Previsioni Bitcoin: svolta in arrivo secondo il guru della finanza

Previsioni Bitcoin: svolta in arrivo secondo il macro guru

Previsioni per Bitcoin e la sua capitalizzazione di mercato, la crisi economica potrebbe portarla alle stelle 

Nuove previsioni per Bitcoin dal guru della finanza Hugh Hendry. Il noto gestore di hedge fund durante un’intervista rilasciata a Bloomberg ha rivelato le sue ipotesi sul futuro della criptovaluta rispetto al contesto macroeconomico attuale. 

Previsioni Bitcoin: la spinta dalla crisi economica e finanziaria

Le previsioni su Bitcoin di Hendry sono arrivate durante un’intervista di carattere generale sulla situazione macroeconomica attuale. Alla domanda su come avrebbe preferito proteggersi da un eventuale collasso del sistema finanziario, l’esperto ha spiegato che fra tutti gli asset quello a cui si affiderebbe è Bitcoin. Ancora prima che all’oro

Secondo Hendry, nell’ipotesi non così remota di una crisi, l’oro è un buon investimento per difendersi ma ha lo svantaggio che il suo potenziale rialzo è limitato: “l’oro ha una capitalizzazione di 13.000 miliardi di dollari. L’oro sarebbe l’equivalente di tutte le azioni statunitensi”.

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Market cap triplicato! 

Secondo le previsioni  su Bitcoin di Hendry, in caso di crisi macroeconomica mondiale la crypto triplicherà la sua capitalizzazione di mercato toccando i 1,5 miliardi di dollari. In caso di peggioramento della situazione, secondo l’esperto, Bitcoin sarebbe l’asset più performante. 

“Il market cap di Bitcoin è di mezzo trilione di dollari. E Bitcoin si trova nel mondo dell’asset allocation all’interno di un insieme che chiamiamo alternative, come il private equity, gli immobili commerciali, l’oro e così via. È un insieme da 100.000 miliardi di dollari e Bitcoin è mezzo trilione di dollari. Quindi potrebbe triplicare e diventare un trilione e mezzo di dollari. Sarebbe la metà di Apple“, ha spiegato Hendry durante l’intervista.

Hendry è sembrato fiducioso sul destino della crypto anche per i recenti sviluppi sull’entrata in campo degli investitori istituzionali. Dopo la richiesta di BlackRock per un ETF a tema, ci sono state interessanti reazioni da parte del mercato. In altre parole, le previsioni su Bitcoin sono ottimiste anche per la spinta della regolamentazione e dell’adozione. 

A un anno circa dal prossimo halving, cominciano a moltiplicarsi le stime su BTC soprattutto a livello di prezzo. In prossimità dell’atteso “dimezzamento delle ricompense”, la curiosità sul destino della crypto sale. Il suo valore schizzerà come in passato? Al momento hanno la meglio le previsioni più ottimistiche su Bitcoin, catalizzate dalle ultime notizie. 

Prossimi airdrop crypto, l’elenco completo per il 2023

Prossimi airdrop crypto 2023: l’elenco completo

A caccia di token? L’elenco completo dei prossimi airdrop crypto per il 2023 e le istruzioni su come partecipare 

I cacciatori dei prossimi airdrop crypto avranno notato che il 2023 è un anno da tenere d’occhio. Ultimamente le distribuzioni dei token non vengono promosse ufficialmente dai progetti perché si vogliono premiare gli utenti che utilizzano i servizi senza “doppi fini”. Per questo è fondamentale monitorare forum e community e captare tutte le voci che circolano. 

Tra i prossimi airdrop crypto spiccano quelli della cricca dei Layer 2. C’è chi vede in questi progetti i protagonisti della prossima bull run e i volumi che stanno accumulando potrebbero confermare questa ipotesi. Dopo l’airdrop di Arbitrum e di Optimism, tutti guardano alle prossime opportunità. Continua a leggere e scopri l’elenco completo degli airdrop più attesi!

Prossimi airdrop 2023: come partecipare 

Per partecipare a uno dei prossimi airdrop del 2023 è necessario muoversi in anticipo e conoscere quali sono i requisiti per risultare idonei. Nella maggior parte dei casi questi non vengono comunicati esplicitamente dai progetti, le community avanzano allora delle ipotesi che rientrano nella generica operazione di “interagire con il protocollo”. Questo significa compiere delle transazioni e usare le dapp in maniera naturale (senza sembrare un bot), anche con piccoli importi di denaro ma comunque in maniera costante. 

Non esiste quindi una formula unica per partecipare, se non sei pratic* di DeFi online puoi trovare diverse guide che ti mostrano come usare i protocolli. Assicurati che siano affidabili e valuta attentamente i tuoi rischi. Spesso i progetti che lanciano airdrop sono nelle fasi iniziali di test e potrebbe essere saggio non dedicarci troppi fondi (anche se in linea di massima più è alto l’importo, più è sostanziosa la cifra che si riceve). Inoltre prima di collegare il tuo wallet, verifica sempre che i siti o i profili social da cui trai informazioni siano quelli ufficiali, soprattutto su Twitter è comune imbattersi in scam.  

