La sicurezza delle tue crypto nel contesto del crollo di FTX

La sicurezza delle tue crypto nel contesto del crollo di FTX

Alla luce degli ultimi avvenimenti, siamo qui per ribadire che la sicurezza e la protezione dei fondi dei nostri utenti è sempre stata la priorità di Young Platform, adesso come in futuro

Ecco perché vogliamo presentare a te e a tutta la nostra community di oltre 1 milione di persone le misure che adottiamo per raggiungere questo obiettivo. Young Platform propone prodotti innovativi e ambiziosi, ma opera in maniera cauta e ponderata. Questo significa che il nostro progetto vuole contribuire alla crescita del settore delle criptovalute con responsabilità e sostenibilità. Il migliore modo per farlo è attraverso la trasparenza. 

Innanzitutto, vogliamo rassicurarti su alcuni aspetti importanti:  

  • Il totale dei saldi del tuo wallet è immediatamente accessibile per il prelievo ed è depositato presso provider selezionati che offrono garanzie tra le migliori sul mercato in termini di solidità e trasparenza, nonché idonee coperture assicurative in caso di eventi negativi quali attacchi cyber e/o hacking;
  • Young Platform non utilizza in alcun modo i fondi depositati;
  • I fondi vengono conservati da Young Platform in rapporto 1:1;
  • Young Platform non è esposto dal punto di vista finanziario a FTX o Alameda Research e il token FTT non è mai stato supportato dal nostro exchange.

Queste sono le misure che adottiamo per garantire la sicurezza dei nostri utenti:

  1. Custodiamo i tuoi fondi al sicuro 
    Come anticipato, lavoriamo incessantemente alla sicurezza dei tuoi beni sulla nostra piattaforma. Nel concreto questo impegno si traduce nella scelta di un leader del settore per la custodia dei beni, Fireblocks. Inoltre garantiamo che tutti i tuoi fondi siano sempre disponibili su richiesta e che tu possa prelevare quando desideri. 
  1. Scegliamo protocolli di sicurezza leader del settore
    Young Platform utilizza i migliori protocolli per la sicurezza. In questo modo controlliamo e vigiliamo sui tuoi dati e i tuoi fondi da qualsiasi punto di vista. Dalla protezione dei beni, alla salvaguardia della privacy, al controllo dei rischi e agli avvisi sulla sicurezza degli utenti. 
  1. Collaboriamo con le istituzioni per le iniziative di conformità
    Noi di Young Platform lavoriamo a stretto contatto con organismi di regolamentazione e istituzioni italiane e europee per garantire alti standard di sicurezza. Young Platform è stato il primo exchange di criptovalute italiano a sottoporsi ad audit regolari da parte di una società di revisione ed a registrarsi presso l’Organismo Agenti e Mediatori (OAM) che richiede la fornitura di report trimestrali al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
  1. Forniamo gratuitamente tutti gli strumenti per un approccio responsabile alle criptovalute 
    Young Platform ha tutto quello che ti serve per decidere come utilizzare i tuoi fondi: guide aggiornate sulla sicurezza, novità del settore, risorse per avere una panoramica dei possibili rischi. Tutto questo è disponibile sulla nostra Academy e sul nostro Blog. Puoi iniziare a leggere le best practices dell’auto-custody, oppure approfondire cos’è successo a FTX e perché Young Platform non è coinvolta nella vicenda. 
  1. Lavoriamo per la trasparenza della piattaforma
    Siamo soddisfatti delle nostre procedure che garantiscono un’esperienza sicura per gli utenti, ma la sicurezza è un lavoro che non si ferma mai. Per questo guardiamo oltre e cerchiamo di migliorare sempre di più i traguardi raggiunti. A questo proposito Young Platform sta adottando ulteriori misure, integrando nuovi sistemi per migliorare sul lungo termine le soluzioni tecniche per la custodia dei beni dei clienti e per renderle più trasparenti.

Young Platform riconosce la responsabilità di creare una piattaforma affidabile e sicura. In questa missione il contatto con gli utenti è fondamentale. Siamo orgogliosi di offrirti un’assistenza completa grazie al nostro Team di Supporto. Per qualsiasi domanda o preoccupazione, il nostro team è a disposizione per rispondere in qualsiasi momento

Grazie per la fiducia che riponi in noi,

Team Young Platform

Binance e FTX: cosa sta succedendo nel mondo crypto?

Binance e FTX: cosa sta succedendo nel mondo crypto?

Il caso Binance e FTX spiegato punto per punto. Cosa sta succedendo nel mondo crypto? Come sta reagendo la community?

Il 2022 si sta rivelando un anno intenso per il settore delle criptovalute. In questi giorni, un susseguirsi di eventi, dalla vendita dei token FTT da parte di Binance, alla notizia della bancarotta dell’exchange FTX, ha sconvolto il mercato che al momento sta accusando importanti ribassi. In questo articolo troverai il resoconto della vicenda in tutti i suoi passaggi e le reazioni della community. Cosa sta succedendo nel mondo crypto?

Chi è coinvolto nella vicenda?

Prima di entrare nel vivo della vicenda, facciamo un riassunto di chi sono i principali attori coinvolti: 

  1. Binance: uno dei più grandi e utilizzati exchange centralizzati di criptovalute, fondato nel 2017 e con sede nelle isole Cayman;
  2. Changpeng Zhao: CEO e fondatore di Binance, conosciuto anche con la sigla CZ;
  3. FTX: altro exchange centralizzato, nato nel 2019 e con sede alle Bahamas. Il suo utility token è FTT;
  4. Sam Bankman-Fried: a cui ci si riferisce anche con le iniziali SBF, fondatore di FTX e di Alameda Research;
  5. Alameda Research: società di trading la cui CEO è Caroline Ellison. Alameda Research è stata fondata da SBF e in questi giorni accusata di essere collegata in maniera non troppo trasparente con FTX.

Il rapporto tra Binance e FTX negli anni

Binance e FTX sono due tra i principali exchange centralizzati (CEX) che si contendono il primato nel settore crypto, lo scorso anno complessivamente hanno hanno generato il 30% di tutto il volume di trading sui CEX, per un totale di 27,5 trilioni di dollari. Binance e FTX non sono sempre stati rivali in affari, anzi in passato le due aziende sono state molto legate. Nel 2019 Binance è stato uno dei primi sostenitori e investitori di FTX, e la collaborazione tra i due exchange è continuata fino al 2021 quando FTX ha ricomprato le sue azioni a Binance per 2,1 miliardi di dollari, la maggior parte di questa somma è stata liquidata in token FTT. 

I momenti cruciali della saga Binance vs FTX 

Twitter è diventato il palco scenico di tutti gli eventi fondamentali del mondo crypto; per non perderci tra i meme, facciamo chiarezza seguendo tutti i passaggi della vicenda Binance-FTX.

6/11: CZ annuncia che Binance venderà tutti i token FTT

Con un tweet nel suo profilo personale, il 6 Novembre CZ ha annunciato che avrebbe venduto tutti i token FTT in possesso di Binance, a causa di “recenti rivelazioni emerse”. In questa occasione CZ ha assicurato che il team di Binance avrebbe cercato di ridurre al minimo l’impatto sul mercato di questa operazione (spoiler: il mercato crypto è andato nel caos) e che la decisione è stata presa guardando agli errori che sono stati fatti in passato con LUNA, la crypto collassata a Maggio 2022. Il fondatore di Binance ha anche spiegato che non si trattava in alcun modo di una mossa per creare un danno a un concorrente. 

Dopo poche ore dalla pubblicazione di questo tweet, il prezzo del token FTT è sceso più del 10%. La decisione di CZ ha gettato gli utenti nel panico (mai sentito parlare di FUD?) e in 72 ore sono stati prelevati da FTX oltre 6 miliardi di dollari. 

Quali sono le “recenti rivelazioni emerse” di cui parla CZ?

