Il prezzo di Ethereum scende? Le motivazioni per il calo di ETH

Il prezzo di ETH è in crisi, e forse potrebbe scendere sotto i mille dollari. Il mercato è stato colpito dai problemi di Celsius e dal possibile ritardo di Ethereum 2.0

L’andamento di Ethereum a giugno non lascia spazio all’ottimismo, e oggi al 16 del mese il prezzo si aggira intorno ai 1100 dollari. Che sta succedendo a Ethereum? Il prezzo di ETH tornerà a salire? Il mercato crypto è in fase ribassista fin dal crollo di Terra (LUNA) e UST, e molte persone  hanno deciso di aspettare regolamentazioni più stringenti o un mercato bullish prima di tornare ad acquistare crypto. In più, i problemi con Celsius (una piattaforma di crypto lending) e un possibile ritardo dell’ arrivo di The Merge hanno contribuito a questo momento delicato, influenzando l’andamento di Ethereum. Scopri cosa sta succedendo al mercato crypto, a Celsius e a The Merge, e perché il prezzo di Ethereum è in calo.

L’uscita di Ethereum 2.0 potrebbe essere rimandata? Cos’è la “difficulty bomb”

Ecco la prima brutta notizia per Ethereum che potrebbe avere avuto un impatto sul suo andamento: la “difficulty bomb” è stata rimandata. Ma vediamo prima cosa si intende per difficulty bomb.

Ethereum è una blockchain proof-of-work, ma lo sarà ancora per poco: l’aggiornamento più atteso di tutti, Ethereum 2.0, cambierà il meccanismo di consenso e lo renderà proof-of-stake. Secondo Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum, e gli altri sviluppatori della Ethereum Foundation, l’aggiornamento (chiamato The Merge) migliorerà le performance della rete e diminuirà l’impatto ambientale della crypto dovuto al mining

La “difficulty bomb” è un sistema che gli sviluppatori hanno implementato per rendere più difficile e meno redditizio il mining di ETH. Questo serve per scoraggiare i miner e convincere gli utenti a mettere in staking i loro ETH sul Consensus Layer (ovvero il layer proof-of-stake, ora ancora in beta). Questo sistema doveva rendere controproducente il mining il giorno dell’uscita dell’aggiornamento, ma è stato rimandato. Tim Beiko, lead developer di Ethereum, ha detto che rimandare la difficulty bomb potrebbe allentare lo stress sugli sviluppatori:“…troppa pressione mette in crisi i team di sviluppo, ed è una situazione che vogliamo evitare”. 

Ciò che si può dedurre da questa situazione è che i ritardi al rilascio di Ethereum 2.0 mettono in difficoltà l’intero mercato crypto. Infatti l’andamento di Ethereum è in calo, probabilmente anche perché c’è timore che l’aggiornamento non funzioni e faccia collassare l’intera rete. Secondo gli sviluppatori, però, questo timore è infondato, dato che le fasi di test sono andate piuttosto bene e il codice è quasi pronto per essere reso pubblico. 

Celsius, la più grande piattaforma DeFi di lending, in difficoltà: l’andamento di Ethereum è in calo per questo?

Uno dei fattori che potrebbe avere un peso sull’andamento di Ethereum e il prezzo di ETH è il momento di difficoltà che la piattaforma di lending Celsius sta affrontando. Celsius è una tra le più grandi  piattaforme centralizzate di DeFi, che permette di scambiare, prendere in prestito e mettere in staking le crypto. La piattaforma era molto conosciuta nell’ambiente crypto perché offriva alte ricompense agli utenti che mettevano in staking le loro criptovalute, arrivando fino al 17% annuo.

Come funziona Celsius? Una piattaforma centralizzata di DeFi è, sostanzialmente, un “intermediario” tra l’utente e il mondo della finanza decentralizzata. Gli utenti affidano le proprie crypto a queste piattaforme, che le utilizzano per sfruttare le potenzialità della DeFi (attraverso ad esempio il lending, lo staking o il liquidity farming). In cambio, la piattaforma offre un ritorno annuale agli utenti.

