Token YNG: Report Giugno – Settembre 2022

Token Young (YNG): aggiornamenti e novità Q4 2024

Il report dei primi mesi sul mercato di Young (YNG), con un focus sull’andamento dei Club e le novità in arrivo!

A quattro mesi dal lancio nel mercato di Young (YNG), facciamo il punto sulla distribuzione, le vendite e i casi d’uso del token di Young Platform. In questo report che è stato redatto all’inizio di Ottobre 2022, puoi trovare una panoramica dei primi mesi di vita dei Club, la distribuzione aggiornata di Young (YNG) e gli obiettivi futuri del progetto. 

Che cos’è il token YNG

Il token YNG è un utility token basato sullo standard ERC-20 di Ethereum. Gli utility token sono criptovalute pensate per facilitare l’accesso a un ecosistema e ai suoi servizi. Il token YNG infatti è il centro di tutto il progetto Young Platform: lo puoi ricevere come ricompensa su Step oppure usarlo per accedere ai Club e godere dei loro vantaggi esclusivi. Sviluppare un utility token come YNG è stata un’occasione per rendere ancora più attiva e partecipe la community e gli utenti di Young Platform. Puoi scoprire nel dettaglio la sua tokenomics, dalla disponibilità totale ai casi d’uso. 

Tutti i numeri dei Club di Young Platform

Come abbiamo visto, una delle novità dell’ecosistema Young Platform sono i Club attivi da Giugno 2022. Iscrivendosi a uno dei quattro Club disponibili si ottengono sconti, premi e vantaggi. Con il tempo questi vantaggi saranno sempre di più, i Club infatti crescono passo dopo passo con la sua community. Già nell’inverno 2022 è prevista l’attivazione della funzione airdrop. 

Ai Club partecipano in questo momento 1019 persone, suddivise in: 

  • 780 per il club Bronze;
  • 121 per il club Silver;
  • 81 per il club Gold;
  • 37 per il club Platinum.

Poiché l’iscrizione al Club richiede il blocco di almeno 1500 YNG, la partecipazione è un buon parametro per misurare il successo dell’iniziativa e la soddisfazione dei sostenitori più affezionati. Un altro dato interessante in questo report è il tasso di abbandono dei Club. Su un numero iniziale di 720 utenti attivi ora la base di utenti si attesta a 1019 persone, indicando una crescita del +41,5%. Questo numero influenza notevolmente il valore del token YNG, poiché, maggiore è il numero di token bloccati nei Club dagli iscritti, minori sono le vendite e quindi minore la pressione del prezzo verso il basso. Questo significa che più la community è grande, più è incentivata a crescere.

Distribuzione del token YNG

Al 30 maggio 2022 la disponibilità totale di YNG era 100 milioni di token, mentre la disponibilità in circolazione di 16,73 milioni. La disponibilità in circolazione ad oggi (Ottobre 2022) ammonta a circa 18 milioni, il che significa che c’è stato un incremento netto di 1,7M di token, pari al 7.6%. 

Questi token sono stati distribuiti tramite l’app Young Platform Step in diversi modi: 

  • 56.399,04 tramite il completamento dei Quiz da parte di 97.446 utenti;
  • 1.007.551,63 tramite l’ottenimento delle ricompense da parte di 222.063 utenti;
  • 638.684,83 tramite l’uso della funzione “Up&Down” da parte di 223.035 utenti.

Come anticipato a Giugno, il mercato del token YNG è gestito grazie ad un algoritmo che definisce il tasso di cambio grazie a due pool di liquidità sottostanti, rispettivamente in EUR e YNG. Inizialmente queste pool contenevano:

  • 1M Euro;
  • 4M YNG.

Considerando le vendite e gli acquisti di token gestiti negli scorsi mesi, ad inizio Ottobre 2022 le pool contenevano

  • 789,7k Euro;
  • 5,3M YNG.

Per quanto riguarda le attività sul mercato YNG-EUR, riteniamo sia importante fornire a chi sta leggendo questo report un riassunto di quello che è stato l’andamento di mercato di YNG da giugno ad oggi:

Token YNG: Report Giugno-Settembre 2022

Questi dati suggeriscono che, nonostante il prezzo medio dei token sia sceso, essi siano sempre molto richiesti, dati gli alti volumi di vendita. Nel prossimo futuro attueremo delle operazioni di buyback per poter regolare meglio il valore dei token. 

Obiettivi futuri

Infine, per trasparenza, elenchiamo alcuni dei nostri obiettivi futuri. 

  • Il primo che possiamo annunciare è qualcosa che abbiamo già pianificato mesi fa, l’implementazione di eventi Airdrop per i membri del nostro club. Il rilascio del primo airdrop è previsto per l’ultimo trimestre del 2022.
  • Il secondo obiettivo richiede un lungo processo che abbiamo già iniziato e consiste nell’includere Young Platform e il token YNG su due dei più grandi aggregatori del mondo: CoinGecko e CoinMarketCap. Il completamento è previsto per la fine dell’anno 2022.
  • Il terzo obiettivo che abbiamo in programma è altrettanto importante: consiste nell’emissione di carte di debito per i nostri utenti. La deadline per questo progetto, almeno nella sua fase iniziale era pensata per l’ultimo trimestre del 2022. Tuttavia, prima di presentare questo progetto agli iscritti ai nostri Club vogliamo aspettare il completamento dell’infrastruttura offertaci dal partner designato per l’emissione e perciò prevediamo l’uscita della beta per gli utenti del Club per la fine del primo quadrimestre del 2023. A causa di questa necessità abbiamo preferito posticipare il listing sugli exchange terzi del token in quanto riteniamo che il basso volume organico di YNG non possa sostenere le attività in questione, ma possa danneggiare il mercato del Token.
  • Il quarto obiettivo di cui vogliamo parlare è qualcosa di a dir poco fondamentale per poter sostenere le attività già citate, a livello di liquidità e valore dei token. Nel Q4 del 2022 annunceremo la prima serie di operazioni di buyback, volte a scoraggiare un’eccessiva presenza dei token nel mercato. Il buyback è il ri-acquisto di token YNG da parte di Young Platform per ridurre la disponibilità in circolazione. Queste operazioni saranno accompagnate da campagne promozionali volte ad aumentare in maniera organica il volume dei token. 
  • I restanti obiettivi sono principalmente dedicati alla nostra community, e a migliorare i servizi e l’esperienza per gli iscritti ai Club, di seguito alcune delle attività che pianifichiamo di attuare:

– Report mensili di mercato, per presentare ai nostri iscritti la situazione attuale;

– Collaborazioni esclusive con influencer, con contenuti riservati ai Club;

– Sezione di Discord dedicata ai Club, per sessioni frequenti di Q&A per gli iscritti;

– Merchandising che sarà inviato in base al Club di appartenenza;

– Oltre allo sconto sulle commissioni sarà garantito un numero definito di depositi gratuiti ai membri dei Club.

Arrivano le stablecoin sulla blockchain di Bitcoin grazie a Taro

Bitcoin: arrivano le stablecoin con Taro. Cos’è e a cosa serve?

Le stablecoin arrivano su Bitcoin grazie al protocollo Taro. Cos’è, a cosa serve, come migliora la blockchain di BTC?

