Cos’è Jenkins the Valet, il progetto Web3 di scrittura creativa

Jenkins the Valet scrittura web3

Gli strumenti del Web3 sono stati usati per un progetto di scrittura collettivo che ha come protagonista un avatar della collezione Bored Ape Yacht Club. Vediamo cos’è e come funziona!  

Jenkins è una scimmia. Ma non una scimmia qualunque. Si tratta di una di quelle di Bored Ape Yacht Club, una delle collezioni di NFT più costose e famose al mondo. Tally Labs, una società che si occupa di creare contenuti per il Metaverso, ci ha costruito un progetto di scrittura creativa Web3: Jenkins the Valet: The Writer’s Room. Sei curioso di vedere come funziona?

L’incipit della prima storia di Jenkins the Valet

“Mia madre si è messa a piangere quando ho ottenuto il lavoro come cameriere al Bored Ape Yacht Club, uno dei principali social club per scimmie. Ha fischiato e grugnito e sbucciato una delle nostre migliori banane. “Jenkins”, ha detto, “stai per essere fianco a fianco ad alcune tra le scimmie più importanti del mondo.” ho alzato gli occhi al cielo. Lei ha un talento per l’esagerazione, e io sarei stato solo un cameriere dopotutto”.

Cosa si fa in un progetto di scrittura creativa? Si scrive ovviamente! E in un progetto di scrittura creativa Web3? Si scrive grazie agli NFT. Le storie che hanno come protagonista Jenkins sono l’evoluzione dei librogame. Quei libri in cui il lettore ha la possibilità di scegliere alcune possibili alternative per far proseguire la vicenda. Le storie del progetto sono create grazie al contributo degli utenti che hanno acquistato dei biglietti-voto sotto forma di token non fungibili. Ne sono stati rilasciati 6.942, con diversi valori: da 10 a 215 voti. É possibile esprimere il proprio voto su decisioni riguardanti la trama, il genere e i personaggi

Un esempio di domanda? 

Qual è la regola più importante all’interno del club?

  • Non si può fare male agli altri
  • Non si uccide
  • No foto
  • Dare sempre la mancia al cameriere
  • Chi trova tiene
  • Anche i mutanti sono considerati scimmie 

La prima raccolta di queste storie diventerà un romanzo vero e proprio scritto dallo scrittore Neil Strauss grazie al lavoro dell’agenzia Creative Artists Agency.

Perché scrivere sulla blockchain? Le nuove writer’s room

Si sa, per chi vuole fare lo scrittore la strada è tutta in salita. Far pubblicare le proprie storie è un traguardo a cui arrivano in pochissimi e non perché i lavori non siano validi, ma perché è difficile entrare nel sistema dell’editoria. In gergo la “writer’s room” è un gruppo di persone che lavora insieme per far uscire idee e scrivere sceneggiature o altre tipologie di testi. Questo gruppo di persone nella realtà è l’esatto opposto di una crypto community: inaccessibile, chiuso e gerarchizzato. Per questa ragione Tally Labs ha deciso di usare gli strumenti del Web3 per decentralizzare l’industria della scrittura, creando una comunità di appassionati storyteller che contribuiscono a un lavoro collettivo che è molto meglio del lavoro dei singoli. Gli sviluppatori di Tally Labs hanno deciso di fondare presto una DAO in modo da poter far crescere il progetto insieme alla loro community

Partecipa con i tuoi avatar NFT!

Partecipare a questo progetto di scrittura creativa Web3 può essere anche un modo per arrotondare. I membri della comunità di Jenkin the Valet possono dare in concessione i loro avatar Bored Ape Yacht Club NFT affinché diventino dei personaggi delle storie. In questo modo riceveranno una percentuale dei guadagni fatti con le vendite, come ad esempio le royalty della pubblicazione del romanzo. 

Scopri tutte le storie create finora. Noi però non vediamo l’ora che sia pubblicato il libro e scoprire le avventure di Jenkins e di curiosi personaggi come Johnny Altcoin! 

Virgil Abloh e il progetto gm, le DAO sono il futuro della cultura?

