I migliori libri sulle criptovalute e sulla blockchain 

I migliori libri sulle criptovalute e la blockchain

Cerchi una lettura a tema crypto? Sei un newbie e non sai da dove iniziare? O un appassionato che vuole approfondire? Ecco i migliori libri sulle criptovalute per ogni livello!

I libri sulle criptovalute in circolazione sono sempre di più. Tra queste pubblicazioni e le risorse disponibili online, gli strumenti per capire le crypto non mancano. L’arrivo di un argomento su carta è sempre sintomo di interesse da parte del pubblico e della mass adoption. Come se la stanno cavando le case editrici? Tengono il passo del mondo crypto che si evolve alla velocità della luce?

In questo articolo troverai una lista dei migliori libri sulle crypto suddivisi per livello (beginner o appassionati) e per approccio, tecnico o umanistico. Con una nota finale sui testi per bambini dedicati a Bitcoin e alla blockchain!

I migliori libri sulle criptovalute – impara le basi e la storia 

Ti proponiamo sette testi che affrontano i concetti di base della blockchain, la storia delle crypto e i fondamenti della decentralizzazione. Se stai muovendo i primi passi nel settore questi sono i migliori libri per iniziare a studiare le criptovalute.

1. The Basics of Bitcoins and Blockchains di Antony Lewis 

Antony Lewis è autore del blog Bits on Blocks e consulente crypto per varie società, il suo libro The Basics of Bitcoins and Blockchain, fornisce una panoramica sul mondo delle criptovalute a partire dalla blockchain. Il saggio spiega cos’è la blockchain, il suo funzionamento e le sue applicazioni rivoluzionarie. 

The Basics of Bitcoins and Blockchains, Lewis Antony

Mango

Aprile 2021

Lingua: inglese

408 pagine

12,99$

2. Digital Cash: The Unknown History of the Anarchists, Utopians and Technologists Who Created Cryptocurrency di Finn Brunton

Per scoprire la storia di Bitcoin e l’origine ideologica delle criptovalute, c’è il libro di Finn Burton professore di Media, Cultura e Comunicazione alla New York University. Il libro ripercorre le vicende e le idee dei personaggi “utopisti” (il movimento cypherpunk) il cui obiettivo era proteggere la privacy e rivoluzionare il mondo economico e politico, tramite la tecnologia. Questo saggio ha un approccio meno tecnico, è quindi adatto a chi vuole un punto di vista più umanistico. 

Digital Cash: The Unknow History of the Anarchists, Utopians and Technologists Who Created Cryptocurrency, Bruton Finn

Princeton University Press

Giugno 2019

Lingua: inglese

272 pagine

26,95$

3. Bubble or revolution? di Neel Mehta, Adi Agashe, Parth Detroja

Se per te blockchain e crypto sono ancora mondi oscuri e inesplorati, uno dei migliori libri sulle criptovalute è proprio Bubble or revolution. Qui troverai concetti molto complessi spiegati in maniera accessibile e facile da capire. Può essere il primo passo per cominciare a studiare le crypto, alcuni punti che vengono presi in esame sono: la creazione di Bitcoin, i fondamenti e i casi d’uso della tecnologia blockchain, la nascita delle altcoin, della criptoeconomia e della crescente adozione commerciale. I tre autori pur avendo una formazione tech, grazie alle loro esperienze in ambienti come Google, Microsoft e Facebook, non si addentrano in spiegazioni troppo tecniche.

Bubble or revolution?, Neel Mehta, Adi Agashe, Parth Detroja

Paravane Ventures

Giugno 2019

Lingua: inglese

331 pagine

17,29$

4. Il Bitcoin Standard di Saifedean Ammous

Il Bitcoin Standard è un libro dell’economista Saifedean Ammous. È uno dei pochi libri che è stato tradotto in italiano, l’edizione inglese ha avuto infatti un enorme successo. Ammous spiega con quali intenti è nato Bitcoin e come ha rivoluzionato e migliorato diversi aspetti del denaro. In questo libro sono trattati i benefici economici, politici, sociali e culturali che può produrre una moneta quando è “sana” e non “corrotta”, l’autore sostiene che Bitcoin stia emergendo come “alternativa decentralizzata, politicamente neutrale, di libero mercato alle banche centrali nazionali, con enormi implicazioni potenziali per le libertà individuali e la prosperità sociale”. Bitcoin Standard è stato ristampato con una nuova introduzione nel Febbraio 2022. 

Il Bitcoin Standard, Ammous Saifedean 

Usemlab

Dicembre 2021 

Lingua: italiano

306 pagine 

27,00€

5. Mamma ho comprato Bitcoin! di Lorenzo Primiterra

Il sottotitolo di “Mamma ho comprato Bitcoin!”, ovvero “un manuale semplice e completo per tutte le mamme (e papà, zii, fratelli) che ancora ci guardano stupiti quanto parliamo di Bitcoin”, ci racconta già lo stile di questo saggio. L’autore, il crypto-divulgatore Lorenzo Primiterra, nelle prime pagine spiega che il suo intento è stato quello di rendere accessibile Bitcoin, anche a chi non è abituato a destreggiarsi in aspetti tecnologici e economici. In questo libro scritto per i principianti del settore criptovalute, si fa chiarezza su alcuni aspetti di Bitcoin che vengono ancora mal interpretati (hai presente la questione dello schema piramidale?) e si ripercorre la storia della moneta. Una lettura scorrevole!

Mamma ho comprato Bitcoin!, Lorenzo Primiterra

Aprile 2021

Lingua: italiano

134 pagine

9,99€

6. Villaggio Bitcoin: l’alba di una nuova società basata su una moneta sana e onesta

Anche in questo caso troviamo una lettura per chi è alle prime armi, un libro che prima spiega tutto quello che devi sapere su Bitcoin e poi approfondisce il suo impatto sociale e politico. Una tecnologia come quella delle criptovalute può cambiare la nostra società? Questa sembra la domanda a cui cerca di rispondere Valerio Dalla Costa, l’autore che tra le altre cose ha fondato un negozio fisico a Brescia che ispira proprio il titolo del saggio. Lo scopo del suo progetto è “aiutare le persone a comprendere questa tecnologia” e “facilitare l’accesso al mondo Bitcoin”. In Villaggio Bitcoin troviamo anche un intervento di Giacomo Zucco, voce internazionale del movimento legato a Bitcoin, massimalista e consulente per progetti blockchain.

Villaggio Bitcoin: l’alba di una nuova società basata su una moneta sana e onesta, Valerio Dalla Costa

Luglio 2022

Lingua: italiano

406 pagine

25,00€

7. Digital Gold: Bitcoin and the Inside Story of the Misfits and Millionaires Trying to Reinvent Money di Nathaniel Popper 

L’autore di Digital Gold è un giornalista del New York Times esperto di tecnologia ed economia. Qui racconta le figure che hanno avuto un ruolo influente nella diffusione di Bitcoin e degli ideali della decentralizzazione. Popper approfondisce soprattutto il clima di sfiducia nei sistemi tradizionali del 2008 e come ha portato a nuove esigenze e prospettive. Digital Gold è già un classico del settore che fornisce anche curiosi retroscena, la sua lettura è consigliata anche ai meno esperti.

Digital Gold: Bitcoin and the Inside Story of the Misfits and Millionaires Trying to Reinvent Money, Nathaniel Popper 

Harper Collins (uscito in edizione tascabile per Penguin Books nel 2021)

Maggio 2015

Lingua: inglese

416 pagine

38,50$

I migliori libri su Ethereum, NFT e Metaverso

Dopo aver fatto le letture di base e sistemato la tua biblioteca crypto, ti sentirai pronto per la DeFi e gli NFT! Vediamo ora alcuni libri dedicati ad Ethereum e al suo ecosistema, da cui si sono sviluppate applicazioni come i token non fungibili e il Metaverso.

1. The Infinite Machine di Camila Russo

Per una lettura specifica sulla storia di Ethereum c’è The Infinite Machine, il libro di Camila Russo, ex giornalista di Bloomberg e direttrice di The Defiant, la principale testata DeFi. Il saggio di Russo passa per gli otto fondatori di Ethereum, racconta le loro relazioni, le loro idee e le decisioni che hanno dato vita al progetto. Il sottotitolo del libro è “come un esercito di crypto-hackers sta costruendo l’internet del futuro grazie a Ethereum”, il focus quindi è sulle persone e il lato umano della vicenda. Da The Infinite Machine presto sarà tratto un film, che è stato finanziato con una vendita di NFT

The Infinite Machine, Russo Camila

Harper Business

Luglio 2020

Lingua: inglese

352 pagine

22,90$

2. The Cryptopians: Idealism, Greed, Lies, and the Making of the First Big Cryptocurrency Craze di Laura Shin

Laura Shin è una giornalista di Forbes e autrice del podcast Unchained, “la tua fonte senza hype per tutte le cose crypto”. The Cryptopians è uscito a Febbraio 2022 ed è già considerato una delle fonti più autorevoli e complete per capire Ethereum. Per questa novità editoriale fioccano ottime recensioni ovunque! Il saggio è un viaggio all’interno di Ethereum a partire dalle personalità alla base del progetto. Il lavoro di Shin è particolarmente apprezzato perché dettagliato e perché rivela alcune scoperte e aspetti più scabrosi della vicenda. 

L’autrice è riuscita a far emergere Ethereum come la tecnologia più rivoluzionaria del secolo, che ha trasformato finanza, informatica e tantissimi altri campi come l’arte digitale. Shin ha deciso di studiare l’enorme impatto di Ethereum visitando i luoghi chiave del progetto come la Svizzera, Singapore e San Francisco e incontrando i protagonisti. Di Vitalik Buterin si raccontano l’infanzia da bambino prodigio, cresciuto a Toronto da emigrati russi, il difficile periodo adolescenziale, il genio e l’”innato altruismo”. Shin propone una visione dei fatti avvincente e un po’ romanzata in cui Buterin è il centro della storia, a tratti travagliata e imprevedibile, della nascita di Ethereum. 

