Il Metaverso è vuoto? La polemica sugli utenti (pochi) di Decentraland

Metaverso crypto: quante persone lo usano? Decentraland vs The Sandbox

Quante persone usano il Metaverso crypto? DappRadar rivela dei dati che fanno scalpore, ma poi ritratta e collabora con Decentraland per resoconti più accurati 

Decentraland nei giorni passati è stato oggetto di critiche relative al numero di utenti che entrano nel Metaverso crypto ogni giorno. DappRadar, l’aggregatore di dati per dapp e collezioni NFT, ha rivelato dei dati poco rincuoranti che hanno scatenato speculazioni sull’effettivo utilizzo dei mondi virtuali. Decentraland e The Sandbox hanno risposto alle polemiche presentando un punto di vista diverso: le persone che usano il Metaverso crypto sono molte più! E DappRadar sta collaborando con il Metaverso per aggiornare i suoi report. 

La polemica: “il Metaverso è vuoto”

Tutto è iniziato Venerdì 7 Ottobre, giorno in cui, secondo i dati di DappRadar, gli utenti attivi nel metaverso crypto di Decentraland (MANA) sarebbero stati solo 38. Un numero davvero basso considerato che l’intero ecosistema vale 1,3 miliardi di dollari! L’opinione pubblica si è scaldata molto per questo dato e, chiedendosi quante persone usano davvero il Metaverso, ha subito sentenziato che “i mondi virtuali sono vuoti”. Ciò che ha colpito maggiormente è lo stacco tra i pochissimi utenti che entrano nel Metaverso e gli ingenti capitali che girano intorno a queste realtà Web3. In effetti gli attacchi non sono stati rivolti solo a Decentraland ma anche a The Sandbox che nello stesso arco temporale, sempre secondo DappRadar, contava 522 utenti attivi. Un numero maggiore ma comunque non entusiasmante. Tra Decentraland e The Sandbox la battaglia tra chi ha più utenti sembrerebbe essere vinta dal secondo: il picco di utenti attivi giornalieri di Decentraland è stato 675, quello di The Sandbox 4.503 (sempre secondo DappRadar). Decentraland dopo che la polemica sugli utenti del Metaverso è esplosa, ha pubblicato un post sul suo blog spiegando che i dati di DappRadar erano incompleti. Ma quindi quante persone usano veramente il Metaverso crypto? Vediamo la risposta di Decentraland!

Decentraland e The Sandbox: quanti utenti entrano nel Metaverso?

Il malinteso che ha scatenato questa polemica sta nel concetto di “utenti attivi”. A quanto pare per DappRadar e Decentraland gli “utenti attivi” sono due cose diverse. Nel caso di DappRadar, un utente attivo è chi compie una transazione su blockchain, ma per Decentraland è molto di più. Come si può leggere nel post di risposta che il Metaverso ha rilasciato l’11 Ottobre, “Decentraland è un mondo sociale virtuale in cui i visitatori vengono per esplorare, incontrare amici, partecipare a eventi e molto altro. Queste visite non comportano necessariamente alcun tipo di transazione e, in effetti, se un utente entra come ospite, può non offrire dati di portafoglio collegati che possano essere tracciati da soggetti esterni. Per questo motivo la Decentraland Foundation definisce un “utente attivo” come colui che entra in Decentraland e si allontana dal punto iniziale in cui è entrato”. Per essere calcolato un utente non deve necessariamente fare una transazione su blockchain, Decentraland insomma calcola anche tutte le azioni off-chain. Sulla base di questa precisazione, Decentraland ha dichiarato che le persone che usano il suo metaverso sono in media 8.000 al giorno

Il metaverso di The Sandbox invece si è difeso con un tweet che presenta una panoramica della partecipazione durante il suo ultimo evento (ancora in corso), Alpha 3. Nello specifico durante questa “stagione” gli utenti giornalieri sono stati 39.000, quelli mensili 201.000, con 113.000 procedure di verifica dell’identità completate e 1,6 milioni di ore di gioco. Nel frattempo però SAND, il token di The Sandbox, ha sofferto della negatività delle polemiche e il suo prezzo è sceso notevolmente. 

DappRadar ritratta e collabora con Decentraland per dati più precisi

Dopo aver presentato la sua risposta alla domanda “quante persone usano il Metaverso crypto”, Decentraland si è messa in contatto con DappRadar per lavorare insieme e tracciare al meglio i dati relativi al metaverso, per un resoconto più accurato. Il primo miglioramento sta nel numero di smart contract di Decentraland tracciati da DappRadar: da 13, ora ne analizzerà oltre 3.000. Inoltre DappRadar si è messo a disposizione per includere anche le “meta-transazioni” nel monitoraggio, ovvero tutte quelle azioni che non passano su blockchain ma contribuiscono a mantenere attivi i mondi virtuali. Del resto l’intento di DappRadar non è mai stato quello di sollevare polemiche, con un post sul suo blog del 12 Ottobre, il team ha spiegato che nonostante tenga traccia del numero di portafogli unici attivi, del numero di transazioni e del volume di tali transazioni tra le diverse realtà crypto, “questi dati non hanno sempre lo stesso significato per ogni dapp”. Nel caso dei Metaversi i dati on-chain non esauriscono il quadro completo. 

Shiba Eternity, il nuovo gioco di carte di Shiba Inu

Shiba Inu video game: guida al gioco Shiba Eternity

Da pochi giorni è uscito Shiba Eternity, un gioco di carte in versione mobile. Ecco la guida del videogame della crypto Shiba Inu!

Giovedì 6 Ottobre 2022 è stato lanciato il gioco mobile della crypto Shiba Inu: Shiba Eternity. Shiba Eternity è un gioco di carte collezionabili free-to-play. Il gioco non è un play-to-earn, non consente infatti agli utenti di guadagnare ricompense in criptovalute giocando. Shiba Eternity si classifica come “videogioco crypto” perché si possono acquistare pacchetti di carte per migliorare il proprio mazzo, con la  crypto di Shiba Inu, SHIB.

Il videogame di Shiba Inu, durante la prima settimana di vita, ha riscosso grande successo, e non solo tra gli appassionati di crypto. Shiba Eternity è schizzato in cima alle classifiche dei giochi di carte sul Google Play Store e sull’App Store di Apple. Leggi la guida del videogioco di Shiba Inu: Shiba Eternity, per diventare un maestro del combattimento nello Shiba Dogjo.

Diventa un guerriero della ShibArmy di Shiba Eternity

L’universo popolato dagli Shiba, lo Shibarium, non è mai stato pacifico. Lunghe e catastrofiche guerre sono state combattute nel corso dei secoli. Ryoshi, l’insegnante samurai, che riprende il nome dall’anonimo creatore della crypto Shiba Inu, ci prende per mano durante le fasi iniziali del gioco. Ryoshi ci tiene ad essere chiaro fin da subito: se vuoi essere coinvolto nell’universo Shiba devi saper combattere! Il modo in cui la ShibArmy, l’esercito ufficiale degli Shiba, si prepara al combattimento? Attraverso Shiba Eternity, il gioco perfetto per migliorare le proprie arti belliche, all’interno dello Shiba Dogjo. Per combattere all’interno dello Shiba Dogjo utilizzerai gli Shiboshi. Gli Shiboshi sono personaggi con le sembianze di cagnolini di razza Shiba Inu e sono i veri protagonisti del videogame. Potrai collezionare vari Shiboshi all’interno di Shiba Eternity, ognuno dotato di caratteristiche, abilità e strategie differenti.

