La Casa Bianca ha finalmente un piano per regolamentare crypto e DeFi

Criptovalute: il piano degli Stati Uniti tra regolamentazione e CBDC

Il governo degli Stati Uniti ha pubblicato il “primo quadro completo per lo sviluppo responsabile dei beni digitali”. Quali leggi dobbiamo aspettarci? È in arrivo il dollaro digitale?

Gli Stati Uniti hanno fatto un altro passo in avanti per la regolamentazione delle criptovalute: il 16 Settembre 2022 sul sito della Casa Bianca è stato pubblicato un documento intitolato “La Casa Bianca rilascia il primo quadro completo per lo sviluppo responsabile dei beni digitali. Si tratta di un report riassuntivo delle indagini sul settore crypto svolte da nove agenzie federali negli scorsi sei mesi e che serviranno ad attuare un piano legislativo. Il lavoro è il risultato dell’ordine esecutivo del Presidente Joe Biden pubblicato il 9 Marzo di quest’anno, che chiedeva alle agenzie federali di tracciare delle direttive per la regolamentazione del settore basandosi su sei aree di intervento come la protezione dei consumatori, la promozione della stabilità finanziaria, l’inclusione finanziaria. 

Negli ultimi sei mesi, le agenzie di tutto il governo, dal Dipartimento del Tesoro a quello della Giustizia, hanno lavorato insieme per sviluppare linee guida e raccomandazioni politiche relative a questi temi. Vediamo i punti salienti del documento!

Di cosa parla il documento della Casa Bianca?

Il documento redatto dalle agenzie federali si divide in 7 sezioni. Dai loro titoli si può già intuire il contenuto presentato dalla Casa Bianca, una serie di azioni che presto si concretizzeranno in leggi e indicazioni: 

  1. Proteggere i consumatori, gli investitori e le imprese;
  2. Promuovere l’accesso a servizi finanziari sicuri e convenienti; 
  3. Favorire la stabilità finanziaria;
  4. Promuovere l’innovazione responsabile;
  5. Rafforzare la nostra leadership finanziaria globale e la nostra competitività; 
  6. Combattere la finanza illecita;
  7. Valutare una valuta digitale della Banca Centrale degli Stati Uniti (CBDC).

Quali leggi sulle crypto sono indispensabili?

Il documento inizia da un dato significativo: il 16% degli americani adulti ha acquistato asset digitali. Questo dato si accompagna a una presa di posizione, gli asset digitali sono definiti dal governo statunitense “potenziali opportunità per rafforzare la leadership degli Stati Uniti nel sistema finanziario globale”, così come nel campo dell’innovazione tecnologica. I report delle agenzie federali promuovono in maniera esplicita la ricerca e lo sviluppo del settore della crittografia di nuova generazione, della programmabilità delle transazioni, della sicurezza informatica e delle protezioni della privacy. Il documento esprime grande fiducia nelle criptovalute come risorsa, ma allo stesso tempo chiede misure per contrastare i rischi legati agli asset digitali.

I principali rischi individuati dalle agenzie federali sono la volatilità e il pericolo di truffe: “le vere e proprie frodi, le truffe e i furti nei mercati degli asset digitali sono in aumento: secondo le statistiche dell’FBI, nel 2021 le perdite monetarie segnalate per le truffe di asset digitali sono aumentate di quasi il 600% rispetto all’anno precedente.” In questo contesto si fa riferimento anche alla mancata regolamentazione crypto che ha portato ingenti perdite per i consumatori in seguito al crollo dell’ecosistema di Terra (LUNA). Alla volatilità e al pericolo di truffe, si aggiungono anche i rischi legati al possibile riciclaggio di denaro e all’uso dei fondi per attività illecite. Tutto questo, secondo il documento della Casa Bianca, deve essere monitorato per garantire un uso in sicurezza degli asset digitali. In poche parole servono leggi che promuovano l’innovazione e allo stesso tempo contengano i rischi

In questo senso sono state avanzate proposte come l’incarico alla Securities and Exchange Commission (SEC) e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) di “perseguire in modo aggressivo le indagini e le azioni esecutive contro le pratiche illegali nel settore degli asset digitali”. O ancora, l’invito alla Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) a raddoppiare gli sforzi per monitorare i reclami dei consumatori e per far rispettare le pratiche sleali, ingannevoli o abusive. Insieme a una serie di iniziative per l’educazione e l’alfabetizzazione finanziaria, per sensibilizzare i cittadini all’utilizzo delle criptovalute e a imparare a individuare pratiche fraudolente. 

Gli Stati Uniti stanno preparando un piano per essere pronti ad ogni evenienza, il documento pubblicato il 16 Settembre presenta tutti i temi che poi la legislazione andrà ad approfondire. 

L’economia digitale è una risorsa per tutti 

Un aspetto interessante emerso nel documento della Casa Bianca è la consapevolezza che l’economia digitale è una vera opportunità per gli americani: “oggi la finanza tradizionale lascia indietro troppe persone. Circa 7 milioni di americani non hanno un conto in banca. Altri 24 milioni si affidano a costosi servizi non bancari, come l’incasso di assegni e vaglia, per le necessità quotidiane. E per coloro che utilizzano le banche, pagare con le infrastrutture finanziarie tradizionali può essere costoso e lento, soprattutto per i pagamenti transfrontalieri”. Per incoraggiare la diffusione dei servizi digitali, gli Stati Uniti prevedono di sviluppare sistemi di pagamento istantanei e network per gli asset digitali utilizzabili, inclusivi, equi e accessibili a tutti

La CBDC degli Stati uniti: work in progress!

Il report presenta anche una sezione intitolata “Esplorare una valuta digitale della Banca centrale statunitense (CBDC)”. Gli Stati Uniti stanno dunque valutando una forma digitale del dollaro americano che “ha il potenziale per offrire vantaggi significativi”. In che senso? Una Central Bank Digital Currency “potrebbe consentire un sistema di pagamento più efficiente, fornire una base per ulteriori innovazioni tecnologiche, facilitare transazioni transfrontaliere più veloci ed essere sostenibile dal punto di vista ambientale. Potrebbe promuovere l’inclusione finanziaria e l’equità, consentendo l’accesso a un ampio numero di consumatori.” Il progetto per la CBDC pare avviato anche se le agenzie federali ritengono opportuno svolgere ulteriori ricerche e considerazioni, soprattutto sul livello della tecnologia. 

Le critiche al report dell’amministrazione Biden 

Tutto ciò ha suscitato critiche e obiezioni da alcuni esponenti del settore crypto e politici all’opposizione che hanno definito il documento redatto dalle agenzie federali “superato e squilibrato” e non adatto a costruire un quadro legislativo. La Blockchain Association, che si occupa di sensibilizzare e migliorare le politiche inerenti al mondo crypto, ritiene che il report manchi di “raccomandazioni sostanziali”. La direttrice esecutiva della Blockchain Association, Kristin Smith ha spiegato che i resoconti delle agenzie federali sono “un’occasione mancata per consolidare la leadership statunitense nel settore delle criptovalute“, e li ha criticati perché troppo incentrati sui rischi delle criptovalute. Sheila Warren di Crypto Council for Innovation, un’altra realtà che si occupa di promozione crypto, ha dichiarato che il report non fornisce chiare linee guida politiche. Sulla stessa onda è la critica di Patrick McHenry, membro repubblicano Comitato per i servizi finanziari della Camera, secondo il quale il documento è troppo vago: “con regole chiare, questa tecnologia innovativa [criptovalute] può rivoluzionare i nostri mercati finanziari, modernizzare l’infrastruttura del nostro sistema di pagamenti e offrire nuove opportunità ai consumatori”. Per quanto riguarda il progetto della CBDC statunitense McHenry ha spiegato che “I repubblicani hanno sempre affermato che i benefici di un potenziale CBDC statunitense devono essere superiori ai rischi: questi rapporti non riescono a dimostrarlo”. 

