BUIDL: il nuovo fondo tokenizzato di BlackRock. Perché si chiama così?

BlackRock lancia il suo fondo crypto

BlackRock lancia BUIDL il suo fondo tokenizzato sulla blockchain di Ethereum. Cosa significa questo termine molto utilizzato nel settore delle criptovalute?

BlackRock, il fondo di investimento più grande al mondo, continua a “strizzare l’occhio” al mondo crypto. Dopo aver lanciato il suo ETF spot su Bitcoin e proposto alla Securities and Exchange Commission (SEC) quello su Ethereum, ha rilanciato!

Come? Istituendo il suo fondo tokenizzato sulla blockchain creata da Vitalik Buterin. Una delle principali peculiarità di questa soluzione tecnologica riguarda il nome che BlackRock ha scelto: BUIDL, un termine “crypto slang” molto popolare nel settore. Cosa prevede nel dettaglio il fondo di investimento e qual è il significato e la storia dietro a questo appellativo? 

L’ulteriore avvicinamento tra il mondo crypto e quello finanziario tradizionale contribuirà a rendere il bull market che stiamo vivendo ancora più esplosivo?

Compra ETH!

BUIDL: il significato

Il termine BUIDL, che deriva dalla storpiatura della parola inglese “build”, in italiano costruire, è molto utilizzato nel mondo crypto. In particolare dagli utenti che intendono esortare i progetti a lavorare, in modo proattivo, allo sviluppo della propria tecnologia.

Scrivere BUIDL, come già anticipato, significa sbagliare, di proposito, la parola “build”. Il refuso presente in questo termine si ispira a quello di HODL, probabilmente il “modo di dire” più famoso del vocabolario del settore delle criptovalute.

BUlLD però non è un semplice termine ma è, piuttosto, una sorta di movimento che impone a ogni appassionato di criptovalute che crede in un progetto di fare la sua parte. Come? Contribuendo in qualsiasi modo, a farlo progredire. Se vogliamo, la filosofia che sostiene il termine BUIDL è opposta alla logica alla base di HODL. 

Quest’ultima impone la detenzione di una criptovaluta nell’attesa che il prezzo aumenti. Dall’altro lato, il termine utilizzato da BlackRock come nome proprio del suo fondo tokenizzato su Ethereum, considera la partecipazione degli utenti una componente fondamentale del successo di un progetto.

Sebbene non si sappia da dove precisamente derivi, buidl è molto utilizzato da diversi personaggi di spicco di questo settore. Vitalik Buterin per esempio lo usa spesso per citare lo sviluppo della blockchain da lui creata. Anche il fondatore, e ex CEO di Binance, Changpeng Zhao, usa questo termine per motivare la comunità delle criptovalute a contribuire all’ecosistema, invece di limitarsi “all’hodling”.

Il fondo tokenizzato di BlackRock

Ora che conosciamo la storia che sta dietro al termine BUIDL, possiamo approfondire il funzionamento del neonato fondo tokenizzato di BlacRock. Per farlo può essere utile partire dalle dichiarazioni del colosso statunitense, il quale ha fatto sapere di “essere concentrato nello sviluppo di soluzioni basate su asset digitali che aiutino a risolvere problemi reali dei propri clienti”.

Insomma, negli ultimi mesi BlackRock sembra essere intenzionata ad abbandonare i mercati tradizionali per concentrarsi su quelli emergenti, in primis quello delle criptovalute. Il fondo di investimento BUIDL è il primo costruito da una società privata ma emesso su una blockchain pubblica e permissionless.

Guarda il grafico di Ethereum

“BUIDL offrirà agli investitori importanti vantaggi ampliando l’accesso anche al mondo on-chain, attraverso un sistema di regolamentazione trasparente e istantaneo così come i trasferimenti tra le piattaforme” ha continuato BlackRock all’interno del suo annuncio. Inoltre, ha fatto sapere che la somma minima per partecipare al fondo è 5 milioni di dollari. Per quanto riguarda, invece, la custodia degli asset in questione, BlackRock ha scelto Bank of New York Mellon.

Alcuni utenti del crypto X (ex Twitter), in seguito all’annuncio di BlacRock, hanno scovato l’indirizzo del wallet appartenente al fondo. Una volta identificato, diversi utenti hanno inviato delle crypto, prevalentemente meme coin, all’address che ora possiede circa 125.000$ in più rispetto agli USDC depositati, in origine, da BlackRock, che erano 100 milioni.

Difficile comprendere il motivo di questa scelta, probabilmente i detentori di queste criptovalute hanno deciso di inviarne una parte al fondo come “mossa di marketing” per incrementare la visibilità dei progetti che sostengono. Oppure potrebbero essere stati spinti dalla volontà di celebrare l’avvenimento.


A prescindere da questa curiosa vicenda la notizia è incredibilmente positiva per l’intero settore. Gli investitori istituzionali, che fino ad oggi si sono concentrati prevalentemente su Bitcoin, stanno ampliando i loro orizzonti. Questa recente svolta potrebbe aumentare le probabilità dell’approvazione degli ETF spot su Ethereum da parte della SEC?


La Fed mantiene i tassi di interesse invariati nella riunione di marzo 2024

riunione fed marzo 2024

Quando è calato il sipario sulla riunione della Fed di marzo 2024, un’ondata di anticipazioni ha lasciato il posto all’assoluta certezza: i tassi di interesse federali rimangono invariati. L’attuale range target è compreso tra il 5,25% e il 5,50%. 

La decisione, allineata alle aspettative stabilite dalle previsioni della Fed, indica un approccio cauto nonostante il clamore per l’allentamento delle politiche monetarie. Ma cosa significa questo per l’economia, i consumatori e gli investitori? Questo articolo approfondisce le sfumature dell’ultima posizione politica della Fed, analizzando gli strati al di là della decisione principale.

Previsioni del mercato 

Quando siamo entrati nel 2024, il settore degli investimenti era pieno di ottimismo. Gli operatori di mercato speravano in una serie di tagli dei tassi, prevedendo fino a sei o sette aggiustamenti al ribasso. 

