Sam Bankman-Fried colpevole, rischia 110 anni di reclusione

Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole

Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole dal tribunale di New York. Rischia più di 100 anni di reclusione

Sam Bankman-Fried, ad un anno esatto dal crollo di FTX, è stato dichiarato colpevole. Il verdetto, tutto sommato prevedibile, è stato emesso durante la giornata di ieri in un tribunale del distretto sud di New York.

La testimonianza di SBF durante il processo all’exchange fallito attraverso la quale ha provato a scaricare le responsabilità sui suoi collaboratori, non ha sortito gli effetti che probabilmente, il truffatore, sperava. Cosa deve affrontare ora Sam Bankman-Fried in seguito alla sentenza della giuria? Un anno fa l’ex CEO di FTX veniva paragonato a Warren Buffett dalla rivista Fortune, mentre ora rischia più di 100 anni di reclusione.

Sam Bankman-Fried è colpevole

Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole di tutti i sette capi di accusa dei quali era imputato. Le condanne più gravi per l’ex CEO di FTX sono quelle relative ai reati di frode telematica, riciclaggio di denaro e appropriazione indebita dei fondi dei clienti per un valore di 10 miliardi di dollari.

Sebbene la decisione sia già stata presa, potrebbe passare un po’ di tempo prima dell’emissione della sentenza da parte del giudice distrettuale Lewis Kaplan. L’udienza durante la quale dovrà essere pronunciata è fissata per il 28 marzo 2024

La pena massima per cinque dei sette capi di accusa di cui è colpevole SBF è di vent’anni, mentre è di cinque quella degli altri due. Per questo, Sam Bankman-Fried rischia di essere condannato a 110 anni di reclusione, anche se difficilmente il giudice imporrà una pena massima per tutte le accuse. C’è da dire che l’imputato e il suo avvocato difensore possono ancora decidere se sottoporsi ad un’altro processo.

I momenti salienti del processo

La colpevolezza di Sam Bankman-Fried è stata decisa attraverso un processo molto seguito e discusso sui media. In particolare su X, dove dopo la sentenza sono anche iniziati i festeggiamenti degli appassionati crypto. D’altronde è difficile biasimarli, come ha ribadito il procuratore distrettuale statunitense Damian Williams, quella di SBF è “una delle più grandi truffe finanziarie nella storia degli Stati Uniti”. 

Il processo ha attirato l’attenzione anche per via della relazione di SBF con gli altri indagati e le loro testimonianze. Per esempio, l’ex CEO di Alameda nonché ex fidanzata di Sam Bankman-Fried Caroline Ellison si è dichiarata colpevole ad inizio ottobre, ammettendo di aver frodato i clienti di FTX insieme al suo partner. In particolare la Elison ha confessato che fu proprio SBF a ordinare all’entourage dell’exchange di utilizzare i fondi dei clienti per ripagare i debiti di Alameda

La settimana scorsa poi è arrivata la prima testimonianza del vero protagonista del processo, Sam Bankman-Fried, che ha cercato di scaricare la colpa del fallimento di FTX sui suoi collaboratori. Ha dichiarato che il software che FTX ha utilizzato per sottrarre i fondi ai suoi clienti era stato sviluppato in autonomia dai suoi colleghi Gary Wang e Nishad Singh. Mentre in realtà tutti gli attori coinvolti hanno agito sotto ordini diretti di SBF.


Durante l’arringa finale del processo in cui Sam Bankman-Fried è stato dichiarato colpevole, è stato anche specificato dai procuratori federali e dalla giuria che i crimini dell’imputato non hanno nulla a che fare con la legittimità dell’industria in cui questo operava. Insomma, un’ulteriore vittoria per gli appassionati del settore crypto, a lungo preso di mira a causa del comportamento di alcuni attori malintenzionati.


Bonus benzina 2023: a chi spetta e come richiederlo? La guida

Prezzo benzina in calo: conseguenze petrolio

Che cos’è il bonus benzina e come richiederlo? Una guida per scoprire come ricevere fino a 200 euro per le spese sul carburante

Il bonus benzina 2023 è un’agevolazione per i lavoratori dipendenti introdotta nel 2022 ed estesa dall’attuale governo anche per quest’anno, in risposta alla crescita del prezzo del carburante. I prezzi di gasolio e benzina stanno, infatti, aumentando costantemente da diversi mesi e, dopo lo scoppio del conflitto in Medio Oriente, potrebbero salire ancora. Scopri tutto sul bonus benzina 2023 di 200€, in particolare come richiederlo e a chi spetta.

