Stablecoin algoritmiche sì o no? La parola a Buterin

Terra Luna Buterin sulle stablecoin algoritmiche (by TechCrunch)

Il disastro Terra (LUNA) ha attirato le attenzioni del mondo crypto sulle stablecoin. Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, dice la sua sul crollo delle stablecoin algoritmiche

L’ecosistema Terra (LUNA) è passato da hub di riferimento per la DeFi a esempio di come più sono grandi, più rumore fanno quando cadono. Il crollo di Terra e di UST ha fatto così tanto scalpore che se ne è parlato anche fuori dal mondo crypto, spesso in termini estremi. Fatto sta che questo crollo ha fatto emergere un dibattito importante per il futuro della DeFi e delle stablecoin: gli algoritmi sono davvero in grado  di mantenere l’ancoraggio a una moneta fiat o a un indice, oppure l’unica strada per le stablecoin è una collateralizzazione come per USDC e USDT? Vitalik Buterin ha detto la sua sul crollo delle stablecoin algoritmiche come UST, quella di Terra, affermando che la sua disfatta non corrisponde alla fine delle stablecoin decentralizzate. Piuttosto, secondo il fondatore di Ethereum,c’è bisogno di rivedere il modo di pensare le crypto per creare delle stablecoin migliori.

Come si determina se una stablecoin algoritmica è sostenibile (secondo Buterin) 

Subito dopo il crollo di Terra (LUNA), Buterin si era già interessato alla questione, consigliando a Do Kwon di pensare prima ai piccoli detentori crypto di USD e LUNA e solo dopo pensare alle whale. La motivazione di Buterin era morale ma anche pratica: un ecosistema DeFi vive grazie ai suoi sviluppatori e ai suoi utenti più piccoli, non grazie a chi tiene grandi quantità di crypto bloccate in attesa di vendere o di accumulare ricompense.

In seguito, nel suo blog, Vitalik Buterin ha analizzato direttamente la situazione del mercato DeFi e delle stablecoin, osservando che il crollo di Terra Luna ha portato a un riassetto della finanza decentralizzata. Questo riassetto non è necessariamente negativo, anzi, “questo maggior livello di scrutinio su questi asset DeFi… è qualcosa di positivo”, ha scritto il fondatore di Ethereum. Tuttavia, nonostante il crollo della stablecoin algoritmica UST, Buterin non crede che sia la fine per tutte le stablecoin decentralizzate: “anche se ci sono progetti destinati a fallire, o altri che teoricamente sono sicuri ma comunque molto rischiosi, ci sono anche stablecoin molto robuste e che sono sopravvissute a condizioni di mercato tragiche”. Qual è la soluzione per Buterin? Allontanarsi dagli estremi e tornare “a un modo di pensare basato sui princìpi”.

Per fare degli esempi, il fondatore di Ethereum ha stabilito due parametri che possono contribuire a rendere una stablecoin algoritmica “stabile” e a prova di crollo. Vediamo quali sono questi criteri per creare delle stablecoin migliori rispetto a Terra Luna e UST.

La stablecoin può arrivare ad avere zero utenti senza crollare?

La domanda più immediata che ci si può porre quando si parla di stablecoin migliori è: “può resistere a un evento disastroso senza crollare lasciando i suoi utenti nei guai?” Uno degli esempi più catastrofici? La base utenti che si azzera. 

Immediatamente, Vitalik Buterin lancia una critica a UST. Senza mezzi termini, afferma che la sostenibilità di una stablecoin decentralizzata non può basarsi sulla presunzione che ci saranno sempre nuovi utenti all’interno del suo ecosistema. Secondo lui, il problema di Terra era proprio questo: fintanto che l’ecosistema era utilizzato, allora era possibile promettere interessi altissimi sullo staking con Anchor (fino al 20%). Questo perché il valore di LUNA (chiamata da Buterin la volatile coin del sistema, o volcoin) avrebbe continuato ad aumentare, assicurando dei tassi di signoraggio convenienti. Ma che succede se gli utenti vedono un calo di transazioni, oppure credono che questo calo avverrà nel futuro? Il collasso del sistema. Se la volcoin perde valore, l’ecosistema diventa fragile e l’algoritmo comincia letteralmente a mintare nuove volcoin. Questo crea un effetto a catena che porta al collasso totale, come si è visto con Terra.

Se la perdita di valore di LUNA fosse stata più lenta, il crollo di Terra sarebbe stato molto più prevedibile e avrebbe dato tempo agli utenti di vendere i loro asset e non perdere tutto. La discesa lenta però è impossibile in un sistema come quello di Terra Luna, che si basava su una aspettativa di crescita continua. In un sistema collateralizzato da crypto o asset esterne (come ad esempio DAI) questo evento è possibile, visto che il valore della stablecoin è separato dal valore del suo collaterale.

La stablecoin ha bisogno di un sistema di interessi negativi

Per evitare che troppe persone conservino stablecoin senza spendere, aspettando passivamente degli interessi, Buterin sostiene che i sistemi dovrebbero adottare degli interessi negativi. In questo modo, sarebbe sostenibile continuare a offrire un APY elevato visto che sarebbe bilanciato da questi interessi negativi. 

In alternativa, l’unica soluzione per continuare a offrire un APY molto alto è sperare che sempre più utenti entrino nel sistema. Quando questo non succede più, un crash è inevitabile, secondo Buterin. 

Resistenza ai crolli improvvisi e interessi negativi sono i due criteri indispensabili da rispettare per creare delle stablecoin algoritmiche, almeno secondo Buterin. Bisogna mettere in conto anche possibili bug o governance attack ma la cosa più importante è che la sicurezza di una stablecoin non dipenda esclusivamente da una sua (impossibile) crescita infinita.

DAI, la stablecoin decentralizzata che ce l’ha fatta

A volte, durante le fasi più tragiche del mercato, è necessario fare un po’ di “zoom out” e guardare al passato. In questo momento in cui le stablecoin decentralizzate sembrano aver subito un durissimo colpo, dobbiamo ricordare il caso di  DAI che ha resistito al crollo generale del mercato del 2020, in piena pandemia. 

DAI è una stablecoin decentralizzata e collateralizzata da vari asset come ETH, BTC ma anche da USDC e asset non crypto. Gestita dalla MakerDAO, è una stablecoin “ibrida” e deve la sua stabilità al fatto che sia sovra-collateralizzata. Questo vuol dire che la capitalizzazione di mercato degli asset bloccati nei Vault (ovvero gli smart contract che “prestano” i DAI) è sempre maggiore rispetto a quella di DAI. 

Nel 2020, con l’inizio del Covid, tutto il mercato – tradizionale e crypto – è crollato. La crisi ha intaccato anche l’ecosistema di DAI, ma non ha portato a un crollo come quello di Terra Luna! La governance decentralizzata ha reagito alla crisi rapidamente e, nonostante l’ancoraggio di DAI al dollaro sia stato altalenante per un paio di mesi (arrivando persino a toccare 1,50$), non abbiamo assistito agli eventi che hanno portato al collasso di UST. Il mix di sovra-collateralizzazione e la possibilità di poter introdurre degli interessi negativi ha contribuito alla stabilità della stablecoin, evitando una tragedia. 

TRON: una stablecoin algoritmica migliore o finirà come UST?

Il 5 maggio 2022, proprio qualche giorno prima del crollo di Terra Luna, un progetto crypto aveva lanciato sul mercato una nuova stablecoin algoritmica: USDD. Il funzionamento inizialmente era simile a quello di UST: la stablecoin avrebbe dovuto mantenere l’ancoraggio grazie al signoraggio tra USDD e TRX, la volcoin dell’ecosistema TRON.

Justin Sun, il fondatore di TRON, è corso ai ripari subito dopo il tracollo della stablecoin algoritmica che voleva imitare: adesso anche USDD sfrutta un sistema ibrido, e l’ancoraggio sarà garantito sia dall’algoritmo e dal signoraggio con TRX sia da un sistema di sovracollateralizzazione simile a quello di DAI. 