Tuttavia, le maree della realtà economica hanno attenuato queste aspettative. I recenti sviluppi e le analisi dei dati hanno portato a una revisione delle prospettive, con un consenso che si basa su tre tagli dei tassi previsti a partire da giugno. Questo aggiustamento riflette un cauto ottimismo, riconoscendo le sfide persistenti nel contenere l’inflazione, una nemesi che si è dimostrata più resistente del previsto.

Tendenze inflazionistiche e indicatori economici

Le tendenze inflazionistiche rimangono un determinante critico della traiettoria politica della Fed. Nonostante un calo dai livelli di picco, i tassi di inflazione sono aumentati sia a gennaio che a febbraio, come indicato dall’ultimo Consumer Price Index e dall’Indice dei Personal Consumption Expenditures Price Index, e sono ancora al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed.

Dati sull’occupazione e le loro implicazioni

La resilienza del mercato del lavoro, testimonia la forza sottostante dell’economia. Tuttavia, questa robustezza presenta anche un enigma per la Fed. L’aumento recente della disoccupazione, unito alla solida creazione di posti di lavoro, dipinge un quadro complesso per i policymaker, bilanciando tra il frenare l’inflazione e favorire l’impiego.

“Un forte aumento delle assunzioni di per sé non costituirebbe un motivo per trattenere i tagli dei tassi”, ha affermato Jerome Powell, presidente della Fed, aggiungendo che il mercato del lavoro di per sé non è motivo di preoccupazione riguardo all’inflazione.

Dettagli della riunione della Fed di marzo

Durante la riunione della Fed di marzo 2024, i membri del Congresso hanno stimato una riduzione complessiva dei tassi del tre quarti di punto percentuale entro la fine del 2024, segnando le prime diminuzioni dai tempi iniziali dell’epidemia di Covid-19 a marzo 2020.

Il livello attuale del tasso sui fondi federali rappresenta il picco più elevato degli ultimi 23 anni. Questo tasso determina i costi reciproci di prestito notturno tra le banche, influenzando diverse tipologie di debito per i consumatori.

Le anticipazioni riguardanti i tre possibili tagli emergono dal cosiddetto “dot plot” della Fed, un insieme di previsioni anonime rigorosamente analizzate dai diciannove membri del FOMC. Questo schema non offre dettagli circa la tempistica delle azioni previste.

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha confermato che l’istituto non ha ancora precisato le tempistiche per i tagli, ma rimane nell’aspettativa che questi si realizzino, a patto che i dati economici siano favorevoli. Dopo la riunione, l’indice FedWatch del CME Group ha mostrato che i mercati dei futures attribuivano una possibilità del 75% al verificarsi del primo abbassamento dei tassi già nella sessione dell′11-12 giugno.

La commissione anticipa ulteriori tre tagli nel 2026, seguiti da altri due successivamente, fino a quando il tasso sui fondi federali non stabilizzerà intorno al 2,6%, che i funzionari ritengono essere il tasso neutrale, non incentivo né restrittivo.

Queste previsioni fanno parte del Summary of Economic Projections della Fed, che include anche proiezioni sul PIL, sull’inflazione e sulla disoccupazione. La distribuzione dei punti data ha rivelato un’inclinazione più aggressiva rispetto a dicembre, senza però alterare significativamente le stime per l’anno corrente.

Impatto sui mercati

In risposta alla decisione della Federal Reserve di mantenere i tassi stabili, Seema Shah, capo stratega globale di Principal Asset Management, ha dichiarato: “Powell ha forse mostrato le sue carte: ha bisogno di una buona ragione per non tagliare i tassi, piuttosto che di una ragione per tagliare i tassi. I mercati forse non avrebbero potuto chiedere di più alla Fed e le azioni festeggeranno”.

In effetti, mercoledì pomeriggio le principali medie sono salite dopo che la Federal Reserve ha pubblicato la sua decisione politica e le previsioni sui tassi. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,3% e il Nasdaq Composite lo 0,5%. L’indice Dow Jones Industrial Average che ha terminato la giornata con un aumento di 401 punti, ossia poco oltre l’1%. I rendimenti dei buoni del Tesoro hanno principalmente registrato una discesa, con il tasso di riferimento decennale che si è assestato recentemente al 4,28%, in calo di 0,01 punti percentuali.

Conclusione

L’ultimo appuntamento della Federal Reserve dipinge il quadro di una banca centrale a un bivio. Destreggiandosi tra il duplice mandato di controllare l’inflazione e di promuovere l‘occupazione, la Fed cammina sul filo della politica monetaria. Per i consumatori e gli investitori, il messaggio è chiaro: preparatevi a un paesaggio definito da aggiustamenti graduali e da un’osservazione vigile.

Mentre l’economia continua la sua danza con l’inflazione e la crescita, le strategie e le decisioni della Fed restano fondamentali. Ad ogni riunione e annuncio, i contorni del futuro economico diventano più chiari. Tuttavia, in quest’epoca di imprevedibilità, una verità rimane ferma: il cammino da percorrere è lastricato di passi cauti e di occhi vigili.

Sei sul blog di Young Platform. Continua a seguire gli eventi macro economici direttamente sull’app e guarda l’impatto in real-time sui prezzi delle criptovalute.

Che cos’è la deviazione standard? Una semplice spiegazione

Deviazione standard: cos’è?

Cos’è la deviazione standard? Una misura statistica molto utilizzata per il calcolo delle probabilità e anche per lo studio sui mercati

Sapere che cos’è la deviazione standard è importante per tantissime ragioni. Per esempio viene utilizzata sui mercati finanziari per calcolare la volatilità del prezzo di azioni, obbligazioni, criptovalute e materie prime. 

Definita anche scarto quadratico medio è una grandezza che rappresenta lo scostamento di una serie di numeri dal loro valore medio. In altre parole serve per stimare di quanto i dati tendono a distaccarsi da un valore centrale indicato da un indice di posizione, nella maggior parte dei casi la media aritmetica.

Se questa definizione ti sembra troppo complessa non ti preoccupare, riuscirai a capire che cos’è la deviazione standard grazie a un esempio pratico. 

Deviazione standard: cos’è?

