Il prezzo di Ethereum scende? Le motivazioni per il calo di ETH

Prezzo Ethereum perché l'andamento di ETH è in calo

Il prezzo di ETH è in crisi, e forse potrebbe scendere sotto i mille dollari. Il mercato è stato colpito dai problemi di Celsius e dal possibile ritardo di Ethereum 2.0

L’andamento di Ethereum a giugno non lascia spazio all’ottimismo, e oggi al 16 del mese il prezzo si aggira intorno ai 1100 dollari. Che sta succedendo a Ethereum? Il prezzo di ETH tornerà a salire? Il mercato crypto è in fase ribassista fin dal crollo di Terra (LUNA) e UST, e molte persone  hanno deciso di aspettare regolamentazioni più stringenti o un mercato bullish prima di tornare ad acquistare crypto. In più, i problemi con Celsius (una piattaforma di crypto lending) e un possibile ritardo dell’ arrivo di The Merge hanno contribuito a questo momento delicato, influenzando l’andamento di Ethereum. Scopri cosa sta succedendo al mercato crypto, a Celsius e a The Merge, e perché il prezzo di Ethereum è in calo.

L’uscita di Ethereum 2.0 potrebbe essere rimandata? Cos’è la “difficulty bomb”

Ecco la prima brutta notizia per Ethereum che potrebbe avere avuto un impatto sul suo andamento: la “difficulty bomb” è stata rimandata. Ma vediamo prima cosa si intende per difficulty bomb.

Ethereum è una blockchain proof-of-work, ma lo sarà ancora per poco: l’aggiornamento più atteso di tutti, Ethereum 2.0, cambierà il meccanismo di consenso e lo renderà proof-of-stake. Secondo Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum, e gli altri sviluppatori della Ethereum Foundation, l’aggiornamento (chiamato The Merge) migliorerà le performance della rete e diminuirà l’impatto ambientale della crypto dovuto al mining

La “difficulty bomb” è un sistema che gli sviluppatori hanno implementato per rendere più difficile e meno redditizio il mining di ETH. Questo serve per scoraggiare i miner e convincere gli utenti a mettere in staking i loro ETH sul Consensus Layer (ovvero il layer proof-of-stake, ora ancora in beta). Questo sistema doveva rendere controproducente il mining il giorno dell’uscita dell’aggiornamento, ma è stato rimandato. Tim Beiko, lead developer di Ethereum, ha detto che rimandare la difficulty bomb potrebbe allentare lo stress sugli sviluppatori:“…troppa pressione mette in crisi i team di sviluppo, ed è una situazione che vogliamo evitare”. 

Ciò che si può dedurre da questa situazione è che i ritardi al rilascio di Ethereum 2.0 mettono in difficoltà l’intero mercato crypto. Infatti l’andamento di Ethereum è in calo, probabilmente anche perché c’è timore che l’aggiornamento non funzioni e faccia collassare l’intera rete. Secondo gli sviluppatori, però, questo timore è infondato, dato che le fasi di test sono andate piuttosto bene e il codice è quasi pronto per essere reso pubblico. 

Celsius, la più grande piattaforma DeFi di lending, in difficoltà: l’andamento di Ethereum è in calo per questo?

Uno dei fattori che potrebbe avere un peso sull’andamento di Ethereum e il prezzo di ETH è il momento di difficoltà che la piattaforma di lending Celsius sta affrontando. Celsius è una tra le più grandi  piattaforme centralizzate di DeFi, che permette di scambiare, prendere in prestito e mettere in staking le crypto. La piattaforma era molto conosciuta nell’ambiente crypto perché offriva alte ricompense agli utenti che mettevano in staking le loro criptovalute, arrivando fino al 17% annuo.

Come funziona Celsius? Una piattaforma centralizzata di DeFi è, sostanzialmente, un “intermediario” tra l’utente e il mondo della finanza decentralizzata. Gli utenti affidano le proprie crypto a queste piattaforme, che le utilizzano per sfruttare le potenzialità della DeFi (attraverso ad esempio il lending, lo staking o il liquidity farming). In cambio, la piattaforma offre un ritorno annuale agli utenti.

Questo sistema ha funzionato quando il mercato crypto era bullish, ma adesso Celsius sembra arrancare. Il 12 giugno la piattaforma è stata costretta a bloccare tutte le operazioni, probabilmente perché si sarebbe trovata impossibilitata a ripagare i propri utenti. Se fosse così, l’interruzione delle attività di Celsius potrebbe rivelarsi un duro colpo per tutta la community crypto. La piattaforma ha comunque annunciato di possedere ancora una buona quantità di BTC nelle proprie riserve da poter vendere per ripagare i debiti. Tuttavia, una svendita di Bitcoin metterebbe ancora più in crisi la crypto di Satoshi Nakamoto, già pericolosamente vicina alla soglia dei 20mila dollari. Se questo dovesse succedere, è possibile che a risentirne sarebbe anche il prezzo di Ethereum.

Il prezzo di Ethereum nei primi 6 mesi del 2022

Questa prima metà del 2022 si è rivelata piena di sorprese per il mercato tradizionale e anche per quello crypto. L’andamento di Ethereum in particolare è stato altalenante, nonostante la prima settimana del 2022 si sia rivelata positiva per la crypto di Buterin. Infatti, a inizio anno le performance di Ethereum sono state più solide persino rispetto a quelle di Bitcoin, mantenendosi saldamente intorno ai 3700 dollari.

Le prime difficoltà si sono registrate intorno a metà gennaio, quando la Russia ha annunciato che le crypto sarebbero state regolamentate o, peggio, bandite. In quell’occasione, il prezzo di Ethereum è sceso, arrivando a toccare un minimo di 2160 dollari. E proprio mentre provava a risalire, la seconda batosta: la guerra russo-ucraina di metà febbraio ha vanificato le speranze di tutti gli appassionati di Ethereum, rimandando il prezzo di ETH intorno ai 2150 dollari.

I segnali di risalita sono tornati soltanto intorno ai primi di aprile. Il 5 aprile, il prezzo di Ethereum ha raggiunto i 3520 dollari, per poi scendere a una soglia di resistenza di 3200. La soglia però è stata rapidamente infranta, e Ethereum ha cominciato una fase di discesa insieme a tutto il resto del mercato crypto. Proprio in queste condizioni di mercato infauste c’è stato il crollo di Terra (LUNA), che ha scosso terribilmente il mercato. Il prezzo di Ethereum ha raggiunto un minimo di 1966 dollari! L’ultima volta che ETH veniva scambiato a meno di duemila dollari? Il 21 luglio 2021.

Negli ultimi giorni il prezzo di Ethereum ha continuato a scendere vertiginosamente, e il 15 giugno è arrivato pericolosamente vicino alle 3 cifre venendo scambiato per 1030 dollari. In tutto questo, i miner di Ethereum si stanno preparando al passaggio al proof-of-stake, selezionando nuovi lidi dove migrare. 

L’industria del mining di Ethereum, che attualmente vale 19 miliardi di dollari, è in difficoltà da tempo. A maggio, ad esempio, i ricavi dalle attività di mining sono calati del 27%. Anche il prezzo medio delle gas fee per le transazioni su Ethereum è diminuito. Anche se da una parte è una notizia positiva, dall’altra vuol dire che l’interesse per Ethereum è minore, e forse gli utenti stanno aspettando The Merge avvenga prima di ricominciare a utilizzare la blockchain di Buterin.

Il mercato crypto non è dei più floridi, e il prezzo di Ethereum è in calo. Ma le motivazioni non sono da ricercare solo in Ethereum, visto che l’aggiornamento The Merge sta procedendo senza particolari intoppi. Nonostante questo, la soglia psicologica dei mille dollari di Ethereum si è avvicinata. Il prezzo di Ethereum riuscirà a riprendersi e a ritornare al suo ATH di 4878 dollari? Soprattutto durante un mercato bearish ricorda sempre il vecchio adagio del mondo crypto: DYOR!

7 punti di forza di Bitcoin per affrontare il bear market

Bitcoin: 7 punti di forza per affrontare il bear market

I prezzi delle crypto stanno calando ma BTC è la più solida di tutte e la community la sostiene, scopri perché!

