Cos’è NBA Top Shot? Colleziona gli NFT del basket

Cos’è NBA Top Shot, guida agli NFT NBA del basket

Sulla blockchain Flow c’è una piattaforma di NFT dedicati ai momenti memorabili del basket americano. Scopri cos’è e come funziona NBA Top Shot!

Che cos’è NBA Top Shop? Una piattaforma per gli appassionati della lega di basket per eccellenza! Nata dalla collaborazione tra la blockchain Flow, il team di Dapper Labs e la National Basketball Association, NBA Top Shot propone sotto forma di NFT i video dei momenti più memorabili del basket statunitense. Gli NFT di NBA Top Shop si possono collezionare e usare come carte da gioco. Come funzionano le sfide? Dove comprare gli NFT dell’NBA? Che differenze ci sono con Sorare? Questo e molto altro nella guida a NBA Top Shot!

Che cos’è NBA Top Shot? Le origini del progetto

Il progetto NBA Top Shot è stato lanciato nel 2019 per consentire agli appassionati e ai tifosi di collezionare in maniera esclusiva i momenti salienti del basket statunitense. L’idea degli NFT NBA è nata dalla National Basketball Association (NBA) e dalla National Basketball Players Association (NBPA). La realizzazione tecnica degli NFT NBA invece è stata affidata a Dapper Labs, realtà influente del Web3, che ha registrato, tramite smart contract, le informazioni e i metadati degli NFT sulla blockchain Flow. 

L’accoglienza del progetto da parte dei tifosi è stata buona fin da subito, e NBA Top Shot continua ad avere un notevole successo. Questo è dovuto in parte dalla popolarità e l’affidabilità del brand NBA. La fiducia nel progetto è arrivata grazie ai valori positivi associati all’NBA e molte persone hanno acquistato come loro primo NFT proprio uno della collezione di Top Shot. All’NBA si deve una buona parte di novizi del Web3! La community di NBA Top Shot si è allargata anche a decine di celebrità, tra cui volti noti del basket statunitense come Michael Jordan e Kevin Durant. Nel 2021 sono stati integrati anche gli NFT della lega femminile Women’s National Basketball Association (WNBA). 

Flow, la blockchain per gli NFT

Flow è una blockchain Proof-of-Stake che vuole essere il punto di riferimento nello sviluppo di progetti Web3. Flow lavora per essere altamente scalabile, veloce e low cost. Ma il suo vero punto di forza è la semplicità di utilizzo per gli sviluppatori che possono creare progetti personalizzati e a loro volta immediati e facilmente utilizzabili dagli utenti. Flow ha come obiettivo il supporto di tutto ciò che il mondo del Web3 ha da offrire: NFT, DAO, giochi play-to-earn. Flow punta a coinvolgere il pubblico, anche quello estraneo al settore crypto, con le più innovative esperienze su blockchain. Questa vocazione verso l’intrattenimento ha origine da una vicenda nota nel mondo NFT ovvero la congestione della rete di Ethereum nel 2017 a causa del lancio della collezione CryptoKitties. Dopo questo episodio che ha dimostrato i punti deboli di Ethereum, il team dei CryptoKitties ha deciso di fondare una blockchain adatta ad ospitare NFT. È nata così la startup Dapper Labs che a sua volta ha dato vita alla blockchain Flow.  

Come funziona NBA Top Shot, gli NFT e le sfide

Gli NFT su NBA Top Shot sono chiamati “Moments” perché rappresentano vari momenti dei campionati come azioni in campo o punti memorabili, attraverso video di pochi secondi. Ogni video NFT dell’NBA presenta anche statistiche sui giocatori e codici che indicano la rarità del “Moment”. Questi token non fungibili sono pensati prima di tutto come elementi da collezionare, tuttavia puoi “partecipare a sfide per guadagnare nuovi incredibili Moment” o premi esclusivi come biglietti per le partite. Esistono diversi tipi di sfide, in alcune ottieni punti sulla base delle performance in campionato dei giocatori con cui vuoi giocare. In altre sfide si tratta di indovinare quali giocatori o giocatrici faranno certe azioni o otterranno dei titoli. Ad esempio “il giocatore con più punti nella partita dei playoff” o “la giocatrice che fa più punti nella partita del…”. Per iniziare a giocare con gli NFT di NBA Top Shot devi prima di tutto creare un account inserendo i tuoi dati personali, confermare di avere almeno 18 anni e avere la residenza in uno degli Stati in cui è attivo il progetto, tra cui l’Italia! 

Quanto costano e dove comprare gli NFT NBA Top Shot? 

Il valore degli NFT dell’NBA, come tutto ciò che è legato alla blockchain, varia nel tempo e per fattori come la rarità. Si possono trovare token anche a partire da 2$, gli NBA Top Shot più costosi invece arrivano anche a 6 cifre . Dal lancio dei primi “Moment”, NBA Top Shot ha generato vendite per più di un miliardo di dollari. Puoi acquistare singoli NFT NBA o “Packs” ovvero dei pacchetti che contengono una serie di token, i “Packs” escono spesso in edizione speciali (agli iscritti sulla piattaforma verrà comunicato il drop 8 ore prima). Gli NFT NBA Top Shot si trovano direttamente sul marketplace della piattaforma o su quelli secondari come OpenSea. Per l’acquisto puoi utilizzare Bitcoin, Bitcoin Cash, DAI, USDC, Ether ma anche moneta fiat (dollaro americano). I “Packs” sono acquistabili anche con FLOW, il token nativo della blockchain. 

Sorare vs NBA Top Shot: il basket su blockchain

Il basket su blockchain non è solo NBA Top Shot! Il 7 Settembre 2022 Sorare, la nota piattaforma per il fantacalcio crypto, ha annunciato che l’NBA sarà il prossimo campionato che si unirà alla lista. Le differenze principali tra le due piattaforme sono essenzialmente due:

  1. La blockchain su cui sono costruite: mentre Sorare si appoggia ad Ethereum, NBA Top Shot utilizza Flow;
  2. Soggetti degli NFT:  se NBA Top Shot raffigura momenti significativi sotto forma di video, su Sorare saranno registrate su blockchain le figurine dei giocatori della lega basket americana. 

In generale si può dire che NBA Top Shot sia una piattaforma meno orientata al play-to-earn e più al collezionismo, rispetto a Sorare

Tutti gli NFT in onore della Regina Elisabetta II

Tutti gli NFT creati in onore della Regina Elisabetta II

Il Web3 celebra la vita di sua Maestà, scopri le collezioni NFT nate in onore della Regina Elisabetta II

La notizia della scomparsa della Regina Elisabetta II avvenuta Giovedì 8 Settembre 2022 è al centro di tutti i giornali e dei social network. Poco tempo fa, la sovrana britannica si era espressa in merito al mondo dei mercati digitali, comunicando, attraverso le parole dell’allora Principe Carlo, la volontà di adottare misure per rafforzare il piano finanziario digitale del Regno Unito. Dopo la notizia della morte della sovrana sono nate una serie di opere d’arte digitali  per rendere un sincero omaggio alla Regina, amatissima anche dal popolo del Web3. Scopri le principali collezioni NFT dedicate alla Regina Elisabetta II!