Il sistema ibrido può essere la soluzione contro un crollo, e dare stabilità a questa nuova stablecoin algoritmica? Purtroppo è ancora presto per dirlo al 100%. USDD è stata lanciata il 5 maggio, e ha avuto un rodaggio molto breve, anche se ha già una capitalizzazione di mercato non indifferente: lentamente ma in maniera costante si sta avvicinando al miliardo di dollari. DAI, d’altra parte, ha una capitalizzazione di più di 6 miliardi di dollari, nonostante abbiano un funzionamento simile. L’ultima volta che una stablecoin algoritmica ha provato a insidiare il primato di DAI, sappiamo tutti com’è finita. USDD riuscirà a dimostrarsi la stablecoin algoritmica di cui la DeFi ha bisogno?

Le stablecoin sono una colonna portante nella DeFi. Il crollo di Terra Luna, ha mostrato che non è così facile creare una stablecoin algoritmica effettivamente “stabile”, neanche Buterin è così sicuro di quale sia la maniera migliore per creare una crypto ancorata al dollaro o a un altro indice. I progressi della finanza decentralizzata, però, vanno di pari passo con lo sviluppo di stablecoin sempre migliori: i criteri di Vitalik Buterin sono un buon inizio per discutere delle linee guida per un sistema DeFi che non dipenda da enti centralizzati. DAI o la nuova arrivata USDD riusciranno a rivelarsi all’altezza di questo compito?

FAQ: il futuro del token YNG

faq token yng

Quali saranno le prossime sfide del token YNG? Cosa ha in serbo il team di Young Platform per il suo token?

Con tutte le emozioni della prima settimana di vita nel mercato di YNG, sono arrivate anche valanghe di domande sul futuro del token e dell’intero ecosistema. In questo articolo troverai una lista delle domande più calde che la community ha fatto ai fondatori di Young Platform durante il terzo AMA sul token YNG. Ecco tutto quello che non hai mai osato chiedere su YNG. Scopri le curiosità e la roadmap del token di Young Platform!

Listing, mercato & Co.

Perché il prezzo del token YNG cambia?

Dopo il lancio sul mercato avvenuto l’1 giugno, il prezzo del token YNG ha cominciato a variare in base alla domanda e offerta sul mercato. Puoi controllare il suo prezzo nella sezione Mercati di Young Platform.

Questo significa che il valore di YNG non è più fermo a 0,24€, ma varia in base a quanti lo vogliono acquistare, vendere o custodire.

Quindi, anche il controvalore in Euro delle ricompense in YNG che ricevi nel Portafoglio di Step ora varia in base al prezzo di mercato.

Quando sarà listato YNG su altri exchange?

Le procedure di listing su altri exchange sono state avviate, tuttavia attendiamo il momento propizio. L’estate infatti si è dimostrata essere storicamente difficile per il lancio di nuovi progetti e per i mercati in generale. 

La buona notizia? Stiamo lavorando con i più grandi exchange internazionali, anche nell’ottica di attivare promozioni in collaborazione con loro. 

Si può depositare e prelevare YNG su altri exchange?

Finché YNG non sarà listato su altri exchange oltre a Young Platform, non si potrà depositare YNG su altri exchange. “Listing” infatti viene inteso  anche come possibilità di “supportare” a livello tecnico un token, ossia rendere un exchange compatibile con una moneta.

Attualmente, puoi prelevare YNG solamente verso wallet self-custody, che possono essere applicazioni come Metamask o dispositivi come Ledger

Si può inviare YNG ad altri Portafogli Young Platform?

Sì, da dopo il listing è possibile trasferire YNG tra due wallet sull’exchange Young Platform

Quando sarà listato YNG su aggregatori come CoinMarketCap o CoinGeko?

Abbiamo inviato la richiesta a entrambi, sia per listare l’exchange Young Platform che per listare YNG, e sono in corso di elaborazione. Va tenuto a mente che per gli exchange centralizzati è richiesta una due diligence più lunga, tuttavia appena ci sarà fornita la prima data di listing sarà comunicata.

Sarà possibile convertire YNG in crypto?

, in futuro è prevista l’aggiunta di pair con le crypto più popolari, anche con l’obbiettivo di agevolare coloro che operano principalmente in crypto.

Chi sono i market maker di YNG?

I market maker in generale sono fornitori di liquidità che supportano gli exchange facilitandone gli scambi, poiché sono sempre disposti a comprare o vendere, in modo da corrispondere alla domanda e l’offerta del mercato. 

L’unico market maker per YNG attualmente è Young Platform. A tal proposito, Young Platform cerca di soddisfare domanda e offerta mantenendo la fornitura di YNG equilibrata.  Ciò premesso, l’azienda potrà comunque effettuare dei Buyback, ossia acquisti strategici di YNG che saranno però notificati in anticipo e il cui importo non verrà rimesso in circolazione nel breve termine.

Le variazioni di prezzo sono causate puramente da domanda e offerta “naturali” costituite dalle vendite e acquisti degli utenti.

I token utilizzati per iscriversi ai Club saranno restituiti?

Dopo 90 giorni di iscrizione minima obbligatoria, puoi liberamente richiedere indietro i tuoi YNG dalla sezione Club, tuttavia questo significa disiscriversi e quindi rinunciare ai vantaggi del Club. A tal proposito si rimanda alla lettura integrale dei termini e condizioni relativi.

Che fine farà Young Platform Step?

Potrebbero esserci dei ribilanciamenti relativamente alla quantificazione delle ricompense in YNG, anche in funzione del suo prezzo. Tuttavia, non sono previsti cambiamenti nel breve termine. Qualunque cambiamento sarà il più graduale possibile, per non intaccare la tua esperienza e Step per come lo conosci e ami.

YNG ed Ethereum

Cosa succederà a YNG dopo il completamento del passaggio a Ethereum 2.0?

In linea teorica non dovrebbe accadere nulla che ostacoli l’esperienza con YNG e con l’ecosistema Ethereum, infatti anche se dovesse andare storto qualcosa, significa che impatterebbe tutto l’ecosistema di Ethereum, ossia pressoché l’intera DeFi e il settore NFT. Per questo motivo la fase The Merge sta richiedendo molto tempo: la Foundation si sta assicurando che tutto avvenga in modo sicuro e controllato.

Ethereum 2.0 prevede solo vantaggi per l’utilizzo di ETH e ERC-20 come YNG, ossia la velocità e convenienza dei trasferimenti sulla blockchain.

Abbasserete le commissioni per Ethereum?

Nel caso della diminuzione del prezzo del Gas di Ethereum, quindi del costo delle transazioni, anche le commissioni dei prelievi da Young Platform attraverso il network Ethereum saranno riviste.

Qual è la correlazione tra YNG ed Ethereum?

Il prezzo di YNG non è in alcun modo direttamente collegato a quello di ETH, basti vedere l’andamento del primo giorno di YNG sul mercato, per quest’ultimo in positivo e per ETH in negativo.

L’unico nesso tra YNG e ETH è strutturale e tecnico, nel senso che YNG è compatibile con l’ecosistema di Ethereum, essendo un ERC-20, ossia un token basato su un software creato dal team Ethereum.

Quindi, ad esempio, un eventuale congestionamento della rete Ethereum può rallentare anche trasferimenti di YNG tra un wallet e l’altro.

Come si controllano gli “holder” di YNG su Etherscan?

Etherscan è il più popolare blockchain explorer per Ethereum. Qui è possibile vedere tutte le transazioni che vengono eseguite in tempo reale sulla sua rete e altri dati on-chain e di mercato.

Poiché YNG è un ERC-20, ossia un token basato sul protocollo di Ethereum, puoi consultare il suo smart contract e le sue transazioni su siti come questo.

Basta cercare “YNG” nella barra di ricerca e arriverai alla sua pagina. Sotto i dati di base del token, troverai una tabella con tutte le transazioni eseguite per YNG, gli Holder e altre analitiche. Gli holder sono semplicemente i wallet che detengono YNG, e sono anonimi.

Prima del listing erano pochi gli holder perché era Young Platform a detenerli per gli utenti. Infatti, essendo un exchange centralizzato, è “custodial”, ossia si occupa della custodia delle tue criptovalute facilitando la tua esperienza con i wallet crypto. 

Ora dopo il lancio sul mercato di YNG, puoi notare che gli “holder” aumentano perché è possibile ora prelevare YNG su altri wallet compatibili con Ethereum.

Roadmap di YNG

Quando sarà disponibile il servizio di Earning di YNG?

