Intelligenza o incoscienza artificiale? Con Massimo Chiriatti

Live Massimo Chiriatti: intelligenza artificiale o incoscienza?

Le intelligenze artificiali sono davvero macchine in grado di prendere decisioni al posto dell’uomo? 

Che cos’è davvero l’intelligenza artificiale? O è meglio definirla incoscienza artificiale? 

L’incessante sviluppo tecnologico a cui stiamo assistendo riuscirà a rendere le macchine coscienti e capaci di provare sentimenti umani come il coraggio, la responsabilità o l’immaginazione?

O le macchine e, di conseguenza, le intelligenze artificiali, sono semplicemente dei calcolatori di simboli, per quanto incredibilmente sofisticati?

Domani, lunedì 28 agosto alle 18:00, proveremo a dare una risposta a questi quesiti al sapore di fantascienza.

Tratteremo questi temi insieme a Massimo Chiriatti, un ospite di assoluta eccellenza: Chief Technology Officer (CTO) di Lenovo, nonché scrittore di successo e grande esperto di tecnologia blockchain, tokenizzazione e criptovalute. 

Il Dott. Chiriatti ha anche ricoperto il ruolo di CTO Blockchain & Digital Currencies per IBM, una delle più grandi aziende tech al mondo, perciò ci sarà spazio anche per delle riflessioni sul mondo crypto.

Il tema centrale della Live resta però l’intelligenza artificiale, il settore tecnologico sulla bocca di tutti in questo periodo. Il mercato dell’AI, secondo uno studio di PricewaterhouseCoopers (PWC), raggiungerà un valore di 15 trilioni di dollari entro il 2030.

Se ti serve un ripassino sul tema, dai un’occhiata a questi contenuti!

Imposta un promemoria e non perderti questa incredibile chiacchierata a cavallo tra la tecnologia e la filosofia. Ci vediamo qua sotto!


Movimenti sospetti del team di PEPE: valore crypto crolla del 15%

PEPE crypto: valore crolla su movimenti sospetti del team

La crypto PEPE ha perso il 15% del valore rispetto a ieri. Cosa sta succedendo alla memecoin?

Il movimento ribassista che sta portando la crypto PEPE a perdere quotidianamente valore non si arresta, da ieri il suo prezzo è sceso del 15%. D’altronde il mercato non sta vivendo i suoi giorni migliori e si sà, le memecoin soffrono particolarmente queste fasi ribassiste. 

Il recente crollo del valore di PEPE però potrebbe non essere stato causato solo dalla debolezza generale del mercato. Sembra che il team di sviluppo del progetto abbia compiuto alcuni movimenti sospetti

Valore PEPE crypto: perché è crollato 

Il crollo del valore della crypto PEPE sembra essere connesso ad una transazione eseguita nella giornata di giovedì 24 agosto dal team di sviluppo. Gli sviluppatori hanno infatti trasferito 16 trilioni di PEPE (circa 16 milioni di dollari al prezzo attuale) sui diversi exchange centralizzati. Nello specifico 8,2 milioni di dollari sono stati inviati a OKX, 6,5 milioni a Binance e 434.000$ a Bybit. L’ammontare monetario trasferito coincide con 3,8% della total supply (disponibilità totale) della crypto.

A far storcere il naso agli holder di PEPE non è stato solamente il trasferimento di token, bensì le modifiche apportate al wallet multisig del team. Questo tipo di portafoglio web3 richiede l’approvazione attraverso più chiavi private, solitamente detenute da più manager di un progetto. 

Ciò significa che per processare una transazione è necessario che un numero prestabilito di membri la firmi. Il portafoglio del team della crypto sembra essere stato modificato dopo l’invio dei fondi agli exchange. Se prima richiedeva almeno cinque firme su otto, ora ne richiede soltanto due.

L’analisi del grafico

Dal 6 maggio, giorno in cui PEPE ha toccato il suo All time High (ATH) il suo movimento è stato praticamente sempre ribassista. Da quel giorno la crypto ha perso circa l’80% del suo valore. Durante questi mesi c’è stato anche un tentativo di ripresa, dal 20 al 25 giugno il suo prezzo è cresciuto del 50%.


L’impatto con l’attuale resistenza ha però respinto verso una serie di supporti che non sono riusciti ad arginarne il collasso. Ora si trova su un punto di minimo del suo grafico, soggiogata dalle news sui movimenti sospetti del team di sviluppo. La memecoin riuscirà a ripartire e il valore della crypto PEPE tornerà ai massimi storici?

