5 aneddoti sul Metaverso di Axie Infinity

5 curiosità su Axie Infinity, il videogioco su blockchain

Chi sono i fondatori di Axie Infinity? E i Lunacians? Perché è tanto diffuso nelle Filippine? Scopri queste e altre curiosità su Axie Infinity! 

C’è chi per spiegare Axie Infinity in due parole dice: sono “Pokémon su blockchain”. In effetti lo stile grafico e il concetto alla base di questo videogioco ricordano Pikachu, Snorlax e compagnia. I giocatori di Axie Infinity sono a tutti gli effetti degli “allenatori” di creature chiamate Axies, a loro spetta nutrirli e farli combattere tra loro in “arene”. Fino a qui niente di nuovo, eppure Axie Infinity è riuscito a ribaltare il panorama del gaming online. Come mai? Tutto merito della blockchain! Leggi 5 curiosità su Axie Infinity, il videogioco su blockchain!

1. Made in Vietnam with love

Il quartier generale di Axie Infinity si trova in Vietnam a Ho Chi Minh City, la città più grande del paese. I fondatori del blockchain game sono tutti molto giovani, tra loro c’è Trung Thanh Nguyen, il CEO, uno sviluppatore che da bambino impazziva per i Pokémon (chissà perché questo dettaglio non sorprende più di tanto), Magic e Yu-Gi-Oh. Nel 2014 ha rappresentato il Vietnam all’International Collegiate Programming Contest, il più antico e prestigioso contest per programmatori. 

Aleksander Leonard Larsen, prima di dedicarsi ad Axie Infinity lavorava in Norvegia come manager e ora svolge il ruolo di COO. Larsen è un gamer professionista che è stato inserito nella classifica dei 200 top players di DotA 2 e ha fatto parte della squadra nazionale di Warcraft 3 e DotA della Norvegia

Tu Doan è l’art director e game designer, la grafica dell’universo di Lunacia e degli Axies è tutta opera sua. Il CTO è Andy Ho, anche lui ha un passato di competizioni su scala globale. Nel 2010 ha partecipato all’edizione canadese delle Olimpiadi Internazionali di Informatica. Concludiamo la presentazione del team dei founder con Jeffrey Zirlin che prima di occuparsi della crescita e dello sviluppo della community di Axie Infinity, da bambino si dedicava al collezionismo di fossili e insetti. Dal collezionare farfalle a i collectible su blockchain, è un attimo!

2. Guadagnarsi da vivere giocando ad Axie Infinity 

Il 95% dei giocatori di Axie Infinity si trova nelle Filippine e in Venezuela. E non è un caso. La logica dietro ad Axie Infinity è quella play-to-earn, giocando infatti si possono guadagnare due token: AXS e SLP, che costituiscono un’entrata economica reale, spendibile e convertibile in monete fiat. Questo meccanismo è così consolidato e funzionante che in alcuni paesi del mondo, soprattutto in quelli colpiti dalla crisi economica post-covid, Axie Infinity è diventato un modo per guadagnarsi da vivere. Un vero e proprio impiego a tempo pieno. Nelle Filippine ad esempio, le ricompense del videogioco solitamente superano il salario medio dei lavoratori delle risaie e delle attività commerciali locali. C’è chi con i guadagni su Axie Infinity ha comprato due case!

3. Uno spirito indipendente!

Axie Infinity si appoggia alla blockchain di Ethereum ma Sky Mavis, la start-up dietro al videogioco, ha deciso di creare una sidechain per ottimizzare le numerose transazioni necessarie al funzionamento del gioco. La sidechain si chiama Ronin, un nome evocativo che racchiude un messaggio del team vietnamita. Forse chi è familiare con la cultura orientale, avrà già avuto a che fare con il termine “ronin”. Nel Giappone di epoca feudale, un “ronin” era un samurai “senza padrone” quindi libero da legami. Nel white paper si può leggere: “[il nome Ronin] rappresenta il nostro desiderio di riporre il destino del nostro prodotto nelle nostre stesse mani”. Una piccola dichiarazione di indipendenza e il desiderio di raggiungere un’autonomia tecnologica in futuro. 

4. Ospita un ritrovo di Lunacians

Come tutti i videogiochi che si rispettano, anche Axie Infinity organizza convention e incontri per gli appassionati. I Lunacians, da Lunacia, il nome dell’universo dove vivono gli Axies, hanno l’opportunità di incontrarsi grazie al programma Axie IRL Community Meetup Program. Per ospitare uno di questi eventi nella tua zona devi essere un eccellente membro della community, ovvero non devi essere mai stato bannato o rimproverato per qualche evento scorretto, e sottoporti a un colloquio con i “Regional Lead” responsabili della tua zona. Sarà tua responsabilità organizzare l’evento: dalla promozione ai contenuti. Il team Axie Infinity promuove (anche economicamente) queste occasioni, un’opportunità per espandere i confini del videogioco e promuovere la cultura del Web3. 

5. Le borse di studio di Axie Infinity

In questa carrellata di 5 curiosità su Axie Infinity, citiamo anche un’iniziativa che ha avuto un fortissimo impatto sull’espansione del blockchain game. Per essere precisi, Axie Infinity è un videogioco pay-to-play-to-earn. Questo significa che per cominciare a ottenere i tuoi AXS e SLP prima devi essere proprietario di un Axie. Le creature da allevare tuttavia sono degli NFT che possono essere molto costosi. Per aprire Axie Infinity anche a chi non ha la possibilità di impegnare fin da subito una somma importante di denaro, sono nate delle corporazioni o “gilde” che prestano i loro Axie tramite delle “scholarship”, ovvero delle borse di studio. Un vero e proprio prestito decentralizzato di NFT. 


Queste gilde non sono state previste dal meccanismo del gioco ma sono nate sulla base delle esigenze della community. Si tratta di uno di quei casi in cui una community si organizza in autonomia per far crescere il progetto. La nascita di queste corporazioni, come Yield Guild Games è una cartina tornasole dell’affetto e dell’interesse dei fan. Come funziona YGG? I giocatori di Axie Infinity con un potere di acquisto basso possono chiedere in prestito 3 Axies ai “manager”. Questi, oltre a fornire gli NFT possono, come dei tutor, aiutare i “borsisti” con strategie e strumenti educativi per muovere i primi passi nell’ economia su blockchain e i servizi DeFi di Axie Infinity.

6 crypto che si aggiornano a Maggio 2022

Criptovalute: le più interessanti di maggio 2022

Si avvicina l’estate e il tuo wallet crypto ha bisogno di una rinfrescata? Scopri le criptovalute più interessanti di Maggio 2022!

Il mondo crypto si muove alla velocità della luce, per questo non è sempre facile tenere il passo con le sue evoluzioni. In questo articolo troverai gli aggiornamenti dei progetti su blockchain e le novità più rilevanti per questo mese. Scopri le criptovalute più interessanti di Maggio 2022!

1. Tezos (XTZ), al lavoro sulla scalabilità 

Nel corso di un’intervista durante la Paris Blockchain Week, Arthur Breitman il co-fondatore di Tezos ha spiegato dove sono concentrate le energie del progetto in questo momento. Breitman ha raccontato che questo “è stato un anno di crescita, specialmente nello spazio NFT”, in effetti in questi ultimi mesi ci siamo soffermati spesso sui token non fungibili costruiti su Tezos. Il team di Tezos si aspetta la stessa “esplosione” anche per i settori della DeFi e del gaming su blockchain. Il futuro di Tezos si concentrerà dunque su questi due punti, che nel settore crypto sono tra i più chiacchierati e innovativi. Per quanto riguarda la DeFi, Breitman vuole costruire un ecosistema capace di fornire servizi di finanza decentralizzata non solo per asset digitali, ma anche per quelli “real world”. L’idea è quella di combinare la finanza classica e quella decentralizzata. 

Breitman inoltre ha rivelato la strategia di Tezos per risolvere il trilemma della scalabilità. Il 1 Aprile 2022 è stato attivato il nono aggiornamento del network con Ithaca 2, con questo è stato cambiato il meccanismo di consenso. Tenderbake, questo il suo nome, è stato pensato per aumentare la velocità di finalizzazione delle transazioni. Un’altra soluzione per migliorare la scalabilità riguarda l’utilizzo di optimistic rollup, ovvero delle soluzioni di scalabilità Layer 2 tipici della blockchain di Ethereum. Questa integrazione apre la strada quindi alla compatibilità di Tezos con l’Ethereum Virtual Machine (EVM).

