Tassazione criptovalute: tutto sulla normativa in vigore in Italia nel 2023 

tassazione criptovalute

Cosa dice la prima legge in Italia sulla tassazione delle criptovalute? Tutte le novità e come funziona la dichiarazione

La tassazione sulle criptovalute in vigore in Italia dal 2023 è tra le novità più importanti nel settore. La regolamentazione è iniziata in parallelo con il MiCA europeo e con la Legge di Bilancio nazionale, facendo sempre maggiore chiarezza sulla definizione delle crypto e le relative tasse. Un notevole passo avanti a favore dell’adozione.

Prima del 2023, non era mai stata fornita alcuna definizione a livello legislativo dal governo, tanto meno delle direttive. Il campo era in mano all’Agenzia delle Entrate e alle libere interpretazioni dei vari professionisti. L’unica opzione temporanea fornita dall’AdE con una risoluzione ad hoc era quella di considerare le criptovalute come valute estere, all’interno della dichiarazione dei redditi. Tuttavia, se si conosce la tecnologia blockchain, è chiaro che le crypto non hanno confini o sedi, dunque non possono essere definite “estere”. Da quest’anno finalmente questo paradosso cessa di esistere. Dunque, come vengono considerate dal fisco? In questa guida faremo luce su tutte le informazioni utili riguardanti la tassazione delle criptovalute in vigore in Italia nel 2023. 

Tassazione criptovalute: la definizione fiscale

La principale novità sulla tassazione delle criptovalute è la definizione di queste ultime. La parola chiave della legge di Bilancio infatti è cripto-attività. Con questo termine ombrello si è scelto di includere nella definizione e regolamentazione non solo le criptovalute, ma anche tutti i token e le altre attività basate su blockchain, compresi gli NFT. Al momento si parla di currency token (stablecoin e CBDC), utility token, NFT e security token, tuttavia sono concetti ancora da chiarire con le normative attuative.

Citando la Legge, per cripto-attività si intende: “rappresentazione digitale di valore o di diritti che possono essere trasferiti e memorizzati elettronicamente, utilizzando la tecnologia di registro distribuito o una tecnologia analoga”.

Vediamo nei prossimi paragrafi tutte le implicazioni di questa definizione.

Tassazione criptovalute: l’imposta sulle plusvalenze e altri proventi

Andiamo subito alle questioni di maggiore impatto nella vita di tutti i giorni: il pagamento delle imposte. Quando avviene, e a quanto ammonta?

L’imposta si applica alle plusvalenze e altri proventi realizzati durante l’anno fiscale oltre i 2000€, con un’aliquota del 26%.

Qui il passaggio della legge: “le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso o cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attivita’, comunque denominate, non inferiori complessivamente a 2.000 euro nel periodo d’imposta.”

Chiariamo i concetti di base per i meno esperti sulla tassazione delle criptovalute, facendo alcune doverose precisazioni.

Le plusvalenze e minusvalenze sono rispettivamente i profitti e le perdite realizzati tramite la permuta di criptovalute, ossia la conversione da cripto-attività a valuta fiat o diverso tipo di cripto-attività. 

Non rientrano tra le attività fiscalmente rilevanti:

  • Conversioni da cripto-attività a cripto-attività dello stesso tipo, ad esempio da BTC a ETH. Infatti: “Non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante  la  permuta  tra  cripto-attivita’ aventi eguali caratteristiche e funzioni

Rientrano tra le attività fiscalmente rilevanti:

  • Conversioni da cripto-attività a fiat anche senza prelevare queste ultime
  • Conversioni da cripto-attività a fiat su qualunque exchange o wallet sia italiano che estero
  • Conversioni da cripto-attività di un tipo a cripto-attività di un altro, ad esempio acquisti o vendite di NFT con criptovaluta.
  • Acquisti di beni o servizi con cripto-attività. 

Riguardo le minusvalenze, in particolare, queste vanno algebricamente sommate alle plusvalenze, ma possono anche essere scorporate sui periodi successivi, ma solo se di importi superiori ai 2000€ e non oltre il quarto periodo. 

Inoltre è ancora da definirsi se considerare minusvalenze le perdite non dovute all’andamento di mercato, quali: smarrimento di chiavi private, frodi, attacchi informatici o fallimenti di exchange o altri servizi in cui i fondi non sono stati restituiti agli utenti.

La legge inerente la tassazione delle criptovalute parla delle plusvalenze, ma anche di “altri proventi” o “redditi diversi di natura finanziaria”. Con queste parole si indicano operazioni come staking, yield farming, lending, airdrop, cashback, che rientrano nel calcolo delle plusvalenze imponibili con gli stessi criteri. Secondo una possibile interpretazione anche il mining costituirebbe “reddito diverso”. Tuttavia questa attività potrebbe anche essere considerata cessione a titolo oneroso: si attendono chiarimenti.

Tornando alla normativa sulla tassazione delle criptovalute, l’aliquota è rimasta invariata al 26% e viene applicata al totale delle plusvalenze e degli altri proventi annuali.

Prima della tassazione: come funziona la dichiarazione

Mettiamo le cose in chiaro: rimane l’obbligo di dichiarare le proprie cripto-attività, in modo da consentire il monitoraggio fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ma come funziona?

Si compila sempre il quadro RW, dove si specifica il valore iniziale delle cripto-attività e quello finale al 31/12. Nel caso di plusvalenze, si compila anche il quadro RT con il metodo LIFO, ossia assumendo che le ultime unità acquistate siano le prime ad essere state vendute.

Sulle fonti da consultare per determinare il valore delle cripto-attività o sulle modalità di calcolo, non c’è menzione nel testo della legge, che raccomanda solamente di utilizzare dati certi e precisi. Attenzione: in caso il contribuente non specifichi il costo iniziale delle cripto-attività, questo sarà considerato pari a zero, aumentando quindi significativamente il calcolo delle plusvalenze.

Per dichiarare crypto di anni precedenti a quello interessato, il valore da considerare è quello al 1 gennaio dell’anno in corso. 

Per quanto riguarda invece acquisti di cripto-attività per successione (eredità) o donazione, si assume come valore iniziale quello dichiarato o trasmesso.

Riguardo il valore delle cripto-attività, mancano specifiche su come considerare quello degli NFT.

Un punto molto interessante è quello sul regime di risparmio amministrato: la normativa include la possibilità agli exchange e servizi simili residenti in Italia di diventare sostituti d’imposta, il che solleverebbe i loro utenti dal compito della dichiarazione. Anche su questo tema sono necessari diversi chiarimenti da parte delle istituzioni.

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Come fare la dichiarazione nel 2023?

Arriviamo alle questioni urgenti: che fare quest’anno? 

Innanzitutto, la legge è entrata in vigore dal 1° gennaio 2023, tuttavia specifica che la dichiarazione dei redditi del 2022 va compilata quest’anno secondo le regole precedenti, ossia considerando le criptovalute come valute estere, e che questa dichiarazione è obbligatoria. Le nuove norme si applicheranno invece durante le pratiche del 2024 sui redditi del 2023.

Come mettersi in regola per gli anni precedenti

Se quest’anno ti trovi per la prima volta a dichiarare le tue cripto-attività, o hai saltato qualche anno, hai l’occasione di dichiarare anche quelle detenute durante gli anni precedenti al 2022 presentando un’“istanza di emersione” tramite l’apposito modello. Naturalmente per mettersi in regola è richiesto il versamento di una mora, ma questa è ridotta grazie alla sanatoria e dipende da alcune condizioni.

  • Non avevi compilato la dichiarazione e non avevi realizzato plusvalenze – la  sanzione ammonta al 0,5% annuo calcolato sul valore delle cripto-attività non dichiarate, per ogni anno non dichiarato. 
  • Non avevi compilato la dichiarazione e avevi realizzato plusvalenze – in questo caso si paga sia la sanzione per la mancata dichiarazione che quella sul mancato pagamento delle imposte: 0,5% + 3,5% annuo sul valore delle cripto-attività detenute al termine di ciascun anno oppure al momento della cessione.

Attenzione però: queste sono le misure imposte dal fisco, che non escludono eventuali procedure penali.

La sanatoria in ogni caso è al vaglio di costituzionalità poiché di fatto se la legge è in vigore dal 2023, non potrebbe essere retroattiva per il 2022.

Novità: l’imposta di bollo

La novità più criticata sulla tassazione delle criptovalute è sicuramente il versamento del bollo del 2 per mille sul totale detenuto in cripto-attività, in quanto trova scarsa giustificazione. Al momento sappiamo solamente che la prima scadenza è per il 30 giugno 2024.

La rivalutazione e imposta sostitutiva del 14% 

La nuova norma sulla tassazione delle criptovalute prevede anche l’affrancamento (o rivalutazione) delle cripto-attività, da richiedere entro il 30 Settembre 2023

Questo significa che è possibile dichiarare il valore di ogni cripto-attività al 1° gennaio 2023 invece che alla data effettiva di acquisto e versare un’imposta sostitutiva del 14% in 3 rate annuali invece che il 26%. In questo caso però le minusvalenze non si potranno dedurre, ma verranno considerate solo le plusvalenze per calcolare l’imponibile.

