Come creare il tuo videogioco su The Sandbox

Metaverse : comment créer ton propre jeu vidéo sur The Sandbox

Ami la voxel art? Con VoxEdit e Game Maker puoi creare il tuo videogioco e pubblicarlo nel metaverso più pixellato di tutti!

The Sandbox è un metaverso davvero unico nel suo genere: basta guardare la sua grafica a cubetti, detta voxel graphics, per capire subito di cosa si tratta! Se sei un appassionato di Minecraft e Terraria non rimarrai deluso. In più, grazie a VoxEdit e Game Maker, puoi creare ciò che vuoi, dai videogiochi all’arte 8-bit. E grazie agli NFT puoi anche vendere ciò che crei! Non ci credi? Scopri come fare a creare il tuo videogioco su The Sandbox!

Crea il tuo videogioco grazie alla voxel art

La alpha di The Sandbox, lanciata il 29 novembre, ha portato alla ribalta il metaverso pixellato. Il team di sviluppo ha subito reso disponibili le cose più interessanti: Game Maker e VoxEdit! Grazie a questi due programmi, possiamo tutti trasformarci in sviluppatori di videogiochi. Questo è il metaverso: un luogo virtuale dove mostrare le nostre creazioni a tutti!

Game Maker

Come creare il tuo videogioco su The Sandbox

Ami i videogiochi, vorresti crearne uno, ma non sei un programmatore? Allora corri a scaricare Game Maker! Con questo programma puoi costruire il tuo gioco dall’inizio alla fine, e poi pubblicarlo per farlo provare a tutti gli altri esploratori del metaverso. Grazie agli ASSET già presenti in Game Maker, puoi metterti subito all’opera. Se invece non ti bastano, puoi usare VoxEdit per modellare e animare i tuoi ASSET.

VoxEdit

Come creare il tuo videogioco su The Sandbox

VoxEdit è il programma che ci permette di creare voxel art. Con l’aiuto di questo software possiamo modellare i nostri ASSET, e persino animarli! Grazie alla grafica a blocchi, VoxEdit è facile da usare, e anche se non sei esperto di modelli 3D riuscirai presto a fare le tue prime opere 3D. Se sei interessato all’arte, puoi creare dei semplici oggetti e venderli sul fiorente mercato di NFT. Altrimenti, puoi usare VoxEdit per popolare il videogioco che hai creato su Game Maker!

Monetizzare le proprie creazioni grazie agli NFT

Sei fiero della tua creazione? Allora è il momento di pubblicarla sul marketplace di The Sandbox! Dopo aver creato il tuo ASSET, puoi fare il “minting” e trasformarlo in un NFT direttamente nel marketplace del metaverso. Gli ASSET si comprano con SAND, la moneta di The Sandbox, ma sono comunque utilizzabili su tutti i videogiochi basati sulla blockchain di Ethereum.

Se sei un artista professionista e credi negli NFT, allora puoi iscriverti al Fondo per Creators messo a disposizione dal team di The Sandbox. Potrai entrare a far parte della community di artisti del videogioco e avere una vetrina tutta tua!

Vuoi entrare nel mondo di The Sandbox e comprare qualche NFT? Scarica il gioco e prova la alpha. Ci vediamo nel metaverso!

USA: discussione aperta sulle criptovalute al Congresso

Cryptomonnaies : le Congrès américain s'ouvre à la blockchainriptovalute

Sei aziende tra le più importanti del mondo crypto si sono confrontate con il parlamento statunitense sulla blockchain. 

Mercoledì negli Stati Uniti si è tenuto un incontro tra il Congresso statunitense e sei aziende leader del settore crypto. L’udienza, richiesta dalla commissione dell’House of Financial Services (corrispettivo del nostro Ministero dell’Economia e della Finanza), aveva l’obiettivo di conoscere meglio ed eventualmente proporre leggi ad hoc sulle criptovalute.

A supportare la causa della blockchain sono stati chiamati rappresentanti di FTX, Coinbase, Bitfury, Paxos, Circle e della Stellar Development Foundation. Le discussioni si sono concentrate sulle regolamentazioni degli exchange e sul ruolo delle stablecoin nell’economia. In questo articolo abbiamo riassunto i punti salienti delle discussioni.

Il futuro della blockchain in un’aula?