L’andamento del prezzo di Bitcoin, dati storici alla mano, segue un ciclo di 4 anni scandito dall’halving di BTC, che si verifica per l’appunto ogni 4 anni. Con halving si intende il dimezzamento progressivo delle ricompense in BTC che ricevono i miner per il loro lavoro. L’halving sembra coincidere con la fine di un ciclo del prezzo di Bitcoin e con l’inizio del successivo. Dalla nascita di BTC infatti, il suo prezzo ha seguito questa scansione dove l’having è preceduto da 18-24 mesi di bull market e seguito da due anni di bear market. Seguendo le tempistiche di questa teoria, ci troviamo nel mezzo di un bear market. Il prossimo halving è previsto per il 2024, l’offerta di BTC allora cambierà e di conseguenza anche i comportamenti del mercato. Un bear market può essere suddiviso in più fasi, capirle ci può aiutare a guardare in prospettiva il momento attuale del mercato di Bitcoin. Scopri i 7 punti di forza di Bitcoin per affrontare il bear market!

Le fasi del bear market 

Se consideriamo il precedente bear market che abbiamo affrontato, possiamo distinguere 7 fasi:

  1. Il crollo: fase in cui il mercato crolla molto rapidamente, coinvolge sia Bitcoin che le altcoin; 
  2. Rifiuto/negazione: fase in cui si tende a pensare che i prezzi siano soggetti solo a uno dei tanti e consueti cali; 
  3. Realizzazione: fase in cui ci si rende conto che non si è di fronte solo a un calo fisiologico del mercato. Spesso questa consapevolezza arriva anche dall’osservazione più ampia del contesto macroeconomico;
  4. Panico: dopo la consapevolezza di quello che sta succedendo, le persone si fanno prendere dal panico, questa prospettiva cambia la mentalità di mercato. Ogni tentativo di rimbalzo è eliminato da coloro che cercano di limitare le perdite vendendo. In questa fase, i rimbalzi sono ad opera dei bitcoiners che comprano BTC attirati dai prezzi ridotti;
  5. Accumulo/stabilizzazione: anche se la maggioranza degli utenti si lascia trasportare dal panico, chi ha una visione a lungo termine accumula principalmente coin “solide” come BTC rispetto alle altcoin;
  6. Anticipazione: in questa fase cominciano a tornare i fondi, Bitcoin è di nuovo in crescita. Le persone riprendono ad acquistare anche altcoin a media capitalizzazione di mercato;
  7. Crescita costante: il mercato riprende a crescere in maniera costante. Si passa da un’estrema paura a sentimenti neutrali. 

Ora ci troviamo nella fase del panico, la numero 4, in cui il Fear and Greed Index ha i valori più bassi (extreme fear). Il mercato sta cercando piano piano di passare alla numero 5, ovvero alla stabilizzazione. Chi è immerso completamente nella modalità panico fa fatica a percepire l’accumulo. Non è possibile prevedere con precisione quando il bear market si evolverà nelle fasi successive. Se paragoniamo BTC alle altre crypto possiamo però notare che per quanto siano tutte in calo, Bitcoin è quella che sta perdendo meno. Se la maggior parte delle altcoin sta scendendo di oltre il 90% dal suo ATH, il calo di Bitcoin è poco meno del 70% rispetto al suo ATH di 69.045 dollari. 

L’unica certezza è che il prossimo halving sarà all’inizio del 2024 (è stabilito dall’algoritmo), momento in cui l’equilibrio del mercato sarà nuovamente sconvolto. Chi ha un’ottica a lungo termine ed è convinto del valore di Bitcoin al di là del suo semplice prezzo, continua a comprare e holdare. La lungimiranza dei bitcoiner fa sorgere una domanda: perché Bitcoin continua ad essere supportato? Ecco i 7 punti di forza di Bitcoin per affrontare il bear market!

I punti di forza di Bitcoin: ecco perché i bitcoiner non mollano

I bitcoiner non si fanno prendere dalla paura, il bear market può seminare tutto il panico che vuole ma c’è chi non abbandona Bitcoin. Questo perché i punti di forza e le potenzialità dell’intero sistema di Bitcoin vanno oltre il prezzo. Bitcoin infatti è:

  1. Open source: tutti possono avere accesso alle informazioni processate dalla blockchain, verificare ma soprattutto contribuire allo sviluppo e al miglioramento di tutto il network;
  2. Trasparente: non c’è bisogno di avere una fiducia cieca nel suo funzionamento. Uno degli slogan a cui è affezionata la community di BTC è: “don’t trust, verify”, proprio perché è tutto sotto ai tuoi occhi, disponibile e verificabile;
  3. Neutrale: non conosce politica e non dipende dalle legislazioni degli stati (almeno per quanto riguarda il funzionamento della sua blockchain, il mining ad esempio può essere soggetto a limitazioni);
  4. Decentralizzato: il network di BTC è composto da nodi sparsi in tutto il mondo e nessuna azienda o singola persona ha in mano l’intero potere decisionale;
  5. Resistente a censura: l’unico modo per bloccare il suo operato, è bloccare internet (e possiamo solo immaginare quali sarebbero le conseguenze di disconnettere tutto il mondo);
  6. Sicuro: la sicurezza di Bitcoin è garantita dal suo meccanismo di consenso Proof-of-Work. Il lavoro dei miner rende le transazioni sicure e la decentralizzazione dei nodi permette che non ci siano interferenze;
  7. Caratterizzato da una politica monetaria vincente. La sua scarsità e la natura digitale, rendono il sistema di Bitcoin un’alternativa ai sistemi economici come li conosciamo.

Il prossimo halving ci salverà?

Come sempre, il mercato è lo specchio di numerosi fattori, la maggior parte dei quali è imprevedibile. L’halving ci fa sperare in un miglioramento dell’andamento di Bitcoin perché in passato ha sempre inciso in maniera positiva. Tuttavia le conseguenze dell’ultimo halving di Maggio 2020 sono state influenzate anche da elementi esterni come la politica restrittiva della FED. In tutto questo lo stock-to-flow può essere utile come indicatore di trend ma il futuro di BTC è tutto da scrivere!

Vivere il Bear Market in un’azienda crypto 

Exchange crypto licenziano? Young Platform assume

Young Platform guarda oltre i prezzi delle crypto e continua con il suo serrato piano di assunzioni. Siamo qui a spiegarti perché non è una mossa da pazzi

Le giornate a Young Platform scorrono veloci. Così come il mondo crypto. Questo si muove alla velocità della luce, noi teniamo il ritmo, stiamo al passo, cerchiamo di renderlo accessibile a tutti. Inizia tutto con i colleghi davanti alla macchinetta del caffè. Lavoriamo tutti con le crypto ma con tante sfaccettature diverse, così la sala Trading condivide crypto-meme con il team Social network, e gli Sviluppatori ascoltano i retroscena delle vicende del Supporto clienti. In questi giorni guardiamo anche i nostri wallet in rosso e ai nuovi arrivati, con una pacca sulla spalla, diciamo: “prima volta?”. Il primo bear market, come il primo Bitcoin, non si scorda mai. 

Le condizioni economiche di questi mesi sono cambiate rapidamente, la crisi del mercato crypto (e non solo) sta portando tante aziende del settore a dimezzare il personale. Per alcune realtà la risposta alla crisi è tagliare i costi del personale con i licenziamenti, e qualcuno si pente persino di aver assunto troppo quando il mercato era in crescita. Ma a Young Platform il piano di nuove assunzioni è serrato e intendiamo rispettarlo. Non è una scelta incosciente, siamo qui per spiegarti il perché. Entro la fine del 2022 arriveranno altri 52 colleghi e forse non basterà più solo una macchinetta del caffè. 

I bear market passano, la mission di Young Platform resta

A Young Platform le posizioni aperte sono davvero molte, un bear market (per quanto duraturo) non fermerà la nostra crescita. Abbiamo deciso di ribaltare la prospettiva sfruttando questo momento delicato per ragionare lontani dall’hype che ci travolge quando il mercato va a gonfie vele. Possiamo chiederci lucidamente: come stiamo lavorando? Perché facciamo quello che facciamo? La mission di Young Platform è sempre la stessa: facilitare l’uso e la comprensione delle crypto e della tecnologia blockchain. Sappiamo quello che questi strumenti possono fare per il mondo così come lo conosciamo. Sappiamo che possono migliorare la vita delle persone. Per questo anche ora dobbiamo continuare a costruire, per questo anche ora il team deve espandersi

Un esempio di questo spirito è il listing del nostro token. YNG è stato lanciato sul mercato quando il mercato stesso non era dei più accoglienti. Mossa azzardata? No, anche qui il ragionamento vale: bear e bull market si succedono ma i valori dietro Young Platform e la sua Community restano. 

