The Unbox: è ora di svelare i ticket vincenti

The Unbox: è ora di svelare i ticket vincenti

The Unbox è arrivato all’atto finale, quello in cui scoprirai se la sorte ti ha sorriso: oggi, sveleremo i codici dei ticket vincenti 

The Unbox, il concorso a premi lanciato da Young Platform a luglio, è ufficialmente terminato lunedì 6 ottobre. In questi tre mesi, hai avuto la possibilità di completare le missioni, guadagnare gemme e collezionare ticket: è arrivato il momento di scoprire se il destino ti è stato amico.

Una piccola premessa prima di iniziare

Noi qui a Young Platform, e non è certo una novità, amiamo la trasparenza tanto quanto amiamo Bitcoin – anzi, proprio perché amiamo Bitcoin. Per questo, ti possiamo garantire al 100% che l’estrazione è avvenuta alla presenza di un notaio, che ha verificato e confermato la regolarità del sorteggio. 

Se la Dea Bendata ti ha baciato e uno dei tuoi ticket è risultato vincente, dovresti aver già ricevuto una mail di conferma – in caso contrario, la riceverai a breve. In ogni caso, puoi controllare lo storico dei ticket collezionati durante The Unbox nell’app di Young Platform: troverai dei codici univoci associati proprio a ciascun ticket. In altre parole, ciò significa che per un ticket esiste un solo e unico codice. Impossibile sbagliare. 

Se, invece, non hai ricevuto la suddetta mail di conferma ma una comunicazioneNon hai vinto”, vuol dire che il tuo ticket, purtroppo, non è tra quelli fortunati e vincenti. Andrà meglio al prossimo concorso. 

Infine, nel caso in cui pensi ci sia stato un errore e vuoi verificare tu stesso, o anche – soprattutto! – se hai dubbi sull’autenticità della mail, puoi scriverci aprendo un ticket di supporto a questo link: https://support.youngplatform.com/hc/it/requests/new

Vediamo ora ai ticket vincenti.

I Ticket vincenti

  • 7017-7670-3085 — Orologio Tudor
  • 5783-3956-4030 — Orologio Cartier
  • 8830-0920-9885 — SC125LX Scooter
  • 5007-7268-6465 — SC125LX Scooter
  • 2005-0421-9886 — GiftCard per Concerti e Spettacoli  100€
  • 5021-1291-3888 — GiftCard per Concerti e Spettacoli 100€
  • 6902-0540-0278 — GiftCard per Concerti e Spettacoli 100€
  • 8876-0176-6632 — GiftCard per Concerti e Spettacoli 100€
  • 1042-1670-8748 — GiftCard per Concerti e Spettacoli 100€
  • 3792-5777-9453 — GiftCard per Concerti e Spettacoli 100€
  • 1048-7883-4925 — GiftCard per Concerti e Spettacoli 100€
  • 9369-5964-9232 — GiftCard per Concerti e Spettacoli 100€
  • 5089-1692-6271 — GiftCard per Concerti e Spettacoli 100€
  • 3884-5398-9684 — GiftCard per Concerti e Spettacoli 100€
  • 2421-1364-8072 — AirPods Max
  • 4365-9151-0174 — AirPods Max
  • 8987-9579-6086 — AirPods Max
  • 4481-2358-0333 — Cuffie Sony WH-1000XM5
  • 9206-8499-9635 — Cuffie Sony WH-1000XM5
  • 9404-6752-7400 — Cuffie Sony WH-1000XM5
  • 6788-2726-5910 — PlayStation 5 Pro
  • 4639-5106-0766 — PlayStation 5 Pro
  • 7837-9750-1379 — PlayStation 5 Pro
  • 7306-6069-3113 — Nintendo Switch 2
  • 7223-4147-9321 — Nintendo Switch 2
  • 5948-3866-9498 — Nintendo Switch 2
  • 8500-3644-0209 — GiftCard Volagratis 1000€
  • 6322-3458-1194 — GiftCard Volagratis 1000€
  • 7990-8925-7027 — GiftCard Volagratis 1000€
  • 6166-7883-5569 — MacBook Air
  • 8433-3269-2913 — iPhone 16
  • 4721-2017-0315 — iPhone 16
  • 8239-2968-7023 — iPhone 16
  • 1760-7000-4666 — Google Pixel 9a
  • 3711-6939-8860 — Google Pixel 9a
  • 8303-4372-1159 — Google Pixel 9a

Com’è andata? Il tuo ticket è in questa lista? Speriamo di sì. Ma non demordere, ci sarà occasione in futuro! Nel dubbio, iscriviti al nostro canale Telegram e a Young Platform per non perderti altri importanti aggiornamenti!

Il concorso The Unbox è ufficialmente concluso: quando arrivano i premi?

Il concorso The Unbox è ufficialmente concluso: quando arrivano i premi?

The Unbox, il nostro concorso a premi cominciato il 15 luglio, è ufficialmente giunto al termine: cosa succederà nei prossimi giorni?

È stata una lunga estate: c’è chi è andato al mare, chi in montagna ma, soprattutto, c’è chi ha partecipato a The Unbox, il concorso a premi di Young Platform. The Unbox, però, è stato molto di più di una semplice competizione: è stato un percorso verso la liberazione dagli stereotipi che da sempre hanno plasmato la tua idea di finanza personale e di gestione del denaro. In due parole, un viaggio verso la libertà dalla Box. Il 6 ottobre, The Unbox è terminato definitivamente: in questo articolo, ti spieghiamo cosa ti aspetta nei prossimi giorni.

Comunicazioni e assegnazione dei premi: chi ha vinto cosa?

The Unbox, come abbiamo anticipato, è terminato il 6 ottobre e l’estrazione dei ticket vincenti del concorso si è ufficialmente conclusa il giorno successivo, il 7 ottobre, con la supervisione di un notaio e il conteggio finale delle gemme. 

Le comunicazioni ai partecipanti sono già in corso: se non hai vinto né un premio in classifica né sei risultato in possesso di un ticket vincente, ti è arrivata una mail informativa. I primi 20 classificati stanno già ricevendo i relativi aggiornamenti e, molto presto, avviseremo anche i primi 200 classificati e coloro che risultano titolari di un ticket vincente.  

Un’informazione importante per chi ha già ricevuto una carta Young grazie al concorso “The Box“: non verrà inviata una seconda carta, poiché il conto di pagamento può essere associato a una sola carta fisica.

Se non hai ancora ricevuto alcuna comunicazione, il consiglio è di attendere fino alla giornata di domani: entro il 10 ottobre saranno inviate tutte le email e tutti sapranno tutto. A partire dall’11 ottobre, nel caso in cui non avessi ricevuto segnalazioni, sarà possibile aprire un ticket di supporto per richiedere le informazioni sulla tua posizione in classifica o sui premi eventualmente vinti

Chi ha vinto un premio fisico dovrà compilare un form dedicato per indicare l’indirizzo di spedizione, mentre i vincitori di buoni digitali – come quelli Volagratis o Amazon – riceveranno direttamente via mail il codice da utilizzare.

Premi dei Tornei (Ticket)

Durante il concorso si sono svolti sei tornei, ognuno con premi esclusivi in palio. Ecco l’elenco dei premi associati a ciascun torneo:

  • Torneo 1 – Musica: 10 Gift Card per Concerti e Spettacoli da 100 €, 3 AirPods Max, 3 cuffie Sony
  • Torneo 2 – Luxury: 1 orologio Tudor, 1 orologio Cartier
  • Torneo 3 – Gaming: 3 PlayStation 5 Pro, 3 Nintendo Switch 2
  • Torneo 4 – Viaggi: 3 Gift Card Vola Gratis da 1.000 €
  • Torneo 5 – Motori: 2 scooter SC125LX
  • Torneo 6 – Tech: 1 MacBook Air, 3 iPhone 16, 3 Google Pixel

Nel corso di ciascun torneo, ogni 100 gemme accumulate era possibile collezionare un ticket associato a quel torneo. Ogni ticket generato aveva un codice unico, consultabile direttamente all’interno dell’app. 

L’estrazione finale, svolta alla presenza del notaio, ha decretato i codici vincenti per ciascun torneo: ogni codice selezionato è stato associato a uno dei premi in palio, determinando così i vincitori.