L’udienza sulle criptovalute, richiesta dalla presidentessa della Commissione Maxine Waters, ha pochi precedenti. Nel 2019 la Commissione si era riunita per discutere del tentativo di Facebook di creare una propria criptovaluta, ma l’esito dell’udienza era stato disastroso per il mondo crypto. Questa volta le cose sono andate diversamente. L’opinione pubblica è più rilassata nei confronti di Bitcoin e della blockchain. Durante l’udienza, i membri della commissione si sono dimostrati aperti e curiosi sulle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

L’argomento più discusso è stato quello delle stablecoin. È un mondo che ricorda quello delle banche, e compararle a esse sarebbe tutto sommato facile. Molto più intuitivo che regolamentare criptovalute come Bitcoin o Ethereum. I CEO di Circle (USDC) e Paxos (USDP) si sono dimostrati favorevoli a leggi che mettano sullo stesso piano queste aziende a istituti bancari. Hanno anche accettato di fornire le prove che il valore delle loro coin è sostenuto da dollari o da obbligazioni.

Anche per quanto riguarda gli exchange, la Commissione si è dimostrata propositiva. I rappresentanti di FTX e Coinbase hanno espresso pareri favorevoli su un’armonizzazione legislativa. Alesia Haas, Chief Financial Officer di Coinbase, ha detto che le crypto sono asset nuovi e che quindi “le regolamentazioni già esistenti spesso non sono adatte a questa nuova tecnologia”. In conclusione, entrambe le parti ritengono che delle nuove leggi porterebbero risultati positivi per tutti.

L’udienza degli USA cambierà le criptovalute?

L’udienza, contrariamente alle aspettative, è stata positiva per il mondo delle criptovalute. I leader del settore hanno fatto notare i molti utilizzi della blockchain e delle criptovalute. Il Rappresentante democratico Ritchie Torres, per esempio, ha espresso interesse per le stablecoin. Secondo il democratico, queste faciliterebbero le rimesse estere dagli USA verso i propri Paesi d’origine.

Opinione comune tra i partecipanti rimane che le regolamentazioni debbano esserci, ma che non debbano essere troppo dure. “Le stablecoin sono già funzionanti e si basano su un modello di internet aperto” ha affermato Jeremy Allaire, CEO di Circle. Ha continuato dicendo che stablecoin chiuse o eccessivamente regolamentate, sulla scia delle CBDC, sarebbero troppo poco innovative e non avrebbero successo.

Per gli USA, questa udienza “conoscitiva” è stata una boccata d’aria fresca per le criptovalute dopo lunghe tensioni. L’augurio è che questo dialogo continui in modo costruttivo e che il resto del mondo prenda esempio. Non ci resta che rimanere aggiornati!

Storia di un povero miner, 8 mila Bitcoin buttati in discarica

Bitcoin : 8 000 tokens finissent dans à la décharge

Cosa faresti se le tue criptovalute finissero nella spazzatura? Da anni un miner sta cercando di recuperare i suoi Bitcoin da una discarica

C’era una volta un miner di Bitcoin. La sua è una storia tragica fatta di pulizie di primavera con finale amaro, discariche e frustrazione. Ma andiamo con ordine, conosciamo James Howells e come ha perso per sempre 8 mila Bitcoin.

Pulizie da incubo 

Nel 2013 Howells ha 28 anni e vive con sua moglie e i suoi figli a Newport, nel Galles. Una sera d’Agosto, prima di partire per una vacanza, Howells decide di pulire il suo studio da ingegnere. Da un cassetto emergono, come reperti archeologici, due piccoli hard disk. Howells si ricorda di loro: uno era vuoto. L’altro conteneva dei file recuperati da un vecchio laptop su cui aveva rovesciato della limonata. E-mail, musica, foto di famiglia. Niente di interessante, Howells decide allora di buttarlo. Poi però, da bravo ingegnere, non se la sente di cestinare per sempre un hard disk e si ripropone di levarlo dalla spazzatura. La mattina seguente, mentre Howells dorme ancora, la moglie porta il sacco nero in discarica. Così l’hard disk rimane sepolto. Dai rifiuti e nella memoria di Howells.

