Lightning Network to the moon! Record per la layer-2 di Bitcoin

Prezzo di Bitcoin crolla, ma Lightning Network supera record

Il Lightning Network raggiunge un numero record di 4000 Bitcoin bloccati e pronti per essere scambiati alla velocità della luce!

Una buona notizia per Bitcoin: il Lightning Network, la layer-2 della criptovaluta di Satoshi Nakamoto, ha infranto un record proprio in mezzo al bear market. Il 10 giugno, la capacità totale dei nodi del Lightning Network ha superato i 4000 BTC. Questo vuol dire che ci sono 120 milioni di dollari in Bitcoin pronti a essere utilizzati e scambiati alla velocità della luce! Ed è solo l’inizio, visto che grazie a un nuovo protocollo chiamato Taro, con Lightning Network si potranno scambiare anche stablecoin. Scopri il record di Lightning Network infranto proprio durante il crollo del prezzo di Bitcoin!

Lightning Network to the moon? L’adozione di Bitcoin aumenta

Paura del mercato crypto altalenante? Fai un reality check insieme a Bitcoin! Nonostante i prezzi al ribasso di molte crypto, l’adozione e i casi d’uso delle crypto aumentano a vista d’occhio. Lightning Network, la layer-2 di Bitcoin che rende i pagamenti più rapidi e sicuri, ha infranto il record di 4000 Bitcoin bloccati nei suoi nodi proprio durante il crollo del prezzo di Bitcoin. 

Lightning Network è stata una vera e propria innovazione per Bitcoin. Sicuramente avrai sentito una delle critiche più utilizzate che vengono lanciate a Bitcoin: gli scambi sono troppo lenti e la sua rete non è scalabile. Questo è vero, ma la velocità non è mai stata l’obiettivo della moneta di Satoshi Nakamoto. Infatti, i due punti focali di Bitcoin sono sicurezza e decentralizzazione. La sua rete, infatti, è sicura e quasi impossibile da hackerare, grazie al meccanismo di consenso proof-of-work. È anche estremamente decentralizzata, ed è altamente improbabile che un ente centralizzato riesca a prendere il controllo di tutti i nodi che la compongono. Purtroppo, come ci insegna il trilemma della scalabilità, per ottenere sicurezza e decentralizzazione bisogna sacrificare qualcosa, e nel caso di Bitcoin a perdere è proprio la velocità delle transazioni.

Ed è qui che entra in gioco Lightning Network: grazie alla sua struttura di layer-2, le transazioni sul suo network sono molto più rapide e soprattutto più economiche. Parliamo di migliaia e migliaia di transazioni al secondo! Ma com’è possibile? Semplice: il Lightning Network utilizza degli smart contract per eseguire le transazioni off-chain. Tutte le transazioni che vengono eseguite non sono registrate sulla rete principale di Bitcoin, perciò non c’è bisogno della validazione dei miner. Dopo aver eseguito tutte le richieste degli utenti, il bilancio finale viene registrato e validato sulla rete principale. Una soluzione perfetta e che è stata utilizzata in luoghi come El Salvador e Nigeria.

La DeFi su Bitcoin nonostante il crollo: arrivano le stablecoin sul Lightning Network

Uno dei grandi svantaggi di Bitcoin rispetto alle chain concorrenti come Ethereum (che a breve diventerà proof-of-stake) è che non è una buona piattaforma per costruire un ecosistema DeFi efficiente. Questo perché le sue transazioni al secondo sono molto limitate, e non supporta la creazione di token come fanno invece Ethereum, Polkadot o Cardano. Ma a questo sta arrivando una soluzione: il suo nome è Taro, ed è un protocollo basato su Lightning Network!

Taro, sviluppato da Lightning Labs, è un protocollo che si appoggia al nuovo aggiornamento di Bitcoin, Taproot, e serve a creare degli “asset” scambiabili in maniera simile ai token ERC-20 o ERC-721. Ad esempio, gli sviluppatori potrebbero creare delle stablecoin sfruttando la sicurezza e la stabilità di Bitcoin, ma scambiabili con la rapidità di Lightning Network. 

La possibilità di scambiare stablecoin direttamente sulla rete di Bitcoin rappresenta un grande vantaggio per l’intera rete di Bitcoin. Questa tecnologia è quello che serve per potenziare i casi d’uso della criptovaluta di Satoshi e per renderla pienamente utilizzabile anche nella DeFi. 


Nonostante il crollo del prezzo di BTC, il record di Lightning Network sta dimostrando il valore dell’intero sistema. Tra i tanti detti dei Bitcoiner c’è “I’m in Bitcoin for the tech” e che ha proprio questo significato: che il prezzo salga o scenda, la tecnologia della blockchain è destinata a diventare sempre più preponderante! Hai intenzione di abbracciare la rivoluzione DeFi in arrivo su Bitcoin, oppure continuerai a stare dalla parte delle altcoin come Ethereum, Polkadot e Fantom?

7 punti di forza di Bitcoin per affrontare il bear market

Bitcoin: 7 punti di forza per affrontare il bear market

I prezzi delle crypto stanno calando ma BTC è la più solida di tutte e la community la sostiene, scopri perché!

L’andamento del prezzo di Bitcoin, dati storici alla mano, segue un ciclo di 4 anni scandito dall’halving di BTC, che si verifica per l’appunto ogni 4 anni. Con halving si intende il dimezzamento progressivo delle ricompense in BTC che ricevono i miner per il loro lavoro. L’halving sembra coincidere con la fine di un ciclo del prezzo di Bitcoin e con l’inizio del successivo. Dalla nascita di BTC infatti, il suo prezzo ha seguito questa scansione dove l’having è preceduto da 18-24 mesi di bull market e seguito da due anni di bear market. Seguendo le tempistiche di questa teoria, ci troviamo nel mezzo di un bear market. Il prossimo halving è previsto per il 2024, l’offerta di BTC allora cambierà e di conseguenza anche i comportamenti del mercato. Un bear market può essere suddiviso in più fasi, capirle ci può aiutare a guardare in prospettiva il momento attuale del mercato di Bitcoin. Scopri i 7 punti di forza di Bitcoin per affrontare il bear market!

Le fasi del bear market 

Se consideriamo il precedente bear market che abbiamo affrontato, possiamo distinguere 7 fasi:

  1. Il crollo: fase in cui il mercato crolla molto rapidamente, coinvolge sia Bitcoin che le altcoin; 
  2. Rifiuto/negazione: fase in cui si tende a pensare che i prezzi siano soggetti solo a uno dei tanti e consueti cali; 
  3. Realizzazione: fase in cui ci si rende conto che non si è di fronte solo a un calo fisiologico del mercato. Spesso questa consapevolezza arriva anche dall’osservazione più ampia del contesto macroeconomico;
  4. Panico: dopo la consapevolezza di quello che sta succedendo, le persone si fanno prendere dal panico, questa prospettiva cambia la mentalità di mercato. Ogni tentativo di rimbalzo è eliminato da coloro che cercano di limitare le perdite vendendo. In questa fase, i rimbalzi sono ad opera dei bitcoiners che comprano BTC attirati dai prezzi ridotti;
  5. Accumulo/stabilizzazione: anche se la maggioranza degli utenti si lascia trasportare dal panico, chi ha una visione a lungo termine accumula principalmente coin “solide” come BTC rispetto alle altcoin;
  6. Anticipazione: in questa fase cominciano a tornare i fondi, Bitcoin è di nuovo in crescita. Le persone riprendono ad acquistare anche altcoin a media capitalizzazione di mercato;
  7. Crescita costante: il mercato riprende a crescere in maniera costante. Si passa da un’estrema paura a sentimenti neutrali. 

Ora ci troviamo nella fase del panico, la numero 4, in cui il Fear and Greed Index ha i valori più bassi (extreme fear). Il mercato sta cercando piano piano di passare alla numero 5, ovvero alla stabilizzazione. Chi è immerso completamente nella modalità panico fa fatica a percepire l’accumulo. Non è possibile prevedere con precisione quando il bear market si evolverà nelle fasi successive. Se paragoniamo BTC alle altre crypto possiamo però notare che per quanto siano tutte in calo, Bitcoin è quella che sta perdendo meno. Se la maggior parte delle altcoin sta scendendo di oltre il 90% dal suo ATH, il calo di Bitcoin è poco meno del 70% rispetto al suo ATH di 69.045 dollari. 

L’unica certezza è che il prossimo halving sarà all’inizio del 2024 (è stabilito dall’algoritmo), momento in cui l’equilibrio del mercato sarà nuovamente sconvolto. Chi ha un’ottica a lungo termine ed è convinto del valore di Bitcoin al di là del suo semplice prezzo, continua a comprare e holdare. La lungimiranza dei bitcoiner fa sorgere una domanda: perché Bitcoin continua ad essere supportato? Ecco i 7 punti di forza di Bitcoin per affrontare il bear market!

I punti di forza di Bitcoin: ecco perché i bitcoiner non mollano

I bitcoiner non si fanno prendere dalla paura, il bear market può seminare tutto il panico che vuole ma c’è chi non abbandona Bitcoin. Questo perché i punti di forza e le potenzialità dell’intero sistema di Bitcoin vanno oltre il prezzo. Bitcoin infatti è:

  1. Open source: tutti possono avere accesso alle informazioni processate dalla blockchain, verificare ma soprattutto contribuire allo sviluppo e al miglioramento di tutto il network;
  2. Trasparente: non c’è bisogno di avere una fiducia cieca nel suo funzionamento. Uno degli slogan a cui è affezionata la community di BTC è: “don’t trust, verify”, proprio perché è tutto sotto ai tuoi occhi, disponibile e verificabile;
  3. Neutrale: non conosce politica e non dipende dalle legislazioni degli stati (almeno per quanto riguarda il funzionamento della sua blockchain, il mining ad esempio può essere soggetto a limitazioni);
  4. Decentralizzato: il network di BTC è composto da nodi sparsi in tutto il mondo e nessuna azienda o singola persona ha in mano l’intero potere decisionale;
  5. Resistente a censura: l’unico modo per bloccare il suo operato, è bloccare internet (e possiamo solo immaginare quali sarebbero le conseguenze di disconnettere tutto il mondo);
  6. Sicuro: la sicurezza di Bitcoin è garantita dal suo meccanismo di consenso Proof-of-Work. Il lavoro dei miner rende le transazioni sicure e la decentralizzazione dei nodi permette che non ci siano interferenze;
  7. Caratterizzato da una politica monetaria vincente. La sua scarsità e la natura digitale, rendono il sistema di Bitcoin un’alternativa ai sistemi economici come li conosciamo.