Che cos’è il patrimonio mobiliare e come calcolarlo per l’ISEE?

Cos’è il patrimonio mobiliare e come calcolarlo?

Che cos’è il patrimonio mobiliare? Una delle voci da inserire obbligatoriamente all’interno dell’ISEE

Se ti stai chiedendo che cos’è e come si calcola il patrimonio mobiliare è probabile che tu stia affrontando per la prima volta la dichiarazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Esso, infatti, è uno dei documenti che incide su questo indicatore, insieme a quello immobiliare e alla dichiarazione dei redditi.

Per questo motivo è importante conoscere cos’è il patrimonio mobiliare, da cosa è composto e come si calcola. 

Cos’è il patrimonio mobiliare?

L‘insieme di tutti i beni e i diritti che una persona possiede e il loro valore economico, esclusi quelli di natura immobiliare. Ovvero la quantità di denaro che si possiede sui conti correnti e l’ammontare monetario degli investimenti. Ecco cos’è il patrimonio mobiliare in poche parole. Per esempio azioni, buoni fruttiferi postali e titoli di stato. È un semplice valore numerico che indica o il saldo o la giacenza media (viene preso in considerazione il valore maggiore tra i due) al 31 dicembre di:

  • Conti correnti postali o bancari;
  • Conti deposito postali o bancari;
  • Titoli di stato;
  • Obbligazioni;
  • Buoni fruttiferi;
  • Azioni o quote in società;
  • Partecipazioni in società italiane o estere.

Il calcolo del patrimonio mobiliare non è un’operazione complessa ma deve essere svolto presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).

Patrimonio mobiliare: a cosa serve?

Conoscere non solo cos’è ma anche e soprattutto l’ammontare del proprio patrimonio mobiliare è indispensabile per compilare correttamente l’ISEE, ma può anche servire per valutare chiaramente la propria situazione finanziaria e pianificare il proprio futuro. In particolare ti può aiutare per capire se e quanto denaro puoi investire.

Se stai considerando di studiare una nuova tipologia di asset, puoi approfondire Bitcoin. Grazie alle ottime performance registrate negli ultimi anni, BTC viene utilizzato dagli investitori  come riserva di valore per proteggere i propri risparmi dall’inflazione.

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Il patrimonio mobiliare inoltre può essere utilizzato come documento di garanzia per ottenere prestiti. Alcuni istituti di credito infatti concedono finanziamenti chiedendo il portafoglio azionario o obbligazionario del cliente come collaterale.

Come si calcola il patrimonio mobiliare?

Per calcolare il patrimonio mobiliare devi conoscere il saldo e la giacenza media di tutte le voci che abbiamo elencato nel primo paragrafo e recarti presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).

Una volta comunicati i dati l’ufficio si occuperà di fare la somma delle voci scegliendo il valore maggiore tra saldo e giacenza media. Insomma l’importo sarà dunque il maggior valore tra la somma dei saldi e la somma delle giacenze. 
Ora che sai cos’è il patrimonio mobiliare e come si calcola puoi approdare allo step successivo: compilare la dichiarazione sostitutiva unica (DSU). Questo è il documento fondamentale per ottenere l’ISEE.

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Binance news: bonifici sospesi? Facciamo chiarezza

Binance: tra riciclaggio e terrorismo. Sanzione da 4,3 miliardi di dollari.

Le ultime news su Binance. L’account support comunica che i depositi e i prelievi via bonifico non sono più disponibili, ma poi cancella il tweet

Le ultime news su Binance sono state mal interpretate da molti appassionati del mondo crypto per via di un post su X (ex Twitter) dell’account support dell’exchange. Nel messaggio pubblicato sul social network, e successivamente cancellato, si legge che le transazioni (depositi e prelievi) via bonifico SEPA sono state sospese

La situazione però è diversa. Quali sono dunque le reali news su Binance riguardanti i bonifici in entrata e uscita dall’exchange?

Binance news: cos’è successo su X

La news di Binance sullo stop ai bonifici SEPA gestiti dal provider Paysafe è di giugno. Ma, nelle ultime ore, a causa di un ambiguo post dell’account support ufficiale dell’exchange, la situazione è sembrata differente.

Il messaggio è una risposta dell’account ufficiale Binance Customer Support ad un post dell’utente Cory Klippsten in cui affermava di non riuscire a prelevare i suoi fondi dall’exchange. 

