La riunione del FOMC fa ripartire il mercato

Le news sul FOMC fanno ripartire il mercato crypto

La riunione del FOMC del 13 dicembre ha fatto ripartire il mercato crypto. Scopri cos’ha deciso la FED e le parole di Powell 

Le news sul FOMC e, in particolare, la decisione della Federal Reserve di lasciare invariati i tassi di interesse, hanno fatto ripartire il mercato crypto. In realtà la scelta presa dal Federal Open Market Committee era prevedibile, le probabilità che i tassi sarebbero variati erano infatti vicine allo zero. Ma quindi qual è la causa del recente pump del mercato crypto? Scoprila in questo articolo.

Il FOMC e le parole di Powell spingono i mercati

Dopo la riunione del FOMC, in cui sono stati lasciati invariati i tassi di interesse, il mercato crypto è esploso a rialzo, cancellando il lieve movimento ribassista dell’inizio della settimana. Ad aver spinto verso l’alto i mercati però non è stata solamente la decisione della FED, già annunciata dalle previsioni degli esperti nelle scorse settimane, ma bensì le parole di Jerome Powell. Il presidente della banca centrale statunitense ha dichiarato che i tassi potrebbero aver raggiunto il picco e che potrebbero scendere nei prossimi mesi. Se questo dovesse accadere quale sarà l’impatto sul prezzo di Bitcoin? Monitora in tempo reale il suo valore e il grafico per non perderti i movimenti più importanti.

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Anche i titoli connessi al settore ma quotati sul mercato azionario hanno reagito bene alla decisione della FOMC. Coinbase (COIN) e MicroStrategy (MSTR), hanno registrato un +7,8% e un +5% e le azioni dell’azienda di mining Bitcoin Marathon Digital (MARA) sono esplose a rialzo grazie a un movimento del 12,6%.

Gli investitori e gli analisti vedono questo aumento delle azioni crypto come riflesso del sentimento favorevole generato dalla decisione della Federal Reserve. L’S&P 500, indice di riferimento per le azioni statunitensi, ha guadagnato l’1,37% in risposta all’annuncio

Il futuro del mondo crypto tra ETF, tassi di interesse e halving 

Dopo la riunione del FOMC di ieri, gran parte degli analisti analisti si aspettano che la stagione di taglio dei tassi che potrebbe iniziare nel 2024 sarà un catalizzatore significativo per il bull market. Questo sviluppo è particolarmente cruciale anche perché arriva in un momento in cui l’interesse istituzionale per gli ETF spot su Bitcoin sta raggiungendo il culmine, con la  decisione definitiva attesa per l’inizio di gennaio. 

Chissà dove può arrivare BTC nel caso in cui vengano approvati gli ETF spot. Insomma, potrebbe essere il momento giusto per posizionarti su Bitcoin se non l’hai ancora fatto.

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Inoltre, pochi mesi dopo la decisione della SEC su questi strumenti finanziari, sarà il momento dell’evento più significativo di questo ciclo, che potrebbe ulteriormente facilitare la crescita di Bitcoin e del mondo crypto in generale: il prossimo halving di Bitcoin previsto per aprile 2024. 

Il prezzo di Bitcoin è cresciuto del 150% da inizio e ora tutti aspettano la fatidica data del 10 gennaio 2024, questo momento tanto atteso dagli investitori potrebbe essere un punto di svolta epocale per il settore.

Bitcoin supera i 40.000$ per la prima volta da aprile 2022

Valore Bitcoin: supera i 40.000$ dopo 18 mesi

Bitcoin ha superato il traguardo dei 40.000$ e ha toccato, nella giornata di ieri, i 42.000$. Quali sono le principali cause del pump?

Il valore di Bitcoin non toccava questi livelli da diciotto mesi (aprile 2022). Ma quali sono le motivazioni principali che stanno spingendo verso l’alto la crypto? Secondo gli analisti principalmente la possibilità che la Federal Reserve metta fine alle politiche dovish e l’approvazione dell’ETF spot, che potrebbe arrivare a gennaio.

Scopri come si è mosso il prezzo di Bitcoin nelle ultime ore, dove può arrivare e i motivi in questo articolo.

Gli ultimi movimenti di prezzo di Bitcoin

All’inizio della scorsa settimana BTC si trovava sul livello dei 37.500$, dopo aver tentato più volte, senza successo, di infrangere la resistenza dei 38.000$ che lo aveva respinto in zona 36.800$. Venerdì, però, il trend è cambiato, Bitcoin è ripartito con forza conquistando l’all-time high mensile a 38.800. Da lì in poi abbiamo assistito ad una vera esplosione del valore di Bitcoin. Domenica ha superato il grande traguardo dei 40.000$ e lunedì si è portato nella zona dei 42.000$

Questi movimenti hanno comportato liquidazioni per oltre $100 milioni nelle ultime 24 ore, la maggior parte delle quali hanno colpito gli shorter; secondo i dati di CoinGlass, sono state liquidate posizioni short per un valore totale di circa 67 milioni di dollari.