Il valore inestimabile del team di Young Platform

Quando si arriva a Young Platform si ha tanto da imparare, non bisogna essere dei grandi esperti per iniziare, ma la formazione sulle crypto è necessaria e diventa il nostro pane quotidiano. Quando si arriva a Young Platform si è consapevoli che il settore è in evoluzione e non si può restare fermi. Ecco perché i talenti che raccoglie Young Platform sono tra le menti più curiose e attive in circolazione. Il team di Young Platform è sempre pronto ad accogliere gli spunti del vorticoso mondo crypto e mettersi in gioco nei momenti più complessi. Lavorare con le crypto non è un lavoro come un altro, è la mission che ci guida nelle difficoltà. Il valore inestimabile del team di Young Platform sta nel confronto che porta alla crescita. Tra i corridoi del nostro ufficio e le videochiamate che raggiungono i nostri colleghi in tutto il mondo, la chiave di tutto è la peer-to-peer education. Non esiste formazione crypto che non sia tale. 

L’aumento di capitale e il piano assunzioni

Il 13 Giugno 2022 Young Platform ha chiuso un round di finanziamento da €16 milioni guidato da Azimut, uno dei principali operatori indipendenti nel risparmio gestito in Europa. Al round hanno partecipato anche Banca Sella e United Ventures. Questo supporto alla crescita di Young Platform sarà visibile proprio nel piano assunzioni. La previsione è quella di avere un team di 110 lavoratori crypto entro la fine del 2022. 

Consulta le posizione aperte.

Ember Sword: l’MMORPG dei giochi play-to-earn

Ember Sword MMORPG crypto game play to earn

Ember Sword è il videogioco play-to-earn più atteso del 2022. Scopri tutto sul crypto game MMORPG e scrivi la tua storia su Thanabus!

Esploratori della blockchain, adunata! Ember Sword è un gioco MMORPG play-to-earn dove non esistono limiti. Il videogioco, che si appoggia alla blockchain di Immutable X (Layer 2 di Ethereum), è un vero sandbox dove potrai fare quello che vuoi. Andare a caccia di mostri? Gestire uno snodo economico importante? Diventare un artigiano leggendario? Nessuna strada ti è preclusa in Ember Sword. Puoi essere chi vuoi e allo stesso tempo mettere le mani sui preziosi NFT che questo mondo fantasy medievale offre. Per adesso il gioco ha mostrato parte del gameplay finale a chi si è aggiudicato le LAND durante la Community Sale, il crypto game dovrebbe entrare nella fase di alpha a fine 2022. Sella il cavallo, avventuriero, è il momento di scoprire tutto su Ember Sword, il crypto game per chi ama gli MMORPG!

Ember Sword: una grafica sgargiante per una storia cupa

Ember Sword è un gioco play-to-earn molto diverso da quelli che l’hanno preceduto. Con una visuale isometrica dall’alto, ricorda i videogiochi RPG classici come RuneScape o Diablo. La sua filosofia è quella del “gameplay al primo posto”. La grafica colorata e cartoon è chiara e senza fronzoli, proprio per assicurare che il gioco scorra fluido anche sui computer meno potenti. Eppure, la storia d’origine e l’ambientazione di Ember Sword non sono così allegre come si potrebbe pensare…

Thanabus, una luna spaccata in quattro 

La storia di Ember Sword si sviluppa su Thanabus, una luna fertile e rigogliosa nell’orbita di Giove. In un passato lontano, Thanabus ospitava una popolazione avanzata capace di terraformare (ovvero rendere abitabile) l’ecosistema lunare. Poi un’entità quasi divina, chiamata Starzhen, ha decimato gli abitanti di questa luna e distrutto il dispositivo terraformatore. Secoli dopo, l’unica forma di governo sopravvissuta al cataclisma, chiamato semplicemente la Repubblica, è insidiata da forze misteriose e da regni rivali. Il suo dominio sulle quattro Nazioni è sempre più debole, e tocca agli avventurieri come te riportarlo alla gloria oppure affossarlo definitivamente.

Thanabus ospita 4 Nazioni ben distinte, ciascuna con un suo ecosistema. La prima Nazione, nonché la prima zona del gioco che sarà disponibile durante la fase Alpha del gioco play-to-earn, è Solarwood. Solarwood, situata nella zona nordest di Thanabus, ospita un territorio boschivo e florido. La Nazione è costellata di villaggi di contadini e cittadine accademiche, tra cui Burkhalter’s Academy, la città più famosa della luna di Giove.

La seconda Nazione di Thanabus è Duskeron, situata a sud-est. Duskeron è un territorio inospitale e desertico, reso arido dalla furia di Starzhen che ha distrutto Thanabus. Nonostante questo, gli abitanti di Duskeron hanno imparato a cavarsela riciclando il possibile e commerciando minerali e metalli rari, di cui il territorio è ricco. La Repubblica qui non ha molta influenza, ma le cose potrebbero presto cambiare, che gli abitanti della Nazione desertica lo vogliano o meno.

La terza Nazione di Thanabus è Ediseau, situata a nord-ovest. Ediseau, prima del cataclisma, ospitava la capitale della Repubblica: adesso è un territorio gelido e selvaggio, ma ricco di materie prime fondamentali per l’artigianato dell’intera luna. Gli abitanti di Ediseau si riconoscono per le loro pesanti pellicce, il loro orgoglio e le loro birre molto alcoliche.

L’ultima Nazione si trova a sud-ovest, ed è stata l’epicentro del cataclisma: Sevrend. La giungla di Sevrend ha sempre avuto un habitat inospitale e una fauna pericolosa e letale. La catastrofe ha esacerbato la situazione, ora Sevrend è principalmente abitata da alieni provenienti da Giove e da animali brutali e selvaggi. Proprio per questo, Sevrend è stata utilizzata dalla Repubblica come “prigione”, esiliando lì chi si macchiava di gravi reati. Col tempo, gli esiliati hanno creato una civiltà semi-anarchica, e poi si sono ufficialmente riuniti sotto un unico vessillo. Sevrend adesso è casa di un’organizzazione ritenuta terroristica dalla Repubblica: i Dannati

Come funziona il gameplay di Ember Sword?

La storia della luna Thanabus è già ricca di suo, ma il fulcro di Ember Sword è plasmarne una nuova storia con il tuo avatar! In questo MMORPG play-to-earn, potrai creare gratuitamente un personaggio ed esplorare il mondo di Ember Sword come in un normale gioco free-to-play. 

Essendo di base un videogioco RPG, Ember Sword ti permette di personalizzare completamente il tuo avatar, compresa la sua zona di provenienza. Potrai scegliere infatti di partire da una qualsiasi delle 4 Nazioni, e cominciare da lì la tua avventura in questo crypto game fatto per chi ama gli MMORPG.

Il tuo personaggio sarà anche in grado di imparare delle abilità, che vanno dal crafting alla capacità di costruire armi e armature, fino alle abilità di combattimento che ti renderanno pian piano una minaccia sia nel PvP (giocatori contro giocatori) che nel PvE (giocatori contro i mostri gestiti dal computer). Come funzionano i livelli in Ember Sword? Le abilità vanno dal livello minimo, 0, fino al livello massimo: 100. Ciascuna task ti farà migliorare in determinati ambiti, quindi ricordati che la costanza paga! Oppure, puoi anche creare un personaggio capace di fare tutto discretamente, ed essere il jolly del tuo gruppo di amici: la scelta è tua!

Grazie al sistema di combattimento che ricorda i MOBA, gli scontri (sia contro altri giocatori che contro i mostri) saranno veloci e si baseranno molto sui riflessi e sulla tua capacità di adattarti alle varie situazioni. Se hai mai giocato a RuneScape oppure a MOBA come League of Legends e DotA, allora sai già cosa aspettarti! Chiaramente l’aspetto RPG è fondamentale:commerciare con gli artigiani e con gli armaioli è indispensabile per potenziare il tuo personaggio e diventare sempre più forte e pronto ad affrontare i pericoli che si nascondono su Thanabus. 

Tre aree di gioco per tutti i tipi di giocatore

Dopo aver scelto la tua Nazione e aver creato il tuo personaggio, sarai pronto ad esplorare Thanabus nella sua interezza. Ogni Nazione è divisa in tre zone, ognuna con un particolare focus su un aspetto diverso del gameplay. 

Il territorio iniziale si chiamerà Kingship (Territori Reali). Questa zona è sotto il controllo dei giocatori. Ogni parte di queste zone è costituita da una LAND, cioè un NFT che permette al giocatore che lo possiede di gestire il suo terreno. I Territori Reali sono luoghi civilizzati, costellati di città, villaggi, taverne e mercanti. Alcuni luoghi sono più pericolosi, e si possono ingaggiare combattimenti PvE contro dei mostri, generalmente però queste zone sono tendenzialmente sicure. Qui potrai costruire la tua casa o il tuo negozio, e diventare un artigiano provetto in tranquillità.