The Cryptopians: Idealism, Greed, Lies, and the Making of the First Big Cryptocurrency Craze, Shin Laura

PublicAffairs

Febbraio 2022

Lingua: inglese

496 pagine 

24,49$

3. Proof of Stake: The Making of Ethereum and the Philosophy of Blockchains di Vitalik Buterin

In questo libro sono stati raccolti ventidue saggi del fondatore di Ethereum in persona, Vitalik Buterin. In Proof of Stake è stato elaborato tutto il materiale scritto online da Buterin tra il 2015 e il 2022 in forma di articoli di blog e tweet. Non si tratta di una lettura per principianti, la scrittura di Buterin è molto tecnica e gli argomenti trattati sono complessi. Proof of Stake rimane un punto di riferimento per conoscere la visione di Buterin e il suo spirito innovatore. 

Proof of Stake: The Making of Ethereum and the Philosophy of Blockchains, Vitalik Buterin

Seven Stories Press

Settembre 2022

Lingua: inglese 

384 pagine

12,99$

4. Metaverso. Cosa significa, chi lo controllerà e perché sta rivoluzionando le nostre vite di Matthew Ball

Matthew Ball è un giornalista crypto che si è specializzato sui temi del Metaverso. Il suo libro, pubblicato di recente anche in italiano, muove i primi passi dalla risonanza che questa tecnologia ha avuto nei media per poi presentare il suo funzionamento. Ball esplora i concetti principali e i settori di applicazione come l’assistenza sanitaria, l’istruzione e la vita sociale. Se il tema ti interessa particolarmente, non dimenticare Snow Crash, il romanzo di Neal Stephenson in cui viene teorizzato per la prima volta il concetto di “Metaverso”. 

Metaverso. Cosa significa, chi lo controllerà e perché sta rivoluzionando le nostre vite, Matthew Ball

Garzanti

Settembre 2022

Lingua: italiano

456 pagine

19,00€

Bitcoin nei libri per bambini

Negli ultimi anni la letteratura nell’infanzia è stata caratterizzata da un boom di opere di divulgazione. Non potevano mancare anche albi illustrati e romanzi che raccontano la moneta digitale ai bambini! Di seguito qualche esempio dei migliori libri sulle criptovalute e sulla blockchain per bambini.

1. Goodnight Bitcoin di Scott e Mallory Sibley

Gli autori di questa storia della buonanotte sono due genitori che hanno l’obiettivo di creare contenuti educativi divertenti sul denaro. “I bambini possono imparare molto più velocemente di quanto la maggior parte delle persone pensi, l’educazione finanziaria che include Bitcoin è qualcosa che i bambini non riceveranno nelle scuole tradizionali”. Secondo i Mallory spetta ai crypto-genitori tessere questa educazione in casa.

Goodnight Bitcoin, Sibley Scott, Sibley Mallory

Sharmory 

Aprile 2021

Lingua: inglese

14,99$

2. Blockchain for Babies di Chris Ferrie e Marco Tomamichel

Chris Ferrie è un fisico e matematico che crede che non sia mai troppo presto per “introdurre i bambini al selvaggio e meraviglioso mondo della scienza”. Ferrie è autore di diverse pubblicazioni scientifiche per bambini come “There was a Black Hole that Swallowed the Universe” o “My first 100 mathematics words”. Marco Tomamichel invece è professore associato dell’università di Singapore e studia Fisica e Informatica. Blockchain for Babies è un libro cartonato in cui dei personaggi si trovano a che fare con la blockchain e alcune delle caratteristiche delle monete digitali, con stupore ci si accorge che: “ehi, sono invisibili!”.

Blockchain for Babies, Ferrie Chris, Tomamichel Marco

Sourcebooks Explore

Gennaio 2019

Lingua: inglese

Cartonato – 24 pagine

9,72$

3. Bitcoin Money: A Tale of Bitville Discovering Good Money di Micheal Caras

Micheal Caras è un divulgatore crypto di origine ebraica che sostiene l’importanza “che i bambini imparino a lavorare per i soldi, risparmiare, spendere responsabilmente e anche dare in beneficenza”. La sua storia, come tutta la buona letteratura per l’infanzia, non è solo per bambini. Bitcoin Money è un’introduzione alle monete digitali anche per gli adulti, affronta domande che molte persone nel corso della loro vita non si sono mai poste, qual è l’origine del denaro, cosa lo rende prezioso. Questo libro ha il pregio di parlare apertamente di un argomento spesso tabù, i soldi. Micheal Goldstein, il presidente del Satoshi Nakamoto Institute ha commentato Bitcoin Money così: “l’autore riesce a spiegare argomenti complessi come il denaro e Bitcoin in modo che qualsiasi bambino può capire. Non vedo l’ora di leggerlo a mia nipote!”.

Bitcoin Money: A Tale of Bitville Discovering Good Money, Caras Micheal 

Marzo 2019

Lingua: inglese

28 pagine

13,60€

Per chi vuole iniziare con le crypto, il consiglio migliore che si può dare è sempre “do your own research”, DYOR! Per i più curiosi, questa lista di libri sulle criptovalute può completare la già vasta offerta di articoli e video disseminati nel web.

Arrestato Sam Bankman-Fried, cosa succede ora?

Sam Bankman Fried condannato a 25 anni

Il founder di FTX, Sam Bankman-Fried è stato arrestato nella notte alle Bahamas. Cosa è successo e quali saranno i prossimi sviluppi? 

Sam Bankman-Fried founder di FTX è stato arrestato questa mattina (alle 6:00 ora italiana) alle Bahamas, nella sua residenza a Nassau. Le forze di polizia locali lo hanno fermato un giorno prima della sua testimonianza davanti al Congresso fissata per Mercoledì 14 Dicembre 2022 e che probabilmente verrà annullata. Ma come mai SBF è stato arrestato proprio oggi, dopo settimane di libertà?

Le ipotesi sono principalmente due. Per alcuni l’arresto arriva con il timore che Bankman-Fried potesse spostarsi in un paese in cui lo stato americano non lo avrebbe potuto estradare. Altri invece ipotizzano una connessione con le nuove accuse avanzate da Do Kwon e riprese dai media, sul coinvolgimento nel crollo dell’ecosistema Terra (LUNA)

Secondo il New York Times le accuse per il founder di FTX sono cinque: frode telematica, cospirazione per frode telematica, frode sui titoli, cospirazione per frode sui titoli e riciclaggio di denaro. Quali saranno i prossimi sviluppi? Verranno a breve arrestati anche i collaboratori di Sam Bankman-Fried: Caroline Ellison e Sam Trabucco? SBF e Alameda Research sono davvero responsabili del crollo dell’ecosistema Terra-Luna? 

Cosa succede ora a Sam Bankman-Fried e ai suoi collaboratori?

Dopo essere stato “a piede libero” per un periodo abbastanza lungo (è passato circa un mese dal fallimento dell’exchange FTX, che ha dichiarato bancarotta l’11 Novembre 2022), da questa mattina Sam Bankman-Fried, è tenuto in custodia in una prigione delle Bahamas. L’arresto del founder di FTX è avvenuto su richiesta del governo statunitense che ha intenzione di estradarlo in una prigione federale degli Stati Uniti. 

Il Primo Ministro delle Bahamas Philip Davis ha dichiarato, commentando l’accaduto: “le Bahamas e gli Stati Uniti hanno un interesse comune nel ritenere responsabili tutti gli individui associati al fallimento di FTX che possono aver tradito la fiducia del pubblico e infranto la legge”.

In queste prime ore dall’arresto regna l’incertezza. Non è ancora chiaro quanti anni di carcere rischi SBF come non è ancora noto se domani, come da programma, testimonierà davanti al Congresso americano in via telematica, anche se ciò sembra improbabile. 

Un’altra domanda che tanti si pongono riguarda il futuro dei collaboratori di Sam Bankman-Fried, Caroline Ellison e Sam Trabucco. Per i due, rispettivamente CEO e co-CEO del fondo di investimenti e market maker Alameda Research, si prospetta probabilmente lo stesso destino. Nel frattempo tornano a circolare le dichiarazioni del founder di FTX, che pochi giorni fa in un’intervista, era sicuro di non poter essere arrestato. In quella stessa occasione aveva rivelato il suo impegno a lavorare ad un nuovo progetto con lo scopo di restituire il denaro perso ai suoi utenti.

Sono stati SBF e Alameda a far crollare Terra (LUNA)?

Cosa c’entra Terra (LUNA) con la vicenda di SBF? In questi giorni si è parlato della possibile responsabilità di Alameda Research nel fallimento dell’ecosistema. Alameda era la società di trading fondata da Sam Bankman-Fried fortemente legata a FTX a causa della gestione dei suoi fondi, di cui una grande quantità era stanziata su FTT, il token dell’exchange FTX.

Secondo queste accuse, l’hedge fund di Ellison e Trabucco avrebbe attaccato la blockchain di Do Kwon al fine di distruggere il suo competitor Three Arrow Capital (3AC) fortemente esposto ai due principali asset della blockchain: la crypto LUNA e la stablecoin UST.

L’accusa, che è partita dall’ex CEO di Terraform Labs Do Kwon e dal co-fondatore di Three Arrow Capital Su Zhu non è stata ignorata dai pubblici ministeri statunitensi che hanno indetto un’inchiesta che si risolverà in un’indagine per manipolazione di mercato ai danni di Bankman-Fried e di Alameda Research. Nel caso in cui vengano trovate le prove di quanto affermato da Do Kwon e Sun Zhu, a SBF potrebbe essere aggiunto il capo d’imputazione di manipolazione di mercato. Cosa che aggraverebbe, non di poco, la situazione giuridica del founder di FTX. 

Al momento non ci sono prove certe a sostegno di queste accuse. L’inchiesta da parte del governo statunitense facendo il suo corso farà luce sui fatti. Insomma, ad oggi, le risposte certe sono davvero poche, mentre restano tantissime le domande sul futuro e sul passato dell’ex CEO di FTX.

Le opinioni del crypto Twitter

Intanto sul crypto Twitter si è scatenato il finimondo. Migliaia di utenti stanno esultando e ironizzando sull’arresto del founder di FTX, e si chiedono per esempio: quanti anni di carcere dovrà scontare e come farà a pagare un buon avvocato. 

In particolare gli utenti del crypto Twitter invocano lo straordinario avvocato Saul Goodman, protagonista della serie “Better Call Saul” l’unico, secondo loro, in grado di poter salvare l’imputato.

