Perché il bull market fatica ad ingranare?

Il quantitative easing darà il via al bull market esplosivo?

Secondo gli investitori più ottimisti il recente movimento ribassista darà il via all’altcoin season. Secondo i più pessimisti il bull market è finito. Qual è la verità? Tutto passa dal quantitative easing?

La stagione del quantitative easing appare ancora lontana, mentre negli ultimi giorni il prezzo dei principali asset – dalle crypto all’azionario – è crollato. Cosa manca a questo bull market che sembra piuttosto diverso rispetto ai precedenti? Nulla è perduto, ma lo scenario globale dal punto di vista delle politiche monetarie (in particolare quello statunitense) sembra lontano da una svolta.

In questo articolo analizziamo il quantitative easing e perché potrebbe essere l’ingrediente che manca per attivare la reazione chimica della prossima altseason?

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Quantitative easing: che cos’è?

Capire che cos’è il quantitative easing ci permette di affrontare meglio lo scenario attuale che domina il mercato. Per semplificare la questione potremmo definirlo come “l’arma segreta delle banche centrali” per stimolare il mercato, opposta al quantitative tightening, che implica l’innalzamento dei tassi di interesse e quindi la riduzione della disponibilità monetaria a livello globale.

Il quantitative easing si manifesta con un drastico taglio dei tassi di interesse che permette a cittadini e imprese di prendere in prestito denaro in modo più agevole. Ma anche con l’acquisto di titoli di Stato e asset finanziari. Insomma è l’all you can eat delle banche centrali. Questo fiume di liquidità a basso costo, che ha come affluente il denaro che gli investitori decidono di non destinare alle obbligazioni a causa dei loro rendimenti ridotti all’osso, sfocia negli asset considerati “più rischiosi”, in particolare azioni e crypto.

Negli ultimi quindici anni il quantitative easing è stata la medicina di ogni crisi – dal crollo di Lehman Brothers (2008) al Covid (2020) – nonché la benzina dei recenti bull market. Oggi, invece, la situazione appare diversa. Nonostante la decrescita dell’inflazione rispetto al triennio 2021 – 2023 il costo del denaro resta ancora al di sopra della soglia target del 2% (al 3% a gennaio 2025) limitando le possibilità di un allentamento aggressivo della politica monetaria. Tutto questo alla luce degli ultimi annunci di Trump riguardanti i dazi, confermati su Canada e Messico nelle ultime ore. Secondo la Federal Reserve (FED) tagliare troppo rapidamente i tassi potrebbe scatenare una nuova ondata speculativa sui mercati finanziari con un possibile surriscaldamento dell’economia.

La crescita della capitalizzazione di mercato di Bitcoin

Nonostante non siano ancora state introdotte politiche monetarie di quantitative easing, il mercato si è mosso a rialzo in modo esplosivo negli ultimi mesi del 2024. Il prezzo di Bitcoin da novembre del 2022 ad oggi ha registrato un +448% e la sua capitalizzazione di mercato è passata da 300 miliardi di dollari a 1.760 miliardi (2.150 miliardi nel punto di massima espansione). 

Questa crescita è dovuta anche all’approvazione degli ETF spot, strumenti finanziari che hanno attratto su Bitcoin circa 38 miliardi di dollari e detengono 101 miliardi di dollari di BTC, il 5,79% di quelli in circolazione. Bitcoin non aveva mai registrato un incremento della sua capitalizzazione di mercato di 1,7 trilioni di dollari nel punto di massima espansione (gennaio 2025), come si nota dando uno sguardo alle performance dei cicli passati:

  • 2015-2017: +11.082% in 1.068 giorni, 326 miliardi di dollari di incremento nella capitalizzazione di mercato.
  • 2018-2021: +2.021% in 1.060 giorni, 1.21 trilioni di dollari di incremento nella capitalizzazione di mercato.

Perciò questo ciclo di mercato sembra fortemente positivo se analizziamo le performance di Bitcoin e le pietre miliari poste negli ultimi tre anni. 

Per esempio il fatto che BTC sia diventato centrale nel dibattito finanziario globale, tanto da ricoprire un ruolo di spicco all’interno del dibattito elettorale americano. O anche che la senatrice Cynthia Lummis e lo stesso presidente Donald Trump abbiano promosso l’istituzione di una riserva strategica in BTC per le casse degli Stati Uniti.

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Alcune considerazioni sul ciclo di mercato che stiamo vivendo

Tralasciando il quantitative easing, che abbiamo già identificato come ingrediente mancante di questo ciclo di mercato, possiamo concentrarci sulle differenze rispetto a quelli passati. Utilizzando come stella polare la domanda che frulla in testa a tutti i crypto enthusiast: ci sarà un’altseason e arriverà proprio dopo il recente crollo dei mercati?

È difficile determinare “a che punto del ciclo” ci troviamo

Da un lato possiamo tranquillamente affermare che non abbiamo ancora vissuto un’altseason vera e propria. Al contrario, però, siamo passati attraverso una o più meme season, l’ultima coincisa con il lancio di TRUMP; la meme coin lanciata direttamente dal presidente degli Stati Uniti a gennaio

Dall’altro lato, però, il prezzo di Bitcoin è cresciuto tanto, registrando un +60% rispetto al massimo storico del ciclo passato. Come se non bastasse sono passati già più di 12 mesi dal primo superamento dell’ATH da parte di BTC (gennaio 2024), caratteristica che rende questo ciclo ancora più strano.

Secondo alcuni esperti del settore, però, non è ancora detta l’ultima parola. I nuovi retailer (investitori al dettaglio) che si sono affacciati sul mercato (anche grazie al lancio di TRUMP), potrebbero tornare nel caso in cui dovesse finalmente verificarsi un’altcoin season.

Il casinò delle meme coin ha sostituito le altseason?

Questo punto è strettamente connesso al precedente. Il lancio di tantissime nuove meme coin unito alle ottime performance delle piattaforme connesse a questo fenomeno, ad esempio pump.fun, fungono da imbuto che attira e prosciuga la liquidità del mercato crypto.

Per questo motivo tantissimi investitori si sono spostati sul casinò delle meme coin, mentre il resto sta attualmente rinunciando alle altcoin. In più, le grandi aspettative connesse all’elezione di Donald Trump si stanno un po’ ridimensionando. È da un po’ che il Presidente non si esprime sulle crypto, precisamente dopo il lancio della sua meme coin.

Un assioma che è sempre valso negli scorsi cicli del mercato crypto, probabilmente attivato da quantitative tightening e iniezioni di liquidità, è il seguente: prima cresce il prezzo di Bitcoin, poi quello di Ethereum e infine la liquidità si riversa all’interno delle altcoin minori. Oggi la situazione sembra essere mutata, anche se sarà il tempo a dirci se si tratta di un cambio paradigmatico o di un semplice delay.

