Pepsi lancia una collezione di NFT su Ethereum

Pepsi NFT Ethereum

1843 NFT gratis, a tema musicale e generati da un algoritmo: ecco la nuova idea di Pepsi per entrare nel Web 3.0.

Dopo Adidas, anche Pepsi decide di entrare nel Web3 e organizzare un vero e proprio drop di NFT su Ethereum. Riservato ai cittadini degli Stati Uniti, la multinazionale ha deciso di creare 1893 immagini e di regalarne 1843 come NFT: arriva Pepsi Genesis Mic Drop.

Come funziona il Pepsi Mic Drop?

Pepsi è entrata nell’universo degli NFT in grande stile con un vero e proprio drop. Ha creato 1893 immagini che saranno regalate a coloro che per primi si iscriveranno sul sito del brand. Le immagini raffigurano dei microfoni con cappelli, baffi, occhiali e altri accessori completamente casuali. L’azienda ha creato un algoritmo ad hoc per generare queste immagini, prendendo ispirazione dai design dei prodotti classici Pepsi. Alcuni accessori sono più rari di altri, quindi ogni immagine avrà un valore diverso. Ogni NFT è davvero unico! Ma attenzione: a essere regalate saranno solo 1843 immagini. Cosa farà Pepsi con le altre 50? Rimaniamo aggiornati!

Ma perché Pepsi ha scelto dei microfoni? “Siamo sempre stati un marchio con una grande presenza nella musica e nella cultura pop” ha detto Todd Kaplan, vicepresidente dell’azienda. “Per questo, è normale per noi di Pepsi portare quella stessa presenza nel mondo degli NFT con un ‘mic drop’ di proporzioni epiche”. Pepsi ha collaborato con giganti della musica pop come Britney Spears e Beyoncé, quindi la loro entrata nel mondo degli NFT era scontata!

Un NFT drop diverso da tutti gli altri

Pepsi non è il primo brand famoso a lanciare una collezione di NFT su Ethereum. Anche Coca Cola, la diretta avversaria, è entrata su blockchain con i suoi NFT. Ma al contrario dei suoi predecessori, Pepsi ha regalato i suoi non-fungible token invece di farli comprare a prezzi altissimi. Se il drop avrà successo saranno sempre di più le aziende a regalare i propri NFT!

Sono entusiasta del fatto che Pepsi stia abbracciando una delle svolte tecnologiche più importanti di questi anni” afferma Gary Vaynerchuk, imprenditore appassionato di blockchain. “Gli NFT cambieranno per sempre il valore che diamo alle cose: questo è un momento fantastico per creare lealtà al brand e portare valore immenso alla comunità e ai fan”. Accumulare lattine in edizione limitata è roba passata: pronti a collezionare NFT sul vostro wallet?

Avalanche (AVAX) arriva su Young Platform!

Avalanche (AVAX) arrive sur Young Platform!

Sull’exchange di Young Platform da oggi puoi trovare AVAX, il token di Avalanche. La blockchain per sviluppare progetti decentralizzati, scalabili e sicuri

Nuovo listing per Young Platform. Hai sentito parlare di Dapp? E di DeFi? Di sicuro sai cos’è un NFT! Avalanche è la blockchain che permette agli sviluppatori di realizzare tutte queste cose in maniera semplice. 

Che cos’è Avalanche?

Avalanche è un progetto nato nel 2018 dagli sviluppatori di Ava Labs. Si tratta di una blockchain che risolve il trilemma della scalabilità e che quindi è allo stesso tempo scalabile, sicura e decentralizzata. Come è possibile avere tutte e tre le caratteristiche? Grazie a Snowball, l’algoritmo di consenso di questa blockchain. Su Avalanche puoi trovare una piattaforma per creare blockchain, un protocollo Smart Contract per sviluppare Dapp ed NFT, uno strumento per creare token e tokenizzare asset. 

Che cos’è AVAX?

