Le Dapp del momento su Avalanche: Wonderland e Islander

Avalanche : airdrop de Islander et DeFi sur Wonderland

La blockchain dalle mille potenzialità comincia a presentare le sue collaborazioni per lo sviluppo della DeFi e del fundraising

Avalanche, lavorando per risolvere il trilemma della scalabilità, è una blockchain destinata a grandi cose! E siccome da grandi poteri derivano grandi responsabilità, da Avalanche tutti si aspettano progetti innovativi e in grado di fare la differenza. Al momento la blockchain sembra mantenere le sue promesse sostenendo e ospitando realtà come Islander e Wonderland, scopriamo di cosa si occupano! 

Airdrop di Islander, progetto di gamification per i contenuti crypto

Una delle DApp native di Avalanche è Avalaunch, una piattaforma decentralizzata per il finanziamento di progetti. La mission di Avalaunch è rendere i fundraising per le innovazioni della blockchain veloci, sicuri, efficienti proprio come la blockchain di riferimento. In questi giorni si sta svolgendo il primo initial distribution event di Avalaunch per sostenere Islander. Si tratta di una piattaforma decentralizzata per il marketing dei progetti crypto.

Grazie a Islander e al suo token ISA, content creator e influencer potranno creare contenuti interattivi e divertenti, sfide e giochi per coinvolgere gli utenti. Islander dunque propone un insieme di strumenti per chi vuole comunicare un prodotto crypto e creare una community affezionata. Per sostenere Islander, Avalaunch distribuirà alla sua community un totale di 300.000 $ in ISA (circa 200 milioni ISA). Le registrazioni per l’evento chiudono alle 7:00 del 5 gennaio e il token generation event sarà il 7 gennaio sempre alle 7:00.

Wonderland: il paese delle meraviglie della DeFi

La blockchain Avalanche ospita un altro progetto degno di nota: Wonderland, il “paese delle meraviglie” della DeFi (la definizione con cui si presenta nel suo sito). Wonderland è un protocollo per lo sviluppo di servizi finanziari decentralizzati che nasce sulla base del codice di Olympus. Il fondatore Daniele Sestagalli ha raccontato la piattaforma durante un’intervista di Luigi D’Onorio De Meo, direttore di DeFi Ava Labs. Wonderland, con il suo token TIME, vuole proporre un servizio che sfrutti a pieno i vantaggi di Avalanche: velocità, affidabilità, sicurezza, convenienza economica.

Sestagalli presenta Wonderland come il Metaverso dell’economia decentralizzata. Così come nella realtà virtuale si può costruire e fare qualsiasi cosa in libertà, su Wonderland è possibile realizzare qualunque progetto DeFi si abbia in mente. Per rendere questo possibile, Wonderland è un’infrastruttura solida che mira a un’user experience perfetta, che incoraggi e ispiri gli sviluppatori. Sestagalli è un sostenitore della narrativa multichain, e dello scambio di informazioni tra progetti diversi, che si concretizza in realtà come le parachain di Polkadot o grazie a bridge. Il gruppo di sviluppatori e lavoratori dietro a Wonderland è per lo più anonimo – come precisa Sestagalli: nella DeFi non è importante quale sia la tua identità, quali siano le tue blockchain preferite, ma quanto sei disposto a cooperare per renderla a disposizione di tutti. 

Il 2022 sarà l’anno di prova per Cardano

Cardano : feuille de route et actualités pour 2022

Charles Hoskinson, il fondatore di Cardano, ha presentato gli sviluppi e il futuro della blockchain per il 2022. Parola d’ordine: ecosistema DeFi!

Charles Hoskinson ha pubblicato su Youtube un video per presentare la futura direzione di Cardano, in termini di DeFi, e tutte le sfide da affrontare per il nuovo anno. Un video che riflette anche su tutti i traguardi raggiunti e cerca di rispondere alle critiche di eccessiva lentezza nello sviluppo della blockchain (nata ormai cinque anni fa) e nel raggiungimento degli obiettivi previsti dalla roadmap. 

Cardano verso la DeFi

Per un ecosistema DeFi solido, robusto, dinamico ci vuole tempo! Ecco come risponde Charles Hoskinson. Ora che Cardano ha dimostrato di padroneggiare la tecnologia di base della blockchain e avere un sistema rodato, è pronto per lanciarsi a pieno nell’avventura DeFi. Questo approccio riflette le strategie a lungo termine di questa blockchain Proof-of-Stake. Invece di puntare sulla velocità a tutti i costi, Hoskinson preferisce che il team di Cardano si dedichi allo studio e alla ricerca, che richiedono delle tempistiche dilatate ma garantiscono risultati migliori. Il prossimo passo sarà quindi lo sviluppo e il lancio di 127 progetti DeFi nei prossimi 6 mesi. L’ottica è di raggiungere un numero di asset sulla blockchain 10 volte superiore a quello del 2021 (2 milioni). Tali uscite rappresentano, come dice il fondatore stesso, “un momento essenziale per la commercializzazione e l’utilizzo del progetto Cardano”. 