Il prossimo halving ci salverà?

Come sempre, il mercato è lo specchio di numerosi fattori, la maggior parte dei quali è imprevedibile. L’halving ci fa sperare in un miglioramento dell’andamento di Bitcoin perché in passato ha sempre inciso in maniera positiva. Tuttavia le conseguenze dell’ultimo halving di Maggio 2020 sono state influenzate anche da elementi esterni come la politica restrittiva della FED. In tutto questo lo stock-to-flow può essere utile come indicatore di trend ma il futuro di BTC è tutto da scrivere!

Vivere il Bear Market in un’azienda crypto 

Exchange crypto licenziano? Young Platform assume

Young Platform guarda oltre i prezzi delle crypto e continua con il suo serrato piano di assunzioni. Siamo qui a spiegarti perché non è una mossa da pazzi

Le giornate a Young Platform scorrono veloci. Così come il mondo crypto. Questo si muove alla velocità della luce, noi teniamo il ritmo, stiamo al passo, cerchiamo di renderlo accessibile a tutti. Inizia tutto con i colleghi davanti alla macchinetta del caffè. Lavoriamo tutti con le crypto ma con tante sfaccettature diverse, così la sala Trading condivide crypto-meme con il team Social network, e gli Sviluppatori ascoltano i retroscena delle vicende del Supporto clienti. In questi giorni guardiamo anche i nostri wallet in rosso e ai nuovi arrivati, con una pacca sulla spalla, diciamo: “prima volta?”. Il primo bear market, come il primo Bitcoin, non si scorda mai. 

Le condizioni economiche di questi mesi sono cambiate rapidamente, la crisi del mercato crypto (e non solo) sta portando tante aziende del settore a dimezzare il personale. Per alcune realtà la risposta alla crisi è tagliare i costi del personale con i licenziamenti, e qualcuno si pente persino di aver assunto troppo quando il mercato era in crescita. Ma a Young Platform il piano di nuove assunzioni è serrato e intendiamo rispettarlo. Non è una scelta incosciente, siamo qui per spiegarti il perché. Entro la fine del 2022 arriveranno altri 52 colleghi e forse non basterà più solo una macchinetta del caffè. 

I bear market passano, la mission di Young Platform resta

A Young Platform le posizioni aperte sono davvero molte, un bear market (per quanto duraturo) non fermerà la nostra crescita. Abbiamo deciso di ribaltare la prospettiva sfruttando questo momento delicato per ragionare lontani dall’hype che ci travolge quando il mercato va a gonfie vele. Possiamo chiederci lucidamente: come stiamo lavorando? Perché facciamo quello che facciamo? La mission di Young Platform è sempre la stessa: facilitare l’uso e la comprensione delle crypto e della tecnologia blockchain. Sappiamo quello che questi strumenti possono fare per il mondo così come lo conosciamo. Sappiamo che possono migliorare la vita delle persone. Per questo anche ora dobbiamo continuare a costruire, per questo anche ora il team deve espandersi

Un esempio di questo spirito è il listing del nostro token. YNG è stato lanciato sul mercato quando il mercato stesso non era dei più accoglienti. Mossa azzardata? No, anche qui il ragionamento vale: bear e bull market si succedono ma i valori dietro Young Platform e la sua Community restano. 

Il valore inestimabile del team di Young Platform

Quando si arriva a Young Platform si ha tanto da imparare, non bisogna essere dei grandi esperti per iniziare, ma la formazione sulle crypto è necessaria e diventa il nostro pane quotidiano. Quando si arriva a Young Platform si è consapevoli che il settore è in evoluzione e non si può restare fermi. Ecco perché i talenti che raccoglie Young Platform sono tra le menti più curiose e attive in circolazione. Il team di Young Platform è sempre pronto ad accogliere gli spunti del vorticoso mondo crypto e mettersi in gioco nei momenti più complessi. Lavorare con le crypto non è un lavoro come un altro, è la mission che ci guida nelle difficoltà. Il valore inestimabile del team di Young Platform sta nel confronto che porta alla crescita. Tra i corridoi del nostro ufficio e le videochiamate che raggiungono i nostri colleghi in tutto il mondo, la chiave di tutto è la peer-to-peer education. Non esiste formazione crypto che non sia tale. 

L’aumento di capitale e il piano assunzioni

Il 13 Giugno 2022 Young Platform ha chiuso un round di finanziamento da €16 milioni guidato da Azimut, uno dei principali operatori indipendenti nel risparmio gestito in Europa. Al round hanno partecipato anche Banca Sella e United Ventures. Questo supporto alla crescita di Young Platform sarà visibile proprio nel piano assunzioni. La previsione è quella di avere un team di 110 lavoratori crypto entro la fine del 2022. 

Consulta le posizione aperte.

Ember Sword: l’MMORPG dei giochi play-to-earn

Ember Sword MMORPG crypto game play to earn

Ember Sword è il videogioco play-to-earn più atteso del 2022. Scopri tutto sul crypto game MMORPG e scrivi la tua storia su Thanabus!

Esploratori della blockchain, adunata! Ember Sword è un gioco MMORPG play-to-earn dove non esistono limiti. Il videogioco, che si appoggia alla blockchain di Immutable X (Layer 2 di Ethereum), è un vero sandbox dove potrai fare quello che vuoi. Andare a caccia di mostri? Gestire uno snodo economico importante? Diventare un artigiano leggendario? Nessuna strada ti è preclusa in Ember Sword. Puoi essere chi vuoi e allo stesso tempo mettere le mani sui preziosi NFT che questo mondo fantasy medievale offre. Per adesso il gioco ha mostrato parte del gameplay finale a chi si è aggiudicato le LAND durante la Community Sale, il crypto game dovrebbe entrare nella fase di alpha a fine 2022. Sella il cavallo, avventuriero, è il momento di scoprire tutto su Ember Sword, il crypto game per chi ama gli MMORPG!

Ember Sword: una grafica sgargiante per una storia cupa

Ember Sword è un gioco play-to-earn molto diverso da quelli che l’hanno preceduto. Con una visuale isometrica dall’alto, ricorda i videogiochi RPG classici come RuneScape o Diablo. La sua filosofia è quella del “gameplay al primo posto”. La grafica colorata e cartoon è chiara e senza fronzoli, proprio per assicurare che il gioco scorra fluido anche sui computer meno potenti. Eppure, la storia d’origine e l’ambientazione di Ember Sword non sono così allegre come si potrebbe pensare…

Thanabus, una luna spaccata in quattro 

La storia di Ember Sword si sviluppa su Thanabus, una luna fertile e rigogliosa nell’orbita di Giove. In un passato lontano, Thanabus ospitava una popolazione avanzata capace di terraformare (ovvero rendere abitabile) l’ecosistema lunare. Poi un’entità quasi divina, chiamata Starzhen, ha decimato gli abitanti di questa luna e distrutto il dispositivo terraformatore. Secoli dopo, l’unica forma di governo sopravvissuta al cataclisma, chiamato semplicemente la Repubblica, è insidiata da forze misteriose e da regni rivali. Il suo dominio sulle quattro Nazioni è sempre più debole, e tocca agli avventurieri come te riportarlo alla gloria oppure affossarlo definitivamente.

Thanabus ospita 4 Nazioni ben distinte, ciascuna con un suo ecosistema. La prima Nazione, nonché la prima zona del gioco che sarà disponibile durante la fase Alpha del gioco play-to-earn, è Solarwood. Solarwood, situata nella zona nordest di Thanabus, ospita un territorio boschivo e florido. La Nazione è costellata di villaggi di contadini e cittadine accademiche, tra cui Burkhalter’s Academy, la città più famosa della luna di Giove.

La seconda Nazione di Thanabus è Duskeron, situata a sud-est. Duskeron è un territorio inospitale e desertico, reso arido dalla furia di Starzhen che ha distrutto Thanabus. Nonostante questo, gli abitanti di Duskeron hanno imparato a cavarsela riciclando il possibile e commerciando minerali e metalli rari, di cui il territorio è ricco. La Repubblica qui non ha molta influenza, ma le cose potrebbero presto cambiare, che gli abitanti della Nazione desertica lo vogliano o meno.

La terza Nazione di Thanabus è Ediseau, situata a nord-ovest. Ediseau, prima del cataclisma, ospitava la capitale della Repubblica: adesso è un territorio gelido e selvaggio, ma ricco di materie prime fondamentali per l’artigianato dell’intera luna. Gli abitanti di Ediseau si riconoscono per le loro pesanti pellicce, il loro orgoglio e le loro birre molto alcoliche.

L’ultima Nazione si trova a sud-ovest, ed è stata l’epicentro del cataclisma: Sevrend. La giungla di Sevrend ha sempre avuto un habitat inospitale e una fauna pericolosa e letale. La catastrofe ha esacerbato la situazione, ora Sevrend è principalmente abitata da alieni provenienti da Giove e da animali brutali e selvaggi. Proprio per questo, Sevrend è stata utilizzata dalla Repubblica come “prigione”, esiliando lì chi si macchiava di gravi reati. Col tempo, gli esiliati hanno creato una civiltà semi-anarchica, e poi si sono ufficialmente riuniti sotto un unico vessillo. Sevrend adesso è casa di un’organizzazione ritenuta terroristica dalla Repubblica: i Dannati

Come funziona il gameplay di Ember Sword?

La storia della luna Thanabus è già ricca di suo, ma il fulcro di Ember Sword è plasmarne una nuova storia con il tuo avatar! In questo MMORPG play-to-earn, potrai creare gratuitamente un personaggio ed esplorare il mondo di Ember Sword come in un normale gioco free-to-play. 

Essendo di base un videogioco RPG, Ember Sword ti permette di personalizzare completamente il tuo avatar, compresa la sua zona di provenienza. Potrai scegliere infatti di partire da una qualsiasi delle 4 Nazioni, e cominciare da lì la tua avventura in questo crypto game fatto per chi ama gli MMORPG.

