessi da creator, personalità famose o community. Chi li possiede ha la possibilità di collaborare alle decisioni di una community e condividere la proprietà del valore creato insieme. I social token possono essere acquistati o ottenuti come ricompensa. Ci sono token legati a singole personalità e token che fanno riferimento a una comunità o a un progetto. Possono essere usati per prendere decisioni che riguardano la governance oppure solo per dedicare merchandise ed esperienze agli affezionati. La quantità di social token posseduti può determinare i diversi gradi di diritto di accesso alle attività. 

Social token, alcune applicazioni

In che modo i singoli creator usano i social token? Alcune personalità famose tokenizzano il proprio tempo: ogni token può essere riscattato in ore di consulenze o esperienze. Altri usano i social token per premiare chi li segue. È il caso di Osinachi, l’artista NFT nigeriano che regala i suoi token a chi partecipa alle sue mostre. Nel caso delle community, i social token sono usati da DAO, club calcistici o social network decentralizzati. I social token creano così delle micro-economie intorno a un progetto.

Il Web3 incontra i social token

Ma perché i social token sono la chiave del successo del Web3? Le applicazioni e gli strumenti del Web3 non hanno ancora avuto il tempo di guadagnarsi larga fiducia e utilizzo. Hanno però una risorsa: i token su blockchain. Mentre le realtà e le aziende legate al Web 2.0 costruiscono il loro prestigio sui numeri, sul successo ottenuto e mantenuto nel tempo e l’adozione mainstream, attualmente il valore dei prodotti del web3 è strettamente legato alle community che vi partecipano attraverso i token

I social token sono utili per attirare nuovi utenti e per mantenerli attivi. Aiutano i brand a creare fiducia nei loro prodotti. Chi possiede i social token di un certo progetto resta allineato alla community e non si sposta verso altri competitor. Per le aziende del Web3, i social token sono una risorsa di fidelizzazione e per la creazione di nuove abitudini di consumo. Tuttavia per un’azienda non è sufficiente coniare i propri social token per avere la certezza assoluta di successo. Gli utenti richiedono che i token aggiungano un valore reale ai prodotti, che le esperienze proposte siano di qualità, che la loro voce sia ascoltata. Per le aziende del Web3 creare la massima partecipazione è una sfida!