CryptoPunks: le opere d’arte NFT dal prezzo record

CryptoPunks: le opere NFT dal prezzo record

I CryptoPunks sono degli NFT tra i più famosi e costosi. Di che cosa si tratta? Sono davvero delle opere d’arte? 

I CryptoPunks sono NFT che raffigurano personaggi unici e collezionabili. Vediamone insieme l’origine, le caratteristiche e le curiosità. 

La storia dei CryptoPunks

I CryptoPunks sono un progetto di Matt Hall e John Watkinson, due sviluppatori che con il loro laboratorio digitale, Larva Labs, uniscono tecnologia e creatività. Questi NFT –  tra i più costosi di sempre – sono online dal 2017 e all’inizio sono passati inosservati. Da quando hanno registrato dei prezzi record (più di 11 milioni di dollari) hanno dato vita a moltissimi dibattiti sulla Crypto Art e sullo statuto dell’arte digitale. 

Cosa sono i CryptoPunks? 

I CryptoPunks sono 10.000 personaggi sulla blockchain Ethereum. Sono immagini 24×24 pixel create con un algoritmo che combina diverse caratteristiche che li rendono unici tra loro. Non esistono infatti due CryptoPunks uguali e il loro valore dipende dalla loro rarità: quelli più frequenti, e dunque quelli che valgono meno, hanno la forma di ragazzi e ragazze punk. Esistono anche dei personaggi più rari come alieni, scimmie e zombie. 

I meno numerosi sono gli alieni, se ne contano solo 9 esemplari. Contano anche gli accessori: gli orecchini sono posseduti da 2459 personaggi, il berretto colorato è invece indossato da 44 CryptoPunks. Ognuno può avere da 0 a 7 attributi, ma ne esiste uno solo con 7 accessori: il CryptoPunk 8348.

I CryptoPunks sono arte? 

Non per tutti gli NFT hanno un valore artistico. I CryptoPunks sono opere d’arte? É difficile usare un criterio univoco per stabilire cosa sia arte e cosa no. Per rispondere a questa domanda si può usare il concetto di “somiglianze di famiglia” del filosofo Ludwig Wittgenstein. In una famiglia non tutti i componenti hanno le stesse identiche caratteristiche: chi si assomiglia per il naso, chi per la corporatura, chi per il colore dei capelli. In una famiglia tutti sono diversi ma in qualche modo si assomigliano. Anche l’arte è come una famiglia: cosa hanno i CryptoPunks in comune con le altre opere d’arte?

  1. Sono proprietà esclusiva di qualcuno, esistono delle riproduzioni (fotografie, stampe, cartoline) ma la copia originale è di una persona sola. 
  2. Una volta nella blockchain i CryptoPunks non sono più modificabili, così come Monet non è andato a cambiare i suoi lavori al Museo d’Orsay.
  3. Non hanno un’utilità pratica, non sono come alcuni elementi che si comprano per usarli nei videogiochi ma come un quadro che appendi al muro e lasci lì. 

Una curiosità sui CryptoPunks

I CryptoPunks hanno conquistato anche Hollywood! Larva Labs ha firmato un accordo con l’United Talent Agency per decidere sulla loro rappresentazione nei media tradizionali: film, TV, videogiochi e stampa. Non è solo un modo per dare visibilità al progetto ma anche per aumentare il loro valore nell’ottica del lungo termine. 

Nel Metaverso ci sono sempre più mostre digitali, gli NFT si fanno strada tra gli scettici, la Crypto Arte entrerà nei manuali di Storia dell’Arte? 

5 celebrità a The Sandbox

Metaverso: 5 celebrity a The Sandbox

Tra le LAND di The Sandbox si nascondono celebrità e brand famosi, tra tutti ne abbiamo selezionati 5. Pronto per un vip tour? Scopri chi c’è nel Metaverso!