1. Scroll

Uno dei prossimi airdrop crypto più chiacchierati e attesi è quello di Scroll, un Layer 2 di Ethereum che utilizza la crittografia zero knowledge. Attualmente il protocollo è in fase di testnet, ma il lancio della mainnet è previsto per agosto 2023. Questo evento non coincide per forza con un airdrop, che infatti non è mai stato annunciato esplicitamente. Tuttavia le probabilità di una distribuzione si alzano perché Scroll ha raccolto diversi finanziamenti e ad oggi ha una valutazione di 1.8 miliardi di dollari

Per cercare di riceverlo in molti stanno interagendo con la testnet, tramite Aave ad esempio. Essendo un protocollo su Ethereum, per portare a termine queste operazioni ti serviranno degli ETH sempre a disposizione. È infatti la crypto indispensabile per la DeFi.

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2. Metamask 

Tra i prossimi airdrop segnaliamo anche quello di Metamask. Finora il token del wallet decentralizzato è sempre stato solo un rumor, ma è già da qualche tempo che è tornato sotto i riflettori. 

In questo caso per partecipare potrebbe essere sufficiente aver utilizzato il wallet tramite le sue funzioni di swap e bridge. 

3. StarkNet 

Torniamo ai Layer 2. Uno dei possibili prossimi airdrop 2023 potrebbe essere quello di StarkNet, network all’avanguardia per la scalabilità di Ethereum. L’arrivo del token sembrerebbe confermato ma non ci sono dettagli sulle modalità di lancio. Anche in questo caso i requisiti potrebbero essere l’utilizzo delle sue dapp. 

4. zkSync Era

Tutti fremono per il prossimo airdrop di zkSync Era. Sulla scia dell’entusiasmo per i rollup, questo protocollo sta attirando l’attenzione della community crypto. Uno dei suoi punti di forza è la compatibilità con Ethereum che lo rende facilmente utilizzabile tramite i wallet standard del network di Buterin. La sua testnet è pubblica dal 2023 e dal lancio tutti sono impazienti di conoscere se arriverà un token, considerato che zkSync ha raggiunto oltre 400 milioni di dollari in finanziamenti. Probabilmente il team sta aspettando che la popolarità del progetto si consolidi e che il TVL aumenti ancora prima di lanciare il token. 

In questo caso per partecipare potrebbe essere utile usare anche la versione precedente ovvero zkSync Lite. Tra le operazioni fattibili ci sono fornire liquidità ai dex sul network, il più popolare al momento è SyncSwap, creare NFT o acquistarli, scambiare token. 

5. Lens

Cambiamo tipologia di progetto! Con Lens uno dei prossimi airdrop 2023 potrebbe essere a tema “social network decentralizzati”. Si tratta infatti di una dapp che sta costruendo un social nello spirito del Web3 e della creator economy. Su OpenSea è possibile acquistare dei nomi di dominio NFT da usare per i propri profili (.lens), per questo in molti hanno ipotizzato che se dovesse essere confermato un airdrop potrebbe assomigliare a quello di Ethereum Name Service. In cui sono stati distribuiti token ENS ai proprietari dei domini che hanno ottenuto fino a 85.000$!

6. Linea

Linea è un altro Layer 2 di tipo zero knowledge che punta a ridurre i costi delle operazioni su Ethereum. Il progetto ha ottenuto 725 milioni di dollari in investimenti e per questo si ritiene probabile che lancerà presto il suo token. Al momento è possibile interagire con la testnet.

7. Layer Zero

Anche per Layer Zero non si hanno notizie certe sul lancio del token, tuttavia gli ingenti finanziamenti e i venture capital che hanno dimostrato il loro interesse fanno sperare che prima o poi arriverà. Layer Zero è una chain che sta sviluppando una soluzione per unire tutte le blockchain tra loro e spostare fondi senza conversioni. Insieme alla scalabilità, l’interoperabilità è un’altra sfida urgente di Ethereum. Per questo l’airdrop di Layer Zero potrebbe essere molto importante e sostanzioso. 

Per interagire con Layer Zero si possono utilizzare i bridge e diverse dapp DeFi in altrettanti network come ad esempio Aptos. 

L’elenco completo dei prossimi airdrop crypto per il 2023 è in continuo aggiornamento!

ETF Bitcoin: con BlackRock l’interesse sale. Cosa sta succedendo? Perché è una svolta?

ETF Bitcoin: l’interesse sale. Che sta succedendo?

Focus sulla news dell’ETF Bitcoin di BlackRock. I possibili scenari sono sorprendenti, cosa sta succedendo?

L’ETF Bitcoin di BlackRock è finito al centro delle discussioni del mondo crypto negli ultimi giorni. Il colosso dell’investimento ha presentato richiesta ufficiale alla Security and Exchange Commission statunitense per lanciare il suo fondo che riproduce il prezzo spot della criptovaluta. Se l’esito fosse positivo, sarebbe il primo prodotto di questo tipo in circolazione. All’interesse di BlackRock per il mondo crypto si è aggiunto a catena quello di altri investitori istituzionali, situazione che sta aprendo diverse ipotesi sul futuro di Bitcoin. 

L’ETF Bitcoin di BlackRock: perché è una svolta 

La richiesta di BlackRock di quotare un ETF di Bitcoin spot è molto più importante di quello che si pensa. Si tratta del più grande asset manager del mondo con 10 trilioni di dollari in gestione e con una media di approvazioni da parte della SEC di 575 a 1. Questi due elementi rendono probabile il successo dell’operazione. 