Shiba Eternity: come iniziare a giocare al videogame di Shiba Inu 

Appena si accede al gioco ci si trova subito obbligati a sfidare il maestro Ryoshi che però ci promette, in tono rassicurante, di non aver intenzione di impegnarsi al massimo data la nostra inesperienza all’interno del Dogjo. Il primo combattimento è una sorta di tutorial, necessario ad apprendere le dinamiche principali del gioco, vengono spiegate le regole e le funzionalità del gioco di Shiba Inu. Ogni giocatore è provvisto di un mazzo di carte digitali, dal quale si pesca automaticamente una carta all’inizio di ogni turno. L’obiettivo delle battaglie è sconfiggere il tuo avversario azzerando i punti vita del suo Shiboshi, attraverso l’utilizzo delle carte da gioco in tuo possesso. Le carte di cui è composto il mazzo, in totale 30, possono essere di vario genere, ma attenzione! Ogni carta che giochi ha un punteggio calcolato in barks, in italiano “latrati”. Se il numero è superiore ai barks che possiedi per quel turno non la potrai giocare. Dopo ogni turno che viene vinto, al tuo Shiboshi viene consegnato un consegnato un barks, fino ad un massimo di 10. Le carte più comuni sono i cosiddetti “combattenti”, che possiedono, come nei più classici giochi di questo tipo, solamente punti attacco e punti vita

Oltre ai combattenti ci sono svariati altri tipi di carte nel Dogjo, come i guardiani, che obbligano il tuo avversario ad attaccare per primo e servono per proteggere gli altri tuoi combattenti e il tuo Shiboshi. O le carte stealth, le quali non possono essere attaccate fino a quando non le utilizzi per sferrare un ulteriore attacco, e le magie, che servono a lanciare incantesimi che indeboliscono il tuo avversario o che migliorano i tuoi combattenti. Le carte all’interno di Shiba Eternity, il videogame di Shiba Inu, ad oggi, sono più di 500 e aumenteranno man mano con l’uscita di nuove espansioni. Come nella maggior parte dei giochi di carte da collezione, le carte sono suddivise secondo quattro diverse rarità: comuni, rare, epiche e leggendarie.

Crea il tuo primo mazzo di carte e inizia l’avventura su Shiba Eternity

Una volta sconfitto Ryoshi, nel combattimento di prova, entrerai in contatto con il “PURE FOMO”, il procedimento che darà vita al tuo primo Shiboshi. Questo processo assegnerà in modo casuale, una serie di tratti al tuo Shiboshi, i tratti in totale sono 87 e attraverso il miscuglio di questi ultimi potranno nascere 10.000 Shiboshi unici. La somma di questi tratti determinerà il potere speciale che il tuo Shiboshi potrà utilizzare nei combattimenti, il bark power. I bark power sono in totale 21 e ognuno avvantaggia il tuo Shiboshi e svantaggia quello dell’avversario in tanti modi diversi. Per esempio il potere “Frostfire Blast” provoca due danni ad un nemico e immobilizza quelli adiacenti per il turno successivo, il bark power “Deal With It” ti consente di pescare una carta e obbliga il tuo avversario a scartarne una.

All’interno di Shiba Eternity, il videogioco ufficiale della crypto Shiba Inu, oltre ai bark power ci sono anche i passive power, che possono essere attivati solo in alcuni momenti della partita.

Completato il processo di PURE FOMO, dovrai scegliere l’arte marziale che più ti si addice. In realtà essendo al livello uno, l’unica scelta possibile sarà l’arte del ChewJitsu. Per specializzarti in una delle altre 6 dovrai giocare e salire di livello. Puoi comunque vedere una descrizione delle altre arti che potrai selezionare man mano che sali di livello, come il Taekwondoje, o il Ryochi. L’arte marziale che ogni Shiboshi decide di imparare, influenza la composizione del tuo mazzo di carte e il tuo stile di gioco all’interno di Shiba Eternity. Una volta composto il tuo primo mazzo, attraverso le carte che inizialmente il gioco ti fornisce, è arrivato il momento di sfidare altri giocatori nella modalità di gioco PvP o di acquistare pacchetti di carte nel negozio per migliorare il tuo mazzo e la propria collezione! Cosa aspetti, se con la guida del videogioco di Shiba Inu,Shiba Eternity, hai chiari tutti i passaggi, non ti resta che scaricarlo e scalare le classifiche.

Attacco hacker alla Binance Smart Chain, che cosa è successo?

Binance Smart Chain colpita da un attacco hacker, cosa è successo?

Binance Smart Chain colpita da un attacco hacker, cosa è successo? Le cause e il crollo del prezzo della crypto BNB

Nella notte tra Giovedì 6 e Venerdì 7 Ottobre 2022, la Binance Smart Chain è stata colpita da un attacco hacker. Il responsabile è riuscito a rubare circa 100 milioni di dollari in diverse criptovalute. In seguito all’attacco, il team di Binance è intervenuto prontamente, sospendendo le transazionisulla blockchain e quindi limitando fortemente la quantità di denaro che sarebbe potuta essere sottratta. Scopri cosa è successo alla Binance Smart Chain durante l’attacco hacker di Venerdì 7 Ottobre 2022 e come l’exploit ha influito sul prezzo della crypto BNB.

A cosa serve la Binance Smart Chain?

La Binance Smart Chain (BSC), è una blockchain creata da Binance nel 2019 che coesiste con la blockchain di Binance principale, la Binance Chain. Qual è la differenza tra la Binance Smart Chain e la Binance Chain? Al contrario della Binance Chain, la BSC è compatibile con la macchina virtuale di Ethereum (EVM) e permette la creazione e l’utilizzo di smart contract sul proprio ecosistema, da qui l’aggettivo smart all’interno del nome. Tra le possibilità di una blockchain EVM compatibile c’è anche quella di spostare in modo pressoché istantaneo i propri token, fungibili e non-fungibili, su tutte le blockchain della stessa tipologia. A questo scopo si utilizza un tipo di applicazione decentralizzata (DApp) chiamata bridge. I bridge sono diventati molto popolari ultimamente, soprattutto grazie alla tendenza, da parte dei progetti Web3, a espandersi su altre blockchain e diventare quindi cross-chain. L’attacco di Venerdì è avvenuto proprio ad una DApp di questo tipo, ovvero sul bridge principale della Binance Smart Chain, il Binance Bridge. Attraverso questo bridge si possono inviare in modo pressoché istantaneo i propri asset su tantissime altre blockchain tra cui quella di Ethereum, Polygon, Avalanche, Cronos e tante altre.

Cosa è successo alla Binance Smart Chain?

Ma cosa è successo precisamente al bridge della Binance Smart Chain? Qualcuno è riuscito a manomettere lo smart contract che si occupa di calcolare la quantità di token che gli utenti possiedono. Così facendo ha impostato la propria quantità di BNB, la crypto di Binance, a 2 milioni di unità. Successivamente, l’hacker, ha inviato l’ingente somma di denaro al suo wallet in due transazioni da 1 milione di BNB l’una, circa 560 milioni di dollari in totale

Una volta ricevuti i BNB, l’hacker ha poi spostato alcuni fondi su diverse blockchain EVM compatibili per non permettere a Binance di bloccarli ed ha preso in “prestito” delle stablecoin su Venus, un protocollo di lending sulla Binance Smart Chain. Fortunatamente, Binance, è stato molto veloce ad intervenire, ha “messo in pausa” la Binance Smart Chain, congelando i portafogli dell’hacker. Anche Tether, l’azienda che ha creato la stablecoin USDT ha agito repentinamente congelando i fondi che l’hacker aveva preso in prestito su Venus. Grazie alla velocità di azione delle due aziende l’hacker è riuscito a trafugare solamente 100 milioni di dollari (circa), più o meno cinque volte in meno di quelli che era inizialmente riuscito a rubare. 