Come si fanno tutte queste cose su Avalanche? Usando il token AVAX. Serve infatti per pagare commissioni e come token di scambio in tutti gli strumenti che la piattaforma mette a disposizione. Inoltre AVAX viene usato come garanzia per i validatori, che per partecipare alla rete devono mettere in staking almeno 2000 AVAX.

Perché abbiamo scelto AVAX?

AVAX è il token per chi vuole entrare in un nuovo ecosistema decentralizzato, velocissimo, con commissioni molto basse ed ecosostenibile. Intorno a questa blockchain si sta sviluppando un ecosistema DeFi da tenere d’occhio. Tipo? Pangolin, un exchange decentralizzato su cui fare staking e yield farming. Oppure Yay Games, una piattaforma di giochi decentralizzati e marketplace. 

Quali pair sono disponibili per AVAX?

  • EUR-AVAX
  • USDT-AVAX

Vuoi saperne di più?

Leggi l’articolo di Academy dedicato ad Avalanche!

Perché i social token sono la risorsa del Web3?

Social Token: à quoi servent-ils sur le Web3

I social token permettono alle persone di partecipare attivamente ai progetti decentralizzati. Per questo sono la chiave del successo per il Web3. Scopri perché!

Che cosa sono i social token? A cosa servono? I social token sono emessi da creator, personalità famose o community. Chi li possiede ha la possibilità di collaborare alle decisioni di una community e condividere la proprietà del valore creato insieme. I social token possono essere acquistati o ottenuti come ricompensa. Ci sono token legati a singole personalità e token che fanno riferimento a una comunità o a un progetto. Possono essere usati per prendere decisioni che riguardano la governance oppure solo per dedicare merchandise ed esperienze agli affezionati. La quantità di social token posseduti può determinare i diversi gradi di diritto di accesso alle attività. 

Social token, alcune applicazioni

In che modo i singoli creator usano i social token? Alcune personalità famose tokenizzano il proprio tempo: ogni token può essere riscattato in ore di consulenze o esperienze. Altri usano i social token per premiare chi li segue. È il caso di Osinachi, l’artista NFT nigeriano che regala i suoi token a chi partecipa alle sue mostre. Nel caso delle community, i social token sono usati da DAO, club calcistici o social network decentralizzati. I social token creano così delle micro-economie intorno a un progetto.

Il Web3 incontra i social token

Ma perché i social token sono la chiave del successo del Web3? Le applicazioni e gli strumenti del Web3 non hanno ancora avuto il tempo di guadagnarsi larga fiducia e utilizzo. Hanno però una risorsa: i token su blockchain. Mentre le realtà e le aziende legate al Web 2.0 costruiscono il loro prestigio sui numeri, sul successo ottenuto e mantenuto nel tempo e l’adozione mainstream, attualmente il valore dei prodotti del web3 è strettamente legato alle community che vi partecipano attraverso i token

I social token sono utili per attirare nuovi utenti e per mantenerli attivi. Aiutano i brand a creare fiducia nei loro prodotti. Chi possiede i social token di un certo progetto resta allineato alla community e non si sposta verso altri competitor. Per le aziende del Web3, i social token sono una risorsa di fidelizzazione e per la creazione di nuove abitudini di consumo. Tuttavia per un’azienda non è sufficiente coniare i propri social token per avere la certezza assoluta di successo. Gli utenti richiedono che i token aggiungano un valore reale ai prodotti, che le esperienze proposte siano di qualità, che la loro voce sia ascoltata. Per le aziende del Web3 creare la massima partecipazione è una sfida! 

È rimasto solo il 10% di Bitcoin da minare

Bitcoin : il reste 2 millions à exploiter

Il 90% della fornitura totale di Bitcoin ad oggi è già sul mercato. Quanto manca per arrivare ai 21 milioni previsti? 