Le “rivelazioni” a cui ha fatto riferimento CZ sono alcune voci relative alle difficoltà economiche di FTX e Alameda Research. Il 2 Novembre CoinDesk ha pubblicato un report sullo stato finanziario di FTX e Alameda Research. Dal bilancio di Alameda è emerso che la società di trading è “pesantemente” dipendente dal token FTT, che utilizza come collaterale. In altre parole l’exchange FTX sarebbe coinvolto in Alameda molto più di quanto SBF abbia sempre sostenuto. Per CZ questo aspetto è risultato problematico, siccome la lezione imparata dal collasso di Terra (LUNA) è: mai usare come collaterale un token che tu stesso hai creato. In generale FTX e SBF sono stati accusati di poca trasparenza

A rinforzare queste accuse, Reuters sostiene che FTX tra Maggio e Giugno abbia trasferito segretamente 4 miliardi di dollari ad Alameda, in un momento di crisi. 

6/11: Caroline Ellison di Alameda smentisce tutto

L’amministratrice delegata di Alameda Research, Caroline Ellison, ha smentito le voci che circolano sulla società di trading spiegando che Alameda possiede anche altri asset oltre al token FTT. Ellison ha anche proposto a CZ di acquistare i token FTT di Binance per 22$ l’uno.  

7/11: Arriva anche la smentita di SBF (ora scomparsa da Twitter)

Il 7 Novembre SBF ha scritto su Twitter che tutte le voci sono infondate: “un competitor sta cercando di attaccarci con false voci. Gli asset sono a posto”. Il tweet però viene cancellato. 

8/11: FTX blocca i prelievi e arriva la notizia dell’acquisizione

Dopo il blocco dei prelievi sull’exchange FTX, è arrivata la notizia della possibile acquisizione da parte di Binance. CZ ha dichiarato che FTX ha chiesto l’aiuto di Binance e che l’acquisizione avrebbe avuto come scopo primario la protezione degli utenti. Il fondatore di Binance ha quindi firmato un accordo non vincolante. 

9/11: Justin Sun al lavoro con FTX

Il 9 Novembre Justin Sun, il fondatore della blockchain Tron, ha dichiarato di essere al lavoro con FTX per trovare una soluzione e tutelare gli holder dei token di Tron su FTX.

10/11: Binance si tira indietro

“​​In seguito alla due diligence aziendale e alle ultime notizie riguardanti la cattiva gestione dei fondi dei clienti e le presunte indagini delle agenzie statunitensi, abbiamo deciso di non perseguire l’acquisizione potenziale”, con queste parole CZ ha comunicato che Binance non avrebbe più acquisito FTX. Con una serie di tweet, CZ ha poi spiegato come il fallimento di FTX sia una sconfitta per tutto il settore e che probabilmente d’ora in avanti la regolamentazione sulle crypto sarà sempre più aggressiva. 

La rinuncia di Binance fa sospettare che la situazione di FTX sia più critica del previsto.

11/11: FTX dichiara bancarotta

Dopo essersi messo alla ricerca di fondi (circa 9 miliardi di dollari) per risolvere i problemi di liquidità, SBF l’11 Novembre si è dimesso da CEO dell’exchange e FTX ha dichiarato bancarotta.  

Gli effetti secondari della crisi di FTX

Il 10 Novembre il mercato crypto si è aperto con un -16,1% per BTC, -24,1% per ETH e un -43% per SOL. L’incertezza della situazione si è fatta sentire. La crypto che sembrerebbe soffrire di più in questa situazione è SOL, la coin di Solana. Come mai proprio SOL? SBF è sempre stato un sostenitore di Solana, diventando quasi un suo “ambassador” ufficioso. Negli ultimi anni SBF appoggiando Solana, ha aiutato a far crescere il progetto. Questa stretta relazione ha contribuito al calo del prezzo di SOL. Anatoly Yakovenko, fondatore di Solana, ha riferito su Twitter che Solana Labs non ha nessun capitale su FTX. 

Tra le aziende che invece hanno rapporti con FTX troviamo la società di venture capital Sequoia che ha avvisato i suoi soci di un’esposizione di 213,5 milioni di dollari in FTX e Galaxy Digital con 76,8 milioni di dollari. Amber Group ha dichiarato di avere il 10% dei suoi fondi bloccati sull’exchange di SBF, mentre Crypto.com ne ha 10 milioni di dollari (cifra irrilevante secondo il CEO Kris Marszalek). Kraken ha dichiarato di possedere 9.000 token FTT ma di non essere in contatto con Alameda. 

La crisi di FTX ha avuto soprattutto ripercussioni sulla fiducia degli utenti, vediamo le questioni sollevate dalla community. 

La reazione della community crypto

Il primo argomento discusso dai frequentatori del mondo crypto è l’enorme potere che CZ e Binance hanno dimostrato di avere nei confronti dei mercati. Per alcuni è stato proprio CZ ad architettare tutta la vicenda che ha portato al collasso di FTX, a partire dalle voci sull’insolvenza messe in circolazione. Al di là di questo, come nel caso di Elon Musk e Twitter, le azioni di CZ hanno influenzato il mercato. Su questa considerazione c’è chi ha rispolverato la questione del culto delle personalità del mondo crypto, lasciando intendere che ciò di cui si ha bisogno è una vera decentralizzazione che non faccia dipendere il futuro dei progetti dalle decisioni dei singoli. Non è forse per questo che Satoshi Nakamoto ha scelto di non rivelare mai la sua identità?

Sulla sfida centralizzazione contro decentralizzazione si sono espressi Stani Kulechov di Aave e Hayden Adams di Uniswap. Il primo sostenendo che l’unica regolamentazione per le crypto è la stessa finanza decentralizzata. 

Sulla stessa scia si è espresso anche Adams: “l’infrastruttura finanziaria di base, come la capacità di scambiare valore, è troppo importante per essere controllata da entità centralizzate corruttibili. Questo è uno dei tanti motivi per cui lavoro sulla DeFi e sugli exchange decentralizzati. 

Per alcuni il collasso di FTX è stata l’occasione perfetta per ribadire la presunta superiorità degli ideali della decentralizzazione. D’altro canto c’è chi sottolinea che questi ideali al momento sembrano rimanere tali, anche per le dapp più affermate la sicurezza rimane una sfida. Gli exchange centralizzati in questo momento rimangono il tassello di collegamento tra gli utenti, le criptovalute e i sistemi tradizionali. A questi ultimi spetta il compito di garantire la sicurezza degli utenti attraverso dei regolamenti.

Una regolamentazione crypto unica potrebbe fare la differenza?

L’assenza di regole chiare e uniche per tutti gli operatori del settore è un’altra prospettiva da cui guardare i recenti avvenimenti. Brian Armstrong, CEO di Coinbase, ha sottolineato come la crisi di FTX sia sintomo di questa mancanza negli Stati Uniti. Un paese da cui gli exchange di criptovalute scappano a causa di politiche opprimenti, exchange che si ritrovano paradossalmente ad avere piene libertà una volta trasferiti all’estero. 

Sul fronte europeo, Stefan Berger, membro della commissione economica del Parlamento Europeo, ha spiegato che con il MiCA (Market in Crypto Assets) in vigore, un episodio come quello di FTX non si sarebbe mai verificato. 

Nel frattempo con un comunicato stampa del 10 Novembre, il Department of Financial Protection and Innovation della California, ha annunciato che ha aperto un’indagine sul  crollo dell’exchange FTX. 

Young Platform sul crollo di FTX

Young Platform crollo FTX

“FTX non ha mai superato la due diligence di Young Platform e non abbiamo mai avuto alcuna dipendenza da FTX. AUM al sicuro”, garantisce l’exchange italiano

La crisi che ha investito l’exchange FTX è stata innescata da rivelazioni riguardanti il bilancio di Alameda, società fondata dal Ceo Sam Bankman-Fried

Torino, 10 novembre 2022 – La crisi di liquidità che ha investito l’exchange FTX, tra i maggiori in tutto il mondo, ha causato un terremoto nel settore delle criptovalute, ma di natura diversa dal crollo di LUNA d’inizio anno e connesso alla particolare condizione relativa alle aziende FTX e Alameda Research.

Il modello di gestione rappresentato di Young Platform, exchange community leader italiano, si discosta nettamente da quello emerso dalle notizie di stampa riguardanti FTX e Alameda, riconducibili all’attività manageriale di Sam Bankman-Fried, fondatore e Ceo della prima compagnia nonché fondatore della seconda, dedicata ad attività di hedge fund e trading, che in passato aveva amministrato.