The Sandbox è un mondo virtuale composto da tante LAND, ovvero delle proprietà digitali in cui costruire set per giochi o scenografie che altri giocatori potranno visitare. Hai intenzione di comprare una LAND su The Sandbox? Potresti avere dei “vicini di casa” fuori dal comune. Vere e proprie celebrità. Vediamo quali!

1. Snoop Dogg

Snoop Dogg è una delle celebrità che ci sono a The Sandbox. L’iconico rapper ha costruito nel Metaverso una dimora degna del suo stile. Eccentrica, scintillante e decisamente poco sobria. Uno tra i tanti dettagli esagerati? Una mega statua celebrativa di se stesso. La sua collaborazione prevede una collezione di NFT: automobili, cani e avatar che gli assomigliano. Saranno venduti anche mille pass esclusivi per partecipare a party e concerti privati organizzati direttamente da lui.

2. Gordon Ramsey

A The Sandbox c’è anche il programma Hell’s Kitchen di Gordon Ramsey. Per chi non conosce il format: Ramsey sbraita e si agita di fronte ad aspiranti chef che devono convincerlo con i loro piatti. La piattaforma promette una versione in metaverso dello show. A parte le urla, come vicino di casa pare perfetto. Un po’ Antonella Clerici, un po’ Carlo Cracco, magari ci scappa qualche pranzo gratis! 

3. Puffetta e il Grande Puffo 

Una delle cose da fare a The Sandbox è visitare il villaggio dei Puffi. Chi lo avrebbe mai detto che avremmo ritrovato la loro allegria direttamente nel Metaverso? Il villaggio ricalca i disegni della serie animata di Hanna e Barbera: giochi, edifici e personaggi a tema con cui interagire. È un po’ come ritrovare vecchi amici d’infanzia, tutto molto vintage. Evviva gli anni 80! Ci sono Puffetta, Quattrocchi e tutti gli altri. Non si capisce bene però che fine abbia fatto Gargamella. 

4. I camminatori di The Walking Dead

Cosa possono fare nel Metaverso i fan di The Walking Dead? Immergersi nelle atmosfere cult della serie e ritrovare i loro personaggi preferiti. Ma soprattutto tanti zombie. Nella LAND dedicata ai camminatori puoi usare tutti gli avatar come pedine e ricreare scene della serie o inventare finali alternativi, un’occasione per esercitarti con lo storytelling. 

5. Deadmau5

Deadmau5 è il classico vicino che nessuno vorrebbe: musica elettronica all day all night. Forse per questo il producer canadese è tra le celebrità che si sono trasferite su The Sandbox, lì infatti non ci dovrebbero essere problemi di inquinamento acustico. Oltre ad aver organizzato performance, Deadmau5 ha rilasciato collezioni NFT che esprimono la sua visione della musica.

Se questo vip tour non soddisfa abbastanza la tua voglia di stalking livello celebrità, The Sandbox ha un canale Youtube in cui annuncia di settimana in settimana le cose da fare e  le collaborazioni stellate nel Metaverso. 

5 criptovalute assurde da conoscere

5 criptovalute assurde da conoscere

Il mondo delle crypto non è solo Bitcoin ed Ethereum: a volte nascono anche criptovalute assurde e divertenti.

Le chiamiamo sempre criptomonete, ma a volte dimentichiamo che possono essere “sviluppate” da programmatori che vogliono solo farsi due risate e divertirsi a mettere in circolo criptovalute assurde. 

Ed è così che nascono le shitcoin. Generalmente non rappresentano un buon acquisto. Talvolta però sono un ottimo modo per farsi due risate.

Disclaimer: questo non è un invito ad acquistare criptovalute. 

1) F*ck Token

La filosofia di questa criptovaluta è davvero innovativa: convincere le persone a… fregarsene. “F*ck” sta per “Finally Usable Crypto Karma”.