Le collezioni NFT dedicate alla Regina Elisabetta II

Le collezioni NFT dedicate alla Regina Elisabetta II create su varie blockchain tra cui Ethereum, Polygon o Binance Smart Chain sono qualche centinaio. Non solo token non fungibili, sono spuntate anche meme coin come Queen Elizabeth Inu, QueenDoge e Rip Queen Elizabeth

Come mai  tutte queste collezioni di NFT sulla Regina Elisabetta? Per alcuni potrebbe essere stato solo un modo di sfruttare la risonanza mediatica di una delle notizie più importanti del 2022, ma per la maggior parte degli artisti di digital art è stato un vero e proprio omaggio alla monarca più famosa e amata di sempre. Gli artisti digitali si sono sbizzarriti a raffigurare la Regina con stili e modalità differenti, questi token celebrativi tuttavia non sono spuntati tutti in questi giorni. C’è chi ha scelto già in passato di rappresentare la Regina e di trasporre la sua arte su blockchain, queste collezioni sono tornate ora alla ribalta. Tra queste ultime c’è QueenE DAO che si ispira alla DAO NFT Nouns di cui abbiamo già parlato all’interno dell’articolo dedicato alle 10 collezioni NFT migliori del 2022.

QueenE DAO, diventa un membro del “Parlamento Inglese”

La collezione QueenE DAO è un progetto NFT rilasciato a Luglio 2022, che segue le orme della del famoso progetto NFT Nouns DAO. Una DAO, ovvero un’Organizzazione Autonoma Decentralizzata, è un tipo di organizzazione gestita da smart contract e con una struttura decentralizzata. Nouns è una piattaforma Web3 costruita sulla blockchain di Ethereum, con l’obiettivo di costruire un progetto totalmente gestito da tutti gli utenti che possiedono gli NFT nativi del progetto stesso. Questo è possibile grazie alle votazioni periodiche a cui solamente chi possiede almeno uno degli NFT può partecipare. Nouns al momento è davvero un club esclusivo, in cui ognuno può conoscere e interagire direttamente con tutti gli utenti che fanno parte del progetto. Sono in pochi a possedere un NFT di Nouns, questi sono scarsi, uno al giorno per poco più di un anno. Vediamo come funziona! Su Nouns.wtf, la piattaforma dove si possono acquistare le opere d’arte digitale di Nouns, ogni giorno viene generato un NFT composto da alcuni tratti che vengono combinati in maniera casuale. Gli utenti che vogliono ottenere l’NFT possono “sfidarsi” a suon di offerte in Ether fino allo scadere dell’asta che avviene esattamente ventiquattro ore dopo la creazione dell’opera d’arte digitale. Tutti gli Ether raccolti dalla DAO sono conservati in un portafoglio “comune” il cui contenuto è costantemente visibile a tutti gli utenti

Il progetto QueenE rispecchia il funzionamento e l’idea di Nouns. Non avatar raffiguranti squali o unicorni, le opere d’arte digitale NFT di QueenE sono ritratti della Regina Elisabetta che mantengono lo stile pixelato. Gli NFT QueenE sono composti da sei tratti tra cui lo sfondo, il viso, l’abbigliamento, un accessorio per la testa, i gioielli e la cornice del ritratto. Questi tratti, come spesso accade nelle collezioni NFT, sono classificati per rarità. L’85% dei tratti è comune, il 10% è raro e il 5% è super raro. La rarità degli NFT sarà connessa al potere di voto all’interno della DAO. Il potere di voto verrà esercitato all’interno del parlamento QueenE suddiviso, come succede nella realtà, in due Camere. La Camera dei Comuni, composta da coloro che possiedono almeno un NFT QueenE comune, e la Camera dei Lord i cui seggi sono riservati ai possessori di NFT QueenE rari, super rari o leggendari. Gli NFT comuni garantiscono un voto per ogni NFT posseduto, mentre gli NFT rari, super rari o leggendari due voti. 

Anche la “tesoreria” di QueenE rinominata UnCommonwealth Treasury si occupa, come quella  di Nouns DAO, di gestire i fondi del progetto in modo trasparente. QueenE DAO, che era stato “dormiente” fino a qualche giorno fa, ha visto un incremento dei volumi delle vendite in occasione della scomparsa dell’iconica monarca. L’amore del popolo Web3 per la compianta Regina Elisabetta II trionferà? Di sicuro le collezioni NFT nate per celebrare la sovrana rimarranno nel tempo come ricordo indelebile inciso su blockchain.

NFT “in-chain”? Ce li spiega la collezione Moonbirds

Moonbirds NFT: cosa sono gli NFT on-chain e in-chain?

La collezione Moonbirds NFT ha deciso di conservare tutti i metadati su blockchain. Cosa cambia? Qual è la differenza tra NFT on-chain, in-chain e off-chain?

PROOF, la startup Web3 che ha creato la collezione Moonbirds NFT, ha svelato i piani futuri del progetto. Tra i punti previsti c’è anche rendere tutti i suoi token non fungibili “in-chain”. Forse avrai già sentito parlare della differenza tra NFT on-chain e NFT off-chain. Ma cosa si intende per “in-chain”?  

Tutti i record della collezione Moonbirds NFT

I Moonbirds NFT sono stati rilasciati ad Aprile 2022 e in 48 ore dal lancio, tutti i 10.000 pezzi sono andati sold out. Moonbirds è una collezione PFP ovvero di immagini pensate per essere usate come foto profilo, che raffigurano avatar di gufi pixelati e generati automaticamente. Secondo CryptoSlam, Moonbirds è al 10° posto nella classifica di collezioni per vendite totali, gli NFT di PROOF hanno generato vendite per oltre 590 milioni di dollari! Grazie a questi numeri importanti e al sostegno ricevuto dal settore, per alcuni questa collezione si è conquistata la fama di “blue chip”. Moonbirds si distingue da altre collezioni anche perché ha introdotto lo staking di NFT, chiamato in questo frangente “nesting”

A fine Agosto 2022 PROOF, coordinata dall’investitore Venture Capital Kevin Rose, ha spiegato che in futuro la creazione e l’archiviazione degli NFT del progetto, comprese le collezioni spin off di Moonbirds NFT, sarà gestita in-chain. Per capire cosa sono gli NFT in-chain, vediamo prima la differenza tra NFT on-chain e NFT off-chain. 

NFT on-chain e NFT off-chain, che differenza c’è?

Il parametro per riconoscere un token non fungibile on-chain e uno off-chain è la sua archiviazione. Sappiamo che la proprietà e l’unicità degli NFT è garantita dalla blockchain ma dove vengono conservati gli NFT? Un NFT è composto da:

  • Un ID: un codice identificativo unico che distingue i token gli uni dagli altri e registrato tramite smart contract su blockchain;
  • Metadati: in quanto contenuto digitale, ogni NFT è formato da un insieme di metadati che configurano il suo aspetto, come forme, colori, nomi, dimensioni, il tipo di cappello, di piumaggio o l’espressione dei gufi (nel caso dei Moonbirds NFT) ma anche informazioni come la fornitura massima. 