I principali attori di mercato stanno continuando ad accumulare

Ma chiudiamo questo articolo con alcune notizie positive. Nonostante l’assenza del quantitative easing, che ha storicamente funzionato come catalizzatore dei bull market, il ciclo attuale dimostra una resilienza inedita. Bitcoin, trainato dagli ETF istituzionali e da un riconoscimento politico senza precedenti, ha infranto schemi storici, crescendo in un contesto monetario più restrittivo. Tuttavia, la mancata “altseason” tradizionale e il predominio delle meme coin pongono interrogativi sul futuro delle crypto: siamo di fronte a un cambio di paradigma o a una pausa temporanea?

La risposta potrebbe risiedere proprio nella pazienza. Gli investitori istituzionali continuano ad accumulare, segnale che ci comunica che la fiducia nel lungo termine non è venuta meno. Se da un lato l’attuale scenario macroeconomico – con tassi elevati e tensioni geopolitiche – frena l’euforia, dall’altro lascia spazio a un accumulo strategico, preparando il terreno per una possibile esplosione futura. Il vero “trigger” potrebbe non essere il ritorno del quantitative easing, ma un adattamento del mercato a nuove regole del gioco, dove innovazione, regolamentazione e adozione di massa scrivono un copione diverso. Per ora, come ricorda la storia dei cicli passati, l’unica certezza è che i mercati sorprendono sempre: spesso, proprio quando tutti smettono di aspettarselo.

Mario Draghi: 7 fattori che mettono a rischio il futuro dell’Unione Europea

Mario Draghi: i 7 motivi del declino dell’Unione Europea

Mario Draghi è tornato sul suo rapporto sulla competitività europea. Oggi, a cinque mesi dalla pubblicazione, siamo in estremo ritardo. Ecco 7 motivi

Mario Draghi è tornato a parlare del suo rapporto sulla competitività europea. Martedì 18 febbraio, intervenendo al Parlamento europeo, ha ribadito l’urgenza delle riforme proposte nel documento pubblicato cinque mesi fa. Anzi, con il nuovo contesto geopolitico ed economico, le criticità evidenziate sono ancora più pressanti.

Per Draghi, il futuro dell’Unione Europea dipende dalla capacità di agire come un’unica entità economica, riducendo le frammentazioni interne e affrontando le sfide globali con maggiore coesione. Tuttavia, il percorso sarà complesso e coinvolgerà tutti gli aspetti chiave dell’economia: ricerca, industria, commercio e finanza.

Ecco i 7 principali fattori che stanno mettendo a rischio il futuro dell’Europa dal punto di vista economico.

1. L’Europa è praticamente assente nella lotta per l’intelligenza artificiale

Il primo punto sollevato da Draghi riguarda l’Intelligenza Artificiale (AI). L’ex presidente della BCE ha evidenziato come i progressi in questo settore siano stati impressionanti: gli algoritmi di AI hanno raggiunto livelli di accuratezza vicini al 90% nei benchmark scientifici, e i costi di addestramento dei modelli si sono drasticamente ridotti.

Nonostante ciò, l’Europa è quasi assente nella competizione globale. Otto delle dieci aziende leader nel settore sono statunitensi, le altre due sono cinesi. Senza investimenti mirati e una strategia industriale chiara, l’Europa rischia di restare indietro in uno dei settori più strategici per il futuro dell’economia.

2. I prezzi dell’energia sono insostenibili

I prezzi dell’energia in Europa rimangono da due a tre volte superiori rispetto agli Stati Uniti, creando un enorme svantaggio competitivo per le imprese europee.

Durante la crisi energetica del 2022, il prezzo dell’elettricità in Germania è aumentato di oltre 10 volte rispetto ai livelli normali. Sebbene la situazione sia migliorata, la dipendenza dai fornitori esterni e la lentezza della transizione energetica continuano a rappresentare un grave problema per l’industria europea.

3. La guerra commericale contro gli Stati Uniti è imminente

Draghi ha individuato nella politica commerciale statunitense una minaccia concreta per l’economia europea. Se Donald Trump dovesse tornare alla Casa Bianca, è quasi certo che verranno imposte nuove tariffe sui prodotti europei, mettendo a rischio le esportazioni del continente.

Inoltre, le restrizioni commerciali contro la Cina stanno già provocando un’invasione di prodotti cinesi nei mercati europei, con conseguenze dirette per le industrie locali.

4. L’Europa è il più grande nemico di se stesso

Mario Draghi ha poi parlato di stagnazione, l’economia europea cresce molto più lentamente rispetto a quella di altre regioni del mondo. Uno dei motivi principali è l’assenza di un mercato unico realmente integrato. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, le barriere interne all’Unione Europea equivalgono a dazi del 45% per il settore manifatturiero e del 110% per i servizi.

Le startup e le aziende innovative spesso preferiscono spostarsi negli Stati Uniti piuttosto che crescere in Europa, a causa della burocrazia e della mancanza di accesso ai capitali. Draghi ha sottolineato che l’UE deve semplificare la normativa comunitaria e promuovere un piano di armonizzazione delle leggi nazionali per consentire alle imprese di competere su scala globale.

Un esempio significativo è il GDPR, il regolamento europeo sulla protezione dei dati, che secondo alcune stime ha aumentato i costi di gestione dei dati per le aziende europee del 20%.

5. I mercati dei capitali soffrono

Gli europei, e in particolare gli italiani, sono tra i maggiori risparmiatori al mondo. Tuttavia, questi risparmi non vengono investiti in innovazione, ma finiscono principalmente nei conti bancari, permettendo agli istituti di credito di generare profitti, senza contribuire alla crescita del settore tecnologico.

Ogni anno circa 300 miliardi di dollari rimangono nelle casse degli istituti di credito, mentre le startup faticano a raccogliere capitali per espandersi. Per Draghi, è necessario creare un mercato dei capitali più efficiente, che favorisca il finanziamento delle imprese innovative.

6. Il processo legislativo è troppo lento

Draghi ha evidenziato come l’Unione Europea impieghi in media 20 mesi per adottare nuove normative. Un ritardo del genere è incompatibile con il ritmo delle innovazioni tecnologiche e delle trasformazioni economiche.

“Se impieghiamo 20 mesi per legiferare, siamo già superati prima dell’attuazione”, ha affermato l’ex presidente della BCE. Questo problema è particolarmente evidente nei settori digitali, dove gli Stati Uniti e la Cina riescono ad adattare rapidamente le proprie normative per favorire la crescita delle industrie emergenti.

7. La svolta decisiva

Infine, Draghi ha sottolineato come l’Unione Europea continui ad agire come una coalizione di stati, piuttosto che come un’unica entità economica e politica. Un esempio evidente è il settore della difesa, dove i sistemi non sono interoperabili e non esistono standard comuni.

La mancanza di coordinazione tra i paesi membri limita la capacità dell’Europa di proteggere i propri interessi e sostenere la crescita delle imprese locali. “Se vogliamo difendere i nostri confini, far prosperare le nostre aziende e garantire un futuro ai cittadini europei, dobbiamo iniziare a comportarci come un’unica nazione”, ha dichiarato Draghi.