A SBF non viene risparmiato proprio nulla. Sono spuntati anche una serie di tweet che tirano in ballo i suoi presunti rapporti con il Partito Democratico statunitense

Bankman-Fried aveva infatti elargito, di nascosto, donazioni al partito rappresentato da Joe Biden durante la campagna elettorale di fine 2020 e inizio 2021. Questi tweet sottolineano lo strano tempismo di questo arresto. Forse le sue parole al Congresso sarebbero potute essere parecchio scomode.


Alla luce dei recenti avvenimenti, anche la trama del film che Apple ha in programma di produrre si infittisce. Ora che è stato arrestato, Sam Bankman-Fried verrà condannato? Il founder di FTX è davvero coinvolto nel crollo di Terra (LUNA)? E cosa succederà a Caroline Ellison e Sam Trabucco?

Come creare e vendere NFT: la guida definitiva

Come creare e vendere NFT: la guida definitiva

Vuoi creare NFT ma non sai da dove iniziare? Ecco tutti i passaggi da seguire per realizzare la tua prima opera digitale in 10 minuti!

Se c’è una cosa che ci ha insegnato il mercato NFT è che su blockchain si può vendere qualsiasi cosa. O meglio, qualsiasi opera completamente originale. Se anche tu hai un’idea unica e vorresti trasformarla in un token non fungibile, in questa guida troverai tutto ciò che ti serve per iniziare a creare NFT. Questa tecnologia permette di monetizzare i propri contenuti, ma per lanciare token non fungibili di successo c’è bisogno di impegno e duro lavoro, come nella costruzione di una community. In questa guida abbiamo usato l’esempio di OpenSea, la piattaforma più adatta ai principianti. Ma abbiamo pensato anche a un paragrafo dedicato ad altre opzioni. 

Dove si possono creare NFT?

Generalmente puoi mintare un NFT, ovvero registrare un contenuto su blockchain, grazie a piattaforme specializzate. Questo processo ha un costo da pagare in commissioni. Alcuni di questi servizi tuttavia permettono di creare NFT gratis in appena 10 minuti. È il caso di OpenSea, il marketplace più popolare che offre degli strumenti facili e intuitivi per realizzare il tuo progetto. OpenSea inoltre è spesso scelto dai principianti perché è una gigantesca vetrina in cui diffondere le proprie opere ad un vasto pubblico. Il processo per creare e vendere NFT cambia tra le varie piattaforme, anche se condividono alcuni passaggi. 

Tecnicamente, non sei obbligato ad usare un marketplace o un’altra piattaforma. I token non fungibili non sono altro che smart contract, per questo se sei pratic* puoi scrivere il tuo, caricarlo nella blockchain che preferisci e usarlo per il minting del tuo token. 

1. Crea il tuo wallet crypto

Il primo passo per creare un token non fungibile è aprire un wallet crypto decentralizzato, se non lo possiedi già. Uno dei wallet più famosi è MetaMask, disponibile anche come estensione di Chrome o add-on di Firefox. Quest’ultimo è uno dei wallet consigliati da OpenSea, per creare e vendere NFT su Ethereum. Se invece intendi utilizzare il network di Solana, OpenSea consiglia il wallet Phantom. Nel prossimo paragrafo approfondiremo la scelta della blockchain.

A questo punto ti conviene anche acquistare delle criptovalute. Per dar vita a token non fungibili infatti bisogna pagare delle commissioni sulla blockchain di riferimento. Gli NFT di solito vengono coniati sfruttando la rete di Ethereum, quindi le commissioni andranno pagate in Ether. Tieni presente che su OpenSea in alcuni casi è possibile creare NFT gratis, ovvero senza pagare queste commissioni. 

Una volta creato il tuo wallet crypto, associalo a OpenSea e crea il tuo account. 

Young Platform ti aiuta a gestire i tuoi wallet, la dichiarazione fiscale e a comprare criptovalute. Anche gli Ether di cui hai bisogno per creare i tuoi primi NFT. Scarica l’app ed entra in qusto mondo nel modo più semplice.

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2. Scegli la blockchain su cui creare il tuo NFT

Al contrario di piattaforme NFT come SuperRare in cui i progetti devono essere approvati dal team, OpenSea è aperto a tutti. Il marketplace è attualmente compatibile con Ethereum, Solana, Polygon, Klaytn, Arbitrum e Optimism, ognuna di queste blockchain ha le sue caratteristiche e tariffe diverse per il gas associate alle transazioni sulle loro reti. Quando scegli la blockchain, considera questi costi. Tuttavia OpenSea è un ottimo modo per cominciare la propria avventura nel mondo dei token non fungibili perché grazie al meccanismo “lazy mintingpuoi creare NFT gratis, ovvero senza pagare le commissioni se scegli Ethereum o Polygon. Quando decidi di utilizzare quest’opzione, il tuo token non fungibile viene messo in vendita ma non è ancora registrato su blockchain, questo passaggio verrà compiuto solo quando l’opera viene effettivamente acquistata. In questo modo il pagamento delle fee ricade sull’acquirente. 

3. Carica la tua opera d’arte 

Ovviamente, avrai bisogno di un contenuto da mettere in vendita. Gli NFT possono essere associati a qualunque cosa: a un disegno, a un MP3, o a un’immagine tridimensionale. Opensea supporta varie tipologie di file tra cui JPG, PNG, GIF, MP4, OGG ma i file non devono superare i 100 MB. 

Nella sezione “My Collection”, raggiungibile dal tuo account, clicca su “Create”. La tua collezione crea la tua Collezione, sarà la vetrina in cui far comparire le tue opere d’arte. Nella schermata “Create New Item”, dovrai inserire: 

  1. il file dell’opera;
  2. il nome dell’opera;
  3. un link che rimanda al sito o alle pagina social della tua collezione (non obbligatorio);
  4. la descrizione del tuo NFT;
  5. la collezione in cui sarà contenuto il tuo NFT. 

Successivamente puoi aggiungere anche altre caratteristiche come gli attributi del token non fungibile (come i tratti disponibili se si tratta di una collezione PFP), il numero di copie disponibili. In questo passaggio dovrai selezionare anche la blockchain che hai scelto per creare il tuo NFT. A questo punto il tuo token non fungibile è pronto e potrai condividerlo sui social. Questo è un passaggio fondamentale, vedremo perché nel punto 5.

Puoi impostare anche una “creator fee” ovvero una percentuale che riceverai per ogni vendita della tua opera. Si tratta delle cosiddette “royalty”. La percentuale può arrivare fino al 10%

4. Scegli il prezzo 

Dopo aver mintato il tuo token non fungibile, non ti resta che scegliere il prezzo a cui venderlo. Vai sulla pagina del tuo oggetto e clicca su “Sell”. Qui puoi selezionare il prezzo dell’NFT, e per quanto tempo lasciarlo disponibile sul mercato. Dal prezzo di vendita verrà sottratta una commissione del 2,5% da OpenSea

5. Pubblicizza la tua collezione!

Adesso il tuo NFT è disponibile su OpenSea, in un mare di opere! Come nella vita reale, la competizione tra artisti è particolarmente spietata. Per questo, avrai bisogno di pubblicizzare efficacemente le tue creazioni. 

Continuando ad ampliare la tua collezione avrai un portfolio sempre più interessante da mostrare. Puoi raccontare il progetto sui social come Reddit, Instagram e Twitter: più persone apprezzano le tue opere, più possibili acquirenti vorranno il tuo token non fungibile!

Coltivare una community è fondamentale per creare NFT di successo. Così come offrire delle opere con dei vantaggi esclusivi, che possano attirare i collezionisti. Alcuni di questi vantaggi potrebbero essere la possibilità di utilizzare i token non fungibili nei metaversi, partecipare a una DAO e decidere aspetti fondamentali della collezione oppure associare dei beni fisici all’acquisto degli NFT. 

Alternative a OpenSea

Scegliere una piattaforma è una parte fondamentale nel processo di creare NFT. I fattori da considerare sono i tipi di blockchain che supportano, gli standard di token, l’accessibilità e i costi. Un’altra distinzione fondamentale va fatta tra le piattaforme adatte anche ai principianti, quelle che ti permettono di mintare token non fungibile NFT fai da te, e quelle dedicate agli addetti ai lavori e agli artisti. Come accennato, OpenSea è la più utilizzata da chi è alle prime armi ma non è l’unica. La prima alternativa a OpenSea è Rarible, anche in questa piattaforma è possibile scegliere tra varie blockchain. Sono disponibili Solana, Flow, Tezos, Ethereum e Polygon. Su queste ultime due puoi utilizzare anche lo standard ERC-1155, che serve per creare token semi-fungibili ovvero disponibili in più copie. La procedura è simile a quella che abbiamo già visto: caricare il tuo file, scegliere il prezzo e scrivere la sua descrizione. Puoi trovare la guida ufficiale della piattaforma. Rispetto ad OpenSea, su Rarible sono disponibili meno formati per i contenuti da caricare. 

Un progetto emergente simile è Manifold.xyz per NFT su Ethereum, che ha raccolto 7,91 milioni di dollari da importanti fondi di Venture Capital, tra cui Andreessen Horowitz. Su Manifold, con la funzione “Creator Contract”, si possono mintare dei token senza dover scrivere codici e organizzare drop personalizzati per la tua collezione. La piattaforma permette anche di realizzare gadget e merchandise per coinvolgere la community intorno al tuo progetto. 

Per creare e vendere NFT su piattaforme come SuperRare o Nifty Gateway invece è necessario presentare un modulo di richiesta e passare selezioni rigorose degli esperti di arte digitale e dei curatori delle mostre. 

trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

A Milano la galleria Ninfa Labs espone arte NFT dal vivo

NFT art: a Milano una galleria fisica per l’arte digitale

A Milano esiste una galleria di NFT art per ammirare arte digitale dal vivo. Si chiama Ninfa Labs, ecco le opere più interessanti in mostra

Si è aperta il 7 Dicembre l’ultima mostra di Ninfa Labs, Truff’s Truffles, curata dall’artista NFT Lord Truffington e che ospita varie opere di fotografia. La mostra sarà visitabile fino al 13 Dicembre nello spazio fisico in zona Isola a Milano, mentre tutti i pezzi della collezione sono già in vendita nel marketplace ufficiale. Scopri le opere di NFT art da vedere dal vivo e una mostra imperdibile in arrivo a fine mese! 

