Centesimi rari: quali sono e qual è il loro valore?

Centesimi rari: quali sono? Valore e informazioni utili

Scopri quali sono i centesimi rari. Molti di essi hanno un valore che non ti aspetti! Ecco tutte le curiosità da conoscere

I centesimi rari rappresentano per gli appassionati di numismatica e per i semplici curiosi, un argomento di notevole interesse. 

Molto spesso, infatti, capita di frugare nei cassetti delle vecchie case o anche nei vecchi vestiti e di trovarsi di fronte alcune monete rare (qui la lista completa delle più eccezionali) che portano a domandarsi non soltanto se il loro valore è più alto rispetto a quello degli esemplari classici, ma anche come riconoscerle. 

Centesimi rari: introduzione ai tagli

Come ben sappiamo, il 2002 è stato l’anno in cui i cittadini italiani ed europei hanno assistito ad una rivoluzione: le valute nazionali sono state sostituite dall’euro. Le monete in € sono oggi disponibili in diversi tagli: 

  • 2 euro (€2,00)
  • 1 euro (€1,00)
  • 50 centesimi (€0,50)
  • 20 centesimi (€0,20)
  • 10 centesimi (€0,10)
  • 5 centesimi (€0,05)
  • 2 centesimi (€0,02)
  • 1 centesimo (€0,01)

Ed è proprio sui tagli più piccoli che si concentrerà la nostra attenzione in questo articolo. In circolazione, infatti, esistono diverse tipologie di centesimi rari che hanno un valore più o meno elevato a seconda dei casi.

50 centesimi rari 

Tra i piccoli tagli della moneta unica più cercati in tutta Europa sicuramente i 50 centesimi rari, il cui valore oscilla a seconda dei singoli esemplari, i quali tra l’altro sono numerosissimi, per cui in questo articolo ci focalizzeremo solo sui più noti. 

Tra questi, come non parlare dei 50 centesimi del 2007. La maggior parte delle monete da 50 c. oggi in circolazione risale all’anno 2002. I 50 centesimi del 2007, invece, sono estremamente rari da trovare, nonostante ne siano stati coniati 4.994.490 esemplari (dati di moneterare.net). Non è tuttora chiaro il motivo di questa difficoltà nello scovare la moneta nonostante l’elevata tiratura, ma quel che è chiaro è sicuramente il suo valore: dai 2 euro ai 10€ se in Fior di Conio (senza segni di circolazione).

Poi ci sono i 50 Centesimi Rari Malta, soprattutto quelli degli anni 2011, 2012, 2014, 2015 e 2021. Il loro valore anche qui non è particolarmente elevato e si aggira tra 1,5 e 2,5 euro in FdC. 

Con l’esclusione delle annate 2002-2003, anche i 50 Centesimi Rari Monaco sono considerati interessanti dagli esperti di numismatica e il loro valore inizia a salire dai 10 ai 50 euro. 

Per i 50 Centesimi Rari Vaticano, suddivisi in 6 serie, si può arrivare anche a quota 55€, mentre quelli Portogallo 2007 si aggirano intorno ai 50€.

20 centesimi rari

In linea di massima, i 20 centesimi si definiscono rari se presentano ovviamente delle particolarità come ad esempio errori di conio o esuberi di metallo. In questi casi la loro quotazione oscilla da 3,25 a 55 euro. Non hanno valore invece i pochi esemplari trafugati prima del ritiro della moneta da 20 c. con il millesimo di conio 1999 emessa però nel 2002. 

10 centesimi rari

Tra le monete più interessanti si segnalano quelle del 2008 di Malta, dal valore di 1 euro in Fior di Conio, o anche quelle coniate nel 2002, i cui errori di fabbricazione hanno determinato quotazioni dai 236 ai 288 euro.

5 centesimi rari

Nel caso dei 5 sono da fare delle precisazioni aggiuntive e delle distinzioni in base al singolo esemplare. Tutte le quotazioni seguenti sono in Fior di Conio: 

  • 5 centesimi del 2002 di Irlanda, Portogallo, Grecia e Spagna: 1€
  • 5 centesimi 2008 di Malta con incisione del tempio di Mnajdra: 1€
  • 5 Centesimi 2003 di San Marino: 10€
  • 5 centesimi 2002 della Zecca Vaticana: 40€

1 centesimo raro

L’1 centesimo più raro esistente oggi è quello derivante da un errore: la monetina in questione presenta l’incisione soltanto sul retro ed è priva di anno di conio. Il suo valore? Circa 550€ in FdC. 

Altri esemplari hanno invece quotazioni decisamente inferiori. L’1 centesimo raro del 2004 di Grecia, Lussemburgo, Olanda vale un euro, mentre quello di San Marino 2003 si aggira intorno ai 10 euro. La monetina 1999 dei Paesi Bassi vale 1,20€ circa, mentre quella maltese con l’immagine del tempio di Mnajdra quota 2€.

Da non dimenticare poi l’1 centesimo raro Mole Antonelliana, sul quale è stata appunto coniata l’immagine della moneta da 2 centesimi per errore. Il suo valore si aggira intorno ai 2.500€/3000€. 

Centesimi rari e Bitcoin

Ovviamente i centesimi rari in circolazione sono molti di più di quelli descritti in questo articolo. Quel che è chiaro, però, è che la rarità, e quindi la scarsità, è un aspetto particolarmente interessante non soltanto per gli esperti del settore. Solitamente, più un bene o un asset è scarso e più il suo valore tende ad aumentare. Un concetto, questo, rintracciabile anche nel settore delle criptovalute: la fornitura totale di Bitcoin, ad esempio, è limitata a 21 milioni, e le sue emissioni si dimezzano ogni quattro anni attraverso l’halving. Per questo motivo, uno dei soprannomi più utilizzati per indicare le crypto è “digital gold” o “oro digitale”.

