5 curiosità su Solana

Solana 5 curiosità sulla crypto sostenibile

Da dove deriva il suo nome? È davvero una blockchain green? Scopri queste e altre curiosità su Solana!

Solana, la quinta criptovaluta più capitalizzata del mercato, non ha di certo bisogno di presentazioni. Ma sei sicur* di sapere proprio tutto sulla blockchain fondata da Anatoly Yakonvenko?

Ecco 5 curiosità sulla crypto sostenibile che forse non conosci!

1. Perché Solana si chiama così?

Chi frequenta Twitter sa bene che l’emoji per riferirsi a Solana è quella del sole. Ma cosa c’entra il sole con questa blockchain? La storia di Solana inizia nel 2017, allora lo sviluppatore di origine ucraina Anatoly Yakovenko ha un’intuizione geniale. L’idea creare una blockchain più veloce. Mentre si accende la lampadina, Yakovenko si trovava proprio a Solana Beach, località della California. Lo sviluppatore ha scelto di chiamare la sua blockchain innovativa proprio come la soleggiata spiaggia, per onorare il luogo che lo ha ispirato.

2. Una transazione su Solana consuma meno di due ricerche su Google

Solana è una blockchain famosa per la sua efficienza energetica e l’impegno per salvaguardare l’ambiente. Essendo PoS, non ha bisogno di tanta energia per validare le sue transizioni e renderle sicure. Nel 2023 è stato divulgato un report sui consumi, da cui è emerso che ogni transazione su Solana consuma 6.673 Joule.

Per avere un idea di quanto sono 6.673 Joule può essere efficace confrontare i dati con le azioni che svolgiamo quotidianamente che impiegano l’utilizzo di elettricità. Completare la ricarica di una batteria di un IPhone 13 richiede 44.676 J e lavorare con un computer e monitor per un’ora 46.800 J. Un bel risultato per Solana, pronta a fornire strumenti per un web3 sostenibile!


Compra Solana

3. Le vendite di NFT su Solana hanno superato i 5 miliardi di dollari

Negli scorsi giorni la blockchain ha raggiunto un traguardo storico: 5 miliardi di dollari di volume per la compravendita di NFT. Solana, che sembrava destinata a soccombere dopo il crollo di FTX di fine 2022, è definitivamente “resuscitata?” Secondo i dati attuali, sembra proprio di sì. SOL si trova al quinto posto della classifica delle crypto più capitalizzate e la sua rete è, secondo DefiLlama, la quinta più utilizzata della DeFi, con circa 2 miliardi di total value locked (TVL).

Inoltre, nonostante il mercato dei token non fungibili sia ancora profondamente lontano dai fasti del ciclo del 2021-2022, la situazione sta migliorando anche da quel lato. Da novembre a gennaio i volumi di scambio del mercato NFT sono passato da 40 milioni di dollari a circa 239 milioni di dollari.

4. Gli smartphone di Solana

Una delle cinque curiosità su Solana che devi assolutamente conoscere ha a che fare con i suoi smartphone, il Saga 1 e 2. Dopo il successo del primo modello raggiunto anche grazie agli airdrop, la blockchain ha annunciato il “Chapter 2”

Il nuovo modello ha le stesse funzionalità del predecessore, come un wallet crypto integrato e un Dapp store dedicato, ma è in vendita ad un prezzo inferiore rispetto al primo: 450$ invece che 1.000$. Le specifiche tecniche invece non sono ancora state rivelate ma, visto il prezzo più contenuto, qualcuno si aspetta che la qualità sarà leggermente inferiore per quanto riguarda l’hardware.

5. Solana ha integrato Filecoin per lo storage dei suoi dati

A metà febbraio Solana ha annunciato di aver scelto Filecoin come soluzione decentralizzata per l’archiviazione dei dati. In questo modo la block history (cronologia dei blocchi) della rete diventa facilmente consultabile dalle applicazioni esterne.

I principali obiettivi di questa partnership sono due: incrementare la sicurezza e la scalabilità. Il primo potrà essere raggiunto grazie alla decentralizzazione degli archivi di Filecoin, più sicuri rispetto a quelli messi a disposizione da provider centralizzati. Il secondo, invece, è una sorta di effetto collaterale. Grazie a Filecoin, infatti, la block history di Solana è più facile da recuperare per le applicazioni di terze parti che intendono utilizzarla.

Conoscevi queste cinque curiosità su Solana? La crypto sopravvissuta al bear market e al crollo di FTX che sta gradualmente tornando a conquistare il suo spazio nell’olimpo della DeFi e del settore degli NFT.

Che cos’è e come funziona l’RSI, o indice della forza relativa

RSI: cos’è e come funziona

Cos’è e come funziona l’indice della forza relativa (RSI)? Scopri tutto su questo indicatore molto utilizzato per analizzare i mercati

Che cos’è e come funziona l’indice della forza relativa (RSI, dall’inglese “Relative Strength Index”), un indicatore di momentum inventato da J. Welles Wilder nel 1978 utilizzato da investitori e trader per l’analisi tecnica? L’RSI aiuta a identificare i momenti in cui un certo asset è ipercomprato o ipervenduto, offrendo spunti preziosi sui possibili movimenti futuri dei prezzi.

Quest’ultimo concetto può essere leggermente ostico da comprendere, soprattutto per chi si è appena approcciato al mondo del trading e degli investimenti. Attraverso questo articolo cercheremo di spiegare cos’è e come funziona l’RSI e come utilizzarlo.

Che cos’è l’RSI?

L’RSI è un oscillatore e si muove in un intervallo definito tra 0 e 100, valutando la velocità e il cambiamento dei movimenti dei prezzi di un asset. Per “sapere dove andare” mette in confronto i guadagni e le perdite medie in un dato periodo, solitamente 14 giorni. In altre parole, misura le recenti variazioni di prezzo e le restituisce ai trader e agli investitori che possono interpretarli per scorgere livelli di acquisto o di vendita.