Un punto di riferimento per la regolamentazione internazionale delle crypto?

Il documento della Casa Bianca e il quadro normativo che ne seguirà potrebbero essere l’ispirazione e la guida per tanti altri paesi. Questo è di certo lo scopo di Biden. Nel testo si può leggere che gli Stati Uniti intendono esplicitamente essere un esempio per la regolamentazione degli asset digitali: “Le agenzie statunitensi sfrutteranno le posizioni degli Stati Uniti nelle organizzazioni internazionali per comunicare i valori statunitensi relativi agli asset digitali. Le agenzie statunitensi continueranno e amplieranno il loro ruolo di leadership nel lavoro sugli asset digitali presso le organizzazioni internazionali e gli organismi di definizione degli standard, come il G7, il G20, l’OCSE, l’FSB, la Financial Action Task Force (FATF) e l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione.” Il tutto cercando di trasmettere i valori statunitensi della privacy, dei mercati liberi, della stabilità finanziaria, la protezione dei consumatori, la sostenibilità ambientale. 

NFT: la collezione dedicata a David Bowie presto disponibile su OpenSea

NFT: la collezione dedicata a David Bowie su OpenSea

L’icona del pop viene celebrata con una collezione di NFT: scopri l’omaggio di nove artisti del Web3 a David Bowie! 

David Bowie, l’artista senza tempo che negli anni ‘80 ha contribuito a definire il genere pop, sbarca su OpenSea con la collezione “Bowie on the Blockchain”. 

Il progetto prevede il lancio di una serie di NFT interamente dedicata al Duca Bianco. Gli NFT, in esteso Non-Fungible Token, sono prodotti digitali la cui unicità e valore sono garantiti grazie alla blockchain. Il trend degli NFT, che ha preso piede a partire dal 2021, spesso coinvolge artisti tradizionali, come cantanti, performer e pittori, aprendo le porte a nuovi orizzonti di arte digitale. 

Continua a leggere questo articolo per scoprire i dettagli sulla nuova collezione di NFT dedicata a David Bowie! 

Bowie on the Blockchain: i dettagli della collezione

Il progetto “Bowie on the Blockchain” è stato ideato dalla David Bowie Estate, associazione che si occupa di gestire il patrimonio artistico ereditato dal Duca Bianco. L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione con OpenSea, uno dei più importanti marketplace su cui acquistare NFT, e con il progetto We Love the Arts, fondato da Andrew Keller, artist manager e fondatore dell’azienda We Few Group operante nel settore della consulenza artistica, ed il regista Joaquin Acrich. We Love the Arts è interamente dedicato alle opere digitali del Web3.

I ricavi dell’iniziativa saranno devoluti alla vedova Bowie, Iman Abdulmajid, e alla sua associazione CARE, organizzazione umanitaria che da quasi 80 anni si impegna a contrastare la povertà e le diseguaglianze di genere in tutto il mondo. 

Gli NFT sono stati sviluppati sulla blockchain di Ethereum e sarà possibile acquistarli attraverso il marketplace di Opensea. Il lancio della collezione, inizialmente previsto per il 13 Settembre, è stato rimandato a data da destinarsi a causa della morte della Regina Elisabetta II. Questa decisione è stata criticata da molti fan di David Bowie: nel 2003 l’artista rifiutò il titolo di Cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico offerto da Buckingham Palace. 

Il progetto di NFT dedicati a David Bowie ha coinvolto numerosi artisti già affermati nel mondo della crypto art. La peculiarità dell’iniziativa è all’eterogeneità delle opere digitali, create da artisti con stili molto diversi tra di loro. Gli artisti NFT che hanno contribuito al progetto sono, nello specifico, nove. FEWOCiOUS, Defaced, Glam Beckett, JAKE, Jonathan Wolfe, Lirona, Nadya Tolokonnikova of PussyRiot, Osinachi e Young & Sick

Alcuni tra questi nomi rappresentano le più importanti personalità legate al settore NFT. FEWOCiOUS, a soli 19 anni, è riuscito a guadagnare con le sue opere digitali quasi 18 milioni di dollari. Cresciuto in un ambiente familiare poco accogliente, grazie agli NFT riesce ad esprimere le proprie emozioni e a comunicare con gli altri. Lo stesso artista si è definito un grande fan di David Bowie. 

Osinachi invece, artista cresciuto in un paese fortemente interessato agli NFT come la Nigeria, si distingue per le sue opere simili a collage e dai colori sgargianti. 

Su Twitter alcuni artisti hanno deciso di condividere dei piccoli dettagli sugli NFT sviluppati: al momento, però, non è possibile visionare interamente delle opere acquistabili su OpenSea. Dovremo accontentarci delle anteprime fatte trapelare dagli artisti e attendere il lancio ufficiale della collezione. 

Uno dei primi pionieri del Web? L’interesse di David Bowie per la tecnologia

La scelta di creare una collezione di NFT per onorare David Bowie risiede soprattutto nell’interesse dell’artista verso il mondo della tecnologia e del web. Negli anni ‘90, quando internet stava iniziando a farsi strada nella quotidianità, il cantante non solo lanciò il suo sito web ufficiale, ma anche un proprio Internet Service Provider. Grazie a questo servizio, Bowie diede ai suoi fan la possibilità di navigare in rete in modo sicuro e veloce e di accedere a contenuti esclusivi sulla sua vita privata. 

Bill Zysblat, ex-manager dell’artista, in un’intervista rilasciata a Billboard, ha commentato l’iniziativa sostenendo che David Bowie sarebbe sicuramente stato uno dei primi artisti a sfruttare le potenzialità del Web3

Sebbene l’iniziativa sia finalizzata esclusivamente alla raccolta di fondi per beneficenza, la notizia del lancio della nuova collezione NFT ha fatto storcere parecchi nasi all’interno della fanbase di David Bowie. 

L’annuncio del progetto è stato pesantemente criticato da alcuni utenti su Twitter. Duncan Jones, figlio di David Bowie, ha commentato negativamente l’iniziativa, criticando l’utilizzo degli NFT come strumento di fundraising.

Sempre di più gli artisti coinvolti nel mondo degli NFT

La collezione NFT su David Bowie non è di certo la prima iniziativa crypto lanciata da personaggi di spicco nel mondo della musica o in onore a grandi personalità ormai defunte. I Non-Fungible-Token, infatti, non sono esclusivamente disegni o opere grafiche, ma possono essere anche interi brani. 

A Maggio 2022 Snoop Dogg, rapper americano e rappresentante di spicco del genere g-funk, e Steve Aoki, dj americano, hanno lanciato un album disponibile come NFT. L’ascolto dei brani è riservato esclusivamente ai possessori del token Snoop Stashbox o Aokiverse Passport NFT, token creati dagli artisti per celebrare eventi precedenti. 

Anche Madonna, “La regina del pop”, a Maggio 2022 ha deciso di lanciare una propria collezione di NFT composta da tre pezzi d’arte digitale. 

Il progetto, intitolato “Mother of Nature” e acquistabile su SuperRare, è stato creato con la cooperazione di Beeple, noto artista specializzato in NFT. Così come per la collezione di David Bowie, il ricavato della vendite delle opere è stato devoluto a tre organizzazioni benevole: The Voices of Children Foundation, The City of Joy e Black Mama’s Bail Out. 

Con “Space Oddity” nelle cuffie, non ci resta che attendere lo sbarco di David Bowie sulla blockchain. 

La nuova piattaforma di Gala Games: dopo i videogiochi decentralizziamo la musica!

Gala Crypto: NFT musicali nella nuova piattaforma Web3

Scopri la piattaforma Web3 sviluppata da Gala Games dedicata alla musica. Con NFT musicali crei le tue playlist e ottieni la crypto GALA!