Nascita di un miner di Bitcoin 

Dopo qualche mese Howells sente al TG che un ragazzo di Oslo è diventato ricco grazie a Bitcoin. Si accende la lampadina. Ma non per un’idea geniale, anzi. Per constatare un terribile errore. Nel 2009 Howells, incuriosito dalla tecnologia blockchain, aveva comprato alcuni BTC, la criptovaluta appena nata. Non solo, aveva anche iniziato a fare il miner per un po’ di tempo. Così, come hobby serale. Howells ha speso circa 10 sterline di energia elettrica (incredibilmente poco pensando alle risorse energetiche che servono oggi per creare Bitcoin) e guadagnato in tutto 8.000 BTC. Nel 2013, l’anno in cui Howells si è reso conto di aver buttato l’hard disk con le sue chiavi, quei Bitcoin valevano 1.4 milioni di dollari. 

Perché nel 2009 Bitcoin piaceva tanto?

Howells nel 2009 era rimasto colpito dal protocollo di Satoshi Nakamoto. La sua generazione, scossa dalla crisi finanziaria del 2008, non aveva più fiducia nel sistema bancario e le criptovalute sembravano l’opportunità per ricostruire il modo di intendere il denaro. Howells credeva nel progetto e per questo aveva deciso di contribuire.

La sicurezza prima di tutto 

I Bitcoin, si sa, sono facili da perdere. Mentre le monete tradizionali hanno una controparte fisica, sono tracciate e registrate dalle banche, le criptovalute sono immateriali. Se perdi l’estratto conto, la tua banca te ne manderà un altro. Perdi una password? Online puoi reimpostarla. Nel caso delle criptovalute la chiave privata di 64 caratteri una volta persa, è persa per sempre. Alcuni, come Howells, la salvano su supporti come hard disk – sperando di non buttarlo mai per sbaglio. Altri preferiscono affidare la custodia delle chiavi a servizi come gli exchange o wallet online.

Il morale della favola

Howells ha rintracciato la zona della discarica in cui è sotterrato il suo hard disk e sta cercando di ottenere i permessi per recuperarlo. Se l’hard disk non è stato schiacciato o ha subito un trauma d’urto, le chiavi potrebbero essere ancora recuperabili, così come i suoi 8.000 BTC. Tuttavia le attività locali non glielo permettono: uno scavo del genere violerebbe le normative e causerebbe importanti danni ambientali. Dissotterrare la discarica, immagazzinare e trattare i rifiuti potrebbe costare milioni di sterline. Senza considerare che non c’è nessuna garanzia di trovare l’hard disk funzionante. Howells si è anche offerto di donare alla comunità di Newport un quarto dei suoi Bitcoin, ma la sua proposta non è stata accettata. Che uomo disperato! Ci sarà un lieto fine per questa storia?

Se vuoi evitare di fare la fine di James Howells, disperato ex miner di Bitcoin, leggi la guida di Young Platform per tenere il tuo wallet al sicuro.

Questa storia è stata raccontata dal New Yorker e dal The Guardian

100.000 SAND da vincere con Young Platform

sandbox

Siamo orgogliosi di annunciare una nuova collaborazione con il metaverso per eccellenza, The Sandbox.

Scopri come puoi partecipare e vincere 10 SAND anche tu! 

Vinci 10 SAND!

Da oggi 8 Dicembre se acquisti un minimo di 2,5 SAND hai l’occasione di ricevere in regalo 10 SAND. Hanno diritto al premio solo i primi 10.000 che completeranno l’acquisto.

La promozione è valida solo per i nuovi utenti Young Platform o coloro che non hanno ancora completato la verifica dell’identità. Solo i cittadini Europei possono partecipare.

L’iniziativa terminerà il 18 Dicembre 2021.

NB: L’importo minimo in € per acquistare SAND su Young Platform è di 12.5€.
Qui puoi scoprire di più su importi e commissioni

Come si partecipa?

  1. Registrati a Young Platform
  2. Completa la verifica dell’identità
  3. Acquista almeno 2,5 SAND su Young Platform o Young Platform Pro

L’acquisto dovrà essere completato entro il 18 Dicembre, ovvero la data in cui terminerà la promozione. Quindi fai presto! 

Sono già un utente Young Platform, come posso partecipare?

Se ti sei già registrata/o su Young Platform ma non hai ancora effettuato la verifica dell’identità, sei ancora in tempo per partecipare!
Se invece hai l’account verificato, purtroppo non puoi partecipare, questo concorso è dedicato esclusivamente ai nuovi utenti.