Questa opzione può essere conveniente per gli early adopters, ossia coloro che hanno acquistato criptovalute diversi anni fa, le hanno conservate e hanno realizzato un elevato guadagno durante il 2023. In questo caso la rivalutazione ridurrebbe le plusvalenze e di conseguenza anche le imposte dovute.

L’onere di prova

Queste sono le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio. A questo punto potrebbero sorgere diverse domande.

Ad esempio: come fa l’Agenzia delle Entrate, allo stato dell’arte, a verificare che le attività dichiarate corrispondono al vero?

Attualmente, non ha risorse sufficienti per farlo, tuttavia è necessario prepararsi a questa eventualità. L’”onere di prova”, ossia a carico di chi sia il dovere di dimostrare l’autenticità di quanto dichiarato, non è ancora specificato dalla legge. 

Al momento, inoltre, gli exchange sono obbligati a richiedere la verifica dell’identità (KYC) e a fornire alle autorità dati sugli utenti a fini di antiriciclaggio e prevenzione di attività criminali, perdipiù con la nuova direttiva europea gli exchange saranno obbligati a fornire dati sulle transazioni degli utenti anche alle autorità fiscali.

Queste informazioni potrebbero comunque essere incomplete per quanto riguarda operazioni che esulano dagli exchange e altri servizi centralizzati. Di conseguenza, può essere conveniente preparare delle dimostrazioni in anticipo. Screenshot, ricevute e reportistica possono aiutare in caso di richieste di approfondimento o multe.

Cosa cambia, cosa resta uguale e i punti da definire

La regolamentazione è appena nata e si sta formando: facciamo dunque un riepilogo delle novità per il 2023 e a che punto siamo sulla tassazione delle criptovalute.

Cosa resta uguale

Ci sono alcuni punti fermi che ci portiamo dagli anni scorsi: 

  • l’aliquota del 26% (eccetto in caso di rivalutazione)
  • l’obbligo di dichiarazione

Cosa cambia

I cambiamenti sono numerosi:

  • Viene meno l’assimilazione alle valute estere
  • La definizione di cripto-attività
  • La definizione di “altri proventi”
  • La definizione approfondita di plusvalenze
  • La plusvalenza minima fiscalmente rilevante di 2000€
  • La sanatoria per gli anni precedenti
  • Il pagamento dell’imposta di bollo
  • La possibilità di rivalutazione

Cosa resta da definire

Nel corso dei mesi alcuni punti sono stati interpretati da diversi professionisti, ma ci sono ancora numerose questioni da approfondire da parte della legge.

  • Se la sanatoria sia obbligatoria, in quanto la legge non può essere costituzionalmente retroattiva.
  • L’inquadramento del mining
  • Se le cripto-attività sono da includere nell’ISEE
  • Quali valori dichiarare per gli NFT
  • Di chi sia a carico l’onere di prova
  • Come gli exchange possano diventare sostituti d’imposta
  • Se considerare minusvalenze i fondi perduti per fallimenti di servizi, frodi o smarrimento di chiavi private
  • Le definizione delle categorie di cripto-attività e di conseguenza quali sono le permute imponibili

Tassazione criptovalute Italia 2023: come prepararsi

Di seguito, alcune cose che puoi fare per gestire al meglio il monitoraggio delle tue cripto-attività:

  • Pianifica le tue vendite: se prevedi di vendere criptovalute o realizzare altro tipo di plusvalenze, puoi farlo in modo strategico per evitare che l’impatto fiscale azzeri i tuoi profitti.
  • Scarica ricevute ed estratti conto: dalla tua banca o servizio di pagamento in fiat puoi richiedere le ricevute di bonifici o pagamenti verso exchange ed altri servizi crypto.
  • Scarica i report e cronologia delle transazioni: ottieni i report da ogni piattaforma crypto che utilizzi, quindi exchange, wallet e servizi CeFi. Young Platform fornisce un Report Fiscale che considera la tua attività sia sull’exchange che su Metamask. 
    NB: Archivia tutto con cura in modo da ritrovare questi documenti e prove in futuro.
  • Consulta un professionista: se non sei sicur* di come gestire la tassazione delle criptovalute, rivolgiti a un commercialista o a un consulente fiscale esperto in materia. Loro sapranno guidarti attraverso il processo e assicurarsi che tu rispetti tutte le norme fiscali.

Seguiremo i prossimi sviluppi e terremo questo articolo aggiornato. Intanto, questo è tutto quello che devi sapere sulla legge in Italia per la tassazione delle criptovalute nel 2023.

Il significato di “Open Source” per le blockchain: decentralizzazione e trasparenza

Open Source: il significato nella blockchain

Chi dice “blockchain” dice “open source”. Ma qual è il significato di questo termine che descrive uno degli ideali più importanti del mondo crypto?

Qual è il significato di “open source” e perché viene associato alla blockchain? Il termine in informatica descrive un metodo di sviluppo dei software, in cui il codice sorgente (che contiene tutte le istruzioni di un programma) è “aperto” ovvero consultabile e riutilizzabile da chiunque. 

Le blockchain e le dapp costruite sopra sono quasi sempre open source. Questa caratteristica rende i prodotti del mondo crypto trasparenti, liberi, decentralizzati e modificabili da tutti e perciò coerenti con i principi di “partecipazione” che il Web3 intende rappresentare. Scopri il significato di open source nella blockchain e la storia del termine in questo articolo.

Che cosa significa open source? Il significato e la storia del termine

Per comprendere a pieno il significato di open source nella tecnologia blockchain è necessario prima dare una definizione generale. Un programma open source non è altro che un codice informatico progettato per essere accessibile pubblicamente.

Non è un concetto o un termine nuovo; già dagli anni ‘50 i primi che hanno  gettato le fondamenta di internet e costruito i primi protocolli per le telecomunicazioni lo hanno fatto con l’idea di aprire le proprie ricerche a chi voleva contribuire. 

L’Advanced Research Projects Agency Network (ARPANET), diventata in seguito la base di internet che tutti conosciamo e utilizziamo, sosteneva un processo di lavoro libero, che promuove  la condivisione di revisioni e feedback tra sviluppatori e utenti. Così “open source” è diventato un termine che indica un vero e proprio metodo di lavoro

Perciò il significato di open source nella tecnologia blockchain (e non solo) è proprio questo: un approccio allo sviluppo di software decentralizzato e collaborativo che si basa sul meccanismo della peer review. Ovvero su revisioni condotte da altri sviluppatori o dagli utenti. Questo metodo di lavoro promuove la trasparenza perché tutti possono vedere con i propri occhi il lavoro svolto, nonché la collaborazione per un obiettivo comune dato che chiunque può accedere e suggerire modifiche al codice sorgente.

Alcuni esempi di programmi open source nella blockchain

Il codice open source è uno dei principi cardine della blockchain, e senza questa caratteristica, l’intera tecnologia perderebbe di significato. Fin dalla sua nascita la blockchain e di conseguenza le criptovalute hanno condiviso l’ideale che questo metodo di lavoro incarna. 

Lo stesso codice di Bitcoin, è open source. Ethereum ha introdotto gli smart contract, e quindi la possibilità di creare applicazioni decentralizzate (dapp), consentendo a tutti gli utenti di accedere al suo codice. Anche le dapp che potresti aver già utilizzato sono spesso copie di altre applicazioni alle quali vengono apportate alcune modifiche, attraverso il codice. L’esempio più lampante in questo senso è Sushiswap, un’exchange decentralizzato costruito modificando il codice sorgente di quello che è oggi il suo principale competitor: Uniswap. E infine i fork, che sono per definizione delle copie di altre blockchain, non esisterebbero se il mondo crypto non si basasse su programmi open source.

Ecco dunque il significato di open source nella tecnologia blockchain. Un aggettivo che descrive progetti, prodotti e applicazioni costruite secondo i principi di scambio aperto, partecipazione collaborativa, trasparenza e sviluppo orientato alla comunità. Questo metodo di sviluppo condivide gran parte dei principi cardine della tecnologia blockchain, in particolare quello della trasparenza e della decentralizzazione.

Tassazione TFR: guida al calcolo delle imposte sulla liquidazione

Tassazione TFR: guida al calcolo delle imposte sulla liquidazione

Guida al calcolo della tassazione del TFR: spiegazione ed esempio

Come funziona la tassazione del TFR e con quale calcolo si può trovare? Se sei alle prime armi con contratti di lavoro e contributi, forse non sai che quando decidi di incassare il TFR ovvero il “Trattamento di Fine Rapporto” devi pagare delle tasse. Se invece lo stai accumulando già da qualche anno, può esserti d’aiuto leggere questa breve guida al calcolo della tassazione TFR!

Cos’è il TFR e come si calcola

Prima di addentrarci nel calcolo della tassazione TFR, chiariamo innanzitutto cosa si intende per “Trattamento di Fine Rapporto”. In pratica è una somma di denaro che viene riconosciuta a tutti i lavoratori dipendenti alla risoluzione di un contratto di lavoro (sia a tempo determinato che indeterminato). 

IL TFR viene chiamato anche “liquidazione”, “buonuscita” o “retribuzione differita” ed è un compenso erogato con l’ultima busta paga solo alla fine del rapporto lavorativo che sia in caso di dimissioni che di licenziamento o pensionamento.