L’approvazione del fondo innanzitutto aprirebbe il mondo crypto anche a chi non è pratico di exchange o DeFi e non ha interesse a detenere personalmente Bitcoin. Tramite il prodotto di una delle più grandi aziende quotate a Wall Street, masse di investitori retail entrerebbero nel mercato delle criptovalute. Nel documento di richiesta si può leggere che lo scopo di BlackRock è: “costituire un mezzo semplice per effettuare un investimento simile a quello in Bitcoin piuttosto che acquisire, detenere e scambiare Bitcoin direttamente su base peer-to-peer o di altro tipo o tramite uno scambio di asset digitali”.

In secondo luogo l’ETF Bitcoin di BlackRock sarebbe una svolta perché in passato diverse altre società si sono viste negare i permessi. Se la SEC dovesse accontentare il fondo, arriverebbero decine di questi prodotti sul mercato.

Il modo in cui si comprano criptovalute potrebbe cambiare per sempre: sulla scia dell’ottimismo della diffusione di questi asset, Bitcoin ha toccato i 30.000$

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Cosa succederebbe in caso di approvazione?

Come abbiamo visto se il piano di BlackRock sul suo ETF Bitcoin spot dovesse andare a buon fine, ci sarebbero degli esiti positivi sull’adozione delle criptovalute. Ma cosa succederebbe al prezzo di BTC? 

Guardando i dati storici, all’approvazione di un exchange traded fund i prezzi salgono. Come è successo ad esempio con il primo Gold ETF listato nel 2004 alla borsa di New York. 

Inoltre l’approvazione e l’ipotetico lancio sul mercato dell’ETF di BlackRock, coinciderebbe con un altro evento decisivo: l’halving di Bitcoin. In media la procedura per rilasciare i permessi per un ETF dura 211 giorni, questa data scadrebbe subito prima di quella prevista per il “dimezzamento”.

Come abbiamo già spiegato in questo articolo, in passato l’halving ha portato una salita delle quotazioni. Nel 2024 quindi il prezzo di Bitcoin secondo alcuni potrebbe salire vertiginosamente sia per l’interesse intorno all’ETF di BlackRock sia in maniera fisiologica seguendo il ciclo di mercato. 

In questo scenario rialzista chi è interessato ad acquistare Bitcoin ora potrebbe valutare un acquisto ricorrente per mettere da parte crypto “approfittando” dei prezzi relativamente bassi e in attesa degli eventuali rialzi per l’anno prossimo. 

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Infine l’ETF di BlackRock potrebbe alterare anche la distribuzione dei Bitcoin tra exchange e investitori istituzionali. L’enorme afflusso di capitali dell’asset manager creerebbe nuovi equilibri. 

Dilaga l’interesse degli investitori istituzionali 

Subito dopo la richiesta di BlackRock, Invesco, il 17° asset manager su scala globale, ha rinnovato la sua applicazione fatta in passato. E anche WisdomTree ha presentato la sua domanda. La lista degli investitori istituzionali che sono interessati al settore crypto si allarga, a questi si aggiungono Fidelity, Citadel e Charles Schwab che hanno appena fondato un exchange per il trading. 

Insomma l’interesse per le crypto di BlackRock non è un caso isolato, il mercato è in attesa dei prossimi sviluppi e per il momento sembra reagire bene alle news sull’ETF di Bitcoin.

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Metaverse Pride 2023: la guida agli eventi di Decentraland

Metaverse Pride Decentraland 2023: le cose da sapere

La terza edizione del Metaverse Pride è alle porte. Quali sono gli eventi previsti a Decentraland? 

Cosa aspettarsi dal Metaverse Pride 2023? Dal 27 al 29 giugno il metaverso di Decentraland ospiterà la terza edizione dell’evento che annualmente propone attrazioni e eventi che celebrano la diversità e l’inclusione. Nei tre giorni del festival potrai trovare esperienze immersive, giochi, installazione d’arte digitale, concerti e contenuti educativi realizzati dalla comunità LGBTQIA+.

Qual è quindi il programma di quest’anno? Come si partecipa? Ecco tutto quello che devi sapere sul Metaverse Pride 2023!

Metaverse Pride 2023 a Decentraland: gli eventi in programma

Il Metaverse Pride 2023 è stato organizzato da Decentraland, il metaverso crypto su Ethereum, in collaborazione con gli studios Polygonal Mind e Vegas City, ovvero la principale location dedicata all’intrattenimento di questo mondo virtuale.  

Il programma si svolgerà principalmente nell’Art Plaza che sarà allestita come un’oasi del deserto con “palme ondeggianti e imponenti scogliere di arenaria”. L’idea è quella di ricordare il Burning Man, il festival artistico che dal 1986 si svolge in Nevada.

Durante il Metaverse Pride 2023 ci saranno moltissime occasioni di svago come i concerti, la cui programmazione è ancora in aggiornamento. Ma anche l’opportunità di conoscere al meglio la community LGBTQIA+ con esperienze formative e giochi a enigmi per conoscere la storia del Pride. 

Intorno all’area dedicata al festival sfilerà per tutti i giorni dell’evento e 24h/24 la parata del Pride. Composta da numerosi carri stravaganti su cui salire a bordo e unirsi alla festa. Tra questi carri ci sono anche quelli creati dagli utenti nel concorso lanciato da Decentraland il mese scorso. 

