Cosa sono i POAP? Il Proof of Attendance Protocol li distribuisce come attestati di partecipazione. Scopri gli NFT degli eventi crypto!
Sempre più eventi digitali o corsi online, come quelli nel Metaverso, consegnano ai partecipanti dei token non fungibili chiamati POAP. Si tratta di uno dei casi d’uso degli NFT tra i più pratici e tangibili, i POAP vengono utilizzati per certificare la partecipazione delle persone a dati eventi e per archiviare il raggiungimento di risultati di qualsiasi tipo, da quelli accademici a quelli lavorativi. Con il Proof of Attendance Protocol puoi costruire il tuo personale archivio di traguardi, con i vantaggi di essere registrato su blockchain. Questi NFT stanno diventando sempre più popolari, ma cosa sono i POAP?
Cosa sono i POAP?
I POAP, acronimo di Proof of Attendance Protocol, sono NFT unici che vengono distribuiti alle persone per dimostrare la loro partecipazione ad un evento virtuale o meno. Dal punto di vista tecnico, i POAP sono token basati su Ethereum di tipo ERC-721. Questo è il tipico formato utilizzato per creare NFT ovvero oggetti virtuali non interscambiabili. Proof of Attendance Protocol è sia il nome del protocollo che il nome della piattaforma per creare e collezionare i POAP, questi NFT vengono “mintati” attraverso lo smart contract del Proof of Attendance Protocol sulla blockchain xDai, una sidechain Proof-of-Stake di Ethereum.
Un POAP è una ricordo digitale su blockchain, per questo tutti gli NFT del Proof of Attendance Protocol hanno un numero di serie unico e non modificabile e quindi sono autentici. I POAP inoltre sono di piena proprietà di chi li guadagna come attestazione di partecipazione ma possono essere scambiati e venduti mantenendo sempre rintracciabile il proprietario originario. La blockchain e la decentralizzazione del protocollo inoltre permettono ai POAP di essere immutabili, nessuno può alterare i dati o le informazioni che rappresentano.
A cosa servono i POAP?
L’ecosistema POAP permette a organizzatori di eventi come corsi, conferenze, meeting o concerti di produrre dei certificati di partecipazione su blockchain che le persone possono ricevere alla fine degli eventi stessi. Vicino al nome POAP si trova spesso il claim “i segnalibri della tua vita”, infatti le persone collezionano gli NFT del Proof of Attendance Protocol nel loro wallet come tanti “adesivi” che ricostruiscono il diario delle loro esperienze. Come quando agli scout imparavi a fare i nodi e vincevi il distintivo da appuntare al fazzoletto. Quindi a cosa servono i POAP? A costruire un personale registro delle esperienze e dei traguardi raggiunti, a registrare documenti e certificazioni su blockchain. I POAP possono essere reclamati solo nel contesto dell’evento di riferimento.
Perché collezionare POAP?
Dal punto di vista degli utenti, i POAP sono un modo vantaggioso per provare in maniera inconfutabile il proprio coinvolgimento in qualche progetto. Immagina di poter dimostrare al tuo datore di lavoro di esserti laureato ad Harvard, di esserti vaccinato o di essere andato a votare! I POAP non hanno solo un valore pratico ma anche sociale, possedere un POAP contribuisce alla creazione della reputazione sociale e a volte possono portare dei vantaggi come succede spesso quando si possiedono NFT.
Secondo Vitalik Buterin i POAP sono il futuro degli NFT
Cosa sono i POAP? Secondo Vitalik Buterin, il futuro degli NFT! Il fondatore di Ethereum in un articolo dello scorso Gennaio, ha condiviso una riflessione sul reale valore dei token non fungibili arrivando alla conclusione che gli NFT saranno utili solo se non potranno essere trasferiti da un wallet a un altro. Buterin ha definito questi NFT “soulbound” ovvero “legati all’anima” dei loro proprietari per sempre. Per Buterin il modo migliore per sfruttare le potenzialità degli NFT è impedire che vengano scambiati e cita proprio i POAP come progetto che sta andando in questa direzione. I POAP infatti possono essere commercializzati per la loro componente artistica e visiva, ma la garanzia di partecipazione ad un evento rimane sempre e solo del proprietario iniziale.