L’exploit rialzista di Bitcoin è molto importante anche dal punto di vista psicologico, dato che il prezzo di Bitcoin ora si trova in una zona del grafico che non frequentava da 18 mesi, ovvero da aprile 2022. La performance da inizio anno è del +136% e la capitalizzazione di mercato è cresciuta di 500 miliardi di dollari.

Se proviamo a descrivere l’ultimo movimento rialzista del valore di Bitcoin utilizzando l’analisi tecnica notiamo come la crypto abbia superato tutte le resistenze mensili che la limitavano in precedenza. La forza dimostrata nelle ultime settimane suggerisce che Bitcoin  potrebbe essere diretto verso i suoi massimi storici; in fondo, dal punto di minimo dei 25.000$, il suo prezzo non ha ancora subito correzioni significative.

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Come mai il valore di Bitcoin è esploso?

Secondo alcuni analisti sono state le dichiarazioni più morbide del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ad innescare l’ultimo rally rialzista del valore di Bitcoin. Il capo della FED ha infatti dichiarato che non sono, per ora, in programma ulteriori aumenti dei tassi di interesse. Inoltre, gli ultimi dati del Consumer Price Index (CPI), l’indicatore macroeconomico utilizzato per stimare l’inflazione, mostrano come questo fenomeno sia in calo negli USA. Insomma, la crescita di mercato potrebbe essere connessa al possibile decremento dei tassi che potrebbe arrivare a breve.

Questa non è però l’unica causa del recente movimento di Bitcoin. Il mercato è infatti trainato anche dall’ottimismo intorno alla possibile approvazione degli ETF spot su Bitcoin, che potrebbe arrivare nei primi giorni del 2024. Secondo l’analista di Bloomberg, James Seyffart, diversi segnali indicano che la Securities and Exchange Commission (SEC) approverà in blocco tutte le richieste dei fondi di investimento.



Perché il prezzo di Bitcoin è rialzista oggi? Ecco 5 motivi

Perché il prezzo di Bitcoin è rialzista oggi? Ecco 5 motivi

Il prezzo di Bitcoin ha appena superato i 38.500$! Ecco 5 possibili motivi del recente rialzo dei prezzi

Bitcoin ha finalmente superato il suo all-time high annuale, rompendo la resistenza dei $38.000 e portandosi al di sopra dei 38.500$. L’ottimo stato di forma di BTC quindi prosegue, dopo qualche settimana “di riposo” passata a lateralizzare nel range compreso tra i 35.000$ e i 38.000.

Ma quali sono i fattori che hanno permesso alla crypto di rompere la resistenza che la teneva ingabbiata? Il movimento rialzista del suo prezzo potrebbe essere stato causato dall’uscita di alcune news bullish e dalla situazione on-chain che continua a migliorare. Scopri i 5 principali motivi del recente rialzo dei prezzi in questo articolo.

1. MicroStrategy ha comprato altri Bitcoin

Da circa tre anni, il fondo di investimenti MicroStrategy capitanato da Michael Saylor sta accumulando Bitcoin, indipendentemente dal prezzo. Grazie all’ultimo acquisto di 16.120 Bitcoin (593 milioni di dollari) effettuato ieri, giovedì 30 novembre, il saldo complessivo detenuto da MicroStrategy è ora di 174,530 BTC accumulati ad un prezzo medio di 30.252$.

L’acquisto potrebbe essere uno dei motivi che ha spinto il prezzo di Bitcoin verso l’alto nelle ultime ore, ma attenzione, il movimento potrebbe ancora non essersi concluso. Al di sopra dei 38.500$ ci sono circa 1,5 miliardi di dollari di operazioni short che verrebbero liquidate in caso di un’ulteriore spinta a rialzo. Se questo dovesse accadere potremmo assistere ad uno short squeeze, e ad un rapido aumento di prezzo causato dalla chiusura di queste posizioni. 

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2. Possibile ribasso dei tassi di interesse

Un’altro motivo che potrebbe far crescere ulteriormente il prezzo di Bitcoin è connesso alla situazione macroeconomica attuale. Gli ultimi dati del Consumer Price Index (CPI) ci dicono che l’inflazione americana è in calo (a novembre il dato è stato del 3,3%). Questo scenario potrebbe risolversi in un decremento dei tassi di interesse a partire da maggio, almeno secondo alcuni analisti.

Se ciò si verificherà potremmo assistere ad un forte afflusso di liquidità, che potrebbe avvantaggiare gli asset considerati più rischiosi per via della loro volatilità, ad esempio Bitcoin. Insomma, in altre parole, la FED e le altre banche centrali potrebbero allentare la stretta sull’economia e tutti gli asset più volatili, principalmente le azioni e le criptovalute, ne beneficerebbero.