In seguito all’avvenimento si è scatenato il dibattito tra la community Web3, in particolar modo sul social network Twitter. Il dibattito si è concentrato sul tema dei pro e contro della centralizzazione delle chain di Binance. L’azienda crypto infatti ha limitato i danni attraverso il blacklisting dell’hacker, che altro non è che un’azione informatica volta a bloccare la possibilità di effettuare transazioni di un determinato wallet. E questo è stato possibile grazie al ridotto numero di validatori che la Binance Smart Chain utilizza per approvare le transazioni sul suo network. In una rete più decentralizzata non sarebbe stato così semplice congelare un wallet di un utente. 

Il prezzo della crypto BNB in seguito all’attacco hacker

BNB è la crypto nativa della Binance Smart Chain. BNB serve a pagare le commissioni (fee) per effettuare transazioni ed interagire con la blockchain EVM di Binance. In seguito all’attacco hacker, BNB ha perso circa il 5.5% in poco più di due ore. L’attacco è avvenuto proprio nel momento in cui BNB si stava approcciando alla resistenza dei 297$. L’avvenimento, come era immaginabile, ha spinto la crypto di Binance verso il basso. Questo ribasso non è durato solamente una giornata ma è proseguito per più giorni portando BNB fino alla parte bassa del range in cui si muove dagli inizi di Settembre 2022, attorno all’area di prezzo dei 272$.

Gli NFT sono azioni? Il Bored Ape Yacht Club indagato dalla SEC

Gli NFT sono azioni? Il Bored Ape Yacht Club indagato dalla SEC

L’agenzia federale statunitense ha aperto un’inchiesta per stabilire se gli NFT del Bored Ape Yacht Club possano essere considerati titoli azionari

La SEC (Securities and Exchange Commission), secondo quanto riportato da Bloomberg, starebbe conducendo un’indagine sul Bored Ape Yacht Club di Yuga Labs per verificare che il progetto Web3 non stia vendendo “security” senza autorizzazione (e quindi violando la legge federale). A monte dell’indagine sembra esserci una questione fondamentale da risolvere: gli NFT sono azioni a tutti gli effetti? La SEC è pronta a stabilirlo: ecco come e perché!

Comprare una Bored Ape è come comprare un titolo azionario?

La Bored Ape con il prezzo più basso al momento costa 75,6 ETH, ipotizzando che il valore di ogni singolo NFT della collezione sia lo stesso, il valore dell’intero “club” si aggirerebbe intorno ai 970 milioni di dollari. Cifra che si alza notevolmente se si considerano gli esemplari più rari del BAYC. Yuga Labs, che ha dato vita alla collezione e che ha acquisito anche i CryptoPunks qualche mese fa, è cresciuta in maniera esponenziale fino a diventare uno dei marchi più famosi di internet, e non solo del Web3. La conseguenza di tutto questo fermento è una maggiore esposizione ai controlli. È bene specificare che Yuga Labs non è stata accusata di niente e non è stata avanzata nessuna denuncia. Il team del progetto anzi si è dimostrato disponibile ad aiutare la SEC nel corso delle sue indagini, un portavoce infatti ha dichiarato, sempre a Bloomberg: “si sa che i politici e le autorità di regolamentazione stanno cercando di saperne di più sul nuovo mondo del Web3. Speriamo di collaborare con il resto dell’industria e con le autorità di regolamentazione per definire e plasmare il fiorente ecosistema”, aggiungendo che “in qualità di leader nel settore, Yuga si impegna a collaborare pienamente con qualsiasi richiesta di informazioni lungo il percorso”.

Nell’indagine della SEC è incluso anche ApeCoin (APE), il token che è stato distribuito ai titolari degli NFT del Bored Ape Yacht Club. È da specificare che APE è un progetto non collegato direttamente a Yuga Labs. Il token infatti è stato lanciato dall’Ape Foundation. Le indagini al momento sono condotte in forma privata e non sono stati forniti dettagli.

Perché l’indagine della SEC è importante

Una prima considerazione da fare è che quando la SEC ha deciso di indagare su Yuga Labs, ha scelto implicitamente di esaminare tutto il mondo degli NFT. Yuga Labs infatti è la realtà Web3 dietro alle 5 più importanti collezioni NFT dal Bored Ape Yacht Club ai Meebits. Il lavoro della SEC potrebbe segnare lo standard nella regolamentazione degli NFT, ora che sia l’Unione Europea che la Casa Bianca si stanno adoperando per stabilire leggi sul mondo delle criptovalute. 

Cosa cambierebbe se l’equazione NFT=azioni venisse accertata? Se alla fine dell’inchiesta, gli NFT venissero considerati azioni dovrebbero seguire una serie di norme soprattutto per quanto riguarda la divulgazione e la pubblicizzazione. Per alcuni questo esito è il più probabile dal momento che nella recente azione contro Kim Kardashian, la SEC ha usato il termine “titolo” per riferirsi a asset crypto. Inoltre la legge americana considera già certe opere d’arte come titoli azionari, la SEC potrebbe appellarsi a questa casistica precedente. 

Per stabilire se gli NFT sono azioni, è probabile che la SEC utilizzi il parametro del test di Howey. Nel contesto statunitense il test di Howey serve a determinare cosa è “security” e cosa no, ovvero se un oggetto sia o meno uno strumento finanziario negoziabile, come azioni e obbligazioni e quindi vada inteso secondo le leggi correnti. Il test di Howey ha origine da una sentenza degli anni ‘40 relativa all’affitto di alcuni agrumeti e il commercio dei loro frutti. In concreto il test di Howey propone una definizione che funziona come discrimine per identificare un titolo: esiste un contratto di investimento se c’è un “investimento di denaro in un’impresa comune con una ragionevole aspettativa di profitti da ricavare dagli sforzi di altri”. Se per la SEC gli NFT dovessero soddisfare questo criterio, allora saranno paragonati a vere e proprie azioni. 

Ethernity Chain: 5 collezioni NFT di sportivi e icone del cinema

ERN crypto: i 5 NFT più interessanti su Ethernity Chain

Su Ethernity Chain le star raggiungono il Web3. Scopri le 5 collezioni NFT più interessanti tutte acquistabili con la crypto ERN!

Ethernity Chain è un marketplace NFT costruito su Ethereum che ha fatto molto parlare di sé soprattutto grazie alle sue collezioni NFT in collaborazione con artisti e sportivi di fama internazionale. Tra i personaggi più famosi a cui sono state dedicate opere d’arte NFT ci sono Lionel Messi, Bruce Lee e James Dean. I token non fungibili acquistabili su Ethernity Chain sono di diverse tipologie, dalle carte da gioco ai digital collectibles fino agli oggetti indossabili dal proprio avatar nei più famosi metaversi. Gli NFT su Ethernity Chain sono raggruppati in categorie tematiche, le quali possono essere facilmente raggiungibili attraverso degli hashtag. Le categorie sono in tutto 22 e spaziano dalla musica al calcio, dall’arte alla tecnologia passando anche per il giornalismo e le arti marziali. 

Su Ethernity Chain convivono collezioni NFT costruite su diverse blockchain, gli NFT presenti sul marketplace infatti possono essere acquistati attraverso tre criptovalute: ETH, MATIC e con ERN, la crypto nativa della piattaforma. Il progetto si sta conquistando la fama grazie al prestigio dei personaggi iconici a cui dà un volto nel Web3, vediamo i 5 NFT più interessanti su Ethernity Chain!

1. Il Messiverso, la collezione NFT per Lionel Messi

Il personaggio più famoso che si può “incontrare” navigando sull’ecosistema di Etherenity Chain è sicuramente il calciatore argentino Lionel Messi. Gli NFT originali di Messi sono usciti ad Agosto del 2021 in occasione del trasferimento del giocatore dal suo storico club F.C. Barcellona alla squadra francese del Paris Saint Germain.