Gala Games è una piattaforma crypto per lo sviluppo di giochi creata nel 2019 da Eric Schiermeyer e Michael McCarthy. Gala Games vuole offrire un ecosistema dedicato al crypto gaming in cui gli sviluppatori possano lavorare con facilità e dove gli utenti abbiano il pieno controllo (anche economico) delle risorse di gioco. Sull’applicazione crypto di Gala Games gli utenti possono scaricare videogiochi Web3 e scambiare item di gioco in versione NFT. In qualche anno la crypto Gala ha scalato la classifica, redatta dalla piattaforma di ricerca Messari.io, dei token più capitalizzati del settore del crypto gaming, occupando il quarto posto. In questa classifica ai primi tre posti troviamo rispettivamente da The Sandbox, Axie Infinity e Enjin.

Gala Games ultimamente ha ampliato i suoi orizzonti: dopo i videogiochi crypto, Gala è pronta a dire la sua anche nel campo della musica e del cinema. La sua espansione è rivolta all’intero settore dell’intrattenimento. A questo proposito sono nati Gala Music e Gala Film, continua a leggere per esplorare queste innovative dapp

Gala Games, il paradiso del crypto gaming 

Gala Games è una piattaforma dove creando e giocando a videogiochi si ottengono ricompense nella crypto Gala. Il funzionamento di Gala Games è simile a quello della nota piattaforma web per la distribuzione di contenuti digitali Steam. Su Gala però è anche possibile acquistare e vendere item, skin e oggetti sotto forma di NFT utilizzando i token di Gala Games. Questi oggetti saranno poi utilizzati dagli utenti all’interno dei crypto game disponibili su Gala. I giochi disponibili su Gala non sono e non saranno interamente sviluppati dalla piattaforma ma anche sviluppati da attori terzi.

I due titoli più attesi, ancora in fase di sviluppo, sono Mirandus e Grit . Mirandus è un fantasy RPG in cui i giocatori avranno assoluta libertà di scelta: potranno esplorare da soli le terre selvagge, tentare la fortuna contro i mostri delle foreste o unirsi a uno dei cinque monarchi che controllano il regno di Mirandus. Grit invece sarà un battle royale ambientato nel Far West sviluppato in collaborazione con il colosso del gaming Epic Games. Il videogioco è stato presentato come una sorta di fusione tra Fortnite e Red Dead Redemption. Chi vince nel videogioco? I superstiti sopravvissuti alle sparatorie a cavallo o gli inseguimenti di treni in corsa. La partnership con Epic Games ha attirato l’attenzione su Gala Games che nel frattempo fa parlare di sé per le sue proposte all’avanguardia per quanto riguarda la musica e il cinema su blockchain.

Come funziona la piattaforma crypto Gala Music

“Il Web3 è la prossima evoluzione di internet”, così si apre un post sul blog curato dalla realtà crypto Gala. Quando si parla di evoluzione di internet non si può tralasciare uno dei settori per il quale internet è più utilizzato: il settore dell’intrattenimento. E Gala non si tira indietro! Con questo obiettivo il team di Gala Games sta lavorando ad altre due piattaforme crypto: Gala Music e Gala Film. Come funzionano? Gala Music è una piattaforma Web3 dove la musica può essere noleggiata, condivisa e ascoltata. La piattaforma crypto Gala Music Gala Music si basa su quello che viene definito Music Node, ovvero un vero e proprio nodo per creare una rete di musica condivisa. “Nodo” è un termine molto utilizzato nel mondo crypto e indica i dispositivi che si connettono all’interfaccia di una blockchain e che contengono tutte le transazioni che sono state registrate su quella rete. Più in generale con “nodo” si può intendere un partecipante a un network, in questo caso si parla di dispositivi connessi alla rete di Gala Music, che non contengono transazioni ma contengono NFT musicali. In poche battute, i Music Node di Gala Music contengono musica registrata su blockchain. Puoi pensarli come a una sorta di jukebox a cui tutti possono accedere. 

Quando decidi di usare Gala Music apri un tuo Music Node, da personalizzare acquistando gli NFT musicali dallo store. Gli utenti otterranno il token di Gala Music in proporzione alle riproduzioni che genera il loro nodo. Se non vuoi acquistare il tuo nodo personale, puoi acquistare gli NFT e noleggiarli agli operatori dei Music Node in cambio di una parte delle ricompense generate.

Le ricompense nel token GALA oltre ad essere distribuite ai proprietari degli NFT musicali e ai proprietari dei nodi, vengono rilasciate anche all’artista che ha creato il brano.

I Music Node sono di due tipologie, ci sono i Player Node, il cui meccanismo abbiamo appena descritto, e i Fan Node, dedicati ad artisti specifici grazie ai quali si potranno ottenere una serie di vantaggi come NFT esclusivi. Tra gli artisti presenti sulla piattaforma ci sono alcuni nomi altisonanti, come il gruppo rock dei Kings of Leon e la crew rap Mount Westmore composta da Snoop Dog, Ice Cube,Too Short e E-40. Il primo drop composto da 25.000 Player Node è avvenuto a Febbraio 2022, e il costo per ogni nodo era di circa 1.200 dollari.

Il funzionamento di Gala Film è simile a quello di Gala Music. Al posto dei Music Node, troverai  i Film Node. I primi nodi di Gala Film sono ancora disponibili all’acquisto, al prezzo di 106.000 Gala, circa 5.000 €.

Gala e il Web3: potere agli artisti e ai content creator!

Il sistema concepito da Gala, per le due piattaforme crypto, Gala Music e Gala Film, non solo ricompensa i proprietari di NFT e gli operatori dei Nodi ma distribuisce la maggior parte delle ricompense nel token GALA direttamente agli artisti. Parola d’ordine: creator economy!

I due sistemi, rispettivamente rinominati  watch-to-earn e listen-to-earn, hanno l’obiettivo di superare l’attuale modello economico per i content creator e gli artisti. Le piattaforme di streaming del Web2 non sembrano più adatte a ricompensare chi crea contenuti. Il Web3 è qui per questo: puoi monetizzare tutto quello che crei e produci online! Internet sarà nelle mani di chi crea effettivamente il suo valore, il tutto grazie alla decentralizzazione permessa dalla blockchain. 

Con Gala Music e Gala Film saranno coinvolti anche i giovani talenti, grazie a queste piattaforme gli artisti emergenti saranno facilitati ad entrare in contatto con nuovi fan in modo più semplice.

The Merge è live! Le prime ore di Ethereum 2.0 e le reazioni della community crypto

The Merge è attivato! Le prime ore di Ethereum 2.0 e le reazioni

The Merge è stato attivato il 15 Settembre 2022. Cosa è successo durante le prime ore di Ethereum 2.0? Come ha reagito il settore crypto? Ci sarà un hard fork?

L’attivazione dell’aggiornamento The Merge è stata definita “traguardo”, “momento storico”, “rivoluzione”. In questi mesi The Merge è stato raccontato in modi diversi, come il cambio di motore di una macchina in corsa, o come un’astronave non ancora pronta a un viaggio interstellare, secondo il paragone dell’Ethereum Foundation. Qualsiasi narrativa ha cercato di rendere giustizia alla portata di questo aggiornamento, uno dei più grandi progetti software open-source della storia, che ha richiesto il coordinamento di decine di team, ricercatori, sviluppatori e volontari.

C’è chi la notte tra il 14 e il 15 Settembre ha seguito i momenti cruciali di The Merge minuto per minuto come di fronte al lancio di una missione spaziale. Con l’avvicinarsi della TTD sono iniziati watch party e streaming, per seguire tutti insieme e da ogni parte del mondo, il momento preciso in cui è stata completata la “fusione”. Coloro che hanno assistito alla diretta dell’Ethereum Foundation hanno anche ricevuto un POAP celebrativo, un NFT che dimostrerà per sempre la presenza all’evento cruciale della blockchain ideata da Vitalik Buterin. Scopri le prime ore di Ethereum 2.0 e le reazioni della community crypto all’attivazione di The Merge! 

Ethereum ora è Proof-of-Stake!