Vorresti poter usufruire della sicurezza della rete di Bitcoin per effettuare e ricevere pagamenti in stablecoin? A breve potrai farlo, grazie a Taro! Il 28 Settembre 2022 è avvenuto il rilascio della versione alpha di Taro Daemon, un progetto open source sviluppato da Lightning Labs che consentirà di creare asset digitali sulla blockchain di Bitcoin. Che cos’è Taro? Acronimo di Taproot Asset Representation Overlay, Taro è un protocollo costruito grazie a Taproot il più recente aggiornamento di Bitcoin, attivato il 14 Novembre 2021. Le ultime novità su Bitcoin? Sono in arrivo le stablecoin! !

Il problema da risolvere: pagare in Bitcoin deve essere economico e veloce

Bitcoin è stato creato per consentire scambi di valore peer-to-peer in un sistema completamente decentralizzato. Il titolo del Whitepaper di Bitcoin recita, “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System” ovvero un sistema monetario elettronico peer-to-peer con il quale effettuare transazioni in modo completamente decentralizzato. Con il tempo però, il cosiddetto “oro digitale” è stato sempre meno usato come valuta di scambio e le persone hanno iniziato a considerarlo una riserva di valore. Il motivo di ciò risiede nelle caratteristiche intrinseche della prima criptovaluta della storia. La rete principale di Bitcoin infatti è poco scalabile.

Quando si parla di scalabilità all’interno del mondo Web3 ci si riferisce all’aumento della velocità e alla diminuzione del costo delle transazioni. Più un network è scalabile, più consente di processare transazioni velocemente e in modo economico. Nei primi anni di vita, la blockchain di Bitcoin era, di fatto, scalabile per via della bassa congestione della rete che non rallentava gli scambi. Questa situazione con il tempo è cambiata, e la rete di Bitcoin è diventata sempre meno efficiente in questi termini. Questo è avvenuto a causa della incredibile popolarità di cui ha goduto negli ultimi anni, al numero crescente di transazioni da gestire e al conseguente congestionamento della rete. 

Come ci spiega infatti il trilemma della scalabilità, uno dei più famosi teoremi per le tecnologie blockchain, non è possibile che un network sia allo stesso tempo completamente scalabile, sicuro e decentralizzato. Ogni blockchain è portata a trovare un compromesso per ottenere tutte queste qualità senza sacrificarne una nello specifico. Bitcoin pur essendo un punto di riferimento per la sicurezza e la decentralizzazione, ha qualche debolezza nel garantire scalabilità al suo network. Il mondo del Web3 però è in continua evoluzione, ecosistemi e sviluppatori sono sempre pronti ad offrire soluzioni innovative. Una di queste è il Lightning Network. Ovvero un Layer 2 di Bitcoin, nato nel 2016, che si appoggia alla blockchain principale e la migliora in termini di scalabilità. Il Lightning Network infatti è in grado di processare milioni di transazioni in maniera estremamente economica, al contrario della rete principale di Bitcoin che arriva ad un massimo di 7 transazioni per secondo. In breve il Bitcoin Lighting Network raggruppa una serie di transazioni in “pacchetti” che poi vengono registrati sulla rete di Bitcoin, invece di processare una ad una ogni transazione. Per queste ragioni, utilizzare il Lightning Network è diventato vantaggioso per pagare in Bitcoin. Fin qui, niente di nuovo! Lightning Labs ha in serbo un nuovo protocollo per migliorare ulteriormente il trasferimento di valore sulla blockchain di BTC. Parliamo di Taro!

Che cos’è Taro e a cosa serve?

Nonostante la grande innovazione creata dal Bitcoin Lightning Network resta da risolvere la questione della volatilità. Il prezzo di BTC infatti non rimane stabile nel tempo ma è soggetto a oscillazioni di mercato. Questo potrebbe creare qualche grattacapo sia agli utenti che intendono pagare in Bitcoin sia alle aziende che in futuro potrebbero utilizzarle per gli stipendi dei propri dipendenti. O ancora, ai negozi che accettano pagamenti in criptovalute. Per risolvere questo problema entra in gioco Taro. Ma che cos’è Taro? Taro è un protocollo open source costruito da Lightning Labs che consentirà di creare ed utilizzare asset digitali, in particolare stablecoin, sulla blockchain di Bitcoin. Questi asset digitali potranno essere sia token fungibili, il corrispettivo di quello che sono gli ERC-20 per Ethereum, che non fungibili (NFT).

Ma come farà Taro a creare asset sulla blockchain di Bitcoin? La creazione e lo scambio di asset sarà possibile grazie all’aggiornamento Taproot, attivato nel 2021, e alla struttura di dati chiamata Merkle Trees. Merkle Tree è un tipo di struttura informatica in grado di memorizzare molti elementi e di dimostrare facilmente l’esistenza e la veridicità.

Oggi gli asset digitali come i token, risiedono solamente su altre blockchain a causa della maggiore facilità di implementazione, dei minori costi di transazione o della maggiore scalabilità, ma Taro ha l’obiettivo di cambiare lo status quo attuale. L’obiettivo finale di Taro è quello di trasformare Bitcoin in una rete multi-asset. Questi asset potranno essere trasferiti sulla rete Bitcoin attraverso transazioni on-chain. Inoltre, i token costruiti grazie a Taro potranno essere trasferiti istantaneamente, a basso costo, sul Bitcoin Lightning Network. Si tratta di un’apertura di Bitcoin alla DeFi? Si prevede che la maggior parte di questi token saranno trasferiti sul Lightning Network, in particolare le stablecoin alle quali Taro riserva massima importanza, cosa che traspare anche dalla sua comunicazione sui social network.

Lo slogan apparso sul profilo Twitter di Taro è “bitcoinizing the dollar”, ovvero “bitcoinizziamo il dollaro!”. In altre parole? Portiamo la praticità delle monete fiat sulla blockchain di Bitcoin! Questa missione potrebbe contribuire a realizzare il punto fondamentale del White Paper di Bitcoin: consentire scambi di valore senza intermediari in un sistema completamente decentralizzato. Gli utenti, con l’attivazione del protocollo Taro, potranno detenere sui loro portafogli sia delle stablecoin, criptovalute ancorate al dollaro, sia dei BTC e utilizzare entrambi per effettuare pagamenti. Non è ancora stato comunicato dal team di Lightning Labs quando l’aggiornamento Taro sarà attivato ma tutto il mondo Web3 è in fermento. Chissà se un giorno Taro consentirà di creare anche ecosistemi DeFi o giochi play-to-earn sulla blockchain più famosa e longeva di sempre.

Il mercato NFT di Settembre: classifiche, vendite record e collezioni in trend

Mercato NFT ultime notizie: RENGA, CryptoPunks, Solana

Cosa è successo al mercato NFT a Settembre 2022? Le ultime notizie, le vendite record di CryptoPunks, Solana e le collezioni emergenti di tutto il settore!

Tutti quelli in modalità “wake me up when bear market ends” lasciamoli dormire ancora un po’. Il mercato infatti continua ad essere ribassista e ha rallentato anche il settore dei token non fungibili, ma non si tratta di un vero e proprio letargo! In questo articolo puoi trovare una panoramica sul mercato NFT di Settembre 2022, con dati sui volumi di vendita, le collezioni NFT emergenti e i progetti che sono esplosi (piccolo spoiler: CryptoPunks e gli NFT su Solana). 