Come si creano bitcoin? Al contrario delle valute fiat, le criptovalute non vengono stampate e distribuite da qualche ente bancario o governativo. I bitcoin vengono emessi grazie al processo di mining. Come funziona? In breve, i miner risolvono complessi problemi matematici per validare le transazioni sulla blockchain. Come ricompensa ricevono le commissioni di transazione e i nuovi Bitcoin appena coniati, grazie alla validazione del blocco contenente tali transazioni. 

Secondo il protocollo del fondatore Satoshi Nakamoto, i bitcoin totali in circolazione saranno al massimo 21 milioni. Raggiunta questa soglia, non ne saranno estratti altri. Quanto siamo vicini a questo momento? 

Siamo a 18.9 milioni di Bitcoin!

Il 13 Dicembre 2021, il 90% della fornitura massima di Bitcoin (21 milioni) è stato raggiunto. Secondo Blockchain.com infatti in 12 anni sono stati messi in circolazione 18.9 milioni di BTC. Ne rimangono quindi solo 2.1 milioni, che si prevede saranno minati solo nel 2140. Nei prossimi 119 anni quindi i miner potranno continuare a estrarre Bitcoin, subendo però halving più consistenti. Cosa significa? Che i miner e le mining pool ogni 4 anni verranno ricompensati con meno Bitcoin per ogni blocco validato. Quindi i miner perderanno l’interesse a estrarre gli ultimi Bitcoin rimasti? No, perché riceveranno comunque le commissioni di transazione, e un continuo aumento del prezzo di bitcoin manterrà il mining redditizio per le mining pool. 

Ma chi possiede questi 18.9 milioni di Bitcoin? È difficile stabilirlo con precisione, considerando anche che alcuni sono stati persi per sempre a causa di chiavi e password dimenticate. Hai presente la storia del miner che ha 8.000 BTC in una discarica e non riesce a recuperarli? 

Quali sono le mining pool che minano più Bitcoin?

Sempre analizzando i dati raccolti da Blockchain.com, si possono notare le mining pool che stanno validando più blocchi e di conseguenza emettendo e guadagnando Bitcoin. Ecco i dati degli ultimi quattro giorni (dal 10 al 14 Dicembre 2021). In testa ci sono AntPool e F2Pool, entrambe aziende cinesi. 

Mining PoolBlocchi minati
Sconosciuti (insieme di pool di cui non si è riusciti a stabilire l’origine)281
AntPool107
F2Pool83
ViaBTC54
SlushPool44
SBI Crypto14
OKExPool2

Bitcoin diventerà un bene sempre più scarso e in questo modo si presume che aumenterà il suo valore. Come cambierà il mercato quando tutti e 21 i milioni saranno in circolazione? Appuntamento al 2140! 

Identikit di un crypto lover su Twitter

Twitter come riconoscere un crypto lover

Come riconoscere il profilo di un crypto lover su Twitter? Leggi l’identikit e scopri se lo sei anche tu!

Newbie crypto di tutto il pianeta unitevi! Su Twitter la community intorno alle criptovalute dà vita a discussioni sui temi più caldi, si scambia i progetti del momento e condivide opinioni con un linguaggio tutto suo. Sei nuovo del settore? Non vuoi perderti nemmeno una mossa? Partecipa e segui la community su Twitter. Ma come si riconosce al volo uno che di criptovalute se ne intende? Ecco tutti gli elementi che nel profilo Twitter di un crypto lover non possono mai mancare. 

Twitter profilo crypto lover

1. Foto profilo

Twitter è il Linkedin della community crypto. E come fa un crypto lover a sembrare il più professionale possibile? Usando come immagine del profilo un NFT. Così si dimostra di essere sostenitori delle potenzialità dei token non fungibili, la novità tecnologia su blockchain esplosa a partire dal 2021. Per essere un crypto lover con i fiocchi, scegli un NFT (magari uno delle collezioni più famose)! Alcuni non rinunciano alle fotografie o ai classici selfie, tra questi potresti trovare dei volti con dei laser rossi che escono dagli occhi. Cosa significa? Che si è dei super fan di Bitcoin.