Con questo video-parodia, la criptovaluta assurda ha ricevuto addirittura un bel po’ di visibilità sui social. Il token infatti permette di dare una piccola “mancia” ai post di Reddit, mostrando che “te ne frega”. Non c’è che dire, i meme piacciono sempre.

2) WhopperCoin

Tra le criptovalute assurde c’è sicuramente WhopperCoin. Istituita in Russia da Burger King, era più simile a una tessera fedeltà che a una vera crypto. Ogni rublo speso dava diritto a un WhopperCoin. 1700 WhopperCoin nel proprio wallet davano diritto a un hamburger gratis. Purtroppo, il progetto è fallito clamorosamente. Peccato, gli hamburger gratis piacciono a tutti!

3) Useless Ethereum Token

Creata da uno sviluppatore con tanto tempo libero, UET è una crypto basata su Ethereum assolutamente inutile, come dice il nome. Sul sito ufficiale, c’è scritto chiaramente UET non ha alcun valore e che è stato creato come parodia delle criptovalute che vivono per un breve periodo di hype prima di perdere valore. “Stai letteralmente dando i tuoi soldi a uno sconosciuto su Internet per ricevere dei token assolutamente inutili”, c’è scritto nelle FAQ. Se non ci credi, cerca il logo di UET!

4) Cthulhu Offerings

Per gli appassionati di fantascienza e di Lovecraft, Cthulhu Offerings è una criptovaluta che si basa sulla leggenda di Cthulhu, una divinità leggendaria il cui scopo è schiavizzare l’umanità. Secondo il sito ufficiale, gli Cthulhu Offerings dovrebbero far parte del rituale di evocazione di questa creatura. “Non l’ho creata per fare soldi, l’ho creata perché Cthulhu merita che le persone sprechino elettricità in suo nome”, ha detto a The Verge il suo sviluppatore. Ottima per gli appassionati di apocalissi?

5 criptovalute assurde da conoscere

5) Coinye 

Questa criptovaluta assurda è stata creata nel 2014 in onore di Kanye West, il famoso rapper statunitense. Gli sviluppatori speravano che il rapper avrebbe apprezzato la loro idea, ma invece il team di avvocati di Kanye li ha querelati, costringendoli a chiudere i battenti. Non esattamente il tipo di attenzioni che cercavano.

5 criptovalute assurde da conoscere

Anche in un mondo serio come quello delle criptovalute c’è spazio per qualche risata, ma occhio a come spendete i vostri soldi! 

Le shitcoin infatti ci dimostrano quanto sia importante leggere e documentarsi su una criptovaluta prima di acquistarla per sentito dire. Anche perché non tutte saranno così esplicite nella loro missione satirica. Quindi non dimenticare di DYOR!

Se invece cerchi criptovalute effettivamente utilizzabili, troverai ciò che fa per te su Young Platform!

Bitcoin: aggiornamento Taproot attivato!

Bitcoin aggiornamento Taproot

Tutto quello che devi sapere su Taproot, l’aggiornamento per la blockchain di Bitcoin. Cosa cambierà? 

Il 14 novembre 2021 la blockchain Bitcoin è stata aggiornata grazie al via libera dato dal 90% dei nodi della rete. Bitcoin è un sistema in evoluzione: dopo l’aggiornamento del 2017, i cambiamenti introdotti da Taproot sono un rilevante passo in avanti in termini di privacy, efficienza e sicurezza. 

Nello specifico, Taproot renderà più efficienti gli smart contract, le funzioni che permettono di programmare le transazioni su blockchain. Cosa cambierà nel concreto? Scopriamo tutti i vantaggi e le novità dell’aggiornamento Taproot sulla blockchain Bitcoin. 

Merkelized Abstract Syntax Tree (MAST), le firme di Schnorr e Tapscript

Le novità introdotte sono il Merkelized Abstract Syntax Tree (MAST), le firme di Schnorr e Tapscript, un linguaggio di programmazione. La combinazione di questi tre elementi renderà gli smart contract più efficienti, flessibili, sicuri ed economici. In che modo? 