Modalità di accredito del premio

Il 20 Dicembre 2021 verranno eseguiti i dovuti controlli. Le prime 10.000 persone che, tra l’8 dicembre e le 23:59 del 18 dicembre avranno eseguito la verifica dell’identità e avranno acquistato almeno 2,5 SAND, riceveranno 10 SAND sul proprio Portafoglio Young Platform.

I vincitori verranno contattati via e-mail nella settimana successiva al 20 Dicembre.

Che cos’è TheSandbox (SAND)?

The Sandbox è un metaverso su blockchain che sta acquisendo sempre maggiore popolarità con il lancio delle sue funzionalità di gioco in questi mesi.

Il suo token SAND è tra i primi 50 del mercato crypto, e Young Platform l’ha listato per la prima volta a febbraio di quest’anno sulla versione Pro dell’exchange.

Ascolta l’intervista con Sebastien Borget, COO e Co-founder di TheSandbox

DAO per il turismo? Viaggia in Romania su blockchain!

DAO per turismo, il caso della Romania

Come mettere in contatto turisti e aziende del territorio? Con la blockchain! La DAO è la tecnologia che permetterà di decentralizzare i servizi del turismo. 

Il settore turistico sta piano piano adottando gli strumenti e le potenzialità della decentralizzazione. Cosa sono i viaggi decentralizzati? Viaggi organizzati senza intermediari, i quali spesso hanno commissioni costose e non alla portata di tutti. In un viaggio decentralizzato i turisti e le aziende turistiche (alberghi, villaggi, servizi di intrattenimento, musei) possono interagire direttamente tra loro. Un contatto più forte tra le persone e i luoghi! Questa svolta è possibile grazie alla costituzione di DAO e al rilascio di token specifici da usare quando si prenotano e fanno dei viaggi. Vediamo come la blockchain potrebbe cambiare il turismo! 

Destinazioni crypto-friendly

Un primo aspetto da considerare quando si parla di viaggi decentralizzati è quello delle destinazioni crypto-friendly. Ovvero delle mete attraenti per chi vuole acquistare servizi con le criptovalute. Tra queste ci sono paesi come Malta, Portogallo, El Salvador e Svizzera. La lista è in via di espansione. La Thailandia infatti ha intenzione di rilasciare TAT Coin, un token ad hoc per il turismo, e di rendere disponibili all’aeroporto delle Bitcoin credit card per i turisti da usare nel paese. 

In Romania il turismo si fa su blockchain

La Romania è una nazione che ha colto al volo le possibilità della blockchain! Dal 2019 è attiva @Romania: una ONG di Bucarest che ha lo scopo di accelerare la crescita del turismo nel paese. Ora il suo team di sviluppatori e esperti del settore terziario ha deciso di dedicarsi alla promozione turistica attraverso la decentralizzazione. Come? Fondando l’omonima DAO e lanciando una collezione di NFT, Stramosi. Entrambi sono attivi sulla blockchain Elrond, anch’essa progettata in patria. Stramosi e la DAO sono state accolte in maniera positiva e potrebbero cambiare la percezione del turismo in Romania. Ecco di cosa si tratta.  

Che cos’è Stramosi: La tradizione rumena in formato NFT

Stramosi è una collezione di @Romania composta da 10.000 personaggi NFT. Questi token sono generati casualmente dalla combinazione di vari elementi tipici della tradizione rumena (l’idea di base è quella dei CryptoPunks, hai presente?). Rappresentano visivamente la cultura e l’eredità artistica del paese. Stramosi è un progetto artistico ma non solo. Questi NFT hanno una duplice funzione: sono token di governance e finanziano le attività di @Romania. Chi li possiede può dire la sua sulle scelte della DAO e dare un contributo concreto al turismo del proprio paese. 

Stramosi è anche un modo di fare rete nel territorio. Alcuni di questi personaggi sono stati acquistati da un’azienda vinicola rumena che ha in mente di usarli come etichette per le loro bottiglie di vino. E dei ristoratori si sono offerti di rifornirsi di vino solo da loro in cambio di qualche piccolo sconto. Due piccioni con un NFT: promuovere i prodotti locali e creare una community esclusiva.