Il messaggio del servizio clienti recita, o meglio, recitava, visto che è stato cancellato: “ci dispiace informarvi che abbiamo temporaneamente sospeso i depositi e i prelievi di EUR via bonifico (SEPA). Sfortunatamente il nostro provider non supporta più questo tipo di transazioni…”

Anche se il tweet è rimasto online pochi minuti, un gran numero di utenti crypto ha creduto che non fosse più possibile ritirare e depositare i fondi sull’exchange. Qualche attimo dopo che il messaggio è stato cancellato dal social è arrivata un’altra dichiarazione ufficiale, pubblicata dallo stesso account, che ha ribadito la scadenza del 25 settembre chiarendo che il messaggio era stato inviato per errore.

Binance: lo stato dei depositi e dei prelievi via bonifico (SEPA)

Ora che le ultime news sono state chiarite possiamo affermare con certezza che i bonifici (SEPA) in entrata e uscita per l’exchange Binance saranno disponibili fino al 25 Settembre. Da quel momento in poi Paysafe, l’azienda con sede nel Regno Unito che ha offerto per diversi anni questo servizio all’exchange, interromperà la collaborazione.

Il messaggio inviato per errore e le conseguenti fake news su Binance arrivano in un periodo complesso per l’exchange. Da un lato ci sono le controversie legali che l’exchange deve ancora risolvere in diversi paesi del mondo, in particolare in Francia, in Germania e negli Stati Uniti. E dall’altro lato un’ondata di FUD causata dalla notizia, poi smentita, che Binance stesse vendendo i Bitcoin degli utenti per acquistare il suo token, BNB, il cui valore è in forte calo nell’ultimo periodo.

Perchè l’airdrop di Sei (SEI) è stato un flop?

L’airdrop crypto di Sei (SEI) è arrivato

L’airdrop di Sei (SEI) è arrivato. Poco entusiasmo e tante polemiche attorno all’evento di lancio del token

L’airdrop di Sei (SEI) è arrivato, me è stato accolto con polemiche dalla community degli appassionati crypto. Sul crypto Twitter l’hashtag #Seiscam (“Sei è una truffa” in italiano) è in trend. Più di 60.000 post racchiudono questo slogan che riassume l’opinione della maggior parte degli utenti crypto sull’evento di lancio del token. 

Ma facciamo chiarezza: che cos’è Sei (SEI), quali sono i requisiti per ricevere l’airdrop e perché è stato così fortemente criticato?

Cos’è Sei (SEI)?

Sei è una blockchain Layer 1 costruita sull’ecosistema Cosmos dedicata al trading decentralizzato, agli NFT e al gaming. Come si evince dallo slogan del protocollo “The fastest Layer 1 for trading” la peculiarità principale di questa rete, secondo il team, è la velocità. Sei dovrebbe riuscire a finalizzare una transazione in 600 millisecondi.

Questa caratteristica punta a fornire agli utenti della blockchain un’esperienza di utilizzo fluida, simile a quella degli exchange centralizzati. Fondata da Jeffrey Feng e Jaydendra Joge, Sei ha raccolto in totale circa 35 milioni di dollari in due diversi round di investimento a cui hanno partecipato alcuni famosi venture capital del mondo crypto, come Jump e Multicoin Capital.

L’airdrop di Sei (SEI) è davvero un flop?

L’airdrop di Sei ha generato confusione tra gli appassionati, specialmente tra coloro che hanno interagito con la testnet per ottenerlo. Nei giorni passati il team ha annunciato la distribuzione gratuita di token ma senza comunicare né una data e né a chi fosse dedicata. Nella notte di mercoledì l’airdrop è ufficialmente arrivato. 

L’impazienza e i sospetti degli utenti che avevano già criticato il comportamento del team si sono trasformati in rabbia, per via della irrisoria quantità di token distribuiti ai supporter del progetto. 

In tantissimi si sono lamentati perché le attività intraprese sulla testnet sono state premiate con pochissimi token o addirittura non sono state ricompensate affatto. Alcuni ambassador e gestori di nodi hanno ricevuto qualche decina di dollari di SEI in controvalore; per altre distribuzioni gratuite, ad esempio quella di Arbitrum, le ricompense sono state di qualche migliaia.

Ma chi ha premiato l’airdrop di Sei (SEI), di quali requisiti ha tenuto conto il team e quanti token ha distribuito a chi li ha soddisfatti?

I requisiti per ottenere l’airdrop di Sei

La prima tranche dell’airdrop di Sei è stata distribuita a due tipologie di utenti. I primi premiati sono quelli che hanno interagito con la testnet Atlantic-2 nei mesi passati.