2. Cardano (ADA), un network in fermento

Nella lista delle criptovalute più interessanti di Maggio 2022, c’è anche ADA, la coin nativa di Cardano. Nel mese scorso la media dei wallet ADA creati giornalmente si è alzata da 2.000 a 8.000 circa. Ad Aprile in totale Cardano ha aggiunto al suo network 100.000 nuovi wallet, e Hoskinson, il fondatore del progetto ha commentato: “siamo solo all’inizio”. 

Anche se il numero delle transazioni al giorno è rimasto invariato, le transazioni superiori a 100 mila dollari sono aumentate di 50 volte dall’inizio del 2022. Cosa testimonia questo dato? Un crescente interesse da parte delle istituzioni e degli investitori istituzionali. Nel mese di Aprile, Cardano ha attirato anche altri 400 progetti. Nel complesso stanno lavorando su Cardano 900 progetti e la cifra aumenta di giorno in giorno. La maggior parte di questi progetti non è ancora in attività ma in fase di sviluppo e test, tuttavia l’hard fork Vasil di Giugno 2022, migliorando le prestazioni degli smart contract del network, potrebbe facilitare la messa a terra di più dapp.  

3. Dogecoin (DOGE), la nuova moneta di Twitter?

L’attenzione è tornata su Dogecoin grazie alle ultime azioni imprenditoriali di Elon Musk. L’amministratore delegato di Tesla il 25 Aprile ha comprato Twitter per 44 miliardi di dollari. Il destino del social network ora è nelle sue mani e in molti si stanno interrogando sul ruolo di DOGE. Elon Musk è sempre stato un grande estimatore delle criptovalute e in particolare della memecoin più famosa di tutte. Qualche mese fa Musk aveva già proposto al team di Twitter di integrare DOGE nel servizio a pagamento del social network: Twitter Blue. Dopo la notizia il prezzo di Dogecoin ha avuto un’impennata per poi stabilizzarsi intorno ai 13 centesimi. 

Elon Musk è stato colui che ha costruito la fama di Dogecoin, i suoi successi personali influenzeranno quelli della crypto? Dogecoin e Musk sembrano essere molto collegati, da questo momento anche Twitter potrebbe entrare in questo sistema di reciproche “sollecitazioni”. Il 20 Dicembre 2020 con un tweet di tre parole, Musk ha dato via a un’era: “One Word: Doge”. Il prezzo della coin è aumentato subito del 20%. Dogecoin il 20 Aprile ha festeggiato il suo secondo Doge Day, una giornata voluta dalla community sostenitrice per auspicare il raggiungimento del prezzo di 1$. Anche un’altra crypto star ha osannato Dogecoin di recente, si parla di Roger Ver, che ha rotto il silenzio stampa in cui si era rinchiuso per oltre un anno. Il Bitcoin Jesus, in merito all’acquisizione di Twitter, ha commentato che tra le crypto leader nel panorama Dogecoin “è la più economica e affidabile. Se dovessi scegliere tre contendenti sarebbero DOGE, Litecoin e Bitcoin Cash”.

4. Polygon (MATIC), l’impegno per una blockchain green

La blockchain di MATIC ha pubblicato il suo Manifesto Green per diventare carbon neutral entro la fine del 2022. In poche parole Polygon ha deciso di compensare le emissioni di CO2 derivanti dal consumo di energia necessario per finalizzare le sue transazioni. Per controbilanciare le emissioni, Polygon acquisterà crediti di carbonio che andranno a finanziare iniziative green. Oltre all’impegno per far diventare MATIC una criptovaluta sostenibile da ogni punto di vista, Polygon ha lanciato anche i supernet

Si tratta dell’evoluzione di Polygon Edge, un framework modulare che permette di sviluppare diversi tipi di chain (Layer 1 o 2), per l’esecuzione di qualsiasi tipologia di dapp. I Polygon Supernet sono l’upgrade di questo sistema e renderanno la blockchain più scalabile. Infatti tutti i supernet sono collegati tra loro, e a Polygon, di cui utilizzano l’infrastruttura Proof-of-Stake. Per far decollare questa visione interoperabile, Polygon ha stanziato un fondo di 100 milioni di dollari per avviare nuovi progetti. 

5. SushiSwap (SUSHI), un nuovo team e il piano di governance

SUSHI è il token di SushiSwap, uno degli exchange decentralizzati più conosciuti e usati di sempre. Negli ultimi tempi SushiSwap ha risentito di una governance instabile e un team non particolarmente coeso, il tutto è culminato con il fallimento dell’acquisizione di Frog Nation, una piattaforma DeFi. Questo è stato il momento di svolta per SushiSwap, come sempre dopo aver toccato il fondo non si può che salire! La community del DEX si è data da fare per rialzare il progetto e ha discusso dei suoi prossimi passi nei vari forum. Il 25 Aprile è stato rilasciato un documento dal titolo “Sushi 2.0: A Restructure For The Road Ahead” che contiene tutte le novità previste e l’approccio utilizzato per ristrutturare il team: “è stata condotta una riorganizzazione ed è stato composto e confermato un team forte e leale. Inoltre, sono stati aggiunti diversi nuovi membri del team. Sono state riavviate le relazioni con i principali stakeholder ed è stato nominato un consulente operativo esterno”.

SushiSwap ha avanzato anche la proposta di una DAO. In generale le novità di SushiSwap riguardano la qualità della sua organizzazione, l’obiettivo è quello di costruire una leadership e di fornire una maggiore trasparenza. L’assunzione dei nuovi talenti sarà sottoposta all’esame di tutte le parti interessate, dalla community agli stakeholder. Coglieremo presto i frutti di questa nuova fase di SushiSwap?

6. Ethereum Name Service (ENS), un milione di nomi del Web3

Infine tra le criptovalute più interessanti di Maggio 2022, troviamo anche ENS: il token di Ethereum Name Service, il protocollo per la creazione di domini decentralizzati su Ethereum. Per chi non sapesse di cosa si tratta, ENS è un servizio che permette di registrare e acquistare dei domini sotto forma di token non fungibili (ad es. youngplatform.eth) che fungono come username e indirizzi a cui collegare il proprio wallet. ENS è una vera comodità per chi si muove quotidianamente nel terreno del Web3! Nel mese scorso il mercato degli NFT di ENS si è conteso le classifiche solo con le famosissime Bored Ape, toccando anche picchi giornalieri che hanno scavalcato le vendite del BAYC. La vendita più significativa dell’ultimo periodo è stata quella del nome “555.eth” a 158.000 dollari. I nomi ENS composti da cifre sono particolarmente ambiti perché i proprietari dei domini a tre o quattro cifre (fino al 9.999) possono entrare a far parte del 10kclub, un “Web3 social club”. 

Il 1 Maggio 2022 ENS ha raggiunto il milione di domini registrati sulla sua piattaforma! Una pietra miliare per il protocollo che a Gennaio 2022 (quando ENS è stata listata su Young Platform) contava appena 600 mila domini. Ad Aprile ENS ha contato 163.000 nuovi utenti, 7.8 milioni di entrate (tutte destinate alla DAO) e 4.000 ETH nei mercati secondari come OpenSea.

Yuga Labs, la startup dietro il BAYC e il crash di Ethereum

Bored Ape Yuga Labs ha intasato Ethereum

Yuga Labs, l’azienda di NFT che ha creato il Bored Ape Yacht Club, ha mandato in tilt Ethereum con gli NFT del suo metaverso Otherside

Se hai provato a eseguire una transazione su Ethereum sabato sera, probabilmente avrai avuto la sensazione di essere sul Raccordo Anulare a ridosso delle vacanze o di prendere un caffé in piazza San Marco a Venezia. Per qualche ora, le gas fee di Ethereum hanno raggiunto vette astronomiche. Parliamo di più di tremila dollari di gas! Dietro a questo incredibile picco c’è lo zampino di Yuga Labs, creatori di Bored Ape Yacht Club, che ha aperto il mint degli attesissimi NFT del suo metaverso, Otherside. Scopri come Yuga Labs ha intasato Ethereum con Otherside, il loro nuovo progetto NFT!

