La Blockchain sta diventando la norma?

Blockchain 5 settori in cui viene usata

La tecnologia della blockchain non viene applicata solamente per il mercato delle criptovalute. È una risorsa super versatile che sta trovando diversi casi d’uso nella vita quotidiana

Nello scorso episodio si era affrontato l’argomento Bitcoin, ora facciamo un passo indietro e dedichiamoci alla tecnologia che rende possibile l’esistenza di ogni criptovaluta: la blockchain. Questa tecnologia si sta diffondendo un po’ in tutti i campi fino a diventare la norma, vediamo 5 settori in cui viene usata!

1. Blockchain per il ridesharing

In che modo la blockchain può essere utile quando decidi di viaggiare in modalità sharing? Le app che usano la blockchain tracciano i pagamenti e gli spostamenti in maniera sicura. Inoltre gestire le transazioni su blockchain è vantaggioso per gli autisti che non dovranno dividere le loro entrate, versando una percentuale alla piattaforma per cui lavorano. Un esempio di questo servizio è Helbiz, scopri come funziona nel video di Young Pills.

2. Economia, Banche, Fintech

La blockchain non ha creato solo un nuovo sistema economico, sta rivoluzionando anche quello vecchio! Grazie a questa tecnologia molti servizi già esistenti saranno più trasparenti. Qualche esempio? La verifica dell’identità, la gestione patrimoniale, la verifica dell’origine delle merci e l’identificazione dei fornitori. Possiamo tutti dormire sonni tranquilli!

3. Voto elettronico su blockchain

La blockchain è l’asso nella manica dei governi per eliminare il rischio di attività fraudolente o di falsificazione durante le elezioni. Grazie alla blockchain potrai esprimere il tuo voto ovunque tu sia. Per votare non dovrai più raggiungere il tuo comune, la blockchain abbatte tutti i confini, anche quelli geografici. 

4. Medicina e sanità 

La blockchain essendo un database, è adatta a raccogliere qualsiasi tipo di informazioni. Medici e pazienti producono un’enorme quantità di dati ogni giorno, la blockchain è un sistema veloce e pratico per catalogarli e renderli accessibili senza più aver bisogno di pile e pile di scartoffie!

5. Tracciabilità alimentare

Forse non ci hai mai pensato ma l’industria alimentare deve rispettare alcune norme per garantire una produzione e un commercio regolare degli alimenti. Una di queste norme riguarda la tracciabilità: con la blockchain le industrie possono registrare e rendere pubblici i processi di supply chain. Le conseguenze positive possono essere la riduzione degli sprechi alimentari, il consolidamento delle relazioni di filiera, la possibilità per i consumatori di informarsi sui prodotti. La blockchain per la food safety!

La blockchain semplifica la vita!

Bitcoiner vs Etherean: tu da che parte stai?

Bitcoin ou Ethereum : quelle est ta communauté cryptographique ?

Sei team Satoshi o team Vitalik? Scopri il profilo del tipico fan di Bitcoin ed Ethereum in 7 punti

Quali sono le due criptovalute più famose? Bitcoin ed Ethereum! Sì, ma… qual è la migliore? Benvenuti nell’articolo dello scontro tra titani. Godzilla contro King Kong, Grifondoro contro Serpeverde, Pepsi contro Coca Cola. Per Bitcoin ed Ethereum la sfida non si fa solo nei mercati, ma anche sui social, a suon di meme. E tu da che parte stai? Se sei ancora indeciso, scopri se sei un Bitcoiner o un Etherean leggendo il loro profilo in 7 punti.

Sei un Bitcoiner se…

  1. Hai creduto nelle criptovalute fin dall’inizio e i tuoi amici sopportano dal 2009 i tuoi discorsi sulla blockchain;
  2. Per te Bitcoin non è solo una riserva di valore, è soprattutto libertà economica: decentralizzazione nel cuore!
  3. Tutte le sere prima di dormire reciti a memoria il manifesto cypherpunk
  4. Non ti stanchi mai di parlare di politiche monetarie, inflazione e di tutte quelle cose che rendono Bitcoin il Digital Gold;
  5. Ami i brand consolidati, sicuri e che ispirano fiducia;
  6. Sei minimalista (e monogamo) dentro: ma quali altcoin! Bitcoin sarà per te il solo e unico grande amore;
  7. Sotto l’albero di Natale non metti mai regali scontati (qualcuno ha detto pigiami in pile?), ma stupisci tutti con gift card di Bitcoin

