Le Bored Apes sono in difficoltà. Il prezzo degli NFT più famosi al mondo è in costante calo da Aprile 2022. Le “scimmie annoiate” sono destinate a scomparire?
Due anni fa acquistare una Bored Apes per 45.000$ sarebbe stato un grande affare. All’epoca il floor price (o prezzo minimo) di questi NFT era più di 350.000$, circa 100 Ethereum (ETH).
Il loro valore però, da due anni a questa parte, è solo e soltanto sceso. Quelle che una volta erano le regine indiscusse del mercato NFT, ora hanno dovuto cedere il primato, seppur per poche ore, alle Nodemonke, una collezione di Bitcoin Ordinals, il cui prezzo minimo è, attualmente 0,65 BTC. Cosa succederà alle Bored Apes nei prossimi mesi?
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Il bull market crypto si rifletterà anche sugli NFT e quindi sulle scimmie annoiate, o il loro prezzo è destinato a crollare ancora?
Kevin Hart ha venduto, in perdita, la sua Bored Ape
Le Bored Ape hanno nuovamente attirato l’attenzione per via di un avvenimento curioso: la vendita, da parte di Kevin Hart, un famosissimo comico statunitense, di un NFT della collezione. La situazione è completamente diversa rispetto a quella di qualche tempo fa, quando dominavano le testate di settore a causa dell’incredibile aumento di prezzo.
Kevin Hart ha venduto la sua Bored Ape che aveva acquistato per 79,5 ETH, più di 200.000$ all’epoca, ad un prezzo di circa 13,26 ETH, meno di 50.000$. Il motivo della vendita, però, potrebbe non centrare con la perdita di valore delle “scimmie annoiate”. Il comico è coinvolto in una causa legale che coinvolge Yuga Labs, l’azienda web3 che ha creato la collezione NFT e MoonPay, una piattaforma per l’elaborazione dei pagamenti in crypto.
Le scimmiette su Bitcoin superano le Bored Apes
Dopo l’incredibile crollo di prezzo che continua da quasi due anni ora le Bored Apes rischiano di venire rimpiazzate. La collezione di Bitcoin Ordinals, leggi questo articolo per approfondire il loro funzionamento, NodeMonkes ha superato la capitalizzazione di mercato di quella più famosa al mondo. Attualmente le due collezioni di token non fungibili sono coinvolte in un testa a testa intorno al livello dei 500 milioni di dollari di market cap.
Questo sorpasso si colloca in una tendenza più ampia che vede i cosiddetti NFT su Bitcoin in vantaggio rispetto a quelli su Ethereum. Gli Ordinals, o Inscription, hanno registrato nell’ultima settimana un volume di scambio di circa 135 milioni di dollari, contro i 110 milioni di Ethereum. Tuttavia, se guardiamo i volumi mensili, Ethereum è ancora in vantaggio con circa 550 milioni di dollari di volume contro i 530 milioni di Bitcoin.
Guarda il grafico di Ethereum
Al terzo posto, invece, troviamo Solana che detiene indisturbata le sue quote di mercato dato che Polygon (MATIC), in quarta posizione, ha poco più di un decimo dei volumi.
In ogni caso il mercato degli NFT è in forte difficoltà. La ripartenza del bull market non ha sortito alcun effetto sui token non fungibili che appaiono lontanissimi dai fasti del 2021-2022. Nella primavera del 2022, quando questo mercato era dominato da Ethereum, i volumi settimanali si attestavano attorno al miliardo di dollari.
Cosa ci aspetta nei prossimi mesi, il mercato degli NFT è destinato a esplodere nuovamente come è accaduto nel ciclo passato o è stato soltanto un fuoco di paglia? Impossibile dirlo ora, bisogna considerare che il momento di massimo splendore dei token non fungibili è coinciso con la parte finale dell’ultimo ciclo rialzista. La storia si ripeterà?