Cos’è una media mobile: il concetto spiegato

Cos’è una media mobile: il concetto spiegato

Cos’è una media mobile e come può essere utilizzata nell’ambito dell’analisi dei mercati? Scoprilo in questo articolo 

Se sei un investitore o hai mai affrontato, anche in maniera superficiale, i mercati finanziari, hai sicuramente hai sentito parlare di media mobile. Ma cosa rappresenta esattamente e come può essere utilizzata nell’analisi finanziaria?

In questo articolo, risponderemo alla domanda “che cos’è la media mobile”, oltre ad approfondire i principali casi d’uso nel mondo degli investimenti.

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Che cos’è la media mobile e come funziona?

La media mobile è un indicatore tecnico ampiamente utilizzato nell’analisi dei mercati finanziari. Essenzialmente, rappresenta il prezzo medio di un asset in un determinato periodo di tempo. Questo intervallo temporale può variare a seconda delle preferenze dell’investitore, ma comunemente vengono utilizzati periodi di 20, 50, 100 o 200 giorni.

Per sapere che cos’è una media mobile, però, questo non basta, ma è necessario conoscere il metodo per calcolarla. Per farlo, si prendono i prezzi di chiusura di un asset per un determinato numero di giorni e si calcola la media aritmetica di questi valori.

La media mobile viene utilizzata principalmente per filtrare le rilevanti oscillazioni di prezzo del mercato, in gergo “il rumore”, e individuare le tendenze di lungo termine. Quando il prezzo di un asset è al di sopra della sua media mobile, di norma il trend è rialzista, mentre quando si trova al di sotto della media mobile, il trend è, nella maggior parte dei casi, ribassista. Tuttavia, questa non è una regola ferrea e dipende molto dal periodo per il quale è impostato questo indicatore.

Media mobile: le tipologie

Per comprendere davvero che cos’è una media mobile bisogna specificare che ne esistono diverse tipologie. Quella definita nel paragrafo precedente, ovvero la media aritmetica dei prezzi di chiusura di un asset, è una media mobile semplice (SMA), ma esistono anche quelle esponenziali (EMA). 

La principale differenza tra questi indicatori riguarda il “peso” assegnato ai valori che li compongono. Nello specifico, in una media mobile semplice tutti i prezzi hanno la medesima rilevanza, mentre per calcolare quella esponenziale si considerano più importanti quelli più recenti.

Nell’analisi tecnica, la media mobile viene spesso utilizzata insieme ad altri indicatori per confermare i segnali di trading. Ad esempio, quando il prezzo di un asset attraversa al rialzo la sua media mobile, potrebbe essere un segnale di acquisto, mentre quando lo attraversa al ribasso potrebbe essere un segnale di vendita.

Medie mobili: alcuni indicatori di trading che le utilizzano 

Nonostante siano indicatori estremamente semplici le medie mobili sono molto utilizzate, in particolare se utilizzate insieme ad altri indici. Con il tempo sono nati indicatori di trading che includono una media mobile al loro interno, ecco i più famosi

  1. Bande di Bollinger: misurano la volatilità attraverso l’utilizzo di due fasce (o bande), posizionate al di sopra e al di sotto il prezzo dell’asset che ne evidenziano la variazione rispetto a quello medio. La media mobile semplice (SMA) si pone esattamente al centro, e viene utilizzata come riferimento dato che indica il prezzo medio di un asset durante un determinato periodo di tempo.
  1. Il canale di Keltner: è un indicatore che mostra le zone di volatilità utilizzando tre diverse linee, tra cui una media mobile esponenziale che si posiziona al centro delle altre due. I trader si aspettano un cambio di tendenza quando il prezzo dell’asset esce dall’area delineata da queste “fasce”. 
  1. Canale di Donchian: un indicatore tecnico che mostra i massimi e i minimi di un periodo predefinito, utilizzato per identificare breakout e inversioni di tendenza.


Ora che sai cos’è una media mobile, come si calcola e quali indicatori la utilizzano, non ti resta che provare ad utilizzarla su Young Platform Pro, nostra piattaforma dedicata ai crypto trader. Oppure puoi provare la funzionalità di trading automatico che sfrutta alcuni indicatori di analisi tecnica e quindi anche le medie mobili, per fare operare al posto tuo!

Halving di Bitcoin: l’impatto sul mining

Mining Bitcoin: l’impatto dell’Halving

Come influirà l’halving sul mining di Bitcoin? Dato che le ricompense per blocco, distribuite a chi si occupa di mantenere sicuro il network, si dimezzeranno

I profitti derivanti dal mining di Bitcoin nelle prossime ore si dimezzeranno. Questo perché ci sarà un nuovo Halving, il meccanismo che impone il dimezzamento periodico delle ricompense per i miner.

Una delle domande che molti si pongono è dunque: che impatto avrà questo evento sui miner? In quanti riusciranno a portare avanti la loro attività? Qualcuno dovrà interromperla perché i costi dell’elettricità e delle schede video (GPU) diventano impossibili da sostenere? Scoprilo nell’articolo.