“FTX non ha mai superato la due diligence di Young Platform e non abbiamo mai avuto alcuna dipendenza da FTX, pertanto gli Asset under management dei nostri clienti sono al sicuro. Inoltre, il token FTT non era neppure elencato sulla nostra piattaforma, questo significa che nessun cliente di Young Platform ha mai perso denaro in relazione alla vicenda FTX”, assicura Mariano Carozzi, presidente della piattaforma italiana per la compravendita di criptovalute, che conta oltre un milione e mezzo di iscritti. 

FTX e Alameda Research non erano così separate come pubblicizzato, secondo quanto ha rivelato il sito di notizie CoinDesk, venuto a conoscenza del bilancio di Alameda, su cui sono sorti dubbi di solvibilità. Da questo è emerso infatti che la principale attività di Alameda era lo stesso FTT, il token dell’exchange FTX, per un valore di circa 3,86 miliardi di dollari, su 14,6 miliardi di dollari di attività totali.

Non solo, ma la terza attività più importante era costituita da 2,16 miliardi di dollari di “FTT collateral”. Si tratta quindi di un’enorme componente del bilancio, ma ciò che conta è la qualità dell’attivo. Non solo metà del bilancio proveniva dalla loro stessa entità centralizzata, ma era collegato ad un token poco liquido, il cui valore intrinseco è quasi impossibile da calcolare. Nell’ultimo periodo inoltre l’exchange era stato attivo nell’acquisire aziende in crisi, per cui nel bilancio si rilevano le conseguenze di questi acquisti magari anche economicamente vantaggiosi ma finanziariamente molto impegnativi.

“La situazione economica di Young è molto diversa, abbiamo recentemente rafforzato la nostra dotazione patrimoniale con un significativo aumento di capitale sottoscritto da primarie istituzione italiane, il gruppo di lavoro e la nostra organizzazione aziendale e non ci siamo mai fatti attirare da operazioni finanziarie che anche se vantaggiose erano rischiose”. Lo sottolinea Andrea Ferrero, amministratore delegato di Young Platform, facendo riferimento al round di finanziamento guidato da Azimut a giugno e al quale ha partecipato un pool di investitori, tra i quali anche Banca Sella e United Ventures.

Young Platform rappresenta un modello basato su principi per gestire le criptovalute in modo sicuro, vantaggioso per i clienti e per la società stessa. L’obiettivo della piattaforma è fornire l’accesso a prodotti crittografici all’avanguardia, mantenendo un approccio conservativo alle operazioni aziendali, alla sicurezza e alla resilienza finanziaria. Tale approccio si concretizza anche nella scelta di partner d’eccellenza, anche  in questo momento difficile per il mercato, come il nostro servizio di custodia Fireblocks, leader mondiale del settore”. 

“Bitcoin sta vivendo un momento di elevata volatilità a breve termine, ma come asset non cambia il suo valore intrinseco e questo ci rende fiduciosi, nonostante tutto – conclude Carozzi -. Oltre alle turbolenze e all’inflazione del periodo, il nostro settore deve affrontare le incertezze regolamentari e normative che ancora vanno sanate dalle istituzioni, per premiare gli operatori di qualità. La grande virtù delle criptovalute è stata finora la capacità di imparare dai propri errori e di rafforzarsi di conseguenza. Riteniamo che i migliori attori saranno premiati in qualunque contesto normativo e di mercato”.

Chi ha rubato Sex.com? Il dominio che ha portato tutti in tribunale 

Sex.com: il furto del dominio internet che vale 14 milioni di dollari

Nel 1995 uno dei domini più costosi della storia di internet è stato rubato in circostanze misteriose. Ecco il racconto del furto di Sex.com!

Ti aspetteresti drammi, mistero e cacciatori di taglie dalle vicende di un dominio internet? Le cronache dal Web sono sorprendenti, soprattutto quelle all’inizio della sua storia. Come il domino Crypto.com, Sex.com è stato conteso da molti. In ballo ci sono stati processi, milioni di dollari e una truffa epica. Se in questa storia ci fosse stata la blockchain e se Sex.com fosse stato un dominio NFT, le cose sarebbero andate diversamente? 

Il misterioso furto del dominio Sex.com

Questa storia si svolge principalmente nell’aula di un tribunale statunitense. Da un lato troviamo Gary Kremen, ingegnere e uomo d’affari, che negli anni ‘90 è stato abbastanza furbo da registrare una serie di domini generici come Jobs.com, Housing.com e Sex.com. Dall’altro Stephen Cohen, un truffatore incallito, che è diventato il suo peggior nemico. Kremen aveva registrato il dominio Sex.com nel 1994, anno in cui aveva fondato anche il sito di incontri online, Match.com

Otto mesi dopo la registrazione del dominio, l’ingegnere riceve un messaggio insolito che gli comunica che l’email associata al dominio Sex.com era stata cambiata, per Kremen la cosa è sospetta e controllando si accorge che le informazioni sulla proprietà del dominio erano state modificate. In altre parole, Kremen non risultava più come legittimo proprietario di Sex.com. L’ingegnere chiama subito il numero d’assistenza indicato per chiedere come mai al posto del suo nome ci fosse quello di un estraneo, al telefono trova la voce calma di Cohen: “perché il dominio non è tuo”. Da qui in avanti per vent’anni Kremen e Cohen si inseguiranno giocando a guardia e ladri tra gli Stati Uniti, il Messico e il mondo intero.

La blockchain poteva salvare il dominio Sex.com?

All’inizio non era chiaro come Cohen fosse riuscito a mettere in atto il furto di Sex.com, dominio che già allora valeva milioni di dollari. Pare che Cohen abbia imbrogliato Network Solutions, la società che aveva venduto il dominio a Kremen, spacciandosi come il nuovo proprietario con una lettera contraffatta. Una volta ottenuto il dominio, Cohen iniziò a gestire il sito vendendo annunci e arrivando a guadagnare mezzo milione di dollari al giorno. Il tutto in un’epoca in cui non c’erano Google o i motori di ricerca, e le persone navigavano su internet utilizzando direttamente i nomi di dominio. E non sorprende che la parola “sex” attirasse molti curiosi. I visitatori giornalieri del sito Sex.com toccarono cifre record per l’epoca. 

Il furto del dominio Sex.com sarebbe successo con la blockchain? A differenza dei domini internet tradizionali gestiti da provider centralizzati, la certificazione della proprietà dei domini NFT è registrata immutabilmente sulla blockchain e quindi difficile da falsificare. Forse per Cohen non sarebbe stato così semplice rubare Sex.com se fosse stato un dominio NFT, non si possono mandare lettere alla blockchain e chiedere di modificare uno smart contract. Come per tutti gli NFT, le informazioni dei domini NFT sono trasparenti e certificano che si tratta di un bene unico e in tuo possesso. E chiunque in qualsiasi momento può verificarlo. Per questo i domini NFT vengono utilizzati per tenere al sicuro la tua identità su internet.  

La caccia all’uomo in Messico e Sex.com oggi

Dopo cinque anni di controversie legali, Kremen vinse la causa e venne stabilito un precedente: i domini sono a tutti gli effetti proprietà, anche se immateriali, e per questo possono essere rubati. Nel 2001 Sex.com venne restituito e per Cohen fu stabilita come pena il pagamento di un risarcimento di 64 milioni di dollari a Kremen per i mancati guadagni dell’utilizzo del sito. Qui inizia la seconda parte dell’incredibile storia del dominio Sex.com. Cohen per non rimborsare Kremen, si rifugia oltreconfine, a Tijuana. L’ingegnere allora tappezza la città messicana di cartelli “wanted” degni di un vecchio film western e sguinzaglia così i cacciatori di taglie che però non ebbero successo. Kremen è ancora alla ricerca di Cohen. 

Nel frattempo nel 2006 Kremen mise all’asta Sex.com, che venne comprato da Escom per 14 milioni di dollari. Dopo appena quattro anni, Escom fu costretta a vendere il dominio perché non riusciva a ripagare i debiti e stava per affrontare una causa per insolvenza (altro giro in tribunale). Nel 2010 Sex.com passa a Clover Holdings per 13 milioni di dollari. Al momento il dominio è associato a un sito di pornografia in cui gli utenti possono caricare e condividere contenuti. 

