Young Platform lancia la partnership con Freename.io per il Web3

partnership freename

Torino 1 marzo 2023 – Young Platform è orgogliosa di annunciare una partnership strategica con Freename.io, leader nei servizi di dominio Web3

Freename.io è una piattaforma innovativa che consente di acquistare, gestire e utilizzare domini Web3 di primo e secondo livello in maniera vantaggiosa, anche grazie alla possibilità di ottenere delle royalty. Per chiarire la differenza tra dominio di primo e secondo livello, prendiamo l’esempio di freename.io: il “.io” è il dominio di primo livello (TLD) mentre “freename” è il dominio di secondo livello (SLD). Ogni qualvolta un nuovo utente acquista un dominio su un determinato Top Level Domain, il proprietario del TLD guadagna il 50% del valore di quel dominio, diventando di fatto un Registrar capace di generare profitti. 

Dal punto di vista tecnico, i domini Web3 di Freename.io sono NFT, token non fungibili, conformi allo standard ERC-721 e quindi compatibili con tutto il panorama di servizi e applicazioni crypto già esistenti. Attualmente, Freename.io supporta le blockchain di Polygon, Binance, Aurora e Cronos. 

L’integrazione, nata da questa partnership, consentirà ai nostri utenti di cercare un dominio Freename.io direttamente su Young Platform Web, valutarne il prezzo e decidere se acquistarlo. I domini Freename.io possono essere utilizzati per inviare i tuoi token ad un wallet crypto: infatti il dominio contiene l’informazione necessaria per poter dire alla blockchain a quale wallet inviare i token. Per questo grazie all’integrazione, sarà possibile inviare e ricevere le proprie criptovalute dai wallet Young Platform tramite dei domini al posto degli wallet address.

I domini NFT sono essenziali per esplorare le potenzialità del Web3. Questi hanno numerose funzioni come quella di indirizzo di wallet leggibile e facilmente condivisibile, resolver di siti web tradizionali, dominio per creare e visualizzare un sito internet decentralizzato e per inviare email e messaggi basati sulla blockchain. Proprio per queste e altre funzionalità, i domini NFT vengono utilizzati per gestire la propria identità nel Web3 e riunire tutti i propri profili online con uno strumento semplice e immediato.

Freename.io si inserisce in questo contesto e si propone di semplificare l’ingresso degli utenti nella nuova fase decentralizzata di internet. Una mission in linea con quella di Young Platform che mira alla divulgazione di questi temi per portare una maggiore consapevolezza.

La blockchain e le criptovalute saranno il cuore pulsante del Web3, una versione di internet decentralizzata, trasparente e che valorizza artisti e content creator. Stiamo assistendo a un vero e proprio cambiamento di paradigma in cui tutti i vantaggi della blockchain verranno applicati a internet in tutti i suoi aspetti, dalla condivisione delle informazioni, ai pagamenti, alle occasioni di socializzazione virtuale.

Davide Vicini ha dichiarato: “Siamo contenti di collaborare con Young Platform, leading crypto exchange in Europa e all’avanguardia nel mondo Web3. L’integrazione dei domini Web3 consentirà ai clienti di Young Platform di poter utilizzare il proprio dominio come indirizzo di pagamento, inviare e ricevere Web3 email e navigare normalmente su internet con i domini di Freename.”Il CEO di Young Platform, Andrea Ferrero, ha concluso: “Siamo felici di accogliere Freename.io nella nostra piattaforma, offrendo ai nostri clienti l’opportunità di acquistare e scambiare domini Web3. Questa partnership rappresenta un passo in avanti per noi nel rendere l’utilizzo delle criptovalute e dei domini Web3 più accessibile e user-friendly per i nostri utenti”.

I 3 grandi vantaggi di scegliere Freename

Perché scegliere Freename? I 3 vantaggi

Se i domini NFT sono la parola d’ordine per il Web3, i TLD sono il passepartout. Ma solo con Freename.

Freename è una piattaforma Web3 che semplifica l’adozione e l’integrazione dei domini NFT su internet. Il progetto parte in Svizzera, la patria della crypto valley, e sviluppa i suoi punti di forza su 3 concetti preziosi per l’industria: interoperabilità, imprenditorialità e trasparenza.

L’interoperabilità dei domini Freename

I domini NFT non sono semplici siti web: nel Web3 diventano la chiave di volta, facilitando l’esperienza online a 360 gradi. I domini così diventano la nostra identità online, declinata nelle sue diverse applicazioni: un alias per i social, un’email professionale, un wallet, l’username in un gioco – raccolti tutti sotto lo stesso dominio. Questo richiede un alto livello di interoperabilità con le applicazioni decentralizzate (Dapp) e anche con quelle del Web 2.0, in modo da velocizzare l’adozione.

Tuttavia è importante non dimenticare il livello di interoperabilità di base, che ancora non è uno standard di settore effettivo. Dapp, exchange, wallet, NFT e blockchain dovrebbero essere utilizzabili insieme, senza soluzione di continuità. 

Ogni progetto sviluppa diverse soluzioni per raggiungere questa visione. Freename, da parte sua, è partito sviluppando la compatibilità con numerose blockchain, di cui 4 sono già disponibili.

La funzionalità più interessante a riguardo, però, è la Freename Web3 Browser Extension, disponibile per Chrome, Firefox e Brave. Questa estensione per browser funge da ponte tra Web 2.0 e il Web3, attraverso 5 diverse funzionalità:

  • Registrar, un collegamento diretto al sito per la creazione di domini e TLD su Freename
  • Browse, una barra degli indirizzi dove si può inserire un dominio Web3 e trovarne il contenuto associato anche sul Web2.
  • Web3 WHOIS, l’explorer per tutti i domini NFT anche oltre Freename
  • Web3 Email, un’interfaccia per utilizzare il proprio dominio NFT come indirizzo email e comunicare con altri possessori di domini
  • Payments, ancora in via di sviluppo.

Grazie all’integrazione su Young Platform, inoltre, è possibile prelevare criptovalute dall’exchange verso un dominio Freename. Per inviare crypto basta quindi scrivere il nome del dominio invece dell’indirizzo del wallet. 

La soluzione perfetta per un’impresa Web3

La libertà di creare il proprio TLD è sicuramente uno degli aspetti che distingue maggiormente Freename rispetto agli altri registrar Web3.

Se sei un crypto artist, un content creator, o hai un’azienda Web3, Freename ha pensato anche a te. Quale modo migliore di promuovere la tua attività se non attraverso un TLD dedicato?

Immagina se il nome della tua impresa diventasse il prossimo “.com”. Con Freename, ogni volta che qualcuno acquista un dominio con il tuo TLD otterrai delle royalty

Non è finita qui: puoi rendere il TLD del tuo brand un marchio registrato sotto la legislazione Svizzera, in modo che sia protetto anche a livello legale da contraffazioni e frodi.

Per brand particolarmente in vista e personaggi pubblici, inoltre, è riservato il servizio di protezione del dominio e del TLD chiamato “protected domains”. Basta contattare il team Freename per usufruirne.