Inoltre per la prima volta i partecipanti al Metaverse Pride 2023 potranno scegliere nell’area di benvenuto un NPC (non player character) per farsi accompagnare durante gli eventi. Saranno disponibili cinque diversi personaggi con una propria storia e identità.

Come partecipare al Metaverse Pride 2023 (e altre info utili)

Entrare nel metaverso di Decentraland e partecipare al Metaverse Pride 2023 è semplicissimo. Sarà sufficiente accedere al sito dal tuo browser, registrarti, connettere il tuo wallet crypto e creare il tuo avatar. 

Le esperienze del festival sono gratuite, ma forse potrai aver bisogno di qualche spicciolo per abbellire il tuo avatar con la collezione di NFT indossabili, creati appositamente per il Pride. Giacche leopardate, cappellini arcobaleno e tutine dalle vibes anni ‘80. 

Al Metaverse Pride gli acquisti vanno fatti in MANA, il token nativo di Decentraland, nel marketplace dedicato. 

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Tra tutte le cose che si possono fare nei mondi virtuali, c’è anche promuovere diritti e festeggiare l’inclusività. Il Metaverse Pride 2023 del 27, 28 e 29 giugno è uno degli appuntamenti di intrattenimento più attesi a Decentraland. Non solo per gli affezionati ma anche per i più curiosi che vogliono sperimentare in prima persona i progressi degli eventi virtuali

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Il significato di cespiti. Cosa sono questi asset?

Cespiti: significato e cosa sono questi asset

Il significato di cespiti è determinato da una pratica comune dell’economia aziendale che prevede la valutazione dei beni di un’impresa

Cosa sono i cespiti? Il significato in economia aziendale di questo termine è “beni sia materiali che immateriali di un’impresa”. Una definizione di cespite da “dizionario” è quella di asset che non fanno guadagnare in maniera diretta, quindi ad esempio attraverso la vendita, ma che contribuiscono al profitto e al valore complessivo di un’azienda. Scopri cosa sono i cespiti e cosa rientra in questa categoria di asset.

Cosa sono i cespiti, il significato spiegato

A grandi linee il significato di cespiti è quello spiegato nell’introduzione, approfondiamo allora nel dettaglio questa categoria di beni. Conoscere cosa sono è indispensabile per chi si occupa di contabilità aziendale perché sono fonti di reddito sul lungo termine. Come abbiamo visto infatti essi sono asset che garantiscono un guadagno all’impresa che li possiede perché indirettamente aumentano il suo valore. 

La prima fondamentale distinzione da fare per comprendere cosa sono i cespiti, è quella tra materiali e immateriali. 

Nel primo insieme rientrano beni tangibili come macchinari, mezzi di trasporto, immobili, attrezzature informatiche come i computer, strumenti tecnici e terreni. Tra i beni immateriali troviamo le risorse umane ma anche certificazioni e brevetti, e in generale tutti i talenti e il patrimonio di conoscenze di un’azienda. 

Tra tutti gli asset di proprietà di una società ci possono essere anche quelli finanziari e digitali. La finanza decentralizzata sta prendendo piede soprattutto nella tokenizzazione dei beni su blockchain. Anche i cespiti un giorno saranno registrati su Ethereum? Rimani sempre sul pezzo e segui le novità del settore tecnologico più innovativo del momento. 

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I cespiti e l’ammortamento

Un altro concetto da tenere presente per comprendere cosa sono i cespiti e il loro significato concreto è quello di “ammortamento”. Si tratta della riduzione del valore di un asset aziendale calcolato nel corso del tempo, a causa dell’usura. In sostanza, l’ammortamento è un’operazione contabile effettuata per considerare che i cespiti aziendali hanno una vita limitata. Questo deprezzamento viene considerato per determinare il reddito netto dell’esercizio e quindi la situazione fiscale. I cespiti vengono registrati in un apposito registro insieme alle annotazioni sul loro ammortamento. 

Essi possono anche guadagnare valore nel tempo, come nel caso degli immobili. Anche queste variazioni devono essere segnalate nel registro e mediate con gli ammortamenti. 
La gestione dei cespiti viene effettuata per garantire che i beni aziendali siano utilizzati in modo efficiente e che siano mantenuti nel modo migliore possibile. Ciò richiede la pianificazione, l’organizzazione e il controllo delle attività aziendali relative.Ecco perché vale la pena sapere cosa sono i cespiti e qual è il loro significato.

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Cos’è la scalabilità? La sfida n°1 della blockchain spiegata

Cos’è la scalabilità? Il significato spiegato nel settore blockchain

Cos’è la scalabilità? Qual è il suo significato per la blockchain? Ecco perché tenere gli occhi puntati sui progetti dedicati 

Capire cos’è la scalabilità e qual è il suo significato per la blockchain è un passo fondamentale per addentrarsi nelle dinamiche di questa industria. Essa infatti non è solo una delle tante caratteristiche che una rete decentralizzata ambisce ad avere, è la sfida principale. Essere scalabili consente alla blockchain di essere sempre più competitiva e plasmare il suo ruolo nel futuro della finanza e dei pagamenti. Ma partiamo dall’originario significato di scalabilità e vediamo cos’è secondo i paradigmi dell’informatica. 

Cos’è la scalabilità? Il significato spiegato

Per spiegare cos’è la scalabilità e il suo significato, partiamo dalla sua definizione informatica. Il termine indica la potenzialità di crescita di un sistema che sia un software o un’applicazione. In altre parole un sistema si dice scalabile quando può espandersi e adattarsi a esigenze future senza dover subire delle modifiche strutturali. 