Oltre i Territori Reali c’è la Wilderness (Territori Selvaggi). Questi territori non hanno terreni acquistabili, e il dominio della propria Nazione è meno solido. I Territori Selvaggi sono casa di mostri molto potenti e molti dungeon pericolosissimi. Qui potrai persino incontrare dei nemici di tipo boss, ovvero antagonisti con un ruolo di punta nella storia di Ember Sword. Sconfiggerli ti permetterà di acquisire oggetti rari e preziosi, oppure armi e armature particolarmente potenti. Ovviamente, dal momento che Ember Sword è un videogioco play-to-earn, questi item saranno degli NFT che potrai commerciare liberamente. Nei Territori Selvaggi puoi anche affrontare i giocatori di altre Nazioni, sconfiggerli e rubare il loro equipaggiamento.

Infine, a separare una Nazione dall’altra, ci sarà la zona Outlaw (Territori Fuorilegge). Queste zone sono in assoluto le più pericolose: non troverai solo i mostri più potenti di Thanabus, ma anche briganti e tagliagole. Qui, il PvP è di casa: infatti potrai essere attaccato e derubato anche da altri giocatori della tua stessa Nazione. Nonostante la pericolosità, i Territori Fuorilegge nascondono grandi tesori, materie prime in gran quantità e metalli rarissimi. Inoltre sono l’unica via per arrivare nelle altre Nazioni: se vuoi fare il mercante, le tue carovane dovranno per forza passarci in mezzo, quindi dovrai difenderle per evitare che vengano assaltate e distrutte!

Come funziona l’economia di Ember Sword

La compravendita di oggetti nei MMORPG tradizionali non è una novità. Anche se teoricamente acquistare e vendere oggetti in gioco per denaro reale va quasi sempre contro i Termini di Servizio dei videogiochi, questo mercato è comunque molto diffuso. In alcuni videogiochi, come ad esempio CS:GO, alcuni oggetti puramente cosmetici vengono venduti a migliaia di dollari!

Ember Sword elimina questo “mercato grigio” dando a tutti i giocatori il possesso reale dei loro oggetti, grazie alla tecnologia degli NFT. Il token dell’MMORPG play-to-earn si chiama Embers (MBRS) e rappresenta la parte “fungibile” del commercio su Thanabus. MBRS è sia un token ERC-20 sia un token costruito su ImmutableX, la chain principale su cui si appoggia Ember Sword. Il token affiancherà la valuta di gioco (off-chain), l’oro. Gli oggetti cosmetici come gioielli, mantelli o statue da mettere nei propri terreni, invece, sono unici e direttamente legati al giocatore sotto forma di NFT.

Gli NFT di Ember Sword: cosmetici e terreni

Gli sviluppatori di Bright Star Studios hanno messo subito in chiaro che Ember Sword sarà un gioco free-to-play e non pay-to-win. Che vuol dire? Che tutti gli acquisti fatti con le crypto saranno puramente cosmetici. Potrai quindi acquistare oggetti unici e rarissimi sotto forma di NFT, ma questi oggetti non impatteranno sulle abilità del tuo personaggio. Serviranno però a dargli un aspetto unico e curato! Saranno la tua bravura e la tua determinazione a decretare quanta strada farai su Thanabus, non la tua disponibilità finanziaria. 

Anche se gli oggetti acquistabili con MBRS saranno solo cosmetici e non daranno vantaggi in-game, non vuol dire che avranno poco valore. Questo modello è stato testato con successo da vari videogiochi tradizionali come League of Legends e Fortnite, e il play-to-earn è la naturale evoluzione del free-to-play. La trasparenza della blockchain consente ai giocatori di possedere per davvero gli oggetti di gioco, e il fatto che siano NFT vuol dire che sono unici e inimitabili. Ad esempio, potresti comprare un mantello in edizione limitata per il tuo personaggio, di cui esistono solo 10 copie: quel mantello è davvero tuo, e puoi venderlo sui marketplace di NFT quando vuoi e al prezzo che ritieni più giusto senza rompere nessun termine di servizio. 

L’altro tipo di NFT presente in Ember Sword è rappresentato dai terreni, o LAND. I terreni, presenti nei Territori Reali, saranno degli hub che i giocatori potranno personalizzare a loro piacimento. Esistono vari tipi di LAND: i terreni più grandi saranno adatti a creare delle città gestite da gruppi di giocatori o da gilde (ovvero alleanze in-game, molto comuni nei videogiochi MMORPG). Esisteranno però anche terreni di media o piccola grandezza, meno costosi, adatti a piccole gilde o a singoli giocatori. I terreni saranno di tua proprietà e potrai affittarli, venderli o costruirci sopra la tua casa dei sogni in cambio di MBRS. In totale esisteranno 160mila LAND, per ora sono state messe in vendita solo quelle della prima Nazione, ovvero Solarwood. 

L’economia di gioco: un mix tra tradizione e innovazione

Se da una parte il token MBRS è la valuta per acquistare LAND e oggetti cosmetici unici, dall’altra la valuta in game, l’oro, ti servirà per acquistare armi e armature e per goderti al massimo il crypto game Ember Sword. Al contrario di Star Atlas o Axie Infinity, Bright Star Studio ha optato per un’economia mista, tutto per rendere questo MMORPG free-to-play ma non pay-to-win. Per acquistare il migliore equipaggiamento per affrontare i pericoli di Thanabus non ti serviranno le crypto, ma il sudore della fronte e un po’ di sano grind (per i profani: spendere tempo in gioco per far diventare il proprio personaggio più forte). 

Per portare le skill a livello 100, infatti, l’unica strada sarà giocare, giocare e giocare. Affrontare mostri per migliorare la propria abilità con la spada o costruire coltelli per arrivare a creare spadoni a due mani affilatissimi è una meccanica tipica degli MMORPG, non ci sono scorciatoie per dare un vantaggio ingiusto ai giocatori più ricchi. Anche l’oro non sarà acquistabile con gli Embers, e l’unico modo per ottenerlo sarà completare le missioni di gioco, andare a caccia di mostri, saccheggiare carovane o sconfiggere giocatori avversari.

Questo vuol dire che il play-to-earn sarà limitato solo agli oggetti cosmetici e alle LAND? No! Una volta che il gioco sarà completo e accessibile a tutti, starà solo a te decidere come gestire la tua esperienza economica all’interno di Ember Sword. Per esempio, potresti diventare un famoso armaiolo e vendere le tue armi nuove di zecca in cambio di token MBRS o di ETH. Se sei più avventuroso, potresti offrire i tuoi servigi da mercenario alle carovane che hanno bisogno di protezione. E se non sei soggetto a particolari dubbi morali, nulla ti vieta di assassinare i giocatori nelle Terre Fuorilegge per derubarli e offrirti di restituire i loro averi in cambio di un riscatto.

L’economia di Ember Sword è originale, e il fatto che sia “ibrida” è una novità nel mondo dei crypto game play-to-earn. Ma, come hanno detto gli sviluppatori, Ember Sword è un crypto game che mette il gameplay al primo posto: se hai mai giocato a un MMORPG free-to-play, sai quanto sia frustrante affrontare giocatori più deboli di te ma che hanno vantaggi ingiusti perché hanno speso più soldi di te per comprare armi o armature potentissime. Grazie a questo mix tra tradizione e innovazione, Ember Sword promette di essere prima di tutto un gioco equilibrato ed entusiasmante. La blockchain è un’aggiunta che rende la tua esperienza su Thanabus ancora più divertente e, perché no, potrebbe anche diventare redditizia! 

Qual è la data di uscita di Ember Sword? Il crypto game per chi ama gli MMORPG è già a buon punto

La data d’uscita di Ember Sword è ancora incerta, ma lo sviluppo sembra procedere velocemente! Oltre agli aggiornamenti settimanali da parte del team, ad aprile è stata aperta la prima fase di pre-alpha di Ember Sword, accessibile a tutti coloro che sono riusciti ad aggiudicarsi una LAND durante la public sale. Durante questa fase, il team ha effettuato uno stress test, ovvero un test per vedere se il loro server riusciva a gestire la mole di giocatori senza crashare. In più, i tester hanno potuto provare le meccaniche di base di Ember Sword, come il crafting e la raccolta di materie prime.

Secondo Bright Star Studios, la prima Nazione, Solarwood, dovrebbe uscire a fine 2022. Quindi è plausibile aspettarsi che l’uscita della beta di Ember Sword arrivi a novembre/dicembre. Probabilmente le altre Nazioni saranno complete tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Fortunatamente il team di Ember Sword è molto attivo sui social, e comunica con la community almeno una volta a settimana per aggiornare gli appassionati sullo stato del gioco. Nel frattempo, se vuoi partecipare alle prove tecniche, puoi acquistare una LAND su OpenSea e registrarti sul loro sito ufficiale. 