Sicurezza e trasparenza a partire dalla tecnologia

Abbiamo già parlato dell’explorer Web3 WHOIS progettato dal team Freename. Questo è fondamentale per dare il controllo agli utenti, che sono così in grado di controllare la proprietà e le operazioni che riguardano i domini direttamente sulla blockchain. La possibilità di verificare l’esistenza o l’autenticità di un dominio NFT protegge inoltre da tentativi di phishing.

La roadmap di sviluppo è completamente trasparente: puoi sempre vedere lo stadio di sviluppo del servizio e anche proporre aggiornamenti attraverso la sezione dedicata, oltre che votare quelli già proposti. 

Insomma, con Freename il tuo sito Web3 sarà completamente di tuo dominio. Scopri l’occasione unica di accedervi a un prezzo stracciato con i Club di Young Platform.

Nuovo vantaggio per i Club: ottieni un coupon Freename

Freename domini nft

Unisciti a un Club e ottieni un dominio Freename: insieme domineremo il Web3!

Freename è una piattaforma dove creare, acquistare e vendere non solo domini NFT, ma anche TLD. Abbiamo parlato di tutte le sue feature innovative su Academy, ma ci concediamo un piccolo spoiler: si tratta di una realtà Web3 swiss made.

I domini NFT sono ormai l’accessorio di ogni cittadino del Web3, e se sei in un Club, puoi ottenerlo a un prezzo stracciato! Ma quali sono i vantaggi di avere un dominio Freename?

Andiamo subito a scoprire tutti i dettagli di questo nuovo benefit riservato ai Club su Young Platform.

Come funziona il vantaggio?

Se sei iscritt* a un Club, da oggi 1 Marzo potrai ottenere un coupon su Freename per un valore variabile in base al livello a cui appartieni. 

Il vantaggio è valido anche per chi si iscrive ai Club dopo il 1 Marzo!

Coupon Freename per i Club

Ecco 5 cose da tenere a mente prima di iniziare:

  1. L’assegnazione del coupon su Freename è automatica solo se inizi l’acquisto da Young Platform Web 
  2. Il coupon è utilizzabile una sola volta. Qualunque credito non utilizzato durante il primo acquisto sarà quindi perso.

Esempio: il dominio scelto costa 85$. Ho un coupon di 110$. Aggiungo il dominio al carrello e procedo all’acquisto. Una volta confermato l’acquisto non avrò speso nulla, però avrò perso 25$ di coupon.

  1. Puoi acquistare più domini alla volta, aggiungendoli allo stesso carrello e sfruttando lo stesso coupon per la spesa totale.
  2. La possibilità di ottenere il coupon e quindi il vantaggio scade il 16/08/2023.
  3. Il coupon, oltre che per i domini di secondo livello, è valido solo per i seguenti TLD:
    • “metaverse”,
    • “hodl”,
    • “moon”,
    • “lambo”,
    • “token”,
    • “airdrop”,
    • “chain”,
    • “layer”,
    • “satoshi”,
    • “genesis”

Hai capito come funziona il vantaggio? È arrivato il momento di passare all’azione e dominare il Web3!

Come acquistare un dominio Freename su Young Platform Web

Grazie all’integrazione di Freename su Young Platform Web, è possibile cercare i domini disponibili direttamente dal tuo account su desktop.

Ecco quindi come effettuare un acquisto.

  • Accedi a Young Platform nella versione per desktop
  • Vai nella sezione Portafoglio
  • Vedrai un riquadro dedicato a Freename, clicca sul bottone
  • Cerca il dominio NFT o TLD che desideri nella barra di ricerca
  • Selezionalo
  • Verrai reindirizzat* al sito di Freename
  • Aggiungi il dominio al carrello
  • Crea un account Freename
  • Aggiungi i tuoi dati al carrello e accetta i Termini e le Condizioni
  • Se si tratta di un TLD, puoi scegliere se spuntare l’opzione delle Royalties, che richiederà il pagamento unico di 50$ per poter ottenere royalty ogni volta che qualcuno utilizza il tuo TLD.
  • Vedrai il coupon applicato al carrello automaticamente

NB: Se non riesci ad applicare il coupon a un dominio o TLD presente su Freename o ad acquistare un dominio o TLD da Young Platform Web, significa che tale dominio non rientra nella promozione con i Club e che quindi risulta non compatibile con il coupon o non disponibile, ma è comunque possibile acquistarlo accedendo su Freename direttamente e procedendo in maniera autonoma rispetto a Young Platform.

  • Se il coupon non copre l’intera spesa, aggiungi un metodo di pagamento, è accettato sia Metamask che le carte di credito o debito.
  • Conferma l’acquisto
  • Visualizza l’acquisto in “Portfolio and Incomes”, sotto “Domains”

Ora il dominio è tuo, ma la proprietà non è ancora registrata su blockchain: prima serve il minting:

  • Clicca su “Mint Domain” accanto al dominio acquistato
  • Scegli la blockchain su cui vuoi mintarlo, in base a quelle supportate dal tuo Wallet e che usi di più
  • Seleziona il wallet di destinazione cliccando su “Add a new address”
  • Clicca su “Connect wallet”
  • Scegli Metamask (se non sai come creare un wallet Metamask, ecco la guida)
  • Dai il permesso a Metamask di connettere il wallet con Freename cliccando su “Avanti” e poi “Connetti”
  • Clicca su “sign new address” su Freename
  • Firma su Metamask
  • Clicca su “Save changes” su Freename
  • Clicca su “Confirm mint” su Freename

Il tuo dominio ora è inviolabile: essendo associato indelebilmente al tuo wallet, nessuno può portartelo via finché non lo metti in vendita. 

Heather Morgan e Ilya Lichtenstein: il furto crypto del secolo

Heather Morgan e Ilya Lichtenstein, il furto di crypto del secolo

Una rapper cringe e suo marito hanno rubato 3,6 miliardi di BTC. Chi sono? Come hanno fatto?

Si chiamano Heather Morgan e Ilya Lichtenstein e, a cercarli su Google, ti viene voglia di capirci di più perché non sembrano affatto dei criminali incalliti, i responsabili della “rapina” più grande della storia delle crypto. Nel 2016 un hacker ha rubato dall’exchange crypto Bitfinex 119.754 Bitcoin, per un valore di circa 70 milioni di dollari. Negli anni questi BTC hanno moltiplicato il loro valore (fino ad arrivare a 5 miliardi di dollari, ora valgono circa 3 miliardi) ma non sono mai stati recuperati. A Febbraio 2022 la coppia viene arrestata e accusata di aver cercato di riciclare questi Bitcoin rubati. Ma degli eccentrici influencer che vanno alla grande su TikTok. 

Chi sono Heather Morgan e Ilya Lichtenstein

Nella sua hit VERSACE BEDOUIN Heather Morgan in arte Razzlekhan, si presenta così: “sono molte cose, una rapper, un’economista, una giornalista, una scrittrice” e “un’amministratrice delegata e una sporca, sporca, sporca put***a”. 