Ora, con il Proof-of-Stake, Ethereum è pronta al viaggio interstellare. Giovedì 15 Settembre alle 06:42:42 UTC è stata raggiunta la Total Terminal Difficulty 58750000000000000000000 e la Beacon Chain è stata finalmente integrata con il mainnet di Ethereum. Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, ha commentato l’attivazione di The Merge con queste parole: “E abbiamo finalizzato! Felice merge a tutti, questo è un grande momento per l’ecosistema di Ethereum. Tutti coloro che hanno aiutato a realizzare il merge dovrebbero sentirsi davvero orgogliosi oggi”.

La prima epoch, ovvero il primo pacchetto di 32 blocchi, di Ethereum 2.0 è stata finalizzata alle 06:59. È stata questa la prova del nove che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, la finalizzazione della prima epoch ha confermato che Ethereum 2.0 stava funzionando correttamente. L’ultimo blocco di Ethereum Proof-of-Work, il numero 15537393, è stato minato dalla mining pool F2Pool una delle prime pool ad occuparsi del mining di Bitcoin. Il gas pagato dalla pool per la transazione è stato 29.991.429 gwei ovvero l’unità più piccola di Ether (1 ETH è composto da un miliardo di gwei). Il miner dell’ultimo blocco del PoW ha incluso nel blocco stessoun messaggio in mandarino: “七彩神仙鱼F!”, che si traduce in “Colorful Angelfish F!”. Da quel momento i miner non sono più responsabili della validazione delle transazioni di Ethereum. Dell’ultimo blocco minato di Ethereum è stato creato un NFT in vendita su OpenSea con il nome di “The Last POW Block”. 

I festeggiamenti per The Merge e il primo NFT su Ethereum PoS

Qualche ora dopo l’attivazione di The Merge qualcuno ha pagato 36 ETH (l’equivalente di 57.600$) per “mintare” il primo NFT su Ethereum 2.0. Il token non fungibile rappresenta un panda e alcuni dettagli dello stato della blockchain nel momento in cui è stato creato.

Perché proprio un panda? L’animale è diventato il simbolo di The Merge perché immaginato come la combinazione tra un orso bianco e un orso nero. Qualche giorno fa Sam Padilla, ingegnere esperto di Web3 di Google, ha introdotto nelle schermate del motore di ricerca un piccolo easter egg. Con le ricerche “The Merge Ethereum” e simili, comparivano il countdown per l’aggiornamento e due orsetti, uno bianco e uno nero, sempre più vicini uno all’altro. Il timer era direttamente collegato alla blockchain e si aggiornava in tempo reale. Ora invece compare un panda che stringe tra le zampe il simbolo di ETH. 

Anche Beeple il famoso artista NFT ha omaggiato The Merge, pubblicando su Twitter la sua ultima opera che raffigura il mastodontico simbolo di Ethereum.

Le reazioni della community crypto a The Merge

La community crypto, competitor di Ethereum compresi, è esplosa in commenti e festeggiamenti dopo l’attivazione di The Merge, vediamone alcuni! 

1. Yuga Labs

Yuga Labs, i fondatori del Bored Ape Yacht Club, la principale collezione NFT costruita su Ethereum, ha scritto: “congratulazioni all’intero team di Ethereum per la fusione avvenuta con successo. Questo è un momento storico per noi e un grande passo per scalare Ethereum per il suo primo miliardo di utenti”. Per Yuga Labs è fondamentale che Ethereum diventi una blockchain capace di gestire una grande mole di transazioni contemporaneamente, soprattutto ora che sta costruendo Otherside, il suo Metaverso

2. Tim Beiko, il portavoce degli sviluppatori di The Merge

“Siamo a posto. È fatta. Ci siamo fusi. Porca miseria. Un lavoro straordinario per tutti!” così ha commentato il successo dell’aggiornamento, Tim Beiko uno degli sviluppatori più coinvolti in The Merge.

3. Justin Sun, Charles Hoskinson, Emin Gun Sirer

Le congratulazioni per la buona riuscita dell’aggiornamento di Ethereum sono arrivate anche dalla concorrenza. Tra i competitor sono arrivati i complimenti dai fondatori di Tron, Avalanche e Cardano.

Charles Hoskinson, che ha fatto parte del nucleo di fondatori di Ethereum, ha registrato un video in cui ha spiegato di voler prendersi un momento per elogiare il duro lavoro delle persone che hanno portato a questo “momento storico”. Secondo Hoskinson, The Merge è la cosa più complessa mai realizzata nel settore crypto. Un esempio di progresso scientifico e una vittoria per tutti!

Sulla stessa lunghezza d’onda, Emin Gün Sirer di Avalanche scrive: “un momento e una pietra miliare da ricordare. Congratulazioni agli sviluppatori che hanno affrontato un’enorme complessità tecnica. Dovreste essere incredibilmente orgogliosi”.

Hard Fork sì o no?

Un gruppo di miner di Ethereum nella versione Proof-of-Work, con l’arrivo del nuovo meccanismo di consenso si è accordato per creare un hard fork di Ethereum e continuare il mining su una blockchain alternativa, ETHPoW. L’hard fork non è stato ancora realizzato, al momento della stesura di questo articolo. L’organizzazione che si occupa della “nuova vecchia” Ethereum Proof-of-Work ha specificato su Twitter che il fork sarà lanciato entro 24 ore da The Merge. Con la realizzazione del fork, gli holder di ETH avranno diritto a ricevere tramite airdrop, il token $ETHW in rapporto 1:1 con gli Ether posseduti. Insomma uno dei cambiamenti più significativi della storia delle criptovalute non è avvenuto senza oppositori!

Cosa è successo al prezzo di ETH dopo The Merge

Nei minuti immediatamente successivi all’attivazione dell’aggiornamento, il valore della crypto è calato leggermente (dello 0,4% rispetto alle 24 ore precedenti). Tuttavia il prezzo di ETH dopo The Merge è rimasto sostanzialmente invariato, mantenendosi intorno ai 1.600 dollari. 

Criptovalute e fintech: cosa dicono i programmi elettorali?

Criptovalute e fintech: programmi elettorali elezioni 2022

Le elezioni politiche si avvicinano ed è il momento di dare un’occhiata ai programmi elettorali, cosa prevedono i partiti per le criptovalute e il settore fintech?

Abbiamo esaminato i programmi elettorali dei principali partiti politici italiani alla ricerca di argomenti come la digitalizzazione, lo sviluppo di nuove tecnologie e imprese fintech, l’utilizzo della blockchain e la regolamentazione delle criptovalute. In linea generale sembra che i partiti italiani siano più interessati ad altri temi, come ad esempio quello ambientale presente in quasi tutte le proposte politiche. Anche se il macro tema della tecnologia e delle nuove economie ha poco spazio, i programmi politici accennano a qualche (e spesso vaga) proposta in ambito digitale. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono i programmi elettorali per le criptovalute e il settore fintech!

1. Il Movimento 5 Stelle e il Web3

Il programma elettorale del Movimento 5 Stelle è costituito da una lista sintetica e concisa di interventi per il futuro. Nella sezione “Per un paese digitale e moderno” uno dei punti riguarda la definizione di “un piano industriale basato sulle tecnologie strategiche per il futuro: come manifattura digitale, fintech, valute digitali, intelligenza artificiale e robotica, agrifoodtech, aerospazio, web3, semiconduttori, scienze della vita, creazione di contenuti digitali, metaverso, fino ad arrivare a frontiere come nanotecnologie e quantum computing”. 

La lista dei campi relativi a questo piano di digitalizzazione cita alcune realtà del mondo crypto e in generale dell’evoluzione tecnologica, senza tuttavia andare nel concreto delle modalità di attuazione e azioni previste. 