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Mining Bitcoin: il ruolo della difficulty

Per comprendere il possibile impatto del prossimo Halving sul mining di Bitcoin bisogna conoscere e comprendere un parametro molto importante per chi svolge questa attività: la difficulty “o difficoltà”

Questa variabile indica quanto è difficile, in media, validare un blocco e quindi stima quando è agguerrita la concorrenza tra i miner in un determinato momento. Più sono i miner che partecipano al network di Bitcoin, e maggiore è la potenza dei macchinari che utilizzano, e più questo parametro cresce.

L’altro dato fondamentale che un miner deve tenere sotto controllo è l’hashrate, che indica, invece, la potenza di calcolo totale della rete. Nello specifico l’hashrate misura i calcoli che i miner, nella loro totalità, sono in grado di eseguire ogni secondo.

Ma cosa c’entra questo con l’halving, perché questi due parametri ci dovrebbero dare indicazioni sul futuro del mining di Bitcoin dopo l’evento di questo weekend?

Principalmente perché la difficulty dovrebbe abbassarsi visto che, probabilmente, alcuni miner, in particolar modo quelli che non svolgono questa attività in modo professionale la abbandoneranno. La partita, in questo senso, si gioca sulla sostenibilità; i costi della componentistica (hardware) sommati a quelli dell’energia elettrica devono essere inferiori alle ricompense guadagnate.

Insomma, in questo senso l’halving è una sorta di meccanismo per la selezione naturale dei validatori del network Bitcoin. Dall’altro lato Satoshi Nakamoto, quando ha progettato la politica economica di Bitcoin, ha tenuto conto di questo ed è progettato per essere più remunerativo man mano che scende il numero di attori coinvolti.

Secondo alcune recenti stime, dopo l’halving di questo week end la difficoltà dovrebbe scendere del 15% circa.

Il possibile aumento di prezzo di Bitcoin

Quanto detto nel paragrafo precedente non tiene conto di una delle componenti principali quando si considera l’effettiva profittabilità del mining, ovvero il prezzo di Bitcoin. D’altronde, i miner, e quindi Bitcoin, non esisterebbero più se questo fosse rimasto immobile nel corso degli anni.

Nel corso della storia gli halving di Bitcoin hanno sempre avuto un impatto positivo sul prezzo e quindi sul guadagno dei miner più resilienti, sopravvissuti all’evento. Nel 2012, la prima volta che questo meccanismo si è attivato, il prezzo di Bitcoin è passato, in un anno, da 12$ a, circa, 1.000$.

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Nel 2016 l’incremento annuale di prezzo è stato del 2.900%, registrato grazie ad un movimento rialzista che ha portato Bitcoin da 650$ a 20.000$.

L’ultimo fino ad oggi, quello del 2020, ha portato Bitcoin a raggiungere il massimo storico del 2021, a quota 64.000$.

In conclusione, l’halving è un evento delicato per il mining di Bitcoin, ma tutt’altro che spaventoso. La selezione naturale che avviene, in concomitanza e nei mesi successivi all’evento, è positiva sia per la sicurezza della blockchain, che per chi svolge questa attività in modo organizzato.

Luca Argentero apre alle donazioni in crypto su Young Platform per 1 Caffè Onlus

Luca Argentero 1 caffè

Blockchain e Metaverso al servizio del Terzo Settore: 1 Caffè Onlus apre alle donazioni attraverso le criptovalute  e presenta la sua prima collezione di NFT solidali

1 Caffè, la realtà no profit fondata da Luca Argentero e Beniamino Savio, è pronta a ricevere donazioni in criptovaluta grazie a Young Platform.

La fondazione di 1 Caffè: Luca Argentero e Beniamino Savio

Un’associazione non profit all’avanguardia, nata digitalmente nel 2011 per sostenere le piccole realtà non profit italiane attraverso la propria piattaforma di crowdfunding, premiata da Wired come idea innovativa e selezionata per la Hall of Innovation nel 2014, 1 Caffè Onlus non poteva che confermarsi uno degli enti più pioneristici del Terzo settore. Oltre ad aprirsi alle donazioni attraverso le criptovalute come strumento di raccolta fondi, che consentono un’assoluta tracciabilità delle transazioni, 1 Caffè Onlus lancia “Spreading Love”, la sua prima collezione di NFT solidali in favore della causa istituzionale della onlus, ovvero il sostegno al tessuto associazionistico italiano come mezzo per rendere questo mondo un luogo migliore. 

Capace di esplorare nuovi incredibili mondi che parlano di futuro, un futuro che si chiama Web3, la realtà non profit fondata da Luca Argentero e Beniamino Savio, membri del direttivo insieme a Pietro Mazza Midana, è ora quindi pronta ad entrare nel metaverso per diffondere la cultura del gesto del dono grazie alla tecnologia. “Il mondo Web3 è prima di tutto una mia passione personale”, dichiara Luca Argentero, vicepresidente di 1 Caffè Onlus. “Da qui poi l’idea di offrire ai nostri sostenitori un nuovo luogo in cui incontrarsi, andando anche a sensibilizzare una fetta di stakeholders che per la prima volta hanno la possibilità di affacciarsi ai nostri progetti sociali, attraverso due mondi che da sempre dialogano perfettamente: l’arte e la solidarietà”.

