Bitcoin ETF e Bitcoin ETP, cosa cambia? 

ETF e ETP di Bitcoin: cosa sono e quali sono le differenze

Gli ETF e gli ETP di Bitcoin sono sempre più diffusi. Ma cosa sono in breve questi strumenti finanziari? Quali sono le differenze?

Prima di vedere cos’è un ETF di Bitcoin e la differenza con un ETP, capiamo cosa si intende per ETF ovvero Exchange Traded Fund. In italiano si può tradurre come “fondo indicizzato quotato” in Borsa e si tratta di un prodotto finanziario che replica passo passo l’andamento di un indice (chiamato benchmark); sono “scatole” contenenti azioni, obbligazioni, materie prime, titoli immobiliari o contratti derivati di questi strumenti, in modo da riprodurne le prestazioni. Gli ETF sono venduti e comprati come titoli ordinari e per questo sono considerati strumenti finanziari più accessibili e meno costosi rispetto ai fondi di investimento classici. Come tutti gli strumenti quotati nei mercati finanziari, il loro prezzo può scendere e salire. In breve possono essere considerati dei panieri di titoli di diverse aziende o realtà che fanno riferimento a un “tema” comune, che può essere il mercato di un’area geografica o un settore. 

Che cos’è un ETF di Bitcoin

Secondo questa definizione di ETF, gli Exchange Traded Fund di Bitcoin replicano l’andamento di BTC e delle attività connesse alla crypto di Satoshi Nakamoto. In sostanza permettono di esporsi a BTC senza effettivamente comprare nessuna criptovaluta, per questo nella maggior parte dei casi attraggono chi non è abituato ad avere a che fare con exchange di criptovalute, wallet e chiavi private. In altre parole si può dire che sono BTC scambiati sulle borse tradizionali e non sugli exchange crypto. 

L’8 Giugno 2022 è stato quotato il primo ETF di Bitcoin nella Borsa Italiana. Mentre il primo in assoluto, realizzato da ProShares, è stato approvato nel 2021 dalla SEC negli Stati Uniti. Il lancio negli USA ha avuto un discreto successo, sia per gli investitori retail che per quelli istituzionali.

Al momento tutti gli Exchange Traded Fund di Bitcoin sono basati su futures, ovvero contratti a termine che attribuiscono una certa quantità di sottostante, in base a un prezzo di consegna e a una scadenza prefissata, alle due parti che li sottoscrivono. In questo sistema uno dei contraenti punta sul rialzo del prezzo e l’altro sul ribasso.

Esistono ETF di Bitcoin spot?

Gli ETF di Bitcoin spot vengono scambiati per consegna immediata: all’ordine di acquisto o vendita segue immediatamente l’effettivo scambio dello strumento con liquidità (come valuta fiat). Questo genere di fondi non è ancora stato messo in commercio, attualmente la società Grayscale è in trattativa con la SEC per approvarne uno, convertendo un fondo comune d’investimento che già gestisce. Gli Exchange Traded Fund spot sono più difficili da istituire, per emetterli bisogna soddisfare svariati requisiti tecnico-normativi, soprattutto per quanto riguarda il sottostante, che in questo caso è l’intero mercato spot di Bitcoin. Qualsiasi azienda che emetta un ETF sul mercato spot dovrà infatti possedere direttamente i bitcoin e custodirli con la massima sicurezza. Inoltre, si deve dimostrare agli enti regolatori che Exchange Traded Fund non dia luogo a manipolazione dei prezzi nel relativo mercato.

Vantaggi e svantaggi di un ETF di Bitcoin

Come anticipato, il vantaggio principale di questi fondi è che permettono di entrare nel mercato delle criptovalute in maniera “tradizionale”. Infatti risultano semplici a chi opera già presso intermediari finanziari. Gli ETF di questo tipo sono strumenti regolamentati e per questo infondono fiducia negli investitori istituzionali (e nei retailer) e vengono utilizzati per  diversificare i propri investimenti. 

Per quanto riguarda gli svantaggi, a causa dei costi di gestione, acquistarli è meno conveniente rispetto ad comprare BTC direttamente su exchange. Inoltre, quelli basati su derivati non riflettono istantaneamente le variazioni di prezzo, quindi potrebbero non tracciare precisamente gli andamenti di mercato. Bisogna considerare anche che gli Exchange Traded Fund sono a gestione indiretta, questo significa che non si ha il controllo diretto sul tuo denaro. Per questo motivo sono considerati da molti utenti del settore, un metodo usato dalle banche centrali e dalla finanza classica per influenzare in qualche modo l’evoluzione e lo sviluppo di una moneta ideata e nata per essere totalmente decentralizzata.

La differenza tra ETF e ETP

Hai sentito parlare anche degli ETP? Gli Exchange Traded Product sono una macrocategoria che riunisce una serie di prodotti finanziari che replicano indici azionari o altri asset seguendone l’andamento nel mercato di riferimento. Gli ETF sono dunque un sottoinsieme degli ETP, insieme agli ETN (Exchange Traded Note) e agli ETC (Exchange Traded Commodities). In poche parole, ETN ed ETC non sono fondi ma note di debito, poiché acquistandoli si fornisce di fatto credito ad una società. Inoltre, gli ETC tracciano specificamente il prezzo  di materie fisiche come oro, argento, petrolio, zucchero, oppure i derivati delle materie prime. Gli ETN, invece, riflettono gli andamenti di tutti gli altri tipi di strumenti finanziari. 

Un nuovo ETP di Bitcoin alla Borsa di Francoforte 

Il 23 Settembre 2022 è stato quotato alla Borsa di Francoforte un nuovo Exchange Traded Product a tema Bitcoin. L’ETP che per definizione è composto da ETF e ETN, è emesso da Valour, una società che offre prodotti finanziari legati al settore Web3, e si chiama “Bitcoin Carbon Neutral”. Qual è la particolarità di questo ETP? Quando si compra il BTC Carbon Neutral ETP di Valour, tutte le emissioni di anidride carbonica legate al prodotto saranno automaticamente compensate. Tra queste emissioni rientrano ad esempio i consumi del mining. 

Concretamente il piano carbon free sarà attuato in collaborazione con Patch, una piattaforma che offre soluzioni per le aziende che vogliono fare la loro parte nella lotta al cambiamento climatico. Patch in questo frangente selezionerà progetti che prevengono le emissioni e rimuovono l’anidride carbonica dall’atmosfera relativa a BTC. Valour offre ETP anche a tema Uniswap (UNI), Cardano (ADA), Solana (SOL) e tanti altri progetti crypto. 

Un altro prodotto a tema BTC lanciato di recente è il 21 Shares Bitcoin ETP quotato a Luglio 2022. 

I Bitcoin ETF e ETP si dimostrano così strumenti finanziari sempre più popolari, scelti da chi vuole approcciare le criptovalute in maniera graduale.

Biden vuole regolamentare le crypto?

Biden vuole regolamentare le crypto negli Stati Uniti?

Con Young Pills il report degli Stati Uniti sulle crypto spiegato facile. Che cosa è emerso? Quali leggi dobbiamo aspettarci dopo? 

Il 16 Settembre 2022 gli Stati Uniti hanno pubblicato l’attesissimo report delle agenzie federali sul settore delle criptovalute e della finanza decentralizzata. Il documento riassume tutte le indagini svolte e pone le basi per una legislazione a tema crypto. Vediamo i dettagli!

I punti salienti del report della Casa Bianca

Il “quadro completo per lo sviluppo responsabile dei beni digitali” degli Stati Uniti presenta i punti di forza e di debolezza delle criptovalute, con l’obiettivo di promuovere il settore e allo stesso tempo circoscrivere i potenziali rischi. Le crypto sono descritte come opportunità per estendere a più persone possibili i servizi finanziari, il report infatti spiega che circa 7 milioni di cittadini statunitensi non hanno ancora un conto in banca. A questo proposito si può leggere nel documento, l’intento di sviluppare un sistema di pagamento istantaneo e una CBDC. Dall’altro lato gli Stati Uniti vogliono monitorare il rischio di truffe e di riciclaggio e la volatilità degli asset digitali. Come? Attraverso l’educazione e formazione finanziaria, leggi e il monitoraggio della Securities and Exchange Commission (SEC) e della Commodity Futures Trading Commission (CFTC).