La definizione più semplice e efficace per comprendere che cos’è la deviazione standard descrive questa misura come un parametro statistico che stima quanto mediamente i valori di una progressione si distanziano dalla media. Più questa è bassa e più i dati in questione possesso sono considerati attendibili, al contrario al crescere di questo valore cresce anche la loro “sporcizia”. 

La deviazione standard (o scarto quadratico medio) è molto importante in statistica prevalentemente perché descrive e affianca una media aritmetica. Quando questa è eccessivamente elevata la media aritmetica perde di valore. 

Nel trading la deviazione standard viene utilizzata prevalentemente per misurare la volatilità di azioni, obbligazioni, criptovalute e materie prime e quindi da tutti gli indicatori che la misurano. Le Bande di Bollinger ad esempio dividono il grafico in tre settori utilizzando tre diverse linee: una rappresenta la media mobile semplice di prezzi mentre le altre due (più esterne) vengono calcolate utilizzando la deviazione standard. 

La nostra funzionalità Smart Trades si serve anche di questo indicatore per identificare i punti del grafico in cui comprare o vendere le tue crypto preferite. Accedi all’app e entra in un Club per provarla!

Accedi all’app!

Deviazione standard: un esempio pratico

Per capire a pieno che cos’è la deviazione standard può essere utile utilizzare un esempio pratico, come le votazioni ottenute da due studenti. Supponiamo che Leonardo abbia ricevuto, durante l’ultimo quadrimestre, queste votazioni ai suoi compiti di matematica: 6,7,8,7,6,8. Lucia, invece, è stata più discontinua e i suoi voti sono stati: 4,7, 10, 7, 5, 9

Nonostante l’andamento dei due studenti a livello di media aritmetica dei voti sia identico, hanno entrambi la media del 7, essi sono molto diversi tra loro. Leonardo è stato più costante ma non ha mai raggiunto l’eccellenza in nessun compito, mentre Lucia è più discontinua nel suo studio è stata anche in grado di consegnare una prova senza nessun errore.

Come si può esprimere in modo numerico questa differenza? Se ci pensate per farlo è necessario misurare quanto questa serie di voti si discosta, in media, dal valore medio. Un primo modo potrebbe essere quello di calcolare la differenza, semplice, tra i voti e la loro media.

Scarti di Leonardo: 7 – 6 = -1; 7 – 7 = 0; 8 – 7 = 1; 7 – 7 = 0, 6 – 7 = -1, 8 – 7 = 1;

Scarto medio Leonardo = 0;

Scarti di Lucia: 4 – 7 = -3; 7 – 7 = 0; 10 – 7 = 3; 7 – 7 = 0; 5 – 7 = -2; 9 – 7 = 2;

Scarto medio Lucia = 0;

Calcolando la media di questi scarti notiamo che il risultato è identico, questo perché i voti alti compensano quelli bassi. Pensandoci bene però a noi non interessa se lo scarto è positivo o negativo, ma soltanto quanto è ampio indipendentemente dal segno. Per questo motivo possiamo elevare al quadrato tali scarti, e calcolare poi la media di questi fattori.

Scarti quadratici Leonardo: 1, 0, 1, 0, 1, 1

Scarti quadratici Lucia: 9, 0, 9, 0, 4, 4

Media degli scarti quadratici Leonardo: 4/6 = 0,67

Media degli scarti quadratici Lucia: 26/6 = 4,32

Ora non ci resta che calcolare la radice quadrata di questa media visto che abbiamo elevato alla seconda i valori in modo da rendere il loro segno positivo. La “radice quadrata della media degli scarti quadratici” è dunque la deviazione standard, o scarto quadratico medio:

Deviazione standard Leo: 0.82

Deviazione standard Lorenzo: 2.08


Ora che sai che cos’è la deviazione standard puoi approfondire come questa misura statistica si applica al mondo del trading di criptovalute. Per farlo puoi leggere la sezione dedicata della nostra Academy, al suo interno trovi tutte le nozioni di base dell’analisi tecnica nonché il funzionamento degli indicatori più famosi.

Oppure, puoi passare subito all’azione, utilizzando la nostra nuova funzionalità Smart Trades, che sfrutta gli indicatori di trading, e quindi la deviazione standard, per aprire e chiudere automaticamente posizioni. Accedi all’app per scoprire di più!


Aggiornamento Dencun: crollano le commissioni di transazione sui Layer 2

Aggiornamento Dencun: commissioni Layer 2

L’aggiornamento di Ethereum Dencun è stato attivato durante la giornata di ieri. Oggi si vedono già i primi effetti sulle reti Layer 2. Cosa accadrà in futuro?

L’aggiornamento di Ethereum Cancun + Deneb (Dencun) è stato attivato con successo durante la giornata di ieri. Il principale obiettivo del team di sviluppo della blockchain era chiaro e lampante da tempo: incrementare la scalabilità dei suoi Layer 2.

Grazie alla prima fase del Proto-Danksharding, attivato grazie all’integrazione della EIP-4844 (il nome tecnico dell’aggiornamento Dencun) sono state introdotte le “blob-carrying transaction”. Queste ottimizzano lo spazio occupato dalle transazioni sui Layer 2 e sui Rollup di Ethereum rendendole molto più veloci e altrettanto economiche. 

I primi sorprendenti risultati 

Dato che i primi riscontri che arrivano dal mondo on-chain sono incredibilmente positivi, possiamo analizzare la questione partendo da questo punto. Le commissioni si sono effettivamente ridotte sui Layer 2. Diversi utenti di Optimism (OP) hanno segnalato che il costo per processare una transazione rete sulla rete è passato da circa 30 centesimi a 0,0004$.

Controlla il prezzo di Optimism

Stessa cosa per Base, il Layer 2 di Ethereum sviluppato da Coinbase, l’exchange centralizzato più utilizzato al mondo, dove il prezzo per inviare 0,001 ETH (circa 4$ al prezzo attuale) è passato da 0,3$ a circa 0,0005$. Insomma, il primo obiettivo dell’aggiornamento Dencun sembrerebbe essere stato raggiunto. Man mano tutte le reti costruite al di sopra di Ethereum si stanno aggiornando in modo da essere in grado sfruttare le “blob-carrying transaction”.