Cos’è

Il bonus benzina è un’agevolazione introdotta dal Decreto sul caro-energia proposto dal governo Draghi in risposta all’aumento del prezzo del carburante. L’obiettivo principale della misura, contenuta all’interno del decreto legge 21/2022, è ridurre l’impatto sui cittadini del costo di queste materie prime. I buoni della misura “bonus carburante” del valore massimo di 200€ sono distribuiti ai dipendenti dai datori di lavoro. Nonostante si chiami bonus benzina, può essere utilizzato anche per ricaricare veicoli elettrici oltre che per fare rifornimento in modo “tradizionale”.

Ci sono alcune cose importanti da sapere sull’argomento. Per esempio, questa agevolazione non concorre alla formazione di reddito, perciò è completamente detassata. Inoltre, può essere distribuita fino al 31 dicembre 2023 e l’erogazione è a discrezione del datore di lavoro, che non è obbligato a riconoscerlo ai dipendenti.

Bonus benzina 2023: a chi spetta e come richiederlo?

Il bonus spetta a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti di aziende private e non ci sono particolari requisiti di reddito o distinzioni contrattuali rilevanti. Lo possono richiedere i lavoratori a tempo pieno che part-time. Attenzione però, questo sussidio non è previsto per i dipendenti pubblici e, dato che è distribuito dal datore di lavoro, neanche per i lavoratori autonomi.

Richiedere questa agevolazione è molto semplice: non bisogna presentare una domanda formale o qualche tipo di documentazione. Se sei un lavoratore dipendente di un’azienda privata, l’unica cosa che devi fare è: informarti presso la tua impresa chiedendo direttamente al tuo datore di lavoro se ha intenzione di erogarla.

Insomma, il bonus benzina 2023 è un’agevolazione introdotta per diminuire l’impatto del crescente costo del carburante sui dipendenti del settore privato. L’ammontare massimo del sussidio è di 200€ ed è il datore di lavoro a scegliere se distribuirlo o meno.


Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro. 


Tutto sulla riunione Fed di ottobre-novembre: news e decisioni prese

palazzo della Fed

La riunione Fed di ottobre-novembre 2023 si è conclusa, ma cosa è successo? Le news si sono rincorse, mentre i tassi sono rimasti fermi.

La riunione Fed di ottobre-novembre 2023 si è ufficialmente conclusa.

Come emerso dalle prime news giunte dagli Stati Uniti, i membri del FOMC hanno scelto di non mettere mano al costo del denaro lasciando invariati i tassi di interesse. Le news, però, non si sono esaurite su questo fronte.

Decisioni e news della riunione Fed di ottobre-novembre

Il range di riferimento per i tassi della Federal Reserve è rimasto invariato al 5,25-5,5%. Questa la principale decisione presa all’unanimità dall’istituto di Jerome Powell.

Nel terzo trimestre dell’anno, si legge nel comunicato, l’economia a stelle e strisce è cresciuta di 4,9 punti percentuali, mentre anche sul fronte occupazione paiono intravedersi timidi segnali positivi.

E, come sottolineato da Powell, cambiamenti persistenti nelle condizioni finanziarie potrebbero avere implicazioni sull’andamento della politica monetaria, per cui gli sviluppi su questo fronte sono e continueranno ad essere oggetto di attento monitoraggio, senza necessità di sbilanciarsi attualmente.

Anche sul fronte inflazione appare troppo prematuro cantare vittoria. I progressi ci sono stati, certo, ma l’obiettivo del 2% è ancora piuttosto lontano.

Ciò significa che, se la riunione Fed di ottobre-novembre non ha toccato il costo del denaro, quella di dicembre potrebbe nuovamente cambiare le carte in tavola. Nell’ultimo meeting dell’anno d’altronde verranno pubblicate anche le nuove previsioni macroeconomiche e i policymaker avranno certamente più dati da valutare.