Ember Sword è un MMORPG play-to-earn innovativo ed è senza dubbio uno dei crypto game più attesi del 2022. Rimani aggiornato sugli sviluppi e sull’uscita di questo primo crypto game per chi ama gli MMORPG! Ora che sai come funziona Ember Sword, sarai il famoso sindaco di una città importante, il fabbro più famoso di tutta Thanabus o l’ombra letale che tutti i mercanti temono?

Questo è il secondo articolo di una serie dedicata al mondo del crypto gaming e dei videogiochi su blockchain. Seguici per rimanere aggiornato sugli altri giochi crypto più entusiasmanti del 2022! Prossima tappa: il pianeta alieno di Illuvium!

Difendiamo Bitcoin dalle accuse del bear market

La fine di Bitcoin è già scritta?

In questo nuovo episodio di Young Pills: difendiamo Bitcoin dalle 5 principali accuse rispolverate in occasione del bear market di questi giorni! 

Dopo aver parlato del crollo dell’ecosistema di Terra (LUNA), oggi con Young Pills abbiamo scelto di tornare sulla crypto delle crypto: Bitcoin! Come sempre, nei periodi di bear market, c’è chi predice la fine della prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato e rispolvera alcune delle accuse più famose avanzate alla coin di Nakamoto. In questo episodio si parlerà non soltanto di bolle finanziarie, ma anche di Lightning Network, della fornitura di Bitcoin e di molto altro ancora. Il momento dunque è arrivato: difendiamo Bitcoin dalle 5 accuse più famose!

Stranger Things porta gli NFT negli anni ‘80

Gli NFT di Stranger Things gratis con un gioco di Netflix

Con un mini-videogioco, Netflix distribuisce gratis gli NFT di Stranger Things! I token non fungibili sono sviluppati su Palm, una sidechain di Ethereum

Per la promozione della quarta stagione di Stranger Things, Netflix ha realizzato un gioco a premi con la piattaforma Candy Digital. Partecipando si può ricevere gratis uno degli 11.111 NFT che raffigurano i protagonisti della serie. Dopo l’esperimento della caccia al tesoro “non-fungible” con il lancio dei nuovi episodi di Love, Death + Robots, la piattaforma di streaming sceglie un nuovo format di gioco per gli appassionati! 

Gli NFT di Stranger Things in palio con il videogioco di Netflix

L’enorme successo di Stranger Things ha riportato a galla vibes anni ‘80. “Running Up That Hill”, il pezzo del 1985 di Kate Bush è tornato in vetta alle classifiche dopo trent’anni proprio grazie a una puntata della serie. Un revival vintage generale dalla musica di quegli anni, alla moda ma speriamo non nei tagli di capelli. Negli anni ‘80 di sicuro la tecnologia blockchain non era nemmeno contemplata, ecco che Stranger Things collega i due mondi e propone degli NFT che in qualche modo raccontano quell’epoca. La collezione NFT di Stranger Things è composta da 11.111 pezzi che rappresentano in maniera digitale i poster di 5 personaggi: Undici, Mike, Will, Jonathan e Argyle. Il gioco per ottenerli è ambientato in un laboratorio (stile Hawkins) ed è abbastanza semplice, si tratta di risolvere puzzle, indovinelli e alcune sfide legate alla serie. Grazie al gioco di Netflix si possono ricevere gratis questi NFT! Ogni round di gioco ha un differente personaggio in palio. La scorsa settimana 4.700 giocatori hanno ricevuto il poster tokenizzato di Undici. 

Il gioco non è piaciuto proprio a tutti i fan, alcuni hanno criticato Netflix perché il videogioco è solo in versione desktop. Una versione mobile sarebbe stata troppo futuristica per una serie ambientata negli anni ‘80?

Candy Digital e la Palm Blockchain

Netflix si è appoggiata a Candy Digital per la realizzazione degli NFT di Stranger Things. Candy Digital è una società leader nel settore dei token non fungibili, dedicata allo sviluppo di digital collectible legati al mondo dello sport, della cultura e dell’intrattenimento. Al momento è la piattaforma ufficiale della Major League Baseball statunitense e uno dei partner scelti da Mastercard per sperimentare la sua espansione nel Web3 facilitando gli acquisti NFT, insieme a Immutable X, The Sandbox e Nifty Gateway. Candy Digital lavora su Palm, una sidechain di Ethereum. Palm sta costruendo un ecosistema NFT creato appositamente per la “cultura e la creatività”. Il suo token si chiama $PALM e in quanto sidechain, Palm, è completamente compatibile con Ethereum. Una delle collezioni NFT più famose rilasciate su Palm è “The Currency Project” dell’artista Damien Hirst. Gli NFT di Damien Hirst sono la rappresentazione digitale di 10.000 opere fisiche associate. 

Jack Dorsey apre una scuola di Bitcoin con JayZ e sogna il Web5

Jack Dorsey parla

Le criptovalute non hanno barriere fisiche e sono accessibili ovunque e da chiunque, ma c’è bisogno di educare le persone a questa nuova moneta. Jack Dorsey e JayZ finanziano una scuola crypto per imparare tutto su  Bitcoin

Per chi non è esperto, la finanza può sembrare un mondo rischioso e pieno di pericoli. La stessa cosa succede con le criptovalute e con Bitcoin: chi non conosce il funzionamento della blockchain viene intimidito facilmente da questo mondo innovativo e altamente tecnologico. Per combattere l’ignoranza e i luoghi comuni che circondano Bitcoin, Jack Dorsey e JayZ hanno finanziato una scuola di criptovalute dove tutti potranno imparare le basi della blockchain. Le lezioni saranno sia di persona a Marcy Houses, New York (il vecchio quartiere popolare di JayZ), sia online. La parte migliore? Saranno lezioni completamente gratuite! Scopri la nuova scuola di Bitcoin voluta da JayZ e Jack Dorsey, e come l’ex CEO di Twitter vuole trasformare BTC nella “moneta di Internet”.

A scuola di Bitcoin per l’adozione di massa

Bitcoin e le criptovalute vengono dipinte come “le nuove frontiere della finanza”. Nonostante i vantaggi delle criptovalute, spesso c’è diffidenza nei confronti di questi strumenti aperti a tutti e decentralizzati. Il mondo crypto fa paura a molti perché sembra complesso e insidioso, e questa è una grande barriera che lo separa dall’adozione di massa.

Noi di Young Platform lo sappiamo bene, la soluzione per avvicinare Bitcoin alle persone? La formazione! Educare le persone all’utilizzo delle crypto e alla finanza del futuro è il modo ideale per sfatare i falsi miti intorno a Bitcoin e alle criptovalute in generale. Per questo Jack Dorsey, grande sostenitore di Bitcoin, insieme al rapper JayZ, ha finanziato una scuola di criptovalute nel quartiere popolare di Marcy Houses, a New York. Il quartiere è stato scelto perché è il luogo dove JayZ ha passato l’infanzia. 

La “Bitcoin Academy” sarà tenuta da Lamar Wilson, di Black Bitcoin Billionaire, e da Naja J. Roberts, di Crypto Blockchain Plug. “L’educazione è potere”, si legge sul sito ufficiale della Bitcoin Academy. Le lezioni si terranno due sere a settimana e tratteranno di Bitcoin, di come funzioni la blockchain, del futuro della finanza e del perché bisogna interessarsi a questa innovazione tecnologica. Per permettere a tutti di frequentare, Jack Dorsey e JayZ distribuiranno anche gli strumenti per partecipare come cellulari, computer e una connessione a Internet. Educazione e strumenti tecnologici per chi non può permetterseli: l’inizio di una rivoluzione Bitcoin che parte dalle persone comuni! Le lezioni avranno inizio il 22 giugno e finiranno a inizio settembre.

Jack Dorsey: Bitcoin è il futuro non solo della finanza ma anche di Internet

Che Jack Dorsey, ex CEO di Twitter e attualmente presidente di Block, Inc. sia un appassionato di Bitcoin è risaputo. Addirittura Dorsey si è dimesso da Twitter a novembre 2021 per dedicarsi completamente alla sua nuova azienda focalizzata sulle crypto. Il suo obiettivo è creare una finanza sempre più innovativa e integrata con Internet. E per questo ha in mente un nuovo progetto: il Web5, attualmente in sviluppo da parte della succursale di Block, TBD.