All’appello manca ancora una celebrità: Arbitrum, il Layer 2 di Ethereum più utilizzato. Ed Felten, uno dei suoi co-fondatori, ha fatto sapere, su X, che la DAO del protocollo si esprimerà il 18 marzo sull’eventuale riduzione delle commissioni delle transazioni permessa dai, come vengono definiti in gergo, “blob”.

Nonostante i primi, incredibili, risultanti non è ancora il momento di cantare vittoria. Una volta che tutti i Layer 2 si adegueranno a questo standard il costo del gas potrebbe tornare a salire. Ad ogni modo gli sviluppatori si aspettano un incremento molto lieve, ovvero è probabile che le transazioni su questi network resteranno economiche.

L’adozione di massa è più vicina?

L’ultimo aggiornamento di Ethereum potrebbe contribuire ad accrescere enormemente le potenzialità della rete, nonché quelle dei progetti che la sfruttano dal punto di vista della sicurezza. 

Dopo che The Merge ha modificato il meccanismo di consenso della blockchain, e che Shanghai ha consentito agli staker di Ether di prelevare le loro crypto bloccate, Dencun è, forse, l’aggiornamento più importante dal punto di vista dell’adozione. Molti sviluppatori sono convinti che abbia le potenzialità per cambiare il futuro della rete in una misura mai vista prima.

Secondo loro Dencun ridefinirà la capacità dell’ecosistema Ethereum di elaborare grandi quantità di transazioni, abbassando notevolmente, grazie ai Layer 2, le barriere all’ingresso. Inoltre, il costo delle commissioni di transazione potrebbe scendere così tanto da permettere ai progetti stessi di coprirne il costo, rendendo sostanzialmente le gas fee un lontano ricordo per gli utenti. 

Questa innovazione ha ancora più senso se collocata in questo preciso momento storico, dato che il costo delle transazioni sulla mainnet di Ethereum sta raggiungendo picchi astronomici. Attualmente, per effettuare uno swap sulla mainnet, è necessario spendere circa 100$ di ETH, mentre se si intende vendere o acquistare un NFT bisogna sborsare quasi 200$.

D’altronde lo stesso creatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha da sempre affermato che il futuro di Ethereum passa per i suoi Layer 2. L’Internet Computer che ha plasmato il concetto di smart contract è destinato a diventare l’infrastruttura di base per mantenere sicure le reti costruite sulla sua superficie?


Riforma pensioni 2025: in arrivo Quota 41?

Riforma pensioni 2025 quota 41

Con la Legge di Bilancio del 2024 il governo non è riuscito a riformare le pensioni, ci riuscirà con quella per il 2025?

La Legge di Bilancio per il 2024 è stata deludente dal punto di vista della riforma delle pensioni. Le nuove regole per il pensionamento imposte dal governo attraverso l’ultima finanziaria sono ancora più stringenti, soprattutto a causa del patto di stabilità che impone severi limiti di spesa.

Cosa succederà nel 2025? L’esecutivo riuscirà ad attuare una riforma delle pensioni e a introdurre Quota 41, una normativa che prevede la possibilità di accedere al pensionamento a prescindere dall’età anagrafica?

Riforma pensioni: cosa è stato fatto?

Nel 2024 le pensioni non hanno subito sostanziali modifiche. Quota 103 è stata confermata, è stato effettuato il ricalcolo dei contributi per i nuovi beneficiari e tagliata la rivalutazione degli assegni per i pensionati più abbienti.

In altre parole, i 24 miliardi di euro a disposizione dell’esecutivo, gran parte raccolti attraverso l’emissione di ulteriore debito pubblico (16 miliardi), non sono stati sufficienti a introdurre modifiche in ambito previdenziale. La maggior parte dei fondi è stata utilizzata per erogare sussidi ai lavoratori, prevalentemente attraverso il taglio del cuneo fiscale e il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione.

Cosa succederà nel 2025?

La ministra del lavoro Marina Calderone ha intenzione di fare qualcosa sulla riforma delle pensioni attraverso la Legge di Bilancio del 2025. La principale proposta che arriva dall’esecutivo riguarda l’estensione di Quota 41 a tutti lavoratori. Questa prevede l’uscita dal lavoro per tutti, a prescindere dall’età anagrafica, a patto di aver versato contributi per almeno 41 anni.

Questa proposta, cavallo di battaglia del ministro dei trasporti e delle infrastrutture nonché vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, ha l’obiettivo di riformare la legge Fornero, una delle disposizioni governative più controverse e criticate degli ultimi anni.
Cosa succederà quindi, nel 2025 vedremo finalmente una riforma delle pensioni? Secondo la Calderone: difficilmente, soprattutto a causa delle nuove regole europee sul patto di stabilità. Come è successo nel 2024 le risorse non saranno, probabilmente, sufficienti dato che verranno impiegate per cercare di ridurre il deficit, il rapporto tra il prodotto interno lordo (PIL) e il debito pubblico italiano.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 


Nuovo massimo storico per Bitcoin!

massimo storico bitcoin 71,000$

Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i $71.000. Quali sono le 3 cause principali?

Bitcoin ha ufficialmente registrato un nuovo all-time high (ATH). Pochi minuti fa ha conquistato il livello dei $71,627.

Questo termine inglese viene utilizzato per descrivere il valore massimo toccato da Bitcoin o, in generale, da un qualsiasi asset. Quanto è successo nelle ultime settimane è piuttosto anomalo.  Bitcoin non ha mai raggiunto un nuovo massimo storico prima dell’halving durante i cicli passati, in arrivo tra meno di cinquanta giorni.

Com’è possibile che Bitcoin abbia raggiunto, adesso, questo nuovo record? Visto che un anno fa il suo valore era più di tre volte inferiore rispetto a quello attuale. Ecco i tre motivi principali

Massimo storico di Bitcoin: le cause

Identificare tutte le cause dell’inaspettato raggiungimento del massimo storico di Bitcoin è una sfida ardua. Mentre è molto più semplice trovare quelle principali. La domanda su cui basarsi per comprendere il contesto economico in cui collocare il recente rally rialzista della crypto è: perché Bitcoin ha registrato un nuovo massimo storico? E soprattutto perché ha raggiunto questo obiettivo prima del prossimo halving?