Per il calcolo della tassazione TFR è indispensabile conoscere l’importo della liquidazione. Il primo passo da fare per trovare questo valore è dividere la propria RAL (retribuzione annua lorda) per 13,5. A questo punto bisogna aggiungere: 

  • il coefficiente di rivalutazione complessivo che corrisponde al 75% dell’indice di inflazione calcolato dall’ISTAT. 
  • Un tasso fisso dell’1,5%. 

Calcolo tassazione TFR: i fattori da cosa considerare 

Il calcolo della tassazione del TFR dipende da diversi fattori come l’ammontare accumulato dal lavoratore ma anche “dove” è stato conservato nel corso del rapporto lavorativo. 

Quando si inizia un nuovo impiego, con la firma del contratto, viene chiesto al lavoratore se intende far maturare il TFR in azienda o destinarlo a un fondo pensione. Questa scelta dipende dalle considerazioni personali di ciascuno dal momento che esistono pro e contro per entrambe le opzioni. In ogni caso questo influenza il calcolo della tassazione TFR come vedremo nell’esempio. 

Un altro aspetto da considerare è un eventuale anticipo del TFR, i lavoratori del settore privato a certe condizioni possono richiedere una quota della loro liquidazione prima della risoluzione del rapporto per far fronte a spese mediche, all’acquisto della prima casa, alla nascita di un figlio. 

Tassazione TFR: il calcolo con un esempio

La tassazione TFR  viene imposta nell’ultima busta paga del dipendente. Tornando ai casi citati in precedenza, se il lavoratore ha mantenuto l’importo in azienda la tassazione prevista va dal 17% fino al 23% (per le imprese con più di 50 dipendenti). Se invece il TFR è stato maturato in un fondo pensione, la tassazione va dal 9% al massimo del 15%

Per chi ha chiesto un anticipo, il calcolo della tassazione TFR è più complesso. La tassazione arriva al 23% per chi ha usato la liquidazione per comprare casa, al 15% se richiesto per spese mediche o motivi personali. In questo caso influiscono anche gli anni di lavoro maturati alla richiesta dell’anticipo. 

Per ricapitolare come si calcola la tassazione TFR, vediamo un esempio. 

TFR di 10.000€:

  • Se in azienda: l’importo finale già tassato varia da un massimo di 8.300€ (17%) a un minimo di 7.770€ (23%);
  • Se in un fondo pensione: l’importo finale già tassato varia da un massimo di 9.100€ (9%) a un minimo di 8.500€ (15%).

La tassazione TFR tuttavia tiene conto di diversi casi particolari, per questo è bene rivolgersi a dei professionisti per effettuare il calcolo della liquidazione in maniera precisa. 

Come si effettua il calcolo dello stipendio netto? Ecco la guida pratica

Calcolo stipendio netto: ecco come fare

Quanto guadagni davvero? Scopri come fare il calcolo dello stipendio al netto delle detrazioni fiscali e delle imposte sul reddito

Sai come effettuare il calcolo dello stipendio netto? Molto probabilmente conosci la tua retribuzione annua lorda, ovvero la RAL, ma sai realmente quanto guadagni, ovvero quanto denaro riceverai nel corso dell’anno? 

Conoscere il tuo stipendio netto è molto importante dato che parte del tuo salario verrà trattenuto dallo Stato attraverso le imposte sul reddito e le contribuzioni previdenziali. Questo calcolo ti permette di conoscere il denaro che hai a disposizione per affrontare le spese quotidiane e quanti soldi puoi dedicare ai tuoi investimenti. Scopri come si esegue il calcolo dello stipendio netto in questa guida!

Che cos’è lo stipendio netto?

Per scoprire come svolgere l’esatto calcolo dello stipendio netto è innanzitutto necessario capire di cosa stiamo parlando. Si tratta dell’importo effettivo che viene accreditato sul conto bancario di un lavoratore. Spesso il valore netto può discostarsi significativamente da quello lordo, che viene indicato sul contratto di lavoro o sulla lettera di assunzione. Per essere in grado di effettuare il calcolo è quindi indispensabile conoscere i fattori che influiscono sul suo valore finale, come spese e agevolazioni. 

Cosa influisce sul tuo stipendio?

Vediamo ora quali sono i principali fattori che influenzano il valore dello stipendio e impongono il calcolo del netto dal lordo: imposte sul reddito, contribuzioni previdenziali e le detrazioni fiscali.

  • Le detrazioni fiscali sono agevolazioni che riducono le imposte che un lavoratore deve pagare. Esistono diverse detrazioni fiscali comuni, come ad esempio quelle per i figli a carico, le spese mediche, l’acquisto di una casa o le spese per l’istruzione.
  • Le imposte sul reddito rappresentano l’importo che ogni lavoratore deve versare allo Stato in base alle aliquote fiscali stabilite. L’imposta sul reddito che devono pagare le persone fisiche si chiama IRPEF ed è progressiva, ovvero la sua aliquota varia in relazione all’ammontare del reddito imponibile. Ad esempio se il reddito imponibile di un lavoratore è inferiore a 15.000€ esso pagherà un’aliquota del 23% mentre se è compreso tra i 15.000€ e i 28.000 pagherà il 25% e così via.
  • Le contribuzioni previdenziali sono invece gli importi che il lavoratore deve obbligatoriamente versare all’INPS e che verranno, in parte, restituiti al lavoratore attraverso la pensione. Queste contribuzioni vengono solitamente trattenute direttamente dallo stipendio lordo prima del calcolo dello stipendio netto. Le percentuali delle contribuzioni previdenziali possono variare a seconda del paese e del regime previdenziale adottato, in italia, per i lavoratori dipendenti sono del 9,19%.

La procedura per calcolare lo stipendio netto

Ora che sai quali fattori devi considerare per il calcolo del proprio stipendio netto,  vediamo il procedimento “passo dopo passo”:

  1. Calcolare lo stipendio lordo: ovvero l’importo totale dello stipendio prima delle detrazioni fiscali e delle contribuzioni previdenziali. Questa è la RAL (retribuzione annua lorda) che hai concordato con il tuo datore di lavoro quando hai firmato il contratto.
  1. Determinare le contribuzioni previdenziali che devi pagare: ad esempio le assicurazioni sociali e i contributi pensionistici obbligatori e trovare di conseguenza il reddito imponibile.
  1. Calcolare l’imposta sul reddito (IRPEF) moltiplicando il reddito imponibile per l’aliquota: attraverso questa operazione si trovano le imposte lorde, a cui andranno poi sottratte le detrazioni fiscali. Ci sono anche altre imposte sul reddito sempre di questo tipo come l’IRPEF regionale e quello comunale. In questo articolo li tralasceremo per semplificare il procedimento.
  1. Identificare le detrazioni fiscali: è necessario raccogliere tutte le informazioni necessarie per determinare le detrazioni fiscali a cui hai diritto. Queste possono includere detrazioni per i figli a carico, spese mediche, interessi sui mutui o altre più specifiche previste dalla legislazione fiscale in vigore. Sottraendo l’ammontare totale di questi benefici dalle imposte lorde si individuano le imposte nette.
  1. Ricavare la retribuzione netta: sottraendo al reddito imponibile l’imposta netta e sommando eventuali bonus (ad esempio l’ex bonus Renzi di 100€ per i lavoratori che percepiscono un reddito inferiore ai 28.000€ ).

Calcolo stipendio netto: esempio pratico

Se non hai ancora compreso a pieno come effettuare il calcolo dello stipendio netto potrebbe essere utile un esempio pratico. Quanto denaro riceve effettivamente  un lavoratore che percepisce una RAL di 20.000 € e che possiede due figli a carico che gli garantiscono delle detrazioni fiscali per 2.000€ all’anno?

  1. Calcolo del reddito imponibile

Reddito imponibile = retribuzione lorda – contributi INPS a carico del dipendente (9,19%)

20.000€ – (9,19% x 20.000€) = 

20.000€ – 1.838€ = 18.162€

  1. Calcolo dell’imposta lorda (IRPEF)

25% di 18.162€ = 4.540,5€

  1. Calcolo dell’imposta netta = IRPEF – detrazioni fiscali

4.540,5€ – 2.000€ = 2.540,5€

  1. Stipendio netto = reddito imponibile – imposta netta + eventuali bonus

18.162€ – 2.540,5€ = 15.621,5€

Ora che sai quali sono i passaggi principali per effettuare il calcolo dello stipendio netto non ti resta che provare tu stesso in modo da assimilare bene il procedimento da svolgere. In questo modo, nel caso tu debba valutare un’offerta di lavoro, potrai sapere con esattezza quanto denaro riceverai sul tuo conto corrente.

FAQ: Salvadanaio 2.0

faq salvadanaio

Hai qualche dubbio o domanda sui nuovi Salvadanai? Ecco un riepilogo delle novità, dritto al punto!

Nell’annuncio ufficiale sul Salvadanaio trovi tutte le informazioni importanti, ma se hai perso qualche dettaglio o se ne vuoi di più, ecco un elenco di possibili domande e delle relative risposte. 