Le sfide evidenziate da Mario Draghi nel suo rapporto sulla competitività sono più attuali che mai. Se l’Europa vuole mantenere un ruolo di primo piano nell’economia globale, deve affrontare con decisione questi problemi.

L’alternativa è chiara: continuare a perdere terreno rispetto a Stati Uniti e Cina, con conseguenze negative per le imprese, i lavoratori e il futuro del continente.

Importanti aggiornamenti su USDT, DAI e PAXG: cosa cambia su Young Platform?

Aggiornamento su USDT, DAI e PAXG

Dal 31 gennaio abbiamo introdotto alcune importanti modifiche in linea con le normative vigenti riguardanti USDT, DAI; PAXG e i pair associati. Scopri di più!

In seguito all’introduzione del regolamento Markets in Crypto-Assets (MiCA), abbiamo implementato alcune modifiche relative ai token classificabili come EMT o ART, al fine di agire in modo conforme alla normativa europea vigente. A partire dal 31 gennaio 2025, sono sospesi i depositi e gli acquisti di USDT, DAI e PAXG. Queste criptovalute dovranno essere prelevate dalla nostra piattaforma o vendute entro il 1° aprile 2025.

Inoltre, sono state introdotte anche alcune modifiche riguardanti i Salvadanai e aggiunti nuovi pair (mercati). Ecco tutto ciò che devi sapere.

Sospensione acquisti e depositi per USDT, DAI e PAXG

Dal 31 gennaio 2025, non è più possibile acquistare o depositare USDT, PAXG e DAI su Young Platform, poiché non conformi con la normativa vigente (MiCA). Tuttavia, gli utenti che detengono questi token avranno tempo fino al 31 marzo 2025 per venderle o prelevarle da Young Platform.

È importante tenere presente che a partire dal 1° aprile 2025, tutte le operazioni di vendita e prelievo di USDT, PAXG e DAI saranno definitivamente disabilitate. Ti invitiamo pertanto a chiudere le tue posizioni e prelevare da Young Platform entro e non oltre la data indicata.

Cancellazione ordini aperti

Verranno cancellati tutti i STOPMARKET, STOPLIMIT e LIMIT attivi su tutti i pair (mercati) di seguito elencati.

Gli ordini BUY sui seguenti mercati:

  • PAXG-BTC
  • PAXG-EUR
  • USDT-EUR
  • DAI-EUR

Gli ordini SELL per i seguenti mercati:

  • 1INCH-USDT
  • AVAX-USDT
  • BTC-USDT
  • DOGE-USDT
  • DOT-USDT
  • ENJ-USDT
  • ETH-DAI
  • ETH-USDT
  • GRT-USDT
  • LINK-USDT
  • LTC-USDT
  • METIS-USDT
  • MKR-USDT
  • OP-USDT
  • SAND-USDT
  • SOL-USDT
  • SUSHI-USDT
  • TON-USDT
  • WLD-USDT
  • ZK-USDT

Operatività delle valute

USDT e DAI:

  • Rimarrà attivo l’ordine di vendita da USDT/DAI a Euro.
  • Verrà disabilitato l’ordine di acquisto da Euro a USDT/DAI.
  • Rimarranno attivi gli ordini di scambio da USDT/DAI verso un’altra criptovaluta.  
  • Verranno disabilitati gli ordini di scambio da qualsiasi criptovaluta a USDT/DAI.  

PAX Gold (PAXG):

  • Potrà essere scambiato con Bitcoin (BTC).
  • Potrà essere venduto per Euro (EUR).

Salvadanai

Provvederemo a disattivare tutti i Salvadanai su PAXG e gli acquisti ricorrenti che lo includono, sia individuali che personalizzati. I fondi presenti in questi Salvadanai verranno automaticamente accreditati sul Portafoglio Principale dell’utente.

Nuovi listing disponibili

Per migliorare la tua esperienza di trading, abbiamo aggiunto i seguenti nuovi mercati con USD Coin (USDC), che è pienamente conforme con il regolamento MiCA, e Euro (EUR): 

  • TON-USDC
  • ZK-USDC
  • WLD-USDC
  • ENS-USDC
  • MKR-EUR
  • SUSHI-EUR
  • 1INCH-EUR
  • ENJ-EUR

Continua a seguire il nostro Blog per conoscere gli ultimi sviluppi riguardanti la regolamentazione delle criptovalute.


Trade Rumble: il nuovo concorso di Young Platform che premia i tuoi trade

Trade Rumble: sfida di Trading su Young Platform

Vinci MacBook Pro, IPhone 16, Airpods Max e molto altro!

Preparati a scendere nell’arena con Trade Rumble, il nuovo concorso di Young Platform! Dal 7 febbraio 2025 al 9 marzo 2025, avrai l’occasione di competere contro altri trader per scalare la classifica e vincere fantastici premi, tra cui MacBook Pro, iPhone 16, e molto altro.

Ecco tutto quello che c’è da sapere per partecipare e dare il massimo!

Come partecipare a Trade Rumble

Requisiti di accesso

Possono partecipare al concorso tutti gli utenti che:

  • Sono maggiorenni.
  • Hanno un account registrato e verificato su Young Platform (ricordati di completare il KYC, ovvero la verifica dell’identità).
  • Si iscrivono al concorso direttamente tramite l’app, accettando il regolamento con un semplice clic.

Modalità di iscrizione

  • Nuovi utenti: scarica l’app o registrati sul sito web, completa la verifica dell’identità e iscriviti al concorso nella sezione dedicata.
  • Utenti già registrati: accedi all’app, completa il KYC (se non l’hai già fatto) e vai alla sezione “Trade Rumble” per partecipare al concorso.

Come funziona il concorso

Il cuore del concorso è semplice: accumula più Gemme possibili per scalare la classifica e vincere premi incredibili. Ecco come funziona:

  1. Completa le Missioni: esegui operazioni di acquisto, vendita o scambio sull’exchange Young Platform (versione base). Le Missioni ti guideranno nelle attività da completare per ottenere Gemme.
  2. Riscatta le Gemme: una volta completata una Missione, ricordati di riscattare le Gemme direttamente nell’app! Solo così verranno aggiunte al tuo totale e contribuiranno alla tua posizione in classifica.
  3. Scala la classifica: più Gemme accumuli, più sali nella classifica e aumenti le possibilità di vincere uno dei 10 premi in palio!

Cosa conta?

  • Operazioni su coppie Euro-Crypto (es. EUR/BTC, EUR/ETH).
  • Operazioni su coppie Crypto-Crypto (es. BTC/ETH, ADA/USDT).
  • Operazioni processate tramite i Salvadanai (acquisto ricorrente).

Cosa non conta?

  • Operazioni su Young Platform PRO.
  • Ordini annullati o non eseguiti.
  • Volumi sospetti o fraudolenti, secondo il giudizio di Young Platform.
  • Operazioni effettuate utilizzando la funzionalità Smart Trades.

Non dimenticare: riscatta le Gemme appena completi una Missione per massimizzare i tuoi progressi!