Il tuo personaggio sarà anche in grado di imparare delle abilità, che vanno dal crafting alla capacità di costruire armi e armature, fino alle abilità di combattimento che ti renderanno pian piano una minaccia sia nel PvP (giocatori contro giocatori) che nel PvE (giocatori contro i mostri gestiti dal computer). Come funzionano i livelli in Ember Sword? Le abilità vanno dal livello minimo, 0, fino al livello massimo: 100. Ciascuna task ti farà migliorare in determinati ambiti, quindi ricordati che la costanza paga! Oppure, puoi anche creare un personaggio capace di fare tutto discretamente, ed essere il jolly del tuo gruppo di amici: la scelta è tua!

Grazie al sistema di combattimento che ricorda i MOBA, gli scontri (sia contro altri giocatori che contro i mostri) saranno veloci e si baseranno molto sui riflessi e sulla tua capacità di adattarti alle varie situazioni. Se hai mai giocato a RuneScape oppure a MOBA come League of Legends e DotA, allora sai già cosa aspettarti! Chiaramente l’aspetto RPG è fondamentale:commerciare con gli artigiani e con gli armaioli è indispensabile per potenziare il tuo personaggio e diventare sempre più forte e pronto ad affrontare i pericoli che si nascondono su Thanabus. 

Tre aree di gioco per tutti i tipi di giocatore

Dopo aver scelto la tua Nazione e aver creato il tuo personaggio, sarai pronto ad esplorare Thanabus nella sua interezza. Ogni Nazione è divisa in tre zone, ognuna con un particolare focus su un aspetto diverso del gameplay. 

Il territorio iniziale si chiamerà Kingship (Territori Reali). Questa zona è sotto il controllo dei giocatori. Ogni parte di queste zone è costituita da una LAND, cioè un NFT che permette al giocatore che lo possiede di gestire il suo terreno. I Territori Reali sono luoghi civilizzati, costellati di città, villaggi, taverne e mercanti. Alcuni luoghi sono più pericolosi, e si possono ingaggiare combattimenti PvE contro dei mostri, generalmente però queste zone sono tendenzialmente sicure. Qui potrai costruire la tua casa o il tuo negozio, e diventare un artigiano provetto in tranquillità.

Oltre i Territori Reali c’è la Wilderness (Territori Selvaggi). Questi territori non hanno terreni acquistabili, e il dominio della propria Nazione è meno solido. I Territori Selvaggi sono casa di mostri molto potenti e molti dungeon pericolosissimi. Qui potrai persino incontrare dei nemici di tipo boss, ovvero antagonisti con un ruolo di punta nella storia di Ember Sword. Sconfiggerli ti permetterà di acquisire oggetti rari e preziosi, oppure armi e armature particolarmente potenti. Ovviamente, dal momento che Ember Sword è un videogioco play-to-earn, questi item saranno degli NFT che potrai commerciare liberamente. Nei Territori Selvaggi puoi anche affrontare i giocatori di altre Nazioni, sconfiggerli e rubare il loro equipaggiamento.

Infine, a separare una Nazione dall’altra, ci sarà la zona Outlaw (Territori Fuorilegge). Queste zone sono in assoluto le più pericolose: non troverai solo i mostri più potenti di Thanabus, ma anche briganti e tagliagole. Qui, il PvP è di casa: infatti potrai essere attaccato e derubato anche da altri giocatori della tua stessa Nazione. Nonostante la pericolosità, i Territori Fuorilegge nascondono grandi tesori, materie prime in gran quantità e metalli rarissimi. Inoltre sono l’unica via per arrivare nelle altre Nazioni: se vuoi fare il mercante, le tue carovane dovranno per forza passarci in mezzo, quindi dovrai difenderle per evitare che vengano assaltate e distrutte!

Come funziona l’economia di Ember Sword

La compravendita di oggetti nei MMORPG tradizionali non è una novità. Anche se teoricamente acquistare e vendere oggetti in gioco per denaro reale va quasi sempre contro i Termini di Servizio dei videogiochi, questo mercato è comunque molto diffuso. In alcuni videogiochi, come ad esempio CS:GO, alcuni oggetti puramente cosmetici vengono venduti a migliaia di dollari!

Ember Sword elimina questo “mercato grigio” dando a tutti i giocatori il possesso reale dei loro oggetti, grazie alla tecnologia degli NFT. Il token dell’MMORPG play-to-earn si chiama Embers (MBRS) e rappresenta la parte “fungibile” del commercio su Thanabus. MBRS è sia un token ERC-20 sia un token costruito su ImmutableX, la chain principale su cui si appoggia Ember Sword. Il token affiancherà la valuta di gioco (off-chain), l’oro. Gli oggetti cosmetici come gioielli, mantelli o statue da mettere nei propri terreni, invece, sono unici e direttamente legati al giocatore sotto forma di NFT.

Gli NFT di Ember Sword: cosmetici e terreni

Gli sviluppatori di Bright Star Studios hanno messo subito in chiaro che Ember Sword sarà un gioco free-to-play e non pay-to-win. Che vuol dire? Che tutti gli acquisti fatti con le crypto saranno puramente cosmetici. Potrai quindi acquistare oggetti unici e rarissimi sotto forma di NFT, ma questi oggetti non impatteranno sulle abilità del tuo personaggio. Serviranno però a dargli un aspetto unico e curato! Saranno la tua bravura e la tua determinazione a decretare quanta strada farai su Thanabus, non la tua disponibilità finanziaria. 

Anche se gli oggetti acquistabili con MBRS saranno solo cosmetici e non daranno vantaggi in-game, non vuol dire che avranno poco valore. Questo modello è stato testato con successo da vari videogiochi tradizionali come League of Legends e Fortnite, e il play-to-earn è la naturale evoluzione del free-to-play. La trasparenza della blockchain consente ai giocatori di possedere per davvero gli oggetti di gioco, e il fatto che siano NFT vuol dire che sono unici e inimitabili. Ad esempio, potresti comprare un mantello in edizione limitata per il tuo personaggio, di cui esistono solo 10 copie: quel mantello è davvero tuo, e puoi venderlo sui marketplace di NFT quando vuoi e al prezzo che ritieni più giusto senza rompere nessun termine di servizio. 

L’altro tipo di NFT presente in Ember Sword è rappresentato dai terreni, o LAND. I terreni, presenti nei Territori Reali, saranno degli hub che i giocatori potranno personalizzare a loro piacimento. Esistono vari tipi di LAND: i terreni più grandi saranno adatti a creare delle città gestite da gruppi di giocatori o da gilde (ovvero alleanze in-game, molto comuni nei videogiochi MMORPG). Esisteranno però anche terreni di media o piccola grandezza, meno costosi, adatti a piccole gilde o a singoli giocatori. I terreni saranno di tua proprietà e potrai affittarli, venderli o costruirci sopra la tua casa dei sogni in cambio di MBRS. In totale esisteranno 160mila LAND, per ora sono state messe in vendita solo quelle della prima Nazione, ovvero Solarwood. 

L’economia di gioco: un mix tra tradizione e innovazione

Se da una parte il token MBRS è la valuta per acquistare LAND e oggetti cosmetici unici, dall’altra la valuta in game, l’oro, ti servirà per acquistare armi e armature e per goderti al massimo il crypto game Ember Sword. Al contrario di Star Atlas o Axie Infinity, Bright Star Studio ha optato per un’economia mista, tutto per rendere questo MMORPG free-to-play ma non pay-to-win. Per acquistare il migliore equipaggiamento per affrontare i pericoli di Thanabus non ti serviranno le crypto, ma il sudore della fronte e un po’ di sano grind (per i profani: spendere tempo in gioco per far diventare il proprio personaggio più forte). 

Per portare le skill a livello 100, infatti, l’unica strada sarà giocare, giocare e giocare. Affrontare mostri per migliorare la propria abilità con la spada o costruire coltelli per arrivare a creare spadoni a due mani affilatissimi è una meccanica tipica degli MMORPG, non ci sono scorciatoie per dare un vantaggio ingiusto ai giocatori più ricchi. Anche l’oro non sarà acquistabile con gli Embers, e l’unico modo per ottenerlo sarà completare le missioni di gioco, andare a caccia di mostri, saccheggiare carovane o sconfiggere giocatori avversari.

Questo vuol dire che il play-to-earn sarà limitato solo agli oggetti cosmetici e alle LAND? No! Una volta che il gioco sarà completo e accessibile a tutti, starà solo a te decidere come gestire la tua esperienza economica all’interno di Ember Sword. Per esempio, potresti diventare un famoso armaiolo e vendere le tue armi nuove di zecca in cambio di token MBRS o di ETH. Se sei più avventuroso, potresti offrire i tuoi servigi da mercenario alle carovane che hanno bisogno di protezione. E se non sei soggetto a particolari dubbi morali, nulla ti vieta di assassinare i giocatori nelle Terre Fuorilegge per derubarli e offrirti di restituire i loro averi in cambio di un riscatto.

L’economia di Ember Sword è originale, e il fatto che sia “ibrida” è una novità nel mondo dei crypto game play-to-earn. Ma, come hanno detto gli sviluppatori, Ember Sword è un crypto game che mette il gameplay al primo posto: se hai mai giocato a un MMORPG free-to-play, sai quanto sia frustrante affrontare giocatori più deboli di te ma che hanno vantaggi ingiusti perché hanno speso più soldi di te per comprare armi o armature potentissime. Grazie a questo mix tra tradizione e innovazione, Ember Sword promette di essere prima di tutto un gioco equilibrato ed entusiasmante. La blockchain è un’aggiunta che rende la tua esperienza su Thanabus ancora più divertente e, perché no, potrebbe anche diventare redditizia! 

Qual è la data di uscita di Ember Sword? Il crypto game per chi ama gli MMORPG è già a buon punto

La data d’uscita di Ember Sword è ancora incerta, ma lo sviluppo sembra procedere velocemente! Oltre agli aggiornamenti settimanali da parte del team, ad aprile è stata aperta la prima fase di pre-alpha di Ember Sword, accessibile a tutti coloro che sono riusciti ad aggiudicarsi una LAND durante la public sale. Durante questa fase, il team ha effettuato uno stress test, ovvero un test per vedere se il loro server riusciva a gestire la mole di giocatori senza crashare. In più, i tester hanno potuto provare le meccaniche di base di Ember Sword, come il crafting e la raccolta di materie prime.

