Solana, Polygon e HTC: la battaglia tra smartphone per la conquista del Web3

Il migliore crypto smartphone? Solana, Polygon e HTC lanciano i loro cellulari e combattono per il primato nel settore Web3

Un difetto che spesso viene attribuito alle piattaforme Web3 è quello della loro scarsa usabilità. Trovare la soluzione a questa problematica, e quindi facilitare processi come la compravendita di NFT o l’interazione con giochi play-to-earn e far sì che tutto ciò avvenga in maniera sicura è una sfida che le aziende crypto sono costrette ad affrontare.

Polygon, Solana e HTC presentano una possibile soluzione e sono pronte a lanciarsi in un settore ancora inesplorato dalle blockchain company, il settore dei crypto smartphone. 

Polygon + Nothing, il Web3 nel palmo della mano

Quale sarà il migliore crypto smartphone in circolazione? Vediamo il piano della blockchain di MATIC. Polygon, annuncia la collaborazione con Nothing, start-up londinese che sta facendo parlare parecchio di sé, grazie al suo smartphone a basso impatto ambientale: Phone (1). L’azienda Nothing si è già dimostrata propensa ad interagire con l’universo Web3: in occasione del lancio del suo primo prodotto, ha creato una collezione NFT su Ethereum, i Nothing Black Dot, che verranno distribuiti tramite un airdrop fino al 26 settembre a chi ha preordinato il prodotto. Questi NFT garantiranno alcuni benefit agli holder, come l’accesso anticipato a tutti i prodotti del brand e la possibilità di partecipare ad eventi esclusivi.

Per quanto riguarda invece l’integrazione con il layer 2 di Ethereum, Polygon, il Phone (1) consentirà un accesso più agevole alle dapp, ai giochi Web3, e una maggior sicurezza per quanto riguarda i pagamenti in criptovalute. Il prodotto di Nothing si colloca in una fascia di prezzo medio, anche le specifiche tecniche sono di livello intermedio, e si trova su amazon ad un prezzo di 579€.

HTC Desire 22, la chiave per il metaverso

HTC si è sempre impegnata ad intercettare e sviluppare nuovi trend tecnologici. Attraverso il suo side-brand Vive infatti, è stata una delle prime aziende a sviluppare prodotti per la virtual reality, rilasciando nel 2015 un visore dotato di caratteristiche rivoluzionarie.

Con il nuovo smartphone HTC Desire 22, continua sulla stessa linea: il device potrà interagire con applicazioni costruite sia su Ethereum che Polygon. L’obiettivo principale che il team di sviluppo si è posto non è tanto quello di offrire uno smartphone supersonico. Le specifiche tecniche infatti non sono da capogiro. HTC questa volta ha puntato a sviluppare un device più economico, che consenta una perfetta integrazione con Viverse, il metaverso di proprietà dell’azienda taiwanese e che permette ai propri clienti di detenere NFT e crypto in maniera semplice e sicura. Il prezzo di uscita dovrebbe essere di circa 380€.

Solana Saga, it’s time for crypto

Solana, durante l’NFT week di New York ha annunciato l’arrivo, ad inizio 2023, del suo nuovo prodotto mobile: lo smartphone Saga.

Oltre allo smartphone Android, la blockchain platform ha presentato il software kit Solana Mobile Stack (SMS). Il kit permetterà di sviluppare applicazioni Web3 native per Android integranti il protocollo di custodia sicura Seed Vault, che facilita la firma istantanea delle transazioni mantenendo le chiavi private separate da portafogli, applicazioni e sistema operativo. Delle tre soluzioni, quella proposta da Solana, appare più versatile e innovativa. Grazie al Solana Mobile Stack infatti, chiunque potrà sviluppare applicazioni ottimizzate e sicure. Questa superiorità a livello software però si riflette inevitabilmente sul prezzo, lo smartphone, che è già preordinabile, avrà un prezzo di 1000$.


Tiriamo le somme, qual è quindi il migliore crypto smartphone? Saga si presenta imbattibile dal punto di vista tecnico, ma il cellulare di HTC ha un ottimo rapporto qualità prezzo. Phone (1) diventerà la via più semplice per usare le dapp su Polygon? Queste iniziative condivise sia da aziende blockchain che da aziende “tradizionali” possono essere sicuramente un punto di svolta per quanto riguarda l’adozione di massa delle tecnologie Web3. Rendere più user-friendly le dapp, e in generale ogni aspetto riguardante le criptovalute è forse l’ultimo grande scoglio prima della mass adoption. Siamo impazienti di scoprire che orizzonti si apriranno grazie a questa nuova tipologia di device e se anche altri brand percorreranno iniziative simili.