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3. Prossimo Halving di Bitcoin

Un altro fattore chiave per i prossimi movimenti di prezzo di Bitcoin è il prossimo halving, in arrivo durante la primavera del 2024. Questo evento, che dimezzerà le ricompense per i miner, ha sempre avuto un impatto positivo sul prezzo di BTC. Gli ultimi rialzi potrebbero anche essere stati causati dal tentativo, da parte degli investitori, di anticipare l’evento e il movimento rialzista che, di solito, lo segue.

Attualmente, il prezzo del Bitcoin ha superato i $38,300 e continua a mostrare tendenze rialziste. Se questa tendenza dovesse continuare, la criptovaluta potrebbe superare il livello dei $40,000 prima della fine del mese.

4. Nuovi afflussi di capitale nel mercato crypto

Un altro dei 5 motivi per i quali il prezzo di Bitcoin è rialzista oggi riguarda gli afflussi di capitale nel mercato crypto, che sono in costante aumento nell’ultimo periodo. La scorsa settimana è stata da record; dal 19 al 26 novembre sono entrati nel mercato 346 milioni di dollari, di cui 311 in Bitcoin.

5. Sempre più avidità nel mercato

Un’altra metrica che può, in parte, spiegare l’ultimo movimento rialzista di Bitcoin è il Fear and Greed index. Questo indicatore finanziario stima il sentiment di mercato, ovvero l’atteggiamento e le emozioni degli investitori nei confronti di un particolare asset, in questo caso BTC. 


Questo viene spesso rappresentato come un contachilometri la cui lancetta oscilla tra le due emozioni che muovono maggiormente i mercati: paura e avidità. La lancetta del Fear and Greed index è tornata nella zona che va da 54 a 74 (zona di avidità) da più di due mesi e in questo momento misura 71.


Affitto con riscatto: come funziona e quali sono i vantaggi?

Affitto con riscatto: come funziona e gli svantaggi

Come funziona l’affitto con riscatto? Ecco gli svantaggi e i punti di forza di questa innovativa forma di contratto

Il termine “leasing immobiliare” può farti comprendere all’istante che cos’è e come funziona l’affitto con riscatto, una formula di contratto immobiliare sempre più popolare. Proprio come accade per le automobili, chi sceglie questa formula affitta una proprietà per un periodo di tempo prestabilito e può decidere in un secondo momento se riscattarla o meno. 

Scopri in questo articolo che cos’è e come funziona l’affitto con riscatto e i principali svantaggi e punti di forza.

Come funziona l’acquisto con riscatto?

Per rispondere alla domanda che cos’è l’acquisto con riscatto si può partire dal semplice funzionamento di un contratto d’affitto. Invece che pagare soltanto il canone mensile però, ogni mese viene inviata al proprietario dell’immobile una somma di denaro aggiuntiva da stanziare per ammortizzare il prezzo totale d’acquisto. In questo modo, una volta che l’affittuario deciderà se riscattare o meno l’immobile, dovrà versare un importo inferiore. In questo modo sta già pagando mensilmente la sua abitazione, poco per volta.

Cercando di capire come funziona l’acquisto con riscatto bisogna anche precisare che il prezzo dell’abitazione in caso di un’eventuale acquisto viene fissato al momento della firma del contratto. Questa formula offre una soluzione flessibile per coloro che non sono immediatamente in grado di acquistare una casa e che necessitano di tempo per accumulare il denaro necessario.

Acquisto con riscatto: vantaggi e svantaggi

Per conoscere a pieno il funzionamento dell’acquisto con riscatto può essere utile analizzare nel dettaglio i pro e i contro di questa pratica. Innanzitutto permette agli acquirenti di acquistare un’immobile senza dover ricorrere ad un mutuo e di “provarlo” prima, velocizzando quindi la scelta per entrambe le parti dell’accordo. Inoltre, bloccando il prezzo di acquisto, gli acquirenti possono “mettersi al riparo” dall’eventuale rialzo dei prezzi del mercato immobiliare. 

Per i venditori invece, offrire anche questa soluzione contrattuale, significa ampliare il bacino dei potenziali clienti, garantirsi un flusso di denaro costante nel tempo e una potenziale vendita alla fine del processo. 

Sapere cos’è e come funziona l’acquisto con riscatto però significa anche conoscere i rischi che comporta questo tipo di contratto, sia per l’acquirente che per il venditore. Innanzitutto il canone mensile sarà sicuramente più alto rispetto ad un affitto normale e il proprietario potrebbe impedire modifiche strutturali all’abitazione. Inoltre, se l’affittuario deciderà di non riscattare l’immobile avrà pagato di più rispetto agli standard di mercato e il proprietario dovrà trovare un’altro cliente a cui vendere l’abitazione. 