  1. L’approvazione degli ETF spot

Il primo motivo è chiaro. Bitcoin, dall’11 gennaio in poi, è entrato nell’olimpo degli asset. L’approvazione degli ETF spot da parte della Security and Exchange Commission (SEC) ha incredibilmente accresciuto lo status della crypto rendendola appetibile anche a chi non ha approfondito la sua tecnologia. La maggior parte degli investitori istituzionali, storicamente antagonisti di BTC, lo hanno rivalutato e, finalmente, ne comprendono le potenzialità. 

Se, invece, vogliamo analizzare ciò che è accaduto dal punto di vista economico, la situazione è ancora più chiara. In questo momento c’è un forte disequilibrio tra domanda e offerta, a favore della prima. I fondi, grazie ai loro ETF, acquistano quotidianamente un’ingente quantità di Bitcoin, mentre le emissioni restano stabili e si dimezzeranno con l’halving di aprile.

  1. L’halving 2024

Il secondo motivo è relativo all’evento che tutti i crypto enthusiast stanno aspettando. Questo, negli scorsi cicli, ha sempre preceduto il nuovo massimo storico di Bitcoin, ma questa volta tutto è diverso. Come mai? Impossibile dirlo con certezza, ma quanto accaduto potrebbe essere connesso all’approvazione degli ETF.

Di solito l’halving era, per molti, una “scusa” per tornare a considerare la crypto dopo mesi in cui veniva ignorata dalla maggioranza degli investitori a causa dei movimenti di prezzo ribassisti che caratterizzano i bear market. Questa volta però, almeno in parte, l’interesse sembra essere arrivato in anticipo, attratto dai grandi fondi americani.

  1. Un bear market virtuoso

Il terzo e ultimo motivo è collegato al bear market. La forte crescita che ha investito Bitcoin, e il mondo crypto in generale, nell’ultimo periodo è anche frutto del lavoro svolto durante gli ultimi due anni. Si sa, non c’è momento migliore per costruire nuove soluzioni o migliorare quelle già esistenti di quando i prezzi scendono e scompare l’euforia.

Durante gli scorsi mesi sono nate (o sono state migliorate), su Bitcoin, tantissime innovazioni tecnologiche. Alcune più controverse e divisive come gli Ordinals e i token BRC 20, e altre universalmente ritenute necessarie, come i Layer 2. Anche gli altri ecosistemi, ad esempio Cosmos, Ethereum e Solana, si sono rinnovati, cercando di migliorare soprattutto dal punto di vista della facilità di utilizzo. Un punto di debolezza storico per questo settore.

Come già anticipato, queste non sono tutte le cause che hanno contribuito al raggiungimento del nuovo massimo storico di Bitcoin. Come non citare il grandissimo interesse attorno all’intelligenza artificiale e la conseguente crescita di prezzo delle azioni delle società tecnologiche, ad esempio Nvidia. O l’imminente fine delle politiche di quantitative tightening, e quindi il probabile taglio dei tassi d’interesse dei prossimi mesi. 

Che cos’è l’ISEE e come si calcola?

Indicatore della Situazione Economica Equivalente: cos’è?

Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) cos’è e come si calcola? Tutto quello che devi sapere

Che cos’è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente o ISEE, il principale strumento per accedere a bonus o prestazioni agevolate in Italia e come si calcola?

Se stai cercando di ottenere determinati benefici, sussidi o agevolazioni: ad esempio uno sconto sulle tasse universitarie o sulle bollette, devi possedere un ISEE. Ma sai che cos’è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, come funziona e soprattutto come si calcola? Trovi tutte queste nozioni in questo articolo.

Indicatore della Situazione Economica Equivalente: che cos’è?

Un modo semplice per comprendere che cos’è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è paragonarlo alla carta di identità ma dal punto di vista economico. Misura il livello economico e, quindi, le voci di “ricchezza” di un determinato nucleo familiare. Tra queste le più importanti sono: il reddito, le proprietà immobiliari e le rendite finanziarie.

L’ISEE non è molto semplice da calcolare, principalmente perché non si tratta di una fredda somma numerica, ma è il risultato dell’intreccio di diverse variabili, alcune di esse non matematiche. Se vuoi scoprire come calcolare Indicatore della Situazione Economica Equivalente puoi leggere l’ultimo paragrafo di questo articolo. Per entrare in possesso del proprio ISEE è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).

A cosa serve?

L’ISEE è lo strumento principale per verificare se un nucleo familiare può accedere a sussidi, benefici e agevolazioni in relazione alla condizione economica in cui versa. Per chiarire la questione, può essere utile affrontare fin da subito alcuni esempi pratici. Bisogna presentare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente per ottenere:

  • Sconti sulle tasse universitarie;
  • Prestazioni come l’Assegno Unico Universale, il Bonus Psicologo, il Supporto a Formazione e Lavoro, l’Assegno di Inclusione;
  • Sconti sulla bolletta del gas, dell’energia elettrica, dell’acqua, sui trasporti pubblici, sul canone Telecom e Rai;
  • Agevolazioni per gli invalidi.

Inoltre, oltre al documento ISEE ordinario, ci sono diverse tipologie che variano a seconda della richiesta. Per esempio, esiste un Indicatore della Situazione Economica Equivalente specifico per accedere alle prestazioni per il diritto allo studio.

Indicatore della Situazione Economica Equivalente: come si ottiene?

Dopo aver compreso cos’e Indicatore della Situazione Economica Equivalente è il momento di comprendere come ottenerlo. Come già anticipato per farlo è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) all’INPS. Tale compito può risultare complesso da svolgere in autonomia, per questo solitamente ci si rivolge ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF), che emettono questo servizio gratuitamente.

Ecco i dati da fornire per il calcolo della DSU:

  • Come è composto il nucleo familiare e i dati anagrafici di ogni membro;
  • La casa di abitazione;
  • Il patrimonio mobiliare;
  • Il patrimonio immobiliare;
  • I redditi e gli eventuali assegni percepiti;
  • I veicoli che si possiedono.