NFT di 1 Caffè

La collezione, disponibile su www.1caffe.org/spreading-love, racconta la storia di una navicella spaziale di 1 Caffè che, dopo aver fatto del bene sulla Terra, parte alla volta di nuovi mondi per fa scoprire altrove la potenza del gesto del dono, rappresentato dal chicco di caffè, come sinonimo di generatore di solidarietà. Sono previsti tre livelli: diversità e crescita di valore dipendono dalla potenza dei vari “chicchi di caffè” e nella conseguente “esplosione di amore generato”. Per ogni livello, inoltre, sono state generate quattro diverse tipologie cromatiche così da avere un’ampia scelta per poter collezionare tutte le opere, visibili presso il Villino Caprifoglio, la sede torinese di 1 Caffè Onlus.

“Spreading Love” è un’iniziativa resa possibile grazie alla collaborazione con Stereotypes Crew, un’associazione culturale nata a Roma nel 2022 per raccogliere fondi in criptovalute attraverso la vendita di NFT, che, al raggiungimento del goal di 1.600€, duplicherà l’importo della raccolta fondi fino 3.200€, e al supporto dell’exchange partner Young Platform, scaleup fintech 100% italiana, con sede a Torino, fondata nel 2018 da 6 studenti del Politecnico di Torino con la mission di rendere il mondo delle criptovalute accessibile a tutti.

“Collaborare con 1 Caffè Onlus e creare per la prima volta un progetto NFT personalizzato, ci ha reso consapevoli del potenziale della blockchain nell’ambito terzo settore”, aggiungono i fondatori di Stereotypes Crew. “Spreading Love rappresenta senza dubbio un grande passo in avanti verso una beneficenza più trasparente, inclusiva ed innovativa”.

“Come portavoce di Young Platform mi ritengo orgoglioso del nostro supporto fornito a 1 Caffè Onlus al fine di permettergli di ricevere donazioni in criptovalute. Prevalentemente perché, grazie alla trasparenza della tecnologia blockchain, è un ottimo modo per essere completamente sicuri della provenienza e del destino dei fondi donati per supportare i piccoli e medi enti non profit italiani” – dichiara Andrea Ferrero, Ceo di Young Platform – “ L’efficacia delle criptovalute come mezzo per effettuare donazioni è lampante dall’inizio dello scoppio della guerra in Ucraina e penso che diventerà presto uno standard. Il nostro percorso in questo senso è iniziato nel 2022 con Save The Children, partnership che è attualmente attiva, e ora aggiungiamo un altro importante tassello grazie a 1 Caffè Onlus”.

Ethereum, le previsioni sul prezzo degli esperti

ETF Ethereum in arrivo? 5 motivi

Cosa dicono le previsioni su Ethereum degli esperti? Le ultime ipotesi sul prezzo per il 2024

Quali sono le previsioni su Ethereum degli esperti? Il prezzo, dopo un lunghissimo rally rialzista iniziato a ottobre 2023, sta affrontando una correzione. Grazie a quel movimento il prezzo di Ethereum è passato da 1.500$ a 4.000$ nel punto di massima espansione, registrando un +170%. 

Attualmente, invece, si trova sul livello dei 3.000$. Quale sarà il destino della seconda crypto più importante del mercato? 

Ethereum è la grande blockchain Proof-of-Stake alternativa a Bitcoin. Fondata nel 2013 da Vitalik Buterin con l’ambizione di diventare il “world computer”, ovvero un ecosistema in cui ospitare applicazioni decentralizzate dedicate agli ambiti più diversi, dalla finanza all’intrattenimento. Le previsioni su Ethereum sono seguite tanto quelle su Bitcoin, la crypto Ether (ETH) infatti è la sua vera grande competitor.

Segui il prezzo di Ethereum!

Previsioni Ethereum: le ultime stime degli esperti

Il prezzo di ETH si è, di recente, avvicinato all’all-time high dei 4.800$, sostenuto principalmente dalla correlazione positiva con Bitcoin. E, secondo gli analisti, ci sarebbero tutti i segnali per continuare il rialzo. Anche se, ultimamente, la crypto ha sofferto il confronto con BTC, il vero protagonista di questo bull market, almeno fino ad oggi.

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Tuttavia, i principali esperti del mondo crypto restano ottimisti, soprattutto perché l’interesse degli investitori istituzionali su ETH è in costante crescita

BlackRock, il più grande fondo d’investimento al mondo, dopo aver registrato la richiesta di approvazione per un ETF spot su Ethereum a novembre, ha anche dato vita a BUIDL, un fondo di investimento per asset tokenizzati sulla blockchain di Ether. 

Inoltre, ad Hong Kong gli ETF spot su Ethereum sono già stati approvati e potranno essere acquistati nelle prossime settimane. 

Tuttavia, i crypto enthusiast attendono con fermento l’approvazione degli strumenti finanziari emessi dai fondi di investimento americani, su tutti quello di BlackRock. Secondo Coinbase ci sono, almeno, cinque motivi validi per i quali dovranno essere approvati.

Dai un’occhiata al prezzo di ETH!