La collezione in collaborazione con “la pulce” è composta da quattro NFT disegnati dall’artista australiano BossLogic il quale ha lavorato in passato per Marvel e Disney. L’NFT più raro, di cui esiste soltanto una copia, è intitolato “Lionel Messi: The Golden One”. Questa opera d’arte digitale raffigura il calciatore argentino sopra un frammento di un meteorite mentre sta per calciare un pallone completamente dorato. 

L’NFT è stato venduto all’asta con un prezzo di partenza di 50.000$ nella crypto ERN. L’asta, durata 72 ore, è stata battuta per 1 milione di dollari. “Lionel Messi: The Golden One” non è però l’unica collezione NFT del giocatore argentino creata su Ethernity Chain. 

Le altre collezioni sono “Man Of The Past” e “Man From Tomorrow” che è sono uscite in contemporanea e raffigurano un Lionel Messi “robot” in due versioni: una in cui il campione veste la maglia del Barcellona con il 10 sulle spalle e una con la maglia del PSG è il numero 30 (quella che tutt’ora veste nel club francese). Il costo per questi due NFT era di 10.000$ nella crypto ERN al pezzo ed erano disponibili 75 NFT per versione. Le ultime due collezioni,“The King Piece e “The Magician” sono costate rispettivamente 99$ in ETH sulla rete Ethereum e 50$ in WETH sulla rete Polygon.

2. “Hollywood Icon” la collezione NFT in onore di James Dean

Tra i 5 NFT più interessanti su Ethernity Chain acquistabili tramite la crypto ERN ci sono quelli creati in onore del compianto attore James Dean. La collezione si chiama “Hollywood Icon” ed è stata creata grazie alla collaborazione tra la digital agency Worldwide XR e l’azienda produttrice di software per realtà aumentata e virtuale VueXR. Gli NFT in questione sono 5 e raffigurano oggetti e istanti iconici della vita dell’attore. Il primo NFT ad essere stato lanciato è la riproduzione 3D della Porsche TYP 550 Spyder di colore argento metallizzato posseduta da Dean. La Porsche è l’oggetto più iconico della collezione soprattutto perché è il mezzo di trasporto con il quale l’attore è stato vittima dell’incidente fatale che ne ha causato la morte. La Porsche era l’auto preferita da James Dean, il quale le aveva trovato addirittura un ironico soprannome: “Little Bastard”.

Le altre opere della collezione lanciata il 16 Dicembre 2022 sono: un busto 3D dell’attore con una firma dorata, un medaglione d’oro, la stella della Hollywood Walk of Fame e l’ultima fotografia in cui l’attore leggendario è stato immortalato.

3. Bruce Lee, icona, anche nelle arti digitali

La terza collezione NFT è quella dedicata all’attore, regista ed esperto di arti marziali Bruce Lee. Gli NFT in onore di Bruce Lee, in totale 6, sono stati disegnati da tre artisti differenti. Gli artisti in questione sono: Raf Grassetti, uno dei più famosi scultori digitali al mondo, Anthony Francisco, Senior Visual Development Artist di Marvel Studio e l’artista che abbiamo già incontrato all’inizio di questo articolo: BossLogic. 

Ogni artista ha interpretato in maniera fortemente personale il soggetto, per esempio Raf Grassetti, nell’opera “The Dragon”, ha scolpito il karateka con un dragone cinese attorcigliato attorno al corpo mente Anthony Francesco & Ryan Moore lo hanno inserito all’interno di ambientazioni cosmiche cercando di trasmettere all’osservatore anche la saggezza filosofica dell’attore oltre che la potenza e la forza. Le opere d’arte sono state vendute attraverso due tipologie di aste a seconda della quantità delle versioni prodotte. Ogni artista ha prodotto un NFT singolo, in unica copia, e un’opera di cui sono presenti più copie. Le tre opere singole sono tutte partite da un base d’asta di 1$ e sono state acquistate nella crypto di Ethernity Chain ERN. 

Le altre tre opere, quelle prodotte in più esemplari, sono state vendute in ETH a prezzi diversi. L’opera di Raf Grassetti, “Bruce Lee: Formless”, di cui erano disponibili 60 copie è stata venduta a 2000$ al pezzo, le 100 copie dell’opera “Bruce Lee: Vortex” di Boss Logic, sono state vendute a 100$ l’una mentre gli NFT di Anthony Francisco & Ryan Moore, che erano 200, sono stati venduti a 500$ in ETH l’una.

4. Indossa la maglietta di Luka Modric su The Sandbox

La lista delle 5 collezioni NFT più interessanti su Ethernity continua con un altro calciatore, Luka Modric, il miglior calciatore croato di tutti i tempi. La collezione è stata creata da Visual Lab, uno studio di animazione con sede nei Paesi Bassi. Come per la collezione precedente gli NFT creati su Ethernity Cahin sono sei, di cui tre sono opere d’arte digitali e tre sono oggetti indossabili nei metaversi. Le opere d’arte virtuali hanno tutte e tre come soggetto il calciatore croato, mentre esegue una perfetta rovesciata sott’acqua o mentre dribbla delle macerie in uno scenario post apocalittico. 

I tre oggetti indossabili invece sono due magliette, una della Nazionale di Calcio della Croazia e una con il logo di Ethernity e l’iconica fascetta per i capelli della quale il campione croato non può mai fare a meno quando scende in campo. Questi oggetti saranno indossabili nel metaverso di The Sandbox, grazie all’implementazione effettuata da Ethernity, che ha permesso di portare la sua libreria di licenze nel mondo virtuale. Inoltre l’NFT marketplace ha acquisito alcune Land nel metaverso di The Sandbox che ospiteranno una galleria e un negozio NFT.

5. Shaquille O’Neal e Justin Maller: il dominio dell’NBA

Anche il 15 volte “NBA AllStar” Shaquille O’Neal fa parte dei progetti NFT più interessanti su Ethernity chain. Il cestista ha collaborato con l’artista digitale Justin Maller alla collezione NFT “Eras of Dominance” per commemorare la sua carriera nella National Basketball Association (NBA). La raccolta di NFT è composta da 5 opere d’arte digitale che raffigurano Shaquille O’Neal mentre schiaccia a canestro ed esulta. Ogni NFT si riconnette ad un periodo specifico della carriera del giocatore alle tre squadre in cui ha lasciato maggiormente il segno: i Los Angeles Lakers, gli Orlando Magic e i Miami Heat.

Lo stile degli NFT, che appaiono dinamici e dirompenti, ricorda lo stile di gioco di Shaq. Le “crepe” di cui sono costellate le opere d’arte digitale sono riconducibili alla tendenza del giocatore NBA a rompere i “tabelloni” dei canestri in vetro a causa della veemenza delle sue schiacciate. Come tutti gli NFT più interessanti su Ethernity Chain presenti in questo articolo sono stati venduti in modo differente. L’opera unica “Shaquille O’Neal: Peak Dominance” è stata venduta all’asta, con un prezzo di partenza di 20.000$ nella crypto ERN.


È ancora possibile acquistare i 5 NFT più interessanti su Ethernity Chain, e se è possibile, dove comprarli? Tutte le collezioni che abbiamo elencato in questo articolo possono essere acquistate sia sulla piattaforma di Ethernity che sul famoso marketplace OpenSea. Se vi state chiedendo invece quanto costano gli NFT su Ethernity Chain, beh, la risposta è dipende. Alcuni, come gli oggetti indossabili nei metaversi, sono molto economici (anche poche decine di dollari), altri meno, come l’opera d’arte digitale “Messi: The Golden One”.

Arrivano le stablecoin sulla blockchain di Bitcoin grazie a Taro

Bitcoin: arrivano le stablecoin con Taro. Cos’è e a cosa serve?

Le stablecoin arrivano su Bitcoin grazie al protocollo Taro. Cos’è, a cosa serve, come migliora la blockchain di BTC?