Affitto con riscatto: le norme

Sapere come funziona l’affitto con riscatto significa anche conoscere la normativa che lo disciplina. Questo innovativo tipo di contratto è disciplinato dal Decreto Legge 122 del 2014, soprannominato Decreto Sblocca Italia. All’interno di questa norma vengono definite le possibili opzioni di questo tipo di contratto. In altre parole come funziona davvero l’affitto con riscatto per la legge italiana; ecco alcuni dei punti principali:

  • Questo tipo di contratto può durare, al massimo, dieci anni;
  • Il contratto può essere annullato in caso di mancato pagamento della rata. Deve però essere specificato al suo interno il numero massimo di ritardi complessivi;
  • Sul contratto deve essere specificato se l’acquisto futuro dell’immobile è vincolante o meno.

Ora che hai scoperto che cos’è e come funziona l’affitto con riscatto puoi valutare anche questa opzione quando deciderai di comprare casa.


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Record di afflussi di capitale nel mercato crypto

Bitcoin previsioni 2050: quale valore potrà raggiungere?

Continuano gli afflussi di capitale nel mercato crypto. Durante l’ultima settimana sono entrati 346 milioni di dollari

Gli afflussi di capitale nel mercato crypto sono in costante aumento nell’ultimo periodo, i recenti rialzi dei prezzi potrebbero star attraendo nuovi investitori istituzionali? A partire da ottobre i capitali confluiti nel settore settimanalmente sono stati inferiori ai 100 milioni di dollari e l’ammontare totale per il 2023 ha superato gli 1,5 miliardi.

Il capitale nel mercato crypto è in aumento

Dalla ricerca pubblicata ogni sette giorni da CoinShares si evince che il capitale custodito nel mercato crypto sta aumentando settimanalmente. Dal 19 al 26 novembre sono entrati nel mercato 346 milioni di dollari, di cui 311 in Bitcoin. Le altre quote in ingresso se le sono aggiudicate prevalentemente Ethereum, 33,5 milioni di dollari la scorsa settimana e 100 milioni di inflow mensili, e Solana (12,4 milioni di dollari).

Uno dei dati più interessanti riguarda però l’aumento di capitale crypto all’interno degli ETP su Bitcoin, la macrocategoria che riunisce tutti i prodotti finanziari esistenti che replicano l’asset seguendone l’andamento. Il volume di trading su questi strumenti è stato del 19,5% del volume totale in Bitcoin, una percentuale incredibilmente maggiore rispetto al bull market del 2021. Questo potrebbe significare che anche gli individui che non si sono mai approcciati al settore delle criptovalute iniziano ad avvicinarsi. Insomma, l’adozione di Bitcoin sembra essere in crescita dopo mesi di ribasso, l’approvazione degli ETF Spot potrebbe essere la ciliegina sulla torta?

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Il prezzo di Bitcoin si dirige verso i 40.000$?

Il fatto che il capitale crypto sia in aumento non è l’unico dato positivo dell’ultimo periodo. Guardando la price action di BTC possiamo notare come ai recenti movimenti esplosivi sia seguita una solidità che non vedevamo da tempo. Il prezzo di Bitcoin dall’inizio di ottobre è passato da circa 26.000$ fino a superare i 38.000$, crescendo per sette settimane consecutive. Ora si trova in un’area cruciale del grafico, e se dovesse rompere l’attuale resistenza potremmo vederlo presto a quota 40.000$.


Alcune altcoin sono state interessate da movimenti di prezzo ancora più esplosivi. SOL, una delle crypto il cui capitale è cresciuto maggiormente, ha più che triplicato il suo prezzo da inizio ottobre mentre quello di AVAX è raddoppiato. Per quanto riguarda Ethereum invece, nonostante non sia stato interessato da movimenti di prezzo esplosivi, le buone notizie arrivano dall’attività sul suo network.

La crypto, dopo diversi mesi, è tornata ad essere deflazionaria e le gas fee, uno degli indicatori più efficaci a stimare l’attività on-chain, sono esplose verso l’alto. Scambiare un token su Ethereum oggi costa circa 50$ e il minting di un NFT non meno di 80$.

Insomma, diverse buone notizie dal mercato, sia per quanto riguarda il prezzo delle singole criptovalute e sia perché gli afflussi di capitale nel settore sono in aumento. Continua a leggere il nostro blog per scoprire come si evolverà la situazione.


Oro usato: quando conviene venderlo?

Conviene vendere oro usato oggi?

Conviene vendere l’oro usato oggi? La riserva di valore è vicino ai massimi storici di 2.000$ l’oncia

Per capire se e quando conviene vendere l’oro usato bisogna prima interrogarsi sul motivo per il quale lo si detiene. Se per te l’oro è un investimento a lungo termine, non siamo di certo noi a poterti dire quando e se è il caso di venderlo. Ma se invece vuoi liberarti di quei gioielli che non indossi mai, ma non sai quando farlo, forse ti possiamo aiutare. 