Nota bene: Se non riscatti le Gemme in tempo, non verranno aggiunte al tuo totale e perderai l’opportunità di scalare la classifica.

Premi in palio

Ecco una panoramica dei premi che ti aspettano:

  • 1° posto: MacBook Pro, iPhone 16, AirPods Max 
  • 2° posto: MacBook Pro, iPhone 16 
  • 3° posto: MacBook Pro, AirPods Max 
  • 4° posto: MacBook Pro  
  • 5° posto: iPhone 16, AirPods Max  
  • 6° posto: iPhone 16 
  • 7° posto: AirPods Max 
  • 8° posto: Apple Watch  
  • 9° posto: Apple Gift Card da €250,00
  • 10° posto: Apple Gift Card da €100,00

Se alcuni premi non saranno assegnati, verranno donati a Save the Children Italia.

I vantaggi del Club Young Platform

Iscriverti a un Club Young Platform ti dà un vantaggio strategico nel concorso Trade Rumble! Più alto è il tuo livello nel Club (es. Platinum, Gold, Silver), maggiori sono i benefici che puoi ottenere.

In caso di parità nella classifica, ad esempio, prevale sempre l’utente che appartiene al Club di livello più alto. Inoltre, essere membro del Club significa accedere agli sconti sulle commissioni e il beneficio è molto evidente: più trading, meno costi, più gemme.

Non sei ancora nel Club? Questo è il momento perfetto per prepararti a scalare i livelli e fare la differenza nella classifica di Trade Rumble!

Iscriviti ora!

Regole della classifica

La classifica si basa sul numero di Gemme accumulate. In caso di parità, ecco i criteri di spareggio:

  1. Vince l’utente con il livello più alto nel Club Young Platform (es. Platinum > Gold).
  2. Se appartieni allo stesso Club di un altro utente, vince chi ha raggiunto il numero di Gemme per primo.
  3. Se nessuno degli utenti in pareggio è iscritto a un Club, vince chi ha raggiunto il numero di Gemme per primo.

La classifica finale sarà chiusa alle 23:59 del 9 marzo 2025, e i vincitori saranno annunciati entro il 31 marzo 2025.

La tua posizione in Classifica

Trade Rumble sarà disponibile sull’app di young Platform dove potrai monitorare la tua posizione in classifica. 

Tutti i dettagli e il Regolamento completo saranno sempre disponibili sull’app di Young Platform, nonché sul nostro sito di supporto.

Perché partecipare?

Trade Rumble non è solo un concorso: è l’occasione per mettere alla prova le tue abilità di trading, divertirti e competere per premi fantastici. Se non sei ancora un utente Young Platform, questo è il momento perfetto per iniziare!

Non perdere tempo: iscriviti ora e preparati a conquistare la classifica.

Vai all’iscrizione

Hai domande? Consulta il Regolamento completo sull’app o scrivici: siamo qui per aiutarti.

La Travel Rule in Europa: cosa cambia per il settore delle criptovalute e come Young Platform garantisce la conformità

Travel Rule: cos’è e come Young Platform garantisce la conformità

Negli ultimi anni, le normative sulla trasparenza finanziaria si sono evolute per includere anche il settore delle criptovalute, con l’obiettivo di prevenire l’uso illecito degli asset digitali. Tra queste regolamentazioni spicca la Travel Rule, una direttiva che impone agli istituti finanziari e ai fornitori di servizi di asset virtuali (CASPs) di condividere informazioni sui clienti coinvolti in transazioni di un certo importo.

Young Platform, in linea con il suo impegno per la sicurezza e la conformità, ha implementato importanti aggiornamenti per aderire a queste normative, garantendo al contempo la protezione della privacy dei propri utenti. In questo articolo vedremo cosa prevede la Travel Rule, come si applica al settore crypto e quali passi sono stati compiuti da Young Platform per restare compliance.

Quadro normativo europeo: MiCA e TFR

L’Unione Europea (UE) ha sviluppato un quadro normativo completo per l’industria delle criptovalute, che include due regolamenti chiave: il Markets in Crypto-assets Regulation (MiCA) e il Transfer of Funds Regulation (TFR).

  • MiCA introduce un quadro giuridico uniforme per gli asset digitali, con regole chiare su protezione dei consumatori, classificazione degli asset, requisiti di licenza e prevenzione degli abusi di mercato.
  • TFR, invece, implementa la Travel Rule del Financial Action Task Force (FATF) nel contesto europeo, richiedendo la condivisione di informazioni dettagliate sulle transazioni di cripto-asset per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività illecite.

Cos’è la Travel Rule e perché è importante?

La Travel Rule richiede che i CASPs raccolgano e trasferiscano informazioni dettagliate sulle parti coinvolte in transazioni superiori a una determinata soglia. Per l’Italia, la normativa prevede una soglia pari a €0, ciò singifica che qualsiasi prelievo o deposito crypto deve riportare le informazioni aggiuntive previste dalla Travel Rule. ( Lo scopo è aumentare la trasparenza e la tracciabilità delle transazioni, rendendo più difficile per i criminali nascondersi dietro l’anonimato.

Il TFR stabilisce requisiti specifici per garantire la conformità, inclusi:

  • La verifica delle informazioni del mittente e del destinatario.
  • L’adozione di misure appropriate per transazioni verso wallet self-hosted.
  • L’applicazione di linee guida emesse dall’Autorità bancaria europea (EBA).

Gli adeguamenti di Young Platform per la Travel Rule

Per soddisfare i requisiti della Travel Rule e alle linee guide dell’EBA, Young Platform ha adottato nuove procedure per le transazioni crypto in entrata e in uscita, quindi per i depositi e i prelievi in criptovaluta. Ecco le principali modifiche implementate.

Verifica dei wallet self-hosted

Quando un utente deposita o ritira criptovalute verso un wallet personale, potrebbe essere richiesto di confermare la proprietà del wallet. Questo processo deve essere completato con l’Auto-certificazione, tramite una verifica rapida con l’autenticazione a due fattori (2FA), o altre modalità specifiche indicate direttamente sulla piattaforma al momento dell’operazione.

Transazioni tra CASPs

Per i trasferimenti verso altri fornitori di servizi crypto, Young Platform richiede agli utenti di specificare la controparte coinvolta nella transazione.

Sicurezza e protezione dei dati

Young Platform ha collaborato con partner tecnologici per adottare soluzioni avanzate, come il sistema TRUST (Travel Rule Universal Solution Technology), che consente di scambiare informazioni critiche in modo sicuro e completamente crittografato. Questo garantisce la conformità normativa senza compromettere la privacy degli utenti.

Adempimenti per i wallet self-hosted

Per transazioni con wallet self-hosted, Young Platform valuta il rischio associato alla transazione e richiede verifiche specifiche in linea con le disposizioni del TFR, come l’autenticazione a due fattori o altre modalità specificate durante l’operazione.

Cosa cambia per gli utenti di Young Platform?