Secondo Bright Star Studios, la prima Nazione, Solarwood, dovrebbe uscire a fine 2022. Quindi è plausibile aspettarsi che l’uscita della beta di Ember Sword arrivi a novembre/dicembre. Probabilmente le altre Nazioni saranno complete tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Fortunatamente il team di Ember Sword è molto attivo sui social, e comunica con la community almeno una volta a settimana per aggiornare gli appassionati sullo stato del gioco. Nel frattempo, se vuoi partecipare alle prove tecniche, puoi acquistare una LAND su OpenSea e registrarti sul loro sito ufficiale. 

Ember Sword è un MMORPG play-to-earn innovativo ed è senza dubbio uno dei crypto game più attesi del 2022. Rimani aggiornato sugli sviluppi e sull’uscita di questo primo crypto game per chi ama gli MMORPG! Ora che sai come funziona Ember Sword, sarai il famoso sindaco di una città importante, il fabbro più famoso di tutta Thanabus o l’ombra letale che tutti i mercanti temono?

Questo è il secondo articolo di una serie dedicata al mondo del crypto gaming e dei videogiochi su blockchain. Seguici per rimanere aggiornato sugli altri giochi crypto più entusiasmanti del 2022! Prossima tappa: il pianeta alieno di Illuvium!

Jack Dorsey apre una scuola di Bitcoin con JayZ e sogna il Web5

Jack Dorsey parla

Le criptovalute non hanno barriere fisiche e sono accessibili ovunque e da chiunque, ma c’è bisogno di educare le persone a questa nuova moneta. Jack Dorsey e JayZ finanziano una scuola crypto per imparare tutto su  Bitcoin

Per chi non è esperto, la finanza può sembrare un mondo rischioso e pieno di pericoli. La stessa cosa succede con le criptovalute e con Bitcoin: chi non conosce il funzionamento della blockchain viene intimidito facilmente da questo mondo innovativo e altamente tecnologico. Per combattere l’ignoranza e i luoghi comuni che circondano Bitcoin, Jack Dorsey e JayZ hanno finanziato una scuola di criptovalute dove tutti potranno imparare le basi della blockchain. Le lezioni saranno sia di persona a Marcy Houses, New York (il vecchio quartiere popolare di JayZ), sia online. La parte migliore? Saranno lezioni completamente gratuite! Scopri la nuova scuola di Bitcoin voluta da JayZ e Jack Dorsey, e come l’ex CEO di Twitter vuole trasformare BTC nella “moneta di Internet”.

A scuola di Bitcoin per l’adozione di massa

Bitcoin e le criptovalute vengono dipinte come “le nuove frontiere della finanza”. Nonostante i vantaggi delle criptovalute, spesso c’è diffidenza nei confronti di questi strumenti aperti a tutti e decentralizzati. Il mondo crypto fa paura a molti perché sembra complesso e insidioso, e questa è una grande barriera che lo separa dall’adozione di massa.

Noi di Young Platform lo sappiamo bene, la soluzione per avvicinare Bitcoin alle persone? La formazione! Educare le persone all’utilizzo delle crypto e alla finanza del futuro è il modo ideale per sfatare i falsi miti intorno a Bitcoin e alle criptovalute in generale. Per questo Jack Dorsey, grande sostenitore di Bitcoin, insieme al rapper JayZ, ha finanziato una scuola di criptovalute nel quartiere popolare di Marcy Houses, a New York. Il quartiere è stato scelto perché è il luogo dove JayZ ha passato l’infanzia. 

La “Bitcoin Academy” sarà tenuta da Lamar Wilson, di Black Bitcoin Billionaire, e da Naja J. Roberts, di Crypto Blockchain Plug. “L’educazione è potere”, si legge sul sito ufficiale della Bitcoin Academy. Le lezioni si terranno due sere a settimana e tratteranno di Bitcoin, di come funzioni la blockchain, del futuro della finanza e del perché bisogna interessarsi a questa innovazione tecnologica. Per permettere a tutti di frequentare, Jack Dorsey e JayZ distribuiranno anche gli strumenti per partecipare come cellulari, computer e una connessione a Internet. Educazione e strumenti tecnologici per chi non può permetterseli: l’inizio di una rivoluzione Bitcoin che parte dalle persone comuni! Le lezioni avranno inizio il 22 giugno e finiranno a inizio settembre.

Jack Dorsey: Bitcoin è il futuro non solo della finanza ma anche di Internet

Che Jack Dorsey, ex CEO di Twitter e attualmente presidente di Block, Inc. sia un appassionato di Bitcoin è risaputo. Addirittura Dorsey si è dimesso da Twitter a novembre 2021 per dedicarsi completamente alla sua nuova azienda focalizzata sulle crypto. Il suo obiettivo è creare una finanza sempre più innovativa e integrata con Internet. E per questo ha in mente un nuovo progetto: il Web5, attualmente in sviluppo da parte della succursale di Block, TBD.

Esatto, senza neanche passare dal Web4, Jack Dorsey è già proiettato nel futuro! Nonostante la sua passione per le crypto, l’ex CEO di Twitter è sempre stato molto critico nei confronti del Web3. Secondo lui la decentralizzazione del “nuovo” Internet è fittizia. “Non siete voi a possedere il Web3, ma i grandi investitori” ha scritto su Twitter. Dorsey non si è limitato solo alle critiche sterili, perché ha proposto la sua nuova idea e soluzione: quella di un Internet completamente basato su Bitcoin. 

Invece di basarsi su varie blockchain, il Web5 ideato da Dorsey farà affidamento solamente alla rete della crypto inventata da Satoshi Nakamoto nel lontano 2008. Piuttosto che creare un sistema di tokenizzazione, come fanno le altre blockchain impegnate nella costruzione del Web3, il Web5 si baserà su una layer-2 di Bitcoin chiamata ION. La rete decentralizzata di BTC servirà solamente a conservare i dati sensibili e l’identità degli utenti in modo sicuro, mentre le DApp verranno sviluppate su ION. E, essendo basato su Bitcoin, il Web5 sfrutterà appieno le potenzialità di BTC: lo scopo sarà scambiare denaro in modo semplice, intuitivo e soprattutto decentralizzato.

Dopo aver finanziato la scuola di Bitcoin gratuita voluta da JayZ, Jack Dorsey ha voluto anche puntare verso l’innovativo Web5. Da vero massimalista della crypto di Satoshi Nakamoto, l’ex CEO di Twitter ha preso molto sul serio la sua missione per favorire l’adozione di massa di Bitcoin! Riuscirà a far diventare la prima criptovaluta del mercato di uso comune? 

Nel frattempo, se anche tu vuoi imparare tutto sulle crypto gratuitamente, ricorda che la nostra Academy è sempre aperta!

Young Platform raccoglie €16 milioni da Azimut 

Young Platform raccoglie €16 milioni da Azimut

La fintech Young Platform chiude un round da €16 milioni guidato da Azimut per semplificare e ampliare l’accesso al mondo delle criptovalute

Milano, 13 giugno 2022 – Azimut, uno dei principali operatori indipendenti nel risparmio gestito in Europa con oltre 83 miliardi di euro in gestione, ha partecipato come lead investor all’aumento di capitale da 16 milioni di euro di Young Platform, piattaforma fintech italiana che semplifica l’accesso al mondo delle criptovalute. 

Tra le principali scale up Fintech italiane Young Platform si propone di semplificare l’accesso al mondo delle criptovalute attraverso una piattaforma di prodotti digitali e un’intensa attività educativa e di divulgazione della tecnologia blockchain e delle sue applicazioni. Tra le prime tre piattaforme di cryptocurrency trading in Italia con il 36% di quota di mercato, la società a fine del primo trimestre 2022 contava oltre 1 milione di utenti pari a 11 volte i volumi dell’anno precedente e punta a diventare una smart digital bank con un focus sui nuovi servizi digitali.

L’investimento di Azimut pari a 11 milioni di euro è avvenuto tramite un consorzio formato dal Digital Asset Opportunity Fund VCC lanciato in collaborazione con SBI e SYGNUM, dal fondo Azimut Digitech Fund nato dalla partnership con GELLIFY e dal veicolo lussemburghese Azimut Direct Investment Young Platform SCSp che ha permesso alla clientela High Net Worth (HNW) del Gruppo, servita dalla rete di consulenti finanziari e wealth manager in Italia, di prendere esposizione ad un settore in costante crescita. 

Al round guidato da Azimut ha partecipato anche un pool di investitori tra i quali Banca Sella, United Ventures e Abalone Venture, allo scopo di supportare la crescita di Young Platform a livello internazionale. 

Il mercato delle criptovalute ha quasi triplicato la propria capitalizzazione nel 2021, dai 772 miliardi di dollari il primo gennaio ai 2,19 trilioni il 31 dicembre (dati CoinMarketCap) e sta entrando in una nuova fase di sviluppo con un interesse crescente da parte degli investitori retail, e anche istituzionali. In particolari i giovani italiani sono tra i più entusiasti in Europa, il 14% fra i 18 e 34 anni afferma di aver comprato o venduto criptovalute e a livello globale più di un terzo dei millennial ritiene che le criptovalute sostituiranno presto i contanti e le carte (dati Deutsche Bank).

I nuovi capitali permetteranno di sostenere i piani di sviluppo di Young Platform ad iniziare dall’ampliamento del team, da 41 unità a 110 a fine 2022, e dall’espansione geografica in nuovi mercati quali Spagna e Francia

Giorgio Medda, Amministratore Delegato e Global Head of Asset management & Fintech del Gruppo Azimut, commenta: “Nonostante la recente volatilità, le criptovalute si stanno affermando come una nuova asset class espressione della recente dimensione digitale dell’economia che sarà sempre più significativa per le generazioni Y e Z. Young Platform ha sviluppato funzionalità di crypto exchange in combinazione con verticali di gaming ed educational che sono di particolare valore in un’ottica di crescita di un segmento di mercato che coincide con una nuova generazione di investitori orientata a guardare al futuro con prospettive finanziarie basate su strumenti diversi da quelli tradizionali. Il team di Young Platform combina in modo unico capacità tecnologica e visione. Dalla nostra prospettiva di investitori globali di venture capital, con l’esperienza di SBI ed il supporto di Gellify, riteniamo ci siano grandi potenzialità per il suo sviluppo sui mercati europei. Questo investimento vuole essere la base per lo sviluppo di progetti comuni attraverso i quali integrare all’interno della nostra piattaforma di asset management un punto di osservazione che guarda alla blockchain e alla finanza decentralizzata come nuove frontiere di investimento e operative nella trasformazione digitale della nostra industria, trascendendo le dinamiche di mercato nel breve termine”. 