Perché per molti l’oro è una riserva di valore e quali sono i fattori che influenzano maggiormente il suo prezzo? Rispondere a queste domande ti potrebbe aiutare a capire se conviene vendere l’oro usato oggi.

Cosa influenza il prezzo dell’oro?

Per decidere se conviene vendere l’oro usato cercando di massimizzare il profitto bisogna capire da cosa è influenzato il suo prezzo. Innanzitutto l’oro è considerato una riserva di valore, in altre parole un modo per proteggersi dall’inflazione e dalla svalutazione a cui sono soggette le monete di stato (fiat). Inoltre, è anche considerato un bene rifugio a causa delle ottime performance che registra nei momenti di crisi.

Anche Bitcoin è stato definito da molti una riserva di valore, anzi per qualcuno è l’unico vero erede digitale dell’oro. Se stai pensando di acquistarlo puoi sfruttare lo sconto sulle commissioni di deposito con carta di Young Platform. Le fees in questo momento sono del del 1,89% + 0,25€ rispetto al solito 2,2% + 0,25€.

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Per rendersi conto di questa caratteristica è sufficiente osservare i movimenti del prezzo della materia prima in occasione della pandemia di Covid 19. L’all-time high dell’oro risale proprio a quel periodo, più precisamente ad Agosto 2020. All’inizio di quel mese l’oro ha superato i 2.000$ l’oncia.

Conviene vendere l’oro usato oggi?

Secondo le previsioni di diversi esperti, il 2023 sarebbe stato l’anno dell’oro per diversi motivi: la crisi inflazionistica, le politiche di quantitative tightening delle banche centrali e la crisi energetica causata dal conflitto russo-ucraino. Inizialmente questi pronostici si sono rivelati azzeccati. Il prezzo dell’oro è passato da un minimo di 1.645$ l’oncia a fine 2022 fino ad un massimo di 2.014$ a maggio 2023. Poi però il valore della materia prima ha invertito il suo trend ed è andato incontro a diversi mesi ribassisti.

All’inizio di ottobre poi, principalmente a causa dello scoppio della guerra in Medio Oriente, il prezzo dell’oro è tornato a crescere e ora si sta avvicinando ai massimi di maggio. Perciò se vuoi capire se conviene vendere l’oro usato oggi, la risposta potrebbe essere sì, dato che siamo vicini al valore più alto mai toccato nella storia dalla riserva di valore.

Difficile dire cosa accadrà nei prossimi mesi e se converrà vendere l’oro usato più o meno di quanto è vantaggioso ora. Diversi esperti pensano che l’inflazione sia destinata a tornare a livelli fisiologici così come i tassi di interesse. Questo tipo di scenario, se dovesse verificarsi, potrebbe essere svantaggioso per il suo prezzo. Dall’altro lato però, se i conflitti in atto dovessero inasprirsi ancora di più molti investitori potrebbero scegliere la materia prima come bene rifugio. 

Vendere l’oro usato: consigli pratici

Ecco alcuni consigli da seguire se hai deciso di vendere oggi il tuo oro usato:

  • Verifica il peso e la purezza dell’oro che possiedi; 
  • Verifica il valore di mercato e valuta diverse offerte. Alcuni negozianti potrebbero offrirti una quantità di denaro minore rispetto al reale valore di mercato;
  • Assicurati che il compratore sia effettivamente registrato presso l’OAM (Organismo agenti e mediatori) e che rispetti tutte le norme vigenti;
  • Richiedi sempre una copia dell’atto di vendita, l’unico documento che certifica che la transazione è avvenuta correttamente. Sul documento devono comparire la quantità dell’oro scambiato, il valore della transazione, i dati anagrafici delle parti, e le foto degli oggetti.
  • Tieni presente che il pagamento massimo ricevibile attraverso i contanti è di 500€

Ora che sai cosa influenza il valore di questa materia prima hai tutti gli elementi per decidere se conviene vendere il tuo oro usato o meno. Nel caso in cui tu decida di farlo tieni bene a mente questi semplici consigli per evitare truffe o sanzioni.


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Binance: tra riciclaggio e terrorismo. Sanzione record da 4,3 miliardi di dollari.

Binance: tra riciclaggio e terrorismo. Sanzione da 4,3 miliardi di dollari

Binance e il suo CEO Changpeng Zhao sarebbero colpevoli di diversi reati gravi. Cosa li aspetta ora?