Mercato NFT: diminuiscono i volumi ma non il numero di vendite

Una panoramica sul mercato NFT di Settembre ci dice che il volume delle vendite complessive di NFT è calato molto dall’inizio dell’anno: da 235,24 miliardi il 30 Gennaio 2022 a 67,93 miliardi di dollari il 30 Settembre 2022. Le vendite insomma sono scese in termini di volume soprattutto rispetto ai periodi migliori per i token non fungibili a cui abbiamo assistito quest’anno (Febbraio e Maggio). I valori in crescita del mercato NFT sono invece il numero delle nuove collezioni create da 39,25 mila collezioni a Gennaio a 176,21 mila a Settembre. Il numero di vendite di NFT giornaliere il 30 Settembre è stato di 22,89 milioni (dati IntoTheBlock e Dune Analytics). Proprio in questi giorni, il mercato NFT sta reagendo all’attivazione dei token non fungibili su Instagram. Per gli utenti statunitensi sarà finalmente possibile collegare i wallet e condividere NFT nei loro profili, accanto al simbolo delle foto, dei reels e delle foto in cui si è taggati, è comparsa la sezione NFT riconoscibile dal simbolo di un esagono. La reazione sarà positiva?

Vendite da record a Settembre: CryptoPunks e Solana

Cosa sta succedendo al mercato NFT durante questo bear market? In poche battute, seppur con volumi ridotti, i token non fungibili continuano ad essere acquistati senza drammatici crolli. Anzi alcuni NFT hanno registrato delle vendite record, come il caso del CryptoPunks #2924 che il 28 Settembre 2022 è stato venduto per 3.300 ETH (circa 4,5 milioni di dollari), posizionandosi al 24° posto degli NFT più costosi di sempre e al 4° in quello delle vendite più grandi di CryptoPunks. Questo esemplare di CryptoPunks è uno dei più rari e preziosi dell’intera collezione, si tratta infatti di un personaggio “ape” (ovvero un CryptoPunks con l’aspetto di una scimmia) di cui esistono solo 24 esemplari. Altre vendite di NFT (singoli) notevoli in questo mese sono: 

Per quanto riguarda collezioni e interi progetti NFT, questa è la classifica delle prestazioni migliori del mese di Settembre 2022: 

  1. Ethereum Name Service: il servizio di domini su blockchain registra vendite per 34,18 milioni di dollari; 
  2. Bored Ape Yacht Club: 27,96 milioni (in discesa rispetto al mese precedente); 
  3. CryptoPunks: 22,3 milioni di dollari;
  4. RENGA NFT: la collezione emergente su Ethereum ha venduto le sue opere per 19,77 milioni di dollari; 
  5. Mutant Ape Yacht Club: la collezione sorella del BAYC chiude il mese a 17,45 milioni di dollari. 

Nonostante la classifica sia dominata dalle collezioni NFT “blue chip”, hanno ottenuto buone posizioni anche collezioni più recenti come y00ts su Solana, Azuki su Ethereum, le LAND di Otherside, il metaverso delle Bored Ape. Una menzione particolare va fatta alla crescita degli NFT dei giochi play-to-earn sulla chain Immutable X e ai pass NFT del progetto QQL di Tyler Hobbs che sono stati venduti tutti e 900 in mezz’ora per 17 milioni di dollari. Un esperimento di arte generativa che con un pass permette di mintare un NFT unico e personalizzato.

Da questi dati (forniti da DappRadar) le blockchain di punta per il settore NFT del mese di Settembre sono state Ethereum e Solana, con aumento delle vendite su Solana del 77% rispetto al mese precedente. Per quanto riguarda la classifica delle vendite per marketplace NFT al primo posto troviamo OpenSea (350 milioni di dollari in vendite mensili), al secondo Magic Eden su Solana (128,22 milioni) e X2Y2 su Ethereum (67,62 milioni). 

NFT esplosi a Settembre?

Tra le collezioni NFT emergenti troviamo RENGA, il progetto del fumettista DirtyRobot che come abbiamo visto ha ottenuto degli ottimi risultati di vendita a Settembre. L’NFT più costoso di RENGA è stato il n°26, venduto per 20 ETH (26.000$). In questo mese è nata anche la prima whale di RENGA NFT, che possiede 80 pezzi della collezione per un valore di circa 235.000$ (calcolato sulla base del floor price). 

Degna di nota è anche Critters Cult, una collezione di pixel art NFT su Solana influenzata dall’estetica anni ‘80 e ‘90. Critters Cult è stata lanciata il 25 Settembre e da allora ha registrato vendite per quasi 3 milioni di dollari. La collezione è composta da 4.444 PFP che rappresentano animali e protagonisti dell’universo di Critters Cult, popolato da eventi bizzarri e misteriosi e caratterizzato da atmosfere degne di Stephen King, David Lynch e Steven Spielberg.

Collezioni NFT in arrivo: A.C. Milan e Hugo Boss

Il 6 Ottobre 2022 con un’asta sul marketplace Magic Eden, verrà venduta un’edizione speciale della collezione MonkeyLeague dedicata ai calciatori dell’A.C. Milan. MonkeyLeague è un gioco play-to-earn su Solana classificabile come videogioco di strategia a tema sport, in cui costruire una squadra di MonkeyPlayer. Lo scopo del gioco è allenare la propria squadra e vincere sfide e tornei per ottenere il token MSB come ricompensa. All’asta del 6 Ottobre saranno battuti 16 NFT ispirati alla formazione del Milan delle stagioni 1993/94 e 1995/96.

“Embrace Your Emotion”, ovvero “abbraccia le tue emozioni”, è il titolo della nuova collezione NFT di Hugo Boss. Il primo esperimento del brand nel settore è datato 2021, quando è stata rilasciata una collezione di abbigliamento digitale ispirata al baseball americano. Il 4 Ottobre 2022 Hugo Boss ha annunciato il suo piano di rebranding verso il digitale con un’esperienza “olistica, a 360° nel Metaverso”. In concreto, Hugo Boss ha realizzato delle opere digitali insieme a Imaginary Ones NFT, un progetto di 8.888 personaggi coloratissimi animati realizzato su Ethereum. Embrace Your Emotion sarà in vendita nei primi giorni di Novembre e sarà composta da 1.001 NFT 3D in formato video. Esteticamente i token non fungibili rappresenteranno le emozioni umane con sfumature diverse e caratteristiche più o meno rare. I proprietari di queste opere avranno anche dei vantaggi come sconti nei negozi Hugo Boss, merchandise e altre esperienze digitali. 

Il ricavato delle vendite della collezione NFT di Hugo Boss sarà devoluto all’associazione Youth Aware of Mental Health (YAM). Nel comunicato stampa si può leggere che “l’obiettivo della collezione è incoraggiare tutti a entrare in contatto con le proprie emozioni e condividere il messaggio che tutti i sentimenti, positivi e negativi, sono validi e vanno accolti, poiché la libertà di sentire ed esprimere può migliorare significativamente la salute mentale e il benessere generale”.

Star Atlas in anteprima, il play-to-earn disponibile su Epic Games

Star Atlas su Epic Games, prova il play-to-earn su Solana

Star Atlas su Epic Games, il play-to-earn sulla blockchain di Solana, sarà presto disponibile per essere testato in anteprima!

Grosse novità per gli appassionati del mondo dei videogiochi del Web3! L’attesa è finita: Star Atlas, il videogioco play-to-earn di nuova generazione basato sulla blockchain di Solana, ha aperto le porte del proprio universo. Il gioco, attualmente in fase Pre-Alpha e pertanto non ancora in versione definitiva, sarà presto disponibile sulla piattaforma di Epic Games

La roadmap di Star Atlas procede a passo spedito: solo a Luglio gli sviluppatori del videogioco play-to-earn hanno annunciato il lancio della DAO ufficiale di Star Atlas, ponendo le basi per la creazione di una governance condivisa. La sua DAO è stata recentemente implementata con una funzione di staking denominata Star Atlas Locket:  attraverso lo staking Star Atlas si potranno ricevere in cambio i token POLIS. 