Compra Bitcoin

Questo limite è stato progettato per creare una forma di rarità intrinseca nel sistema che differenzia BTC dalle valute tradizionali, che possono essere stampate in quantità illimitate. I centesimi rari e il Bitcoin, insomma, hanno più in comune di quanto si possa immaginare!

Young Platform Community: nuovi canali Telegram e WhatsApp

Young Platform Telegram e WhatsApp: i nuovi canali

Sono arrivati due nuovi spazi dedicati alla community Young Platform. Ecco i nuovi canali Telegram e WhatsApp

Ad agosto 2022 veniva lanciato il server Discord ufficiale di Young Platform e da quel momento in poi abbiamo iniziato ad utilizzare il gruppo Telegram come se fosse un semplice canale. Oggi, a causa della grande quantità di attori malevoli che stanno tentando di truffare i nostri utenti, abbiamo deciso creare un nuovo spazio dedicato ai membri all’interno dell’app di messaggistica.

Perché un nuovo canale Telegram?

Il principale motivo che ci ha portati a prendere questa decisione è connesso all’aumento delle segnalazioni di tentativi di truffe nei confronti dei nostri utenti. Ad oggi, gli attori malevoli possono visualizzare i numeri di telefono dei membri che non hanno specificato, all’interno dell’app, di renderlo nascosto e contattarli in privato, via telefono o SMS.

Il nuovo canale Telegram di Young Platform risolve questo problema. È a tutti gli effetti un canale (e non un un gruppo in cui gli admin sono gli unici a poter postare) e perciò il nome utente e il numero di telefono di tutti i membri è oscurato.

In questo modo nessuno può contattarvi né al di fuori e né all’interno dell’app, tentando di aggirarvi con pratiche come il phishing telefonico o lo smishing. Il gruppo Telegram che avete utilizzato per leggere le news, gli annunci e le analisi fino ad oggi verrà CHIUSO DEFINITIVAMENTE tra qualche settimana. Perciò vi invitiamo ad unirvi a quello nuovo, in modo da poter seguire tutti gli aggiornamenti in sicurezza.

Unisciti al canale Telegram di Young Platform!

Non solo Telegram ma anche WhatsApp

Di recente l’app di messaggistica più utilizzata in italia ha introdotto le Whatsapp Community. Gruppi di discussione più ampi e articolati rispetto a quelli, di norma, utilizzati per comunicare con amici o familiari. Questa nuova tipologia di canali permette agli amministratori di collegare gruppi correlati in un unico luogo virtuale.

Il gruppo WhatsApp di Young Platform avrà, per ora, lo stesso scopo del canale Telegram. Sarà soltanto un’opzione in più per chi intende restare aggiornato e non sarà possibile inviare messaggi ma soltanto leggerli. Un modo in più per conoscere tutte le novità riguardanti il nostro ecosistema e il mondo crypto.

Unisciti alla nostra community di WhatsApp!

Interagisci con noi e con gli altri utenti su Discord!

Lo spazio principale dedicato alla nostra community resterà il server Discord ufficiale di Young Platform che è stato, di recente, completamente ristrutturato. Vogliamo concentrare la discussione su Discord perché crediamo che sia il luogo perfetto per incentivare la partecipazione e il dialogo tra noi e i nostri utenti. 

L’app di messaggistica, grazie al pressoché infinito numero di integrazioni che consente di implementare, è perfetta per architettare logiche di gamification che rendano più divertente l’esperienza utente. Se non ti sei ancora unito al nostro server ti consigliamo di farlo, ne vale la pena!

Esplora il nostro server Discord!

Perché includere la blockchain nella formazione aziendale

academy b2b

La formazione in materia di crypto e blockchain per le imprese è sempre più urgente, in ambito fintech e non solo

Nell’epoca del tech, in cui i trend si susseguono sempre più a stretto giro, è necessario continuare a parlare di lifelong learning, digitalizzazione e sicurezza. Nel caso del settore bancario e dei pagamenti poi, diventano necessità urgenti. 

L’innovazione e la formazione sul lavoro

È ormai comprovato: l’innovazione tecnologica tende ad accelerare nel tempo. Grazie alla diffusione delle informazioni permessa da internet, però, oggi accelera anche l’adozione dell’innovazione. Nonostante oggi l’adattamento delle persone alle nuove tecnologie richieda meno tempo, non significa che sia semplice e immediato per tutti. Inoltre, più le tecnologie sono innovative e dirompenti, maggiore sarà il bisogno di divulgazione.

Il sistema scolastico ad esempio, è sistematicamente in ritardo nell’integrare l’innovazione nella propria offerta. La conseguenza è che spesso i produttori o i rivenditori devono scolarizzare prima i propri lavoratori, e poi i consumatori. 

Per questo è fondamentale oggi l’apprendimento continuo (lifelong learning) sul posto di lavoro: in primo luogo, per permettere alla propria organizzazione e alle persone che la compongono di rimanere aggiornati su nuove tecnologie che possono ottimizzare la produzione. In seconda battuta, perché, purtroppo, nessun altro se ne occuperà in tempo.

La blockchain è un esempio di nuova tecnologia che richiede grandi sforzi di apprendimento da parte di aziende e consumatori. Si tratta di una soluzione per la gestione dei dati con tantissimi casi d’uso, molti dei quali devono essere ancora inventati. Tra i principali, elenchiamo i pagamenti globali, il tracciamento della supply chain, la tutela dalla contraffazione e l’archiviazione sicura dei dati.