Attualmente l’Earning di YNG non è previsto, ciò anche tenuti in considerazione gli attuali limiti della legislazione italiana. Tuttavia, inizieremo presto ad aggiungere altre criptovalute disponibili per l’Earning Wallet in accordo con il provider Tesseract e in base a quelle preferite dagli utenti.

Sono già previsti degli airdrop?

Siamo in contatto con diverse Foundation crypto, e nel prossimo futuro è previsto un nuovo airdrop. I requisiti per usufruire degli airdrop sono solitamente stabiliti dalla Foundation o dall’azienda del progetto, in quanto sono questi ultimi a donare i propri token. Ciò che è certo, è che facendo parte di un Club l’airdrop a cui si ha diritto viene maggiorato. Trovi tutte le info sui Club e puoi iscriverti dall’app Young Platform, alla voce “CLUBS” in alto a destra.

Prevedete una carta di Young Platform?

Stiamo lavorando al progetto con diversi provider, con l’intenzione di implementare un modello di cashback in YNG, correlato ai Club. L’idea è di arrivare a fine anno con un primo rilascio o con una data certa.

Quando sarà rilasciato il prossimo vantaggio per i Club?

Ipotizziamo una correlazione tra il cashback con la carta di Young Platform e i Club, quindi vantaggi maggiori per i Club di più alto livello. Per il resto, no spoiler!

Quando sarà possibile trasformare i micro-importi (a.k.a. “dust”) in YNG?

È una delle prossime funzionalità previste per il token, tuttavia non è ancora prevista una data certa.

Entrare nella Community

Perché scegliere YNG?

YNG non nasce con fine speculativo né come moneta di pagamento, né a rappresentare quote della società in alcun modo. Il nostro CFO è stato chiarissimo: “YNG nasce come utility token, questo significa che ha un senso compiuto all’interno dell’ecosistema di Young Platform.”

L’utilità del token è resa chiara dai Club: bloccando YNG ed entrando in un Club si ottengono vantaggi sulle commissioni di compravendita, sui reward legati al servizio di Earning, sugli airdrop e in futuro su molto altro.

In base alle funzionalità che utilizzi di più, sceglierai se entrare in un Club, se semplicemente custodire i tuoi YNG in attesa di altre funzionalità, o scambiarli. 

Come si accede al Discord di Young Platform?

In occasione del lancio del token e dell’espansione dei prodotti abbiamo creato un server Discord, che cureremo e svilupperemo durante quest’anno.

Il senso del server è permettere alla community già presente su Telegram di evolvere. Quello di Telegram attualmente è un canale dove è possibile confrontarsi con altri utenti o con il Team stesso e ricevere assistenza. Su Discord questo è molto più semplice in quanto le sue molteplici funzionalità permettono tra le altre cose di suddividere gli argomenti in diversi canali dedicati, in modo da facilitare la ricerca di informazioni a tutti.

Registrati a Discord tramite l’app desktop, la versione web oppure l’app mobile, ed entra nel server di Young Platform.

Hai altre curiosità?

Per le altre domande relative all’azienda e ad altre funzionalità, la live è sempre qui sul nostro canale Youtube!

Polygon e Algorand: le blockchain “sciacalle” dopo il crollo di Terra

Crollo Terra (LUNA): le nuove blockchain scelte dagli sviluppatori

Le blockchain concorrenti di Terra si contendono i suoi ex sviluppatori e progetti. Su quale nuovo network migreranno?

È passato quasi un mese dal crollo di Terra (LUNA). Dopo la sua morte e rinascita con il fork di LUNA 2.0, non tutte le dapp e i protocolli nativi del network di Do Kwon, hanno scelto di rimanere sulla nuova versione della chain. I progetti che sfruttavano l’infrastruttura di Terra ora stanno cercando una nuova casa. Subito dopo il disastro, Polygon e Algorand si sono fatte avanti estendendo agli ex sviluppatori di Terra, l’invito a migrare sulla loro rete progetti e community

Le blockchain concorrenti di Terra non hanno perso tempo e hanno predisposto all’istante incentivi (anche economici) alle realtà che decideranno di spostarsi. Dall’altro lato, gli stessi sviluppatori hanno cominciato a prendere i contatti per trovare una nuova blockchain per i loro progetti. Si sono proposte anche blockchain minori come Injective, Kadena e il protocollo VeChain. Vediamo le nuove blockchain scelte dagli sviluppatori dopo il crollo Terra (LUNA) e i loro programmi di migrazione. 

Il fondo multimilionario di Polygon per gli ex sviluppatori di Terra

Ryan Wyatt, CEO di Polygon Studios, il 25 Maggio ha comunicato via Twitter che Polygon sta lanciando un “fondo multimilionario” chiamato Terra Developer Fund per favorire la migrazione dei progetti Terra su Polygon.

Il primo progetto ad effettuare il passaggio di blockchain sarà OnePlanet, uno dei marketplace NFT più importanti di Terra. La migrazione sarà completata nei prossimi mesi. Secondo Polygon Studios sono oltre 50 i progetti di Terra che hanno già fatto richiesta per ottenere una parte del fondo da 450 milioni di dollari. Wyatt ha spiegato che il capitale: “è stato messo da parte per aiutare tutti gli sviluppatori che vogliono venire qui a lavorare”.

VeChain, la piattaforma che accoglie tutti

VeChain è una piattaforma di smart contract Layer-1. È stata una delle prime a contattare pubblicamente gli sviluppatori di Terra. La proposta di VeChain prevede la possibilità di ottenere finanziamenti fino a 30.000$ per cominciare a sviluppare appoggiandosi ai suoi servizi.  

Algorand: in palio 1 milione di ALGO  

Un comunicato stampa del 1 Giugno 2022 ha rivelato che l’Algorand Foundation ha predisposto un fondo e una piattaforma automatizzata per permettere agli ex sviluppatori di Terra di trasferirsi sulla blockchain green. Il fondo è composto da 1 milione di ALGO che verranno distribuiti ai vari progetti sulla base dell’ordine di arrivo delle richieste e sulle dimensioni delle community. Algorand coprirà tutte le spese di migrazione e metterà a disposizione un servizio di supporto personalizzato. Uno dei progetti che ha già sfruttato il Terra Migration Service è la collezione NFT Poppin Puffins: “da disperati a entusiasti in meno di una settimana. La comunità di Algorand ci ha lasciato senza fiato e siamo entusiasti di iniziare il nostro nuovo viaggio su Algorand!”.

Polygon e Algorand: sciacallaggio tra blockchain?

Tutti gli incentivi per gli ex sviluppatori di Terra potrebbero essere interpretati come un banchetto di sciacalli sulla carcassa della povera blockchain crollata. O ancora un rubarsi gli sviluppatori più competenti e i progetti più innovativi tra blockchain concorrenti. Da Polygon, Wyatt spiega che dal suo punto di vista questi programmi di migrazione rivelano qualcosa di più profondo: “Penso che quello che è successo con il crollo di Terra sia davvero spiacevole a tanti livelli diversi. Ha anche effetti significativi di secondo ordine su grandi progetti, sviluppatori, fondatori e innovatori. Quindi, a prescindere da dove ci si trovi… si vuole capire come aiutare queste persone“. Staci Warden, CEO dell’Algorand Foundation, ha invece commentato: “quando vedi persone che inseguono un sogno essere colpite duramente nel modo in cui lo sono state, non puoi stare con le mani in mano. Quando le persone della comunità di Terra (LUNA) hanno iniziato a contattarci, ci siamo subito dati da fare… per rendere operativo questo sostegno“. Il crollo di Terra (LUNA) ha avuto molte conseguenze, molte delle quali riguardano proprio la progettazione del Web3. Quali saranno le nuove blockchain scelte dagli sviluppatori?

La guida completa a Star Atlas, il videogioco crypto su Solana

Star Atlas è un videogioco play-to-earn basato sulla blockchain di Solana. Scopri come puoi viaggiare nello spazio ed essere ricompensato in criptovalute!