Ma prima di rappare in questi strani video musicali in cui si fa chiamare il Coccodrillo di Wall Street, Heather Morgan è nata in Oregon e cresciuta in una piccola città della California in cui abitavano solo duecento persone. Fin da piccola aveva delle grandi ambizioni e desiderava andarsene per realizzarle. In uno dei suoi video racconta che “crescendo, non avevo molti amici ed era davvero difficile perché nessuno cercava di fare le cose che volevo fare io a livello professionale, come l’imprenditoria, la tecnologia e il vedere il mondo”. 

Appena laureata parte per Hong Kong, poi vive per un periodo a Il Cairo e infine nel 2011 ritorna in California. Era il periodo in cui San Francisco era in piena espansione nel campo tech e a Morgan fu chiaro che per combinare qualcosa dovesse tornare a casa. Al suo rientro comincia a frequentare ambienti come startup, venture capital, aziende tech, in un clima in cui erano tutti ottimisti e si aspettava trepidanti la prossima realtà pronta a esplodere. 

È in quegli anni che incontra Ilya Lichtenstein, conosciuto anche come Dutch. Un ragazzo nato in Russia ma cresciuto a Chicago. Ha sempre parlato di sé come un nerd, al liceo era capitano della squadra di matematica e non brillava nelle abilità sociali. Mentre era all’università si guadagnava da vivere con siti di affiliate marketing per prodotti non proprio affidabili come pillole dimagranti “miracolose” o consigli per investimenti “imperdibili”. Lichtenstein si vantava di guadagnare più di 100.000 dollari all’anno con queste attività. 

Poco dopo Dutch ha avviato un’azienda di marketing digitale, Mixrank. Nonostante la sua azienda andasse bene, Lichtenstein si licenzia e insieme ad Heather Morgan si trasferisce a New York. Precisamente a Wall Street in un appartamento da un milione di dollari. Il trasloco avviene proprio nel 2016, poco dopo l’hack di Bitfinex. Ma questa coincidenza per molto tempo non è stata notata. 

L’hack a Bitfinex del 2016 

L’hack a Bitfinex rientra nella categoria delle truffe di social engineering. In questi attacchi la vittima, spesso dipendente di un’azienda di cui si vogliono violare i sistemi interni, viene persuasa dagli hacker a condividere dei dati attraverso una mail o una telefonata. Questa manipolazione permette ai truffatori di accedere all’infrastruttura informatica della società colpita. Nel caso di Bitfinex chi è entrato, ha trovato le chiavi private dei wallet in cui l’exchange custodiva le crypto degli utenti e li ha svuotati trasferendo il contenuto altrove. 

Non è mai stato individuato il colpevole dell’hack di Bitfinex, infatti Morgan e Liechtenstein non sono stati accusati di aver aver violato l’exchange ma di aver riciclato i bitcoin rubati. Pare che la coppia abbia utilizzato solo una parte del bottino, l’80% dei bitcoin non sono mai stati trasferiti dal wallet usato per l’hack. Del resto riciclare criptovalute non è così facile, soprattutto se si ha a che fare con cifre del genere. 

Grandi somme di BTC non passano inosservate

Rubare bitcoin è come rubare un Picasso, puoi riuscirci ma è difficile guadagnarci qualcosa. Dove potresti trovare qualcuno disposto a comprare l’opera d’arte rubata al suo valore originale? La prima cosa che ti chiederebbero è: dove diavolo hai trovato un Picasso autentico? Chi non ti denuncerebbe a quel punto? Allo stesso modo se vuoi convertire tramite un exchange un miliardo di euro in Bitcoin, probabilmente qualcuno potrebbe insospettirsi e chiederti la provenienza di una simile somma. Le piattaforme che consentono le conversioni crypto-fiat adottano procedure di KYC (verifica dell’identità) e antiriciclaggio (AML), e i truffatori dovevano trovare un modo per sorvolare questi controlli. 

Inoltre tutte le transazioni su blockchain sono immutabili e non è così semplice far perdere le tracce delle criptovalute trasferite da una parte all’altra. La blockchain registra ogni spostamento e i wallet coinvolti. 

Come ci sono riusciti allora Morgan e Liechtenstein? Per nascondere il percorso dei BTC rubati, la coppia ha architettato un sistema di piccole e complesse transazioni su più wallet e piattaforme, cercando di mescolare le transazioni e non renderle leggibili alle forze dell’ordine.

L’FBI, a cui è in carico l’inchiesta, ha spiegato che la coppia ha messo in atto delle tecniche di riciclaggio molto sofisticate, come il chain hopping che consiste nel convertire rapidamente una crypto in un’altra per mascherarne la provenienza. 

Inoltre la coppia ha trovato qualcuno disposto ad accettare una parte di questi BTC di dubbia provenienza, ovvero AlphaBay che è stato definito un’”ebay del dark web”. Un raid dell’FBI su questo “servizio” ha smascherato il collegamento con Morgan e Liechtenstein: la coppia aveva convertito in questo modo un totale di 3,6 miliardi di dollari (secondo il prezzo di BTC all’arresto). 

Una vita sotto i riflettori

Questa storia si svolge sul palcoscenico dei social. Per anni i due personaggi hanno vissuto le loro vite da criminali sotto gli occhi di centinaia di migliaia di follower. Morgan ha costruito un’immagine pubblica di sé eccentrica e dirompente, con il suo alter ego Razzlekhan, e ha coinvolto il pubblico nella sua vita quotidiana. Stile Ferragnez ma decisamente più cringe. 

Heather Morgan a New York passava il tempo a fare conferenze e seminari su vari temi, una delle più importanti è quella del 2019 al Williamsburg Hotel, intitolata “How to Social Engineer Your Way into Anything” ovvero “Come fare Social Engineering per ottenere qualsiasi cosa”. Chi più di lei poteva essere un’esperta del tema…

“L’ingegneria sociale è fondamentalmente, odio il termine manipolare, ma è convincere qualcuno a condividere informazioni o a compiere un’azione che altrimenti non farebbe”, queste parole erano forse autobiografiche?

Gli amici e i colleghi della coppia hanno raccontato che i due non conducevano uno stile di vita miliardario ma che di sicuro spendevano una quantità discreta di denaro. Qualcuno di loro, davanti all’esperienza musicale di Morgan, si è anche chiesto chi potesse pagare o produrre un abominio del genere. Per alcuni il vero crimine della donna è stata la sua musica. 

Quando Dutch ha deciso di fare la proposta di matrimonio a Heather, ha assunto un’agenzia pubblicitaria per affiggere in giro per New York manifesti dove Razzlekhan veniva elogiata in quanto “surreale, misteriosa, inquietante e sexy”. Alla cerimonia lei è stata accompagnata all’altare in un trono sorretto da otto persone mentre in sottofondo suonava “Final Countdown”. Di sicuro dei criminali che non amano mantenere un basso profilo.