2. Nickname

Se trovi un nome seguito da “.eth“, si tratta di uno username unico generato con il Ethereum Name Service, che può essere usato al posto dell’indirizzo di un wallet. Questi nomi si ottengono tramite delle aste pubbliche e non è affatto facile ottenerli! 

3. Nome utente (handle)

Un modo per riconoscere i sostenitori di Ethereum? Potrebbero includere i caratteri 0x che indicano l’inizio di un indirizzo wallet Ethereum, oppure il simbolo di Ether: Ξ

4. Bio 

Per un crypto lover su Twitter, la bio è come un curriculum vitae. Ci puoi trovare l’elenco dei lavori o progetti crypto a cui hanno partecipato. Oppure le community di cui sono membri, quali token o NFT possiedono. 

5. DAO

Le persone su Twitter amano mostrare le DAO di cui condividono la mission. Qual è la DAO del tuo cuore? Mettila in bio! È anche un modo per scoprire quelle di tendenza. Ad esempio? Friends With Benefit è una social DAO che organizza party in giro per il mondo, e PleasrDAO raccoglie fondi per acquistare NFT. 

6. Newsletter

I leader del settore crypto, o gli aspiranti tali, hanno spesso una newsletter su mirror.xyz. Il profilo Twitter serve anche a pubblicizzare spazi di approfondimento più estesi. 

7. Yat

Uno Yat è un username fatto di emoticon per le tue identità su internet. Yat è una piattaforma che permette di creare un URL fatto di emoji che può essere usato anche come indirizzo di un wallet di criptovalute. Gli yat appaiono come una sequenza di emoticon, e i crypto lover amano particolarmente il razzo o la luna, che traducono il motto “to the moon”. Essendo questi molto popolari, sono costosissimi. 

8. DM aperti

I personaggi famosi del mondo crypto non sono come i soliti VIP. Su Twitter i loro profili invitano a scrivere messaggi privati per chiedere informazioni o esprimere pareri. A quanto pare, rispondono con piacere. Qualche profilo interessante da seguire? Chris Dixon, Jackson Dame e Linda Xie.

9. Gm

Gm è il saluto della community crypto. È l’abbreviazione di good morning, usato per salutarsi a qualunque ora e da qualunque fuso orario. È talmente diffuso e legato alla community, che c’è chi ci ha costruito sopra una DAO: gm DAO, con lo scopo di promuovere esperienze culturali.

Bitcoin: Satoshi Nakamoto, l’ultimo post ha 11 anni

Bitcoin ultimo post di Satoshi ha 11 anni

Satoshi Nakamoto, pseudonimo del creatore di Bitcoin, ha scritto il suo ultimo post su Bitcointalk prima di scomparire per sempre. Dov’è ora Satoshi?

Un semplice changelog: l’ultimo messaggio di Satoshi Nakamoto era una lista di problemi di Bitcoin sui quali stava lavorando. Poi, il 13 dicembre 2010, il suo ultimo accesso a bitcointalk. Dopo, lo sviluppatore anonimo ha fatto perdere tutte le sue tracce. Alcuni dicono che si sia dedicato ad altri progetti, altri pensano che si sia ritirato per paura di essere rintracciato. Dov’è finito Satoshi Nakamoto? 

Bitcointalk, il forum di Satoshi Nakamoto

Satoshi Nakamoto creò il forum bitcointalk il 17 novembre 2009. In quel forum si formò una rete di sviluppatori dedita a supportare e migliorare costantemente Bitcoin e la nuova idea di criptovaluta. Satoshi, ovviamente, era tra gli utenti più attivi e si occupava sia dello sviluppo della blockchain che della gestione del forum.

Il suo ultimo post del 12 dicembre 2010 riguardava una nuova funzionalità per contrastrare gli attacchi DoS, ovvero attacchi hacker che sovraccaricano una rete e ne impediscono il funzionamento. “C’è ancora del lavoro da fare contro gli attacchi DoS”, ha scritto in quel changelog. Il giorno dopo, Satoshi accede al forum per un’ultima volta alle 4:45 del pomeriggio per poi sparire per sempre.