Se l’ID del token non fungibile è sempre conservato su blockchain, e funziona come certificato di autenticità e unicità di un NFT, i metadati spesso sono archiviati altrove, ovvero off-chain. Custodire i metadati off-chain è l’opzione più utilizzata dai creatori di collezioni NFT, i quali si affidano a servizi di hosting e server esterni, centralizzati o decentralizzati. Al contrario, conservare un NFT on-chain significa che l’intero token – metadati compresi – esiste su una blockchain.

L’archiviazione on-chain è migliore di quella off-chain?

L’archiviazione on-chain degli NFT può essere preferibile perché tutti gli aspetti del token sono direttamente gestibili e verificabili dai proprietari, tuttavia è una strada molto costosa a causa della grandezza dei dati che devono essere registrati su blockchain. Le immagini JPEG ad esempio contengono molti dati, e spesso le collezioni sono composte da centinaia o migliaia di immagini tutte diverse tra loro. La maggior parte dei progetti NFT, tra cui i CryptoPunks e il Bored Ape Yacht Club, ha scelto di memorizzare i suoi contenuti off-chain

Come anticipato, i servizi di hosting e archiviazione off-chain possono essere centralizzati o decentralizzati. Con i provider di hosting centralizzati c’è il rischio (anche se improbabile) che possano chiudere in qualsiasi momento mettendo a rischio l’esistenza degli NFT archiviati. Tutto ciò che rimarrebbe al proprietario sarebbe l’ID su blockchain. L’archiviazione decentralizzata è gestita da sistemi come IPFS. Quando un file viene memorizzato su IPFS riceve un hash univoco del contenuto che lo collega a tutta la rete. Anche se gli NFT su IPFS non sono tecnicamente archiviati sulla blockchain, nessuno può perdere o hackerare i file su IPFS come nessuno può spegnere il cloud, in quanto gestito in modo decentralizzato da migliaia di nodi. 

Moonbirds NFT: che cosa sono gli NFT in-chain? 

PROOF però ha in mente di rendere i suoi NFT “in-chain”. Con questo termine PROOF intende dire che non solo la conservazione dei dati sarà on-chain ma anche la stessa creazione: “per essere sicuri che siano completamente decentralizzati e visibili per le generazioni che verranno”. I metadati dunque saranno creati dallo stesso smart contract che attesta l’esistenza e certifica l’autenticità del token, il codice che crea l’opera d’arte digitale sarà su blockchain. Harri Thomas di PROOF ha spiegato che in questo modo la rappresentazione grafica di ogni Moonbirds NFT “sarà costruita dallo smart contract stesso da art layer, che saranno memorizzati su blockchain”. 


La roadmap di PROOF e Moonbirds NFT prevede anche la costituzione di una DAO e di un token di governance, il lancio di una collezione spinoff chiamata “Moonbirds Mythics”, che comprenderà 20.000 NFT e sarà lanciata all’inizio del 2023. La nuova collezione non seguirà l’estetica della pixel art, le immagini saranno disegnate con una tecnica che riproduce lo stile a mano libera. Questi nuovi progetti saranno realizzati grazie ai finanziamenti appena ottenuti. PROOF infatti ha appena raccolto 50 milioni di dollari in un round di finanziamento di Serie A guidato dalla società di Venture Capital Andreessen Horowitz, conosciuta anche come a16z.

La rivoluzione di Ethereum è iniziata

The Merge: tutte le tappe dell’aggiornamento di Ethereum

Nel nuovo episodio di Young Pills, tutte le tappe di The Merge, l’aggiornamento di Ethereum previsto per Settembre 2022!

Pront* ad entrare nel vivo di The Merge? In questo nuovo episodio di Young Pills andremo ad esplorare tutte le tappe dell’aggiornamento che promette di rivoluzionare Ethereum (e non solo) per sempre. Ma prima di tutto, che cos’è The Merge?

The Merge: Ethereum cambia meccanismo di consenso

The Merge è un piano di lavori pluriennale per migliorare la scalabilità, la sicurezza e la sostenibilità della rete Ethereum, senza compromettere la sua decentralizzazione. In questo piano è previsto il passaggio al meccanismo di consenso Proof-of-Stake. Con questo meccanismo di consenso, la blockchain non richiede più l’intervento dei miner per validare le transazioni ma si serve del lavoro dei validatori che hanno in staking almeno 32 ETH. Il Proof-of-Stake, rispetto al Proof-of-Work, è più efficiente dal punto di vista energetico. Il cambio del meccanismo di consenso ha conseguenze anche sul modello economico di Ethereum: le nuove coin emesse, create per premiare i validatori, influenzano la fornitura circolante e dunque il prezzo stesso della criptovaluta.

Tutte le tappe dell’aggiornamento di Ethereum

Ripercorri i momenti chiave di The Merge negli ultimi mesi, dall’annuncio di Vitalik Buterin del 20 Maggio, ai testnet Ropsten, Sepolia, Goerli, all’aggiornamento Bellatrix. Questo in particolare ha azionato il “count-down” per il passaggio definitivo di Ethereum al Proof-of-Stake nonché la fusione tra la Beacon Chain e il mainnet della rete. Dai un’occhiata anche alla roadmap di Ethereum, sono in arrivo altri aggiornamenti: The Surge, The Verge, The Purge e The Splurge! Tutto questo nel nuovissimo episodio di Young Pills!

Cardano: l’aggiornamento Vasil in arrivo il 22 Settembre

Cardano: aggiornamento Vasil arriva il 22 Settembre

Gli sviluppatori della Cardano Foundation hanno annunciato la data per l’hard fork: l’aggiornamento Vasil arriva il 22 Settembre 2022!

Per i principali progetti crypto, questo Settembre 2022 è il mese per guardare al futuro e aggiornarsi. L’evento sulla bocca di tutti è sicuramente The Merge di Ethereum, ma anche Cardano, e la sua crypto ADA, sviluppata proprio da uno dei fondatori di Ethereum, Charles Hoskinson, sono pronte ad effettuare l’aggiornamento Vasil. L’obiettivo principale dell’aggiornamento, o hard fork, è aumentare velocità e scalabilità della blockchain di Cardano e renderla in generale più potente ed economica. Questi miglioramenti sono volti a facilitare lo sviluppo di applicazioni decentralizzate (DApp), soprattutto nel settore della Finanza decentralizzata (DeFi) e aumentare le possibilità di utilizzo della crypto ADA. Vediamo l’aggiornamento Vasil in arrivo a fine Settembre nel dettaglio!

L’aggiornamento Vasil di Cardano arriva il 22 Settembre 2022

Dopo alcuni problemi sulla testnet, risolti in modo efficiente e veloce dal team di Cardano, è stata finalmente annunciata la data per l’hard fork della blockchain della crypto ADA: l’aggiornamento Vasil arriva il 22 Settembre 2022. Cardano è una blockchain creata nel 2015 e basata sul meccanismo di consenso Proof-of-Stake che le permette di essere altamente scalabile, ovvero di gestire un grande numero di transazioni al secondo. Un hard fork invece è un aggiornamento di un protocollo, nel quale si attuano cambiamenti molto radicali al punto da renderlo incompatibile con le versioni precedenti. 