L’arresto

Il 5 Gennaio 2022 l’FBI irrompe in casa di Heather Morgan e Ilya Liechtenstein. Gli agenti iniziano a sequestrare tutti gli apparecchi elettronici: cellulari usa e getta, hard disk, PC che erano nascosti ovunque, perfino dentro a libri svuotati. Nel rapporto della perquisizione si può leggere come Heather a un certo punto abbia chiesto di poter portare con loro la gatta Clarissa ma di come questo fosse un trucco. Nel tentativo fasullo di far uscire l’animale da sotto il letto, Morgan ha cercato di prendere il suo smartphone nel comodino per resettarlo. Gli agenti però sono riusciti a fermarla in tempo. 

In uno degli account cloud di Dutch vengono trovati dei documenti falsi, segno che la coppia si stava preparando a fuggire dal paese, e un foglio Excel con tutte le password dei wallet di Bitcoin dell’hack di Bitfinex. Questo file non prova che siano stati proprio loro a commettere il furto, in ogni caso la coppia ne è entrata in possesso controllando centinaia di migliaia di criptovalute.  

Il mese successivo Morgan e Lichtenstein sono stati accusati di cospirazione per riciclaggio di denaro e cospirazione per frode agli Stati Uniti.  All’improvviso due influencer di quelli che su Instagram o Tik Tok se ne trovano a bizzeffe, sono diventati i due criminali di quello che il Dipartimento di Giustizia USA ha descritto come il sequestro più grande della storia. Prima del loro arresto, Lichtenstein e Morgan erano dei veri e propri miliardari latenti, ad esempio più ricchi di Peter Thiel, fondatore di PayPal.

Ora la coppia è agli arresti domiciliari e l’indagine è ancora in corso, sembrerebbe che Heather Morgan abbia trovato un lavoro temporaneo come consulente in una società tech grazie a un permesso speciale del tribunale. Nel frattempo Netflix sta producendo una serie per raccontare questa frode finanziaria senza precedenti.

Bitcoin NFT: cosa sono gli Ordinals? Cambieranno la blockchain per sempre?

I Bitcoin ordinals scompariranno?

Una nuova tecnologia porta gli NFT su Bitcoin e la blockchain si prepara a una rivoluzione. Ecco cosa sono gli Ordinals, con tutti pro e i contro 

Cosa sono gli Ordinals, gli NFT su Bitcoin che in questi giorni hanno scosso il settore dei token non fungibili? Tra Bitcoin ed Ethereum, le due blockchain più grandi ed utilizzate, c’è sempre stata una sostanziale differenza: la presenza di servizi di finanza decentralizzata. Su Ethereum vengono costruite ogni giorno dapp e NFT (Non Fungible Token), Bitcoin invece è rimasta una blockchain “pura” che gestisce trasferimenti di criptovalute. Per questioni tecniche, la DeFi è sempre stata un’esclusiva di Ethereum, ma le cose ora stanno cambiando grazie a un innovativo protocollo. 

Il 21 Gennaio 2023 è stato lanciato Ordinals che consente per la prima volta di creare NFT NFT su Bitcoin, direttamente sulla blockchain. Ma la tecnologia alla base di questo protocollo non si limita al campo dei token non fungibili, ha le potenzialità per rivoluzionare il network per sempre. Cosa che ha suscitato critiche, preoccupazioni ma anche tanto entusiasmo. Dobbiamo salutare Bitcoin come lo conosciamo?

Bitcoin NFT: cosa sono gli Ordinals

Per spiegare in breve cosa sono gli Ordinals si può dire “NFT su Bitcoin”. Nello specifico sono nati grazie all’omonimo protocollo sviluppato da Casey Rodarmor. Si tratta di una nuova modalità per registrare dati che sfrutta l’efficienza degli aggiornamenti SegWit (2017) e Taproot (2021) sul tema dell’archiviazione delle informazioni sui nodi della blockchain. 

Ordinals trascrive dati come immagini, video o testi, sui singoli satoshi (sat), ovvero le unità minime di un Bitcoin (1 BTC è suddiviso in 100.000.000 satoshi). In poche parole i dati multimediali vengono associati a un sat tramite un codice chiamato “ordinal”, creando degli “artefatti digitali” molto simili ai classici NFT. Grazie al sistema di numerazione degli ordinal, ogni sat è sia fungibile, in quanto criptovaluta, che non fungibile. 

Quale sarà l’impatto di questa novità sul prezzo e la dominance di Bitcoin? Monitora in tempo reale il suo valore e il grafico per non perderti i movimenti più importanti.

Segui gli aggiornamenti

Il successo di Ordinals e i primi NFT su Bitcoin

La prima transazione è avvenuta il 14 Dicembre 2022 ma è tra la fine di Gennaio e l’inizio Febbraio che gli NFT su Bitcoin sono esplosi. Ad oggi si contano più di 200.000 Ordinals. Sulla blockchain sono stati registrati ogni genere di meme, emoji, piccoli video, opere d’arte digitali ma anche delle semplici scritte. L’ “inscription” 89228 ad esempio contiene un romantico “Dan + Emma”. 

Il 1° Febbraio la società di mining Luxor ha estratto il blocco di Bitcoin più grande di sempre con un Ordinals chiamato Taproot Wizards basato sul meme “magic internet money”. Il blocco ha una dimensione di 3,96 MB, appena inferiore al limite di 4 MB. Per mintarlo sono stati spesi 209 dollari in commissioni. 

Sono migliori degli NFT su Ethereum?

Gli NFT creati su Bitcoin grazie a Ordinals non sono veri e propri token non fungibili, hanno delle caratteristiche differenti e per questo Rodarmor stesso li chiama “artefatti digitali”.

Un classico NFT su Ethereum registra su blockchain solo il suo ID mentre, per questioni di spazio, i metadati delle opere digitali sono archiviati in un sistema esterno come un IPFS. Gli Ordinals invece sono completamente on-chain e quindi immutabili, mentre i metadati degli NFT ad esempio possono essere modificati per migliorare la qualità delle immagini. In un certo senso possono essere considerati “spezzati” o “incompleti”, a differenza di quelli su BTC che nascono e vivono totalmente sulla blockchain. Inoltre gli artefatti digitali non corrispondono esattamente agli NFT perché non sono predisposti a generare royalty per gli artisti. 

Queste diversità non sono necessariamente miglioramenti rispetto ai token su Ethereum, tuttavia gli Ordinals potrebbero non solo essere un cambiamento radicale per Bitcoin, ma anche un avanzamento tecnico per tutti gli NFT. 

Bitcoin NFT: cosa cambia per la blockchain?

Per molti gli Ordinals sono così speciali perché è la prima volta che Bitcoin viene utilizzato per qualcosa di diverso dalle classiche transazioni peer-to-peer. La blockchain ora contiene un mix di transazioni e di file. È un momento storico per BTC: l’innovazione sta cambiando le attività sulla sua rete che non sono più stabilite soltanto dai pagamenti. 