Virgil Abloh e il progetto gm DAO

Le DAO trovano applicazioni in diversi campi, uno tra tutti? La cultura. Ecco che nascono le Culture DAO, scopriamo di cosa si occupano

La democrazia è una cosa bellissima ma non sempre facile da gestire. Ne sanno qualcosa Robespierre e Danton. All’interno di una società, qual è il modo migliore per prendere delle decisioni collettive? Finora si è sempre optato per dei rappresentanti: le nostre forme di governo infatti sono delle democrazie indirette. Centralizzare nelle istituzioni tutte le scelte è sempre stata la strada più facile per garantire stabilità. Ma come gestire le decisioni collettive, non è solo un problema della politica ma di tanti altri settori. Le DAO potrebbero risolvere i problemi di partecipazione in settori come la cultura. 

Scopriamo due esempi di Culture DAO: organizzazioni decentralizzate che operano nel campo della cultura e compiono un primo passo nel web3.  

Constitution DAO: la cultura a portata di tutti

Un esempio di Culture DAO? Di recente abbiamo parlato di quel gruppo di persone che ha raccolto dei fondi per comprare all’asta una copia della Costituzione americana: Constitution DAO. Nonostante non siano riusciti a vincere l’asta, questa DAO è il segno che le persone desiderano occuparsi di cultura

In che modo? Partecipando alle decisioni sulla sorte del patrimonio culturale del proprio Paese. Ad esempio, se la copia della Costituzione fosse finita in un museo, nessuno avrebbe potuto decidere direttamente quando e come esporla.

Una Culture DAO per definizione non ha nessun “capo”, i membri della community che hanno acquistato i token (in questo caso, culture token) esprimono le loro opinioni che diventeranno poi azioni. Attraverso votazioni, proposte e così via. Le DAO rappresentano l’opposto di una dittatura. E in mezzo a questi due poli c’è il modello di decisione delle istituzioni e delle aziende, dove le decisioni sono prese da pochi (o una persona) ma secondo le indicazioni di molti. 

gm DAO: riunirsi e fare cultura insieme

Gm DAO è un movimento culturale che ha una mission costruita su due parole: good morning. Dire buongiorno accomuna tutte le persone di qualsiasi razza, religione, genere. Dire buongiorno insomma è una cosa tipica dell’essere umano. Come si legge nel white paper del movimento lo scopo è quello di includere più persone possibili e fare cultura insieme. Promuovendo eventi e iniziative. Il progetto è nato agli inizi di Novembre 2021 e per costruire la sua community e governance ha deciso di operare tramite una DAO su Ethereum. Il loro token GM rappresenta la comunità gm e tutto quello che fa. Al momento viene percepito forse come uno dei tanti meme token, ma offre un bel progetto per il futuro. 

Due esempi, più uno: Skyscraper di Virgil Abloh

Virgil Abloh, scomparso da pochi giorni, è stato un direttore artistico e imprenditore culturale statunitense che ha collaborato con Louis Vuitton e Off-White.

Secondo Fred Ersham, co-founder di Coinbase, Abloh stava lavorando alla fondazione di un progetto Web3 chiamato Skyscraper. Un progetto che comprendeva anche la creazione di una DAO dedicata alla promozione di artisti. Chissà se il progetto di Abloh verrà portato avanti in memoria del suo amore per la creatività.

Criptovalute: in Croazia si fa la spesa con Bitcoin

Bandiera Croazia Pagamenti Criptovalute Bitcoin

Konzum, la più grande catena di supermercati croata, ha annunciato che saranno accettati pagamenti in criptovalute. Faremo la spesa con Bitcoin?

È ufficiale: dallo scorso primo dicembre, Konzum accetta pagamenti in criptovalute per la spesa online, ma solo da privati. Con Electrocoin, la catena ha implementato il sistema PayCek per rendere possibili pagamenti affidabili nonostante la volatilità delle crypto. Per ora, i pagamenti sono solo online e le valute accettate sono Bitcoin, Ether, Bitcoin Cash, Ripple, Dai, Eos e Stellar, a cui si affiancano le stablecoin Tether e USD Coin.

L’inizio dell’adozione di massa delle criptovalute?

La decisione della catena di supermercati è stata una sorpresa. Anche se altre aziende nel mondo hanno deciso di accettare pagamenti in crypto, come AMC negli USA, Konzum è un caso a parte. Fare la spesa è un gesto quotidiano e basilare, e il fatto che ora il pagamento possa eseguirsi in criptovalute è molto importante. Vedere il simbolo di Bitcoin accanto all’opzione per pagare con carta di credito riuscirà a convincere gli scettici a fidarsi della blockchain?