Ma dove si colloca l’aggiornamento Vasil in arrivo il 22 Settembre 2022 sulla roadmap di Cardano? La roadmap di Cardano è suddivisa in cinque macro-fasi le quali hanno ognuna un obiettivo principale. Al momento ci troviamo nella fase denominata Basho, che ha come obiettivo primario la scalabilità della rete, ovvero aumentare il numero di utenti che ogni giorno la utilizzano, senza tuttavia peggiorare le prestazioni o renderla più costosa. L’hard fork Vasil avverrà in modo automatico: gli utenti che possiedono la crypto ADA o che utilizzano le DApp DeFi sulla blockchain di Cardano non dovrebbero neanche accorgersene. Vasil sarà infatti implementato utilizzando l’Hard-Fork Combinator (HFC) di Cardano, una tecnologia innovativa che consente di effettuare transizioni di protocollo e aggiornamenti senza interrompere il regolare funzionamento della rete.

Come mai l’aggiornamento si chiama così? Il nome Vasil è stato scelto per omaggiare Vasil St. Dabov sviluppatore di nazionalità bulgara, che prima della sua scomparsa, avvenuta nel Dicembre del 2021 era il Chief Blockchain Advisor della società di ricerca e sviluppo software di nome Quanterall. Vasil St. Dabov era un membro molto attivo della community crypto e un ambasciatore di Cardano. Anche la data prevista per l’aggiornamento è simbolica, infatti il 22 Settembre coincide con il giorno in cui in Bulgaria, paese di nascita di St. Dabov, si celebra l’Indipendenza nei confronti dell’impero Ottomano.

Cosa cambia per gli utenti e per gli sviluppatori di Cardano?

Vasil fornirà alcune funzionalità chiave per consentire il lancio di ulteriori progetti su Cardano e allo stesso tempo offrirà un percorso di aggiornamento (con maggiore velocità, capacità transazionale e script più potenti) alle DApp esistenti. Nello specifico Vasil modificherà il sistema di convalidazione e trasmissione delle transazioni, con un meccanismo chiamato Diffusion Pipeling. Con questo meccanismo i blocchi saranno aggiunti alla rete al momento della loro creazione e non solo quando sono completi. In questo modo vengono ottimizzate le tempistiche di convalida dei blocchi. La blockchain di Cardano così, oltre a garantire transazioni più veloci, aumenterà la propria sicurezza rendendo molto più complessi eventuali attacchi.

L’aggiornamento è però stato pensato tenendo conto anche degli sviluppatori, ovvero di coloro che si occupano di creare applicazioni decentralizzate sul network.

Con Vasil verrà aggiornato anche il linguaggio di programmazione con il quale sono scritti gli smart contract sulla blockchain di Cardano chiamato Plutus. L’hard fork darà vita a Plutus V2 che permetterà agli sviluppatori di sviluppare DApp più efficienti ed economiche (dal punto di vista delle transazioni). 
Ad oggi tra le blockchain Cardano si trova al 29° posto, per volumi scambiati sulle sue piattaforme, che sono attualmente soltanto dodici. Il valore totale bloccato (TVL) attuale si aggira attorno agli 80 milioni di dollari. Vedremo se l’aggiornamento Vasil, in arrivo il 22 Settembre 2022 aiuterà il network di Cardano a farsi largo all’interno del grande mondo della DeFi e ad aumentare i casi d’uso della crypto ADA.

5 curiosità su The Merge, l’aggiornamento che cambierà le crypto per sempre

The Merge: 5 cose che non sai sull’aggiornamento di Ethereum

L’aggiornamento che cambierà per sempre Ethereum e le crypto sta per arrivare. Scopri 5 cose che non sai su The Merge!

Con “The Merge” si intende l’insieme di aggiornamenti che porteranno la blockchain di Ethereum a cambiare meccanismo di consenso da Proof-of-Work a Proof-of-Stake. Nel mondo crypto da mesi non si parla d’altro, l’aggiornamento di Ethereum è così importante che “The Merge” è diventato un termine di uso comune a indicare l’attivazione finale dell’aggiornamento e in generale la versione Ethereum 2.0. 

Cosa cambierà con Ethereum 2.0? Le transazioni saranno più veloci, economiche e green, il network sarà più decentralizzato e sicuro. Questo renderà la blockchain di Ethereum più scalabile e efficiente dal punto di vista energetico, The Merge tuttavia non avrà un impatto solo sulla blockchain di Vitalik Buterin, l’aggiornamento cambierà il mondo crypto per sempre. Ethereum infatti è la blockchain su cui sono costruiti i principali protocolli di Finanza Decentralizzata e in cui si sviluppa il mondo degli NFT. Per approfondire gli aspetti più tecnici di The Merge ti rimandiamo all’articolo di Academy su Ethereum 2.0, continua a leggere per scoprire 5 curiosità e cose che non sai su The Merge!

1. Perché l’aggiornamento di Ethereum si chiama The Merge?

Fusione! Fan di Dragon Ball in ascolto, chi meglio di voi sa cosa succede quando viene invocato il termine “fusione”? “The Merge” che in inglese significa proprio “la fusione”, è il nome dell’aggiornamento di Ethereum perché consiste nell’unione di due chain in una sola. Con The Merge verranno fuse insieme la Beacon Chain e il mainnet di  Ethereum, la prima è la rete Proof-of-Stake attiva dal 2020 e usata come livello di “Consenso” ma non ancora per elaborare le transazioni. Il mainnet invece è l’unico livello di “Esecuzione” della blockchain su cui lavoreranno i miner fino a The Merge. Con il completamento dell’aggiornamento, queste due chain verranno fuse insieme per migliorare le prestazioni di Ethereum.

2. Perché la data d’uscita di The Merge cambia?

La fase finale e l’attivazione dell’aggiornamento è stata prevista per Settembre 2022 ma per molto tempo non è stata comunicata una data ufficiale per il rilascio di The Merge. Negli scorsi mesi la data è stata posticipata più di una volta e anche individuato il mese di Settembre, gli sviluppatori di Ethereum hanno indicato un periodo di attivazione ampio, ovvero tra il 10 e il 20 Settembre. Il 6 Settembre Vitalik Buterin ha ristretto il campo tra il 13 e il 15 del mese. Ma perché non si conosce con precisione la data del rilascio di The Merge? Gli sviluppatori di Ethereum non hanno programmato l’aggiornamento basandosi sul calendario, e quindi su un parametro temporale, ma facendo riferimento al Total Terminal Difficulty (TTD). Il TTD è il valore raggiunto il quale verrà rilasciato l’aggiornamento del Proof-of-Stake, si può intendere come un punteggio da ottenere per superare il livello di un videogioco. The Merge verrà completato solo quando verrà raggiunto il TTD del valore 58750000000000000000000. Il TTD è il parametro che indica il livello di difficoltà che i miner devono affrontare per validare l’ultimo blocco nel Proof-of-Work di Ethereum, questo valore dipende da molti fattori e quindi non è possibile stabilire con certezza quando il network si avvicinerà a quel valore. Per questo la data di The Merge cambia di continuo. 