Formazione e lavoro collaborativo: il metodo Cardano

Nel corso del video Charles Hoskinson insiste sulla specificità del metodo di lavoro di Cardano, dove la maggior parte delle decisioni sui processi vengono prese bottom up: cooperazione, confronto e integrazione. A questo proposito è stata fondata la Cardano DeFi Alliance (CDA), un gruppo di sviluppatori che vuole comunicare, educare e innovare tutti gli aspetti della blockchain. La CDA, che nel 2022 sarà pienamente operativa, prevede di fornire consigli, supporto, risorse open-source, pratiche efficaci a tutti coloro che intendono partecipare al lavoro di Cardano. Ma non si tratta solamente di un progetto interno, l’intenzione è quella di integrare nella condivisione delle conoscenze anche protocolli esterni a Cardano, così come altre blockchain, nello spirito di condivisione di valori comuni e ampliamento della DeFi. È inoltre prevista la pubblicazione di un manuale Mastering Cardano per tutti gli sviluppatori con il desiderio di avvicinarsi al progetto. 

Le sfide di Cardano per il 2022

Hoskinson non ha dubbi: il 2022 sarà un anno pieno di sfide per Cardano. La prima prova sarà il tenere fede al programma di sviluppo, per poi comunicarlo efficacemente. Per il fondatore è fondamentale lavorare a stretto contatto con i media per trasmettere tutti i valori e le innovazioni di Cardano, per costruire un’idea di blockchain affidabile, destinata a sopravvivere. Come si misurerà il successo di Cardano? Nella sua abilità di crescere continuamente, nell’inclusione di chiunque abbia qualcosa da proporre per una DeFi sempre migliore e, infine, nella resilienza. 

Per riassumere, cosa dobbiamo aspettarci da Cardano nel 2022? Il rilascio di un centinaio di nuove Dapp, una CDA in attività, un manuale per gli sviluppatori e una comunicazione efficace. 

Le madrine crypto più pop del 2021

Cryptocurrencies : Paris Hilton, Lindsay Lohan, Melania Trump

Nel 2021 il mondo crypto è stato supportato da tantissimi personaggi iconici. Tra loro le 4 dive che troverai in questo articolo

Le crypto non sono solo un club per ragazzi. Oltre alle lavoratrici del settore come sviluppatrici, ingegnere e dirigenti, tra le crypto enthusiast ci sono anche delle personalità chiacchierate. Si tratta di star del cinema, della politica o dello spettacolo che hanno condiviso pubblicamente il loro appoggio alle criptovalute. Vediamole insieme!

Lindsay Lohan pazza per le crypto

Il profilo twitter di Lindsay Lohan è come un bollettino di aggiornamenti a tema crypto. Se lo scorri puoi trovare decine di novità su blockchain e co. L’attrice è testimonial e grande sostenitrice di molti progetti appena nati, come ZelaaNFT il marketplace di NFT su Polygon che mette in vendita le opere d’arte di celebrità, come la Lohan stessa. Oppure di CoviCoin, un’altcoin nata come moneta alternativa spendibile nel campo sanitario. Così come di Metaversi (è il caso di PolkaCity) e videogiochi decentralizzati. All’inizio del 2021 l’attrice ha collaborato anche con Tron per rilasciare alcuni NFT che hanno fatto crescere notevolmente la blockchain in termini di popolarità. Dai suoi tweet emerge un vero interesse per il settore e la voglia di prenderne parte attivamente. Essere “Lohan approved” per questi progetti è un vanto! 

Paris Hilton è la diva del Metaverso

Con un tweet dello scorso Aprile, Paris Hilton ha presentato ai suoi follower i nuovi cuccioli di famiglia. Due cagnolini il cui nome è un evidente omaggio alle criptovalute: Crypto Hilton e Ether Reum. Più amore per le crypto di così! Paris su Twitter utilizza un nickname generato con Ethereum Name Service, un username unico che può essere usato anche come indirizzo del proprio wallet. Lo riconosci per quel “.eth” finale, ecco una guida completa su come riconoscere un crypto lover su Twitter. Il profilo Twitter di Paris Hilton è nella top 100 degli account con il nome Ethereum più seguiti.

Del resto la diva americana nel 2021 ha abbracciato tutte le novità legate alla blockchain. Lanciando la sua collezione di NFT, sold out su Nifty Gateaway, e preparando la serata di Capodanno nel Metaverso Roblox. Paris ha creato un’isola nel mondo virtuale, chiamata Paris World, lì gli utenti potranno esplorare la versione digitale della sua villa a Beverly Hills e le abitazioni dei suoi adorati cani. Ma anche passeggiare nella rivisitazione delle atmosfere del suo matrimonio da favola o guidare un’auto sportiva di lusso. Saranno disponibili anche una serie di accessori e abbigliamento sotto forma di token non fungibili. Durante la serata di Capodanno, l’avatar di Paris Hilton si esibirà in un dj set!  