Biden e le crypto: gli Stati Uniti vogliono essere un esempio per tutti

Il report del 16 Settembre nasce dal lavoro combinato delle agenzie federali incaricate dal presidente Joe Biden a Marzo di quest’anno. Biden vuole regolamentare le crypto? Pare proprio di sì! Non solo, il documento della Casa Bianca spiega che l’intenzione degli Stati Uniti è di essere, con le nuove leggi, un esempio per tutti gli altri stati. Il report e la descrizione del panorama crypto, hanno ricevuto alcune critiche dagli oppositori politici e da esperti del settore blockchain che lo hanno definito datato, inadeguato e non abbastanza approfondito.

La storia dei CryptoKitties, gli NFT che hanno scritto la storia della blockchain

CryptoKitties: guida e storia degli NFT su Flow blockchain

Cosa sono i CryptoKitties? Chi li ha creati? Perché questa collezione ha segnato l’evoluzione della blockchain? Questo e altro nella guida e storia degli NFT su Flow!

I CryptoKitties sono un gioco su blockchain che si basa sull’allevamento e la cura di gattini digitali sotto forma di NFT. Oltre ad essere una delle primissime applicazioni non strettamente finanziarie della blockchain, i CryptoKitties hanno scritto la storia della blockchain in quanto pionieri degli NFT e del gaming su Ethereum. Il loro successo ha contribuito a far progredire l’ecosistema blockchain in termini di tecnologia e di adozione. Ma come funziona il gioco dei CryptoKitties? Chi lo ha creato? Come ha influenzato il mondo crypto?

Cosa sono i CryptoKitties? Come si gioca con i gattini digitali?

“I gatti sono impossibili da capire. Sono ambasciatori di faraoni, di meme e della pagina Facebook di vostra madre. Non fanno discriminazioni, disprezzano tutti allo stesso modo”, ad oggi i gattini NFT dei CryptoKitties contano più di 130.000 wallet coinvolti, 2 milioni di NFT e un volume di scambi 70.000 ETH. I CryptoKitties sono una collezione di NFT che raffigurano gatti con diverse caratteristiche che vanno allevati e nutriti con lo scopo di far nascere dei cuccioli. Giocare con i CryptoKitties significa innanzitutto fare collezionismo ma anche diventare degli allevatori esperti e studiosi di genetica felina, e commercianti che fanno affari con la compravendita degli esemplari più rari. Oltre a questo grazie alla piattaforma Kitty Verse, si può partecipare a esperienze e giocare con i CryptoKitties, ad esempio risolvendo indovinelli ed enigmi per sbloccare nuovi attributi e gadget oppure far lottare i gattini tra loro come in KotoWars. I CryptoKitties oggi sono compatibili con altri mondi digitali come ad esempio il metaverso di Decentraland

Per giocare con i CryptoKitties su desktop il team del progetto consiglia, per una migliore prestazione, di utilizzare come browser Chrome o Firefox. Nel frattempo è in via di sviluppo un’app mobile per tenere i gattini NFT sempre con te! Per giocare inoltre è necessario un digital wallet e ETH, la crypto di Ethereum che serve a coprire i costi per sfamare e crescere i gattini. Dove acquistare i CryptoKitties? È possibile comprare questi NFT nel marketplace del progetto (raggiungibile dal sito web) in forma di vendita diretta o con offerte, oppure nei marketplace NFT più utilizzati come OpenSea. Il prezzo dei CryptoKitties parte dai 0,003 ETH, fino ad arrivare a migliaia di dollari. 

Da Ethereum a Flow, la blockchain per gli NFT 

Si può dire che dal lancio nel 2017 ne abbiano fatta di strada, ma i CryptoKitties hanno avuto successo fin da subito. I CryptoKitties sono stati lanciati nel 2017 dalla società Axiom Zen, una realtà dedicata alla promozione di progetti su nuove tecnologie come appunto la blockchain. Il team di Axiom Zen, di cui faceva parte anche Layne Lafrance, ha presentato gli NFT all’ETH Waterloo, un hackathon di Ethereum, ovvero un evento per programmatori riuniti per sviluppare nuovi progetti o ottenere finanziamenti. I primi NFT dei CryptoKitties con la collezione Gen0 composta da 50.000 NFT, vennero presto rilasciati su Ethereum. La reazione del pubblico fu subito positiva, tanto che le transazioni per comprare e giocare con i gattini aumentarono così tanto da congestionare la rete di Ethereum, portando le gas fee alle stelle. 

Al loro apice nel 2017, i CryptoKitties attirarono più di 14.000 utenti attivi al giorno e resero popolare la tecnologia di Ethereum in tutto il mondo. In altre parole, i CryptoKitties hanno contribuito a rendere Ethereum il punto di riferimento per le collezioni digitali e il gaming. La collezione tuttavia evidenziò anche alcune debolezze di Ethereum, e di conseguenza l’esigenza di una blockchain altamente scalabile e adatta a ospitare giochi e intrattenimento. Dal team di Axiom nel 2018 vennero fondati i Dapper Labs “The NFT Company” per costruire Flow, una blockchain con queste caratteristiche. A partire dal 2021, i CryptoKitties hanno cominciato un passaggio graduale da Ethereum a Flow. Questo cambiamento legato ai motivi di espansione della collezione e del gioco, è stato concepito per migliorare il progetto dal punto di vista estetico e tecnico (implementando ad esempio le animazioni) e per rendere più semplice l’esperienza degli utenti, anche quelli meno abituati a trattare con gli strumenti della blockchain. Flow viene utilizzata principalmente nel campo dei giochi e dei social network, e in generale per tutte quelle esperienze che coinvolgono moltissimi utenti simultaneamente su blockchain. Flow ha l’intenzione di gestire community che crescono a vista d’occhio come quelle del Web3 e rendere usabile la blockchain per le persone, e “non solo a esperti del settore e early adopter”. Su Flow sono costruiti altri popolari progetti NFT tra cui NBA Top Shot

La storia dei CryptoKitties è la storia dell’evoluzione della blockchain

I CryptoKitties insomma hanno aperto un’esigenza, quella della scalabilità della blockchain, a cui ora il settore lavora ininterrottamente da anni. L’incidente dei CryptoKitties che ha mandato in tilt Ethereum, ha portato una serie di soluzioni innovative per superare le sfide di scalabilità di Ethereum, così come i Layer 2 che oggi sono dei pilastri essenziali per l’usabilità delle reti. Inoltre i Dapper Labs creando uno dei primi giochi su blockchain ha portato innumerevoli nuovi utenti alla tecnologia, dimostrando tutto il potenziale della blockchain nei settori dell’arte digitale e il gaming. In poche parole CryptoKitties è un pioniere dei giochi NFT e il suo successo ha spinto l’ecosistema blockchain a progredire sia in termini di tecnologia che di adozione.

La tecnologia alla base dei CryptoKitties

Ogni CryptoKitties è un token ERC-721 ovvero lo standard dei token non fungibili. Ogni CryptoKitties è unico e indivisibile e la sua proprietà è tracciata grazie agli smart contract. Lo smart contract Core CryptoKitties tiene traccia di tutti i trasferimenti degli NFT e di tutti quelli nuovi creati grazie all’allevamento, così come degli attributi e dei geni che rendono diversi gli NFT tra loro. Tutte le azioni del gioco come l’allevamento, il nutrimento, la vendita sono transazioni eseguite da smart contract sulla blockchain e per questo richiedono una commissione. Dal momento che sono NFT, anche se un giorno i Dapper Labs dovessero fallire o la piattaforma dei CryptoKitties eliminata, i gattini digitali continueranno a esistere grazie alla blockchain, e così il loro valore. 