Come funziona una DAO per il turismo? 

L’obiettivo principale della DAO @Romania è quello di permettere ai visitatori del paese di entrare in contatto con i business locali senza intermediari. Cioè scambiarsi beni e servizi grazie alla blockchain Elrond. In pratica verrà creata una piattaforma decentralizzata che riunirà tutte le aziende turistiche del paese, da quelle che si occupano di ristorazione, agli albergatori, alle escursioni. La DAO andrà a proporre anche 10 nuove attrazioni turistiche per attrarre le persone verso esperienze mai viste. 

Un valore aggiunto della DAO @Romania? La trasparenza nella gestione economica. Il loro sito precisa che il 20% dei fondi viene destinato alla promozione del turismo in termini di contenuti e marketing, il 40% allo sviluppo dell’ecosistema decentralizzato, un altro 20% è destinato al progetto Stramosi. Il rimanente serve ai costi tecnici delle operazioni su blockchain. 

Il turismo è uno dei settori chiave nell’economia del nostro paese, chissà come e se la blockchain verrà utilizzata per aprire nuove prospettive anche in Italia. 

Tokenomics e Web3? Per la prima volta sul New York Times!

Tokenomics e Web3 Per la prima volta sul New York Times

Le nuove parole del mondo crypto raggiungono vocabolari e giornali di tutto il mondo. Tokenomics e Web3 citate dal New York Times. Perché l’adoption è anche una questione linguistica

Il 5 Dicembre 2021 la parola tokenomics è apparsa per la prima volta in un articolo del New York Times, una delle testate giornalistiche più importanti del mondo. Il pezzo in questione riguarda il Web3 e indaga su che cos’è la tokenomics e le sue applicazioni. Vediamo i punti toccati dall’articolo!

Il profilo Twitter “New New York Times” raccoglie tutte le parole che appaiono per la prima volta sul quotidiano

Ripassone: cos’è la tokenomics!

Cos’è la tokenomics? È l’economia dei token! La tokenomics si occupa di aspetti come la fornitura di una criptovaluta, la sua distribuzione, prospettive sull’inflazione e i suoi casi d’uso. Occuparsi di tokenomics significa chiedersi, come vengono emessi e usati i token? La maggior parte delle loro applicazioni ha a che fare con lo sviluppo del Web3. 

Ripassone pt. 2: cos’è Web3? 

Con Web3 si intende la terza fase che sta vivendo internet. La prima è rappresentata dalla sua nascita e lo sviluppo delle infrastrutture che lo compongono, la seconda invece è stata caratterizzata dall’avvento dei social media. Il Web3 si muove su tre nuovi livelli di innovazione tecnologica: le reti decentralizzate, l’intelligenza artificiale e l’edge computing.

Il Web3 secondo il New York Times

Il punto di partenza dell’analisi del New York Times è l’enorme crescita di BTC dal 2020 in poi, infatti il valore di Bitcoin è passato da 7.000 $ a 50.000 $ in poco più di un anno. Questa crescita, insieme a quella di tantissime altre criptovalute, fa immaginare un nuovo futuro per la finanza e un nuovo modello di internet basato sui token. Si parla quindi di Web3, ovvero di un internet decentralizzato, fatto di applicazioni su blockchain e intelligenza artificiale. Secondo i suoi entusiasti sostenitori, il Web3 democratizzerà ogni cosa, ridimensionando il potere di intermediari e colossi tech. 

Che forma prenderà il Web3?

Non solo NFT! Uno dei concetti che porta come esempio il New York Times è l’arrivo dei social network decentralizzati. Alcuni esempi? DeSo, un network su blockchain a cui partecipano varie app, in gran parte con funzionalità social. Molti di questi social su blockchain incentivano gli utenti per la loro popolarità, interazioni e contenuti. A esempio BitClout è un’app che permette di mandare crypto ai creator come apprezzamento per i contenuti. 

Tokenomics? Via libera alle nuove parole del Web3!

Abbiamo già visto con NFT e Metaverso come le nuove parole del settore crypto siano entrate nel vocabolario inglese Collins. Il fatto che il New York Times abbia citato tokenomics in uno dei suoi articoli non è solamente una curiosità. Ne registra la popolarità, l’importanza e la diffusione come parola chiave della nuova strada intrapresa da internet.