Quel che è chiaro, ha confermato Powell, è che al momento l’ipotesi di un taglio dei tassi è ancora molto lontana e fuori dalle considerazioni del FOMC.

Le previsioni degli esperti

Come di consueto, le previsioni sulla riunione Fed di ottobre e novembre 2023 si sono rincorse già a diversi giorni dall’atteso evento. 

A fronte del penultimo meeting dell’istituto centrale statunitense prima della fine dell’anno, infatti, in molti si sono interrogati sulle mosse del FOMC dopo i numerosi rialzi dei tassi di interesse partoriti negli scorsi mesi. 

Tra i primi a formulare accreditate ipotesi sul meeting autunnale dell’istituto centrale USA sicuramente gli esperti di BofA, che hanno immediatamente immaginato la sostanziale immobilità del FOMC nella riunione di ottobre-novembre. 

Ci sono rischi significativi che la Fed posticiperà l’ultimo rialzo al 2024 o non lo farà più”

Anche la presidente della Federal Reserve Bank di Cleveland, Loretta Mester, aveva fornito indicazioni sulle mosse autunnali dell’istituto centrale. A pochi giorni dalla riunione Fed di ottobre-novembre, la donna aveva formulato prospettive ancora orientate verso un altro aumento dei tassi di interesse (non necessariamente in autunno), pur sottolineando che, tra le attuali incertezze economiche, quello attuale è un momento in cui i policymaker devono essere furbi e agili. 

Generalmente parlando, dunque, le previsioni degli esperti si sono rivelate corrette. La riunione Fed di ottobre-novembre si è rivelato un momento di pausa in attesa di ulteriori indicazioni sul fronte macroeconomico. Occhi puntati dunque sulla prossima riunione, l’ultima di questo 2023 ricco di news e sorprese.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità sulle crypto e non solo. Rimani aggiornato e scopri cosa accadrà nella prossima riunione Fed!

La prima testimonianza di Sam Bankman-Fried durante il processo FTX

Sam Bankman-Fried: la testimonianza al processo FTX

Cosa è emerso dalla prima testimonianza di Sam Bankman-Fried durante il processo sul fallimento di FTX?

Sam Bankman-Fried, l’ex CEO dell’exchange fallito a novembre 2022, ha rilasciato, nella giornata di venerdì, la sua prima testimonianza all’interno del processo FTX. Durante l’interrogatorio condotto dal suo avvocato difensore, SBF ha cercato, in tutti i modi, di scaricare la responsabilità sui suoi collaboratori.

Per esempio ha dichiarato di aver chiesto ad Alameda Research, il fondo di investimenti fortemente collegato all’exchange e gestito dalla sua ex fidanzata Caroline Ellison, di coprire i rischi. Tuttavia, quando l’avvocato gli ha chiesto se la Ellison aveva seguito il suo consiglio di “shortare” per mitigare ridurre il buco da miliardi di dollari creato dall’exchange, SBF ha risposto con un secco “no”. Scopri le ultime testimonianze di Sam Bankman-Fried durante il processo FTX.

La verità sui fondi sottratti ai clienti di FTX

Sam Bankman-Fried, interrogato dal suo avvocato difensore, Mark Cohen, ha dedicato gran parte della mattinata di venerdì a cercare di giustificare le azioni compiute come CEO di FTX. Il suo legale ha invece provato a chiarire il contesto in cui ha agito l’imprenditore, per spiegare le motivazioni delle decisioni a dir poco controverse. Insomma, Mark Cohen ha svolto il suo mestiere, cercando di presentare una narrazione più favorevole per il suo cliente.

La prima questione trattata ha riguardato il software di FTX utilizzato da Alameda per evitare la liquidazione delle sue posizioni connesso al reato principale per il quale Sam Bankman-Fried è indagato. Secondo la versione di SBF, questo programma informatico è stato introdotto per correggere un errore nel sistema di gestione del rischio. In realtà però, questa funzione ha permesso a FTX di appropriarsi degli asset dei clienti. Il sistema che consentiva alle posizioni dell’exchange di “andare in negativo” permetteva anche di prelevare somme illimitate di denaro dai conti degli utenti.