Il primo effetto del successo degli NFT su Bitcoin è stato il fermento dei movimenti del network. L’uso degli Ordinals ha aumentato vertiginosamente l’utilizzo della rete e portato nuovi utenti. In questo ultimo periodo la blockchain elabora più jpeg che transazioni P2P e anche se le commissioni (fee) sono al di sotto della media, gli Ordinals le hanno fatte salire del 25%. Per la prima volta dopo il fallimento di FTX, la media mensile dei nuovi indirizzi che entrano nella rete ha superato la media annuale.

Ma la vera rivoluzione sta nelle potenzialità tecniche degli Ordinals, grazie al protocollo potranno essere integrati in rete smart contract e rollup che amplierebbero i casi d’uso di Bitcoin. La blockchain di Satoshi Nakamoto potrebbe consolidarsi come network del futuro, diventando competitiva anche nel campo DeFi. 

Pro e contro di portare gli NFT su Bitcoin

Il primo pro di portare gli NFT su Bitcoin è l’aumento dei casi d’uso che porta di conseguenza più persone a utilizzare il network. Gli NFT del resto sono la tecnologia crypto più popolare che ha attirato molti utenti estranei al settore. 

I miner di Bitcoin dovrebbero essere i primi a guardare questa novità con interesse: sul lungo termine il loro lavoro verrà retribuito principalmente con le commissioni di transazione piuttosto che dalle ricompense per i nuovi blocchi. Al momento anche una singola dapp di Ethereum come Uniswap genera più fee dell’intera rete di Bitcoin. In due mesi i miner grazie alle transazioni di Ordinals hanno già guadagnato 600.000$. 

Dall’altro lato c’è chi sostiene che gli NFT su Bitcoin portino solo un’inutile congestione della rete che diventerà sempre più lenta. Gli Ordinals in effetti hanno un impatto sulla dimensione dei blocchi che nell’ultima settimana è passata da una media di 1,5-2 MB a 3,0-3,5 MB. Questa scuola di pensiero vede Bitcoin costruito solo per un unico scopo ovvero concretizzare un sistema di pagamento peer-to-peer. 

Dove comprare e custodire gli Ordinals

Gli Ordinals possono essere custoditi solo su wallet appositi, alcuni hanno come Sparrow, Xverse o Metamask hanno già integrato questa opzione. Non esiste un marketplace per comprarli, gli scambi avvengono allo stesso modo in cui scambiavamo le carte dei Pokemon durante l’intervallo a scuola. Questo implica contattare persone su Discord e fare trasferimenti di denaro non proprio sicuri. Senza una piattaforma gli scambi di NFT su Bitcoin ora sono rischiosi e richiedono precauzioni. 

Insomma cosa sono gli Ordinals se non un modo per rendere la blockchain di Bitcoin più diversificata e creativa? Sebbene ci siano alcune differenze rispetto ai token non fungibili standard, gli NFT su Bitcoin potrebbero aprire nuove opportunità per gli artisti e i collezionisti di tutto il mondo. Alla nuova tecnologia resta da superare la sfida di mantenere il network scalabile e di garantire la sicurezza agli utenti.  Dopo questo successo, gli Ordinals sono arrivati anche su Litecoin.  

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Metaverso: le aziende italiane che investono nei mondi virtuali 

Metaverso: le aziende italiane che stanno investendo

Aziende nel metaverso: quali società italiane hanno scelto di entrarci? 

Quali aziende si occupano del Metaverso in Italia? L’ultimo report del Metaverse Marketing Lab della School of Management del Politecnico di Milano ha individuato 64 imprese tricolori che hanno investito nei mondi virtuali per potenziare le loro attività. Tra queste circa la metà sono nel settore di moda e intrattenimento, aspetto che conferma la tendenza a livello internazionale. In Italia si stanno avvicinando a questa tecnologia anche altri ambiti centrali della nostra economia come l’automotive, l’agroalimentare, il turismo e lo sport. Le aziende italiane entrano nel Metaverso con strategie di marketing e branding ma anche per migliorare il rapporto con la loro community, soprattutto con le nuove generazioni. 

Benetton

Già in occasione della Milano Fashion Week del 2022, Benetton si è conquistata un posto nella lista delle aziende nel Metaverso di origine italiana. La società ha costruito un negozio virtuale accessibile da quello fisico in Corso Vittorio Emanuele in cui partecipare a giochi e sfide per guadagnare degli sconti da utilizzare per lo shopping. 

Consorzio del Prosciutto San Daniele

Il Metaverso del Consorzio del Prosciutto San Daniele si chiama LAB ed è un portale pensato per esplorare il mondo del prodotto DOP in tutte le fasi del processo di produzione e della filiera. LAB è un vero e proprio laboratorio digitale, ambientato nel set del prosciuttificio, con contenuti che raccontano l’eccellenza e la sostenibilità del San Daniele in maniera trasparente e coinvolgente. 

Dolce e Gabbana

Dolce e Gabbana, oltre ad essere un’eccellenza made in Italy a livello mondiale, è anche una delle prime aziende italiane a investire nel Metaverso. Con una collezione di venti look per avatar, Dolce e Gabbana ha inaugurato, con una sfilata unica nel suo genere, la prima Fashion Week a Decentraland. Pare confermata la presenza del brand anche all’edizione 2023 (prevista per fine Marzo) dove presenterà una serie di opere del concorso di design digitale Future Reward.

FIAT

Tra le aziende del Metaverso come non parlare del nostrano marchio automobilistico, che a Dicembre 2022 ha aperto le porte del suo showroom virtualeFIAT Metaverse Store” dove scoprire, configurare, personalizzare e comprare automobili come in una concessionaria. I primi modelli presentati nello showroom sono stati quelli della gamma della Nuova 500 ma entro il 2023 sono previste nuove integrazioni. In questo mondo virtuale c’è un avatar a disposizione degli utenti, il FIAT Product Genius, pronto a guidare l’esperienza e a rispondere alle domande sui prodotti. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Touchcast e Microsoft.

Gucci

Oltre a possedere un proprio terreno virtuale (LAND) nel metaverso di The Sandbox, Gucci ha una lunga e appassionata storia di collezioni di token non fungibili. Nel 2022 il brand ha cominciato ad accettare pagamenti in Bitcoin e altre crypto nei suoi store degli Stati Uniti ed è entrato nella DAO del marketplace NFT SuperRare. La piattaforma è diventata lo spazio espositivo per la moda virtuale di Gucci. 

Intesa San Paolo

Un’altra fra le aziende italiane nel Metaverso è Intesa San Paolo che durante la Milan Games Week & Cartoomics dello scorso anno, ha lanciato un’esperienza di gioco sul Roblox. Nella “Metaverse Arena”, dedicata soprattutto al pubblico della Gen Z, giocando si potevano vincere premi e pass per le conferenze dell’evento.

Valentino

Sempre nel corso della Milano Fashion Week 2022, Valentino insieme alla piattaforma per la realtà aumentata An art app, ha portato in giro per la città la sua campagna con l’attrice Zendaya. Una settimana fa la maison ha annunciato una partnership con UNXD, il marketplace per NFT di lusso per eccellenza. 