ISEE: come si calcola?

Come già anticipato è consigliabile rivolgersi ai CAF per il calcolo dell’ISEE. Ma se vuoi conoscere la procedura a tutti i costi, te la presentiamo nel dettaglio, partendo dalla formula:

ISE = R + [(PM + PI) × 0,20]

ISEE = ISE / p

In cui:

  • R: è il reddito complessivo del nucleo familiare;
  • PM: sta per patrimonio mobiliare, l‘insieme di tutti i beni e i diritti che una persona possiede e il loro valore economico, esclusi quelli di natura immobiliare
  • PI: il patrimonio immobiliare, l’insieme di tutti i beni immobili posseduti dal nucleo familiare;
  • p: il parametro della scala di equivalenza.

Parametro della scala di equivalenza

Il parametro della scala di equivalenza (p) è strettamente legato al numero di componenti del nucleo familiare. Questo varia dunque a seconda di quanto questo è popolato:

  • una persona: 1,00;
  • due persone: 1,57;
  • tre: 2,04;
  • quattro: 2,46;
  • cinque: 2,85.

Dopo il quinto componente, il parametro della scala di equivalenza aumenta di 0,35 punti per ogni membro aggiuntivo. Nel caso in cui siano presenti membri affetti da disabilità si aggiunge un’ulteriore quota di 0,5 punti. 

Infine, per sapere che cos’è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente e come si calcola devi sapere che esistono delle maggiorazioni al parametro della scala di equivalenza. Dato che la variabile p è il denominatore della formula, le maggiorazioni contribuiscono ad abbassare l’ISEE:

  •  0,2 punti per i nuclei familiari con tre figli;
  •  0,35 punti per quelli con quattro figli;
  •  0,5 punti in caso di almeno cinque figli;
  •  0,2 punti per nuclei familiari con figli minorenni;
  •  0,3 punti per i nuclei con un figlio di età inferiore a tre anni, in cui entrambi i genitori (o l’unico presente) abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento, oppure in caso di nuclei familiari composti esclusivamente da genitore solo non lavoratore e da figli minorenni (ai soli fini della verifica del requisito fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente, non coniugato con l’altro genitore, che abbia riconosciuto i figli);
  • 1 punto se tra i componenti il nucleo familiare c’è soggetto ricoverato in strutture per disabili.

Ora che sai anche come si calcola l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente puoi provare a seguire questo procedimento in autonomia per avere un’idea del tuo ISEE. Ti ricordiamo che puoi recarti ai CAF per beneficiare dell’erogazione di questo servizio in modo gratuito.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 




Riunione BCE: risultati della conferenza di marzo 2024

Riunione BCE settembre 2024: le previsioni sui tassi di interesse

Questo articolo esplora i risultati della riunione della BCE di marzo 2024,  in calendario il 7 marzo 2024, analizzando le decisioni sui tassi di interesse, sui programmi di acquisto di attivi e sugli aggiustamenti nei quadri operativi.

Mentre la zona euro affronta cambiamenti inflazionistici e traiettorie di crescita economica, comprendere le risposte strategiche della BCE è fondamentale per professionisti finanziari, investitori e analisti politici.

Decisioni di Politica Monetaria della BCE  

In una mossa attentamente osservata dai mercati e dai responsabili delle politiche, il Consiglio Direttivo della BCE ha mantenuto invariati i tassi di interesse chiave, riflettendo un approccio sfumato alla fragile ripresa economica della zona euro e al calo dell’inflazione. 

La decisione di tenere i tassi delle operazioni di rifinanziamento principali, della facilità di prestito marginale e della facilità di deposito rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%, sottolinea l’ottimismo cauto della BCE e l’impegno a garantire la stabilità dei prezzi.

Il contesto di questa decisione è un ambiente economico complesso caratterizzato da un’inflazione in calo ma da pressioni sui prezzi interni persistenti, in particolare dalla crescita dei salari. 

Le ultime proiezioni dello staff indicano una revisione al ribasso dei tassi di inflazione per gli anni a venire, con un’attesa media del 2,3% nel 2024. Queste forniscono uno spaccato delle sfide della BCE. Le cifre, insieme a previsioni di crescita ammorbidite, sottolineano il delicato equilibrio che la BCE mira a raggiungere tra il sostegno alla crescita economica e il contenimento dell’inflazione entro il suo obiettivo.

APP e PEPP

Una parte significativa degli aggiustamenti degli strumenti di politica monetaria della BCE riguarda il Programma di Acquisto di Attivi (APP) e il Programma di Acquisto di Emergenza Pandemica (PEPP). La decisione di lasciare che il portafoglio APP diminuisca si allinea con una strategia di normalizzazione graduale, allontanandosi dalle misure di sostegno monetario dell’era pandemica. La riduzione graduale del portafoglio PEPP, prevista per diminuire di 7,5 miliardi di euro al mese nella seconda metà del 2024, indica l’intento della BCE di ritirarsi con cautela dallo stimolo monetario espansivo, riflettendo una risposta al miglioramento, seppur ancora precario, panorama economico.

L’approccio della BCE alle operazioni di rifinanziamento è stato anche esaminato. Questa analisi sottolinea gli sforzi della BCE per affinare i suoi strumenti monetari, così da allinearli meglio alle condizioni economiche attuali e proiettate, garantendo che le disposizioni di liquidità alle banche siano coerenti con gli obiettivi di politica più ampi.

Questi aggiustamenti del programma non sono semplici modifiche tecniche ma segnalano una transizione più profonda nel paradigma di politica della BCE. Ridimensionando attentamente gli acquisti di attivi e ricalibrando le operazioni di rifinanziamento, la BCE sta navigando verso la normalizzazione, rimanendo allo stesso tempo abbastanza agile per rispondere a nuovi shock economici o sviluppi.

Prospettive Economiche 

La riunione di marzo 2024 ha messo in evidenza anche la pianificazione strategica a lungo termine della BCE, in particolare attraverso i cambiamenti al suo quadro operativo per l’attuazione della politica monetaria. 