3. Non solo Buterin, ecco il team di The Merge

Tra i migliaia di programmatori che tengono in piedi il protocollo di Ethereum, forse non sai che a The Merge stanno lavorando 119 esperti. Insieme a questo gruppo si sono riunite anche alcune personalità di spicco del mondo crypto. Dall’Ethereum Foundation hanno contribuito direttamente al progetto The Merge, i ricercatori Danny Ryan e Justin Drake. Il primo si occupa di The Merge fin dal 2017 (fun fact: The Merge e il passaggio al PoS era stato proposto già nel 2015, poco dopo la nascita di Ethereum), in relazione a temi come la scalabilità, la sostenibilità e la sicurezza. Drake invece ha avuto un ruolo di coordinamento e di relazioni pubbliche. 

All’aggiornamento The Merge ha contribuito ovviamente anche Vitalik Buterin in quanto mente dietro al nuovo modo di intendere Ethereum e come divulgatore al grande pubblico. A Buterin si deve la filosofia di progettazione del nuovo meccanismo di consenso. Un’altra figura chiave è Tim Beiko a capo del team degli sviluppatori. Beiko è diventato il principale portavoce nei social del team di sviluppo e ha gestito i numerosi passi necessari a The Merge. Tra tutti coloro che stanno lavorando a The Merge, citiamo anche Mikhail Kalinin di ConsenSys, una società di sviluppo software che collabora con Ethereum. In occasione di The Merge questo ha stabilito i dettagli della Beacon Chain, secondo Beiko, Kalinin è uno di quelli che “hanno letteralmente costruito e guidato la nave”. Kalinin ha definito la sua esperienza a Ethereum “un esempio di vera diversificazione e decentralizzazione del lavoro su un progetto di ricerca e sviluppo”. 

4. Esisterà una nuova coin di Ethereum 2.0?

Con l’avvicinarsi del completamento di The Merge in molti si sono chiesti se Ethereum 2.0, ovvero la nuova versione della blockchain Proof-of-Stake, avrà una nuova coin. E ancora, cosa succederà agli ETH esistenti e presenti nei nostri wallet? Per rispondere a questa domanda bisogna considerare i due possibili scenari successivi all’attivazione dell’aggiornamento. Dopo The Merge potrebbe verificarsi un hard fork della blockchain in cui Ethereum si dividerebbe in due diverse chain, una con il meccanismo di consenso che ha sempre avuto (PoW) e un’altra che si basa invece sullo staking per validare le transazioni. In questo caso verrebbe creato di conseguenza una nuova coin, a cui ci si riferisce al momento con il nome “ETHPOW”. La chain con il meccanismo di consenso PoS manterrà come coin nativa Ether (ETH), la chain PoW invece continuerà con il mining di ETHPOW. La chain PoW resterà in vita solo fino a quando i miner continueranno ad utilizzarla e a sostenerla. 

Qualora venisse creata effettivamente una nuova criptovaluta, sarà distribuita tramite airdrop in rapporto 1:1. Di base i tuoi ETH non subiranno cambiamenti, per prepararti a The Merge su Young Platform leggi l’annuncio dedicato

5. L’ora degli NFT sostenibili

Tra le 5 cose che forse non sai su The Merge, c’è la sua rivoluzione green nel mondo NFT. Premettendo che la maggior parte dei token non fungibili è costruita su Ethereum, dopo The Merge si assisterà a una drastica riduzione dell’impatto ambientale della produzione e degli scambi di NFT. Questo perché il meccanismo di consenso che permette l’attività di Ethereum non si baserà più sulla potenza di calcolo dei miner ma sul meccanismo dello staking, in altre parole non sarà più necessaria tutta l’energia elettrica impiegata per alimentare gli hardware del mining. Tutte le attività legate alla blockchain saranno più sostenibili dal punto di vista energetico.  

Una delle principali critiche mosse agli NFT riguarda l’energia necessaria per il loro “minting” ovvero il processo per cui vengono creati asset digitali. Le preoccupazioni sull’inquinamento prodotto dai token non fungibili si sono intensificate soprattutto in questo periodo di crisi ambientale e energetica. Con NFT più green il settore potrebbe attirare nuovi appassionati e conoscere una fase di fermento creativo: creator e nuovi progetti potranno sbizzarrirsi a creare arte su blockchain, non più intimiditi dall’impronta ambientale. 

LG e Hedera presentano un marketplace NFT compatibile con le smart TV

Acquista NFT con la Smart TV di LG e HBAR

LG in collaborazione con la blockchain Hedera, lancia LG Art Lab. Esponi le tue opere d’arte digitale e acquista NFT con HBAR sulla tua smart TV!

Vorresti esporre i tuoi NFT preferiti e mostrarli ai tuoi amici nel salotto di casa? Grazie alla nuova iniziativa dell’azienda tech LG in collaborazione con la blockchain Hedera potrai esporre le tue opere d’arte digitale ed acquistarne di nuove attraverso la tua smart TV LG, comodamente seduto sul divano! LG Art Lab, questo il nome del progetto in collaborazione con Hedera, è un vero e proprio NFT marketplace, dove potrai comprare NFT con il token HBAR e sarà accessibile direttamente dalla tua televisione. Scopri come acquistare NFT con la crypto HBAR e come trasformare casa tua in una galleria d’arte digitale! 

Esporre NFT? LG e le galleria d’arte digitale!

LG Art Lab è una piattaforma NFT annunciata il 5 Settembre 2022, che verrà lanciata entro fine 2022 sulla blockchain Hedera. Non è la prima volta che le due compagnie entrano in contatto, LG infatti fa parte del consiglio direttivo di Hedera già dal 2020. Il marketplace e la sua applicazione, che dovrebbero essere disponibili entro fine anno negli Stati Uniti, permetteranno agli utenti di acquistare, vendere e visualizzare opere d’arte digitale. La particolarità di questo marketplace è che sarà facilmente accessibile e compatibile con le smart TV di LG, il mezzo perfetto per esporre la propria collezione di NFT grazie all’eccezionale qualità di risoluzione delle immagini. LG Art Lab funzionerà come un classico NFT marketplace, come ad esempio OpenSea, con la differenza che gli acquisti saranno effettuati con il token HBAR. La sezione dedicata all’acquisto degli NFT si chiamerà Drops, dove saranno presenti i profili degli artisti e le anteprime delle nuove opere in arrivo con un conto alla rovescia per non perdersi nessuna novità. 

Per consentire agli utenti di acquistare NFT con il token HBAR direttamente dalla smart tv, LG lancerà anche il crypto wallet Wallypto. Il wallet, collegandosi alla piattaforma LG Art Lab, permetterà di visualizzare tutti gli NFT che l’utente possiede, oltre ovviamente al saldo di token HBAR disponibili. La piattaforma sarà disponibile inizialmente solo per il mercato USA. Come si può facilmente intuire dal nome della piattaforma, sarà l’arte ad essere protagonista all’interno dell’applicazione. La prima partnership è già stata svelata, l’artista protagonista sarà Barry X Ball!