Le transazioni che richiedono le firme di più wallet appariranno come semplici transazioni tra 2 wallet, senza mostrare quindi tutti gli indirizzi coinvolti. In generale, nei metadati di una transazione complessa saranno mostrate solo le informazioni rilevanti, ossia quelle che riguardano l’effettiva esecuzione, non più l’intero codice dello smart contract che le regola.

In poche parole, meno dati da pubblicare significa processi più efficienti, economici e più privacy.

Cosa cambierà in pratica? 

I cambiamenti principali riguardano il futuro delle transazioni e degli smart contract. Nel breve termine questo aggiornamento potrebbe sembrare poco impattante, tuttavia le sue significative implicazioni verranno con il tempo. 

Per riassumere, con l’aggiornamento Taproot le transazioni saranno:

  • Più flessibili, potranno essere inserite condizioni di conferma più complesse senza ricadute sulle commissioni
  • Più economiche, per la minor quantità di dati da registrare
  • Più private, nel caso delle transazioni multi-signature

Inoltre l’aggiornamento Taproot renderà ancora più scalabile Lightning Network, aspettiamoci dunque di poter effettuare un numero illimitato di transazioni all’istante. 

Ecco la veloce panoramica di cosa cambierà nella blockchain. Per scoprire i dettagli, leggi l’articolo dedicato su Academy!

A cosa servono i CityCoin? La rivoluzione delle crypto cittadine

Vista di città CityCoin a cosa servono futuro

Prima Miami, poi New York: i CityCoin attirano l’attenzione di molte città. Ma cosa sono e a cosa servono? Tutti gli utilizzi delle nuove criptovalute

I NewYorkCoin sono la nuovissima criptovaluta voluta dai cittadini di New York e dal nuovo sindaco Eric Adams. Insieme ai MiamiCoin, sono stati lanciati da CityCoin, una community no-profit impegnata nel sociale. Ma a cosa servono i CityCoin?

A cosa servono i CityCoin?

I CityCoin sono un metodo efficace per coinvolgere gli utenti nelle attività della propria città. Sono basati su Stacks, un network che permette l’utilizzo degli smart contracts su Bitcoin. Grazie alla blockchain, sarà possibile migliorare l’organizzazione cittadina sfruttando tecnologie open-source

Ogni cittadino che investe o mina CityCoin contribuisce ad aumentare il valore e gli utilizzi della criptomoneta, supportando anche il proprio comune. Il 70% dei guadagni del mining e dello staking viene trattenuto dagli utenti, mentre il restante 30% finisce nel wallet della città. I sindaci potranno usare i ricavati per progetti comunitari, come avviene in El Salvador.

Grazie alla blockchain, per i cittadini sarà più facile accedere a ricompense, sconti e vantaggi. Per esempio, i negozi potrebbero offrire prodotti gratuiti agli utenti più impegnati nello sviluppo dei CityCoin! In alternativa potrebbe essere possibile pagare tutti i servizi pubblici con le criptovalute, snellendo la burocrazia comunale. Un sogno!

Mai più tasse? Coi CityCoin potrebbe succedere

Francis Suarez, il sindaco di Miami, è stato tra i primi sindaci negli USA a credere nel progetto CityCoin. Il suo obiettivo è rendere i MiamiCoin un valore aggiunto che possa essere “applicato e utilizzato in molti campi”.

In tre mesi, grazie ai MiamiCoin, la città di Miami ha guadagnato più di 21 milioni di dollari. Suarez ha detto che vuole distribuire parte di questi guadagni ai cittadini di Miami, anche quelli che non possiedono criptovalute. “Si potrebbero pagare così tutte le tasse di cui la città ha bisogno, e Miami diventerebbe una città che funziona senza tasse. Credo che sarebbe una rivoluzione”, ha continuato il sindaco.