Electrocoin, azienda tecnologica croata, ha implementato appositamente il sistema PayCek per garantire il prezzo della transazione fino alla fine del processo di pagamento. Una delle grandi barriere dell’adozione di massa di criptovalute è data dalla loro volatilità. Questo muro viene abbattuto dal sistema ideato dalla fintech croata, che assicura che il pagamento accettato all’inizio dell’acquisto sarà il pagamento finale dovuto alla fine della transazione.

Come funziona il pagamento?

Il procedimento per avviare il pagamento è semplicissimo. Dopo aver scelto la criptovaluta da utilizzare, basta scannerizzare il QR Code con il proprio wallet personale per effettuare il pagamento.


L’introduzione dei pagamenti in criptovalute è un altro indicatore delle innovazioni che Konzum porta avanti, definendo un nuovo standard nella vendita al dettaglio” ha affermato Uroš Kalinić, membro del consiglio di amministrazione di Konzum. Stando all’annuncio della catena, è possibile che in futuro saranno accettate anche altre criptovalute, come ADA e Dogecoin; in più, si potrà pagare in crypto anche nei negozi fisici di Konzum.

La decisione della catena croata sembra seguire le intenzioni della Germania e dell’Unione Europea nei confronti della blockchain. Arriverà presto questa tecnologia in Italia? Speriamo di sì!

La prima band musicale fatta da NFT

Quattro membri della prima band NFT del metaverso

L’etichetta discografica 10:22 PM ha “firmato” un contratto con quattro NFT di Bored Ape Yacht Club: i KINGSHIP saranno i Gorillaz del metaverso?

“Feel Good Inc.” dei Gorillaz è una canzone che tutti hanno sentito in radio almeno una volta. I fan della band, però, sanno che il progetto di quella band è molto particolare: i membri del gruppo sono disegni, e la loro vita è una storia a fumetti. Adesso la Universal Music Group ha deciso di creare i KINGSHIP, seguendo la strada dei Gorillaz. Stavolta, però, i personaggi animati sono token non fungibili. L’ingresso degli NFT nel mondo musicale sarà un successo?

Gli NFT arrivano anche nella musica

L’idea dei Kingship nasce dalla mente di Jimmy McNeils, noto su Internet come j1mmy.eth. Jimmy è un collezionista di NFT oltre a essere un appassionato di blockchain. Insieme a Celine Joshua, fondatore dell’etichetta 10:22 PM, hanno scelto quattro NFT di McNeils, in particolare quattro scimmie della collezione Bored Yacht Ape Club.

L’idea di Celine Joshua, che sarà anche il compositore delle musiche dei KINGSHIP, è quello di trasformare gli NFT in influencer virtuali.Quando ascolti musica, conosci davvero l’artista che canta? No. I KINGSHIP invece li conoscerete” ha detto Joshua. I KINGSHIP sono già pronti per diventare le star del metaverso!

Il manager della band è Nick Adler, che ha lavorato anche con Snoop Dogg, è estremamente entusiasta del nuovo progetto. “La fama degli NFT mi ha ricordato l’esplosione dei social nel 2007. Nel 2007 mi sentivo un passeggero del mondo dell’intrattenimento. Ma ora, col Web3.0, ho capito che possiamo costruire noi il nostro mondo” ha detto in un’intervista. È stato questo a convincerlo di contattare McNeils, con cui ha scelto i quattro membri della band.

La blockchain sarà lo Spotify del Metaverso?

Oliver Marco Dawson, fondatore della casa discografica italiana Pluggers, è contento di questa innovazione nel mondo della musica. Secondo Dawson, infatti, ultimamente la musica si è “standardizzata” secondo un unico modello: quello dello streaming. La musica pop, studiata per essere ascoltata a ripetizione, ha un vantaggio nelle piattaforme di streaming rispetto a progetti musicali che richiedono più attenzione nell’ascolto.


Grazie agli NFT, si può pensare a un nuovo modello di musica che premia anche gli artisti meno mainstream. Si semplificherebbe anche la creazione e la vendita di gadget, canzoni inedite e asset digitali da mostrare nel Metaverso. “Si creeranno quindi diversi modelli di discografia che si affiancheranno a quello già esistente, dando più possibilità soprattutto a chi crea mondi musicali distanti da quelli mainstream” spiega Dawson. Gli NFT davvero riusciranno davvero a dare una spinta al mondo della musica underground?