Sei ha voluto premiare anche gli utilizzatori di altre blockchain, purché abbiano interagito almeno una volta con uno dei bridge supportati sulla blockchain (Wormhole, IBC, o Axelar). Le reti interessate sono le seguenti:

  • Ethereum
  • Arbitrum
  • Polygon
  • Optimism
  • Solana
  • Binance Smart Chain
  • ATOM
  • OSMO

In ogni caso anche queste reward sono state giudicate deludenti dagli utilizzatori. Tuttavia dovrebbe arrivare almeno un altro airdrop di Sei (SEI) in futuro. Il team di sviluppo ha infatti comunicato che arriverà un’altra distribuzione gratuita di token per gli utilizzatori della mainnet, che è live dalla scorsa settimana. La seconda stagione di airdrop di Sei riuscirà a soddisfare gli appassionati oppure la blockchain, a causa del maldestro evento di lancio, farà fatica ad attrarre utenti?

Quando scenderanno i tassi dei mutui? A cosa prestare attenzione

Calcolatrice e persone intente a calcolare

Quando scenderanno i tassi sui mutui secondo le previsioni degli esperti

Quando scenderanno i tassi dei mutui? Una domanda lecita che molti in Italia e più in generale nell’Eurozona hanno iniziato a porsi negli ultimi mesi. Il blocco della moneta unica è stato travolto dalla politica monetaria della BCE che dall’estate dello scorso anno ha iniziato ad alzare i tassi di interesse. 

Dal mese di luglio 2022 l’istituto di Christine Lagarde ha rivisto il costo del denaro numerose volte, cosa che ha avuto conseguenze imponenti anche sui semplici cittadini. Alzare i tassi d’interesse significa infatti alzare i costi che devono essere sostenuti quando si chiede un prestito o, appunto, un mutuo, soprattutto se a tasso variabile.

Chiedersi quando scenderanno i tassi dei mutui è diventato obbligatorio dunque, per tutte le persone che si sono trovate a fronteggiare costi in aumento, ma anche per quanti hanno dovuto mettere ad esempio in pausa la richiesta di finanziamenti a causa dei tassi non convenienti.

Quando scenderanno i tassi dei mutui: le previsioni

Nonostante l’inflazione sia notevolmente diminuita dal 10,6% di ottobre 2022 al 5,5% di giugno 2023, essa rimane ancora troppo al di sopra dell’obiettivo del 2%. Un’analisi pubblicata di recente proprio dalla BCE ha tentato di formulare previsioni sull’effetto delle politiche monetarie di inasprimento implementate negli ultimi mesi, dalle quali dipende la risposta alla domanda iniziale: quando scenderanno i tassi dei mutui. 

Secondo l’indagine, quanto fatto fino ad ora avrà come conseguenza delle pressioni al ribasso sia sull’attività economica che sull’inflazione dal 2023 al 2025. Il 2024, nello specifico, sarà l’anno in cui le politiche monetarie saranno visibili sui prezzi al consumo. L’impatto sul PIL, invece, sarà visibile in maniera predominante proprio nel 2023.

Per i prossimi mesi, dunque, sarà inverosimile un taglio del costo del denaro e del costo dei prestiti. I tassi di interesse sui mutui sono oggi superiori al 4%: soltanto a maggio il dato è salito al 4,58% secondo i dati di Bankitalia, il che ha generato rincari di circa 170 euro al mese (o €2.040 annui) per le famiglie. Una situazione che, a sua volta, ha incrementato il numero di insolvenze nei pagamenti di quanti si sono trovati sempre più in difficoltà. 

Curiosità: negli ultimi tempi, soprattutto negli USA, è emersa anche una nuova modalità di pagamento dei mutui tramite criptovalute. Le sue caratteristiche, ovviamente, sono differenti rispetto a quelle delle operazioni classiche.

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Secondo la maggior parte degli analisti, la Banca Centrale Europea non taglierà il costo del denaro prima del 2024 il che si tradurrà in mutui cari ancora a lungo. Per gli analisti di Nomura, ad esempio, l’inversione di rotta si paleserà soltanto con l’arrivo del quarto trimestre del prossimo anno. Nei prossimi mesi, invece, i tassi potrebbero continuare addirittura a salire con l’obiettivo di riportare l’inflazione verso il 2%. Allo stato attuale, dunque, è probabile che i tassi sui mutui non scenderanno prima di un altro anno abbondante. 