Il futuro della decentralizzazione delle città

I CityCoin sono ancora agli inizi, ma rappresentano già un passo avanti nel futuro. La rete su cui si appoggiano è altamente programmabile e perciò saranno utilizzate nella vita di tutti i giorni. Negozianti e clienti usufruiranno dei CityCoin e delle dapp (applicazioni decentralizzate) per facilitare gli scambi di informazioni.

Anche i pagamenti diventeranno più smart, visto che sono già integrati nel sistema blockchain. Salire in metro e prendere un caffè diventerà più facile e senza le commissioni a cui siamo abituati. I CityCoin potrebbero dare il via a una nuova era interconnessa e democratica.


È ancora presto a dirsi, ma seguire gli esperimenti di Miami e New York sarà interessante per vedere come queste nuove criptovalute plasmeranno il nostro futuro. Forse cambieranno la nostra realtà materiale come il metaverso sta cambiando la nostra realtà virtuale!   

4 cose a cui ogni Bitcoiner deve rinunciare

Bitcoin 4 regole per iniziare

Sei impaziente? Poco curioso? Forse Bitcoin non fa per te. Ecco 4 regole vincenti per iniziare il tuo viaggio con Bitcoin!

Bentornati a Young Pills, in questo nuovo episodio si parla della crypto per eccellenza: Bitcoin! 

Per essere un bitcoiner coi fiocchi ci sono 4 cose a cui devi rinunciare, vediamole insieme. 

1. Lascia perdere le shitcoin

Tra tutte le crypto che sono nate dopo Bitcoin si nascondono alcune shitcoin, ovvero delle criptovalute tutto fumo e niente arrosto. Ma come si fa a riconoscere una shitcoin? Bisogna considerare la gestione del progetto che sta dietro alla coin in questione e l’offerta stessa del progetto. La coin propone casi d’uso innovativi? I suoi obiettivi sono realistici? Al tuo fianco hai tantissimi strumenti per informarti: i siti web della coin, i white paper, la tokenomics. 

2. “Fidati senza verificare?”, no grazie!

Con le criptovalute vale la regola DYOR: do your own research! Sviluppare un senso critico è fondamentale per chi vuole entrare nel mondo delle criptovalute. 

3. Tanti saluti alla fretta

Sei uno che vuole tutto e subito? Allora forse Bitcoin non fa per te! La pazienza è la dote cardine del bitcoiner, apri i tuoi orizzonti e pensa sul lungo termine

4. Non farti tentare dall’ignoranza

Non si smette mai di imparare, nemmeno nel mondo di Bitcoin. Per capire al meglio i suoi meccanismi la tua curiosità è la tua alleata: chiedi, fai domande, esprimi dubbi. Ci sono risorse e professionisti pronti ad aiutarti! Potresti scoprire che Bitcoin non è un altro modo per arricchirsi ma un sistema monetario inclusivo e equo.  

Decentraland: come funziona la moda nel Metaverso

Avatar Fashion di Decentraland fanno vedere Abiti NFT

L’industria fashion nell’era del Metaverso si è aggiornata e digitalizzata. Sempre più persone utilizzano gli NFT per creare abiti digitali esclusivi… e costosi

Sicuramente conosci The Sims, il gioco in cui si “vivono” esperienze dei propri  avatar digitali. Decentraland si ripromette di creare un metaverso più completo  di quel videogioco, sfruttando le potenzialità di blockchain e realtà virtuale.

Sulla scia del successo di Decentraland e degli altri metaversi, le aziende di alta moda si sono avventurate nella realtà virtuale. Oltre alle big come Nike e Dolce&Gabbana, ci sono anche start-up innovative come RTFKT, specializzata unicamente in abiti da scambiare via NFT. Vediamo come funzionano queste nuove passerelle!