Ethereum: cosa cambia con The Merge?

Ethereum The Merge, cosa cambia con l'aggiornamento

The Merge è l’aggiornamento di Ethereum previsto per la primavera 2022. I vantaggi? Più scalabilità e sostenibilità!

Siamo sempre più vicini alla versione 2.0 di Ethereum! L’aggiornamento The Merge è previsto per la primavera 2022 e rappresenta un passo decisivo nella conversione della blockchain al Proof-of-Stake. Cosa ci dobbiamo aspettare? Più efficienza e meno impatto ambientale. Vediamo cosa cambierà e come il team di Ethereum sta testando The Merge. 

Ripassone: Proof-of-Work vs Proof-of-Stake!

Proof-of-Work e Proof-of-Stake sono due diversi meccanismi di consenso che regolano i processi di verifica delle transazioni su blockchain. Il meccanismo Proof-of-Work per validare le transazioni utilizza i miner e si basa quindi sulla potenza di calcolo dei computer. I miner per svolgere questo lavoro hanno bisogno di tantissima energia, che si traduce in costi e consumi. Al contrario, il Proof-of-Stake elimina i miner e si serve dei validatori ovvero degli utenti che danno prova della loro affidabilità bloccando una somma di token come garanzia. Basta un semplice computer e si utilizza un software leggero, che quindi consuma come il computer di qualsiasi impiegato d’ufficio. 

Perché un aggiornamento di Ethereum?

Ethereum ha scelto di aggiornarsi per migliorare la sua performance e rispondere al bisogno sempre più grande di energia del suo meccanismo Proof-of-Work. Spesso le blockchain PoW vanno incontro a periodi di rallentamenti e congestioni nella validazione delle transazioni e ad alte spese.

Gli obiettivi sono: più scalabilità e meno consumi. 

Questi obiettivi sono raggiungibili in due modi: aumentare la potenza della blockchain (on-chain) o spostare le transazioni su un secondo layer (off-chain). Ethereum ha deciso di operare su entrambi i fronti. Dopo The Merge i blocchi Proof-of-Work non esisteranno più nella rete, diventeranno dei blocchi di una nuova chain: la Beacon Chain. Il nuovo layer per le validazioni. 

Cosa cambia con The Merge?

The Merge è progettata per avere un impatto minimo sul funzionamento di Ethereum per gli utenti finali, smart contract e dapp. In ogni caso, ecco le modifiche:

  1. Eliminazione di miner fisici: 99% di consumi in meno (secondo gli sviluppatori di Ethereum)
  2. Distribuzione nel mondo di validatori 
  3. Tasso di inflazione dal 3.5% a quasi lo 0%, attraverso la riduzione degli ETH in circolazione
  4. Validazione delle transazioni più veloce 

AAA cercasi utenti per testare The Merge

Marius van der Wijden, sviluppatore di Ethereum, con un tweet ha annunciato un programma per far sperimentare a utenti e sviluppatori The Merge. Lo sviluppatore invita tutti a condividere le proprie opinioni con l’hashtag #TestingTheMerge. La comunità è coinvolta anche con un canale discord per restare aggiornata sulle comunicazioni riguardo il test. 

Su questo sito creato dalla community di Ethereum, è possibile vedere lo stato attuale della blockchain, e persino simulare l’attuazione di The Merge, per vedere cosa cambierebbe.

Regala Bitcoin a Natale

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Buona notizia: abbiamo confezionato per te il miglior modo di festeggiare il Natale!

Basta coi soliti calzini inutilizzabili e le candele “profumate”.

Questo Natale fai scoprire alla tua famiglia e ai tuoi amici il mondo delle criptovalute. Grazie al tuo regalo potranno acquistare qualsiasi criptovaluta disponibile su Young Platform. 

Crea le tue Gift Card cliccando sul bottone verde. 

Come funzionano le Gift Card?

Le Gift Card sono una funzionalità disponibile su Young Platform ormai da molto tempo, che permette di inviare a chiunque un buono in euro spendibile sull’exchange. 

Ora però vogliamo dare la possibilità a tutti di utilizzarle.

Per questo da oggi è possibile regalare Gift Card senza accedere a Young Platform.

Hai solo bisogno di una carta di credito, debito o prepagata e di trovarti in Italia.