Andrea Ferrero, amministratore delegato di Young Platform, commenta: “Vogliamo aiutare le persone a cogliere le nuove opportunità che la tecnologia offre al mondo attirando i migliori talenti dalla tecnologia e dalla finanza, o da qualsiasi altra industria dove si trovano le persone più intelligenti del mondo e plasmarli per essere innovativi in questa nuova industria. Non ci sono regole definite in questo settore, il che significa che abbiamo l’opportunità di aiutare a scriverle. Questa è un’enorme opportunità che richiede un problem solving estremamente creativo e fame di cambiare lo status quo in ogni aspetto, dal marketing al tech passando dal supporto clienti e design.”

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Stablecoin algoritmiche sì o no? La parola a Buterin

Terra Luna Buterin sulle stablecoin algoritmiche (by TechCrunch)

Il disastro Terra (LUNA) ha attirato le attenzioni del mondo crypto sulle stablecoin. Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, dice la sua sul crollo delle stablecoin algoritmiche

L’ecosistema Terra (LUNA) è passato da hub di riferimento per la DeFi a esempio di come più sono grandi, più rumore fanno quando cadono. Il crollo di Terra e di UST ha fatto così tanto scalpore che se ne è parlato anche fuori dal mondo crypto, spesso in termini estremi. Fatto sta che questo crollo ha fatto emergere un dibattito importante per il futuro della DeFi e delle stablecoin: gli algoritmi sono davvero in grado  di mantenere l’ancoraggio a una moneta fiat o a un indice, oppure l’unica strada per le stablecoin è una collateralizzazione come per USDC e USDT? Vitalik Buterin ha detto la sua sul crollo delle stablecoin algoritmiche come UST, quella di Terra, affermando che la sua disfatta non corrisponde alla fine delle stablecoin decentralizzate. Piuttosto, secondo il fondatore di Ethereum,c’è bisogno di rivedere il modo di pensare le crypto per creare delle stablecoin migliori.

Come si determina se una stablecoin algoritmica è sostenibile (secondo Buterin) 

Subito dopo il crollo di Terra (LUNA), Buterin si era già interessato alla questione, consigliando a Do Kwon di pensare prima ai piccoli detentori crypto di USD e LUNA e solo dopo pensare alle whale. La motivazione di Buterin era morale ma anche pratica: un ecosistema DeFi vive grazie ai suoi sviluppatori e ai suoi utenti più piccoli, non grazie a chi tiene grandi quantità di crypto bloccate in attesa di vendere o di accumulare ricompense.

In seguito, nel suo blog, Vitalik Buterin ha analizzato direttamente la situazione del mercato DeFi e delle stablecoin, osservando che il crollo di Terra Luna ha portato a un riassetto della finanza decentralizzata. Questo riassetto non è necessariamente negativo, anzi, “questo maggior livello di scrutinio su questi asset DeFi… è qualcosa di positivo”, ha scritto il fondatore di Ethereum. Tuttavia, nonostante il crollo della stablecoin algoritmica UST, Buterin non crede che sia la fine per tutte le stablecoin decentralizzate: “anche se ci sono progetti destinati a fallire, o altri che teoricamente sono sicuri ma comunque molto rischiosi, ci sono anche stablecoin molto robuste e che sono sopravvissute a condizioni di mercato tragiche”. Qual è la soluzione per Buterin? Allontanarsi dagli estremi e tornare “a un modo di pensare basato sui princìpi”.

Per fare degli esempi, il fondatore di Ethereum ha stabilito due parametri che possono contribuire a rendere una stablecoin algoritmica “stabile” e a prova di crollo. Vediamo quali sono questi criteri per creare delle stablecoin migliori rispetto a Terra Luna e UST.

La stablecoin può arrivare ad avere zero utenti senza crollare?

La domanda più immediata che ci si può porre quando si parla di stablecoin migliori è: “può resistere a un evento disastroso senza crollare lasciando i suoi utenti nei guai?” Uno degli esempi più catastrofici? La base utenti che si azzera. 

Immediatamente, Vitalik Buterin lancia una critica a UST. Senza mezzi termini, afferma che la sostenibilità di una stablecoin decentralizzata non può basarsi sulla presunzione che ci saranno sempre nuovi utenti all’interno del suo ecosistema. Secondo lui, il problema di Terra era proprio questo: fintanto che l’ecosistema era utilizzato, allora era possibile promettere interessi altissimi sullo staking con Anchor (fino al 20%). Questo perché il valore di LUNA (chiamata da Buterin la volatile coin del sistema, o volcoin) avrebbe continuato ad aumentare, assicurando dei tassi di signoraggio convenienti. Ma che succede se gli utenti vedono un calo di transazioni, oppure credono che questo calo avverrà nel futuro? Il collasso del sistema. Se la volcoin perde valore, l’ecosistema diventa fragile e l’algoritmo comincia letteralmente a mintare nuove volcoin. Questo crea un effetto a catena che porta al collasso totale, come si è visto con Terra.

Se la perdita di valore di LUNA fosse stata più lenta, il crollo di Terra sarebbe stato molto più prevedibile e avrebbe dato tempo agli utenti di vendere i loro asset e non perdere tutto. La discesa lenta però è impossibile in un sistema come quello di Terra Luna, che si basava su una aspettativa di crescita continua. In un sistema collateralizzato da crypto o asset esterne (come ad esempio DAI) questo evento è possibile, visto che il valore della stablecoin è separato dal valore del suo collaterale.

La stablecoin ha bisogno di un sistema di interessi negativi

Per evitare che troppe persone conservino stablecoin senza spendere, aspettando passivamente degli interessi, Buterin sostiene che i sistemi dovrebbero adottare degli interessi negativi. In questo modo, sarebbe sostenibile continuare a offrire un APY elevato visto che sarebbe bilanciato da questi interessi negativi. 

In alternativa, l’unica soluzione per continuare a offrire un APY molto alto è sperare che sempre più utenti entrino nel sistema. Quando questo non succede più, un crash è inevitabile, secondo Buterin. 

Resistenza ai crolli improvvisi e interessi negativi sono i due criteri indispensabili da rispettare per creare delle stablecoin algoritmiche, almeno secondo Buterin. Bisogna mettere in conto anche possibili bug o governance attack ma la cosa più importante è che la sicurezza di una stablecoin non dipenda esclusivamente da una sua (impossibile) crescita infinita.

DAI, la stablecoin decentralizzata che ce l’ha fatta

A volte, durante le fasi più tragiche del mercato, è necessario fare un po’ di “zoom out” e guardare al passato. In questo momento in cui le stablecoin decentralizzate sembrano aver subito un durissimo colpo, dobbiamo ricordare il caso di  DAI che ha resistito al crollo generale del mercato del 2020, in piena pandemia. 

DAI è una stablecoin decentralizzata e collateralizzata da vari asset come ETH, BTC ma anche da USDC e asset non crypto. Gestita dalla MakerDAO, è una stablecoin “ibrida” e deve la sua stabilità al fatto che sia sovra-collateralizzata. Questo vuol dire che la capitalizzazione di mercato degli asset bloccati nei Vault (ovvero gli smart contract che “prestano” i DAI) è sempre maggiore rispetto a quella di DAI. 

Nel 2020, con l’inizio del Covid, tutto il mercato – tradizionale e crypto – è crollato. La crisi ha intaccato anche l’ecosistema di DAI, ma non ha portato a un crollo come quello di Terra Luna! La governance decentralizzata ha reagito alla crisi rapidamente e, nonostante l’ancoraggio di DAI al dollaro sia stato altalenante per un paio di mesi (arrivando persino a toccare 1,50$), non abbiamo assistito agli eventi che hanno portato al collasso di UST. Il mix di sovra-collateralizzazione e la possibilità di poter introdurre degli interessi negativi ha contribuito alla stabilità della stablecoin, evitando una tragedia. 

TRON: una stablecoin algoritmica migliore o finirà come UST?

Il 5 maggio 2022, proprio qualche giorno prima del crollo di Terra Luna, un progetto crypto aveva lanciato sul mercato una nuova stablecoin algoritmica: USDD. Il funzionamento inizialmente era simile a quello di UST: la stablecoin avrebbe dovuto mantenere l’ancoraggio grazie al signoraggio tra USDD e TRX, la volcoin dell’ecosistema TRON.

Justin Sun, il fondatore di TRON, è corso ai ripari subito dopo il tracollo della stablecoin algoritmica che voleva imitare: adesso anche USDD sfrutta un sistema ibrido, e l’ancoraggio sarà garantito sia dall’algoritmo e dal signoraggio con TRX sia da un sistema di sovracollateralizzazione simile a quello di DAI. 

Il sistema ibrido può essere la soluzione contro un crollo, e dare stabilità a questa nuova stablecoin algoritmica? Purtroppo è ancora presto per dirlo al 100%. USDD è stata lanciata il 5 maggio, e ha avuto un rodaggio molto breve, anche se ha già una capitalizzazione di mercato non indifferente: lentamente ma in maniera costante si sta avvicinando al miliardo di dollari. DAI, d’altra parte, ha una capitalizzazione di più di 6 miliardi di dollari, nonostante abbiano un funzionamento simile. L’ultima volta che una stablecoin algoritmica ha provato a insidiare il primato di DAI, sappiamo tutti com’è finita. USDD riuscirà a dimostrarsi la stablecoin algoritmica di cui la DeFi ha bisogno?

Le stablecoin sono una colonna portante nella DeFi. Il crollo di Terra Luna, ha mostrato che non è così facile creare una stablecoin algoritmica effettivamente “stabile”, neanche Buterin è così sicuro di quale sia la maniera migliore per creare una crypto ancorata al dollaro o a un altro indice. I progressi della finanza decentralizzata, però, vanno di pari passo con lo sviluppo di stablecoin sempre migliori: i criteri di Vitalik Buterin sono un buon inizio per discutere delle linee guida per un sistema DeFi che non dipenda da enti centralizzati. DAI o la nuova arrivata USDD riusciranno a rivelarsi all’altezza di questo compito?

FAQ: il futuro del token YNG

faq token yng

Quali saranno le prossime sfide del token YNG? Cosa ha in serbo il team di Young Platform per il suo token?

Con tutte le emozioni della prima settimana di vita nel mercato di YNG, sono arrivate anche valanghe di domande sul futuro del token e dell’intero ecosistema. In questo articolo troverai una lista delle domande più calde che la community ha fatto ai fondatori di Young Platform durante il terzo AMA sul token YNG. Ecco tutto quello che non hai mai osato chiedere su YNG. Scopri le curiosità e la roadmap del token di Young Platform!