Melania Trump su Solana 

L’ex first lady ha lanciato la sua collezione di NFT che “incarna la sua passione per l’arte”. C’è tempo fino a domani 31 Dicembre per aggiudicarsi il primo pezzo: un disegno stile acquerello degli occhi di Melania. Il prezzo di partenza è 1 SOL, che al momento corrisponde a circa 154€. Il resto della collezione sarà presentato in esclusiva sul suo sito il 4 Gennaio 2022. L’asta partirà qualche giorno dopo! Gli NFT di Melania Trump hanno fatto discutere molti in primis perché solo una parte del ricavato andrà in beneficenza. Inoltre per alcuni artisti quella di Melania non è un vero lavoro artistico ma un modo per aumentare ulteriormente le sue entrate. Senza un’intenzione artistica. Talmente tante le critiche al progetto di Melania Trump, che lo stesso creatore di Solana ha dichiarato che la scelta della blockchain su cui creare gli NFT è stata casuale.  

Gwyneth Paltrow: paladina delle crypto girl

Il mondo crypto sembra essere un club per soli ragazzi? Ecco che interviene Gwyneth Paltrow. In un’intervista di Elle, l’attrice racconta il suo desiderio di rompere le barriere di genere e far conoscere Bitcoin e il settore delle criptovalute anche alle ragazze. Il primo passo per la Paltrow è comunicare quanto sia semplice e accessibile avere a che fare con le crypto. A questo proposito ha lanciato un giveaway di fine anno. Tramite Cash App donerà ai suoi follower 500 mila dollari in Bitcoin. L’attrice di recente ha investito 200 milioni di dollari in Tera Wulf, una mining pool che utilizza solo energia da fonti rinnovabili. 

 

Polkadot: online le parachain per il Web3!

Polkadot online le parachain per il Web3

Il 18 Dicembre 2021 sono state attivate le prime parachain di Polkadot. Un giorno memorabile che sta per ripetersi grazie alla nuova asta lanciata in queste ore

Mentre le prime parachain sono già andate online pochi giorni fa, in queste ore si sta svolgendo la seconda asta per aggiudicarsi uno slot sulla blockchain di Polkadot. Il 31 Dicembre saranno svelati i progetti vincitori, nel frattempo scopriamo le prime parachain e l’efficienza di un sistema multichain. 

Polkadot, la blockchain delle blockchain!

Polkadot è una blockchain relay (o di trasmissione), ovvero una blockchain che fornisce infrastrutture e un sistema di sicurezza a delle blockchain secondarie. Polkadot è dunque un sistema multichain: composto da una blockchain principale, che costituisce il layer 0, e da blockchain secondarie sul layer 1, le cosiddette parachain. Queste sono blockchain con casi d’uso specifici, che sfruttano l’infrastruttura di Polkadot per concentrarsi esclusivamente sull’ottimizzazione del proprio servizio. In questo modo non devono impiegare ulteriori risorse nello sviluppo della tecnologia di base. 

Perché appoggiarsi ad una blockchain come Polkadot? Oltre ad usufruire di un network già pronto e funzionale, i vantaggi per le parachain sono: alta scalabilità, la possibilità di eseguire transazioni in parallelo alla blockchain principale, commissioni basse, e Proof-of-Stake. Nel termine “parachain”, “para” sta per “parallele” e “chain” sta per blockchain: le parachain sono autonome (ognuna ha una sua governance) ma connesse e integrate con la blockchain relay. 

Immagina le parachain come delle aziende indipendenti l’una dall’altra. Ognuna ha i suoi edifici, fabbriche, magazzini, negozi in un quartiere della città. Polkadot rappresenta le infrastrutture, le strade, i ponti, le tangenziali per collegare tutte queste aziende rapidamente e farle collaborare. Ecco come funziona un sistema multichain! Ogni parachain funziona autonomamente, ma grazie ad un’unica blockchain. 

Come si diventa una parachain di Polkadot? Con un’asta!

Non tutte le blockchain possono diventare parachain di Polkadot. Le parachain infatti vengono scelte tramite aste, che permettono di vincere uno slot della relay blockchain. Con “slot” si intende un intervallo di tempo in cui una parachain ha il diritto di appoggiarsi a Polkadot. La durata di questi slot è di 6 mesi e una parachain può aggiudicarsi da un minimo di 1 slot a un massimo di 4 (e quindi la permanenza per 2 anni). Questa flessibilità è l’ideale per i progetti più piccoli e ancora non avviati, è l’occasione di vedere come va e non impegnarsi per anni. Al termine del periodo ottenuto, è possibile rinnovare lo slot sempre tramite le aste.

E chi non riesce a vincere le aste? Nel network di Polkadot esistono anche i parathread, che non sono connessi alla blockchain in maniera costante, ma la utilizzano a bisogno e pagano i vari servizi sulla base di quanto hanno consumato. Alcune blockchain invece non devono nemmeno aggiudicarsi un’asta per essere integrate. È il caso dei progetti che la community di Polkadot considera vantaggiosi per il “bene comune” di tutto il network. La prima parachain common-good di Polkadot è Statemint, una blockchain che permette di sviluppare su Polkadot varie tipologie di asset come NFT o CBDC (central bank digital currencies). 