L’arte digitale che fa incontrare le persone 

Ninfa Labs è uno spazio dedicato all’esposizione di opere di NFT art dal vivo, grazie all’utilizzo di maxi schermi. La galleria è stata inaugurata lo scorso Settembre con il desiderio di essere un punto di incontro per artisti e appassionati di arte digitale. Il concetto è quello di portare i token non fungibili e i marketplace digitali IRL, che in gergo significa “in real life”. Anche se l’arte digitale può essere ammirata ovunque, anche dal proprio PC, non deve rimanere solo un’esperienza privata. Ninfa Labs vuole mantenere la dimensione di incontro e creazione collettiva che si crea durante manifestazioni culturali, per questo lo spazio fisico a Milano è nato come luogo per discutere i temi della blockchain e attirare i più curiosi. Questo è un progetto di Ninfa, un marketplace NFT italiano fondato ad Aprile 2022. 

La mostra sugli storici NFT Rare Pepe The frog

Ninfa Labs organizza regolarmente mostre, nel mese di Ottobre la galleria di NFT art ha raccontato la storia del famosissimo meme “Pepe The Frog” curata dal collezionista conosciuto con lo pseudonimo di Vincent Van Dough. In questa occasione sono stati esposti 48 NFT dedicati alla rana più famosa di internet, alcuni di questi sono pezzi della collezione “Rare Pape” una delle prime mai create.  

L’altra esposizione di Ottobre dal titolo “El3v3n” allestita dall’artista e collezionista 33NFT. In questa mostra sono state esposte 33 opere in 11 schermi, selezionate dalla collezione dell’artista già esposta al Modern Contemporary Museum di Barcellona e Amsterdam. 

Truff’s Truffle: le opere esposte ora a Milano

Per la mostra aperta dal 7 al 13 Dicembre allo spazio Ninfa Labs di Milano, sono stati selezionati da Lord Truffington sei fotografi che espongono un’opera ciascuno. Il primo artista che si incontra nell’esposizione è Sakurin Kirill con la sua “Butterfly” che raffigura una figura femminile:  “la donna è l’inizio di tutta la vita, è fragile come le ali di una farfalla e bella come tutti i fiori di questo mondo”. Questo pezzo di NFT art è in copia unica e il suo prezzo è di 1,25 ETH

Troviamo anche il fotografo di moda francese, Nicolas Bets che espone “Paris Cadillac”. Si tratta di un’opera che fa parte di una collezione già esistente, da questa collezione è stato venduto il pezzo più costoso dell’artista a 9,5 ETH. “Paris Cadillac” è disponibile in tre copie a 2,5 ETH l’una.

Il fotografo italiano @DarkMarkArt porta in mostra “Into You”, un token non fungibile dedicato al più prezioso degli organi di senso, l’occhio che è il nostro primo strumento di conoscenza del mondo. “Into You” è venduto in tre copie a 1 ETH ciascuna. 

In arrivo la collezione di Snoop Dogg

La mostra più attesa dell’anno per Ninfa Labs è in arrivo il 21 Dicembre. A Milano potrai vedere dal vivo degli esemplari di CryptoPunks, Meebits, World of Women e di Fidenza Art, un bel bottino delle collezioni NFT più conosciute e amate. Queste opere appartengono alla collezione privata di Cozomo de’ Medici, un patrono degli artisti crypto che per molto tempo si è nascosto dietro questo nickname. Secondo alcune voci Cozomo de’ Medici in realtà è Snoop Dogg, il rapper americano che ha fatto dell’arte digitale la sua passione. Se sei un appassionato di NFT art questa esposizione è imperdibile! 

La Cina dopo le crypto bandirà anche gli NFT? 

NFT news dalla Cina: diventeranno illegali come le criptovalute?

In Cina gli NFT diventeranno illegali come le criptovalute? Un tribunale cinese emette una sentenza e si apre il dibattito 

La corte del tribunale di Hangzhou in Cina qualche giorno fa ha stabilito che gli NFT per le loro caratteristiche di “valore, scarsità, tracciabilità e commerciabilità”, devono seguire le leggi stabilite per la vendita negli e-commerce e quelle relative alla proprietà virtuale. La sentenza è stata particolarmente clemente nei confronti del settore, dopo il ban alle crypto del 2021. Quali potrebbero essere gli sviluppi successivi a questa news? Gli NFT diventeranno illegali in Cina?

In Cina le criptovalute sono bandite 

Nel 2021 il governo cinese ha vietato ufficialmente il mining e il trading di crypto. Da un lato il mining è stato bannato per motivi ambientali (portando via dal paese il 50% di tutta l’attività di mining globale), le crypto invece sono state proibite per eventuali rischi di “speculazione”. In Cina dunque sono illegali tutte le transazioni da crypto a crypto e da crypto a fiat, e viceversa. Questo sia su piattaforme locali che estere. Nel 2021 il governo non si è tuttavia espresso per regolamentare gli NFT. 

Gli NFT sono legali in Cina?

Dal punto di vista legale, gli NFT non sono vietati in Cina. Tuttavia dal momento che la loro tecnologia è legata alle criptovalute, la situazione si complica. Un primo aspetto da considerare è che, dato il divieto imposto alle crypto, al momento i token non fungibili non possono essere acquistati tramite criptovalute. In generale sebbene il governo cinese non sia ostile al concetto di NFT in sé, resta poco tollerante nei confronti di eventuali applicazioni finanziarie e anche alla semplice compravendita. 

A questo proposito, il 13 Aprile 2022 la National Internet Finance Association of China, la China Banking Association e la Securities Association of China hanno condiviso delle linee guida per “prevenire i rischi finanziari legati agli NFT”. Non si tratta di leggi perché queste associazioni non hanno poteri legislativi, bensì di accorgimenti da adottare per evitare che gli utenti associno i token agli stessi concetti di “speculazione” che hanno portato le crypto ad essere bandite. Queste linee guide sono come un test per chi vuole creare e vendere NFT in Cina e potrebbero orientare scelte future da parte delle autorità costruendo degli standard.

Alcune di queste misure sono: 

  1. Utilizzare solo la blockchain di stato per creare NFT (di questa blockchain parleremo più avanti);
  2. Riferirsi agli NFT come a “oggetti da collezione virtuali” e non come a “token”;
  3. Evitare qualsiasi associazione con le crypto;
  4. Sospendere i mercati secondari di NFT;
  5. Utilizzare piattaforme che verificano l’identità degli utenti.

É nato un mercato nero 

Il ban alle crypto ha portato molti cittadini cinesi ad utilizzare reti private virtuali (VPN) che possono aggirare la localizzazione e la censura del governo cinese nei confronti dei servizi crypto internazionali. In questo modo i cinesi possono accedere a marketplace come OpenSea e Magic Eden, in cui si possono comprare token con criptovalute e rivenderli secondo una propria strategia. Si stima che il 31% degli utenti di internet in Cina si serva di una VPN, e che tra questi la compravendita di NFT sia molto popolare. 

Dal tribunale di Hangzhou: un NFT è come un paio di sneakers

Per completare il quadro sullo status degli NFT in Cina, è arrivata una sentenza dal tribunale di Hangzhou, specializzato nel diritto del settore internet. Il 29 Novembre la Corte è stata chiamata ad esprimersi in merito a un conflitto tra un acquirente e un marketplace che ha annullato una vendita di non-fungible token senza il consenso delle parti interessate. In questa occasione il tribunale ha decretato che gli NFT appartengono “alla proprietà virtuale della rete” in quanto prodotto unico protetto da un’attività intellettuale. I token non fungibili dunque dal punto di vista legale, vanno considerati come qualsiasi prodotto venduto su un e-commerce. La legge che monitora questo aspetto è la E-commerce Law in vigore dal 1° gennaio 2019, una legge molto popolare elaborata per rispondere alla rapida crescita del commercio online.

Gli NFT diventeranno illegali? Le ultime news non fanno intuire particolari chiusure da parte delle autorità cinesi. 

Possono esistere NFT senza criptovalute? 

Il governo cinese ha proposto anche una propria versione di NFT, ovvero creati sulla blockchain di stato. Questa rete chiamata Blockchain Services Network (BSN) è una blockchain centralizzata e “permissioned”. Al contrario di tutte le blockchain pubbliche “permissionless”, la BSN è gestita da addetti selezionati e non dai validatori del network. Su questa blockchain tutti gli utenti sono tracciati, in conformità alla legge cinese. Sulla BSN sono disponibili anche strumenti per artisti e brand che vogliono realizzare le loro collezioni di token, acquistabili solo in moneta fiat. Questa versione cinese degli NFT si chiama BSN-DDC ovvero certificati digitali distribuiti

In Cina chi vende o crea NFT lo fa sulla BSN oppure su altre reti simili che rispettano le norme, come nel caso di Alibaba, Tencent e JD. La maggior parte di questi servizi sono offerti da aziende Web2 consolidate, difficilmente si trovano protocolli decentralizzati. Dunque possono esistere NFT senza crypto? Quelli proposti dal governo cinese non possono essere considerati veri e propri token non fungibili? Il dibattito è aperto, per i paladini della decentralizzazione, i “certificati digitali distribuiti” non rispondono alle esigenze del Web3. 

Uno strumento di protesta 

Tralasciando gli aspetti legislativi, gli NFT in Cina sono diventati popolari tanto da essere usati come forma di protesta contro il governo. 

I cittadini di Shanghai lo scorso Maggio hanno scelto i token non fungibili come mezzo per comunicare fuori dalla Cina le politiche oppressive sul lockdown imposto già da Marzo. Dopo la pubblicazione di un video contro il durissimo lockdown, il governo aveva infatti bandito tutti i riferimenti all’argomento sui social network. Gli NFT sono quindi serviti per testimoniare le difficili condizioni di vita, in modo immutabile e condivisibile in tutto il mondo. 

Anche se gli NFT in Cina diventeranno illegali, esempi come questo ci fanno credere che gli appassionati non rinunceranno così facilmente a una tecnologia con queste potenzialità. 