Come già sottolineato dalla stessa BCE, però, la situazione economica attuale è circondata da un velo di incertezza piuttosto spesso, per cui non è possibile prevedere al momento con estrema convinzione quando scenderanno i tassi dei mutui. Le riunioni della banca centrale (qui il calendario completo dei meeting in arrivo) continueranno ad essere attentamente monitorate, così come la comunicazione di Lagarde, per tentare di scovare indizi in tal senso. 

Perché le banche italiane stanno crollando?

Crollo delle banche italiane: cosa sta succedendo?

Le banche italiane crollano in borsa a causa della nuova legge del governo sugli extraprofitti. Cosa sta succedendo?

In queste ore stiamo assistendo al crollo dei titoli delle banche italiane. Unicredit ha aperto la sessione di oggi con un – 6%, Intesa San Paolo ha perso, fino a questo momento, l’8% mentre Bper addirittura l’11%. Perché le banche italiane stanno crollando? A cosa è dovuto questo repentino movimento ribassista? 

Il decreto “Asset”

Il crollo delle banche italiane è stato innescato dall’approvazione, avvenuta ieri, di un nuovo decreto legge da parte del Consiglio dei ministri, noto come “decreto Asset”. Questo provvedimento contiene una serie di norme che mirano a ridurre la pressione fiscale e a diminuire le spese che le famiglie italiane devono sostenere a causa dell’aumento delle rate dei mutui. 

Il costo dei finanziamenti è fortemente aumentato rispetto agli anni passati a causa della fase di rialzo dei tassi promossa dalla BCE per contrastare l’inflazione. Si stima che un mutuo a tasso variabile costi fino a 4.200€ in più all’anno rispetto al 2021. Il crollo delle banche italiane in borsa è attribuibile a una legge contenuta all’interno del decreto, che introduce una tassa sugli extraprofitti degli istituti di credito. 

Come funziona la tassa extraprofitti?

Attraverso la tassa extraprofitti, un’imposta straordinaria che rimarrà in vigore fino alla fine del 2023, verrà applicata una nuova aliquota del 40% sugli introiti extra delle banche. Nello specifico questa percentuale verrà applicata ai profitti che superano il 5% rispetto al 2022 e il 10% rispetto al 2023.

Gli extraprofitti sono calcolati sul margine di interesse, ovvero in base alla differenza tra interessi attivi e interessi passivi. Gli interessi attivi sono quelli che un istituto di credito incassa come guadagno per aver concesso prestiti e sono fortemente influenzati dalle decisioni della BCE. Quelli passivi sono invece pagati dalle banche ai clienti in base ai rendimenti dei conti correnti o dei conti deposito.

Tuttavia, questa imposta straordinaria che le banche dovranno versare entro il mese di giugno del 2024, ha anche un limite massimo. Non potrà superare il 25% del valore del patrimonio netto dell’istituto di credito alla chiusura dell’esercizio del 2022.
Il crollo delle banche italiane può essere giustificato dal denaro che lo stato recupererà grazie a questo provvedimento?  Secondo le prime stime l’imposta sugli extraprofitti porterà nelle casse italiane tra i 2,5 e i 2,8 miliardi di euro.


Calendario Borsa Italiana: orari di apertura e chiusure programmate per il 2023

Palazzo Borsa Italiana

Il calendario 2023 di Borsa Italiana: tutti gli orari di apertura e le chiusure programmate da Piazza Affari

Il calendario di Borsa Italiana 2023, gli orari di apertura e le sue chiusure programmate vengono costantemente monitorati da tutti coloro che vogliono tenersi aggiornati sull’azionario tricolore e sull’andamento degli scambi. 

Piazza Affari, uno dei mercati finanziari più antichi e significativi al mondo, rappresenta il cuore pulsante dell’economia italiana. Le sue aperture e chiusure giornaliere segnano l’inizio e la fine delle frenetiche sessioni di negoziazione.

Conoscere il calendario di Borsa Italiana, gli orari e le chiusure di quest’ultima è dunque mandatorio per chi investe sulla piazza milanese, ma anche per chi segue semplicemente gli scambi sull’azionario. 