Star Atlas è un videogioco play-to-earn di nuova generazione, attesissimo dai fan del crypto gaming e che dovrebbe essere rilasciato a fine 2022. Attualmente è in fase di pre-alpha, con tutte le carte in regola per diventare il primo crypto game tripla-A. Grazie alle nuove tecnologie, lo studio dietro Star Atlas sta sviluppando un videogioco che promette di diventare un caposaldo del crypto gaming. Con il motore Unreal Engine 5, studiato per regalare una qualità grafica da urlo, e con un sistema senza server basato sulla blockchain di Solana, le stelle non sono mai state così vicine. Scopri cos’è e come funziona il videogioco crypto Star Atlas, ed esplora la storia del metaverso play-to-earn più atteso dagli appassionati di fantascienza!

Cos’è Star Atlas? Storia, fazioni e funzionamento

Star Atlas è ambientato in un universo futuristico dove astronavi e viaggi stellari sono all’ordine del giorno. In questa guida su Star Atlas imparerai tutto sulla storia della galassia e delle fazioni che la abitano, oltre a scoprire com’è il gameplay di questo videogioco tripla-A sulla blockchain di Solana!

3 fazioni in lotta, un’unica galassia da spartirsi

Anno 2620. In un universo futuristico e multiplanetario, tre fazioni si contendono la galassia e le sue risorse. Ufficialmente regna la pace, ma nella pratica nessuno si stupisce quando un’astronave da carico scompare negli spazi profondi delle galassie, o quando un membro di una fazione nemica sceglie di ignorare un contratto di approvvigionamento all’ultimo secondo. In questo universo dove non si fanno sconti, un equilibrio precario è mantenuto solo in alcuni settori, mentre in tutti gli altri nessuno è davvero al sicuro da mercenari di fazioni avversarie o pirati galattici. Il primo passo in Star Atlas è scegliere a quale fazione appartenere: sarai un membro dell’alleanza degli umani, un cyborg o una creatura aliena?

Territorio MUD

La fazione del territorio MUD, acronimo di Manus Ultimus Divinum (Ultima Mano Divina) è un’alleanza di varie nazioni umane provenienti dalla Terra. Dopo aver esaurito le risorse terrestri, gli esploratori umani hanno deciso di puntare alle stelle! 

I MUD sono una potenza industriale con una particolare abilità nella costruzione di armamenti estremamente potenti e precisi. Sono inoltre specializzati in astronavi capaci di fare viaggi interstellari anche molto lunghi, ideali per trasportare merci da un angolo all’altro della galassia. 

Settore Ustur

Gli Ustur sono una fazione di cyborg con un passato misterioso. Si dice che in origine una potentissima intelligenza artificiale si sia “divisa” creando dei corpi robotici con una coscienza propria. Gli Ustur sono diventati una potenza galattica, ma nessuno di loro ricorda come siano nati. Oltre a essere commercianti provetti sono costantemente alla ricerca di indizi che svelino le loro origini.

Le navi degli Ustur sono delle vere e proprie fortezze impenetrabili: la resistenza dei loro scudi e dell’acciaio con cui costruiscono le navi non è seconda a nessuno. Nonostante questo, le loro astronavi sono anche estremamente manovrabili. Questo significa che ingaggiare una nave Ustur in combattimento è difficile, se non impossibile. Perciò, se un Ustur ti affronta, stai attento: vuol dire che è sicuro di batterti!

Regione ONI

Reduci da una guerra che li ha quasi fatti estinguere, la regione ONI è composta da un’alleanza di razze aliene dalla forma antropomorfa. Questi alieni hanno imparato a convivere tra culture diverse e sono dei diplomatici nati.

Gli alieni ONI possiedono le migliori tecnologie radar della galassia, e sono alla costante ricerca di nuove forme di vita da studiare. Le loro astronavi sono perfette per missioni di ricognizione che richiedono furtività, grazie alla tecnologia stealth all’avanguardia di cui dispongono. Non dimenticare di investire in radar sulla tua astronave: un pirata ONI potrebbe essere dietro di te e attaccarti quando meno te l’aspetti…

Tre zone della galassia per tutti i tipi di avventuriero

L’ampiezza e la complessità di questo gioco di strategia ti spaventano? Non preoccuparti: non tutte le zone della galassia sono pericolose. I creatori di Star Atlas hanno deciso di creare una zona “tutorial” per permettere anche ai giocatori novizi di allenarsi e prendere confidenza con il sistema di gioco prima di fare sul serio! Dopo aver scelto la tua fazione, infatti, il tuo personaggio si ritroverà in un settore controllato saldamente dai tuoi compatrioti. Il settore iniziale è sicuro e non rischi di perdere nessuno dei tuoi possedimenti. Tuttavia, è anche ricco di NPC (non-player character) , quindi troverai poche risorse e pochi pianeti liberi dove stabilire le tue operazioni commerciali o di ricerca. Puoi fare le tue prime esperienze di crypto gaming direttamente in questa zona!

Dopo aver preso confidenza con la galassia di Star Atlas, potrai avventurarti nel secondo settore. Questa zona di galassia viene pattugliata regolarmente da mercenari, ma non è sicura come la zona iniziale: ti capiterà di trovare astronavi di pirati o di mercenari avversari che non ci penseranno due volte ad attaccarti! Quindi assicurati di avere una ciurma ben addestrata e di aver controllato il funzionamento dei tuoi laser, perché potrebbero servirti! Fortunatamente, le tue astronavi non possono essere distrutte completamente. I tuoi asset sono al sicuro, anche se potresti dover pagare le riparazioni.

Infine c’è la zona per i giocatori più esperti: una terra di nessuno, dove puoi trovare grandi ricompense ma anche grandi pericoli! Questa zona è ricca di materiali intonsi che aspettano solo di essere raccolti, ma non c’è nessun meccanismo di protezione. Se un giocatore decide di attaccarti e ti sconfigge, la tua astronave sarà completamente distrutta e potrai persino perdere i membri della tua ciurma! Il tuo scopo in questa zona è assicurarti i pianeti ricchi di materiali e proteggerli adeguatamente. Non dimenticare che in questo gioco quasi tutti i tuoi asset sono token non fungibili ma non sono permanenti: se una base viene distrutta, allora il tuo NFT viene bruciato e perso per sempre! 

La galassia di Star Atlas è come la chain di Solana

In questa galassia dove le tre fazioni cercano di imporsi l’una sull’altra, la blockchain non è solo un mezzo per eseguire transazioni: è, invece, parte integrante del gioco! Durante le nostre esplorazioni, ci troveremo a passare attraverso città, nodi minerari e mercati. Ciascuno di questi luoghi è direttamente collegato a un elemento fondante della blockchain, in un modo o nell’altro. Si può dire che Star Atlas sia una “rappresentazione” in grafica 3D della blockchain di Solana!

Facciamo qualche esempio. Nella galassia, a parte le città iniziali controllate dagli NPC, troverai altre città gestite da alleanze di giocatori. Queste città sono gestite come delle DAO, organizzazioni decentralizzate autonome, dove le regole e le leggi vengono fatte dai membri dell’alleanza. Se vuoi far parte della DAO, dovrai acquistare i token di governance di quella città. Altrimenti sarai un semplice passante, e probabilmente dovrai pagare tasse di passaggio o versare una quota alla Tesoreria cittadina per vendere le tue merci. Tutto sarà deciso dai giocatori! Una città potrebbe imporre tasse elevate e perciò perdere popolarità tra i commercianti galattici, scegliendo invece di portare avanti i loro interessi in una città con tasse più basse e regole meno stringenti.

E per quanto riguarda i nodi minerari? Estrarre risorse da un pianeta altro non è che fare mining per rendere sicura la blockchain in cambio di ricompense. Puoi anche mettere in staking un determinato numero di token, e ricevere come ricompensa dei materiali di gioco quotidianamente! Star Atlas è un videogioco che ti farà vivere il mondo crypto come non l’avevi mai vissuto prima, cioè in prima persona.

Anche i mercati hanno un corrispettivo nella blockchain! Star Atlas è integrato con il DEX Serum, un exchange decentralizzato costruito su Solana. Tramite l’interfaccia del videogioco, potrai scambiare crypto, acquistare e vendere NFT di gioco, e anche arruolare astronauti professionisti. Il tutto senza uscire dal gioco! Un’esperienza crypto a tutto tondo tra le stelle della blockchain.

Come funziona l’economia crypto di Star Atlas

Token, NFT e alleanze decentralizzate sono i pilastri di ogni videogioco play-to-earn. Star Atlas in particolare sfrutta appieno tutte le potenzialità della blockchain di Solana: scopri come!