Ad esempio un software scalabile può essere eseguito su computer di potenza diversa senza difficoltà. Ma nella maggior parte dei casi il significato di scalabilità è la capacità di far fronte a un numero sempre più alto di utenti o interazioni. Nel settore blockchain infatti questo è un sinonimo di velocità e costi ridotti delle transazioni usate per trasferire valore tra gli utenti. 

Queste transazioni già ora non sono poche, il mercato si muove ogni giorno di più. Al momento della scrittura il market cap dell’intero mercato delle criptovalute è di 1.03 trilioni di dollari. Nel 2018 era di circa 280 milioni. 

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Perché è fondamentale che una blockchain sia scalabile?

Come abbiamo visto spiegando cos’è la scalabilità in termini generali, per la blockchain equivale a saper gestire rapidamente e a un costo sostenibile, un numero elevato di transazioni. Così come elaborare tutte le informazioni che vengono inscritte.

Concretamente per le reti decentralizzate il significato di scalabilità è quello di una vera e grande sfida. La blockchain, come tecnologia in senso ampio ma anche i singoli network, mira ad essere scalabile innanzitutto per competere con la velocità di elaborazione dei sistemi di pagamento tradizionali (ad esempio Bitcoin elabora una decina di transazioni al secondo contro le 42.000 di VISA). Ma soprattutto per affrontare il flusso crescente di utenti che si prevede invaderà il mondo crypto nei prossimi anni quando l’adozione delle criptovalute sarà sempre più capillare. È quindi necessario che le applicazioni, le famose dapp, siano sempre utilizzabili e istantanee. 

Per capire meglio il quadro, soprattutto con riferimento alla blockchain, non si può non citare il Trilemma della Scalabilità. Secondo questo concetto, elaborato dal fondatore di Ethereum Vitalik Buterin, una rete non può essere allo stesso tempo decentralizzata, sicura e scalabile. Le blockchain insomma devono scendere a compromessi e privilegiare solo due dei tre pilastri. Tuttavia il Trilemma non è una legge impressa su pietra. Sono numerosissimi i progetti che stanno lavorando alle soluzioni di scalabilità.

Uno dei protocolli che cerca di portare la blockchain su un altro livello è Arbitrum. Questo sfrutta la tecnologia dei rollup per riunire più transazioni off chain e registrarle una sola volta sulla rete di Ethereum, snellendo l’intero processo. 

Nel suo ultimo post datato 9 giugno 2023, Buterin spiega che è proprio questa la soluzione definitiva per la scalabilità di Ethereum. Arbitrum quindi è al centro dei giochi.

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Soluzioni di scalabilità per la blockchain

Visto cos’è la scalabilità, il significato del termine e gli obiettivi della blockchain in questo senso, ci si potrebbe chiedere “quali sono allora le soluzioni”? Esistono diverse realtà che cercano di migliorarla. Per Bitcoin possiamo citare il Lighting Network che punta a pagamenti quasi istantanei. Mentre per l’ecosistema di Ethereum il panorama è più variegato. Esistono Layer 2, dei protocolli che si appoggiano alle blockchain madre in supporto,come le sidechain o i rollup sia optimistic, come nel caso di Arbitrum, che zero-knowledge. Le blockchain possono anche attuare dei miglioramenti interni come modifiche al meccanismo di consenso.

Dunque cos’è la scalabilità, il suo vero significato, se non il punto di svolta del mondo crypto? Il tassello capace di far esplodere questa tecnologia? Dal momento che si tratta della sfida principale per il futuro della blockchain, è naturale tenere gli occhi puntati su tutti i progetti che fanno passi avanti nel campo

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Airdrop crypto: la lista dei più importanti da conoscere

Airdrop crypto: la lista dei più importanti da conoscere

Qual è stato l’airdrop crypto più sostanzioso? E quello a cui hanno partecipato più persone? Ecco la lista dei più importanti

La lista degli airdrop crypto più famosi ci porta dentro la storia di tutto il settore. Oggi non è insolito vedere un protocollo che rilascia il suo token agli utenti più attivi della sua community, ma quand’è che questa pratica ha preso piede? Il primo airdrop crypto risale al 2014 quando venne distribuito Auracoin (AUR), soprannominato il “Bitcoin islandese”. Ma è solo dopo l’iniziativa di Uniswap che gli airdrop si sono evoluti diventando una parte fondamentale dei progetti nati su Ethereum. 

Oggi sono usati come strategia di marketing, per suscitare entusiasmo intorno a un network o per migliorare la decentralizzazione coinvolgendo la community. Conoscere la lista dei più importanti del passato può essere utile per imparare le tecniche più utilizzate e prepararsi alle prossime opportunità!

L’’airdrop crypto che ha fatto la storia: Uniswap 

Quello di Uniswap è stato uno dei più importanti e famosi airdrop crypto. Dopo AUR questa pratica è stata adottata solo in casi isolati fino a quando nel 2020 l’exchange decentralizzato ha deciso di distribuire il suo utility token UNI. 