Solitamente, quando l’RSI si trova su un livello basso, ovvero uguale o inferiore al valore 30, può essere un buon punto per posizionarsi long. Mentre quando questo supera il range dei 70 potrebbe essere saggio venderlo (o posizionarsi short) visto che, almeno secondo l’indicatore, l’asset preso in esame potrebbe essere sopravvalutato

Ovviamente l’RSI non è assolutamente sufficiente per svolgere un’analisi completa di un indice, un’azione o un bene. Nel caso di movimenti rialzisti dirompenti potrebbe rimanere stabile al di sopra del valore 70 per lunghi periodi di tempo, anche se l’asset in questione potrebbe essere in procinto di crollare.

Come funziona e perché è importante?

Come già anticipato l’RSI indica il momentum di un asset, ciò significa che se, ad esempio, ci troviamo in un periodo di mercato rialzista, l’indicatore salirà in modo proporzionale alla durata della performance positiva. Con i termini ipercomprato e ipervenduto, già anticipati nei paragrafi precedenti, ci si riferisce ad asset il cui valore di negoziazione è superiore a quello che l’indicatore definisce equo.

Per spiegare questo concetto in modo ancora più semplice si può dire che l’RSI confronta la forza di un asset nei giorni in cui il suo prezzo sale con quella dimostrata quando, invece, scende. Il risultato di questo confronto può dare ai trader un’idea dell’andamento di un titolo.


Una volta compreso cos’è l’RSI può essere aiutare in che modo, all’atto pratico, aiuta i trader e gli investitori a operare:

  • I trader possono usare l’RSI, insieme ad altre metriche, per provare a prevedere il comportamento di prezzo di un titolo;
  • Può essere usato per convalidare o invalidare le ipotesi degli investitori;
  • Mostra se un asset è ipervenduto o ipercomprato;
  • Segnala ai trader che effettuano operazioni sul breve termine punti di ingresso o di uscita.

Come calcolarlo

Infine, per concludere questa panoramica su cos’è e come funziona l’RSI possiamo analizzare il calcolo necessario per ricavarlo. Per capirlo bisogna ricordare che questo indicatore è pari a 0 quando la media degli incrementi del valore del titolo all’interno del periodo considerato è cento, mentre assume valore cento quando la media dei decrementi è 0.

RSI = 100 – 100 / 1 + RS

L’RSI si ricava utilizzando questa formula. Dove RS è uguale al rapporto tra il numero di giorni (nell’intervallo di tempo preso in considerazione) di rialzo e quelli in cui l’asset protagonista si è mosso a ribasso. Come già anticipato l’orizzonte temporale considerato è 14 giorni anche se qualcuno preferisce utilizzare questo indicatore per fasi più durature in modo da escludere i falsi segnali che i movimenti di prezzo possono restituire.



Che cos’è e come funziona il trading automatizzato

Trading automatizzato: cos’è e come funziona?

Che cos’è e come funziona il trading automatizzato? Una soluzione intelligente per la compravendita di asset 

Nel panorama finanziario contemporaneo il trading automatizzato si è affermato come una componente cruciale, rivoluzionando il modo in cui gli investitori interagiscono con i mercati finanziari. 

Questo sistema impiega algoritmi e quindi formule matematiche, per eseguire ordini di acquisto e vendita, affidando a un programma informatico il compito di operare secondo strategie di trading ben definite. Ma cosa implica esattamente questo approccio e quali sono i suoi vantaggi e svantaggi? Insomma, cos’è il trading automatizzato e come funziona?

Trading automatizzato: come funziona?

I sistemi di trading automatizzato si basano sull’uso di algoritmi o indicatori per determinare i momenti opportuni per comprare o vendere un determinato asset. Questi programmi informatici possono utilizzare indicatori, come per esempio l’RSI, il MACD e le bande di Bollinger, o analisi matematiche e statistiche più complesse. Una volta programmati, operano autonomamente, seguendo le direttive preimpostate. 

Uno dei principali punti di forza di questi strumenti è che permettono agli investitori di mantenere un approccio più distaccato, sebbene sia comunque necessario monitorare costantemente che tutto funzioni in modo corretto. Chi utilizza il trading automatizzato è tendenzialmente meno coinvolto emotivamente, un punto di forza quando si opera sui mercati finanziari. In questo settore le emozioni possono, infatti, condizionare o addirittura distruggere strategie corrette e costruite con razionalità.

Quanto è diffuso?

Sapere cos’è il trading algoritmico vuol dire anche conoscere quanto è popolare nel mondo. Questo mercato (o sottosettore) è in costante espansione, e sta conquistando gradualmente tantissimi investitori istituzionali (fondi di investimento e grandi banche) e retailer o investitori al dettaglio.

A livello globale il settore del trading è stato valutato 2 miliardi di dollari nel 2022, mentre il tasso di crescita annuo è del 7% circa. Questo significa che, secondo le stime, raggiungerà il valore di 3,5 miliardi entro il 2030. Il principale motivo della recente espansione è connesso alla crescente qualità di questi strumenti che sono diventati, nel tempo, sempre più precisi e affidabili

Trading automatizzato: vantaggi e svantaggi

Il trading automatizzato, come ogni tipo di operatività sui mercati, comporta dei vantaggi e degli svantaggi, dei rischi e delle opportunità. Non esistono ricette per il successo, ogni strategia o indicatore va collocato in un contesto ben preciso. Per questo motivo è necessario raggiungere un efficace grado di preparazione e determinate competenze prima di avventurarsi nel mondo del trading. 

Il discorso può essere diverso se si ha intenzione di acquistare un asset e detenerlo nel lungo periodo. Una strategia facile da impostare in questo senso è quella dell’acquisto ricorrente, che impone acquisti periodici a distanza di intervalli di tempo regolari. Se questa possibilità ti incuriosisce puoi esplorare la funzionalità “Salvadanaio” di Young Platform, un modo semplice di comprare crypto mediando il prezzo d’acquisto.

Attiva un Salvadanaio

Tornando al tema principale di questo articolo, ovvero comprendere che cos’è e come funziona il trading automatizzato vediamo i principali vantaggi e i punti di debolezza di questo tipo di operatività.