Fintech e banche: la formazione è urgente

Proprio la blockchain e le criptovalute (ossia le monete che utilizzano questa tecnologia per garantire pagamenti senza intermediari) sono l’ultima tecnologia ad aver preso piede nel settore bancario. Ma com’è successo?

Con la crescita del mercato crypto negli scorsi anni, sono aumentate le persone che utilizzano criptovalute. Queste persone, per comprarle, devono prelevare fondi dai propri conti correnti. Qui si crea la prima connessione tra il sistema bancario e l’industria crypto: per facilitare questo cambio di valute, una banca e un exchange devono collaborare.

In questo passaggio dal sistema TradFi (finanza tradizionale) alla DeFi (Finanzia Decentralizzata, il settore crypto), si verificano anche tantissime frodi. I truffatori infatti sono ampiamente avvantaggiati dalla generale scarsità di conoscenze sulle criptovalute e sulla blockchain. In questo modo succede spesso che le persone truffate si fidano di chi propone loro guadagni in criptovalute, non sapendo come funziona ciò che viene loro offerto; le banche non sanno come aiutare i loro clienti e in alcuni casi nemmeno le forze dell’ordine sanno come rintracciare i truffatori e recuperare il denaro tolto.

La questione della criminalità finanziaria è molto ampia e coinvolge TradFi e DeFi in modi diversi, per questo richiede una stretta collaborazione tra questi attori e le autorità che tentano di difendere i cittadini.

Nel settore fintech, poi, questi ambiti non sono nemmeno così separati: sono numerosi i servizi di pagamento e di banking che ormai offrono anche la compravendita o la custodia di criptovalute. In questi casi un’azienda specializzata nella TradFi si trova a dover spiegare argomenti del tutto nuovi ai propri clienti, e a doverli proteggere da diversi tipi di rischi. Dunque affidarsi a chi, come un exchange, conosce da vicino queste problematiche, permette all’istituto di risparmiare tantissimi errori e perdite.

Altre opportunità aperte dalla formazione

La formazione interna in materia di blockchain non è utile e necessaria solo ai servizi finanziari. Ci sono numerose società, ad esempio, che tra il 2020 e il 2021 hanno rilasciato una collezione di NFT e non sanno come gestirne i ricavi o la custodia. Vi sono poi tutti i casi di applicazione della blockchain che hanno il potenziale di portare nuove soluzioni tecniche e finanziarie, rafforzare un prodotto o aprire un nuovo canale di business per un’impresa. Se però non si conosce questa tecnologia, è impossibile valutare queste soluzioni. Così si può pensare di investire nella formazione di una risorsa, un team, o un comparto dell’azienda per stimolarne lo sviluppo e l’innovazione.

Infine l’opportunità più grande è quella di poter partecipare al settore crypto creando un circolo virtuoso: più sono diffuse le conoscenze, più ampia sarà l’adozione, e meno rischiosa sarà la tecnologia. Infatti un più ampio utilizzo delle criptovalute ne diminuisce la volatilità. Ironicamente, è proprio questa forte oscillazione dei prezzi che scoraggia molti ad adottarle. Allo stesso tempo, grazie alla sensibilizzazione sul tema, viene meno il rischio di truffe.

I vantaggi di un servizio di formazione italiano

Uno dei maggiori ostacoli all’avvicinamento a questa tecnologia è sicuramente l’apparente difficoltà e complessità. Questo è dovuto anche al fatto che si è creato un gergo interno al settore, che in italiano è fatto di numerosi anglicismi poco intuitivi.

Affidarsi dunque a un servizio di formazione madrelingua può velocizzare molto l’apprendimento di questo linguaggio settoriale e in generale dei concetti tecnici necessari a comprendere la tecnologia. Il fatto, poi, che sia un servizio specializzato in criptovalute a condividere queste conoscenze, assicura la qualità dell’informazione. 

Infine l’aspetto più rilevante: in quanto exchange italiano, Young Platform è costantemente aggiornato e in conversazione con i regolatori. Offre quindi nozioni puntuali sui requisiti e le modalità di compliance necessarie alle aziende per integrare servizi crypto, nonché sulle pratiche fiscali legate a crypto, NFT e tokenizzazione.

L’offerta formativa di Young Platform

Il servizio Business di Young Platform offre un piano formativo altamente flessibile e personalizzabile in base alle necessità dell’azienda cliente. 

Gli argomenti sono selezionati per fornire conoscenze pratiche e mirate al contesto di lavoro. Includono i fondamenti tecnici della blockchain e delle due principali criptovalute del mercato, le applicazioni della blockchain e una sezione speciale dedicata a compliance, fiscalità e sicurezza.

Questi temi sono veicolati attraverso due pacchetti:

  • Workshop live: a partire da 4 giorni (12 ore) di lezioni in presenza, dove vengono trattate diverse sfaccettature della tecnologia blockchain e del mondo Web 3.0 attraverso esercizi pratici, Q&A e team building.
  • Corsi online: oltre 200 min di video lezioni registrate e divise per livello di competenze con annesso test valutativo delle competenze acquisite.

Se invece si preferiscono i contenuti scritti:

  • Academy as a service: licenza annuale per riprodurre diversi articoli di formazione (Academy) o informazione (Blog), personalizzati e su richiesta, fruibili attraverso una landing page dedicata o API keys.

Insomma, la formazione dei dipendenti in ambito blockchain e crypto è fondamentale per rimanere al passo con le tendenze tecnologiche, sfruttarne le opportunità di business e garantire la conformità normativa e la sicurezza dei propri servizi. 

Scrivi all’email [email protected] per creare con noi il piano formativo di cui hai bisogno.

Cos’è Friend.tech, il social crypto del momento?

Friend.tech: cos’è il crypto social network?

