L’impatto ambientale delle criptovalute è un tema molto discusso, Polygon ha presentato il suo piano per diventare una tra le criptovalute green
Polygon diventa green! La blockchain Proof-of-Stake ha annunciato che entro la fine del 2022 sarà carbon neutral. L’obiettivo? Arrivare a zero emissioni. Uno dei fondatori di Polygon, Sandeep Nailwal ha spiegato: “insieme a Polygon, l’intera industria blockchain ha bisogno di formare un fronte unito per finanziare, sostenere e sfruttare la tecnologia che aiuta a guarire la terra, piuttosto che distruggerla.”
Presentato il Manifesto Green di Polygon
Lo slogan del Manifesto Green che è stato pubblicato il 12 Aprile 2022 da Polygon recita “uno smart contract con il Pianeta Terra”. La blockchain si è presa dunque l’impegno di siglare un vero e proprio contratto con l’ambiente per rendere ogni token, NFT e operazione DeFi del network sostenibile. Polygon è pronta per attuare il piano per rendere MATIC una criptovaluta green!
“Quando i nostri figli ci chiederanno cosa stavamo facendo durante il decennio cruciale in cui il futuro della vita sulla Terra era in bilico, sarà sufficiente dire che stavamo costruendo una suite completa di soluzioni di scalabilità per Ethereum?”, questo è l’incipit provocatorio del Manifesto. Il team di Polygon ha le idee chiare: l’ambizione, il duro lavoro, le sfide e le vittorie della blockchain non avranno nessun significato per le prossime generazioni se non accompagnate da un progetto concreto per ridurre l’impatto ambientale delle criptovalute. Il Web3 va costruito tenendo presente che ogni azione ha un peso sul pianeta, “la portata del problema [ambientale] può essere scoraggiante, ma possiamo iniziare a fare ciò che è possibile”. Polygon, una volta presentato il piano per rendere MATIC una criptovaluta green, ribadisce la responsabilità di dare l’esempio.
Il cambiamento climatico minaccia di accentuare le disuguaglianze economiche esistenti e crearne di nuove, vanificando gli sforzi del Web3 e delle criptovalute per evitare che ciò accada. Questo è uno dei motivi per cui Polygon si sta dedicando a diventare il più green possibile.
Polygon sarà carbon neutral nel 2022
Qual è il piano di Polygon per diventare carbon neutral nel 2022? La blockchain ha stanziato 20 milioni di dollari per compensare le sue emissioni di carbonio. In concreto verrà registrata e calcolata l’anidride carbonica prodotta con ogni transazione, che sia un NFT creato da un artista, un’operazione DeFi o un token collegato a un progetto che si costruisce sulla rete, per poi compensarla. Come si controbilancia l’emissione di anidride carbonica? Acquistando crediti di carbonio che finanziano iniziative green, progetti nazionali e globali per la tutela ambientale e climatica. Polygon acquisterà 400.000 dollari di crediti di carbonio BCT e MCO2, creati da compensazioni certificate secondo il Verified Carbon Standard, uno dei molti standard approvati dall’International Carbon Reduction and Offset Alliance (ICROA), un organismo chiave del settore che stabilisce le migliori pratiche e garantisce l’integrità ambientale del commercio di crediti di carbonio.
Dopo aver compensato le transazioni del network, Polygon ha in programma di comprare anche crediti extra per rientrare nella lista delle criptovalute legate all’ambiente. Polygon si vanta di essere la prima blockchain positiva per il clima!
Polygon sta collaborando anche con KlimaDAO, un collettivo decentralizzato di ambientalisti, sviluppatori e imprenditori, che si occupa del commercio di crediti di carbonio su blockchain. Il piano di 20 milioni servirà anche a incoraggiare i partner dell’ecosistema Polygon a perorare la causa e a facilitare le donazioni per le ONG che combattono il cambiamento climatico.
Ma quanto inquina Polygon?
KlimaDAO ha condotto anche una ricerca sull’impatto ambientale di Polygon. L’interno network nel 2021 ha prodotto 90.645 T/CO2e, ovvero tonnellate di CO2 equivalente, l’unità di misura per calcolare l’impatto di un gas serra in termini di quantità di anidride carbonica. Per avere un termine di paragone, nello stesso anno, Microsoft ne ha prodotte 10.900.000 tonnellate, Paypal 89.000. Il 99% delle emissioni di Polygon derivano dalle attività per collegare il network alla blockchain di Ethereum, attraverso l’apposito bridge. L’impatto ambientale delle criptovalute spesso viene calcolato a partire dal meccanismo di consenso delle blockchain, Polygon è Proof-of-Stake quindi di per sé è molto più sostenibile di altre blockchain Proof-of-Work. Infatti l’hardware necessario per lo staking di Polygon, e quindi per le attività di validazione dei blocchi, produce 20 T/CO2e, una minima parte di tutti i consumi del network. Le basi per ridurre i consumi sono già buone, ma sarà il Manifesto Green a concretizzare il piano per rendere MATIC una criptovaluta green!