Yuga Labs: la startup che ha rivoluzionato gli NFT

Come tutte le migliori storie, quella di Yuga Labs comincia con quattro amici al bar. Un bar virtuale, però, ovvero su Twitter! Gordon, Gargamel, Tomato e Sass, gli pseudonimi dei quattro amici, erano tutti interessati alle crypto fin dal 2017. Twitter, il social di riferimento per tutti gli appassionati di blockchain, era invaso da meme, milionari in cerca di un progetto promettente, e falsi milionari in cerca di un progetto che li rendesse veri milionari. La maggior parte degli appassionati amava farsi chiamare “ape”, cioè “scimmia”.

In questo panorama tecnologico, in cui le crypto si stavano affacciando nel mondo mainstream, stava anche nascendo una nuova tecnologia: quella degli NFT, ovvero non-fungible token. I quattro amici, sulla scia dei CryptoPunks e dei Crypto Kitties, volevano creare delle collezioni artistiche digitali sfruttando proprio questi token. Rispetto ai loro predecessori, avevano però avuto un’idea brillante: gli NFT potevano servire non solo a provare inequivocabilmente il possesso di qualcosa, ma anche a dare accesso a eventi privati, ad airdrop esclusivi e molto altro! Fondarono la startup Yuga Labs e il loro primo progetto fu l’ormai leggendario Bored Ape Yacht Club

La prima settimana di minting non fu particolarmente brillante: in sei giorni, solo 500 scimmie annoiate su 10.000 erano state acquistate, nonostante il prezzo di 0.2 ETH. Ma la notte del primo maggio, le “scimmie” dello spazio crypto rivalutarono il progetto: tutti i restanti NFT andarono a ruba! Yuga Labs, forte del successo di BAYC, continuò a sfornare collezioni come la Mutant Ape Yacht Club o la Bored Ape Kennel Club. Tra party esclusivi a New York, aste milionarie ed eventi di beneficenza, la startup continua con un nuovo progetto: Otherside, dando forma al metaverso che finora esiste solo nelle fantasie della community crypto!

Che cos’è Otherside, il metaverso di Yuga Labs tra scimmie, LAND e Koda

Otherside è il nome del metaverso ideato da Yuga Labs e sviluppato da Animoca Brands. Anche se non ci sono ancora dettagli specifici su come funziona Otherside, circolano varie ipotesi. Quel che è sicuro è che sarà compatibile con gli altri metaversi sviluppati su Ethereum, e perciò è probabile che gli asset acquistati su The Sandbox, ad esempio, saranno utilizzabili anche su Otherside.

Nonostante la scarsità di informazioni, Yuga Labs ha dato il via al mint di 55.000 Otherdeeds, ovvero NFT che rappresentano la proprietà di alcuni appezzamenti di terreno su Otherside. Ogni LAND ha un ecosistema e delle risorse, di varie rarità. Alcune possono avere degli oggetti rari, o possono persino contenere un Koda, la creaturina raffigurata anche nel logo del metaverso di Yuga Labs. Tantissimi hanno acquistato un terreno virtuale al prezzo di 305 APE, il token del Bored Ape Yacht Club. 

Dopo pochissime ore tutte le LAND sono andate sold out, e adesso il floor price è già più che raddoppiato! Su OpenSea, il prezzo minimo per un Otherdeed comune è di 3 ETH. L’hype è alle stelle, e a quanto pare tutti vogliono entrare nel nuovissimo metaverso! Nonostante questo, il mint di Yuga Labs ha intasato Ethereum per qualche ora, perciò è lecito chiedersi: è stato un successo o un fallimento?

Yuga Labs ha intasato Ethereum: le reazioni sui social

Il mint dei nuovissimi NFT di Yuga Labs è stato uno degli eventi di maggiore successo nel mondo crypto, considerando che i 55.000 Otherdeeds sono stati comprati tutti in pochissime ore. Il mint, che si è tenuto su Ethereum, ha sovraccaricato la rete, che ha avuto anche problemi di congestione. Le gas fee si sono alzate così tanto che è cominciata una cosiddetta “gas war”, dove chi vuole eseguire transazioni è disposto a pagare commissioni altissime pur di avere la precedenza rispetto a tutte le altre transazioni. 

Anche se la rete di Ethereum non ha subito nessun down e ha continuato a funzionare nonostante il sovraccarico, Yuga Labs è stata piuttosto dura con la blockchain di Buterin. “È fin troppo chiaro che ApeCoin dovrà migrare su una blockchain proprietaria se vorrà davvero scalare” ha scritto su Twitter. Altri utenti, però, hanno fatto notare a Yuga Labs che il sovraccarico è stato dovuto a un errore nella compilazione dello smart contract che regolava il minting. Un utente in particolare ha simulato uno smart contract che avrebbe fatto risparmiare quasi 40.000 ETH in gas fees.

Comunque la si pensi, Yuga Labs è una startup che è riuscita a far parlare di nuovo di sé con questo nuovo progetto. Otherside potrebbe essere il degno successore dei Bored Ape Yacht Club? Riuscirà a trasformare gli APE in una valuta in grado di rivaleggiare con altri metaversi come The Sandbox o Decentraland? Tutto dipende dalle scelte di Yuga Labs, ma considerando il loro passato, sembra molto probabile che – Ethereum o no – riusciranno a riproporre un progetto di successo! Ora che sai cos’è Otherside dai un’occhiata a tutte le LAND già disponibili su OpenSea, ma occhio: non sono economiche!

Moonbirds: tutti in hype per gli NFT da mettere in Staking

Moonbirds NFT staking

Le solite scimmie annoiate di Bored Ape ti hanno stancato? Scopri cosa sono i Moonbirds, gli NFT da mettere in staking!

Dopo il dominio incontrastato di Bored Ape Yacht Club e Cryptopunk, una nuova collezione di non-fungible token potrebbe superarli entrambi: stiamo parlando dei Moonbirds, un progetto che dopo una settimana ha già raggiunto vette altissime! Scopri cosa sono i Moonbirds e come funziona lo staking di questi nuovi NFT!

I nuovi NFT in trend? Ecco Moonbirds!

Che cosa sono i Moonbirds? I nuovi NFT in trend che hanno battuto ogni record! Lanciati il 16 Aprile 2022, hanno raggiunto picchi altissimi di prezzo in poco tempo, segnale di un enorme successo. Un dato al volo? I Moonbirds hanno registrato un volume totale di vendite di quasi 360 milioni di dollari in poco più di una settimana. Le 10 vendite più alte sono comprese tra i 397 mila e il milione di dollari.

La collezione è composta da 10.000 token su Ethereum che raffigurano gufi e civette. I Moonbirds nascono da Proof, una startup fondata da un noto investitore VC, Kevin Rose. La compagnia ha alle spalle un altro progetto NFT di successo ovvero il Proof Collective, una sorta di club prestigioso per collezionisti e artisti NFT. I Moonbirds sono stati pensati per essere gli “official Proof PFP”, ovvero le foto profilo ufficiali dei soci del club. I Moonbirds sono anche le chiavi per poter entrare nel canale discord di Proof in cui vengono discusse e proposte tutte le iniziative. Rose ha grandi ambizioni per i Moonbirds, tra cui una nuova funzionalità chiamata “nesting” con cui sarà possibile bloccare i propri NFT per ricevere reward e benefit. 

Tratti e nesting: come si evolvono i Moonbirds

Come altre collezioni di NFT, i Moonbirds hanno dei “tratti” generati casualmente che li rendono unici, e ciascun tratto ha una rarità differente. Ci sono 8 categorie di tratti, che vanno dallo sfondo al vestiario al colore delle penne. Alcuni tratti sono rarissimi, come il Cosmic: su 10.000 gufi, solo 6 ce l’hanno!

Hai mai fatto staking di NFT? La collezione Moonbird è unica nel suo genere perché permette di bloccare i propri token per ricevere delle ricompense, proprio come nello staking. Questo meccanismo prende il nome di nesting! Ogni proprietario può mettere i propri Moonbird in questa sorta di “staking”, connettendo il proprio wallet al sito ufficiale della collezione. Qui i nostri volatili digitali fanno un nido, che ogni 30 giorni diventa più prezioso. All’inizio il nido sarà composto da semplici rametti, ma col tempo può diventare di bronzo, d’argento e persino d’oro! Un nido prezioso equivale a reward sempre più consistenti. È importante però che i nostri uccellini stiano tranquilli: metterli in vendita su un marketplace resetterà il nido e azzererà tutti i progressi.