Poste Italiane

Poste Italiane ha annunciato il progetto della “Meta-Postepay” per rendere sempre più smart i pagamenti digitali. In un comunicato l’azienda italiana spiega: “con il Metaverso, stiamo mettendo insieme, in maniera ottimale, le caratteristiche del mondo fisico (la socialità, il concetto di vicinanza tra le persone) con quello digitale (velocità ed efficienza tecnologica)”.

Fendi

Un’altra azienda italiana di moda nel Metaverso è Fendi, il suo debutto nei mondi virtuali è coinciso con la presentazione della collezione uomo autunno/inverno 2022/2023. Fendi ha realizzato delle sneakers digitali per gli avatar dei social network di Meta, Instagram e Facebook. 

PwC Italia

La sezione italiana di PwC ha scelto di usare il Metaverso non per marketing ma per portare su un altro livello la selezione del personale. I candidati sosterranno i colloqui con le Risorse Umane in maniera ibrida: sia in un ambiente virtuale che negli uffici di PwC Italia. Nel mondo digitale i candidati presenteranno le loro competenze, simuleranno un progetto di lavoro e sperimenteranno in modo realistico come si svolge una giornata di lavoro. Il progetto pilota prevede di coinvolgere nelle selezioni virtuali il 20% dei candidati nei prossimi mesi. 

La lista delle aziende nel Metaverso di origine italiana è davvero lunga, altri brand da citare sono Lamborgini, Tucano, Enel, Ferroli, Gruppo Trivellato, Loft Italy, Bulgari e TIM. 

Bitcoin: 10 frasi memorabili pronunciate da chi non ti aspetti

10 frasi celebri su Bitcoin

10 frasi memorabili su Bitcoin pronunciate da chi è sempre stato un sostenitore e da chi invece si sta ricredendo

Frasi su Bitcoin da Bacio Perugina? Non proprio! Su questa criptovaluta se ne dicono di ogni tipo, infatti come per tutti i fenomeni e gli argomenti che fanno scalpore, anche BTC è oggetto di critiche, giudizi e opinioni. Analizziamo alcune delle “frasi crypto” dei personaggi più autorevoli del mondo dell’economia e della tecnologia. La narrativa intorno a Bitcoin si costruisce grazie ai suoi entusiasti sostenitori, tra questi ci sono sia esponenti del mondo crypto che personaggi che si sono avvicinati alle criptovalute in un secondo momento. Vediamo le loro 10 frasi celebri su Bitcoin!

1. Ray Dalio

“Bitcoin si è affermato negli ultimi 10 anni. Non è stato hackerato. Tutto sommato ha funzionato dal punto di vista operativo. Ha costruito un seguito significativo. È un’alternativa, e in un certo senso una riserva di beni. È come contante digitale. Questi sono i suoi vantaggi.”

Ray Dalio è una figura molto conosciuta nel campo degli investimenti e della finanza americana e non solo. Dalio è un manager di fondi speculativi che all’inizio si è dimostrato ostile al mondo delle criptovalute per poi ricredersi. Tra tutte le sue frasi su Bitcoin abbiamo selezionato quella datata 24 Marzo 2021, ma la sua “conversione crypto” risale già a Gennaio dello stesso anno. 

2. Elon Musk

 Cosa dice Elon Musk su BTC? “La struttura di Bitcoin è molto ingegnosa. La cartamoneta  scompare, e le criptovalute sono un modo migliore per trasferire valori rispetto a un pezzo di carta, questo è sicuro.”

La storia di Elon Musk con le crypto è longeva e senza colpi di scena, il miliardario CEO di Tesla è sempre stato sostenitore di Bitcoin (anche se la sua preferita rimane sempre Dogecoin). 

3. Jack Dorsey

“Bitcoin cambia assolutamente tutto, non credo ci sia qualcosa di più importante su cui lavorare nel corso della mia vita.”

Il fondatore ed ex amministratore delegato di Twitter ha le idee molto chiare. Questa è una di quelle frasi su Bitcoin che sostengono sia una rivoluzione, il mondo e internet avranno una moneta unica e quella sarà BTC. Nel Giugno 2021 aveva dichiarato che se non avesse concentrato le sue energie su Square o Twitter, avrebbe lavorato senza dubbio nel settore delle criptovalute. Al momento Dorsey sta finanziando un social network decentralizzato: Nostr. 

4. Peter Thiel

“Bitcoin è l’inizio di qualcosa di grande: una moneta senza un governo, qualcosa di necessario e imperativo.”

Tra le frasi memorabili su Bitcoin c’è poi quella di Peter Thiel, co-fondatore di Paypal. Thiel pare entusiasta: largo a Bitcoin, è quello di cui avevamo bisogno. 

5. Leon Luow

“Ogni persona informata ha bisogno di conoscere Bitcoin perché potrebbe essere uno degli sviluppi più importanti del mondo.”

Leon Luow è un intellettuale, autore e studioso sudafricano che è stato nominato al Premio Nobel per la Pace con la moglie Frances Kendall nel 1987. La sua frase crypto è una “deformazione professionale” da uomo di studi: che si voglia o meno, Bitcoin è pronto a rivoluzionare le nostre vite. Meglio imparare a conoscere il suo funzionamento, per comprendere anche le trasformazioni del mondo.

6. Bill Gates

“Bitcoin è un tour de force tecnologico.”

Con questo breve commento, Bill Gates lascia ampio spazio alle interpretazioni. L’espressione tour de force generalmente viene utilizzata per indicare un’impresa particolarmente ardua, a cui bisogna dedicare un notevole impiego di forze mentali e fisiche. Gates ha voluto sottolineare la grandezza dell’ingegno di chi ha messo a punto Bitcoin? Si può ipotizzare che, da informatico, Gates non sia rimasto indifferente di fronte alla sofisticata tecnologia della criptovaluta ideata da Satoshi Nakamoto

7. Rick Falkvinge

“Bitcoin farà alle banche quello che le email hanno fatto ai servizi postali.”

Rick Falkvinge è un imprenditore informatico e uomo politico svedese. Falkvinge è conosciuto per aver fondato il “Pirate Party” svedese, un partito politico focalizzato sui temi della condivisione delle informazioni, del copyright e dei brevetti. Nato dopo le accese discussioni del 2005 che hanno acceso la nazione sul tema. Falkvinge ha cominciato a studiare da vicino Bitcoin nel 2011 e da quel momento lo ha sempre sostenuto in quanto strumento di libertà personale. Con questa frase crypto paragona Bitcoin al potere rivoluzionario di internet, che ha cambiato le nostre abitudini, soprattutto quelle comunicative. 

8. Milton Friedman 

“Penso che internet sarà una delle forze principali per ridurre il ruolo dei governi. L’unica cosa che manca, ma che sarà presto sviluppata, è una e-cash affidabile, un metodo per cui attraverso internet puoi trasferire fondi da A a B senza che A conosca B o B conosca A.”