Il Procuratore Generale Merrick B. Garland ha annunciato, durante la conferenza stampa di martedì 21 novembre indetta dal Dipartimento di giustizia americano, che Binance e il suo CEO, Changpeng Zhao sarebbero colpevoli. All’evento hanno partecipato anche il segretario del Tesoro Janet Yellen, il vice procuratore generale Lisa Monaco e il presidente Rostin Behnam della Commodity Futures Trading Commission (CFTC). Ecco le gravi attività illecite che Binance avrebbe compiuto che emerse durante la conferenza.

Le accuse a Binance

Binance e il suo CEO Changpeng Zhao, come è emerso dalla conferenza stampa di martedì, avrebbero commesso diversi reati gravi. In particolare, avrebbero violato intenzionalmente il Bank Secrecy Act, l’International Emergency Economic Powers Act e non si sarebbero registrati in modo conforme alle normative come azienda che trasmette denaro. Queste leggi garantiscono che le istituzioni finanziarie americane non siano accessibili dai membri di organizzazioni terroristiche, da trafficanti di droga e dagli stati-nazione sanzionati che minacciano la sicurezza nazionale.

Binance, in seguito al patteggiamento con il Dipartimento di giustizia (DOJ) degli Stati Uniti, deve pagare 4,3 miliardi di dollari in sanzioni e confische. Questa è una delle multe più severe che abbiano mai ottenuto da un imputato aziendale in una questione penale. D’ora in poi, l’exchange dovrà presentare le segnalazioni di attività sospette richieste dalla legge. La società è tenuta a rivedere le transazioni passate e segnalare attività sospette alle autorità federali. Ciò farà avanzare le indagini penali sulle attività informatiche dannose e sulla raccolta fondi terroristica, compreso l’uso di scambi di criptovaluta per sostenere gruppi estremisti come, per esempio, Hamas.

Il CEO di Binance, Zhao, già nella giornata di ieri ha dato le sue dimissioni, ed ora rischia 18 mesi di reclusione. Anche se, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe già pagato una cauzione di 175 milioni di dollari per non finire in carcere. CZ avrebbe volontariamente violato la legge federale che impone alle istituzioni finanziarie di proteggersi dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento del terrorismo.

Binance chiude gli occhi sui finanziamenti al terrorismo 

Le accuse per le quali dovrà rispondere il CEO di Binance sono molto gravi. In particolare, si sospetta che CZ abbia consentito intenzionalmente transazioni per centinaia di milioni di dollari tra cittadini americani e utenti soggetti a sanzioni statunitensi. La sua piattaforma avrebbe ospitato criminali di tutto il mondo che l’avrebbero utilizzata per spostare denaro proveniente da truffe e altre attività criminali.

Secondo il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland “Binance è diventato il più grande exchange al mondo anche grazie ai crimini che ha commesso e ora pagherà una delle più grandi sanzioni aziendali nella storia degli Stati Uniti.”

Inoltre, l’exchange avrebbe autorizzato transazioni per quasi 900 milioni di dollari tra utenti statunitensi e iraniani e consentito lo scambio di grandi somme di denaro tra cittadini statunitensi e utenti residenti in Siria e nelle regioni ucraine di Crimea, Donetsk e Luhansk occupate dai russi. Tutto questo è molto grave, soprattutto se si specifica che il personale addetto alla conformità di Binance sarebbe stato consapevole che le procedure di antiriciclaggio della società erano inadeguate e avrebbero attirato dei criminali sulla piattaforma. Insomma, Binance non si sarebbe opposto, anzi avrebbe permesso ai criminali di spostare i fondi rubati e i proventi illeciti sul suo exchange.

Ad esempio, tra agosto 2017 e aprile 2022, sarebbero stati trasferiti su Binance circa 106 milioni di dollari di Bitcoin da Hydra. Hydra era un popolare mercato russo del dark web, molto utilizzato dai criminali per la compravendita di beni e servizi illegali. Binance avrebbe poi interrotto l’elaborazione delle transazioni Hydra solo nell’aprile del 2022, quando il Dipartimento di Giustizia ha preso il controllo del sito e lo ha chiuso.

Inoltre, da febbraio 2018 a maggio 2019, Binance avrebbe gestito più di 275 milioni di dollari in depositi e 273 milioni in prelievi da Bestmixer, uno dei più grandi servizi per l’invio e la ricezione di transazioni anonime, ora chiuso per riciclaggio di denaro. Infine, e questa è la notizia che ha fatto più scalpore: Binance non sarebbe riuscito a segnalare “oltre 100.000 transazioni sospette legate ad attacchi ransomware, abusi sessuali sui minori, attacchi hacker su larga scala e a gruppi terroristici tra cui al-Qaeda e Isis”. 

Merrick Garland ha concluso la conferenza del DOJ pronunciando questa frase: “utilizzare le nuove tecnologie per infrangere la legge non ti rende un disrupter, ma ti rende un criminale”. 

Il CEO di Binance, Changpeng Zhao, si dimetterà?