Per riscattare la Gift Card i tuoi amici dovranno semplicemente creare un account su Young Platform e inserire il codice regalo che riceveranno!

In occasione del Crypto Christmas, puoi personalizzare ancora di più la Gift Card: oltre all’importo e al messaggio di auguri, potrai scegliere come consegnarla!

  1. Via email: se hai amici lontani, puoi programmare l’invio del regalo – per il giorno di Natale, o qualsiasi altro giorno in cui festeggiano!
  2. Via codice: seleziona questa modalità di consegna per ricevere la Gift Card al tuo indirizzo email. Poi stampa il pdf allegato, così potrai consegnare a mano il regalo.

Stai già pensando alla persona perfetta per questo cryptico regalo?

Immagina che faccia farà ricevendolo!
La sorpresa è garantita 😀

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Metaverso: Viaggio dentro la Alpha di The Sandbox

Metaverso The Sandbox Alpha

La versione Alpha di The Sandbox è disponibile! Come funziona? E quali sono le novità nel metaverso? Il nostro reportage, tra vip, arte ed eventi

Finalmente, il 29 novembre è stata aperta a tutti la Alpha di The Sandbox, il videogioco sviluppato sulla blockchain da Pixowl. Più di 16.000 persone hanno già comprato dei terreni di The Sandbox per provare l’intera esperienza del metaverso. Cosa aspetti? Per essere tra i primi a provare il gioco basta registrarsi sul loro sito ufficiale, creare un avatar e lanciarsi!

Nel frattempo, se vuoi un’anteprima di come funziona la Alpha di The Sandbox, te la forniamo noi su Young Platform. Abbiamo visitato il metaverso e siamo pronti per raccontarti la nostra esperienza nei dettagli. Pronto per il viaggio nel videogioco decentralizzato in VoxEdit più colorato del web?

Benvenuti in Sandbox

Dopo aver creato un avatar e aver scaricato e installato il gioco, possiamo eseguire il log-in e catapultarci dentro The Sandbox.

Metaverso: un viaggio dentro la Alpha di The Sandbox

Presa confidenza coi comandi? Allora possiamo esplorare l’Alpha Hub! Veniamo accolti nel metaverso da dei simpatici robottini, che ci spiegano dove ci troviamo e come muoverci nel mondo. Siamo subito circondati dai VIP più importanti di The Sandbox: Snoop Dogg, Deadmau5 e… i Puffi! Ma non ci sono solo loro: in The Sandbox troveremo anche Adidas, The Walking Dead e Atari, per offrirci esperienze incredibili.

Una vetrina per NFT

Dopo i nostri primi passi, ci troveremo all’interno di un museo prima di accedere alla prossima area. Statue, quadri e opere d’arte sono chiusi in delle teche. Tutto qui però è un NFT! Possiamo acquistare quello che vogliamo su OpenSea, e utilizzare questi NFT per arredare la nostra LAND o per equipaggiare il nostro avatar.

Metaverso: un viaggio dentro la Alpha di The Sandbox

Le tre fazioni

Dopo il museo ci attende una grande piazza centrale, con tre vie che portano in mondi completamente diversi. Nella piazza ci attende un robottino che vuole darci una piccola missione: accendere dei radiofari sparsi per il metaverso. La ricerca dei radiofari ci permette di esplorare tutte le zone e di fare conoscenza con le Fazioni presenti in The Sandbox. Accettiamo di aiutarlo e partiamo alla ricerca dei radiofari!

Fazione 1: gli Eroi

Il primo radiofaro si trova in una zona completamente congelata, abitata da orsi e pinguini. Questo luogo è la casa degli Eroi, una delle tre fazioni presenti in The Sandbox. Gli Eroi sono un gruppo di avventurieri e combattenti, temprati dal gelo. All’interno del loro regno sono presenti vari portali, che verranno sbloccati nei prossimi giorni per offrire nuove esperienze ai giocatori. L’inverno sta arrivando: riusciremo a fermarlo?

Metaverso: un viaggio dentro la Alpha di The Sandbox

Fazione 2: gli Scienziati

Il secondo radiofaro si trova in una zona desertica, circondati da cactus e mezzi di trasporto volanti, controllata dagli Scienziati. Gli Scienziati sono la fazione giusta se siete amanti dello steampunk. Anche qui ci sono tanti portali, ancora bloccati: in quale metaverso ci condurranno?