L’ottava delle frasi celebri su Bitcoin non è stata pronunciata esattamente in riferimento alla moneta di Nakamoto. Milton Friedman infatti è morto due anni prima che Bitcoin fosse creato. Nonostante l’economista non abbia assistito allo sviluppo della tecnologia blockchain e delle criptovalute, con queste parole del 1999 sembra aver colto il punto centrale di Bitcoin e della decentralizzazione. 

9. Andrew Ross Sorkin

“Bitcoin, a breve o anche a lungo termine può rivelarsi un buon investimento nel senso che tutto ciò che è raro può essere considerato prezioso. Come le carte da baseball. O un Picasso.”

La frase su Bitcoin del giornalista americano Andrew Ross Sorkin descrive il successo della crypto come risultato della sua scarsità, ricordandoci in qualche modo la teoria dello Stock-to-Flow di PlanB. Come succede per gli oggetti da collezionismo o le opere d’arte, più passa il tempo e diventano rare, più il loro valore aumenta. Oggetti da collezionismo, NFT e Bitcoin, da questo punto di vista sono preziosi perché disponibili in quantità limitata.

10. Al Gore 

“Penso che il fatto che all’interno dell’universo Bitcoin un algoritmo sostituisca la funzione del governo, sia in realtà molto interessante.”


Sulla gestione di progetti e nazioni, Al Gore è un esperto. L’ex vice presidente degli Stati Uniti e senatore americano non è rimasto indifferente di fronte al modello decentralizzato di Bitcoin e delle criptovalute. Soprattutto per come tutto il sistema sia funzionante anche senza un team di governance.


Queste frasi su Bitcoin, la crypto per eccellenza, faranno la storia? Al momento ci danno un’idea della sua percezione tra alcune delle menti più influenti del nostro secolo. Vedremo se hanno ragione, nel frattempo noi hodliamo!

Cos’è successo a Solana? Ora è tutto risolto?

Solana news: problemi per la blockchain. Cos’è successo?

Nel weekend il network è stato rallentato da un problema tecnico. Cosa ha fermato il trading su Solana?

Secondo le ultime news su Solana, Sabato la blockchain ha interrotto le sue attività per un breve tempo. Un problema tecnico ha rallentato le prestazioni del network, come lo scambio delle criptovalute e il trading. La causa del problema è ancora ignota, ma la blockchain ora funziona? 

Solana news: cosa è successo davvero 

Intorno alle 7:00 di Sabato mattina, un problema tecnico ha bloccato Solana. In pratica si è verificato un “forking event”: la blockchain si è biforcata creando due versioni alternative e contrastanti della cronologia delle transazioni. Il fork ha portato un aumento dell’uso della memoria da parte dei nodi validatori e una riduzione della velocità delle transazioni. Secondo i dati di Solana Explorer un’ora dopo il verificarsi del problema, la rete stava elaborando circa 93 transazioni al secondo (TPS), un numero ben lontano dalle 5.000 TPS processate solo quindici minuti prima. La news su Solana e le sue difficoltà è dilagata facendo preoccupare i suoi holder. 

Problema risolto?

I validatori e il team di ingegneri si sono affrettati a correggere il problema della blockchain. La causa dell’incidente non è stata subito identificata, qualcuno sospetta che sia stata colpa di un bug nella nuova versione del codice Solana che era stata messa online poche ore prima.

Senza la certezza di avere un bug da scovare, alcuni validatori hanno optato per fare il downgrade alla versione precedente nella speranza di risollevare le performance di Solana.

Nel giro di poche ore la maggioranza di validatori è tornata al vecchio software nel tentativo di ripristinare le operazioni. Ma questo non è servito a risolvere il problema, si è quindi passati a una soluzione più drastica, ovvero riavviare la blockchain al punto immediatamente precedente alla biforcazione. 

Come ha osservato uno dei membri attivi della community di sviluppatori, conosciuto con lo pseudonimo di SolBlaze: “coordinare un tentativo di riavvio significa che la rete sarà completamente offline, il che è sempre l’ultima spiaggia”. 

Le news sulla riattivazione di Solana sono state date dal profilo Twitter Solana Status: la rete ha ripreso a lavorare nelle prime ore del 27 Febbraio (ora italiana).

E ora?

Dopo che il network è stato riavviato, il team è al lavoro per rintracciare la causa del problema. L’indiziato principale al momento rimane il possibile bug nella nuova versione del codice della rete. Gli sviluppatori nel frattempo continuano a monitorare la blockchain, sulla pagina ufficiale è possibile rimanere aggiornati sulle indagini e sulle ultime news su Solana. 

Il mercato NFT di Febbraio: controversie legali e airdrop milionari

Mercato NFT: cos’è successo a Febbraio?

Cosa è successo nel mercato degli NFT a Febbraio? Come mai i volumi di scambio su Ethereum e Polygon sono in crescita?

Il mercato NFT ha cambiato marcia con l’inizio del 2023, stimolato dal parziale recupero del prezzo delle criptovalute. Nelle ultime settimane gli avvenimenti da seguire sono stati tantissimi. È stato lanciato il token dell’NFT marketplace Blur attraverso un airdrop che ha cambiato la vita “economicamente parlando” a tanti collezionisti di token non fungibili. Gli NFT della canzone “B*tch Better Have My Money” di Rihanna sono stati banditi da Opensea e nuove collezioni sono arrivate su Ordinals, la prima piattaforma dedicata ai non fungible token di Bitcoin.

Mercato NFT: tutti i dati di  Febbraio 2023

La ripartenza del mercato NFT sembra procedere senza intoppi, anche se siamo ancora molto lontani dagli all time high (ATH) di inizio 2022 (e probabilmente ci vorrà un bel po’ prima di raggiungerli di nuovo). Su Ethereum il valore totale scambiato ammonta a 1,3 miliardi di dollari, quasi il 100% in più rispetto a Gennaio. 

Al secondo posto della classifica delle blockchain più attive c’è ancora Solana che però deve iniziare a guardarsi le spalle. L’attività sulla rete è diminuita del 40% rispetto al mese scorso, e ha registrato circa 100 milioni di dollari di volumi di scambio. Al terzo posto c’è invece Polygon, che grazie ad uno strabiliante sprint del +315% si avvicina sempre di più a Solana. 

Le vendite migliori del mese

Crypto Punk e Bored Ape si dimostrano, ancora una volta, le collezioni più costose del mercato NFT e troneggiano sulla classifica delle top sales (vendite più onerose). Il Crypto Punks numero #5066 che è stato venduto per 857 ETH, circa 1,4 milioni di dollari, è il non fungible token più caro di questo mese, mentre al secondo posto c’è la Bored Ape #7090 comprata per 1,3 milioni di dollari circa quindici giorni fa. La sorpresa di questo mese è stata la collezione di “spunte non fungibili” NFT Checks, creata dall’artista Jack Butcher, che ha visto il suo prezzo medio schizzare da 0,07 a 1,2 ETH. Non male, eh? Queste opere d’arte digitali si ispirano ai simboli presenti di fianco al nome utente degli account verificati dei social network. 