La criptovaluta francese che vuole cambiare il cinema

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Klapcoin, criptovaluta lanciata giovedì da Sarah Lelouch, vuole cambiare il mondo del cinema. La blockchain entra nel mondo del cinema?

Sarah Lelouch, figlia del famoso regista francese Claude Lelouch, ha studiato un nuovo metodo per riformare il mondo del cinema. “Parliamo di coinvolgere il pubblico e di farlo guadagnare in maniere differenti. Il cinema ha bisogno di nuove idee”, ha detto Lelouch. Ma come fa la blockchain a cambiare il cinema?

Una crypto per supportare i nostri registi preferiti

Non è una novità che la blockchain abbia avuto un forte impatto sul mondo della creatività, come nel mondo della letteratura. Anche nel cinema la nascita degli NFT e della decentralizzazione promette di facilitare la vita ai creator. Sarah Lelouch è convinta che l’industria del cinema debba cambiare e diventare un ecosistema in cui tutti possano contribuire.

Secondo Lelouch, Klapcoin raccoglierà dai 2 agli 8 milioni di euro entro quattro mesi dal suo lancio. La criptomoneta servirà a finanziare i registi, e premierà chi produce film originali e di qualità. A scegliere la linea editoriale ci sarà una commissione di professionisti che si occuperanno di mantenere “una diversità di format, generi e personalità”.

La blockchain piace già a Hollywood

L’idea di usare le criptovalute nel cinema è già stata adottata, in parte, a Hollywood. Il film No Time to Die, venticinquesimo della serie di film di James Bond, è stato finanziato e supportato anche da finanziamenti in crypto. Secondo uno studio, “questa tecnologia ha un immenso potenziale di reinventare il business e facilitare le transazioni di tutta l’industria dei media”.

Altri progetti, come Mogul Productions, si concentrano sulla DeFi cinematografica conosciuta come DeFiFi (Decentralized Film Finance). Grazie alla blockchain, i fan possono acquistare film e oggetti collezionabili come NFT, e persino votare su quali film devono essere girati. Questo permette ai creator con buone idee ma pochi fondi di affidarsi alla community per realizzare le loro opere, e i fan hanno l’opportunità di supportare i registi più promettenti.


Klapcoin è nata per rispondere alla richiesta crescente di cambiamento all’interno dell’industria cinematografica. La blockchain riuscirà a trasformare il modo in cui andiamo al cinema? Sicuramente guardare un film che abbiamo supportato direttamente ci darà molte più soddisfazioni che guardare un film pensato e prodotto da altri!

Cardano, blockchain a prova di futuro? Parla il fondatore

Cardano Fondatore Futuro

Nonostante i dubbi del mercato, Cardano supera le 20 milioni di transazioni sulla sua blockchain. Quale sarà il futuro della altcoin? 

La rete Cardano ha tagliato un importante traguardo: a quattro anni dalla sua nascita, ha superato le venti milioni di transazioni sulla sua blockchain. La notizia arriva due mesi dopo l’attivazione degli smart contract sulla rete. Nonostante questo, il prezzo di ADA, token di Cardano, sta calando. Come mai?

Il futuro di Cardano? Charles Hoskinson rassicura la community 

Quale sarà il futuro di Cardano, è difficile da ipotizzate. Il progetto su blockchain ha ricevuto critiche a causa di alcuni problemi con le regolamentazioni negli Stati Uniti. Una rassicurazione arriva da Charles Hoskinson, con dichiarazioni indirizzate alla community. “[Il problema è] la sistematica mancanza di chiarezza. Non ci sono regolamentazioni standard globali, e perciò sono i singoli Stati a gestire le singole criptovalute” ha affermato Hoskinson. Il fondatore ha fatto presente che in Giappone, uno degli Stati meno permissivi per quanto riguarda le criptovalute, ADA viene scambiato senza alcun problema. Le 20 milioni di transazioni raggiunte ne sono la prova. Insomma: non è tanto Cardano il problema, quanto la confusione legislativa che colpisce quasi tutti i Paesi del mondo. 