Vorresti poter usufruire della sicurezza della rete di Bitcoin per effettuare e ricevere pagamenti in stablecoin? A breve potrai farlo, grazie a Taro! Il 28 Settembre 2022 è avvenuto il rilascio della versione alpha di Taro Daemon, un progetto open source sviluppato da Lightning Labs che consentirà di creare asset digitali sulla blockchain di Bitcoin. Che cos’è Taro? Acronimo di Taproot Asset Representation Overlay, Taro è un protocollo costruito grazie a Taproot il più recente aggiornamento di Bitcoin, attivato il 14 Novembre 2021. Le ultime novità su Bitcoin? Sono in arrivo le stablecoin! !

Il problema da risolvere: pagare in Bitcoin deve essere economico e veloce

Bitcoin è stato creato per consentire scambi di valore peer-to-peer in un sistema completamente decentralizzato. Il titolo del Whitepaper di Bitcoin recita, “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System” ovvero un sistema monetario elettronico peer-to-peer con il quale effettuare transazioni in modo completamente decentralizzato. Con il tempo però, il cosiddetto “oro digitale” è stato sempre meno usato come valuta di scambio e le persone hanno iniziato a considerarlo una riserva di valore. Il motivo di ciò risiede nelle caratteristiche intrinseche della prima criptovaluta della storia. La rete principale di Bitcoin infatti è poco scalabile.

Quando si parla di scalabilità all’interno del mondo Web3 ci si riferisce all’aumento della velocità e alla diminuzione del costo delle transazioni. Più un network è scalabile, più consente di processare transazioni velocemente e in modo economico. Nei primi anni di vita, la blockchain di Bitcoin era, di fatto, scalabile per via della bassa congestione della rete che non rallentava gli scambi. Questa situazione con il tempo è cambiata, e la rete di Bitcoin è diventata sempre meno efficiente in questi termini. Questo è avvenuto a causa della incredibile popolarità di cui ha goduto negli ultimi anni, al numero crescente di transazioni da gestire e al conseguente congestionamento della rete. 

Come ci spiega infatti il trilemma della scalabilità, uno dei più famosi teoremi per le tecnologie blockchain, non è possibile che un network sia allo stesso tempo completamente scalabile, sicuro e decentralizzato. Ogni blockchain è portata a trovare un compromesso per ottenere tutte queste qualità senza sacrificarne una nello specifico. Bitcoin pur essendo un punto di riferimento per la sicurezza e la decentralizzazione, ha qualche debolezza nel garantire scalabilità al suo network. Il mondo del Web3 però è in continua evoluzione, ecosistemi e sviluppatori sono sempre pronti ad offrire soluzioni innovative. Una di queste è il Lightning Network. Ovvero un Layer 2 di Bitcoin, nato nel 2016, che si appoggia alla blockchain principale e la migliora in termini di scalabilità. Il Lightning Network infatti è in grado di processare milioni di transazioni in maniera estremamente economica, al contrario della rete principale di Bitcoin che arriva ad un massimo di 7 transazioni per secondo. In breve il Bitcoin Lighting Network raggruppa una serie di transazioni in “pacchetti” che poi vengono registrati sulla rete di Bitcoin, invece di processare una ad una ogni transazione. Per queste ragioni, utilizzare il Lightning Network è diventato vantaggioso per pagare in Bitcoin. Fin qui, niente di nuovo! Lightning Labs ha in serbo un nuovo protocollo per migliorare ulteriormente il trasferimento di valore sulla blockchain di BTC. Parliamo di Taro!

Che cos’è Taro e a cosa serve?

Nonostante la grande innovazione creata dal Bitcoin Lightning Network resta da risolvere la questione della volatilità. Il prezzo di BTC infatti non rimane stabile nel tempo ma è soggetto a oscillazioni di mercato. Questo potrebbe creare qualche grattacapo sia agli utenti che intendono pagare in Bitcoin sia alle aziende che in futuro potrebbero utilizzarle per gli stipendi dei propri dipendenti. O ancora, ai negozi che accettano pagamenti in criptovalute. Per risolvere questo problema entra in gioco Taro. Ma che cos’è Taro? Taro è un protocollo open source costruito da Lightning Labs che consentirà di creare ed utilizzare asset digitali, in particolare stablecoin, sulla blockchain di Bitcoin. Questi asset digitali potranno essere sia token fungibili, il corrispettivo di quello che sono gli ERC-20 per Ethereum, che non fungibili (NFT).

Ma come farà Taro a creare asset sulla blockchain di Bitcoin? La creazione e lo scambio di asset sarà possibile grazie all’aggiornamento Taproot, attivato nel 2021, e alla struttura di dati chiamata Merkle Trees. Merkle Tree è un tipo di struttura informatica in grado di memorizzare molti elementi e di dimostrare facilmente l’esistenza e la veridicità.

Oggi gli asset digitali come i token, risiedono solamente su altre blockchain a causa della maggiore facilità di implementazione, dei minori costi di transazione o della maggiore scalabilità, ma Taro ha l’obiettivo di cambiare lo status quo attuale. L’obiettivo finale di Taro è quello di trasformare Bitcoin in una rete multi-asset. Questi asset potranno essere trasferiti sulla rete Bitcoin attraverso transazioni on-chain. Inoltre, i token costruiti grazie a Taro potranno essere trasferiti istantaneamente, a basso costo, sul Bitcoin Lightning Network. Si tratta di un’apertura di Bitcoin alla DeFi? Si prevede che la maggior parte di questi token saranno trasferiti sul Lightning Network, in particolare le stablecoin alle quali Taro riserva massima importanza, cosa che traspare anche dalla sua comunicazione sui social network.

Lo slogan apparso sul profilo Twitter di Taro è “bitcoinizing the dollar”, ovvero “bitcoinizziamo il dollaro!”. In altre parole? Portiamo la praticità delle monete fiat sulla blockchain di Bitcoin! Questa missione potrebbe contribuire a realizzare il punto fondamentale del White Paper di Bitcoin: consentire scambi di valore senza intermediari in un sistema completamente decentralizzato. Gli utenti, con l’attivazione del protocollo Taro, potranno detenere sui loro portafogli sia delle stablecoin, criptovalute ancorate al dollaro, sia dei BTC e utilizzare entrambi per effettuare pagamenti. Non è ancora stato comunicato dal team di Lightning Labs quando l’aggiornamento Taro sarà attivato ma tutto il mondo Web3 è in fermento. Chissà se un giorno Taro consentirà di creare anche ecosistemi DeFi o giochi play-to-earn sulla blockchain più famosa e longeva di sempre.

Il mercato NFT di Settembre: classifiche, vendite record e collezioni in trend

Mercato NFT ultime notizie: RENGA, CryptoPunks, Solana

Cosa è successo al mercato NFT a Settembre 2022? Le ultime notizie, le vendite record di CryptoPunks, Solana e le collezioni emergenti di tutto il settore!

Tutti quelli in modalità “wake me up when bear market ends” lasciamoli dormire ancora un po’. Il mercato infatti continua ad essere ribassista e ha rallentato anche il settore dei token non fungibili, ma non si tratta di un vero e proprio letargo! In questo articolo puoi trovare una panoramica sul mercato NFT di Settembre 2022, con dati sui volumi di vendita, le collezioni NFT emergenti e i progetti che sono esplosi (piccolo spoiler: CryptoPunks e gli NFT su Solana). 