La moda ai tempi di Decentraland

Come funziona Decentraland? È un videogioco di realtà virtuale, dove ciascun giocatore crea un avatar. Il fulcro del gioco è esplorare il mondo virtuale per vivere esperienze diverse e originali. Oltre a esplorare, in Decentraland si possono anche costruire case e ville, insegnare e studiare in un’università virtuale, e persino indossare nuovi vestiti e capi d’abbigliamento, chiamati wearables. 

Gli NFT sono fondamentali in Decentraland. Ogni NFT assicura che ciascun utente sia l’effettivo possessore di ciò che compra. Grazie a questa tecnologia, gli utenti possono possedere, vendere e scambiare oggetti come vestiti e terreni acquistabili di Decentraland (chiamati LAND)

Per dare la possibilità agli utenti di esprimere la loro personalità, molte aziende hanno cominciato a creare wearables. Qualche esempio? RTFKT vende sneakers che possono essere acquistate e riscattate su un mondo virtuale a scelta dell’utente. L’azienda non esclude la realtà materiale: possedere un NFT permette di “forgiarlo” per ottenere – in un secondo momento – un oggetto fisico direttamente a casa propria. The Fabricant invece è più fedele al Metaverso: crea abiti immateriali, puntando tutto sulla sostenibilità del virtuale. 

Per garantire l’esclusività dei prodotti, ogni wearable ha un livello di rarità. Si va dagli oggetti comuni, di cui possono esistere fino a 100.000 copie, agli oggetti mitici, di cui possono esistere massimo 10 copie! In più, ai wearable è associato un seriale che indica l’ordine con  cui sono stati rilasciati.

Su Decentraland siamo tutti Fashion Designer

Se l’alta moda è talvolta percepita come irraggiungibile, nel metaverso tutto cambia. Quando a giugno scorso il team di Decentraland ha implementato i wearables, molti utenti hanno deciso di mettersi all’opera. Basta avere un po’ di conoscenza di programmi per modellazione 3D, e ci si può trasformare in piccoli fashion designer!

Hiroto Kai, un utente di Decentraland, ha iniziato a creare dei kimono che ha poi  venduto a 150$ l’uno! In sole tre settimane ha guadagnato quasi 20.000 dollari, una cifra fino a quel momento impensabile per lui. I prezzi degli NFT vanno da 5 dollari fino a 750 milioni di dollari per comprare un cappello ufficiale di Decentraland! Comprare o creare dei wearables può essere un modo divertente e interattivo per collezionare oggetti che possono arrivare a valere anche tanti MANA.

Il passo successivo? E-Commerce su Metaverso

Per facilitare l’acquisto dei wearables, in Decentraland è presente un marketplace visitabile dove comprare o vendere i propri oggetti virtuali usando MANA.

Ma non è tutto: le grandi marche della moda hanno intuito che i vantaggi degli NFT non si fermano al metaverso. Firme come Dolce&Gabbana hanno cominciato a offrire delle combinazioni di beni fisici e virtuali: l’abito The Glass Suit è stato venduto a più di un milione e mezzo di dollari! 

Le potenzialità di Decentraland non finiscono qui. Boson Protocol è un network che permetterà l’acquisto di abiti fisici nel mondo virtuale. È l’e-commerce del futuro. Boson è un nuovo progetto di e-commerce su blockchain con una roadmap visionaria. La vision di chi vuole la decentralizzazione dei marketplace è quella di creare un futuro sostenibile e al servizio di clienti e creatori, senza passare per siti di e-commerce. 

Ora che hai capito come funziona Decentraland, se sei interessato ad acquistare un appezzamento di terra o qualche wearable, dai un’occhiata alla pagina su MANA!

Tim Cook: Il CEO di Apple è interessato alle crypto

Logo Apple Azienda di Tim Cook

Il CEO di Apple, Tim Cook, rivela di possedere criptovalute “da un po’ di tempo” e che l’azienda “ha in mente” qualcosa

Durante Dealbook, una conferenza del New York Times, Tim Cook ha dichiarato di possedere delle criptovalute. Ha subito specificato però che Apple non ha intenzione di investire i propri fondi in crypto, ma non nega di stare pensando a qualcosa.