Metaverso: un viaggio dentro la Alpha di The Sandbox

Fazione 3: gli Oracoli

Terra di foreste lussureggianti, la zona degli Oracoli nasconde il terzo radiofaro tra gli alberi e l’erba. Siamo accolti da un uomo-albero, che ci invita a riposare all’ombra di qualche salice. La fazione degli Oracoli è incentrata sulla natura, e gli animali possono persino parlare. Cosa si nasconde dietro i portali ancora chiusi? Saremo i protettori della foresta, oppure i taglialegna? Dovremo scegliere noi!

Metaverso: un viaggio dentro la Alpha di The Sandbox

La galleria d’arte degli NFT

I leader delle fazioni sono tutti lieti di parlare con noi e spiegarci di più sulle loro idee, ma la parte più divertente è sicuramente parlare con altri giocatori! E se vogliamo festeggiare e guardare le creazioni degli artisti, c’è un portale già aperto per noi. Vicino all’hub iniziale c’è un portale accessibile a tutti: entriamoci per andare su un’isola volante e visitare una galleria d’arte molto più grande di quella vista all’inizio! Qui ci sono NFT per tutti i gusti: scimmie, gatti e arte moderna danno vita a uno spazio che ricorda sempre di più i musei fisici.

Se vogliamo divertirci e chiacchierare, scendiamo nel sotterraneo! Qui è dove si radunano la maggior parte delle persone: con la colonna sonora di Snoop Dogg di sottofondo, è dove è più facile fare amicizia. In pochi minuti abbiamo parlato con giocatori provenienti da tutto il mondo, ed è il posto ideale per incontrare persone interessante al mondo crypto e alla tecnologia blockchain.

Metaverso: un viaggio dentro la Alpha di The Sandbox

The Sandbox alla conquista del metaverso?

Dopo le prime ore su The Sandbox, ci si rende conto di come funziona la Alpha di The Sandbox. Il gioco è già a buon punto! Lo stile grafico è molto curato, ma è la community a rendere il metaverso un luogo di aggregazione. Oltre a giocare a quello che gli sviluppatori di Pixowl hanno creato, si potranno anche provare le esperienze create dagli altri giocatori usando il GameMaker di The Sandbox. 

E se invece sei interessato a creare un videogioco pay-to-earn, la The Sandbox Foundation ha messo a disposizione un fondo da 300 milioni di SAND per supportare e pubblicizzare i creatori più originali. Pronto all’avventura nel metaverso?

Criptovalute: in Giappone e Tanzania arriva la moneta digitale

Criptovalute Tanzania e Giappone

Altri paesi entrano nel fan club delle criptovalute: Giappone e Tanzania! Come mai queste nazioni progettano monete digitali di Stato? 

Quali nuove nazioni cominciano ad adottare crypto? La lista cresce a vista d’occhio. Dopo l’operazione di El Salvador, ora tocca a Giappone e Tanzania! L’uso di criptovalute in Asia e Africa sta diventando un fenomeno di massa, per alcuni però è solo un modo per combattere i Bitcoin. Vediamo nel dettaglio cos’è successo!

In Giappone tutti pazzi per il digitale

In Giappone sono tutti cash lover, ma anche troppo. In effetti i giapponesi sono così tanto legati al contante che il paese vuole spingere i propri abitanti ad una svolta digitale. Alcune banche hanno introdotto dei pagamenti digitali ma non si è ancora fatto abbastanza per modernizzare. Proprio a questo proposito 70 aziende giapponesi tra cui Mitsubishi UFJ Financial Group e East Japan Railway Company, si sono incontrate più volte durante quest’anno per costruire un progetto per l’introduzione delle monete digitali. Si tratterebbe di lanciare nel 2022 una CBDC chiamata crypto-yen.

In Tanzania cambia il vento: arrivano le criptovalute!

Nel 2019 in Tanzania l’uso delle criptovalute era stato vietato. Nelle ultime settimane però l’aria sta cambiando e questa legge anti-crypto potrebbe essere rivista. Si riuniscono possibili finanziatori e sostenitori di un’integrazione dell’industria delle criptovalute nell’economia del paese, tra loro ci sono banche e ministri. La Bank of Tanzania sta lavorando quindi a revocare il divieto, proponendo la propria CBDC (Central Bank Digital Currency). Questa apertura sembra dipendere da tre motivi. In primo luogo, il volume delle transazioni di Bitcoin è così alto da dimostrare l’efficienza del sistema. Inoltre qualora la Tanzania adottasse le criptovalute aprirebbe nuove possibilità per il turismo: servizi, hotel e voli pagabili anche in digitale. Infine, la Tanzania starebbe cercando di diversificare le proprie risorse monetarie: non solo oro, si guarda alle crypto!