Listing, mercato & Co.

Perché il prezzo del token YNG cambia?

Dopo il lancio sul mercato avvenuto l’1 giugno, il prezzo del token YNG ha cominciato a variare in base alla domanda e offerta sul mercato. Puoi controllare il suo prezzo nella sezione Mercati di Young Platform.

Questo significa che il valore di YNG non è più fermo a 0,24€, ma varia in base a quanti lo vogliono acquistare, vendere o custodire.

Quindi, anche il controvalore in Euro delle ricompense in YNG che ricevi nel Portafoglio di Step ora varia in base al prezzo di mercato.

Quando sarà listato YNG su altri exchange?

Le procedure di listing su altri exchange sono state avviate, tuttavia attendiamo il momento propizio. L’estate infatti si è dimostrata essere storicamente difficile per il lancio di nuovi progetti e per i mercati in generale. 

La buona notizia? Stiamo lavorando con i più grandi exchange internazionali, anche nell’ottica di attivare promozioni in collaborazione con loro. 

Si può depositare e prelevare YNG su altri exchange?

Finché YNG non sarà listato su altri exchange oltre a Young Platform, non si potrà depositare YNG su altri exchange. “Listing” infatti viene inteso  anche come possibilità di “supportare” a livello tecnico un token, ossia rendere un exchange compatibile con una moneta.

Attualmente, puoi prelevare YNG solamente verso wallet self-custody, che possono essere applicazioni come Metamask o dispositivi come Ledger

Si può inviare YNG ad altri Portafogli Young Platform?

Sì, da dopo il listing è possibile trasferire YNG tra due wallet sull’exchange Young Platform

Quando sarà listato YNG su aggregatori come CoinMarketCap o CoinGeko?

Abbiamo inviato la richiesta a entrambi, sia per listare l’exchange Young Platform che per listare YNG, e sono in corso di elaborazione. Va tenuto a mente che per gli exchange centralizzati è richiesta una due diligence più lunga, tuttavia appena ci sarà fornita la prima data di listing sarà comunicata.

Sarà possibile convertire YNG in crypto?

, in futuro è prevista l’aggiunta di pair con le crypto più popolari, anche con l’obbiettivo di agevolare coloro che operano principalmente in crypto.

Chi sono i market maker di YNG?

I market maker in generale sono fornitori di liquidità che supportano gli exchange facilitandone gli scambi, poiché sono sempre disposti a comprare o vendere, in modo da corrispondere alla domanda e l’offerta del mercato. 

L’unico market maker per YNG attualmente è Young Platform. A tal proposito, Young Platform cerca di soddisfare domanda e offerta mantenendo la fornitura di YNG equilibrata.  Ciò premesso, l’azienda potrà comunque effettuare dei Buyback, ossia acquisti strategici di YNG che saranno però notificati in anticipo e il cui importo non verrà rimesso in circolazione nel breve termine.

Le variazioni di prezzo sono causate puramente da domanda e offerta “naturali” costituite dalle vendite e acquisti degli utenti.

I token utilizzati per iscriversi ai Club saranno restituiti?

Dopo 90 giorni di iscrizione minima obbligatoria, puoi liberamente richiedere indietro i tuoi YNG dalla sezione Club, tuttavia questo significa disiscriversi e quindi rinunciare ai vantaggi del Club. A tal proposito si rimanda alla lettura integrale dei termini e condizioni relativi.

Che fine farà Young Platform Step?

Potrebbero esserci dei ribilanciamenti relativamente alla quantificazione delle ricompense in YNG, anche in funzione del suo prezzo. Tuttavia, non sono previsti cambiamenti nel breve termine. Qualunque cambiamento sarà il più graduale possibile, per non intaccare la tua esperienza e Step per come lo conosci e ami.

YNG ed Ethereum

Cosa succederà a YNG dopo il completamento del passaggio a Ethereum 2.0?

In linea teorica non dovrebbe accadere nulla che ostacoli l’esperienza con YNG e con l’ecosistema Ethereum, infatti anche se dovesse andare storto qualcosa, significa che impatterebbe tutto l’ecosistema di Ethereum, ossia pressoché l’intera DeFi e il settore NFT. Per questo motivo la fase The Merge sta richiedendo molto tempo: la Foundation si sta assicurando che tutto avvenga in modo sicuro e controllato.

Ethereum 2.0 prevede solo vantaggi per l’utilizzo di ETH e ERC-20 come YNG, ossia la velocità e convenienza dei trasferimenti sulla blockchain.

Abbasserete le commissioni per Ethereum?

Nel caso della diminuzione del prezzo del Gas di Ethereum, quindi del costo delle transazioni, anche le commissioni dei prelievi da Young Platform attraverso il network Ethereum saranno riviste.

Qual è la correlazione tra YNG ed Ethereum?

Il prezzo di YNG non è in alcun modo direttamente collegato a quello di ETH, basti vedere l’andamento del primo giorno di YNG sul mercato, per quest’ultimo in positivo e per ETH in negativo.

L’unico nesso tra YNG e ETH è strutturale e tecnico, nel senso che YNG è compatibile con l’ecosistema di Ethereum, essendo un ERC-20, ossia un token basato su un software creato dal team Ethereum.

Quindi, ad esempio, un eventuale congestionamento della rete Ethereum può rallentare anche trasferimenti di YNG tra un wallet e l’altro.

Come si controllano gli “holder” di YNG su Etherscan?

Etherscan è il più popolare blockchain explorer per Ethereum. Qui è possibile vedere tutte le transazioni che vengono eseguite in tempo reale sulla sua rete e altri dati on-chain e di mercato.

Poiché YNG è un ERC-20, ossia un token basato sul protocollo di Ethereum, puoi consultare il suo smart contract e le sue transazioni su siti come questo.

Basta cercare “YNG” nella barra di ricerca e arriverai alla sua pagina. Sotto i dati di base del token, troverai una tabella con tutte le transazioni eseguite per YNG, gli Holder e altre analitiche. Gli holder sono semplicemente i wallet che detengono YNG, e sono anonimi.

Prima del listing erano pochi gli holder perché era Young Platform a detenerli per gli utenti. Infatti, essendo un exchange centralizzato, è “custodial”, ossia si occupa della custodia delle tue criptovalute facilitando la tua esperienza con i wallet crypto. 

Ora dopo il lancio sul mercato di YNG, puoi notare che gli “holder” aumentano perché è possibile ora prelevare YNG su altri wallet compatibili con Ethereum.

Roadmap di YNG

Quando sarà disponibile il servizio di Earning di YNG?

Attualmente l’Earning di YNG non è previsto, ciò anche tenuti in considerazione gli attuali limiti della legislazione italiana. Tuttavia, inizieremo presto ad aggiungere altre criptovalute disponibili per l’Earning Wallet in accordo con il provider Tesseract e in base a quelle preferite dagli utenti.

Sono già previsti degli airdrop?

Siamo in contatto con diverse Foundation crypto, e nel prossimo futuro è previsto un nuovo airdrop. I requisiti per usufruire degli airdrop sono solitamente stabiliti dalla Foundation o dall’azienda del progetto, in quanto sono questi ultimi a donare i propri token. Ciò che è certo, è che facendo parte di un Club l’airdrop a cui si ha diritto viene maggiorato. Trovi tutte le info sui Club e puoi iscriverti dall’app Young Platform, alla voce “CLUBS” in alto a destra.

Prevedete una carta di Young Platform?

Stiamo lavorando al progetto con diversi provider, con l’intenzione di implementare un modello di cashback in YNG, correlato ai Club. L’idea è di arrivare a fine anno con un primo rilascio o con una data certa.

Quando sarà rilasciato il prossimo vantaggio per i Club?

Ipotizziamo una correlazione tra il cashback con la carta di Young Platform e i Club, quindi vantaggi maggiori per i Club di più alto livello. Per il resto, no spoiler!

Quando sarà possibile trasformare i micro-importi (a.k.a. “dust”) in YNG?

È una delle prossime funzionalità previste per il token, tuttavia non è ancora prevista una data certa.

Entrare nella Community

Perché scegliere YNG?

YNG non nasce con fine speculativo né come moneta di pagamento, né a rappresentare quote della società in alcun modo. Il nostro CFO è stato chiarissimo: “YNG nasce come utility token, questo significa che ha un senso compiuto all’interno dell’ecosistema di Young Platform.”

L’utilità del token è resa chiara dai Club: bloccando YNG ed entrando in un Club si ottengono vantaggi sulle commissioni di compravendita, sui reward legati al servizio di Earning, sugli airdrop e in futuro su molto altro.

In base alle funzionalità che utilizzi di più, sceglierai se entrare in un Club, se semplicemente custodire i tuoi YNG in attesa di altre funzionalità, o scambiarli. 

Come si accede al Discord di Young Platform?

In occasione del lancio del token e dell’espansione dei prodotti abbiamo creato un server Discord, che cureremo e svilupperemo durante quest’anno.

Il senso del server è permettere alla community già presente su Telegram di evolvere. Quello di Telegram attualmente è un canale dove è possibile confrontarsi con altri utenti o con il Team stesso e ricevere assistenza. Su Discord questo è molto più semplice in quanto le sue molteplici funzionalità permettono tra le altre cose di suddividere gli argomenti in diversi canali dedicati, in modo da facilitare la ricerca di informazioni a tutti.

Registrati a Discord tramite l’app desktop, la versione web oppure l’app mobile, ed entra nel server di Young Platform.

Hai altre curiosità?

Per le altre domande relative all’azienda e ad altre funzionalità, la live è sempre qui sul nostro canale Youtube!

Polygon e Algorand: le blockchain “sciacalle” dopo il crollo di Terra

Crollo Terra (LUNA): le nuove blockchain scelte dagli sviluppatori

Le blockchain concorrenti di Terra si contendono i suoi ex sviluppatori e progetti. Su quale nuovo network migreranno?