La rivelazione nella conferenza del New York Times

Durante l’evento, il CEO dell’azienda di Cupertino ha condiviso col pubblico la sua visione sulle monete digitali. Ha detto di “possedere criptovalute e di esserne interessato” da un po’. “Ritengo siano necessarie per una buona diversificazione del portafoglio”, specificando però di non essere nella posizione di dare consigli finanziari.


Tim Cook è un altro CEO che si unisce alla lista di hodler, insieme a Elon Musk e molti altri. Nonostante la rivelazione, si è affrettato ad affermare che non ha “intenzione di accettare criptovalute come pagamento per i prodotti”, e soprattutto che non vuole allocare fondi aziendali in Bitcoin, Ethereum o altro. “Chi investe in stock di Apple non lo fa per avere esposizione sulle crypto ”.

Criptovalute nel futuro di Apple?

Agli entusiasti di crypto, Tim Cook ha lasciato un po’ di speranza. “Apple ha in mente qualcosa” nell’ambito della blockchain. Non sarebbe la prima azienda a interessarsi alla decentralizzazione e ai vantaggi che offre. Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha cambiato il nome della sua azienda in Meta, per esplorare il metaverso e seguire la strada spianata da crypto come Decentraland e Sandbox. 

Un’azienda di tecnologia innovativa come Apple ha certamente in serbo qualcosa in campo blockchain. Basterà solo aspettare e rimanere aggiornati sulle ultime novità dal colosso di Cupertino.

5 cose da fare a Decentraland

Decentraland 5 attività nel metaverso

Come funziona Decentraland? Abbiamo fatto un giro nel metaverso decentralizzato e vi raccontiamo 5 attività imperdibili

Siamo entrati a Decentraland e siamo riemersi solo per scrivere questo articolo. Creato un avatar, ci siamo trovati a Genesis Plaza. Questo è il cuore di Decentraland, il punto in cui prendere la mappa, puntare il cursore e decidere cosa esplorare. 

1 – Voglia di Movida a Decentraland?

Cosa fanno gli utenti di Decentraland dopo una giornata passata a chiacchierare di crypto? Vanno a ballare in discoteca, ovviamente. Prima tappa: MetaZOO International! Segnaliamo che questo venerdì ore 23 UTC è previsto un toga party rigorosamente in costume. All’ingresso puoi trovare gli accessori adatti, gratis: senza spendere i tuoi MANA. Segnato in agenda?

2 – Come nella Terra di Mezzo

Forest Plaza è un’oasi di natura e pace al centro di Decentraland. Catapultati in una foresta dal mood fantasy, si ha la sensazione di poter vivere un’avventura incredibile da un momento all’altro. Tra tutti i sentieri, perdersi è un attimo, ma forse è anche questo il bello. 

3 – Abbronzatissima su Decentraland

Per chi non può rinunciare all’abbronzatura nemmeno nel Metaverso, c’è il litorale Geckos on the beach. Una spiaggia attrezzata con tanto di luna park! Perché Geckos? Sono gli animaletti che popolano e custodiscono la spiaggia, fanno anche da bagnini: la sicurezza prima di tutto. 

4 –  “Mamma, vado a Decentraland a vedere i musei”

Sappiamo che il Metaverso è la nuova frontiera dell’arte, infatti a Decentraland non potevano mancare musei e gallerie. Abbiamo fatto un salto al Museum District dove sono esposti vari pezzi di digital art. 

5 – China Town versione Metaverso

Dragon city invece è il distretto orientale, per gli appassionati del genere è imperdibile. I dettagli di questo set sono un gioiellino: non resta che passeggiare sotto ai ciliegi in fiore e contare le carpe sotto le ninfee. 