Questo è stato un punto di svolta e ha gettato le basi per quella che sarebbe diventata la principale modalità di promozione e ingresso nel mercato di una criptovaluta

La distribuzione di UNI si è distinta per l’entità dei token elargiti e per lo scopo, Uniswap infatti non aveva bisogno di pubblicità. Prima dell’airdrop il volume degli scambi del DEX raggiungeva già i 20 miliardi di dollari. Uniswap aveva deciso però di distribuire il suo token per coinvolgere gli utenti nella governance del protocollo, chi possiede UNI infatti può dire la sua sulla direzione del progetto. 

Così il 17 settembre 2020 ben 250.000 indirizzi, che avevano precedentemente usato il protocollo, hanno ricevuto circa 400 UNI ciascuno. Con eccezione degli user storici e dei liquidity provider che hanno ricevuto una cifra più alta. 

La maggior parte degli utenti ha rivenduto i token ricevuti nei primi giorni, quando il prezzo di UNI era di $2-$4. Ma il valore del token è salito vertiginosamente all’inizio del 2021 fino a raggiungere il picco dei 41$. A queste cifre l’airdrop per un utente medio avrebbe avuto un valore di 12.000 dollari. I wallet che non hanno mai toccato l’airdrop ricevuto, da veri hodler, rimangono in attivo. 

Insomma l’ottica a lungo termine ha premiato i proprietari dei token che hanno scelto di non vendere. Anche tu puoi mettere da parte UNI grazie al nuovo Salvadanaio! 

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Uniswap ha fatto la storia del settore, da allora la community ha iniziato ad aspettarsi un airdrop crypto da ogni nuovo progetto. E i protocolli affinano le tecniche per sfruttare al meglio questa possibilità di interazione con i loro utenti. 

Optimism: una strategia su due fasi

Nella lista degli airdrop crypto più importanti  segue quello di Optimism, più recente ma altrettanto famoso. Questo Layer 2 di Ethereum ha deciso di dividere la distribuzione del token OP su due fasi. La prima datata 2022 ha visto il rilascio di più di 200 milioni di token a 250.000 early adopter del protocollo. Si stima che ciascuno abbia ricevuto una controparte dai 3.000 ai 30.000 dollari in un solo giorno. Data la mole delle ricompense, il primo airdrop di OP ha fatto scintille nella community.

Durante la seconda fase a inizio 2023 il numero di token spartiti tra 300.000 indirizzi è stato di 11,7 milioni. Per ricevere quest’ondata di OP, è stato necessario essere attivi anche nella governance del protocollo. In media ogni utente ha ricevuto 39 OP per un valore intorno ai 100 dollari. 

Arbitrum: l’airdrop crypto da record

Un altro enorme successo è stato l’airdrop di ARB, il token del Layer 2 di Ethereum avvenuto il 23 marzo 2023. In questo caso la distribuzione, che ha attirato tantissimi utenti dalle varie community, è coincisa con il lancio vero e proprio nel mercato del token. 

La quantità di ARB ricevuti è stata calcolata sulla base del numero e alla frequenza di transazioni eseguite sul network nei mesi precedenti. Sono stati distribuiti 1.275 miliardi di token a un totale di  625.143 wallet con i requisiti giusti. Il prezzo di ARB al lancio è stato di 1,23$. 

Per il network è stato un vero record di utenti, e le interazioni, secondo le ultimissime analisi di Nansen, sono rimaste elevate anche dopo l’airdrop. Un sintomo di solidità e fiducia nel progetto da parte degli utenti che non sono stati meramente attratti dalla promessa di “soldi gratis”. 

Arbitrum è finalmente disponibile su Young Platform. Dai un’occhiata al suo prezzo in tempo reale e valuta le tue opportunità.

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ENS, l’airdrop più generoso

La lista degli airdrop crypto più importanti da conoscere si conclude con il progetto di domini NFT su Ethereum: ENS. Nel 2021 i primi acquirenti dei domini sono stati ricompensati con 25 milioni di token del valore di 85 dollari al momento della distribuzione. La quantità di token è stata calcolata considerando la data di acquisto del dominio e la durata della registrazione, i “livelli” più bassi hanno ricevuto in media 200 ENS, quelli medi 500, i partecipanti più attivi si sono portati a casa fino a 1.000 ENS. Guadagnano nel migliore dei casi fino a 85.000 dollari!

L’obiettivo principale dell’airdrop crypto di ENS era quello di coinvolgere la community nei processi di governance della DAO. Per questo uno dei membri originari del team, conosciuto come brantly.eth, aveva lanciato lo slogan “non vi è stato consegnato denaro gratuito, ma responsabilità”.

Nel 2022 il 23,9% di chi ha ricevuto l’airdrop era ancora in possesso dei token. 

La lista degli airdrop crypto più importanti ci regala diversi spunti per comprendere uno dei meccanismi intrinseci di questo mondo ovvero la centralità degli utenti, soprattutto quelli che credono in un progetto fin dall’inizio. 

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Riunione BCE: i tassi di interesse salgono ancora. Tutte le novità

tassi BCE

Cosa è successo nella riunione BCE del 15 giugno? Un nuovo aumento dei tassi di interesse, ma non solo. Le novità 

La riunione BCE di giugno ha portato, tra le novità, un altro aumento dei tassi di interesse. Nonostante il rallentamento dell’inflazione e l’entrata in recessione tecnica dell’Eurozona, Christine Lagarde ha annunciato un ulteriore rialzo del costo del denaro. Al contrario delle linee guide della Fed per gli Stati Uniti, le politiche restrittive nel vecchio continente non si fermano, nemmeno per una pausa. Ecco cosa è successo durante la riunione BCE di oggi e le novità elaborate dal Consiglio Direttivo. Dai nuovi tassi di riferimento alle previsioni di crescita e inflazione.