La community, in risposta al thread di Charles Hoskinson su Twitter, ha fatto notare che Cardano ha una delle reti più stabili tra le altcoin con protocollo Proof of Stake. L’unico “down” della rete è durato poco più di un’ora, mentre altri progetti hanno avuto blackout di quasi 24 ore. Per questo, molti artisti si affidano a Cardano per creare i loro NFT, e numerosi sviluppatori stanno prendendo in considerazione gli smart contract di Cardano per sviluppare applicazioni decentralizzate (Dapp).

Una blockchain a prova di futuro?

[Cardano] è un progetto proiettato nel futuro, un futuro che stiamo costruendo pezzo per pezzo insieme a una community forte e attiva” ha scritto Hoskinson su Twitter. Secondo il fondatore, che ha anche partecipato allo sviluppo di Ethereum, Cardano ha tutte le carte in regola per diventare una piattaforma completa e in grado di competere con ETH sul campo di NFT, DeFi e smart contract.

Anche Southrye, ambasciatore della altcoin, è fiducioso nel futuro di ADA. “Ci avevano detto che non avremmo mai creato una rete Proof of Stake e che il nostro metodo non avrebbe funzionato. Gli abbiamo dimostrato che si sbagliavano” conclude nel thread Twitter. Cardano riuscirà a dimostrare di essere la blockchain a prova di futuro che si aspetta la sua community?

Cos’è Jenkins the Valet, il progetto Web3 di scrittura creativa

Jenkins the Valet scrittura web3

Gli strumenti del Web3 sono stati usati per un progetto di scrittura collettivo che ha come protagonista un avatar della collezione Bored Ape Yacht Club. Vediamo cos’è e come funziona!  

Jenkins è una scimmia. Ma non una scimmia qualunque. Si tratta di una di quelle di Bored Ape Yacht Club, una delle collezioni di NFT più costose e famose al mondo. Tally Labs, una società che si occupa di creare contenuti per il Metaverso, ci ha costruito un progetto di scrittura creativa Web3: Jenkins the Valet: The Writer’s Room. Sei curioso di vedere come funziona?

L’incipit della prima storia di Jenkins the Valet

“Mia madre si è messa a piangere quando ho ottenuto il lavoro come cameriere al Bored Ape Yacht Club, uno dei principali social club per scimmie. Ha fischiato e grugnito e sbucciato una delle nostre migliori banane. “Jenkins”, ha detto, “stai per essere fianco a fianco ad alcune tra le scimmie più importanti del mondo.” ho alzato gli occhi al cielo. Lei ha un talento per l’esagerazione, e io sarei stato solo un cameriere dopotutto”.

Cosa si fa in un progetto di scrittura creativa? Si scrive ovviamente! E in un progetto di scrittura creativa Web3? Si scrive grazie agli NFT. Le storie che hanno come protagonista Jenkins sono l’evoluzione dei librogame. Quei libri in cui il lettore ha la possibilità di scegliere alcune possibili alternative per far proseguire la vicenda. Le storie del progetto sono create grazie al contributo degli utenti che hanno acquistato dei biglietti-voto sotto forma di token non fungibili. Ne sono stati rilasciati 6.942, con diversi valori: da 10 a 215 voti. É possibile esprimere il proprio voto su decisioni riguardanti la trama, il genere e i personaggi

Un esempio di domanda? 

Qual è la regola più importante all’interno del club?

  • Non si può fare male agli altri
  • Non si uccide
  • No foto
  • Dare sempre la mancia al cameriere
  • Chi trova tiene
  • Anche i mutanti sono considerati scimmie 

La prima raccolta di queste storie diventerà un romanzo vero e proprio scritto dallo scrittore Neil Strauss grazie al lavoro dell’agenzia Creative Artists Agency.

Perché scrivere sulla blockchain? Le nuove writer’s room

Si sa, per chi vuole fare lo scrittore la strada è tutta in salita. Far pubblicare le proprie storie è un traguardo a cui arrivano in pochissimi e non perché i lavori non siano validi, ma perché è difficile entrare nel sistema dell’editoria. In gergo la “writer’s room” è un gruppo di persone che lavora insieme per far uscire idee e scrivere sceneggiature o altre tipologie di testi. Questo gruppo di persone nella realtà è l’esatto opposto di una crypto community: inaccessibile, chiuso e gerarchizzato. Per questa ragione Tally Labs ha deciso di usare gli strumenti del Web3 per decentralizzare l’industria della scrittura, creando una comunità di appassionati storyteller che contribuiscono a un lavoro collettivo che è molto meglio del lavoro dei singoli. Gli sviluppatori di Tally Labs hanno deciso di fondare presto una DAO in modo da poter far crescere il progetto insieme alla loro community

Partecipa con i tuoi avatar NFT!