Mercato NFT: diminuiscono i volumi ma non il numero di vendite

Una panoramica sul mercato NFT di Settembre ci dice che il volume delle vendite complessive di NFT è calato molto dall’inizio dell’anno: da 235,24 miliardi il 30 Gennaio 2022 a 67,93 miliardi di dollari il 30 Settembre 2022. Le vendite insomma sono scese in termini di volume soprattutto rispetto ai periodi migliori per i token non fungibili a cui abbiamo assistito quest’anno (Febbraio e Maggio). I valori in crescita del mercato NFT sono invece il numero delle nuove collezioni create da 39,25 mila collezioni a Gennaio a 176,21 mila a Settembre. Il numero di vendite di NFT giornaliere il 30 Settembre è stato di 22,89 milioni (dati IntoTheBlock e Dune Analytics). Proprio in questi giorni, il mercato NFT sta reagendo all’attivazione dei token non fungibili su Instagram. Per gli utenti statunitensi sarà finalmente possibile collegare i wallet e condividere NFT nei loro profili, accanto al simbolo delle foto, dei reels e delle foto in cui si è taggati, è comparsa la sezione NFT riconoscibile dal simbolo di un esagono. La reazione sarà positiva?

Vendite da record a Settembre: CryptoPunks e Solana

Cosa sta succedendo al mercato NFT durante questo bear market? In poche battute, seppur con volumi ridotti, i token non fungibili continuano ad essere acquistati senza drammatici crolli. Anzi alcuni NFT hanno registrato delle vendite record, come il caso del CryptoPunks #2924 che il 28 Settembre 2022 è stato venduto per 3.300 ETH (circa 4,5 milioni di dollari), posizionandosi al 24° posto degli NFT più costosi di sempre e al 4° in quello delle vendite più grandi di CryptoPunks. Questo esemplare di CryptoPunks è uno dei più rari e preziosi dell’intera collezione, si tratta infatti di un personaggio “ape” (ovvero un CryptoPunks con l’aspetto di una scimmia) di cui esistono solo 24 esemplari. Altre vendite di NFT (singoli) notevoli in questo mese sono: 

Per quanto riguarda collezioni e interi progetti NFT, questa è la classifica delle prestazioni migliori del mese di Settembre 2022: 

  1. Ethereum Name Service: il servizio di domini su blockchain registra vendite per 34,18 milioni di dollari; 
  2. Bored Ape Yacht Club: 27,96 milioni (in discesa rispetto al mese precedente); 
  3. CryptoPunks: 22,3 milioni di dollari;
  4. RENGA NFT: la collezione emergente su Ethereum ha venduto le sue opere per 19,77 milioni di dollari; 
  5. Mutant Ape Yacht Club: la collezione sorella del BAYC chiude il mese a 17,45 milioni di dollari. 

Nonostante la classifica sia dominata dalle collezioni NFT “blue chip”, hanno ottenuto buone posizioni anche collezioni più recenti come y00ts su Solana, Azuki su Ethereum, le LAND di Otherside, il metaverso delle Bored Ape. Una menzione particolare va fatta alla crescita degli NFT dei giochi play-to-earn sulla chain Immutable X e ai pass NFT del progetto QQL di Tyler Hobbs che sono stati venduti tutti e 900 in mezz’ora per 17 milioni di dollari. Un esperimento di arte generativa che con un pass permette di mintare un NFT unico e personalizzato.

Da questi dati (forniti da DappRadar) le blockchain di punta per il settore NFT del mese di Settembre sono state Ethereum e Solana, con aumento delle vendite su Solana del 77% rispetto al mese precedente. Per quanto riguarda la classifica delle vendite per marketplace NFT al primo posto troviamo OpenSea (350 milioni di dollari in vendite mensili), al secondo Magic Eden su Solana (128,22 milioni) e X2Y2 su Ethereum (67,62 milioni). 

NFT esplosi a Settembre?

Tra le collezioni NFT emergenti troviamo RENGA, il progetto del fumettista DirtyRobot che come abbiamo visto ha ottenuto degli ottimi risultati di vendita a Settembre. L’NFT più costoso di RENGA è stato il n°26, venduto per 20 ETH (26.000$). In questo mese è nata anche la prima whale di RENGA NFT, che possiede 80 pezzi della collezione per un valore di circa 235.000$ (calcolato sulla base del floor price). 

Degna di nota è anche Critters Cult, una collezione di pixel art NFT su Solana influenzata dall’estetica anni ‘80 e ‘90. Critters Cult è stata lanciata il 25 Settembre e da allora ha registrato vendite per quasi 3 milioni di dollari. La collezione è composta da 4.444 PFP che rappresentano animali e protagonisti dell’universo di Critters Cult, popolato da eventi bizzarri e misteriosi e caratterizzato da atmosfere degne di Stephen King, David Lynch e Steven Spielberg.

Collezioni NFT in arrivo: A.C. Milan e Hugo Boss

Il 6 Ottobre 2022 con un’asta sul marketplace Magic Eden, verrà venduta un’edizione speciale della collezione MonkeyLeague dedicata ai calciatori dell’A.C. Milan. MonkeyLeague è un gioco play-to-earn su Solana classificabile come videogioco di strategia a tema sport, in cui costruire una squadra di MonkeyPlayer. Lo scopo del gioco è allenare la propria squadra e vincere sfide e tornei per ottenere il token MSB come ricompensa. All’asta del 6 Ottobre saranno battuti 16 NFT ispirati alla formazione del Milan delle stagioni 1993/94 e 1995/96.

“Embrace Your Emotion”, ovvero “abbraccia le tue emozioni”, è il titolo della nuova collezione NFT di Hugo Boss. Il primo esperimento del brand nel settore è datato 2021, quando è stata rilasciata una collezione di abbigliamento digitale ispirata al baseball americano. Il 4 Ottobre 2022 Hugo Boss ha annunciato il suo piano di rebranding verso il digitale con un’esperienza “olistica, a 360° nel Metaverso”. In concreto, Hugo Boss ha realizzato delle opere digitali insieme a Imaginary Ones NFT, un progetto di 8.888 personaggi coloratissimi animati realizzato su Ethereum. Embrace Your Emotion sarà in vendita nei primi giorni di Novembre e sarà composta da 1.001 NFT 3D in formato video. Esteticamente i token non fungibili rappresenteranno le emozioni umane con sfumature diverse e caratteristiche più o meno rare. I proprietari di queste opere avranno anche dei vantaggi come sconti nei negozi Hugo Boss, merchandise e altre esperienze digitali. 

Il ricavato delle vendite della collezione NFT di Hugo Boss sarà devoluto all’associazione Youth Aware of Mental Health (YAM). Nel comunicato stampa si può leggere che “l’obiettivo della collezione è incoraggiare tutti a entrare in contatto con le proprie emozioni e condividere il messaggio che tutti i sentimenti, positivi e negativi, sono validi e vanno accolti, poiché la libertà di sentire ed esprimere può migliorare significativamente la salute mentale e il benessere generale”.

Star Atlas in anteprima, il play-to-earn disponibile su Epic Games

Star Atlas su Epic Games, prova il play-to-earn su Solana

Star Atlas su Epic Games, il play-to-earn sulla blockchain di Solana, sarà presto disponibile per essere testato in anteprima!

Grosse novità per gli appassionati del mondo dei videogiochi del Web3! L’attesa è finita: Star Atlas, il videogioco play-to-earn di nuova generazione basato sulla blockchain di Solana, ha aperto le porte del proprio universo. Il gioco, attualmente in fase Pre-Alpha e pertanto non ancora in versione definitiva, sarà presto disponibile sulla piattaforma di Epic Games

La roadmap di Star Atlas procede a passo spedito: solo a Luglio gli sviluppatori del videogioco play-to-earn hanno annunciato il lancio della DAO ufficiale di Star Atlas, ponendo le basi per la creazione di una governance condivisa. La sua DAO è stata recentemente implementata con una funzione di staking denominata Star Atlas Locket:  attraverso lo staking Star Atlas si potranno ricevere in cambio i token POLIS. 