3. Partito Democratico (PD) e la blockchain come risorsa

Uno dei tre pilastri del programma del PD è lo “Sviluppo sostenibile e transizioni ecologica e digitale”, sotto questo punto si può leggere: “vogliamo rafforzare il grande potenziale delle nostre imprese, dei piccoli imprenditori e imprenditrici, delle start-up innovative” e ancora “vogliamo rimuovere gli ostacoli che frenano le famiglie e le imprese a migrare verso le reti di connettività a banda ultra-larga, attuali e future, e al pieno dispiego delle competenze e dei servizi digitali, ivi inclusi quelli offerti della Pubblica Amministrazione”. 

In generale il Partito Democratico promuove la digitalizzazione del paese (si fa un breve cenno anche all’Internet of Things e l’intelligenza artificiale, specificando che si vorrà evitarne l’abuso in contesti come la sorveglianza di massa) e un’attenzione a uno spazio digitale sicuro in cui la gestione dei dati è trasparente. Il programma presenta esplicitamente il termine “blockchain” in questo contesto: “più in generale, riteniamo che occorrano politiche industriali per lo sviluppo del settore degli asset digitali, coerentemente con il quadro normativo europeo e allo stesso tempo cogliendo le nuove opportunità che le moderne tecnologie blockchain offrono.” Anche in questo caso il programma non scende nel dettaglio. 

3. Possibile al lavoro sul Digital Gender Gap

Possibile, il partito fondato da Giuseppe Civati, mette il focus sulla cybersicurity, la privacy e l’anonimato online. Nel programma di Possibile la digitalizzazione viene associata al trasporto pubblico e ai nuovi servizi mobilità. Possibile si schiera apertamente dalla parte dello smart working: “in un contesto in cui il lavoro – specie quello intellettuale – è sempre più soggetto alla digitalizzazione, alla dematerializzazione, alla codificazione in algoritmi di intelligenza artificiale, la resistenza italiana al lavoro agile ha del surreale”. 

Il programma continua specificando che “In merito alle tecnologie digitali, è necessario completare rapidamente la copertura della rete di connessione che colmi il divario digitale fra Nord e Sud e aree periferiche e centrali”. Un ulteriore divario da colmare è il Digital Gender Gap stimolando “la partecipazione femminile lungo i percorsi formativi in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e più in generale ICT (Information and Communications Technology) mediante borse di studio” per cui sono previsti 50 milioni di Euro, ma anche tramite inserimento delle laureate nel mercato del lavoro digitale.   

4. Forza Italia, la blockchain a servizio dell’emergenza rifiuti

Il partito di Silvio Berlusconi cita esplicitamente la blockchain nel suo programma in questi termini: “sostegno e incentivi all’innovazione digitale per la tracciabilità dei rifiuti attraverso l’utilizzo dei nuovi sistemi di Blockchain”. Per il resto il programma relativo allo sviluppo tecnologico è in linea con quello della coalizione di destra che vedremo nei paragrafi succesivi. 

5. Italexit: un no al digitale

Italexit di Gianluigi Paragone si pone contrario all’identità digitale, alla moneta digitale e vuole combattere l’uso inappropriato dei social network. Nel paragrafo del programma di Italexit intitolato “No a tetti al contante, all’uso della moneta digitale e al blocco dei conti correnti” si può leggere: “la moneta digitale consentirebbe una forma di controllo quasi assoluta sui cittadini e potrebbe essere usata come una forma di ricatto verso chi dissente.” Successivamente Italexit si propone di vigilare sulla biotecnologia e l’intelligenza artificiale a tutela della vita e della persona umana “nella sua integrità psico-fisica”. 

6. Lega: NFT, Metaverso e criptovalute

Il programma elettorale della Lega dedica un paragrafo a “Criptovalute, NFT e Metaverso” in cui viene proposta l’“introduzione di un quadro normativo che preveda una specifica definizione e classificazione delle criptovalute e dei token, al fine di svilupparne l’utilizzo”. La Lega esprimel’esigenza di stabilire anche sul mercato italiano regole per le infrastrutture e gli attori di questo nuovo mondo della finanza digitale” con misure per il trattamento fiscale delle criptovalute che superino “la mera equiparazione delle criptovalute alle valute tradizionali, al fine di dare certezza a tutti gli operatori del settore”. Ad ora infatti le criptovalute sono considerate dall’Agenzia delle Entrate al pari delle valute estere.

All’interno del programma della Lega si può trovare un punto specifico sulla digitalizzazione del patrimonio culturale attraverso NFT e Metaverso con lo scopo di “tutelare, promuovere e valorizzare”. 

7. Fratelli d’Italia per la digitalizzazione e le start-up

Fratelli d’Italia, e in generale la coalizzione di destra, illustra nel suo programma la volontà di digitalizzare diversi settori come il turismo, la cultura, le infrastrutture, la giustizia e la pubblica amministrazione. Anche in questa sede si propone il “potenziamento e sviluppo delle infrastrutture digitali ed estensione della banda ultralarga in tutta Italia”, oltre al“ potenziamento del sistema degli incubatori d’impresa per le start-up costituite da giovani, garantendo spazi, servizi, sostegno e consulenze adeguate a costo zero per la fase di avvio.”

8. Italia Viva: un fondo per DLT e blockchain

Il programma politico di Italia Viva dedica una sezione a “Innovazione, Digitale e Space Economy”, dove vengono citati l’impegno a “continuare a investire nella copertura delle reti ad altissima capacità (compresa la fibra fino all’utente) e alla copertura 5G”, a migliorare la cybersecurity e a costruire città sempre più smart. La blockchain viene chiamata in causa nel paragrafo “Sviluppare competenze e leadership in settori strategici”: Italia Viva prevede l’istituzione di un fondo pubblico e privato per le tecnologie deep tech incluse Digital Ledger Technologies e la blockchain. Per l’intelligenza artificiale invece “ è necessaria un’unità dedicata nel Ministero per l’Innovazione tecnologica”. A favore delle start-up Italia Viva vuole snellire il sistema burocratico e fiscale facilitando l’ingresso di queste realtà nei mercati. Inoltre il partito di Carlo Calenda propone di “eliminare del tutto la tassazione del capital gain sugli investimenti in startup e venture capital e di aumentare l’incentivo fiscale per coloro che investono, per attrarre una quota maggiore di investimento di fondi pensione ed enti assicurativi nell’economia reale.”

Gli NFT di Puma e la sfilata nel Metaverso alla New York Fashion Week 2022

Gli NFT e il Metaverso di Puma alla New York Fashion Week

Puma tra Metaverso ed NFT alla New York Fashion Week. Scopri le iniziative e la storia del brand tedesco nel Web3!

La New York Fashion Week iniziata Venerdì 9 Settembre 2022 sta quasi per volgere al termine. Tra le collezioni di moda che hanno appena sfilato sulle passerelle della grande mela, una spicca tra le altre. Si tratta del brand tedesco Puma, assente sulle passerelle dal 2017 e pronto a tornare in grande stile attraverso un attesissimo evento. Come mai l’evento di Puma, di Mercoledì 14 Settembre 2022, è stato così atteso? È stata la prima sfilata ad avvenire sia nel mondo reale che nel Metaverso! 

L’evento chiamato Futrograde si è tenuto sia sulle passerelle di New York sia nel Metaverso di Puma chiamato Puma Black Station. Le novità però non finiscono qui! Ad Agosto 2022 il famoso brand tedesco ha lanciato la sua collezione Puma NFT sulla blockchain di Ethereum chiamata Puma Nitropass. Scopri come interagire con il Metaverso e i Puma NFT!

Futrograde, la sfilata nel Metaverso Puma Black Station!

Puma, in occasione di uno degli eventi fashion più attesi dell’anno, ha sviluppato un vero e proprio ecosistema Web3 in cui le principali tecnologie del settore interagiscono tra loro. Uno degli obiettivi è sicuramente quello di valicare i limiti geografici e consentire a tutti di provare l’emozione di partecipare ad un evento di una Fashion Week.