L’idea di Kevin Rose è di dare un ulteriore valore aggiunto al nesting. Oltre ai reward c’è molto di più! Dopo un certo periodo di tempo, i possessori dei Moonbirds arriveranno a guadagnare oggetti reali: ad esempio, se il nostro NFT indossa una felpa, il team di PROOF ci invierà una vera e propria felpa uguale a quella del nostro Moonbird come premio per aver tenuto in staking il token.

Come acquistare un Moonbird

Acquistare un Moonbird è facile, si trovano sui principali marketplace. Tuttavia per aggiudicarti un gufo o una civetta dovrai mettere mano al tuo wallet, infatti il prezzo minimo per il Moonbird più comune è di 15 ETH, ovvero circa 42 mila dollari. Uno dei più rari, invece, è al momento disponibile su Looksrare per 375 ETH. Puoi trovare le collezioni ufficiali sia su Opensea sia su Looksrare. Se vuoi entrare a far parte della community dei Moonbirds ti basterà connettere il tuo wallet e fare un’offerta. Attenzione però: quando compri un NFT, il livello del suo nido si resetterà, indipendentemente dal livello raggiunto dal suo precedente proprietario. Quindi, quando lo metterai in nesting, il tuo gufo tornerà in un modesto nido di rametti. 

Adesso che sai cosa sono i Moonbirds, gli NFT da mettere in staking, rimarrai fedele alla vecchia guardia dei Bored Ape Yacht Club e dei Cryptopunk

Algorand celebra l’Earth Day nel Metaverso

Algorand: Earth Day e le iniziative green

Il mondo crypto e l’Earth Day del 22 Aprile 2022. Scopri tutte le iniziative green di Algorand

Il 22 Aprile ricorre l’Earth Day: la Giornata internazionale della Terra. In questa data nel 1970, 20 milioni di americani parteciparono a una storica manifestazione in difesa del pianeta. Oggi il 22 Aprile è l’occasione per ricordare l’impegno a tutelare l’ambiente e a prevenire i rischi della crisi climatica. In tutto il mondo vengono organizzate parate, eventi e gesti simbolici e ci sono esempi anche nel mondo crypto.

Algorand ha organizzato un evento nel Metaverso per celebrare l’Earth Day, ma la sua vocazione ambientale è sempre stata forte, scopri tutte le iniziative green di Algorand!

L’Earth Day nel Metaverso

L’Algorand Foundation per il 22 Aprile 2022 ha organizzato un evento gratuito nel Metaverso per parlare di sostenibilità. Durante “Earth Day in a Green Metaverse” prenderanno parola ospiti da vari progetti eco-friendly e “leader di organizzazioni che cercano di sfruttare la tecnologia blockchain”. Lo scopo dell’evento è quello di condividere visioni e idee per realizzare un futuro sostenibile, con un focus sull’ambito blockchain. 

Il Metaverso scelto per ospitare l’evento è xSpaces, una piattaforma australiana. Anche se “Earth Day in a Green Metaverse” durerà un giorno, il set dell’evento sarà aperto e visitabile per 4 settimane. Tutti i partecipanti potranno ricevere un badge in forma di NFT. Ma le iniziative green di Algorand non finiscono qui!

Compensare le emissioni della blockchain con i carbon credits

La blockchain di Silvio Micali ha sempre mostrato una particolare attenzione alle tematiche ambientali, tra i suoi progetti green più conosciuti c’è Planet Watch: una piattaforma per coinvolgere le persone, tramite la gamification, nel monitoraggio dei dati sulla qualità dell’aria.

Inoltre Algorand ha stretto una collaborazione con ClimateTrade per compensare le emissioni di CO2 del network. ClimateTrade è un marketplace su blockchain che vende crediti di carbonio (carbon credits). Acquistando crediti carbonio un’azienda o in questo caso, una blockchain, può contribuire a finanziare progetti che riducono l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera, la principale responsabile del surriscaldamento globale. Algorand integrerà uno smart contract che assegna automaticamente una parte delle commissioni delle transazioni all’acquisto di crediti carbonio su ClimateTrade. Questa strategia è molto simile a quella adottata da Polygon che prevede di diventare carbon neutral entro la fine del 2022. 

Staci Warden, l’amministratrice delegata dell’Algorand Foundation, si augura che l’esempio di Algorand “incoraggi i nostri partner e altri protocolli blockchain ad abbassare la loro impronta di carbonio”. Aggiungendo che “l’industria si sta muovendo nella giusta direzione adottando il Proof-of-Stake come meccanismo di consenso preferito”. 

Algorand spegne Times Square per un’ora

Un’altra delle iniziative green di Algorand in occasione dell’Earth Day si è svolta a New York il 22 Aprile alle 02:00 (ora italiana). In primo luogo Algorand ha allestito la piazza con dei cartelloni pubblicitari luminosi con un messaggio ambientalista, poi ha staccato l’energia elettrica lasciando Times Square al buio per un’ora intera. Secondo la Foundation con questo gesto sono stati risparmiati 6.500 kilowattora di elettricità, Warden ha spiegato che questa è la stessa energia necessaria ad Algorand per finalizzare 350 milioni di transazioni. 


Questo paragone può far capire in maniera immediata i passi in avanti che hanno fatto le blockchain per ridurre il loro impatto ambientale. Il messaggio dietro a questo gesto? Ecco il commento di Warden: “volevamo fare una dichiarazione audace su una grande piattaforma per far conoscere al grande pubblico che i progressi nella tecnologia blockchain, come quelli di Algorand l’hanno resa più verde e sostenibile rispetto alla prima generazione di blockchain Proof-of-Work“.

5 curiosità che rendono Fantom una piattaforma DeFi unica 

5 curiosità su Fantom, la piattaforma blockchain

Perché Fantom è legata a Cronje? Cosa ci fa il suo logo sui circuiti di F1? Davvero posso pagare un hotel in FTM? Scopri 5 curiosità su Fantom!

Su Young Platform è ora disponibile FTM, il token di Fantom! Di sicuro ne hai già sentito parlare, questa piattaforma blockchain è una delle più usate per la fornitura di servizi DeFi ma sei sicuro di sapere proprio tutto? Di certo il suo brand “spettrale” non passa inosservato, tra emoji di fantasmini e il riferimento al musical “il Fantasma dell’Opera” gli sviluppatori che usano Fantom si sbizzarriscono in metafore e nomi da brividi. Un esempio? Il token BOO di Spookyswap, la dapp Tomb Finance e gli NFT di Fantums of Opera. Ma l’ecosistema di FTM non nasconde solo easter egg horror, ecco 5 curiosità su Fantom!

1. La storia di Andre Cronje con Fantom

Una semplice ricerchina su Google o su Twitter mostra che Fantom è associata spesso al nome di Andre Cronje. Ma chi è Andre Cronje? E soprattutto, perché è così importante per Fantom? Cronje è uno degli sviluppatori più prolifici del settore DeFi, creando diversi protocolli e dapp ha contribuito a formare l’attuale immagine della finanza decentralizzata e del Web3. Cronje è diventato una crypto star per la sua abilità con i codici ma anche per i suoi ripetuti “rage quitting” alla DeFi (dopo l’ultimo di qualche mese fa, nei giorni scorsi ha rotto il silenzio parlando della necessità di una regolamentazione crypto). Le sue creature più famose sono Yearn Finance e Keep3r, ma Cronje ha contribuito anche allo sviluppo di altri protocolli come quello di Fantom. Lo sviluppatore ha lavorato a Fantom dal 2018 al 2022 come technical advisor e come presidente del Fantom Foundation Technology Council. La sua impronta è stata decisiva e il suo prestigio nel campo DeFi ha attirato la fiducia di molte persone che sono diventate sostenitrici di Fantom.

Dopo il saluto di Cronje, Fantom ne ha risentito in termini di popolarità e in calo di TVL, ma la DeFi non è fatta da singoli sviluppatori. Il team ha continuato a lavorare guadagnando meritati successi!