Binance news: CZ si dimette?

Il patteggiamento tra Binance e il DOJ finisce male per CZ, che sembra costretto a dimettersi.

Ultime news su Binance, il fondatore è CEO di Binance Changpeng Zhao si dimetterà? Probabilmente sì visto che potrebbe essere obbligato dall’accordo tra l’exchange e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Le notizie, nella seconda parte della giornata di oggi, si sono susseguite molto velocemente e, fino a qualche ora fa, sembrava molto poco probabile che si verificasse questo scenario. Scopri i dettagli del patteggiamento tra Binance e il Dipartimento di Giustizia (DOJ) e il motivo delle dimissioni di CZ.

Binance news: CZ si dimette dal ruolo di CEO?

Secondo le ultime news su Binance sì, il fondatore dell’exchange è pronto a dimettersi e a dichiararsi colpevole dell’accusa di riciclaggio di denaro e dovrà comparire tra poche ora davanti al tribunale di Seattle. 

Come se non bastasse il patteggiamento colpirà anche l’exchange, che dovrà pagare una multa di 4,3 miliardi di dollari, come già anticipato nel nostro articolo di qualche ora fa. Se le ultime news su Binance saranno confermate dovrebbe concludersi un’indagine del Dipartimento di Giustizia che continua dal 2018.

La conferenza stampa del DOJ

A breve invece, precisamente alle 21 ora italiana, avrà luogo una conferenza stampa del Dipartimento di Giustizia americano. I protagonisti dell’evento saranno il segretario al Tesoro Janet, il presidente della CFTC Rostin Behnam Yellen, il procuratore generale Merrick Garland e il vice procuratore generale Lisa Monaco, che annunceranno importanti misure per il mercato crypto. Ci sono altissime probabilità che le ultime news su Binance saranno il tema centrale, anche se non possiamo saperlo con certezza.

I social network, in particolare X (ex Twitter) sono impazziti quando è iniziata a circolare la news su Binance e il suo CEO, CZ e aspettano tutti la conferenza stampa di questa sera. Continua a seguire il nostro blog per i prossimi aggiornamenti sulla vicenda!

La SEC denuncia Kraken e Binance patteggia con il Dipartimento di Giustizia americano

Gary Gensler è sotto attacco di un fuoco incrociato

La SEC ha fatto causa a Kraken e Binance potrebbe aver trovato un accordo da 4 miliardi con il Dipartimento di Giustizia americano

Kraken, uno dei principali exchange di criptovalute al mondo, è stato citato in giudizio dalla Securities and Exchange Commission (SEC) per la vendita di titoli non registrati. L’accusa è la stessa che l’ente statunitense ha rivolto a Binance e Coinbase quest’estate. Nello specifico, secondo la SEC e il suo presidente Gary Gensler, l’exchange sta offrendo ai suoi clienti delle security non registrate

Potrebbe invece risolversi a breve la controversia tra Binance e il Dipartimento di Giustizia americano, che, probabilmente, dovrà pagare una multa salatissima per far cessare le indagini. Ecco tutti i dettagli dei procedimenti legali degli exchange negli Stati Uniti.

Kraken nel mirino della SEC 

L’accusa che la SEC muove ai crypto exchange è sempre la solita; anche Kraken e il suo CEO Jesse Powell sono ora indagati per la vendita, non autorizzata, di titoli non registrati (security). In realtà però questo non è il primo scontro tra le parti visto che a febbraio 2023 l’exchange è stato costretto a pagare una multa da 30 milioni di dollari e a interrompere lo staking negli USA.

Questa volta però, l’ente ha specificato quali sono le crypto che l’exchange non potrebbe offrire ai suoi clienti: Cardano, Algorand, Solana e Cosmos. Dopo un periodo di tregua tra la SEC e i principali exchange l’istituzione capitanata da Gary Gensler è tornata all’attacco utilizzando però sempre le solite argomentazioni. 

Se vuoi approfondire la storia del presidente della SEC, nonché uno dei principali antagonisti del mondo crypto ecco il video dedicato!

Il CEO e co-fondatore di Kraken, Jesse Powell si è espresso in modo molto critico nei confronti dell’organizzazione a lui ostile. Ha definito il comportamento dell’ente regolamentativo come “estorsivo”, scherzando sul fatto che 30 milioni di dollari ti permettono di “tenere lontana la SEC solo per qualche mese”. Ora l’exchange deve scegliere se affrontare “sul campo” la battaglia legale e quindi presentarsi in tribunale oppure lasciare gli States che si sono, ancora una volta, dimostrati antagonisti dell’innovazione e del progresso tecnologico.

Binance: vicino ad un accordo da 4 miliardi con il DOJ

L’altro exchange stretto nella morsa dei regolatori statunitensi è Binance che deve fare i conti con il Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti. L’istituzione sta indagando su diversi presunti reati che l’exchange e il suo team avrebbero commesso: riciclaggio di denaro, frode bancaria ma soprattutto violazione delle sanzioni imposte dagli USA a Russia e Iran. 