Gli utenti europei di Young Platform dovranno abituarsi a piccoli passaggi aggiuntivi durante le loro transazioni crypto. Ecco un riepilogo delle nuove procedure:

  • Tutti i depositi e i prelievi: verrà richiesto di verificare la provenienza dei fondi e, in caso di wallet privato, di completare una verifica una tantum.
  • Transazioni tra CASPs: Gli utenti potrebbero dover fornire informazioni sulla controparte coinvolta.

Documenti utili

Consulta la guida aggiornata sul Prelievo di criptovalute.

Consulta la guida aggiornata sul Deposito di criptovalute.

Perché la Travel Rule è un passo avanti per il settore crypto

Nonostante possa sembrare un onere aggiuntivo per gli utenti, la Travel Rule rappresenta un passo importante per la legittimazione del settore crypto a livello globale. Promuovendo maggiore trasparenza e sicurezza, queste regolamentazioni aiutano a costruire un ambiente più affidabile sia per gli utenti privati che per gli investitori istituzionali.

Young Platform: conformità e innovazione al servizio degli utenti

Young Platform si impegna a offrire una piattaforma sicura e conforme, senza compromettere l’esperienza utente. Grazie alla collaborazione con partner leader come TRUST e all’adozione di tecnologie avanzate, l’azienda garantisce che i propri utenti possano continuare a operare in un ambiente affidabile e regolamentato.Per ulteriori informazioni sulla Travel Rule e sugli adeguamenti di Young Platform, consulta il nostro Centro assistenza, i Termini e Condizioni o la nostra Privacy policy.

È in arrivo un ETF su Solana?

ETF Solana: arriverà davvero?

Gli ETF su Solana verranno approvati? Quando la SEC deciderà in merito a tali strumenti finanziari?

Gli ETF su Solana non sono ancora stati approvati. Qualcuno si aspettava potessero arrivare il 25 gennaio, perché incombeva la prima scadenza della SEC sulle proposte di approvazione degli ETF di VanEck, 21Shares, Canary e Bitwise.

Cosa prevedono gli esperti alla luce degli ultimi avvenimenti, legati soprattutto al nuovo presidente americano? Che impatto potrebbe avere una futura approvazione sul prezzo di Solana? Scoprilo in questo articolo.

Compra Solana

Cosa manca per gli ETF su Solana?

Secondo alcuni analisti del mondo crypto, la SEC avrebbe potuto approvare gli ETF su Solana il 25 gennaio, dato che, come già anticipato, incombevano le prime scadenze delle proposte di VanEck, 21Shares, Canary e Bitwise. Tuttavia, così come è successo per gli ETF su Bitcoin ed Ethereum, quelli su Solana non sono stati approvati alla prima scadenza. Sarà dunque necessario aspettare almeno fino all’11 marzo (seconda scadenza).

Chi si è dichiarato ottimista sulla questione pone l’accento sul fatto che il presidente della SEC non è più Gary Gensler, da tempo antagonista del settore come gran parte del panorama politico democratico degli Stati Uniti. In queste ore si sta insediando Mark Uyeda, repubblicano pro-crypto, e il quadro politico vede la presenza dei repubblicani e di Donald Trump, il quale proprio lo scorso weekend ha lanciato una meme coin sulla blockchain di Solana.

Insomma, il futuro degli ETF su Solana rimane incerto. Secondo Polymarket, il più importante prediction market del mondo crypto, è praticamente certo (89% di probabilità) che l’approvazione arriverà entro la fine del 2025, sebbene potrebbe volerci più di qualche ora. Ora che Donald Trump è tornato al governo, l’imprevedibilità generale del mercato sembra aumentata. Può succedere di tutto, in qualsiasi momento.

Un buon momento per Solana

Solana sta vivendo un periodo positivo, a prescindere dal fatto che l’approvazione dei suoi ETF arrivi a marzo o venga nuovamente rinviata. Un fattore rilevante è che il presidente degli Stati Uniti l’abbia scelta come infrastruttura per lanciare la sua meme coin ufficiale.

Non limitiamoci però a considerazioni qualitative: diamo un’occhiata a qualche dato concreto. Il valore monetario totale bloccato (TVL) sulla rete ha raggiunto un nuovo massimo storico di 12 miliardi di dollari, superando il precedente record di 10 miliardi stabilito nel 2022. Anche i volumi di scambio non sono mai stati così elevati: secondo DefiLlama, la blockchain di Solana ha registrato oltre 200 miliardi di dollari di transazioni soltanto a gennaio.

Infine, da non sottovalutare sono anche le revenue, ossia i ricavi, che — come prevedibile alla luce dei risultati elencati — sono stati da capogiro: quasi 100 milioni di dollari soltanto a gennaio.

I recenti movimenti di prezzo di Solana (SOL)

Quanto descritto finora ha trovato riscontro anche nell’andamento del prezzo di Solana, una delle poche altcoin in crescita negli ultimi giorni. Dal minimo di 185 dollari toccato il 13 gennaio, la crypto è rimbalzata con forza registrando quattro sessioni giornaliere consecutive al rialzo, che l’hanno portata a quota 220 dollari il 18 gennaio.

Guarda il grafico di Solana!

Da quel momento in poi, però, è successo qualcosa di inaspettato: Donald Trump ha lanciato la sua meme coin ufficiale. In quel preciso istante, molti appassionati di criptovalute hanno preso coscienza del fatto che, almeno in questa fase del mercato, Solana sta superando la concorrenza di tutti gli altri Layer 1 nella corsa verso la mass adoption. Dal livello di 220 dollari raggiunto il 18 gennaio, SOL è letteralmente esplosa al rialzo, segnando in meno di 48 ore un nuovo massimo storico a 295 dollari.

Il fisiologico ritracciamento dei giorni successivi si è fermato nell’area dei 230$ e sembra essersi già esaurito, con SOL che oggi torna a puntare verso i 270$. Dove può arrivare in questo bull market?


Le Gemme di Young Platform stanno per cambiare volto! Tutto ciò che devi sapere.

Aggiornamento Gemme: cosa devi sapere

A partire dal 31 gennaio, le gemme verranno azzerate e non potranno più essere usate per acquistare sconti sulle commissioni. Diventeranno invece un elemento chiave per classifiche, premi e competizioni all’interno dell’app.

Il nuovo anno porterà con sé tante sorprese pensate per te e per tutta la community. Stiamo parlando di concorsi e competizioni che ti permetteranno di sfidarti con gli altri utenti e vincere premi incredibili. La prima di queste iniziative arriverà già a febbraio e, senza svelare troppo, possiamo dirti che le Gemme saranno il cuore di questa sfida. Sei pronto a metterti in gioco?

Gemme azzerate su tutti gli account

Dal 31 gennaio tutte le Gemme verranno azzerate per garantire che tutti partano dallo stesso livello nelle prossime competizioni. Questo reset rappresenta un’opportunità per creare una competizione equa e avvincente, dove ogni utente avrà le stesse possibilità di classificarsi tra i vincitori. Grazie a questa scelta, il sistema premiante diventerà trasparente e accessibile, offrendo una nuova esperienza all’interno della piattaforma.