Sam Bankman-Fried, mentre tentava di spiegare il funzionamento del software, ha scaricato la colpa sui suoi ex colleghi: Gary Wang e Nishad Singh. SBF ha affermato di aver “supervisionato” Wang, uno dei co-fondatori di FTX, e Singh, Engineering Director di Alameda, ma sostenendo la loro autonomia nel prendere decisioni, mentre lui svolgeva il ruolo di consulente.

La testimonianza di Sam Bankman-Fried si è poi concentrata sul massiccio prestito fatto da Alameda a FTX, “Alameda”, ha dichiarato, “poteva prendere in prestito denaro come chiunque altro” e sulla capacità dell’exchange di “recuperare” i fondi dai clienti per coprire le perdite (come specificato in una parte dei termini di servizio di FTX, anche se specifica per una funzione di trading su margine utilizzata da pochi utenti).

La “regola” aziendale di FTX

Sam Bankman-Fried è stato poi interrogato su una strana regola che SBF e i suoi collaboratori seguivano: cancellare tutti i messaggi scambiati tra di loro sulla maggior parte delle piattaforme. 

Mentre l’accusa supponeva che queste operazioni servissero a coprire illeciti e a non lasciare prove incriminanti, SBF si è difeso affermando che è solamente una buona abitudine che ha imparato nei suoi primi anni da trader. Sam Bankman-Fried ha dichiarato: “c’è la possibilità che tutto quello che si scrive finisca sulla prima pagina del New York Times, molti messaggi innocui possono sembrare piuttosto gravi se vengono riportate in prima pagina senza il relativo contesto”.

Sam Bankman-Fried continuerà a testimoniare al processo FTX nei prossimi giorni, segui il nostro blog per restare aggiornato sui prossimi sviluppi.


L’investitore più abile di tutti i tempi

Chi è Warren Buffett? L’investitore più abile di tutti i tempi

In questo episodio di Young Pills ti raccontiamo la storia di Warren Buffett, l’investitore più abile di tutti i tempi

Nel mondo degli investimenti e della finanza, poche figure possono reggere il confronto con Warren Buffett. La sua storia “dell’oracolo di Omaha” è una combinazione unica di talento, passione e umiltà. 

L’investitore più abile di tutti i tempi a sette anni leggeva il libro “Mille modi per fare mille dollari”, prima del suo decimo compleanno aveva già iniziato a vendere Coca-cola e chewing gum porta a porta e a undici anni aveva già acquistato le sue prime azioni

Come ha fatto Warren Buffett a costruire un patrimonio multimiliardario partendo da zero? Se la finanza e gli investimenti ti appassionano e ti reputi una persona ambiziosa, non puoi non guardare questo incredibile episodio di Young Pills.

BCE: le decisioni prese durante la riunione di ottobre 

bandiera ue

La riunione BCE di ottobre protagonista: novità e le decisioni prese

La riunione BCE di ottobre 2023 si è ufficialmente conclusa. Le decisioni dell’istituto centrale sono state attese (come di consueto) dall’intero mercato e dai cittadini dell’Eurozona. I tassi di interesse, nello specifico, sono finiti ancora al centro dell’attenzione e, come noto, non sono stati toccati. 

Di seguito tutte le novità partorite dal Consiglio Direttivo e altresì una panoramica sulle previsioni formulate dagli esperti a una settimana dal meeting. 

Al seguente link il calendario completo di tutte le prossime riunioni BCE.

Riunione BCE ottobre 2023: decisioni e novità

I tassi di interesse dell’Eurozona sono rimasti invariati. Questa la principale decisione comunicata dall’istituto di Christine Lagarde, che non ha nascosto le sue preoccupazioni.

Con la riunione BCE di ottobre, dunque, i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principale, quelli sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quelli sui depositi sono rimasti fermi rispettivamente a: 

  • 4,5%;
  • 4,7%;
  • 4%.

Nel comunicato stampa, la banca ha osservato che, sulla base delle valutazioni attuali, i tassi di interesse sono a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale all’obiettivo di inflazione. Il quale ricordiamo si attesta al 2%.

Come sempre, ha continuato l’istituto, le decisioni future garantiranno che i tassi ufficiali saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario. In particolar modo saranno prese in considerazione “le prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria.”