Questo sistema ha funzionato quando il mercato crypto era bullish, ma adesso Celsius sembra arrancare. Il 12 giugno la piattaforma è stata costretta a bloccare tutte le operazioni, probabilmente perché si sarebbe trovata impossibilitata a ripagare i propri utenti. Se fosse così, l’interruzione delle attività di Celsius potrebbe rivelarsi un duro colpo per tutta la community crypto. La piattaforma ha comunque annunciato di possedere ancora una buona quantità di BTC nelle proprie riserve da poter vendere per ripagare i debiti. Tuttavia, una svendita di Bitcoin metterebbe ancora più in crisi la crypto di Satoshi Nakamoto, già pericolosamente vicina alla soglia dei 20mila dollari. Se questo dovesse succedere, è possibile che a risentirne sarebbe anche il prezzo di Ethereum.

Il prezzo di Ethereum nei primi 6 mesi del 2022

Questa prima metà del 2022 si è rivelata piena di sorprese per il mercato tradizionale e anche per quello crypto. L’andamento di Ethereum in particolare è stato altalenante, nonostante la prima settimana del 2022 si sia rivelata positiva per la crypto di Buterin. Infatti, a inizio anno le performance di Ethereum sono state più solide persino rispetto a quelle di Bitcoin, mantenendosi saldamente intorno ai 3700 dollari.

Le prime difficoltà si sono registrate intorno a metà gennaio, quando la Russia ha annunciato che le crypto sarebbero state regolamentate o, peggio, bandite. In quell’occasione, il prezzo di Ethereum è sceso, arrivando a toccare un minimo di 2160 dollari. E proprio mentre provava a risalire, la seconda batosta: la guerra russo-ucraina di metà febbraio ha vanificato le speranze di tutti gli appassionati di Ethereum, rimandando il prezzo di ETH intorno ai 2150 dollari.

I segnali di risalita sono tornati soltanto intorno ai primi di aprile. Il 5 aprile, il prezzo di Ethereum ha raggiunto i 3520 dollari, per poi scendere a una soglia di resistenza di 3200. La soglia però è stata rapidamente infranta, e Ethereum ha cominciato una fase di discesa insieme a tutto il resto del mercato crypto. Proprio in queste condizioni di mercato infauste c’è stato il crollo di Terra (LUNA), che ha scosso terribilmente il mercato. Il prezzo di Ethereum ha raggiunto un minimo di 1966 dollari! L’ultima volta che ETH veniva scambiato a meno di duemila dollari? Il 21 luglio 2021.

Negli ultimi giorni il prezzo di Ethereum ha continuato a scendere vertiginosamente, e il 15 giugno è arrivato pericolosamente vicino alle 3 cifre venendo scambiato per 1030 dollari. In tutto questo, i miner di Ethereum si stanno preparando al passaggio al proof-of-stake, selezionando nuovi lidi dove migrare. 

L’industria del mining di Ethereum, che attualmente vale 19 miliardi di dollari, è in difficoltà da tempo. A maggio, ad esempio, i ricavi dalle attività di mining sono calati del 27%. Anche il prezzo medio delle gas fee per le transazioni su Ethereum è diminuito. Anche se da una parte è una notizia positiva, dall’altra vuol dire che l’interesse per Ethereum è minore, e forse gli utenti stanno aspettando The Merge avvenga prima di ricominciare a utilizzare la blockchain di Buterin.

Il mercato crypto non è dei più floridi, e il prezzo di Ethereum è in calo. Ma le motivazioni non sono da ricercare solo in Ethereum, visto che l’aggiornamento The Merge sta procedendo senza particolari intoppi. Nonostante questo, la soglia psicologica dei mille dollari di Ethereum si è avvicinata. Il prezzo di Ethereum riuscirà a riprendersi e a ritornare al suo ATH di 4878 dollari? Soprattutto durante un mercato bearish ricorda sempre il vecchio adagio del mondo crypto: DYOR!