2. Fantom culla di Metaversi

Quando si progetta un Metaverso su blockchain si deve tenere conto di tutte le transazioni che devono essere processate da tutti gli utenti attivi, e Fantom ha tutte le carte in regola per essere una piattaforma amata dagli sviluppatori di Metaversi: è veloce, scalabile ed economica! 8BIT Nostalgia è uno dei Metaversi su Fantom, in sostanza è uno spazio 3D interattivo che può essere esplorato da avatar venduti come NFT. Su 8BIT ci sono aree di gioco e arene in cui gli utenti possono trovarsi a chiacchierare e progettare nuove funzionalità. 8BIT si sta espandendo grazie a diverse collaborazioni, ad esempio i proprietari della collezione ADAPunks su Cardano potranno utilizzare le loro “skin” anche su Fantom. Come dice il nome, le atmosfere di 8BIT sono davvero nostalgiche. Non può che scenderti una lacrimuccia ripensando a Pokemon Perla su Nintendo DS!

Un altro Metaverso su Fantom è Pod Town, che si sta distinguendo per la costruzione di una solida economia in-game. Pod Town infatti sta integrando una serie di servizi DeFi con cui i giocatori possono gestire e monitorare i loro asset di gioco e wallet. Terzo progetto degno di nota è Slothtopia, questo Metaverso su Fantom sta sviluppando un mondo virtuale in 3D compatibile con la VR. 

3. Una squadra fortissimi

Fantom lavora con la crème del Web3, infatti tra i protocolli integrati alla piattaforma blockchain troviamo Chainlink, The Graph e Ankr. Nel dettaglio, Fantom lavora con Chainlink per “costruire prodotti DeFi sicuri e scalabili come stablecoin decentralizzate, protocolli di prestito e asset sintetici”. Gli sviluppatori che utilizzano l’infrastruttura di Fantom possono accedere liberamente agli oracoli di Chainlink per combinare e confrontare dati on-chain e off-chain da fonti affidabili. The Graph invece torna utile quando si vogliono consultare informazioni di diverse blockchain, informazioni che possono essere utili per sviluppare e offrire soluzioni crosschain. Con The Graph, Fantom ha trovato la soluzione ai problemi di interoperabilità. Fantom infine utilizza le API e i tool di sviluppo del protocollo Ankr

4. Prenota le tue vacanze con Fantom

Tra le 5 curiosità su Fantom, c’è un’iniziativa che fa sognare le vacanze. Nel 2020 Fantom ha iniziato una partnership con Travala.com, la principale piattaforma di prenotazione di viaggi in criptovalute attiva dal 2017. Grazie a questa collaborazione, su Travala si possono utilizzare direttamente i propri FTM per prenotare hotel, case, voli, tour e varie attività. Il progetto Travala mira a rendere l’industria dei viaggi più economica, equa e inclusiva, chi usa FTM per i pagamenti potrà risparmiare oltre il 40% (rispetto ad altre classiche agenzie di viaggio online) e poter scegliere fra 2 milioni di strutture e 600 compagnie aeree. 

5. Tra campioni di velocità ci si intende: Fantom e F1

Fantom ha firmato due accordi per sponsorizzare altrettanti progetti di Formula 1. Nel 2021 è stata annunciata la collaborazione con il team italiano Scuderia Alpha Tauri, il logo di Fantom è comparso sulla vettura, sui caschi e le tute dei piloti. 

Da Marzo 2022 il brand di Fantom è presente anche sulle attrezzature di Pietro e Enzo Fittipaldi, i due piloti di F1 conosciuti anche come i Fittipaldi Brothers. Oltre alla sponsorizzazione, i due fratelli hanno scelto Fantom come piattaforma per creare la loro prima collezione di NFT: “mio fratello ed io ci siamo interessati allo spazio delle criptovalute da un po’ di tempo, siamo affascinati dal potenziale che ha per ispirare la libertà finanziaria e dagli strumenti per gli atleti di impegnarsi con i loro fan“, ha commentato Pietro Fittipaldi.

Fantom: 5 Dapp da urlo tra DeFi, Gaming e NFT

Fantom 5 dapp migliori

Fantom, la piattaforma multichain programmabile e sostenibile, ha un ecosistema ricco di applicazioni a tema horror! Scopri le 5 migliori dapp su Fantom!

Fantom (FTM) è una piattaforma crypto scalabile, altamente programmabile e, come si intuisce dal nome… a tema horror! Creata dal coreano Ahn Byung Ik, la piattaforma è stata sviluppata insieme ad Andre Cronje, già fondatore di yearn.finance. L’ecosistema di Fantom è ancora giovane, ma la velocità e i bassi costi del suo protocollo hanno già attirato numerosi sviluppatori. Ogni dapp ha accesso a una sidechain, un sistema simile a quello provato da Polkadot. Ma, a differenza di quest’ultima, gli “slot” sono illimitati. 

Potenzialmente Fantom può accogliere tantissime dapp senza compromettere la velocità delle sue transazioni o la sicurezza del suo protocollo. Proprio per questo nel suo ecosistema troviamo tantissime applicazioni che vanno da exchange decentralizzati, a marketplace di NFT, e persino a videogiochi play-to-earn. Scopri 5 migliori Dapp su Fantom!

Spookyswap

Fantom nasce come una piattaforma crypto per la DeFi, e Spookyswap è il DEX di punta del suo ecosistema! Il suo token, BOO, ha una capitalizzazione di mercato di più di 100 milioni di dollari, rendendolo l’exchange decentralizzato più grande su Fantom. Il suo funzionamento è simile al più famoso UniSwap, con meno unicorni e più spettri. 

Su Spookyswap puoi scambiare token differenti, offrire liquidità alle pool o mettere in staking il token nativo, BOO. In più puoi anche mandare token da una blockchain all’altra attraverso un bridge, e impostare dei “limit order”. Il valore totale bloccato nel protocollo ammonta a 790 milioni di dollari: non male per un DEX così giovane! E per quanto riguarda la sicurezza? Spookyswap è controllata da Certik, azienda che si occupa di sicurezza nel Web3. Insomma, l’unica cosa di cui aver paura sono i fantasmi!

Tomb Finance

In una blockchain per la DeFi non può mancare una crypto dal valore stabile! Tomb Finance è un ecosistema basato su TOMB, un token ancorato a FTM. A garantire l’ancoraggio del token c’è un complesso algoritmo simile al sistema di signoraggio di US Terra.

Purtroppo, Tomb Finance ha avuto un piccolo incidente di percorso che ha fatto diminuire la sua popolarità. All’inizio esisteva una “gatekeeper tax”, ovvero una tassa del 20% sulla vendita dei token. Secondo gli sviluppatori questa tassa sarebbe stata tolta dopo qualche mese, ma nel frattempo alcuni utenti avevano trovato un modo di vendere i loro token senza pagare la tassa, provocando sospetto nella community. Dopo le spiegazioni degli sviluppatori e la rimozione della Gatekeeper tax, però, Tomb Finance è risorta e adesso TOMB ha una capitalizzazione di mercato pari a 383 milioni di dollari.

Rarity Game

Tra le 5 migliori Dapp su Fantom c’è anche Rarity, un videogioco play-to-earn sviluppato da Andre Cronje. Da buon nerd appassionato di D&D, Cronje ha voluto trasferire sulla blockchain gli anni passati come dungeon master e ha creato Rarity.

Il videogioco, sviluppato su Fantom, può sembrare molto simile a un classico gioco di ruolo. All’inizio devi creare un personaggio appartenente a una classe, come Guerriero o Mago. Per crearlo bisogna solo pagare le gas fee, che su Fantom sono davvero basse. Poi si può mandare il proprio personaggio all’avventura, dove affronterà mostri ed esplorerà dungeon! Dopo qualche level up, il tuo alter-ego potrà creare degli oggetti come armi, pozioni e armature, e venderli come NFT sul marketplace di Rarity ad altri giocatori come te. Chi è che da piccolo non sognava di guadagnare giocando?

Fantums of Opera

NFT di fantasmi in grafica 8-bit in grado di sfidarsi in duelli mortali. Questo è Fantums of Opera, il primo progetto di NFT approdato su Fantom! Lo scopo degli sviluppatori è creare un universo a tema Halloween dove i padroni dei Fantums possono costruire oggetti, scambiarsi pozioni, vincere trofei e far combattere i propri spettri!