Cos’è Friend.tech, la prima piattaforma di Social Fi? La chiave per l’adozione delle criptovalute o uno schema Ponzi?

Che cos’è Friend.tech, il social network basato su blockchain lanciato ad agosto 2023 che ha registrato, in meno di due mesi, più di 100.000 utenti attivi e un guadagno di 25 milioni di dollari?

Il settore dei social media decentralizzati (DeSo) ha subito una brusca sterzata lo scorso  mese, a causa di questo protocollo che ha attirato l’attenzione di tanti crypto enthusiast. Scopri tutto su Friend.tech e sulla SocialFi, uno dei possibili trend del futuro nel mondo crypto.

Friend.tech: cos’è?

Non è facile definire con esattezza che cos’è Friend.tech. Per alcuni è un social network decentralizzato che permette ai content creator di guadagnare mentre per altri uno schema Ponzi destinato a fallire. Questa piattaforma costruita su Base, il Layer 2 di Ethereum sviluppato da Coinbase, consente agli utenti di creare contenuti e di monetizzare da questi utilizzando la tecnologia blockchain.


Come? Attraverso le “chiavi” o “keys”, social token che durante i primi giorni dal lancio prendevano il nome “shares” o azioni, che esprimono il valore di ogni utente (misurato in ETH) in base a quanti holder possiede e a quanti volumi di scambio genera. Ogni individuo o pagina che si iscrive su Friend.tech attraverso la connessione con il proprio account X (ex Twitter). Le chiavi, i social token fondamentali per il funzionamento del protocollo, offrono accesso a chat private all’interno dell’app e a contenuti esclusivi dell’utente che le emette. Mentre i creatori, oltre a poter vendere le loro “chiavi”, guadagnano parte delle commissioni generate dal loro scambio.

Ogni utente nell’app ha un suo gruppo personale simile a quelli presenti su piattaforme come Telegram o Discord. Tuttavia, gli utenti devono acquistare le chiavi per entrare nelle chat private degli altri utenti mentre se le vendono escono automaticamente dalla chat

Per via della connessione tra X e Friend.tech gli utenti più celebri del social network di proprietà di Elon Musk hanno riscosso un grande successo sul protocollo. Il prezzo delle chiavi di alcuni crypto influencer è schizzato verso l’alto superando anche i 5 ETH, quasi 10.000$. 

I numeri di Friend.tech

Qualunque sia, per ora, la vostra idea su cos’è Friend.tech è impossibile negare che la piattaforma abbia riscosso un grande successo, eclissando gli altri protocolli del settore dei social decentralizzati. Fino ad oggi sono stati depositati sulla piattaforma circa 185.000 Ethereum (quasi 296 milioni di dollari) e sono state processate 8 milioni di transazioni. 

Secondo DeFi Llama il valore totale bloccato sulla piattaforma ammonta a 43 milioni di dollari e i guadagni totali del protocollo si aggirano, in questo momento, intorno ai 15 milioni. In parte, il successo di Friend.tech potrebbe essere connesso ad un possibile airdrop in arrivo.

All’interno dell’app, disponibile da pochi giorni anche per web, c’è una sezione dedicata alla distribuzione gratuita. Se vuoi provare ad ottenerlo ti servono degli Ether, visto che Base è un Layer 2 della crypto ideata da Vitalik Buterin. 

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Le opinioni dei crypto enthusiast

Se chiedete a dieci appassionati crypto che cos’è Friend.tech potreste ricevere dieci risposte diverse. La community dei crypto enthusiast è molto divisa su questo tema. Alcuni lo considerano un progetto all’avanguardia, un possibile motore chiave per l’adozione delle criptovalute. 

Altri, invece, hanno accolto la piattaforma con diffidenza mentre i più scettici e contrari la considerano uno schema Ponzi. Secondo loro gli utenti che acquistano le “keys” sono spinti soltanto dal desiderio di rivenderle, in futuro, ad un prezzo maggiore. 

Infine c’è anche chi, chiedendosi cos’è Friend.tech, lo ha paragonato al sito di intrattenimento per adulti Only Fans. In effetti, le due piattaforme funzionano secondo logiche simili e, dal momento in cui l’applicazione costruita su Base ha permesso l’invio e la ricezione di contenuti multimediali, ha accolto tantissimi creator originari del sito per adulti.


Che cos’è lo smishing?

Cos’è lo smishing? Il significato spiegato

Che cos’è lo smishing? La tipologia di attacco di social engineering che sfrutta gli SMS

Sai che cos’è lo smishing, la tipologia di phishing che sfrutta gli SMS? Questo tipo di attacco di social engineering è diventato molto popolare negli ultimi anni. Secondo il report di Proofpoint “State of the Phish” le perdite causate dai cybercriminali che si servono di questo tipo di attacchi sono aumentate del 76% nel 2022.

Dunque che cos’è lo smishing, come funziona e quali sono le principali contromisure per evitare di cascare in una di queste trappole?

Cos’è lo smishing e come funziona

Lo smishing è un attacco di social engineering che sfrutta messaggi di testo falsi inviati sui dispositivi mobili. Attraverso questi SMS i criminali informatici convincono le persone a scaricare malware o a condividere informazioni sensibili relative, prevalentemente, ai conti bancari. Il termine smishing deriva dalla combinazione tra SMS e phishing, una pratica che porta gli utenti a inserire informazioni personali all’interno di siti web falsi, creati apposta dai criminali informatici.

Lo smishing rientra nell’ampio contenitore dei cyber-attacchi di phishing, e indica tutti quelli che vengono effettuati attraverso messaggi di testo inviati sui dispositivi mobili delle vittime. 