In cosa consiste la promozione sui Salvadanai?

Fino al 30 giugno gli acquisti tramite i Salvadanai personalizzati e tematici sono gratuiti: questo significa che non pagherai le commissioni di acquisto, sia per gli acquisti ricorrenti che per quelli unici effettuati per nutrire il Salvadanaio. 

Lo sconto non si applica ai Salvadanai singola valuta.

Se hai già uno sconto sugli acquisti, non è cumulabile.

Perché il saldo dei miei vecchi salvadanai è stato azzerato?

Per implementare i nuovi Salvadanai, è stato necessario apportare alcune modifiche ai Salvadanai esistenti.

Se avevi un Salvadanaio con associato un acquisto ricorrente attivo, il saldo messo da parte fino al 4 maggio 2023 è stato trasferito al Portafoglio Principale della rispettiva criptovaluta. Il Salvadanaio rimane attivo, così come l’acquisto ricorrente associato. Gli acquisti ricorrenti ripartiranno alla frequenza impostata.

Se avevi un Salvadanaio senza un acquisto ricorrente associato, il saldo totale del Salvadanaio è stato trasferito al Portafoglio Principale della rispettiva criptovaluta e il Salvadanaio è stato chiuso.

Cosa cambia rispetto ai vecchi Salvadanai?

Il cambiamento principale è la possibilità di costruire un Salvadanaio contenente più di una criptovaluta. La possibilità di includerne solo una, tuttavia, è ancora presente con il “Salvadanaio singola valuta”.

Quali sono le criptovalute compatibili con il Salvadanaio?

  • Bitcoin (BTC)
  • Ethereum (ETH)
  • Young (YNG)
  • Ripple (XRP)
  • Cardano (ADA)
  • Polygon (MATIC)
  • Dogecoin (DOGE)
  • Polkadot (DOT)
  • Uniswap (UNI)
  • Decentraland (MANA)
  • The Sandbox (SAND) 
  • Aave (AAVE)
  • Chainlink (LINK)
  • Litecoin (LTC)
  • Avalanche (AVAX)
  • Axie Infinity (AXS)
  • Basic Attention Token (BAT)
  • Solana (SOL)
  • Pax Gold (PAXG)
  • Fantom (FTM)
  • Arbitrum (ARB)
  • Optimism (OP)

Quali sono i Salvadanai tematici disponibili?

I Salvadanai tematici sono dei mix di criptovalute già pronti, e divisi per struttura e applicazione dei progetti crypto associati.

I Salvadanai tematici disponibili sono i seguenti:

  • Web3 (DOT, LINK, UNI, BAT, MANA)
  • Metaverse (SAND, MANA, AXS)
  • PoW (BTC, LTC, DOGE)
  • Smart Contract (AVAX, ADA, ETH, DOT, MATIC)
  • DeFi (AAVE, UNI, LINK)
  • Popular (BTC, ETH, YNG, XRP)
  • Artificial Intelligence (NEAR, RNDR, GRT)

Quanti Salvadanai posso creare?

  • Salvadanaio singola valuta: 1 per ogni criptovaluta disponibile
  • Salvadanaio tematico: 1 per tipologia
  • Salvadanaio personalizzato: nessun limite

Quante crypto posso mettere in un solo Salvadanaio personalizzato?

Da 2 a 5.

Come decido le percentuali da attribuire a ogni criptovaluta del Salvadanaio personalizzato o tematico?

Non c’è un metodo unico: studia le criptovalute che scegli di inserirvi, il loro rischio e rendimento, e quanto sei disposto a spendere per ognuna. Se hai dubbi, puoi sempre scegliere i Salvadanai singola valuta e limitarti a una crypto per volta.

Come si crea un Salvadanaio tematico?

  • Accedi alla sezione Salvadanai;
  • Premi sul tasto verde “+ Nuovo Salvadanaio”;
  • Seleziona il Salvadanaio tematico;
  • Scegli il Salvadanaio che preferisci;
  • Seleziona la percentuale che ogni criptovaluta occuperà all’interno del nuovo Salvadanaio;
  • Ti comparirà l’indicazione dell’importo minimo da rispettare, ricordala per i prossimi passaggi;
  • Scegli la frequenza dell’acquisto ricorrente;
  • Seleziona il metodo di pagamento per l’acquisto ricorrente;
  • Inserisci l’importo dell’acquisto ricorrente, rispettando l’importo minimo indicato precedentemente. L’importo inserito sarà distribuito sulle diverse criptovalute secondo le percentuali che hai specificato precedentemente;
  • Premi “Anteprima Salvadanaio” e controlla che tutti i dettagli siano corretti;
  • Premi “Crea Salvadanaio” per confermare e procedere col primo acquisto.

Come si crea un Salvadanaio personalizzato?

  • Accedi alla sezione Salvadanai;
  • Premi sul tasto verde “+ Nuovo Salvadanaio”;
  • Seleziona il Salvadanaio personalizzato;
  • Seleziona le criptovalute da includervi
  • Procedi cliccando su “Imposta distribuzione”
  • Seleziona la percentuale che ogni criptovaluta occuperà all’interno del nuovo Salvadanaio;
  • Ti comparirà l’indicazione dell’importo minimo da rispettare, ricordala per i prossimi passaggi;
  • Scegli la frequenza dell’acquisto ricorrente;
  • Seleziona il metodo di pagamento per l’acquisto ricorrente;
  • Inserisci l’importo dell’acquisto ricorrente, rispettando l’importo minimo indicato precedentemente. L’importo inserito sarà distribuito sulle diverse criptovalute secondo le percentuali che hai specificato precedentemente;
  • Premi “Anteprima Salvadanaio” e controlla che tutti i dettagli siano corretti;
  • Premi “Crea Salvadanaio” per confermare e procedere col primo acquisto.

Che metodi di pagamenti posso utilizzare per creare Salvadanai?

Puoi ricaricare il tuo Salvadanaio tramite il Portafoglio EUR di Young Platform oppure con carta di pagamento. 

Qual è l’importo minimo con cui posso creare un Salvadanaio?

  • Salvadanaio singola valuta: 20€
  • Salvadanaio tematico e personalizzato: variabile in base alle criptovalute scelte e al loro importo minimo. Sarà indicato al momento della distribuzione delle criptovalute scelte.

Qual è l’importo massimo che posso mettere in un Salvadanaio?

L’importo massimo selezionabile per l’acquisto singolo o ricorrente è 250€, tuttavia il saldo totale del Salvadanaio non ha limite.

Come si modifica un Salvadanaio?

  • Modificare l’acquisto ricorrente: dalla pagina del Salvadanaio interessato puoi modificare l’acquisto ricorrente disattivandolo e riattivandolo.
  • Aggiungere o togliere criptovalute: dalla pagina del Salvadanaio interessato premi sul bottone “Trasferisci”
  • Modificare le percentuali, le criptovalute o altre modifiche: dalla pagina del Salvadanaio interessato, disattivare l’acquisto ricorrente, poi andare nelle impostazioni del Salvadanaio cliccando sull’icona della rotellina e chiudere il Salvadanaio per riaprirlo con le impostazioni desiderate.

Come si chiude un Salvadanaio?

Dalla pagina del Salvadanaio interessato, disattivare l’acquisto ricorrente, poi andare nelle impostazioni del Salvadanaio cliccando sull’icona della rotellina e confermare l’eliminazione.

Cosa succede se chiudo un Salvadanaio?

Le criptovalute contenute nel Salvadanaio saranno spostate nel Portafoglio principale. Non saranno né vendute né convertite.

Attivare l’acquisto ricorrente è obbligatorio?

L’attivazione è automatica alla creazione del Salvadanaio, ma puoi disattivarlo quando desideri. Basta andare nella pagina del Salvadanaio specifico e cliccare sulla spunta accanto alla voce “Acquisto ricorrente” e confermare per disattivarlo.

Che differenza c’è tra Salvadanaio e acquisto ricorrente?

L’acquisto ricorrente è la possibilità di automatizzare un acquisto di qualsiasi criptovaluta o Salvadanaio, periodicamente. Mentre il Salvadanaio è semplicemente la sezione in cui conservare criptovalute senza scambiarle, l’acquisto ricorrente è la funzionalità che permette di nutrire un Salvadanaio costantemente. Tuttavia, l’acquisto ricorrente può essere impostato anche sul Portafoglio Principale.

Che differenza c’è tra Portafoglio principale e Salvadanaio?

Dal Salvadanaio non puoi vendere criptovalute: è necessario prima spostarle sul Portafoglio Principale.

Inoltre, nel Portafoglio Principale non è possibile creare gruppi di criptovalute e acquistarle insieme automaticamente seguendone le statistiche.

Che differenza c’è tra il Salvadanaio singola valuta e il Salvadanaio vecchio?

Non ci sono differenze sostanziali: entrambi permettono di creare un Salvadanaio contenente una sola criptovaluta. 

I cambiamenti applicati dall’aggiornamento del 4 maggio 2023 consistono nell’aggiunta di ulteriori criptovalute tra quelle disponibili per la funzionalità e il miglioramento dell’esperienza in generale.