Luci e ombre delle CBDC

Qualcuno tuttavia sostiene che le CBDC siano solo un modo per tagliare le gambe a Bitcoin. Così Juda Agung, assistente governatore della Bank of Indonesia, afferma che quando un paese ipotizza una valuta digitale di stato lo fa solo per controllare il più possibile gli investimenti dei cittadini e allontanarli dalle crypto decentralizzate. Questo sarebbe anche il piano dell’Indonesia: rilasciare una moneta digitale per evitare la crescita di Bitcoin. Sempre secondo Agung, le CBDC in quanto legate alle banche, sono considerate più credibili dalle persone lontane dal mondo crypto. Questa dichiarazione arriva proprio dopo il divieto di usare criptovalute delle autorità religiose musulmane del paese, l’Indonesia quindi ha un piano: dare un contentino crypto controllato per arginare l’espansione di Bitcoin.

L’Indonesia ha le idee chiare sulle CBDC, ma Giappone e Tanzania la penseranno allo stesso modo? Oppure la loro è una sentita conversione alle criptovalute? Ancora presto per dirlo, alle prossime puntate!

A cosa serve una DAO? Scopri tutte le sue applicazioni!

A cosa serve una DAO applicazioni

A cosa servono davvero le DAO? Ecco alcuni settori che hanno accolto a braccia aperte le organizzazioni decentralizzate

Le DAO sono super versatili. Si modellano sulle esigenze delle persone, per questo sono un ottimo strumento per organizzare lavori e dare una struttura ai propri obiettivi. Oltre alle applicazioni naturali nei progetti basati su una criptovaluta (come la DAO di Dash), le DAO stanno trovando accoglienza un po’ ovunque. Ma a cosa servono le DAO? Vediamo alcuni casi d’uso!

Ripassone: cos’è una DAO?

Una DAO è un gruppo di utenti che si riunisce con uno scopo pratico e si organizza e coordina attraverso delle regole scelte dal gruppo stesso e basate sulla tecnologia della blockchain. Rispetto a una classica azienda, una DAO non ha un’organizzazione rigida e dall’alto in basso, è trasparente perché decisioni e azioni sono visibili a tutti. Inoltre non è legata necessariamente a un territorio ma è internazionale e quindi tutti possono partecipare. 

Funziona così (nella maggior parte dei casi): le persone acquistano il token della DAO. Questi servono per votare decisioni riguardo la governance e le varie attività della DAO. Il loro funzionamento ricorda molto quello delle cooperative in cui si diventa soci con una quota e ognuno partecipa con il proprio lavoro e voto. 

DAO per i diritti dei lavoratori! 

Uno dei possibili usi delle DAO è quello di sostituire i tradizionali sindacati per la tutela dei lavoratori. Rain Guild è un’organizzazione decentralizzata che riunisce lavoratori del settore degli sviluppatori Web3, con lo scopo di tutelarli attuando delle strategie per combattere modalità di lavoro ingiuste e di imporre degli standard lavorativi. Questo tipo di DAO ricorda le corporazioni medievali: una fratellanza di lavoratori per condividere risorse, strumenti, e contatti. Il motto di Rain Guild è “se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme”. 

DAO per il sociale (parte 2)

Le DAO sono usate anche da gruppi e community che non hanno niente a che fare con il mondo tech. Anche chi non è un pro dei codici, sceglie le DAO. Specialmente perché un modello di gestione dei fondi trasparente. DisCo è un collettivo che riunisce imprese sociali e ambientali radicate nell’economia di stampo femminista. 

Impara il mercato dell’arte, e mettilo da parte (con le DAO)

Il mercato dell’arte fa già l’occhiolino agli NFT e compagnia bella, le DAO potrebbero essere usate per integrare le criptovalute nei meccanismi dell’industria artistica. Dalla creazione, la curatela, la compra-vendita alla proprietà. Un esempio? OsakaDao, che fa riferimento al marketplace KnownOrigin, funziona come un collettivo di mecenati. Raccolgono opere e fondi, poi svolgendo il ruolo di una galleria vendono il lavoro degli artisti che ricevano il 5% dei profitti.