Esatto, senza neanche passare dal Web4, Jack Dorsey è già proiettato nel futuro! Nonostante la sua passione per le crypto, l’ex CEO di Twitter è sempre stato molto critico nei confronti del Web3. Secondo lui la decentralizzazione del “nuovo” Internet è fittizia. “Non siete voi a possedere il Web3, ma i grandi investitori” ha scritto su Twitter. Dorsey non si è limitato solo alle critiche sterili, perché ha proposto la sua nuova idea e soluzione: quella di un Internet completamente basato su Bitcoin. 

Invece di basarsi su varie blockchain, il Web5 ideato da Dorsey farà affidamento solamente alla rete della crypto inventata da Satoshi Nakamoto nel lontano 2008. Piuttosto che creare un sistema di tokenizzazione, come fanno le altre blockchain impegnate nella costruzione del Web3, il Web5 si baserà su una layer-2 di Bitcoin chiamata ION. La rete decentralizzata di BTC servirà solamente a conservare i dati sensibili e l’identità degli utenti in modo sicuro, mentre le DApp verranno sviluppate su ION. E, essendo basato su Bitcoin, il Web5 sfrutterà appieno le potenzialità di BTC: lo scopo sarà scambiare denaro in modo semplice, intuitivo e soprattutto decentralizzato.

Dopo aver finanziato la scuola di Bitcoin gratuita voluta da JayZ, Jack Dorsey ha voluto anche puntare verso l’innovativo Web5. Da vero massimalista della crypto di Satoshi Nakamoto, l’ex CEO di Twitter ha preso molto sul serio la sua missione per favorire l’adozione di massa di Bitcoin! Riuscirà a far diventare la prima criptovaluta del mercato di uso comune? 

Nel frattempo, se anche tu vuoi imparare tutto sulle crypto gratuitamente, ricorda che la nostra Academy è sempre aperta!

Young Platform raccoglie €16 milioni da Azimut 

Young Platform raccoglie €16 milioni da Azimut

La fintech Young Platform chiude un round da €16 milioni guidato da Azimut per semplificare e ampliare l’accesso al mondo delle criptovalute

Milano, 13 giugno 2022 – Azimut, uno dei principali operatori indipendenti nel risparmio gestito in Europa con oltre 83 miliardi di euro in gestione, ha partecipato come lead investor all’aumento di capitale da 16 milioni di euro di Young Platform, piattaforma fintech italiana che semplifica l’accesso al mondo delle criptovalute. 

Tra le principali scale up Fintech italiane Young Platform si propone di semplificare l’accesso al mondo delle criptovalute attraverso una piattaforma di prodotti digitali e un’intensa attività educativa e di divulgazione della tecnologia blockchain e delle sue applicazioni. Tra le prime tre piattaforme di cryptocurrency trading in Italia con il 36% di quota di mercato, la società a fine del primo trimestre 2022 contava oltre 1 milione di utenti pari a 11 volte i volumi dell’anno precedente e punta a diventare una smart digital bank con un focus sui nuovi servizi digitali.

L’investimento di Azimut pari a 11 milioni di euro è avvenuto tramite un consorzio formato dal Digital Asset Opportunity Fund VCC lanciato in collaborazione con SBI e SYGNUM, dal fondo Azimut Digitech Fund nato dalla partnership con GELLIFY e dal veicolo lussemburghese Azimut Direct Investment Young Platform SCSp che ha permesso alla clientela High Net Worth (HNW) del Gruppo, servita dalla rete di consulenti finanziari e wealth manager in Italia, di prendere esposizione ad un settore in costante crescita. 

Al round guidato da Azimut ha partecipato anche un pool di investitori tra i quali Banca Sella, United Ventures e Abalone Venture, allo scopo di supportare la crescita di Young Platform a livello internazionale. 

Il mercato delle criptovalute ha quasi triplicato la propria capitalizzazione nel 2021, dai 772 miliardi di dollari il primo gennaio ai 2,19 trilioni il 31 dicembre (dati CoinMarketCap) e sta entrando in una nuova fase di sviluppo con un interesse crescente da parte degli investitori retail, e anche istituzionali. In particolari i giovani italiani sono tra i più entusiasti in Europa, il 14% fra i 18 e 34 anni afferma di aver comprato o venduto criptovalute e a livello globale più di un terzo dei millennial ritiene che le criptovalute sostituiranno presto i contanti e le carte (dati Deutsche Bank).

I nuovi capitali permetteranno di sostenere i piani di sviluppo di Young Platform ad iniziare dall’ampliamento del team, da 41 unità a 110 a fine 2022, e dall’espansione geografica in nuovi mercati quali Spagna e Francia

Giorgio Medda, Amministratore Delegato e Global Head of Asset management & Fintech del Gruppo Azimut, commenta: “Nonostante la recente volatilità, le criptovalute si stanno affermando come una nuova asset class espressione della recente dimensione digitale dell’economia che sarà sempre più significativa per le generazioni Y e Z. Young Platform ha sviluppato funzionalità di crypto exchange in combinazione con verticali di gaming ed educational che sono di particolare valore in un’ottica di crescita di un segmento di mercato che coincide con una nuova generazione di investitori orientata a guardare al futuro con prospettive finanziarie basate su strumenti diversi da quelli tradizionali. Il team di Young Platform combina in modo unico capacità tecnologica e visione. Dalla nostra prospettiva di investitori globali di venture capital, con l’esperienza di SBI ed il supporto di Gellify, riteniamo ci siano grandi potenzialità per il suo sviluppo sui mercati europei. Questo investimento vuole essere la base per lo sviluppo di progetti comuni attraverso i quali integrare all’interno della nostra piattaforma di asset management un punto di osservazione che guarda alla blockchain e alla finanza decentralizzata come nuove frontiere di investimento e operative nella trasformazione digitale della nostra industria, trascendendo le dinamiche di mercato nel breve termine”. 

Andrea Ferrero, amministratore delegato di Young Platform, commenta: “Vogliamo aiutare le persone a cogliere le nuove opportunità che la tecnologia offre al mondo attirando i migliori talenti dalla tecnologia e dalla finanza, o da qualsiasi altra industria dove si trovano le persone più intelligenti del mondo e plasmarli per essere innovativi in questa nuova industria. Non ci sono regole definite in questo settore, il che significa che abbiamo l’opportunità di aiutare a scriverle. Questa è un’enorme opportunità che richiede un problem solving estremamente creativo e fame di cambiare lo status quo in ogni aspetto, dal marketing al tech passando dal supporto clienti e design.”

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Stablecoin algoritmiche sì o no? La parola a Buterin

Terra Luna Buterin sulle stablecoin algoritmiche (by TechCrunch)

Il disastro Terra (LUNA) ha attirato le attenzioni del mondo crypto sulle stablecoin. Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, dice la sua sul crollo delle stablecoin algoritmiche

L’ecosistema Terra (LUNA) è passato da hub di riferimento per la DeFi a esempio di come più sono grandi, più rumore fanno quando cadono. Il crollo di Terra e di UST ha fatto così tanto scalpore che se ne è parlato anche fuori dal mondo crypto, spesso in termini estremi. Fatto sta che questo crollo ha fatto emergere un dibattito importante per il futuro della DeFi e delle stablecoin: gli algoritmi sono davvero in grado  di mantenere l’ancoraggio a una moneta fiat o a un indice, oppure l’unica strada per le stablecoin è una collateralizzazione come per USDC e USDT? Vitalik Buterin ha detto la sua sul crollo delle stablecoin algoritmiche come UST, quella di Terra, affermando che la sua disfatta non corrisponde alla fine delle stablecoin decentralizzate. Piuttosto, secondo il fondatore di Ethereum,c’è bisogno di rivedere il modo di pensare le crypto per creare delle stablecoin migliori.

Come si determina se una stablecoin algoritmica è sostenibile (secondo Buterin) 

Subito dopo il crollo di Terra (LUNA), Buterin si era già interessato alla questione, consigliando a Do Kwon di pensare prima ai piccoli detentori crypto di USD e LUNA e solo dopo pensare alle whale. La motivazione di Buterin era morale ma anche pratica: un ecosistema DeFi vive grazie ai suoi sviluppatori e ai suoi utenti più piccoli, non grazie a chi tiene grandi quantità di crypto bloccate in attesa di vendere o di accumulare ricompense.

In seguito, nel suo blog, Vitalik Buterin ha analizzato direttamente la situazione del mercato DeFi e delle stablecoin, osservando che il crollo di Terra Luna ha portato a un riassetto della finanza decentralizzata. Questo riassetto non è necessariamente negativo, anzi, “questo maggior livello di scrutinio su questi asset DeFi… è qualcosa di positivo”, ha scritto il fondatore di Ethereum. Tuttavia, nonostante il crollo della stablecoin algoritmica UST, Buterin non crede che sia la fine per tutte le stablecoin decentralizzate: “anche se ci sono progetti destinati a fallire, o altri che teoricamente sono sicuri ma comunque molto rischiosi, ci sono anche stablecoin molto robuste e che sono sopravvissute a condizioni di mercato tragiche”. Qual è la soluzione per Buterin? Allontanarsi dagli estremi e tornare “a un modo di pensare basato sui princìpi”.