Ma prima che questo cambiamento avvenga, dobbiamo sfruttare le gemme fino ad ora accumulate!

NB: Competizioni, premi e classifiche saranno disponibili solo nell’app. Se non lo hai ancora fatto, scarica Young Platform!

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Come sfruttare le Gemme prima del 31 gennaio

Se hai accumulato Gemme, è arrivato il momento di utilizzarle! Hai tempo fino al 30 gennaio 2025 per approfittare dei vantaggi. Ecco come fare:

  1. Riscuoti le missioni completate: accedi all’app e converti tutte le Gemme disponibili.
  2. Spendile nello Shop: usa le Gemme per acquistare sconti sulle commissioni e risparmiare sui costi di trading.
  3. Assicurati di avere budget: gli sconti sulle commissioni che acquisti nello Shop sono validi per 24 ore, quindi verifica di avere fondi pronti per il trading. Se così non fosse, fai un deposito sul tuo account prima di comprare lo sconto!

Se si è iscritti a un Club e si acquista uno sconto più alto, verrà applicato lo sconto più alto disponibile. Questo avviene poiché, come regola generale da sempre in vigore, è possibile utilizzare lo sconto più vantaggioso a tua disposizione.

ATTENZIONE: Eventuali Missioni non completate, non riscattate e Gemme non utilizzate non saranno più disponibili dopo il 31/01. 

Perché iscriversi a un Club prima del 4 febbraio?

Blocca per sempre il 100% di sconto sulle commissioni

Se stai valutando di passare al Club Platinum o di iscriverti, questo è il momento perfetto per farlo! A partire dal 4 gennaio, il Club Platinum non offrirà più il 100% di sconto sulle commissioni, ma passerà al 90%. Tuttavia, tutti coloro che si iscrivono entro il 3 febbraio manterranno per sempre il vantaggio del 100% di sconto sulle commissioni, proprio come gli attuali membri del Club Platinum. Per loro, infatti, non cambierà nulla: continueranno a beneficiare del 100% di sconto sulle commissioni senza alcuna modifica. Approfitta subito di questa opportunità unica!  Leggi l’approfondimento per saperne di più.

NB: Lo sconto è valido finché si rimane iscritti al Club Platinum.

Modifiche al prezzo del Club

A partire dal 4 febbraio 2025, entrerà in vigore un nuovo sistema per calcolare il costo di iscrizione ai Club, basato sul prezzo del token YNG.

Se ti iscrivi a un Club prima del 4 febbraio, bloccherai la quantità attuale di token YNG necessaria per entrare. Ad esempio: oggi, al prezzo di €0,15 per YNG, con 5.000 YNG puoi entrare nel Club Silver (circa 750). Dopo il ribilanciamento, con lo stesso prezzo del token (€0,15), serviranno 8.000 YNG per accedere al Club Silver, vale a dire € 1.200. Leggi l’approfondimento per saperne di più

Prepara il tuo 2025 su Young Platform!

Non perdere l’occasione di sfruttare al massimo le Gemme e i vantaggi dei Club prima dei cambiamenti. Iscriviti subito, usa le Gemme accumulate e preparati a competere e vincere. Il 2025 su Young Platform sarà un anno pieno di opportunità!

Generazione Z e il fenomeno dei Neet: cause e conseguenze

Generazione Z e il fenomeno dei Neet: cause e conseguenze

Sempre più giovani della Generazione Z diventano Neet (not in education, employment or training). Scopri le cause e le possibili conseguenze del fenomeno

Il modo in cui i Gen Z si approcciano al mondo del lavoro è totalmente diverso rispetto a quello delle generazioni precedenti. Tuttavia, la crescita dei cosiddetti Neet, ovvero di chi decide di non dedicarsi a percorsi di istruzione, lavoro o formazione, preoccupa le istituzioni. Quanti sono i Neet in Europa? Sono in crescita rispetto agli anni passati? Cosa spinge i più giovani a fare questa scelta?

In questo articolo, attraverso un’analisi dei dati più recenti sulla disoccupazione, cercheremo di fornire un quadro completo della situazione.

Cosa significa NEET?

L’acronimo “Neet” (dall’inglese Neither in Employment nor in Education and Training) coniato dal Ministero dell’Interno del Regno Unito nel 1986, viene oggi utilizzato per indicare i giovani compresi tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in un percorso di formazione.

Come si può intuire dal significato dell’acronimo Neet, si tratta di una categoria ombrello, sotto la quale sono comprese situazioni e persone le cui caratteristiche sono molto diverse tra di loro. In ogni caso, sopratutto negli ultimi anni, è emerso che le problematiche che affliggono questa categoria di giovani, spesso contemporaneamente, sono principalmente tre: scoraggiamento, emarginazione e disoccupazione.

Un fenomeno in crescita

Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), nel 2022 quasi un quarto dei giovani (23,5%) nel mondo era Neet, un dato superiore ai livelli pre-pandemia. Perciò è probabile che il Covid-19 abbia contribuito ad aumentare il numero di giovani ai margini del sistema educativo e occupazionale.

Ma la pandemia ha generato o “soltanto” intensificato un fenomeno già in crescita? Secondo l’ILO più la seconda, dato che i membri della generazione Z potrebbero essersi scoraggiati dopo aver perso, per qualche mese, l’opportunità di viaggiare all’estero o di lavorare fisicamente all’interno delle aziende. 

Secondo l’ILO, è cruciale intensificare gli sforzi per ridurre i tassi di Neet giovanile, poiché quasi 289 milioni di giovani sono esclusi dal mondo del lavoro e dello studio, con un impatto duraturo sul loro futuro economico e professionale.

Per avere un quadro completo sulla questione, però, possiamo analizzare la situazione descritta da Eurostat. Secondo l’ufficio statistico dell’Unione europea, la media UE dei Neet si aggira intorno all’11%. In Italia questa categoria trova maggior riscontro nella fascia compresa tra i 25 e i 29 anni di età, dove i Neet sono il 25,2%, percentuale che poi si riduce per gli scaglioni successivi: 21,5% tra i 20 e i 24 anni e 10,1% tra i 15 e i 19 anni.

Le categorie di NEET

Dopo aver compreso quanti sono effettivamente i Neet in Italia e come sono suddivisi, è il momento di cercare di comprendere i motivi principali che portano i giovani a rientrare all’interno di questa condizione. Per farlo ci viene in soccorso una ricerca svolta da Intesa San Paolo in collaborazione con l’università LUISS, che mette in evidenza le tipologie di Neet più comuni.

Una delle principali cause che porta i cittadini italiani a non intraprendere un percorso di studi o lavorativo è causato dalla dispersione scolastica, vissuta principalmente da individui maschi in età compresa tra i 15 e i 19 anni. Una grande percentuale di questi non porta a termine gli studi e, al contempo, non esplora il mondo del lavoro, rimanendo nel limbo.