La storia del domino internet Sex.com è la chiave per capire perché internet ha bisogno della blockchain. Su Ethereum Name Service, una piattaforma per comprare domini NFT su Ethereum, il dominio NFT “Sex.eth” è stato registrato nel 2019. Mentre “Sex.crypto” di Unstoppable Domains nel 2020 è stato venduto per 230 ETH (circa 90.000$), diventando così il dominio “.crypto” più costoso mai visto fino a quel momento. 

La storia si ripeterà? Forse anche i domini NFT a tema “sex” verranno contesi come Sex.com, di sicuro ci sarà la blockchain a sostenerli con tutti i suoi vantaggi.

6 modi di utilizzare il tuo NFT Monuverse

6 modi di utilizzare il tuo NFT Monuverse

In preparazione all’uscita dell’Episodio I della collezione NFT di Monuverse, esploriamo 6 modi di utilizzarli 

Ricapitoliamo come funziona la collaborazione tra Monuverse e Young Platform spiegata per intero in questo articolo.

Entro oggi, 9 Novembre alle 18.00 gli iscritti ai Club che vogliono tentare di rientrare nella whitelist devono registrarsi con il loro indirizzo wallet nella pagina dedicata (controlla la tua email per link e password).

Chi è nella whitelist, l’11 Novembre dalle 18.00 alle 20.00 circa, potrà acquistare e mintare 1, massimo 3, NFT al prezzo vantaggioso di 0,07 ETH ognuno.

Una volta acquistati, potrai visualizzare i tuoi NFT su OpenSea e applicazioni analoghe. 

Ricorda che solo dopo la fase di Reveal potrai vedere la vera immagine o video che hai acquistato.

Una volta ottenuto l’NFT e scoperto il suo contenuto, ci sono 6 vantaggi e utilizzi a cui hai accesso.

1. Tutela e promozione del patrimonio culturale

Sei ufficialmente un filantropo del Web3: acquistando un NFT contribuisci a finanziare la tutela dell’Arco della Pace, e acquistando i prossimi Episodi farai lo stesso per altri monumenti. 

Per l’Episodio I, l’ente milanese preposto alla tutela del monumento riceverà il 12% delle royalty del tuo acquisto nel mercato primario (minting), mentre nel mercato secondario riceverà l’1%.

Nelle gallerie dei metaversi, nei social compatibili e sui tuoi schermi in casa potrai esporre e promuovere la tua opera liberamente. La blockchain renderà inconfutabile la tua storia su come hai contribuito a preservare un’opera artistica.

2. Community Web3

Le community crypto si trovano tipicamente sulle app di messaggistica e social, ad esempio Discord, Reddit, Telegram, mentre i progetti e i team comunicano principalmente su twitter (per ora). Anche Monuverse ha un server Discord che riunisce la sua community di patron e un profilo Twitter per le comunicazioni ufficiali.

Come accade spesso, anche in questo caso la possibilità di partecipare a eventi e a conversazioni col team è molto più alta per i possessori di NFT rari.

3. PFP e Avatar

Esistono diverse tipologie di NFT, tra queste è molto popolare sui social il PFP. Si tratta semplicemente di un NFT utilizzato come immagine profilo, quindi sono di norma immagini statiche che rappresentano la faccia di un personaggio. Gli NFT del Bored Ape Yacht Club ad esempio sono molto utilizzati come profile picture.
Un Avatar invece è la versione in 3D di un personaggio. Di solito si usa nei videogiochi o semplicemente in un metaverso ed è spesso personalizzabile attraverso accessori e skin.

Monuverse regala alla sua community un PFP e un Avatar del metaverso che sta costruendo, e potrai usarli non solo su Monuverse, ma sulla maggior parte delle applicazioni Web3. 

A ogni Episodio corrispondono PFP e Avatar che rispecchiano il periodo storico o la cultura del monumento scelto. Quindi, ad esempio per l’Episodio I, incentrato sull’Arco della Pace, saranno distribuiti personaggi dell’epoca Napoleonica.

4. Whitelist

Possedere un NFT Monuverse ti garantisce priorità nell’accesso alla whitelist dei futuri Episodi. Questo significa poter mintare l’NFT a un prezzo conveniente rispetto al prezzo della vendita pubblica. Più il tuo NFT è raro, più sarà probabile rientrare nelle whitelist.

5. Diritto di voto

Potrai votare con il resto della community per scegliere i prossimi monumenti che Monuverse si impegnerà a replicare e tutelare. Da roadmap, inoltre, il team prevede di creare un sistema voto più ampio per la community e una DAO per remunerare la partecipazione attiva degli utenti.

6. Compravendita

Naturalmente puoi rivendere i tuoi NFT Monuverse sia prima del Reveal che dopo, sul mercato secondario di OpenSea e altri aggregatori come LooksRare, Rarible, x2y2. Puoi venderne quanti ne vuoi; cedere il possesso di tutti gli NFT però significa anche abbandonare la community e i suoi vantaggi. 

La vendita, inoltre, è un’opzione solo se pensi che l’NFT che possiedi possa essere tanto richiesto sul mercato da portarti un profitto per te significativo nel periodo scelto. Scopri di più sulla rarità degli NFT in questo articolo.

La blockchain di Elrond si trasforma in MultiversX, cosa cambia?

Elrond crypto: la blockchain cambia nome in MultiversX

Da Elrond a MultiverseX. Scopri il rebranding della blockchain della crypto EGLD e gli sviluppi futuri del primo Multiverso del Web3!

Dal 3 al 5 Novembre 2022 ha avuto luogo, all’interno dell’ex borsa valori francese a Parigi, una conferenza, X Day, organizzata dal team della crypto Elrond. X Day ha rappresentato un momento di svolta, “il giorno 0” di una nuova avventura per l’ecosistema. Durante la conferenza sono stati annunciati gli step futuri di Elrond, la blockchain su cui si basa la crypto EGLD, in particolare la campagna di rebranding che trasformerà Elrond in MultiversX. MultiverseX punta a rappresentare l’evoluzione del concetto di Metaverso, proponendo un ambiente digitale costantemente in espansione, che punta a garantire agli utenti la possibilità di partecipare ad esperienze, a cavallo tra universi fisici e digitali, grazie alle migliori innovazioni tecnologiche del Web3. 

Secondo Beniamin Mincu, Co-fondatore e CEO di Elrond i metaversi ad oggi sono poco utilizzati perché non soddisfano le reali esigenze degli utenti. La sfida dell’ecosistema della crypto Elrond, ora MultiversX, è migliorare la percezione e l’offerta del Metaverso.

Che cos’è Elrond, la blockchain della crypto EGLD

Elrond è una blockchain Layer 1 fondata da due fratelli di origini rumene, Beniamin e Lucian Mincu nel 2017. La blockchain è stata lanciata nel 2019 attraverso una IEO sull’exchange di Binance, IEO sta per Initial Exchange Offering ed è una sorta di ICO gestita da un exchange centralizzato. Il nome Elrond deriva dal “Signore degli Elfi”, un personaggio della saga del Signore degli Anelli. Secondo i fondatori, proprio come il personaggio della “Terra di Mezzo” la blockchain di Elrond dispone di un grande potere, in questo caso non magico ma tecnologico, e intende metterlo a disposizione degli utenti. 

Questo grande potere si risolve soprattutto nella velocità del network, Elrond è infatti considerata una blockchain veloce e scalabile e consente di processare un grande numero di transazioni al secondo, circa 15.000 con una latenza ridotta. La sicurezza del network è garantita da un algoritmo di consenso di tipo Proof-of-Stake, per diventare validatori è richiesto lo staking di almeno 2.500 unità della crypto Egold (EGLD). Una delle caratteristiche più apprezzate della blockchain della crypto EGLD, oltre alla velocità delle transazioni, è la compatibilità con la macchina virtuale di Ethereum. I token e gli smart contract costruiti su Elrond possono infatti essere utilizzati su tutte le blockchain EVM con qualche piccola modifica.