ATLAS e POLIS, i token di Star Atlas

L’economia di Star Atlas gira intorno ai due token costruiti sulla blockchain di Solana: ATLAS, utilizzato per tutte le transazioni fatte in gioco, e POLIS, il token di governance. Entrambi questi token sono fondamentali per il funzionamento del gioco, il cui obiettivo è diventare completamente decentralizzato.

ATLAS è un token basato su Solana ed è di natura inflazionaria. Questo token rappresenta la moneta vigente e accettata in tutta la galassia. A seconda della tua inclinazione, puoi diventare un cacciatore di taglie o un pirata, e ricevere ATLAS razziando o andando a caccia di banditi. Altrimenti puoi diventare un commerciante e ottenere ATLAS costruendo un impero mercantile. In alternativa, puoi anche investire tutto in radar e astronavi veloci, e diventare un esploratore che vende mappe e coordinate per i pianeti più ricchi di minerali. Insomma, gli ATLAS si comporteranno come una valuta reale. L’inflazione verrà inizialmente controllata dal team di sviluppo di Star Atlas; in seguito, il controllo dell’economia passerà alla DAO e alla governance decentralizzata. L’obiettivo è arrivare allo sviluppo di un algoritmo che regoli l’inflazione di ATLAS automaticamente.

POLIS, invece, è un token di governance con una supply limitata a 360 milioni. Questo token verrà fornito direttamente dal team di sviluppo agli individui di spicco della community di Star Atlas, per esempio ai capi delle alleanze o a chi si interessa di più allo sviluppo del videogioco play-to-earn o alla community crypto. Altrimenti, il token può essere acquistato sui CEX e DEX. Chi detiene POLIS avrà la possibilità di determinare il futuro di Star Atlas, e le strategie migliori per espandersi nel mondo crypto. È quindi un token che non viene utilizzato per le transazioni in-game, ma ugualmente importante.

NFT per tutti grazie a Solana

L’altro pilastro dell’economia di Star Atlas sono gli NFT, disponibili in vari livelli di rarità. ATLAS è un token inflazionario, mentre i materiali, le astronavi e i membri dell’equipaggio sono token non fungibili. Questo vuol dire che possono essere liberamente scambiati, venduti e comprati, ma possono anche essere distrutti e bruciati.

Cosa significa questo per l’economia di Star Atlas? Che una volta che un NFT viene perduto, si genera altra domanda per quel tipo di token non fungibile. Questo scongiura uno degli effetti che tutti gli MMORPG temono: ovvero un’economia stagnante dove tutti i giocatori non sanno più come spendere il loro denaro. In Star Atlas, ogni giocatore avrà sempre qualcosa da fare. Riparare astronavi, arruolare nuovi membri, sostituire i membri caduti in battaglia, aggiornare le proprie basi minerarie sono tutte azioni che richiedono una spesa di ATLAS. Perciò è totalmente impossibile che l’economia ristagni, e questo assicura longevità e valore a questo videogioco crypto.

Perché Star Atlas ha deciso di rendere non fungibili gli oggetti di gioco? Semplice: per creare un’economia deflazionaria, aspetto fondamentale del crypto gaming. Facciamo un esempio: sei un cacciatore di taglie MUD, e hai appena acquistato un’astronave avanzatissima a 50mila ATLAS. Sicuro della tua abilità, ti avventuri nello spazio profondo in cerca di banditi da consegnare alla giustizia. Purtroppo, un’imboscata ONI ti prende alla sprovvista e sei costretto a battere in ritirata su un pianeta vicino in una capsula di salvataggio. Mentre i tuoi avversari recuperano i resti della tua astronave, tu non puoi fare altro che osservare i tuoi 50mila ATLAS andare in fumo. In quel caso, l’NFT che rappresentava la tua astronave è stato bruciato, eliminando dal gioco quel tipo di velivolo. Per riottenerlo dovrai aspettare che qualcuno ne costruisca un’altra, e acquistarla di nuovo per mettere in atto la tua vendetta.

Le alleanze in Star Atlas

In Star Atlas, è possibile creare delle gilde gestite come delle DAO. Queste gilde, chiamate DAC (Decentralized Autonomous Corporation) saranno fondamentali nell’economia play-to-earn del videogioco. Infatti, grazie alle gilde sarà possibile introdurre sempre più giocatori in Star Atlas grazie a un sistema di “pooling” di risorse. Il problema di Star Atlas e di molti videogiochi play-to-earn, infatti, è la barriera d’entrata: molti giocatori si scoraggiano quando vedono che per giocare c’è bisogno di pagare fee e di acquistare asset non fungibili che potrebbero anche perdere per sempre. 

Il sistema di gilde offre ai giocatori un modo per condividere tutte le risorse, compresi gli NFT, affidando a ciascun membro della gilda benefici ma anche responsabilità. Un capogilda importante, infatti, potrebbe reclutare nuovi membri offrendo loro delle astronavi “in prestito”, addestrandoli e facendoli crescere nel mondo di gioco. In cambio, i giocatori offrono una parte delle loro ricompense alla gilda che li ha cresciuti, fin quando non possono permettersi un’astronave nuova di zecca. 

Se sei interessato a cercare una gilda e cominciare a esplorare il sistema di gioco di Star Atas, puoi partecipare all’evento che si terrà il 6 giugno. Il Consiglio della Pace (che, nel mondo di gioco di Star Atlas, è un’assemblea a cui partecipano gli ambasciatori delle 3 fazioni) ha organizzato un’assemblea generale dove i capigilda possono illustrare il funzionamento delle loro DAC. Se sei curioso, segui questo link. Potresti ritrovarti ispirato da qualche leader particolarmente carismatico, ed entrare a far parte di questo videogioco play-to-earn ambientato tra le stelle crypto!

Quando esce Star Atlas? Le possibili date per l’uscita del crypto game

Star Atlas è un progetto nuovo e che si avventura in uno spazio ancora inesplorato da altri giochi. L’obiettivo del team di sviluppo, infatti, è offrire un videogioco tripla A play-to-earn, perfettamente integrato con la blockchain e con le crypto: un’impresa mai raggiunta prima. Per questo, la roadmap non è estremamente specifica, ma è divisa in 5 fasi. La prima fase, quella della GAO (Galactic Asset Offering) si è tenuta a settembre, e ha offerto ai fan più accaniti i primi NFT di astronavi (non ancora utilizzabili). La seconda fase, attualmente in corso, prevede che gli NFT vengano utilizzati in un mini-game accessibile via browser. Se possiedi già un NFT di Star Atlas, allora puoi accedere a Star Atlas: SCORE. Il mini-gioco è un semplice gestionale, in cui devi gestire le riparazioni e gli approvvigionamenti della tua nave mentre esplora la galassia per conto della tua fazione. 

Nella terza fase, Star Atlas comincerà a entrare nel vivo dello sviluppo: i giocatori potranno cominciare a costruire navi, a conoscere gli NPC più importanti della galassia e potranno anche intraprendere delle missioni per consolidare la propria posizione nell’universo di Star Atlas. La quarta fase, invece, prevede un’esperienza 3D accessibile dal proprio browser. La quinta e ultima fase trasporterà quell’esperienza in Unreal Engine 5, il motore grafico scelto da Star Atlas per assicurare il massimo dell’immersione ai giocatori.

Purtroppo, la data di uscita ufficiale non è specificata dal team di sviluppo di Star Atlas, ma ad Ottobre 2022 la versione demo sarà scaricabile e giocabile su Epic Games. Per sapere il futuro di questo videogioco crypto, non ci resta che aspettare ulteriori news da parte del team! Rimani aggiornato sullo sviluppo di Star Atlas e sul mondo dei videogiochi play-to-earn, e prepara la tua astronave per questo viaggio nelle stelle crypto!

Questo è il primo articolo di una serie dedicata al mondo del crypto gaming e dei videogiochi su blockchain. Seguici per rimanere aggiornato sugli altri giochi crypto più entusiasmanti del 2022! Prossima tappa: il mondo fantasy di Ember Sword!

Deposita su Young Platform con il Voucher epay

Young Platform: deposita con epay

Effettua depositi sull’exchange di Young Platform nel tuo supermercato di fiducia grazie a epay!