Vantaggi

  1. Minore coinvolgimento emotivo: il trading automatizzato, gli algoritmi e gli indicatori consentono ai trader di effettuare operazioni secondo una strategia rigida. Ciò è molto utile per evitare di agire in modo impulsivo e non farsi condizionare dal movimento dei mercati.
  1. Velocità di esecuzione: grazie al trading automatico gli ordini vengono eseguiti quasi istantaneamente, una volta che le condizioni preimpostate si verificano. In questo modo si può dedicare più tempo alla pianificazione della strategia e vivere serenamente la fase di attuazione.
  1. Capacità di gestire, contemporaneamente, diverse strategie: un sistema automatizzato può seguire più strategie o posizioni nello stesso momento. Così facendo diventa più facile ottenere un portafoglio sufficientemente diversificato, una componente fondamentale per il trading e gli investimenti.

Svantaggi

  1. Necessità di monitoraggio dal punto di vista tecnologico: contrariamente a quanto si possa pensare, anche il trading automatizzato richiede una supervisione. Se scegli di optare per questa soluzione devi essere consapevole che è necessario monitorare il funzionamento dell’algoritmo che regola il sistema.
  2. Rischi di prestazioni non conformi: le prestazioni passate non sono garanzia di risultati futuri, e ciò può portare a proiezioni eccessivamente ottimistiche.

In conclusione, dopo aver compreso che cos’è e come funziona il trading automatizzato, vale la pena ribadire che, sebbene offra numerosi vantaggi, non è esente da rischi. Ciò nonostante, il numero di operazioni gestito attraverso questa modalità è in costante crescita.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Che cos’è il Deep Web? La parte “oscura” di internet

Che cos’è il deep web?

Internet è un mondo vasto e la maggior parte dei suoi utenti navigano soltanto la superficie. Scopri che cos’è il Deep Web, il mondo che sta al di sotto.

Internet è un oceano vastissimo che viene esplorato, dalla maggioranza dei suoi utenti, soltanto in superficie. Sapere cos’è il Deep Web vuol dire conoscere il World Wide Web nella sua interezza, e quindi anche cosa c’è nella sua parte sommersa e recondita.

Questo luogo virtuale è ricco di informazioni non indicizzate dai motori di ricerca standard. Quali sono i misteri del Deep Web? Scoprilo in questa panoramica completa.

Cos’è il Deep Web?

Il termine si riferisce a tutte quelle risorse online non catturate dai motori di ricerca tradizionali. Le tipologie di indirizzi non indicizzati sono pressoché infinite, e includono database scientifici, archivi digitali, registri governativi e qualsiasi altro contenuto che richieda un’autenticazione specifica per l’accesso

È importante sottolineare, spiegando che cos’è il Deep Web, non è intrinsecamente malevolo o illegale; al contrario, è essenziale per molte funzioni internet cruciali e serve come deposito per una quantità enorme di conoscenza e dati. Questa rete sommersa è utilizzata per svolgere tantissime attività dalle più utili e legittime a quelle più discutibili e illegali.

Deep Web: come funziona?

Una caratteristica fondamentale della parte sommersa di internet riguarda le sue modalità di accesso, da conoscere per avere ben chiaro cos’è e come funziona il Deep Web. In questo articolo non affronteremo i passaggi da svolgere per connettersi ma presenteremo una panoramica generale. 

Innanzitutto è fondamentale approdare sul Deep Web in modalità anonima dato che i siti che lo compongono sono nascosti e non indicizzati dai motori di ricerca. Per farlo, e raggiungere i siti dotati dell’estensione .onion, è necessario utilizzare la rete Tor (The Onion Router). Tale sistema consente di nascondere il proprio indirizzo IP, i dati in ingresso e in uscita dal proprio dispositivo e la propria identità.

In che modo? Facendo “rimbalzare” la propria connessione internet tra vari dispositivi sparsi in tutto il mondo. In questo modo, ad ogni rimbalzo, si perdono le informazioni relative a quello precedente e arrivano a destinazione senza le informazioni sul luogo di partenza. Negli ultimi anni accedere al Deep Web è diventato molto semplice, grazie, soprattutto alla nascita di browser pre-configurati.

Deep Web: i siti più curiosi

Come già anticipato nel paragrafo introduttivo spiegando che cos’è il Deep Web, la parte sommersa di internet può essere paragonata a una medaglia con due facce. Da un lato ci sono tutti i siti utili (per esempio quelli che si occupano di informare cittadini di paesi sottoposti a censura o controllati da regimi dittatoriali) e dall’altro quelli gestiti da organizzazioni criminali. 

In questo paragrafo ci concentreremo soltanto sulla prima tipologia, visto che non intendiamo dare visibilità a attività illegali di nessun tipo. Ecco i siti del Deep Web che potrebbe valere la pena visitare:

  1. Daniel: una versione evoluta di Hidden Wiki, la Wikipedia del Deep Web, più semplice e sicura da navigare. Su Daniel ci sono più di 7.000 indirizzi .onion suddivisi in categorie.
  2. ProPubblica: un sito per l’informazione libera creato da un gruppo di giornalisti investigativi insigniti del premio Pulitzer nel 2016 grazie ad un reportage sugli abusi sessuali.
  3. DuckDuckGo: è il browser principale del Deep Web anche se può essere utilizzato per navigare su internet in modo tradizionale senza che nessuno raccolga i vostri dati.
  1. Riseup: offre servizi di e-mail che non registrano l’attività degli utenti.
  1. Hidden Answers: la versione del deep web di Quora, Reddit o Yahoo. Uno spazio virtuale in cui fare qualsiasi tipo di domanda e ricevere una risposta.

Ora che hai letto questo articolo dovresti avere una panoramica completa su cos’è e come funziona il Deep Web, un vero e proprio mondo sommerso di informazioni e siti web non indicizzati dai principali motori di ricerca.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 


L’hype per Sora, il nuovo prodotto di OpenAI, fa esplodere le crypto AI

Crypto e intelligenza artificiale: prezzo GRT

Il prezzo delle crypto che si basano sull’intelligenza artificiale sta salendo vertiginosamente dopo l’annuncio di Sora, il nuovo prodotto di Open AI. The Graph (GRT) ha registrato un +60% in una settimana

The Graph (GRT), una delle più famose crypto che si basano sull’intelligenza artificiale, è esplosa nell’ultima settimana registrando un +60%. Anche Worldcoin (WLD), il progetto su blockchain del CEO di OpenAI Sam Altman, è stato investito da un movimento rialzista da capogiro, con un +42% nelle ultime 24 ore ($ 7,46). In termini settimanali l’incremento è stato del 180%. 