Premi Classifica delle gemme (Campionato)

Ricordiamo a tutti i partecipanti i premi previsti per la Classifica delle Gemme (Campionato). I primi venti classificati riceveranno i seguenti premi:

  1. Rolex Datejust
  2. Moto Guzzi V7 Stone Special
  3. Gift Card Volagratis da 3.000 € (volo + hotel)
  4. MacBook Pro + iPhone 16
  5. MacBook Pro
  6. Gift Card Volagratis da 1.500 €
  7. iPhone 16
  8. PlayStation 5 Pro
  9. AirPods Max
  10. Google Pixel
  11. Gift Card Volagratis da 500 €
  12. Pixel Tablet
  13. Apple Watch Serie 10
  14. Cuffie Sony WH-1000XM5
  15. Gift Card Volagratis da 300 €
  16. Gift Card per Concerti e Spettacoli da 250 €
  17. Gift Card Volagratis da 200 €
  18. Gift Card Amazon da 150 €
  19. Gift Card Amazon da 100 €
  20. Gift Card Amazon da 50 €

Inoltre, i primi 200 classificati che non hanno già ricevuto la Carta Young nel concorso a premi “The Box” riceveranno anche la Carta YNG fosforescente, che offre fino al 3,6% di cashback sulle spese effettuate.

Carta Young

Se hai vinto la Carta Young, potrai riscattarla entro la fine dell’anno (cioè il 31 dicembre 2025), quando verrà attivata la nuova funzionalità del conto di pagamento. Una volta disponibile, sarà possibile richiedere la carta fisica direttamente dall’app, attivare il conto e iniziare a utilizzarla. 

Il cashback associato alla carta varierà in base al proprio livello di Club: maggiore è il livello, maggiore sarà il cashback. Anche chi non è iscritto a un Club potrà comunque beneficiare di un cashback, seppur in misura ridotta rispetto ai membri attivi. 

Se durante il concorso hai acquistato il token Young per ottenere più gemme ogni lunedì, potrai sfruttare quelle gemme per iscriverti a un Club: così facendo, sbloccherai vantaggi esclusivi e accederai a un cashback potenziato al momento dell’attivazione della carta.Per maggiori informazioni sulla carta, leggi la guida dedicata.

Che la sorte sia con te!

Berachain: una nuova era per la DeFi?

Berachain: una nuova era per la DeFi?

Berachain è una blockchain che implementa un meccanismo di consenso che potrebbe rivoluzionare il mondo della DeFi: il Proof-of-Liquidity (PoL). Cos’è?

Berachain è una blockchain Layer 1 che ha attirato l’attenzione di molti investitori, istituzionali e non, soprattutto grazie al meccanismo di consenso su cui si fonda, inventato dalla rete stessa: il Proof-of-Liquidity. L’idea alla base semplificata all’osso? Trasformare la liquidità da risorsa passiva a motore attivo della sicurezza di rete, riallineando sicurezza e interessi degli utenti finali.

Inoltre, Berachain si distingue dagli altri per la sua estrema flessibilità, dal momento che è in grado di ospitare anche le dapp sviluppate su Ethereum. Ma adesso ci arriviamo. 

Berachain: tra Proof-of-Liquidity e EVM Identical

Per avventurarci nel nostro viaggio alla scoperta del meccanismo di consenso Proof-of-Liquidity (PoL) possiamo iniziare a definirlo come un’evoluzione del più noto Proof-of-Stake (PoS).

Una rete che utilizza il meccanismo di consenso Proof-of-Stake, la sicurezza e la tenuta della rete sono garantite dai validatori, o nodi. Questi bloccano i token – li mettono in staking – e ricevono ricompense in cambio nel momento in cui validano i blocchi. I premi, pertanto, costituiscono un forte incentivo allo staking e contribuiscono a creare un circolo virtuoso che rende la rete sicura. Questo meccanismo, però, possiede un “difetto”: isola i validatori – e il loro potere economico – dall’ecosistema, dunque dalle dapp e dagli user. 

Volendo semplificare, potremmo paragonare (con un po’ di fantasia) una blockchain PoS a un treno a carbone: così come i validatori mettono al sicuro la rete bloccando in staking i propri token, i macchinisti garantiscono il movimento del treno buttando carbone nella fornace. Tuttavia, l’energia sprigionata serve “solo” a far correre il treno. 

Il meccanismo di consenso Proof-of-Liquidity, invece, getta le basi per un sistema in cui l’energia generata dal carbone che brucia muove il treno ma, allo stesso tempo, illumina le carrozze, scalda l’acqua dei bagni, aziona il movimento dei finestrini e via dicendo. 

Come? Grazie a un modello a due token che coinvolge validatori, dapp e community: $BERA, per la sicurezza della chain e per i costi di transazione (gas fee), e $BGT, un token di governance utilizzato anche per le ricompense. Quest’ultimo ha una particolarità: è soulbound – come in World of Warcraft – e non può essere acquistato, venduto o scambiato.

Il ciclo virtuoso del PoL

Da un lato, i validatori mettono in stake $BERA per garantire la sicurezza della chain e ricevono in compenso $BGT; dall’altro gli utenti, tramite dapp come i DEX, forniscono liquidità alle pool e guadagnano in cambio dei LP-token (Liquidity Provider Token), cioè dei “token-ricevuta” che certificano proprio questa azione e consentono il riscatto futuro della liquidità. Questi LP-token hanno un’utilità: possono essere messi in stake nelle Reward Vault, cioè smart contract che, con lo staking, premiano l’utente con $BGT

Ma da dove arrivano questi token $BGT? 

Dai validatori che, come abbiamo spiegato poco fa, li ricevono come ricompensa per lo staking di $BERA e grazie alla PoL hanno il dovere di retrocederne la gran parte agli utenti che hanno messo in staking gli LP token nelle reward vault. I validatori, poi, sono motivati a indirizzare $BGT alle Reward Vault dalle dapp stesse grazie ad un mercato di  incentivi sotto forma di altri token, stablecoin o altro offerti da parte dei protocolli per incrementare la porzione di $BGT per i propri utenti finali (liquidity providers).  

Quindi, gli utenti delegano ai validatori i token $BGT, ottenuti bloccando i LP-token nelle Reward Vault, e li “boostano”, ricevendo una parte degli incentivi che abbiamo menzionato sopra – un validatore viene boostato quando, ricevendo più $BGT dagli utenti, aumenta la quantità di $BGT che può indirizzare alle Reward Vault. Nonostante l’utilità che genera valore implicito, un $BGT può sempre essere scambiato per un $BERA con un ratio 1:1.

Il cerchio è chiuso: validatori, dapp e utenti collaborano in un ecosistema che si autoalimenta e premia ogni componente per il suo lavoro. Naturalmente, si tratta della punta dell’iceberg: se vuoi approfondire, abbiamo scritto un articolo di Academy specifico su Berachain e sul Proof-of-Liquidity. 

EVM Identical 

EVM sta per Ethereum Virtual Machine e, se paragonassimo Ethereum a un mega computer globale, sarebbe il suo sistema operativo, cioè l’architettura tecnologica decentralizzata necessaria all’esecuzione di smart contract e transazioni. 

Berachain, col suo EVM Identical, ha riprodotto una copia esatta dell’EVM sulla sua chain. Detto in un altro modo, significa che Berachain è una blockchain compatibile al 100% con l’EVM di Ethereum. Le conseguenze si possono intuire: l’enorme numero di sviluppatori che lavorano su Ethereum potrebbe agilmente “spostarsi” su Berachain senza notare differenze. 

La strategia è interessante: Berachain costruisce un meccanismo di consenso potenzialmente rivoluzionario e dice ai programmatori di tutto il mondo: “Eilà, programmate su Ethereum ma vi incuriosisce il nostro PoL? No problem, abbiamo creato un ambiente di esecuzione totalmente identico a quello a cui siete abituati, che si aggiorna in contemporanea con Ethereum”. Infatti, a marzo 2025 (a un mese dal lancio), Berachain aveva già raccolto quasi 3 miliardi di dollari in TVL.  

Berachain: team e fundraising 

Sul team non si sa molto, perché i suoi componenti hanno deciso di rimanere anonimi. I 3 co-fondatori si sono, da sempre, presentati al grande pubblico sotto i pseudonimi di Smokey the Bear, Homme the Bear e Papa Bear

Questa scelta, però, è limitata al pubblico mentre la situazione è completamente diversa se analizzata attraverso una lente più istituzionale. 

Tuttavia, questo anonimato pubblico contrasta nettamente con la solida fiducia che questo progetto ha guadagnato nel mondo istituzionale, come dimostrano i 100 milioni di dollari raccolti ad aprile 2024 durante un founding round di Serie B.