Sapevi che tra le modalità di deposito su Young Platform, c’è anche il voucher di epay? Con questo servizio puoi depositare pagando anche in contanti presso oltre 700 punti vendita della GDO tra cui Pam Panorama ed Esselunga e in tutti i piccoli esercizi  affiliati alla rete epay. 

Cerca i nostri voucher dove trovi abitualmente le gift card oppure chiedi al tuo punto vendita di fiducia.

Sarà sufficiente scansionare il codice a barre in uno dei punti vendita e riscattare il voucher direttamente sul tuo account exchange di Young Platform. Ricarica il tuo exchange crypto nel tuo supermercato preferito!

Come funziona il deposito con voucher?

  1. Trova uno dei rivenditori e affiliati epay tra tabaccai, bar, ricevitorie e supermercati
  2. Acquista un voucher Young Platform;
  3. Conserva lo scontrino;
  4. Apri l’app Young Platform e vai nella sezione “Deposita”>”Euro”>”Voucher”;
  5. Riscatta il voucher inserendo il codice presente sullo scontrino
  6. Inizia a comprare le tue criptovalute!

Chi è epay?

epay è un fornitore di servizi di pagamento leader a livello mondiale per l’elaborazione dei pagamenti e soluzioni prepagate che ha elaborato 3,12 miliardi di transazioni nel 2021. L’azienda ha creato una vasta rete di rivenditori con 760.000 terminali di punti vendita in 63 paesi, per collegare i più importanti brand con i consumatori in tutto il mondo. L’azienda offre un ecosistema diversificato di servizi, prodotti e soluzioni supportando la distribuzione dei pagamenti per più di 1.000 brand partner attraverso soluzioni omnicanale (fisiche e online).

Per maggiori informazioni visita www.epayworldwide.com

Young Platform è ufficialmente iscritta all’OAM

Young Platform: iscrizione all’Organismo Agenti e Mediatori

Young Platform è la prima azienda italiana del settore crypto iscritta all’Organismo Agenti e Mediatori

Con il decreto del 13 Gennaio 2022 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato emanato l’obbligo, per le società che operano nel settore delle criptovalute in Italia, di registrarsi presso l’Organismo Agenti e Mediatori (OAM) e fornire dei report trimestralmente. Il 27 Maggio 2022 è stato reso pubblico il registro per gli operatori in valuta virtuale e Young Platform è la prima azienda ufficialmente iscritta su 14 a questa data, come indica il numero di iscrizione “PSV1”. Altre 28 società hanno effettuato la pre-registrazione. 

Che cos’è l’Organismo Agenti e Mediatori?

L’OAM è l’organismo che riunisce i professionisti dell’ambito di attività finanziarie e mediatori creditizi che operano in Italia. La mission dell’OAM è quella di tutelare i consumatori garantendo la professionalità delle società e sorvegliando che il loro operato sia conforme alle norme vigenti. L’Organismo Agenti e Mediatori raccoglie con dei report informazioni e dati provenienti dai professionisti e dalle aziende; nello specifico degli operatori in valuta virtuale raccoglierà ogni trimestre i dati relativi alle operazioni effettuate sul territorio della Repubblica Italiana. 

Perché è importante l’iscrizione all’OAM?

Essere iscritti al registro per gli operatori in valuta virtuale è la condizione essenziale per poter fornire legalmente servizi crypto in Italia. Infatti l’esercizio sul territorio italiano dei servizi relativi all’utilizzo di criptovalute e alla fornitura di portafogli digitali (wallet) è riservato esclusivamente ai soggetti iscritti. Con la sua iscrizione al registro OAM, Young Platform è in linea con il decreto legislativo e sarà sottoposta in piena trasparenza ai controlli necessari per assicurare un’esperienza positiva agli utenti.  

ENS esplode a maggio 2022: Boom di domini

ENS andamento crypto web3

Ethereum Name Service a Maggio ha raggiunto un record di registrazioni. Segui il prezzo di ENS e il suo impegno per rendere il Web3 user-friendly

Tutte le principali blockchain stanno concentrando i loro sforzi nello sviluppo del Web3,  Polygon, Polkadot e ovviamente Ethereum stanno costruendo reti sempre più interoperabili, rapide e decentralizzate. Ma cosa manca al Web3 per entrare davvero nel mainstream? La facilità di utilizzo! Ecco che entra in gioco Ethereum Name Service (ENS). La sua missione di rendere il Web3 e la blockchain sempre più user-friendly ha catturato l’attenzione di moltissimi utenti. Segui il prezzo di ENS e le ultime novità sulla crypto del Web3!

Ripasso: come funziona ENS?

Ethereum Name Service, o ENS, è un servizio decentralizzato che fornisce domini a cui collegare gli indirizzi dei wallet di Ethereum. Governato da una DAO, questo sistema è indispensabile nella struttura del Web3 perché semplifica sensibilmente le transazioni e riduce il rischio di errori durante le stesse. 

In pratica, ENS è un “registro” di indirizzi alfanumerici (le chiavi pubbliche dei wallet) associati a nomi leggibili e facilmente memorizzabili, come se fossero domini di Internet. Hai mai notato che su Twitter alcuni utenti hanno uno username composto da lettere, parole o numeri seguiti da .eth? Ecco, quello è il loro “dominio” decentralizzato! Se vuoi controllare se un nome è stato preso o se sei ancora in tempo per registrarlo su ENS, ti basta cliccare su questo link.

Perché ENS ti facilita la vita? Semplice: invece di ricordare (o, più probabilmente, di cercare) l’indirizzo del wallet di un amico, oppure di copiare e incollare l’indirizzo di qualcuno a cui dobbiamo mandare degli ETH, ci basta utilizzare il loro dominio registrato ENS. Il registro invierà allo smart contract l’indirizzo alfanumerico associato a quel dominio e la transazione andrà a buon fine, senza fastidiosi copia-incolla. Insomma, ENS rende il Web3 user-friendly e simile ai servizi che siamo abituati ad utilizzare, come ad esempio i social network. Proprio per questo il protocollo ha riscosso molto successo nella community crypto.

ENS piace a tutti: è record di rinnovi per i domini di Ethereum

ENS, lanciato nel 2017, ha vissuto una serie di alti e bassi. Ma ora che Ethereum si sta avvicinando al suo storico aggiornamento, ci sono sempre più utenti sulla sua blockchain in attesa di provare il proof-of-stake. Utenti che, oltre alla tecnologia, cercano anche comodità e usabilità!

Un tweet di nick.eth, Lead Developer di Ethereum Name Service, ci mostra che il servizio di domini su Ethereum ha raggiunto ben quattro tipologie di record: registrazioni, rinnovi, incassi e guadagno. Registrare un dominio ENS ha un prezzo variabile, che cambia in base al numero di lettere dell’indirizzo (meno lettere ci sono, più è costoso). Gli indirizzi più preziosi, quelli con tre lettere (che è anche il numero minimo), costano 640 dollari! I pagamenti sono ovviamente eseguiti in ETH. Il periodo minimo di registrazione è di un anno, ma si può anche scegliere di rinnovare automaticamente il dominio per evitare di pagare il gas di Ethereum. Se invece vuoi acquistare un dominio già registrato, devi affidarti a marketplace di NFT come OpenSea, e lì il prezzo è deciso da chi possiede il dominio.

Dati alla mano, notiamo una crescita strepitosa: al 23 maggio, quando il mese non era ancora finito, le registrazioni di nuovi domini erano più di 300mila, e i rinnovi a un più 55% rispetto ad aprile. È molto probabile che oggi i numeri siano molto più alti adesso, ma lo scopriremo per certo quando il team di sviluppo di ENS pubblicherà i nuovi dati sulla sua crescita. In totale, nel mese di maggio il protocollo ha registrato un guadagno di più di due milioni di dollari. 

Nonostante il successo del protocollo, la crypto ENS non sta registrando una crescita che rispecchia la crescita del servizio. Questo perché il token ancora non ha molte funzionalità, oltre a quelle di governance, ma la situazione potrebbe invertirsi quando Ethereum Name Service diventerà sempre più integrato con le dapp e gli altri protocolli di Ethereum. Un primo passo in questo senso è stato fatto con l’integrazione con i DNS, ovvero i domini “standard” del Web2. L’entrata nel mainstream del Web3 e l’arrivo di The Merge potrebbero far salire il prezzo di ENS? 