Riunione BCE giugno 2023: novità sui tassi di interesse

Durante la riunione BCE di giugno è stato deciso un nuovo aumento dei tassi di interesse di 25 punti base. Come si può leggere nel comunicato ufficiale, nonostante i dati sull’inflazione siano migliorati questa continua ad essere troppo alta e la Banca Centrale continua a mirare all’obiettivo del 2%. 

Così, con l’ultima novità partorita in sede di riunione BCE i tassi si attestano tra il 3,50% e il 4%

La banca centrale sembra soddisfatta degli sforzi per combattere il carovita: “i costi di finanziamento sono aumentati fortemente e la crescita dei prestiti sta rallentando. L’inasprimento delle condizioni di finanziamento è uno dei motivi principali per cui si prevede un ulteriore calo dell’inflazione verso l’obiettivo, in quanto dovrebbe frenare sempre più la domanda.”

Come dimostrato dai dati sulla recessione tecnica, l’economia dell’Eurozona è in stallo. Questo in parte è dovuto alle politiche monetarie hawkish di questi mesi che hanno scoraggiato gli investimenti portando i cittadini al risparmio

La decisione della BCE nella sua ultima riunione di giugno non ha sorpreso i mercati. Nei giorni scorsi Lagarde non si è mostrata rassicurata rispetto ai dati sull’inflazione. La presidentessa della Banca Centrale ha fatto notare che nonostante il calo, gli indicatori rimangono alti e che non c’è certezza che il picco sia già stato raggiunto. Da queste dichiarazioni alcune previsioni sulla riunione BCE di giugno si sono orientate verso un nuovo rialzo dei tassi di interesse che effettivamente si è verificato. 

Tra gli esperti che preannunciavano un ulteriore rialzo c’era Camille de Courcel, la responsabile della strategia dei tassi europei di BNP Paribas, convinta che la BCE non taglierà i tassi prima del 2024.  

Secondo Vitor Constancio, ex vice-presidente della stessa istituzione (2010-2028), non è il momento di interrompere i rialzi, al limite di fare una pausa per verificare se il livello dell’inflazione continua a scendere. Constancio prevede che l’obiettivo di Lagarde dell’inflazione al 2% verrà raggiunto a metà dell’anno prossimo. 

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Previsioni su crescita e inflazione

Durante la riunione BCE sono state discusse anche le previsioni sull’inflazione e la crescita. Quest’ultimo è un aspetto particolarmente “caldo” alla luce della contrazione del PIL dell’Eurozona dello 0,1% che ha portato la recessione tecnica. 

Le proiezioni macroeconomiche di giugno dei funzionari vedono l’inflazione complessiva del 2023 al 5,4%, al 3% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. Sono state abbassate anche le previsioni di crescita economica allo 0,9% nel 2023, del 1,5% nel 2024 e dell’1,6% nel 2025. 

Il verdetto della Banca Centrale Europea arriva il giorno dopo quello della Federal Reserve statunitense, chiamata allo stesso modo ad esprimersi sulla politica monetaria dei prossimi mesi. Le novità e le decisioni prese nella riunione BCE di giugno 2023 non sembrano aver subito la preoccupazione per la recessione tecnica. In quest’occasione sono stati confermati anche i tagli agli investimenti (quantitative tightening) per un meno 15 miliardi di euro a fine mese. 

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Riunione Fed Giugno 2023: i tassi rimangono fermi. Cos’è successo?

Riunione Fed, giugno 2023: tassi fermi, ma non è tutto

Le previsioni degli esperti sulla riunione Fed del 13 e 14 giugno 2023 si sono avverate. Ecco quello che è successo durante il meeting

La riunione Fed di giugno ha confermato le previsioni degli esperti, orientate verso una pausa dei rialzi dei tassi di interesse. Dall’anno scorso la Banca Centrale degli Stati Uniti ha alzato il costo del denaro10 volte (un ritmo così serrato non si vedeva dagli anni ‘80) con l’obiettivo di riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%. 

Ieri con la decisione del FOMC, il comitato esecutivo della Fed, si è interrotta l’escalation che da 15 mesi ha visto un aumento dopo l’altro. Ecco cos’è successo durante la riunione Fed di giugno, non solo in termini di tassi di interesse, ma anche di previsioni su crescita e inflazione e l’attesissimo grafico Dot Plot

Riunione Fed giugno 2023: pausa sui tassi di interesse confermata

La maggior parte degli esperti che hanno avanzato le loro previsioni sulla riunione Fed di giugno e sui tassi di interesse, era convinta che la Banca Centrale questo mese avrebbe fatto una pausa. Per il CME FedWatch Tool, la Federal Reserve avrebbe sospeso i rialzi con una probabilità del 70% e così è stato. I tassi rimangono quindi nella fascia 5%-5,25%

Con voto unanime, la Banca Centrale ha deciso di non modificare il costo del denaro specificando però che si tratta solo di uno stop temporaneo e preannunciando due nuovi rialzi entro fine anno

Quello che è successo durante la riunione Fed di giugno ha a che fare principalmente con il rallentamento dell’inflazione a maggio. In concomitanza con il meeting sono stati resi noti i dati sul carovita calcolato con l’indice dei prezzi al consumo: l’inflazione negli Stati Uniti a maggio è scesa al 4% (il dato più basso da marzo 2021). 