È passato quasi un mese dal crollo di Terra (LUNA). Dopo la sua morte e rinascita con il fork di LUNA 2.0, non tutte le dapp e i protocolli nativi del network di Do Kwon, hanno scelto di rimanere sulla nuova versione della chain. I progetti che sfruttavano l’infrastruttura di Terra ora stanno cercando una nuova casa. Subito dopo il disastro, Polygon e Algorand si sono fatte avanti estendendo agli ex sviluppatori di Terra, l’invito a migrare sulla loro rete progetti e community

Le blockchain concorrenti di Terra non hanno perso tempo e hanno predisposto all’istante incentivi (anche economici) alle realtà che decideranno di spostarsi. Dall’altro lato, gli stessi sviluppatori hanno cominciato a prendere i contatti per trovare una nuova blockchain per i loro progetti. Si sono proposte anche blockchain minori come Injective, Kadena e il protocollo VeChain. Vediamo le nuove blockchain scelte dagli sviluppatori dopo il crollo Terra (LUNA) e i loro programmi di migrazione. 

Il fondo multimilionario di Polygon per gli ex sviluppatori di Terra

Ryan Wyatt, CEO di Polygon Studios, il 25 Maggio ha comunicato via Twitter che Polygon sta lanciando un “fondo multimilionario” chiamato Terra Developer Fund per favorire la migrazione dei progetti Terra su Polygon.

Il primo progetto ad effettuare il passaggio di blockchain sarà OnePlanet, uno dei marketplace NFT più importanti di Terra. La migrazione sarà completata nei prossimi mesi. Secondo Polygon Studios sono oltre 50 i progetti di Terra che hanno già fatto richiesta per ottenere una parte del fondo da 450 milioni di dollari. Wyatt ha spiegato che il capitale: “è stato messo da parte per aiutare tutti gli sviluppatori che vogliono venire qui a lavorare”.

VeChain, la piattaforma che accoglie tutti

VeChain è una piattaforma di smart contract Layer-1. È stata una delle prime a contattare pubblicamente gli sviluppatori di Terra. La proposta di VeChain prevede la possibilità di ottenere finanziamenti fino a 30.000$ per cominciare a sviluppare appoggiandosi ai suoi servizi.  

Algorand: in palio 1 milione di ALGO  

Un comunicato stampa del 1 Giugno 2022 ha rivelato che l’Algorand Foundation ha predisposto un fondo e una piattaforma automatizzata per permettere agli ex sviluppatori di Terra di trasferirsi sulla blockchain green. Il fondo è composto da 1 milione di ALGO che verranno distribuiti ai vari progetti sulla base dell’ordine di arrivo delle richieste e sulle dimensioni delle community. Algorand coprirà tutte le spese di migrazione e metterà a disposizione un servizio di supporto personalizzato. Uno dei progetti che ha già sfruttato il Terra Migration Service è la collezione NFT Poppin Puffins: “da disperati a entusiasti in meno di una settimana. La comunità di Algorand ci ha lasciato senza fiato e siamo entusiasti di iniziare il nostro nuovo viaggio su Algorand!”.

Polygon e Algorand: sciacallaggio tra blockchain?

Tutti gli incentivi per gli ex sviluppatori di Terra potrebbero essere interpretati come un banchetto di sciacalli sulla carcassa della povera blockchain crollata. O ancora un rubarsi gli sviluppatori più competenti e i progetti più innovativi tra blockchain concorrenti. Da Polygon, Wyatt spiega che dal suo punto di vista questi programmi di migrazione rivelano qualcosa di più profondo: “Penso che quello che è successo con il crollo di Terra sia davvero spiacevole a tanti livelli diversi. Ha anche effetti significativi di secondo ordine su grandi progetti, sviluppatori, fondatori e innovatori. Quindi, a prescindere da dove ci si trovi… si vuole capire come aiutare queste persone“. Staci Warden, CEO dell’Algorand Foundation, ha invece commentato: “quando vedi persone che inseguono un sogno essere colpite duramente nel modo in cui lo sono state, non puoi stare con le mani in mano. Quando le persone della comunità di Terra (LUNA) hanno iniziato a contattarci, ci siamo subito dati da fare… per rendere operativo questo sostegno“. Il crollo di Terra (LUNA) ha avuto molte conseguenze, molte delle quali riguardano proprio la progettazione del Web3. Quali saranno le nuove blockchain scelte dagli sviluppatori?

La guida completa a Star Atlas, il videogioco crypto su Solana

Star Atlas è un videogioco play-to-earn basato sulla blockchain di Solana. Scopri come puoi viaggiare nello spazio ed essere ricompensato in criptovalute!

Star Atlas è un videogioco play-to-earn di nuova generazione, attesissimo dai fan del crypto gaming e che dovrebbe essere rilasciato a fine 2022. Attualmente è in fase di pre-alpha, con tutte le carte in regola per diventare il primo crypto game tripla-A. Grazie alle nuove tecnologie, lo studio dietro Star Atlas sta sviluppando un videogioco che promette di diventare un caposaldo del crypto gaming. Con il motore Unreal Engine 5, studiato per regalare una qualità grafica da urlo, e con un sistema senza server basato sulla blockchain di Solana, le stelle non sono mai state così vicine. Scopri cos’è e come funziona il videogioco crypto Star Atlas, ed esplora la storia del metaverso play-to-earn più atteso dagli appassionati di fantascienza!

Cos’è Star Atlas? Storia, fazioni e funzionamento

Star Atlas è ambientato in un universo futuristico dove astronavi e viaggi stellari sono all’ordine del giorno. In questa guida su Star Atlas imparerai tutto sulla storia della galassia e delle fazioni che la abitano, oltre a scoprire com’è il gameplay di questo videogioco tripla-A sulla blockchain di Solana!

3 fazioni in lotta, un’unica galassia da spartirsi

Anno 2620. In un universo futuristico e multiplanetario, tre fazioni si contendono la galassia e le sue risorse. Ufficialmente regna la pace, ma nella pratica nessuno si stupisce quando un’astronave da carico scompare negli spazi profondi delle galassie, o quando un membro di una fazione nemica sceglie di ignorare un contratto di approvvigionamento all’ultimo secondo. In questo universo dove non si fanno sconti, un equilibrio precario è mantenuto solo in alcuni settori, mentre in tutti gli altri nessuno è davvero al sicuro da mercenari di fazioni avversarie o pirati galattici. Il primo passo in Star Atlas è scegliere a quale fazione appartenere: sarai un membro dell’alleanza degli umani, un cyborg o una creatura aliena?

Territorio MUD

La fazione del territorio MUD, acronimo di Manus Ultimus Divinum (Ultima Mano Divina) è un’alleanza di varie nazioni umane provenienti dalla Terra. Dopo aver esaurito le risorse terrestri, gli esploratori umani hanno deciso di puntare alle stelle! 

I MUD sono una potenza industriale con una particolare abilità nella costruzione di armamenti estremamente potenti e precisi. Sono inoltre specializzati in astronavi capaci di fare viaggi interstellari anche molto lunghi, ideali per trasportare merci da un angolo all’altro della galassia. 

Settore Ustur

Gli Ustur sono una fazione di cyborg con un passato misterioso. Si dice che in origine una potentissima intelligenza artificiale si sia “divisa” creando dei corpi robotici con una coscienza propria. Gli Ustur sono diventati una potenza galattica, ma nessuno di loro ricorda come siano nati. Oltre a essere commercianti provetti sono costantemente alla ricerca di indizi che svelino le loro origini.

Le navi degli Ustur sono delle vere e proprie fortezze impenetrabili: la resistenza dei loro scudi e dell’acciaio con cui costruiscono le navi non è seconda a nessuno. Nonostante questo, le loro astronavi sono anche estremamente manovrabili. Questo significa che ingaggiare una nave Ustur in combattimento è difficile, se non impossibile. Perciò, se un Ustur ti affronta, stai attento: vuol dire che è sicuro di batterti!

Regione ONI

Reduci da una guerra che li ha quasi fatti estinguere, la regione ONI è composta da un’alleanza di razze aliene dalla forma antropomorfa. Questi alieni hanno imparato a convivere tra culture diverse e sono dei diplomatici nati.

Gli alieni ONI possiedono le migliori tecnologie radar della galassia, e sono alla costante ricerca di nuove forme di vita da studiare. Le loro astronavi sono perfette per missioni di ricognizione che richiedono furtività, grazie alla tecnologia stealth all’avanguardia di cui dispongono. Non dimenticare di investire in radar sulla tua astronave: un pirata ONI potrebbe essere dietro di te e attaccarti quando meno te l’aspetti…

Tre zone della galassia per tutti i tipi di avventuriero

L’ampiezza e la complessità di questo gioco di strategia ti spaventano? Non preoccuparti: non tutte le zone della galassia sono pericolose. I creatori di Star Atlas hanno deciso di creare una zona “tutorial” per permettere anche ai giocatori novizi di allenarsi e prendere confidenza con il sistema di gioco prima di fare sul serio! Dopo aver scelto la tua fazione, infatti, il tuo personaggio si ritroverà in un settore controllato saldamente dai tuoi compatrioti. Il settore iniziale è sicuro e non rischi di perdere nessuno dei tuoi possedimenti. Tuttavia, è anche ricco di NPC (non-player character) , quindi troverai poche risorse e pochi pianeti liberi dove stabilire le tue operazioni commerciali o di ricerca. Puoi fare le tue prime esperienze di crypto gaming direttamente in questa zona!

Dopo aver preso confidenza con la galassia di Star Atlas, potrai avventurarti nel secondo settore. Questa zona di galassia viene pattugliata regolarmente da mercenari, ma non è sicura come la zona iniziale: ti capiterà di trovare astronavi di pirati o di mercenari avversari che non ci penseranno due volte ad attaccarti! Quindi assicurati di avere una ciurma ben addestrata e di aver controllato il funzionamento dei tuoi laser, perché potrebbero servirti! Fortunatamente, le tue astronavi non possono essere distrutte completamente. I tuoi asset sono al sicuro, anche se potresti dover pagare le riparazioni.

Infine c’è la zona per i giocatori più esperti: una terra di nessuno, dove puoi trovare grandi ricompense ma anche grandi pericoli! Questa zona è ricca di materiali intonsi che aspettano solo di essere raccolti, ma non c’è nessun meccanismo di protezione. Se un giocatore decide di attaccarti e ti sconfigge, la tua astronave sarà completamente distrutta e potrai persino perdere i membri della tua ciurma! Il tuo scopo in questa zona è assicurarti i pianeti ricchi di materiali e proteggerli adeguatamente. Non dimenticare che in questo gioco quasi tutti i tuoi asset sono token non fungibili ma non sono permanenti: se una base viene distrutta, allora il tuo NFT viene bruciato e perso per sempre! 