Attributi e genetica dei CryptoKitties

Se ci sono oltre 2 milioni di NFT dei CryptoKitties come si fa a stabilire il più raro? Da cosa è determinato il loro valore? I CryptoKitties, a differenza dei CryptoPunks, ad esempio, non sono una collezione limitata. Esiste un sistema complesso di attributi, chiamati “Cattributes”, e di combinazioni genetiche che ha ispirato anche la costituzione dei mostriciattoli di Axie Infinity, il videogioco DeFi. Per iniziare i CryptoKitties sono divisi in 4 tipologie: Normali, Fancy, Edizioni Speciali e Esclusivi. Già questi indicano una scala crescente di rarità perché sono disponibili in quantità diverse. 

Ogni CryptoKitties a sua volta ha un nome e 12 attributi come la forma e il colore degli occhi, il tipo di pelliccia, il tipo di bocca, che rispecchiano il suo codice genetico. Ogni attributo è costituito da un blocco di 4 geni, uno primario che è quello che si manifesta nel gattino e 3 latenti. Ad esempio se il colore della pelliccia ha come gene primario (P) il verde smeraldo, come geni nascosti può avere il rosa salmone (H1), il colore orangesoda (H2) e ancora orangesoda come terzo gene nascosto (H3). Mentre il gene primario è visibile nell’NFT, quelli secondari si trasmettono ai figli dei CryptoKitties secondo diverse percentuali, ad esempio i geni primari del gatto padre si trasmettono nel 37,5% dei casi, quelli H1 nel 9,4%, quelli H2 nel 2,3% e quelli H3 nello 0,8%. Tutti i gattini possono fare sia il ruolo del padre che della madre, molto moderno da parte dei CryptoKitties! Esiste un tool che mostra ipotetici cuccioli e la loro rarità basandosi sull’accoppiata dei genitori. Non sempre però i CryptoKitties nascono sulla base delle percentuali, può succedere che i geni mutino creando gattini davvero unici e inaspettati! Dal 2018 sono state inserite le Mewtation Gems e i Family Jewels, dei badge per tracciare e certificare la discendenza e il pedigree degli NFT.

Qual è l’NFT dei CryptoKitties più raro?

Un primo modo per valutare la rarità dei CryptoKitties è dunque la tipologia e la sua genetica, i cattributes hanno infatti diversi gradi di rarità. Ci sono tuttavia altre caratteristiche che non dipendono da questi aspetti, ma influiscono ugualmente sul valore degli NFT:

  1. Gen0 dei CryptoKitties: i primi NFT in 50.000 copie sono i più rari e preziosi in assoluto. Al momento non sono tutti in circolazione, circa 12.000 sono ancora di proprietà del team in attesa di essere rilasciati in occasioni speciali;
  2. “Cooldown” ovvero il tempo di riposo tra un cucciolo e un altro. Ogni Kitties ha un cooldown che dipende dalla sua generazione, ad esempio quelli della Gen0 devono aspettare 1 minuto per fare un nuovo cucciolo, quelli della 26° generazione in poi, oltre 1 settimana;
  3. Numero ID: i gatti NFT sono numerati sulla base dell’ordine di nascita, quindi i numeri più bassi sono i CryptoKitties più antichi che sono venduti a prezzi più alti dai collezionisti;
  4. Errori: a volte i CryptoKitties appena nati hanno errori di grafica, dal momento che le mutazioni sono difficili da creare sono più rare e particolarmente difficili da trovare;
  5. Gattini di razza pura: sono pochissimi gli esemplari che nel blocco degli attributi hanno lo stessi gene ripetuto 4 volte.

Al lavoro per la CBDC europea, la BCE coinvolge anche Amazon

Euro digitale: la BCE al lavoro con Amazon per la CBDC

Euro digitale in arrivo? La Banca Centrale Europea sta collaborando con cinque società tech per lo studio della sua CBDC

Con un comunicato del 16 Settembre 2022, la Banca Centrale Europea ha annunciato la collaborazione con cinque società tech per testare e sviluppare un’eventuale Central Bank Digital Currency. Le CBDC sono monete digitali che si distinguono dalle criptovalute perché sono emesse da banche centrali e quindi non sono decentralizzate, come ad esempio Bitcoin. Per la BCE il principale vantaggio dell’euro digitale sarebbe la facilità e l’accessibilità, dal momento che basterebbe una semplice connessione internet per usufruire dei servizi bancari relativi alla CBDC. L’Unione Europea nel 2021 ha promosso una fase investigativa per lo sviluppo di una CBDC, fase che doveva durare due anni. Entro metà del 2023 infatti la BCE emetterà il suo verdetto: euro digitale sì o no? 

Le aziende selezionate per sviluppare prototipi e casi d’uso per la CBDC

Prima di prendere una decisione sull’euro digitale, la BCE ha coinvolto cinque aziende per realizzare dei prototipi e casi d’uso in cui potrebbe essere utilizzata la CBDC. Per scegliere queste aziende, ad Aprile 2022 è stato presentato un bando al quale si sono candidate 54 società interessate a lavorare all’euro digitale. Il 16 Settembre sono state comunicate le aziende selezionate, ognuna con un’area di pertinenza: 

  1. CaixaBank: pagamenti online peer-to-peer;
  2. Worldline: pagamenti offline peer-to-peer;
  3. EPI: pagamenti presso i punti vendita disposti dal pagatore;
  4. Nexi: pagamenti presso il punto vendita disposti dal beneficiario;
  5. Amazon: pagamenti e-commerce.

La BCE è quindi al lavoro con Amazon e Co. per sviluppare la sua CBDC. È il momento dell’operazione prototipo! Queste aziende tech sono chiamate a sviluppare, lato front-end, delle interfacce di servizi per l’euro digitale. Lo scopo è quello di testare transazioni con l’euro digitale, sistemi di pagamento peer-to-peer, in e-commerce ma anche nei punti vendita. Il lavoro sui prototipi durerà fino al primo trimestre del 2023, per poi essere presentato in un report.

Perché la BCE è interessata all’euro digitale?

Per la BCE l’euro digitale potrebbe essere un’integrazione funzionale al denaro contante. In che senso? L’euro digitale non è previsto come una sostituzione dell’euro come lo conosciamo e utilizziamo, ma come una scelta in più disponibile per i pagamenti: “potrebbe favorire l’innovazione finanziaria e migliorare l’efficienza complessiva del sistema dei pagamenti”. La CBDC sarebbe una moneta elettronica emessa dalla BCE e dalle banche centrali nazionali, accessibile a tutti i cittadini e alle imprese. Secondo la BCE l’euro digitale può avere successo solo se utilizzato dai cittadini europei nella vita quotidiana, deve quindi aggiungere valore ed essere realmente utile. I test in corso stanno verificando proprio questi aspetti. La BCE continua a sondare il terreno mentre la Casa Bianca sembra più decisa a lanciare il suo dollaro digitale!

Young Platform supporta l’airdrop di Ethereum Proof-of-Work (ETHW)

Modalità di airdrop ETHW su Young Platform

Young Platform supporta l’airdrop di ETHW: quando verrà erogato? Chi ne ha diritto? 

Dopo l’attivazione dell’aggiornamento The Merge di Ethereum, un gruppo di miner ha effettuato un hard fork creando una nuova blockchain su cui continuare l’attività di mining. Questa blockchain alternativa, chiamata Ethereum Proof-of-Work, ha un suo nuovo token, ETHW, che viene distribuito tramite airdrop a tutti coloro che possedevano Ether prima di The Merge. 

Quando verrà erogato l’airdrop di ETHW?

Esclusi ritardi del Custody Provider a cui si affida Young Platform, il quale sta effettuando dei controlli e monitorando la blockchain nata con l’hard fork, prevediamo di erogare i token ETHW nell’arco dei prossimi 15 giorni, durante i quali seguirà l’annuncio di una data, non appena sarà certa. L’airdrop verrà effettuato in rapporto 1:1, questo significa che per ogni ETH posseduto prima dell’attivazione di The Merge, verrà rilasciato un ETHW. 