Un fenomeno in crescita

Conoscere il significato di smishing è fondamentale perché sta diventando una tipologia di truffa sempre più popolare. I malintenzionati lo preferiscono rispetto ad altri tipi di attacchi per diverse ragioni. Innanzitutto, le ricerche dimostrano che le persone sono più propense a cliccare su collegamenti nei messaggi di testo rispetto a quelli presenti all’interno delle mail. Inoltre, gli scammer possono nascondere più facilmente l’origine dei messaggi di smishing utilizzando numeri di telefono falsi o software per l’invio di grandi quantità di SMS installati i loro computer. È anche più difficile individuare la pericolosità dei link sui telefoni cellulari, mentre su un pc gli utenti possono utilizzare il cursore per conoscere la destinazione prima di cliccarci sopra. Inoltre, i miglioramenti introdotti dai filtri anti-spam hanno reso più inefficienti le altre forme di phishing.

Come proteggersi?

La buona notizia è che proteggersi da questo tipo di attacchi è molto semplice se si conosce che cos’è lo smishing e il suo funzionamento. Nella maggior parte dei casi per tenersi al sicuro è sufficiente non fare nulla, in particolare non aprire mai link che appaiono sospetti. Nessun istituto di credito, banca o commerciante invierà un SMS in cui chiede di aggiornare le informazioni del conto o di confermare il codice del bancomat. Se si hanno dei dubbi è consigliato chiamare direttamente il mittente del messaggio. 

Un’altra buona pratica da seguire è quella di non conservare i propri dati bancari o della carta di credito sullo smartphone. In questo modo si resta al sicuro anche in caso di immissione di un malware all’interno del dispositivo. Conoscere cos’è e  il significato di smishing è la componente principale che ci consente di evitare di cadere vittima di questo tipo di inganni. I cyber attacchi della famiglia del phishing giocano sull’emotività del destinatario e, perciò, colpiscono spesso individui inesperti. Condividi questo articolo con chi pensi possa essere un soggetto a rischio e consulta le nostre FAQ sulla sicurezza per diventare inattaccabile!

Cos’è la ragione sociale? Il significato per azienda e privato

donna che legge fogli seduta ad una scrivania

Capire cos’è la ragione sociale e il vero significato del termine, sia per un’azienda che per un privato, è fondamentale per chiunque si occupi di affari, diritto commerciale o anche gestione di business. Questo concetto, infatti, riveste una grande importanza per molteplici ragioni, non solo di identificazione e riconoscimento, ma anche ad esempio legali. 

Ad interrogarsi su di esso sono molto spesso anche i cittadini meno esperti, che possono ritrovarsi di fronte a documenti in cui i termini sono utilizzati in maniera naturale presupponendo la conoscenza della materia. 

Il significato di ragione sociale infatti non riguarda soltanto le aziende, ma anche il privato, per cui sapere cos’è e a cosa serve appare ormai fondamentale. 

Cos’è la ragione sociale: significato 

Quando parliamo di società commerciali dobbiamo obbligatoriamente distinguere tra società di capitale e società di persone. Nel primo caso, ciò che le identifica (il nome) è definito “denominazione”, mentre nel secondo caso è definito proprio “ragione sociale”, un concetto quest’ultimo che trova definizione nel diritto societario. 

La ragione sociale si compone di due elementi fondamentali: il nome dell’azienda e, a seguire, l’acronimo che specifica e chiarisce la tipologia di società. Essa deve essere iscritta nel registro delle imprese per tutelare il diritto di esclusiva ed evitare la circolazione di aziende aventi nomi identici. Un esempio di ragione sociale potrebbe essere “gelateria SaS di Mario Rossi”.

Volendo riassumere in pochissime parole, insomma, potremmo definire il significato di ragione sociale come quello di nome con cui un’azienda, un’impresa o una società sono legalmente registrate e operano. Eppure alcune ulteriori specifiche sono d’obbligo per capire al meglio cos’è questo concetto.

Esempio di ragione sociale: come cambia in base alla società

Come anticipato parlando del significato di ragione sociale, quest’ultimo è un concetto che riguarda non le società di capitale ma le società di persone, le quali a loro volta possono essere di diverso tipo: 

  • Società Semplici (SS): la forma societaria più elementare che può essere costituita per l’esercizio di attività economiche non di natura commerciale (articolo 2249 del codice civile). In questo caso, nella sua r.s. non è necessario indicare il nome di uno o più soci, ma è comunque possibile farlo.
  • Società in Nome Collettivo (SnC): è una tipologia societaria in cui ogni socio risponde solidalmente, illimitatamente, personalmente e sussidiariamente per le obbligazioni sociali (art. 2291 c.c.). In questo caso la ragione sociale deve obbligatoriamente contenere il nome di uno o più soci.
  • Società in Accomandita Semplice (SaS): la sua caratteristica principale è la presenza di due categorie di soci: accomandatari (che rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali) e accomandanti (la cui responsabilità è invece limitata alla quota conferita per le obbligazioni sociali). In questo caso la ragione sociale deve obbligatoriamente contenere il nome di almeno un socio accomandatario. 

Esempio di ragione sociale per SS

“Panetteria SS” o “Panetteria SS di Mario Rossi” nel caso in cui si voglia (non è obbligatorio) specificare il nome di uno o più soci. 

Esempio di ragione sociale per SnC

“Panetteria SnC di Mario Rossi”: poiché il nome di uno o più soci va obbligatoriamente specificato. 

Esempio di ragione sociale per SaS

“Panetteria di Luigi Bianchi”: dove Luigi Bianchi non è soltanto un normale socio, ma è un socio accomandatario.  

Cos’è la ragione sociale e qual è il suo significato appare ormai chiaro. 