Per aggiudicarsi gli slot di Polkadot bisogna partecipare a delle candle auction, si tratta di aste in cui il termine non è determinato fin dall’inizio, ma che si concludono in un momento casuale all’interno di una finestra temporale (ad esempio, una settimana). Vince questo tipo di aste chi ha fatto l’offerta più alta nel momento in cui “la candela si spegne”. Le offerte sono fatte impiegando DOT, il token nativo di Polkadot, direttamente dal team del progetto oppure con un crowdloan, un prestito collettivo. In quest’ultimo caso i progetti chiedono ai loro sostenitori di contribuire all’asta offrendo delle ricompense. 

Perché usare le aste e non un’ICO per far partire un progetto? Le ICO nel tempo hanno dimostrato di avere dei limiti. Si può dare il caso in cui la presentazione di un progetto e delle sue potenzialità venga ingigantita, deludendo poi le aspettative degli investitori. Questi potrebbero subito rivendere i token ricevuti facendo crollare il progetto. Le aste invece sono più sicure e hanno più garanzie: i DOT rimangono sulla blockchain fino allo scadere dello slot e non vanno agli sviluppatori o ad altri gruppi di persone. Inoltre i progetti sono già formati, consultabili, comparabili tra loro. 

Scopri le prime parachain di Polkadot!

Polkadot, nata nel 2020, prevedeva di lanciare le sue prime parachain nel 2021. Possiamo dire, missione compiuta! Dal 18 Dicembre 2021 cinque parachain sono attive e producono i loro blocchi nella rete. In questi giorni si sta svolgendo la seconda asta che prevede il lancio per Marzo 2022. 

Acala

Acala è l’hub DeFi di Polkadot: una piattaforma smart contract compatibile con Ethereum con lo scopo di ottimizzare progetti di finanza decentralizzata. Questo network ha vinto l’asta grazie a un crowdloan e fornisce ai suoi utenti gli strumenti per fare trading, emettere prestiti, diventare fornitori di liquidità, guadagnare APY ad alto interesse sui propri asset. Acala si definisce l’app store della finanza!

Moonbeam

Moonbeam nasce per migliorare l’Ethereum Virtual Machine (EVM), la piattaforma per sviluppare Dapp su Ethereum. Le funzionalità di Ethereum all’ennesima potenza, con lo stesso livello di compatibilità e semplicità di sviluppo.

Parallel Finance

Parallel Finance riassume la sua mission con questo motto: “bring DeFi to the Mainstream”. Per questo propone un protocollo che permette a chi possiede dei token di guadagnare interessi con procedure come lo staking. Le tradizionali operazioni finanziarie con le criptovalute sono alla portata di tutti grazie alla semplicità di utilizzo del network e ai vantaggi economici. 

Astar

Astar è un’infrastruttura per la scalabilità e l’interoperabilità del Web3. Diventando una parachain di Polkadot, può integrare la relay blockchain con gli smart contract (la blockchain principale di Polkadot infatti non è progettata per questo). 

Clover

Clover è una piattaforma smart contract costruita per facilitare gli sviluppatori che lavorano su Ethereum a spostarsi nell’ecosistema di Polkadot. Questo network infatti permette il passaggio di progetti DeFi da Ethereum a Polkadot. Parola chiave: cross-chain compatibility, in linea con il principio di interoperabilità al centro di Polkadot. 

Si può intuire come il network di Polkadot, grazie a queste parachain, stia dimostrando la propria validità come soluzione scalabile e sostenibile per i servizi decentralizzati. L’integrazione delle parachain, alla base del progetto Polkadot, porta con sé il valore della collaborazione e dell’interoperabilità. Più blockchain siamo, meglio è! Ritorna il concetto della città e dei suoi negozi, ognuno lavora per sé ma l’obiettivo di base è sempre e solo uno. Nel caso di Polkadot: garantire un maggiore accesso ai servizi finanziari decentralizzati grazie a infrastrutture aperte, collaborative, comunicative

Con questi 5 progetti l’ecosistema di Polkadot si apre a tante possibilità, ma la relay blockchain è in grado di ospitare fino a 100 diverse parachain. Questo amplia ulteriormente le prospettive per il futuro (scopri tutte le parachain che collaborano già con Polkadot, o hanno in mente di farlo). Polkadot ripensa internet e il modo in cui le persone ci interagiscono nella nuova fase del Web3. Dopo una lunga attesa, il progetto Polkadot non è più solo teoria!

Se un tempo si diceva che per cambiare le cose la penna era più potente della spada, secondo Gavin Wood, fondatore di Polkadot, ora la tastiera del computer è ancora più forte della penna. 

Mercato crypto 2021: la crescita in numeri

mercato crypto 2021

Scopri i numeri record del mercato crypto 2021! Al centro dell’attenzione ci sono NFT, Bitcoin ed exchange di criptovalute

È arrivato il momento di tirare le somme del mercato delle criptovalute per il 2021. Questo è stato un anno di crescita soprattutto in termini di popolarità. Anche i più scettici o quelli che pensano che Satoshi Nakamoto sia un cantante k-pop, hanno cercato almeno una volta NFT su Google. E con la popolarità è arrivato anche l’aumento dei prezzi. Ecco dei sorprendenti dati di fine anno.