A questa stagione di foundrising hanno partecipato alcuni dei fondi di investimento più importanti al mondo, attivi anche nel contesto della finanza tradizionale. I nomi più altisonanti sono sicuramente Brevan Howard Digital, il braccio crypto di un colosso da più di 20 miliardi di dollari di asset in gestione. A questi si affiancano Venture Capital specializzati nel Web3 come Framework Ventures, che vanta un portafoglio in cui figurano progetti come Aave (AAVE) e Chainlink (LINK) e Polychain Capital.

C’è un po’ di Italia in Berachain

Chiudiamo condividendo con voi un’informazione che ci rende piuttosto orgogliosi: c’è un (bel) po’ d’Italia all’interno di Berachain! Il suo headquarter europeo è a Milano, ed ha un team che collabora nelle operazioni di ricerca e sviluppo.  
E magari è stata proprio questa ad agevolare la recente partnership col Napoli,  sì, la SSC Napoli allenata da Antonio Conte. La collaborazione, in realtà, non è direttamente con Berachain ma con KDA3, una piattaforma che, per usare le loro parole, “sviluppa soluzioni digitali sportive innovative”, costruita su Berachain, la quale ha investito direttamente in KDA3 nel 2025”. Inoltre, KDA3 è in partnership anche con la Federazione canadese di basket e lancerà altre partnership nei prossimi mesi con altri club internazionali.

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Vitalik Buterin: il manifesto della società futura

Vitalik Buterin: il manifesto della società futura

Vitalik Buterin ha pubblicato un articolo in cui spiega l’importanza di un futuro fondato su una tecnologia aperta e verificabile. Vediamo i dettagli

Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, ha pubblicato un articolo molto interessante in cui argomenta la seguente tesi: la società del futuro, affinchè sia utopica e non distopica, dovrà fondarsi su una tecnologia aperta e verificabile. Nel testo, con fonti a supporto, l’autore dimostra l’importanza di questi valori nei principali ambiti della vita quotidiana e conclude con una risposta pragmatica. Vediamo insieme di che si tratta.  

Vitalik Buterin: “L’importanza dell’apertura e della verificabilità a ogni livello della tecnologia”

È il titolo dell’articolo e, allo stesso tempo, la sua tesi – originale: “The importance of full-stack openness and verifiability”. Il testo comincia con una frase ad effetto che rappresenta anche il punto di partenza del discorso: “the internet has become real life”. 

Sostanzialmente, con questa affermazione, Vitalik riassume tutto il processo di digitalizzazione che sta rivoluzionando le nostre vite: conversazioni private, finanza e sanità, una volta dipendenti da carta, penna e calcolatrici, adesso sono totalmente digitalizzate. Per estensione, continua Vitalik, è ragionevole pensare che un’evoluzione simile colpirà tutti gli ambiti della nostra esistenza

È un trend che non può essere bloccato perché i benefici sono troppo grandi

Questo è il secondo punto: la rivoluzione sta avvenendo ed è impossibile fermarla e, in un mondo così competitivo, le “civiltà” che restano indietro rischiano di essere dominate da quelle che, al contrario, si adattano e governano il cambiamento. Infatti, chi ha tratto i maggiori benefici da questi trent’anni di rivoluzione tecnologica è chi produce le tecnologie, non chi le utilizza”.   

Il tema, qui, è relativo anche alla proprietà della tecnologia, nel senso che il dominio esclusivo su un software consente al proprietario di fare il bello e il cattivo tempo. Un esempio calzante e attuale possiamo identificarlo in Starlink, la società di Elon Musk che fornisce la copertura internet su scala globale tramite i satelliti.

In particolare, nella guerra tra Russia e Ucraina, Musk ha messo a disposizione la sua flotta di satelliti all’esercito di Kyiv per potersi difendere dagli attacchi russi che, in precedenza, avevano messo KO le infrastrutture ucraine. Allo stesso tempo, però, ha rifiutato di estendere la disponibilità di Starlink ai territori dell’Ucraina occupati dalla Russia, come la Crimea, annullando la possibilità di contrattacchi in quelle aree e influenzando le sorti del conflitto.  

Questa società del futuro dovrebbe basarsi sulla trustlessness

È il terzo punto. Vitalik, in questo modo, intende porre l’attenzione su un argomento spinoso. Infatti, le soluzioni per i problemi che abbiamo appena esposto – e qui torniamo alla tesi dell’autore – le fornirebbe una tecnologia fondata su due caratteristiche interconnesse: l’apertura “sincera, cioè priva di tornaconti personali, e la verificabilità. Ciò dovrebbe riguardare tutti i livelli: hardware, software e bio (nel caso di interfacce cervello-macchina come Neuralink).

Con questa dichiarazione, Vitalik fa riferimento al fatto che la tecnologia debba essere controllabileverifiable – da parte di ogni singola entità, dagli user singoli alle istituzioni, in quanto trasparente e open source al 100% openness. Solo in questo modo è possibile creare una società veramente democratica, spinta verso il benessere dall’interesse collettivo.

Senza le pressioni dei proprietari che, legittimamente, ricercano il profitto e proteggono i loro interessi col segreto industriale, l’openness può essere un driver di innovazione: un codice totalmente pubblico e replicabilelicense free – stimola la partecipazione e la collaborazione, favorendo il raggiungimento del bene comune, cioè il perfezionamento del prodotto o la creazione di qualcosa di nuovo, partendo da ciò che già esiste. La storia è piena di esempi a conferma: dal sistema operativo Linux alla finanza decentralizzata.  

Inoltre, continua Vitalik, la tecnologia dovrebbe essere così aperta e verificabile da non richiedere la supervisione di entità terze: il valore risiede nella trustlessness, cioè nell’assenza del bisogno di fiducia. Qui arriva la parte “spinosa”: nel momento in cui si verificasse un problema, come un bug, la trustlessness verrebbe minata per sempre e si tornerebbe al vecchio “questo l’ha creato lui, quindi mi fido”. Per quale motivo?

Facciamo un esempio: Bitcoin possiede un capitale di fiducia altissimo perché, riassumendo, il meccanismo di consenso Proof-of-Work e la sua infrastruttura, aperta e verificabile, lo rendono immutabile e trustless: gli user non hanno bisogno di terze parti che vigilino perché conoscono il funzionamento del protocollo. Il valore, dunque, è giustificato da questi sottostanti, oltre che dalla legge della domanda e dell’offerta

Però, se si scoprisse un bug critico nel codice o un attacco di alto livello (come il 51%), crollerebbe tutto: verrebbe meno la fiducia di cui parlavamo prima e, molto probabilmente, il suo valore scenderebbe a zero. Certo, orde di programmatori potrebbero mettersi all’opera per risolvere e anche rinforzare il protocollo, ma la sua reputazione verrebbe compromessa per sempre. 

Come si applica questo paradigma nella vita quotidiana?

L’importanza dell’apertura e della verificabilità nella sanità

Vitalik comincia la sua analisi utilizzando come esempio la recente pandemia da Covid-19. Sostanzialmente, riprende il punto precedente relativo alla differenza di posizione tra chi produce le tecnologie e chi invece le utilizza. Tale disparità si è manifestata appieno nel caso dei vaccini: le nazioni più ricche, con più strumenti a disposizione per produrre il farmaco, hanno dato avvio alle campagne di vaccinazione con due anni di anticipo rispetto alle nazioni più povere. 

Tocca anche la questione della fiducia, spiegando come la strategia comunicativa adottata dalle istituzioni, molto opaca e fondata sulla narrazione del “vaccino completamente sicuro”, abbia generato l’effetto opposto: gli effetti collaterali esistevano – come esistono per ogni farmaco – e la gente se n’è accorta. La fiducia è stata tradita e il tradimento ha dato avvio a una diffidenza diffusa che “si è trasformata in qualcosa che sembra un rifiuto di mezzo secolo di scienza”. 

Infine, approfondisce il discorso sulla medicina del futuro, che sarà sempre più personalizzata e basata sui dati: se le infrastrutture che raccolgono e processano i big data sono private, i proprietari hanno il dominio totale delle informazioni e, in sintesi, possono farci ciò che vogliono. Così il potere e il beneficio economico, spiega Vitalik, si concentrerebbero nelle mani di pochissimi soggetti. 

Le soluzioni

L’autore dell’articolo menziona PopVax, un’azienda che sviluppa vaccini e terapie finanziata dallo stesso Buterin tramite il fondo Balvi. Questi sieri sono prodotti con processi fondati, appunto, sull’openness: i costi si riducono e, con essi, la disuguaglianza di accesso tra le varie nazioni, mentre la trasparenza – senza brevetti – rende più semplice verificarne la sicurezza e l’efficacia.