Oltre agli NFT, Fantums ha anche dei token nativi: FOO e RIP. I FOO sono dei token di governance che, secondo il team di sviluppo, potranno a breve essere messi in staking. I RIP, invece, servono a far “resuscitare” i propri fantasmini caduti in battaglia. Uno dei modi per ottenerli? Distruggere un altro Fantum che possiedi, perdendolo per sempre. Questi Pokémon del Web3 sembrano pronti a far concorrenza agli Aavegotchi!

Paintswap

Ami gli NFT, non disdegni il trading e ti interessi allo yield farming? Allora Paintswap può fare al caso tuo. Questa dapp combina un DEX per crypto con un marketplace di NFT, ed è stato sviluppato su Fantom per sfruttare la velocità e i bassi costi delle transazioni. Proprio in virtù delle gas fee ridotte, Paintswap incoraggia gli utenti a scambiare NFT dal prezzo contenuto, oltre che collezioni da centinaia di migliaia di dollari.

Il token nativo di Paintswap, chiamato simpaticamente BRUSH, può essere messo in staking direttamente sulla dapp per ottenere delle ricompense. Il token permette anche di accedere alla governance della PaintswapDAO. Dove altro li trovi dei rarissimi e scintillanti Pepe corazzati? 

Dalla “tradizionale” finanza decentralizzata al play-to-earn, le 5 migliori dapp su Fantom (FTM) insieme hanno un market cap di quasi mezzo miliardo di dollari! Se l’ecosistema continua a crescere, Fantom potrebbe entrare di diritto nel mondo dei protocolli “Ethereum Killer” grazie alla programmabilità e alla velocità delle sue transazioni. Riuscirà a competere con gli altri grandi nomi della blockchain?

UniSwap o Curve? Due exchange decentralizzati a confronto

Uniswap vs Curve 2022

Uniswap e Curve sono due exchange, entrambi decentralizzati ma con alcune differenze. Scopri qual è il DEX migliore del 2022!

All’inizio, il mercato delle crypto era dominato dagli exchange centralizzati. La facilità d’uso e la comodità dei CEX li ha resi e li rende tuttora lo strumento più sicuro e user-friendly per gli appassionati di crypto. Nel 2018, però, è arrivato UniSwap, il primo exchange decentralizzato innovativo. Rispetto agli exchange decentralizzati di prima generazione, UniSwap è automatizzato, senza un order book vero e proprio, e per questo dispone quasi sempre di una buona liquidità per permettere gli scambi.

Il successo di questo nuovo protocollo ha portato alla nascita di molti altri DEX, a volte quasi “copiati” da UniSwap. Proprio mentre l’ambiente della DeFi stava diventando monotono, è arrivato Curve, un exchange decentralizzato multichain specializzato negli scambi di stablecoin. Questo DEX risolve un problema di UniSwap, ovvero la volatilità delle pool quando le crypto che si scambiano hanno prezzi simili. Vediamo le differenze tra UniSwap e Curve e qual è il miglior DEX nel 2022.

UniSwap, pioniera degli exchange decentralizzati

Chi prima arriva meglio alloggia: anche se le “copie” abbondano, UniSwap è il DEX con i volumi più alti del mercato DeFi. Dal 2018, il protocollo ha rivoluzionato il mercato crypto con la sua piattaforma user-friendly e dalla tecnologia innovativa. Fino a quel momento, i pochi exchange decentralizzati esistenti utilizzavano dei classici order book, che gestivano gli ordini di acquisto o di vendita. Il problema era che in questo modo c’era poca liquidità all’interno dell’exchange; non era raro trovarsi di fronte a scambi lenti, eseguiti a prezzi indesiderati o totalmente bloccati.

UniSwap ha quindi sfruttato la tecnologia degli smart contract e ha sostituito il vecchio sistema peer-to-peer con un sistema peer-to-contract. Il DEX ha inserito nel protocollo gli AMM (Automated Market Maker). Il “maker”, ovvero la parte che soddisfa l’ordine, non è più un altro trader ma uno smart contract. L’AMM prende liquidità dalle “liquidity pool” e porta a termine gli scambi in maniera totalmente automatica. Ogni “pair” di crypto ha una liquidity pool, all’interno della quale sono presenti un gran numero di token sempre disponibili. 

La domanda sorge spontanea: chi è che rimpingua le liquidity pool? Ecco l’altra trovata geniale di UniSwap. Invece di affidarsi ad aziende o investitori, come per gli exchange centralizzati, UniSwap offre ricompense agli utenti che “bloccano” le loro crypto nelle pool di liquidità. Così, sono gli stessi utilizzatori della blockchain a offrire liquidità al DEX, in cambio di una parte delle commissioni dell’exchange.

Curve, un DEX per stablecoin 

UniSwap, e gli exchange decentralizzati in generale, hanno un problema notevole: quando si scambiano crypto con valori simili (come le stablecoin, per esempio), può avvenire un fenomeno detto “slippage”. Lo slippage avviene quando il prezzo di mercato varia repentinamente mentre lo smart contract sta finalizzando l’ordine, portandoti a un risultato diverso da quello inizialmente previsto. 

Curve ha implementato un metodo per evitare questo fenomeno, comune negli altri DEX soprattutto durante lo scambio di stablecoin. Le sue liquidity pool sono specializzate per far fronte a grossi scambi tra valute con bassa differenza di valore. Oltre alle classiche stablecoin, è possibile scambiare anche altre crypto come ad esempio wBTC e renBTC, entrambi token su Ethereum ancorati al valore di BTC.

Curve ha riscosso un certo successo in quanto un DEX così efficace nello scambiare valute di questo tipo ancora non esisteva. Spesso i trader hanno bisogno di un certo tipo di stablecoin rispetto a un altro, perché non tutte le piattaforme e i protocolli accettano ogni tipo di crypto. Ad esempio, un protocollo di DeFi potrebbe accettare solo stablecoin decentralizzate, portando un trader a dover prima scambiare i suoi Tether per DAI o UST.

UniSwap e Curve: le novità dei DEX per il 2022

Due DEX innovativi con due specializzazioni differenti: sembra un buon compromesso, ma sia Curve che UniSwap vogliono espandersi e diventare gli exchange decentralizzati migliori della blockchain! Con gli ultimi aggiornamenti, entrambi i DEX hanno cercato di andare oltre Ethereum e oltre le loro nicchie, ed entrambe le roadmap promettono grandi innovazioni. Vediamo le novità!

UniSwap: l’espansione verso nuovi orizzonti e la concorrenza a Curve

UniSwap ha dominato il mercato dal suo rilascio, tranne per qualche periodo in cui il suo market share è stato insidiato da SushiSwap. Ma, durante l’estate 2021, Curve è riuscito a “flippare” la situazione, e da agosto 2021 UniSwap ha perso la sua corona per quanto riguarda il valore dei token bloccati nel protocollo. Nonostante questo, il team di sviluppo del DEX più famoso della blockchain ha messo in campo una serie di miglioramenti per non essere lasciato indietro dagli avversari sempre più determinati. 

Tra le azioni più significative, c’è l’espansione oltre l’ecosistema di Ethereum verso piattaforme layer-2 come Arbitrum, Optimism e Polygon. Proprio su Polygon il DEX, implementato a fine 2021, ha riscosso un enorme successo! In poco tempo, UniSwap ha scalzato altri exchange decentralizzati come SushiSwap o QuickSwap presenti su Polygon da più tempo. La DAO che governa UniSwap ha inoltre promosso delle iniziative per portarla su altre blockchain, in particolare Gnosis (GNO) e Moonbeam, una parachain di Polkadot (DOT). L’exchange ha anche deciso di provare a esplorare orizzonti oltre la finanza decentralizzata, istituendo gli UniSwap Lab Ventures (ULV), un fondo di investimenti attivo nello sviluppo di strumenti per il Web3. Tra i progetti supportati ci sono nomi importanti come Aave e MakerDAO, l’organizzazione autonoma centralizzata che governa la stablecoin DAI.

Inoltre, l’ultimo grande aggiornamento di UniSwap, V3 (rilasciato a maggio 2021) ha istituito la liquidità concentrata e i range order, due facce della stessa medaglia. La prima permette ai fornitori di liquidità di selezionare una fascia di prezzo specifica per cui fornire liquidità a una singola pool, il secondo dà la possibilità ai trader di scegliere il range di prezzo limite a cui eseguire un ordine. Il vantaggio per i fornitori è che l’estrema volatilità non costituisce più una minaccia per i loro token, mentre per i trader significa avere commissioni più proporzionate al rischio e minore slittamento dei prezzi. La soluzione  è una sfida esplicita a Curve, e potrebbe convincere i trader a scegliere UniSwap come DEX di fiducia se questo sistema dovesse risultare più performante rispetto a quello messo in atto da Curve.