Secondo alcuni, Satoshi Nakamoto si sarebbe ritirato per dedicarsi ad altri progetti. Eppure, nei giorni prima del suo ultimo post, il creatore di Bitcoin sembrava teso a causa di un evento che ha scosso la community acerba di Bitcoin del tempo: Wikileaks.

Wikileaks e il can che dorme

Nel 2011 Bitcoin, che a quei tempi era ancora in fase beta, ha guadagnato popolarità all’improvviso a causa di Wikileaks. Il famoso archivio di documenti “top-secret” era appena stato bloccato dagli Stati Uniti, e tutti i provider di pagamento come MasterCard e Visa avevano impedito le donazioni all’organizzazione no-profit. Per questo, Wikileaks ebbe l’idea di accettare donazioni in Bitcoin.

Molti membri del forum bitcointalk erano entusiasti: il loro progetto cominciava ad avere successo. Ma Satoshi Nakamoto non era d’accordo. “Sarebbe stato bello ricevere queste attenzioni in altri contesti. WikiLeaks ha svegliato il can che dorme, e quel cane sta arrivando a sbranarci” ha scritto il creatore di Bitcoin l’11 dicembre, in risposta a un post che citava un articolo di PC World. La piccola rete blockchain in beta non era pronta a ricevere quelle attenzioni.

Chiedo a WikiLeaks di non usare Bitcoin per le donazioni” ha scritto Satoshi il 5 dicembre. “Bitcoin è una piccola community acerba e ancora in beta. Voi otterreste solo qualche spicciolo, ma la fama che ci portereste ci distruggerà”. Le parole di Satoshi sembrano catastrofiche, ma ancora oggi le criptovalute non sono considerate un sistema di pagamento affidabile, tranne in alcuni casi eclatanti. Forse Satoshi aveva ragione: associare Bitcoin allo scandalo WikiLeaks ha danneggiato la credibilità di una rete ancora acerba?

Dov’è ora Satoshi Nakamoto?

In ogni caso, Satoshi Nakamoto ha fatto perdere le sue tracce subito dopo lo scandalo, lasciando la community divisa sul da farsi. Probabilmente il leggendario programmatore ha valutato la community come sufficientemente matura da prendere decisioni autonome. O forse ha avuto paura di quella fama che gli si sarebbe potuta ritorcere contro?

Negli anni, diverse persone hanno dichiarato di essere Satoshi Nakamoto, ma la sua vera identità rimane ancora sconosciuta. In fondo, come si dice spesso nella community di Bitcoin, “Siamo tutti Satoshi. A che serve sapere chi sia il creatore di Bitcoin, quando tutti noi collaboriamo al progetto? Satoshi Nakamoto rimane una figura leggendaria e ispiratrice, ed è giusto ricordarlo il giorno dell’anniversario del suo ultimo accesso al forum.

In Florida si pagano le tasse con Bitcoin

Bitcoin : les impôts de Floride payés en cryptomonnaie

Il governatore della Florida Ron DeSantis ha proposto che le aziende possano pagare le tasse usando criptovalute: nuova apertura a Bitcoin negli USA?

Dopo la riunione della commissione dell’House of Financial Services, arriva un’altra notizia di apertura a Bitcoin dagli Stati Uniti. Ron DeSantis, governatore repubblicano della Florida, punta sulla blockchain.

Bitcoin negli Stati Uniti sempre più mainstream

Come si legge nel report della proposta di bilancio della Florida, sono stati stanziati ben 700.000 dollari per “favorire l’integrazione crypto in Florida”. 200.000 dollari serviranno a “offrire alle aziende dello Stato l’opportunità di pagare le tasse con criptovalute”. Probabilmente saranno accettati gli asset più importanti, come Bitcoin ed Ethereum, ma non è ancora certo. 250.000 dollari saranno utilizzati per rinnovare il sistema delle targhe per gli autoveicoli utilizzando la blockchain. Gli altri 250.000 dollari supporteranno la ricerca contro le frodi sanitarie, implementando i sistemi decentralizzati.