Al momento non è previsto il listing del token ETHW, il team di Young Platform sta comunque valutando l’eventualità. Un eventuale listing verrà comunicato con preavviso!

Chi può partecipare all’airdrop? 

La distribuzione del token ETHW viene calcolata sulla base dello snapshot effettuato il 15 Settembre 2022 06:42 UTC, il momento in cui è stato attivato l’aggiornamento The Merge. 

Per verificare se hai diritto all’airdrop di ETHW su Young Platform fai riferimento a questi tre diversi casi, se il 15 Settembre 2022 06:42 UTC:

1. Avevi ETH nel tuo Portafoglio

Allora riceverai gli ETHW che ti spettano direttamente nel tuo Portafoglio.

2. Avevi attivo l’Earning Wallet per i tuoi ETH 

Se non hai disattivato la funzionalità Earning Wallet per i tuoi ETH entro il 15 Settembre 2022 06:42 UTC, il tuo diritto a ricevere l’airdrop di ETHW dipende dal risultato delle analisi che l’Earning Wallet Provider di Young Platform sta effettuando sulla nuova chain nata dal fork. Solo se la blockchain Ethereum Proof-of-Work verrà supportata da Copper (il loro Custody Provider) entro 30 giorni a partire dall’hard fork e se, allo stesso tempo, la nuova blockchain soddisferà almeno due dei tre requisiti successivamente spiegati, allora potrai ricevere ETHW in proporzione ai tuoi Ether in Earning. 

I tre requisiti, di cui due devono essere rispettati dalla blockchain Ethereum Proof-of-Work, sono:

  1. La media dell’hash power del mining del nuovo token ETHW al 30° giorno successivo all’hard fork (calcolata come media su 30 giorni) è almeno il 5% dell’hash power del mining di ETH nel giorno precedente all’hard fork, calcolato come media dei 3 giorni precedenti all’hard fork;
  2. La media della capitalizzazione di mercato di ETHW (definita come valore totale di tutti i nuovi token) al 30° giorno successivo all’hard fork (calcolata come media su 30 giorni), è almeno il 5% della media della capitalizzazione di mercato di ETH calcolata su 30 giorni;
  3. La media in 24h del volume di mercato di ETHW del 30° giorno successivo all’hard fork (calcolata come media su 30 giorni), corrisponde almeno all’1% della media in 24h del volume di mercato di ETH calcolata come media su 30 giorni.

La soddisfazione dei requisiti e il conseguente diritto a ricevere all’airdrop, verrà tempestivamente comunicato secondo le tempistiche richieste per le analisi (indicativamente tra un mese).

3. Hai disattivato la funzionalità Earning Wallet prima del 15 Settembre 2022 

Se hai disattivato la funzionalità Earning Wallet per i tuoi ETH prima del 15 Settembre 2022 06:42 UTC, ma i tuoi ETH non risultavano ancora trasferiti dall’Earning Wallet al Portafoglio, hai comunque diritto all’airdrop. Rientri dunque nel caso 1 “Avevi ETH nel tuo portafoglio”. 

La Casa Bianca ha finalmente un piano per regolamentare crypto e DeFi

Criptovalute: il piano degli Stati Uniti tra regolamentazione e CBDC

Il governo degli Stati Uniti ha pubblicato il “primo quadro completo per lo sviluppo responsabile dei beni digitali”. Quali leggi dobbiamo aspettarci? È in arrivo il dollaro digitale?

Gli Stati Uniti hanno fatto un altro passo in avanti per la regolamentazione delle criptovalute: il 16 Settembre 2022 sul sito della Casa Bianca è stato pubblicato un documento intitolato “La Casa Bianca rilascia il primo quadro completo per lo sviluppo responsabile dei beni digitali. Si tratta di un report riassuntivo delle indagini sul settore crypto svolte da nove agenzie federali negli scorsi sei mesi e che serviranno ad attuare un piano legislativo. Il lavoro è il risultato dell’ordine esecutivo del Presidente Joe Biden pubblicato il 9 Marzo di quest’anno, che chiedeva alle agenzie federali di tracciare delle direttive per la regolamentazione del settore basandosi su sei aree di intervento come la protezione dei consumatori, la promozione della stabilità finanziaria, l’inclusione finanziaria. 

Negli ultimi sei mesi, le agenzie di tutto il governo, dal Dipartimento del Tesoro a quello della Giustizia, hanno lavorato insieme per sviluppare linee guida e raccomandazioni politiche relative a questi temi. Vediamo i punti salienti del documento!

Di cosa parla il documento della Casa Bianca?

Il documento redatto dalle agenzie federali si divide in 7 sezioni. Dai loro titoli si può già intuire il contenuto presentato dalla Casa Bianca, una serie di azioni che presto si concretizzeranno in leggi e indicazioni: 

  1. Proteggere i consumatori, gli investitori e le imprese;
  2. Promuovere l’accesso a servizi finanziari sicuri e convenienti; 
  3. Favorire la stabilità finanziaria;
  4. Promuovere l’innovazione responsabile;
  5. Rafforzare la nostra leadership finanziaria globale e la nostra competitività; 
  6. Combattere la finanza illecita;
  7. Valutare una valuta digitale della Banca Centrale degli Stati Uniti (CBDC).

Quali leggi sulle crypto sono indispensabili?

Il documento inizia da un dato significativo: il 16% degli americani adulti ha acquistato asset digitali. Questo dato si accompagna a una presa di posizione, gli asset digitali sono definiti dal governo statunitense “potenziali opportunità per rafforzare la leadership degli Stati Uniti nel sistema finanziario globale”, così come nel campo dell’innovazione tecnologica. I report delle agenzie federali promuovono in maniera esplicita la ricerca e lo sviluppo del settore della crittografia di nuova generazione, della programmabilità delle transazioni, della sicurezza informatica e delle protezioni della privacy. Il documento esprime grande fiducia nelle criptovalute come risorsa, ma allo stesso tempo chiede misure per contrastare i rischi legati agli asset digitali.

I principali rischi individuati dalle agenzie federali sono la volatilità e il pericolo di truffe: “le vere e proprie frodi, le truffe e i furti nei mercati degli asset digitali sono in aumento: secondo le statistiche dell’FBI, nel 2021 le perdite monetarie segnalate per le truffe di asset digitali sono aumentate di quasi il 600% rispetto all’anno precedente.” In questo contesto si fa riferimento anche alla mancata regolamentazione crypto che ha portato ingenti perdite per i consumatori in seguito al crollo dell’ecosistema di Terra (LUNA). Alla volatilità e al pericolo di truffe, si aggiungono anche i rischi legati al possibile riciclaggio di denaro e all’uso dei fondi per attività illecite. Tutto questo, secondo il documento della Casa Bianca, deve essere monitorato per garantire un uso in sicurezza degli asset digitali. In poche parole servono leggi che promuovano l’innovazione e allo stesso tempo contengano i rischi

In questo senso sono state avanzate proposte come l’incarico alla Securities and Exchange Commission (SEC) e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) di “perseguire in modo aggressivo le indagini e le azioni esecutive contro le pratiche illegali nel settore degli asset digitali”. O ancora, l’invito alla Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) a raddoppiare gli sforzi per monitorare i reclami dei consumatori e per far rispettare le pratiche sleali, ingannevoli o abusive. Insieme a una serie di iniziative per l’educazione e l’alfabetizzazione finanziaria, per sensibilizzare i cittadini all’utilizzo delle criptovalute e a imparare a individuare pratiche fraudolente. 

Gli Stati Uniti stanno preparando un piano per essere pronti ad ogni evenienza, il documento pubblicato il 16 Settembre presenta tutti i temi che poi la legislazione andrà ad approfondire. 