Prova la versione demo di Star Atlas su Epic Games

La notizia dell’arrivo di Star Atlas su Epic Games è stata resa pubblica durante la seconda edizione del congresso 426Live, l’evento organizzato dagli sviluppatori di Star Atlas sulla piattaforma di Twitch, tenutosi il 29 Settembre 2022. 

Gli utenti potranno finalmente mettere le mani sulla prima versione demo del videogame, chiamata Pre-Alpha Showroom. Il prototipo potrà essere scaricato in esclusiva sul marketplace di Epic Store Games, azienda specializzata nello sviluppo di software e videogiochi (tra cui, per esempio, Fortnite).  

Per accedervi, sarà necessario collegarsi scaricare la demo e connettere il proprio wallet alla piattaforma. Non essendo ancora una versione definitiva, l’utente potrà eseguire il download gratuitamente. 

Nella versione demo scaricabile, il giocatore vivrà il mondo di Star Atlas nelle vesti di Asha, comandante del “Council of Peace Forces” e maestra di volo dell’Accademia, l’istituzione che si occupa di addestrare i più promettenti giovani della galassia. 

Per realizzare un ambiente di gioco il più realistico ed immersivo possibile, la versione demo di Pre-Alpha unirà varie tecnologie proposte dal suo motore di sviluppo, Unreal Engine 5. Nello specifico, il prototipo ricorre all’utilizzo dei sistemi di Nanite per la realizzazione di una grafica iper-realistica ed in stile cinematografico e di Lumen per conferire all’ambiente di gioco una illuminazione in tempo reale (rappresentando quindi i giochi di luce in maniera naturale). Per il supporto fisico del gioco, invece, si ricorre a Chaos e Niagara

La roadmap di Star Atlas, però, non è ancora giunta a termine: fino a Dicembre 2022, Showroom aggiungerà all’esperienza di gioco nuove funzionalità come, per esempio, la possibilità di interpretare altri personaggi oltre ad Asha. 

Star Atlas CORE: la graphic novel che racconta l’universo del videogame

 Star Atlas non è solo un videogioco play-to-earn. Durante la conferenza di 426Live, infatti, è stato presentato il progetto di Star Atlas CORE, una graphic novel che introduce la community alla storia di Star Atlas, ai suoi personaggi principali e alle loro abitudini o tradizioni. 

Al momento, si sa solo che  Star Atlas CORE sarà diviso in 18 episodi e seguirà le vicende di Gyun, protagonista della serie, e del suo equipaggio. 

La realizzazione dell’iniziativa è stata affidata a Tim McBurnie, grafico ed artista di ATMTA, sviluppatore principale del progetto di Star Atlas. 

Le uscite seguiranno gli sviluppi e la trama del gioco principale e saranno pubblicate sia sul sito web ufficiale di Star Atlas CORE che sullo Showroom.

Gli episodi della graphic novel saranno disponibili anche come NFT, Non-fungible Token, e acquistabili sui marketplace di Magic Eden e Star Atlas Galactic Marketplace, introdotto nell’ultimo aggiornamento della piattaforma. 

Quella di far integrare la tecnologia delle blockchain con il mondo dello storytelling non è di certo una novità. 

Jenkins the Valet è un progetto che prevede la creazione di una storyline collettiva basata sulle vicende di Jenkins, un avatar della famosa collezione di NFT Bored Ape Yacht Club.  

Un’altra iniziativa che vede la partecipazione attiva della community allo storytelling è quello di RENGA NFT, una collezione lanciata dall’artista DirtyRobot che nel mese di settembre ha scalato le classifiche per volume di vendita in vari marketplace. 

La data di uscita di Star Atlas non è ancora disponibile non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti!

La nuova roadmap di Polkadot spiegata in 5 punti

Polkadot: 5 nuove funzionalità in arrivo nel 2022

Il 26 Settembre Polkadot ha rilasciato la roadmap per l’ultimo trimestre del 2022. Scopri le 5 nuove funzionalità per la blockchain di Gavin Wood!

Polkadot, e l’azienda che si occupa del suo sviluppo, Parity Technology, Lunedì 26 Settembre hanno rilasciato un documento in cui sono presenti tutte le più importanti funzionalità a cui il network sta lavorando per l’ultimo trimestre del 2022. Gli aggiornamenti programmati da Polkadot sono principalmente relativi a scalabilità, sviluppo delle parachain, governance e staking. Vediamo 5 nuove funzionalità per Polkadot in arrivo nel 2022 e tutti i miglioramenti previsti per il network! 

1. Polkadot sempre più scalabile

La prima delle cinque funzionalità in arrivo su Polkadot nel 2022 è chiamata Asynchronous Backing e verrà implementata per aumentare la scalabilità della rete Polkadot. La scalabilità è la capacità di un network di processare rapidamente le transazioni, più una blockchain è scalabile e più transazioni può processare in un determinato periodo di tempo. Grazie alla funzionalità Asynchronous Backing il tempo per blocco di ogni parachain si dovrebbe ridurre da 12 secondi a circa 6, questo garantirà alle reti di processare transazioni con una minor latenza, l’intervallo di tempo che intercorre fra il momento in cui viene inviata una transazione e il momento in cui viene effettivamente processata, e in generale più velocemente. 

Asynchronous Backing permetterà di raddoppiare lo spazio disponibile su ogni blocco, e di “riutilizzare” i blocchi quando non vengono convalidati al primo tentativo. Questo aggiornamento è volto ad aumentare la quantità di lavoro che ogni parachain può svolgere e ad ottimizzare le prestazioni della Relay Chain, l’infrastruttura sulla quale sono costruite tutte le parachain. Sarà quindi possibile registrare un maggior numero di parachain e la capacità di TPS (transazioni per secondo) della rete Polkadot, quindi quella di tutte le sue parachain e dei suoi parathread, dovrebbe aumentare notevolmente, arrivando ad oscillare tra le 100.000 e 1 milione.

2. Parathread: lancio e potenziamento

La seconda novità per l’ecosistema di Polkadot riguarda i parathread. I parathread sono delle parachain che non sono integrate stabilmente su Polkadot, grazie alla vincita di una delle aste, ma che pagano l’utilizzo dell’infrastruttura di Polkadot “a consumo”. I parathread rispetto alle parachain potranno essere costruiti anche da programmatori non professionisti in quanto, a livello di complessità di codice, possono essere paragonati a semplici smart contract. Sia le Polkadot parachain che i parathread non possiedono un proprio algoritmo di consenso ma sfruttano quello della Relay Chain di tipo Proof-of-Stake. Il lancio dei parathread era previsto per quest’estate ma è stato posticipato all’inizio del 2023. Per quanto riguarda i parathread, Parity Technology sta esplorando una soluzione chiamata Next-Generation Scheduling. Il Next-Generation Scheduling consente alle Polkadot parachain che hanno vinto le aste e si sono quindi aggiudicate la possibilità di partecipare alla rete e ai parathread, di aumentare la quantità di spazio sui propri blocchi in modo da risparmiare sui costi derivanti dal meccanismo di consenso.

3. Governance ristrutturata

Il terzo punto della roadmap di Polkadot per l’ultimo trimestre del 2022 riguarda la governance. Con governance all’interno del Web3, si intende il modo in cui i membri della community possono partecipare alle decisioni in merito alle mosse future del progetto. Il nuovo sistema, chiamato Overhaul, eliminerà il consiglio e i comitati tecnici e introdurrà la Polkadot Fellowship. La Polkadot Fellowship ha come “costituzione” il Polkadot Fellowship Manifesto

Il termine fellowship, che si utilizza di solito per indicare una compagnia di amici, non è stato attribuito per caso al nuovo sistema di governance di Polkadot. Il sistema infatti punta a modificare il processo decisionale rendendolo il più simile possibile a quello che normalmente avviene in un gruppo di amici. La nuova governance di Polkadot ha l’obiettivo di decentralizzare il vecchio sistema composto da 3 camere e un consiglio di 13 membri eletti dai possessori di DOT. Con le modifiche apportate, tutti i membri della community avranno voce in capitolo grazie a referendum periodici e ad un sistema di deleghe che renderà più veloce il processo decisionale. La Governance V2 dovrebbe essere implementata su Kusama, la blockchain parallela a Polkadot che viene utilizzate per testare le nuove funzionalità, all’inizio del quarto trimestre del 2022.