Cos’è la FOMO? L’ansia che dai social arriva alle crypto

FOMO: cos’è davvero? Significato ed esempi

“Fear Of Missing Out” è una delle forme d’ansia più comuni dei nostri tempi. Ma qual è il significato di FOMO? Ecco alcuni esempi anche dal mondo crypto

La parola FOMO è l’acronimo di “Fear Of Missing Out” (che si traduce come “paura di rimanere esclusi”). La FOMO è la sensazione d’ansia che puoi provare quando temi di esserti perso qualcosa di importante. Come un evento, un’opportunità, una conversazione. Con l’arrivo dei social network questa paura, sebbene abbia caratterizzato l’uomo da sempre, è diventata più diffusa. In altre parole la FOMO è il sentimento costante di essere esclusi da esperienze che tutti tranne noi, stanno vivendo. Il termine è diventato molto popolare anche nell’ambito del trading e delle criptovalute, nella paura di perdere un movimento di prezzo a rialzo o in generale una potenziale opportunità di profitto. In questo articolo scoprirai cos’è la FOMO, le sue origini e qual è il suo significato nel mondo crypto!  

Cos’è la FOMO? Significato e origini 

Il termine FOMO è stato coniato nel 2004 da Patrick J. McGinnis, uno studioso della Business School di Harvard, all’interno della sua ricerca sul comportamento sociale degli studenti universitari del primo anno. Dal 2010 in poi gli psicologi hanno ripreso il concetto di FOMO per descrivere una condizione riscontrata in soggetti che utilizzavano in maniera costante i social network. Queste persone, che passavano molto tempo a osservare le vite altrui, si trovavano a paragonare ossessivamente le proprie esperienze con quelle degli altri. E nel confronto si sentivano mancanti, sbagliati, in ritardo su certi aspetti della vita. Gli psicologi avevano descritto la loro condizione psicologica come una costante apprensione che gli altri potessero vivere esperienze da cui si era personalmente esclusi. 

Solo un’ansia da social network?

I modi in cui la FOMO si manifesta possono essere diversi e variano soprattutto a seconda dell’intensità della sensazione. Potresti provarla una volta ogni tanto durante una conversazione oppure in modo più continuo, ciò potrebbe trasformare questa sensazione in una vera e propria patologia. Soffrire di questa paura in modo continuo può causare un peggioramento dell’umore, la sensazione di inferiorità sociale, solitudine e rabbia. 

Come anticipato, la FOMO è diventata particolarmente popolare dopo la nascita dei social network. Una nuova cultura basata su influencer, ma anche su amici di tutti i giorni, che condividono la loro vita da sogno online, porta le persone a confrontarsi e a sentirsi inadeguati. Ne ha parlato ultimamente anche la bassista dei Måneskin, Victoria De Angelis che ha comunicato, in un’intervista a Radio Deejay, di soffrire di FOMO, e di non riuscire a rinunciare ad uscire per paura di perdersi qualche esperienza. Nel concreto infatti la paura di essere tagliati fuori si trasforma in un’agenda piena di impegni e giornate frenetiche passate a inseguire l’esperienza mancante. Spesso senza sentirsi comunque soddisfatti! 

Sei appena tornato a casa da una giornata pesante e non vedi l’ora di piazzarti sul divano ma vedi tutti i tuoi amici su Instagram che si preparano per un concerto. Se arriva la FOMO il tuo unico pensiero sarà “non posso restare a casa mentre a pochi passi da me c’è il concerto più importante dell’anno”. Ti prepari ed esci, a concerto finito la sensazione ritorna: “forse potevo seguire i miei amici in quel locale a bere una cosa invece di andare a dormire”. Nei casi più leggeri, le persone in questa situazione si infilano a letto solo con qualche fastidio. Per altri, i pensieri diventano ossessivi e limitanti.

La FOMO nel mondo crypto

Nel mondo crypto e nel trading il significato di FOMO rimane lo stesso, tuttavia si applica opportunità di guadagno mancate piuttosto che ad esperienze. E si è convinti di aver perso per sempre la possibilità di acquistare la prossima crypto che esploderà, e garantirà a tutti, tranne che a se stessi, guadagni stratosferici. L’avventura nel mondo crypto di una persona che soffre di crypto FOMO è condizionata da pensieri tipo: “perché ho venduto a quel prezzo?”, “dovevo comprare di più” o “non posso assolutamente perdere la presale di quel token”. Questa condizione psicologica colpisce, solitamente, coloro che si sono recentemente avvicinati al mercato e che quindi non possiedono un bagaglio di esperienze abbastanza ampio per conoscerla e controllarla. Questi utenti infatti, per timore di perdere una potenziale occasione di guadagno, comprano e vendono in maniera impulsiva.

Chi si fa prendere dalla FOMO quando si approccia al mondo crypto, si fa prendere da una paura a tutti gli effetti e le emozioni possono ostacolare il perseguimento di una strategia razionale. La finanza comportamentale spiega come azioni avventate, scatenate da aspetti emotivi, possano influire negativamente nel raggiungimento dei propri obiettivi. 

Esempi di FOMO con le criptovalute 

Per spiegare meglio cos’è la crypto FOMO possiamo usare alcuni esempi pratici. Il termine è ad esempio particolarmente appropriato nel caso dei lanci delle nuove criptovalute. Questi lanci arrivano sempre insieme a presale ovvero delle prevendite di token che consentono, a coloro che vi partecipano, di sostenere economicamente un progetto crypto prima del lancio, attraverso l’acquisto delle criptovalute native. Una caratteristica delle presale è che sono ad accesso limitato. Soltanto gli utenti più veloci nell’acquisto possono partecipare di fatto al lancio. Questo aspetto genera crypto FOMO in chi vuole partecipare e teme di rimanere escluso.

Anche i movimenti rialzisti di Dogecoin, connessi ai tweet di Elon Musk possono spiegare la crypto FOMO. Ogni volta che Musk pubblica un tweet a tema DOGE il prezzo della crypto sale grazie ai cosiddetti FOMO buyer. Questi acquirenti decidono di acquistare DOGE in preda alla paura di perdersi il rialzo del prezzo. 

La JOMO (Joy of Missing Out)

Il fenomeno psicologico opposto è la JOMO “Joy of Missing Out” ovvero “la gioia nel rimanere esclusi”. JOMO può essere definita come il piacere di godersi i propri interessi e le proprie passioni senza preoccuparsi del fatto che gli altri individui stiano svolgendo attività più soddisfacenti.

Invece che disperarsi per le opportunità crypto non colte, coloro che vivono nel nome della crypto JOMO si limitano a non considerarle affatto. Il termine JOMO è infatti solitamente utilizzato dai no-coiners, coloro che non detengono crypto. Mentre chi è in preda alla FOMO sente la necessità di passare ore e ore davanti ai grafici alla ricerca della prossima occasione, il team JOMO non si pone nemmeno il problema.

Ora che sai qual è il significato di FOMO e le differenze con la JOMO ti potresti chiedere: quale tra i due è l’atteggiamento migliore per vivere le criptovalute? Probabilmente nessuno, sia la FOMO che la JOMO sono condizioni estreme. Da un lato abbiamo una tendenza a essere troppo coinvolti emotivamente, dall’altro a evitare completamente le situazioni. Conoscere gli ultimi trend e le crypto al rialzo, insomma “essere sul pezzo” su tutte le novità del settore, non è di certo un male. Così come imparare ad essere più distaccati come i fan della JOMO.

Senza le Bored Ape crolla tutto? Gli NFT nel bear market 

Mercato NFT di Novembre: scendono i prezzi ma si continua a comprare

I dati e le ultime tendenze del mercato NFT di Novembre: il bear market sta mettendo alla prova gli artisti e i collezionisti?

Mentre a Miami rappresentanti del settore e artisti prendono il sole e raccontano i loro nuovi progetti al festival The Gateway, dalla nebbia torinese ci chiediamo: cosa sta succedendo al mercato NFT? Possiamo riassumere la situazione in tre punti: diminuisce il volume degli scambi, aumentano i floor price delle collezioni blue chip, il numero delle vendite rimane costante. In altre parole, nel bear market si continuano a comprare e a vendere token non fungibili ma a prezzi ridotti. Con l’eccezione del Bored Ape Yacht Club e delle principali collezioni che negli ultimi giorni hanno visto un rialzo. 

Come sta andando il mercato NFT?

I dati sul mercato NFT di Novembre ci confermano il trend degli ultimi mesi: il volume sta calando rispetto ai massimi raggiunti nel 2022, ma il numero delle vendite rimane costante. Nello specifico, il volume medio giornaliero nel mese di Novembre si aggira intorno ai 20 milioni di dollari, a Settembre era 32 milioni e a Marzo 140 milioni (dati IntoTheBlock). Al 30 Novembre le vendite totale sono di 534 milioni di dollari (un +16% rispetto ad Ottobre, secondo i dati di CryptoSlam), con un picco di vendite giornaliere il giorno 6 con 24,82 milioni. Come possono essere interpretati questi dati? Se le vendite rimangono costanti nel tempo, l’abbassamento del volume dipende dalla diminuzione dei prezzi degli stessi NFT. In questo bear market i token non fungibili vengono comprati e venduti per cifre più basse. Un’ipotesi è che le vendite rimangano costanti perché, alla luce del periodo ribassista, gli utenti sono spinti a vendere le loro opere d’arte digitali per riguadagnare un po’ di liquidità. D’altro canto prezzi più accessibili possono attirare più utenti, magari anche i curiosi che si affacciano agli NFT per la prima volta.

Nell’ultimo trimestre del 2022 possiamo osservare anche che OpenSea sta combattendo per tenersi stretto il primato di marketplace più utilizzato. Proprio nei mesi appena trascorsi hanno cominciato a farsi strada concorrenti come Magic Eden, che di recente è sbarcato anche su Polygon, X2Y2 e SudoSwap, una piattaforma davvero particolare perché utilizza per gli scambi il modello degli automated market maker. 

Le Bored Ape vanno mai in crisi?