Sul tema della raccolta dati, invece immagina un mondo in cui ognuno indossa un’attrezzatura per il monitoraggio della salute personale attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che sia ovviamente open-source e ispezionabile solo dal singolo individuo. 

L’importanza dell’apertura e della verificabilità nella tecnologia digitale personale e commerciale

In questa sezione, Vitalik elenca un paio di situazioni tipiche della vita quotidiana in cui ci troviamo a dover utilizzare la nostra identità per confermare operazioni di varia natura: firma di documenti e pagamenti. Affinchè queste operazioni possano essere eseguite, prosegue, c’è bisogno di software e hardware che conservino e possano processare i dati personali. E se venissero hackerati? 

Le soluzioni 

Anche qui, apertura e verificabilità avrebbero un ruolo importante nella riduzione dei rischi: un sistema totalmente aperto e verificabile consentirebbe un’ispezione completa volta a individuare e risolvere le vulnerabilità a monte: bug, backdoor ma anche firmware obsoleti e difetti nei componenti fisici. Naturalmente, non mancano i riferimenti a Ethereum e alla blockchain in generale. 

L’importanza dell’apertura e della verificabilità nella tecnologia civica digitale

Forse la parte più interessante dell’articolo. Qui, Vitalik parla della vita civica dei cittadini, dunque della loro appartenenza al sistema democratico, e delle alternative che alcuni intellettuali stanno studiando per migliorarla. Citando alcuni studi, tra cui quello di Audrey Tang sul potenziamento delle comunità open-source, Vitalik evidenzia un tratto comune: tutte le ipotesi proposte prevedono una forte partecipazione popolare. È quindi necessario implementare delle soluzioni digitali attraverso cui gestire una tale quantità di informazioni. 

Prima di tutto, però, è necessario risolvere dei problemi. Prendiamo ad esempio il voto elettronico: lo scetticismo, giustamente, è motivato dal fatto che il software deputato al conteggio dei voti è una “scatola nera”, nel senso che il pubblico non ha modo di esaminare la correttezza degli scrutini – come abbiamo ricordato sopra, le aziende hanno tutto l’interesse del mondo nel proteggere i propri prodotti col segreto industriale. Inoltre, chi garantisce che il risultato finale non venga manipolato? 

Le soluzioni  

L’apertura e la verificabilità, argomenta Vitalik, rendono i meccanismi di voto totalmente trasparenti e ispezionabili da parte dei cittadini e delle autorità: non c’è nessuna scatola nera perché non c’è nessun interesse commerciale in ballo. È la pura esecuzione delle funzioni democratiche, libera da scopi particolari finalizzati al profitto personale. Le DAO, ad esempio, ne hanno già dimostrato la fattibilità.  

Il fondatore di Ethereum, in questo caso, aggiunge un’altra variabile all’equazione: la conoscenza condivisa della sicurezza. In breve, questa caratteristica fa riferimento al fatto che tutti devono essere consapevoli dell’affidabilità di quel dato sistema. Per comprendere bene questo punto, immagina cosa potrebbe succedere se i cittadini di Roma, al termine del conteggio dei voti, non si fidassero del software utilizzato dai cittadini di Milano.

Il risultato: una società retro-futuristica 

Non poteva mancare lo spunto sognatore e sci-fi tipico di Vitalik Buterin. L’articolo, appunto, si conclude con un “what if”, cioè con l’immaginazione di uno scenario in cui la tesi dell’autore si realizza: “Se riuscissimo a raggiungere questa visione”, scrive Vitalik, “un modo per capire il mondo che otterremmo è che si tratterebbe di una sorta di retro-futurismo: da un lato, godremmo dei benefici di tecnologie molto più potenti che ci permetterebbero di migliorare la nostra salute, organizzarci in modi molto più efficienti e resilienti e proteggerci dalle minacce. Dall’altro lato, avremmo un mondo che riporterebbe in vita proprietà che erano una seconda natura per tutti nel 1900”. Cosa intende con quest’ultima frase?

Vitalik si sta riferendo al concetto filosofico di Seconda Natura, che rappresenta l’insieme di abitudini, pratiche, costumi e oggetti artificiali – cioè gli elementi culturali – che si acquisiscono attraverso l’esperienza o l’educazione e di cui si ha padronanza assoluta. In parole semplici, è un modo complesso per riassumere tutte quelle attività che impariamo vivendo e che diventano parte integrante di noi stessi
Respirare, mangiare, bere e dormire sono attività innate, quindi della Prima Natura, che sapremmo eseguire anche se nessuno ce lo insegnasse; parlare in italiano, scrivere e andare in bicicletta, dall’altro lato, sono pratiche che rientrano nel concetto di Seconda Natura perché le apprendiamo, con l’educazione o con l’esperienza, e le facciamo completamente nostre. 

E cosa c’entra col discorso? È presto detto: nel 1900 la tecnologia – motori, macchine da scrivere e via dicendo – era quasi interamente meccanica e non era previsto alcun software o “componente invisibile” all’occhio nudo. Quindi, nel caso di difetti o malfunzionamenti, era possibile aprire e ispezionare – suona familiare? – i meccanismi per individuare i problemi. 

Le conseguenze? In primo luogo, la comunità era molto più coinvolta nei processi di sviluppo dal momento che chiunque, con un minimo di competenza, poteva smontare, modificare e migliorare. In secondo luogo, la fiducia in un oggetto derivava dalla possibilità di verificare direttamente la sua funzione – nessun codice segreto. 

Per concludere, è questo quello a cui Vitalik Buterin, nel suo articolo (e con la creazione dell’ecosistema di Ethereum), aspira: un mondo in cui si recupera questo senso di piena comprensione e controllo della tecnologia, che è alleata dell’umanità, verificabile da tutti e proprietà di nessuno. È un futuro plausibile? O è solo tanta fantascienza? 

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Young Platform annuncia la sua evoluzione: da crypto exchange a Super App finanziaria, nasce Young Group con l’integrazione di Fleap

Young Platform e Fleap insieme: nasce Young Group

Milano, 19 settembre 2025 – Young Group, l’azienda fintech italiana che ha reso accessibile il mondo delle criptovalute a milioni di utenti, annuncia oggi una trasformazione strategica che la proietterà al centro della finanza digitale europea. 

Durante il Young Group Keynote, tenutosi a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, l’azienda ha svelato la sua evoluzione da crypto exchange a Super App finanziaria: un ecosistema integrato che sarà operativo a partire dai prossimi mesi e offrirà trading su exchange decentralizzati (DEX), prestiti collateralizzati e una nuova carta di debito Visa con cashback fino al 3%. L’evento ha rappresentato il momento di lancio ufficiale del nuovo round di fundraising di Young Group.

La strategia di crescita dell’azienda si basa anche sull’integrazione di realtà innovative, come Fleap, la prima piattaforma CorpTech basata su blockchain autorizzata da CONSOB per la gestione societaria e finanziaria, che rappresenta il primo tassello di un piano di espansione paneuropeo. Fleap, autorizzata come responsabile del registro DLT secondo il Decreto Fintech e certificata ISO27001, è specializzata nella digitalizzazione e tokenizzazione di strumenti finanziari come azioni, obbligazioni e titoli di debito, posizionandosi come leader nell’innovazione CorpTech italiana.

“L‘integrazione con Young Group rappresenta un’opportunità straordinaria per accelerare l’adozione della tokenizzazione nel mercato europeo – ha dichiarato Thomas Iacchetti, CEO e fondatore di Fleap. La nostra expertise nella tokenizzazione di asset reali, combinata con l’infrastruttura di Young, ci permetterà di accelerare l’accesso agli investimenti tokenizzati.

Cinque anni fa, abbiamo reso sicuro e facile conservare Bitcoin, trasformando una tecnologia di nicchia in un’opportunità per tutti – ha aggiunto Andrea Ferrero, co-CEO di Young Group. Oggi, facciamo un ulteriore passo avanti, integrando l’intera economia on-chain nella nostra app.”

L’evoluzione di Young Group mette al centro l’utente con una proposta di valore molto innovativa: gestire l’intera vita finanziaria digitale da un’unica app, semplificando l’accesso agli investimenti più avanzati. 

Per la prima volta, i clienti potranno accedere istantaneamente a milioni di asset attraverso l’integrazione diretta degli exchange decentralizzati, eliminando la complessità di wallet esterni e commissioni multiple. Gli investitori più sofisticati trarranno beneficio dal lancio dei derivati, che oggi rappresentano il 90% dei volumi di scambio a livello globale, sebbene la maggior parte di essi sia ancora concentrata nei mercati offshore. 