Per fare degli esempi, il fondatore di Ethereum ha stabilito due parametri che possono contribuire a rendere una stablecoin algoritmica “stabile” e a prova di crollo. Vediamo quali sono questi criteri per creare delle stablecoin migliori rispetto a Terra Luna e UST.

La stablecoin può arrivare ad avere zero utenti senza crollare?

La domanda più immediata che ci si può porre quando si parla di stablecoin migliori è: “può resistere a un evento disastroso senza crollare lasciando i suoi utenti nei guai?” Uno degli esempi più catastrofici? La base utenti che si azzera. 

Immediatamente, Vitalik Buterin lancia una critica a UST. Senza mezzi termini, afferma che la sostenibilità di una stablecoin decentralizzata non può basarsi sulla presunzione che ci saranno sempre nuovi utenti all’interno del suo ecosistema. Secondo lui, il problema di Terra era proprio questo: fintanto che l’ecosistema era utilizzato, allora era possibile promettere interessi altissimi sullo staking con Anchor (fino al 20%). Questo perché il valore di LUNA (chiamata da Buterin la volatile coin del sistema, o volcoin) avrebbe continuato ad aumentare, assicurando dei tassi di signoraggio convenienti. Ma che succede se gli utenti vedono un calo di transazioni, oppure credono che questo calo avverrà nel futuro? Il collasso del sistema. Se la volcoin perde valore, l’ecosistema diventa fragile e l’algoritmo comincia letteralmente a mintare nuove volcoin. Questo crea un effetto a catena che porta al collasso totale, come si è visto con Terra.

Se la perdita di valore di LUNA fosse stata più lenta, il crollo di Terra sarebbe stato molto più prevedibile e avrebbe dato tempo agli utenti di vendere i loro asset e non perdere tutto. La discesa lenta però è impossibile in un sistema come quello di Terra Luna, che si basava su una aspettativa di crescita continua. In un sistema collateralizzato da crypto o asset esterne (come ad esempio DAI) questo evento è possibile, visto che il valore della stablecoin è separato dal valore del suo collaterale.

La stablecoin ha bisogno di un sistema di interessi negativi

Per evitare che troppe persone conservino stablecoin senza spendere, aspettando passivamente degli interessi, Buterin sostiene che i sistemi dovrebbero adottare degli interessi negativi. In questo modo, sarebbe sostenibile continuare a offrire un APY elevato visto che sarebbe bilanciato da questi interessi negativi. 

In alternativa, l’unica soluzione per continuare a offrire un APY molto alto è sperare che sempre più utenti entrino nel sistema. Quando questo non succede più, un crash è inevitabile, secondo Buterin. 

Resistenza ai crolli improvvisi e interessi negativi sono i due criteri indispensabili da rispettare per creare delle stablecoin algoritmiche, almeno secondo Buterin. Bisogna mettere in conto anche possibili bug o governance attack ma la cosa più importante è che la sicurezza di una stablecoin non dipenda esclusivamente da una sua (impossibile) crescita infinita.

DAI, la stablecoin decentralizzata che ce l’ha fatta

A volte, durante le fasi più tragiche del mercato, è necessario fare un po’ di “zoom out” e guardare al passato. In questo momento in cui le stablecoin decentralizzate sembrano aver subito un durissimo colpo, dobbiamo ricordare il caso di  DAI che ha resistito al crollo generale del mercato del 2020, in piena pandemia. 

DAI è una stablecoin decentralizzata e collateralizzata da vari asset come ETH, BTC ma anche da USDC e asset non crypto. Gestita dalla MakerDAO, è una stablecoin “ibrida” e deve la sua stabilità al fatto che sia sovra-collateralizzata. Questo vuol dire che la capitalizzazione di mercato degli asset bloccati nei Vault (ovvero gli smart contract che “prestano” i DAI) è sempre maggiore rispetto a quella di DAI. 

Nel 2020, con l’inizio del Covid, tutto il mercato – tradizionale e crypto – è crollato. La crisi ha intaccato anche l’ecosistema di DAI, ma non ha portato a un crollo come quello di Terra Luna! La governance decentralizzata ha reagito alla crisi rapidamente e, nonostante l’ancoraggio di DAI al dollaro sia stato altalenante per un paio di mesi (arrivando persino a toccare 1,50$), non abbiamo assistito agli eventi che hanno portato al collasso di UST. Il mix di sovra-collateralizzazione e la possibilità di poter introdurre degli interessi negativi ha contribuito alla stabilità della stablecoin, evitando una tragedia. 

TRON: una stablecoin algoritmica migliore o finirà come UST?

Il 5 maggio 2022, proprio qualche giorno prima del crollo di Terra Luna, un progetto crypto aveva lanciato sul mercato una nuova stablecoin algoritmica: USDD. Il funzionamento inizialmente era simile a quello di UST: la stablecoin avrebbe dovuto mantenere l’ancoraggio grazie al signoraggio tra USDD e TRX, la volcoin dell’ecosistema TRON.

Justin Sun, il fondatore di TRON, è corso ai ripari subito dopo il tracollo della stablecoin algoritmica che voleva imitare: adesso anche USDD sfrutta un sistema ibrido, e l’ancoraggio sarà garantito sia dall’algoritmo e dal signoraggio con TRX sia da un sistema di sovracollateralizzazione simile a quello di DAI. 

Il sistema ibrido può essere la soluzione contro un crollo, e dare stabilità a questa nuova stablecoin algoritmica? Purtroppo è ancora presto per dirlo al 100%. USDD è stata lanciata il 5 maggio, e ha avuto un rodaggio molto breve, anche se ha già una capitalizzazione di mercato non indifferente: lentamente ma in maniera costante si sta avvicinando al miliardo di dollari. DAI, d’altra parte, ha una capitalizzazione di più di 6 miliardi di dollari, nonostante abbiano un funzionamento simile. L’ultima volta che una stablecoin algoritmica ha provato a insidiare il primato di DAI, sappiamo tutti com’è finita. USDD riuscirà a dimostrarsi la stablecoin algoritmica di cui la DeFi ha bisogno?

Le stablecoin sono una colonna portante nella DeFi. Il crollo di Terra Luna, ha mostrato che non è così facile creare una stablecoin algoritmica effettivamente “stabile”, neanche Buterin è così sicuro di quale sia la maniera migliore per creare una crypto ancorata al dollaro o a un altro indice. I progressi della finanza decentralizzata, però, vanno di pari passo con lo sviluppo di stablecoin sempre migliori: i criteri di Vitalik Buterin sono un buon inizio per discutere delle linee guida per un sistema DeFi che non dipenda da enti centralizzati. DAI o la nuova arrivata USDD riusciranno a rivelarsi all’altezza di questo compito?

FAQ: il futuro del token YNG

faq token yng

Quali saranno le prossime sfide del token YNG? Cosa ha in serbo il team di Young Platform per il suo token?

Con tutte le emozioni della prima settimana di vita nel mercato di YNG, sono arrivate anche valanghe di domande sul futuro del token e dell’intero ecosistema. In questo articolo troverai una lista delle domande più calde che la community ha fatto ai fondatori di Young Platform durante il terzo AMA sul token YNG. Ecco tutto quello che non hai mai osato chiedere su YNG. Scopri le curiosità e la roadmap del token di Young Platform!

Listing, mercato & Co.

Perché il prezzo del token YNG cambia?

Dopo il lancio sul mercato avvenuto l’1 giugno, il prezzo del token YNG ha cominciato a variare in base alla domanda e offerta sul mercato. Puoi controllare il suo prezzo nella sezione Mercati di Young Platform.

Questo significa che il valore di YNG non è più fermo a 0,24€, ma varia in base a quanti lo vogliono acquistare, vendere o custodire.

Quindi, anche il controvalore in Euro delle ricompense in YNG che ricevi nel Portafoglio di Step ora varia in base al prezzo di mercato.

Quando sarà listato YNG su altri exchange?

Le procedure di listing su altri exchange sono state avviate, tuttavia attendiamo il momento propizio. L’estate infatti si è dimostrata essere storicamente difficile per il lancio di nuovi progetti e per i mercati in generale. 

La buona notizia? Stiamo lavorando con i più grandi exchange internazionali, anche nell’ottica di attivare promozioni in collaborazione con loro. 