Come scegliere il tuo primo NFT? Guida per principianti

Quale NFT comprare? Guida per principianti

Cosa considerare quando si fa shopping di collectible per la prima volta? Ecco la guida per informarsi su quale NFT comprare!

Sei indecis* su quale NFT comprare? Acquistare un non fungible token può sembrare complicato, ne esistono di diverse tipologie e con scopi, caratteristiche tecniche e prezzi molto differenti. Se sei alle prime armi, puoi seguire questa guida e scoprire quali sono gli aspetti da considerare per acquistare il tuo primo token non fungibile! 

Comprare NFT: non sempre servono i milioni

Per dare un’idea del volume di denaro che circola attorno al mercato dei token non fungibili, basta pensare che un pezzo della serie Rare Pepe, ‘Pepenopolous’, che è stato battuto all’asta per 3,65 milioni di dollari, non rientra nemmeno nella top 10 degli NFT più costosi

I Non Fungible Token  però non sono solo cifre a sei zeri! Viene dunque da chiedersi quale NFT comprare con poche decine di euro, dato che esistono collezioni e opere d’arte su blockchain accessibili a tutti. Per non acquistare alla cieca è buona norma osservare delle semplici regole per fare degli acquisti assennati, ma prima di tutto definisci il tuo budget

Quale NFT comprare? Le 4 domande fondamentali da porsi

Le collezioni di non fungible token sono centinaia di migliaia e decidere quale NFT comprare può diventare una sfida. Di fronte alla singola opera, che può essere un’immagine, un video, un audio e molto altro ancora, ci si può chiedere il ‘chi”, il ‘cosa’, il ‘come’ e il ‘perché’ del suo valore. Le risposte sono spesso da rintracciare nelle pagine e nei siti che presentano il progetto e nei loro canali ufficiali di comunicazione, tieni presente che la community NFT si muove principalmente su Twitter. 

1. Chi ha creato la collezione?

Se sei un potenziale acquirente e ti chiedi quale NFT comprare per dare il via alla tua collezione personale, prima di tutto poni attenzione a chi c’è dietro ai vari progetti che propongono token non fungibili. I token non fungibili possono essere proposti da singoli artisti direttamente sui marketplace più famosi, da collettivi artistici, da brand o da enti di beneficenza. La cosa fondamentale per scegliere quale NFT comprare è interrogarsi sulla serietà e sulla mission di chi vende, a loro andranno i tuoi soldi ed è giusto chiedersi se saranno al sicuro. 

Qualora fossi incuriosit* da un drop di NFT, ovvero a un evento di lancio di una nuova collezione, presta attenzione agli obiettivi di crescita e sviluppo che si sono dati i creatori di quei token non fungibili. Essi saranno in grado di valorizzare l’opera? Come hanno intenzione di rilasciare sul mercato i token? Qual è la loro strategia?

2. Di che tipo di NFT si tratta?

Rispondere al ‘cosa’ vuol dire farsi un’idea chiara sul prodotto che si ha intenzione di comprare. Quale tipo di NFT scegliere? Dinamico, PFP, collectible? In cosa consiste l’opera? Qual è l’identità dell’artista? Ma anche, immaginando di rivenderlo, a quale potenziale mercato o pubblico si rivolge il token non fungibile? 

3. Come e dove si compra questo NFT?

Il “come” illustra il processo di acquisto dell’NFT. I passaggi devono essere descritti in modo semplice e trasparente, senza l’uso di un linguaggio vago o ambiguo. Ciò è cruciale per stabilire ulteriormente l’affidabilità del venditore. Prima di comprare NFT assicurati che quest’ultimo e il marketplace siano affidabili.

4. In cosa consiste il valore dell’NFT?

Se ti stai chiedendo quale NFT comprare è plausibile che ti interessi anche il valore che possiede e quello che potrà acquisire nel tempo. Questo si può misurare sulla base di diversi parametri come l’estetica, l’utilità, il prestigio o la rarità dell’opera. I token non fungibili non sono tutti uguali, può essere utile chiedersi quale sia stata l’idea alla base di una collezione, perché un determinato progetto è degno di essere acquistato rispetto ad altri, quali le sue caratteristiche fondamentali. 

Quale NFT scegliere: ulteriori considerazioni

Una volta ottenute le risposte a queste domande preliminari, ci sono altre questioni da affrontare per informarsi su quale NFT comprare. Se hai intenzione di acquistare un non fungible token per ottenere in futuro un ritorno economico, puoi chiederti se il token in questione è in grado di mantenere o acquistare prestigio sul lungo termine. Non è facile valutare questo aspetto, in quest’ottica tuttavia possono essere considerate la solidità del progetto, la presenza di una roadmap e l’affiatamento della community di riferimento. Ad esempio il Bored Ape Yacht Club ha in programma di realizzare un intero ecosistema (costituito da un Metaverso e un token di governance, ApeCoin) intorno alla sua collezione NFT, proprio per questo l’interesse sulle sue opere è cresciuto esponenzialmente negli anni passati. 

Un’altra caratteristica che potrebbe influire sul valore del token è la connessione ad opere o artefatti fisici. È il caso della collezione The Currency di Damien Hirst che ha associato dei dipinti a dei token non fungibili. È bene inoltre informarsi anche sulla gestione della proprietà dell’opera: una volta acquistata potrà essere rivenduta? Nel caso di NFT Soulbound potrebbe non essere possibile trasferire la proprietà!

Infine per scegliere quale NFT comprare, prendi coscienza del concetto di rarità, molto diffuso nel settore. La maggior parte delle collezioni di token non fungibili sono generate attraverso i meccanismi della Generative Art che combina casualmente elementi più o meno rari, questo implica che all’interno di una stessa collezione ci sono NFT con diversi gradi di rarità. Come si può intuire, la rarità di un token ne alza notevolmente il prezzo. Un esempio famosissimo di come funzioni la rarità è la collezione CryptoPunks, che distingue ogni NFT sul numero di volte che compare un attributo. 


Queste domande e spunti di riflessione ti porteranno a fare acquisti consapevoli e a scegliere la tua prima opera digitale con cognizione di causa. Per arrivare a capire quale NFT comprare è essenziale rimanere aggiornati sui cambiamenti e le novità del mondo NFT, sempre in movimento.

Come creare e vendere NFT: la guida definitiva

Come creare e vendere NFT: la guida definitiva

Vuoi creare NFT ma non sai da dove iniziare? Ecco tutti i passaggi da seguire per realizzare la tua prima opera digitale in 10 minuti!

Se c’è una cosa che ci ha insegnato il mercato NFT è che su blockchain si può vendere qualsiasi cosa. O meglio, qualsiasi opera completamente originale. Se anche tu hai un’idea unica e vorresti trasformarla in un token non fungibile, in questa guida troverai tutto ciò che ti serve per iniziare a creare NFT. Questa tecnologia permette di monetizzare i propri contenuti, ma per lanciare token non fungibili di successo c’è bisogno di impegno e duro lavoro, come nella costruzione di una community. In questa guida abbiamo usato l’esempio di OpenSea, la piattaforma più adatta ai principianti. Ma abbiamo pensato anche a un paragrafo dedicato ad altre opzioni. 

Dove si possono creare NFT?

Generalmente puoi mintare un NFT, ovvero registrare un contenuto su blockchain, grazie a piattaforme specializzate. Questo processo ha un costo da pagare in commissioni. Alcuni di questi servizi tuttavia permettono di creare NFT gratis in appena 10 minuti. È il caso di OpenSea, il marketplace più popolare che offre degli strumenti facili e intuitivi per realizzare il tuo progetto. OpenSea inoltre è spesso scelto dai principianti perché è una gigantesca vetrina in cui diffondere le proprie opere ad un vasto pubblico. Il processo per creare e vendere NFT cambia tra le varie piattaforme, anche se condividono alcuni passaggi. 

Tecnicamente, non sei obbligato ad usare un marketplace o un’altra piattaforma. I token non fungibili non sono altro che smart contract, per questo se sei pratic* puoi scrivere il tuo, caricarlo nella blockchain che preferisci e usarlo per il minting del tuo token. 

1. Crea il tuo wallet crypto

Il primo passo per creare un token non fungibile è aprire un wallet crypto decentralizzato, se non lo possiedi già. Uno dei wallet più famosi è MetaMask, disponibile anche come estensione di Chrome o add-on di Firefox. Quest’ultimo è uno dei wallet consigliati da OpenSea, per creare e vendere NFT su Ethereum. Se invece intendi utilizzare il network di Solana, OpenSea consiglia il wallet Phantom. Nel prossimo paragrafo approfondiremo la scelta della blockchain.

A questo punto ti conviene anche acquistare delle criptovalute. Per dar vita a token non fungibili infatti bisogna pagare delle commissioni sulla blockchain di riferimento. Gli NFT di solito vengono coniati sfruttando la rete di Ethereum, quindi le commissioni andranno pagate in Ether. Tieni presente che su OpenSea in alcuni casi è possibile creare NFT gratis, ovvero senza pagare queste commissioni. 

Una volta creato il tuo wallet crypto, associalo a OpenSea e crea il tuo account. 

