Cosa sono i fringe benefit, compensi non in denaro erogati dalle aziende ai propri dipendenti
Cosa sono e come funzionano i fringe benefit? Beni e servizi distribuiti ai dipendenti che si collocano all’interno di iniziative di welfare aziendale. Queste iniziative stanno diventando sempre più popolari nel mondo delle imprese.
Solitamente, quando si ragiona su questi vantaggi, il primo esempio che ci viene in mente è l’auto aziendale. In realtà però, ne esistono tantissimi altri, sempre più richiesti soprattutto dagli under 30. Vediamo dunque cosa sono i fringe benefit e come si collocano dal punto di vista della tassazione nel 2024.
Cosa sono i fringe benefit e come funzionano?
I fringe benefit sono beni e servizi distribuiti ai dipendenti. Dal punto di vista normativo vengono definite “retribuzioni in natura”, come si legge nell’articolo 2099 comma 3 del codice civile, e fanno quindi parte del compenso del lavoratore. Questa definizione ci permette di affrontare uno dei principali problemi che questi benefit comportano a livello fiscale: se concorrono o meno alla formazione di reddito da lavoro dipendente.
Per sciogliere questo dubbio ci viene in soccorso, invece, l’articolo 51 comma 1 del Testo Unico delle imposte sui redditi (TUIR), il quale stabilisce che i fringe benefit non concorrano a formare il reddito da lavoro dipendente se il loro valore è inferiore a 258,23€. In realtà, questa soglia è stata modificata attraverso l’introduzione della Legge di bilancio per il 2024, al fondo di questo articolo trovi l’ammontare monetario aggiornato.
Inoltre ci sono diverse eccezioni già da tempo disciplinate dal comma 4 dello stesso articolo. Per esempio, la tassazione dei veicoli aziendali, degli immobili o dei servizi di trasporto viene stabilita da speciali criteri di determinazione forfetaria.
Infine, bisogna anche specificare che la distribuzione di queste prestazioni può anche avvenire in modo informale. In altre parole, il datore di lavoro può decidere di erogare volontariamente benefit senza che questi siano, per forza, previsti da un accordo collettivo o da un regolamento aziendale.
Fringe benefit: esempi pratici
Chiarito cosa sono i fringe benefit e come funzionano a livello legale, vediamo quali sono i più diffusi nel nostro paese.
- Buoni pasto: sono voucher utilizzati per coprire il costo dei pasti che si consumano durante la giornata lavorativa;
- auto aziendale: si tratta di un’auto fornita dall’azienda per uso professionale e, talvolta, personale;
- polizze assicurative: coperture per salute, infortuni o vita, che forniscono sicurezza aggiuntiva al di là del sistema sanitario nazionale o delle assicurazioni personali;
- buoni acquisto e voucher: voucher o carte regalo per effettuare acquisti, offrono ai dipendenti un’ampia libertà di scelta.
Se sei il proprietario di un’impresa puoi valutare di distribuire i buoni acquisto Young Platform ai tuoi dipendenti, o comunque proporre loro anche questa alternativa. In questo modo non solo puoi contribuire ad accrescere il loro benessere ma anche aiutarli a proteggere il loro potere d’acquisto nel tempo, minacciato dall’inflazione e dalla svalutazione dell’euro.
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- Contributi per la formazione: supporto economico per l’acquisto di corsi di formazione professionale o istruzione;
- assistenza sanitaria integrativa: questa implica la fornitura di servizi sanitari aggiuntivi oltre a quelli forniti dal sistema sanitario nazionale;
- stock option: possibilità di acquistare azioni della propria azienda a un prezzo fissato, solitamente vantaggioso, oppure un’erogazione diretta. Questo tipo di fringe benefit offre ai dipendenti la possibilità investire regolarmente nell’azienda in cui lavora, incentivando la loro performance e fedeltà. È un vantaggio particolarmente comune in startup e aziende in rapida crescita, dove le azioni possono aumentare significativamente di valore nel tempo.
Fringe benefit: le novità nel 2024
Per rispondere in modo accurato alla domanda cosa sono i fringe benefit bisogna anche specificare che sono state introdotte alcune modifiche con l’approvazione della Legge di bilancio del 2024. In particolare, è stato alzato il tetto massimo di imponibilità delle misure di welfare aziendale per i lavoratori dipendenti senza figli a carico mentre è stato abbassato per quelli con figli a carico.
Nello specifico, a partire dal 1° gennaio del 2024, il limite massimo per escludere i beni e servizi ricevuti dalla tassazione è passato da 258,23€ a 1.000€ per i lavoratori dipendenti senza figli mentre da 3.000€ a 1.000€ per quelli con figli.
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