Parte di questo successo è dovuto al lancio di Sora, l’ultimo prodotto di OpenAI, l’azienda di intelligenza artificiale che ha creato Chat GPT. Questa applicazione consente agli utenti di creare video realistici e fantastici partendo da una semplice descrizione testuale. Cosa è successo ai progetti crypto AI più famosi nell’ultima settimana? Scoprilo in questo articolo! 

Scopri il prezzo di The Graph

OpenAI lancia Sora e le crypto AI esplodono

Giovedì 15 febbraio, OpenAI ha  presentato Sora, un nuovo prodotto che consente di creare filmati attraverso descrizioni testuali, creato con il supporto di Microsoft. Nonostante sia attualmente utilizzabile soltanto da creator selezionati, l’annuncio ha fatto molto scalpore attirando l’attenzione di tutti. Ciò è dovuto, in particolare, alle potenzialità di questa nuova applicazione già apprezzabili dai video sample pubblicati dall’azienda.

L’annuncio ha anche avuto un impatto a dir poco esplosivo sul mondo crypto. Le principali criptovalute o token che utilizzano questa tecnologia sono stati oggetti di dirompenti rally rialzisti. Tra i più famosi, oltre a Worldcoin fondato dal CEO di OpenAI Sam Altman, troviamo The Graph (GRT), Fetch.ai (FET) e Render (RNDR).

Pensi che questi progetti siano destinati a crescere ancora dato il forte interesse attorno all’intelligenza artificiale? Se sì, puoi valutare di acquistare uno di questi token sul nostro exchange!


Accedi all’app!

Crypto e AI: il trend proseguirà

Identificare il momento in cui è stata annunciata Sora è molto semplice se si analizza il grafico delle crypto AI più famose. Dopo il 15 febbraio (il giorno della pubblicazione) tutti i token più famosi dei progetti su blockchain che fanno parte di questa categoria sono stati interessati da pump importanti, analizziamone alcuni:

  • The Graph: il prezzo di GRT, dal giorno dell’annuncio di OpenAI, è cresciuto del 60% nel punto di massima espansione. Partendo dal prezzo di 0,17$ la crypto è arrivata a toccare quota 0,30$ e ora orbita nella zona degli 0,26$. 

Nonostante il recente rally rialzista l’all-time high è ancora molto lontano. GRT, esattamente 3 anni fa (febbraio 2021), oscillava sopra il supporto dei 2,5$. Ritornare su quel livello di prezzo vorrebbe dire registrare un x10.

  • Fetch.ai: il lancio di Sora ha fatto molto bene anche a Fetch.ai (FET), una piattaforma che combina la tecnologia blockchain con l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning. Il prezzo di FET è cresciuto del 40% negli ultimi dieci giorni e ora si trova nei pressi del suo massimo storico

Non è la prima volta che il valore della cripto viene influenzato positivamente da un annuncio di OpenAI. Il lancio di Chat GPT aveva fatto decollare FET che, alla fine del 2022, è passata da 0,06$ a 0,6$ in meno di tre mesi. Dove può arrivare ora?

  • Render: questa crypto è forse quella che più è connessa a Sora dal punto di vista tecnologico. L’obiettivo di questo progetto è democratizzare l’accesso alle risorse necessarie, prevalentemente schede video (GPU), per il rendering video.

Gli investitori più attivi e informati potrebbero aver deciso di posizionarsi su questa criptovaluta proprio per questo motivo e il suo movimento di prezzo potrebbe essere stata una conseguenza. Il valore di RNDR, dal 15 febbraio a oggi, è passato da 4,8$ a 6,2$ grazie a un movimento rialzista del 30% circa.

La domanda da un milione di dollari ora è la seguente: le crypto che si basano sull’intelligenza artificiale continueranno ad attirare l’attenzione o abbiamo assistito a un fuoco di paglia? 

Difficile dirlo anche se, almeno attualmente, sembra più probabile la prima opzione visto che gli investimenti in entrambi settori sono in forte e continua crescita. Chi era scettico all’inizio del 2023 e considerava il trend delle crypto legate all’intelligenza artificiale un fenomeno puramente speculativo si sarà ricreduto?

Gli ETF sull’oro soffrono, ma crescono quelli su Bitcoin

Bitcoin news: gli USA venderanno oro per comprare BTC?

L’incredibile successo degli ETF spot su Bitcoin sta “mettendo in difficoltà” gli strumenti finanziari di questo tipo che si basano sull’oro. Scopri cosa sta succedendo 

Il primo mese dopo l’approvazione degli ETF su Bitcoin è stato incredibile! Nessuno strumento finanziario di questo tipo ha fatto meglio, nei primi trenta giorni dal lancio, di quelli emessi da BlackRock e Fidelity. 

Anche il prezzo di Bitcoin, dopo un “sell the news” iniziale, ha reagito benissimo all’evento ETF, in questo momento si aggira intorno ai 52.000$ dopo due settimane di rialzo esplosive. Il denaro, si sa, non può essere fabbricato a meno che non lo decida una banca centrale, e perciò potrebbe essere in transito dagli strumenti finanziari sull’oro a quelli su Bitcoin. È il momento giusto per posizionarsi?

Compra Bitcoin

La crisi dell’oro: gli ETF perdono quote

Gli ETF sull’oro stanno affrontando significativi deflussi di capitale dall’inizio dell’anno, in particolare dal 10 gennaio, giorno dell’approvazione di quelli su BTC. Secondo Bloomberg e il grande esperto di questi strumenti finanziari, Eric Balchunas, il flusso di denaro in uscita è stato di 2,4 miliardi fino ad oggi. Gli strumenti più in difficoltà? L’iShares Gold Trust (IAU) e l’iShare Gold Trust Micro (IAUM), entrambi emessi da BlackRock, che hanno dovuto affrontare rispettivamente 423 e 230 milioni di dollari di prelievi.

È necessario specificare che non si può essere certi che gli investitori stiano prelevando i capitali dagli ETF sull’oro per acquistare quelli con sottostante Bitcoin. Nonostante questo, è essere curioso specificare che questi outflow siano cresciuti gradualmente dall’11 gennaio, il giorno dell’approvazione da parte della SEC.