Young Platform ti aiuta a gestire i tuoi wallet, la dichiarazione fiscale e a comprare criptovalute. Anche gli Ether di cui hai bisogno per creare i tuoi primi NFT. Scarica l’app ed entra in qusto mondo nel modo più semplice.

Scopri Young Platform

2. Scegli la blockchain su cui creare il tuo NFT

Al contrario di piattaforme NFT come SuperRare in cui i progetti devono essere approvati dal team, OpenSea è aperto a tutti. Il marketplace è attualmente compatibile con Ethereum, Solana, Polygon, Klaytn, Arbitrum e Optimism, ognuna di queste blockchain ha le sue caratteristiche e tariffe diverse per il gas associate alle transazioni sulle loro reti. Quando scegli la blockchain, considera questi costi. Tuttavia OpenSea è un ottimo modo per cominciare la propria avventura nel mondo dei token non fungibili perché grazie al meccanismo “lazy mintingpuoi creare NFT gratis, ovvero senza pagare le commissioni se scegli Ethereum o Polygon. Quando decidi di utilizzare quest’opzione, il tuo token non fungibile viene messo in vendita ma non è ancora registrato su blockchain, questo passaggio verrà compiuto solo quando l’opera viene effettivamente acquistata. In questo modo il pagamento delle fee ricade sull’acquirente. 

3. Carica la tua opera d’arte 

Ovviamente, avrai bisogno di un contenuto da mettere in vendita. Gli NFT possono essere associati a qualunque cosa: a un disegno, a un MP3, o a un’immagine tridimensionale. Opensea supporta varie tipologie di file tra cui JPG, PNG, GIF, MP4, OGG ma i file non devono superare i 100 MB. 

Nella sezione “My Collection”, raggiungibile dal tuo account, clicca su “Create”. La tua collezione crea la tua Collezione, sarà la vetrina in cui far comparire le tue opere d’arte. Nella schermata “Create New Item”, dovrai inserire: 

  1. il file dell’opera;
  2. il nome dell’opera;
  3. un link che rimanda al sito o alle pagina social della tua collezione (non obbligatorio);
  4. la descrizione del tuo NFT;
  5. la collezione in cui sarà contenuto il tuo NFT. 

Successivamente puoi aggiungere anche altre caratteristiche come gli attributi del token non fungibile (come i tratti disponibili se si tratta di una collezione PFP), il numero di copie disponibili. In questo passaggio dovrai selezionare anche la blockchain che hai scelto per creare il tuo NFT. A questo punto il tuo token non fungibile è pronto e potrai condividerlo sui social. Questo è un passaggio fondamentale, vedremo perché nel punto 5.

Puoi impostare anche una “creator fee” ovvero una percentuale che riceverai per ogni vendita della tua opera. Si tratta delle cosiddette “royalty”. La percentuale può arrivare fino al 10%

4. Scegli il prezzo 

Dopo aver mintato il tuo token non fungibile, non ti resta che scegliere il prezzo a cui venderlo. Vai sulla pagina del tuo oggetto e clicca su “Sell”. Qui puoi selezionare il prezzo dell’NFT, e per quanto tempo lasciarlo disponibile sul mercato. Dal prezzo di vendita verrà sottratta una commissione del 2,5% da OpenSea

5. Pubblicizza la tua collezione!

Adesso il tuo NFT è disponibile su OpenSea, in un mare di opere! Come nella vita reale, la competizione tra artisti è particolarmente spietata. Per questo, avrai bisogno di pubblicizzare efficacemente le tue creazioni. 

Continuando ad ampliare la tua collezione avrai un portfolio sempre più interessante da mostrare. Puoi raccontare il progetto sui social come Reddit, Instagram e Twitter: più persone apprezzano le tue opere, più possibili acquirenti vorranno il tuo token non fungibile!

Coltivare una community è fondamentale per creare NFT di successo. Così come offrire delle opere con dei vantaggi esclusivi, che possano attirare i collezionisti. Alcuni di questi vantaggi potrebbero essere la possibilità di utilizzare i token non fungibili nei metaversi, partecipare a una DAO e decidere aspetti fondamentali della collezione oppure associare dei beni fisici all’acquisto degli NFT. 

Alternative a OpenSea

Scegliere una piattaforma è una parte fondamentale nel processo di creare NFT. I fattori da considerare sono i tipi di blockchain che supportano, gli standard di token, l’accessibilità e i costi. Un’altra distinzione fondamentale va fatta tra le piattaforme adatte anche ai principianti, quelle che ti permettono di mintare token non fungibile NFT fai da te, e quelle dedicate agli addetti ai lavori e agli artisti. Come accennato, OpenSea è la più utilizzata da chi è alle prime armi ma non è l’unica. La prima alternativa a OpenSea è Rarible, anche in questa piattaforma è possibile scegliere tra varie blockchain. Sono disponibili Solana, Flow, Tezos, Ethereum e Polygon. Su queste ultime due puoi utilizzare anche lo standard ERC-1155, che serve per creare token semi-fungibili ovvero disponibili in più copie. La procedura è simile a quella che abbiamo già visto: caricare il tuo file, scegliere il prezzo e scrivere la sua descrizione. Puoi trovare la guida ufficiale della piattaforma. Rispetto ad OpenSea, su Rarible sono disponibili meno formati per i contenuti da caricare. 

Un progetto emergente simile è Manifold.xyz per NFT su Ethereum, che ha raccolto 7,91 milioni di dollari da importanti fondi di Venture Capital, tra cui Andreessen Horowitz. Su Manifold, con la funzione “Creator Contract”, si possono mintare dei token senza dover scrivere codici e organizzare drop personalizzati per la tua collezione. La piattaforma permette anche di realizzare gadget e merchandise per coinvolgere la community intorno al tuo progetto. 

Per creare e vendere NFT su piattaforme come SuperRare o Nifty Gateway invece è necessario presentare un modulo di richiesta e passare selezioni rigorose degli esperti di arte digitale e dei curatori delle mostre. 

trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Trasferisci le tue criptovalute su Young Platform

Come trasferire crypto su Young Platform la guida completa

Vuoi trasferire Ethereum e le tue altre criptovalute da wallet esterni su Young Platform? Ecco la guida completa!

Se vuoi trasferire Ethereum o altre criptovalute da wallet esterni o altri exchange su Young Platform, leggi questa guida passo per passo!

1. Seleziona la crypto che intendi depositare

Il primo step per effettuare un deposito di criptovalute su Young Platform è selezionare la crypto che intendi depositare. Per selezionarla ti basta accedere alla sezione “Portafoglio” dell’app o della piattaforma web di Young Platform e cliccare sul bottone “Deposita”.

Per questa guida utilizzeremo, come esempio, la crypto Ethereum. Nel caso dovessi depositare su Young Platform un’altra criptovaluta non ti preoccupare! Il procedimento rimane identico, con una piccola aggiunta. In alcuni casi, come spiegato nei paragrafi successivi, dovrai aggiungere un codice in più, il memo.

2. Copia il tuo wallet address

Una volta selezionata la crypto che intendi depositare, clicca sul pulsante deposita. Così facendo vedrai una schermata simile. Usiamo come esempio Ethereum.

Il codice alfanumerico che vedi accedendo in prima persona a questa sezione è l’indirizzo del tuo crypto wallet Ethereum sull’exchange di Young Platform

Che cos’è l’indirizzo del wallet? L’indirizzo del wallet (wallet address) è un codice di 26-35 caratteri alfanumerici, necessario a inviare criptovalute a un wallet. L’indirizzo del wallet ha una funzione simile a quella del codice IBAN per un conto corrente bancario. Va quindi comunicato al mittente in modo da ricevere le criptovalute. 

Per trasferire i tuoi Ether da un wallet self-custody o da un altro exchange, è sufficiente inviare a questo indirizzo la quantità di ETH che desideri. Se stai utilizzando la versione mobile del tuo wallet potrai anche scannerizzare il codice QR che vedi sopra l’indirizzo del wallet. 

Utilizza l’indirizzo che trovi su “Deposita Ethereum” solo per inviare ETH. Ogni criptovaluta ha una rete di riferimento e un indirizzo di wallet specifico. Inviare per esempio degli AVAX, la crypto della blockchain di Avalanche, al tuo indirizzo Ethereum comporterebbe la perdita dell’importo inviato. 

3. Deposita le tue crypto da un wallet self-custody

Vediamo come trasferire crypto su Young Platform da wallet self-custody, ossia wallet di cui hai in gestione la chiave privata, come ad esempio Metamask. Se non conosci Metamask, si tratta un’estensione per browser e un portafoglio crypto open source che permette agli utenti di interagire con le Dapp. Questo wallet, nato inizialmente per effettuare transazioni sulla blockchain di Ethereum, oggi permette di interagire con tutte le più famose blockchain compatibili con quest’ultima. È possibile utilizzare Metamask sia da desktop, attraverso l’estensione per browser, che da smartphone attraverso l’app. 

Spostiamoci quindi sull’estensione browser di Metamask. Per trasferire Ethereum da Metamask seleziona la “Rete Ethereum Principale” dalla tendina in alto a destra. Successivamente clicca sul bottone “Invia”

Come depositare su Young Platform tramite Metamask

Una volta selezionato che si intendono inviare i fondi, basta incollare l’indirizzo copiato in precedenza e continuare. 