Anche tante giovani madri vanno in contro allo stesso destino. Si tratta, generalmente, di ragazze single di età compresa tra i 25 e i 29 anni, che non possiedono o non cercano un lavoro. Un’altra categoria molto popolosa è quella delle giovani ventenni che svolgono lavoretti: sono generalmente ragazze single, tra i 20 e i 24 anni, possiedono un titolo di studio secondario, sono impiegate in lavori temporanei e non trovano occupazioni stabili.

Infine ci sono, probabilmente, le due categorie che vivono con maggior disagio e disillusione la condizione di Neet. Gli scoraggiati: giovani di età compresa tra i 22 e i 27 anni che hanno frequentato gli ultimi anni di formazione in lockdown, vivendo una difficile transizione tra scuola e lavoro. E i “troppo qualificati.” Individui di età compresa tra i 20 e i 29 anni, disoccupati e spesso in attesa della prima occupazione, in possesso di un titolo di studio elevato, disponibili al lavoro, ma che non trovano corrispondenza tra le loro competenze e quelle richieste dal mercato del lavoro.

Perché ci sono sempre più Neet?

La vita da Neet non sempre implica una visione negativa del futuro. Secondo quanto emerso dalla ricerca di Eurostat molti giovani scelgono volontariamente di rientrare in questa condizione, rivendicando il loro spazio di “attesa” fino a quando non trovano un lavoro che sia in linea con le loro aspettative di sicurezza e appagamento

In alcuni casi quest’idea scaturisce da un sentimento crescente di disillusione nei confronti della cosiddette corporate fra i giovani, che vedono le grandi aziende come sfruttatrici dei lavoratori. Questo rifiuto del tradizionale “corporate life” si riflette anche sui social media, dove l’hashtag #corporatelife è utilizzato per esprimere l’insoddisfazione verso le dinamiche lavorative moderne.

Alcuni giovani preferiscono, quindi, rifiutare lavori ritenuti alienanti e attendere opportunità che considerano più significative. Laurie Cure, manager della società di consulenza Innovative Connections, sostiene che questa generazione, avendo vissuto periodi di instabilità economica, preferisce lavori che offrano sicurezza e soddisfazione personale. Essere Neet, in questo contesto, non significa evitare il lavoro, ma cercare quello giusto e sufficentemente appagante. Questo atteggiamento riflette un cambiamento significativo nella percezione del lavoro: non più solo un mezzo di sostentamento, ma un elemento che deve avere un significato intrinseco e positivo per l’individuo.

Effetti a lungo termine e criticità

Sebbene per molti giovani la scelta di essere Neet possa sembrare una ribellione positiva verso un sistema lavorativo insoddisfacente, ci sono anche delle criticità da considerare. Gli esperti di carriera avvertono che rimanere disoccupati per troppo tempo può avere effetti negativi a lungo termine, limitando le opportunità future di inserimento nel mercato del lavoro e riducendo le competenze professionali acquisite. Inoltre, in un mercato sempre più competitivo, periodi di inattività prolungata possono rappresentare un ostacolo per ottenere un’occupazione stabile.

Nonostante ciò, per molti giovani della Generazione Z, aspettare l’opportunità giusta è preferibile rispetto ad accettare un lavoro che non li soddisfi o che li renda infelici. La pandemia ha accentuato l’importanza della salute mentale e del benessere personale, e per questa nuova generazione, un lavoro deve anche garantire qualità di vita e soddisfazione. Questo nuovo approccio al mondo del lavoro riflette cambiamenti culturali profondi, che mirano a una visione più umana e appagante dell’occupazione.


Automatizza la crescita delle tue crypto: sono arrivati gli acquisti ricorrenti per lo Staking

acquisto ricorrente staking

Con la funzionalità dell’acquisto ricorrente su Staking, puoi automatizzare il tuo percorso di accumulo, semplificare la gestione delle tue risorse e massimizzare le ricompense nel tempo.

Diciamocelo: nessuno ama stare con le mani in mano mentre il mercato moltiplica le sue teste peggio di un’idra. E se il Bull Market è seducente e letale come il canto delle sirene, offre anche opportunità per chi sa tenere i piedi per terra e giocare d’astuzia.  

In questa fase, acquistare in modo ricorrente e bloccare le tue crypto in staking è come una fusione Goku-Vegeta: da una parte continui ad accumulare, diluendo il rischio grazie a un prezzo di carico mediato; dall’altra, fai fruttare subito quello che hai con nuove ricompense sotto forma di token. E quei token extra? La vera ciliegina sulla torta: li puoi rivendere quando pensi che il mercato abbia raggiunto il suo massimo, oppure puoi conservarli, perché credi più nel progetto che li emette che nelle tue capacità di trader.

E poi c’è il Bear Market, il grande spauracchio. Qui la scena cambia: il mercato diventa noioso, lento, quasi soporifero. È il momento in cui molti mollano, dimenticandosi che è proprio in questa fase che si fanno gli affari migliori. Prezzi bassi, grandi opportunità – ma quanta pazienza serve! Lo staking, nel frattempo, continua a macinare risultati silenziosi, creando quella base di token che ti darà una marcia in più quando il mercato tornerà a ruggire.

Veloce ripasso: i cicli di mercato

Per chi è nuovo qui, facciamo un veloce ripasso: il mercato è ciclico e si muove attraverso quattro fasi principali: accumulazione, rialzo, distribuzione e ribasso. Fin qui tutto chiaro, no? Ora, come suggerisce il nome, l’accumulazione è una fase diversa rispetto al rialzo, quindi potrebbe sembrare controintuitivo continuare ad accumulare durante un mercato in crescita. Eppure, non è così folle come sembra.

Durante una fase di rialzo, molti tendono a comprare spinti dalla cara vecchia FOMO (la paura di restare fuori). E qui entra in gioco la strategia: seguire un piano di accumulo, può essere sorprendentemente sensato. Perché? Perché, volente o nolente, finirai per comprare sia nei momenti di picco sia nei momenti di respiro del mercato. Il risultato? Ti ritroverai con un prezzo medio più ragionevole di quanto immagini.

Lo staking nella fase di accumulazione

Ovviamente, la fase di accumulazione vera e propria arriva dopo il ribasso, quando i prezzi si sono stabilizzati. Ed è lì che entrano in scena i tuoi due migliori alleati: l’acquisto ricorrente e lo staking. Con loro dalla tua parte, puoi costruire solide fondamenta per affrontare le prossime fasi del mercato. E alla fine, il tempo sarà dalla tua parte.

L’acquisto ricorrente delle altcoin nel mercato al rialzo

C’è un altro aspetto che spesso passa inosservato. Se Bitcoin è il re indiscusso della foresta, Ethereum è la pantera nera. Quando il mercato fa schifo, queste sono le creature che andiamo a cacciare nel nostro safari finanziario. Le altcoin, invece, tendono a rimanere nell’ombra. E non a caso: è complicato capire quali di loro sopravviveranno a un mercato ribassista, a meno che non abbiano già dimostrato di averne superato uno indenni. 