Le previsioni pre-meeting

Gli esperti di ING avevano per primi definito il meeting come una sorta di “riunione di mezzo”, eliminando dal quadro la possibilità di un nuovo rialzo dei tassi di interesse.  

Il Consiglio Direttivo, avevano dichiarato, avrebbe deciso di lasciare invariati i tassi di interesse per poter prima ottenere informazioni sulla crescita del PIL del terzo trimestre e per poter altresì formulare nuove proiezioni interne nel meeting di dicembre.

Le previsioni di ING avevano fatto anche riferimento alla situazione geopolitica più recente, certamente non in grado di aiutare gli sforzi dell’istituto centrale. Secondo gli analisti infatti il conflitto in Israele influirà negativamente sulle prospettive di crescita della zona euro, mentre l’impennata del greggio premerà sull’inflazione rendendo più arduo il ritorno all’obiettivo del 2%. 

Le proiezioni comunicate nella riunione BCE di settembre si erano basate sull’idea di un prezzo medio del petrolio a 82 dollari al barile nel 2024. Tuttavia, avevano fatto fatto notare le previsioni di ING, se l’oro nero salirà a 95 dollari al barile il prossimo anno, questo porterà le stime inflazionistiche dal 3,2% al 3,3% per il 2024 e dal 2,1% al 2,4% per il 2025. Il ritorno al 2%, dunque, potrebbe essere posticipato al 2026. 

I tassi di interesse, insomma, saranno alzati nuovamente nell’anno corrente? Al momento la situazione appare troppo incerta per poterlo dire. 

In questa direzione anche le parole pronunciate qualche giorno prima del meeting da Yannis Stournaras, governatore della banca centrale di Grecia, dove si è tenuta proprio la riunione BCE di ottobre (i meeting si tengono generalmente a Francoforte):

“Se c’è una nuova fonte di incertezza in Medio Oriente, dove non si sa assolutamente cosa accadrà – siamo all’oscuro – è meglio mantenere aperte tutte le nostre opzioni e stare attenti a preservare la resilienza dei paesi europei”.

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità sulle crypto e non solo. Rimani aggiornato e scopri cosa accadrà nella prossima riunione BCE!

Nuova funzionalità: converti gli spiccioli crypto in YNG

dust token yng

È arrivata una delle funzionalità più richieste dalla Community: la conversione della “Dust” in token YNG! 

Hai presente quando, dopo una vendita, ti rimane qualche centesimo di una criptovaluta, che probabilmente non acquisterai mai più? 

Lo senti quel sottile fastidio, ogni volta che scorri il portafoglio e vedi un saldo microscopico, quel saldo che non potrai mai vendere? 

È finalmente ora di liberarsene!

Da oggi quegli spiccioli trovano un’utilità: potrai convertirli in token YNG con la nuova funzionalità Dust, e trasformare tutta la tua polverina in gettoni sonanti.

Come funziona?

Puoi convertire in YNG gli spiccioli di tutte le criptovalute disponibili sul mercato dell’exchange. Questo significa che una criptovaluta è compatibile con la funzione Dust solo se puoi acquistarla e venderla normalmente. Di conseguenza sono escluse crypto listate solamente per supportare gli airdrop e quelle delistate, che però sono ancora prelevabili.

Convertire la Dust è semplicissimo (e anche piuttosto soddisfacente):

  • Entra nella sezione Portafoglio dell’app o del sito
  • Clicca sul bottone “Converti gli spiccioli in YNG”
  • Seleziona le criptovalute che vuoi convertire
  • Clicca su “Converti” per completare la procedura e ricevere YNG.

Sappiamo che non vedi l’ora: fai ordine nel tuo portafoglio e colleziona YNG!

Halving Bitcoin: la lista completa

Storico Halving Bitcoin: lista completa e date

Halving di Bitcoin: ecco lo storico e le date da tenere a mente in previsione del 2024

Gli halving di Bitcoin nella storia fino ad ora sono stati tre e le date di ciascuno sono sempre state monitorate con grande attenzione. Questo meccanismo, interno al sistema, regola la progressiva diminuzione delle ricompense elargite ai miner che validano i blocchi e serve a ridurre le crypto in circolazione e quindi per mantenere la scarsità e rappresenta uno dei momenti più attesi per l’intero mercato crypto.