Le previsioni per il 2024

La maggior parte delle previsioni sul prezzo di Ethereum per il 2024 a lungo termine sono bullish, ed era difficile immaginare il contrario dato il comportamento del mercato negli scorsi mesi. Dopo il +70% circa dell’ultimo anno, i trader si aspettano che il rialzo si espanda anche nei prossimi dodici mesi.

Markus Thielen, responsabile della ricerca e della strategia di Matrixport, sostiene che “sia arrivata la possibilità di un movimento esplosivo verso l’alto”. Secondo Ben Ritchie, amministratore delegato di Digital Capital Management, nella migliore delle ipotesi ETH potrebbe superare l’attuale l’all-time high nel 2024

Le previsioni per Ethereum di Anton Kharitonov di Traders Union, che vedevano la crypto a 3.400$ per la fine del 2023, si sono rivelate azzeccate, il suo prossimo target (per l’inizio del 2025) è di 7.200$.

Considerando un orizzonte temporale più ampio, la società di fondi d’investimento globale VanEck è molto ottimista. Ritiene che sul lungo termine la capitalizzazione di mercato di Ethereum potrebbe superare i 2.000 miliardi di dollari mentre il suo target di prezzo è: 11.800$.

La crescita dell’ecosistema Ethereum

Il successo, e quindi il verificarsi delle previsioni su Ethereum più ottimistiche dipendono molto dalla crescita dell’intero ecosistema che, a sua volta, è influenzato dallo stato di salute dei Layer 2.

VanEck ha effettuato delle previsioni anche sulle reti parallele ad Ethereum che vedono una capitalizzazione totale di 30 miliardi di dollari entro il 2030. Questa crescita è stata stimata tenendo in considerazione i flussi di denaro in ingresso e i ricavi, in costante crescita nell’ultimo periodo, che potranno avere un impatto importante sul prezzo di Ethereum.

Il principale motivo è connesso alle commissioni di transazione che devono essere pagate, anche sui Layer 2, utilizzando ETH. Insomma, la crescita delle blockchain parallele a Ether potrebbe riflettersi sulla domanda per ETH e quindi in una crescita della capitalizzazione di mercato e del prezzo.

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L’interesse su Ethereum della finanza tradizionale

Nonostante il prezzo di ETH sia cresciuto meno di quello di Bitcoin negli ultimi mesi, le previsioni su Ethereum tengono conto anche del crescente interesse degli investitori istituzionali sulla crypto. I momenti in cui Gary Gensler, il presidente dell Security and Exchange Commission (SEC), definiva Ether una security sembrano ormai lontani, soprattutto dopo l’approvazione di quelli su Bitcoin.


BlackRock ha spianato la strada depositando la prima richiesta per un ETF spot su Ethereum, e altri fondi come VanEck, ARK 21 e Fidelity hanno seguito a ruota. Questo potrebbe essere uno dei principali catalizzatori per un’esplosione a rialzo del prezzo della crypto.

Sui annuncia la sua console per il crypto gaming

Crypto gaming: SUI lancia una console web3

Sui (SUI) ha annunciato una console per il crypto gaming. I giochi web3 torneranno “di moda” durante questo bull market?

Il crypto gaming risorgerà grazie a SUI e alla sua casa di sviluppo Mysten Labs? Il progetto blockchain ha annunciato il suo ingresso nel settore dei videogiochi attraverso la presentazione di SuiPlay0x1, una console portatile (handheld) per giocare in modo decentralizzato, sviluppata in collaborazione con Playtron.

I giochi web3, soprattutto quelli play-to-earn, che hanno dominato la parte finale dello scorso bull market, ritorneranno in auge grazie al nuovo dispositivo di Sui? Scopri tutto sulla SuiPlay0x1 in questo articolo.

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SuiPlay: la presentazione

Il Sui Basecamp di Parigi, la prima edizione della conferenza dedicata a sviluppatori e appassionati della blockchain sviluppata da Mysten Labs, è stata ricca di novità. Quella che ha generato più scalpore fa parte di un segmento del web3 che è passato in secondo piano nell’ultimo periodo: il crypto gaming.

In questo senso, ad attirare l’attenzione è stato l’annuncio di una console portatile, simile all’iconica Play Station Portable (PSP) o alla più recente Steam Deck, sviluppata da Sui e dotata di una versione di Linux ottimizzata per il gaming

Il lancio della SuiPlay0x1 è previsto per il 2025 ed il team ha specificato che potrà essere utilizzata per giocare a tutti i giochi attualmente fruibili da PC o sulle altre console. Ovviamente, consentirà l’accesso anche a tutti giochi costruiti su blockchain, non solo quelli esclusivi per il network di Sui.

CTA Sui

Scordatevi però seed phrase e chiavi private. Mysten Labs e Playtron hanno dichiarato che l’esperienza utente sarà paragonabile, per semplicità e fluidità, a quella delle piattaforme per i videogiochi tradizionali

Ciò sarà possibile grazie alla funzione zkLogin, che consente agli utenti di accedere ai propri account web3 in modo semplificato, utilizzando semplicemente un indirizzo email e una password.