Come incollare il tuo wallet address su Metamask

Il prossimo passo per trasferire Ethereum su Young Platform è inserire l’ammontare di Ether che vuoi depositare. Tieni presente che per processare una transazione su blockchain è necessario pagare le gas fee. Le gas fee sono le tasse che vengono pagate da chi intende effettuare una transazione su blockchain ai validatori, coloro che garantiscono che le transazioni avvengano in modo sicuro sul network. Assicurati quindi di possedere, su Metamask, la quantità necessaria di Ether per pagare queste gas fee oppure la transazione non potrà essere processata. Puoi consultare le gas fee in tempo reale, più la blockchain di Ethereum è congestionata e più saranno alte. Inoltre, la quantità di gas fee che pagherai sarà direttamente proporzionale a quanto pretendi che sia veloce la transazione che invii, puoi scegliere la tipologia di transazione cliccando sul bottone “modifica” che trovi all’interno dell’estensione browser di Metamask prima di confermare la transazione. Per questo tipo di transazioni, che non necessitano un’alta velocità, tuttavia, si tende a risparmiare sulle gas fee.

Come inserire l'importo che vuoi depositare su Young Platform tramite Metamask

Una volta inserito l’importo che intendi depositare su Young Platform non ti resta che cliccare sul bottone “Avanti”. Dopodiché si aprirà questa schermata in cui potrai vedere la quantità di gas fee che andrai a pagare per processare la transazione e la somma totale delle crypto che “spenderai”. Una volta confermato la transazione sarà processata. 

Come confermare la transazione su Metamask

Entro qualche minuto dovresti ricevere la quantità di crypto inviata dal tuo wallet self-custody. Se la rete blockchain è congestionata, potresti riscontrare ritardi per i depositi crypto. In tal caso, potrebbe essere necessario attendere fino alla conferma della transazione. Se le crypto non dovessero essere accreditate sul tuo account Young Platform richiedi l’apertura di un ticket dall’app o dalla piattaforma web.

4. Deposita le tue crypto da un altro exchange

Per depositare crypto da un altro exchange il procedimento dipende dalla piattaforma di partenza. Nella maggior parte dei casi ti basta accedere alla sezione “preleva” del tuo portafoglio crypto e incollare l’indirizzo copiato in precedenza. Un consiglio che possiamo darti è quello di leggere le guide dell’exchange che intendi utilizzare per prelevare i tuoi fondi. Puoi trovare queste guide facilmente su Google, digitando “prelievo crypto (nome dell’exchange)”. Per quanto riguarda l’exchange Binance per esempio basta recarsi all’interno della sezione “Wallet”, selezionare la voce “Preleva criptovaluta” e scegliere la crypto che si intende prelevare.

Prelievo crypto da Binance

Successivamente incolla l’indirizzo del tuo wallet Young Platform e seleziona la rete che intendi utilizzare. Attenzione! Seleziona sempre la rete principale relativa alla crypto che vuoi depositare. Per rete si intende la blockchain sulla quale ogni crypto è sviluppata. Per esempio, se vuoi depositare sull’exchange di Young Platform la crypto ETH seleziona la rete Ethereum (ERC 20). Se hai dei dubbi su quale sia la rete corretta chiedi aiuto nel nostro canale Discord o contatta il supporto, se invii le tue crypto sulla rete sbagliata corri il rischio di perderle! 

5. Che cos’è il memo?

Per alcune criptovalute, per esempio per XRP, la crypto della blockchain di Ripple, è necessario inserire anche il memo nel momento in cui si invia una transazione. Il memo o tag è un identificativo univoco assegnato a ciascun account per identificare un deposito e accreditarlo correttamente sul relativo wallet. Nel momento in cui selezioni la crypto da depositare e ti viene restituito dall’app o dalla piattaforma web l’indirizzo a cui inviarla, troverai, nel caso in cui sia necessario, il memo.

6. Finalizzazione del deposito

Una volta confermata la transazione, il tuo deposito crypto su Young Platform dovrebbe essere processato in un lasso di tempo che va da pochi secondi a qualche minuto, a seconda della congestione e della velocità del network che stai utilizzando. Per assicurarti che i tuoi fondi siano arrivati sull’exchange di Young Platform, visita la sezione Portafoglio della tua app o della Piattaforma Web e controlla il saldo della crypto che hai depositato. Se non dovessi ricevere la crypto anche a distanza di ore, puoi parlare con il Supporto aprendo un ticket o chiedere aiuto nel nostro server Discord.

6 modi per depositare su Young Platform e iniziare con le crypto

Comprare criptovalute su Young Platform: come depositare euro

Vuoi comprare criptovalute su Young Platform? Il primo step da compiere è ricaricare il tuo Portafoglio. Ecco tutti i metodi di deposito disponibili!

Vuoi comprare criptovalute ma non sai da dove iniziare? Il primo step è depositare euro sull’exchange di Young Platform. Una volta che avrai ricaricato il tuo account Young Platform potrai scambiare gli euro in tutte le criptovalute presenti sull’exchange. Prima di ricaricare però assicurati di aver svolto il procedimento di verifica dell’identità. I metodi di deposito disponibili sono molteplici. Per comprare criptovalute su Young Platform puoi depositare denaro tramite bonifico bancario, attraverso carte di credito o debito e anche in contanti. Scegli il metodo di deposito che preferisci e entra anche tu nel mondo delle crypto!

Da dove iniziare?

Deposito Euro su Young Platform App

Per tutti i metodi di deposito che vedremo in questo articolo il punto di partenza è lo stesso! 

Seleziona Deposita dalla Home o dal Portafoglio Euro. Una volta selezionata la valuta vedrai tutti i metodi di deposito disponibili! Per i depositi in criptovalute leggi questa guida

1. Deposita attraverso un bonifico bancario

Il primo metodo che vediamo all’interno di questa guida su come depositare su Young Platform è il bonifico bancario. Una volta scelta questa modalità dovrai selezionare se utilizzerai:

  1. un conto italiano; 
  2. un conto estero;
  3. un conto Intesa Sanpaolo. 

Attenzione! Nei casi 2 e 3 prima di procedere ti sarà richiesto di inserire la quantità di denaro che intendi depositare, a questo punto verrà inoltrata una richiesta che deve essere confermata. Inoltre, per i depositi attraverso conti esteri o Intesa Sanpaolo, è obbligatorio inserire la causale del bonifico.

Nel caso 1 (bonifico tramite conto italiano) potrai effettuare anche un bonifico istantaneo!

L’importo massimo che puoi depositare con bonifico dipende dal livello del tuo account Young Platform, mentre l’importo minimo depositabile tramite bonifico è 20€. Il livello del tuo account è determinato dal grado di verifica del tuo profilo, in particolare per quanto riguarda l’origine dei fondi che intendi depositare.

Qui di seguito i limiti di deposito per livello di verifica del tuo account.

  1. Questo livello si sblocca completando la verifica dell’identità. Limite operazione singola: 4.000€, limite annuale 25.000€.
  2. Per accedere al secondo livello è necessario comunicare l’estratto conto, bolletta utenze, o certificato di residenza emesso dal Comune Limite operazione singola 8.000€, limite annuale 50.000€.
  3. Per accedere al terzo livello è necessario svolgere un questionario e fornire la dichiarazione dei redditi. Limite operazione singola 30.000€, limite annuale 200.000€.
  4. Per accedere al terzo livello è necessario svolgere un colloquio registrato. Limite operazione singola 60.000€, limite annuale 200.000€.

Per avere informazioni sui livelli successivi contatta [email protected].

Una volta selezionata la modalità con la quale si intende effettuare il bonifico potrai visualizzare le coordinate bancarie di Young Platform

Il conto da cui effettui il deposito deve essere intestato o cointestato a te e deve corrispondere esattamente al nome con il quale ti sei registrat* su Young Platform. Le tempistiche di questo metodo di deposito variano a seconda del tipo di bonifico. Se effettui un bonifico istantaneo (disponibile solamente per conti italiani) dovresti ricevere l’importo inviato in un arco di tempo che va dai 15 ai 45 minuti. Mentre per il bonifico ordinario le tempistiche oscillano tra i 2 e i 5 giorni lavorativi.

2. Deposita attraverso carta di debito, di credito o prepagata

Per comprare criptovalute su Young Platform puoi depositare con carte di debito, debito e prepagate che adottano i circuiti Mastercard e Visa. Questo procedimento di deposito è molto semplice. 

  • Seleziona Deposita dalla Home o dal Portafoglio Euro;
  • Scegli Euro;
  • Scegli Carta di credito, debito o prepagata;
  • Aggiungi una nuova carta o seleziona una carta già aggiunta;
  • Inserisci l’importo facendo attenzione a rispettare l’importo minimo di 20€;
  • Prosegui per visualizzare il riepilogo della transazione;
  • Conferma.

La tua banca potrebbe chiederti di autorizzare la transazione dall’app o con SMS 

La prima volta che aggiungi una carta come metodo di pagamento, verrà processata una piccola transazione attraverso la quale ti verranno addebitati alcuni centesimi. Si tratta di una procedura standard per verificare la carta, i centesimi ti verranno riaccreditati automaticamente non appena la procedura sarà andata a buon fine.