Ragione sociale per il privato: significato

Quello di r.s. è un concetto che non si applica soltanto alle aziende. Non di rado infatti si parla di ragione sociale del privato, ma cos’è? Anche i liberi professionisti possono avere una r.s dopo aver aperto una ditta individuale ed aver effettuato l’iscrizione alla Camera di Commercio. 

In questo caso essa si compone di nome e cognome del privato che possono essere seguiti e accompagnati anche da altri termini come nomi di fantasia. 

Abbiamo dunque capito cos’è la ragione sociale e qual è il significato vero del termine, sia per un’azienda che per un privato, anche grazie a quale esempio. D’altronde, in un mondo in cui le società giocano un ruolo così cruciale, la comprensione del concetto è un passo fondamentale per navigare con successo il mondo degli affari e per prendere decisioni informate che influenzano non solo le aziende stesse, ma anche la società nel suo complesso.

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Cosa è successo nella riunione Fed di settembre 2023

facciata Federal Reserve

Guida alla riunione di settembre: tassi di interesse e non solo

La riunione Fed di settembre 2023 si è conclusa. I tassi di interesse non sono stati toccati, esattamente come previsto dalla maggior parte degli analisti, e il ciclo di rialzi è stato messo in pausa. 

Ma cosa ha spinto il FOMC a prendere questa decisione e cosa accadrà negli ultimi mesi? La conferenza stampa di Jerome Powell ha chiarito il quadro. 

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Riunione Fed settembre 2023: le news principali

Nel meeting appena concluso il Federal Open Market Committee (FOMC) ha confermato il saggio di riferimento in un intervallo compreso fra il 5,25% e il 5,5%. La stretta monetaria è stata dunque messa in pausa, al contrario di quanto accaduto a Francoforte con la BCE in occasione dell’ultimo meeting

Quella presa nella riunione Fed di settembre 2023 è stata una decisione unanime, accompagnata dalle consuete previsioni circa il prossimo andamento dei tassi di interesse. Come confermato dallo stesso istituto centrale la stretta monetaria non è conclusa: da qui alla fine dell’anno 12 governatori hanno parlato di una risalita dei tassi nel range 5,50-5,75%, mentre 7 si sono detti convinti che non sarà necessario. 

La Fed, ha dichiarato Powell, vuole essere sicura che la stretta sia sufficiente prima di arrivare a conclusioni definitive sull’attuale ciclo monetario. Novembre e dicembre, dunque, potrebbero portare nuovi rialzi, ma come sempre le decisioni saranno prese sulla base dei dati macro. 

Per quel che riguarda il 2024, invece, l’istituto ha fatto trapelare che il taglio del costo del denaro potrebbe iniziare non prima della fine dell’anno.

Le previsioni pre-meeting

Le previsioni e le news sulla riunione Fed di settembre 2023 hanno iniziato a rincorrersi addirittura una settimana prima del meeting. Diversi esperti si sono interrogati sulle mosse dell’istituto centrale, che ha comunicato le sue decisioni ufficiali mercoledì 20, come indicato dal calendario completo degli appuntamenti. Il tutto soltanto pochi giorni dopo la BCE, che invece è stata protagonista giovedì 14 settembre, con un meeting che ha tenuto fino alla fine il fiato sospeso al mercato.

Alcune delle più accreditate stime sull’incontro del FOMC sono venute a galla grazie ad un sondaggio condotto da Reuters, che ha ascoltato ben 97 economisti, la maggioranza dei quali (94) si era detta convinta che la Federal Reserve avrebbe lasciato invariati i tassi di interesse, iniziando a tagliare il costo del denaro verso aprile-giugno 2024.

Nello stesso sondaggio 17 analisti su 97 avevano parlato di un ulteriore rialzo prima della fine dell’anno. I progressi sul fronte inflazione ci sono stati, ma appare rischioso al momento darli per assodati. D’altronde lo stesso presidente della FED di Dallas Lorie Logan è andato in questa direzione:

“A questo punto credo che dovremmo procedere gradualmente, soppesando il rischio di un’inflazione troppo alta con il rischio di frenata eccessiva dell’economia”.

Quella attuale appare dunque una fase molto cauta in cui è necessario più che mai essere prudenti, come confermato anche dalla presidente della Federal reserve di Boston Susan Collins:

“Anche se potremmo essere vicini, o addirittura giunti, al picco del rialzo tassi, un ulteriore inasprimento potrebbe essere giustificato, a seconda dei futuri dati in arrivo”.

Le previsioni e le news sulla riunione Fed di settembre sono apparse dunque abbastanza concordi e il FOMC le ha confermate: il rialzo dei tassi di interesse non c’è stato, ma questa, probabilmente, sarà soltanto una pausa.

Young Platform lancia i suoi servizi B2B

b2b

Young Platform lancia i suoi servizi B2B, ampliando l’accesso alle criptovalute per le imprese

La scaleup italiana leader nel settore delle criptovalute presenta le nuove funzionalità della piattaforma, create per migliorare la conversione, la gestione degli account e il trading di imprese e istituzioni finanziari.

TORINO, 20 Settembre 2023 – Young Platform, la scaleup italiana delle criptovalute,      annuncia il lancio dei nuovi servizi della piattaforma dedicati al mercato business. La decisione di aprire per la prima volta alla clientela aziendale rappresenta un passo inedito e significativo nella missione della crypto-company, già exchange community leader in Italia con oltre 2 milioni di iscritti tra il pubblico consumer, da sempre impegnata a rendere la tecnologia blockchain e le criptovalute accessibili alle persone e da oggi anche alle imprese e alle istituzioni.