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SuiPlay0x1 e Solana Saga

L’annuncio di Sui ricorda molto quello di Solana in occasione del rilascio del Saga, il primo smartphone interamente sviluppato da un’azienda web3. La travagliata storia del dispositivo mobile, che ha fatto inizialmente fatica ad attrarre l’interesse del settore per poi esplodere negli ultimi mesi grazie agli incentivi (prevalentemente airdrop di token) per chi lo ha acquistato, si ripeterà?

Impossibile dirlo con certezza, ma sicuramente Sui seguirà le orme della rete creata da Anatoly Yakovenko, soprattutto per quanto riguarda i vantaggi per i cosiddetti early adopters, i primi utenti che acquisteranno il prodotto. Inoltre, bisogna aggiungere che la blockchain di Sui ha già attratto un discreto numero di sviluppatori di videogiochi, nonostante sia molto più “giovane” rispetto ai suoi principali competitor, su tutti Polygon, Immutable, Avalanche e Solana.

La console di Sui si rivelerà un prodotto di successo capace di attirare l’attenzione dei videogiocatori e di restituire nuova linfa vitale al crypto gaming?


ETF spot su Bitcoin e Ethereum approvati ad Hong Kong

ETF spot Bitcoin: approvati ad Hong Kong

Nelle ultime ore, ad Hong Kong, sono stati approvati gli ETF spot su Bitcoin e Ethereum. L’Asia punta a competere con gli Stati Uniti per gli investimenti in crypto?

Il mercato crypto si riprende, almeno in parte, dal recente scossone grazie ad una notizia molto positiva! Nelle scorse ore sono stati approvati, ad Hong Kong, gli ETF spot su Bitcoin e Ethereum proposti da China Asset Management, HashKey e Borsera Capital.

Come si è arrivati a questa decisione nella Regione Amministrativa Speciale della Repubblica Popolare di Cina, nonché uno dei centri finanziari più importanti al mondo? Scoprilo nell’articolo! 

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Hong Kong: ETF approvati!

L’approvazione degli ETF spot sui Bitcoin e Ethereum per il mercato asiatico è stata presa dalla Security and Futures Commission (SFC), l’equivalente della SEC statunitense per Hong Kong. In questo caso i fondi di investimento e le banche protagoniste non sono, ovviamente, BlackRock & Co, ma China Asset Management, Bosera Asset Management e HashKey Capital

Questi colossi finanziari gestiscono rispettivamente 271, 237 e 1,3 miliardi di dollari e si affideranno a OSL Digital Securities Limited e BOCI International per gestire le negoziazioni del sottostante in crypto di questi strumenti finanziari.

Un portavoce di Borsera Capital, uno dei più grandi fondi di investimento cinesi nonché prossimo emittente di ETF spot su Bitcoin e Ethereum, ha dichiarato: “L’introduzione degli ETF Virtual Asset Spot non solo offre agli investitori nuove opportunità, ma rafforza lo status di Hong Kong come hub finanziario internazionale per gli asset digitali”.

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Quanto denaro attrarranno gli ETF spot su Bitcoin asiatici?

Ora che gli ETF spot su Bitcoin e Ethereum sono stati approvati anche in Asia è possibile stimare il loro impatto su BTC dal punto di vista della domanda. Quelli gestiti dai fondi di investimento americani hanno generato una pressione di acquisto senza precedenti, succederà lo stesso per quelli asiatici?

Secondo le attuali stime di Matrixport, una piattaforma per l’acquisto e la custodia di criptovalute con sede a Singapore, questi strumenti finanziari genereranno, nei prossimi mesi, 25 miliardi di dollari di afflussi di capitale su Bitcoin. Questa cifra è stata estrapolata utilizzando i dati del programma Southbound Stock Connect, che dal 2014 permette agli investitori della Cina continentale di acquistare azioni sul mercato di Hong Kong.

Inoltre, bisogna specificare che gli investitori cinesi stanno manifestando la tendenza a preferire gli investimenti in asset alternativi nell’ultimo periodo, come Bitcoin e l’Oro, a fronte di una debolezza dello Yuan e del mercato azionario. La Cina, infatti, a differenza della gran parte delle economie mondiali, ha dovuto fare i conti con la deflazione (il fenomeno economico opposto rispetto all’inflazione) e con una grave crisi del mercato immobiliare, successiva al crollo di Evergrande.

Che impatto avranno gli ETF spot asiatici sul prezzo di Bitcoin? Hong Kong, grazie a quest’ultima mossa, ha le carte in regola per rafforzare la sua posizione come centro finanziario internazionale? La SEC potrebbe rispondere alla Security and Futures Commission (SFC) di Hong Kong, approvando gli ETF spot su Ethereum a maggio?


Young Platform e TradingView: la partnership si rinnova!

Trading View e Young Platform: il rinnovo della partnership

Young Platform rinnova la partnership con TradingView, la piattaforma che ha rivoluzionato il modo di analizzare i mercati. 

Siamo orgogliosi di annunciare che la nostra partnership con TradingView, la piattaforma più utilizzata per analizzare i grafici dei principali asset, comprese le criptovalute, si rinnova.