Il mercato crypto assume e ruba i talenti a Google

Come si misura la crescita del mercato crypto nel 2021? Con il numero delle assunzioni! Le criptovalute attirano talenti dalle aziende tech di tutto il mondo. Google, Amazon, Apple diventano una scelta di serie B per dirigenti e ingegneri che preferiscono lavorare nel mercato crypto e cogliere tutte le sue opportunità. Il New York Times spiega che per Google la competizione con le aziende crypto per le assunzioni è così preoccupante che è diventata oggetto di discussioni settimanali. Sridhar Ramaswamy, CEO della startup Neeva ed ex dirigente di Google, paragona questo fenomeno al boom di Internet negli anni ‘90. 

Non solo il mercato crypto attira talenti, ma è anche pronto a farli entrare in squadra. The Block, a questo proposito, ha svolto una ricerca sulle assunzioni di 27 crypto aziende mondiali. È emerso che il mercato crypto nel 2021 ha duplicato e, in alcuni casi, triplicato il numero dei suoi impiegati. Specialmente nella prima parte dell’anno. In totale sono state assunte 8.400 persone, per una media di 311 per azienda. A cosa è dovuta questa espansione? In primo luogo alla crescita del valore dell’intero settore crypto dovuto all’aumento del prezzo delle singole criptovalute. Un esempio? Il prezzo di Bitcoin è aumentato del 138% dall’inizio dell’anno. In secondo luogo, il mercato crypto ha ricevuto moltissimi finanziamenti che permettono sviluppi anche in termini di capitale umano. 

NFT: un 2021 da 13 miliardi di dollari

Nel 2021 gli NFT hanno avuto un boom sia per la popolarità (per il Dizionario Collins, NFT è la parola simbolo dell’anno) ma anche in termini di valore economico: le vendite di opere d’arte digitali corrispondono a un totale di 13 miliardi di dollari. Rispetto al 2020 questo dato ha avuto un incremento del 42.988%. Che record! L’anno scorso infatti il mercato degli NFT aveva raggiunto “solo” i 33 milioni di dollari. In questo grafico si possono vedere le vendite divise per i principali marketplace di NFT. 

nft marketplace 2021

Exchange di criptovalute centralizzati o decentralizzati?

Centralizzato o decentralizzato: chi vince? Per l’espansione del mercato crypto 2021 il tipo di exchange non fa differenza. Entrambe le tipologie di exchange di criptovalute hanno riscontrato numeri importanti in termini di vendite. Nello specifico, gli exchange decentralizzati hanno rilevato transazioni per 1 trilione di dollari nel 2021. Rispetto al 2020 in cui il valore era di 115 miliardi (con una crescita quindi del 858%). 

volume dex 2021

Per gli exchange centralizzati, i numeri volano ancora di più. Si parla di 14 trilioni di dollari scambiati nel 2021. Il confronto con il 2020? Più 689%, da un totale di 1.8 trilioni. 

centralised exchange volume 2021

Bitcoin: quanto si è guadagnato con il mining nel 2021?

Nel 2021 i miner di Bitcoin hanno generato più di 15 miliardi di dollari di entrate. La cifra comprende sia il compenso in BTC sia le commissioni: chi si dedica al mining infatti riceve una quantità delle criptovalute appena coniate e le fee di transazione pagate dagli utenti. Il 2021 è stato un anno particolare per Bitcoin, ha raggiunto il suo all time high a Novembre (66.044,77$) e da Dicembre il 90% della fornitura massima di BTC è presente sul mercato crypto. Restano da minare solo 2 milioni di Bitcoin!

Il mercato crypto 2021 ha dato numeri che fanno girare la testa, ma il 2022 è qui dietro l’angolo, pronto a stupirci! 

3 curiosità su Andre Cronje, fondatore di Yearn Finance

3 curiosità su Andre Cronje fondatore di Yearn Finance

Andre Cronje oltre ad essere il creatore di Yearn Finance, è una vera e propria crypto-star. Ecco tre cose che non sai ancora su di lui! 

Andre Cronje è un nome che hai già sentito? Probabile! È una delle personalità crypto più influenti del momento. La classifica Top 100 Notable People in Blockchain in 2021 di Cointelegraph piazza Cronje al secondo posto. I suoi principali progetti? Lo sviluppo di Yearn Finance e Keep3r, celebri protocolli per servizi Defi (che puoi approfondire con l’articolo Academy dedicato). Cronje è diventato l’idolo delle folle DeFi e il suo giudizio ha il potere di fare fallire o meno un progetto. Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità!

Cronje loves Avalanche 

Avalanche è Cronje-approved! Grazie al suo background eclettico e una sensibilità spiccata, Cronje sa riconoscere con facilità un progetto valido. Di recente infatti ha espresso tutto il suo sostegno per Avalanche. La blockchain che punta a risolvere tutti i problemi di scalabilità grazie a un algoritmo di consenso innovativo. Cosa dice Cronje nel tweet di appoggio? “Sono davvero felice di vedere che Avalanche sta ottenendo riconoscimento. È una delle poche realtà tech che rispetto” augurando poi il meglio ai due fondatori.