Prova la versione demo di Star Atlas su Epic Games

La notizia dell’arrivo di Star Atlas su Epic Games è stata resa pubblica durante la seconda edizione del congresso 426Live, l’evento organizzato dagli sviluppatori di Star Atlas sulla piattaforma di Twitch, tenutosi il 29 Settembre 2022. 

Gli utenti potranno finalmente mettere le mani sulla prima versione demo del videogame, chiamata Pre-Alpha Showroom. Il prototipo potrà essere scaricato in esclusiva sul marketplace di Epic Store Games, azienda specializzata nello sviluppo di software e videogiochi (tra cui, per esempio, Fortnite).  

Per accedervi, sarà necessario collegarsi scaricare la demo e connettere il proprio wallet alla piattaforma. Non essendo ancora una versione definitiva, l’utente potrà eseguire il download gratuitamente. 

Nella versione demo scaricabile, il giocatore vivrà il mondo di Star Atlas nelle vesti di Asha, comandante del “Council of Peace Forces” e maestra di volo dell’Accademia, l’istituzione che si occupa di addestrare i più promettenti giovani della galassia. 

Per realizzare un ambiente di gioco il più realistico ed immersivo possibile, la versione demo di Pre-Alpha unirà varie tecnologie proposte dal suo motore di sviluppo, Unreal Engine 5. Nello specifico, il prototipo ricorre all’utilizzo dei sistemi di Nanite per la realizzazione di una grafica iper-realistica ed in stile cinematografico e di Lumen per conferire all’ambiente di gioco una illuminazione in tempo reale (rappresentando quindi i giochi di luce in maniera naturale). Per il supporto fisico del gioco, invece, si ricorre a Chaos e Niagara

La roadmap di Star Atlas, però, non è ancora giunta a termine: fino a Dicembre 2022, Showroom aggiungerà all’esperienza di gioco nuove funzionalità come, per esempio, la possibilità di interpretare altri personaggi oltre ad Asha. 

Star Atlas CORE: la graphic novel che racconta l’universo del videogame

 Star Atlas non è solo un videogioco play-to-earn. Durante la conferenza di 426Live, infatti, è stato presentato il progetto di Star Atlas CORE, una graphic novel che introduce la community alla storia di Star Atlas, ai suoi personaggi principali e alle loro abitudini o tradizioni. 

Al momento, si sa solo che  Star Atlas CORE sarà diviso in 18 episodi e seguirà le vicende di Gyun, protagonista della serie, e del suo equipaggio. 

La realizzazione dell’iniziativa è stata affidata a Tim McBurnie, grafico ed artista di ATMTA, sviluppatore principale del progetto di Star Atlas. 

Le uscite seguiranno gli sviluppi e la trama del gioco principale e saranno pubblicate sia sul sito web ufficiale di Star Atlas CORE che sullo Showroom.

Gli episodi della graphic novel saranno disponibili anche come NFT, Non-fungible Token, e acquistabili sui marketplace di Magic Eden e Star Atlas Galactic Marketplace, introdotto nell’ultimo aggiornamento della piattaforma. 

Quella di far integrare la tecnologia delle blockchain con il mondo dello storytelling non è di certo una novità. 

Jenkins the Valet è un progetto che prevede la creazione di una storyline collettiva basata sulle vicende di Jenkins, un avatar della famosa collezione di NFT Bored Ape Yacht Club.  

Un’altra iniziativa che vede la partecipazione attiva della community allo storytelling è quello di RENGA NFT, una collezione lanciata dall’artista DirtyRobot che nel mese di settembre ha scalato le classifiche per volume di vendita in vari marketplace. 

La data di uscita di Star Atlas non è ancora disponibile non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti!

La nuova roadmap di Polkadot spiegata in 5 punti

Polkadot: 5 nuove funzionalità in arrivo nel 2022

Il 26 Settembre Polkadot ha rilasciato la roadmap per l’ultimo trimestre del 2022. Scopri le 5 nuove funzionalità per la blockchain di Gavin Wood!

Polkadot, e l’azienda che si occupa del suo sviluppo, Parity Technology, Lunedì 26 Settembre hanno rilasciato un documento in cui sono presenti tutte le più importanti funzionalità a cui il network sta lavorando per l’ultimo trimestre del 2022. Gli aggiornamenti programmati da Polkadot sono principalmente relativi a scalabilità, sviluppo delle parachain, governance e staking. Vediamo 5 nuove funzionalità per Polkadot in arrivo nel 2022 e tutti i miglioramenti previsti per il network! 

1. Polkadot sempre più scalabile

La prima delle cinque funzionalità in arrivo su Polkadot nel 2022 è chiamata Asynchronous Backing e verrà implementata per aumentare la scalabilità della rete Polkadot. La scalabilità è la capacità di un network di processare rapidamente le transazioni, più una blockchain è scalabile e più transazioni può processare in un determinato periodo di tempo. Grazie alla funzionalità Asynchronous Backing il tempo per blocco di ogni parachain si dovrebbe ridurre da 12 secondi a circa 6, questo garantirà alle reti di processare transazioni con una minor latenza, l’intervallo di tempo che intercorre fra il momento in cui viene inviata una transazione e il momento in cui viene effettivamente processata, e in generale più velocemente. 

Asynchronous Backing permetterà di raddoppiare lo spazio disponibile su ogni blocco, e di “riutilizzare” i blocchi quando non vengono convalidati al primo tentativo. Questo aggiornamento è volto ad aumentare la quantità di lavoro che ogni parachain può svolgere e ad ottimizzare le prestazioni della Relay Chain, l’infrastruttura sulla quale sono costruite tutte le parachain. Sarà quindi possibile registrare un maggior numero di parachain e la capacità di TPS (transazioni per secondo) della rete Polkadot, quindi quella di tutte le sue parachain e dei suoi parathread, dovrebbe aumentare notevolmente, arrivando ad oscillare tra le 100.000 e 1 milione.

2. Parathread: lancio e potenziamento

La seconda novità per l’ecosistema di Polkadot riguarda i parathread. I parathread sono delle parachain che non sono integrate stabilmente su Polkadot, grazie alla vincita di una delle aste, ma che pagano l’utilizzo dell’infrastruttura di Polkadot “a consumo”. I parathread rispetto alle parachain potranno essere costruiti anche da programmatori non professionisti in quanto, a livello di complessità di codice, possono essere paragonati a semplici smart contract. Sia le Polkadot parachain che i parathread non possiedono un proprio algoritmo di consenso ma sfruttano quello della Relay Chain di tipo Proof-of-Stake. Il lancio dei parathread era previsto per quest’estate ma è stato posticipato all’inizio del 2023. Per quanto riguarda i parathread, Parity Technology sta esplorando una soluzione chiamata Next-Generation Scheduling. Il Next-Generation Scheduling consente alle Polkadot parachain che hanno vinto le aste e si sono quindi aggiudicate la possibilità di partecipare alla rete e ai parathread, di aumentare la quantità di spazio sui propri blocchi in modo da risparmiare sui costi derivanti dal meccanismo di consenso.