La previsione di una crescita lenta nel 2024 suggerisce una zona euro alle prese con pressioni interne ed esterne, dai rapporti di debito pubblico elevati alle incertezze del commercio globale. Tuttavia, il rimbalzo anticipato nei consumi e negli investimenti dal 2025 al 2026 riflette la fiducia nella resilienza economica di fondo della regione e nel previsto allentamento delle pressioni inflazionistiche.

Questa sezione del rapporto della BCE enfatizza il ruolo delle politiche fiscali e strutturali di supporto insieme alle strategie monetarie. L’appello della BCE per una rapida attuazione del programma Next Generation EU e una maggiore integrazione nei mercati bancari e dei capitali sottolinea l’approccio multifaccettato necessario per affrontare le sfide economiche attuali e rafforzare la crescita a lungo termine.

Conclusione 

La riunione della BCE di marzo 2024 incapsula un momento critico nel panorama della politica monetaria della zona euro. Con decisioni di mantenere i tassi di interesse e di affinare programmi di acquisto di attivi e operazioni di rifinanziamento, la BCE bilancia attentamente le sue risposte immediate alle condizioni economiche attuali con i suoi obiettivi strategici a lungo termine. 

Mentre i tassi di inflazione si adeguano e le proiezioni economiche evolvono, le politiche della BCE continueranno a svolgere un ruolo cruciale nel plasmare il cammino della zona euro verso la ripresa e la stabilità.

Sei sul blog di Young Platform. Continua a seguire gli eventi macro economici direttamente sull’app e guarda l’impatto in real-time sui prezzi delle criptovalute.

La bull run è iniziata: dove può arrivare Bitcoin?

Bitcoin previsioni: iniziata la bull run

Bitcoin si sta avvicinando al suo massimo storico. Gli ETF spot, l’halving e i tagli dei tassi di interesse daranno il via a una bull run esplosiva? Le previsioni di Plan B e Tuur Demeester

Il bull market di Bitcoin è ufficialmente iniziato secondo Plan B. Dopo i movimenti di prezzo degli ultimi giorni, molti appassionati del mondo crypto saranno d’accordo con l’analista quantitativo. Ora la domanda di cui tutti vorrebbero conoscere la risposta è: dove può arrivare BTC? Impossibile dirlo, anche perché questo ciclo sembra profondamente diverso dai precedenti

Raggiungere l’all-time high nei prossimi giorni (o settimane) sarebbe un risultato senza precedenti. Bitcoin non ha mai toccato un nuovo massimo storico prima dell’halving del relativo ciclo. 

Scopri quali sono i fattori che potrebbero influenzare il prezzo di Bitcoin nei prossimi mesi e le previsioni di Plan B e quelle di Tuur Demeester, uno storico analista che si aspetta Bitcoin a, almeno, 200.000$ entro la fine del 2025!

Compra Bitcoin

L’ATH di Bitcoin si avvicina, già raggiunto nei confronti dell’EUR

Bitcoin ha toccato il suo all-time high nei confronti di diverse monete fiat negli scorsi giorni. Questa mattina BTC, ha anche raggiunto il suo massimo storico nei confronti dell’euro, a quota 60.000€. Tuttavia, manca ancora quello più importante nei confronti del dollaro. Per raggiungerlo dalla zona del grafico dei 65.000$ raggiunta questa mattina, basterebbe un movimento del 7% circa.

I recenti movimenti a rialzo sono stati causati da un insieme di fattori. Quello principale è strettamente connesso agli strumenti finanziari emessi dai più grandi fondi di investimento al mondo e approvati dalla SEC a gennaio. Gli ETF spot, oltre a esercitare una costante pressione di acquisto su Bitcoin, stanno riducendo gradualmente la quantità di BTC in circolazione. Il 28 febbraio i fondi di investimento ne hanno acquistati circa 11.200, mentre ne sono stati “prodotti” soltanto 900 dai miner. Quel giorno, escludendo l’ETF emesso da Grayscale, gli ETF spot hanno registrato un volume di scambio di 2 miliardi di dollari.

Inoltre, come dimenticarsi del prossimo halving, in arrivo nella seconda metà di aprile. Questo evento dimezzerà le emissioni di Bitcoin e contribuirà quindi a ridurre ulteriormente l’offerta.

Le previsioni di Plan B e Tuur Demeester

Secondo l’analista quantitativo PlanB, creatore del controverso modello Stock-to-Flow, il bull market di Bitcoin è iniziato ufficialmente il 1° Marzo, anche se in molti sono convinti che questa fase di mercato sia partita prima. L’analista ha affermato che il prezzo di Bitcoin raggiungerà il target dei 100.000$ entro l’ultimo trimestre del 2024, per poi registrare il prossimo all-time high nel 2025. Lo Stock-to-Flow, molto popolare durante il 2021, ha perso, almeno in parte, la sua attrattiva, poiché aveva previsto il superamento dei 100.000$ entro la fine di agosto 2021, che non è invece avvenuto

C’è però qualcuno ancora più bullish. Stiamo parlando dell’analista Tuur Demeester, il quale ha affermato, a metà febbraio, che il suo target per il prezzo di Bitcoin entro il 2026 è compreso tra i 200.000$ e i 600.000$. L’opinione dell’esperto di mercati finanziari è connessa al crescente rischio sistemico del settore bancario statunitense. Secondo lui assisteremo ad altri bailout in futuro, come quelli che hanno interessato le banche americane (Silicon Valley Bank, Signature Bank e Silvergate Capital) durante il 2023.

Nonostante siano stime incredibilmente ottimiste c’è da dire che Demeester ci ha già azzeccato in passato. Aveva previsto, nel 2020, l’all time high del 2021, pronosticando che sarebbe stato compreso tra i 50.000$ e i 100.000$.

Guarda il grafico di Bitcoin

Sale il prezzo BTC e anche la “febbre” delle meme coin

La stagione delle altcoin (altseason) non è ancora iniziata ma lo stesso non si può dire per la meme season, un fase di mercato fortemente rialzista per le meme coin. Negli ultimi giorni tutte le criptovalute ispirate a cagnolini e ranocchi sono esplose a rialzo, sfruttando, di riflesso, l’euforia attorno a Bitcoin. 

