Come influirà l’halving sul mining di Bitcoin? Dato che le ricompense per blocco, distribuite a chi si occupa di mantenere sicuro il network, si dimezzeranno
I profitti derivanti dal mining di Bitcoin nelle prossime ore si dimezzeranno. Questo perché ci sarà un nuovo Halving, il meccanismo che impone il dimezzamento periodico delle ricompense per i miner.
Una delle domande che molti si pongono è dunque: che impatto avrà questo evento sui miner? In quanti riusciranno a portare avanti la loro attività? Qualcuno dovrà interromperla perché i costi dell’elettricità e delle schede video (GPU) diventano impossibili da sostenere? Scoprilo nell’articolo.
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Mining Bitcoin: il ruolo della difficulty
Per comprendere il possibile impatto del prossimo Halving sul mining di Bitcoin bisogna conoscere e comprendere un parametro molto importante per chi svolge questa attività: la difficulty “o difficoltà”.
Questa variabile indica quanto è difficile, in media, validare un blocco e quindi stima quando è agguerrita la concorrenza tra i miner in un determinato momento. Più sono i miner che partecipano al network di Bitcoin, e maggiore è la potenza dei macchinari che utilizzano, e più questo parametro cresce.
L’altro dato fondamentale che un miner deve tenere sotto controllo è l’hashrate, che indica, invece, la potenza di calcolo totale della rete. Nello specifico l’hashrate misura i calcoli che i miner, nella loro totalità, sono in grado di eseguire ogni secondo.
Ma cosa c’entra questo con l’halving, perché questi due parametri ci dovrebbero dare indicazioni sul futuro del mining di Bitcoin dopo l’evento di questo weekend?
Principalmente perché la difficulty dovrebbe abbassarsi visto che, probabilmente, alcuni miner, in particolar modo quelli che non svolgono questa attività in modo professionale la abbandoneranno. La partita, in questo senso, si gioca sulla sostenibilità; i costi della componentistica (hardware) sommati a quelli dell’energia elettrica devono essere inferiori alle ricompense guadagnate.
Insomma, in questo senso l’halving è una sorta di meccanismo per la selezione naturale dei validatori del network Bitcoin. Dall’altro lato Satoshi Nakamoto, quando ha progettato la politica economica di Bitcoin, ha tenuto conto di questo ed è progettato per essere più remunerativo man mano che scende il numero di attori coinvolti.
Secondo alcune recenti stime, dopo l’halving di questo week end la difficoltà dovrebbe scendere del 15% circa.
Il possibile aumento di prezzo di Bitcoin
Quanto detto nel paragrafo precedente non tiene conto di una delle componenti principali quando si considera l’effettiva profittabilità del mining, ovvero il prezzo di Bitcoin. D’altronde, i miner, e quindi Bitcoin, non esisterebbero più se questo fosse rimasto immobile nel corso degli anni.
Nel corso della storia gli halving di Bitcoin hanno sempre avuto un impatto positivo sul prezzo e quindi sul guadagno dei miner più resilienti, sopravvissuti all’evento. Nel 2012, la prima volta che questo meccanismo si è attivato, il prezzo di Bitcoin è passato, in un anno, da 12$ a, circa, 1.000$.
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Nel 2016 l’incremento annuale di prezzo è stato del 2.900%, registrato grazie ad un movimento rialzista che ha portato Bitcoin da 650$ a 20.000$.
L’ultimo fino ad oggi, quello del 2020, ha portato Bitcoin a raggiungere il massimo storico del 2021, a quota 64.000$.
In conclusione, l’halving è un evento delicato per il mining di Bitcoin, ma tutt’altro che spaventoso. La selezione naturale che avviene, in concomitanza e nei mesi successivi all’evento, è positiva sia per la sicurezza della blockchain, che per chi svolge questa attività in modo organizzato.