L’obiettivo di Young Group è trasferire questi volumi verso mercati onshore. Chi è alla ricerca di rendimenti stabili troverà nei fondi monetari tokenizzati un’alternativa con performance significativamente superiori rispetto ai tradizionali conti di risparmio. Gli appassionati di crypto, invece, potranno massimizzare i propri guadagni grazie a servizi di staking che offrono reward annui fino al 14%. 

La vera innovazione arriverà con il lancio dei prestiti garantiti da Bitcoin: fino a 1 milione di dollari di liquidità immediata, senza dover vendere i propri asset e mantenendo l’esposizione al potenziale rialzo delle criptovalute. Infine, con la carta di debito Young Visa, ogni spesa quotidiana si trasforma in un’opportunità di guadagno, grazie al cashback fino al 3% e ai vantaggi esclusivi riservati ai membri dei Club Young.

L’evento ha visto la partecipazione di importanti esperti del settore quali Nicolas Bertrand (Chairman Young Platform), Davide Leuzzi (Deloitte), Alexandru Stefan Gheban (co-CEO Young Platform), Thomas Iacchetti (CEO Fleap), Giuseppe Perrucci (Azimut), Alessandro Negri Della Torre (Young Group), Alberto Prade (Pedersoli Gattai), e Federico Dettori (Gianni & Origoni). Giorgio Medda (CEO Azimut Holding). “Stiamo creando un ecosistema in cui i nostri utenti possono gestire l’intera loro vita finanziaria”, ha concluso Bertrand.

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The Unbox: cosa si vince in questo Torneo?

The Unbox: cosa si vince in questo Torneo?

The Unbox, il percorso verso la liberazione dalla Box che per anni ha condizionato il tuo modo di concepire la realtà. Cosa si vince?

Il 15 luglio è partito ufficialmente The Unbox, l’inizio del tuo personale viaggio alla scoperta di una realtà pura e autentica, libera dai preconcetti e dai limiti che, per anni, la Box ti ha imposto, influenzando e modellando le tue scelte più importanti. Il nostro compito è supportarti in questo speciale cammino, guidandoti verso lo scardinamento dei dogmi che da sempre hanno plasmato la tua idea di finanza personale. L’obiettivo finale? La tua libertà finanziaria. Diamo un’occhiata ai premi del sesto torneo, che c’è un bel po’ di roba da vedere!

Torneo Tech: 22 settembre – 6 ottobre: l’ultimo sforzo prima della Rivelazione

Vabbè sì, forse il titolo di questa sezione forse ha un tono un po’ troppo profetico, però le circostanze meritano il giusto grado di solennità: siamo giunti allo stadio finale, all’ultimo miglio di questo incredibile percorso cominciato insieme quasi tre mesi fa. Nel mentre siamo andati al mare, ci siamo abbronzati e siamo anche passati dall’estate all’autunno.

In ogni caso, il tema di questo torneo è il Tech: per noi infatti, che abbiamo lo scopo di rendere il più accessibile possibile il mondo delle criptovalute e, in generale, della finanza, l’accesso alla tecnologia è imprescindibile: il divario tecnologico è un problema e deve essere affrontato e combattuto con tutte le forze. Fatte le dovute premesse, ecco la lista dei premi in palio: 

1 MacBook Air  

Il primo della lista è il celebre computer portatile della Apple, il MacBook Air. Alimentato dal chip Apple M4, il MacBook Air che abbiamo selezionato ha una CPU a 10-core, in grado di offrire ottime prestazioni anche in caso di grandi carichi di lavoro, e una GPU a 8-core, per una grafica super fluida. Poi, per quanto riguarda la memoria, questo modello ha 16BG di RAM e 256GB di archiviazione. Insomma, il Mac rimane sempre il Mac, utilissimo tanto per studiare quanto per lavorarci. 

3 iPhone 16

L’iPhone 16 è il secondo dei tre premi che abbiamo scelto, un evergreen che ci sembrava obbligatorio inserire nella lista. Anche qui, poco da dire, parliamo del penultimo modello uscito a settembre 2024, sempre elegante, che fa fare bella figura a chi lo utilizza. E potrebbe essere tuo! 

3 Google Pixel 9a

Non solo iOS, abbiamo spazio anche per gli amanti di Android. Per questo, l’ultimo tra i premi in palio è il Google Pixel 9a, lo smartphone dell’azienda americana uscito ad aprile 2025. Tra le cosa da segnalare, sicuramente la fotocamera, che lo posiziona molto in alto rispetto ai telefoni di pari categoria: doppia fotocamera posteriore, una grandangolare da 48 megapixel e una ultrawide da 13 megapixel. Interessante anche l’integrazione con l’intelligenza artificiale – Gemini ovviamente.

Torneo Motori: 8 settembre – 22 settembre: quant’è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi?

Manca poco, l’estate è quasi finita e questo lungo tragitto sta per terminare. Siamo di fronte al penultimo step, ti sei già messo quattro tappe alle spalle, mollare adesso sarebbe uno spreco assoluto. Proprio per questi motivi c’è da essere allegri, per cui – come diceva il buon Mike Bongiorno – “allegria!!”: ma quant’è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi? Ok, sembra assurdo citare un pezzo iconico dei Lunapop, ma c’è un collegamento coi premi che spettano ai vincitori di questa fase. Spoiler: non è una Vespa 50 Special. Volevamo prenderla ma non è stato possibile per motivi burocratici noiosi e poco interessanti. Ma quindi ‘sti premi?

2 Scooter SC125LX

Progettato dalla storica casa motociclistica italiana Morbidelli, fondata negli anni ‘60 a Pesaro, questo scooter è veramente interessante. A prescindere dall’estetica, molto ben studiata o, per dirla come la dicono loro, “eleganza arricchita dalla tradizione” che “riflette l’illustre patrimonio italiano fuso con un’innovazione all’avanguardia”, parliamo di uno scooter perfetto per l’ambiente metropolitano: compatto, 125cc di cilindrata, 4 tempi, serbatoio da 9,5 litri. Nonostante ciò, riesce comunque a raggiungere una velocità massima di 95 km/h e può sopportare fino a 180 kg di carico. Mica male, ci sfrecceremmo volentieri in giro per Torino.

Beh? Ancora qui? Mentre rifletti dei massimi sistemi come un filosofo greco, altri stanno già accumulando gemme su gemme: qui sotto trovi i premi dei tornei passati, se vuoi farti un’idea di cosa ti sei perso. In ogni caso, ci vediamo fra due settimane per la seconda tappa!

Torneo Viaggi: 25 agosto – 8 settembre: la persona che parte per un viaggio, non è la stessa persona che torna

Sì, siamo molto fissati su questo discorso del viaggio, ma effettivamente The Unbox questo è. Non ci stancheremo mai di ripeterlo, The Unbox rappresenta il cammino, il percorso, il viaggio – appunto – verso la scoperta di un mondo libero dai pregiudizi finanziari che finora hai accettato senza mai mettere in dubbio. Non è colpa tua, sia chiaro. Il punto è che siamo stati cresciuti così e l’importante è prenderne coscienza, proprio come hai fatto con l’esistenza della Box, di cui prima non eri consapevole. Tolta la parte filosofica, passiamo ai premi:

3 GiftCard Volagratis da 1000€

Con la GiftCard di Volagratis hai la possibilità di viaggiare scegliendo autonomamente le date, le modalità e la destinazione. Dovrebbe essere chiaro, ormai, quanto sia importante per noi il discorso della libertà, sia essa di movimento, di espressione o finanziaria – ed ecco perchè adoriamo Bitcoin. Per cui, libertà totale di decidere dove, come, quando e con chi partire. Occorre solo capire quale sarà la tua prossima meta: le millenarie Piramidi di Giza? La città rosa di Petra, scolpita nella roccia? Oppure la maestosa Grande Muraglia Cinese? O magari anche Milano Marittima o Civitanova Marche eh, come preferisci.

Nota importante: ricordati che con questa GiftCard puoi prenotare sia i voli che gli hotel.

Torneo Gaming – dal 12 agosto al 25 agosto: quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare

Siamo giunti a metà del percorso. Ecco i premi in palio:

3 PlayStation 5 Pro 

Serve aggiungere altro? Signore e signori, parliamo di una tra le console più famose e desiderate degli ultimi anni, con quasi 80 milioni di pezzi venduti dal lancio. Da segnalare che si tratta di un modello progettato quasi esclusivamente per i gamer alla ricerca della migliore esperienza di gioco possibile: rispetto alla 5, la versione Pro offre un’esperienza di gioco molto più fluida, in 4k – e potenziale 8k – e ray tracing avanzato, senza influenzare i tempi di caricamento e di rendering.   