Nel corso degli ultimi due anni, un numero sempre crescente di business e istituzioni hanno iniziato a riconoscere le crypto, nello specifico Bitcoin, non solo come asset di investimento, ma anche come strumento di transazione fondamentale per l’era digitale. Anche per questo motivo, Young Platform ha ideato tre innovativi servizi rivolti a specifiche esigenze delle aziende che vogliono avvicinarsi a questo mondo e al pubblico degli utenti crypto, fornendo soluzioni su misura per migliorare l’efficienza operativa e la gestione finanziaria. 

Uno dei principali nuovi servizi offerti al mondo business è l’Euro Only, per ricevere importi  in criptovalute senza dover rimanere esposti all’incertezza legata alla volatilità di mercato. Questo è reso possibile dalla conversione istantanea in euro, che garantisce un’adeguata protezione dalla fluttuazione dei prezzi delle criptovalute. La gestione aziendale è inoltre semplificata dal servizio Sub Account, che offre alle aziende la possibilità di creare diversi account da un unico account Master.

Young Platform offre anche un servizio OTC (Over The Counter), un’opzione sicura e personalizzata per il trading di criptovalute. Questa funzionalità fornisce alle aziende accesso a liquidità istantanea e prezzi competitivi, consentendo di eseguire operazioni di trading in modo efficiente e conveniente.  

L’integrazione di tutti questi servizi è supportata da programmi di formazione professionale “taylor made”, progettati per aiutare le aziende a sviluppare competenze interne fondamentali per implementare con successo le soluzioni offerte dalla tecnologia blockchain nei diversi modelli di business.

Secondo un rapporto del 2023 di CoinDesk, il numero di istituzioni finanziarie che investono in criptovalute è raddoppiato rispetto al 2021. Grandi aziende come Tesla, Square e MicroStrategy hanno aperto la strada, investendo miliardi di dollari in Bitcoin. Nel frattempo, le agenzie come JP Morgan e Goldman Sachs hanno introdotto servizi di criptovalute per soddisfare la domanda dei loro clienti. Anche nel settore retail, aziende come Starbucks e Amazon hanno iniziato a accettare pagamenti in criptovalute, segnalando un’ampia accettazione riservata agli asset del settore. 

Una ricerca condotta da Coinbase e The Block (The State of Crypto: corporate adoption, giugno 2023) ha rivelato che più della metà (il 52%) delle aziende US Fortune 100, tra le più grandi e famose al mondo, ha intrapreso iniziative in ambito crypto, blockchain o web3 dall’inizio del 2020. Circa il 60% delle iniziative Fortune 100 segnalate dall’inizio del 2022 sono in fase di pre-lancio o già lanciate. Se si guarda al futuro, l’83% dei dirigenti US Fortune 500 intervistati che hanno familiarità con le criptovalute o la blockchain affermano che le loro aziende hanno iniziative in corso o che stanno pianificando. Circa due terzi (64%) affermano che investire in queste tecnologie è importante per stare al vertice della competizione. Tali aziende innovano e investono in queste tecnologie perché sanno che il sistema finanziario ha bisogno di un aggiornamento e che la blockchain può essere una soluzione. 

Commercianti e attività accettano il Bitcoin come forma di pagamento e l’infrastruttura è sempre più user friendly, per l’utente medio, grazie allo sviluppo di wallet, exchange e marketplace che hanno rimosso le barriere tecniche presenti nei primi anni delle crypto. Le compagnie private detengono Bitcoin per un ammontare di 11,1 miliardi di dollari, circa un quinto dei 50 miliardi di dollari detenuti in Etf, stati e compagnie pubbliche e private, appunto, secondo un report VanEck (The Investment Case for Bitcoin, settembre 2023).

Entrare nel mondo delle criptovalute offre alle aziende l’opportunità di accedere a un nuovo gruppo di consumatori nativi digitali, di migliorare l’efficienza dei pagamenti e di proteggersi contro l’inflazione. Inoltre, l’adozione di criptovalute consente alle aziende di partecipare alla rivoluzione della finanza decentralizzata, dando loro l’opportunità di sfruttare nuovi modelli di business e tecnologie innovative.

Siamo orgogliosi di poter estendere la democrazia finanziaria del mondo crypto anche a imprese e istituzioni. Questo rappresenta un passo cruciale verso la nostra visione di un futuro dove le criptovalute siano accessibili a tutti, afferma Andrea Ferrero, CEO e co-fondatore di Young Platform.

“Il mondo delle criptovalute può aprire molte porte a business e istituzioni. Grazie a Young Platform, ora è possibile esplorare queste opportunità in modo sicuro, trasparente e compliant. Ci impegniamo a guidare i nostri clienti attraverso un mondo finanziario in continua evoluzione, fornendo strumenti innovativi e un supporto ineguagliabile.”, commenta Mariano Carozzi, presidente di Young Platform.

Con la sua offerta in continua espansione, Young Platform continua il suo impegno verso  l’adozione a un pubblico sempre più vasto.

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Deutsche Bank e CitiGroup lanciano servizi crypto

News Deutsche Bank e CitiGroup: lanciano servizi crypto

Le ultime news su Deutsche Bank e CitiGroup: le banche si aprono all’industria crypto per affrontare la rivoluzione digitale della finanza

Le ultime news su Deutsche Bank e CitiGroup faranno sorridere gli appassionati di criptovalute. Le due enormi banche vogliono entrare “a gamba tesa” in questo innovativo settore.

Sì, ma in che modo? Scopri le ultime news su Deutsche Bank e CitiGroup, istituti di credito che hanno intenzione di guidare la trasformazione digitale del mondo della finanza attraverso l’utilizzo della blockchain e delle criptovalute.