Secondo le ultime news, per risolvere la situazione, il DOJ chiede il pagamento di una multa tutt’altro che economica; stiamo parlando di circa 4 miliardi di dollari. Se l’accordo dovesse andare a buon fine assisteremo al pagamento delle più grande sanzione di sempre in un processo penale del settore crypto. Le brutte notizie per Binance forse non finiscono qui; il Dipartimento di Giustizia ha in serbo un annuncio importante (che renderà pubblico questa sera alle 21) che potrebbe riguardare proprio l’exchange.

Chi è il nuovo presidente argentino pro Bitcoin?

Il nuovo presidente dell’Argentina è Milei: liberista pro Bitcoin

Il presidente dell’Argentina è Javier Milei, sostenitore di Bitcoin. Il leader de La Libertad Avanza ha vinto le elezioni del 19 novembre

Il nuovo presidente dell’argentina è Javier Milei. Il sostenitore di Bitcoin ha trionfato nelle elezioni presidenziali del paese sudamericano di domenica, 19 novembre, superando Sergio Massa. Milei ha conquistato oltre il 55% dei consensi, è ha vinto con un distacco di quasi 3 milioni di voti, secondo i dati di Bloomberg.

Come si evince dalle molteplici dichiarazioni in merito, il neo eletto presidente dell’Argentina, è da tempo un fan di Bitcoin. Ha più volte descritto la creazione di Satoshi Nakamoto come l’asset che riporterà il denaro nelle mani del suo creatore originale, il settore privato e dunque i cittadini.

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Chi è il nuovo presidente dell’Argentina?

Il nuovo presidente dell’Argentina, Javier Milei, leader del partito La Libertad Avanza è un esponente della destra iper-liberale e si autodefinisce un anarco-capitalista. I giornali lo paragonano a Trump per via dell’impronta politica e alla massiccia presenza sui media tradizionali, ma anche a Wolverine a causa delle sue vistose basette.

Milei si distingue per il suo modo, spesso aggressivo, di discutere e per la sua feroce avversione nei confronti delle banche centrali e dei giochi di palazzo. La sua visione politica è volta a promuovere un ridimensionamento del ruolo dello stato, soprattutto dal punto di vista economico. Per questo motivo si è spesso scagliato contro le banche centrali e le monete fiat, che considera baluardi di un sistema corrotto e a cui preferisce Bitcoin.

Secondo il nuovo presidente argentino, gli stati, attraverso le monete a corso legale, truffano i cittadini imponendo l’inflazione che va considerata una tassa occulta. Bitcoin invece ha il potenziale di ridistribuire il denaro ai suoi legittimi proprietari.

La situazione economica in Argentina

L’elezione del nuovo presidente dell’Argentina arriva in un momento cruciale per lo stato sudamericano, che è alle prese con una situazione finanziaria devastante. L’iperinflazione al 116% rende il peso argentino praticamente privo di valore e, da circa vent’anni, le crisi economiche non sono una notizia per il paese. Inoltre, almeno quattro argentini su dieci vivono in povertà e lo stato ha degli enormi debiti anche nei confronti del Fondo monetario internazionale.

Il nuovo presidente dell’Argentina, Javier Milei si è posto l’obiettivo di fermare, una volta per tutte, l’inflazione che attanaglia il paese da tempo immemore. Come? Attraverso una proposta piuttosto radicale: abbandonare definitivamente il peso e adottare il dollaro. Inoltre, data la sua simpatia nei confronti di Bitcoin, qualcuno si aspetta una svolta nel rapporto tra l’Argentina e le criptovalute, anche se difficilmente lo stato seguirà le orme di El Salvador.

Bitcoin contro l’inflazione 

La vittoria alle elezioni del nuovo presidente dell’Argentina è stata accompagnata da un rally rialzista di Bitcoin, ovviamente molto più evidente se si guarda il grafico che mette a confronto la crypto con il peso. Bitcoin, a causa dell’iperinflazione e della svalutazione quotidiana della moneta, è, ormai da qualche anno, una soluzione per i cittadini del paese. In Argentina, il ruolo di riserva di valore della crypto è ancora più evidente, BTC non è solamente un investimento o un asset speculativo ma una vera e propria ancora di salvezza.

Anche l’euro e il dollaro sono monete soggette ad una forte svalutazione che, spesso, passa inosservata nel quotidiano. Il dollaro per esempio, dal 1913, anno di fondazione della Federal Reserve, ha perso più del 90% del suo valore. Bitcoin potrebbe essere la soluzione per proteggere il potere d’acquisto e combattere l’inflazione anche per i cittadini dei paesi occidentali.