Sei un Etherean se…

  1. Ti piace Bitcoin ma sai che le criptovalute possono fare di più, sei un inarrestabile crypto enthusiast! Per te Bitcoin sta alla cabina telefonica abbandonata lungo la strada, come Ethereum sta all’ultimo modello di smartphone;
  2. Bitcoin è troppo mainstream, Ethereum invece è più indie di Calcutta;
  3. Sei uno sviluppatore e l’ecosistema di Ethereum è il tuo personale parco giochi;
  4. Sei innamorato follemente della DeFi (la maggior parte dei progetti della finanza decentralizzata sono su Ethereum);
  5. Vorresti una società più egualitaria e trasparente, a partire dalla redistribuzione del benessere. Ethereum è per tutti;
  6. Collezioni arte digitale e ti spacci come lo Sgarbi degli NFT;
  7. Adori fare shopping di lusso. Via Montenapoleone? No, i marketplace su blockchain.

E per tutti gli altri? Cardano ha la reputazione di riunire nerd di tutto il mondo: vibes accademiche e studio minuzioso della blockchain; Dogecoin invece è la bandiera di chi non può vivere senza meme. Se il tuo sguardo è sempre oltre e l’innovazione non basta mai, Avalanche è la scelta giusta per te. Ogni crypto gang ha la sua. 

Questo è solo l’inizio, è arrivato il momento di esplorarle tutte!

Avalanche: la valanga che vuole travolgere Ethereum

Avalanche : la crypto DeFi veut remplacer l'Ethereum

Avalanche, la blockchain che vuole sostituirsi a Ethereum, fa scalpore tra le aziende mainstream: Vitalik Buterin dovrebbe cominciare a preoccuparsi?

Avalanche è stata una vera sorpresa nel mondo crypto. Nata come Ethereum killer, sarà in grado di spodestare ETH dal suo trono? La risposta è sì, almeno secondo alcuni esperti. Sia la Bank of America che Mastercard hanno mostrato interesse nel sistema altamente scalabile che promette Avalanche. Sarà abbastanza per superare Ethereum?

Una scalabilità superiore a quella di Ethereum

Una blockchain perfetta deve avere tre requisiti: scalabilità, decentralizzazione e sicurezza. Molte blockchain sono costrette a venir meno a uno di questi tre  aspetti per garantire gli altri due. Ethereum, per esempio, oggi riesce a supportare solo tra le 15 e le 45 transazioni al secondo, causando spesso rallentamenti nella rete e commissioni altissime. Avalanche invece riesce a garantire il massimo in termini di scalabilità, grazie a un innovativo sistema chiamato Snowball, sviluppato da Ava Labs.

Le potenzialità di Avalanche non sono passate inosservate. “[Avalanche] permette transazioni più rapide e a prezzi minori rispetto a blockchain alternative” ha scritto un team di analisti della Bank of America in una ricerca pubblicata il 10 dicembre. Grazie alle 4.500 transazioni al secondo garantite da Avalanche, la banca crede che questa blockchain e la sua crypto saranno adottate da un numero crescente di aziende.

Quali aziende hanno già puntato su Avalanche?

È vero, Avalanche è una rete abbastanza giovane. La blockchain, però, è già utilizzata e apprezzata, come dimostra il valore stellare della sua crypto: rispetto all’anno scorso, ha registrato (in data 16 dicembre 2021) un +3638%! Il merito è tutto dell’ecosistema innovativo creato ad hoc da Ava Labs.

Questo ecosistema versatile viene utilizzato ad esempio da Deloitte. L’azienda di consulenze sta sviluppando un sistema per facilitare e velocizzare la gestione degli aiuti umanitari in seguito a disastri naturali, sfruttando gli smart contract e le applicazioni decentralizzate. Anche Mastercard, colosso dei pagamenti, ha investito in Ava Labs, attirato dalle promesse di scalabilità e sicurezza dell’innovativa blockchain.

Nonostante questo, gli scettici dubitano che AVAX riuscirà a superare la crypto di Buterin. Tante Ethereum killer ci hanno provato, ma non ci sono riuscite. Eppure Avalanche, che recentemente ha accolto USDC nel suo ecosistema DeFi, sembra inarrestabile. La valanga riuscirà a travolgere Ethereum?

Storia di un marketplace NFT salvato dalla sua community

NFT: marketplace sur Tezos sauvée par la communauté

Grazie agli strumenti del Web3 su blockchain, una community è riuscita a evitare la chiusura definitiva di un marketplace NFT. Scopri tutta la storia! 

Cosa faresti se il tuo negozio di quartiere preferito chiudesse i battenti? E se Jeff Bezos facesse sparire Amazon nel nulla? Oltre a essere dispiaciuto, non potresti fare niente per cambiare le cose. Nelle realtà del Web3 su blockchain non è così. La storia che stiamo per raccontarti è quella di Hic et Nunc, un marketplace di token non fungibili su Tezos, riportato in vita dalla sua community dopo che il fondatore lo aveva chiuso. 

Cos’è Hic et Nunc?

Hic et Nunc è una piattaforma dove comprare NFT sulla blockchain Tezos. Il marketplace è stato rilasciato a Marzo 2021 da Rafael Lima, un artista brasiliano. Hic et Nunc non ha raggiunto i livelli di mercato di altri marketplace come OpenSea o SuperRare (per questo è un nome che forse non hai mai sentito), nel mese di Settembre 2021 ha toccato il suo picco con 15.42 milioni di dollari, contro i 2.72 miliardi di dollari di OpenSea. Tuttavia è sempre stato popolare tra gli artisti. Il suo punto forte? User experience e costi accessibili

Un marketplace di NFT chiuso senza preavviso

Dopo qualche mese Hic et Nunc è stato chiuso da Lima all’improvviso e senza avvisare nessuno, forse perché l’artista brasiliano non era soddisfatto della direzione che stava prendendo il progetto. A partire dall’11 Novembre 2021 gli artisti e i clienti della piattaforma non riuscivano più ad accedere. Si è scatenato il panico: gli NFT sarebbero stati persi per sempre? 

Gli NFT andavano portati in salvo 

L’obiettivo di partenza di Lima era dare un orientamento decentralizzato al suo progetto. Per questo oltre al marketplace, ha fondato un’organizzazione autonoma decentralizzata: HicetnuncDAO, o HDAO. Nonostante ciò, il progetto è sempre stato in mano a Lima, per questo gli artisti hanno temuto per un attimo che le loro opere d’arte fossero andate perse per sempre. Ma meno male che c’è la blockchain! I minting contract (i protocolli per la creazione di NFT), gli smart contract del marketplace e l’archivio dei metadati dei token non fungibili erano tutti registrati sulla blockchain di Tezos. Quindi potevano essere facilmente recuperati. Un utente di Hic et Nunc ha messo insieme i pezzi e rimesso online il marketplace. Ora la governance è affidata alla DAO. La sfida? Far risorgere dalle sue ceneri il progetto NFT abbandonato dal suo creatore.

Pepsi lancia una collezione di NFT su Ethereum

Pepsi NFT Ethereum

1843 NFT gratis, a tema musicale e generati da un algoritmo: ecco la nuova idea di Pepsi per entrare nel Web 3.0.

Dopo Adidas, anche Pepsi decide di entrare nel Web3 e organizzare un vero e proprio drop di NFT su Ethereum. Riservato ai cittadini degli Stati Uniti, la multinazionale ha deciso di creare 1893 immagini e di regalarne 1843 come NFT: arriva Pepsi Genesis Mic Drop.

Come funziona il Pepsi Mic Drop?

Pepsi è entrata nell’universo degli NFT in grande stile con un vero e proprio drop. Ha creato 1893 immagini che saranno regalate a coloro che per primi si iscriveranno sul sito del brand. Le immagini raffigurano dei microfoni con cappelli, baffi, occhiali e altri accessori completamente casuali. L’azienda ha creato un algoritmo ad hoc per generare queste immagini, prendendo ispirazione dai design dei prodotti classici Pepsi. Alcuni accessori sono più rari di altri, quindi ogni immagine avrà un valore diverso. Ogni NFT è davvero unico! Ma attenzione: a essere regalate saranno solo 1843 immagini. Cosa farà Pepsi con le altre 50? Rimaniamo aggiornati!

Ma perché Pepsi ha scelto dei microfoni? “Siamo sempre stati un marchio con una grande presenza nella musica e nella cultura pop” ha detto Todd Kaplan, vicepresidente dell’azienda. “Per questo, è normale per noi di Pepsi portare quella stessa presenza nel mondo degli NFT con un ‘mic drop’ di proporzioni epiche”. Pepsi ha collaborato con giganti della musica pop come Britney Spears e Beyoncé, quindi la loro entrata nel mondo degli NFT era scontata!

Un NFT drop diverso da tutti gli altri

Pepsi non è il primo brand famoso a lanciare una collezione di NFT su Ethereum. Anche Coca Cola, la diretta avversaria, è entrata su blockchain con i suoi NFT. Ma al contrario dei suoi predecessori, Pepsi ha regalato i suoi non-fungible token invece di farli comprare a prezzi altissimi. Se il drop avrà successo saranno sempre di più le aziende a regalare i propri NFT!

Sono entusiasta del fatto che Pepsi stia abbracciando una delle svolte tecnologiche più importanti di questi anni” afferma Gary Vaynerchuk, imprenditore appassionato di blockchain. “Gli NFT cambieranno per sempre il valore che diamo alle cose: questo è un momento fantastico per creare lealtà al brand e portare valore immenso alla comunità e ai fan”. Accumulare lattine in edizione limitata è roba passata: pronti a collezionare NFT sul vostro wallet?

Avalanche (AVAX) arriva su Young Platform!

Avalanche (AVAX) arrive sur Young Platform!

Sull’exchange di Young Platform da oggi puoi trovare AVAX, il token di Avalanche. La blockchain per sviluppare progetti decentralizzati, scalabili e sicuri

Nuovo listing per Young Platform. Hai sentito parlare di Dapp? E di DeFi? Di sicuro sai cos’è un NFT! Avalanche è la blockchain che permette agli sviluppatori di realizzare tutte queste cose in maniera semplice. 

Che cos’è Avalanche?

Avalanche è un progetto nato nel 2018 dagli sviluppatori di Ava Labs. Si tratta di una blockchain che risolve il trilemma della scalabilità e che quindi è allo stesso tempo scalabile, sicura e decentralizzata. Come è possibile avere tutte e tre le caratteristiche? Grazie a Snowball, l’algoritmo di consenso di questa blockchain. Su Avalanche puoi trovare una piattaforma per creare blockchain, un protocollo Smart Contract per sviluppare Dapp ed NFT, uno strumento per creare token e tokenizzare asset. 

Che cos’è AVAX?

Come si fanno tutte queste cose su Avalanche? Usando il token AVAX. Serve infatti per pagare commissioni e come token di scambio in tutti gli strumenti che la piattaforma mette a disposizione. Inoltre AVAX viene usato come garanzia per i validatori, che per partecipare alla rete devono mettere in staking almeno 2000 AVAX.

Perché abbiamo scelto AVAX?

AVAX è il token per chi vuole entrare in un nuovo ecosistema decentralizzato, velocissimo, con commissioni molto basse ed ecosostenibile. Intorno a questa blockchain si sta sviluppando un ecosistema DeFi da tenere d’occhio. Tipo? Pangolin, un exchange decentralizzato su cui fare staking e yield farming. Oppure Yay Games, una piattaforma di giochi decentralizzati e marketplace. 

Quali pair sono disponibili per AVAX?

  • EUR-AVAX
  • USDT-AVAX

Vuoi saperne di più?

Leggi l’articolo di Academy dedicato ad Avalanche!

Perché i social token sono la risorsa del Web3?

Social Token: à quoi servent-ils sur le Web3

I social token permettono alle persone di partecipare attivamente ai progetti decentralizzati. Per questo sono la chiave del successo per il Web3. Scopri perché!

Che cosa sono i social token? A cosa servono? I social token sono emessi da creator, personalità famose o community. Chi li possiede ha la possibilità di collaborare alle decisioni di una community e condividere la proprietà del valore creato insieme. I social token possono essere acquistati o ottenuti come ricompensa. Ci sono token legati a singole personalità e token che fanno riferimento a una comunità o a un progetto. Possono essere usati per prendere decisioni che riguardano la governance oppure solo per dedicare merchandise ed esperienze agli affezionati. La quantità di social token posseduti può determinare i diversi gradi di diritto di accesso alle attività. 

Social token, alcune applicazioni

In che modo i singoli creator usano i social token? Alcune personalità famose tokenizzano il proprio tempo: ogni token può essere riscattato in ore di consulenze o esperienze. Altri usano i social token per premiare chi li segue. È il caso di Osinachi, l’artista NFT nigeriano che regala i suoi token a chi partecipa alle sue mostre. Nel caso delle community, i social token sono usati da DAO, club calcistici o social network decentralizzati. I social token creano così delle micro-economie intorno a un progetto.

Il Web3 incontra i social token

Ma perché i social token sono la chiave del successo del Web3? Le applicazioni e gli strumenti del Web3 non hanno ancora avuto il tempo di guadagnarsi larga fiducia e utilizzo. Hanno però una risorsa: i token su blockchain. Mentre le realtà e le aziende legate al Web 2.0 costruiscono il loro prestigio sui numeri, sul successo ottenuto e mantenuto nel tempo e l’adozione mainstream, attualmente il valore dei prodotti del web3 è strettamente legato alle community che vi partecipano attraverso i token

I social token sono utili per attirare nuovi utenti e per mantenerli attivi. Aiutano i brand a creare fiducia nei loro prodotti. Chi possiede i social token di un certo progetto resta allineato alla community e non si sposta verso altri competitor. Per le aziende del Web3, i social token sono una risorsa di fidelizzazione e per la creazione di nuove abitudini di consumo. Tuttavia per un’azienda non è sufficiente coniare i propri social token per avere la certezza assoluta di successo. Gli utenti richiedono che i token aggiungano un valore reale ai prodotti, che le esperienze proposte siano di qualità, che la loro voce sia ascoltata. Per le aziende del Web3 creare la massima partecipazione è una sfida! 

È rimasto solo il 10% di Bitcoin da minare

Bitcoin : il reste 2 millions à exploiter

Il 90% della fornitura totale di Bitcoin ad oggi è già sul mercato. Quanto manca per arrivare ai 21 milioni previsti? 

Come si creano bitcoin? Al contrario delle valute fiat, le criptovalute non vengono stampate e distribuite da qualche ente bancario o governativo. I bitcoin vengono emessi grazie al processo di mining. Come funziona? In breve, i miner risolvono complessi problemi matematici per validare le transazioni sulla blockchain. Come ricompensa ricevono le commissioni di transazione e i nuovi Bitcoin appena coniati, grazie alla validazione del blocco contenente tali transazioni. 

Secondo il protocollo del fondatore Satoshi Nakamoto, i bitcoin totali in circolazione saranno al massimo 21 milioni. Raggiunta questa soglia, non ne saranno estratti altri. Quanto siamo vicini a questo momento? 

Siamo a 18.9 milioni di Bitcoin!

Il 13 Dicembre 2021, il 90% della fornitura massima di Bitcoin (21 milioni) è stato raggiunto. Secondo Blockchain.com infatti in 12 anni sono stati messi in circolazione 18.9 milioni di BTC. Ne rimangono quindi solo 2.1 milioni, che si prevede saranno minati solo nel 2140. Nei prossimi 119 anni quindi i miner potranno continuare a estrarre Bitcoin, subendo però halving più consistenti. Cosa significa? Che i miner e le mining pool ogni 4 anni verranno ricompensati con meno Bitcoin per ogni blocco validato. Quindi i miner perderanno l’interesse a estrarre gli ultimi Bitcoin rimasti? No, perché riceveranno comunque le commissioni di transazione, e un continuo aumento del prezzo di bitcoin manterrà il mining redditizio per le mining pool. 

Ma chi possiede questi 18.9 milioni di Bitcoin? È difficile stabilirlo con precisione, considerando anche che alcuni sono stati persi per sempre a causa di chiavi e password dimenticate. Hai presente la storia del miner che ha 8.000 BTC in una discarica e non riesce a recuperarli? 

Quali sono le mining pool che minano più Bitcoin?

Sempre analizzando i dati raccolti da Blockchain.com, si possono notare le mining pool che stanno validando più blocchi e di conseguenza emettendo e guadagnando Bitcoin. Ecco i dati degli ultimi quattro giorni (dal 10 al 14 Dicembre 2021). In testa ci sono AntPool e F2Pool, entrambe aziende cinesi. 

Mining PoolBlocchi minati
Sconosciuti (insieme di pool di cui non si è riusciti a stabilire l’origine)281
AntPool107
F2Pool83
ViaBTC54
SlushPool44
SBI Crypto14
OKExPool2

Bitcoin diventerà un bene sempre più scarso e in questo modo si presume che aumenterà il suo valore. Come cambierà il mercato quando tutti e 21 i milioni saranno in circolazione? Appuntamento al 2140! 

Identikit di un crypto lover su Twitter

Twitter come riconoscere un crypto lover

Come riconoscere il profilo di un crypto lover su Twitter? Leggi l’identikit e scopri se lo sei anche tu!

Newbie crypto di tutto il pianeta unitevi! Su Twitter la community intorno alle criptovalute dà vita a discussioni sui temi più caldi, si scambia i progetti del momento e condivide opinioni con un linguaggio tutto suo. Sei nuovo del settore? Non vuoi perderti nemmeno una mossa? Partecipa e segui la community su Twitter. Ma come si riconosce al volo uno che di criptovalute se ne intende? Ecco tutti gli elementi che nel profilo Twitter di un crypto lover non possono mai mancare. 

Twitter profilo crypto lover

1. Foto profilo

Twitter è il Linkedin della community crypto. E come fa un crypto lover a sembrare il più professionale possibile? Usando come immagine del profilo un NFT. Così si dimostra di essere sostenitori delle potenzialità dei token non fungibili, la novità tecnologia su blockchain esplosa a partire dal 2021. Per essere un crypto lover con i fiocchi, scegli un NFT (magari uno delle collezioni più famose)! Alcuni non rinunciano alle fotografie o ai classici selfie, tra questi potresti trovare dei volti con dei laser rossi che escono dagli occhi. Cosa significa? Che si è dei super fan di Bitcoin.

2. Nickname

Se trovi un nome seguito da “.eth“, si tratta di uno username unico generato con il Ethereum Name Service, che può essere usato al posto dell’indirizzo di un wallet. Questi nomi si ottengono tramite delle aste pubbliche e non è affatto facile ottenerli! 

3. Nome utente (handle)

Un modo per riconoscere i sostenitori di Ethereum? Potrebbero includere i caratteri 0x che indicano l’inizio di un indirizzo wallet Ethereum, oppure il simbolo di Ether: Ξ

4. Bio 

Per un crypto lover su Twitter, la bio è come un curriculum vitae. Ci puoi trovare l’elenco dei lavori o progetti crypto a cui hanno partecipato. Oppure le community di cui sono membri, quali token o NFT possiedono. 

5. DAO

Le persone su Twitter amano mostrare le DAO di cui condividono la mission. Qual è la DAO del tuo cuore? Mettila in bio! È anche un modo per scoprire quelle di tendenza. Ad esempio? Friends With Benefit è una social DAO che organizza party in giro per il mondo, e PleasrDAO raccoglie fondi per acquistare NFT. 

6. Newsletter

I leader del settore crypto, o gli aspiranti tali, hanno spesso una newsletter su mirror.xyz. Il profilo Twitter serve anche a pubblicizzare spazi di approfondimento più estesi. 

7. Yat

Uno Yat è un username fatto di emoticon per le tue identità su internet. Yat è una piattaforma che permette di creare un URL fatto di emoji che può essere usato anche come indirizzo di un wallet di criptovalute. Gli yat appaiono come una sequenza di emoticon, e i crypto lover amano particolarmente il razzo o la luna, che traducono il motto “to the moon”. Essendo questi molto popolari, sono costosissimi. 

8. DM aperti

I personaggi famosi del mondo crypto non sono come i soliti VIP. Su Twitter i loro profili invitano a scrivere messaggi privati per chiedere informazioni o esprimere pareri. A quanto pare, rispondono con piacere. Qualche profilo interessante da seguire? Chris Dixon, Jackson Dame e Linda Xie.

9. Gm

Gm è il saluto della community crypto. È l’abbreviazione di good morning, usato per salutarsi a qualunque ora e da qualunque fuso orario. È talmente diffuso e legato alla community, che c’è chi ci ha costruito sopra una DAO: gm DAO, con lo scopo di promuovere esperienze culturali.

Bitcoin: Satoshi Nakamoto, l’ultimo post ha 11 anni

Bitcoin ultimo post di Satoshi ha 11 anni

Satoshi Nakamoto, pseudonimo del creatore di Bitcoin, ha scritto il suo ultimo post su Bitcointalk prima di scomparire per sempre. Dov’è ora Satoshi?

Un semplice changelog: l’ultimo messaggio di Satoshi Nakamoto era una lista di problemi di Bitcoin sui quali stava lavorando. Poi, il 13 dicembre 2010, il suo ultimo accesso a bitcointalk. Dopo, lo sviluppatore anonimo ha fatto perdere tutte le sue tracce. Alcuni dicono che si sia dedicato ad altri progetti, altri pensano che si sia ritirato per paura di essere rintracciato. Dov’è finito Satoshi Nakamoto? 

Bitcointalk, il forum di Satoshi Nakamoto

Satoshi Nakamoto creò il forum bitcointalk il 17 novembre 2009. In quel forum si formò una rete di sviluppatori dedita a supportare e migliorare costantemente Bitcoin e la nuova idea di criptovaluta. Satoshi, ovviamente, era tra gli utenti più attivi e si occupava sia dello sviluppo della blockchain che della gestione del forum.

Il suo ultimo post del 12 dicembre 2010 riguardava una nuova funzionalità per contrastrare gli attacchi DoS, ovvero attacchi hacker che sovraccaricano una rete e ne impediscono il funzionamento. “C’è ancora del lavoro da fare contro gli attacchi DoS”, ha scritto in quel changelog. Il giorno dopo, Satoshi accede al forum per un’ultima volta alle 4:45 del pomeriggio per poi sparire per sempre.

Secondo alcuni, Satoshi Nakamoto si sarebbe ritirato per dedicarsi ad altri progetti. Eppure, nei giorni prima del suo ultimo post, il creatore di Bitcoin sembrava teso a causa di un evento che ha scosso la community acerba di Bitcoin del tempo: Wikileaks.

Wikileaks e il can che dorme

Nel 2011 Bitcoin, che a quei tempi era ancora in fase beta, ha guadagnato popolarità all’improvviso a causa di Wikileaks. Il famoso archivio di documenti “top-secret” era appena stato bloccato dagli Stati Uniti, e tutti i provider di pagamento come MasterCard e Visa avevano impedito le donazioni all’organizzazione no-profit. Per questo, Wikileaks ebbe l’idea di accettare donazioni in Bitcoin.

Molti membri del forum bitcointalk erano entusiasti: il loro progetto cominciava ad avere successo. Ma Satoshi Nakamoto non era d’accordo. “Sarebbe stato bello ricevere queste attenzioni in altri contesti. WikiLeaks ha svegliato il can che dorme, e quel cane sta arrivando a sbranarci” ha scritto il creatore di Bitcoin l’11 dicembre, in risposta a un post che citava un articolo di PC World. La piccola rete blockchain in beta non era pronta a ricevere quelle attenzioni.

Chiedo a WikiLeaks di non usare Bitcoin per le donazioni” ha scritto Satoshi il 5 dicembre. “Bitcoin è una piccola community acerba e ancora in beta. Voi otterreste solo qualche spicciolo, ma la fama che ci portereste ci distruggerà”. Le parole di Satoshi sembrano catastrofiche, ma ancora oggi le criptovalute non sono considerate un sistema di pagamento affidabile, tranne in alcuni casi eclatanti. Forse Satoshi aveva ragione: associare Bitcoin allo scandalo WikiLeaks ha danneggiato la credibilità di una rete ancora acerba?

Dov’è ora Satoshi Nakamoto?

In ogni caso, Satoshi Nakamoto ha fatto perdere le sue tracce subito dopo lo scandalo, lasciando la community divisa sul da farsi. Probabilmente il leggendario programmatore ha valutato la community come sufficientemente matura da prendere decisioni autonome. O forse ha avuto paura di quella fama che gli si sarebbe potuta ritorcere contro?

Negli anni, diverse persone hanno dichiarato di essere Satoshi Nakamoto, ma la sua vera identità rimane ancora sconosciuta. In fondo, come si dice spesso nella community di Bitcoin, “Siamo tutti Satoshi. A che serve sapere chi sia il creatore di Bitcoin, quando tutti noi collaboriamo al progetto? Satoshi Nakamoto rimane una figura leggendaria e ispiratrice, ed è giusto ricordarlo il giorno dell’anniversario del suo ultimo accesso al forum.