3. Governance ristrutturata

Il terzo punto della roadmap di Polkadot per l’ultimo trimestre del 2022 riguarda la governance. Con governance all’interno del Web3, si intende il modo in cui i membri della community possono partecipare alle decisioni in merito alle mosse future del progetto. Il nuovo sistema, chiamato Overhaul, eliminerà il consiglio e i comitati tecnici e introdurrà la Polkadot Fellowship. La Polkadot Fellowship ha come “costituzione” il Polkadot Fellowship Manifesto

Il termine fellowship, che si utilizza di solito per indicare una compagnia di amici, non è stato attribuito per caso al nuovo sistema di governance di Polkadot. Il sistema infatti punta a modificare il processo decisionale rendendolo il più simile possibile a quello che normalmente avviene in un gruppo di amici. La nuova governance di Polkadot ha l’obiettivo di decentralizzare il vecchio sistema composto da 3 camere e un consiglio di 13 membri eletti dai possessori di DOT. Con le modifiche apportate, tutti i membri della community avranno voce in capitolo grazie a referendum periodici e ad un sistema di deleghe che renderà più veloce il processo decisionale. La Governance V2 dovrebbe essere implementata su Kusama, la blockchain parallela a Polkadot che viene utilizzate per testare le nuove funzionalità, all’inizio del quarto trimestre del 2022.

4. La nuova Staking Dashboard 

La quarta novità per l’ecosistema Polkadot riguarda lo staking. Essendo Polkadot una blockchain che funziona grazie al meccanismo di consenso Proof-of-Stake, lo staking è disponibile e indispensabile al fine garantire la sicurezza delle transazioni. La sfida per la fine del 2022 per la blockchain di Gavin Wood è quella di rendere lo staking più accessibile e semplice per gli utenti che vogliono partecipare al meccanismo di consenso della rete o ottenere ricompense. A tal fine, Parity Technologies ha sviluppato una Staking Dashboard, una piattaforma che permette di mettere in staking la crypto di Polkadot, DOT. Il punto principale su cui si è concentrato lo sviluppo di Parity Technologies è rendere la dashboard user friendly e di alleggerire l’infrastruttura. Lo staking su Polkadot infatti funziona senza un provider esterno centralizzato grazie alla tecnologia light-client. La tecnologia light-client consente ai validatori di interagire con una blockchain senza dover memorizzare tutto lo storico della rete conservando lo stesso livello di sicurezza. La versione beta della dashboard di Polkadot per lo staking è già utilizzabile e la versione definitiva dovrebbe essere rilasciata a breve!

5. Potenziamento delle parachain

Il futuro di Polkadot nei prossimi mesi riguarderà ovviamente anche le parachain. Le parachain sono la funzionalità principale di Polkadot e il motivo per il quale la blockchain ha guadagnato così tanta popolarità. Le parachain sono le blockchain secondarie che sfruttano l’infrastruttura di Polkadot e le loro performance verranno migliorate attraverso un nuovo meccanismo chiamato Weights V2. Weights V2 permetterà di convalidare i blocchi delle parachain più facilmente e di conseguenza renderà più semplice la “scrittura” e lo sviluppo di queste ultime. L’aggiornamento è il primo in ordine temporale che verrà implementato e dovrebbe arrivare entro la metà di Ottobre 2022.

RENGA, la collezione NFT di DirtyRobot che unisce fumetti e storytelling

RENGA, la collezione NFT emergente del fumettista DirtyRobot

Nel mese di Settembre, RENGA ha scalato le classifiche di vendita tra gli NFT. Scopri la collezione dell’artista emergente DirtyRobot! 

Gli NFT, ovvero i non-fungible token, sono prodotti digitali che spesso rimandano a esperienze artistiche fantastiche e colorate. Questo è il caso della collezione emergente RENGA, ideata e prodotta dall’illustratore DirtyRobot.

Il progetto ha immediatamente riscosso un grande successo nel mondo degli NFT: in un mese, RENGA ha ottenuto l’ottava posizione nella classifica delle collezioni con maggiore volume. A fine Settembre 2022, il volume di vendita di RENGA NFT corrisponde a 13,73 milioni di dollari e più di 8.000 transazioni. Senza dubbio un grande traguardo per un progetto lanciato da poco più di un mese!

Cosa sono i RENGA NFT? 

RENGA NFT è una collezione  sviluppata da DirtyRobot, illustratore specializzato in opere d’arte digitali e in token non fungibili. L’artista, nato in Inghilterra ma attualmente residente in Giappone, è conosciuto per i suoi personaggi futuristici e per il suo stile profondamente ispirato all’arte dei manga e dei fumetti. Il nome del progetto prende spunto da una forma letteraria sviluppata in Giappone chiamata “Renga” (連歌) e caratterizzata da un approccio collaborativo: diversi artisti lavorano a stretto contatto per la creazione di un’unica opera. L’intento di RENGA NFT è quello di sviluppare un progetto su blockchain collaborativo, dove artista e community delineano lo stile dei personaggi e la loro storia attraverso una storyline condivisa: mentre gli sviluppatori illustrano la storia dell’universo di RENGA, gli utenti possono tessere la trama dei singoli personaggi, donando loro una personalità e un background unico. 

Il progetto è composto da 10.000 personaggi PFP (profile picture) , ovvero opere d’arte digitali che possono essere utilizzate come avatar sui propri profili social e del Web3. Gli NFT di RENGA seguono lo stile classico degli anime giapponesi e del mondo dei fumetti:  personaggi esuberanti, con colori di capelli che non li fanno certo passare inosservati o con abiti futuristici e mai visti prima. Troviamo Robot dolcissimi che porgono dei fiori, teppistelli con gli occhi e la pelle di demoni o anche semplici adolescenti che si fumano una pipa: un ecosistema degno di un universo fantasy, insomma. 

Ogni personaggio all’interno della collezione RENGA è unico ed è stato creato attraverso la combinazione di 900 tratti possibili, uniti tra di loro in maniera casuale da un algoritmo. Un vero e proprio esempio di NFT di generative art

Proprio come in un mondo fantastico, popolato da tante creature diverse, nella raccolta NFT è possibile trovare 11 archetipi, ovvero tipologie di personaggi: Motor Corp, Delinquent, Agent, Robot, Alchemist, Samurai, Golem, Ninja, 8-Bit, Cube, 1/1. Ovviamente, alcuni di questi archetipi sono più rari rispetto ad altri, arrivando persino ad essere NFT unici nel loro genere (1/1). 

Ogni archetipo possiede delle caratteristiche specifiche e un ruolo definito all’interno del mondo fantastico di RENGA. È l’autore stesso a specificare l’origine e la storia dei propri personaggi. 

Gli NFT sono realizzati sulla blockchain di Ethereum e possono essere acquistati su vari marketplace, tra cui Opensea

Art of the Season e l’airdrop di RENGA NFT

RENGA non è il primo progetto NFT portato avanti da DirtyRobot: a Marzo 2022, l’artista ha avviato l’iniziativa “Art of the Season”, una raccolta di opere digitali dinamiche incentrate sulle quattro stagioni. Il cielo e lo sfondo dei token, infatti, non rimangono statici come in una normale figura, ma cambiano in base al fuso orario del proprietario dell’NFT, indicando il giorno e la notte. 

Anche in questo caso, ogni NFT custodisce una storia condivisa e creata dalla community. 

Tutti i possessori di un NFT proveniente dalla collezione Art of the Season hanno ricevuto con un airdrop un RENGA Black Box. Le Black Box, una volta aperte, potrebbero dare origine a personaggi estremamente rari e ad altre sorprese. 

L’arte dello Storytelling incontra il mondo degli NFT

Il progetto RENGA NFT è solo una delle tante iniziative che cercano di integrare il mondo dello storytelling alle blockchain. In un mondo dove è sempre più difficile promuovere la propria arte, il Web3 apre le porte ad un sistema dove gli artisti sono più liberi e detengono più diritti sulle proprie opere. 