Infatti, nel grande calderone delle altcoin troviamo di tutto: dai progetti solidissimi che sembrano avere le carte in regola per durare nel tempo, a quelle che possiamo definire vere e proprie “crypto stagionali”. Queste ultime vivono un momento di gloria, magari proprio durante una fase rialzista, per poi svanire lentamente o arrancare quando il mercato si fa più duro, incapaci di riprendersi davvero dopo un bear market.

È una dinamica quasi naturale: le altcoin stagionali catturano l’entusiasmo e la FOMO durante i picchi, ma senza fondamenta solide finiscono per diventare meteore. È proprio per questo che, in un Bull Market, è importante saper distinguere tra chi sta costruendo qualcosa di concreto e chi sta solo cavalcando l’onda del momento. Perché, nel lungo termine, è la qualità a fare la differenza. 

Quindi, dove voglio arrivare? Quando si parla di altcoin solide (non di meteore), il mercato rialzista offre una finestra per valutare le altcoin che hanno le ossa forti. Perché? Perché in una fase rialzista le altcoin che sono qui per restare iniziano già a muoversi insieme ad Ethereum. È quindi più semplice individuarle.

Qui entra in gioco l’acquisto ricorrente, un’alternativa interessante al semplice “compro e vendo subito”. Combinato con lo staking (disponibile solo per alcune altcoin), permette di sfruttare il momento rialzista senza dover per forza puntare tutto su un trade veloce. Ti dà la possibilità di ottenere ricompense mentre il mercato continua a salire, amplificando il tuo potenziale ritorno. Ma occhio al picco. Valuta bene quando è il momento di uscire.

Ma veniamo al dunque: come si fa?

È più semplice di quanto pensi. Scegli la frequenza che preferisci – giornaliera, settimanale o mensile – e seleziona l’importo che vuoi destinare allo staking. Fatto questo, i tuoi fondi verranno automaticamente convertiti in criptovalute dal tuo portafoglio euro e messi in staking con la frequenza che hai stabilito. Ogni operazione creerà un nuovo stake. Et voilà, missione compiuta. Facile, no?

Piccola postilla: ricorda che il mercato è volatile e che il prezzo delle criptovalute può variare, quindi il numero di token acquistati cambierà ad ogni acquisto ricorrente, in base al valore della criptovaluta al momento dell’esecuzione dell’ordine.  

Altri vantaggi?

  • Diversificazione: non puntare tutto su una singola criptovaluta. Distribuire i tuoi fondi su più asset riduce i rischi e aumenta le tue possibilità di successo.
  • Disciplina: se tendi a essere poco costante o a farti prendere dall’emotività del mercato, questo metodo è un’ancora di salvezza. Ti garantisce un approccio regolare senza doverci pensare ogni volta.

In fondo, tutto si riduce a una verità semplice: il mercato è ciclico, ma il successo è per chi non molla, che sia in un rally sfrenato o in una calma piatta. Resta in gioco, gioca d’anticipo e, soprattutto, non farti incantare dai fuochi d’artificio. 

Satoshi approverebbe.

5 regali di Natale per appassionati di criptovalute

5 regali di Natale per appassionati di criptovalute

Cerchi idee regalo per questo Natale? Ecco una lista di oggetti e pensieri a tema criptovalute. Per accontentare i gusti di tutti!

Il Natale è alle porte! Da un lato ci sono quelli che già a Ferragosto hanno pianificato con precisione maniacale i loro regali di Natale. Dall’altro ci sei tu che stai per entrare nel panico e rischi di comprare l’ultimo bagnoschiuma Tesori d’Oriente rimasto al centro commerciale. Young Platform è qui con la lista definitiva di idee regalo di Natale per appassionati di criptovalute!

1. BTC è per sempre

Secondo il 97% degli italiani il regalo perfetto per Natale è…Bitcoin. Ok, ci siamo inventati questa percentuale ma d’altronde il valore di Bitcoin è sempre cresciuto nel tempo. Insomma chi è che non vorrebbe ricevere un regalo così?


Se, invece, pensi che i migliori regali siano le esperienze da condividere, puoi utilizzare Bitcoin per esplorare il mondo crypto insieme alla persona che ami, alla tua gym sister o in compagnia di quel tuo lontano zio con cui non sai mai di cosa parlare.

Regala Bitcoin!

2. A Natale siamo tutti più… colti!

A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai, tipo leggere un libro. Le vacanze sono il momento perfetto per rallentare e dedicarsi a scoprire la storia di Ethereum accanto al camino. I libri sulle criptovalute e sulla blockchain sono tantissimi, e possono essere interessanti per ogni tipo di utente. Potresti regalare il libro di Laura Shin “The Cryptopians” ai tuoi amici appassionati di tecnologia e trame intriganti, mentre per i tuoi parenti meno esperti scegliere come regalo “Mamma ho comprato Bitcoin” di Lorenzo Primiterra

3. Con un wallet vai sul sicuro

Se non hai ancora trovato l’idea regalo natalizia giusta per un appassionato di criptovalute potresti considerare l’acquisto di un hardware wallet. Gli hardware wallet sono portafogli digitali sotto forma di chiavette USB che permettono di conservare offline le criptovalute e gli NFT. Anche se potrebbe sembrare un regalo più adatto ad utenti esperti, in realtà gli ultimi modelli di hardware sono molto semplici da configurare e utilizzare. I marchi più famosi che producono questo tipo di wallet sono Ledger e Trezor. Se conosci un hodler accanito, potrebbe apprezzarlo!

4. Fai una donazione in criptovalute

Esistono molte Onlus che danno la possibilità di fare una donazione in criptovalute, anche a nome di un’altra persona. Per un regalo di immenso valore! 

Tra le più note organizzazioni ad accettare donazioni in crypto, grazie a Young Platform, ci sono Save the Children e EMERGENCY che, attraverso i loro programmi, sostengono rispettivamente i bambini che vivono in zone di conflitto e le vittime di quest’ultimo.

Supportando i pagamenti via blockchain, questi enti permettono una raccolta tracciabile e senza confini verso paesi dove i servizi finanziari sono spesso carenti o costosi. Puoi inviare criptovalute direttamente dall’app di Young Platform, processando un trasferimento all’address che trovi sulle pagine (linkate qui sopra) delle organizzazioni citate.

Dona in crypto, la guida completa

5. Oh, oh, oh! Una nevicata di gadget crypto

Se sei ancora a corto di idee, prova a pensare cosa vorresti che regalassero a te a Natale.

Pandoro o panettone? Gadget di Bitcoin o di Ethereum? Bel dilemma! Ecco la soluzione che unisce tutti. Di qualunque squadra sia il destinatario, non passerà sicuramente inosservato!

5 regali di Natale per appassionati di criptovalute

Ti manca la fantasia e pensi di ricorrere al vecchio trucco della zia regalando calzini? Mantieni la tradizione viva, ma stilosa, con delle calze a tema crypto

5 regali di Natale per appassionati di criptovalute

Ti sei fatt* un’idea? Ora non ti resta che scegliere il miglior regalo di Natale crypto per i tuoi amici e parenti!