La prima collezione su LG Art Lab a cura di Barry X Ball

Barry X Ball è uno scultore e artista contemporaneo famoso per le sue interpretazioni della scultura classica e dell’arte modernista realizzate con tecniche all’avanguardia come la stampa e la scansione 3D

Barry X Ball debutterà nel mondo dell’arte digitale con i suoi primi  NFT in una collezione intitolata “Metal” proprio sulla piattaforma LG Art Lab. Gli utenti, grazie alla risoluzione delle smart TV LG, riusciranno a visualizzare tutte le texture, i dettagli e i materiali – compresi i metalli preziosi e le pietre preziose – utilizzati nelle sculture dell’artista.

LG sceglie la blockchain green Hedera

Perché LG ha scelto proprio Hedera per il suo marketplace NFT? La blockchain Hedera, che è un prodotto della HBAR Foundation, si definisce una blockchain per le imprese, in grado di processare transazioni in maniera molto economica e veloce. Ma come fanno Hedera e il suo token HBAR ad essere così efficienti ed economici? La risposta a questa domanda sta nel modo in cui le transazioni vengono registrate sulla rete. Grazie ad una nuova struttura chiamata Directed Acyclic Graph (DAG) architettata dall’ingegnere informatico Leamon Baird, che ha fondato il progetto nel 2015, Hedera riesce a processare fino a 10mila transazioni per secondo.


La blockchain di Hedera funziona tramite un algoritmo di consenso di tipo Proof-of-Stake, chiamato hashgraph e oltre a garantire velocità e scalabilità al network, è orientata alla sostenibilità ambientale. La sostenibilità ambientale è un valore che la HBAR Foundation, e la sua blockchain Hedera hanno adottato fin dalla loro nascita nel 2017. Il team di sviluppo si è impegnato e si impegna a garantire alla rete lo stato di carbon neutral (zero emissioni di carbonio), acquistando trimestralmente crediti di carbonio (carbon offsets), il cui importo è stato determinato da TerraPass, azienda indipendente che si occupa di valutare le emissioni.

FIFA e Algorand, gli NFT dei mondiali di calcio

Algorand e FIFA: NFT dei Mondiali di calcio

FIFA lancia una collezione NFT su Algorand dedicata ai mondiali di calcio con la piattaforma FIFA+ Collect!

Il mondo del calcio è uno degli ambienti in cui le tecnologie Web3 si stanno affermando maggiormente, sia per quanto riguarda gli investimenti, sia dal punto di vista del riscontro da parte del pubblico. Partendo dai fan token di Socios, passando per il fantacalcio NFT di Sorare arriviamo alla piattaforma che nascerà dalla collaborazione tra FIFA e Algorand: FIFA+. La collaborazione tra Algorand e FIFA era stata già annunciata a Maggio 2022, la blockchain di Silvio Micali è diventata a tutti gli effetti un partner tecnico della Fédération Internationale de Football Association. Algorand insomma non comparirà solamente con il suo logo ma contribuirà attivamente all’espansione nel Web3 della più grande federazione calcistica a livello globale. Vediamo come funzionerà la piattaforma FIFA+ e come saranno gli NFT dei mondiali di calcio?

FIFA+ Collect, i momenti più iconici dei mondiali di calcio in NFT

I momenti memorabili dei mondiali di calcio diventeranno presto NFT. L’ultimo rigore calciato da Fabio Grosso ai mondiali del 2006? Lo splendido gol di Kylian Mbappe da fuori area che ha sancito la vittoria della Francia del 2018? Uno spezzone della partita Brasile – Germania del 2014? FIFA sta progettando di registrare filmati iconici della storia dei mondiali di calcio per sempre su blockchain tramite una piattaforma NFT dedicata al mondo del calcio in collaborazione con Algorand. La piattaforma NFT si chiama FIFA+ Collect e rientra nel più ampio progetto FIFA+. Tifosi di tutto il mondo potranno acquistare il loro goal, assist o esultanza preferita dei campionati mondiali di calcio maschili e femminili del passato! E perché no, del prossimo futuro: a Novembre 2022 saranno disputati i campionati mondiali FIFA Qatar 2022. La proprietà e l’unicità degli NFT dei mondiali sarà garantita dalla blockchain di Algorand. L’iniziativa di FIFA+ Collect somiglia molto a quella intrapresa dalla NBA, la lega americana di basket, con il progetto NBA Top Shot, sulla blockchain di Ethereum 

I dettagli sugli NFT dei mondiali di FIFA e Algorand non sono stati ancora resi noti. I teaser delle collezioni dovrebbero essere rilasciati durante il campionato del Mondo 2022, in Qatar. FIFA+ tuttavia non sarà solo una piattaforma NFT ma uno spazio in cui visualizzare una grandissima quantità di contenuti diversi, dalle partite di calcio in diretta, alle notizie, fino ad arrivare ai giochi e appunto agli NFT. Algorand continua a sviluppare progetti molto interessanti, soprattutto per quanto riguarda il mondo dei contenuti. La blockchain di Silvio Micali ha anche acquisito ad inizio anno il servizio di condivisione di musica digitale Napster, ed ha stretto una partnership con LimeWire, lanciando un NFT marketplace incentrato sulla musica.

Cambia il modo di vivere lo sport

Il lancio della piattaforma FIFA+ apre un discorso più ampio sul ruolo dei fan all’interno del mondo dell’intrattenimento del futuro. Le dichiarazioni di chi ha pensato la collezione degli NFT ufficiali dei mondiali di calcio sono relative proprio a questo tema: “Il fandom sta cambiando e gli appassionati di calcio di tutto il mondo si avvicinano al gioco in modi nuovi ed entusiasmanti”, ha dichiarato Romy Gai, Chief Business Officer della FIFA. “Gli oggetti da collezione FIFA saranno disponibili per tutti gli appassionati di calcio, tutti potranno possedere una parte della Coppa del Mondo FIFA”, ha sottolineato Gai.  Lo slogan di Socios, la piattaforma sulla blockchain Chiliz per comprare i fan token di squadre o club sportivi che è anche sponsor della UEFA, “Be more than a fan”, sintetizza bene l’idea che le piattaforme Web3 stanno elaborando per la fruizione degli eventi sportivi. Il fan non svolgerà più il ruolo del semplice tifoso o spettatore passivo, ma sarà protagonista nelle scelte dei team e in minima parte anche proprietario del club. Grazie al concetto di proprietà digitale, non solo il fandom, ma anche il mondo collezionismo sportivo sta cambiando, soprattutto grazie ai token e agli NFT. In futuro potrai essere il legittimo proprietario del gol di Maradona ai quarti di finale dei mondiali del 1986, da cui è nato il soprannome “La mano de dios” o grazie ai fan token, potrai definire il destino della tua squadra del cuore partecipando attivamente alle scelte di calciomercato!

Sai riconoscere gli scam più comuni del mondo crypto?

Come riconoscere una truffa crypto: dal social engineering al phishing

Come riconoscere una truffa crypto? Quello che devi sapere per smascherare scam e tenere al sicuro le tue criptovalute

Secondo un report della società di raccolta dati Chainalysis pubblicato il 6 Gennaio 2022, nel 2021 sono stati rubati 14 miliardi di dollari in criptovalute attraverso scam, soprattutto a causa di rug pull. Questa cifra è aumentata quasi il doppio rispetto all’anno precedente, la crescita delle truffe è coincisa con lo sviluppo del settore e del boom per l’interesse nelle criptovalute. I truffatori, o scammer, sfruttano infatti i periodi di bull market per agire facendo leva sull’ottimismo delle persone nei confronti dei mercati. Quando ci sono in ballo interessi economici, le truffe spuntano come funghi e così accade anche nel caso delle criptovalute. I crypto scam purtroppo sono molto diffusi ma con piccoli accorgimenti è possibile imparare come riconoscere una truffa crypto, dal social engineering al phishing. 