Deutsche Bank news: sì alla custodia di criptovalute

Le ultime news su Deutsche Bank ci dicono che la più grande banca tedesca sta cercando di cogliere le opportunità che la rivoluzione digitale gli sta offrendo. Allo stesso modo però, diventare uno dei primi istituti di credito al mondo ad offrire servizi di questo tipo è anche una sfida. L’istituto di credito entrerà nel settore crypto grazie a una partnership con Taurus, una startup svizzera specializzata nella custodia di asset digitali. L’obiettivo della collaborazione è quello di creare nuovi servizi che le consentiranno di offrire ai suoi clienti asset digitali e tokenizzati. 

La banca tedesca ha richiesto una licenza per la custodia delle criptovalute all’autorità finanziaria tedesca BaFin, segnando un precedente significativo per il settore. Il primo passo compiuto dall’istituto di credito per offrire servizi di crypto custody risale invece al 2021, quando aveva presentato una proposta menzionata anche in un rapporto del World Economic Forum

Da quanto emerge dalle ultime news su Deutsche Bank, la banca tedesca non si è solamente offerta di collaborare con Taurus, la startup svizzera che si occuperà di gestire il servizio di custodia, ma ci ha anche investito. Questa giovane azienda offrirà anche servizi di tokenizzazione dei real world asset (RWA), come la digitalizzazione di bond, azioni e real estate. Paul Maley, il manager del progetto, ha dichiarato che la banca prevede di sviluppare servizi di custodia di attività digitali per una vasta gamma di tipi di asset digitali, rivolti a clienti corporate e istituzionali.

CitiGroup e la sua blockchain interna

Le news su Deutsche Bank non sono le uniche che riguardano una banca pronta ad attivare servizi Web3; anche CitiGroup sta lavorando ad una blockchain permissioned (privata) per gli investitori istituzionali. Il terzo istituto di credito più grande degli Stati Uniti sta sviluppando “Citi Token Services”. Un nuovo prodotto che permetterà ai suoi clienti di tokenizzare asset, processare pagamenti transfrontalieri e effettuare operazioni di trading automatizzate. CitiGroup consentirà ai suoi clienti di effettuare pagamenti istantanei e cross-country attraverso degli smart contract

CitiGroup non è l’unica banca statunitense che si sta approcciando a progetti su blockchain. Anche JP Morgan sta esplorando questa tecnologia anche se si trova ancora in una fase primordiale.

Le news su Deutsche Bank e CitiGroup ci dimostrano che le criptovalute e la blockchain stanno guadagnando sempre più terreno e sostenitori nel settore finanziario. Le banche e i grandi istituti di credito si stanno preparando per un futuro diverso, sempre più digitale, trasparente ed efficiente.

Young Platform, il tuo partner per l’innovazione finanziaria

È evidente che per le imprese e gli istituti finanziari italiani, anticipare le tendenze emergenti e guadagnare un vantaggio competitivo in un’economia in rapida evoluzione è diventato sempre più cruciale. In questo contesto, Young Platform ha sviluppato una gamma di servizi progettati appositamente per le aziende desiderose di capitalizzare sulle opportunità offerte dalle crypto e dalla blockchain, alla stregua dei grandi colossi internazionali.

La nostra collaborazione con banche e istituti finanziari italiani, rappresenta un solido riferimento nel settore finanziario italiano. Young Platform offre alle aziende la possibilità di accedere in modo sicuro all’ecosistema delle criptovalute. La nostra offerta comprende servizi personalizzati, tra cui la conversione istantanea di pagamenti in criptovalute e la gestione smart degli investimenti in asset digitali a costi altamente competitivi. Inoltre, operare sulla nostra piattaforma significa beneficiare di un ambiente riconosciuto e regolamentato, il che garantisce il massimo livello di sicurezza e conformità normativa.

Con l’offerta B2B di Young Platform, aziende e istituti finanziari possono prepararsi al futuro digitale e abbracciare l’innovazione con assoluta sicurezza e affidabilità. La digitalizzazione, la trasparenza e l’efficienza sono ora i pilastri fondamentali per il successo nel settore finanziario. 

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GMX: acquistare su Young Platform da oggi si può!

Tutto quello che devi sapere sulla crypto GMX, per decidere se e come acquistare!

La crypto GMX è disponibile su Young Platform per l’acquisto, la custodia e la vendita.

Dopo dYdX (DYDX) arriva il token dell’applicazione decentralizzata (dapp) più utilizzata nel segmento derivati della DeFi. Scopri tutto su GMX e valuta se è una crypto che fa per te!

GMX: le cose da sapere

GMX è un exchange decentralizzato per il trading di derivati. Su questa piattaforma è possibile operare attraverso i perpetual futures con una leva finanziaria fino a 50x. GMX è stato inizialmente lanciato sulla Binance Smart Chain con il nome di Gambit Financial, ma ha poi cambiato nome per approdare su Arbitrum, il Layer 2 di Ethereum più utilizzato. Dall’inizio del 2023 è anche disponibile su Avalanche, la blockchain fondata da Emin Gün Sirer.

GMX ha distrutto la concorrenza, diventando il protocollo di derivati più utilizzato. È anche la dapp più popolare di Arbitrum e il ventiduesimo della classifica globale. Il token omonimo è necessario per partecipare alle decisioni di governance del progetto ma consente anche, a chi lo mette in staking, di ricevere una parte dei guadagni della piattaforma.

Come utilizzare GMX su Young Platform?

Ecco tutte le funzionalità disponibili per GMX su Young Platform e Young Platform Pro:

  • Acquisto e vendita con EUR
  • Acquisto ricorrente
  • Deposito da un altro wallet o invio attraverso il network Arbitrum
  • Creazione di un Salvadanaio Singola Valuta o Personalizzato