Si può depositare e prelevare YNG su altri exchange?

Finché YNG non sarà listato su altri exchange oltre a Young Platform, non si potrà depositare YNG su altri exchange. “Listing” infatti viene inteso  anche come possibilità di “supportare” a livello tecnico un token, ossia rendere un exchange compatibile con una moneta.

Attualmente, puoi prelevare YNG solamente verso wallet self-custody, che possono essere applicazioni come Metamask o dispositivi come Ledger

Si può inviare YNG ad altri Portafogli Young Platform?

Sì, da dopo il listing è possibile trasferire YNG tra due wallet sull’exchange Young Platform

Quando sarà listato YNG su aggregatori come CoinMarketCap o CoinGeko?

Abbiamo inviato la richiesta a entrambi, sia per listare l’exchange Young Platform che per listare YNG, e sono in corso di elaborazione. Va tenuto a mente che per gli exchange centralizzati è richiesta una due diligence più lunga, tuttavia appena ci sarà fornita la prima data di listing sarà comunicata.

Sarà possibile convertire YNG in crypto?

, in futuro è prevista l’aggiunta di pair con le crypto più popolari, anche con l’obbiettivo di agevolare coloro che operano principalmente in crypto.

Chi sono i market maker di YNG?

I market maker in generale sono fornitori di liquidità che supportano gli exchange facilitandone gli scambi, poiché sono sempre disposti a comprare o vendere, in modo da corrispondere alla domanda e l’offerta del mercato. 

L’unico market maker per YNG attualmente è Young Platform. A tal proposito, Young Platform cerca di soddisfare domanda e offerta mantenendo la fornitura di YNG equilibrata.  Ciò premesso, l’azienda potrà comunque effettuare dei Buyback, ossia acquisti strategici di YNG che saranno però notificati in anticipo e il cui importo non verrà rimesso in circolazione nel breve termine.

Le variazioni di prezzo sono causate puramente da domanda e offerta “naturali” costituite dalle vendite e acquisti degli utenti.

I token utilizzati per iscriversi ai Club saranno restituiti?

Dopo 90 giorni di iscrizione minima obbligatoria, puoi liberamente richiedere indietro i tuoi YNG dalla sezione Club, tuttavia questo significa disiscriversi e quindi rinunciare ai vantaggi del Club. A tal proposito si rimanda alla lettura integrale dei termini e condizioni relativi.

Che fine farà Young Platform Step?

Potrebbero esserci dei ribilanciamenti relativamente alla quantificazione delle ricompense in YNG, anche in funzione del suo prezzo. Tuttavia, non sono previsti cambiamenti nel breve termine. Qualunque cambiamento sarà il più graduale possibile, per non intaccare la tua esperienza e Step per come lo conosci e ami.

YNG ed Ethereum

Cosa succederà a YNG dopo il completamento del passaggio a Ethereum 2.0?

In linea teorica non dovrebbe accadere nulla che ostacoli l’esperienza con YNG e con l’ecosistema Ethereum, infatti anche se dovesse andare storto qualcosa, significa che impatterebbe tutto l’ecosistema di Ethereum, ossia pressoché l’intera DeFi e il settore NFT. Per questo motivo la fase The Merge sta richiedendo molto tempo: la Foundation si sta assicurando che tutto avvenga in modo sicuro e controllato.

Ethereum 2.0 prevede solo vantaggi per l’utilizzo di ETH e ERC-20 come YNG, ossia la velocità e convenienza dei trasferimenti sulla blockchain.

Abbasserete le commissioni per Ethereum?

Nel caso della diminuzione del prezzo del Gas di Ethereum, quindi del costo delle transazioni, anche le commissioni dei prelievi da Young Platform attraverso il network Ethereum saranno riviste.

Qual è la correlazione tra YNG ed Ethereum?

Il prezzo di YNG non è in alcun modo direttamente collegato a quello di ETH, basti vedere l’andamento del primo giorno di YNG sul mercato, per quest’ultimo in positivo e per ETH in negativo.

L’unico nesso tra YNG e ETH è strutturale e tecnico, nel senso che YNG è compatibile con l’ecosistema di Ethereum, essendo un ERC-20, ossia un token basato su un software creato dal team Ethereum.

Quindi, ad esempio, un eventuale congestionamento della rete Ethereum può rallentare anche trasferimenti di YNG tra un wallet e l’altro.

Come si controllano gli “holder” di YNG su Etherscan?

Etherscan è il più popolare blockchain explorer per Ethereum. Qui è possibile vedere tutte le transazioni che vengono eseguite in tempo reale sulla sua rete e altri dati on-chain e di mercato.

Poiché YNG è un ERC-20, ossia un token basato sul protocollo di Ethereum, puoi consultare il suo smart contract e le sue transazioni su siti come questo.

Basta cercare “YNG” nella barra di ricerca e arriverai alla sua pagina. Sotto i dati di base del token, troverai una tabella con tutte le transazioni eseguite per YNG, gli Holder e altre analitiche. Gli holder sono semplicemente i wallet che detengono YNG, e sono anonimi.

Prima del listing erano pochi gli holder perché era Young Platform a detenerli per gli utenti. Infatti, essendo un exchange centralizzato, è “custodial”, ossia si occupa della custodia delle tue criptovalute facilitando la tua esperienza con i wallet crypto. 

Ora dopo il lancio sul mercato di YNG, puoi notare che gli “holder” aumentano perché è possibile ora prelevare YNG su altri wallet compatibili con Ethereum.

Roadmap di YNG

Quando sarà disponibile il servizio di Earning di YNG?

Attualmente l’Earning di YNG non è previsto, ciò anche tenuti in considerazione gli attuali limiti della legislazione italiana. Tuttavia, inizieremo presto ad aggiungere altre criptovalute disponibili per l’Earning Wallet in accordo con il provider Tesseract e in base a quelle preferite dagli utenti.

Sono già previsti degli airdrop?

Siamo in contatto con diverse Foundation crypto, e nel prossimo futuro è previsto un nuovo airdrop. I requisiti per usufruire degli airdrop sono solitamente stabiliti dalla Foundation o dall’azienda del progetto, in quanto sono questi ultimi a donare i propri token. Ciò che è certo, è che facendo parte di un Club l’airdrop a cui si ha diritto viene maggiorato. Trovi tutte le info sui Club e puoi iscriverti dall’app Young Platform, alla voce “CLUBS” in alto a destra.

Prevedete una carta di Young Platform?

Stiamo lavorando al progetto con diversi provider, con l’intenzione di implementare un modello di cashback in YNG, correlato ai Club. L’idea è di arrivare a fine anno con un primo rilascio o con una data certa.

Quando sarà rilasciato il prossimo vantaggio per i Club?

Ipotizziamo una correlazione tra il cashback con la carta di Young Platform e i Club, quindi vantaggi maggiori per i Club di più alto livello. Per il resto, no spoiler!

Quando sarà possibile trasformare i micro-importi (a.k.a. “dust”) in YNG?

È una delle prossime funzionalità previste per il token, tuttavia non è ancora prevista una data certa.

Entrare nella Community

Perché scegliere YNG?

YNG non nasce con fine speculativo né come moneta di pagamento, né a rappresentare quote della società in alcun modo. Il nostro CFO è stato chiarissimo: “YNG nasce come utility token, questo significa che ha un senso compiuto all’interno dell’ecosistema di Young Platform.”

L’utilità del token è resa chiara dai Club: bloccando YNG ed entrando in un Club si ottengono vantaggi sulle commissioni di compravendita, sui reward legati al servizio di Earning, sugli airdrop e in futuro su molto altro.

In base alle funzionalità che utilizzi di più, sceglierai se entrare in un Club, se semplicemente custodire i tuoi YNG in attesa di altre funzionalità, o scambiarli. 

Come si accede al Discord di Young Platform?

In occasione del lancio del token e dell’espansione dei prodotti abbiamo creato un server Discord, che cureremo e svilupperemo durante quest’anno.

Il senso del server è permettere alla community già presente su Telegram di evolvere. Quello di Telegram attualmente è un canale dove è possibile confrontarsi con altri utenti o con il Team stesso e ricevere assistenza. Su Discord questo è molto più semplice in quanto le sue molteplici funzionalità permettono tra le altre cose di suddividere gli argomenti in diversi canali dedicati, in modo da facilitare la ricerca di informazioni a tutti.

Registrati a Discord tramite l’app desktop, la versione web oppure l’app mobile, ed entra nel server di Young Platform.

Hai altre curiosità?

Per le altre domande relative all’azienda e ad altre funzionalità, la live è sempre qui sul nostro canale Youtube!