3 Nintendo Switch 2

Fresca fresca appena uscita sul mercato, a 8 anni dal lancio della Switch, la Nintendo Switch 2 è l’ideale per l’appassionato che non vuole mai rinunciare al gaming: in viaggio, in vacanza, a pranzo dagli zii o in ufficio – no dai, in ufficio no. Non presenta eccessive differenze rispetto al modello precedente, ma risolve i problemi più fastidiosi. Infatti lo schermo è sensibilmente più grande, il peso è ridotto e il sistema in generale è più potente. Insomma, la Switch 2 non ha rivoluzionato il mondo del gaming e della Nintendo, ma lo ha migliorato, fedele all’aforisma coniato dal famoso scrittore Arthur Bloch “se non è rotto, non aggiustarlo”. 

Torneo Luxury – dal 28 luglio al 11 agosto: è l’ora di iniziare a pensare al tuo futuro

Dalle 14:00 del 28 luglio alle 13:59 dell’11 agosto è live la seconda tappa, che si incentra sulla consapevolezza che è arrivata l’ora. Quale ora? L’ora di cominciare a riflettere seriamente sul tuo futuro, che si baserà in gran parte sulla tua condizione finanziaria. Per questa ragione, i premi scelti hanno a che fare col tempo, in particolare col “qui ed ora” – o hic et nunc, se volessimo darci un tono. Vediamoli insieme: 

1 Orologio Tudor Black Bay Chrono

Poco da dire su un orologio che si presenta da solo: il Tudor Black Bay Chrono presenta una cassa in acciaio da 41 mm con vetro in zaffiro bombato e lunetta fissa realizzata in acciaio 316L. Inoltre, è impermeabile fino a 200m di profondità, nel caso in cui volessi portarlo con te al mare o in piscina. Insomma, parliamo di un top di gamma di casa Tudor che, ricordiamo, è stata fondata da Hans Wilsdorf, padre di Rolex

1 Orologio Cartier Tank Must SolarBeat™

Meno sportivo del primo, questo orologio – in pieno stile Cartier – è di un’eleganza rara. Parliamo della Maison che ha inventato l’orologio da polso maschile così come lo conosciamo, quando nel 1904 venne prodotto il Cartier Santos, in onore di Alberto Santos-Dumont, aviatore amico di Louis Cartier che gli diede l’idea. La linea Tank, inoltre, fa il suo ingresso nel mercato nel 1917 e sì, si chiama Tank perché è ispirata ai carri armati Renault utilizzati durante la Prima Guerra mondiale. Un’ultima cosa: grazie al movimento fotovoltaico SolarBeat™, la batteria dell’orologio si ricarica con la luce solare o artificiale. In questo modo, il Cartier in oggetto può funzionare per circa 16 anni senza bisogno di dover cambiare la batteria.

Torneo Musica – dal 15 luglio al 28 luglio: dove le parole non arrivano, la musica parla

10 GiftCard per Concerti e Spettacoli da 100€

A chi non piace andare al concerto del proprio artista preferito? La musica dal vivo fa tutto un altro effetto e cantare fino a perdere la voce insieme a migliaia di fan è un’esperienza indimenticabile. A proposito, Olly, Salmo e Coez hanno già annunciato date a novembre e dicembre 2025, mentre nel 2026 i primi sono Achille Lauro a marzo e Blanco a maggio. A giugno, invece, i concerti del mitico Caparezza tra Roma e Firenze, e l’instancabile Vasco Rossi, eternamente in tour. Le GiftCard, naturalmente, non si limitano alla musica ma valgono anche per altri eventi culturali.

3 Cuffie Sony WH-1000XM5:

Ottime per ascoltare la musica in qualsiasi situazione, grazie a un sistema di cancellazione del rumore automatico che si adatta ai fattori ambientali supportato, durante le chiamate, dall’intelligenza artificiale. Con queste cuffie potresti immergerti nelle tue canzoni preferite per circa 30 ore senza mai ricaricare e se sei di fretta, ti bastano 3 minuti di carica per avere un’autonomia di 3 ore. Tutto, ovviamente, wireless. 

3 Airpods Max

Poche presentazioni per la linea di cuffie più famosa degli ultimi anni. Con questo nuovo modello la Apple ha deciso di rendere l’esperienza sonora ancora più intensa e coinvolgente: con l’equalizzazione adattiva, i microfoni interni sono in grado di comprendere l’esatta posizione delle tue orecchie e adattare il suono per trasmettere la musica nel miglior modo possibile. Inoltre, nel caso in cui volessi vedere un film o giocare a GTA 6 (quando uscirà), le Airpods Max offrono la funzione di audio spaziale personalizzato con rilevamento dinamico della testa. In due parole, significa che ti mettono al centro del suono, come se fossi lì, nel vivo dell’azione. Incredibile. 

Per tutte le informazioni, visita il sito ufficiale di The Unbox!
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Riunione FED settembre 2025: cos’è successo?

Riunione FED settembre 2025: cos’è successo?

Riunione FED settembre 2025: il FOMC taglia i tassi di interesse di 25 punti base (pbs). Quali sono le motivazioni? Come hanno reagito i mercati?

Si è appena conclusa la riunione della FED del 17 settembre 2025 in cui il Presidente Jerome Powell ha comunicato la decisione del FOMC sui tassi di interesse. Come previsto, il Comitato ha scelto di tagliare i tassi di 25 pbs, nel range tra il 4% e il 4,25%.

Riunione FED settembre 2025: come da previsione, il FOMC taglia i tassi

Al termine della sua riunione del 17 settembre 2025, il Federal Open Market Committee (FOMC) ha annunciato la sua attesa decisione sulla politica monetaria statunitense. Il comitato guidato da Jerome Powell ha optato per tagliare i tassi di interesse di 25 pbs, nel range tra il 4% e il 4,25%, come previsto.

Le motivazioni

Nel comunicato ufficiale, la Federal Reserve ha dipinto il quadro della situazione attuale affermando che, in un contesto in cui sia l’inflazione che la disoccupazione crescono, contenere la seconda è diventato la priorità – rimarcando, sostanzialmente, quanto detto a Jackson Hole.  

Di conseguenza, continua Powell, il FOMC ha optato per il taglio dei tassi di interesse, per stimolare l’economia e favorire il mercato del lavoro. Nonostante questo cambio di rotta, conclude, la FED rimane concentrata su entrambi gli obiettivi: massima occupazione e inflazione contenuta intorno al 2%.

Nella conferenza stampa, Jerome Powell ha sostanzialmente rimarcato i punti toccati nel comunicato ufficiale: “con l’aumento dei rischi al ribasso per l’occupazione, l’equilibrio dei rischi si è spostato. Di conseguenza, abbiamo ritenuto appropriato, in questa riunione, compiere un ulteriore passo verso una posizione di politica più neutrale”. 

Il Presidente Powell, nel suo discorso, ha poi parlato dell’effetto inflattivo dei dazi doganali, suggerendo che il rialzo dei prezzi potrebbe essere uno shock di breve termine, anche se è possibile che ciò si traduca in un rincaro permanente. Qualora si verificasse il secondo scenario, continua,”il nostro compito è garantire che un aumento una tantum del livello dei prezzi non si trasformi in un problema di inflazione persistente”.

Sarà, quindi, importante monitorare l’andamento dell’inflazione e dell’occupazione per cercare di anticipare l’esito delle prossime due riunioni, previste per ottobre e dicembre – in molti danno per certo un ulteriore taglio, ma c’è anche chi ne prevede due su due. 

Come si sono mossi i mercati

L’esito di questa riunione, come è noto, era ampiamente previsto e i mercati hanno reagito in modo disordinato e confuso – ma non troppo – all’annuncio ufficiale del 17 settembre: un taglio di 50 punti base avrebbe realmente agitato i mercati. Entriamo un po’ più nel dettaglio.

Partendo dalle borse americane, il Nasdaq 100 ha chiuso in negativo dello 0,2%, recuperando dopo una perdita dell’1,28% iniziata con l’annuncio del taglio. L’S&P500, invece, ha chiuso sostanzialmente invariato, mettendo a segno un +0,1%. Montagne russe per l’indice che rappresenta l’andamento dei 30 titoli più importanti del mercato USA, il Dow Jones: dopo aver guadagnato più dell’1% nelle cinque ore successive al FOMC, registrando l’All Time High, l’indice ha perso l’1,20% circa in un’ora, per poi assestarsi a metà, concludendo la seduta con un +0,57%.