L’economia digitale è una risorsa per tutti 

Un aspetto interessante emerso nel documento della Casa Bianca è la consapevolezza che l’economia digitale è una vera opportunità per gli americani: “oggi la finanza tradizionale lascia indietro troppe persone. Circa 7 milioni di americani non hanno un conto in banca. Altri 24 milioni si affidano a costosi servizi non bancari, come l’incasso di assegni e vaglia, per le necessità quotidiane. E per coloro che utilizzano le banche, pagare con le infrastrutture finanziarie tradizionali può essere costoso e lento, soprattutto per i pagamenti transfrontalieri”. Per incoraggiare la diffusione dei servizi digitali, gli Stati Uniti prevedono di sviluppare sistemi di pagamento istantanei e network per gli asset digitali utilizzabili, inclusivi, equi e accessibili a tutti

La CBDC degli Stati uniti: work in progress!

Il report presenta anche una sezione intitolata “Esplorare una valuta digitale della Banca centrale statunitense (CBDC)”. Gli Stati Uniti stanno dunque valutando una forma digitale del dollaro americano che “ha il potenziale per offrire vantaggi significativi”. In che senso? Una Central Bank Digital Currency “potrebbe consentire un sistema di pagamento più efficiente, fornire una base per ulteriori innovazioni tecnologiche, facilitare transazioni transfrontaliere più veloci ed essere sostenibile dal punto di vista ambientale. Potrebbe promuovere l’inclusione finanziaria e l’equità, consentendo l’accesso a un ampio numero di consumatori.” Il progetto per la CBDC pare avviato anche se le agenzie federali ritengono opportuno svolgere ulteriori ricerche e considerazioni, soprattutto sul livello della tecnologia. 

Le critiche al report dell’amministrazione Biden 

Tutto ciò ha suscitato critiche e obiezioni da alcuni esponenti del settore crypto e politici all’opposizione che hanno definito il documento redatto dalle agenzie federali “superato e squilibrato” e non adatto a costruire un quadro legislativo. La Blockchain Association, che si occupa di sensibilizzare e migliorare le politiche inerenti al mondo crypto, ritiene che il report manchi di “raccomandazioni sostanziali”. La direttrice esecutiva della Blockchain Association, Kristin Smith ha spiegato che i resoconti delle agenzie federali sono “un’occasione mancata per consolidare la leadership statunitense nel settore delle criptovalute“, e li ha criticati perché troppo incentrati sui rischi delle criptovalute. Sheila Warren di Crypto Council for Innovation, un’altra realtà che si occupa di promozione crypto, ha dichiarato che il report non fornisce chiare linee guida politiche. Sulla stessa onda è la critica di Patrick McHenry, membro repubblicano Comitato per i servizi finanziari della Camera, secondo il quale il documento è troppo vago: “con regole chiare, questa tecnologia innovativa [criptovalute] può rivoluzionare i nostri mercati finanziari, modernizzare l’infrastruttura del nostro sistema di pagamenti e offrire nuove opportunità ai consumatori”. Per quanto riguarda il progetto della CBDC statunitense McHenry ha spiegato che “I repubblicani hanno sempre affermato che i benefici di un potenziale CBDC statunitense devono essere superiori ai rischi: questi rapporti non riescono a dimostrarlo”. 

Un punto di riferimento per la regolamentazione internazionale delle crypto?

Il documento della Casa Bianca e il quadro normativo che ne seguirà potrebbero essere l’ispirazione e la guida per tanti altri paesi. Questo è di certo lo scopo di Biden. Nel testo si può leggere che gli Stati Uniti intendono esplicitamente essere un esempio per la regolamentazione degli asset digitali: “Le agenzie statunitensi sfrutteranno le posizioni degli Stati Uniti nelle organizzazioni internazionali per comunicare i valori statunitensi relativi agli asset digitali. Le agenzie statunitensi continueranno e amplieranno il loro ruolo di leadership nel lavoro sugli asset digitali presso le organizzazioni internazionali e gli organismi di definizione degli standard, come il G7, il G20, l’OCSE, l’FSB, la Financial Action Task Force (FATF) e l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione.” Il tutto cercando di trasmettere i valori statunitensi della privacy, dei mercati liberi, della stabilità finanziaria, la protezione dei consumatori, la sostenibilità ambientale. 

The Merge è live! Le prime ore di Ethereum 2.0 e le reazioni della community crypto

The Merge è attivato! Le prime ore di Ethereum 2.0 e le reazioni

The Merge è stato attivato il 15 Settembre 2022. Cosa è successo durante le prime ore di Ethereum 2.0? Come ha reagito il settore crypto? Ci sarà un hard fork?

L’attivazione dell’aggiornamento The Merge è stata definita “traguardo”, “momento storico”, “rivoluzione”. In questi mesi The Merge è stato raccontato in modi diversi, come il cambio di motore di una macchina in corsa, o come un’astronave non ancora pronta a un viaggio interstellare, secondo il paragone dell’Ethereum Foundation. Qualsiasi narrativa ha cercato di rendere giustizia alla portata di questo aggiornamento, uno dei più grandi progetti software open-source della storia, che ha richiesto il coordinamento di decine di team, ricercatori, sviluppatori e volontari.

C’è chi la notte tra il 14 e il 15 Settembre ha seguito i momenti cruciali di The Merge minuto per minuto come di fronte al lancio di una missione spaziale. Con l’avvicinarsi della TTD sono iniziati watch party e streaming, per seguire tutti insieme e da ogni parte del mondo, il momento preciso in cui è stata completata la “fusione”. Coloro che hanno assistito alla diretta dell’Ethereum Foundation hanno anche ricevuto un POAP celebrativo, un NFT che dimostrerà per sempre la presenza all’evento cruciale della blockchain ideata da Vitalik Buterin. Scopri le prime ore di Ethereum 2.0 e le reazioni della community crypto all’attivazione di The Merge! 

Ethereum ora è Proof-of-Stake!

Ora, con il Proof-of-Stake, Ethereum è pronta al viaggio interstellare. Giovedì 15 Settembre alle 06:42:42 UTC è stata raggiunta la Total Terminal Difficulty 58750000000000000000000 e la Beacon Chain è stata finalmente integrata con il mainnet di Ethereum. Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, ha commentato l’attivazione di The Merge con queste parole: “E abbiamo finalizzato! Felice merge a tutti, questo è un grande momento per l’ecosistema di Ethereum. Tutti coloro che hanno aiutato a realizzare il merge dovrebbero sentirsi davvero orgogliosi oggi”.

La prima epoch, ovvero il primo pacchetto di 32 blocchi, di Ethereum 2.0 è stata finalizzata alle 06:59. È stata questa la prova del nove che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, la finalizzazione della prima epoch ha confermato che Ethereum 2.0 stava funzionando correttamente. L’ultimo blocco di Ethereum Proof-of-Work, il numero 15537393, è stato minato dalla mining pool F2Pool una delle prime pool ad occuparsi del mining di Bitcoin. Il gas pagato dalla pool per la transazione è stato 29.991.429 gwei ovvero l’unità più piccola di Ether (1 ETH è composto da un miliardo di gwei). Il miner dell’ultimo blocco del PoW ha incluso nel blocco stessoun messaggio in mandarino: “七彩神仙鱼F!”, che si traduce in “Colorful Angelfish F!”. Da quel momento i miner non sono più responsabili della validazione delle transazioni di Ethereum. Dell’ultimo blocco minato di Ethereum è stato creato un NFT in vendita su OpenSea con il nome di “The Last POW Block”. 

I festeggiamenti per The Merge e il primo NFT su Ethereum PoS

Qualche ora dopo l’attivazione di The Merge qualcuno ha pagato 36 ETH (l’equivalente di 57.600$) per “mintare” il primo NFT su Ethereum 2.0. Il token non fungibile rappresenta un panda e alcuni dettagli dello stato della blockchain nel momento in cui è stato creato.