Non è la prima volta che la Florida fa emozionare gli appassionati di criptovalute. Il sindaco di Miami ha espresso più volte il proprio entusiasmo per le monete digitali, e aveva recentemente chiesto di ricevere il suo stipendio in Bitcoin. In più, la città è stata la prima ad appoggiare il progetto dei CityCoin. I MiamiCoin hanno generato un profitto di più di 21 milioni di dollari in soli tre mesi, prova che il progetto funziona ed è ben accolto dai cittadini!

La Florida sulla scia di El Salvador

La decisione di DeSantis conferma che anche negli Stati Uniti sta cambiando la percezione su Bitcoin e le criptovalute in generale. “La Florida supporta le crypto come mezzo per commerciare e per aumentare l’interesse delle aziende, nonché per promuovere la crescita economica” ha scritto il governatore nella proposta di bilancio. In Florida ci sono moltissime aziende che si occupano di blockchain, come Hyperlink, e il numero è destinato ad aumentare.

Come nel caso di El Salvador, gli investimenti del settore crypto rappresentano un’opportunità per migliorare l’economia e per sondare un territorio ancora inesplorato ma ricco di potenzialità. Al contrario della piccola nazione sudamericana, però, gli Stati Uniti sono una potenza estremamente influente. Se gli USA dovessero abbracciare Bitcoin e le criptovalute, sarebbe una svolta epocale. La commissione che si è riunita mercoledì ha dato il via a un’apertura a livello federale? 

Il valore dei fan token calcistici supera il miliardo di dollari

Fan Token: quelle est la valeur de la blockchain dans le football

Quali sono i fan token del mondo del calcio che sono cresciuti di più? Quanti ne sono stati venduti? Quale sta performando meglio?

Uno studio della BBC fa il punto sulla diffusione e il giro d’affari dei fan token nel mondo del calcio. Vediamo quali club hanno i fan token più redditizi e quanto vale la blockchain nel mondo del calcio, ma prima…

Ripassone: cosa sono i fan token?

I fan token sono degli asset digitali basati sulla tecnologia blockchain. Vengono rilasciati da aziende che vogliono mettere a profitto una forte community, come ad esempio i club sportivi. Chi li acquista ha diritto a vantaggi esclusivi come sconti e la possibilità di partecipare ad alcune scelte sulla gestione del brand. Principalmente, i fan token sono emessi e trasferiti attraverso Socios.com, la piattaforma sulla blockchain di Chiliz, basata su Ethereum. 

A cosa servono i fan token?

Dal punto di vista dei club calcistici, i fan token servono a incoraggiare la partecipazione dei tifosi, allargare e fidelizzare il pubblico. I fan token coinvolgono soprattutto chi non può andare spesso allo stadio, a causa delle distanze geografiche. Si possono usare i fan token anche per premiare la fedeltà e dedicare promozioni ai più appassionati. 

Fan token: un po’ di dati

Lo studio della BBC stima che fino a questo momento, i fan hanno speso più di 350 milioni di dollari in questo tipo di criptovalute. Tra i cinque campionati principali europei, 24 squadre hanno lanciato o stanno programmando i loro fan token. Su Socios.com i volumi di vendita dei fan token calcistici sono pari a circa 300 milioni di dollari. Vuoi sapere qual è il token che ha avuto più successo? Il fan token della Lazio.

Insieme a quello di Manchester City, Porto e Santos, il token LAZIO ha registrato il maggior numero di vendite e ha raccolto complessivamente la cifra più alta, pari a 130 milioni di dollari. Allo stesso tempo, dal loro lancio i token LAZIO sono quelli che hanno perso di più (-70%). Un altro dato sorprendente è quello dei fan token dell’Inter e della squadra turca del Trabzonspor che nell’ultimo anno sono aumentati di valore più di Bitcoin!