Alla luce dell’esito della riunione Fed di giugno la previsione più accurata è stata quella di Jim Caron di Morgan Stanley. Secondo l’economista ci vuole tempo affinché l’effetto dei rialzi abbia un impatto sull’economia e il livello del 5% è sufficiente per riportare l’inflazione ai livelli target. Quella della Fed sembra infatti una “pausa di riflessione” per dare più tempo alla politica monetaria attuata negli ultimi mesi di rendersi effettiva. E verificare se la strada intrapresa è quella giusta. 

Nel comunicato del FOMC si può leggere che “gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica continua a crescere a un ritmo modesto” e che “l’inflazione rimane elevata. Il sistema bancario statunitense è solido e resiliente. È probabile che condizioni di credito più restrittive per famiglie e imprese pesino sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione. La portata di questi effetti rimane incerta. Il Comitato resta molto attento ai rischi di inflazione”

Riunione Fed giugno 2023: l’aggiornamento del grafico Dot Plot

I membri del FOMC hanno indicato le loro aspettative sui tassi futuri aggiornando il grafico Dot Plot. I punti si sono spostati decisamente verso l’alto, la previsione sui tassi di interesse è quella del 5,6% entro la fine del 2023. Questo conferma che la pausa della Fed per giugno 2023 non è definitiva: supponendo che nei prossimi mesi la Banca Centrale si muova con un aumento di un quarto di punto percentuale alla volta, dovrebbero verificarsi due nuovi rialzi. Secondo Bank America questi saranno a luglio e a settembre. La prossima riunione Fed è prevista da calendario per il 25 e 26 luglio.

La pausa della Fed e le reazioni della borsa

Nonostante la pausa e quindi un ammorbidimento della politica monetaria, la reazione iniziale dei mercati è stata negativa, gli investitori si sono concentrati sulle proiezioni della Banca Centrale per il resto dell’anno e quindi sui prossimi rialzi dei tassi di interesse. Lo S&P 500 ha guadagnato poco, salendo dello 0,08% e chiudendo a 4.372,59. Il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,39% chiudendo a 13.626,48, sostenuto dai guadagni di Nvidia e AMD.

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Crescita economica e inflazione

Cosa è successo alla riunione Fed di giugno sul fronte crescita economica e inflazione? Gli economisti della Banca Centrale hanno presentato anche gli ultimi dati su crescita e inflazione degli Stati Uniti.

Per il PIL l’aspettativa per il 2023 è al rialzo con un +1% rispetto alla stima dello 0,4% di marzo. L’ottimismo si è riscontrato anche per il tasso di disoccupazione che dovrebbe attestarsi al 4,1% contro il 4,5% previsto sempre a marzo. 

I funzionari hanno alzato la proiezione collettiva al 3,9% per l’inflazione core (che esclude acqua ed energia), in precedenza la stima era del 3,6%. 

Il meeting si è concluso il giorno prima di un altro attesissimo evento, quello sulla politica monetaria della BCE. Se quello che è successo durante la riunione Fed di giugno si può interpretare come un segnale ottimista, le previsioni per la Banca Centrale Europea ipotizzano nuove misure per combattere l’inflazione. 

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Tasse e crypto: rimandata la scadenza del pagamento dell’imposta sostitutiva

Tasse e crypto: novità sul pagamento dell’imposta sostitutiva

Novità su “tasse e crypto”, il Ministero dell’Economia e delle Finanze prende tempo e rimanda i pagamenti

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato del 13 giugno, ha annunciato che per versare l’imposta sostitutiva sulle criptovalute c’è tempo fino a dopo l’estate. La scadenza infatti è stata prorogata dal 30 giugno al 30 settembre 2023

Tasse e crypto: novità sul pagamento dell’imposta sostitutiva

Con la Legge di Bilancio 2023 sono arrivate le prime linee guida per regolamentare le criptovalute dal punto di vista fiscale. Nello specifico viene stabilita la tassazione dei redditi derivanti da plusvalenze (ovvero la differenza tra il corrispettivo percepito e la spesa sostenuta) superiori ai 2.000 euro e i cosiddetti “altri proventi”, con aliquota al 26%

Se vuoi approfondire tutte le novità su tasse e crypto con il commento degli esperti, leggi l’articolo dedicato.

Data la complessità nella definizione di questo quadro fiscale, è stata prevista la possibilità di procedere alla rideterminazione del valore delle cripto-attività possedute al 1° gennaio 2023 pagando un’imposta sostitutiva del 14% (invece del 26%) entro il 30 giugno, in un’unica soluzione o in tre rate annuali. 

Con l’ultimo comunicato del MEF questa scadenza viene prolungata al 30 settembre

Tasse e crypto: ancora questioni aperte

La proroga del versamento dell’imposta sostitutiva è un modo per recuperare ancora un po’ di tempo per rendere operativa la Legge di Bilancio. Rimane in sospeso anche il provvedimento per regolare la situazione fiscale delle criptovalute non dichiarate negli anni precedenti e fino al 31 dicembre 2021. Per questo è importante rimanere aggiornati sulle ultime novità dal fronte imposte e criptovalute. 

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