Il prezzo di Dogecoin (DOGE) è salito del 100% rispetto a sette giorni fa, mentre quello di Shiba Inu (SHIB), Pepe (PEPE), Bonk (BONK) e dogwifhat (WIF) rispettivamente del 180%, 400%, 200% e 300%.

Nonostante i recenti rialzi è necessario specificare che queste fasi irrazionali e esplosive possono iniziare e concludersi in qualsiasi momento. Perciò può essere pericoloso cercare di posizionarsi una volta che sono già iniziate.

Al contrario può essere meglio agire in modo concorde rispetto alla propria strategia. In passato si sono dimostrate efficaci quelle che prevedevano l’acquisto di determinate criptovalute ad intervalli di tempo regolari, scopri la nostra funzionalità salvadanaio se questa possibilità ti incuriosisce.

Cos’è la volatilità?

Cos’è la volatilità? Il concetto spiegato

Cos’è la volatilità, una delle caratteristiche che viene spesso associata agli asset e quali sono gli indicatori più utilizzati per misurarla? 

Per rispondere in breve alla domanda “che cos’è la volatilità”, si può dire che essa misura l’oscillazione del prezzo di un asset in un determinato intervallo di tempo. Se invece vogliamo utilizzare un approccio più scientifico possiamo descrivere questo fenomeno come la deviazione standard o lo scarto quadratico medio della variazione di un prezzo.

In generale, un asset è considerato più rischioso al crescere della sua volatilità. Questa caratteristica può, però, variare nel tempo, scopri come e in relazione a quali avvenimenti in questo articolo.

La volatilità spiegata

Scendiamo più nel dettaglio cercando di comprendere, a fondo, che cos’è la volatilità. Questa, come anticipato, misura quanto bruscamente un asset oscilla attorno al suo prezzo medio. Tale movimento sinusoidale viene definito, in gergo tecnico, dispersione del rendimento e può essere utilizzato per definire diversi scenari. 

Per esempio, quando si afferma che la volatilità dei mercati è in crescita ci si riferisce ad una situazione generale e alla fase che essi stanno attraversando. Se invece ci si sta riferendo ad un asset specifico o a uno strumento finanziario, la volatilità viene utilizzata per misurare l’incertezza di rendimento.

Se un titolo, un’azione o una criptovaluta si muove molto più velocemente è più probabile che, acquistandola, si guadagnino o si perdano soldi in modo più rapido. Per questo i trader più esperti considerano questa misura statistica come un’opportunità, ma per coglierla è necessario saper gestire in modo efficace il rischio.

Per comprendere a pieno che cos’è la volatilità e come funziona bisogna anche specificare che questa non è una condizione costante. Tutti gli asset possono affrontare periodi in cui questo fenomeno è più intenso. Detto questo, solitamente quelli con minore storico e inferiore capitalizzazione di mercato (market cap) sono più soggetti a brusche oscillazioni dei prezzi che però diminuiscono gradualmente al crescere della loro adozione.

Bitcoin è ancora considerato molto volatile, soprattutto se confrontato con materie prime o valute tradizionali. Questo scenario però, probabilmente, non durerà per sempre. Se BTC continuerà a crescere come ha fatto fino ad oggi, il suo prezzo diventerà man mano sempre più stabile.

Compra Bitcoin

Il concetto matematico di volatilità

Dopo aver compreso che cos’è la volatilità dal punto di vista dei mercati proviamo a definirla anche da quello matematico. Questa coincide con la deviazione standard o lo scarto quadratico medio delle variazioni di prezzo, un indicatore che viene utilizzato per fornire una stima statistica sintetica di una determinata variabile.

Tale parametro può essere calcolato prendendo in considerazione gli scarti registrati su base giornaliera,  mensile o annuale. In questa sede non entreremo nello specifico del calcolo della formula, visto che può essere molto complesso, ma devi sapere che per calcolare la volatilità di un titolo puoi ricorrere ad appositi software.

Come si misura?

La volatilità non serve soltanto per stimare il grado di rischio o il potenziale rendimento di un asset, ma funziona anche come indice dello stato del mercato che si analizza. I trader infatti hanno bisogno dell’oscillazione dei prezzi per trarre profitto dalle loro operazioni. Gli indicatori più utilizzati per misurare questo fenomeno sono i seguenti:

  1. Bande di Bollinger: misurano la volatilità attraverso l’utilizzo di due fasce (o bande), posizionate al di sopra e al di sotto il prezzo dell’asset che ne evidenziano la variazione rispetto a quello medio. Esattamente al centro è poi presente una media mobile semplice come riferimento. Questa infatti indica il prezzo medio di un asset durante un determinato periodo di tempo.
  1. Average true Range: misura la volatilità del mercato calcolando la forza media dei cambiamenti di prezzo di un asset. Un valore maggiore di ATR significa che il mercato, o l’asset in questione, è più volatile.
  1. Il canale di Keltner: è un indicatore che mostra le zone di volatilità utilizzando tre diverse linee. I trader si aspettano un cambio di tendenza quando il prezzo dell’asset esce dall’area delineata da queste fasce 
  1. Canale di Donchian: un indicatore tecnico che mostra i massimi e i minimi di un periodo predefinito, utilizzato per identificare breakout e inversioni di tendenza.
  1. Il Volatility Index (VIX): è un indice predittivo creato dal Chicago Board Options Exchange (CBOE) che mostra la volatilità del S&P 500 nei trenta giorni successivi. Il calcolo per ricavarlo è estremamente complesso e non è indispensabile conoscerlo per utilizzare l’indicatore nelle proprie analisi.


Ora che sai cos’è la volatilità e quali sono i principali indicatori per misurarla puoi approfondire il mondo del trading. Trovi una sezione dedicata a questa disciplina sulla nostra Academy.

Se invece pensi di avere già le conoscenze che ti servono per operare sul mercato, puoi accedere all’app di Young Platform. L’exchange italiano più utilizzato per acquistare e vendere criptovalute.