Il valore dei token detenuti dai 13 club calcistici più prestigiosi insieme supera i 1.9 miliardi di dollari, ma i singoli tifosi attualmente ne detengono solo 376 milioni. A conti fatti, i club controllano l’80% della fornitura dei loro fan token. 


Ma i tifosi sono soddisfatti dei fan token? Insomma! I vantaggi riservati ai fan dipendono da squadra a squadra e non tutti sono ancora pienamente soddisfatti. Se dal punto di vista economico i fan token fanno buoni numeri, a livello di applicazioni pratiche hanno tutte le carte in regola per sorprenderci ancora di più in futuro. E la tua squadra del cuore ha già emesso il suo fan token?

Come creare il tuo videogioco su The Sandbox

Metaverse : comment créer ton propre jeu vidéo sur The Sandbox

Ami la voxel art? Con VoxEdit e Game Maker puoi creare il tuo videogioco e pubblicarlo nel metaverso più pixellato di tutti!

The Sandbox è un metaverso davvero unico nel suo genere: basta guardare la sua grafica a cubetti, detta voxel graphics, per capire subito di cosa si tratta! Se sei un appassionato di Minecraft e Terraria non rimarrai deluso. In più, grazie a VoxEdit e Game Maker, puoi creare ciò che vuoi, dai videogiochi all’arte 8-bit. E grazie agli NFT puoi anche vendere ciò che crei! Non ci credi? Scopri come fare a creare il tuo videogioco su The Sandbox!

Crea il tuo videogioco grazie alla voxel art

La alpha di The Sandbox, lanciata il 29 novembre, ha portato alla ribalta il metaverso pixellato. Il team di sviluppo ha subito reso disponibili le cose più interessanti: Game Maker e VoxEdit! Grazie a questi due programmi, possiamo tutti trasformarci in sviluppatori di videogiochi. Questo è il metaverso: un luogo virtuale dove mostrare le nostre creazioni a tutti!

Game Maker

Come creare il tuo videogioco su The Sandbox

Ami i videogiochi, vorresti crearne uno, ma non sei un programmatore? Allora corri a scaricare Game Maker! Con questo programma puoi costruire il tuo gioco dall’inizio alla fine, e poi pubblicarlo per farlo provare a tutti gli altri esploratori del metaverso. Grazie agli ASSET già presenti in Game Maker, puoi metterti subito all’opera. Se invece non ti bastano, puoi usare VoxEdit per modellare e animare i tuoi ASSET.

VoxEdit

Come creare il tuo videogioco su The Sandbox

VoxEdit è il programma che ci permette di creare voxel art. Con l’aiuto di questo software possiamo modellare i nostri ASSET, e persino animarli! Grazie alla grafica a blocchi, VoxEdit è facile da usare, e anche se non sei esperto di modelli 3D riuscirai presto a fare le tue prime opere 3D. Se sei interessato all’arte, puoi creare dei semplici oggetti e venderli sul fiorente mercato di NFT. Altrimenti, puoi usare VoxEdit per popolare il videogioco che hai creato su Game Maker!

Monetizzare le proprie creazioni grazie agli NFT

Sei fiero della tua creazione? Allora è il momento di pubblicarla sul marketplace di The Sandbox! Dopo aver creato il tuo ASSET, puoi fare il “minting” e trasformarlo in un NFT direttamente nel marketplace del metaverso. Gli ASSET si comprano con SAND, la moneta di The Sandbox, ma sono comunque utilizzabili su tutti i videogiochi basati sulla blockchain di Ethereum.

Se sei un artista professionista e credi negli NFT, allora puoi iscriverti al Fondo per Creators messo a disposizione dal team di The Sandbox. Potrai entrare a far parte della community di artisti del videogioco e avere una vetrina tutta tua!