Calendario Borsa Italiana 2023: chiusure e festività

Come di consueto, anche nel 2023 Borsa Italiana rimane chiusa tutti i sabati e le domeniche. Per l’anno corrente, le ulteriori giornate di chiusura dei mercati organizzati e gestiti da Piazza Affari a prescindere dagli orari sono le seguenti: 

  • venerdì 7 aprile (Venerdì Santo) e lunedì 10 aprile (Lunedì dell’Angelo);
  • lunedì 1 maggio (Festa dei lavoratori);
  • martedì 15 agosto (Festa dell’Assunzione);
  • lunedì 25 (Natale) e martedì 26 dicembre (Festa S. Stefano).

Nelle seguenti giornate, invece, a rimanere chiuso è il segmento After Hours di Borsa Italiana, stando al calendario pubblicato sul sito ufficiale della piazza milanese: 

  • Gennaio: lunedì 2, martedì 3, mercoledì 4, giovedì 5 e venerdì 6;
  • Aprile: giovedì 6, lunedì 24 e martedì 25;
  • Giugno: venerdì 2;
  • Luglio: lunedì 31;
  • Agosto: martedì 1, mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4, lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9, giovedì 10, venerdì 11, lunedì 14, mercoledì 16, giovedì 17, venerdì 18, lunedì 21, martedì 22, mercoledì 23, giovedì 24, venerdì 25, lunedì 28, martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31;
  • Settembre: venerdì 1;
  • Novembre: mercoledì 1;
  • Dicembre: giovedì 7, venerdì 8, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29.

Nonostante sembrino due settori completamente distanti, l’azionario e le criptovalute sono state a lungo studiate insieme. Negli ultimi tempi infatti è stata spesso portata a galla una correlazione fra il Bitcoin e l’equity, che tuttavia pare aver toccato i minimi di due anni secondo un report del Digital Gold Institute. Quest’ultimo ha notato come il BTC sia stato correlato soprattutto con l’azionario tech statunitense mentre oggi si sia svincolato da questa relazione dimostrando di appartenere ad una asset class completamente diversa e non assimilabile a quelle tradizionali. 

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Orari Borsa Italiana 2023

Una volta letto il calendario di Borsa Italiana del 2023 vale la pena di fare un passo avanti e identificare i vari orari di apertura di Piazza Affari. Quest’ultima è infatti composta da diversi mercati. Sull’MTA ad esempio (incluso il segmento Star e quello International) gli orari sono i seguenti: 

  • Asta di apertura: 08:00 – 09:00 (9:00:00 – 9:00:59)
  • Negoziazione continua: 09:00 – 17:30
  • Asta di chiusura: 17:30 – 17:35 (17:35:00 – 17:35:59)
  • Negoziazione al prezzo di asta di chiusura: 17:35 (17:35:00 – 17:35:59) – 17:42

Nel mercato MIV si procede con le modalità di asta e negoziazione continua. Gli orari sono i seguenti: 

  • Asta di apertura: 08.00 – 9.00 (9.00.00 – 9.00.59) 
  • Negoziazione continua: 09.00 – 17.25 
  • Asta di chiusura: 17.25 – 17.30 (17.30.00 – 17.30.59) 

Tenendo sempre a mente il calendario di Borsa Italiana generale, gli orari del mercato MOT sono:

  • Asta di apertura: 08.00 – 09.00 (09.00.00 – 09.00.59)
  • Negoziazione continua: 09.00 – 17.30

Per il mercato SEDEX, poi, la negoziazione continua si svolge secondo l’orario 09.00 – 17.25, mentre per l’ETFPLUS il calendario di ETF indicizzati, ETF strutturati, ETF a gestione attiva e ETC/di cui all’articolo IA.8.2.1, comma 1, lettere da a) a d), del mercato ETFplus, prevede le seguenti fasce: 

  • Negoziazione continua: 09.00 – 17.25
  • Asta di chiusura: 17.25 – 17.30 (17.30.00 – 17.30.59) 

Le negoziazioni del segmento OICR, si legge nei documenti ufficiali di Borsa Italiana, si svolgono invece negli orari: 

  • 08.00 – 11.00: immissione delle proposte

Infine, per quel che riguarda il mercato IDEM, le negoziazioni dei Futures sull’indice FTSE MIB, dei miniFutures sull’indice FTSE MIB e dei miniFutures sull’indice FTSE 100 si svolgono con asta e negoziazione continua nelle seguenti fasce: 

  • Asta di apertura: 08.30 – 09.00 (9.00.00 – 9.00.59)
  • Negoziazione continua: 09.00 – 17.40.