Andre Cronje è anche un NFT

Cosa fai se in edicola non trovi il poster della tua crypto star preferita? Compri il suo NFT! Andre Cronje è così iconico nel mondo delle criptovalute che alcuni artisti digitali hanno creato dei token non fungibili dedicati a lui. Sul marketplace Nifty Gateway troviamo un NFT che vede Cronje come il supereroe della DeFi che troneggia sulla finanza tradizionale rappresentata dall’edificio di una banca. Quest’opera è stata venduta per circa 2 mila dollari. Su Opensea invece si può comprare per la cifra di 30 ETH un set di NFT dedicati a Cronje . Il set comprende il nome “Andre Cronje ” da usare sul Metaverso di Decentraland per il proprio avatar e due carte stile Pokémon che ritraggono Cronje. 

The Blue Pill, il manifesto dei fan sfegatati di Yearn Finance

Tutte le star hanno il loro fan club. E quello di Andre Cronje  è particolarmente affiatato e creativo. The Blue Pill è una community che vuole far conoscere il mondo Yearn Finance e i suoi valori. Cosa scrivono della crypto star? Andre Cronje è descritto come una sorta di Prometeo che porta il fuoco in dono agli umani. Il dono in questo caso è Yearn, che ha migliorato il panorama della DeFi col suo ecosistema unico. La sua forza non è quella di essere un capo ma una guida: ha studiato dal 2018 tutte le realtà e le innovazioni della blockchain e messo queste informazioni a disposizione di tutti. “Non è solo interessato alla finanza. Lui è interessato al futuro”. Adesso dimmi che non vorresti dei motivatori che ti gasano così il lunedì mattina.

Uniswap ha scelto la blockchain di Polygon, perché?

Uniswap: ora live su Polygon!

La versione 3 di Uniswap si sposta su PoS Chain, la blockchain di Polygon. Scopri in che modo questo migliorerà l’exchange decentralizzato

Novità in vista per Uniswap! Dopo l’aggiornamento alla versione 3 nel Maggio 2021, l’exchange decentralizzato è pronto a dare una marcia in più ai suoi smart contract. Si tratta di un cambio di blockchain: da Ethereum a Polygon. Perché Uniswap ha optato per il network Polygon? Cosa cambierà col passaggio? Vediamolo insieme! 

Polygon, scelgo te!

Uniswap, l’exchange decentralizzato più conosciuto ed utilizzato, ha scelto di trasferire i suoi smart contract sulla PoS Chain di Polygon. La proposta del passaggio a un’altra blockchain (in questo momento Uniswap opera su Ethereum) è stata avanzata da Mihailo Bjelic, Co-founder di Polygon, che il 20 Novembre 2021 ha pubblicato sul forum di governance del DEX la sua proposta.

Un mese dopo si è svolta la votazione per approvare o meno il trasferimento verso il network di Polygon, in cui hanno espresso il loro voto 72.6 milioni di utenti della community. Il 99.3% ha risposto sì. Come si è svolta la votazione? Secondo la procedura descritta sempre nel forum: hanno diritto al voto tutti i possessori di UNI, il token ERC-20 di Uniswap, e il peso del voto dipende dalla quantità di token posseduti. 

Ripassone: il network Polygon

Polygon nasce come una blockchain basata in parte su Ethereum con lo scopo di risolvere i suoi problemi di scalabilità

Come Optimism e Arbitrum, già supportati da Uniswap, Polygon è definito soluzione Layer 2 o L2, ossia una blockchain indipendente, ma costruita sulla base del codice di Ethereum.

L’obiettivo? Gestire qualsiasi picco di transazioni senza peggiorare in nessun modo il servizio in termini di velocità, sicurezza e costi. Ora come ora Polygon è molto più di una semplice blockchain: è un network per lo sviluppo di progetti DeFi altamente scalabili

Una delle tecnologie che adotta il network Polygon, è il protocollo della PoS Chain. La PoS Chain fornisce l’infrastruttura che garantisce un meccanismo Proof-of-Stake a tutte le blockchain che decidono di basarsi su quella di Polygon. Questo meccanismo di consenso risolve i limiti del Proof-of-Work tra cui la scalabilità e utilizza il token MATIC per lo staking e le commissioni di rete. 

Perché Uniswap si trasferisce su Polygon?

Bjelic spiega il perché della proposta avanzando 5 punti a favore del trasferimento delle transazioni sul network Polygon. Eccole illustrate in breve: 