A differenza di quello con bonifico bancario, il deposito attraverso carta è immediato, dovresti quindi aver ricevuto l’importo che intendevi depositare. A questa tipologia di deposito vengono applicate le commissioni del circuito Visa e Mastercard, pari a 2,2% + € 0,25. Anche per questo metodo di deposito è necessario che la carta che intendi utilizzare sia intestata a te.

3. Deposita con Google Pay o Apple Pay

Puoi utilizzare anche Google o Apple Pay per depositare in maniera rapida. Per farlo dovrai aver abilitato Google Pay o Apple Pay sul tuo dispositivo e aver collegato almeno una carta di pagamento 

Vediamo come funziona questo metodo di deposito: 

  • Seleziona Deposita dalla Home o dal Portafoglio Euro;
  • Seleziona Euro;
  • Scegli Google Pay o Apple Pay; 
  • Inserisci un importo, partendo da un minimo di 20€;
  • Conferma.

Fatto! L’accredito è immediato.

La commissione che viene applicata per questo tipo di deposito è la stessa che viene applicata al deposito con carte, ovvero 2,2% + 0,25€.

4. Deposita Young Cash (Voucher)

Per comprare criptovalute su Young Platform puoi depositare anche in contanti attraverso Young Cash acquistando un voucher presso le tabaccherie, bar e negozi aderenti. 

Per depositare su Young Platform con i voucher non devi far altro che recarti in uno degli store che li mettono a disposizione, prevalentemente bar e tabaccherie, e acquistare quello che fa per te. Una volta acquistato dovrai selezionare il metodo di deposito “YoungCash”, e successivamente la sezione “Voucher”. Inserisci il codice alfanumerico presente sullo scontrino e il gioco è fatto!


Il deposito in contanti viene accreditato sul tuo Portafoglio Euro entro 15 minuti e dall’importo vengono trattenute le commissioni di transazione pari al 2%.

5. Riscatta Gift Card 

Le Gift Card sono buoni regalo dai 20€ ai 250€ che gli utenti possono regalare ai propri contatti su Young Platform. Sei hai ricevuto una Gift Card puoi riscattarla dall’app o dalla piattaforma Web di Young Platform e utilizzare il credito per comprare criptovalute.

Per riscattare una Gift Card recati nella sezione “Profilo” o nella sezione “Portafoglio”, clicca sul bottone Riscatta Gift Card e inserisci il codice che hai ricevuto per email o SMS. 

Fatto! L’importo è dovrebbe essere stato accreditato sul tuo Portafoglio Euro.

Questi sono tutti i modi in cui puoi depositare su Young Platform per comprare criptovalute. Una volta effettuato il primo deposito non ti resta che scegliere la crypto che fa per te! 

Tutto quello che vorresti chiedere sui metodi di deposito: le domande frequenti

1. Perché è necessario ricaricare il proprio account per acquistare criptovalute?

Il deposito serve a trasferire denaro sul tuo conto Young Platform per permetterti di acquistare criptovalute.

2. Bisogna pagare un abbonamento per utilizzare il proprio account?

Assolutamente no! Non devi pagare alcun abbonamento per poter utilizzare il tuo account Young Platform. Puoi ricaricare il tuo portafoglio quante volte vuoi e non sei obbligat* a depositare regolarmente.


Come faccio a sapere quando il mio deposito è arrivato? Controlla il tuo saldo “euro” per verificare che l’importo che intendevi depositare sia effettivamente arrivato.

3. Se ci sono ritardi nell’accredito dei miei soldi, chi posso contattare?

In caso si verificasse un ritardo nell’accredito dei tuoi fondi innanzitutto controlla le tempistiche per il metodo di deposito che hai utilizzato. Se è effettivamente passato più tempo, puoi contattare il supporto o chiedere aiuto sul nostro server Discord. Per contattare il supporto compila un ticket, saremo veloci a rispondere ad ogni tua esigenza!

4. È sicuro collegare la mia carta?

Sì, non si corrono rischi collegando la propria carta di credito o di debito su Young Platform. Attenzione però! Alcuni utenti malevoli potrebbero creare copie del nostro exchange per cercare di rubare i tuoi fondi. Per evitare di incappare in truffe assicurati che l’url del sito web sia sempre: https://exchange.youngplatform.com/. Vuoi un consiglio per utilizzare Young Platform? Salva il precedente link nei preferiti del tuo browser oppure utilizza l’app scaricandola da uno store ufficiale.

5. Quante carte posso collegare a Young Platform?

Puoi aggiungere un massimo di 5 carte di pagamento al mese e 40 carte in totale.

6. Come faccio a prelevare i miei fondi?

Puoi prelevare i tuoi fondi da Young Platform tramite bonifico bancario (pagina del supporto dedicata al prelievo).

7. Perché sul mio account ci sono più “portafogli”?

Perché su Young Platform puoi depositare sia valute fiat (Euro) che criptovalute e ogni account ha un portafoglio dedicato alle valute fiat e un portafoglio dedicato a ogni criptovaluta. 

8. Posso rimuovere la mia carta quando voglio?

Si, puoi rimuovere la tua carta in qualsiasi momento! Recati nella sezione Profilo del tuo account dall’app mobile o dalla piattaforma web. Successivamente seleziona l’opzione “Pagamenti” e clicca sul bottone “Rimuovi” carta.

9. Come posso pagare meno commissioni di deposito?

Iscrivendosi a un Club, è possibile ricevere cashback sulle commissioni di deposito con carta. Scopri come nell’articolo dedicato.

Guida rapida all’acquisto ricorrente

Guida rapida all'acquisto ricorrente di criptovalute

L’acquisto ricorrente ti permette di ripetere un acquisto di Bitcoin o Ethereum in modo regolare e automatico. Scopri perché può essere utile e come attivarlo!

In questa guida puoi imparare ad attivare la funzionalità acquisto ricorrente su Young Platform scegliendo l’opzione che fa al caso tuo. Ma prima di tutto, cos’è un acquisto ricorrente di criptovalute? L’acquisto ricorrente è una funzionalità che rende automatico l’acquisto di crypto. Una volta impostato un acquisto ricorrente, l’app Young Platform comprerà per te le criptovalute che hai scelto, nella quantità e nella frequenza che vorrai. In questo modo non dovrai farlo manualmente. 

Perché impostare un acquisto ricorrente? 

Al di là della comodità, perché può essere utile impostare un acquisto ricorrente? Spesso l’acquisto ricorrente viene scelto da chi non si sente un trader esperto pronto a intercettare il momento migliore per acquistare. Impostando un acquisto ricorrente infatti compri criptovalute in maniera costante, al di là delle variazioni di prezzo. Che il prezzo sia ai suoi massimi o ai suoi minimi!

Generalmente comprare quando i prezzi sono alti non è molto vantaggioso, perché allora la pratica dell’acquisto ricorrente viene utilizzata? Alcuni scelgono di comprare con regolarità per tentare di minimizzare la volatilità dei prezzi. Ad esempio se compri BTC a cadenza mensile, anche se a prezzi diversi, alla fine dell’anno avrai comprato BTC al prezzo medio annuale. Il tutto senza lo stress di dover interpretare i grafici. In altre parole, con l’acquisto ricorrente non tenti di indovinare il momento giusto per comprare.

L’acquisto ricorrente è una funzionalità utilizzata anche per evitare di comprare crypto in maniera impulsiva e non lasciarsi prendere né da un eccessivo entusiasmo, né da un inguaribile disfattismo. Mai sentito parlare di finanza comportamentale? Con un acquisto ricorrente potresti mantenere la calma durante anche i peggiori bear market

Come si attiva un acquisto ricorrente? 

Puoi impostare un acquisto ricorrente direttamente sull’app di Young Platform, nella sezione Portafoglio Principale della criptovaluta che hai scelto (su Young Platform puoi impostare un acquisto ricorrente di Bitcoin o di Ether) oppure nella sezione Salvadanaio della criptovaluta che hai scelto. Se utilizzi la piattaforma web, comincia dal pannello di compravendita nell’Home Page. 

Scegli un’opzione di frequenza:

  1. Settimanale
  2. Ogni due settimane
  3. Mensile

Seleziona un metodo di pagamento con cui ti verranno accreditate regolarmente le criptovalute:

  1. Il saldo Euro (gratuito)
  2. Una carta di debito o credito (con le commissioni previste)

Puoi attivare l’acquisto ricorrente su due tipi di portafogli diversi:

  1. Salvadanaio
  2. Portafoglio Principale

Abbiamo preparato due tutorial appositamente!

L’acquisto ricorrente sul Portafoglio Principale

Il Portafoglio Principale è quello che utilizzi per effettuare scambi e trasferimenti nel breve termine.

L’acquisto ricorrente sul Salvadanaio

Il Salvadanaio ti permette di lasciare intoccate le tue criptovalute che vuoi tenere da parte per il medio-lungo termine. Ma a che scopo?

Il Salvadanaio funziona proprio come un vero e proprio porcellino di terracotta: lì puoi conservare le tue criptovalute che non vuoi destinare alle più frequenti attività di compravendita.