4. La nuova Staking Dashboard 

La quarta novità per l’ecosistema Polkadot riguarda lo staking. Essendo Polkadot una blockchain che funziona grazie al meccanismo di consenso Proof-of-Stake, lo staking è disponibile e indispensabile al fine garantire la sicurezza delle transazioni. La sfida per la fine del 2022 per la blockchain di Gavin Wood è quella di rendere lo staking più accessibile e semplice per gli utenti che vogliono partecipare al meccanismo di consenso della rete o ottenere ricompense. A tal fine, Parity Technologies ha sviluppato una Staking Dashboard, una piattaforma che permette di mettere in staking la crypto di Polkadot, DOT. Il punto principale su cui si è concentrato lo sviluppo di Parity Technologies è rendere la dashboard user friendly e di alleggerire l’infrastruttura. Lo staking su Polkadot infatti funziona senza un provider esterno centralizzato grazie alla tecnologia light-client. La tecnologia light-client consente ai validatori di interagire con una blockchain senza dover memorizzare tutto lo storico della rete conservando lo stesso livello di sicurezza. La versione beta della dashboard di Polkadot per lo staking è già utilizzabile e la versione definitiva dovrebbe essere rilasciata a breve!

5. Potenziamento delle parachain

Il futuro di Polkadot nei prossimi mesi riguarderà ovviamente anche le parachain. Le parachain sono la funzionalità principale di Polkadot e il motivo per il quale la blockchain ha guadagnato così tanta popolarità. Le parachain sono le blockchain secondarie che sfruttano l’infrastruttura di Polkadot e le loro performance verranno migliorate attraverso un nuovo meccanismo chiamato Weights V2. Weights V2 permetterà di convalidare i blocchi delle parachain più facilmente e di conseguenza renderà più semplice la “scrittura” e lo sviluppo di queste ultime. L’aggiornamento è il primo in ordine temporale che verrà implementato e dovrebbe arrivare entro la metà di Ottobre 2022.

RENGA, la collezione NFT di DirtyRobot che unisce fumetti e storytelling

RENGA, la collezione NFT emergente del fumettista DirtyRobot

Nel mese di Settembre, RENGA ha scalato le classifiche di vendita tra gli NFT. Scopri la collezione dell’artista emergente DirtyRobot! 

Gli NFT, ovvero i non-fungible token, sono prodotti digitali che spesso rimandano a esperienze artistiche fantastiche e colorate. Questo è il caso della collezione emergente RENGA, ideata e prodotta dall’illustratore DirtyRobot.

Il progetto ha immediatamente riscosso un grande successo nel mondo degli NFT: in un mese, RENGA ha ottenuto l’ottava posizione nella classifica delle collezioni con maggiore volume. A fine Settembre 2022, il volume di vendita di RENGA NFT corrisponde a 13,73 milioni di dollari e più di 8.000 transazioni. Senza dubbio un grande traguardo per un progetto lanciato da poco più di un mese!

Cosa sono i RENGA NFT? 

RENGA NFT è una collezione  sviluppata da DirtyRobot, illustratore specializzato in opere d’arte digitali e in token non fungibili. L’artista, nato in Inghilterra ma attualmente residente in Giappone, è conosciuto per i suoi personaggi futuristici e per il suo stile profondamente ispirato all’arte dei manga e dei fumetti. Il nome del progetto prende spunto da una forma letteraria sviluppata in Giappone chiamata “Renga” (連歌) e caratterizzata da un approccio collaborativo: diversi artisti lavorano a stretto contatto per la creazione di un’unica opera. L’intento di RENGA NFT è quello di sviluppare un progetto su blockchain collaborativo, dove artista e community delineano lo stile dei personaggi e la loro storia attraverso una storyline condivisa: mentre gli sviluppatori illustrano la storia dell’universo di RENGA, gli utenti possono tessere la trama dei singoli personaggi, donando loro una personalità e un background unico. 

Il progetto è composto da 10.000 personaggi PFP (profile picture) , ovvero opere d’arte digitali che possono essere utilizzate come avatar sui propri profili social e del Web3. Gli NFT di RENGA seguono lo stile classico degli anime giapponesi e del mondo dei fumetti:  personaggi esuberanti, con colori di capelli che non li fanno certo passare inosservati o con abiti futuristici e mai visti prima. Troviamo Robot dolcissimi che porgono dei fiori, teppistelli con gli occhi e la pelle di demoni o anche semplici adolescenti che si fumano una pipa: un ecosistema degno di un universo fantasy, insomma. 

Ogni personaggio all’interno della collezione RENGA è unico ed è stato creato attraverso la combinazione di 900 tratti possibili, uniti tra di loro in maniera casuale da un algoritmo. Un vero e proprio esempio di NFT di generative art

Proprio come in un mondo fantastico, popolato da tante creature diverse, nella raccolta NFT è possibile trovare 11 archetipi, ovvero tipologie di personaggi: Motor Corp, Delinquent, Agent, Robot, Alchemist, Samurai, Golem, Ninja, 8-Bit, Cube, 1/1. Ovviamente, alcuni di questi archetipi sono più rari rispetto ad altri, arrivando persino ad essere NFT unici nel loro genere (1/1). 

Ogni archetipo possiede delle caratteristiche specifiche e un ruolo definito all’interno del mondo fantastico di RENGA. È l’autore stesso a specificare l’origine e la storia dei propri personaggi. 

Gli NFT sono realizzati sulla blockchain di Ethereum e possono essere acquistati su vari marketplace, tra cui Opensea

Art of the Season e l’airdrop di RENGA NFT

RENGA non è il primo progetto NFT portato avanti da DirtyRobot: a Marzo 2022, l’artista ha avviato l’iniziativa “Art of the Season”, una raccolta di opere digitali dinamiche incentrate sulle quattro stagioni. Il cielo e lo sfondo dei token, infatti, non rimangono statici come in una normale figura, ma cambiano in base al fuso orario del proprietario dell’NFT, indicando il giorno e la notte. 

Anche in questo caso, ogni NFT custodisce una storia condivisa e creata dalla community. 

Tutti i possessori di un NFT proveniente dalla collezione Art of the Season hanno ricevuto con un airdrop un RENGA Black Box. Le Black Box, una volta aperte, potrebbero dare origine a personaggi estremamente rari e ad altre sorprese. 

L’arte dello Storytelling incontra il mondo degli NFT

Il progetto RENGA NFT è solo una delle tante iniziative che cercano di integrare il mondo dello storytelling alle blockchain. In un mondo dove è sempre più difficile promuovere la propria arte, il Web3 apre le porte ad un sistema dove gli artisti sono più liberi e detengono più diritti sulle proprie opere. 

Attraverso gli NFT, gli artisti possono comunicare direttamente con la propria audience e creare una community dove le storie sono influenzate direttamente dalle opinioni del pubblico. 

Un esempio di scrittura collettiva è dato da Jenkins the Valet, un progetto sviluppato da Tally Labs. L’iniziativa prevede lo sviluppo di una storyline collettiva che ruota intorno a Jenkins, uno degli avatar della collezione Bored Ape Yatch Club, che si ritrova catapultato in rocambolesche avventure.  Il nome della collezione, pertanto, non poteva che essere “Bored & Dangerous”!