ETF su Bitcoin: 4 miliardi di afflussi

Che il denaro in ingresso sugli ETF su Bitcoin arrivi, almeno in parte, da quelli sull’oro o meno, le performance di questi giorni sono state incredibili. Sia per quanto riguarda il movimento di prezzo e sia per l’adozione degli strumenti finanziari approvati a gennaio.

Negli ultimi quattro giorni di contrattazione gli inflow sugli ETF di Bitcoin sono stati di 2 miliardi di dollari. Mentre, se consideriamo il loro primo mese di vita, le performance sono “da Guinness World Record”: nessuno strumento finanziario approvato negli ultimi trent’anni ha fatto meglio!

Compra Bitcoin

Bitcoin è pronto per un nuovo all-time high?

Questo continuo flusso di domanda sta chiaramente sostenendo il prezzo di Bitcoin che, negli ultimi giorni, ha distrutto la resistenza dei 50.000$, e attualmente orbita nella zona dei 52.000$. Dopo l’ultimo movimento rialzista, il massimo storico a 68.000$ non appare così distante; basterebbe infatti un +30% circa per raggiungere quella zona del grafico. In un certo senso, il comportamento di Bitcoin dell’ultimo periodo può essere considerato anomalo. Durante i cicli passati non è mai successo di avvicinarsi così tanto all’all-time high precedente prima dell’halving previsto per aprile 2024

Quello che sta succedendo è particolare anche se consideriamo che l’interesse su Bitcoin e sul mondo crypto è, in generale, ancora fortemente limitato. Secondo Google Trends l’interesse su BTC è al 22% rispetto ai picchi toccati durante il bull market del 2021. Un’altra metrica interessante è quella delle visualizzazioni YouTube dei canali a tema criptovalute, ancora irrisorie rispetto ai picchi raggiunti nello scorso ciclo rialzista.

Insomma, il catalizzatore della recente crescita di Bitcoin sembra essere stata, a tutti gli effetti, l’approvazione degli ETF spot. Per questo motivo il ciclo rialzista iniziato qualche mese fa sembra profondamente diverso da tutti i precedenti dato che implica il supporto costante di ingenti capitali provenienti dai grandi fondi. Dove può arrivare Bitcoin quando anche i cosiddetti retailer torneranno ad interessarsene?


Futures: cosa sono e come funzionano?

Futures: cosa sono e come funzionano?

Cosa sono e come funzionano i futures? Strumenti finanziari derivati molto utilizzati dai trader esperti

Cosa sono e come funzionano i futures? In pochissime parole: sono strumenti derivati che consentono agli investitori di speculare sul prezzo futuro di un asset. Entrando più nello specifico i futures sono contratti a termine, il cui valore è collegato a quello di un sottostante (underlying asset).

Questa definizione non ti basta per comprendere cosa sono e come funzionano i futures? Non ti preoccupare! Continua a leggere questo articolo e scopri tutto su questi strumenti derivati.

Cosa sono i futures?

I futures sono contratti standardizzati tra due parti che regolano, e impongono, la vendita e l’acquisto di un asset a un prezzo predeterminato in futuro. Esistono contratti futures su tantissimi diversi beni come le materie prime, gli indici azionari, i tassi di interesse, le valute e anche le criptovalute. 

Se sei interessato in modo specifico a queste “monete digitali” puoi fare un giro sulla nostra app. Al suo interno puoi acquistare Bitcoin e tantissime altre crypto.

Accedi all’app!


I futures che si basano su asset tradizionali sono negoziati in borse specifiche, come il Chicago Mercantile Exchange (CME) o l’Intercontinental Exchange (ICE) e tanti altri, mentre quelli sulle criptovalute sono scambiabili sui principali exchange del settore sia centralizzati che decentralizzati.

Ora che abbiamo definito questa tipologia di strumenti finanziari possiamo scendere più nel dettaglio per comprendere come funzionano i futures. Per capirlo è necessario prima spacchettare l’argomento in micro sezioni. Da adesso in poi, per comodità, ragioneremo su strumenti finanziari che si basano su Bitcoin; tieni, però, presente che il funzionamento è il medesimo anche per le altre tipologie di asset elencati in precedenza.

Come funzionano i contratti derivati?

Come già anticipato i futures sono contratti derivati. Ma cosa vuol dire questo? Ovvero, come funzionano queste tipologie di accordi? Questi contratti tra venditore e compratore impongono l’impegno nell’eseguire una transazione finanziaria in un dato momento. 

Una delle caratteristiche fondamentali che ancora non abbiamo inserito in questa “equazione” è il tempo. Al variare di questo infatti cambia anche la nomenclatura del prodotto derivato:

  • Futures: le transazioni vengono eseguite entro una data specifica;
  • Perpetual: non vi è una data prestabilita.

Un’altra componente chiave per comprendere che cosa sono i futures e come funzionano riguarda la garanzia del contratto. Entrambe le parti infatti devono obbligatoriamente vincolare del capitale per dimostrare che, al momento della transazione, saranno reciprocamente solvibili.

Se per esempio l’accordo prevede che in data 31/12 un utente dovrà vendere 1,00 BTC a un dato prezzo dovrà obbligatoriamente vincolare l’ammontare come garanzia. Allo stesso modo chi promette di acquistarlo deve bloccare del collaterale in moneta fiat per tutto il tempo in cui la “posizione” rimane aperta. Questo valore prende il nome di margine.

È anche possibile operare su questa tipologia di contratti derivati utilizzando la leva finanziaria. Così facendo si possono stipulare contratti dal controvalore superiore a quello depositato a garanzia (fino anche a 150 volte). Questo tipo di operatività comporta diversi rischi, soprattutto quello della liquidazione, che avviene quando il margine non copre più il valore della posizione. Solitamente questo accade in seguito a importanti e improvvise oscillazioni di mercato e implica la vendita forzata di tutti i fondi depositati all’interno del contratto.

L’ultima componente da analizzare, per avere una visione chiara e completa su come funzionano i futures e, in generale, tutti i contratti derivati, è la cosiddetta clearing house o controparte. Per aprire una posizione utilizzando questi strumenti finanziari è necessario affidarsi ad un exchange che aiuta compratori e venditori a “collaborare”.