La situazione del Bored Ape Yacht Club sembra staccarsi da queste tendenze di mercato. Bear market o no, c’è chi è disposto a spendere (e non poco) per aggiudicarsi un pezzo della collezione. Questo mese è stata venduta la Bored Ape #1268 a 938.440 dollari e la #232 a 927 mila dollari. Nonostante il valore delle Bored Ape sia sceso come tutti gli NFT durante il bear market, i prezzi rimangono comunque notevoli. La Bored Ape #232 è stata comprata da un collezionista conosciuto con lo pseudonimo di Keung che su Twitter ha commentato “grazie per l’affare”: 

Si è parlato molto anche della Bored Ape di Justin Bieber che all’inizio dell’anno aveva un valore di 1,3 milioni di dollari e ora di circa 69.000$. Bieber non ha manifestato l’intenzione di venderla per il momento, del resto si tratta di uno degli esemplari più rari della collezione grazie al suo pelo dorato. Meno dell’ 0,5% delle PFP infatti ha questa caratteristica. 

Aumentano i price floor delle collezioni blue chip

Le collezioni blue chip sembrerebbero sostenere tutto il mercato NFT in questo periodo ribassista. In un report DappRadar ha mostrato un aumento del floor price di queste collezioni negli ultimi giorni, con price floor si intende il prezzo più basso a cui un token non fungibile può essere venduto. Nello specifico c’è stato un notevole aumento dei floor price per: 

Considerato che le principali collezioni sono su Ethereum, l’aumento dei price floor potrebbe essere causato dal leggero rialzo di ETH della scorsa settimana con un +2,3%. C’è anche chi ha fatto notare l’aumento del flipping nel mercato NFT, altro fattore che potrebbe aver contribuito alla ripresa dei prezzi. Con “flipping” si intende una strategia di compravendita per cui si compra un NFT con l’intento di rivenderlo per avere un profitto nel breve termine. 

Come con le realtà crypto in generale, anche per gli NFT vale la regola “sopravvive solo chi ha un progetto solido”? La resistenza delle collezioni blue chip sembrerebbe confermare. 

Uno sguardo al Metaverso

Tra le vendite più interessanti del mese ci sono anche due terreni nel Metaverso. La prima vendita riguarda un lotto di 55 LAND di Decentraland (Massive Main Street Lot) vendute a 350.000 MANA, circa 141 mila dollari. La seconda è un terreno di Axie Infinity, nello specifico una Axie Infinity Genesis Plot, comprata a 105 ETH (116.130$).

Nonostante la fase bearish, il mercato NFT a Novembre  non è stato un disastro. Si è dimostrato relativamente stabile e non manca qualche segnale positivo, come le vendite delle blue chip che continuano interrotte. I token non fungibili torneranno a fare il botto? Puntiamo ora gli occhi su Dicembre, qualcuno sta pensando di regalare NFT per Natale? Chissà che questi doni su blockchain non smuovano ulteriormente i mercati! 

Dalla Lazio alla Juventus, i fan token della Serie A

I fan token della Serie A di calcio italiana

La crypto della tua squadra del cuore? Con i fan token della Serie A italiana diventi un super tifoso e decidi sul futuro del tuo team!

I fan token sono uno degli hot topic del momento nel mondo delle criptovalute, a causa dei Mondiali di calcio 2022 che si stanno svolgendo in Qatar. Oltre a quelli delle nazionali, protagonisti in questo periodo, esistono anche i token delle squadre di club. Questo tipo di crypto è arrivato in Italia a Novembre 2019 con l’approdo sul mercato crypto di JUV, il fan token della Juventus. JUV è stato il secondo al mondo lanciato subito dopo quello del Paris Saint-Germain (PSG)

Da quel momento in poi hanno iniziato a nascere le crypto delle squadre italiane più titolate. A Febbraio 2021 quello della A.S. Roma e quello dell’A.C. Milan e nell’autunno quello dell’F.C. Inter, della S.S.C. Napoli e della S.S. Lazio. I fan token della Seria A italiana sono stati sviluppati da Socios, la principale applicazione decentralizzata (Dapp) sulla blockchain di Chiliz. L’unica eccezione è il token della Lazio, che è invece costruito sulla blockchain Layer 1 di Binance. Se sei un appassionato di calcio non puoi non conoscerli. Con queste criptovalute puoi partecipare attivamente alle decisioni della tua squadra del cuore, e diventare un super tifoso! 

I prezzi dei fan token sono relativi al momento della scrittura dell’articolo.

1. Lazio ($LAZ)

LAZ, lanciato ad Ottobre 2021, è l’unico a non essere stato sviluppato dalla piattaforma Socios. LAZ è infatti un token BEP-20 (lo standard per le crypto create sulla blockchain Layer 1 di Binance, la Binance Smart Chain). È stato il secondo fan token della Serie A ad essere stato lanciato ed è il primo per capitalizzazione di mercato, che si aggira attorno ai 44 milioni di dollari. LAZ è il token che al lancio ha raccolto più fondi, circa 130 milioni di dollari.

I tifosi che possiedono LAZ possono votare sulle decisioni del club, incontrare i loro giocatori preferiti e ottenere del merchandising esclusivo. Inoltre i tifosi delle Aquile possono trasformare i biglietti delle partite in NFT. In questo modo, i biglietti delle partite sono “scolpiti” sulla blockchain e di conseguenza, eterni. Solo per i romanticoni!

2. Milan ($ACM) 

Quello del Milan è invece stato lanciato a Febbraio 2021 e si posiziona secondo nella classifica dei fan token della Serie A italiana per capitalizzazione di mercato. ACM ha una capitalizzazione di 10,8 milioni di dollari ed è scambiato ad un prezzo di circa 6,6$

Ad Ottobre 2022, alcuni tifosi milanisti e holder di ACM hanno partecipato all’inaugurazione della tribuna “Cesare Maldini”, costruita sul campo di allenamento della squadra. Cesare Maldini, il padre di Paolo Maldini, è stato il capostipite di una dinastia di calciatori milanisti. Gli holder di ACM hanno poi potuto osservare da vicino una sessione di allenamento della squadra e incontrare i giocatori del Milan e l’allenatore, Stefano Pioli.

3. Juventus ($JUV)

JUV è il fan token della Serie A italiana più longevo e il terzo in Italia per capitalizzazione di mercato, che si attesta attorno ai 10 milioni di dollari.

JUV ha un prezzo di 3,12$ e un volume di trading di circa 10 milioni di dollari al giorno. In occasione dell’anniversario dei 125 anni dalla nascita del club torinese, Socios ha organizzato una art challenge. Gli holder del token JUV si sono cimentati nella creazione di un disegno che rappresentasse l’avvenimento; il premio in palio? Il disegno stesso, votato dai tifosi juventini, ricoperto dagli autografi dei giocatori.

4. Inter ($INTER)

Se il tuo sangue è nerazzurro invece, c’è anche il fan token dell’Inter. INTER è stato lanciato da Socios a Settembre 2021 e possiede una capitalizzazione di mercato di 7 milioni di dollari e un prezzo di 2,14$. Questo token permette, ai tifosi che lo possiedono, di votare certe decisioni del club, attraverso dei sondaggi. In passato, i possessori di INTER hanno espresso il loro parere su numerose questioni tra cui il design delle maglie, le grafiche da stampare sul pullman della squadra, il motto ufficiale dell’Inter e persino la formazione per una partita amichevole! 

Inoltre, INTER, ti consente di vincere dei premi in seguito al completamento di alcune sfide. Ad esempio, l’11 Novembre 2022, è stata messa in palio una maglietta da gioco, autografata dai giocatori. A vincerla sarà il tifoso che racconterà il gesto più folle fatto in nome della fede nerazzurra. Se sei uno sfegatato tifoso interista non puoi tirarti indietro, hai tempo fino al 2 Dicembre 2022 per partecipare!

5. Roma ($ASR)

Il fan token della Roma (ASR) è stato lanciato l’11 Febbraio 2020. Da quel momento i tifosi giallorossi di tutto il mondo possiedono un nuovo modo di connettersi con il loro club. La crypto della maggica possiede una capitalizzazione di mercato di circa 6 milioni di dollari e un prezzo di 2,72$

Il club calcistico romano ha coinvolto i tifosi nella realizzazione di un murale in onore di Ennio Morricone, illustre compositore e grande tifoso romanista, scomparso a Luglio 2020. Il ritratto è stato realizzato sulla facciata di un edificio nel quartiere di Tor Mancina sulla base delle scelte fatte dai possessori di ASR attraverso una votazione su blockchain.

6. Napoli ($NAP)

La crypto del Napoli chiude la lista dei fan token della Serie A italiana, con un capitalizzazione di mercato di 3,7 milioni di dollari e un prezzo di 2,70$

Nonostante sia il meno capitalizzato, è uno di quelli più attivi per quanto riguarda le iniziative dedicate ai suoi tifosi. Per esempio, il 23 Novembre 2022, è stato aperto un sondaggio su Socios con lo scopo di decidere il nome del campo d’allenamento dell’S.S.C. Napoli. Le scelte disponibili sono quattro: Azzurro, Vesuvio, Partenope o Passione.

Inoltre, il 17 Novembre 2022, i tifosi partenopei hanno potuto scegliere la playlist musicale da riprodurre all’interno dello stadio “Diego Armando Maradona” prima delle partite ufficiali. 


La finalità principale di questo tipo di crypto è di migliorare e vivacizzare il rapporto tra i tifosi e le loro squadre del cuore, ben riassunta dallo slogan della piattaforma Socios: “Be More than a fan”. Ora che sai quali sono i fan token principali della Serie A di calcio non hai più scuse. Fatti guidare dalla tua fede calcistica e diventa un tifoso 3.0!

I bear market nella storia: dal 1929 al 2022

I bear market nella storia: dalla crisi 1929 al crollo crypto del 2022

Conosci le fasi ribassiste più importanti della storia? Cos’ha in comune il crypto bear market del 2022 con quelli passati?

Seguendo la massima di Confucio “studia il passato se vuoi prevedere il futuro”, siamo qui ad analizzare le fasi ribassiste passate con l’obiettivo di comprendere le dinamiche del bear market che stiamo vivendo ora. 

Se anche tu ti stai chiedendo: quanto durerà il bear market crypto del 2022? Il prezzo di Bitcoin crollerà ancora? Purtroppo non esistono risposte certe, in questo articolo tuttavia puoi trovare delle informazioni che possono aiutarti a guardare lo stato attuale del mercato in prospettiva. Possiamo ad esempio considerare la durata delle fasi ribassiste, gli elementi coinvolti oppure comprendere quali sono state le cause che le hanno generate.