Da Metaverso a Multiverso, il rebranding di Elrond in MultiversX

L’idea che il metaverso possa rappresentare un cambiamento fondamentale per la società non è una novità. Secondo DappRadar infatti, gli investimenti all’interno del settore, durante il terzo trimestre del 2022, sono stati superiori a 1,3 miliardi di dollari e sono in costante aumento nonostante le tendenze ribassiste dei mercati. Questa trasformazione, che sta già avvenendo, è possibile grazie ad un grande numero di nuove tecnologie che consentono alle persone di fare nuove esperienze in un mondo senza confini. Secondo Beniamin Mincu e tanti altri altri speaker che si sono espressi in merito durante la conferenza X Day di Parigi, ad oggi, i metaversi non sono in grado di raggiungere questo obiettivo. Mincu sostiene che i metaversi di oggi siano noiosi e monotoni e non contribuiscono a creare valore come dovrebbero. Per questo motivo il CEO di Elrond ha elaborato il progetto MultiversX. 

La blockchain della crypto Elrond, grazie al rebranding in MultiversX ha intenzione di esplorare più a fondo le tecnologie Web3 ridefinendo i casi d’uso e immaginando e plasmando un futuro che oggi è a malapena immaginabile. MultiversX vuole essere un ecosistema in cui gli utenti potranno imparare, lavorare e divertirsi utilizzando la crypto ELGD per gli scambi di valore. Durante la conferenza X Day, alla quale hanno partecipato sia membri influenti del Web3 come il CEO di Yuga Labs, Nicole Muniz, sia personaggi politici come Jean-Noël Barrot, Ministro francese per la Transizione Digitale e le Telecomunicazioni, sono stati rilasciati alcune anteprime delle piattaforme che comporranno questo ecosistema, in particolare: xPortal, xWorld e xFabric.

I prossimi sviluppi e le DApp in arrivo su MultiversX

Sicuramente l’obiettivo principale di MultiversX (ex Elrond), ovvero reinterpretare l’attuale concetto di metaverso, è molto ambizioso e richiede tempo per essere realizzato. I primi passi in questo senso sono già stati compiuti e le applicazioni decentralizzate (dapp) che usciranno a breve li rappresentano a pieno: 

  1. La prima dapp in cantiere è xFabric e sarà l’infrastruttura del multiverso, sosterrà tutto ciò che verrà costruito su MultiversX. xFabric permetterà agli utenti, agli sviluppatori e alle aziende di creare piattaforme, applicazioni decentralizzate, giochi e tanto altro all’interno del multiverso crypto di Elrond. Gli sneak peak di xFabric che sono stati resi pubblici trasmettono la grande facilità di utilizzo del layer, aspetto che secondo Mincu, favorirà l’ingresso di attori provenienti da settori che, ad oggi, non si sono ancora avvicinati alle tecnologie Web3.
  1. Il secondo “pilastro” di MultiversX sarà xPortal. xPortal sarà una “super” applicazione per smartphone che permetterà agli utenti di gestire sia il proprio avatar Web3 che le proprie criptovalute all’interno del metaverso. L’app avrà un un wallet integrato per conservare EGLD e altre crypto. Su xPortal sono previsti anche pagamenti con la carta di debito di Elrond prodotta in collaborazione con Mastercard. xPortal è probabilmente la prima funzionalità che verrà rilasciata, entro la fine del primo trimestre del 2023
  1. L’ultimo dei tre pilastri di MultiversX è xWorld, un motore grafico per la creazione di nuovi mondi grazie al quale sarà possibile interagire con altri metaversi. xWorld è sicuramente la piattaforma più innovativa del pacchetto. Il 10 Dicembre 2022 si terrà un evento dedicato a xWorld, in cui il team della crypto ELGD annuncerà le principali possibilità del motore grafico e mostrerà alla community alcune funzionalità ad oggi segrete. Per iscriversi all’evento basta inserire la propria mail all’interno di questo form. Comunque sia è proprio all’interno di xWorld che gli utenti potranno vivere esperienze di formazione, di intrattenimento o di lavoro avvincenti e stimolanti.

Le novità per MultiversX non finiscono qui, nei primi mesi del 2023 dovrebbero essere rilasciate delle versioni beta di altre piattaforme, come l’NFT marketplace xSpotlight e l’exchange decentralizzato xExchange. Su queste piattaforme sarà possibile acquistare NFT e token attraverso la crypto di Elrond (EGLD). Ora che la blockchain Elrond cambia nome, cosa cambia? Con il rebranding in MultiversX, inizia una nuova fase di vita dell’ecosistema di Elrond che non sarà più soltanto un network veloce e potente ma punta a diventare un multiverso innovativo e interoperabile, interamente sostenuto dalla crypto EGLD.

Cosa succede se Elon Musk porta le crypto su Twitter?

Le criptovalute arrivano su Twitter grazie a Elon Musk?

Quale ruolo avranno le criptovalute nel nuovo Twitter di Elon Musk? Può davvero diventare un social decentralizzato?

Twitter è la piattaforma su cui si muove la community crypto e vengono discussi i principali temi del settore. Con oltre 300 milioni di utenti attivi, è uno dei social network con più influenza culturale e politica. Da quando il social ha un nuovo proprietario, c’è chi si è chiesto se le criptovalute arriveranno su Twitter proprio grazie a Elon Musk. Le idee dell’imprenditore sul futuro crypto di Twitter al momento sono confuse. E per questo c’è chi comincia a spostarsi su social network alternativi e decentralizzati. 

La storia di Elon Musk che (forse) voleva comprare Twitter 

Dopo mesi di tira e molla e colpi di scena, Elon Musk ha finalmente acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari. Tutto è iniziato ad Aprile 2022 quando Musk con il 9,2% delle quote è diventato il maggior azionista di Twitter. L’imprenditore in un primo momento voleva entrare nel consiglio d’amministrazione, poi si è offerto di acquistare il social network a 54,20 dollari per azione. In seguito alla firma di un accordo vincolante, Musk però ha avuto dei ripensamenti lamentandosi dell’eccessiva presenza di bot e profili scam sul social. A Luglio Musk ha annunciato che avrebbe comprato Twitter perché nel frattempo il social aveva fatto causa all’imprenditore per costringerlo a rispettare l’accordo. Musk non poteva cambiare idea così facilmente! Così ad Ottobre l’accordo è stato finalizzato. 

Il 29 Ottobre, giorno dell’acquisizione ufficiale, le azioni di Twitter hanno chiuso le contrattazioni in rialzo dello 0,3% a 53,86 dollari e il venerdì successivo Twitter è stato cancellato dal listino della Borsa di New York. Elon Musk è entrato nel quartier generale del social e la prima cosa che ha fatto è stato licenziare alcuni manager e dipendenti di Twitter

Dopo l’acquisizione: i progetti di Elon Musk per Twitter

Dopo aver acquistato Twitter ed esserne diventato il proprietario, Elon Musk ha condiviso una serie di tweet per spiegare i suoi progetti futuri. Sembrerebbe che Musk voglia realizzare un’app “tuttofare” che non sia solo un social network, ma anche una piattaforma per gli acquisti, per la messaggistica e per il trasferimento di denaro. 

I cambiamenti di cui si sta parlando sono: 

  1. Garantire la massima libertà di parola e di espressione;
  2. Lottare contro i profili scam e eliminare le truffe; 
  3. Rivedere le politiche sugli annunci e gli inserzionisti;
  4. Monetizzare i contenuti per favorire i creator;
  5. Stabilire un abbonamento a pagamento per gli account verificati a 8$ al mese;
  6. Abilitare i pagamenti in Dogecoin.

Musk non ha ancora annunciato una roadmap precisa, le possibili novità per il social network sono tutte abbozzate con tweet e dichiarazioni. La community e gli utenti di Twitter da giorni commentano e fanno domande, e sono nate diverse polemiche. Quella che spicca (e preoccupa di più) è la possibile riabilitazione degli account censurati come quello di Donald Trump

Cosa succede se le crypto entrano su Twitter?

L’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk è positiva per il mondo crypto? Ci sono dei motivi per pensare che la risposta sia “sì”, tuttavia le speranze di vedere Twitter decentralizzato non sono molte. Sappiamo che nel mondo crypto, Elon Musk è capace di smuovere i mercati e il suo ingresso su Twitter ha impennato il prezzo di Dogecoin (DOGE). Del resto non è un mistero che Musk sia un holder di DOGE e di BTC (attraverso Tesla). 