Attraverso gli NFT, gli artisti possono comunicare direttamente con la propria audience e creare una community dove le storie sono influenzate direttamente dalle opinioni del pubblico. 

Un esempio di scrittura collettiva è dato da Jenkins the Valet, un progetto sviluppato da Tally Labs. L’iniziativa prevede lo sviluppo di una storyline collettiva che ruota intorno a Jenkins, uno degli avatar della collezione Bored Ape Yatch Club, che si ritrova catapultato in rocambolesche avventure.  Il nome della collezione, pertanto, non poteva che essere “Bored & Dangerous”! 

I 3 principali hard fork di Ethereum: ETC, ETHW e ETHF

Ethereum 2.0, i 3 principali fork dopo The Merge: ETHW, ETC, ETF

Ethereum Classic, Ethereum Proof-of-Work e Ethereum Fair. Tutto quello che non sai sui 3 principali hard fork di Ethereum dopo The Merge!

Il 15 Settembre 2022 è stato attivato con successo l’aggiornamento The Merge che ha modificato il meccanismo di consenso della blockchain di Ethereum. La rete di Ethereum è passata dal Proof-of-Work al Proof-of-Stake senza intoppi. Per gli utenti The Merge non ha portato cambiamenti significativi, a differenza che per i miner che nella versione precedente della blockchain si occupavano di validare le transazioni e di conseguenza i blocchi della blockchain, guadagnando ricompense in ETH per ogni blocco validato. I miner hanno quindi dovuto, per forza di cose, spostarsi su altre blockchain, alcune già esistenti altre create appositamente. Queste ultime sono hard fork della blockchain principale di Ethereum. Si parla di hard fork, nel gergo delle criptovalute, quando un progetto viene aggiornato in modo tale da essere incompatibile con la versione precedente, dando vita a qualcosa di nuovo. Scopri i 3 principali hard fork dopo The Merge: ETHW, ETC e ETHF.

1. Il più classico degli hard fork, Ethereum Classic

Ethereum Classic è forse il più famoso hard fork della storia delle crypto. ETC è nato in seguito all’attacco hacker alla DAO di Ethereum avvenuto a Luglio 2016. The DAO era una embrionale DAO (Organizzazione Autonoma Decentralizzata),un tipo di organizzazione che al giorno d’oggi è molto popolare nel mondo Web3, e permette agli utenti che possiedono la crypto di un ecosistema di partecipare attivamente alle iniziative e alla politica di un progetto.

The  DAO di Ethereum avrebbe dovuto essere una sorta di Venture Capital, con lo scopo di finanziare progetti all’interno del Web3 in base alle votazioni degli utenti utilizzando gli Ether della community. The DAO nei giorni immediatamente successivi al lancio è riuscita a raccogliere 150 milioni di dollari in ETH da più di 11.000 utenti diversi. A Luglio 2016 però, uno o più hacker hanno violato lo smart contract di The DAO, riuscendo a rubare 3,6 milioni di Ethereum, circa il 14% della fornitura totale in quel periodo. In seguito a questa compromissione della blockchain di Ethereum la community è stata chiamata a sottoporsi ad una votazione sul futuro del network. La soluzione che mise d’accordo più persone fu proprio la creazione di un hard fork. 

La blockchain di Ethereum principale è diventata la blockchain Ethereum Classic, mentre la nuova biforcazione nata in seguito all’hard fork è diventata poi la rete di Ethereum che tutti noi conosciamo. Ma cosa c’entra Ethereum Classic con l’aggiornamento The Merge? ETC è l’hard fork della blockchain di Ethereum più conosciuto e attivo dal 2016, seppur sia stato vittima in passato di qualche attacco, continua a resistere e a processare transazioni senza particolari problemi. Proprio per questo motivo, una grande quantità di miner, rimasti senza “occupazione” dopo The Merge, hanno deciso di utilizzare la loro potenza computazionale per validare le transazioni di ETC. 

L’hashrate della blockchain di Ethereum Classic infatti è passata da circa 50 trilioni di funzioni di hash per secondo (Th/s) alle circa 150 attuali, con un picco il giorno di The Merge di 300 Th/s. L’hashrate indica la performance totale della rete, nello specifico la quantità di funzioni di hashing eseguite in un secondo. L’incremento delle funzioni di hash avvenuto in contemporanea con l’attivazione dell’aggiornamento The Merge dimostra la quantità di miner che sono migrati da Ethereum a Ethereum Classic.

2. La resilienza dei miner, nasce Ethereum Proof-of-Work

ETHW è stato il principale hard fork di Ethereum dopo The Merge. Alcuni miner di Ethereum hanno deciso di copiare la blockchain Proof-of-Work di Ethereum e quindi di dare vita ad ETHW. La crypto ETHW è stata distribuita a tutti coloro che possedevano Ethereum sia sui wallet decentralizzati sia sugli exchange grazie ad uno snapshot. Uno snapshot è una sorta di istantanea di una blockchain grazie alla quale è possibile vedere l’ammontare di crypto e gli address che possedevano tale ammontare in un determinato momento. 

Nonostante la grande popolarità di questa crypto nei giorni immediatamente precedenti a The Merge, il lancio non è stato dei migliori. La rete di ETHW ha subito vari problemi causati presumibilmente da un un attacco hacker che ora sembra risolto. Nelle ore immediatamente successive al lancio, ETHW è stato soggetto a fortissima volatilità Ha infatti toccato un picco di 50$ per poi capitolare fino a circa 10$ nelle ore successive.

La direzione futura di ETHW è  ancora incerta. Il whitepaper del progetto, documento nel quale solitamente si trovano le informazioni principali di un protocollo blockchain e gli obiettivi per il futuro, ad oggi è composto da dieci pagine. Le prime cinque pagine sono dedicate esclusivamente al titolo del whitepaper “The Original Ethereum Blockchain powered by Proof of Work” in inglese e in cinese, le rimanenti cinque presentano la scritta “queste pagine sono state lasciate volutamente bianche”. Quindi il whitepaper non risulta molto costruttivo. Vedremo se ETHW ha intenzione di progettare qualcosa per il futuro o se rimarrà solamente la “seconda casa” degli ormai ex miner di Ethereum.

3. Il terzo hard fork di Ethereum dopo The Merge: Ethereum Fair

Il terzo hard fork di Ethereum dopo The Merge è Ethereum Fair, nato proprio il 15 Settembre 2022. La crypto ETHF, in un primo momento nominata ETF, non è però stata distribuita ai possessori di Ether, ma a coloro che possedevano Bitcoin, Dogecoin e Ethereum Classic. ETHF non sembra però aver conquistato i miner, e in generale il mercato. La crypto è stata lanciata ad un prezzo di partenza di circa 15 dollari e in due settimane ha perso più del 70% del suo valore.

Bitcoin ETF e Bitcoin ETP, cosa cambia? 

ETF e ETP di Bitcoin: cosa sono e quali sono le differenze

Gli ETF e gli ETP di Bitcoin sono sempre più diffusi. Ma cosa sono in breve questi strumenti finanziari? Quali sono le differenze?