1. Il crollo della borsa americana del 1929

Il crollo della borsa di New York del 1929 è il primo grande crollo di un mercato finanziario contemporaneo, nonché la prima grande crisi causata dal libero mercato e dalla speculazione finanziaria. Gli Stati Uniti d’America, prima del crollo del ‘29, stavano vivendo uno dei periodi di maggiore prosperità e benessere economico della storia, i cosiddetti “ruggenti anni ‘20”. La grande floridità economica degli States, resa possibile dalla vittoria della Prima Guerra Mondiale e dalle politiche economiche liberali, sembrava inarrestabile. Sì, appunto, sembrava; perché questa crescita economica ad un tratto si fermò, a causa della progressiva saturazione del mercato. Le fabbriche chiusero, i prodotti restarono invenduti e le imprese iniziarono a licenziare i dipendenti. La crisi dell’economia reale si rifletté sulla borsa di New York attraverso il crollo delle azioni possedute sia dai grandi capitalisti dell’epoca sia dalla media e piccola borghesia, che si ritrovò ad un tratto senza risparmi. 

Il crollo vero e proprio arrivò Giovedì 24 Ottobre, il famoso giovedì nero. Quel momento diede inizio ad un intenso bear market, soprannominato a posteriori: “La Grande Depressione”. La Grande Depressione ha dato il via a una recessione che si risolse in una diminuzione del commercio mondiale del 60% e che generò 15 milioni di disoccupati. Il Dow Jones, il principale indice azionario americano, crollò del 75% del suo valore in pochi mesi.

2. La bolla delle “dotcom”

Uno dei bear market nella storia che vale la pena citare, è quello successivo alla bolla delle “dotcom”. Viene definito con il termine bolla delle dotcom il fenomeno di crescita senza precedenti delle valutazioni azionarie delle società tecnologiche, chiamate appunto “dotcom”, avvenuto alla fine degli anni ‘90. Questo frangente è stato caratterizzato da una crescita esponenziale degli investimenti rivolti alle internet startup. Tutto partì con Netscape, la prima startup produttrice di browser per Internet, il cui prezzo per azione schizzò da 28$ a 147$ in cinque mesi. Questo forte movimento rialzista portò un incredibile entusiasmo sui mercati, e in particolare sulle “dotcom”. Assieme a Netscape esplosero in borsa anche Yahoo, Amazon, Apple e altre centinaia di neonate aziende. 

La bolla però scoppiò ad Aprile del 2000, poco dopo l’all time high (ATH) del NASDAQ, l’indice borsistico che segue le quotazioni delle principali aziende tecnologiche americane, a 5.048 punti. La bolla esplose perché le dotcom, nella maggior parte dei casi, non avevano un valore intrinseco o un prodotto valido ma non erano nient’altro che campagne marketing aggressive. Questo bear market durò circa due anni, in questo lasso di tempo l’indice NASDAQ arrivò a toccare quota 1.111 punti, facendo registrare una perdita superiore al 75% del suo valore

3. La crisi dei subprime del 2008

All’interno della lista dei principali bear market della storia c’è anche quello del 2008. La crisi economica del 2008 è quella che ha condizionato maggiormente il nostro più recente passato. A dare il via a questa recessione furono ancora una volta gli Stati Uniti, con la crisi dei mutui subprime scoppiata alla fine del 2006. I mutui subprime erano prestiti finanziari concessi da importanti banche e colossi finanziari statunitensi, tra le quali Chase, JP Morgan e Lehman Brothers a soggetti ad alto rischio di insolvenza, ovvero a cattivi debitori. La crisi esplose a Settembre 2008, quando la situazione di insolvenza generata dai mutui subprime si unisce ad una bolla del mercato immobiliare. Questa bolla era il risultato di politiche accomodanti da parte della Federal Reserve (FED), la banca centrale degli Stati Uniti.  

Il bear market del 2008 non rimase circoscritto agli States ma si estese ovviamente anche in Europa. Le banche centrali dei paesi si ritrovarono costrette ad immettere grandissime quantità di denaro nelle rispettive economie, attraverso politiche monetarie di Quantitative Easing, per riuscire a frenare il collasso dell’economia globale. Durante il bear market del 2008 l’indice borsistico S&P 500 (Standard and Poors), che segue l’andamento delle 500 aziende americane più capitalizzate, crollò del 38.5% e il colosso finanziario americano Lehman Brothers dichiarò bancarotta. Il bear market del 2008 ha avuto un impatto molto più grande di quanto non si riesca ad intuire dai grafici. Gli effetti della crisi sistemica generata dall’esplosione della bolla dei subprime si sentono ancora oggi.

4. Il primo bear market crypto: l’attacco hacker a Mt. Gox nel 2014

Il primo vero e proprio bear market crypto arriva nel 2014. Certo, Bitcoin esiste dal 2008, ma fino al 2013 non aveva un vero e proprio mercato. L’unico modo per acquistarlo infatti era attraverso scambi peer to peer, e il suo utilizzo era relegato ai siti del Dark Web come Silk Road. Dal 2013 però la compravendita di BTC costruisce un vero e proprio mercato, soprattutto grazie alla crescita dell’allora più grande crypto exchange al mondo, MT Gox, che si occupava di processare la maggior parte delle transazioni di Bitcoin nel mondo.

Questo periodo, fu caratterizzato dalla nascita di tantissimi exchange e wallet è soprannominato “l’era degli Hack”. Tra Marzo 2012 e Ottobre 2013 venirono infatti hackerati numerosi exchange tra cui Linode, Biconica e Bit floor. I primi attacchi hacker però non intaccarono il prezzo di Bitcoin, che continuò a salire imperterrito. Dai 5$ dollari di Marzo 2012, il prezzo di BTC arrivò a 1.150$ a Novembre 2013. 

A questo punto arriva però il primo cigno nero della storia delle crypto: l’attacco hacker a Mt. Gox, attraverso il quale vengono rubati 850.000 Bitcoin. Questo black swan event diede il via al primo vero bear market crypto che durò 391 giorni. Dal prezzo di 1.150$ BTC raggiunse quota 150$, perdendo il 73% del suo valore.

5. Bear market 2018: le ICO

Lo spirito del ciclo di mercato crypto che va dal 2016 al 2019 si può riassumere in una sigla: ICO. Le ICO, acronimo per Initial Coin Offering, sono offerte iniziali di vendita al pubblico nel mondo delle criptovalute. Sono delle prevendite di token che consentono, a coloro che vi partecipano, di sostenere economicamente un progetto crypto prima del lancio, attraverso l’acquisto delle criptovalute native. 

Questa modalità di vendita al pubblico è stata resa popolare da Ethereum, a Luglio 2014. Le ICO sono state croce e delizia di questo ciclo crypto, da un lato hanno permesso al mondo del Web3 di crescere e a tante realtà di trovare sostenitori ma dall’altro hanno generato una bolla speculativa importante, paragonabile, per la modalità in cui si è gonfiata, a quella delle dotcom. Il proliferare delle ICO e il grande entusiasmo per questo nuovo mercato, ha permesso a tantissimi progetti truffaldini di raccogliere grandissime quantità di denaro. A causa della situazione macroeconomica globale, in particolare alle politiche monetarie restrittive tra cui rientra anche il Quantitative Tightening la bolla delle ICO è esplosa alla fine del 2017 causando l’inizio del bear market. Il Quantitative Tightening è una stretta repentina alla politica monetaria di uno stato che si risolve in un aumento dei tassi di interesse con l’obiettivo di limitare l’inflazione.

Il prezzo di Bitcoin crollò dall’ATH a 19.100$ fino al livello dei 3.200$ perdendo l’84% del valore. Ad Ethereum andò ancora peggio, il valore della crypto di Vitalik Buterin passò infatti da 1.400$ a circa 150$ registrando un movimento ribassista del -95%. Il bottom, ovvero il punto più basso toccato da un crypto in questo ciclo, è stato toccato esattamente un anno dopo il raggiungimento dell’ATH, il 17 Dicembre 2018.

6. Il bear market crypto del 2022

Le particolarità di questo ciclo di mercato sono l’influenza della pandemia di COVID-19, un evento di portata globale che ha avuto ripercussioni sull’economia e la società, e l’ingresso di investitori istituzionali nel mercato. 

Quest’ultimo aspetto ha aumentato la speculazione, un’arma a doppio taglio per tutti i tipi di mercati. Da un lato genera una rapida crescita, dall’altro crea le condizioni per un altrettanto veloce discesa. Questo crollo si è verificato in effetti il 12 Maggio 2021, giorno in cui il prezzo di Bitcoin è passato da circa 60.000$ a 30.000$ in poche ore. Tale crollo tuttavia non ha sancito l’inizio di un bear market dal momento che è stato riassorbito nei mesi successivi, consentendo a Bitcoin di raggiungere un altro massimo a Novembre 2021. Il bear market crypto del 2022 è iniziato in primavera, il primo catalizzatore di questa fase ribassista è stato il crollo dell’ecosistema Terra-Luna di Maggio 2022. Con il passare dei mesi eventi come l’aumento dei tassi di interesse da parte della FED e il fallimento dell’exchange centralizzato FTX di qualche settimana fa, hanno ulteriormente alimentato questo bear market.

La più grande novità dell’ultimo fase del mercato crypto, che va dal 2020 ad oggi, riguarda l’adozione. Nei bear market passati, la cosiddetta mass adoption, che si risolve nel numero di aziende tradizionali che adottano le tecnologie Web3 e nel numero di utenti che le utilizzano, si arrestava quasi completamente. Il ciclo che stiamo vivendo sembra invece diverso; l’adozione sta, di fatto, continuando, anche in questo bear market. Un esempio di questa tendenza è  la blockchain di Polygon, che ha siglato importanti collaborazioni con aziende esterne al mondo delle criptovalute. 