Futures: come funzionano nello specifico

Dopo aver affrontato l’ampio argomento dei contratti derivati, vediamo che cosa sono i futures affrontando le caratteristiche specifiche di questi strumenti finanziari. Innanzitutto bisogna precisare che il prezzo di acquisto/vendita viene stabilito nel momento in cui si stipula in contratto. Inoltre, come già anticipato, i futures hanno una data di scadenza prestabilita. In quel frangente le posizioni vengono forzatamente chiuse e il titolare riceve l’ammontare (in dollari o in Bitcoin) deciso al momento della stipulazione.

Se, per esempio, un contratto prevedeva l’acquisto di 1,00 BTC, questo importo (o l’equivalente valore monetario in valuta fiat) viene addebitato sul conto del contraente il giorno della scadenza. Va da sé che la profittabilità di questa pratica dipende dal prezzo al quale è stato stipulato il contratto. Se Bitcoin, al momento della sottoscrizione del futures valeva 35.000$ e al momento della scadenza 45.000$, il titolare realizza un guadagno di 10.000$.

Infine, per avere anche una panoramica chiara a livello pratico di che cosa sono i futures, analizziamo i dati che gli exchange mostrano a chi opera utilizzando questi strumenti:

  • Data di scadenza: il giorno in cui il contratto verrà chiuso forzatamente;
  • Index Price: il prezzo attuale del sottostante, in questo caso Bitcoin;
  • Mark Price: il prezzo attuale del contratto derivato;
  • Open Interest: il controvalore totale dei contratti derivati aperti su un mercato;
  • Volume: l’ammontare monetario scambiato sul quel mercato, solitamente nelle ultime 24 ore;
  • Margine: il collaterale minimo per aprire la posizione;
  • Margine di mantenimento: nel caso in cui venga utilizzata la leva finanziaria questo indica l’ultimo prezzo al quale il collaterale è sufficiente per mantenere aperta la posizione. Nel caso in cui il prezzo del sottostante scenda al di sotto di questa soglia si attiva la liquidazione.

Conclusione

Ora hai una panoramica completa di che cosa sono i futures e come funzionano, devi tenere presente che sono strumenti derivati dedicati a trader di livello avanzato. Per utilizzarli nel modo corretto è richiesto un elevato grado di preparazione.

Se non hai mai fatto trading ma vorresti approcciarti al mondo degli investimenti potresti partire da qualcosa di più semplice, come l’acquisto ricorrente di criptovalute. Puoi testare questa funzione nella sezione “Salvadanaio” della nostra app.

JavaScript: cos’è e come funziona?

JavaScript: cos’è e come funziona

Cos’è e come funziona JavaScript, il linguaggio di programmazione per la creazione di contenuti dinamici

JavaScript è uno dei linguaggi di programmazione più diffusi al mondo, fondamentale per lo sviluppo di applicazioni web dinamiche e interattive. Gli sviluppatori utilizzano le linee di codice di questo linguaggio per creare esperienze coinvolgenti attraverso l’aggiunta di elementi interattivi e dinamici.


Ma cos’è JavaScript e come funziona davvero? Continua a leggere per scoprire la risposta a questa domanda.

Cos’è JavaScript?

Per rispondere, in breve, alla domanda “che cos’è JavaScript” si può partire dicendo che è un linguaggio di programmazione ad alto livello. Ciò significa che è progettato per essere facilmente comprensibile e leggibile dagli esseri umani

Gli sviluppatori lo utilizzano, principalmente, per aggiungere elementi interattivi e dinamici alle pagine web, sia da desktop che da mobile, e quindi migliorare l’esperienza dei visitatori. Un esempio pratico anche per i non addetti ai lavori? Gran parte delle grafiche che potete ammirare sui siti esistenti, i colori dinamici o i menù a discesa che si aprono con un “click”.

È stato creato nel 1995 da Brendan Eich come linguaggio di scripting di Netscape, tuttavia, si è fortemente evoluto negli anni, in modo graduale rispetto alla crescente popolarità dei motori di ricerca. Oggi, JavaScript è una componente essenziale nello sviluppo di server web, applicazioni mobili e videogiochi.

Come funziona

Innanzitutto, per capire come funziona JavaScript devi sapere che il suo codice viene eseguito sul dispositivo dell’utente finale, ad esempio il suo browser web. Ciò consente agli sviluppatori di creare pagine web interattive senza necessità di comunicazione continua con il server. Se questo linguaggio non fosse stato inventato le pagine web sarebbero rimaste statiche, noiose e tutt’altro che interattive.

Questo perché i linguaggi utilizzati in precedenza, e che ancora convivono con JavaScript, forniscono soltanto un markup, ma non consentono di introdurre azioni consequenziali (e logiche) a quelle dell’utente. Vediamo ora, nel dettaglio, alcune funzioni specifiche che caratterizzano questo linguaggio di programmazione, per conoscere a pieno che cos’è JavaScript e come funziona.

  1. Integrazione con HTML e CSS

JavaScript si integra senza soluzione di continuità con HTML e CSS, consentendo agli sviluppatori di manipolare la struttura e lo stile delle pagine web. È grazie a questa integrazione che i browser reagiscono alle azioni degli utenti.

  1. Scripting Client-side: 

Gli sviluppatori possono incorporare script JavaScript all’interno delle loro pagine HTML per renderle interattive. Questi script possono essere utilizzati per aggiungere funzionalità come la gestione degli eventi, la manipolazione del DOM (Document Object Model) e molto altro ancora.

  1. Interazione con il Browser

JavaScript fornisce un’interfaccia per interagire con il browser. Gli sviluppatori possono utilizzare JavaScript per gestire eventi come clic del mouse, pressione di tasti e caricamento della pagina. Questo consente loro di creare esperienze utente dinamiche e reattive.

  1. Gestione del DOM

Una delle funzionalità più potenti di JavaScript è la sua capacità di manipolare il DOM, ovvero la struttura di una pagina web. Ciò significa che, grazie a questo linguaggio di programmazione, gli sviluppatori possono aggiungere, rimuovere o modificare elementi HTML e attributi sulla pagina in risposta alle azioni dell’utente.