Curve: le liquidity pool e l’endorsement di Terra

Anche Curve ha provato a estendere le proprie potenzialità. Con Curve V2, il protocollo ha cominciato a offrire mercati anche per asset dai valori diversi, grazie a delle liquidity pool che comprendono più di due crypto. Con la nuova versione, infatti, sono state istituite pool con 3, 4 o anche 5 crypto differenti. Tricrypto è una delle liquidity pool più importanti di Curve, e permette scambi tra ETH, wBTC e USDT. Su Polygon è persino disponibile una pool che permette di scambiare wBTC, ETH, DAI, USDC e USDT. Nonostante la presenza di più crypto, l’algoritmo studiato da Curve permette di utilizzare la liquidità in maniera più efficiente, senza creare perdite alla pool stessa.

Per quanto riguarda le pool che comprendono solo stablecoin, 3pool è sicuramente la più importante. All’interno troviamo liquidità per DAI, USDT e USDC. La sua dominanza però è stata messa in discussione da Do Kwon, nella lotta tra DAI e UST, la stablecoin dell’ecosistema Terra. Il 2 aprile, il fondatore di Terra ha annunciato il lancio di 4pool, composta dalle stablecoin UST, FRAX, USDT e USDC. Considerando l’importanza dell’ecosistema Terra, un annuncio del genere potrebbe convincere trader esterni a Curve a utilizzare 4pool per gli scambi tra stablecoin, considerando che USDT, USDC e UST sono rispettivamente prima, seconda e quarta per market cap.

In futuro, Curve potrebbe approdare su Celo, una blockchain per la DeFi che si dichiara eco-sostenibile e “mobile friendly”. Questo potrebbe essere un grande vantaggio per la DeFi, essendo un settore che risente di una gran mancanza di usabilità e accessibilità. Celo ha anche delle stablecoin native ancorate all’euro e al real brasiliano, e potrebbe rappresentare una svolta per chi si approccia alla finanza decentralizzata dall’Europa o dall’America del Sud.

Qual è il miglior DEX nel 2022?

Entrambi i DEX hanno dei punti di forza ma anche delle differenze, qual è il migliore nel 2022? UniSwap è sicuramente un “unicorno” della DeFi, e lo sta dimostrando ulteriormente dopo gli ultimi annunci. Il suo utilizzo si sta diffondendo a macchia d’olio, andando anche oltre la finanza decentralizzata, anche grazie all’interfaccia più semplice e user-friendly rispetto agli avversari. In più, UNI rimane il token DEX con marketcap più alto.

D’altro canto, Curve rimane un exchange decentralizzato valido, con tantissima liquidità a disposizione e con una community attiva. Il valore bloccato all’interno del protocollo è più alto rispetto a UniSwap, un bene per la finanza decentralizzata sempre assetata di liquidità. La governance di Curve, però, ha un difetto: è vulnerabile a un cosiddetto “governance attack”. Bloccare i propri CRV infatti garantisce agli individui un certo numero di voti. Questi voti possono anche aumentare o diminuire gli incentivi di ciascuna pool. Dei malintenzionati, quindi, potrebbero comprare un gran numero di CRV, bloccarli e votare per aumentare le ricompense di una pool, manipolando artificialmente il mercato. Fortunatamente esiste un board di sicurezza per rispondere agli attacchi e ribilanciare l’ecosistema, ma se questa debolezza non verrà sradicata, si tratta di un altro punto a sfavore di CRV rispetto a UNI.


Ma il verdetto finale è riservato al futuro: sarà la V3 di UniSwap la soluzione ai problemi dei DEX, o l’algoritmo firmato Curve rimarrà anche nel 2022 il DEX migliore per le stablecoin?

The Sandbox e Axie Infinity: Metaversi a confronto

Metaverso: differenze tra The Sandbox e Axie Infinity

Qual è il Metaverso più diffuso? Quale ha le partnership più importanti? Ma soprattutto dove ci sono i giochi migliori? 

Benvenuto alla sfida tra Metaversi! Da un lato del ring abbiamo The Sandbox, un Metaverso che può vantare una robusta economia interna, dall’altro Axie Infinity, il mondo virtuale dominato da creature in stile Pokémon. Entrambi si basano sulla blockchain di Ethereum e hanno un token ERC-20, ma è solo questo ad accomunarli. Le differenze tra The Sandbox e Axie Infinity si giocano sul piano dell’usabilità, la qualità dei giochi proposti, le partnership e i progetti futuri. Vediamole insieme!

La crescita di The Sandbox

Anche se le vendite dei terreni digitali di The Sandbox sono diminuite del 54% in questi primi mesi dell’anno, sono comunque in crescita dell’865% rispetto al Q3 del 2021. Le LAND del Metaverso hanno avuto un picco di vendita nel Novembre 2021 quando Facebook ha annunciato il rebranding e tutti hanno cominciato a parlare di Metaverso, poi si sono stabilizzate. Per alcuni le LAND rappresentano un bene da holdare nel lungo periodo, per altri invece è un asset con una strategia buy-sell di breve durata. In generale il 7% dei proprietari terrieri non rivende le proprie LAND per più di un anno, l’11% le rivende entro 30 giorni. Ma la maggior parte degli utenti tiene le proprie LAND per 1-3 mesi prima di venderle. Il mercato delle LAND ha luogo nei marketplace secondari: le LAND nuove vengono vendute per la prima volta dal Metaverso stesso, poi vengono comprate e vendute tra utenti nei mercati secondari. Il 65% dei terreni di The Sandbox è già stato venduto, quello che resta è tutto da conquistare!  

In generale tutte le vendite del Metaverso sono aumentate, tuttavia la crescita di The Sandbox non riguarda solo il mercato ma anche la partecipazione e la popolarità. Un dato impressionante? A Marzo 2022 in occasione del lancio di Alpha Season 2 The Sandbox ha raggiunto più di 2 milioni di utenti registrati

Axie Infinity: l’era del play-to-earn 

Il settore dei videogiochi sta affrontando un nuovo momento della sua evoluzione: l’era della GameFi, ovvero della finanziarizzazione degli asset di gioco. Axie Infinity è il Metaverso su blockchain che ha diffuso il primo modello di monetizzazione play-to-earn (P2E). Si tratta dell’innovazione più recente nell’industria del gioco, e i videogiochi che utilizzano questo modello permettono agli utenti di guadagnare token una volta completate missioni o svolte particolari azioni. Nel caso di Axie Infinity si possono ottenere AXS quando si fanno crescere in salute e giocare gli Axies, i protagonisti del gioco che assomigliano ai Pokemon e ai tamagotchi. Il successo economico, e non, di Axie Infinity, ha ispirato altri giochi come DeFi Kingdoms sull’Harmony Protocol e Star Atlas, su Solana. 

Dove sono le esperienze di gioco migliori?

Una delle principali differenze tra The Sandbox e Axie Infinity riguarda la tipologia e la qualità dei videogiochi disponibili nel Metaverso. Nonostante l’interesse degli utenti per The Sandbox sia molto alto, le esperienze ospitate sulle LAND sono ancora poche e in via di sperimentazione. I fan stanno aspettando con impazienza giochi immersivi e basati su blockchain, come nel caso di Alpha Season 2, il Metaverso al momento propone eventi circoscritti nel tempo per poter giocare. È fondamentale che The Sandbox continui a lavorare per migliorare la creazione dei contenuti e l’accessibilità per gli utenti. Non dimentichiamo che The Sandbox è ancora in versione alpha, questo significa che la maggioranza dei giochi non sono attualmente disponibili. Nel corso dei prossimi trimestri, The Sandbox prevede di permettere agli utenti di costruire esperienze direttamente sulle loro LAND.

Dall’altro lato, i giochi di Axie Infinity sono ben avviati e completamente attivi. Questo Metaverso tuttavia è meno accessibile dal punto di vista economico, per giocare su Axie Infinity infatti è necessario comprare degli item sotto forma di NFT, come gli Axies stessi. Questi NFT possono essere molto costosi e rappresentano una significativa barriera d’ingresso per il gioco. 