Ma andiamo per ordine, dove si è svolto l’evento Futrograde? L’evento è andato in scena nel Metaverso Puma chiamato Puma Black Station, alle 3 di notte di Mercoledì 14 Settembre (orario italiano). La piattaforma Black Station è un ambiente 3D progettato con il motore grafico Unreal 5 dove, a detta del brand, saranno rese disponibili tutte le iniziative NFT di Puma. Ad oggi gli utenti , muovendosi come in un videogioco, possono accedere a due portali, uno chiamato NFERNO e uno chiamato FASTROID. Una volta che si accede al portale, ci si dovrà muovere fino al centro della stanza virtuale dove sono posizionate due modelli 3D delle sneakers che Puma è in procinto di lanciare, illuminate da un gioco di luci particolare. 

I modelli 3D in questione ritraggono due Sneakers Puma che i proprietari dei Puma NFT Nitropass possono ottenere fisicamente. Come? Bruciando l’opera d’arte digitale attualmente in loro possesso ovvero distruggendola per sempre. I Puma NFT Nitropass, costruiti sulla blockchain di Ethereum sono disponibili sul marketplace OpenSea, la collezione è composta da 4000 unità e il prezzo minimo a cui è possibile acquistarli è di 0,23 Ether, circa 370€.

Al fondo della stanza del Metaverso Puma Black Station c’è anche un portale chiamato “Futrograde Entry” e che è stata la via per partecipare allo show di Puma durante la New York Fashion Week 2022. 

I Puma NFT: un viaggio nel Web3

Che Puma sia un brand in sintonia con le tecnologie Web3 non è una novità. Il brand tedesco si è avvicinato al mondo Web3 e in particolare al mondo NFT, in anticipo rispetto alla maggior parte dei competitor, siglando collaborazioni con famose collezioni di arte digitale. L’avventura NFT di Puma è ufficialmente partita il 21 Febbraio 2022 con l’acquisto del dominio ENS puma.eth. Ethereum Name Service (ENS) è un protocollo per registrare domini sulla blockchain di Ethereum, ogni dominio ENS può essere usato come indirizzo web, come wallet, come mail o account social. Puma ha per ora scelto di utilizzare il suo dominio NFT come handle della sua pagina di Twitter

Tra Febbraio e Giugno 2022 Puma ha avviato un grande serie di partnership con importanti progetti NFT. In pochi giorni ha stretto collaborazioni con quattro collezioni create sulla blockchain di Ethereum: CoolCats NFT, Lazy Lions, CatBlox e con la Gutter Cat Gang. Ogni progetto riguardava iniziative differenti, per esempio la collaborazione con il Lazy Lions, avvenuta in concomitanza con la NFT Week 2022 di New York ha consentito ai possessori dei Lazy Lions di ottenere una maglietta Puma con sopra stampato il proprio Leone NFT. Sarà un caso che tutti questi NFT raffigurino dei felini?

Lo step successivo del viaggio di Puma nel Web3? A Maggio 2022 il brand ha deciso di buttarsi in prima persona e sviluppare la prima collezione di Puma NFT assieme alla squadra di calcio inglese del Manchester City. La collezione celebra il decimo anniversario del primo titolo del club in Premier League (la massima serie calcistica inglese). Il particolare nome della collezione chiamata 93:20 si riferisce al tempo trascorso dal calcio d’inizio al gol decisivo segnato da Sergio Aguero durante l’ultima partita della stagione 2011-2012. 

La collezione è composta da NFT che raffigurano la scarpa da calcio Puma di Aguero in versione cartoon e scomposta, con all’interno una serie di vignette che rappresentano la città di Manchester e la squadra dei Citizens. Questi NFT erano solamente tre e differivano l’uno dall’altro per il colore dello sfondo della scarpa e per le esperienze che offrivano agli acquirenti. Le opere di crypto art create dal digital artist Musketon sono state vendute sul marketplace NFT chiamato Makersplace a tre prezzi abbastanza diversi tra loro, proprio perché offrivano diversi vantaggi. Quella a sfondo azzurro è stata venduta a 1100$, quella a sfondo giallo a circa 2000$, mentre quella con lo sfondo verde, che comprendeva quattro biglietti con i quali assistere ad una partita dalla suite dell’Etihad Stadium, per circa 6200$. Con chi collaborerà il brand tedesco per i prossimi Puma NFT? E come si evolverà il Puma metaverse?

Cos’è NBA Top Shot? Colleziona gli NFT del basket

Cos’è NBA Top Shot, guida agli NFT NBA del basket

Sulla blockchain Flow c’è una piattaforma di NFT dedicati ai momenti memorabili del basket americano. Scopri cos’è e come funziona NBA Top Shot!

Che cos’è NBA Top Shop? Una piattaforma per gli appassionati della lega di basket per eccellenza! Nata dalla collaborazione tra la blockchain Flow, il team di Dapper Labs e la National Basketball Association, NBA Top Shot propone sotto forma di NFT i video dei momenti più memorabili del basket statunitense. Gli NFT di NBA Top Shop si possono collezionare e usare come carte da gioco. Come funzionano le sfide? Dove comprare gli NFT dell’NBA? Che differenze ci sono con Sorare? Questo e molto altro nella guida a NBA Top Shot!

Che cos’è NBA Top Shot? Le origini del progetto

Il progetto NBA Top Shot è stato lanciato nel 2019 per consentire agli appassionati e ai tifosi di collezionare in maniera esclusiva i momenti salienti del basket statunitense. L’idea degli NFT NBA è nata dalla National Basketball Association (NBA) e dalla National Basketball Players Association (NBPA). La realizzazione tecnica degli NFT NBA invece è stata affidata a Dapper Labs, realtà influente del Web3, che ha registrato, tramite smart contract, le informazioni e i metadati degli NFT sulla blockchain Flow. 

L’accoglienza del progetto da parte dei tifosi è stata buona fin da subito, e NBA Top Shot continua ad avere un notevole successo. Questo è dovuto in parte dalla popolarità e l’affidabilità del brand NBA. La fiducia nel progetto è arrivata grazie ai valori positivi associati all’NBA e molte persone hanno acquistato come loro primo NFT proprio uno della collezione di Top Shot. All’NBA si deve una buona parte di novizi del Web3! La community di NBA Top Shot si è allargata anche a decine di celebrità, tra cui volti noti del basket statunitense come Michael Jordan e Kevin Durant. Nel 2021 sono stati integrati anche gli NFT della lega femminile Women’s National Basketball Association (WNBA). 

Flow, la blockchain per gli NFT

Flow è una blockchain Proof-of-Stake che vuole essere il punto di riferimento nello sviluppo di progetti Web3. Flow lavora per essere altamente scalabile, veloce e low cost. Ma il suo vero punto di forza è la semplicità di utilizzo per gli sviluppatori che possono creare progetti personalizzati e a loro volta immediati e facilmente utilizzabili dagli utenti. Flow ha come obiettivo il supporto di tutto ciò che il mondo del Web3 ha da offrire: NFT, DAO, giochi play-to-earn. Flow punta a coinvolgere il pubblico, anche quello estraneo al settore crypto, con le più innovative esperienze su blockchain. Questa vocazione verso l’intrattenimento ha origine da una vicenda nota nel mondo NFT ovvero la congestione della rete di Ethereum nel 2017 a causa del lancio della collezione CryptoKitties. Dopo questo episodio che ha dimostrato i punti deboli di Ethereum, il team dei CryptoKitties ha deciso di fondare una blockchain adatta ad ospitare NFT. È nata così la startup Dapper Labs che a sua volta ha dato vita alla blockchain Flow.  