Il legame tra criptovalute, blockchain e Twitter tuttavia rimane molto vago. L’opzione più plausibile è introdurre le crypto come sistema di pagamento e dedicare sezioni agli NFT. Twitter in effetti propone già delle funzionalità per i token non fungibili e l’utilizzo delle crypto potrebbe essere favorito dalla collaborazione con Binance, che ha partecipato economicamente all’acquisizione. Sulle questioni della monetizzazione dei contenuti, la proprietà dei dati e la governance non ci sono ancora delle indicazioni. Per questo molti sono scettici sulla possibilità che Twitter diventi un social network Web3

L’alternativa decentralizzata a Twitter: Mastodon

Alla notizia del cambio di proprietario, moltissimi utenti si sono spostati altrove, verso soluzioni “social” meno accentrate. Nei quattro giorni successivi all’acquisizione, 120.000 persone si sono registrate a Mastodon, un social network decentralizzato e open source (ma non su blockchain). Mastodon è nato nel 2016 dall’idea di Eugen Rochko che era rimasto deluso dalle politiche di gestione dei dati e di sicurezza di Facebook. 

Mastodon è organizzato a “liste” o “gruppi di interesse” a cui ci si può iscrivere e scrivere e leggere i “toot” (il corrispettivo dei “tweet”). Mastodon ha una forte politica sulla proprietà dei dati e afferma con orgoglio che “Non è in vendita”. Niente su Mastodon può essere deciso da aziende o inserzionisti, tutte le decisioni spettano agli utenti. Così come i contenuti non sono stabiliti da algoritmi o dalla pubblicità. Al momento Mastodon conta circa 4 milioni di utenti. Altre alternative social decentralizzate si stanno facendo strada, ma la più attesa è Bluesky. Il social su blockchain che sta pianificando Jack Dorsey, il fondatore di Twitter. 

Vantaggio per i Club: accesso alla whitelist degli NFT Monuverse

Vantaggio Club Monuverse nft

Scopri come ottenere in anticipo gli NFT Monuverse a un prezzo vantaggioso, grazie ai Club

Aggiornamento del 8/11: il prezzo degli NFT mintati da chi rientra nella whitelist è stato abbassato a 0.07 ETH.

Monuverse è un ambizioso progetto che vuole trasporre nel metaverso il patrimonio culturale mondiale con lo scopo di tutelarne la conservazione e diffondere consapevolezza sulla grandiosa ricchezza culturale a cui abbiamo ancora accesso. 

Avevamo detto che sarebbero iniziati i vantaggi per i Club? Come promesso, eccone un altro! Scopri come accedere alla whitelist del prossimo drop di NFT Monuverse.

Che cos’è Monuverse?

Il progetto Monuverse ha creato collezioni di NFT che rappresentano repliche di monumenti e siti culturali, attraverso modellazione 3D, ricostruzione, imaging 3D e arte generativa.

Una parte del ricavato dalle vendite di questi NFT andrà alle istituzioni locali preposte alla manutenzione e al restauro del monumento rappresentato dall’NFT.

Essere uno dei proprietari virtuali di un vero monumento storico, oltre a rappresentare una forma di collezionismo, è anche un modo per contribuire alla conservazione del patrimonio culturale in modo unico. Diciamo “uno dei proprietari” perché, secondo la legge sulla proprietà intellettuale italiana, non è possibile essere unici proprietari di un elemento del patrimonio culturale. Si tratta quindi di NFT frammentati in una proprietà collettiva del monumento che rappresentano.

Monuverse è partita dal territorio italiano, rilasciando primo tra tutti l’NFT dell’Arco della Pace a Milano. L’obbiettivo finale è molto più ampio: popolare un metaverso storico dove gli utenti possono usare avatar 3D con vesti d’epoca e partecipare ad eventi virtuali, mostre d’arte, e festival.

Che vantaggi ottieni acquistando un NFT Monuverse?

Acquistando un NFT delle collezioni Monuverse si contribuisce a tutelare il patrimonio culturale, e questo è il valore principale del token.

Tuttavia, avere un NFT Monuverse significa anche entrare in una community e partecipare a un progetto, il che garantisce una serie di vantaggi.

  1. Puoi ottenere un PFP e un Avatar 3D gratuito.
    Un PFP è un’immagine del profilo in formato NFT: puoi usarla sui social e in tutte le applicazioni che supportano gli NFT.
    Un Avatar invece è il tuo personaggio nel metaverso: Monuverse ha creato diversi design ispirandosi a varie epoche storiche e culture.
  2. Hai l’accesso garantito alla Whitelist dei prossimi Episodi.
    Ovvero la possibilità di mintare al prezzo più economico le nuove collezioni di NFT che usciranno in futuro. 
  3. Hai accesso a iniziative ed eventi Monuverse.
    Il primo esempio è stato la Performance artistica avvenuta a Milano il dicembre scorso proprio sull’Arco della Pace. 
  4. Hai diritto di voto sui prossimi monumenti che Monuverse creerà.

Scopri tutti i 6 modi di utilizzare il tuo NFT Monuverse.

Come saranno rilasciati gli NFT?

Il rilascio delle collezioni Monuverse avviene per Episodi, e l’11 Novembre inizierà l’Episodio I, durante il quale verranno rilasciati 7.777 NFT unici classificati in 9 livelli di rarità.

L’Episodio I dell’11 Novembre si svolgerà in 3 fasi consecutive che iniziano alle 18.00: 

  1. The Chosen Ones: il minting per la whitelist di prima fascia;
  2. The Believers: il minting per la seconda fascia di whitelist, chiamata “Pre Mint”;
  3. The Brave: il minting e la vendita al pubblico.

Il prezzo di un singolo NFT varia in base alla fase a cui si partecipa.

  1. The Chosen Ones: 0.09 ETH (circa €145), abbassato a 0.07ETH, circa 104€ (aggiornamento del 8/011);
  2. The Believers: 0.09 ETH (circa €145);
  3. The Brave: 0.11 ETH (circa €175).

Inizialmente, ogni NFT conterrà la stessa immagine generica. Per scoprire quale livello di rarità hai acquistato, dovrai attendere circa una settimana. Al termine del periodo di attesa, comincerà la fase di Reveal, ovvero la fase in cui scoprirai la vera immagine o video del tuo NFT che corrisponderà a una delle 9 animazioni che rappresentano le diverse fasce di rarità.

Trattandosi di un NFT, sarà sempre scambiabile sia nella sua versione generica prima del Reveal, sia nella sua versione finale post-Reveal in cambio di ETH.

Qual è il vantaggio per i membri dei Club?

Grazie alla collaborazione tra Young Platform e Monuverse, ci sono 1200 posti riservati nella whitelist di prima fascia per gli iscritti ai Club. 

Rientrare nella whitelist permette di fare il minting anticipato di massimo 3 NFT a 0.07 ETH (circa 104€), ossia acquistarli, registrarli sulla blockchain e trasferirli nel proprio wallet.

Attenzione: hai tempo fino al 9 Novembre alle 18.00 per entrare in un Club e registrarti alla whitelist!

Siccome i posti sono limitati, sarà data la priorità ai membri dei Club di livello maggiore. 

Cosa fare per candidarsi alla whitelist

Entro il 9 Novembre alle 18.00 gli iscritti ai Club che vogliono tentare di rientrare nella whitelist devono registrarsi con il loro indirizzo wallet nella pagina dedicata.

Segui questi 3 passaggi fondamentali:

1. Iscriviti a un Club o aumentane il livello

La primissima cosa da fare se non si è in nessun Club o in un Club di basso livello, è sicuramente iscriversi subito, in modo da aver tempo di depositare denaro, acquistare YNG e bloccarli in un Club prima del 9 Novembre. 

Più alto è il livello del Club, più è probabile che riuscirai a rientrare nella whitelist. 

Consigliamo di effettuare i restanti due passaggi da desktop.