Decentraland è in costruzione, il claim crea tutto quello che puoi immaginare prospetta un mondo intrigante. Anche perchè dopo questo mini tour possiamo confermare che gli utenti del Metaverso di fantasia ne hanno da vendere. 

Bitcoin: New York, stipendio in crypto per il sindaco

Città di New York, sindaco prende stipendio in Bitcoin

Il nuovo sindaco di New York, Eric Adams, vuole essere pagato in Bitcoin e chiede che le criptomonete vengano studiate a scuola.

“New York è un centro innovativo” afferma Eric Adams, il nuovo sindaco democratico di New York, alla CNN. Proprio in nome di questa innovazione, Adams ha rivelato di essere un forte sostenitore delle criptovalute e delle sue applicazioni. In un tweet, ha dichiarato di voler ricevere i primi tre stipendi da sindaco in Bitcoin. 

Un suo portavoce ha poi detto che il sindaco convertirà subito il suo stipendio in dollari in BTC, dato che per ora negli USA non è legale pagare un dipendente pubblico in criptovalute. Rimane un segnale di apertura  del neo-sindaco verso il mondo crypto.

“I ragazzi dovrebbero studiare le criptovalute a scuola”

Eric Adams si è dimostrato subito un grande appassionato di criptovalute. Secondo il sindaco di New York, rappresentano il futuro dei pagamenti globali, e la città dovrebbe cogliere le opportunità che offrono. 

Nella sua intervista alla CNN, Adams ha dichiarato di voler riportare New York a essere un centro di innovazione, e che questo deve passare dalla scuola. “Molti giovani”, sostiene il sindaco, “ancora non sanno cosa siano i Bitcoin, le criptovalute o la tecnologia blockchain”.Dobbiamo aprire le scuole all’insegnamento di queste nuove tecnologie, insegnare questo nuovo modo di pensare al pagamento di beni e servizi.” 

Adams si è anche dimostrato favorevole all’adozione della tecnologia blockchain da parte delle aziende. “Ne parleremo e ci andremo piano, ma lo faremo per bene” ha detto nell’intervista. È presto per aspettarsi che a queste dichiarazioni seguiranno politiche degne di El Salvador, ma Adams è il primo politico statunitense a esporsi così tanto sul tema crypto.

Le criptovalute? Molto più di una moneta

Anche se la comunità di appassionati di crypto ha accolto con eccitazione questa notizia, le parole di Adams hanno sollevato anche delle critiche. Jason Furman, professore dell’università di Harvard, ritiene che le politiche sulle criptovalute non porteranno nessun vantaggio alla città di New York, e pensa che le parole del neo-sindaco siano un modo per gonfiare il prezzo dei Bitcoin. “Sembra un conflitto di interessi”, ha detto il professore, “come se un sindaco annunciasse ‘“Sto per comprare tante azioni di Amazon’” per poi inserire delle politiche che favoriscano Amazon.” 

Alle critiche di Furman, Adams ha risposto ricordandogli che tutte le azioni hanno la stessa volatilità delle criptomonete, notando che ha perso migliaia di dollari nell’ultimo crollo del mercato. “Lui ha la sua analisi, io la mia”, ha detto alla CNN.

Recentemente, comunque, sempre più personalità di spicco stanno esprimendo il loro supporto verso la blockchain, comprendendo le grandi potenzialità del sistema. Il sindaco di Miami, Francis Suarez, ha dato il via alla criptovaluta MiamiCoin (MIA) per spingere l’impegno civico dei cittadini e dare importanti strumenti agli sviluppatori impegnati nel progetto. 

Sicuramente, tutti questi endorsement da parte di politici daranno una spinta al mondo delle crypto. Forse Adams e Suarez, i sindaci più innovatori, puntano a trasformare le loro città in esperimenti sociali e – perché no – in hub di riferimento per gli sviluppatori blockchain di tutto il mondo.