Red flag: l’identikit della truffa

Prima di passare in rassegna le principali truffe che attaccano il mondo crypto, tieni presente alcune “red flag” ovvero delle caratteristiche sospette che potrebbero segnalare uno scam

  • Qualcuno ti chiede di condividere le tue chiavi private o password;
  • Qualcuno ti manda un messaggio privato proponendo airdrop o giveaway;
  • Qualcuno ti contatta spacciandosi per un trader o un dipendente di un progetto crypto come un exchange;
  • I messaggi che ricevi, o i siti web su cui navighi, contengono errori tipografici o di ortografia;
  • Qualcuno ti promette di moltiplicare il tuo denaro o di ricevere dei guadagni gratis;

Nessuno, nemmeno i dipendenti dei progetti crypto, è autorizzato a chiederti di condividere i tuoi dati personali, e spesso quando qualcosa è troppo bello per essere vero nella maggior parte dei casi non lo è. 

1. Phishing 

Quella del phishing è una truffa tipica di tutto l’universo internet, non solo delle criptovalute. Il phishing consiste nell’invio da parte di malintenzionati di messaggi o email che si spacciano per servizi o siti che hai utilizzato in precedenza (banche, e-commerce, social network…) che ti invitano ad aprire qualche link o a comunicare dati personali. Per quanto riguarda le crypto, attraverso il phishing i truffatori potrebbero sottrarre password o seed phrase dei tuoi wallet e di conseguenza rubare le tue crypto. Solitamente i messaggi di phishing si riconoscono perché i profili che li mandano mostrano incongruenze rispetto ai servizi che cercano di imitare. Anche se gli scammer sono capaci di creare comunicazioni e dei siti molto simili a quelli originali e dunque ad essere convincenti, alcuni dettagli come la presenza di errori di sintassi o grammatica sono segnali di una possibile truffa. È sempre una buona pratica controllare che gli URL dei siti o gli indirizzi mail corrispondano a quelli dei siti ufficiali, anche solo un carattere in più o in meno può fare la differenza. 

2. Finti addetti al Servizio Clienti o Trader

In questo tipo di scam c’è qualcuno che si finge un rappresentante di un’organizzazione o società crypto e chiede informazioni sensibili come la seed phrase, con il pretesto di risolvere fantomatici problemi tecnici. Una volta ottenuta la chiave privata, gli scammer prosciugano i tuoi wallet. In questo caso i truffatori possono chiedere anche l’invio di denaro in cambio di un valore maggiore. Solitamente queste richieste vengono avanzate con un senso di urgenza, mettendo in allerta le persone preoccupate per la sicurezza dei propri beni. Ricorda che tutte le comunicazioni ufficiali sono fatte sempre e solo nei canali ufficiali, non fidarti troppo di voci o speculazioni. Se hai dei dubbi, contatta il Servizio Clienti dal sito ufficiale. 

Un’altra categoria di persone per cui i malintenzionati potrebbero spacciarsi, è quella degli addetti di operatori telefonici che propongono nuovi contratti o di cambiare SIM. In possesso del tuo numero di telefono possono aggirare tutte le autenticazioni a due fattori che si basano su quest’ultimo. Alcune persone si presentano anche per trader esperti pronti ad aiutarti, in questo caso i truffatori prendono i contatti specialmente sui social network o community online, su Youtube o Telegram. Come riconoscere questa truffa crypto? Per le loro promesse irrealistiche, i finti trader sono facilmente smascherabili. Diffida di chi vuole farti diventare incredibilmente ricc* in poco tempo, nel mondo crypto non esistono scorciatoie o “metodi infallibili”.

3. App di exchange false 

Tra gli scam più comuni ci sono una serie di app false che si fingono la versione mobile di servizi web legati alle criptovalute, come exchange o marketplace. Se in un’app store ti imbatti in una di queste app, ricorda che quelle ufficiali sono sempre scaricabili dal sito internet di riferimento e quindi puoi verificare facilmente se le due versioni coincidono. Anche in questo caso un indizio di truffa possono essere errori di ortografia, il nome dell’exchange potrebbe essere scritto sbagliato, oppure le icone che non corrispondono esattamente a quelle originarie. Puoi anche controllare il numero di download dell’app: se pretende di essere quella di un servizio affidabile, i download non possono essere pochi. Inoltre le app contraffatte di solito richiedono più autorizzazioni del necessario, perché questo modo si assicurano di raccogliere quanti più dati possibili dai dispositivi delle vittime di scam. 

Un’altra tipologia di app scam sono quelle che promettono di svolgere un’attività di mining per conto tuo assicurandoti ricompense che però non arrivano mai. Per evitare questa truffa crypto, è bene sapere che per la maggior parte delle criptovalute il mining richiede hardware altamente specializzati che non sono compatibili con i dispositivi mobile.

4. Rug pull

In un rug pull i truffatori propongono un nuovo progetto, ottengono dei finanziamenti e poi spariscono con i fondi raccolti. Un esempio recente di rug pull è stata la truffa di Squid Coin, il token che ha preso il nome dalla serie Netflix. Chi ha acquistato il token, in preda all’hype della sua crescita di prezzo che da 1 centesimo è passato rapidamente a 90 dollari, ha perso tutto quando i fondatori del progetto hanno interrotto l’attività facendo scomparire del tutto il denaro, circa 3 milioni di dollari. Per difendersi dai rug pull bisogna considerare il progetto che si intende appoggiare da diversi punti di vista come la sua solidità, il contenuto del white paper, la presenza (e la fattibilità) di una roadmap e di un business model, l’identità e i curricula dei fondatori. Se qualcuno di questi aspetti risulta confuso o sospetto, probabilmente si è di fronte a una truffa.

5. Scam sui social network

I social network sono un canale usato spesso per mettere in atto scam di natura crypto. Come già detto, su Youtube pullulano commenti di falsi trader che promettono guadagni facili o live “fake” che chiedono di inviare denaro per riceverne una somma più grande. Durante questo genere di live è probabile che i truffatori fingano di essere personaggi di spicco del settore disposti a condividere la loro ricchezza con gli utenti. In questo caso assicurati che il canale da cui è trasmessa la live sia ufficiale. Su Instagram e Telegram sono diffusi i messaggi privati che dispensano presunti consigli finanziari e ti propongono affari irripetibili. Su Twitter e Instagram possiamo trovare anche post che promettono finti omaggi o giveaway inesistenti o ancora profili falsi di progetti o personalità del mondo crypto che cercano di ingannare le persone. Quelli più famosi e diffusi nell’ultimo periodo sono quelli che promettono airdrop di NFT ma che finiscono solo con il furto dei tuoi dati personali. 