In questo articolo analizzeremo proprio lo storico degli halving di Bitcoin specificando le date in cui questi dimezzamenti sono avvenuti, cercando di capire che effetto hanno avuto sul prezzo. Fino ad oggi, durante i cicli di mercato scanditi dall’halving, la crescita del prezzo di Bitcoin è stata più che esponenziale.

Al seguente link troverai una guida completa sul prossimo halving di Bitcoin del 2024.

Halving del 2012

Il primo Halving di Bitcoin della storia è stato quello del 28 novembre 2012. Tale evento ha segnato un momento di svolta cruciale per il mondo crypto, dato che per la prima volta è stato effettivamente attivato questo meccanismo. 

Il prezzo di BTC, nei mesi immediatamente successivi, non è stato condizionato positivamente dall’avvenimento. Tuttavia, dall’inizio del 2013 in poi, il valore della crypto ha iniziato a crescere costantemente, raggiungendo un massimo di oltre 1.100 dollari ad aprile. Questa cifra che sembra, ad oggi, irrisoria, era impossibile da prevedere all’epoca ed è stata raggiunta partendo dal livello degli 8$, grazie ad un movimento rialzista del 12.000%.

  • Data: 28/11/2012
  • Numero di blocco: 210.000
  • Ricompense per blocco: 25 BTC
  • Prezzo: 12$
  • Prezzo un anno dopo: 964$

Halving del 2016

Il secondo halving della storia di Bitcoin è avvenuto il 9 luglio 2016. Per via delle incredibili performance di BTC registrate nei mesi successivi al primo halving, in molti si aspettavano un aumento del prezzo, che è effettivamente arrivato a maggio di quell’anno. Pochi giorni prima che le ricompense per i miner si dimezzassero, però, il valore è crollato da 750$ a 450$. Nei mesi successivi, l’oro digitale è letteralmente esploso a rialzo, il suo valore un anno e mezzo dopo orbitava attorno a quota 20.000$.

  • Data: 09/07/2016
  • Numero di blocco: 420.000
  • Ricompense per blocco: 12.5 BTC
  • Prezzo: 663$
  • Prezzo un anno dopo: 2550$

L’halving del 2020

La price action di Bitcoin in occasione del terzo halving della storia (maggio 2020) è stata fortemente influenzata dall’inizio della pandemia. Dopo le disastrose performance del 2018, il prezzo di Bitcoin era tornato a salire con forza ad inizio 2019. L’arrivo del Covid-19 ha però influenzato fortemente anche l’oro digitale che da gennaio ad aprile ha perso più del 60% del suo valore.

Dopo aver toccato il punto di minimo, il 20 aprile 2020, è ripartito con forza, sfruttando l’halving del mese successivo come “rampa di lancio”. Il ciclo di mercato rialzista del terzo dimezzamento della storia è culminato con il raggiungimento dell’attuale ATH, a quota 69.000$.

  • Data: 11/05/2020
  • Numero di blocco: 630.000
  • Ricompense per blocco: 6.25 BTC
  • Prezzo: 8.740$
  • Prezzo un anno dopo: 58.000$

Vuoi prepararti per il prossimo halving in arrivo? Puoi valutare di accumulare qualche Satoshi sfruttando lo sconto sulle commissioni di deposito con carta di Young Platform. Le fees in questo momento sono del 1,89% + 0,25€ rispetto al solito 2,2% + 0,25€.

Scarica l’app!

Halving 2024: dove può arrivare Bitcoin?

  • Data: 20/04/2024
  • Numero di blocco: 840.000
  • Ricompense per blocco: 3.125 BTC
  • Prezzo: N/A
  • Prezzo un anno dopo: N/A

Ora che ci siamo lasciati alle spalle l’halving del 2024 ci si potrebbe chiedere se questo evento farà la storia del settore crypto come è successo in passato. C’è da dire che Bitcoin, e l’intero settore delle criptovalute, è molto diverso rispetto a quando sono avvenuti i precedenti. Ormai BTC è diventato un asset riconosciuto anche dagli investitori istituzionali, soprattutto dopo l’approvazione degli ETF spot emessi dai grandi fondi americani.