Le negoziazioni per le opzioni sull’indice FTSE MIB, futures su FTSE MIB Dividend, dividend futures su azioni, futures su azioni, opzioni su azioni, e sul segmento IDEX rispettano la negoziazione continua 09.00 – 17.40. Le negoziazioni per futures su grano duro invece seguono la fascia 14.30 – 17.40 di negoziazione continua. 

Ecco dunque quali sono tutte le caratteristiche, in termini di orari di apertura, chiusure programmate festività del calendario 2023 di Borsa Italiana. 

Che cos’è l’account abstraction? Uno step chiave per l’adozione crypto

Adozione crypto: che cos’è l’account abstraction?

Che cos’è l’account abstraction e come funziona? Perché è un miglioramento che potrebbe portare all’adozione delle criptovalute?

Che cos’è l’account abstraction e perché potrebbe portare all’adozione di massa delle criptovalute? Quando si tratta il tema dell’adoption ci si interroga su quali siano gli ostacoli più ostici da superare per rendere le crypto mainstream. La risposta dipende principalmente da un fattore: la scarsa qualità dell’esperienza utente.

Chiavi private, wallet crypto e applicazioni decentralizzate (dapp) sono ancora strumenti troppo complicati da utilizzare per la maggior parte delle persone. In particolare gli utenti sono responsabili di conservare in modo sicuro le loro seed phrase, indispensabili per accedere ai propri wallet decentralizzati. La perdita di questi dati è irreversibile e rende gli asset contenuti all’interno dei portafogli irrecuperabili.

Insomma, nessuno vuole fare la fine di James Howells, un ragazzo britannico che inavvertitamente gettò nella spazzatura una chiavetta contenente 7.500 Bitcoin (oggi valgono circa 218 milioni di dollari). Ecco che cos’è l’account abstraction, una proposta che potrebbe eliminare per sempre il problema della perdita della seed phrase e dei furti delle chiavi private.

Gli account su blockchain

L’account abstraction o (EIP-4337) è una proposta di rinnovamento nata sulla blockchain di Ethereum e approvata dall’omonima fondazione a marzo 2023. Per spiegare il significato di questo miglioramento tecnico possiamo partire dall’etimologia delle parole che compongono questo termine.

Abstraction o “to abstract”, in questo caso, significa “semplificare” o “nascondere” e si riferisce al processo tecnico che sta dietro ad ogni azione su blockchain. Per rendere più fluida l’esperienza utente, questo dovrà essere reso invisibile all’utente o quantomeno semplificato. Al pari di ciò che accade per internet; non è necessario comprendere come funziona a livello informatico per poterlo utilizzare.

Il secondo termine “account” si riferisce invece ai due tipi di profili presenti attualmente sulla blockchain di Ethereum: 

  • Gli Externally Owned Accounts (EOAs) sono gli account che gli utenti utilizzano per interagire con le blockchain. Quando si intende processare una transazione con un wallet crypto, ad esempio Metamask, ci si serve di un EOA. Questi account sono composti solamente da una chiave pubblica e da una privata e consentono a chi li possiede di processare transazioni o interagire con gli smart contract;
  • Gli smart contract invece funzionano in base al codice che li compone. Non sono controllati dagli utenti e perciò non sono gestiti da chiavi pubbliche e private. Per esempio entrano in gioco per gestire uno scambio di token su un exchange decentralizzato e devono essere “attivati” da altri smart contract o da Externally Owned Accounts.

La blockchain di Ethereum non smette mai di rinnovarsi, dopo Shanghai, l’aggiornamento attivato ad aprile è in arrivo Cancun! Come influiranno queste novità sul prezzo di ETH? Tieni sotto controllo la crypto aggiungendola ai preferiti di Young Platform.

Segui l’andamento di ETH!

Che cos’è e come funziona l’account abstraction?

Ora che hai gli elementi necessari per comprendere a pieno che cos’è l’account abstraction possiamo andare più nel dettaglio! Questa proposta di miglioramento prevede la creazione di un terzo tipo di account, che unisce le caratteristiche dei due che abbiamo affrontato in precedenza. 

Attraverso l’account abstraction nasceranno gli smart contract wallet (o smart wallet), portafogli intelligenti che miglioreranno l’esperienza utente su blockchain. Per capire realmente che cos’è l’account abstraction può essere utile analizzare nel dettaglio le innovazioni che introdurranno questi nuovi tipi di account.