La galassia di Star Atlas è come la chain di Solana

In questa galassia dove le tre fazioni cercano di imporsi l’una sull’altra, la blockchain non è solo un mezzo per eseguire transazioni: è, invece, parte integrante del gioco! Durante le nostre esplorazioni, ci troveremo a passare attraverso città, nodi minerari e mercati. Ciascuno di questi luoghi è direttamente collegato a un elemento fondante della blockchain, in un modo o nell’altro. Si può dire che Star Atlas sia una “rappresentazione” in grafica 3D della blockchain di Solana!

Facciamo qualche esempio. Nella galassia, a parte le città iniziali controllate dagli NPC, troverai altre città gestite da alleanze di giocatori. Queste città sono gestite come delle DAO, organizzazioni decentralizzate autonome, dove le regole e le leggi vengono fatte dai membri dell’alleanza. Se vuoi far parte della DAO, dovrai acquistare i token di governance di quella città. Altrimenti sarai un semplice passante, e probabilmente dovrai pagare tasse di passaggio o versare una quota alla Tesoreria cittadina per vendere le tue merci. Tutto sarà deciso dai giocatori! Una città potrebbe imporre tasse elevate e perciò perdere popolarità tra i commercianti galattici, scegliendo invece di portare avanti i loro interessi in una città con tasse più basse e regole meno stringenti.

E per quanto riguarda i nodi minerari? Estrarre risorse da un pianeta altro non è che fare mining per rendere sicura la blockchain in cambio di ricompense. Puoi anche mettere in staking un determinato numero di token, e ricevere come ricompensa dei materiali di gioco quotidianamente! Star Atlas è un videogioco che ti farà vivere il mondo crypto come non l’avevi mai vissuto prima, cioè in prima persona.

Anche i mercati hanno un corrispettivo nella blockchain! Star Atlas è integrato con il DEX Serum, un exchange decentralizzato costruito su Solana. Tramite l’interfaccia del videogioco, potrai scambiare crypto, acquistare e vendere NFT di gioco, e anche arruolare astronauti professionisti. Il tutto senza uscire dal gioco! Un’esperienza crypto a tutto tondo tra le stelle della blockchain.

Come funziona l’economia crypto di Star Atlas

Token, NFT e alleanze decentralizzate sono i pilastri di ogni videogioco play-to-earn. Star Atlas in particolare sfrutta appieno tutte le potenzialità della blockchain di Solana: scopri come!

ATLAS e POLIS, i token di Star Atlas

L’economia di Star Atlas gira intorno ai due token costruiti sulla blockchain di Solana: ATLAS, utilizzato per tutte le transazioni fatte in gioco, e POLIS, il token di governance. Entrambi questi token sono fondamentali per il funzionamento del gioco, il cui obiettivo è diventare completamente decentralizzato.

ATLAS è un token basato su Solana ed è di natura inflazionaria. Questo token rappresenta la moneta vigente e accettata in tutta la galassia. A seconda della tua inclinazione, puoi diventare un cacciatore di taglie o un pirata, e ricevere ATLAS razziando o andando a caccia di banditi. Altrimenti puoi diventare un commerciante e ottenere ATLAS costruendo un impero mercantile. In alternativa, puoi anche investire tutto in radar e astronavi veloci, e diventare un esploratore che vende mappe e coordinate per i pianeti più ricchi di minerali. Insomma, gli ATLAS si comporteranno come una valuta reale. L’inflazione verrà inizialmente controllata dal team di sviluppo di Star Atlas; in seguito, il controllo dell’economia passerà alla DAO e alla governance decentralizzata. L’obiettivo è arrivare allo sviluppo di un algoritmo che regoli l’inflazione di ATLAS automaticamente.

POLIS, invece, è un token di governance con una supply limitata a 360 milioni. Questo token verrà fornito direttamente dal team di sviluppo agli individui di spicco della community di Star Atlas, per esempio ai capi delle alleanze o a chi si interessa di più allo sviluppo del videogioco play-to-earn o alla community crypto. Altrimenti, il token può essere acquistato sui CEX e DEX. Chi detiene POLIS avrà la possibilità di determinare il futuro di Star Atlas, e le strategie migliori per espandersi nel mondo crypto. È quindi un token che non viene utilizzato per le transazioni in-game, ma ugualmente importante.

NFT per tutti grazie a Solana

L’altro pilastro dell’economia di Star Atlas sono gli NFT, disponibili in vari livelli di rarità. ATLAS è un token inflazionario, mentre i materiali, le astronavi e i membri dell’equipaggio sono token non fungibili. Questo vuol dire che possono essere liberamente scambiati, venduti e comprati, ma possono anche essere distrutti e bruciati.

Cosa significa questo per l’economia di Star Atlas? Che una volta che un NFT viene perduto, si genera altra domanda per quel tipo di token non fungibile. Questo scongiura uno degli effetti che tutti gli MMORPG temono: ovvero un’economia stagnante dove tutti i giocatori non sanno più come spendere il loro denaro. In Star Atlas, ogni giocatore avrà sempre qualcosa da fare. Riparare astronavi, arruolare nuovi membri, sostituire i membri caduti in battaglia, aggiornare le proprie basi minerarie sono tutte azioni che richiedono una spesa di ATLAS. Perciò è totalmente impossibile che l’economia ristagni, e questo assicura longevità e valore a questo videogioco crypto.

Perché Star Atlas ha deciso di rendere non fungibili gli oggetti di gioco? Semplice: per creare un’economia deflazionaria, aspetto fondamentale del crypto gaming. Facciamo un esempio: sei un cacciatore di taglie MUD, e hai appena acquistato un’astronave avanzatissima a 50mila ATLAS. Sicuro della tua abilità, ti avventuri nello spazio profondo in cerca di banditi da consegnare alla giustizia. Purtroppo, un’imboscata ONI ti prende alla sprovvista e sei costretto a battere in ritirata su un pianeta vicino in una capsula di salvataggio. Mentre i tuoi avversari recuperano i resti della tua astronave, tu non puoi fare altro che osservare i tuoi 50mila ATLAS andare in fumo. In quel caso, l’NFT che rappresentava la tua astronave è stato bruciato, eliminando dal gioco quel tipo di velivolo. Per riottenerlo dovrai aspettare che qualcuno ne costruisca un’altra, e acquistarla di nuovo per mettere in atto la tua vendetta.

Le alleanze in Star Atlas

In Star Atlas, è possibile creare delle gilde gestite come delle DAO. Queste gilde, chiamate DAC (Decentralized Autonomous Corporation) saranno fondamentali nell’economia play-to-earn del videogioco. Infatti, grazie alle gilde sarà possibile introdurre sempre più giocatori in Star Atlas grazie a un sistema di “pooling” di risorse. Il problema di Star Atlas e di molti videogiochi play-to-earn, infatti, è la barriera d’entrata: molti giocatori si scoraggiano quando vedono che per giocare c’è bisogno di pagare fee e di acquistare asset non fungibili che potrebbero anche perdere per sempre. 

Il sistema di gilde offre ai giocatori un modo per condividere tutte le risorse, compresi gli NFT, affidando a ciascun membro della gilda benefici ma anche responsabilità. Un capogilda importante, infatti, potrebbe reclutare nuovi membri offrendo loro delle astronavi “in prestito”, addestrandoli e facendoli crescere nel mondo di gioco. In cambio, i giocatori offrono una parte delle loro ricompense alla gilda che li ha cresciuti, fin quando non possono permettersi un’astronave nuova di zecca. 

Se sei interessato a cercare una gilda e cominciare a esplorare il sistema di gioco di Star Atas, puoi partecipare all’evento che si terrà il 6 giugno. Il Consiglio della Pace (che, nel mondo di gioco di Star Atlas, è un’assemblea a cui partecipano gli ambasciatori delle 3 fazioni) ha organizzato un’assemblea generale dove i capigilda possono illustrare il funzionamento delle loro DAC. Se sei curioso, segui questo link. Potresti ritrovarti ispirato da qualche leader particolarmente carismatico, ed entrare a far parte di questo videogioco play-to-earn ambientato tra le stelle crypto!

Quando esce Star Atlas? Le possibili date per l’uscita del crypto game

Star Atlas è un progetto nuovo e che si avventura in uno spazio ancora inesplorato da altri giochi. L’obiettivo del team di sviluppo, infatti, è offrire un videogioco tripla A play-to-earn, perfettamente integrato con la blockchain e con le crypto: un’impresa mai raggiunta prima. Per questo, la roadmap non è estremamente specifica, ma è divisa in 5 fasi. La prima fase, quella della GAO (Galactic Asset Offering) si è tenuta a settembre, e ha offerto ai fan più accaniti i primi NFT di astronavi (non ancora utilizzabili). La seconda fase, attualmente in corso, prevede che gli NFT vengano utilizzati in un mini-game accessibile via browser. Se possiedi già un NFT di Star Atlas, allora puoi accedere a Star Atlas: SCORE. Il mini-gioco è un semplice gestionale, in cui devi gestire le riparazioni e gli approvvigionamenti della tua nave mentre esplora la galassia per conto della tua fazione. 

Nella terza fase, Star Atlas comincerà a entrare nel vivo dello sviluppo: i giocatori potranno cominciare a costruire navi, a conoscere gli NPC più importanti della galassia e potranno anche intraprendere delle missioni per consolidare la propria posizione nell’universo di Star Atlas. La quarta fase, invece, prevede un’esperienza 3D accessibile dal proprio browser. La quinta e ultima fase trasporterà quell’esperienza in Unreal Engine 5, il motore grafico scelto da Star Atlas per assicurare il massimo dell’immersione ai giocatori.

Purtroppo, la data di uscita ufficiale non è specificata dal team di sviluppo di Star Atlas, ma ad Ottobre 2022 la versione demo sarà scaricabile e giocabile su Epic Games. Per sapere il futuro di questo videogioco crypto, non ci resta che aspettare ulteriori news da parte del team! Rimani aggiornato sullo sviluppo di Star Atlas e sul mondo dei videogiochi play-to-earn, e prepara la tua astronave per questo viaggio nelle stelle crypto!

Questo è il primo articolo di una serie dedicata al mondo del crypto gaming e dei videogiochi su blockchain. Seguici per rimanere aggiornato sugli altri giochi crypto più entusiasmanti del 2022! Prossima tappa: il mondo fantasy di Ember Sword!