Le differenze di prezzo tra il bear market del 2018 e quello del 2022

Ma quali sono le differenze principali tra questo bear market e quello del 2018? Vediamolo dal punto di vista del prezzo delle due crypto più capitalizzate: Bitcoin e Ethereum. Partiamo osservando il livello di prezzo da cui sono iniziati i due bear market: nel 2018 il prezzo di Bitcoin all’ATH era di 19.100$ mentre quello di Ethereum era di circa 1.400$

Tutti i bear market di Bitcoin: durata e prezzi

Il movimento ribassista, dal punto più alto toccato dal prezzo di Bitcoin al punto più basso, nel 2018-2019 è durato 364 giorni facendo capitolare BTC e ETH rispettivamente a quota 3.200$ e 150$. L’oscillazione dei prezzi è stata del -84% nel caso di Bitcoin e del -95% per quanto riguarda Ethereum. 

Nel bear market crypto 2022, il bottom, per ora, si trova intorno ai 15.500$ ed è stato toccato il 21 Novembre 2022, 375 giorni dopo il raggiungimento dell’ATH. Per il prezzo di Ethereum, invece, la situazione è un po’ diversa. L’ATH è stato raggiunto il 15 Novembre 2021 ma il bottom è situato, per ora, intorno agli 880$, di Luglio 2022. 

Ora che hai un po’ di informazioni a disposizione, quanto pensi che durerà ancora il crypto bear market 2022? La fase ribassista potrebbe essere terminata qualche giorno fa con la discesa a 15.735$?

Guida ai Cool Cats, molto più di adorabili gattini NFT

Cool Cats NFT guida: cosa sono, prezzo, dove comprarli

Tutte le informazioni sui Cool Cats: cosa sono, a cosa servono, i prezzi e dove comprare la collezione PFP che ha fatto la storia del settore!

Nonostante il settore degli NFT sia giovanissimo, si possono già rintracciare delle collezioni storiche. Oltre ai CryptoPunks e al Bored Ape Yacht Club, i Cool Cats hanno contribuito a definire gli standard di questo mondo. I Cool Cats sono anche una delle prime collezioni di successo, in vendita dal 2021. In questo articolo puoi trovare tutte le informazioni sulla collezione (come è composta e come viene calcolata la rarità), le origini, l’evoluzione del suo prezzo e i progetti esclusivi che ha promosso. Una delle ultime iniziative del team di Cool Cats è stato il lancio dei Cool Cats FC, NFT dinamici che si evolvono con l’andamento dei Mondiali di calcio 2022, iniziati in Qatar qualche giorno fa. 

La collezione Cool Cats: attributi e rarità degli NFT

Cool Cats è una delle collezioni NFT creata nel boom delle collezioni profile picture (PFP) a Luglio 2021. La collezione è composta da 9.999 NFT, ognuno con caratteristiche uniche selezionate tra 300.000 combinazioni possibili, grazie agli strumenti dell’arte generativa. I token non fungibili di Cool Cats sono mintati su Ethereum, anche se altre collezioni parallele del progetto sono su Polygon. Cool Cats subito dopo il lancio ha raggiunto per volumi d’acquisto il Bored Ape Yacht Club e i CryptoPunks, per poi stabilizzarsi mantenendo sempre un posto nelle prime 20 collezioni. A Novembre 2022 le vendite totali dei Cool Cats hanno un valore di 372.757.981$ (dati CryptoSlam).

La popolarità dei Cool Cats è sostenuta dalla sua community che fa dei suoi principi la positività e l’entusiasmo. I Cool Cats continuano ad essere un punto di riferimento del panorama NFT, a Marzo 2022 un personaggio della collezione è apparso nel trailer di Otherside, il metaverso del Bored Ape Yacht Club

Gli attributi che sono stati combinati per realizzare la collezione sono ad esempio i colori, i baffi, il tipo di corpo, i cappelli, gli occhiali e in generale gli accessori. Come nella maggior parte delle collezioni PFP, la combinazione casuale degli attributi stabilisce la rarità di un token rispetto a tutti gli altri della collezione. Per controllare la rarità di un singolo Cool Cats NFT puoi utilizzare dei rarity tool come Rarity Tools, inserendo il suo ID. In generale i Cool Cats si dividono in quattro categorie di rarità crescente: Cool, Wild, Classy ed Exotic, sulla base di punteggi che vanno da 3 a 10: 

  • Da 3 a 4: categoria Cool (4.599 NFT);
  • Da 5 a 6: categoria Wild (3.000 NFT);
  • Da 7 a 8: categoria Classy (1.750 NFT);
  • Da 9 a 10: categoria Exotic (650 NFT).

Chi ha creato i Cool Cats? Le origini della collezione NFT

Il team originario che ha creato la collezione Cool Cats è composto da quattro persone. Ci sono Tom Williamson, esperto di blockchain e smart contract, e Rob Mehew che ha il ruolo di sviluppatore web e manager. Poi Evan Luza, il direttore creativo, e infine l’illustratore e vero proprio artista dei Cool Cats, Colin Egan, noto anche come The Catoonist. Tutti i gattini della collezione derivano da “Blue Cat”, il personaggio che Egan ha iniziato a disegnare al liceo, oltre dieci anni fa. Egan ha passato anni a perfezionare le linee del gatto cartoon, l’altezza delle orecchie, la lunghezza dei baffi, fino ad arrivare alla sua versione finale. 

L’evoluzione del prezzo dei Cool Cats 

Il 1° Luglio 2021 gli NFT della collezione sono stati messi in vendita per 0,06 ETH ciascuno (all’epoca circa 150$). A questo prezzo sono stati acquistati 360 Cool Cats. Nei giorni successivi il team di Cool Cats ha deciso di abbassare il prezzo a 0,02 ETH, i rimanenti NFT sono stati esauriti nelle otto ore successive. Questa decisione è stata presa assecondando le richieste della community per cui il prezzo previsto rappresentava una barriera d’ingresso. Chi aveva acquistato un NFT a prezzo pieno è stato rimborsato con la differenza in crypto o con altri NFT. 

Al lancio progetto è esploso in tutto l’ecosistema NFT. In quell’occasione il prezzo dei Cool Cats salì rapidamente a 0,66 ETH (circa 1.000 dollari). I Cool Cats attirarono subito l’attenzione di personaggi di spicco come Mike Tyson, che otto giorni dopo il rilascio ha acquistato il Cool Cats #2724. Tra i proprietari famosi dei gattini NFT ci sono anche Reese Witherspoon e Steve Aoki

Se ti stai chiedendo dove comprare i Cool Cats, al momento i token non fungibili sono disponibili solo nei mercati secondari, ovvero nei marketplace NFT come OpenSea. Il Cool Cats più costoso è stato venduto per 1,09 milioni di dollari nel 2021, era il numero #1490. 

L’universo Cooltopia e il token MILK: a cosa servono i Cool Cats NFT?

Perché comprare un NFT Cool Cats? Quali sono i vantaggi per la community? La prima cosa da considerare per rispondere a queste domande, è che i proprietari dei Cool Cats hanno i diritti sulla proprietà e sull’immagine dei loro token. Allo stesso tempo i creatori di Cool Cats possono utilizzare qualsiasi NFT della collezione per il merchandise e in generale per operazioni di marketing. Il progetto Cool Cats nel 2021 ha firmato un accordo con CAA, un’importante agenzia di scouting di Los Angeles, con l’obiettivo di creare opportunità per i personaggi di Cool Cats in settori come contenuti animati, partnership con brand, eventi dal vivo, editoria. 

Il team di Cool Cats sta elaborando per i proprietari della collezione, un universo di esperienze e giochi chiamato Cooltopia. L’intento è quello di mettere in contatto la community attraverso giochi, eventi interattivi e collaborazioni. Cooltopia è già attivo ma sempre in costruzione, ed è alimentato dal token MILK, che si può ricevere come ricompensa per aver svolto certe missioni e che viene consegnato tramite airdop giornaliero a tutti gli holder. MILK è un token ERC-20 su Ethereum e Polygon, al momento della scrittura dell’articolo il prezzo di MILK è 0,00015866$. Il suo prezzo più alto lo ha raggiunto il 15 Febbraio 2022 (0,19$), quello più basso il 22 Novembre 2022 (0,0001$). 

A Settembre 2022 Cool Cats ha creato una serie di fumetti per raccontare la nascita e le leggende di Cooltopia e le origini dei Cool Cats in maniera romanzata. Questi fumetti sono stati distribuiti ai proprietari degli NFT della collezione sia come token non fungibili che in versione cartacea. 

Cool Pets, cresci i tuoi cuccioli NFT

Il primo tassello che rende Cooltopia un’esperienza di gioco play-to-earn è la collezione NFT Cool Pets. Si tratta di token non fungibili di personaggi animaleschi che “nascono” sotto forma di uova direttamente dai Cool Cats. Ogni Cool Pets si evolve in uno dei quattro elementi: Erba, Fuoco, Acqua o Aria. Accudendo i Cool Pets, nutrendoli e facendoli giocare, si possono ottenere token MILK. Esistono varie missioni a cui si può partecipare come “Salva la foresta”, “Vai a salutare le rane”, “Conosci gli abitanti della città”. I proprietari di Cool Cats possono rivendicare un Cool Pets per ogni NFT. 

Cool Cats e TIME Magazine

Nell’Agosto 2021 Cool Cats ha siglato la sua prima e importante collaborazione, realizzando con la rivista TIME Magazine una collezione in edizione limitata di token non fungibili. Sono stati rilasciati 400 NFT di quattro tipologie diverse, la cui veste grafica è stata realizzata insieme alla community tramite un concorso.

Cool Cats FC, gli NFT dedicati ai Mondiali di calcio 2022

Con Animoca Brands e One Football Labs in concomitanza con i Mondiali di Calcio 2022, Cool Cats ha realizzato i Cool Cats FC, 4.000 NFT dinamici. Questi token sono dinamici perché il loro aspetto cambia sulla base dei risultati delle partite della competizione calcistica. Chi ha partecipato al drop della collezione, ha ricevuto in maniera casuale un Cool Cats FC di una delle squadre di mondiali. Quando la squadra del tuo NFT procede nel torneo, passando ad esempio dai quarti di finale alle semifinali, scala anche la classifica dei Cool Cats FC grazie alla quale si possono ricevere premi. 

La community può partecipare anche a dei sondaggi giornalieri sugli esiti delle partite sul canale Discord, indovinando i risultati si possono vincere premi tra cui gli stessi Cool Cats FC.