2. Crea un wallet Ethereum

Se non hai un web wallet per Ethereum, una delle applicazioni più comode e compatibili è Metamask, che puoi creare così:

  • Vai su Metamask
  • Clicca su “Installa MetaMask per (browser)”.
  • Clicca su “Aggiungi a (browser)”.
  • Dopo l’installazione, dovrebbe aprirsi automaticamente una nuova scheda. Se così non fosse, vai all’elenco delle estensioni e clicca su MetaMask.
  • Clicca su “Crea un portafoglio”.
  • Clicca su “Accetto”.
  • Imposta una password, seleziona la casella per accettare le Condizioni d’uso e clicca su “Crea”.
  • Clicca su “Avanti” e poi su “Clicca qui per rivelare le parole segrete”.
  • Scrivi subito su carta la frase segreta (seed phrase) e custodiscila in un posto sicuro. Clicca su “Avanti”.
  • Seleziona le parole della frase segreta nell’ordine corretto e clicca su “Conferma”.

3. Registrati alla pagina di minting

  • Registrati al minting 
    • Clicca su “Login to Register”
    • Clicca su “Metamask”
  • Inserisci la password comunicata da Young Platform via email a 48 ore dall’iscrizione al Club (5 Novembre se sei già in un Club).
  • Collega il tuo wallet, inserisci il tuo nome e clicca su Registra.
  • Se visualizzi un pop-up di congratulazioni, sei nella whitelist.
  • Preleva da Young Platform a Metamask i tuoi ETH. Se non hai ETH, acquistali su Young Platform e poi trasferiscili su Metamask.  

Attenzione: per decidere quanti ETH acquistare e trasferire su Metamask, considera: 1) il numero di NFT che vuoi acquistare (al massimo 3), 2) Le commissioni di trasferimento di ETH verso Metamask (0.0025 ETH), le commissioni di minting (min. 3$) e per eventuali transazioni di emergenza in caso di errore.

Come trasferisco i miei ETH a Metamask?

Puoi inviare ETH e token da un altro portafoglio a un nuovo account MetaMask. Copia semplicemente il tuo nuovo indirizzo pubblico MetaMask e vai al tuo portafoglio esistente o scambia per inviare fondi al tuo nuovo indirizzo di portafoglio.

Puoi trovare il tuo indirizzo MetaMask sotto il nome dell’account (nel formato 0x12r45…6HJ9).

Per trasferire ETH da Young Platform segui questa guida.

Per altre domande consulta le FAQ di MetaMask cliccando qui. 

Cosa fare l’11 Novembre 

Se sei riuscit* a entrare nella whitelist, l’11 Novembre potrai partecipare al minting anticipato dalle 18.00 e della durata di 2-3 ore a 0.07 ETH ognuno.

Puoi comunque acquistare gli NFT nelle fasi successive se lo desideri, ma avranno i costi specificati sopra.

In ogni caso, ecco come fare il minting:

  1. Collegati al link che ti comunicheremo via email a 48 ore dall’iscrizione al Club (o il 5 Novembre se sei già in un Club).
  2. Collega il tuo wallet.
  3. Seleziona il numero di NFT che desideri acquistare (massimo 3 in whitelist).
  4. Clicca su Mint per effettuare il pagamento in ETH.
  5. Attendi che compaia una finestra di congratulazioni.

Complimenti, gli NFT sono ora all’interno del tuo wallet!

Come visualizzare il tuo NFT

Una volta acquistati, potrai visualizzare i tuoi NFT su tutti i maggiori marketplace generici tra cui OpenSea

Per visualizzare i tuoi NFT basterà:

  1. Andare su Opensea.
  2. Collegare il tuo wallet in alto a destra cliccando sul profilo o sull’icona del wallet;
  3. Tornare sul tuo profilo. All’interno della scheda “Collected” potrai visualizzare i tuoi NFT.

Ricorda che solo dopo il Reveal potrai vedere la vera immagine o video che hai acquistato.

Il turismo nel Metaverso: tappa in Italia con Monuverse

Il metaverso di Monuverse: turismo e patrimonio culturale con gli NFT

Il metaverso di Monuverse promette di valorizzare il patrimonio culturale tramite gli NFT. In che modo la blockchain può favorire il turismo?

È passato un anno da quando Facebook si è trasformato in Meta e ha portato alla ribalta la parola “metaverso”. Da allora hanno guadagnato popolarità tutti i progetti centralizzati, come Roblox, o decentralizzati (i più popolari sono Decentraland e The Sandbox) che connettono virtualmente persone da tutte le parti del mondo, aspetto particolarmente apprezzato alla luce di quanto sperimentato durante il periodo della pandemia di COVID-19. Ma cosa si può fare ad oggi nel Metaverso? Le diverse piattaforme offrono servizi ed esperienze di tutti i tipi, dai videogiochi play-to-earn ai concerti, passando per sfilate di moda e mostre d’arte. Molti progetti, come l’iniziativa italiana di Monuverse, hanno dimostrato che il Metaverso si presta a valorizzare il settore dell’arte e del turismo. 

Blockchain per il turismo e i beni culturali: casi d’uso

Il Metaverso crypto, con la sua tecnologia basata su blockchain, promette di migliorare tanti aspetti della nostra vita quotidiana. Se consideriamo turismo e il mondo dell’arte, NFT e Metaverso sono strumenti già utilizzati su vari livelli. I token non fungibili ad esempio vengono sfruttati come formato per vendere biglietti di eventi e mostre, e il Metaverso permette di visitare musei e siti archeologici direttamente da casa. I metaversi crypto nello stile di Decentraland ospitano ricostruzioni di monumenti ed esposizioni d’arte digitale come nel caso della Decentraland Art Week. In generale la blockchain viene impiegata dagli operatori del turismo per costruire piattaforme per prenotare vacanze con le crypto, tracciare dati e organizzare programmi di fedeltà. Le opere d’arte in formato NFT vengono utilizzate anche come strumento per finanziare la ricostruzione o la conservazione di monumenti storici, come nel caso dell’ucraino Meta History Museum of War o del metaverso di Monuverse

Nel Metaverso arte e monumenti sono senza confini

Dal punto di vista del pubblico, turisti, appassionati d’arte e collezionisti, il Metaverso è arrivato per migliorare la loro esperienza rendendola senza confini. I musei digitali sono davvero per tutti, ricostruire un monumento nel Metaverso significa rendere le opere d’arte più accessibili sia dal punto di vista economico che geografico, come dovrebbe sempre essere secondo il concetto di bene pubblico. L’esperienza nel Metaverso, senza sostituirla a quella di un viaggio nel mondo reale, può essere un’occasione per vivere un’opera d’arte da un punto di vista inconsueto. Oltre che essere gratuita, accessibile da casa e sostenibile a livello ambientale. Con la blockchain, il turismo diventa senza condizioni e limiti perché i siti d’interesse sono sempre disponibili in qualsiasi momento. I turisti digitali possono scoprire il mondo con i loro occhi, da qualsiasi luogo siano. L’esperienza digitale non può che completare quella del turismo offline.

Il metaverso di Monuverse: vicini alla cultura con gli NFT

In questo panorama si inserisce Monuverse, il progetto di crypto art sostenuto da Reasoned Art. Monuverse sta costruendo una realtà virtuale (accessibile con Oculus) per ospitare tutti i più importanti monumenti del mondo in formato NFT, rendendoli così visitabili da chiunque. Il metaverso di Monuverse diventerà un ambiente di riferimento per turisti digitali, artisti, creator e brand ospitando eventi di promozione culturale. I monumenti in questo metaverso verranno poi trasformati in NFT da collezione. Il primo monumento scelto da Monuverse è l’Arco della Pace di Milano, costruito nel 1807 sotto il dominio di Napoleone come ingresso alla via principale che connetteva il capoluogo lombardo con Parigi. In questo caso, Monuverse ha stretto un accordo per devolvere una percentuale delle vendite degli NFT alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Milano per la conservazione e il restauro del monumento stesso. 

Gli NFT dell’Arco della Pace sono esempi dello stile dell’arte generativa e saranno mintati (in gergo crypto, creati e registrati su blockchain) l’11 Novembre in 7.777 copie con diverse rarità. I proprietari di questi NFT con il loro acquisto, contribuiranno direttamente alla conservazione dell’Arco della Pace e potranno decidere quale sarà la prossima opera nel Metaverso. 