Perché proprio un panda? L’animale è diventato il simbolo di The Merge perché immaginato come la combinazione tra un orso bianco e un orso nero. Qualche giorno fa Sam Padilla, ingegnere esperto di Web3 di Google, ha introdotto nelle schermate del motore di ricerca un piccolo easter egg. Con le ricerche “The Merge Ethereum” e simili, comparivano il countdown per l’aggiornamento e due orsetti, uno bianco e uno nero, sempre più vicini uno all’altro. Il timer era direttamente collegato alla blockchain e si aggiornava in tempo reale. Ora invece compare un panda che stringe tra le zampe il simbolo di ETH. 

Anche Beeple il famoso artista NFT ha omaggiato The Merge, pubblicando su Twitter la sua ultima opera che raffigura il mastodontico simbolo di Ethereum.

Le reazioni della community crypto a The Merge

La community crypto, competitor di Ethereum compresi, è esplosa in commenti e festeggiamenti dopo l’attivazione di The Merge, vediamone alcuni! 

1. Yuga Labs

Yuga Labs, i fondatori del Bored Ape Yacht Club, la principale collezione NFT costruita su Ethereum, ha scritto: “congratulazioni all’intero team di Ethereum per la fusione avvenuta con successo. Questo è un momento storico per noi e un grande passo per scalare Ethereum per il suo primo miliardo di utenti”. Per Yuga Labs è fondamentale che Ethereum diventi una blockchain capace di gestire una grande mole di transazioni contemporaneamente, soprattutto ora che sta costruendo Otherside, il suo Metaverso

2. Tim Beiko, il portavoce degli sviluppatori di The Merge

“Siamo a posto. È fatta. Ci siamo fusi. Porca miseria. Un lavoro straordinario per tutti!” così ha commentato il successo dell’aggiornamento, Tim Beiko uno degli sviluppatori più coinvolti in The Merge.

3. Justin Sun, Charles Hoskinson, Emin Gun Sirer

Le congratulazioni per la buona riuscita dell’aggiornamento di Ethereum sono arrivate anche dalla concorrenza. Tra i competitor sono arrivati i complimenti dai fondatori di Tron, Avalanche e Cardano.

Charles Hoskinson, che ha fatto parte del nucleo di fondatori di Ethereum, ha registrato un video in cui ha spiegato di voler prendersi un momento per elogiare il duro lavoro delle persone che hanno portato a questo “momento storico”. Secondo Hoskinson, The Merge è la cosa più complessa mai realizzata nel settore crypto. Un esempio di progresso scientifico e una vittoria per tutti!

Sulla stessa lunghezza d’onda, Emin Gün Sirer di Avalanche scrive: “un momento e una pietra miliare da ricordare. Congratulazioni agli sviluppatori che hanno affrontato un’enorme complessità tecnica. Dovreste essere incredibilmente orgogliosi”.

Hard Fork sì o no?

Un gruppo di miner di Ethereum nella versione Proof-of-Work, con l’arrivo del nuovo meccanismo di consenso si è accordato per creare un hard fork di Ethereum e continuare il mining su una blockchain alternativa, ETHPoW. L’hard fork non è stato ancora realizzato, al momento della stesura di questo articolo. L’organizzazione che si occupa della “nuova vecchia” Ethereum Proof-of-Work ha specificato su Twitter che il fork sarà lanciato entro 24 ore da The Merge. Con la realizzazione del fork, gli holder di ETH avranno diritto a ricevere tramite airdrop, il token $ETHW in rapporto 1:1 con gli Ether posseduti. Insomma uno dei cambiamenti più significativi della storia delle criptovalute non è avvenuto senza oppositori!

Cosa è successo al prezzo di ETH dopo The Merge

Nei minuti immediatamente successivi all’attivazione dell’aggiornamento, il valore della crypto è calato leggermente (dello 0,4% rispetto alle 24 ore precedenti). Tuttavia il prezzo di ETH dopo The Merge è rimasto sostanzialmente invariato, mantenendosi intorno ai 1.600 dollari. 

Criptovalute e fintech: cosa dicono i programmi elettorali?

Criptovalute e fintech: programmi elettorali elezioni 2022

Le elezioni politiche si avvicinano ed è il momento di dare un’occhiata ai programmi elettorali, cosa prevedono i partiti per le criptovalute e il settore fintech?

Abbiamo esaminato i programmi elettorali dei principali partiti politici italiani alla ricerca di argomenti come la digitalizzazione, lo sviluppo di nuove tecnologie e imprese fintech, l’utilizzo della blockchain e la regolamentazione delle criptovalute. In linea generale sembra che i partiti italiani siano più interessati ad altri temi, come ad esempio quello ambientale presente in quasi tutte le proposte politiche. Anche se il macro tema della tecnologia e delle nuove economie ha poco spazio, i programmi politici accennano a qualche (e spesso vaga) proposta in ambito digitale. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono i programmi elettorali per le criptovalute e il settore fintech!

1. Il Movimento 5 Stelle e il Web3

Il programma elettorale del Movimento 5 Stelle è costituito da una lista sintetica e concisa di interventi per il futuro. Nella sezione “Per un paese digitale e moderno” uno dei punti riguarda la definizione di “un piano industriale basato sulle tecnologie strategiche per il futuro: come manifattura digitale, fintech, valute digitali, intelligenza artificiale e robotica, agrifoodtech, aerospazio, web3, semiconduttori, scienze della vita, creazione di contenuti digitali, metaverso, fino ad arrivare a frontiere come nanotecnologie e quantum computing”. 

La lista dei campi relativi a questo piano di digitalizzazione cita alcune realtà del mondo crypto e in generale dell’evoluzione tecnologica, senza tuttavia andare nel concreto delle modalità di attuazione e azioni previste. 

3. Partito Democratico (PD) e la blockchain come risorsa

Uno dei tre pilastri del programma del PD è lo “Sviluppo sostenibile e transizioni ecologica e digitale”, sotto questo punto si può leggere: “vogliamo rafforzare il grande potenziale delle nostre imprese, dei piccoli imprenditori e imprenditrici, delle start-up innovative” e ancora “vogliamo rimuovere gli ostacoli che frenano le famiglie e le imprese a migrare verso le reti di connettività a banda ultra-larga, attuali e future, e al pieno dispiego delle competenze e dei servizi digitali, ivi inclusi quelli offerti della Pubblica Amministrazione”. 

In generale il Partito Democratico promuove la digitalizzazione del paese (si fa un breve cenno anche all’Internet of Things e l’intelligenza artificiale, specificando che si vorrà evitarne l’abuso in contesti come la sorveglianza di massa) e un’attenzione a uno spazio digitale sicuro in cui la gestione dei dati è trasparente. Il programma presenta esplicitamente il termine “blockchain” in questo contesto: “più in generale, riteniamo che occorrano politiche industriali per lo sviluppo del settore degli asset digitali, coerentemente con il quadro normativo europeo e allo stesso tempo cogliendo le nuove opportunità che le moderne tecnologie blockchain offrono.” Anche in questo caso il programma non scende nel dettaglio. 

3. Possibile al lavoro sul Digital Gender Gap

Possibile, il partito fondato da Giuseppe Civati, mette il focus sulla cybersicurity, la privacy e l’anonimato online. Nel programma di Possibile la digitalizzazione viene associata al trasporto pubblico e ai nuovi servizi mobilità. Possibile si schiera apertamente dalla parte dello smart working: “in un contesto in cui il lavoro – specie quello intellettuale – è sempre più soggetto alla digitalizzazione, alla dematerializzazione, alla codificazione in algoritmi di intelligenza artificiale, la resistenza italiana al lavoro agile ha del surreale”. 

Il programma continua specificando che “In merito alle tecnologie digitali, è necessario completare rapidamente la copertura della rete di connessione che colmi il divario digitale fra Nord e Sud e aree periferiche e centrali”. Un ulteriore divario da colmare è il Digital Gender Gap stimolando “la partecipazione femminile lungo i percorsi formativi in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e più in generale ICT (Information and Communications Technology) mediante borse di studio” per cui sono previsti 50 milioni di Euro, ma anche tramite inserimento delle laureate nel mercato del lavoro digitale.   