Uniswap to the moon? Il volume del DEX supera mille miliardi di dollari

Uniswap to the moon dex volume cresce

Uniswap, il primo exchange decentralizzato, infrange un record importante: superati i mille miliardi di dollari di volume totale!

Uniswap, uno dei più famosi exchange decentralizzati della blockchain, ha raggiunto un traguardo importantissimo. Il 24 maggio il volume di transazioni sull’exchange decentralizzato ha superato i mille miliardi di dollari, con all’attivo quasi 4 milioni di wallet differenti. L’AMM più famoso della DeFi spicca il volo e fa mangiare la polvere sia a  PancakeSwap che a Curve, rispettivamente il secondo e il terzo DEX con più volume della finanza decentralizzata. Scopri tutto sull’ultimo record di Uniswap!

Uniswap, dal 2018 al record da mille miliardi di dollari

Quanta strada ha fatto Uniswap! Rilasciato nel 2018, dopo aver affrontato ben due aggiornamenti importanti (diventando Uniswap V2 e poi V3), l’exchange decentralizzato più famoso del mondo crypto ha superato tutte le migliori previsioni raggiungendo i mille miliardi di dollari in volume sulla propria piattaforma. Uniswap è attivo su Ethereum e su varie layer-2 come Polygon, Optimism e Arbitrum, ed è il DEX più utilizzato quotidianamente dai crypto trader. 

Vediamo un po’ di dati e occhio ai numeri: sono da capogiro! Nonostante il prezzo del token UNI sia molto lontano dal suo ATH, l’ecosistema del DEX non è mai stato così florido. Solo ieri, 30 Maggio 2022, il volume record degli scambi dell’exchange più famoso della DeFi è arrivato a 1 miliardo e 300 milioni di dollari. PancakeSwap, il secondo DEX più utilizzato del mercato, ha totalizzato 291 milioni di dollari: meno della metà! E questo nonostante UNI supporti 420 coin, contro le 4442 supportate da PancakeSwap. Non c’è che dire, un classico esempio di qualità che batte quantità.

Qual è lo scambio più attivo sul DEX? La coppia USDC/wETH (wrapped Ethereum, cioè un token Ether scambiabile con gli altri token ERC-20) è la più scambiata, tanto che ieri ha totalizzato più di metà di tutti gli scambi dell’exchange: un volume di 621 milioni di dollari! D’altronde, Ethereum ha gli occhi di tutto il mondo crypto addosso visto l’imminente aggiornamento che lo trasformerà in una chain proof-of-stake. Che sia questo il motivo dietro a tutte queste transazioni?

Uniswap rompe il record, una previsione anche per UNI?

Il record di volume di Uniswap è davvero notevole, ma c’è un dato interessante che lascia aperte prospettive per una ulteriore crescita. Il numero di wallet attivi sul DEX, infatti, ammonta a 3,9 milioni. Il numero non è altissimo per il volume raggiunto: questo vuol dire che c’è ancora una buona fetta di utenti che potrebbe unirsi a Uniswap, seguendo questo grande successo.

Uniswap Labs non ha intenzione di adagiarsi sugli allori dopo questo record, anzi! Il team di sviluppo di UNI ha annunciato che il protocollo si sarebbe espanso verso due nuove chain su Gnosis, e anche su Moonbeam, una parachain di Polkadot. Questa espansione ha il potenziale per imbarcare tantissimi nuovi trader sull’exchange.

Nonostante questo, il token di governance UNI non riesce a decollare come il resto del protocollo. L’ATH di maggio 2021, quando sfiorò i 45 dollari, è ben lontano dal prezzo attuale di UNI che si aggira intorno ai 5 dollari. Secondo alcuni utenti, per far tornare il prezzo alle vette del 2021 Uniswap Labs dovrebbe concentrarsi sul rendere il token più utile per la governance, oppure aumentare le ricompense dello staking. Forse il team di Uniswap punta a far aumentare il valore del token migliorando sempre di più la piattaforma principale. Questo è potenzialmente un’ottima strategia per garantire che il token guadagni un valore duraturo nel tempo. Il record di Uniswap è un buon segnale per il mondo crypto e per la DeFi, sarà anche l’inizio della ripresa di UNI?

I Club sono aperti: vivi Young Platform da protagonista

Token YNG: Aperti i club crypto dell’exchange

I Club sono aperti, hai già scelto a quale iscriverti? Prepara i tuoi YNG e scopri tutti i vantaggi

Oggi è un giorno memorabile per Young Platform: l’imminente listing del token YNG viene inaugurato con l’apertura dei Club per la community. Ogni Club è come un pass per vivere al massimo tutte le novità e le funzionalità di Young Platform, presenti e future. Bronze, Silver, Gold o Platinum… ogni metallo rappresenta un Club. In quale squadra vuoi entrare?

Oggi Young Platform si abbellisce con bronzo, oro, argento e platino, ma ciò che è davvero prezioso è la sua community! Fin dalle prime civiltà umane questi metalli venivano utilizzati come simbolo di prestigio e riconoscimento. Da questo momento appartenere a un Club potrà offrirti una posizione privilegiata tra gli holder di YNG. Ora che hai rinforzato le tue scorte di YNG con la Community Sale (o hai intenzione di rinfrescare il tuo wallet con un po’ di ventata “young”), puoi farli fruttare al massimo iscrivendoti ai Club. Il modo migliore per vivere da protagonista la community di Young Platform!

A Young Platform spesso usiamo delle metafore giocose e sportive, ci piace pensare che anche argomenti articolati possano essere imparati con un po’ di leggerezza. Leggerezza sì,  ma non superficialità! Con i Club vogliamo dare la possibilità a quel senso di appartenenza che unisce la community di emergere. Pensiamo infatti che sia fondamentale, durante la crescita della società, mantenere quel senso di squadra e di famiglia che ci ha portat* fin qui.

Come funzionano i Club? 

Ogni Club richiede una quota minima di token YNG da bloccare per l’iscrizione. Si va da un minimo di 1.500 YNG per il Club Bronze al massimo di 25.000 YNG per il Club Platinum. Il blocco necessario per diventare membri dei Club è diverso dallo staking: non fa percepire reward, dura minimo 90 giorni e può essere effettuato solo con gli YNG utilizzabili all’interno del proprio Portafoglio Principale. Quindi i token YNG ricevuti tramite il Cashback della Community Sale non potranno essere utilizzati subito per entrare nei Club. 

L’iscrizione ai Club dura 90 giorni, al termine di questo periodo puoi decidere se disiscriverti sbloccando i tuoi token. In caso contrario l’iscrizione verrà rinnovata automaticamente. 

Quale Club fa per te?

Sei un tipo da Bronze o da Silver? È il Gold il tuo Club? O forse il Platinum? Ogni Club ha le sue caratteristiche e più il metallo diventa prezioso, più i vantaggi aumentano di valore. Qui trovi la lista sempre aggiornata dei vantaggi. Invece questo è l’articolo dedicato alle FAQ.

Se in questo momento non hai abbastanza YNG per iscriverti a uno dei Club non preoccuparti! Da domani le operazioni di compravendita di YNG sono aperte in modo permanente e puoi acquistare i token che ti servono per raggiungere il Club che fa per te. Le iscrizioni sono aperte in qualsiasi momento a partire da ora, scopri la sezione “Club” nell’app Young Platform

I 5 migliori videogiochi play-to-earn del momento

I 5 migliori videogiochi play-to-earn del momento

Oltre alle crypto ami anche il gaming e i videogame? Scopri i migliori 5 videogiochi play-to-earn del momento!

La blockchain non è solo DeFi. I videogiochi play-to-earn stanno riscuotendo tantissimo successo nella community crypto (guarda Axie Infinity!), soprattutto perché questi crypto games sono all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Gli NFT, ad esempio, sostituiscono i classici “drop” che si trovano normalmente nei videogiochi, e contribuiscono a creare un ecosistema dove divertimento e ricompense vanno di pari passo! Scopri i 5 migliori videogiochi play-to-earn nel panorama del crypto gaming. E se hai bisogno di rinfrescarti la memoria su come funziona il play-to-earn, leggi la nostra guida!