I Crypto Punks e i DeGods approdano su Bitcoin

Gli NFT su Bitcoin stanno guadagnando sempre più popolarità, tanto da aver attirato l’attenzione di una collezione di non fungible token che risiede su un’altra blockchain. I DeGods, 9.465 NFT che sono diventati famosi su Solana e che si sposteranno su Polygon, popolano ora anche un blocco della rete di Bitcoin. Non si tratta degli stessi token che si trasferiranno sulla rete della crypto MATIC ma dei 535 esemplari della collezione distrutti in occasione del lancio perché rimasti invenduti. Il team dei DeGods ha concesso a questi NFT una seconda vita attraverso l’iscrizione sulla blockchain di Bitcoin grazie ad Ordinals. Ma c’è di più! Con l’aiuto di Nick Hansen, CEO dell’azienda di mining Luxor Technologies, il team dei DeGods è riuscito a registrare tutti i token non fungibili sullo stesso blocco, comprimendo fortemente le immagini. 

Anche degli NFT simili ai Crypto Punks sono approdati su Bitcoin: una nuova collezione di 100 token non fungibili chiamata Ordinal Punks. Solitamente le collezioni che copiano quelle più famose (copycat) non riscuotono molto successo, ma questa volta sembra essere andata diversamente, almeno per ora, tanto che un utente ha deciso di scambiare un CryptoPunk originale (del valore di circa 100.000 dollari) per un Ordinal Punk. 

Nel frattempo, su Litecoin (LTC), che da sempre viene definita la sorella minore di Bitcoin, è entrata nel mercato NFT grazie ad una copia del protocollo per non fungible token nato sulla rete “primogenita”. L’hard fork di Ordinals, creato da uno sviluppatore di Bitcoin Anthony Gurrera, è già attivo ed è pressoché identico a quello su BTC.

Opensea blocca gli NFT della canzone di Rihanna

Opensea ha bloccato gli scambi per la collezione NFT della canzone di Rihanna “B*tch Better Have My Money”. Questi token non fungibili derivano dalla collaborazione tra AnotherBlock e Jamil Pierre, il produttore del famoso brano della cantante. AnotherBlock è un’azienda Web3 che collabora con gli artisti, scrittori e prodotti per trasformare una parte delle royalty derivanti dallo streaming delle loro opere in NFT. Ogni token non fungibile della collezione, in tutto 300, racchiude una piccola percentuale delle royalty sulla traccia che consentono, a chi li possiede, di guadagnare ricompense quando quest’ultima viene riprodotta

Dopo il sold out quasi istantaneo e dopo l’esibizione della cantante al Super Bowl, la collezione è stata bandita da Opensea. Il motivo? Il marketplace non consente di scambiare NFT che “promettono profitti basati sulla proprietà frazionata di token”. Il marketplace ad oggi non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito, vedremo se cambierà idea e consentirà lo scambio di questo tipo di NFT sul suo marketplace in futuro.

Il logo del Bored Apes Kennel Club è stato rubato da Yuga Labs

Le dispute del mercato NFT non finiscono mai e dopo Rihanna è il momento di parlare del logo della collezione “Bored Ape Kennel Club”, i cagnolini delle “scimmie annoiate”. Il marchio, che la collezione utilizza da quando è stata creata, sembra essere stato rubato dal profilo Twitter per aspiranti disegnatori “Easy Drawing Tutorial”. 

Il co-fondatore di Yuga Labs, l’azienda Web3 che ha creato tutte le collezioni NFT del Bored Apes Yacht Club, Greg Solano, ha dichiarato di essere all’oscuro di tutto e si è messo in contatto con l’autore del logo del Kennel Club (un designer freelancer assunto per l’occasione) e la pagina di disegno amatoriale. Yuga Labs rischia di venire indagata per violazione della proprietà individuale, vedremo se le parti riusciranno a risolvere la questione da soli o avranno bisogno di un tribunale.


Insomma, il mercato NFT trova sempre il modo di far parlare di sé, dalle molteplici controversie legali agli airdrop milionari. Quello che ci interessa però è che i volumi di scambio stanno crescendo, recuperando i cali del bear market.

Emergenza Turchia e Siria: dona ora per i bambini colpiti dal terremoto

Terremoto turchia

Dopo il terremoto in Turchia riparte la collaborazione di Young Platform con Save the Children per inviare donazioni in crypto

Il terremoto in Turchia ha mobilitato nel mese di Febbraio donazioni e solidarietà da tutto il mondo, unito di fronte a un disastro naturale. 

Come noto, nella notte tra il 5 e il 6 Febbraio l’area di confine con la Siria è stata l’epicentro di un forte terremoto (magnitudo 7.8 e 7.5). Le due scosse sono risuonate fino a Cipro, Libano e Israele. Il fenomeno si è ripetuto il 20 febbraio con l’epicentro nella città di Hatay a sud-ovest della Turchia, con una magnitudo di 6.4 e 5.8.

Le principali vittime del terremoto in Turchia: i bambini

La Turchia dopo il primo terremoto ha dichiarato oltre 41.000 morti, migliaia di persone ferite e di edifici crollati. In tutto sono 1,4 milioni i bambini che stanno subendo i danni di questa catastrofe. I sopravvissuti tra loro sono ora senza riparo.

Questi territori e soprattutto i suoi abitanti più svantaggiati devono ricevere più aiuti possibile, non bastano i contributi internazionali, e ci vorrà molto tempo per rimarginare questa tra le tante ferite dei luoghi colpiti.

Save the Children con il Fondo Emergenze fa sì che i bambini colpiti dal terremoto ricevano ogni tipo di aiuto.

Puoi fare donazioni anche in criptovalute, come già possibile da questo Natale.

Come inviare donazioni per il terremoto in Turchia

Riportiamo di seguito le istruzioni per inviare criptovalute al Fondo Emergenze.

  1. Parti da questa pagina;
  2. Scegli la crypto da donare;
  3. Scegli se fare una donazione anonima o inserire i tuoi dati;
  4. Clicca su “Dona ora”;
  5. Ti apparirà l’indirizzo del wallet di destinazione in forma di codice alfanumerico e come QR code. Copialo negli appunti;
  6. Apri l’app di Young Platform nella sezione Portafoglio;
  1. Seleziona la criptovaluta che hai deciso di utilizzare;
  2. Clicca su “Preleva”;
  3. Inserisci l’importo e clicca su “Continua”; 
  4. Incolla l’indirizzo del wallet di Save the Children che hai copiato dal link indicato o scannerizza il QR code. Ti consigliamo di non scrivere l’indirizzo manualmente per evitare refusi;
  5. Conferma in maniera definitiva il prelievo tramite la mail che riceverai al tuo indirizzo. 

Se vuoi visualizzare lo stato della tua transazione sulla blockchain, puoi incollare il TxID nella barra di ricerca di un blockchain explorer come Blockchair

In questo modo puoi tracciare le tue donazioni crypto e assicurarti che arrivino a Save the Children, che li userà per aiutare i bambini vittime del terremoto in Turchia.