Partecipare a questo progetto di scrittura creativa Web3 può essere anche un modo per arrotondare. I membri della comunità di Jenkin the Valet possono dare in concessione i loro avatar Bored Ape Yacht Club NFT affinché diventino dei personaggi delle storie. In questo modo riceveranno una percentuale dei guadagni fatti con le vendite, come ad esempio le royalty della pubblicazione del romanzo. 

Scopri tutte le storie create finora. Noi però non vediamo l’ora che sia pubblicato il libro e scoprire le avventure di Jenkins e di curiosi personaggi come Johnny Altcoin! 

Virgil Abloh e il progetto gm, le DAO sono il futuro della cultura?

Virgil Abloh e il progetto gm DAO

Le DAO trovano applicazioni in diversi campi, uno tra tutti? La cultura. Ecco che nascono le Culture DAO, scopriamo di cosa si occupano

La democrazia è una cosa bellissima ma non sempre facile da gestire. Ne sanno qualcosa Robespierre e Danton. All’interno di una società, qual è il modo migliore per prendere delle decisioni collettive? Finora si è sempre optato per dei rappresentanti: le nostre forme di governo infatti sono delle democrazie indirette. Centralizzare nelle istituzioni tutte le scelte è sempre stata la strada più facile per garantire stabilità. Ma come gestire le decisioni collettive, non è solo un problema della politica ma di tanti altri settori. Le DAO potrebbero risolvere i problemi di partecipazione in settori come la cultura. 

Scopriamo due esempi di Culture DAO: organizzazioni decentralizzate che operano nel campo della cultura e compiono un primo passo nel web3.  

Constitution DAO: la cultura a portata di tutti

Un esempio di Culture DAO? Di recente abbiamo parlato di quel gruppo di persone che ha raccolto dei fondi per comprare all’asta una copia della Costituzione americana: Constitution DAO. Nonostante non siano riusciti a vincere l’asta, questa DAO è il segno che le persone desiderano occuparsi di cultura

In che modo? Partecipando alle decisioni sulla sorte del patrimonio culturale del proprio Paese. Ad esempio, se la copia della Costituzione fosse finita in un museo, nessuno avrebbe potuto decidere direttamente quando e come esporla.

Una Culture DAO per definizione non ha nessun “capo”, i membri della community che hanno acquistato i token (in questo caso, culture token) esprimono le loro opinioni che diventeranno poi azioni. Attraverso votazioni, proposte e così via. Le DAO rappresentano l’opposto di una dittatura. E in mezzo a questi due poli c’è il modello di decisione delle istituzioni e delle aziende, dove le decisioni sono prese da pochi (o una persona) ma secondo le indicazioni di molti. 

gm DAO: riunirsi e fare cultura insieme

Gm DAO è un movimento culturale che ha una mission costruita su due parole: good morning. Dire buongiorno accomuna tutte le persone di qualsiasi razza, religione, genere. Dire buongiorno insomma è una cosa tipica dell’essere umano. Come si legge nel white paper del movimento lo scopo è quello di includere più persone possibili e fare cultura insieme. Promuovendo eventi e iniziative. Il progetto è nato agli inizi di Novembre 2021 e per costruire la sua community e governance ha deciso di operare tramite una DAO su Ethereum. Il loro token GM rappresenta la comunità gm e tutto quello che fa. Al momento viene percepito forse come uno dei tanti meme token, ma offre un bel progetto per il futuro. 

Due esempi, più uno: Skyscraper di Virgil Abloh

Virgil Abloh, scomparso da pochi giorni, è stato un direttore artistico e imprenditore culturale statunitense che ha collaborato con Louis Vuitton e Off-White.

Secondo Fred Ersham, co-founder di Coinbase, Abloh stava lavorando alla fondazione di un progetto Web3 chiamato Skyscraper. Un progetto che comprendeva anche la creazione di una DAO dedicata alla promozione di artisti. Chissà se il progetto di Abloh verrà portato avanti in memoria del suo amore per la creatività.