Per provare quindi a prevedere come si comporterà può essere utile confrontarlo con altri beni. Per esempio c’è chi intende BTC come la riserva di valore digitale per eccellenza e, perciò, crede che il suo prezzo possa crescere tantissimo. Ad oggi, la capitalizzazione di mercato dell’oro (la riserva di valore fisica più importante) è dodici volte più grande di quella di BTC.

Qualcuno invece pensa che la crypto diventerà la valuta nativa di Internet. Secondo scenario, c’è ancora molto spazio per l’espansione di questo mercato; l’adozione di Bitcoin è ancora molto limitata rispetto a quella della rete.

Insomma, dal punto di vista storico gli halving di Bitcoin hanno sempre influenzato positivamente il prezzo. Certo non si può dire che le fasi rialziste del passato siano causate solo e soltanto da questi avvenimenti, ma sicuramente hanno contribuito a creare una narrativa positiva.

BlackRock: l’ETF Spot su Bitcoin quotato presso la DTCC

Bitcoin ETF di BlackRock: quotato presso la DTCC

Il Bitcoin ETF di BlackRock (iShares) quotato presso la DTCC: è un segnale di un’imminente approvazione da parte della SEC?

La quotazione dell’ETF su Bitcoin di BlackRock presso la Depository Trust & Clearing Corporation (DTCC) ha catturato l’attenzione del mondo crypto negli ultimi giorni. Questo evento sta suscitando grande interesse poiché suggerisce una probabile approvazione dello strumento da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, l’ente governativo che regola lo scambio di titoli. 

L’ETF spot su Bitcoin di BlackRock è davvero pronto per essere lanciato? Quale sarà l’impatto sul prezzo di BTC?

La quotazione dell’ETF su Bitcoin di BlackRock

La quotazione dell’ETF su Bitcoin di BlackRock alla DTCC, è un passo fondamentale nell’iter di lancio di uno strumento di questo tipo legato alle criptovalute, secondo l’analista di Bloomberg Eric Balchunas

In particolare perché indica una probabile quotazione sul Nasdaq, uno dei mercati più famosi e capitalizzati al mondo, che aveva precedentemente richiesto l’inserimento di questo strumento nel mese di giugno. Secondo Balchunas, BlackRock potrebbe aver già ottenuto il via libera dalla SEC per la quotazione dell’ETF anche se ha tempo fino al 10 Gennaio 2024 per rendere pubblica la sua decisione.

Puoi valutare di posizionarti su Bitcoin attraverso l’acquisto ricorrente, in modo da non soffrire troppo la volatilità del mercato.

Attiva un Salvadanaio

In seguito alla quotazione presso la DTCC dell’ETF su Bitcoin di BlackRock i crypto enthusiast hanno scoperto quale dovrebbe essere il simbolo (o ticker) dello strumento: IBTC. Composto dall’iniziale di iShares, il nome dell’ETF e la sigla utilizzata per rappresentare Bitcoin. 

L’effetto sul mercato

Se l’ETF su Bitcoin dovesse essere approvato sarebbe il primo strumento di questo tipo sul mercato, anche se non è l’unico ad essere in fase di valutazione. Anche altri fondi di investimento come Invesco, Wisdomtree e ARK Invest, hanno inviato richieste formali alla SEC. 

C’è da dire che gli investitori sono pienamente consapevoli dell’importanza di questa decisione. All’uscita della notizia, il prezzo di Bitcoin ha registrato un +18% che lo ha catapultato in zona 35.000$, all-time-high di quest’anno, nonché un livello che la crypto non toccava dal 2022!

In sintesi, l’approvazione del Bitcoin ETF di BlackRock potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta per il settore delle criptovalute. L’entusiasmo percepito durante le ultime ore sul mercato, dimostra quanto gli investitori siano ottimisti riguardo a questa possibilità. Nonostante questo però è importante mantenere un approccio prudente, l’impatto effettivo sul mercato, nel caso in cui dovesse arrivare l’approvazione, sarà a lungo termine.

Mercato tutelato gas e energia: i prossimi sviluppi

Fine mercato tutelato: cos’è e come funziona?

È in arrivo la fine del mercato tutelato? Cosa succederà alle bollette di gas e energia?