Passando ai mercati europei, la situazione, al momento della scrittura, è abbastanza positiva: Londra guadagna lo 0,2%, mentre Milano è su dello 0,7%. Il secondo posto se lo prende Parigi, con un +1,15%, mentre sul primo gradino del podio, per il momento, si parla tedesco, con Francoforte che mette a segno un importante +1,3%. Va detto, però, che i listini appena menzionati, più che guadagnare, stanno recuperando dalle forti perdite di inizio settimana: il DAX di Francoforte, ad esempio, tra lunedì e martedì aveva perso più del 2,3%.

Comportamento molto confuso anche per il DXY, che misura l’andamento del dollaro USA contro le sei principali valute del mondo: dopo aver perso lo 0,65% nelle ore immediatamente successive alla conferenza di Powell, rimbalza come una molla, assorbe la perdita e guadagna lo 0,5% durante la notte, per poi scendere nuovamente e tornare, al momento in cui scriviamo, al livello pre-FOMC – 1€ = 1,183$.     

Come ha reagito il mercato crypto?

Bene, ma niente di eccezionale: come abbiamo più volte sottolineato, l’esito era abbastanza scontato e, probabilmente, già prezzato nei giorni scorsi, dal momento che Bitcoin, da inizio settembre, è cresciuto dell’8,5% – dai 107.200$ 116.400$. Ad ogni modo, nel momento immediatamente successivo all’annuncio, BTC ha reagito malino, perdendo l’1,2%, per poi recuperare: a meno di 24 ore dal FOMC, viaggia sui 117.300$ (+0,7%). 

Stesso comportamento per Ethereum, che in un primo momento cala di prezzo per poi rimbalzare e avventurarsi in territorio positivo: inizialmente perde quasi il 3%, toccando i 4,370$, ma poi ETH torna a spingere verso l’alto, compensando il calo e lanciandosi verso 4.600$. In definitiva, al momento in cui scriviamo, si trova a +1,5% rispetto al pre-FOMC.

Prossime riunioni della FED: taglio dei tassi all’orizzonte?

L’opinione condivisa è quella che vede almeno un taglio dei tassi di interesse nelle prossime riunioni di ottobre e dicembre, anche a causa delle pressioni del presidente degli Stati Uniti. In passato, infatti, Donald Trump ha criticato più volte il Presidente della FED per la sua resistenza al taglio dei tassi, arrivando a soprannominarlo Jerome Too Late Powell
Inoltre, il trumpianissimo Stephen Miran, nuovo membro del Board della FED subentrato a causa delle dimissioni dell’ex governatrice democratica Adriana Kugler, è stato ufficialmente confermato dal Senato – Trump, infatti, l’aveva nominato ma la procedura vuole che l’ultima parola spetti, appunto, al Senato. Miran, oltre ad essere un forte sostenitore di Bitcoin, è anche convinto della necessità di abbassare il costo del denaro: è stato l’unico tra i membri del FOMC, a votare per il taglio di 50 punti base.

Il FedWatch Tool, a 41 giorni dalla prossima riunione, stima un taglio di 25 pbs all’89,8%, mentre il No Change è dato al 10,2%.

L’appuntamento è fra un mese abbondante, per il FOMC del 28-29 ottobre: entra nel nostro gruppo Telegram o iscriviti a Young Platform e tieniti informato sulle notizie rilevanti che muovono i mercati!

Oracle, azioni su del 43%: cos’è successo?

oracle

Oracle, azioni impazzite: salgono del 43% arrivando a toccare i 346$, il prezzo più alto di sempre. Cosa ha innescato il rialzo?

Le azioni Oracle, nella seduta di mercoledì 10 settembre, hanno lasciato tutto il mondo a bocca aperta a causa di un rialzo definito “storico”: in poche ore, il prezzo per azione è passato da 241$ a quasi 346$, con un guadagno superiore al 40%. I motivi dietro questa impennata sono da ricercare soprattutto nel nuovo contratto fra Oracle stessa e OpenAI, la nota azienda leader nell’intelligenza artificiale. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. 

Oracle, azioni e il contratto da 300 miliardi di dollari con OpenAI (ma non solo)

Andiamo subito al punto: alla base della crescita improvvisa delle azioni Oracle c’è un contratto di dimensioni enormi stipulato con OpenAI, l’azienda proprietaria di ChatGPT  guidata da Sam Altman. Secondo il Wall Street Journal, testata autrice dello scoop, OpenAI avrebbe firmato un contratto con Oracle per l’acquisto di 300 miliardi di potenza di calcolo in cinque anni – la bellezza di 60 miliardi all’anno – a partire dal 2027.

In altre parole, questo significa che OpenAI e Oracle si sono messe d’accordo affinché la prima società possa avere accesso al computing power fornito dalla seconda: ciò equivale a circa 4,5 gigawatt di energia elettrica necessaria a far lavorare i data center per addestrare l’IA e per portare avanti il processo innovativo – cioè ricerca e sviluppo. Oracle, inoltre, avrebbe chiuso altri contratti multimiliardari con xAI, proprietaria di Grok, e Meta Platforms

In ogni caso, questa serie di notizie ha messo gli investitori in FOMO totale e le azioni di Oracle sono schizzate alle stelle: come abbiamo anticipato, in poco più di due ore l’azienda fondata da Larry Ellison ha guadagnato il 43%, la sua market cap è cresciuta di 270 miliardi raggiungendo i 943 miliardi, e il valore delle sue azioni è salito di più di 100$, passando da 241$ a 346$. In tutto questo caos, il patrimonio di Ellison, che detiene ancora più del 40% della società che ha fondato, è aumentato di oltre 100 miliardi: improvvisamente si gioca il primo posto nella classifica dell’uomo più ricco del mondo con Elon Musk.

Poco più tardi, come è naturale quando si verificano rialzi simili, c’è stato un ritracciamento che ha portato il valore delle azioni a quota 328$ – una crescita finale del 36%. Al momento in cui scriviamo, Oracle si aggira sui 319$.  

Concludiamo con qualche dubbio 

L’operazione tra Oracle e OpenAI, secondo il Wall Street Journal, è una scommessa rischiosa per almeno tre motivi. 

In primo luogo, viene da chiedersi come farà l’azienda madre di ChatGPT a pagare la mostruosa cifra di 60 miliardi di dollari all’anno, dal momento che a giugno ha dichiarato di aver guadagnato “solo” 10 miliardi nei precedenti dodici mesi – in gergo, l’annual recurring revenue (ARR). 

In secondo luogo, Oracle deve costruire il data center e, molto probabilmente, si indebiterà chiedendo prestiti per produrre i chip e l’infrastruttura necessari. Dunque Oracle sta legando una grandissima parte dei suoi guadagni futuri ad un solo cliente, ovvero OpenAI – tradendo una delle regole fondamentali degli investimenti, la diversificazione. Per comprendere il peso di questo fattore, tornare alla prima domanda. 

Infine, si parla spesso della AI Bubble. Ci sono pareri contrastanti in merito, tra chi pensa che il mercato collasserà, come nel caso della bolla delle DotCom, e chi invece dice che la bolla non esiste – questo contratto da 300 miliardi sembrerebbe dar ragione ai secondi. Ma se questa fantomatica bolla esistesse e, a un certo punto, esplodesse


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Inflazione USA: il dato del CPI oggi

Inflazione USA: il dato del CPI di oggi

È appena uscito il Consumer Price Index (CPI), il dato utilizzato per stimare l’inflazione negli Stati Uniti d’America.

È appena uscito il Consumer Price Index (CPI), il dato utilizzato per stimare l’inflazione negli Stati Uniti d’America. Il destino dei mercati passa dall’inflazione USA e, quindi, dal dato del Consumer Price Index (CPI) pubblicato oggi. In questo articolo, scopriremo cos’è il CPI, perché è importante e analizzeremo gli ultimi dati disponibili.

CPI significato

Tecnicamente, il CPI (Consumer Price Index), o Indice dei Prezzi al Consumo, è un indicatore economico fondamentale che misura quanto sono cambiati i prezzi di beni e servizi che compriamo quotidianamente. In altre parole, il CPI ci dice quanto costa oggi vivere rispetto al passato. 

Il CPI si calcola raccogliendo i dati sui prezzi di un “paniere” rappresentativo di beni e servizi che i consumatori solitamente acquistano. Questo paniere include una varietà di prodotti, come cibo, abbigliamento, alloggio, trasporti, istruzione, assistenza sanitaria e altri beni e servizi comuni. Il Bureau of Labor Statistics (BLS) degli Stati Uniti raccoglie ogni mese i prezzi in 75 aree urbane e li confronta con quelli del periodo precedente.