I token del Signore degli Anelli e le novità NFT di Ottobre 

NFT: la collezione del Signore degli Anelli e le novità di Ottobre

Tutto Ottobre NFT in 5 notizie: Signore degli Anelli, Art Gobblers, Reddit, l’andamento delle collezioni blue chip e il dibattito sulle royalty! 

Cosa è successo nel mercato NFT nel mese di Ottobre? Tra le collezioni novità ci sono quella del Signore degli Anelli, attesissima dai fan, e quella di Art Gobblers, un progetto di crypto art sui generis. Le vendite NFT record sono delle collezioni blue chip ma non è tutto oro ciò che luccica… Gli NFT di Reddit continuano la conquista del settore, che nel frattempo è occupato a decidere: le royalty degli NFT vanno pagate agli artisti? 

Novità: gli NFT del Signore degli Anelli 

Tra le collezioni più interessanti dello scorso mese c’è sicuramente quella degli NFT del Signore degli Anelli. La Warner Bros il 21 Ottobre ha rilasciato 10.999 NFT basati sul primo capitolo della saga ispirata all’universo di J.R.R. Tolkien, La Compagnia dell’Anello. La collezione NFT fa parte del progetto più ampio “Warner Bros Movieverse” inaugurato dallo studio cinematografico per creare esperienze Web3 e oggetti da collezione digitali per i fan (alcuni esempi sono esclusivi contenuti dietro alle quinte o esplorazione dei set con la realtà aumentata). La collezione è stata realizzata sulla blockchain Eluvio, che si definisce una “chain per il content crypto”. Gli NFT del Signore degli Anelli sono usciti in due diverse opzioni di acquisto:

  1. “Mistery Edition”: al costo di 30$ (pagabili in monete fiat o crypto) viene mintato e assegnato casualmente un NFT che rappresenta il paesaggio della Contea (comune), con Gran Burrone (non comune) o le Miniere di Moria (raro). Con l’acquisto di uno di questi token si riceve l’accesso alla versione estesa 4K del film, a otto ore di contenuti speciali e commenti, immagini e collectibles a tema. Questi NFT sono stati coniati in 10.000 copie (al momento della scrittura ne sono disponibili ancora 5.230);
  2. “Epic edition”: al costo di 100$ è stato possibile acquistare un NFT raffigurante uno dei paesaggi della “Mistery Edition” o altri a sorpresa, con ulteriori contenuti speciali. I 999 NFT del Signore degli Anelli “Epic Edition” sono sold out. 

Oltre ai diritti sul Signore degli Anelli, Warner Bros possiede quelli della saga di Harry Potter, degli eroi DC, di Scooby Doo e dei classici di Hanna-Barbera. Ma sembrerebbe che il prossimo universo letterario che entrerà nel Warner Bros Movieverse sarà quello del Trono di Spade, da poche ore infatti sono stati annunciati gli NFT di Game of Thrones in collaborazione con il marketplace Nifty’s. La collezione ribattezzata “Game of Thrones: costruisci il tuo regno” uscirà a Dicembre 2022

La collezione top del mese è del creatore di Rick e Morty

Anche se gli NFT del Signore degli Anelli ha riscosso un vero successo tra i fan, la collezione di token che è davvero esplosa ad Ottobre è Art Gobblers, realizzata dal Justin Roiland, il creatore di Rick e Morty, e da Paradigm, un noto fondo venture capital a tema crypto. Gli NFT di Art Gobblers sono stati lanciati il 31 Ottobre su Ethereum e in appena quattro giorni ha raccolto oltre 45 milioni di dollari (13 milioni solo nelle prime due ore dal lancio). Qual è la particolarità di questa collezione? 

Il progetto Art Gobblers è una “fabbrica d’arte decentralizzata” di proprietà degli alieni, ma questa è un’altra storia. Tramite un tool di disegno disponibile direttamente sul sito, chiunque può realizzare delle illustrazioni o dei pattern che poi in maniera casuale, verranno combinate per generare NFT unici. Gli Art Gobblers, ovvero “ghiottoni d’arte”, si chiamano così perché inglobano e mettono in mostra le opere degli artisti direttamente nel loro stomaco. Gli NFT vengono creati senza l’intervento umano, Art Gobblers è un progetto di generative art. Art Gobblers sarà composta da 10.000 pezzi, il 31 Ottobre sono stati mintati i primi 2.000 token non fungibili della collezione. I rimanenti 8.000 potranno essere creati direttamente dagli artisti pagano una commissione nel token GOO, proprietario del progetto. Uno degli Art Gobblers più rari, il numero #9949 è stato acquistato per 21,5 ETH (circa 33 mila dollari).

Gli NFT di Reddit portano nel mondo crypto 3 milioni di persone

I primi NFT di Reddit sono stati lanciati a Luglio come avatar da utilizzare nella piattaforma, il 21 Ottobre è uscita la “seconda generazione” di avatar in circa 40.000 copie tutte vendute in un solo giorno per una cifra compresa tra i 10 e i 100 dollari (anche se il più costoso è stato acquistato per 40.000 dollari). Il tweet di Mihailo Bjelic, co-fondatore di Polygon che è la blockchain su cui sono stati sviluppati gli NFT di Reddit, mostra l’impatto economico della collezione.

Ma non è solo per i dati sulle vendite che questi token hanno attirato l’attenzione, a quanto pare gli NFT di Reddit hanno portato nel mondo crypto 3 milioni di utenti senza aver mai usato le parole “NFT” o “criptovalute” (e “blockchain” solo una volta). Milioni di utenti estranei alle criptovalute ma incuriositi da un’iniziativa utile e curiosa per i frequentatori di Reddit. La campagna di comunicazione e di promozione di questi NFT si è svolta con i termini “digital collectibles”, infatti secondo il CEO di Reddit, Steve Huffman, i termini crypto avrebbero confuso le persone. 

Le collezioni blue chip sempre in classifica ma il loro valore non è più lo stesso 

Le collezioni con le vendite più alte nel mese di Ottobre sono ovviamente le blue chip che conosciamo molto bene, come i CryptoPunks e il Bored Ape Yacht Club. Le vendite più sostanziose sono state: 

  • CryptoPunks #924 per 737,16 mila dollari;
  • CryptoPunks #9476 per 487,83 mila dollari;
  • Fidenza #783 per 471,15 mila dollari. 

Tuttavia i maggiori vincitori nello spazio NFT sono anche i maggiori “perdenti”. Su DappRadar è possibile verificare che nonostante queste collezioni siano le più preziose, il loro valore è calato drasticamente nel giro di un anno. Ad esempio il CryptoPunks #5822 acquistato in passato per 23,58 milioni di dollari, ora ne vale “solo” 2,64. Oppure la Bored Ape #8817 venduta per 3,4 milioni di dollari dalla casa d’aste Sotheby’s e che ora ha un valore di mercato di 805.043 dollari. 

I marketplace e gli artisti NFT in lotta per le royalty

Il mondo NFT ad Ottobre è stato toccato anche dal dibattito sulle royalty dei token non fungibili. Con “royalty” si intende la percentuale di una vendita destinata all’artista o all’autore di un’opera. All’inizio del mese Magic Eden, il marketplace NFT su Solana ha deciso di non rendere obbligatorio il pagamento delle royalty da parte degli acquirenti, con lo scopo di attirare più collezionisti. Di recente questa strategia è stata adottata anche dal marketplace LooksRare. Per alcuni le royalty sono indispensabili per sostenere il lavoro degli artisti e sono la base della creator economy, secondo altri invece le royalty sono diventate solo un modo per arricchire i proprietari delle grandi collezioni

A confermare quest’ultima tesi c’è il report di Galaxi Digital che mostra che i creatori delle collezioni su Ethereum finora hanno guadagnato 1,8 miliardi di dollari dalle royalty delle vendite secondarie sui marketplace come Opensea. Di questa cifra il 20% è in mano solamente a dieci collezioni, il restante 80% è suddiviso in 482 progetti. In cima alla classifica per guadagni in royalty c’è Yuga Labs con un incasso di 147 milioni di dollari, tieni presente che si stanno considerando solo le royalty, questo esclude dunque il costo degli NFT in sé.

Magic Eden nonostante la polemica sulla sua decisione e la scontentezza degli artisti crypto, ad Ottobre ha registrato 300 mila trader.