Vuoi entrare nel mondo di The Sandbox e comprare qualche NFT? Scarica il gioco e prova la alpha. Ci vediamo nel metaverso!

USA: discussione aperta sulle criptovalute al Congresso

Cryptomonnaies : le Congrès américain s'ouvre à la blockchainriptovalute

Sei aziende tra le più importanti del mondo crypto si sono confrontate con il parlamento statunitense sulla blockchain. 

Mercoledì negli Stati Uniti si è tenuto un incontro tra il Congresso statunitense e sei aziende leader del settore crypto. L’udienza, richiesta dalla commissione dell’House of Financial Services (corrispettivo del nostro Ministero dell’Economia e della Finanza), aveva l’obiettivo di conoscere meglio ed eventualmente proporre leggi ad hoc sulle criptovalute.

A supportare la causa della blockchain sono stati chiamati rappresentanti di FTX, Coinbase, Bitfury, Paxos, Circle e della Stellar Development Foundation. Le discussioni si sono concentrate sulle regolamentazioni degli exchange e sul ruolo delle stablecoin nell’economia. In questo articolo abbiamo riassunto i punti salienti delle discussioni.

Il futuro della blockchain in un’aula?

L’udienza sulle criptovalute, richiesta dalla presidentessa della Commissione Maxine Waters, ha pochi precedenti. Nel 2019 la Commissione si era riunita per discutere del tentativo di Facebook di creare una propria criptovaluta, ma l’esito dell’udienza era stato disastroso per il mondo crypto. Questa volta le cose sono andate diversamente. L’opinione pubblica è più rilassata nei confronti di Bitcoin e della blockchain. Durante l’udienza, i membri della commissione si sono dimostrati aperti e curiosi sulle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

L’argomento più discusso è stato quello delle stablecoin. È un mondo che ricorda quello delle banche, e compararle a esse sarebbe tutto sommato facile. Molto più intuitivo che regolamentare criptovalute come Bitcoin o Ethereum. I CEO di Circle (USDC) e Paxos (USDP) si sono dimostrati favorevoli a leggi che mettano sullo stesso piano queste aziende a istituti bancari. Hanno anche accettato di fornire le prove che il valore delle loro coin è sostenuto da dollari o da obbligazioni.

Anche per quanto riguarda gli exchange, la Commissione si è dimostrata propositiva. I rappresentanti di FTX e Coinbase hanno espresso pareri favorevoli su un’armonizzazione legislativa. Alesia Haas, Chief Financial Officer di Coinbase, ha detto che le crypto sono asset nuovi e che quindi “le regolamentazioni già esistenti spesso non sono adatte a questa nuova tecnologia”. In conclusione, entrambe le parti ritengono che delle nuove leggi porterebbero risultati positivi per tutti.

L’udienza degli USA cambierà le criptovalute?

L’udienza, contrariamente alle aspettative, è stata positiva per il mondo delle criptovalute. I leader del settore hanno fatto notare i molti utilizzi della blockchain e delle criptovalute. Il Rappresentante democratico Ritchie Torres, per esempio, ha espresso interesse per le stablecoin. Secondo il democratico, queste faciliterebbero le rimesse estere dagli USA verso i propri Paesi d’origine.

Opinione comune tra i partecipanti rimane che le regolamentazioni debbano esserci, ma che non debbano essere troppo dure. “Le stablecoin sono già funzionanti e si basano su un modello di internet aperto” ha affermato Jeremy Allaire, CEO di Circle. Ha continuato dicendo che stablecoin chiuse o eccessivamente regolamentate, sulla scia delle CBDC, sarebbero troppo poco innovative e non avrebbero successo.

Per gli USA, questa udienza “conoscitiva” è stata una boccata d’aria fresca per le criptovalute dopo lunghe tensioni. L’augurio è che questo dialogo continui in modo costruttivo e che il resto del mondo prenda esempio. Non ci resta che rimanere aggiornati!