Come funziona NBA Top Shot, gli NFT e le sfide

Gli NFT su NBA Top Shot sono chiamati “Moments” perché rappresentano vari momenti dei campionati come azioni in campo o punti memorabili, attraverso video di pochi secondi. Ogni video NFT dell’NBA presenta anche statistiche sui giocatori e codici che indicano la rarità del “Moment”. Questi token non fungibili sono pensati prima di tutto come elementi da collezionare, tuttavia puoi “partecipare a sfide per guadagnare nuovi incredibili Moment” o premi esclusivi come biglietti per le partite. Esistono diversi tipi di sfide, in alcune ottieni punti sulla base delle performance in campionato dei giocatori con cui vuoi giocare. In altre sfide si tratta di indovinare quali giocatori o giocatrici faranno certe azioni o otterranno dei titoli. Ad esempio “il giocatore con più punti nella partita dei playoff” o “la giocatrice che fa più punti nella partita del…”. Per iniziare a giocare con gli NFT di NBA Top Shot devi prima di tutto creare un account inserendo i tuoi dati personali, confermare di avere almeno 18 anni e avere la residenza in uno degli Stati in cui è attivo il progetto, tra cui l’Italia! 

Quanto costano e dove comprare gli NFT NBA Top Shot? 

Il valore degli NFT dell’NBA, come tutto ciò che è legato alla blockchain, varia nel tempo e per fattori come la rarità. Si possono trovare token anche a partire da 2$, gli NBA Top Shot più costosi invece arrivano anche a 6 cifre . Dal lancio dei primi “Moment”, NBA Top Shot ha generato vendite per più di un miliardo di dollari. Puoi acquistare singoli NFT NBA o “Packs” ovvero dei pacchetti che contengono una serie di token, i “Packs” escono spesso in edizione speciali (agli iscritti sulla piattaforma verrà comunicato il drop 8 ore prima). Gli NFT NBA Top Shot si trovano direttamente sul marketplace della piattaforma o su quelli secondari come OpenSea. Per l’acquisto puoi utilizzare Bitcoin, Bitcoin Cash, DAI, USDC, Ether ma anche moneta fiat (dollaro americano). I “Packs” sono acquistabili anche con FLOW, il token nativo della blockchain. 

Sorare vs NBA Top Shot: il basket su blockchain

Il basket su blockchain non è solo NBA Top Shot! Il 7 Settembre 2022 Sorare, la nota piattaforma per il fantacalcio crypto, ha annunciato che l’NBA sarà il prossimo campionato che si unirà alla lista. Le differenze principali tra le due piattaforme sono essenzialmente due:

  1. La blockchain su cui sono costruite: mentre Sorare si appoggia ad Ethereum, NBA Top Shot utilizza Flow;
  2. Soggetti degli NFT:  se NBA Top Shot raffigura momenti significativi sotto forma di video, su Sorare saranno registrate su blockchain le figurine dei giocatori della lega basket americana. 

In generale si può dire che NBA Top Shot sia una piattaforma meno orientata al play-to-earn e più al collezionismo, rispetto a Sorare

Tutti gli NFT in onore della Regina Elisabetta II

Tutti gli NFT creati in onore della Regina Elisabetta II

Il Web3 celebra la vita di sua Maestà, scopri le collezioni NFT nate in onore della Regina Elisabetta II

La notizia della scomparsa della Regina Elisabetta II avvenuta Giovedì 8 Settembre 2022 è al centro di tutti i giornali e dei social network. Poco tempo fa, la sovrana britannica si era espressa in merito al mondo dei mercati digitali, comunicando, attraverso le parole dell’allora Principe Carlo, la volontà di adottare misure per rafforzare il piano finanziario digitale del Regno Unito. Dopo la notizia della morte della sovrana sono nate una serie di opere d’arte digitali  per rendere un sincero omaggio alla Regina, amatissima anche dal popolo del Web3. Scopri le principali collezioni NFT dedicate alla Regina Elisabetta II!

Le collezioni NFT dedicate alla Regina Elisabetta II

Le collezioni NFT dedicate alla Regina Elisabetta II create su varie blockchain tra cui Ethereum, Polygon o Binance Smart Chain sono qualche centinaio. Non solo token non fungibili, sono spuntate anche meme coin come Queen Elizabeth Inu, QueenDoge e Rip Queen Elizabeth

Come mai  tutte queste collezioni di NFT sulla Regina Elisabetta? Per alcuni potrebbe essere stato solo un modo di sfruttare la risonanza mediatica di una delle notizie più importanti del 2022, ma per la maggior parte degli artisti di digital art è stato un vero e proprio omaggio alla monarca più famosa e amata di sempre. Gli artisti digitali si sono sbizzarriti a raffigurare la Regina con stili e modalità differenti, questi token celebrativi tuttavia non sono spuntati tutti in questi giorni. C’è chi ha scelto già in passato di rappresentare la Regina e di trasporre la sua arte su blockchain, queste collezioni sono tornate ora alla ribalta. Tra queste ultime c’è QueenE DAO che si ispira alla DAO NFT Nouns di cui abbiamo già parlato all’interno dell’articolo dedicato alle 10 collezioni NFT migliori del 2022.

QueenE DAO, diventa un membro del “Parlamento Inglese”

La collezione QueenE DAO è un progetto NFT rilasciato a Luglio 2022, che segue le orme della del famoso progetto NFT Nouns DAO. Una DAO, ovvero un’Organizzazione Autonoma Decentralizzata, è un tipo di organizzazione gestita da smart contract e con una struttura decentralizzata. Nouns è una piattaforma Web3 costruita sulla blockchain di Ethereum, con l’obiettivo di costruire un progetto totalmente gestito da tutti gli utenti che possiedono gli NFT nativi del progetto stesso. Questo è possibile grazie alle votazioni periodiche a cui solamente chi possiede almeno uno degli NFT può partecipare. Nouns al momento è davvero un club esclusivo, in cui ognuno può conoscere e interagire direttamente con tutti gli utenti che fanno parte del progetto. Sono in pochi a possedere un NFT di Nouns, questi sono scarsi, uno al giorno per poco più di un anno. Vediamo come funziona! Su Nouns.wtf, la piattaforma dove si possono acquistare le opere d’arte digitale di Nouns, ogni giorno viene generato un NFT composto da alcuni tratti che vengono combinati in maniera casuale. Gli utenti che vogliono ottenere l’NFT possono “sfidarsi” a suon di offerte in Ether fino allo scadere dell’asta che avviene esattamente ventiquattro ore dopo la creazione dell’opera d’arte digitale. Tutti gli Ether raccolti dalla DAO sono conservati in un portafoglio “comune” il cui contenuto è costantemente visibile a tutti gli utenti

Il progetto QueenE rispecchia il funzionamento e l’idea di Nouns. Non avatar raffiguranti squali o unicorni, le opere d’arte digitale NFT di QueenE sono ritratti della Regina Elisabetta che mantengono lo stile pixelato. Gli NFT QueenE sono composti da sei tratti tra cui lo sfondo, il viso, l’abbigliamento, un accessorio per la testa, i gioielli e la cornice del ritratto. Questi tratti, come spesso accade nelle collezioni NFT, sono classificati per rarità. L’85% dei tratti è comune, il 10% è raro e il 5% è super raro. La rarità degli NFT sarà connessa al potere di voto all’interno della DAO. Il potere di voto verrà esercitato all’interno del parlamento QueenE suddiviso, come succede nella realtà, in due Camere. La Camera dei Comuni, composta da coloro che possiedono almeno un NFT QueenE comune, e la Camera dei Lord i cui seggi sono riservati ai possessori di NFT QueenE rari, super rari o leggendari. Gli NFT comuni garantiscono un voto per ogni NFT posseduto, mentre gli NFT rari, super rari o leggendari due voti. 

Anche la “tesoreria” di QueenE rinominata UnCommonwealth Treasury si occupa, come quella  di Nouns DAO, di gestire i fondi del progetto in modo trasparente. QueenE DAO, che era stato “dormiente” fino a qualche giorno fa, ha visto un incremento dei volumi delle vendite in occasione della scomparsa dell’iconica monarca. L’amore del popolo Web3 per la compianta Regina Elisabetta II trionferà? Di sicuro le collezioni NFT nate per celebrare la sovrana rimarranno nel tempo come ricordo indelebile inciso su blockchain.