Chi ha le partnership più importanti?

Axie Infinity ha tra i suoi partner ufficiali Ubisoft, Samsung e Maker. Pochi ma buoni! Uno dei punti forti di The Sandbox è la costruzione di una fitta rete di partnership e brand. Tra chi ha deciso di collaborare con The Sandbox ci sono esponenti di ogni settore, per i videogiochi c’è Ubisoft, per la musica Warner Music Group, per la moda Gucci. The Sandbox attira aziende e personalità di un certo livello e questo è strategico per la sua popolarità. 

Roadmap: il futuro dei Metaversi

Nelle roadmap di entrambi i Metaversi si può trovare l’intenzione di rendere i progetti sempre più decentralizzati. È prevista l’attivazione di The Sandbox DAO grazie alla partecipazione dei proprietari di LAND e di tutti coloro che possiedono i token di governance SAND, così come la DAO di Axie Infinity che dovrebbe essere operativa nel 2023. Mentre The Sandbox si propone di ampliare le collaborazioni, Axie Infinity ha in programma aggiornamenti più tecnici. Tra questi, rifinire la tokenomics di AXS e rilasciare una versione su iOS e Android del Metaverso. 

Il match non è ancora concluso. Tra le differenze tra The Sandbox e Axie Infinity quale sarà la decisiva a stabilire il KO? 

L’adozione delle criptovalute nel 2022 in Europa e nel mondo

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Il futuro delle criptovalute nel 2022 tra le leggi in USA ed Europa, i divieti in Cina e i casi d’uso reali in Africa e America del Sud.

Ormai il fenomeno delle crypto è troppo grande per essere ignorato. Negli USA, il tema è scottante e molto sentito, tanto che ci sono discrepanze tra le idee della SEC, che continua a vietare gli ETF spot, e il governo statunitense stesso. Le crypto però riescono anche a “riunire” la frammentata situazione politica USA, come dimostrato dalle idee affini di Eric Adams, sindaco democratico di New York, e Francis Suarez, primo cittadino repubblicano di Miami recentemente impegnato nella Miami Bitcoin Conference.

E nel resto del mondo? L’Unione Europea sta preparando una serie di leggi che regolamenti le crypto e i wallet, al contrario della Cina che ha completamente bandito le crypto. In Africa e in America del Sud, invece, troviamo casi d’uso reali, un piccolo assaggio di quello che le criptovalute potranno diventare! Scopri di più sul futuro delle criptovalute nel 2022 in Europa, in Africa e in America del Sud.

Le crypto in Europa: regolamentazioni e utilizzi concreti

Il mercato bullish del 2021 ha sicuramente fatto breccia nei cuori di molti europei, che vuol dire questo per il futuro delle criptovalute nel 2022? Secondo uno studio, i cittadini europei sono meno propensi a fidarsi delle criptovalute rispetto ad altri Paesi nel mondo. Il sondaggio ha rilevato che solo il 17% possiede delle crypto, mentre la media globale è del 23%. La presenza di un sistema bancario solido ed efficiente forse non crea quella necessità di convenienza e velocità che le criptovalute soddisfano, tra le altre cose.

Nonostante l’84% della popolazione europea abbia un conto bancario, l’invasione russa dell’Ucraina ha mostrato che le criptovalute possono avere i loro utilizzi in situazioni impreviste ed eccezionali. Con i trasferimenti bancari limitati, è emersa in fretta l’utilità della blockchain come mezzo per trasferire il denaro in maniera peer-to-peer e decentralizzata. L’Ucraina, infatti, ha raccolto più di 70 milioni di dollari con le criptovalute, ignorando i rallentamenti dovuti al collasso delle infrastrutture bancarie. 

Allo stesso modo, la pseudonimia delle crypto ha messo in allerta Europa e USA, che stanno lavorando per garantire che le sanzioni alla Russia siano rispettate. D’altronde le crypto sono neutrali: tutto dipende da ciò che le persone decidono di fare con questa tecnologia. 

L’Africa e il boom delle criptovalute: il caso della Nigeria

Da anni, la maggior parte degli Stati africani ha un grande problema: quello delle infrastrutture finanziarie carenti. Secondo uno studio, solo il 48% dei cittadini africani possiede un conto bancario, meno della metà. Questo rappresenta un grosso limite in un’economia sempre più globale, dove il contante rappresenta ormai una minima parte di tutte le transazioni. Una delle cause è la corruzione dilagante di molti governi, che di conseguenza non riescono a tenere a bada l’inflazione delle monete sovrane. Per esempio, la Nigeria ha un’inflazione del 18%, un numero vertiginoso a cui si è accompagnato un incremento dei prezzi dei generi alimentari del 21%. 

Sempre in Nigeria, c’è un altro dato interessante: su 201 milioni di abitanti, ci sono più di 180 milioni di smartphone con connessione a Internet. E, sorprendentemente, il 35% dei nigeriani afferma di possedere crypto! Più della metà di loro ha poi rivelato che ha intenzione di comprare altre criptovalute nell’immediato futuro, entro il 2022. A cosa si deve questo boom? Più della metà della popolazione dello Stato africano è composta da under-19. Questo, unito all’alta inflazione e alla difficoltà ad accedere a servizi finanziari, potrebbe spiegare la ragione di questo numero così alto.

I dati dal resto dell’Africa sono simili, ma è interessante notare anche un’altra cosa. Rispetto al resto del mondo, i cittadini africani hanno meno crypto ma sono più propensi a utilizzarle in scambi peer-to-peer. Questo dimostra che, mentre nei Paesi più industrializzati si preferiscono criptovalute con un valore tecnologico e finanziario più alto, in Africa si preferisce usare le crypto come valuta per effettuare pagamenti tra cittadini. Come reagiranno i governi di fronte a questi numeri? Mentre alcuni, come in Etiopia, si sono dimostrati aperti alla tecnologia blockchain, è probabile che altri proveranno a rendere i controlli ancora più stringenti. Le criptovalute riusciranno a spianare la strada per la libertà economica dell’Africa?

Le criptovalute in America del Sud: antidoto contro l’inflazione?

L’America del Sud soffre degli stessi problemi dell’Africa, problemi che le crypto possono risolvere, secondo molti sudamericani. Brasile, Argentina e Colombia sono 3 degli Stati che hanno risposto più positivamente alle innovazioni tecnologiche e alla facilità di trasferimento delle criptovalute. In un sondaggio condotto da Sherlock Communications, più del 25% dei cittadini brasiliani ha affermato che ha intenzione di comprare crypto nei prossimi 12 mesi, ovvero più di 36 milioni di persone! 

Quali possono essere i fattori scatenanti? La mancanza di facile accesso a conti bancari, e la dipendenza degli stati dell’America del Sud dalle rimesse estere. Solo il 54% dei cittadini sudamericani possiede un conto corrente. Il problema però è amplificato dal fatto che molte famiglie dipendono dalle rimesse mandate da parenti all’estero. Mandare denaro dagli Stati Uniti al Venezuela, per esempio, è molto costoso e richiede del tempo. Per molti, è più conveniente scambiare il proprio denaro in stablecoin o in Bitcoin, e trasferirli ai wallet dei propri familiari senza passare per dogane o istituti bancari dai controlli troppo stretti. In più, sempre nel caso del Venezuela, è evidente che l’inflazione sta mettendo in ginocchio l’economia del Paese. Invece di conservare i propri soldi sotto il materasso, alcuni cittadini venezuelani hanno deciso di acquistare Bitcoin o stablecoin per proteggere il valore del loro denaro.

Un altro dato interessante è che più della metà degli intervistati ha risposto che non ha intenzione di comprare crypto non perché non le ritiene un buon asset, ma perché non sa come funzionano gli exchange e i wallet. Potenzialmente, degli interventi come quello di Cardano in Etiopia potrebbero avere enormi benefici per la popolazione sudamericana.

Il futuro delle criptovalute e della blockchain potrebbe avere una svolta nel 2022, e non solo nei Paesi meno ricchi. Il dollaro americano sta subendo una inflazione mai vista prima, e alcuni sostengono che le stablecoin possano in parte sopperire alla perdita di valore della valuta più diffusa al mondo.