Oltre The Sandbox, Decentraland e Axie Infinity: anche i governi sono interessati al metaverso. Scopri quali saranno i 3 prossimi metaversi nazionali!
Il Metaverso rappresenta un’innovazione per vari settori tra i quali quello dei videogiochi e quello dei social. Ma hai mai pensato che potrebbe rappresentare una svolta per il turismo e per i servizi pubblici? Alcuni governi hanno investito tantissimo denaro per sviluppare dei metaversi “nazionali” che siano utili per i cittadini e per i turisti. Scopri quali saranno i prossimi 3 metaversi nazionali!
Corea del Sud
La prima città a tuffarsi a capofitto nel metaverso? Seoul! Cosa aspettarsi se non questo dalla nazione che ha dato i natali a Terra e Fantom? L’amministrazione di Seoul ha dato il via allo sviluppo di un metaverso innovativo che rappresenti la propria città.
Secondo gli sviluppatori, il metaverso di Seoul avrà due funzioni. La prima sarà di estensione dei servizi pubblici: basterà un visore per la realtà virtuale per sbrigare pratiche come rinnovo dei documenti e pagamento di tasse e multe. La seconda, invece, sarà studiata per i turisti: chiunque potrà visitare i monumenti della Seoul virtuale stando comodamente a casa. Ma quando esce il metaverso coreano? Secondo l’amministrazione, già a partire dal 2023 saranno trasmessi nella realtà virtuale eventi tradizionali come il Festival delle Lanterne! Il metaverso avrà anche una sua moneta virtuale, chiamata S-coin, per permettere ai viaggiatori di acquistare souvenir digitali. Insomma, Seoul diventerà molto più di una semplice “smart city”!
Cina
Il rapporto della Cina con la tecnologia è complicato. Se da una parte ospita aziende tecnologiche di spicco come Qualcomm, dall’altra ha recentemente bandito il mining di Bitcoin. Allo stesso modo, il governo cinese ha bandito la compravendita di NFT (possono solo essere collezionati), ma investe nello sviluppo di un metaverso nazionale. A fine 2021, l’amministrazione di Shangai ha annunciato che la costruzione di un metaverso cittadino rientra tra gli obiettivi principali della più grande città cinese.
Tra le motivazioni che spingono la cina a esplorare questa nuova frontiera c’è la passione dei giovani per questo tipo di social. Zheli, ad esempio, è un “social metaverse” cinese molto particolare: consente agli utenti di avere una rete di massimo 50 amici. Sembra un controsenso, ma l’app è molto utilizzata in Cina, anche perché permette di creare un avatar da vestire e acconciare a piacimento. Il metaverso cinese, quindi, sarà concentrato sul creare rapporti umani e sociali. Per avere successo tra i giovani, al centro dovrà esserci l’utente!
Emirati Arabi
L’ultimo dei 3 governi che puntano al metaverso è quello degli Emirati Arabi. L’amministrazione di Dubai ha recentemente annunciato un piano per creare una “gemella virtuale” della città più importante degli Emirati. Il piano, chiamato “One Human Reality”, prevede lo sviluppo di un metaverso che unisca realtà virtuale, videogaming, criptovalute e social media in un unico programma.
Dubai è già una città all’avanguardia in questo senso, considerando che collabora con Fantom per la gestione della sua rete di semafori. Un metaverso nazionale è la naturale evoluzione del concetto di “smart city”: grazie ad esso si semplifica la vita ai cittadini e ci si rende più appetibili ai turisti. Lo “scoglio” da superare, secondo l’amministrazione di Dubai, è il prezzo del visore richiesto per entrare nel metaverso, che si aggira intorno ai 300 dollari. Se tutti avessero il dispositivo, il metaverso diventerebbe un marketplace virtuale, e alcuni analisti credono che muoverà più di 800 miliardi di dollari entro il 2024!
Corea del Sud, Cina ed Emirati Arabi sono i 3 Stati più interessati nella creazione di un metaverso, ma non sono gli unici! L’Unione Europea, per esempio, ha messo a disposizione un fondo di quasi 4 miliardi di euro per lo sviluppo di nuove tecnologie, parte del Next Generation EU. L’Europa potrebbe seguire le orme dei 3 stati e puntare a creare una Roma o una Parigi digitali, per facilitare il turismo soprattutto dei più giovani. Quali saranno i prossimi metaversi nazionali?