Cosa significa questo in breve? Che su Young Platform Pro, il nostro exchange dedicato ai crypto trader, hai a disposizione tutti gli strumenti più celebri di questa piattaforma potente, sofisticata e completa. Indicatori, tool, cursori e strumenti di disegno, hai tutto quello che ti serve per esprimere il tuo potenziale e diventare un trader migliore!

Che cos’è, in breve, TradingView?

TradingView è la piattaforma per l’analisi tecnica dei mercati più utilizzata al mondo. È una risorsa fondamentale per i trader che intendono consultare i grafici e effettuare analisi più o meno approfondite per trovare i giusti punti di ingresso e di uscita da una posizione.

TradingView ha conquistato il mercato grazie a due caratteristiche fondamentali, soprattutto quando si ha a che fare con una disciplina complessa come il trading: la semplicità d’uso e la personalizzabilità.

In questo senso è lo strumento perfetto per i trader alle prime armi che vogliono “soltanto” seguire il prezzo di un determinato asset, come ad esempio Bitcoin. Ma anche per quelli esperti, che necessitano di strumenti professionali, interamente messi a disposizione dalla piattaforma stessa.

TradingView e Young Platform: un’esperienza di trading senza limiti 

Un altro grande punto di forza di TradingView riguarda la sua capacità di adattarsi alle piattaforme per il trading e gli exchange, nel caso del mondo crypto. 

Grazie a questa caratteristica, e alla conseguente collaborazione tra Young Platform e Trading View, sul nostro exchange Pro troverai tutti gli indicatori e gli strumenti che ti servono per effettuare analisi approfondite. In altre parole, puoi studiare i grafici in un unico spazio virtuale, ritrovando i tuoi setup ogni volta che esegui l’accesso.

Puoi, per esempio, tracciare delle trendline o utilizzare una media mobile esponenziale per trovare il momento perfetto per acquistare la tua crypto preferita. Non importa quanto questo scenario ci impiega a realizzarsi, ritroverai tutto come lo hai lasciato una volta eseguito l’accesso.

Ecco, nel dettaglio, i principali vantaggi derivanti dall’integrazione di TradingView su Young Platform Pro:

  • Grafici crypto potenziati: utilizza i tantissimi indicatori di trading a tua disposizione per svolgere le tue analisi tecnica;
  • Tutti i tuoi strumenti in un unico posto: traccia linee o figure geometriche, disegna, colora determinate sezione e scrivi tuoi appunti direttamente su grafico;
  • I tuoi disegni e le tue analisi restano lì, dove le hai lasciate;
  • Puoi visualizzare tutti i tuoi ordini aperti direttamente sul grafico e tenere sotto controllo le tue strategie di trading.

Ora che sai come funziona la collaborazione tra Young Platform e TradingView e che vantaggi comporta, non ti resta che iniziare a fare trading in modo, davvero, professionale.
Continua a seguire il nostro blog per non perderti i prossimi aggiornamenti e registrati su Young Platform per testare gli indicatori, gli strumenti da disegno e i tool by TradingView.



La SEC farà causa a Uniswap? L’impatto sul prezzo

Uniswap verrà indagato dalla SEC?

Uniswap ha ricevuto un avviso preliminare dalla SEC che potrebbe risolversi in una causa legale. L’accusa sembra è essere la solita rivolta, in passato, anche agli exchange centralizzati. Scopri di più

La Securities and Exchange Commission (SEC) sta puntando un altro importante attore del mondo crypto. Dopo Ripple, Coinbase, Kraken e molti altri, la commissione ha inviato, questa settimana, un Wells Notice a Uniswap, l’exchange decentralizzato (DEX) più utilizzato al mondo.

Questo avviso preliminare, con grande probabilità si trasformerà in una causa legale tra la SEC e Uniswap che sarebbe accusato di aver operato come broker di security non registrato

Che impatto ha avuto la notizia sul prezzo di UNI e sul mondo DeFi in generale? E come risponderà il DEX alle accuse? 

La SEC colpisce un altro pilastro del mondo crypto

Uniswap è il primo exchange decentralizzato mai creato nonché il più utilizzato dell’intero settore. Il valore totale bloccato (TVL) sulla sua piattaforma è di circa 9 miliardi di dollari e a marzo, un mese senz’altro positivo per tutto il settore, ha generato quasi 80 miliardi di volumi di scambio.

Questi numeri da capogiro non rendono Uniswap immune dalla SEC, e dal suo presidente Gary Gensler che, dopo aver preso di mira gli exchange centralizzati ora sembra vogliano puntare ai DEX. 

Le accuse si basano sull’assunzione della commissione che la maggior parte delle criptovalute esistenti siano security non registrate. Di conseguenza, chi consente di venderle o acquistarle, sarebbe, sempre secondo la SEC, un broker che agisce in modo non conforme alla legge.

Sulla questione si sono espressi sia il Chief Executive Officer (CEO) di Uniswap Hyden Adams, che il Chief Legal Officer Marvin Ammori. Il primo ha dichiarato di essere pronto a lottare in tribunale ma anche deluso dall’azione della SEC. Il secondo ha, invece, commentato la “diffida” dal punto di vista tecnico citando il precedente tra la commissione e Coinbase Wallet, l’estensione di proprietà del colosso americano che opera, a tutti gli effetti, come un exchange decentralizzato. In quel frangente il giudice ha dato ragione a Coinbase, dichiarando che il suo wallet non può essere considerato un broker di security non registrato.