Perché è importante?

Il CPI è utilizzato per misurare l’inflazione, cioè quanto aumenta il costo della vita. Se il CPI sale, significa che i prezzi stanno aumentando e che, in media, si deve spendere di più per vivere come si faceva prima.

Bitcoin e CPI: come sono legati?

Quando più di un mese fa (30-31 luglio) la FED ha comunicato il mantenimento dei tassi ai livelli di giugno, il prezzo di Bitcoin non ha reagito in modo così netto, perché la decisione era ampiamente prevista. Infatti, il Presidente Jerome Powell ci ha ormai abituato all’atteggiamento cauto definito “wait and see”: “la FED continuerà a monitorare i dati nel rispetto del perseguimento del doppio mandato, cioè occupazione alta e bassa inflazione”. 

Nelle ultime due settimane, però, qualcosa è cambiato: nel suo discorso a Jackson Hole, Jerome Powell ha lasciato intendere che la FED, nelle valutazioni relative alla politica monetaria, darà priorità al contenimento del tasso di disoccupazione piuttosto che al mantenimento della stabilità dei prezzi. 

In questo contesto, l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) diventa uno strumento essenziale per comprendere l’andamento dell’inflazione e cercare di prevedere il comportamento della banca centrale americana: un CPI stabile o in diminuzione, infatti, potrebbe alzare notevolmente le probabilità – già elevate – di un taglio dei tassi al FOMC del 16-17 settembre. 

L’ultima volta che è successo

L’ultimo CPI di agosto era più basso delle previsioni e invariato rispetto al CPI di luglio, ma i mercati stavano già scontando un Producer Price Index (PPI) mensile particolarmente negativo: i dati mostravano un rialzo dello 0,7% dei prezzi di produzione contro una previsione – sensibilmente più bassa – dello 0,2%. Ciò avrebbe provocato un sell-off che ha portato Bitcoin a perdere più del 10% in una settimana, scendendo a quota 111.000$. 

Nell’ultima settimana, però, Bitcoin ha recuperato terreno (+5% e oltre), passando dai 108.200$ agli attuali 114.000$, sotto la spinta di alcuni eventi positivi. Il più importante, che potrebbe essere la causa del pump del 10 settembre (+2,8% in un giorno), è proprio l’uscita dei dati relativi PPI mensile: -0,1% contro il +0,7% previsto. 

Il motivo dietro queste correlazioni è semplice: il PPI è spesso un indicatore che anticipa il CPI – quindi l’inflazione – poiché i rincari sulla produzione, spesso, vengono trasferiti sul prezzo finale di vendita, dunque sul consumatore. Per converso, un PPI come quello del 10 settembre potrebbe preannunciare un calo dell’inflazione e, di conseguenza, contribuire ad alzare le probabilità del taglio dei tassi da parte del FOMC. E i mercati reagiscono positivamente. Come è andata col CPI di settembre?

Analisi dei dati CPI di settembre 2025

L’11 settembre 2025, il BLS ha pubblicato i dati CPI di agosto a 2025. Secondo il rapporto, il CPI mensile (MoM) è aumentato dello 0,4% rispetto al mese precedente, così come il CPI anno su anno (YoY), in crescita del 2,9%. Questo dato è abbastanza negativo, poiché l’inflazione anno su anno non accenna a diminuire e si allontana sempre di più al target imposto dalla FED, cioè il 2%. Naturalmente, più il target è vicino, più è probabile un futuro taglio dei tassi di interesse.

Cosa significano questi numeri?

Il fatto che il CPI sia aumentato dello 0,4% mese su mese e del 2,9% anno su anno, significa che l’inflazione è in crescita. Tuttavia, quanto accaduto è in linea con le aspettative e conferma le stime: gli analisti si aspettavano un CPI MoM più basso dello 0,1%, mentre avevano previsto un CPI YoY proprio al 2,9% . Resta ancora da capire cosa deciderà la FED riguardo ai tassi di interesse durante la riunione del prossimo FOMC (17-18 settembre).

Dati storici del CPI nel 2025

Ecco com’è andato il CPI nei primi mesi del 2025:

Settembre 2025: 2,9% (previsto 2,9%)
Agosto 2025: 2,7% (previsto 2,7%)
Luglio 2025: 2,7% (previsto 2,7%)
Giugno 2025: 2,4% (previsto 2,5%)
Maggio 2025: 2,3% (previsto 2,4%)
Aprile 2025: 2,4% (previsto 2,5%)
Marzo 2025: 2,8% (previsto 2,9%)
Febbraio 2025: 3% (previsto 2,9%)
Gennaio 2025: 2,9% (previsto 2,9%)

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Riunione BCE settembre 2025: i risultati

Riunione BCE settembre 2025: i risultati

La BCE si è riunita l’11 settembre per decidere le politiche monetarie dell’Eurozona: cosa è successo ai tassi di interesse? Qui i risultati

La riunione della Banca Centrale Europea di giovedì 11 settembre 2025 ha visto i membri del Consiglio Direttivo riunirsi per discutere, tra le altre cose, in merito alle politiche monetarie dell’Eurozona. Sul tavolo, le decisioni relative al taglio dei tassi di interesse, complicate dai recenti annunci di Donald Trump sui dazi. Quali sono i risultati?

Riunione della BCE: qual è il contesto economico?

La sesta riunione della BCE nel 2025 è avvenuta in uno scenario economico profondamente delicato e complicato dai recenti negoziati sui dazi annunciati da Donald Trump nei confronti dell’Unione Europea: i mercati sono in una fase abbastanza stabile ma condizionata dall’incertezza economica. I temi principali hanno riguardato soprattutto la crescita economica, fortemente condizionata dalle tariffe doganali, e l’inflazione, al 2% secondo l’ultima rilevazione. Vediamo nel dettaglio cosa si è deciso.

La BCE mantiene invariati i tassi di interesse

Giovedì 11 settembre, Francoforte. Il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha comunicato la sua decisione in materia di politica monetaria per l’area euro. Come atteso dalla maggioranza degli analisti, la BCE ha deciso di mantenere invariati i suoi tre tassi di interesse chiave. Di conseguenza, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali resta stabile al 2.15%, così come il tasso sulla marginal lending facility al 2.40% e il tasso sui depositi presso la banca centrale al 2%.

Le motivazioni dietro la scelta

La BCE ha spiegato che la decisione è stata guidata dal fatto che il processo di disinflazione è in linea con le aspettative: come abbiamo anticipato, l’ultima rilevazione ha mostrato un’inflazione nell’area euro attestarsi al 2%, in linea con gli obiettivi fissati dal Consiglio direttivo. L’economia dell’Eurozona ha mostrato resilienza nei confronti dei recenti shock che hanno colpito il mercato globale, anche se l’outlook futuro è ovviamente peggiorato proprio a causa della guerra commerciale e dei dazi

Prospettive Future:

Mantenere i tassi di interesse a un livello basso è una misura di politica economica espansiva che ha l’obiettivo di sostenere la crescita riducendo il costo del denaro: le imprese possono chiedere prestiti più facilmente, producono più ricchezza e l’economia ne beneficia. Quando il denaro costa meno anche i mercati azionari ne traggono vantaggio, dal momento che i tassi bassi stimolano la circolazione del capitale: da un lato le imprese chiedono più facilmente i soldi in prestito, hanno più margine per operazioni finanziarie, acquisizioni ed espansioni. Così incrementano i potenziali guadagni e con essi la probabilità che il prezzo delle azioni salga.

Dall’altro gli investitori si spostano da titoli più stabili ma meno profittevoli, come le obbligazioni, ad asset finanziari più rischiosi con ritorni potenziali più alti. In questa seconda seconda categoria rientrano le azioni e i relativi indici, ma anche le criptovalute.

Con questa riunione, la BCE conferma la traiettoria

La riunione della BCE di settembre 2025 ha decretato il mantenimento dei tassi di interesse ai livelli di luglio. Nonostante il contesto globale fortemente confuso, l’inflazione continua a reggere botta e la Banca Centrale segnala un cauto ottimismo: con questa decisione conferma la sua traiettoria futura. Le settimane che verranno saranno fondamentali per capire se i dati confermeranno lo scenario attuale e quale sarà la prossima mossa dell’Eurotower: la settima riunione di politica monetaria è prevista per il 30 ottobre 2025, presso la Banca d’Italia a Firenze. 

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