La fine del mercato tutelato potrebbe essere sancita dal decreto energia, la cui approvazione è, nuovamente, slittata nelle ultime ore. I punti principali della manovra dovrebbero essere tre: il polo per l’eolico offshore al Sud, le concessioni per l’idroelettrico e, ovviamente, il rinvio della fine del mercato tutelato di luce e gas.

Ma cos’è il mercato tutelato e come funziona? Cosa succederà se e quando questo “regime” economico verrà dismesso?

Mercato tutelato: definizione e funzionamento

In italia il mercato di gas ed elettrica è diviso in due principali banche: quello regolamentato (o tutelato) e quello libero. Nel mercato tutelato, che riguarda circa 10 milioni di cittadini, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) regola i prezzi per proteggere i consumatori, in modo che siano sempre equi e trasparenti. In altre parole è l’Arera che stabilisce il prezzo e le condizioni contrattuali delle bollette di energia elettrica e gas di famiglie e microimprese. Le tariffe in carico agli altri cittadini, invece, sono decise dalle società energetiche ai cui si affidano per la fornitura.

La fine del mercato tutelato è fissata per il 10 gennaio 2024 per quanto riguarda le bollette del gas e al primo aprile per l’elettricità. Dopo di che circa 5,5 milioni di utenti dovranno abbandonare questo “regime” che resterà disponibile per gli altri 4,5 milioni, giudicati vulnerabili.

Il dibattito su questo tema è molto diviso: da un lato c’è chi crede che un mercato regolamentato contribuisca a proteggere i consumatori durante i periodi di crisi come quello attuale. Mentre altri sostengono che il mercato libero, con la sua capacità di autoregolarsi, potrebbe offrire una protezione, addirittura, maggiore.

Fine del mercato tutelato: cosa accadrà?

La fine del mercato tutelato di gas e energia potrebbe essere imminente, almeno se non ci saranno proroghe, e tutte le utenze sembrano quindi destinate a passare al mercato libero. L’Arera ha già previsto delle misure da attuare se questo “regime” economico non verrà effettivamente prorogato. In particolare si occuperà di gestire un processo graduale di cessazione della fornitura, mentre i clienti selezioneranno l’offerta più in linea con le loro esigenze.

Nel caso in cui gli ex utenti del mercato tutelato non stipulino un contratto su quello libero con il loro attuale fornitore o un altro, a partire da gennaio 2024, continueranno ad acquistare gas e energia dallo stesso gestore di sempre. Tuttavia, le condizioni contrattuali saranno stabilite dall’autorità, con una tariffa a prezzo variabile basata sull’andamento dell’indice di riferimento italiano (Psv) e una quota fissa stabilita liberamente dal fornitore e monitorata da Arera.

Questa non è, necessariamente, una condizione vantaggiosa. Tra gennaio e agosto 2023, un cliente con questo tipo di offerta variabile ha speso fino a 420 euro in più rispetto a un cliente con gli stessi consumi, che ha scelto il mercato libero.

Guerra in medio oriente: impatto sul costo di gas e energia

La fine del mercato tutelato si colloca in un periodo di profonda crisi per la “merce”, attualmente, più ambita sul globo: l’energia. La pandemia e le guerre hanno ribadito all’umanità che la sicurezza energetica e l’accesso alle fonti è fondamentale per sopravvivere e per perseguire la transizione ecologica.

Con l’arrivo dell’inverno e l’esplosione della guerra in Medio Oriente sta crescendo la  preoccupazione, in particolare sulle possibili conseguenze sul mercato dei combustibili. Le fonti di energia rinnovabile infatti, non sono ancora sufficienti a coprire tutto il fabbisogno energetico europeo, ma contribuiscono al sostentamento dell’UE solo per il 22%.

Il decreto energia sancirà la fine del mercato tutelato di gas e elettricità o ci sarà una proroga? Come impatteranno gli ultimi avvenimenti geopolitici sulle bollette? Continua a seguire il nostro blog per scoprilo!

Sei sul blog di Young Platform, la piattaforma italiana per comprare criptovalute. Qui puoi trovare le ultime novità su blockchain, Bitcoin e Web3. Raccontiamo da vicino questa economia emergente con un occhio alla finanza tradizionale, così hai tutto quello che ti serve per entrare nella nuova era del denaro.