Prima di vedere cos’è un ETF di Bitcoin e la differenza con un ETP, capiamo cosa si intende per ETF ovvero Exchange Traded Fund. In italiano si può tradurre come “fondo indicizzato quotato” in Borsa e si tratta di un prodotto finanziario che replica passo passo l’andamento di un indice (chiamato benchmark); sono “scatole” contenenti azioni, obbligazioni, materie prime, titoli immobiliari o contratti derivati di questi strumenti, in modo da riprodurne le prestazioni. Gli ETF sono venduti e comprati come titoli ordinari e per questo sono considerati strumenti finanziari più accessibili e meno costosi rispetto ai fondi di investimento classici. Come tutti gli strumenti quotati nei mercati finanziari, il loro prezzo può scendere e salire. In breve possono essere considerati dei panieri di titoli di diverse aziende o realtà che fanno riferimento a un “tema” comune, che può essere il mercato di un’area geografica o un settore. 

Che cos’è un ETF di Bitcoin

Secondo questa definizione di ETF, gli Exchange Traded Fund di Bitcoin replicano l’andamento di BTC e delle attività connesse alla crypto di Satoshi Nakamoto. In sostanza permettono di esporsi a BTC senza effettivamente comprare nessuna criptovaluta, per questo nella maggior parte dei casi attraggono chi non è abituato ad avere a che fare con exchange di criptovalute, wallet e chiavi private. In altre parole si può dire che sono BTC scambiati sulle borse tradizionali e non sugli exchange crypto. 

L’8 Giugno 2022 è stato quotato il primo ETF di Bitcoin nella Borsa Italiana. Mentre il primo in assoluto, realizzato da ProShares, è stato approvato nel 2021 dalla SEC negli Stati Uniti. Il lancio negli USA ha avuto un discreto successo, sia per gli investitori retail che per quelli istituzionali.

Al momento tutti gli Exchange Traded Fund di Bitcoin sono basati su futures, ovvero contratti a termine che attribuiscono una certa quantità di sottostante, in base a un prezzo di consegna e a una scadenza prefissata, alle due parti che li sottoscrivono. In questo sistema uno dei contraenti punta sul rialzo del prezzo e l’altro sul ribasso.

Esistono ETF di Bitcoin spot?

Gli ETF di Bitcoin spot vengono scambiati per consegna immediata: all’ordine di acquisto o vendita segue immediatamente l’effettivo scambio dello strumento con liquidità (come valuta fiat). Questo genere di fondi non è ancora stato messo in commercio, attualmente la società Grayscale è in trattativa con la SEC per approvarne uno, convertendo un fondo comune d’investimento che già gestisce. Gli Exchange Traded Fund spot sono più difficili da istituire, per emetterli bisogna soddisfare svariati requisiti tecnico-normativi, soprattutto per quanto riguarda il sottostante, che in questo caso è l’intero mercato spot di Bitcoin. Qualsiasi azienda che emetta un ETF sul mercato spot dovrà infatti possedere direttamente i bitcoin e custodirli con la massima sicurezza. Inoltre, si deve dimostrare agli enti regolatori che Exchange Traded Fund non dia luogo a manipolazione dei prezzi nel relativo mercato.

Vantaggi e svantaggi di un ETF di Bitcoin

Come anticipato, il vantaggio principale di questi fondi è che permettono di entrare nel mercato delle criptovalute in maniera “tradizionale”. Infatti risultano semplici a chi opera già presso intermediari finanziari. Gli ETF di questo tipo sono strumenti regolamentati e per questo infondono fiducia negli investitori istituzionali (e nei retailer) e vengono utilizzati per  diversificare i propri investimenti. 

Per quanto riguarda gli svantaggi, a causa dei costi di gestione, acquistarli è meno conveniente rispetto ad comprare BTC direttamente su exchange. Inoltre, quelli basati su derivati non riflettono istantaneamente le variazioni di prezzo, quindi potrebbero non tracciare precisamente gli andamenti di mercato. Bisogna considerare anche che gli Exchange Traded Fund sono a gestione indiretta, questo significa che non si ha il controllo diretto sul tuo denaro. Per questo motivo sono considerati da molti utenti del settore, un metodo usato dalle banche centrali e dalla finanza classica per influenzare in qualche modo l’evoluzione e lo sviluppo di una moneta ideata e nata per essere totalmente decentralizzata.

La differenza tra ETF e ETP

Hai sentito parlare anche degli ETP? Gli Exchange Traded Product sono una macrocategoria che riunisce una serie di prodotti finanziari che replicano indici azionari o altri asset seguendone l’andamento nel mercato di riferimento. Gli ETF sono dunque un sottoinsieme degli ETP, insieme agli ETN (Exchange Traded Note) e agli ETC (Exchange Traded Commodities). In poche parole, ETN ed ETC non sono fondi ma note di debito, poiché acquistandoli si fornisce di fatto credito ad una società. Inoltre, gli ETC tracciano specificamente il prezzo  di materie fisiche come oro, argento, petrolio, zucchero, oppure i derivati delle materie prime. Gli ETN, invece, riflettono gli andamenti di tutti gli altri tipi di strumenti finanziari. 

Un nuovo ETP di Bitcoin alla Borsa di Francoforte 

Il 23 Settembre 2022 è stato quotato alla Borsa di Francoforte un nuovo Exchange Traded Product a tema Bitcoin. L’ETP che per definizione è composto da ETF e ETN, è emesso da Valour, una società che offre prodotti finanziari legati al settore Web3, e si chiama “Bitcoin Carbon Neutral”. Qual è la particolarità di questo ETP? Quando si compra il BTC Carbon Neutral ETP di Valour, tutte le emissioni di anidride carbonica legate al prodotto saranno automaticamente compensate. Tra queste emissioni rientrano ad esempio i consumi del mining. 

Concretamente il piano carbon free sarà attuato in collaborazione con Patch, una piattaforma che offre soluzioni per le aziende che vogliono fare la loro parte nella lotta al cambiamento climatico. Patch in questo frangente selezionerà progetti che prevengono le emissioni e rimuovono l’anidride carbonica dall’atmosfera relativa a BTC. Valour offre ETP anche a tema Uniswap (UNI), Cardano (ADA), Solana (SOL) e tanti altri progetti crypto. 

Un altro prodotto a tema BTC lanciato di recente è il 21 Shares Bitcoin ETP quotato a Luglio 2022. 

I Bitcoin ETF e ETP si dimostrano così strumenti finanziari sempre più popolari, scelti da chi vuole approcciare le criptovalute in maniera graduale.

Algorand e Chiliz crescono grazie al crypto-soccer

Fuori i primi NFT Algorand e FIFA, le novità e il prezzo di Chiliz

Algorand e FIFA hanno completato con successo il Genesis Drop della prima collezione FIFA + Collect e la Chiliz Chain 2.0 in arrivo entro il 2023

Arrivano notizie interessanti dal mondo del crypto-soccer. Sono fuori i primi NFT di Algorand e FIFA, e Chiliz, la crypto della piattaforma Socios, ha in serbo importanti novità  sull’uscita della Mainnet.

Esattamente due mesi prima dell’inizio dei Mondiali di Calcio 2022, FIFA e Algorand hanno rilasciato i primi NFT sulla piattaforma FIFA + Collect. Il primo NFT drop della collaborazione si chiama Genesis Drop ed è disponibile all’acquisto dal 22 Settembre 2022.  Il prezzo di Chiliz ha visto un incremento di più del 40% dai primi di Settembre e la Chiliz Chain 2.0 dovrebbe arrivare entro la fine del 2022. Scopri gli NFT di Algorand e FIFA e le novità dell’ecosistema Chiliz!