Social engineering: la base degli scam crypto

Per riconoscere una truffa crypto può essere utile studiare la base di tutti questi scam ovvero i meccanismi del social engineering. Con questo termine ci si riferisce agli schemi di persuasione che i truffatori utilizzano per adescare e truffare le persone facendo leva sulle loro debolezze e sulla loro buona fede. Il social engineering spiega le strategie per adescare le vittime, per stringere amicizia con loro tramite i social network o app di incontri e per indurre a scaricare app truffaldine o a gestire le proprie crypto condividendo informazioni sensibili. Gli scammer indagano sui punti deboli delle persone sfruttando le debolezze, le emozioni e alcuni bias cognitivi delle persone per manipolarle. 


Le tecniche e i tipi di scam che mettono in pericolo i nostri beni digitali e informazioni sono diversi, imparare come riconoscere le truffe crypto è il primo passo per difendersi.

The Sandbox: Alpha Season 3 in corso

Come giocare a The Sandbox durante l’Alpha Season 3

Come giocare a The Sandbox durante l’Alpha Season 3? Ottieni ricompense in SAND utilizzando una Bored Ape o un Cool Cat come avatar nel Metaverso play-to-earn! 

Il metaverso play-to-earn The Sandbox è il protagonista indiscusso del mese di Agosto 2022. Dopo le collaborazioni con Paris Hilton e Gordon Ramsay, presenta l’Alpha Season 3. Le Alpha Season sono periodi dell’anno in cui il metaverso di The Sandbox si arricchisce  di eventi e missioni esclusive rilasciate giornalmente. I primi due capitoli della saga erano stati lanciati rispettivamente a Novembre 2021 e a Marzo 2022. La nuova stagione che è iniziata Mercoledì 24 Agosto 2022 sta entrando nel vivo e durerà per 10 settimane! Tantissime novità, tra cui nuove dinamiche play-to-earn per ottenere ricompense in SAND, eventi con partner del calibro di Snoop Dogg, e The Walking Dead e la possibilità di importare gli NFT più famosi come le Bored Apes o i Cool Cats e utilizzarli all’interno del metaverso. Scopri come giocare alla Season 3 di The Sandbox nell’articolo!

The Sandbox diventa play-to-earn per tutti gli utenti!

Come giocare a The Sandbox durante l’Alpha Season 3? Le novità sono tante e tutte volte a migliorare l’esperienza di gioco dell’utente. Il cambiamento principale è relativo alla possibilità di guadagnare ricompense in SAND, attraverso dinamiche play-to-earn anche per gli utenti che non possiedono l’Alpha Pass. L’Alpha Pass è un biglietto NFT in diecimila pezzi, uscito a Novembre 2021. Il pass ha consentito ad un numero limitato di utenti di accedere alla prima stagione del gioco in esclusiva e di ottenere ricompense durante la seconda fase. Ad oggi non è più acquistabile e l’unico modo per ottenerlo è vincerlo nel Metaverso play-to-earn di The Sandbox.

Dalla Season 3 però cambia tutto. Il gioco resterà free to play come durante la stagione 2 ma diventerà finalmente play-to-earn per tutti gli utenti! Fino alla Season 2 infatti, solo chi deteneva l’Alpha Pass poteva ricevere le ricompense in SAND grazie alle missioni e ai piazzamenti nelle classifiche dei vari giochi. Questa modifica è stata resa possibile anche grazie all’implementazione del processo di Know Your Customer (KYC). Grazie a questa funzione verranno eliminati i bot e il fenomeno di multiaccounting perché ogni persona potrà possedere soltanto un account The Sandbox. Oltre alle ricompense sarà possibile anche vincere dei ticket. I ticket sono biglietti della lotteria, tramite i quali sarà possibile vincere i tanto desiderati Alpha Pass. Cosa aspetti a scaricare The Sandbox e a scalare le classifiche?

Quali eventi e celebrità faranno parte di The Sandbox 3?

Le novità su come giocare a The Sandbox durante l’Alpha Season 3 non finiscono qua! Tra le modifiche che più sono state apprezzate dagli utenti ci sono sicuramente le experience. Le experience sono veri e propri eventi, in totale 90, che verranno aperti man mano durante le dieci settimane della Season 3. In questi eventi play-to-earn gli utenti dovranno completare varie missioni a tema per ottenere ricompense. Una parte  di queste esperienze, nello specifico 27, saranno in collaborazione con diverse celebrità o brand appartenenti a vari settori tra cui Snoop Dogg, The Walking Dead, Deadmau5, Warner Music Group, Ubisoft Rabbids, BAYC, Steve Aoki e Atari. L’utente entrerà nei mondi personalizzati, come la villa di Snoop Dogg, o il mondo delle Bored Ape costruito su The Sandbox e potrà partecipare all’estrazione degli Alpha Pass interagendo con gli ambienti virtuali a disposizione e completando delle quest. Per esempio, durante l’evento di apertura del 24 Agosto 2022, avvenuto all’interno della discoteca virtuale di Steve Aoki, il Club XYZ, gli obiettivi erano due: trovare 25 gemme di voxelite e visitare tre punti iconici del locale. The Sandbox sta sicuramente ridefinendo il concetto di real estate virtuale, riuscendo non solo a creare un mercato di immobili nel metaverso, ma addirittura costruendoci sopra esperienze e eventi esclusivi ed entusiasmanti

Utilizzare una Bored Ape o un Cool Cat su The Sandbox? Da oggi si può!

Il tema dell’interoperabilità tra blockchain è centrale anche quando si parla di NFT, Metaversi e di videogiochi play-to-earn. Per interoperabilità si intende la possibilità per due o più blockchain di scambiarsi informazioni e valore. Per quanto riguarda il settore DeFi solitamente ci si riferisce all’utilizzo di token e piattaforme su più blockchain diverse. 

Per il settore Metaversi e NFT invece l’interoperabilità è strettamente connessa al concetto di proprietà digitale. Quando un Metaverso è interoperabile significa che un utente può muoversi da quello a un altro mondo virtuale conservando e utilizzando tutti i suoi digital asset. Questo significa ad esempio che non è indispensabile avere un avatar NFT diverso per ogni Metaverso, ma che può essere utilizzato lo stesso. Su The Sandbox a partire dall’Alpha Season 3, è possibile utilizzare come avatar e oggetti di gioco NFT appartenenti a famose collezioni non originariamente sviluppate da The Sandbox. Questa iniziativa non sorprende, il Metaverso insieme a Animoca Brands brand infatti fanno parte della Open Metaverse Alliance (OMA3), un’organizzazione che mira a rendere tutti i Metaversi interoperabili. 

Il team di The Sandbox è riuscito a ridisegnare con successo gli avatar di 13 amate collezioni NFT, in stile voxel che potranno essere utilizzati all’interno della Stagione 3 del Metaverso play-to-earn. Tra le collezioni NFT utilizzabili ci sono le celeberrime Bored Ape, i Cool Cats, i Moonbirds, CloneX e altri personaggi iconici del Web3. Gli utenti possono utilizzare i propri NFT preferiti per esplorare il Metaverso di The Sandbox e guadagnare esperienza e ricompense rappresentando se stessi nel modo che preferiscono.

Ora che sai come giocare alla Season 3 di The Sandbox per guadagnare ricompense, non ti resta che iniziare!