Insomma, la SEC continua a scagliarsi contro gli attori più influenti del mondo crypto ma, fino ad oggi, non ha ottenuto poco o niente. In questo senso la vittoria più ricca di significato è stata quella di Ripple di luglio 2023, quando il giudice federale Annalisa Torres ha dichiarato che il token XRP non è una security. Se Uniswap andrà incontro alla stessa sorte? 

Segui il prezzo di Uniswap!

Impossibile dirlo ora ma, probabilmente, questa storia andrà avanti per diversi mesi. Ripple (XRP) è riuscito a liberarsi dalla morsa della commissione statunitense dopo più di tre anni.

Come ha reagito il prezzo di UNI?

La notizia, come era lecito aspettarsi, ha avuto un impatto sul prezzo di UNI che nelle ultime ore ha perso circa il 16% e ora orbita nella zona dei 9$. Il movimento ribassista che lo ha interessato, però, è iniziato durante i primi giorni di marzo, a partire dall’area dei 16$

UNI aveva raggiunto quella zona del grafico grazie a un rally rialzista esplosivo, generato dalla proposta, approvata dalla governance del protocollo, di ridistribuire i profitti dell’exchange agli holder del suo token. Purtroppo però, gran parte di quel rally è stato riassorbito a causa delle ultime indiscrezioni legali che lo hanno colpito.

Attualmente UNI si trova su un livello di supporto molto importante, quello dei 9$, dal quale potrebbe rimbalzare o crollare ulteriormente. Il suo destino, per quanto riguarda i suoi movimenti di prezzo nel breve-medio periodo, sembra strettamente legato alla questione che abbiamo esposto in questo articolo.

Se invece guardiamo al lungo termine la situazione risulta completamente diversa. Uniswap è un pilastro della DeFi e una piattaforma che consente da tantissimi anni di scambiare crypto in modo sicuro, veloce e decentralizzato. Inoltre, la recente proposta di miglioramento (EIP), ha contribuito ad accrescere il valore fondamentale del suo token.

Insomma, per quanto tempo la SEC riuscirà a condizionare le performance di Uniswap, sia dal punto di vista dei volumi di transazione e sia per quanto riguarda il prezzo? Cosa accadrà al prezzo di UNI se l’exchange decentralizzato dovesse uscire vincitore da questa battaglia?

Calo inflazione Francia e Italia: taglio dei tassi anticipato?

decisioni riunione bce aprile 2024

Riunione BCE aprile 2024: tassi di interesse invariati

Nell’ultima riunione della BCE di aprile 2024, il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere inalterati i tre tassi di interesse chiave. Questa decisione è sopraggiunta nonostante il recente calo dei tassi di inflazione in Francia e Italia. Il quadro di marzo, aveva infatti acceso un vivace dibattito sulle possibili mosse della Banca Centrale Europea, puntando sulla possibilità di un taglio anticipato dei tassi.

Questa discussione si inserisce in un contesto in cui l’Europa cerca attivamente di bilanciare la crescita economica con il controllo dell’inflazione, un tema di rilevante interesse per investitori, policy-maker e consumatori.

Il panorama europeo

La zona euro ha assistito a una significativa riduzione dell’inflazione in 20 nazioni, che a marzo è scesa al 2,4%, un risultato che supera le aspettative degli analisti che avevano previsto un tasso di inflazione stabile al 2,6%

Questo dato è coerente con l’andamento dell’inflazione fino ad oggi, che ha mostrato una diminuzione costante dal suo picco del 10,6% nell’ottobre 2022, spinta dalle perturbazioni della pandemia e dalle tensioni geopolitiche, in particolare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. 

Un ulteriore diminuzione è quindi incoraggiante e segna un momento di ottimismo che la riunione della BCE di aprile 2024 ha confermato. 

Il Consiglio ha infatti evidenziato come la maggior parte delle misure dell‘inflazione di fondo stia mostrando segni di attenuazione, con la crescita dei salari che si modera gradualmente e le imprese che stanno iniziando ad assorbire parte dell’aumento del costo del lavoro nei loro profitti.

Gli effetti degli aumenti dei tassi di interesse precedenti, che spingono la domanda, insieme alle condizioni di finanziamento restrittive, stanno contribuendo a moderare l’inflazione. Nonostante ciò, le pressioni interne sui prezzi, in particolare nel settore dei servizi, rimangono forti, mantenendo l’inflazione dei prezzi dei servizi su livelli elevati.

Calo dell’inflazione in Francia

In Francia, l’inflazione ha rallentato al suo livello più basso dal luglio 2021, con la crescita dei prezzi al consumo che ha rallentato al 2,3% a marzo dal 3,2% di febbraio, secondo quanto riportato dall’agenzia nazionale di statistica. Questa cifra si è posizionata ben al di sotto delle previsioni degli economisti, che si aspettavano un dato del 2,8%, segnalando un rallentamento generalizzato degli aumenti dei prezzi. In particolare:

  • l’inflazione dei servizi è scesa al 3%
  • quella dell’energia al 3,4% 
  • e una notevole diminuzione dell’inflazione alimentare all’1,7%, con i prezzi dei prodotti alimentari freschi che hanno visto una diminuzione del 3,9% su base annua.