  1. Il network Polygon è la soluzione L2 più forte al momento. È leader nella scalabilità di Ethereum e nello sviluppo della DeFi. Alcuni numeri? Polygon ospita più di 3.000 applicazioni, ha eseguito più di un miliardo di transazioni e conta più di 100 milioni di address. 
  2. Il network Polygon può portare tantissimi benefici a Uniswap, in termini di:
  • Numero di utenti: i progetti che si sono spostati su PoS Chain hanno visto crescere in maniera significativa il loro numero di utenti. Un esempio? Aave ha registrato più di 700 mila utenti, 10 volte tanto rispetto a quando operava su Ethereum L1. 
  • Costi: con la blockchain di Polygon le commissioni sono fino a 1000 volte inferiori rispetto a Ethereum. Usare Uniswap sarà più economico!
  • Utenti più attivi: se ci sono meno commissioni, gli utenti sono più invogliati a prendere parte al progetto.
  • Visibilità sul mercato: Se Polygon è una soluzione allettante per le applicazioni su Ethereum ed è in forte crescita, Uniswap ha il prestigio di essere il primo exchange decentralizzato della sua generazione e attualmente il secondo DEX in classifica per valore bloccato nel suo protocollo. Insieme potrebbero salire in cima alle classifiche della DeFi.   
  1. Il network Polygon completa le potenzialità di Uniswap, solo insieme possono portare strumenti e funzionalità innovative per la DeFi. In vista di questo progetto, il team di Polygon investirà 15 milioni di dollari per attirare i fornitori di liquidità su Uniswap con incentivi speciali e altri 5 milioni per la fondazione di una DAO focalizzata sul passaggio alla completa adozione della blockchain di Polygon.
  2. Il network Polygon funziona. È stato testato e messo alla prova,  dal suo rilascio ha ottenuto solo risultati positivi. Uno di questi è che al momento per trasferire ETH bastano pochi centesimi.
  3. Il network Polygon condivide i valori di Uniswap. Nascendo entrambi nell’ecosistema di Ethereum, questi due progetti sono allineati con la sua etica e i suoi principi. Polygon e Uniswap fanno parte della stessa famiglia e, da brave cugine, condividono la mission di migliorare l’infrastruttura di Ethereum e di incoraggiarne la diffusione.

La community di Uniswap sembra entusiasta di questo cambio di rotta. Non si tratta solo di ottenere vantaggi economici ma anche di ribadire le idee su cui si fonda la DeFi. Rendere i servizi più aperti e fruibili da tutti porta progetti come Uniswap e Polygon vicini ai loro ideali.

MIT, Harvard e Oxford insieme per studiare il Web3

DAO gli studenti di Harvard, Oxford e MIT studiano il Web3

Grazie a EduDAO, gli studenti delle università più prestigiose avranno la possibilità di studiare aspetti e applicazioni innovative della blockchain

Cosa penseresti se ti dicessimo che gli studenti di Harvard, Oxford, Berkley e MIT si stanno riunendo? No, niente mega party in stile Spring Break. I dipartimenti dedicati allo studio della blockchain di alcune tra le più prestigiose università del mondo stanno costruendo una DAO per studenti. Scopri di cosa si tratta!

Cos’è EduDAO?

BitDAO e gli investitori di Mirana Ventures hanno collaborato con studenti universitari statunitensi, cinesi e inglesi per fondare EduDAO. BitDAO è una organizzazione autonoma decentralizzata che si occupa di promuovere progetti DeFi fornendo tutti gli strumenti utili. Il suo intento è quello di finanziare progetti specifici nei campi della formazione e della ricerca. Con EduDAO invece il tema di studio sono la blockchain e il Web3. 

Qual è la mission di EduDAO? 

Le DAO ormai sono il modo più veloce per raccogliere fondi o dare vita a progetti che coinvolgono tante persone su internet. Con quale scopo nasce EduDAO? Finanziare ricerche universitarie sull’innovazione della blockchain e del Web3, mettendo in contatto studenti da tutto il mondo. Grazie a questa DAO gli studenti potranno collaborare e condividere informazioni. L’obiettivo da raggiungere a breve termine è quello di promuovere la ricerca universitaria, sul lungo periodo è democratizzare l’istruzione. Non importa a quale università sei iscritto o dove vivi, se hai voglia di studiare ti basta una connessione internet. 

Ci sarà un EduDAO token? 

No, anche se di solito le DAO rilasciano un token che viene usato dai membri per prendere le decisioni, EduDAO ha deciso di gestire diversamente questo aspetto. Le scelte della DAO saranno votate attraverso un wallet multisig: la maggioranza dei membri della DAO dovranno confermare ogni transazione legata a una decisione con le proprie chiavi private. Non sarà quindi richiesto di possedere un certo token. 

Il progetto è appena stato rivelato e, anche se non c’è ancora nulla di concreto, EduDAO ha tutte le carte in regola per far parlare di sé. 

E tu quanto ne sai di criptovalute e blockchain? Su Young Platform Step puoi trovare tantissime informazioni e una community tutta italiana!

Scarica Step!

Bitcoiner vs Etherean: tu da che parte stai?

Bitcoin ou Ethereum : quelle est ta communauté cryptographique ?

Sei team Satoshi o team Vitalik? Scopri il profilo del tipico fan di Bitcoin ed Ethereum in 7 punti

Quali sono le due criptovalute più famose? Bitcoin ed Ethereum! Sì, ma… qual è la migliore? Benvenuti nell’articolo dello scontro tra titani. Godzilla contro King Kong, Grifondoro contro Serpeverde, Pepsi contro Coca Cola. Per Bitcoin ed Ethereum la sfida non si fa solo nei mercati, ma anche sui social, a suon di meme. E tu da che parte stai? Se sei ancora indeciso, scopri se sei un Bitcoiner o un Etherean leggendo il loro profilo in 7 punti.