Tutto sul Genesis Drop di FIFA+ Collect in collaborazione con Algorand

Algorand e FIFA collaborano ormai da Maggio 2022 quando la blockchain green è diventata sponsor ufficiale della Fédération Internationale de Football Association. La prima creazione nata da questa collaborazione è la collezione NFT Genesis Drop che è stata lanciata il 22 Settembre 2022 sulla piattaforma FIFA+ Collect. Collect è la sezione dell’applicazione web FIFA+ dedicata alle iniziative Web3. La collezione è composta da 532.980 “pacchetti” che contengono ognuno tre video NFT di iconici highlights della storia dei Campionati del Mondo di Calcio maschili e femminili. Per highlights si intendono le azioni migliori delle partite, ad esempio parate acrobatiche, passaggi illuminanti e gol incredibili. L’idea ricorda quella sviluppata da NBA Top Shot, un’iniziativa di Dapper Labs dedicata al mondo del basket americano. Sulla piattaforma FIFA+ Collect è già possibile visualizzare gli NFT in anteprima che potranno essere trovati all’interno di ogni pacchetto. Gli NFT di FIFA+ Collect, come accade per la maggior parte degli NFT in circolazione, sono divisi per rarità. Il primo drop della piattaforma contiene 18 highlights comuni, 13 rari, 5 epici e 2 iconici

Gli NFT iconici della prima collezione sono il gol di Ronaldo il Fenomeno nella finale dei Campionati del Mondo del 2002 in Corea del Sud e Giappone e quello da centrocampo della calciatrice statunitense Carli LLoyd nella finale del FIFA Women’s World Cup in Canada del 2015. I pacchetti di NFT, simili ai classici pacchetti di figurine, costano 4,99$ l’uno e possono essere acquistati sia in dollari, attraverso carte di credito o di debito, sia con la stablecoin USDC nella versione presente sulla blockchain di Algorand. Per effettuare il pagamento in crypto è necessario possedere un wallet compatibile con la rete Algorand e almeno 0,001 ALGO per pagare le fees. Che effetto ha avuto degli NFT di Algorand e FIFA sul prezzo di ALGO?

Algorand e Chiliz due crypto a prova di bear market?

Algorand e la sua crypto ALGO sembrano subire solo parzialmente gli effetti dell’attuale mercato ribassista. La crypto ha infatti segnato un incremento di più del 30% sia rispetto al dollaro che rispetto a Bitcoin dall’inizio di Settembre 2022. Anche la quantità di wallet che detengono più dell’uno per cento della fornitura globale della crypto ALGO sono in forte crescita. Secondo un’analisi on-chain svolta da The Block il totale detenuto dalle cosiddette “balene” è aumentato di oltre 280 milioni di dollari da Agosto 2022. Chissà se questo movimento rialzista è avvenuto grazie all’annuncio della collezione NFT di Algorand e FIFA?

Anche la blockchain Chiliz e la sua crypto CHZ stanno crescendo rispetto ad altre realtà. Chiliz e, la famosa piattaforma costruita sulla sua blockchain, Socios.com dominano ormai da tempo il mercato dei fan token, che permettono ai tifosi di partecipare da vicino alle decisioni che coinvolgono le loro squadre preferite. I fan token garantiscono inoltre, a chi li possiede, l’accesso ad esperienze esclusive come biglietti VIP per le partite e visite guidate nei musei o negli stadi delle squadre. La crypto di Chiliz ha segnato un incremento molto simile a quello di Algorand nell’ultimo periodo. 

Il prezzo di Chiliz è infatti aumentato di più del 40% da inizio Settembre 2022. L’incremento del prezzo di Chiliz potrebbe essere connesso a diversi fattori, alcuni riguardanti il mondo del crypto-soccer, altri invece relativi all’innovazione tecnologica della stessa blockchain. La prima importante notizia riguarda l’acquisizione da parte di Chiliz del 24.5% dei Barça Studios, la sezione del Barcellona FC che si occupa di comunicazione ed intrattenimento, avvenuta Lunedì 1 Agosto 2022. L’acquisizione, che è costata all’azienda blockchain circa 100 milioni di dollari, ha come obiettivo la creazione di contenuti Web3 per raggiungere sempre più appassionati in tutto il mondo garantendo l’interazione con le squadre del cuore attraverso nuove modalità. Inoltre Chiliz ha recentemente rinnovato la partnership con la Union of European Football Associations (UEFA). La collaborazione, nata nel 2021, continuerà anche durante la stagione calcistica 2022/23 e ci permetterà di vedere il logo di Socios in associazione a tutti gli eventi UEFA, per esempio durante le partite della UEFA Champions League


Per quanto riguarda invece l’innovazione tecnologia della blockchain di Chiliz, il 31 Marzo 2021 è stato annunciato il lancio di Scoville, la testnet pubblica per Chiliz 2.0. Oggi la blockchain principale di Chiliz è ancora alla prima fase di sviluppo. La mainnet, che dovrebbe essere attivata entro l’inizio del 2023, si chiamerà come da tradizione per la blockchain company, con il nome di una specie di peperoncino: Habanero.Chiliz Chain 2.0 (CC2) sarà una blockchain Layer-1 creata appositamente per le industrie dello sport e dell’intrattenimento. Chiliz Chain 2.0 permetterà di costruire applicazioni decentralizzate che potranno sfruttare al 100% i fan token. In seguito a questo aggiornamento anche il token CHZ espanderà i suoi casi d’uso. Non servirà solamente ad acquistare in Fan Token sulla piattaforma di Socios ma diventerà l’asset nativo della blockchain CC2 e sarà indisponibile a processare tutte le transazioni che avverranno sulla rete.

Biden vuole regolamentare le crypto?

Biden vuole regolamentare le crypto negli Stati Uniti?

Con Young Pills il report degli Stati Uniti sulle crypto spiegato facile. Che cosa è emerso? Quali leggi dobbiamo aspettarci dopo? 

Il 16 Settembre 2022 gli Stati Uniti hanno pubblicato l’attesissimo report delle agenzie federali sul settore delle criptovalute e della finanza decentralizzata. Il documento riassume tutte le indagini svolte e pone le basi per una legislazione a tema crypto. Vediamo i dettagli!

I punti salienti del report della Casa Bianca

Il “quadro completo per lo sviluppo responsabile dei beni digitali” degli Stati Uniti presenta i punti di forza e di debolezza delle criptovalute, con l’obiettivo di promuovere il settore e allo stesso tempo circoscrivere i potenziali rischi. Le crypto sono descritte come opportunità per estendere a più persone possibili i servizi finanziari, il report infatti spiega che circa 7 milioni di cittadini statunitensi non hanno ancora un conto in banca. A questo proposito si può leggere nel documento, l’intento di sviluppare un sistema di pagamento istantaneo e una CBDC. Dall’altro lato gli Stati Uniti vogliono monitorare il rischio di truffe e di riciclaggio e la volatilità degli asset digitali. Come? Attraverso l’educazione e formazione finanziaria, leggi e il monitoraggio della Securities and Exchange Commission (SEC) e della Commodity Futures Trading Commission (CFTC).

Biden e le crypto: gli Stati Uniti vogliono essere un esempio per tutti

Il report del 16 Settembre nasce dal lavoro combinato delle agenzie federali incaricate dal presidente Joe Biden a Marzo di quest’anno. Biden vuole regolamentare le crypto? Pare proprio di sì! Non solo, il documento della Casa Bianca spiega che l’intenzione degli Stati Uniti è di essere, con le nuove leggi, un esempio per tutti gli altri stati. Il report e la descrizione del panorama crypto, hanno ricevuto alcune critiche dagli oppositori politici e da esperti del settore blockchain che lo hanno definito datato, inadeguato e non abbastanza approfondito.