1. Addio alle seed phrase

Le seed phrase e le chiavi private potrebbero scomparire. Se questo dovesse accadere si risolverà definitivamente il problema della perdita di questi dati, che spaventa tutti i possessori di crypto. Inoltre, grazie all’integrazione degli smart contract all’interno degli EOAs (smart wallet), l’account abstraction introdurrà alcune funzionalità che utilizziamo quotidianamente al di fuori del mondo blockchain. Sarà probabilmente possibile accedere al proprio wallet attraverso l’autenticazione biometrica e recuperare le proprie credenziali Web3 tramite mail o numero di cellulare.

2. Transazioni automatizzate “senza firma”

Presumibilmente si potranno anche sottoscrivere su blockchain abbonamenti ricorrenti come accade per lo streaming su Netflix o Spotify. Dopo l’introduzione dell’account abstraction non sarà più necessario firmare, approvare e confermare ogni singola transazione. In questo modo l’esperienza utente diventerà molto più fluida e tutte le applicazioni decentralizzate si evolveranno, in particolare i metaversi e i videogiochi play-to-earn.

3. Riduzione del costo delle transazioni e gas abstraction

Anche i meccanismi di pagamento delle commissioni (gas fees) saranno completamente rivoluzionati dall’account abstraction. Secondo gli sviluppatori di Ethereum sarà possibile scegliere il token ERC-20 con il quale sostenere le spese necessarie a processare le transazioni e probabilmente il costo delle gas fees diminuirà.

Questi sono soltanto alcuni dei miglioramenti che questa proposta promette di portare su e Ethereum e sulle altre blockchain che la introdurranno. Altri network, in particolare alcuni Layer 2 come ZkSync e Starknet, supportano già versioni native (ancora in fase di beta) dell’account abstraction.

Ora che sai che cos’è l’account abstraction e come funziona puoi comprendere perché è così importante per l’adozione di massa delle criptovalute. Nei prossimi mesi interagire con le applicazioni decentralizzate (dapp) e gli smart contract potrebbe diventare semplice come utilizzare le applicazioni presenti sul tuo smartphone.

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Le ultime previsioni su Dogecoin: +110% in arrivo grazie a Musk?

loghi di twitter e X con coin Doge

Dogecoin, Elon Musk, Twitter e X: cosa sta succedendo e cosa dicono le ultime previsioni sulla crypto?

Le previsioni su Dogecoin sono tornate a rincorrersi negli ultimi giorni. A scatenarle ancora una volta Elon Musk, dopo il rebranding che ha ufficialmente cambiato il nome di Twitter in X. 

Anche il logo del famoso uccellino è stato sostituito, così come i colori predominanti della piattaforma, passati da blu a nero. Ma cosa ha a che vedere tutto questo con Dogecoin e con le previsioni formulate dagli osservatori? Il valore della crypto è finito nuovamente sotto i riflettori.

Dogecoin, previsioni: occhi su Elon Musk

A marzo scorso il fondatore di Tesla ha dato vita a X Corp. divenuta società madre di Twitter e da quel momento sono state poste ufficialmente le basi per il rebranding della piattaforma social. 

Nei piani di Musk la creazione di una everything app, da utilizzare non soltanto come social network ma anche come una piattaforma finanziaria, di pagamenti, che a detta del fondatore potrebbe arrivare ad assorbire “metà del sistema finanziario globale” se regolarizzata a dovere.

Ma perché sulla scia di queste novità si sono sviluppate nuove previsioni su Dogecoin e sul futuro della crypto, già in passato influenzata positivamente dalle decisioni del miliardario? A scatenare una vera e propria ondata di speculazioni è stata la nuova biografia Twitter di Musk, nella quale è comparso dopo il rebranding proprio il simbolo di DOGE (Ɖ) accanto a quello della nuova piattaforma. 

Per alcuni, insomma, la crypto già ripetutamente supportata dal patron di Tesla finirà per essere accettata come metodo di pagamento sull’ormai ex Twitter. Questo potrebbe determinare movimenti di prezzo per ovvi motivi. 

Nella comunità crypto Elon Musk è conosciuto anche come il “DOGEfather” per cui un nuovo endorsement da parte sua potrebbe far avverare le più rosee previsioni su Dogecoin, determinando un incremento del suo valore. Secondo le stime di Akash Girimath,  analista di FXStreet, il prezzo di DOGE potrebbe addirittura dar vita a un rally a tripla cifra percentuale, un +110%

Ovviamente, quelle descritte sono soltanto delle speculazioni e come sempre non è dato sapere se le previsioni su Dogecoin si avvereranno o meno. Sarà il tempo a confermare o smentire quanto immaginato dopo le decisioni di Musk.