4. Forza Italia, la blockchain a servizio dell’emergenza rifiuti

Il partito di Silvio Berlusconi cita esplicitamente la blockchain nel suo programma in questi termini: “sostegno e incentivi all’innovazione digitale per la tracciabilità dei rifiuti attraverso l’utilizzo dei nuovi sistemi di Blockchain”. Per il resto il programma relativo allo sviluppo tecnologico è in linea con quello della coalizione di destra che vedremo nei paragrafi succesivi. 

5. Italexit: un no al digitale

Italexit di Gianluigi Paragone si pone contrario all’identità digitale, alla moneta digitale e vuole combattere l’uso inappropriato dei social network. Nel paragrafo del programma di Italexit intitolato “No a tetti al contante, all’uso della moneta digitale e al blocco dei conti correnti” si può leggere: “la moneta digitale consentirebbe una forma di controllo quasi assoluta sui cittadini e potrebbe essere usata come una forma di ricatto verso chi dissente.” Successivamente Italexit si propone di vigilare sulla biotecnologia e l’intelligenza artificiale a tutela della vita e della persona umana “nella sua integrità psico-fisica”. 

6. Lega: NFT, Metaverso e criptovalute

Il programma elettorale della Lega dedica un paragrafo a “Criptovalute, NFT e Metaverso” in cui viene proposta l’“introduzione di un quadro normativo che preveda una specifica definizione e classificazione delle criptovalute e dei token, al fine di svilupparne l’utilizzo”. La Lega esprimel’esigenza di stabilire anche sul mercato italiano regole per le infrastrutture e gli attori di questo nuovo mondo della finanza digitale” con misure per il trattamento fiscale delle criptovalute che superino “la mera equiparazione delle criptovalute alle valute tradizionali, al fine di dare certezza a tutti gli operatori del settore”. Ad ora infatti le criptovalute sono considerate dall’Agenzia delle Entrate al pari delle valute estere.

All’interno del programma della Lega si può trovare un punto specifico sulla digitalizzazione del patrimonio culturale attraverso NFT e Metaverso con lo scopo di “tutelare, promuovere e valorizzare”. 

7. Fratelli d’Italia per la digitalizzazione e le start-up

Fratelli d’Italia, e in generale la coalizzione di destra, illustra nel suo programma la volontà di digitalizzare diversi settori come il turismo, la cultura, le infrastrutture, la giustizia e la pubblica amministrazione. Anche in questa sede si propone il “potenziamento e sviluppo delle infrastrutture digitali ed estensione della banda ultralarga in tutta Italia”, oltre al“ potenziamento del sistema degli incubatori d’impresa per le start-up costituite da giovani, garantendo spazi, servizi, sostegno e consulenze adeguate a costo zero per la fase di avvio.”

8. Italia Viva: un fondo per DLT e blockchain

Il programma politico di Italia Viva dedica una sezione a “Innovazione, Digitale e Space Economy”, dove vengono citati l’impegno a “continuare a investire nella copertura delle reti ad altissima capacità (compresa la fibra fino all’utente) e alla copertura 5G”, a migliorare la cybersecurity e a costruire città sempre più smart. La blockchain viene chiamata in causa nel paragrafo “Sviluppare competenze e leadership in settori strategici”: Italia Viva prevede l’istituzione di un fondo pubblico e privato per le tecnologie deep tech incluse Digital Ledger Technologies e la blockchain. Per l’intelligenza artificiale invece “ è necessaria un’unità dedicata nel Ministero per l’Innovazione tecnologica”. A favore delle start-up Italia Viva vuole snellire il sistema burocratico e fiscale facilitando l’ingresso di queste realtà nei mercati. Inoltre il partito di Carlo Calenda propone di “eliminare del tutto la tassazione del capital gain sugli investimenti in startup e venture capital e di aumentare l’incentivo fiscale per coloro che investono, per attrarre una quota maggiore di investimento di fondi pensione ed enti assicurativi nell’economia reale.”

The Merge e Young Platform: cosa succede ai tuoi ETH?

The Merge su Young Platform: depositi, prelievi e airdrop

Preparati al meglio per The Merge: tutto quello che devi sapere sull’impatto dell’aggiornamento di Ethereum su Young Platform 

*Aggiornamento al 14/09/2022: novità sulla funzionalità Earning Wallet.*

Come ulteriore misura di sicurezza per i fondi degli utenti di Young Platform e in accordo col nostro partner provider della funzionalità Earning, anche per la funzionalità Earning Wallet sono previste delle sospensioni in occasione di The Merge. Tutte le informazioni sono contenute nell’ultimo paragrafo di questo articolo. 

The Merge, l’aggiornamento che renderà Ethereum una blockchain Proof-of-Stake, è dietro l’angolo. Si tratta di uno degli aggiornamenti più grandi e d’impatto in tutto il settore crypto, Ethereum infatti è la blockchain su cui si costruisce la maggior parte della DeFi e gli NFT e Ether, la sua coin, è la seconda crypto per market cap. 

Forse ti sei chiest* se l’attivazione dello storico aggiornamento avrà delle conseguenze sui tuoi ETH, ecco cosa cambierà su Young Platform in occasione di The Merge. 

Sospensione temporanea di depositi e prelievi di ETH 

I depositi e i prelievi di Ether (ETH) e dei token ERC-20 su Young Platform saranno sospesi a partire dal 15 Settembre 2022 (00:00)

Ti consigliamo di concludere le tue operazioni con anticipo rispetto a questa data, affinché i depositi e i prelievi siano correttamente elaborati. I depositi effettuati a ridosso della data potrebbero non essere conteggiati in un eventuale hard fork di Ethereum. 

I tuoi token rimarranno al sicuro nel tuo Portafoglio e in occasione di The Merge non dovrai compiere nessuna specifica operazione, verrà gestito tutto da Young Platform. Sei liber* di convertire i tuoi Ether prima di The Merge ma non è un’azione necessaria. 

Allo stesso modo, anche i tuoi ETH bloccati nella sezione Earning Wallet non saranno compromessi dall’aggiornamento di Ethereum.

Sospensione temporanea di depositi di MATIC, AVAX e FTM

Saranno sospesi anche i depositi di Polygon (MATIC), Avalanche (AVAX) e Fantom (FTM) a partire dalla stessa data: 15 Settembre 2022 (00:00).

Esisterà un nuovo token di Ethereum 2.0? Cosa succede agli ETH dopo The Merge?

Dopo l’attivazione dell’aggiornamento The Merge sulla blockchain di Ethereum potrebbero verificarsi due possibili scenari:

1. Non verrà creato nessun nuovo token:

la blockchain di Ethereum passerà al meccanismo di Proof-of-Stake senza hard fork. In questo caso non ci saranno cambiamenti sostanziali per i possessori di ETH e Young Platform riabiliterà depositi e prelievi il prima possibile; 

2. Creazione di un nuovo token:

con The Merge la blockchain di Ethereum potrebbe subire un hard fork e quindi sdoppiarsi e creare un nuovo token. In questo scenario una chain sarà operativa secondo il nuovo meccanismo di consenso Proof-of-Stake, mentre l’altra manterrà il Proof-of-Work. In questo caso Ether (ETH) sarà assegnato come coin della nuova blockchain di Ethereum 2.0 Proof-of-Stake, mentre il nuovo token (ETHPOW) sostituirà gli ETH della chain in Proof-of-Work e verrà distribuito con un airdrop. 

La distribuzione del nuovo token verrà calcolata sulla base dello snapshot concomitante all’attivazione di The Merge. Con snapshot si intende una “fotografia” che stabilisce gli utenti che possiedono ETH e in che quantità.

A questo punto cosa succederà su Young Platform? Se dovesse verificarsi l’hard fork di Ethereum, seguiranno aggiornamenti dettagliati sulle modalità di airdrop del nuovo token e su tutte le novità per l’exchange.