  1. Comunicazione con il Server

Anche se JavaScript è principalmente un linguaggio lato client, ovvero che viene eseguito sul dispositivo dell’utente finale (come il browser web su un computer desktop o un dispositivo mobile) è possibile utilizzarlo anche per comunicare con i server.

  1. Librerie e Framework

Esistono numerose librerie e framework JavaScript che semplificano lo sviluppo di applicazioni web complesse. Alcuni esempi popolari includono jQuery, React.js, AngularJS e Vue.js. Questi strumenti forniscono funzionalità aggiuntive e strutture per organizzare e gestire il codice JavaScript.

In sintesi, cos’è JavaScript? È un linguaggio di programmazione potente e flessibile che consente agli sviluppatori di creare esperienze utente dinamiche e interattive sul web. Con la sua integrazione senza soluzione di continuità con HTML e CSS, la capacità di manipolare il DOM e la vasta gamma di librerie e framework disponibili, JavaScript continua a rimanere al centro dello sviluppo web moderno. Con il costante miglioramento e l’evoluzione delle tecnologie web, il suo ruolo nell’ambito dello sviluppo web è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 


Cos’è Discord? Il social network della Generazione Z

Discord: che cos’è e come funziona? La guida

Cos’è e come funziona Discord: il social media nato per i gamer e molto popolare nel mondo crypto che devi, per forza, conoscere! La guida completa

Una risposta possibile alla domanda cos’è e come funziona Discord potrebbe essere: uno dei pochi social network che non si sta adattando alla proposta di contenuti “stile TikTok”. Su questa piattaforma non troverete brevi video creati con l’obiettivo di diventare virali. Bensì chat divise per argomento, popolate da utenti piuttosto collaborativi.

L’applicazione, disponibile sia per mobile che per pc, è, a tutti gli effetti, un social media, nonché uno dei pochi a distinguersi in modo così netto rispetto agli altri. La crescente popolarità che ha portato questa app da 10 milioni di utenti attivi del 2017 ai 220 milioni di oggi si deve, in parte, anche a questo. Scopri cos’è e come funziona Discord in questa guida.

Cos’è Discord?

Tecnicamente, Discord è una piattaforma per il live messaging che, nei sette anni trascorsi dal suo lancio, si è costantemente migliorata. Oggi, su questa applicazione, si possono mandare messaggi e organizzare chiamate vocali e videochiamate. Assomiglia a Skype o Zoom per certi aspetti, mentre per altri a Telegram o Slack, ma, in realtà, è unica nel suo genere. 

Per comprendere a pieno che cos’è Discord e come funziona dobbiamo partire dalla tipologia di utenti per cui è stata creata: i gamer della Generazione Z. Per questo motivo il suo utilizzo può sembrare, almeno inizialmente, complesso e macchinoso. 

Con il tempo però, anche chi non è appassionato di videogiochi, ha iniziato ad utilizzare questo social media e sono nati server (la nomenclatura che si utilizza per indicare i gruppi di Discord) di ogni tipo. Dalla musica all’arte, passando per la cucina e la politica, fino ad arrivare al mondo delle criptovalute e degli NFT. I progetti appartenenti a questo settore, forse perché condividono, in parte, la cultura delle community di gamer, o semplicemente per l’elevatissimo grado di personalizzazione, hanno iniziato a utilizzare questa piattaforma.

Se non hai mai fatto l’accesso a Discord prima d’ora puoi unirti al server di Young Platform per testare questa applicazione!

Unisciti al nostro server Discord!

Come funziona Discord? La guida

Ora che sai, a grandi linee, cos’è Discord, è il momento di scendere più nel dettaglio e capire come funziona. 

1. Accesso alla piattaforma

Dopo aver aperto Discord, non importa se da mobile o da pc, devi scegliere il nome utente. L’app aggiunge automaticamente una stringa di cifre casuali alla fine di ogni username, quindi ogni nome utente è unico. In seguito, dovrai collegare il tuo account a un’email e una password.

2. I server

Successivamente, ti verrà richiesto di avviare o di unirti a un server. Come già anticipato, sono i gruppi o i forum di Discord, luoghi virtuali in cui gli utenti comunicano. Ogni server di Discord è unico, gli admin, ovvero coloro che li gestiscono, possono impostare tantissime regole diverse per personalizzarli sotto altrettanti aspetti.

Esistono sia server pubblici che privati, dedicati ai tuoi videogiochi preferiti, ai gruppi o ai generi musicali che più ti appassionano, per l’ideologia politica che più ti rappresenta o semplicemente da utilizzare per condividere meme. Qualunque cosa ti piaccia, probabilmente esiste un server Discord dedicato.

Inoltre sono anche modo per instaurare un rapporto più stretto con la propria community o i propri i follower. Sia per i content creator, streamer di videogiochi e non, che per le aziende.

3. L’interfaccia

Se accedi a un server Discord per la prima volta, l’interfaccia potrebbe risultare complessa da navigare. Questo perché, come già anticipato, è un’app unica nel suo genere e, probabilmente, non hai mai visto niente di simile. Ma non ti preoccupare, grazie a questa guida che ti spiega, passo per passo, cos’è e come funziona Discord la questa piattaforma non avrà più segreti. Ecco le componenti principali dell’interfaccia di questo social network.

  • Elenco dei server: ogni utente può visualizzare all’estrema sinistra dello schermo i server di cui fa parte, ognuno con la propria icona. Stai usando Discord dal tuo cellulare e non vedi questo elenco? Non ti preoccupare, comparirà dopo un “tap” sul menu ad hamburger nell’angolo in alto a sinistra.
  • Elenco dei canali: alla destra dell’elenco dei gruppi di cui fai parte trovi, invece, i canali. Ovvero tutte le chat presenti all’interno del server, solitamente ognuna dedicata ad un argomento specifico

I canali sono separati in più menu che prendono il nome di “categorie”, dove trovi tutte le discussioni inerenti alle tematiche descritte dal loro titolo. 

Prendendo come esempio il server Discord di Young Platform, sotto la categoria ‘welcome’ ci sono tutti canali utili per iniziare il tuo viaggio all’interno del server, come le regole o la sezione dedicata alla verifica di ogni utente. Una volta selezionato il canale si aprirà, al centro dello schermo, la chat, dove potrai scrivere e leggere i messaggi degli altri utenti.