I dati sull’inflazione su base mensile hanno ulteriormente confermato la tendenza, rallentando dal 0,9% al 0,3%, indicando un considerevole alleggerimento delle pressioni inflazionistiche nella seconda economia più grande dell’eurozona.

Calo dell’inflazione in Italia

Anche l’Italia ha riportato un tasso di inflazione inferiore alle aspettative per marzo, con i prezzi al consumo che sono aumentati dell’1,3% su base annua, contro le previsioni del 1,5%. Questa moderazione è stata attribuita alla fine dei saldi stagionali di abbigliamento e agli aumenti dei prezzi dei servizi di trasporto, insieme a un rallentamento della diminuzione dei costi energetici.

Le decisioni della BCE sul taglio dei tassi

I tassi di interesse sui principali strumenti di rifinanziamento, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno fissati rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%. 

Inoltre, secondo le dichiarazioni date alla conferenza stampa che ha seguito la riunione, il Consiglio ritiene che i livelli dell’inflazione nei prossimi mesi oscilleranno ancora su quelli attuali. Il ridimensionamento dell’inflazione non sarà lineare e per questo andrà valutato volta per volta. Con ogni probabilità, il livello target del 2%, verrà raggiunto solo il prossimo anno.

François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, ha accennato alla possibilità di un taglio dei tassi a giugno, a condizione che l’inflazione continui a diminuire più rapidamente del previsto e l’economia rimanga stagnante. Ha sottolineato l’importanza di non gravare eccessivamente sull’attività economica mantenendo una politica monetaria rigorosa per un periodo prolungato.

Parlando a un evento finanziario a Barcellona, Pablo Hernández de Cos ha delineato uno scenario dove giugno potrebbe vedere l’inizio dei tagli ai tassi di interesse da parte della BCE. Come Governatore della Banca di Spagna, le prospettive di De Cos hanno un peso significativo, evidenziando un approccio cauto ma ottimistico per l’economia della zona euro.

La crescita dei salari e l’inflazione

Nonostante i segnali incoraggianti del raffreddamento dell’inflazione, i responsabili della politica monetaria della BCE rimangono cauti, in particolare a causa della crescita dei salari che si modera gradualmente. Le imprese stanno iniziando ad assorbire parte dell’aumento del costo del lavoro con i loro margini di profitto. 

Con l’inflazione del settore dei servizi ridotta solo leggermente a un ritmo annuale del 3,9% a febbraio, la Banca Centrale adotta un approccio misurato, probabilmente attendendo fino a giugno per rivalutare le pressioni salariali e la loro potenzialità di avvicinare l’inflazione all’obiettivo.

Aspettative del mercato e posizione della BCE

Gli analisti credono che la complicazione più grande potrebbe venire se la Federal Reserve degli Stati Uniti ritarda il proprio allentamento politico per mantenere la lotta contro l’inflazione. Per questo motivo, ritengono che la BCE non taglierà i tassi prima della sorella maggiore. 

Ai sostenitori di questa interpretazione, la Presidente della BCE Christine Lagarde riponde: “Siamo dipendenti dai dati, non dalla Fed”. E aggiunge “Non speculiamo su cosa potrebbero fare le altre banche centrali. (…) L’inflazione negli Stati Uniti e nell’Eurozona è guidata da fattori diversi. (…) Non si può presumere che l’inflazione dell’Eurozona rispecchierà l’inflazione statunitense.”

Dopo la decisione della BCE, i mercati monetari prezzavano circa il 70% di possibilità di un taglio dei tassi di 25 punti base a giugno, rispetto a circa l’80% di possibilità prima di giovedì.

Esperti come Carsten Brzeski, capo globale della macro a ING, suggeriscono che i dati sull’inflazione di marzo, combinati con le prossime informazioni sulla crescita salariale e le previsioni del personale della BCE per il PIL e l’inflazione, stiano orientando il racconto verso un primo taglio dei tassi a giugno. Kamil Kovar di Moody’s Analytics interpreta i dati più recenti come un passo significativo verso la sconfitta dell’inflazione, sostenendo fino a cinque tagli dei tassi quest’anno.

Prospettive

Il calo dell’inflazione in Francia e Italia, unito a una generale diminuzione dell’inflazione nella La decisione della BCE di mantenere invariati i tassi di interesse e di proseguire con una politica monetaria misurata riflette un’attenta valutazione delle condizioni economiche attuali e delle prospettive di inflazione. Con l’impegno a un approccio flessibile e basato sui dati, la BCE sottolinea la sua determinazione a garantire una stabilità dei prezzi duratura, equilibrando le necessità di crescita economica con la responsabilità di mantenere l’inflazione sotto controllo. Le future mosse della BCE saranno attese con grande interesse, poiché l’Europa naviga attraverso sfide economiche complesse, cercando di garantire una ripresa sostenibile e una stabilità a lungo termine.

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