1. Star Atlas, un viaggio tra le stelle del crypto gaming

Star Atlas è un videogioco di strategia play-to-earn multiplayer, sviluppato sulla blockchain di Solana. In Star Atlas vesti i panni di un esploratore dello spazio nel 2620. Tutta la struttura del videogioco su blockchain si basa sugli NFT: la tua astronave da esploratore, ad esempio, è un asset non fungibile che puoi scambiare e vendere. E non solo… se ti immischi in battaglie e avventure troppo pericolose, rischi di perderla per sempre!

Ad alimentare l’economia di Star Atlas ci sono due token: POLIS (il token di governance) e ATLAS (il token dell’universo di Star Atlas). Grazie ai token non fungibili l’economia di Star Atlas funzionerà esattamente come nel mondo reale e sarà completamente player-driven. L’unico modo per sopravvivere e prosperare nello spazio profondo è collaborare con gli altri giocatori, formare gilde e alleanze e avventurarsi negli anfratti più oscuri dello spazio profondo per ottenere ricompense e oggetti unici.

Uno dei punti fondamentali di Star Atlas è che nulla dura per sempre, neanche i tuoi oggetti più preziosi, quindi avrai sempre bisogno di acquistare pezzi di ricambio e nuove navi dagli altri giocatori. Il rischio di perdere per sempre i propri NFT, rende l’esperienza di gioco molto più eccitante, ma contribuisce anche a creare un’economia in evoluzione dove nulla è dato per scontato. Persino il giocatore più ricco e potente può perdere la propria nave ammiraglia e ritrovarsi improvvisamente indebolito: sarai uno di quelli che lo supporteranno e lo aiuteranno a ricostruire la flotta, o uno degli avvoltoi pronto a depredare le spoglie del relitto? Leggi la recensione completa del gioco!

2. Ember Sword, il World of Warcraft del crypto gaming

Ember Sword è un videogioco MMORPG free-to-play in uscita nel 2023. Ispirato dai grandi classici come World of Warcraft e Dark Age of Camelot, Ember Sword è uno dei videogiochi su blockchain più attesi dalla community del crypto gaming. Attualmente è in fase di pre-alpha, mentre la fase di alpha è prevista per la fine dell’anno. 

Come funziona Ember Sword? Questo videogioco si basa sulla blockchain di Ethereum, proprio per questo Ember Sword rientra nella tipologia dei play-to-earn. Dunque sarà possibile commerciare NFT e appezzamenti di terreno. Sì: su Ember Sword puoi diventare un vero e proprio proprietario terriero e persino diventare il sindaco di una città! Per semplificare la gestione dei tuoi asset, puoi creare una gilda e gestire il tuo piccolo impero come un vero feudatario medievale.

Ember Sword si giocherà direttamente da browser, e avrà una parte di PvP e una di PvE. Ogni giorno saranno disponibili missioni casuali che ti daranno accesso a preziosi token non fungibili come armi, armature o materiali rari. Se invece sei una persona più competitiva, potrai anche affrontare gli altri giocatori e batterli per derubarli dei loro preziosi NFT! Questo vuol dire che anche gli oggetti più preziosi possono cambiare proprietario… volente o nolente. Se vuoi saperne di più, puoi leggere la recensione completa di Ember Sword!

3. Otherside, il metaverso di Yuga Labs

Come tutti i progetti di Yuga Labs, anche il loro metaverso ha fatto scalpore nel mondo del crypto gaming. I creatori di Bored Ape Yacht Club hanno un’innata capacità di creare hype, non c’è che dire! La loro ultima trovata, dopo il lancio del loro token ApeCoin, è uno dei 5 migliori videogiochi play-to-earn del momento e si chiama Otherside.

Otherside è un metaverso che, secondo Yuga Labs, sarà totalmente incentrato sul gaming multiplayer. Sul sito è descritto come “un MMORPG dove ogni azione ha delle conseguenze”. Non ci sono ancora tutti i dettagli, ma lo spettacolare trailer ci fa pensare a un universo fantasy dove gli imprevisti sono dietro l’angolo.

Per partecipare all’Otherside devi assicurarti un Otherdeed. Un Otherdeed è un appezzamento di terreno con un ecosistema tutto suo: ogni terreno ospita diversi tipi di materiali e ambienti, e può anche essere casa di un piccolo Koda. Per adesso il futuro di Otherside è ancora incerto, ma di sicuro coinvolgerà tutti gli NFT più famosi dai Cryptopunks ai Cool Cat!

4. Illuvium, addestra creature aliene a combattere per te 

Tre parole: “Pokémon nello spazio”. Ecco Illuvium, un videogioco sci-fi dove diventi un Ranger, un esploratore di un pianeta alieno a caccia di animali selvaggi da addomesticare! In Illuvium, dovrai sia esplorare le steppe aliene, sia combattere contro gli Illuvials per sottometterli. Gli Illuvials sono degli NFT che rappresentano le creature native del pianeta e sono il fulcro del crypto game. Dopo averli catturati, potrai scegliere di continuare a combattere contro gli Illuvials selvaggi, oppure potrai scontrarti contro altri Ranger nell’Arena del Leviatano.

Come tutti i videogiochi su blockchain, anche Illuvium ha un’economia che cerca di imitare quella reale. Il token nativo, ILV, è utilizzato per comprare oggetti in-game come armi e armature per il tuo Ranger, per creare i “Frammenti”, cioè gli oggetti utilizzati per addomesticare gli Illuvials

Attualmente, Illuvium è in Closed Beta, ma secondo gli sviluppatori, la Open Beta dovrebbe arrivare entro il 2022. Per favorire tutti gli utenti, sarà disponibile un’area “demo” dove si potranno trovare Illuvials di base e combattere contro altri giocatori allo stesso livello. Per accedere alle zone più avanzate, però, sarà comunque necessario acquistare ILV e NFT di gioco. Tuttavia essendo un videogioco play-to-earn, potresti recuperare subito i soldi spesi: dipende da quanto sei bravo con i tuoi Illuvials! 

5. Mirandus, un RPG open-world su blockchain 

Mirandus è un altro innovativo videogioco play-to-earn. In questo RPG open-world, prendi il ruolo di un exemplar. Gli exemplar sono i tuoi avatar, NFT liberamente scambiabili e con delle caratteristiche diverse per ciascun token. Ci sono avatar di 5 razze nel mondo di Mirandus: Elfi, Halfling, Orchi, Nani e Umani. Il gioco è totalmente open-world, e Gala Games, lo studio di sviluppo, ha detto che non ci saranno quest o binari da seguire. Ognuno potrà agire come meglio crede, mettendo a frutto le proprie abilità.

Anche in Mirandus è possibile acquistare dei terreni, che possono essere trasformati in villaggi e poi in città. Ci sono poco più di 1600 terreni acquistabili, ma non ti preoccupare: una volta sold out, potrai ugualmente entrare in questo universo fantasy! Ti basterà pagare un “affitto” ai proprietari delle città per poter costruire la tua casa. 

Ma cosa si fa a Mirandus? Oltre a foreste e dungeon ricche di mostri e mistero, il continente misterioso di Gaia Games ospita un materiale prezioso chiamato Materium. Il Materium è un token (MTRM) che può essere raccolto oppure conquistato dando la caccia ai mostri di Mirandus. Può ovviamente essere utilizzato per comprare armi o armature più potenti dagli altri giocatori, o scambiato sui principali DEX e CEX. Insomma, in Mirandus c’è divertimento per tutti: sia i cacciatori, che gli artigiani e i proprietari terrieri troveranno pane per i loro denti!

I videogiochi su blockchain sono ancora agli inizi, ma il futuro del crypto gaming sembra avere grandi potenzialità. Star Atlas, Ember Sword, Otherside, Illuvium e Mirandus sono i 5 migliori videogiochi play-to-earn del momento perché pensano prima di tutto al gameplay. Il punto forte di questi videogiochi è che potrebbero competere con i capisaldi del gaming off-chain come Diablo, World of Warcraft e Pokémon. La compatibilità con la blockchain è un elemento che integra il gameplay, ma che non lo sostituisce! Tu sarai in prima linea nella rivoluzione dei videogiochi play to earn, o rimarrai fedele ai videogame “old style”?