  • Elenco dei membri: nella parte destra dello schermo si trova, invece, l’elenco di tutti gli utenti del server. È possibile vedere chi è online e qual è il suo stato di attività (ad esempio, se sta giocando o ascoltando musica su Spotify). 

Inoltre, nel caso in cui il Server ne sia provvisto, i membri potranno essere divisi per ruoli. Questi sono particolarmente utili se si vogliono implementare logiche di gamification all’interno della propria community. I ruoli permettono infatti di gestire la gerarchia del server, nascondendo alcuni canali dedicati, per esempio, soltanto ai membri che si sono guadagnati un certo status.

  • Home: per avere una panoramica basilare ma completa di come funziona Discord puoi cliccare sul logo del social network che trovi in alto a sinistra. In questo modo accedi alla “Home” dove trovi i messaggi ricevuti e l’elenco degli amici.
  • I canali vocali: sono contrassegnati dall’icona di un piccolo altoparlante e cliccandoci sopra ci si collega istantaneamente alla chat vocale. A patto che il server lo consenta è, anche, possibile attivare la videocamera per una chat video.
  • Le impostazioni di privacy: per modificare questo tipo di impostazioni basta cliccare l’icona dell’ingranaggio accanto al vostro nome utente e selezionare la voce “Privacy e sicurezza”. Qui è possibile impostare tantissime tipologie di filtri alla comunicazione tra voi e gli altri utenti.

Se intendete utilizzare Discord per navigare il mondo crypto è importante impedire che gli utenti estranei vi contattino in privato, al fine di evitare di incorrere in truffe. Disattivare i messaggi dagli estranei è una condizione indispensabile per accedere alla maggioranza dei server Web3

  • Le regole: è altrettanto comune che i server chiedano, in automatico, di leggere e accettare le regole per poter partecipare alle discussioni. Come già anticipato, infatti, ogni gruppo ha politiche diverse e queste devono essere chiare e condivise da tutti gli utenti.

Ora che sai, almeno in parte, cos’è e come funziona Discord puoi iniziare a testare ciò che hai appena appreso sul nostro server oppure cercarne qualcuno online coerente con i tuoi interessi cliccando sull’icona a forma di bussola “Esplora server pubblici”. Questo è, infatti, l’unico modo per imparare, davvero, a usare questa potente piattaforma.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 

Private equity: come funziona nel 2024?

Private equity: cos’è e come funziona nel 2024?

Cosa sono e come funzionano le private equity? Fondi di investimento che svolgono un ruolo chiave per le imprese

Cos’è e come funziona una private equity nel 2024. Un fondo di questo tipo può essere descritto come una sorta di ponte che connette investitori e aziende. L’obiettivo di queste istituzioni? Massimizzare i profitti delle due parti e, conseguentemente, anche i propri e quelli dei propri investitori.

Questi fondi di investimento svolgono un ruolo cruciale nell’assistere o nel fornire alle imprese le risorse necessarie per crescere e svilupparsi. Ecco, nel dettaglio, cosa sono i private equity funds e come funzionano.

Private equity cos’è e come funziona?

Per capire cos’è il private equity possiamo partire dal suo obiettivo: acquisire quote in aziende non quotate in borsa per poi rivenderle una volta che il loro prezzo è aumentato

Dopo aver identificato un’azienda target, generalmente con un potenziale già parzialmente consolidato, il fondo si impegna a fornirle gli strumenti necessari per crescere. In particolare, garantisce loro l’accesso a capitali, ne sostiene l’espansione in nuovi mercati e spesso attua una riorganizzazione aziendale al fine di incrementare l’efficienza.

Private equity e venture capital: cosa cambia?

Basandoci solo sulla definizione del paragrafo precedente che risponde alla domanda “cos’è e come funziona il private equity” potremmo confondere questi fondi con quelli di venture capital. Tuttavia, queste due tipologie di fondi operano in modo diverso. Ma in realtà queste due tipologie di fondi operano in modo diverso. I private equity funds, solitamente, investono con una prospettiva a medio lungo termine. Si insediano nelle aziende per, almeno, una decina di anni e scelgono quasi esclusivamente imprese consolidate con un solido track record.

Dall’altro lato i venture capital puntano spesso su neonate startup con alto potenziale di crescita ma pochissimo storico. Questi fondi lavorano su un orizzonte temporale nettamente più breve, solitamente compreso tra i 3 e i 5 anni.

Affidarsi ai fondi di private equity comporta dei rischi?

Nei paragrafi precedenti, per capire cos’è e come funziona il private equity, abbiamo affrontato i benefici che queste istituzioni apportano all’interno delle dinamiche di governance aziendale. In primis il più facile accesso ai capitali e le competenze e l’esperienza trasmettono all’azienda.

Ci sono però anche alcuni rischi o problematiche che potrebbero insorgere quando ci si affida a questo tipo di attori:

  • Perdita dell’indipendenza: quando un fondo di private equity investe in un’azienda, spesso acquisisce una quota significativa del capitale. Ciò può tradursi in una perdita di controllo per i fondatori o i proprietari originali. Le decisioni strategiche e operative possono essere influenzate o dominate dal fondo, che potrebbe avere obiettivi diversi da quelli dei founders;
  • Aumento del “leverage finanziario”: per finanziare l’acquisizione spesso si emettono debiti, aumentando così l’esposizione finanziaria passiva dell’azienda. Sebbene ciò possa ottimizzare la struttura del capitale, comporta anche dei rischi, soprattutto se l’azienda non riesce a generare flussi di cassa sufficienti per coprirne i costi;
  • Pressione sulle performance: L’azienda può subire una pressione costante per raggiungere obiettivi di performance, spesso in tempi ristretti, per soddisfare le aspettative del fondo;
  • Strategie aggressive: alcuni fondi di private equity possono adottare strategie aggressive per incrementare rapidamente il valore dell’azienda, come tagli drastici o licenziamenti. Queste azioni possono danneggiare la cultura aziendale e il morale dei dipendenti.

Insomma, se ti chiedevi cosa fossero i fondi di private equity ora sai che sono attori importantissimi nel panorama imprenditoriale globale, in grado di contribuire alla crescita e al successo di aziende.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro.