Binance: tra riciclaggio e terrorismo. Sanzione record da 4,3 miliardi di dollari.

Binance: tra riciclaggio e terrorismo. Sanzione da 4,3 miliardi di dollari

Binance e il suo CEO Changpeng Zhao sarebbero colpevoli di diversi reati gravi. Cosa li aspetta ora?

Il Procuratore Generale Merrick B. Garland ha annunciato, durante la conferenza stampa di martedì 21 novembre indetta dal Dipartimento di giustizia americano, che Binance e il suo CEO, Changpeng Zhao sarebbero colpevoli. All’evento hanno partecipato anche il segretario del Tesoro Janet Yellen, il vice procuratore generale Lisa Monaco e il presidente Rostin Behnam della Commodity Futures Trading Commission (CFTC). Ecco le gravi attività illecite che Binance avrebbe compiuto che emerse durante la conferenza.

Le accuse a Binance

Binance e il suo CEO Changpeng Zhao, come è emerso dalla conferenza stampa di martedì, avrebbero commesso diversi reati gravi. In particolare, avrebbero violato intenzionalmente il Bank Secrecy Act, l’International Emergency Economic Powers Act e non si sarebbero registrati in modo conforme alle normative come azienda che trasmette denaro. Queste leggi garantiscono che le istituzioni finanziarie americane non siano accessibili dai membri di organizzazioni terroristiche, da trafficanti di droga e dagli stati-nazione sanzionati che minacciano la sicurezza nazionale.

Binance, in seguito al patteggiamento con il Dipartimento di giustizia (DOJ) degli Stati Uniti, deve pagare 4,3 miliardi di dollari in sanzioni e confische. Questa è una delle multe più severe che abbiano mai ottenuto da un imputato aziendale in una questione penale. D’ora in poi, l’exchange dovrà presentare le segnalazioni di attività sospette richieste dalla legge. La società è tenuta a rivedere le transazioni passate e segnalare attività sospette alle autorità federali. Ciò farà avanzare le indagini penali sulle attività informatiche dannose e sulla raccolta fondi terroristica, compreso l’uso di scambi di criptovaluta per sostenere gruppi estremisti come, per esempio, Hamas.

Il CEO di Binance, Zhao, già nella giornata di ieri ha dato le sue dimissioni, ed ora rischia 18 mesi di reclusione. Anche se, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe già pagato una cauzione di 175 milioni di dollari per non finire in carcere. CZ avrebbe volontariamente violato la legge federale che impone alle istituzioni finanziarie di proteggersi dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento del terrorismo.

Binance chiude gli occhi sui finanziamenti al terrorismo 

Le accuse per le quali dovrà rispondere il CEO di Binance sono molto gravi. In particolare, si sospetta che CZ abbia consentito intenzionalmente transazioni per centinaia di milioni di dollari tra cittadini americani e utenti soggetti a sanzioni statunitensi. La sua piattaforma avrebbe ospitato criminali di tutto il mondo che l’avrebbero utilizzata per spostare denaro proveniente da truffe e altre attività criminali.

Secondo il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland “Binance è diventato il più grande exchange al mondo anche grazie ai crimini che ha commesso e ora pagherà una delle più grandi sanzioni aziendali nella storia degli Stati Uniti.”

Inoltre, l’exchange avrebbe autorizzato transazioni per quasi 900 milioni di dollari tra utenti statunitensi e iraniani e consentito lo scambio di grandi somme di denaro tra cittadini statunitensi e utenti residenti in Siria e nelle regioni ucraine di Crimea, Donetsk e Luhansk occupate dai russi. Tutto questo è molto grave, soprattutto se si specifica che il personale addetto alla conformità di Binance sarebbe stato consapevole che le procedure di antiriciclaggio della società erano inadeguate e avrebbero attirato dei criminali sulla piattaforma. Insomma, Binance non si sarebbe opposto, anzi avrebbe permesso ai criminali di spostare i fondi rubati e i proventi illeciti sul suo exchange.

Ad esempio, tra agosto 2017 e aprile 2022, sarebbero stati trasferiti su Binance circa 106 milioni di dollari di Bitcoin da Hydra. Hydra era un popolare mercato russo del dark web, molto utilizzato dai criminali per la compravendita di beni e servizi illegali. Binance avrebbe poi interrotto l’elaborazione delle transazioni Hydra solo nell’aprile del 2022, quando il Dipartimento di Giustizia ha preso il controllo del sito e lo ha chiuso.

Inoltre, da febbraio 2018 a maggio 2019, Binance avrebbe gestito più di 275 milioni di dollari in depositi e 273 milioni in prelievi da Bestmixer, uno dei più grandi servizi per l’invio e la ricezione di transazioni anonime, ora chiuso per riciclaggio di denaro. Infine, e questa è la notizia che ha fatto più scalpore: Binance non sarebbe riuscito a segnalare “oltre 100.000 transazioni sospette legate ad attacchi ransomware, abusi sessuali sui minori, attacchi hacker su larga scala e a gruppi terroristici tra cui al-Qaeda e Isis”. 

Merrick Garland ha concluso la conferenza del DOJ pronunciando questa frase: “utilizzare le nuove tecnologie per infrangere la legge non ti rende un disrupter, ma ti rende un criminale”. 

Il CEO di Binance, Changpeng Zhao, si dimetterà?

Binance news: CZ si dimette?

Il patteggiamento tra Binance e il DOJ finisce male per CZ, che sembra costretto a dimettersi.

Ultime news su Binance, il fondatore è CEO di Binance Changpeng Zhao si dimetterà? Probabilmente sì visto che potrebbe essere obbligato dall’accordo tra l’exchange e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Le notizie, nella seconda parte della giornata di oggi, si sono susseguite molto velocemente e, fino a qualche ora fa, sembrava molto poco probabile che si verificasse questo scenario. Scopri i dettagli del patteggiamento tra Binance e il Dipartimento di Giustizia (DOJ) e il motivo delle dimissioni di CZ.

Binance news: CZ si dimette dal ruolo di CEO?

Secondo le ultime news su Binance sì, il fondatore dell’exchange è pronto a dimettersi e a dichiararsi colpevole dell’accusa di riciclaggio di denaro e dovrà comparire tra poche ora davanti al tribunale di Seattle. 

Come se non bastasse il patteggiamento colpirà anche l’exchange, che dovrà pagare una multa di 4,3 miliardi di dollari, come già anticipato nel nostro articolo di qualche ora fa. Se le ultime news su Binance saranno confermate dovrebbe concludersi un’indagine del Dipartimento di Giustizia che continua dal 2018.

La conferenza stampa del DOJ

A breve invece, precisamente alle 21 ora italiana, avrà luogo una conferenza stampa del Dipartimento di Giustizia americano. I protagonisti dell’evento saranno il segretario al Tesoro Janet, il presidente della CFTC Rostin Behnam Yellen, il procuratore generale Merrick Garland e il vice procuratore generale Lisa Monaco, che annunceranno importanti misure per il mercato crypto. Ci sono altissime probabilità che le ultime news su Binance saranno il tema centrale, anche se non possiamo saperlo con certezza.

I social network, in particolare X (ex Twitter) sono impazziti quando è iniziata a circolare la news su Binance e il suo CEO, CZ e aspettano tutti la conferenza stampa di questa sera. Continua a seguire il nostro blog per i prossimi aggiornamenti sulla vicenda!

La SEC denuncia Kraken e Binance patteggia con il Dipartimento di Giustizia americano

Gary Gensler è sotto attacco di un fuoco incrociato

La SEC ha fatto causa a Kraken e Binance potrebbe aver trovato un accordo da 4 miliardi con il Dipartimento di Giustizia americano

Kraken, uno dei principali exchange di criptovalute al mondo, è stato citato in giudizio dalla Securities and Exchange Commission (SEC) per la vendita di titoli non registrati. L’accusa è la stessa che l’ente statunitense ha rivolto a Binance e Coinbase quest’estate. Nello specifico, secondo la SEC e il suo presidente Gary Gensler, l’exchange sta offrendo ai suoi clienti delle security non registrate

Potrebbe invece risolversi a breve la controversia tra Binance e il Dipartimento di Giustizia americano, che, probabilmente, dovrà pagare una multa salatissima per far cessare le indagini. Ecco tutti i dettagli dei procedimenti legali degli exchange negli Stati Uniti.

Kraken nel mirino della SEC 

L’accusa che la SEC muove ai crypto exchange è sempre la solita; anche Kraken e il suo CEO Jesse Powell sono ora indagati per la vendita, non autorizzata, di titoli non registrati (security). In realtà però questo non è il primo scontro tra le parti visto che a febbraio 2023 l’exchange è stato costretto a pagare una multa da 30 milioni di dollari e a interrompere lo staking negli USA.

Questa volta però, l’ente ha specificato quali sono le crypto che l’exchange non potrebbe offrire ai suoi clienti: Cardano, Algorand, Solana e Cosmos. Dopo un periodo di tregua tra la SEC e i principali exchange l’istituzione capitanata da Gary Gensler è tornata all’attacco utilizzando però sempre le solite argomentazioni. 

Se vuoi approfondire la storia del presidente della SEC, nonché uno dei principali antagonisti del mondo crypto ecco il video dedicato!

Il CEO e co-fondatore di Kraken, Jesse Powell si è espresso in modo molto critico nei confronti dell’organizzazione a lui ostile. Ha definito il comportamento dell’ente regolamentativo come “estorsivo”, scherzando sul fatto che 30 milioni di dollari ti permettono di “tenere lontana la SEC solo per qualche mese”. Ora l’exchange deve scegliere se affrontare “sul campo” la battaglia legale e quindi presentarsi in tribunale oppure lasciare gli States che si sono, ancora una volta, dimostrati antagonisti dell’innovazione e del progresso tecnologico.

Binance: vicino ad un accordo da 4 miliardi con il DOJ

L’altro exchange stretto nella morsa dei regolatori statunitensi è Binance che deve fare i conti con il Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti. L’istituzione sta indagando su diversi presunti reati che l’exchange e il suo team avrebbero commesso: riciclaggio di denaro, frode bancaria ma soprattutto violazione delle sanzioni imposte dagli USA a Russia e Iran. 

Secondo le ultime news, per risolvere la situazione, il DOJ chiede il pagamento di una multa tutt’altro che economica; stiamo parlando di circa 4 miliardi di dollari. Se l’accordo dovesse andare a buon fine assisteremo al pagamento delle più grande sanzione di sempre in un processo penale del settore crypto. Le brutte notizie per Binance forse non finiscono qui; il Dipartimento di Giustizia ha in serbo un annuncio importante (che renderà pubblico questa sera alle 21) che potrebbe riguardare proprio l’exchange.

Chi è il nuovo presidente argentino pro Bitcoin?

Il nuovo presidente dell’Argentina è Milei: liberista pro Bitcoin

Il presidente dell’Argentina è Javier Milei, sostenitore di Bitcoin. Il leader de La Libertad Avanza ha vinto le elezioni del 19 novembre

Il nuovo presidente dell’argentina è Javier Milei. Il sostenitore di Bitcoin ha trionfato nelle elezioni presidenziali del paese sudamericano di domenica, 19 novembre, superando Sergio Massa. Milei ha conquistato oltre il 55% dei consensi, è ha vinto con un distacco di quasi 3 milioni di voti, secondo i dati di Bloomberg.

Come si evince dalle molteplici dichiarazioni in merito, il neo eletto presidente dell’Argentina, è da tempo un fan di Bitcoin. Ha più volte descritto la creazione di Satoshi Nakamoto come l’asset che riporterà il denaro nelle mani del suo creatore originale, il settore privato e dunque i cittadini.

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Chi è il nuovo presidente dell’Argentina?

Il nuovo presidente dell’Argentina, Javier Milei, leader del partito La Libertad Avanza è un esponente della destra iper-liberale e si autodefinisce un anarco-capitalista. I giornali lo paragonano a Trump per via dell’impronta politica e alla massiccia presenza sui media tradizionali, ma anche a Wolverine a causa delle sue vistose basette.

Milei si distingue per il suo modo, spesso aggressivo, di discutere e per la sua feroce avversione nei confronti delle banche centrali e dei giochi di palazzo. La sua visione politica è volta a promuovere un ridimensionamento del ruolo dello stato, soprattutto dal punto di vista economico. Per questo motivo si è spesso scagliato contro le banche centrali e le monete fiat, che considera baluardi di un sistema corrotto e a cui preferisce Bitcoin.

Secondo il nuovo presidente argentino, gli stati, attraverso le monete a corso legale, truffano i cittadini imponendo l’inflazione che va considerata una tassa occulta. Bitcoin invece ha il potenziale di ridistribuire il denaro ai suoi legittimi proprietari.

La situazione economica in Argentina

L’elezione del nuovo presidente dell’Argentina arriva in un momento cruciale per lo stato sudamericano, che è alle prese con una situazione finanziaria devastante. L’iperinflazione al 116% rende il peso argentino praticamente privo di valore e, da circa vent’anni, le crisi economiche non sono una notizia per il paese. Inoltre, almeno quattro argentini su dieci vivono in povertà e lo stato ha degli enormi debiti anche nei confronti del Fondo monetario internazionale.

Il nuovo presidente dell’Argentina, Javier Milei si è posto l’obiettivo di fermare, una volta per tutte, l’inflazione che attanaglia il paese da tempo immemore. Come? Attraverso una proposta piuttosto radicale: abbandonare definitivamente il peso e adottare il dollaro. Inoltre, data la sua simpatia nei confronti di Bitcoin, qualcuno si aspetta una svolta nel rapporto tra l’Argentina e le criptovalute, anche se difficilmente lo stato seguirà le orme di El Salvador.

Bitcoin contro l’inflazione 

La vittoria alle elezioni del nuovo presidente dell’Argentina è stata accompagnata da un rally rialzista di Bitcoin, ovviamente molto più evidente se si guarda il grafico che mette a confronto la crypto con il peso. Bitcoin, a causa dell’iperinflazione e della svalutazione quotidiana della moneta, è, ormai da qualche anno, una soluzione per i cittadini del paese. In Argentina, il ruolo di riserva di valore della crypto è ancora più evidente, BTC non è solamente un investimento o un asset speculativo ma una vera e propria ancora di salvezza.

Anche l’euro e il dollaro sono monete soggette ad una forte svalutazione che, spesso, passa inosservata nel quotidiano. Il dollaro per esempio, dal 1913, anno di fondazione della Federal Reserve, ha perso più del 90% del suo valore. Bitcoin potrebbe essere la soluzione per proteggere il potere d’acquisto e combattere l’inflazione anche per i cittadini dei paesi occidentali.

Bitcoin: i ricavi dei miner sono in crescita

Mining Bitcoin: i ricavi dei miner crescono

I guadagni dei miner e l’hashrate sono in aumento. Quale potrebbe essere l’impatto dell’halving e dell’approvazione degli ETF?

Il mining di Bitcoin, dopo un periodo in cui ha dovuto affrontare una profonda crisi, è tornato ad essere un’attività molto remunerativa. I ricavi dei miner hanno toccato, nella giornata di lunedì, l’all-time high annuale: circa 43 milioni di dollari in ventiquattro ore

Grazie al recente rialzo dei prezzi della maggior parte delle crypto, compreso quello di BTC, questo dato ha superato i massimi di maggio 2023. Quali sono i motivi di questa impennata e cosa succederà con l’avvicinarsi del prossimo halving e se gli ETF spot verranno approvati?

Il punto sul mining di Bitcoin

I prossimi mesi saranno cruciali per il mining di Bitcoin e per il mondo crypto; ci avviciniamo sempre di più all’halving del 2024 e sta tornando l’interesse dopo mesi di quiete. D’altronde i guadagni dei miner sono proporzionali al prezzo di Bitcoin e all’attività sulla sua blockchain. Se la rete è più trafficata significa che più persone la stanno utilizzando e stanno pagando commissioni per farlo.

Anche l’hashrate, ovvero la potenza di calcolo impiegata sulla rete Bitcoin, sta toccando nuovi massimi. Forse i miner si stanno preparando al prossimo halving attraverso l’acquisto di componenti hardware più potenti per aumentare la potenza di calcolo delle loro mining rig? 

Per svolgere in modo efficace il mining di Bitcoin si devono costantemente bilanciare i costi e la potenza dell’hardware impiegato cercando allo stesso tempo di ridurre il consumo energetico. In altre parole ogni miner, per incrementare il suo profitto, deve possedere la giusta potenza di calcolo per validare i blocchi prima dei suoi concorrenti ma senza consumare una quantità di energia eccessiva.

È iniziato il bull market? Facciamo il punto

Il principale motivo per il quale il mining di Bitcoin è tornato ad essere così profittevole è comunque connesso ai recenti movimenti di prezzo della crypto. Dopo aver rotto al rialzo l’importante livello dei 31.000$, ad ottobre, ora si è stabilizzato intorno a quello dei 37.000$. La prossima resistenza da tenere d’occhio è quella dei 42.000$, se questa verrà superata potrebbe davvero cominciare la fase di espansione più esplosiva.

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Inoltre, nelle ultime settimane, la capitalizzazione di mercato delle stablecoin è in aumento. Anche se questo dato non è strettamente correlato al mining di Bitcoin ci comunica che parte della liquidità sta tornando sul mercato dopo mesi di outflows. Inoltre, l’attenzione dei crypto enthusiast è, ormai da mesi, rivolta alla questione degli ETF spot su Bitcoin. L’approvazione di questi strumenti finanziari, che secondo Bloomber avverrà con il 90% delle probabilità entro il 10 gennaio 2024, potrebbe essere lo sparo di partenza della prossima bull run.

Insomma, i profitti derivanti dal mining di Bitcoin potranno continuare a crescere se il mercato continuerà a comportarsi come ha fatto durante gli ultimi mesi. Tutto si deciderà nei prossimi mesi, d’altronde i profitti dei miner dipendono principalmente dal prezzo di Bitcoin.

BlackRock e la fake news sull’ETF di Ripple

ETF su Ripple: è una fake news

È uscita un’altra fake news sugli ETF, questa volta riguarda Ripple. Scopri cos’è successo in questo articolo

Nella giornata di lunedì 13 novembre è iniziata a circolare su X (ex Twitter) la notizia della registrazione alla Division of Corporations del Delaware di un ETF su Ripple. Secondo i rumor questo strumento finanziario sarebbe stato proposto da BlackRock. La news, subito smentita da uno dei più importanti analisti del settore, si è rivelata falsa. Scopri tutto sulla storia dell’ETF spot su Ripple.

BlackRock non ha proposto nessun ETF spot su Ripple

Un’altra fake news a tema ETF in questo autunno ricco di colpi di scena per il mondo crypto. Dopo che, ad ottobre, Cointelegraph aveva comunicato l’approvazione dello strumento finanziario su Bitcoin, lunedì è toccato a Ripple. Il file contenente la richiesta, apparso sul sito della Division of Corporations del Delaware, sembrava all’apparenza legittimo. Inoltre, sotto la voce “richiedente”, compariva proprio il nome di BlackRock, il fondo di investimento più grande al mondo.

Appena la news è stata condivisa dagli utenti di X, il prezzo di Ripple (XRP) è esploso passando da 0,65$ a 0,75$ in una manciata di minuti. Per fortuna, il noto analista di Bloomberg, Eric Balchunas, ha immediatamente contattato BlackRock per verificare la veridicità della notizia sospetta. Dopo aver scoperto che era effettivamente falsa, ha prontamente pubblicato la smentita su X.

Una volta scoperta la verità gli investitori hanno probabilmente reagito di conseguenza, vendendo i Ripple comprati in preda all’entusiasmo, e il prezzo di XRP è tornato dove era partito, a 0,65$. Insomma, grazie a Balchunas, i danni sono stati contenuti. Questa volta le testate giornalistiche non hanno condiviso la fake news e tutto si è risolto in meno di un’ora

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Chi ha impersonato BlackRock?

Tutti si chiedono come sia stato possibile che la richiesta di approvazione (falsa) dell’ETF su Ripple sia finita sul sito della Division of Corporations del Delaware. Dalle ultime indagini sembra che il responsabile, nel suo tentativo di manipolare il mercato, abbia usato il nome di Daniel Schwieger, managing director di BlackRock, per presentare la richiesta.

Con grande probabilità infatti, il colpevole, aveva pianificato tutto per trarre guadagno dal movimento rialzista del prezzo di Ripple che avrebbe seguito il diffondersi della news. Il Dipartimento di Giustizia del Delaware sta indagando sulla questione, anche se non è ancora chiaro quali pene potrebbe affrontare il responsabile e se verrà mai identificato.

In seguito alla diffusione della fake news sull’ETF di Ripple alcuni investitori hanno espresso i loro dubbi sulla registrazione di BlackRock dello strumento finanziario basato su Ethereum. D’altronde se la richiesta per quello su XRP si è dimostrata falsa potrebbe esserlo anche quella per ETH?

È stato proprio il fondo di investimento a rassicurare gli investitori più scettici, la richiesta di approvazione per l’iShares Ethereum Trust è stata effettivamente presentata da BlackRock il 9 novembre attraverso la procedura corretta.



Novità Step 3.0: inizia una nuova Avventura!

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Continua l’evoluzione di Step in un crypto game: scopri il nuovo Hub e l’Avventura, con sfide e lezioni inedite

La scorsa estate abbiamo introdotto i primi elementi di Step 3.0: i livelli, il profilo e i punti esperienza.

Oggi il crypto game più utilizzato in Italia fa un altro importante passo evolutivo. In poche parole, nella Home troverai un percorso guidato alla scoperta delle crypto (e non solo). Ma andiamo per gradi, e approfondiamo tutte le novità di Step una per una.

L’Avventura

Troverai una Home del tutto nuova, che ti guiderà attraverso il labirinto della blockchain, indicandoti la strada. 

Sarai il protagonista di un’avventura futuristica, e per partire ti servono solo due cose: tanta curiosità… e scaricare l’aggiornamento di Step!

Sarai teletrasportat* in un percorso graduale via via più sfidante: inizierai come Newbie, poi diventerai Analyst e infine Master. 

Durante il viaggio potrai sviluppare diverse abilità e abitudini come camminare, analizzare i mercati e acquisire nuove conoscenze.

Non importa se conosci già il Web3 come le tue tasche, o se non ne hai mai sentito parlare, nelle sfide “Education” troverai sia le basi che curiosità e approfondimenti sulle crypto. Il tutto, in pillole altamente digeribili.

Missioni Speciali

Sul percorso, incontrerai un robot che ti rivelerà un segreto: se fai una piccola deviazione potrai accumulare XP e YNG in più. Basta seguire i cartelli per le Missioni Speciali.

Forse le avrai già utilizzate, infatti sono ormai live da diverso tempo, ma non abbiamo ancora dato loro il riconoscimento che si meritano. Invece la community di Step sì, le ha apprezzate tantissimo e ne siamo molto contenti.

Per chi non le conosce, sono eventi della durata di alcune settimane, che permettono di vincere YNG se si completano tutte le Missioni richieste. 

Provale, siamo sicuri che ti divertirai. Non è ancora finita qui, continua sotto per scoprire come abbiamo riordinato Step.

Hub e navigazione

Non ci siamo dimenticati delle pulizie e ristrutturazioni stagionali: l’esperienza di utilizzo è fondamentale e la teniamo sempre d’occhio. 

Così le sezioni di Step sono diventate 3, rendendo l’app più essenziale, ma allo stesso tempo anche più ricca.

  • La sezione Home è dedicata all’Avventura, e vi troverai sempre il tuo percorso personale e il profilo.
  • Ti mancano le vecchie funzionalità? Le trovi tutte nell’Hub. Qui puoi riscattare i passi, fare previsioni e completare le Missioni anche al di fuori dell’Avventura, nell’ordine che vuoi tu.
  • A destra invece trovi “Esplora”, dove, grazie a uno scorrimento infinito, puoi trovare tanti contenuti nuovi. Leggi novità di mercato, guarda video di approfondimento, oppure ripassa la teoria.

Per ora è tutto, intanto siamo entusiasti di sapere cosa ne pensi di queste novità. Da parte nostra, non smetteremo mai di migliorare Step seguendo i consigli della community e accetteremo ogni tipo di commento. 

La vera avventura? Costruire insieme Step, perché resti sempre il modo più efficace e divertente di conoscere le criptovalute! 

Solana: il prezzo è salito del 220% rispetto al 2022

ETF Solana: arriverà davvero?

Solana è la criptovaluta più in forma del mercato. Quali sono le ragioni dietro all’incredibile aumento di prezzo?

Il prezzo di Solana è esploso a rialzo negli ultimi giorni. La performance mensile della crypto è del +130% circa, mentre il suo valore è più che quadruplicato rispetto ad un anno fa! Se guardiamo invece al grafico settimanale il valore di SOL è salito del 40% rispetto a lunedì scorso. Insomma, il prezzo di Solana, che ha di recente conquistato la zona pre-crollo, sembra non volersi fermare. In questa analisi esaminiamo i fattori principali che stanno contribuendo a questo rally impressionante.

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La resilienza di Solana: la crisi di FTX

Il movimento di prezzo di Solana è ancora più incredibile se teniamo che FTX sta vendendo settimanalmente dei token SOL per risarcire gli utenti colpiti dal crollo. In particolare si sta liberando di una cifra che va dai 250.000 a 700.000 SOL ogni sette giorni. 

In totale l’exchange dovrebbe vendere circa 55 milioni di Solana, con un limite settimanale fissato a 100 milioni di dollari in controvalore. La maggior parte di questi risultano però ancora bloccati e quindi la scelta del tribunale del Delaware di permettere a FTX di vendere soltanto soltanto “pochi” token per volta sembra si stia dimostrando oculata.

L’innovazione tecnologica di Solana, dove può arrivare il prezzo?

Il  prezzo di Solana è esploso a rialzo non soltanto a causa degli sviluppi positivi sulla questione FTX, ma anche perché l’innovazione tecnologia sulla sua blockchain non si è mai arrestata. L’ecosistema di SOL e i suoi sviluppatori hanno continuato a costruire anche durante il bear market, risolvendo la maggior parte dei problemi prestazionali che affliggevano il network tempo fa.

Ovviamente, data l’inaspettata esplosione del prezzo di Solana, sono emerse, sui vari social network, diverse previsioni incredibilmente positive per il futuro. Se sono in molti a credere che SOL raggiungerà nuovamente l’all-time high, a quota 260$ circa, i fan più ottimisti sono convinti che la crypto raggiungerà quota 1.000$. I motivi che corroborano questa tesi sono, secondo chi la sostiene, molteplici. In primis il possibile rilancio dell’exchange FTX, da sempre uno dei più grandi sponsor di Solana, ma anche la dominance della crypto, che ne metterebbe in evidenza l’alto potenziale di crescita. Questa era del 3% circa prima del bear market mentre oggi si attesta attorno all’1,8%.

Insomma, il rally del prezzo di Solana degli ultimi mesi è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la resilienza della crypto e gli ultimi sviluppi sulla crisi di FTX, e i miglioramenti tecnologici della sua rete. Nonostante le performance dell’ultimo periodo siano state incredibili però, potrebbe esserci ancora molto margine di crescita perciò puoi valutare di aggiudicarti qualche SOL utilizzando l’acquisto ricorrente. In questo modo medierai il prezzo di acquisto e non sarai troppo esposto alla volatilità del suo prezzo.

È ripartito il bull market? Un’analisi dei prezzi

Il bull market è ripartito? L'analisi dei prezzi

L’analisi dei prezzi di Bitcoin e Ethereum. Dalla seconda metà di ottobre il mercato crypto sembra essere ripartito!

Il bull market potrebbe essere ripartito? Da più di un mese il movimento di prezzo delle criptovalute più importanti è estremamente positivo. Scopri come si sono comportati Bitcoin e Ethereum e qual è la crypto più in forma del momento in questa analisi.

Bitcoin ha toccato i 38.000$!

Il bull market sembra davvero ripartito se analizziamo i movimenti di prezzo di Bitcoin degli ultimi giorni. Insomma, dall’inizio di ottobre BTC ha decisamente cambiato marcia. Alla fine del mese scorso, attraverso un movimento repentino della durata di un paio di giorni, ha raggiunto i 34.000$ per poi lateralizzare qualche giorno nel range compreso tra i 33.500$ e i 35.000$. All’inizio di questa settimana poi, il prezzo ha deciso di esplodere a rialzo con un’incredibile forza, infrangendo sia la resistenza dei 35.000$ sia alcune di quelle successive.

Il valore massimo raggiunto da BTC in questi giorni è di 38.000$, e in questo momento si trova sul livello dei 37.000$. Il prezzo di Bitcoin è cresciuto di 10.000$ in meno di 5 settimane! Chissà dove può arrivare nel caso in cui vengano approvati gli ETF spot. Se la svolta sulla questione arriverà nei prossimi giorni, potrebbe essere il momento giusto per posizionarti su BTC se non l’hai ancora fatto.

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Ethereum sta recuperando terreno

Se Bitcoin se l’è passata bene questa settimana, Ethereum ha fatto ancora meglio; guardando il grafico settimanale di ETH si ha la sensazione che il bull market sia veramente ripartito. Dopo mesi di sofferenza, sia in generale e sia nei confronti di BTC, la crypto è rinata! Giovedì scorso è stata presentata ufficialmente da BlackRock la richiesta di approvazione per un ETF spot su ETH, che è successivamente esploso a rialzo. L’approvazione di questi strumenti finanziari è, ad oggi, il più probabile catalizzatore della prossima bull run.

Dopo una lunga fase di lateralizzazione intorno ai 1.850$ Ethereum ha iniziato un debole movimento rialzista che, dopo la notizia di giovedì, è diventato dirompente. In un solo giorno ha distrutto diverse resistenze passando da 1.890$ a 2.100$. La giornata di giovedì 9 novembre è la migliore dell’anno finora per Ether, grazie al +12% registrato in poche ore. Questo potrebbe essere solo l’inizio, visto che la crypto è ripartita in ritardo rispetto al resto del mercato.

Solana è la regina del bull market? +170% da inizio ottobre

Se ci troviamo davvero in bull market la protagonista indiscussa di questa fase di mercato è Solana. SOL, da metà ottobre ha registrato una performance di prezzo incredibile, praticamente triplicando il suo valore. Dopo aver toccato il punto di minimo intorno agli 8$ a dicembre 2022, la crypto è stata limitata dalla resistenza dei 25$ per tutto il 2023. Tra il 21 e il 22 ottobre poi, Solana ha infranto questo livello e da lì non si è più fermata. Il movimento complessivo per il 2023 di SOL è del +220%, incredibile se si tiene presente del fatto che la crypto sta assorbendo le vendite di FTX.Il bull market sembra, a tutti gli effetti, essere ripartito.

Attenzione però dopo i recenti rialzi dei prezzi è ancora più importante non fare acquisti azzardati guidati dalla FOMO. Quando i movimenti di prezzo sono così repentini e i grafici così estesi è potrebbe essere pericoloso farsi prendere dall’entusiasmo. Perciò valuta di utilizzare l’acquisto ricorrente per mediare il prezzo di acquisto e non essere troppo esposto alla volatilità dei mercati.

Bitcoin supera i $37.500: quali sono i motivi

Bitcoin news: prezzo rialzista. I motivi

Perché Bitcoin sta esplodendo a rialzo? Il prezzo potrebbe essere stato influenzato dalle ultime news? Leggile in questo articolo

L’attenzione del mercato crypto nelle ultime ore si è concentrata sulle news sul prezzo del Bitcoin. La criptovaluta ha infatti registrato un incremento significativo (superiore al +6%) raggiungendo quota 37.500$. Quali sono le news su Bitcoin che hanno causato questo movimento rialzista?

Svolta decisiva sugli ETF spot?

Il movimento rialzista del prezzo di Bitcoin potrebbe essere stato causato dalle ultime news sulla possibile imminente approvazione degli ETF spot da parte della SEC. Un’analista di Bloomberg ha diffuso recentemente una nota che sottolinea come la SEC, entro i prossimi otto giorni, potrebbe approvare tutte le 12 richieste di ETF su Bitcoin.

Ma come mai l’analista si aspetta una svolta così imminente? Perché la Securities and Exchange Commission (SEC) dovrà nuovamente intavolare una discussione con Grayscale Investment per riesaminare la domanda di conversione dell’ETF trust GBTC da “futures” a spot. Questo sviluppo deriva dalla sentenza di agosto, attraverso la quale tre giudici statunitensi avevano dato ragione a Grayscale, chiedendo alla SEC di rivedere la sua decisione. Perciò nei prossimi giorni le sue divisioni “trading and markets” e “corporation finance” dovranno riesaminare i documenti e fornire, al più presto, un verdetto.

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Le liquidazioni degli shorter e la scarsità di Bitcoin

Oltre alle ultime news su Bitcoin, anche le liquidazioni degli “shorter”, (i cosiddetti short squeeze), potrebbero aver contribuito ad incrementare il prezzo di Bitcoin . I trader che hanno deciso di shortare, scommettendo contro l’oro digitale, sono stati “fregati” dai movimenti rialzisti di Bitcoin, e, soltanto nelle ultime 24 ore, hanno perso circa 51 milioni di dollari.

Un’altro dato positivo per il prezzo di Bitcoin è quello relativo alla quantità di BTC custoditi dagli exchange. Questa, ad ottobre, ha raggiunto un punto di minimo che non toccava da sei anni! Ma perché questa è una news positiva per Bitcoin? Perché significa che l’asset sta diventando sempre più scarso. Questa tesi è corroborata da altri due dati: la percentuale di total supply detenuta dai possessori a lungo termine (long term holder), che si aggira intorno al 76%, e la disponibilità circolante rimasta immobile negli ultimi mesi, che ammonta all’88,5%.

Le “whale” si stanno muovendo

Le ultime news su Bitcoin riguardano anche le balene o “whale”, ricchi investitori che detengono grandissime quantità di denaro, che, secondo diversi analisti, stanno uscendo dal letargo del crypto winter. Una balena in particolare avrebbe acquistato, a intervalli regolari di tre ore, circa 15 milioni di dollari in Bitcoin; probabilmente per anticipare l’approvazione degli ETF. 

Mentre altre stanno processando degli ordini TWAP per acquistare Bitcoin attraverso l’exchange Coinbase. Questa strategia di trading viene utilizzata da player più facoltosi per eseguire ordini di grandi dimensioni in modo da minimizzare l’impatto sul prezzo e ottenere un valore medio d’acquisto più favorevole.

Insomma, tutte le ultime news su Bitcoin sono bullish. È importante però, soprattutto in questi momenti caratterizzati da un alto livello di euforia, non farsi prendere dalla FOMO. Puoi valutare di posizionarti su Bitcoin attraverso l’acquisto ricorrente, in questo modo puoi mediare il prezzo di ingresso e non soffrire troppo la volatilità!