Uno dei protagonisti dell’arte digitale italiana racconta la sua opera e l’entusiasmo per le potenzialità della blockchain nel rivoluzionare il settore dell’arte
Nel corso dell’NFT Day del 1 Febbraio 2022 hanno preso la parola diversi personaggi che lavorano a stretto contatto con la blockchain. È stata l’occasione per conoscere due artisti NFT italiani: Giovanni Motta e Emanuele Dascanio. Quest’ultimo ha raccontato le sue opere sotto forma di token non fungibili e il suo modo d’intendere l’arte digitale. Scopriamo chi è e i dettagli del suo lavoro!
Dall’iperrealismo analogico agli NFT
Emanuele Dascanio è un artista milanese classe 1983 che da quasi un anno ha deciso di accostare l’arte digitale al suo lavoro di artista tela e grafite. Le sue opere sono iperrealistiche e, per chi ha il livello storia dell’arte gita agli Uffizi con l’audioguida, significa che sono disegni ma sembrano fotografie. L’iperrealismo è un filone di pittura e scultura in cui gli artisti ti danno l’illusione di essere davanti alla realtà. Le opere di Dascanio, però, sono ancora più realistiche di uno scatto perché ci puoi trovare rughe, pori dilatati e tutte quelle cose che non sei abituato a vedere in una foto.
Dopo anni di iperrealismo analogico, Dascanio si è avventurato nella giungla della crypto art e ha deciso di realizzare degli NFT. L’esperienza con l’arte digitale sta regalando a Dascanio un grande successo, la sua ultima opera come token non fungibile è stata venduta per 20.6 ETH (al momento della transazione corrispondenti a 55.435,42 dollari) alla Poseidon NFT DAO, un fondo che colleziona opere dal mondo dell’arte digitale, “pronto a catturare la più grande e nuova tecnologia della storia”. I soggetti preferiti di Dascanio sono figure umane, le sue opere sono presenti in varie piattaforme come SuperRare.
Perché un artista tradizionale sceglie gli NFT?
Il profilo Twitter di Dascanio ci fa intuire che è uno che di blockchain se ne intende. Un crypto lover su twitter si riconosce al volo, nel caso di Dascanio? Abbiamo una foto profilo in cui gli occhi sparano laser, una bio che recita “Drawing pencil hyperrealism artist in NFT ++” e username yat, un vero e proprio dominio su blockchain composto da emoji in cui registrare un wallet di criptovalute. Tutti elementi che danno a Dascanio l’aspetto di un artista NFT!
Ma come mai un artista tradizionale sceglie di lavorare con la blockchain? Nel corso della chiacchierata dell’NFT Day, Dascanio spiega tutte le potenzialità di questa nuova tecnologia per un artista. Il primo vantaggio è la libertà di scalare il lavoro artistico e creativo. Un’opera “fisica” di Dascanio richiede da 1 mese a 4 anni di lavoro e di solito chi la compra non vuole rivenderla. In questo contesto i token non fungibili gli permettono di creare dei frame di opere e progetti artistici intorno all’opera già completa, e possono passare più facilmente tra diversi proprietari. In questo modo il suo lavoro è sostenibile e in costante relazione con il suo pubblico. Un altro aspetto da considerare sono le royalty che permettono agli artisti di guadagnare per ogni rivendita della loro opera, cosa che non succede nel mercato tradizionale. Infine gli NFT garantiscono l’autorialità e la proprietà intellettuale di un prodotto permettendo al suo creatore di esporlo ovunque, anche nel Metaverso, senza perdere il legame personale.
NFT? Non solo un’immagine su blockchain
Al di là delle prospettive economiche, gli artisti hanno negli NFT una nuova modalità espressiva. Cambiare medium è un’opportunità per raccontare qualcosa di diverso e sfruttarne le caratteristiche uniche. Creando dei token non fungibili che si riferiscono a un’opera su tela, Dascanio aumenta il significato dell’opera d’arte stessa fornendo nuove interpretazioni, punti di vista e dettagli in forma digitale. Un’opera NFT non è mai una semplice immagine, una fotografia dell’opera messa su blockchain. Dascanio precisa “devi fare cultura, devi fare arte”. L’artista milanese ha intenzione di portare avanti queste due sfaccettature della sua arte in contemporanea: analogico e digitale vanno a completarsi e, secondo Dascanio, una non deve in nessun modo fagocitare l’altra. Si può dire che un contenuto rappresentato sia su blockchain che su tela è come una storia raccontata in un film e in un libro. Il messaggio è lo stesso ma viene declinato in due forme che parlano a sensibilità diverse. Usando una metafora di Dascanio, l’NFT fornisce “una realtà aumentata del senso dell’opera”. L’arte fisica per Dascanio è la base per essere anche un crypto artista.
I progetti futuri dell’artista NFT italiano
Durante la live in occasione dell’NFT Day Dascanio ha fatto capire che i suoi progetti futuri come artista NFT sono tanti e diversificati. Ha citato il mondo della moda, del gaming, del Metaverso e gli NFTs esperienziali, sotto l’ombrello dei “Quantum NFT” realizzati con Kipu Quantum, start up con in pancia menti scientifiche di fama mondiale. Dascanio ha preso mano allo sviluppo del verticale relativo alla quantum digital art sviluppando NFT che rispondono alle leggi della meccanica quantistica manifestando tutti gli incredibili pregi e i benefici a questa correlati.