Sei un Bitcoiner se…

  1. Hai creduto nelle criptovalute fin dall’inizio e i tuoi amici sopportano dal 2009 i tuoi discorsi sulla blockchain;
  2. Per te Bitcoin non è solo una riserva di valore, è soprattutto libertà economica: decentralizzazione nel cuore!
  3. Tutte le sere prima di dormire reciti a memoria il manifesto cypherpunk
  4. Non ti stanchi mai di parlare di politiche monetarie, inflazione e di tutte quelle cose che rendono Bitcoin il Digital Gold;
  5. Ami i brand consolidati, sicuri e che ispirano fiducia;
  6. Sei minimalista (e monogamo) dentro: ma quali altcoin! Bitcoin sarà per te il solo e unico grande amore;
  7. Sotto l’albero di Natale non metti mai regali scontati (qualcuno ha detto pigiami in pile?), ma stupisci tutti con gift card di Bitcoin

Sei un Etherean se…

  1. Ti piace Bitcoin ma sai che le criptovalute possono fare di più, sei un inarrestabile crypto enthusiast! Per te Bitcoin sta alla cabina telefonica abbandonata lungo la strada, come Ethereum sta all’ultimo modello di smartphone;
  2. Bitcoin è troppo mainstream, Ethereum invece è più indie di Calcutta;
  3. Sei uno sviluppatore e l’ecosistema di Ethereum è il tuo personale parco giochi;
  4. Sei innamorato follemente della DeFi (la maggior parte dei progetti della finanza decentralizzata sono su Ethereum);
  5. Vorresti una società più egualitaria e trasparente, a partire dalla redistribuzione del benessere. Ethereum è per tutti;
  6. Collezioni arte digitale e ti spacci come lo Sgarbi degli NFT;
  7. Adori fare shopping di lusso. Via Montenapoleone? No, i marketplace su blockchain.

E per tutti gli altri? Cardano ha la reputazione di riunire nerd di tutto il mondo: vibes accademiche e studio minuzioso della blockchain; Dogecoin invece è la bandiera di chi non può vivere senza meme. Se il tuo sguardo è sempre oltre e l’innovazione non basta mai, Avalanche è la scelta giusta per te. Ogni crypto gang ha la sua. 

Questo è solo l’inizio, è arrivato il momento di esplorarle tutte!

Avalanche: la valanga che vuole travolgere Ethereum

Avalanche : la crypto DeFi veut remplacer l'Ethereum

Avalanche, la blockchain che vuole sostituirsi a Ethereum, fa scalpore tra le aziende mainstream: Vitalik Buterin dovrebbe cominciare a preoccuparsi?

Avalanche è stata una vera sorpresa nel mondo crypto. Nata come Ethereum killer, sarà in grado di spodestare ETH dal suo trono? La risposta è sì, almeno secondo alcuni esperti. Sia la Bank of America che Mastercard hanno mostrato interesse nel sistema altamente scalabile che promette Avalanche. Sarà abbastanza per superare Ethereum?

Una scalabilità superiore a quella di Ethereum

Una blockchain perfetta deve avere tre requisiti: scalabilità, decentralizzazione e sicurezza. Molte blockchain sono costrette a venir meno a uno di questi tre  aspetti per garantire gli altri due. Ethereum, per esempio, oggi riesce a supportare solo tra le 15 e le 45 transazioni al secondo, causando spesso rallentamenti nella rete e commissioni altissime. Avalanche invece riesce a garantire il massimo in termini di scalabilità, grazie a un innovativo sistema chiamato Snowball, sviluppato da Ava Labs.

Le potenzialità di Avalanche non sono passate inosservate. “[Avalanche] permette transazioni più rapide e a prezzi minori rispetto a blockchain alternative” ha scritto un team di analisti della Bank of America in una ricerca pubblicata il 10 dicembre. Grazie alle 4.500 transazioni al secondo garantite da Avalanche, la banca crede che questa blockchain e la sua crypto saranno adottate da un numero crescente di aziende.

Quali aziende hanno già puntato su Avalanche?

È vero, Avalanche è una rete abbastanza giovane. La blockchain, però, è già utilizzata e apprezzata, come dimostra il valore stellare della sua crypto: rispetto all’anno scorso, ha registrato (in data 16 dicembre 2021) un +3638%! Il merito è tutto dell’ecosistema innovativo creato ad hoc da Ava Labs.

Questo ecosistema versatile viene utilizzato ad esempio da Deloitte. L’azienda di consulenze sta sviluppando un sistema per facilitare e velocizzare la gestione degli aiuti umanitari in seguito a disastri naturali, sfruttando gli smart contract e le applicazioni decentralizzate. Anche Mastercard, colosso dei pagamenti, ha investito in Ava Labs, attirato dalle promesse di scalabilità e sicurezza dell’innovativa blockchain.

Nonostante questo, gli scettici dubitano che AVAX riuscirà a superare la crypto di Buterin. Tante Ethereum killer ci hanno provato, ma non ci sono riuscite. Eppure Avalanche, che recentemente ha accolto USDC nel suo ecosistema DeFi, sembra inarrestabile. La valanga riuscirà a travolgere Ethereum?