DAO per content creators 

Calaxy è una piattaforma che permette a creator di qualsiasi settore di emettere dei token legati al proprio personal brand e valutarli nel mercato. L’idea è venuta a Spencer Dinwiddie, giocatore dell’NBA che soffriva le limitazioni sui diritti della sua immagine imposte dai contratti. Questo genere di DAO permette di gestire la propria immagine fuori dai sistemi centralizzati e in contatto diretto con i fan. Sulla piattaforma chiunque può comprare i token legati a un creator e usarli per sbloccare contenuti o rispondere a sondaggi e input del creator stesso. 

Viaggiare e lavorare ai tempi delle DAO

Usare le DAO potrebbe cambiare anche il nostro modo di abitare. Come? Gestendo le assicurazioni o il fondo cassa delle famiglie che abitano in uno stesso condominio. Oppure una DAO potrebbe strutturare con dei token i network per le comunità di nomadi digitali come Permatek, in cui i membri possono lavorare e scambiarsi consigli. Un altro esempio? Dtravel, la DAO che segue le orme del concept di AirBnB: una piattaforma di home sharing di proprietà della stessa community che ci investe e che possiede il token TRVL. Il settore del turismo deve di nuovo affrontare uno sciame di albergatori casalinghi, con spese basse, fuori dai sistemi centralizzati. Le regole del turismo grazie alla DAO, sono fatte dalla community. 

Criptovalute, le parole chiave del 2021 entrano nel dizionario

Criptovalute nuove parole chiave nel dizionario

Il dizionario Collins tra le parole simbolo del 2021 cita Crypto, Metaverse e NFT. La rivoluzione digitale si fa anche introducendo nuove parole 

Is NFT the new petaloso? Il dizionario britannico Collins ha pubblicato la lista delle 10 parole simbolo del 2021, tra cui Metaverse, NFT e Crypto. Insieme a queste troviamo termini legati al Covid-19 come hybrid-working, doubble-vaxxed (chi ha ricevuto due dosi di vaccino) oppure alla sensibilità ambientale come climate anxiety. L’introduzione di questi nuovi vocaboli nel linguaggio quotidiano e nei dizionari, ci dice che le criptovalute sono percepite tanto influenti e determinanti quanto la pandemia o la crisi climatica. Se il mondo cambia, cambiano anche le parole per raccontarlo!

NFT è la parola dell’anno! 

Gli NFT sono la tendenza degli scorsi dodici mesi e il dizionario Collins che parla di sé come “la casa dell’inglese vivo”, la nomina parola dell’anno. Del resto a partire da Settembre 2021 il volume delle ricerche su Google del termine NFT è raddoppiato rispetto ai mesi precedenti. Su questo vocabolario i token non fungibili sono definiti come certificati unici e digitali, registrati su blockchain, che vengono usati per registrare la proprietà di una risorsa come un’opera d’arte o oggetti da collezione. Per i linguisti di Collins gli NFT sono la tecnologia che ha catturato l’immaginazione del pubblico soprattutto dopo che i media di tutto il mondo hanno enfatizzato il loro ruolo nell’industria dell’intrattenimento. 

Crypto e Metaverse

Sono altre due le parole legate al mondo delle criptovalute che sono nella lista del dizionario Collins. La prima è Crypto, la forma breve di cryptocurrency, la parola senza la quale né NFT né Metaverso esisterebbero. La seconda parola infatti è proprio Metaverse. Il digitale modifica anche le relazioni tra le persone e il modo di fare business: i mondi virtuali decentralizzati in questo anno hanno manifestato il loro intento di sostituirsi ai social network così come li conosciamo e di implementare le funzionalità per le aziende. Collins definisce il Metaverso come una versione di Internet che incorpora ambienti virtuali tridimensionali, un mondo virtuale tridimensionale (specialmente legato ai giochi di ruolo online) e un universo così come viene descritto in un’opera di finzione.  

In alcuni dizionari italiani al momento possiamo trovare criptovaluta e metaverso presentati come un neologismi ma per tutte le altre parole calde del settore decentralizzato dobbiamo ancora aspettare. Forse nel 2022?