NFT “in-chain”? Ce li spiega la collezione Moonbirds

Moonbirds NFT: cosa sono gli NFT on-chain e in-chain?

La collezione Moonbirds NFT ha deciso di conservare tutti i metadati su blockchain. Cosa cambia? Qual è la differenza tra NFT on-chain, in-chain e off-chain?

PROOF, la startup Web3 che ha creato la collezione Moonbirds NFT, ha svelato i piani futuri del progetto. Tra i punti previsti c’è anche rendere tutti i suoi token non fungibili “in-chain”. Forse avrai già sentito parlare della differenza tra NFT on-chain e NFT off-chain. Ma cosa si intende per “in-chain”?  

Tutti i record della collezione Moonbirds NFT

I Moonbirds NFT sono stati rilasciati ad Aprile 2022 e in 48 ore dal lancio, tutti i 10.000 pezzi sono andati sold out. Moonbirds è una collezione PFP ovvero di immagini pensate per essere usate come foto profilo, che raffigurano avatar di gufi pixelati e generati automaticamente. Secondo CryptoSlam, Moonbirds è al 10° posto nella classifica di collezioni per vendite totali, gli NFT di PROOF hanno generato vendite per oltre 590 milioni di dollari! Grazie a questi numeri importanti e al sostegno ricevuto dal settore, per alcuni questa collezione si è conquistata la fama di “blue chip”. Moonbirds si distingue da altre collezioni anche perché ha introdotto lo staking di NFT, chiamato in questo frangente “nesting”

A fine Agosto 2022 PROOF, coordinata dall’investitore Venture Capital Kevin Rose, ha spiegato che in futuro la creazione e l’archiviazione degli NFT del progetto, comprese le collezioni spin off di Moonbirds NFT, sarà gestita in-chain. Per capire cosa sono gli NFT in-chain, vediamo prima la differenza tra NFT on-chain e NFT off-chain. 

NFT on-chain e NFT off-chain, che differenza c’è?

Il parametro per riconoscere un token non fungibile on-chain e uno off-chain è la sua archiviazione. Sappiamo che la proprietà e l’unicità degli NFT è garantita dalla blockchain ma dove vengono conservati gli NFT? Un NFT è composto da:

  • Un ID: un codice identificativo unico che distingue i token gli uni dagli altri e registrato tramite smart contract su blockchain;
  • Metadati: in quanto contenuto digitale, ogni NFT è formato da un insieme di metadati che configurano il suo aspetto, come forme, colori, nomi, dimensioni, il tipo di cappello, di piumaggio o l’espressione dei gufi (nel caso dei Moonbirds NFT) ma anche informazioni come la fornitura massima. 

Se l’ID del token non fungibile è sempre conservato su blockchain, e funziona come certificato di autenticità e unicità di un NFT, i metadati spesso sono archiviati altrove, ovvero off-chain. Custodire i metadati off-chain è l’opzione più utilizzata dai creatori di collezioni NFT, i quali si affidano a servizi di hosting e server esterni, centralizzati o decentralizzati. Al contrario, conservare un NFT on-chain significa che l’intero token – metadati compresi – esiste su una blockchain.

L’archiviazione on-chain è migliore di quella off-chain?

L’archiviazione on-chain degli NFT può essere preferibile perché tutti gli aspetti del token sono direttamente gestibili e verificabili dai proprietari, tuttavia è una strada molto costosa a causa della grandezza dei dati che devono essere registrati su blockchain. Le immagini JPEG ad esempio contengono molti dati, e spesso le collezioni sono composte da centinaia o migliaia di immagini tutte diverse tra loro. La maggior parte dei progetti NFT, tra cui i CryptoPunks e il Bored Ape Yacht Club, ha scelto di memorizzare i suoi contenuti off-chain

Come anticipato, i servizi di hosting e archiviazione off-chain possono essere centralizzati o decentralizzati. Con i provider di hosting centralizzati c’è il rischio (anche se improbabile) che possano chiudere in qualsiasi momento mettendo a rischio l’esistenza degli NFT archiviati. Tutto ciò che rimarrebbe al proprietario sarebbe l’ID su blockchain. L’archiviazione decentralizzata è gestita da sistemi come IPFS. Quando un file viene memorizzato su IPFS riceve un hash univoco del contenuto che lo collega a tutta la rete. Anche se gli NFT su IPFS non sono tecnicamente archiviati sulla blockchain, nessuno può perdere o hackerare i file su IPFS come nessuno può spegnere il cloud, in quanto gestito in modo decentralizzato da migliaia di nodi. 

Moonbirds NFT: che cosa sono gli NFT in-chain? 

PROOF però ha in mente di rendere i suoi NFT “in-chain”. Con questo termine PROOF intende dire che non solo la conservazione dei dati sarà on-chain ma anche la stessa creazione: “per essere sicuri che siano completamente decentralizzati e visibili per le generazioni che verranno”. I metadati dunque saranno creati dallo stesso smart contract che attesta l’esistenza e certifica l’autenticità del token, il codice che crea l’opera d’arte digitale sarà su blockchain. Harri Thomas di PROOF ha spiegato che in questo modo la rappresentazione grafica di ogni Moonbirds NFT “sarà costruita dallo smart contract stesso da art layer, che saranno memorizzati su blockchain”. 


La roadmap di PROOF e Moonbirds NFT prevede anche la costituzione di una DAO e di un token di governance, il lancio di una collezione spinoff chiamata “Moonbirds Mythics”, che comprenderà 20.000 NFT e sarà lanciata all’inizio del 2023. La nuova collezione non seguirà l’estetica della pixel art, le immagini saranno disegnate con una tecnica che riproduce lo stile a mano libera. Questi nuovi progetti saranno realizzati grazie ai finanziamenti appena ottenuti. PROOF infatti ha appena raccolto 50 milioni di dollari in un round di finanziamento di Serie A guidato dalla società di Venture Capital Andreessen Horowitz, conosciuta anche come a16z.

La rivoluzione di Ethereum è iniziata

The Merge: tutte le tappe dell’aggiornamento di Ethereum

Nel nuovo episodio di Young Pills, tutte le tappe di The Merge, l’aggiornamento di Ethereum previsto per Settembre 2022!

Pront* ad entrare nel vivo di The Merge? In questo nuovo episodio di Young Pills andremo ad esplorare tutte le tappe dell’aggiornamento che promette di rivoluzionare Ethereum (e non solo) per sempre. Ma prima di tutto, che cos’è The Merge?

The Merge: Ethereum cambia meccanismo di consenso

The Merge è un piano di lavori pluriennale per migliorare la scalabilità, la sicurezza e la sostenibilità della rete Ethereum, senza compromettere la sua decentralizzazione. In questo piano è previsto il passaggio al meccanismo di consenso Proof-of-Stake. Con questo meccanismo di consenso, la blockchain non richiede più l’intervento dei miner per validare le transazioni ma si serve del lavoro dei validatori che hanno in staking almeno 32 ETH. Il Proof-of-Stake, rispetto al Proof-of-Work, è più efficiente dal punto di vista energetico. Il cambio del meccanismo di consenso ha conseguenze anche sul modello economico di Ethereum: le nuove coin emesse, create per premiare i validatori, influenzano la fornitura circolante e dunque il prezzo stesso della criptovaluta.

Tutte le tappe dell’aggiornamento di Ethereum

Ripercorri i momenti chiave di The Merge negli ultimi mesi, dall’annuncio di Vitalik Buterin del 20 Maggio, ai testnet Ropsten, Sepolia, Goerli, all’aggiornamento Bellatrix. Questo in particolare ha azionato il “count-down” per il passaggio definitivo di Ethereum al Proof-of-Stake nonché la fusione tra la Beacon Chain e il mainnet della rete. Dai un’occhiata anche alla roadmap di Ethereum, sono in arrivo altri aggiornamenti: The Surge, The Verge, The Purge e The Splurge! Tutto questo nel nuovissimo episodio di Young Pills!