L’hard fork e la creazione del nuovo token al momento sono solo una possibilità, non una certezza. 

In ogni caso prima di decidere se supportare il nuovo token, Young Platform lo sottoporrà a tutte le procedure di verifica tipiche di qualsiasi listing. Le comunicazioni relative al nuovo token saranno diffuse con un annuncio dedicato.

Cosa succede all’Earning Wallet con The Merge (aggiornamento al 14/09/2022)

A partire dal 15 Settembre 2022 (00:00 ora italiana) fino a data da destinarsi non sarà possibile attivare alcun nuovo Earning nella funzionalità Earning Wallet o disattivarne uno attivo. 

Questo significa che durante il periodo di sospensione:

  1. Non potrai bloccare o sbloccare le tue criptovalute in Earning fino alla fine di questo periodo
  2. Il rinnovo automatico sarà disabilitato fino alla fine di questo periodo
  3. Il conteggio dei reward connessi agli Earning attivati continuerà ininterrotto.

Per sintetizzare, hai queste opzioni: 

  1. Attivare nuovi Earning prima del 15 Settembre 2022 (00:00), i tuoi reward verranno calcolati regolarmente;
  2. Disattivare Earning già attivi entro il 15 Settembre 2022 (00:00) per sbloccare le tue crypto e trasferirle nel tuo Portafoglio. Attenzione: disattivando un Earning prima della sua data di termine indicata nell’app perderai il reward accumulato.
  3. Mantenere i tuoi Earning attivi e continuare ad accumulare reward. 

Segui l’attivazione di The Merge sul Blog di Young Platform, per ulteriori domande, contatta il Centro di Supporto.

Cos’è NBA Top Shot? Colleziona gli NFT del basket

Cos’è NBA Top Shot, guida agli NFT NBA del basket

Sulla blockchain Flow c’è una piattaforma di NFT dedicati ai momenti memorabili del basket americano. Scopri cos’è e come funziona NBA Top Shot!

Che cos’è NBA Top Shop? Una piattaforma per gli appassionati della lega di basket per eccellenza! Nata dalla collaborazione tra la blockchain Flow, il team di Dapper Labs e la National Basketball Association, NBA Top Shot propone sotto forma di NFT i video dei momenti più memorabili del basket statunitense. Gli NFT di NBA Top Shop si possono collezionare e usare come carte da gioco. Come funzionano le sfide? Dove comprare gli NFT dell’NBA? Che differenze ci sono con Sorare? Questo e molto altro nella guida a NBA Top Shot!

Che cos’è NBA Top Shot? Le origini del progetto

Il progetto NBA Top Shot è stato lanciato nel 2019 per consentire agli appassionati e ai tifosi di collezionare in maniera esclusiva i momenti salienti del basket statunitense. L’idea degli NFT NBA è nata dalla National Basketball Association (NBA) e dalla National Basketball Players Association (NBPA). La realizzazione tecnica degli NFT NBA invece è stata affidata a Dapper Labs, realtà influente del Web3, che ha registrato, tramite smart contract, le informazioni e i metadati degli NFT sulla blockchain Flow. 

L’accoglienza del progetto da parte dei tifosi è stata buona fin da subito, e NBA Top Shot continua ad avere un notevole successo. Questo è dovuto in parte dalla popolarità e l’affidabilità del brand NBA. La fiducia nel progetto è arrivata grazie ai valori positivi associati all’NBA e molte persone hanno acquistato come loro primo NFT proprio uno della collezione di Top Shot. All’NBA si deve una buona parte di novizi del Web3! La community di NBA Top Shot si è allargata anche a decine di celebrità, tra cui volti noti del basket statunitense come Michael Jordan e Kevin Durant. Nel 2021 sono stati integrati anche gli NFT della lega femminile Women’s National Basketball Association (WNBA). 

Flow, la blockchain per gli NFT

Flow è una blockchain Proof-of-Stake che vuole essere il punto di riferimento nello sviluppo di progetti Web3. Flow lavora per essere altamente scalabile, veloce e low cost. Ma il suo vero punto di forza è la semplicità di utilizzo per gli sviluppatori che possono creare progetti personalizzati e a loro volta immediati e facilmente utilizzabili dagli utenti. Flow ha come obiettivo il supporto di tutto ciò che il mondo del Web3 ha da offrire: NFT, DAO, giochi play-to-earn. Flow punta a coinvolgere il pubblico, anche quello estraneo al settore crypto, con le più innovative esperienze su blockchain. Questa vocazione verso l’intrattenimento ha origine da una vicenda nota nel mondo NFT ovvero la congestione della rete di Ethereum nel 2017 a causa del lancio della collezione CryptoKitties. Dopo questo episodio che ha dimostrato i punti deboli di Ethereum, il team dei CryptoKitties ha deciso di fondare una blockchain adatta ad ospitare NFT. È nata così la startup Dapper Labs che a sua volta ha dato vita alla blockchain Flow.  

Come funziona NBA Top Shot, gli NFT e le sfide

Gli NFT su NBA Top Shot sono chiamati “Moments” perché rappresentano vari momenti dei campionati come azioni in campo o punti memorabili, attraverso video di pochi secondi. Ogni video NFT dell’NBA presenta anche statistiche sui giocatori e codici che indicano la rarità del “Moment”. Questi token non fungibili sono pensati prima di tutto come elementi da collezionare, tuttavia puoi “partecipare a sfide per guadagnare nuovi incredibili Moment” o premi esclusivi come biglietti per le partite. Esistono diversi tipi di sfide, in alcune ottieni punti sulla base delle performance in campionato dei giocatori con cui vuoi giocare. In altre sfide si tratta di indovinare quali giocatori o giocatrici faranno certe azioni o otterranno dei titoli. Ad esempio “il giocatore con più punti nella partita dei playoff” o “la giocatrice che fa più punti nella partita del…”. Per iniziare a giocare con gli NFT di NBA Top Shot devi prima di tutto creare un account inserendo i tuoi dati personali, confermare di avere almeno 18 anni e avere la residenza in uno degli Stati in cui è attivo il progetto, tra cui l’Italia! 

Quanto costano e dove comprare gli NFT NBA Top Shot? 

Il valore degli NFT dell’NBA, come tutto ciò che è legato alla blockchain, varia nel tempo e per fattori come la rarità. Si possono trovare token anche a partire da 2$, gli NBA Top Shot più costosi invece arrivano anche a 6 cifre . Dal lancio dei primi “Moment”, NBA Top Shot ha generato vendite per più di un miliardo di dollari. Puoi acquistare singoli NFT NBA o “Packs” ovvero dei pacchetti che contengono una serie di token, i “Packs” escono spesso in edizione speciali (agli iscritti sulla piattaforma verrà comunicato il drop 8 ore prima). Gli NFT NBA Top Shot si trovano direttamente sul marketplace della piattaforma o su quelli secondari come OpenSea. Per l’acquisto puoi utilizzare Bitcoin, Bitcoin Cash, DAI, USDC, Ether ma anche moneta fiat (dollaro americano). I “Packs” sono acquistabili anche con FLOW, il token nativo della blockchain. 

Sorare vs NBA Top Shot: il basket su blockchain

Il basket su blockchain non è solo NBA Top Shot! Il 7 Settembre 2022 Sorare, la nota piattaforma per il fantacalcio crypto, ha annunciato che l’NBA sarà il prossimo campionato che si unirà alla lista. Le differenze principali tra le due piattaforme sono essenzialmente due:

  1. La blockchain su cui sono costruite: mentre Sorare si appoggia ad Ethereum, NBA Top Shot utilizza Flow;
  2. Soggetti degli NFT:  se NBA Top Shot raffigura momenti significativi sotto forma di video, su Sorare saranno registrate su blockchain le figurine dei giocatori della lega basket americana. 

In generale si può dire che NBA Top Shot sia una piattaforma meno orientata al play-to-earn e più al collezionismo, rispetto a Sorare